Virus la cui ospiti sono in campo Archaea.
Una specie di coccoid Facultatively anaerobi archaea, in famiglia SULFOLOBACEAE. Cellule sono altamente irregolare in forma e thermoacidophilic. Lithotrophic aerobically crescita avviene tramite ossidazione zolfo in alcune specie. Distribuzione include solfataric molle e campi, mudholes e acido geothermically riscaldato gli ambienti marini.
Una specie di aerobica, Chemolithotrophic coccoid archaea, che gli organismi sono thermoacidophilic. Le sue cellule sono altamente di forma irregolare, spesso lobed, ma a volte sferica. Ha distribuzione mondiale da organismi isolati dal caldo acido terreni e acqua. Zolfo è usato come fonte di energia.
Famiglia di forma a bastoncino DNA virus di infettare Archaea. Gli manca buste virale o dei lipidi.
Una famiglia di lemon-shaped DNA e contenente un virus di infettare Archaea Fusellovirus. Genere:
Famiglia di avvolto, lipid-containing filamenti di DNA, i virus che infettano Archaea.
Proteine trovate in qualche specie di archaeon.
Una specie di HALOBACTERIACEAE distingue dagli altri generi di famiglia dalla presenza di specifiche derivati di lipidi. Polare TGD-2 Haloarcula sono illustrati nella salina neutrale ambienti come sale laghi, marine salterns, e fisiologica del terreno.
Una specie di HALOBACTERIACEAE che sono chemoorganotrophic e strettamente Aerobico. Sono stati isolati dai molteplici hypersaline variare ampiamente in ambienti che chimica e fisica proprieta '.
Uno dei tre i dominii della vita (il batterio e gli altri), un tempo chiamato Eukarya archeobatterio sotto il tassonomiche Batteri, ma ora considerati separati e distinti. Sono caratterizzato da: (1) la presenza del tRNAs e RNAS ribosomiche; (2) assenza di peptidoglicano pareti cellulari; (3) la presenza di lipidi ether-linked costruita dal branched-chain subunità; e (4) la loro incidenza di habitat. Mentre Archaea assomigliano batteri nella morfologia e organizzazione genomica, assomiglia eukarya nel loro modo di replicazione genomica. Il dominio contiene almeno quattro regni: CRENARCHAEOTA; EURYARCHAEOTA; NANOARCHAEOTA; e KORARCHAEOTA.
Ribonucleic dell'acido in Archaea avendo regolamentare e ruoli catalitica nonché coinvolgimento nella sintesi proteica.
Virus dell ’ acido di chi e 'il DNA.
Acido deossiribonucleico su materiale genetico delle Archaea.
The functional genetica unita 'di Archaea.
Il DNA di un organismo (archaea. Archaea rappresentato nel suo DNA.
Habitat di acqua calda naturalmente riscaldate da processi geologica sottostanti, le terme sono state usate per BALNEOLOGY. Delle sorgenti calde sott'acqua sono chiamati sorgenti idrotermali.
Il complemento genetica completa contenuta in una molecola DNA o RNA in un virus.
Il sistema di un virus infettivo, composto dal genoma virale, una proteina e una proteina chiamata capside, che può essere nuda o rinchiusa in una busta chiamato lipoproteina peplos.
Proteine trovate in una specie di virus.
Le descrizioni di aminoacidi specifico, carboidrati o sequenze nucleotidiche apparse nella letteratura pubblicata e / o si depositano nello e mantenuto da banche dati come GenBank, EMBL (Laboratorio europeo di biologia molecolare), (Research Foundation, National Biomedical NBRF sequenza) o altri depositi.
Virus la cui materiale genetico e 'RNA.
