Purpose The aim of this study was to generate immortalized human anterior pituitary adenoma cells. Reliable cell models for the study of human pituitary adenomas are as yet lacking and studies performed so far used repeated passaging of freshly excised adenomas, with the attendant limitations due to limited survival in culture, early senescence, and poor reproducibility. Methods & Results We devised a technique based upon repeated co-transfections of two retroviral vectors, one carrying the catalytic subunit of human telomerase, hTERT, the other SV40 large T antigen. This approach extended the lifespan of cells derived from a human growth hormone-secreting adenoma up to 18 months while retaining morphology of primary cells, growth hormone synthesis and growth hormone secretion. Conclusions Our attempt represents the first demonstration of successful lifespan extension of human growth hormone-secreting pituitary adenoma cells via co-transfection of hTERT and SV40T and paves the way to future ...
ipofiṡàrio agg. [der. di ipofisi]. - In anatomia e medicina, dell'ipofisi, che riguarda l'ipofisi, o è in rapporto con disfunzioni o alterazioni dell'ipofisi: area ipofisario, la zona della base del diencefalo ...
The High Mobility Group protein HMGA2 is a nuclear architectural factor that plays a critical role in a wide range of biological processes including regulation of gene expression, embryogenesis and neoplastic transformation. Several studies are trying to identify the mechanisms by which HMGA2 protein is involved in each of these activities, and only recently some new significant insights are emerging from the study of transgenic and knock-out mice. Overexpression of HMGA2 gene leads to the onset of prolactin and GH-hormone induced pituitary adenomas in mice, suggesting a critical role of this protein in pituitary tumorigenesis. This was also confirmed in the human pathology by the finding that HMGA2 amplification and/or overexpression is present in human prolactinomas. This review focuses on recent data that explain the mechanism by which HMGA2 induces the development of pituitary adenomas in mice. This mechanism entails the activation of the E2F1 protein by the HMGA2-mediated displacement of ...
Le malattie dell'ipofisi possono avere una presentazione estremamente varia che dipende dalla convergenza di più elementi: l'eccesso o il difetto di uno o di più ormoni e l'effetto meccanico che può esercitare la massa o il tumore dell'ipofisi. Inoltre, ha un ruolo importante la rapidità di insorgenza della malattia; molte malattie dell'ipofisi hanno un andamento lento e progressivo, per cui le loro manifestazioni non vengono percepite subito dal paziente né sono riconosciute prontamente dal medico.. Molti adenomi ipofisari producono una grande quantità di uno o, più raramente, di più ormoni e i sintomi più comuni a cui sono associati dipendono dalla eccessiva produzione di ormoni. I sintomi possono essere la conseguenza diretta dell'eccesso di ormone ipofisario (ad esempio la prolattina, vedi di seguito) oppure dovuti alla eccessiva stimolazione della ghiandola endocrina periferica che è controllata dall'ipofisi (ad esempio, l'eccessiva produzione di ACTH dell'ipofisi porta ...
OBJECTIVE: The diagnosis of hypothalamic-pituitary-adrenal insufficiency (HPAI) is a major clinical challenge. The gold standard procedure remains insulin tolerance test (ITT). This study aimed to evaluate the usefulness of standard-dose corticotrophin stimulation test (SDCT) in diagnosing HPAI. DESIGN: In this prospective study we performed SDCT and ITT in 55 consecutive patients (37F/18M) affected by pituitary disorders. RESULTS: A normal response to ITT was found in 44 patients, while HPAI was diagnosed in 11. Using ITT as reference test, the ROC curve showed that a cortisol value of 18 µg/dl (500 nmol/L) at 30 min or 21.8 µg/dl (600 nmol/L) at 60 min after SDCT represents the best compromise between sensitivity and specificity in diagnosing HPAI. Moreover, 30 min cortisol values ,20.3 µg/dl (560 nmol/L) or 60 min cortisol values ,24.1 µg/dl (665 nmol/L) exclude HPAI. Four out of 15 patients of Group A, previously non-respondent to SDCT, showed a normal response to a second SDCT. ...
