Sempre verde significa questo. Sono tutte quelle cose che non passano: le briciole, le piccole cose di ogni giorno, il ricordo lontano di un viaggio in macchina, lo stereo acceso, i vicoli stretti del paesino dei tuoi genitori, la radio che canta una vecchia canzone, i calciatori degli anni Novanta, restare in silenzio tra il rumore del mare e i nei che costellano la schiena della persona amata, i treni che non passano mai in orario, il ritorno a casa, i paesaggi che non ci appartengono neanche un po, e poi restare soli e ripensare a tutto questo, con un sorriso sbilenco e un po di inquietudine nelle ossa, tra le pieghe della pelle, nelle ginocchia tremanti. È il lontano ricordo dellultimo giorno destate, il giorno più triste dellanno, quello prima di tornare a scuola. Calcutta propone questo genere di brividi lungo la schiena, questa tipologia di immaginario collettivo con ironia tale da strappare un sorriso, con la voce rotta dal tabacco e da qualche birra di troppo, con il fare da ...