Uno dei processi che citoplasmatica o fattori di interregolazione cellulare influenza il differenziale il controllo di Gene azione in Archaea.
Il tipo ORTHOPOXVIRUS, correlati alla specie di virus del vaiolo bovino, ma il cui vero origine è sconosciuta. E 'stato usato come vaccino vivo contro il vaiolo. E' anche usato come vettore per inserire DNA estraneo in bestie. Rabbitpox virus e 'una specie di virus vaccinia.
Componenti molecolari della cellula in grado di riconoscere e interagire con un virus, e che, dopo il legame, sono in grado di generare un segnale che innesca la catena di eventi precedenti la risposta biologica.
Il processo di moltiplicazione virale intracellulare, comprendente la sintesi di proteine; dell ’ ACIDS lipidi e, a volte, e i loro assemblea in una nuova particella infettive.
Processo di crescita virus negli animali vivi, piante, o colture cellulari.
L'espulsione di particelle virali dal corpo. Importante vie includere il tratto respiratorio, del tratto genitale, e tratto intestinale. Virus muta è una significativa modalità di trasmissione verticale (malattia infettiva, la trasmissione verticale).
Le relazioni tra gruppi di organismi che si rifletteva la loro composizione genetica.
Una famiglia di anaerobi, di forma a bastoncino coccoid METHANOBACTERIALES. Le membrane cellulari sono composti principalmente di idrocarburi polyisoprenoid ether-linked di glicerolo. I suoi organismi si trovano nell'habitat anaerobi in natura.
Un ordine di anaerobi methanogens nel regno EURYARCHAEOTA. Sono pseudosarcina, coccoid o infoderato forma a bastoncino e nei gruppi metilici. Le pareti cellulari è costituito da proteine. L'ordine include una famiglia, METHANOCOCCACEAE. (Dal Bergey 'Manual of Systemic Batteriologia, 1989
Un termine generale per le malattie prodotte da virus.
Una specie di scimmia Rhesus polyomavirus originariamente isolati dal tessuto renale produce malignità umano e cellule renali di criceti neonati.
Un regno nel dominio Archaea composta da thermoacidophilic, sulfur-dependent organismi. I due ordini sono SULFOLOBALES e THERMOPROTEALES.
L 'aggregazione di VIRAL STRUTTURALI proteine e acido nucleico (VIRAL VIRAL DNA o RNA) per formare un VIRUS PARTICLE.
Virus parassiti su per le piante più alte di batteri.
Struttura nel il nucleo di Archaea composto da cellule o contenente DNA, che trasportano informazioni genetiche essenziale per la cellula.
Lo studio di questi aspetti di energia e materia in termini di principi e leggi elementari. (Dal dizionario delle McGraw-Hill scientifico e tecnico Voglia, sesto Ed)
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Relative alle dimensioni di solidi.
Un duro, malleabile, lega iron-based somministrate fino a, ma non oltre, due percento di carbonio e altri metalli. Spesso è usato in medicina e odontoiatria negli impianti e strumenti.
RIFIUTI applicati ai tessuti lenzuola, mobili, plastica etc. a ritardare il loro ardente, molti si estraiamo e causare allergie o altri danni.
Un adenina nucleotidici fosfato contenenti un gruppo che sta Esterified sia per la 3 '- e 5' -trifosfato -positions dello zuccherificio. E 'un secondo messaggero regolatore intracellulare e la chiave, che serviva da un mediatore di attività per una serie di ormoni che comprendono epinefrina, il glucagone e ACTH.