Autore: Dott.ssa Parente PaolaIl carcinoma ipofisiario è un tumore che insorge dalle cellule della regione anteriore dell'ipofisi (adenoipofisi) e che, per definizione, si associa a metastasi cerebrospinali o sistemiche.EpidemiologiaSi tratta di una neoplasia molto rara che colpisce gli adulti, senza predilezione di sesso. In più del 75% le neoplasie sono ormono-secernenti. In ordine decrescente di frequenza gli ormoni prodotti sono: PRL (prolattinomi), ACTH (malattia di Cushing), GH (acromegalia) e TSH (TSHomi).EziologiaL'eziologia del tumore è sconosciuta e non sono note specifiche alterazioni geniche predisponesti allo sviluppo di carcinoma ipofisario. Non è chiaro, inoltre, se il carcinoma insorga ex novo da un'ipofisi normale, se è conseguenza di una trasformazione maligna di un preesistente adenoma ipofisario benigno o se si possano verificare entrambe le condizioni.ClinicaLa presentazione clinica del carcinoma dell'ipofisi è simile a quella dell'adenoma ipofisario. Pertanto si può
La presente simulazione è stata realizzata sulla base delle specifiche raccolte sul tavolo ER del Focus Group IRIS coordinato dall'Università di Modena e Reggio Emilia e delle regole riportate nel DM 598/2018 e allegata Tabella A. Cineca, l'Università di Modena e Reggio Emilia e il Focus Group IRIS non si assumono alcuna responsabilità in merito all'uso che il diretto interessato o terzi faranno della simulazione. Si specifica inoltre che la simulazione contiene calcoli effettuati con dati e algoritmi di pubblico dominio e deve quindi essere considerata come un mero ausilio al calcolo svolgibile manualmente o con strumenti equivalenti ...
Le GHIANDOLE SALIVARI sono deputate alla produzione e secrezione di un fluido che riveste estrema importanza: la saliva. A seconda delle loro dimensioni, possiamo distinguerle in ghiandole salivari minori e maggiori. Le ghiandole salivari maggiori, sono voluminosi organi, connessi alla cavità orale attraverso condotti escretori piuttosto ampi. Possiamo distinguerne 3, pari e simmetriche: La parotide, è la ghiandola salivare più grossa…
Prolattina e ovulazione. La prolattina é un ormone proteico prodotto dalla ipofisi anteriore. La sua azione principale é quella di promuovere la lattazione. L'atto di succhiare la mammella della madre da parte del bambino aumenta la secrezione di prolattina ed essa stimola la lattazione. Una fisiologica condizione di iperprolattinemia é […]. ...
Esistono anche altre centinaia di ghiandole salivari minori nella bocca e nella gola, che contribuiscono ai processi digestivi promossi dalle ghiandole salivari maggiori. La saliva drena nella bocca attraverso dotti escretori, detti dotti salivari. In presenza di un problema a carico delle ghiandole salivari o dei suddetti dotti, è possibile l'insorgenza di sintomi quali gonfiore delle ghiandole salivari, secchezza delle fauci, dolore, febbre e drenaggio di gusto sgradevole in bocca.. ...
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Le manifestazioni cliniche dell'iperprolattinemia sono: - nei maschi: riduzione della libido e disfunzione erettile. - nelle femmine: galattorrea e amenorrea. La distribuzione degli adenomi nei due sessi sembra essere uguale, tuttavia i microadenomi paiono più frequenti nelle donne, probabilmente a causa della maggior facilità di individuazione dei sintomi.. La galattorrea è una secrezione lattiginosa dai capezzoli; può manifestarsi con intermittenza, è più comune nelle donne che nell'uomo e non è un reperto costante nei prolattinomi. Un concomitante deficit di ormoni gonadici può impedire la galattorrea, anche in presenza di livelli elevati di prolattina.. Nel 90% delle donne, si osservano amenorrea, oligomenorrea con anovulazione o infertilità. La prolattinemia infatti inibisce sia la secrezione pulsatile degli ormoni LH e FSH, sia il picco di LH a metà ciclo, con conseguente anovulazione. Altri sintomi comprendono aumento di peso, ritenzione di liquidi e irritabilità, oltre a ...
