Possono essere inerti, bioattive e riassorbibili (il fosfato tricalcico ad esempio), o presentare una superficie bioattiva. I ... In generale, un biomateriale è utilizzato per costruire dispositivi e impianti biomedici, specificamente progettati per ... pioniere nel 1968 Larry Hench) Biomateriali di terza generazione: il materiale deve essere sia bioattivo che riassorbibile ... o riassorbibile, cioè degradarsi chimicamente e riassorbirsi in maniera controllata, in modo da essere sostituito dal tessuto ...
... negli impianti più moderni, con la digitazione di codici numerici su una tastiera dedicata. Il primo impianto di C.T.C. ( ... Può anche darsi il caso che un tale ritardo, generato artificialmente e prevedibilmente riassorbibile, si traduca nella ... Tipicamente, per i suoi alti costi di impianto e di manutenzione, questo sistema viene utilizzato in linee a doppio binario e ... Movimento, Circolazione, Impianti di Segnalamento e Sicurezza, 2ª ed., Roma, Collegio Ingegneri Ferroviari Italiani, 2004. ...
Con questo metodo si possono trattare i fallimenti degli innesti e degli impianti zigomatici; questi impianti sono adatti per ... mascellare superiore e/o inferiore evitando lesioni al periostio fino all'esposizione delle superfici ossee non riassorbibili; ... Enrico Belotti et coll., Impianti endo-ossei a lama e impianti sotto-periostei, in Attualità Dentale, n. 39, 13 dicembre 1992 ... 1996;22(1) Implantologia Impianto dentale Impianto zigomatico Implantologia computer assistita Portale Medicina: accedi alle ...
Fu l'americana DuPont a produrlo per prima in un suo impianto pilota per fornirne alcune quantità all'esercito statunitense ... Il PTFE espanso è utilizzato in odontoiatra per creare membrane non riassorbibili, utili negli interventi di rigenerazione ...