Non esiste una definizione medica specifica per un "Virus degli Archaea" poiché i virus che infettano gli archaea (precedentemente noti come archai) sono principalmente oggetto di studio nella virologia e nelle scienze ambientali piuttosto che nella medicina. Gli archaea sono un dominio della vita distinto, insieme a batteri e eucarioti. I virus che infettano questi organismi hanno una grande diversità genetica e morfologica.

Un "Virus degli Archaea" generalmente si riferisce a un agente virale che infetta e replica esclusivamente nelle cellule di archaea. Questi virus possono avere forme geometriche complesse, come icosaedri, bacilli e spiraliformi, e presentano una notevole diversità genetica. Alcuni di essi contengono un genoma a DNA a doppio filamento, mentre altri hanno un genoma a singolo filamento.

I virus degli archaea sono stati trovati in una varietà di ambienti, come acque termali, ambienti marini e suolo. Alcuni di essi possono avere effetti significativi sugli ecosistemi microbici e sul ciclo dei nutrienti globali. Tuttavia, non sono attualmente noti per causare malattie o infezioni negli esseri umani o negli animali.

La definizione medica di "Acidianus" non esiste, poiché si riferisce ad un genere di archea (un tipo particolare di organismi procarioti) che sono comunemente trovati in ambienti estremamente acidi e termofili. Gli archea del genere Acidianus possono utilizzare zolfo come accettore di elettroni durante la respirazione anaerobica, il che significa che possono sopravvivere in condizioni ambientali estreme che sarebbero letali per la maggior parte degli altri organismi.

Acidianus è uno dei tanti generi di archea studiati da microbiologi e ricercatori biomedici, ma non ha una particolare rilevanza in medicina o salute umana. Pertanto, non esiste una definizione medica specifica per questo termine.

"Sulfolobus" è un genere di archaea, organismi unicellulari che appartengono al dominio della vita distinto dai batteri e dagli eucarioti. Queste creature sono estremofile, il che significa che prosperano in condizioni ambientali estreme che sarebbero letali per la maggior parte delle forme di vita.

Gli archei del genere "Sulfolobus" sono noti per crescere ottimalmente a temperature comprese tra 75 e 80°C (167-176°F) e preferiscono un ambiente acido con un pH compreso tra 2 e 4. Si possono trovare in sorgenti termali, fumarole e altri habitat vulcanici acquosi.

Sono organismi aerobici obbligati, il che significa che richiedono ossigeno per la loro crescita e il metabolismo. Sono anche chemioautotrofi, utilizzando anidride carbonica come fonte di carbonio e zolfo ridotto o idrogeno come fonte di energia.

Uno dei rappresentanti più noti del genere "Sulfolobus" è "Sulfolobus acidocaldarius". Questi organismi hanno un ruolo importante nello studio dell'evoluzione della vita, della biochimica e della biologia molecolare degli archei.

La famiglia Rudiviridae è un gruppo di virus a singolo filamento di DNA non arrotolato (ssDNA) che infettano i batteri termofili. Questi virus sono caratterizzati da una forma allungata e da una simmetria elicoidale, con capsidi composti da circa 1.000 subunità proteiche organizzate in due strati. I virioni (viruse maturi) hanno dimensioni di circa 650 x 25 nanometri.

I membri di Rudiviridae possiedono un genoma lineare di DNA ssDNA di circa 7,8 kb che codifica per quattro proteine: la principale proteina capsidica (CP), una proteina minore capsidica, una endolisina e una proteina ATPasi. L'endolisina è responsabile della degradazione della parete cellulare batterica durante il processo di infezione, mentre l'ATPasi fornisce l'energia necessaria per il movimento del virione all'interno dell'ospite.

I virus appartenenti a questa famiglia sono strettamente associati ai batteri termofili dei generi Sulfolobus e Aquifex, che vivono in ambienti ad alte temperature come sorgenti calde e fumarole. I rudivirus sono stati isolati da campioni di acqua calda e fanno parte della microflora naturale di questi batteri.

In sintesi, Rudiviridae è una famiglia di virus a DNA ss non arrotolato che infettano i batteri termofili, caratterizzati da una forma allungata e simmetria elicoidale, con un genoma lineare di circa 7,8 kb.

Fuselloviridae è una famiglia di virus che infetta archaea ipertermofili, principalmente del genere Sulfolobus. Questi virus hanno un capside icosaedrico flessibile e non hanno envelope lipidiche. Il loro genoma è lineare a doppio filamento di DNA circolare con estremità covalentemente sigillate. La lunghezza del genoma varia da circa 12 a 17 kilopari di basi. I fusellovirus sono noti per causare la deformazione della forma cellulare dell'archea ospite e possono influenzare il suo metabolismo. Un esempio ben studiato di virus appartenente a questa famiglia è il virus SSV1 (Sulfolobus spindle-shaped virus 1).