ADH (Anti Diuretic Hormone), che è prodotto dalla neuroipofisi, mantiene la giusta quantità di liquidi nell'organismo.. Aumento della secrezione di ormoni ipofisari: cause, sindromi. A volte, per motivi tuttora difficili da chiarire, alcuni gruppi di cellule ipofisarie aumentano di numero e di dimensioni; come conseguenza aumenta la quantità di ormone prodotto da quel tipo cellulare. L'aumento delle dimensioni e del numero di un gruppo di cellule prende il nome di adenoma ipofisario; gli adenomi sono quasi costantemente neoformazioni (tumori) benigne. Distinguiamo gli adenomi ipofisari in Microadenomi (quando le dimensioni non superano il centimetro di diametro) e Macroadenomi (quando le dimensioni sono superiori al centimetro).. Questa distinzione è importante perché i microadenomi hanno la tendenza a restare tali per sempre mentre i macroadenomi hanno la caratteristica di aumentare progressivamente di dimensioni. In quest'ultimo caso possono determinare fenomeni di compressione sui ...
L'adenoma pituitario o ipofisario è un tipo di tumore che si verifica nella ghiandola pituitaria e che rappresenta circa il 15% delle neoplasie intracraniche. Sono in genere adenomi benigni suddivisi in macro e micro adenomi a seconda del diametro. La sintomatologia è correlata a alterata secrezione di ormoni ipofisarici (adenomi secernenti e non secernenti) o a lesioni da compressione delle strutture circostanti (cefalea, deficit acutezza del campo visivo, attacchi epilettici, rinorrea,etc.) Spesso non viene diagnosticata e piccoli tumori pituitari hanno una prevalenza stimata del 16,7% (14,4% in studi autoptici e 22,5% negli studi radiologici). ^ Ezzat S, Asa SL, Couldwell WT, Barr CE, Dodge WE, Vance ML, McCutcheon IE., The prevalence of pituitary adenomas: a systematic review, in Cancer, vol. 101, nº 3, agosto 2004, pp. 613-9, DOI:10.1002/cncr.20412, PMID 15274075. accesso richiede url (aiuto) ^ Asa SL, Practical pituitary pathology: what does the pathologist need to know?, in Arch. ...
Primo convegno promosso da ANIPI Emilia-Romagna dal titolo "Malattie ipofisarie: capire, conoscere e curare" dove pazienti, famiglie e medici specialisti hanno fatto fronte comune in Emilia-Romagna per rompere il silenzio sulle malattie ipofisarie.. Un confronto a tutto campo sulle patologie ipofisarie con la partecipazione di specialisti dell'Emilia-Romagna e di altre Regioni, pazienti e famigliari: obiettivo dell'incontro, aperto alla partecipazione del pubblico, è stato quello di accendere l'attenzione delle Istituzioni su queste patologie, difficili da diagnosticare e che richiedono trattamenti globali in centri altamente specializzati.. ...
Se tutti i test ipofisari sono anormali e i livelli di fattore di crescita insulino-simile 1 (IGF-1) appaiono diminuiti, è quasi certo un deficit dell'ormone della crescita. Se questo non è il caso l'IGF-1 è scarsamente predittivo del deficit di GH e quindi è consigliabile un test di stimolazione per mezzo del test di tolleranza insulinica. Questa procedura diagnostica viene eseguita mediante somministrazione di insulina al fine di abbassare la glicemia a un livello inferiore a 2,2 mmol/l. Quando questo avviene, i livelli dell'ormone della crescita vengono misurati. Se sono bassi, nonostante l'effetto stimolante degli zuccheri nel sangue, il deficit di ormone della crescita è confermato. Il test non è esente da rischi, soprattutto in coloro che sono soggetti ad attacchi epilettici o che sono noti per cardiopatia. Inoltre provoca gli spiacevoli sintomi dell'ipoglicemia.[1][11] Test alternativi (come ad esempio il test dell'ormone di rilascio della somatotropina) sono meno utili, anche se un ...
Basal (bPRL) and peak (PRLp) prolactin levels during the thyrotropin realising hormone test (TRH test) in celiac children at diagnosis (CD). Preliminary results / DELVECCHIO M; RUTIGLIANO V; FAIENZA MF; DE VENUTO D; FRANCAVILLA R; CAVALLO L. - 65 (suppl 4)(2006), pp. 49-50. ((Intervento presentato al convegno 45th Annual ESPE Meeting tenutosi a Rotterdam nel June 30 - July 3, 2006.. ...
Quando l'ipofisi non produce ormoni o ne produce in quantità insufficienti si parla di ipopituitarismo, parziale o totale.L'ipopituitarismo è frequentemente causato da un tumore benigno della stessa ipofisi o dell'ipotalamo. Una condizione di ipopituitarismo parziale si può rilevare anche nella sindrome della sella vuota. L'insufficienza ipofisaria viene trattata con l'assunzione degli ormoni prodotti dalle ghiandole controllate dall'ipofisi.
Gli agonisti dopaminergici sono molecole di largo impiego clinico, soprattutto in neurologia, psichiatria e geriatria, che esplicano la loro azione farmacodinamica legandosi ai recettori per la dopamina. Tale legame si traduce in un'attivazione dei sistemi trasduzionali endocellulari che portano sia ad una risposta immediata (modulazione del potenziale d'azione soprattutto a livello neuronale) che ad una tardiva (trascrizione del DNA in RNA ed induzione proteica). Questi composti sono soprattutto usati nella terapia del malattia di Parkinson, talora in associazione con la levodopa. Sono tuttavia usati anche nella sindrome delle gambe senza riposo e nelle neoplasie ipofisarie secernenti prolattina. Più recentemente gli agonisti dei recettori della dopamina sono stati sperimentati nel trattamento dei disturbi depressivi, dove hanno mostrato dei risultati molto promettenti specie nel trattamento di quelle forme resistenti ad altri trattamenti sia in monoterapia sia come farmaco aggiuntivo ad un ...
Le dosi e la durata della terapia dovranno essere personalizzate dal medico secondo le necessita' del singolo paziente. Si riportano di seguito gli schemi posologici consigliati con riferimento a ciascuna indicazione terapeutica. Donne con disfunzione ipotalamico-ipofisaria accompagnata da oligomenorrea o amenorrea: l'obiettivo del trattamento e' quello di stimolare la maturazione di un singolo follicolo di Graaf che andra' incontro ad ovulazione dopo somministrazione di gonadotropinacorionica (hCG). Il trattamento deve iniziare entro i primi 7 giorni del ciclo mestruale e puo' essere effettuato con iniezioni giornaliere. La posologia va adattata caso per caso, in base alla risposta individuale che va valutata attraverso lo studio ecografico delle dimensionidel follicolo e/o mediante il dosaggio degli estrogeni. Iniziare la terapia con somministrazioni giornaliere di 75 - 150 UI che possono essere aumentate o ridotte, se necessario, di 37,5 UI (fino a 75 UI) ad intervalli di 7 o 14 giorni per ...
The pathophysiology of pituitary-associated headache is unknown, although structural and functional features of the tumour are proposed mechanisms. The objective of this study was to evaluate whether headache in a population with pituitary micro-adenomas was related to hyperprolactinemia. We recruited 29 patients with microprolactinoma and headache: 16 with migraine (group A) and 13 with tension-type-headache (group B). The prolactin (PRL) levels measured during attacks of headache were significantly higher in nine patients (56%) of group A and in one patient (8%) of group B. In four of the nine patients of group A, PRL increased after thyrotropin-releasing-hormone (TRH) test and induced severe attacks. After dopamine-agonist (DA) treatment, the headache improved in seven (44%) patients of the group A and in two (15%) patients of the group B. Three of the four patients in whom the TRH-test induced headache attacks, improved after DA treatment. We suggest that hyperprolactinemia may contribute to ...
La gestione dell'iperprolattinemia è ovviamente differente a seconda della causa eziologica.. Se questa sarà ipotizzato essere causa dell'uso di alcuni farmaci, sarà necessario sospendere i farmaci in questione e successivamente ripetere le determinazioni della PRL; se il problema risiederà invece nelle patologie sistemiche da cui il paziente è affetto si proverà, se possibile, a correggerle (per esempio si tratterà l'ipotiroidismo con ormoni tiroidei sostitutivi); se, in ultimo, si confermerà mediante imaging la presenza di un prolattinoma o la causa non sia correggibile agendo a monte, il trattamento di prima linea resta, ad oggi, quello farmacologico utilizzando agonisti dopaminergici come la Bromocriptina o la Cabergolina. Ovviamente il paziente dovrà essere continuamente tenuto sotto controllo con prelievi del sangue e RM, in genere annuali.. Nel caso dei prolattinomi si opterà per il trattamento chirurgico qualora la risposta al farmaco non si mostri adeguata, il paziente non ...