Lipothrixviridae è una famiglia di virus a filamento lungo che infettano archeobatteri ipertermofili. Questi virus sono caratterizzati da un capside lipidico esterno e un genoma lineare a doppio filamento di DNA. Il capside lipidico è derivato dal membrana cellulare dell'ospite durante il processo di assemblaggio del virione. I lipothrixvirus hanno una morfologia distintiva con un filamento centrale avvolto da una guaina esterna a forma di elica. Il rappresentante più noto della famiglia Lipothrixviridae è l'acidianus filamentous virus 1 (AFV1), che infetta l'archeobatterio Acidianus hospitalis.

Le proteine degli Archea, noti anche come archeoproteine, sono proteine prodotte ed espresse dalle cellule di Archaea, un dominio della vita che include organismi unicellulari che vivono in ambienti estremi come quelli ad alta salinità, acidi o alcalini, termofili e pressioni elevate.

Le archeoproteine sono costituite da amminoacidi e hanno una struttura tridimensionale simile a quella delle proteine degli altri due domini della vita, Bacteria ed Eukarya. Tuttavia, presentano alcune differenze uniche nella loro composizione di amminoacidi e sequenze di aminoacidi, nonché nella struttura e funzione di alcuni dei loro domini proteici.

Le archeoproteine sono importanti per la sopravvivenza degli Archea in ambienti estremi e svolgono una varietà di funzioni vitali, come catalizzare reazioni enzimatiche, mantenere la struttura cellulare, trasportare molecole attraverso la membrana cellulare e rispondere a stimoli ambientali.

Le archeoproteine sono anche oggetto di studio per le loro possibili applicazioni in biotecnologie e bioingegneria, data la loro resistenza alle condizioni estreme e la loro capacità di catalizzare reazioni chimiche uniche.

"Haloarcula" è un genere di archea appartenente alla famiglia Halobacteriaceae. Questi organismi sono estremofili, il che significa che crescono in condizioni ambientali estreme. In particolare, le specie di "Haloarcula" sono halofile, il che significa che richiedono alti livelli di sale per sopravvivere e crescere.

Gli organismi del genere "Haloarcula" sono stati isolati da ambienti salini estremi come lagune salate, stagni salati e sorgenti termali saline. Sono caratterizzati dalla presenza di pigmenti rossi o arancioni nella loro membrana cellulare, che svolgono un ruolo importante nell'assorbimento della luce solare per la produzione di energia attraverso il processo di fotosintesi batterica.

Le specie di "Haloarcula" sono anche noti per la loro resistenza a radiazioni UV e altri fattori ambientali avversi, il che li rende interessanti soggetti di studio per la ricerca biomedica e astrobiologica. Tuttavia, non hanno alcuna importanza clinica diretta in medicina umana.

"Halorubrum" è un genere di batteri appartenente alla famiglia delle Halobacteriaceae, che comprende specie di archea estremamente halofili, il cui habitat preferenziale sono ambienti con elevate concentrazioni di sale. Questi microrganismi sono in grado di sopravvivere e riprodursi in condizioni di salinità superiore al 20%, prediligendo soluzioni saline saturate o vicine alla saturazione, come ad esempio l'acqua di mare concentrata o il lattice delle alghe marine.

Le specie di Halorubrum sono caratterizzate da una membrana cellulare unica, costituita da lipidi polichetilici a lunga catena, e da pigmenti fotosintetici che consentono loro di svolgere la fototrofia, ossia la capacità di utilizzare l'energia della luce solare per sintetizzare sostanze organiche.

Alcune specie di Halorubrum sono state identificate come possibili agenti patogeni opportunisti in soggetti immunocompromessi, causando infezioni delle vie respiratorie e della pelle. Tuttavia, la loro importanza clinica è ancora oggetto di studio e non è del tutto chiara.

Gli Archaea sono un dominio di organismi unicellulari, la maggior parte dei quali vivono in ambienti estremi come quelli ad altissime temperature (vulcani o sorgenti termali), ad altissimi livelli di acidità o alcalinità, o in ambienti molto salini. Questi organismi sono anche noti come archibatteri.