L'asse ipotalamo-ipofisi-tiroide fa parte del sistema endocrino responsabile della regolazione del metabolismo. Come suggerisce il nome, esso dipende dall'ipotalamo, dall'ipofisi e dalla tiroide. L'ipotalamo rileva bassi livelli circolanti di ormoni tiroidei (triiodotironina (T3) e tiroxina (T4)) e risponde rilasciando l'ormone di rilascio della tireotropina (TRH). Il TRH stimola l'ipofisi a produrre l'ormone tireostimolante (TSH). Il TSH, a sua volta, stimola la tiroide a produrre gli ormoni tiroidei fino che i loro livelli nel sangue ritornino alla normalità. L'ormone tiroideo esercita un controllo di tipo feedback negativo sopra l'ipotalamo e l'ipofisi anteriore, controllando così il rilascio sia di TRH che di TSH. ^ Dietrich JW, Landgrafe, G, Fotiadou, EH, TSH and Thyrotropic Agonists: Key Actors in Thyroid Homeostasis, in Journal of Thyroid Research, vol. 2012, 2012, pp. 1, DOI:10.1155/2012/351864, PMC 3544290, PMID 23365787. J. W. Dietrich, A. Tesche, C. R. Pickardt, Ulla Mitzdorf,U. ...
Gli adenomi ipofisari sono tumori benigni che originano dall'adenoipofisi (ipofisi anteriore, di origine epiteliale), e sono piuttosto frequenti, rappresentando circa il 10% delle neoplasie cerebrali primitive. Prevalgono nella donna, con un rapporto donne/uomini di 2 a 1. Sono classificati, secondo le dimensioni, in microadenomi (minori di 10 mm) e macroadenomi (maggiori di 10 mm), e, a seconda della produzione di ormoni, in funzionanti (circa il 75% del totale) e non funzionanti. Gli adenomi funzionanti sono più frequentemente microadenomi e presentano una sintomatologia precoce di tipo endocrino. Tale sintomatologia è legata specialmente alla secrezione di prolattina (PRL), con amenorrea-galattorrea nella donna ed impotenza nell'uomo, ma anche di ormone della crescita (GH) e, più raramente, di ACTH o mista prolattina-GH. I macroadenomi, in rapporto alla estensione, vengono distinti in intrasellari, soprasellari ed invasivi verso il seno cavernoso ed il tessuto cerebrale. Clinicamente si ...
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L'ipotalamo e l'ipofisi formano un'unità che esercita un controllo sulla funzione di numerose ghiandole - tiroide, surreni, gonadi - e al tempo stesso regola una grande varietà di attività fisiologiche. Questa unità costituisce il prototipo della neuroendocrinologia, ossia delle interazioni encefalo-sistema endocrino.. L'ipotalamo si trova nella parte ventrale anteriore del diencefalo; esso produce dei neurormoni che raggiungono l'ipofisi e ne regolano le cellule ormono-secernenti.. L'ipofisi è localizzata alla base del cranio, in un incavo dell'osso sfenoide, chiamato sella turcica. Nell'uomo, l'ipofisi è costituita per 2/3 da una parte anteriore (adenoipofisi), per 1/3 da una parte posteriore (neuroipofisi).. L'adenoipofisi produce ormoni tropinici che vengono secreti in circolo, raggiungono organi bersaglio dove determinano una risposta biologica che prevede la secrezione di un ormone da parte della ghiandola bersaglio; gli ormoni prodotti dalle ghiandole bersaglio agiscono poi con un ...
La presente simulazione è stata realizzata sulla base delle specifiche raccolte sul tavolo ER del Focus Group IRIS coordinato dall'Università di Modena e Reggio Emilia e delle regole riportate nel DM 598/2018 e allegata Tabella A. Cineca, l'Università di Modena e Reggio Emilia e il Focus Group IRIS non si assumono alcuna responsabilità in merito all'uso che il diretto interessato o terzi faranno della simulazione. Si specifica inoltre che la simulazione contiene calcoli effettuati con dati e algoritmi di pubblico dominio e deve quindi essere considerata come un mero ausilio al calcolo svolgibile manualmente o con strumenti equivalenti ...