Gli Archaea sono simili ai batteri per dimensioni e forma, ma sono geneticamente e biochimicamente diversi. Ad esempio, il loro materiale genetico (DNA) è diverso nella sua struttura e sequenza rispetto a quello dei batteri. Inoltre, gli Archaea sintetizzano i loro lipidi cellulari in modo diverso dai batteri e dagli organismi eucarioti (come le piante e gli animali).

Gli Archaea sono importanti per l'ecologia globale perché svolgono un ruolo cruciale nel ciclo dei nutrienti e nell'eliminazione delle sostanze tossiche dall'ambiente. Alcuni Archaea sono anche in grado di produrre metano, il che li rende importanti per l'industria energetica e per la comprensione del cambiamento climatico.

Nella medicina, alcune specie di Archaea sono state identificate come causa di malattie umane, sebbene siano relativamente rare. Ad esempio, alcuni Archaea possono causare infezioni della pelle o delle mucose in persone con sistemi immunitari indeboliti. Tuttavia, la ricerca sugli Archaea e le loro interazioni con l'uomo è ancora in una fase preliminare e molto c'è da imparare su questi organismi unici.

L'RNA degli Archaea si riferisce all'acido ribonucleico presente nelle archaea, un dominio della vita distinto dai batteri e dagli eucarioti. Gli archaea sono organismi unicellulari che possono vivere in ambienti estremi come quelli ad alta salinità, acidi o alcalini, altissime temperature o pressioni.

L'RNA degli Archaea è simile a quello dei batteri e degli eucarioti nella sua struttura di base, essendo composto da catene di nucleotidi che contengono ribosi, uracile al posto della timina e gruppi metilici aggiuntivi su alcuni nucleotidi. Tuttavia, ci sono anche differenze significative tra l'RNA degli Archaea e quello degli altri due domini della vita.

Ad esempio, gli archaea hanno un sistema di splicing dell'RNA più simile a quello degli eucarioti che a quello dei batteri. Inoltre, alcuni archaea hanno una membrana cellulare costituita da lipidi eterogenei, diversi da quelli presenti nei batteri o negli eucarioti, e il loro RNA ribosomiale ha anche caratteristiche uniche che lo distinguono da quello dei batteri e degli eucarioti.

L'RNA degli Archaea svolge diverse funzioni importanti all'interno della cellula, tra cui la traduzione del DNA in proteine, la regolazione dell'espressione genica e la catalisi di reazioni chimiche. La comprensione delle caratteristiche uniche dell'RNA degli Archaea può fornire informazioni importanti sulla evoluzione della vita sulla Terra e sulle strategie adattative utilizzate da questi organismi per sopravvivere in ambienti estremi.

Un virus a DNA è un tipo di agente infettivo che utilizza l'acido desossiribonucleico (DNA) come materiale genetico per replicarsi. Questi virus sono costituiti da un nucleo di DNA protetto da una capsula proteica chiamata capside. Alcuni virus a DNA hanno anche un ulteriore strato esterno lipidico, noto come involucro.

I virus a DNA possono essere classificati in base al loro metodo di replicazione in due categorie principali: virus a DNA a doppio filamento (dsDNA) e virus a DNA a singolo filamento (ssDNA). I virus a dsDNA hanno una forma elicoidale o icosaedrica e possono infettare batteri, piante e animali. Alcuni esempi di virus a dsDNA includono il virus dell'herpes simplex, il virus del papilloma umano e il citomegalovirus.

I virus a ssDNA hanno una forma elicoidale o filamentosa e possono infettare piante e animali. Alcuni esempi di virus a ssDNA includono il parvovirus, il circovirus e l'anellovirus.

In generale, i virus a DNA sono associati a una serie di malattie che vanno dalle infezioni respiratorie alle neoplasie maligne. Alcune infezioni da virus a DNA possono essere trattate con farmaci antivirali specifici, mentre altre non hanno ancora un trattamento efficace disponibile. La prevenzione delle infezioni da virus a DNA si ottiene attraverso misure igieniche appropriate e, quando disponibili, vaccini.