Gli antagonisti dopaminergici sono farmaci che trovano ampio utilizzo come neurolettico in ambito psichiatrico, mentre agonisti dopaminergici sono usati sia come terapia di prima scelta nella malattia di Parkinson, sia -in misura minore- come antidepressivi e contro la dipendenza. Va considerato che si possono avere gravi effetti collaterali, come indicato nei foglietti illustrativi solamente dal 2007, quali bulimia, ipersessualità, gioco compulsivo (gioco d'azzardo), acquisti compulsivi in circa l'8% di coloro che sono affetti dalla malattia di Parkinson. Sono stati effettuati degli studi sulla pianta Mucuna pruriens e sembra avere un ruolo benefico nella sintomatologia della malattia di Parkinson senza gli effetti collaterali causati dai farmaci usati per il trattamento della malattia [3] L'autorecettore dopaminergico presinpatico è responsabile di tenere sotto controllo la quantità di dopamina rilasciata nella sinapsi e di bloccare ogni ulteriore rilascio, qualora l'attività della ...
Date queste caratteristiche la bromocriptina è impiegata per la cura della galattorrea, delle malattie cicliche benigne della mammella. Inoltre è utile nel trattamento dei prolattinomi in quanto riduce sia la concentrazione di prolattina nel plasma sia le dimensioni stesse del tumore. La bromocriptina ha ulteriori capacità inibitorie verso il rilascio dell'ormone della crescita e può essere utilizzata anche nell'acromegalia. In quest'ultimo caso, però, va detto che andrebbero preferiti gli analoghi della somatostatina (come ad esempio l'octreotide) in quanto maggiormente efficaci. Al pari di altri agonisti dopaminergici ergolinici (pergolide, lisuride, cabergolina), la bromocriptina viene impiegata nella terapia della malattia di Parkinson. ...
Le endorfine sono un gruppo di sostanze prodotte dal cervello, nel lobo anteriore dell'ipofisi, classificabili come neurotrasmettitori. Dotate di una struttura peptidica e di proprietà analgesiche e fisiologiche simili a quelle della morfina e dell'oppio, presentano tuttavia una portata ben più ampia rispetto a queste ultime. Quando un impulso nervoso raggiunge la colonna vertebrale, le endorfine vengono rilasciate in modo da prevenire un ulteriore rilascio di questi segnali. Sono presenti nei tessuti degli animali superiori e vengono rilasciate in particolari condizioni e in occasione di particolari attività fisiche estenuanti: culturisti e atleti di livello avanzato, ad esempio, diventano "dipendenti" dall'allenamento intenso proprio perché causa un grande rilascio di endorfine. Anche una forte emozione rilascia endorfine, così come l'ingestione di certi cibi, ad esempio la cioccolata e in generale alimenti dolci o comunque ricchi di carboidrati. Numerose ricerche si stanno ancora ...
La prolattina (PRL) è un ormone, normalmente prodotto dall'ipofisi, che ha la funzione di stimolare la produzione di latte nelle donne gravide e di impedire un'ulteriore gravidanza durante le prime fasi dell'allattamento; l' iperprolattinemia è quella condizione caratterizzata da valori ematici di prolattina superiori alla norma ...
IRIS è la soluzione IT che facilita la raccolta e la gestione dei dati relativi alle attività e ai prodotti della ricerca. Fornisce a ricercatori, amministratori e valutatori gli strumenti per monitorare i risultati della ricerca, aumentarne la visibilità e allocare in modo efficace le risorse disponibili.. ...
La produzione degli ormoni tiroidei non dipende solo dall'attività della tiroide stessa, ma anche di altre due ghiandole che si trovano nel cervello, chiamate ipotalamo e ipofisi, che stimolano e controllano il rilascio degli ormoni tiroidei. L'ipotalamo, attraverso la produzione del TRH (ormone rilasciante la tireotropina) stimola l'ipofisi a produrre un altro ormone, il TSH (ormone stimolante la tiroide), che agisce direttamente sulla tiroide.. In presenza di bassi livelli di ormoni tiroidei il TSH aumenta, per stimolare la produzione ormonale; in presenza di alti livelli di ormoni tiroidei, al contrario, il TSH diminuisce. il dosaggio del TSH è quindi molto utile perché ci dà informazioni indirette sulla funzione della tiroide.. Questo complesso meccanismo di controllo è fondamentale per il corretto funzionamento della ghiandola. ...
E' inoltre ritenuta troppo semplicistica la considerazione che i benefici potenziali del trattamento superano i possibili rischi. Un "topic" sul quale è importante che anche i pediatri siano aggiornati.. - Stratakis CA. A giant? Think of genetics: growth hormone-producing adenomas in the young are almost always the result of genetic defects. Endocrine. 2015 Jun 9. [Epub ahead of print]. Un editoriale molto interessante che riepiloga i difetti genetici alla base della quasi totalità dei casi di gigantismo. Un'importante sfida per lo sviluppo di farmaci mirati al bersaglio molecolare.. - Kim MS, Ryabets-Lienhard A, Dao-Tran A et al. Increased Abdominal Adiposity in Adolescents and Young Adults With Classical Congenital Adrenal Hyperplasia due to 21-Hydroxylase Deficiency. J Clin Endocrinol Metab. 2015 Jun 10:jc20144033. [Epub ahead of print]. Questo studio mette in evidenza come gli adolescenti e i giovani adulti affetti da sindrome adrenogenitale classica presentino maggior tessuto adiposo ...
Pituitario: anat. Della pituita || membrana p., rivestimento mucoso delle fosse nasali. Definizione e significato del termine pituitario
Qual è la connessione tra la ghiandola pituitaria e ormone della crescita? Mentre il corpo cresce e si sviluppa, è importante che gli ormoni che regolano la crescita sono accuratamente regolate. Trovato vicino alla base del cervello, la ghiandola pituitaria serve come una sorta di sistema di controllo principale che crea e
L' ipopituitarismo è la condizione clinica caratetrizzata da ridotta funzinoalità dell'ipofisi. L' ipopituitarismo è un evento comune del danno cerebrale traumatico (TBI) che si può instaurare anche diversi mesi o addirittura anni dal trauma cranico. L'ipopituitarismo può essere parziale o completo. L'assenza di una lesione alla RMN o alla TC non ne esclude la presenza. In particolare, un variabile grado di ipopituitarismo (lieve, moderato o severo, a seconda del numero di ormoni ipofisari coinvolti, della .... Continua → ...
se sei in gravidanza credo sia il normale adattamento mammario alla produzione del latte materno…se non sei in gravidanza forse potrebbe essere utile dosare anche gli altri ormoni ipofisari e casomai anche quelli sessuali e tiroidei..considerando anche la regolazione bioritmica della secrezione ormonale!. ...
Infundibolo in anatomia è una qualsiasi struttura o passaggio conformato a imbuto. La parola viene dal latino infundibulum (da in, dentro e fundere, versare). Nel corpo umano, varie strutture a forma di imbuto vengono definite infundibolo: L'infundibolo dell'ipotalamo è uno stretto peduncolo a forma di imbuto che dal tuber cinereum dell'ipotalamo si estende verso il lobo posteriore dell'ipofisi. Viene anche chiamato peduncolo ipofisario o processo infundibolare dell'ipofisi. Gli infundiboli polmonari sono i canalicoli che sfociano negli alveoli polmonari. L'infundibolo della tuba uterina è la parte delle tube di Falloppio che si ritrova fra l'ampolla uterina e le fimbrie. L'infundibolo etmoidale è un profondo solco situato nella parete laterale del meato nasale medio, sotto la bolla etmoidale. Al suo centro sbocca il seno mascellare, anteriormente termina contro le aperture delle celle etmoidali anteriori e il dotto frontonasale. L'infundibolo cardiaco è una borsa conica che si trova ...
Ormone peptidico prodotto da neuroni secretori dei nuclei ipotalamici sopraottico e paraventricolare e immagazzinato nel lobo posteriore dell'ipofisi, che provoca le contrazioni della muscolatura uterina, soprattutto alla fine della gravidanza, e determina la fuoriuscita di latte dalla mammella. La formula è molto simile a quella della vasopressina. L'ossitocina favorisce le contrazioni della muscolatura uterina, ma solo dell'utero non gravido e al momento del parto; ha quindi azione ecbolica
Esiste nell'ipofisi anche un lobo posteriore a struttura nervosa, chiamata neuroipofisi, a cui arrivano direttamente dall'ipotalamo, stavolta non attraverso il sangue ma tramite dei prolungamenti di neuroni, una serie di sostanze prodotte dai neuroni dell'ipotalamo stesso. Queste, vengono poi immesse nel circolo sanguigno ed hanno azioni su tutto l'organismo. Fra esse, le più importanti sono l'ADH o ormone antidiuretico o vasopressina, responsabile della ritenzione di sodio, e l'ossitocina, che stimola la contrazione della muscolatura dell'utero durante il parto e delle cellule muscolari (mioepiteliali) della mammella durante l'allattamento per favorire l'uscita del latte.. ...