L'archaea è un dominio dei organismi viventi, insieme a batteri e eucarioti. Il DNA degli archaea è il materiale genetico che contiene le informazioni ereditarie di questi organismi. Possiede alcune caratteristiche distintive che lo differenziano dal DNA dei batteri e degli eucarioti.

In particolare, il DNA degli archaea è circolare, come quello dei batteri, ma la sua struttura e composizione sono più simili a quelle del DNA eucariotico. Ad esempio, l'archaea possiede geni per enzimi che svolgono funzioni simili a quelli presenti nei eucarioti, come quelli coinvolti nella replicazione, riparazione e trascrizione del DNA.

Inoltre, il DNA degli archaea è spesso associato a proteine specifiche chiamate histoni, che aiutano a compattare e organizzare il DNA all'interno della cellula. Questa caratteristica è simile alla struttura del cromosoma dei eucarioti, dove il DNA è avvolto intorno alle proteine histone per formare una struttura chiamata nucleosoma.

Infine, il DNA degli archaea è notevole per la sua resistenza a condizioni estreme, come quelle presenti in ambienti ad alta salinità, acidi o alcalini, altamente termofili o radiazioni ionizzanti. Questa resistenza è attribuita alla presenza di particolari modifiche chimiche del DNA e delle proteine associate, che ne garantiscono la stabilità e la funzionalità in tali ambienti estremi.

I geni degli Archaea si riferiscono a specifici geni che sono presenti e attivi nei domini archaici della vita. Gli Archaea sono un gruppo distinto di organismi unicellulari, precedentemente classificati come batteri ma ora riconosciuti come un dominio separato ed equivalente agli altri due domini della vita: Eukarya (organismi eucarioti) e Bacteria (organismi procarioti).

I geni degli Archaea codificano per una varietà di proteine e molecole funzionali che svolgono ruoli cruciali nella fisiologia e nel metabolismo di questi organismi. Alcuni esempi di tali geni includono quelli che codificano per enzimi chiave nelle vie metaboliche, proteine strutturali, proteine coinvolte nella replicazione del DNA, trascrizione e traduzione, e proteine che svolgono funzioni importanti nella risposta allo stress ambientale.

Uno degli aspetti più interessanti dei geni degli Archaea è la loro somiglianza con i geni presenti nei domini Eukarya e Bacteria. Questa osservazione ha portato alla teoria dell'origine comune della vita, che suggerisce che tutti e tre i domini della vita hanno avuto un antenato comune che è esistito diverse miliardi di anni fa.

In sintesi, i geni degli Archaea sono geni specifici per questo dominio della vita che codificano per proteine e molecole funzionali che svolgono ruoli cruciali nella fisiologia e nel metabolismo di questi organismi unicellulari. L'analisi dei geni degli Archaea ha fornito informazioni preziose sulla storia evolutiva della vita sulla Terra e sull'origine comune della vita.

Il genoma degli Archaea si riferisce all'intero insieme dei geni e del materiale genetico presente nelle cellule di questo dominio della vita. Gli Archaea sono un gruppo distinto di organismi unicellulari, precedentemente classificati come batteri ma ora considerati un dominio separato e distinto insieme a Bacteria ed Eukarya.

In termini medici, "sorgenti calde" si riferiscono a sorgenti d'acqua naturali che sono riscaldate geotermicamente, cioè dal calore della terra. Queste sorgenti possono raggiungere temperature molto elevate, spesso superiori ai 100°C (212°F), sebbene l'acqua in superficie sia di solito più fresca a causa del contatto con l'aria e il suolo.

L'uso delle sorgenti calde per scopi terapeutici, noto come balneoterapia, risale a tempi antichi. I minerali disciolti nell'acqua, come zolfo, sodio, magnesio e calcio, possono fornire benefici per la salute quando si immergono nel acqua. Tuttavia, è importante notare che mentre molte persone trovano rilassanti e salutari le immersioni in sorgenti calde, non ci sono prove scientifiche concrete che supportino tutti i presunti benefici per la salute.