Le neurofisine sono proteine trasportatrici degli ormoni della neuroipofisi, sintetizzate a livello ipotalamico. Esse trasportano ossitocina e vasopressina dal nucleo paraventricolare e sopraottico dell'ipotalamo al lobo posteriore dell'ipofisi. Ogni neurofisina lega una o due molecole di ormoni neuroipofisari, permettendone la migrazione lungo gli assoni. Altri progetti Wikizionario Wikizionario contiene il lemma di dizionario «neurofisina ...
La Soppressata Calabrese dolce o piccante è prodotta con l'impasto, tritato, della carne della spalla di suino, del lardo scelto della parte anteriore del lobo e di sale e peperoncino puramente calabresi. Insaccata in budello naturale di suino e legata a mano con spago naturale. La stagionatura della soppressata calabrese è di minimo quarantacinque giorni.. ...
La scienza del Sistema PNEI, o Psiconeuroendocrinoimmunologia, nasce nella seconda metà degli anni Ottanta in seguito ad una scoperta sensazionale: il linfocito, cellula tipicamente immunologica, produce TSH, ormone ipofisario che regola il rilascio degli ormoni tiroidei. Oltre alla TSH, il linfocito produce numerose altre molecole ad attività neuroendocrina; esso, inoltre, è capace di ricevere segnali della stessa molteplice natura e pertinenza, ovvero espone dei recettori specifici per vari mediatori del sistema endocrino e del sistema nervoso centrale. In effetti, più genericamente, oggi è noto che non esiste una suddivisione netta, se non in senso classificativo e didattico, fra i mediatori dei tre sistemi che compongono la rete integrata, e che sotto il profilo funzionale, al contrario, le citokine, i neurotrasmettitori e gli ormoni rappresentano una categoria di mediatori comuni ad una unica rete. ad esempio, ogni cellula del sistema nervoso centrale (SNC), inclusa quindi i neuroni, ...
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Lazione sinergica delle vitamine A D ed E contenute in Immuno ADE Solution è utile per equilibrare le carenze ormonali del climaterio e della menopausa. Favorisce il trofismo del tessuto osseo, soprattutto in concomitanza di fenomeni di...
(o panipopituitarismo), condizione patologica determinata dalla carente secrezione di ormoni dell' ipofisi anteriore. In particolare, si definis
Il natural body building aumenta i muscoli non solo per il lavoro localizzato con gli attrezzi, ma anche perché stimola in modo importante due ormoni: l'ormone della crescita (GH) e testosterone. L'ormone della crescita (o somatotropina) è prodotto dalla ghiandola ipofisi anteriore situata nel cervello. Promuove e regola la crescita dello scheletro (fino alla comparsa della cartilagine di accrescimento) e dei muscoli fino a circa 20 anni; successivamente tende a dimininure con l'età e non avere comunque la stessa efficacia sui tessuti.. Il GH agisce sul fegato, stimolando la produzione di particolari sostanze, chiamate somatomedine IGF-1/IGF-2 che hanno un ruolo centrale sull' attività globale di crescita di ossa e muscoli, influenzando anche il metabolismo di carboidrati, grassi e proteine. Il testosterone invece è prodotto dalla cellule di Leydig dei testicoli e in piccole quantità anche dalle ovaie e dalle ghiandoli surrenali delle donne. E' l'ormone tipicamente maschile, cioè ...
Chi è a rischio In rarissimi casi il tumore dell'ipofisi sembra legato a una storia familiare, mentre generalmente compare nella forma sporadica, cioè non è trasmessa dai genitori e non sarà trasmessa ai figli.
Su Indiegogo arriva Nico360, l'action cam più piccola al mondo - questa la promessa - per scattare foto e girare video in 360°. Interessante, non trovate?