Vale anche la pena ricordare che alcune sorgenti calde possono contenere livelli elevati di batteri termofili come il batterio della legionella, che può causare polmonite. Pertanto, è sempre consigliabile verificare le condizioni igieniche e sanitarie delle sorgenti calde prima dell'uso e prendere precauzioni appropriate per ridurre al minimo i rischi per la salute.

Il genoma virale si riferisce al complesso degli acidi nucleici (DNA o RNA) che costituiscono il materiale genetico di un virus. Esso contiene tutte le informazioni genetiche necessarie per la replicazione del virus e per l'espressione dei suoi geni all'interno delle cellule ospiti che infetta.

Il genoma virale può avere diverse configurazioni, a seconda del tipo di virus. Alcuni virus hanno un genoma a singolo filamento di RNA, mentre altri hanno un genoma a doppio filamento di DNA. Alcuni virus ancora possono presentare un genoma a singolo filamento di DNA o RNA, ma circolare invece che lineare.

La dimensione del genoma virale può variare notevolmente, da poche centinaia a decine di migliaia di paia di basi. Il contenuto del genoma virale include anche sequenze regolatorie necessarie per l'espressione dei geni e per la replicazione del virus.

Lo studio del genoma virale è importante per comprendere la biologia dei virus, la loro patogenesi e per lo sviluppo di strategie di controllo e prevenzione delle malattie infettive da essi causate.

Un virione è la forma completa e infettiva di un virus. Si compone di un genoma nucleico (che può essere DNA o RNA) avvolto in una proteina capside, che a sua volta può essere circondata da un lipidico involucro esterno. I virioni sono in grado di infettare cellule ospiti e utilizzarne le risorse per replicarsi, rilasciando nuovi virioni nell'organismo ospite.

Le proteine virali sono molecole proteiche sintetizzate dalle particelle virali o dai genomi virali dopo l'infezione dell'ospite. Sono codificate dal genoma virale e svolgono un ruolo cruciale nel ciclo di vita del virus, inclusa la replicazione virale, l'assemblaggio dei virioni e la liberazione dalle cellule ospiti.

Le proteine virali possono essere classificate in diverse categorie funzionali, come le proteine strutturali, che costituiscono la capside e il rivestimento lipidico del virione, e le proteine non strutturali, che svolgono una varietà di funzioni accessorie durante l'infezione virale.

Le proteine virali possono anche essere utilizzate come bersagli per lo sviluppo di farmaci antivirali e vaccini. La comprensione della struttura e della funzione delle proteine virali è quindi fondamentale per comprendere il ciclo di vita dei virus e per sviluppare strategie efficaci per prevenire e trattare le infezioni virali.

I Dati di Sequenza Molecolare (DSM) si riferiscono a informazioni strutturali e funzionali dettagliate su molecole biologiche, come DNA, RNA o proteine. Questi dati vengono generati attraverso tecnologie di sequenziamento ad alta throughput e analisi bioinformatiche.

Nel contesto della genomica, i DSM possono includere informazioni sulla variazione genetica, come singole nucleotide polimorfismi (SNP), inserzioni/delezioni (indels) o varianti strutturali del DNA. Questi dati possono essere utilizzati per studi di associazione genetica, identificazione di geni associati a malattie e sviluppo di terapie personalizzate.

Nel contesto della proteomica, i DSM possono includere informazioni sulla sequenza aminoacidica delle proteine, la loro struttura tridimensionale, le interazioni con altre molecole e le modifiche post-traduzionali. Questi dati possono essere utilizzati per studi funzionali delle proteine, sviluppo di farmaci e diagnosi di malattie.

In sintesi, i Dati di Sequenza Molecolare forniscono informazioni dettagliate sulle molecole biologiche che possono essere utilizzate per comprendere meglio la loro struttura, funzione e varianti associate a malattie, con implicazioni per la ricerca biomedica e la medicina di precisione.

Un virus a RNA è un tipo di virus che utilizza l'RNA (acido ribonucleico) come materiale genetico anziché DNA (acido desossiribonucleico). Questi virus sono classificati in diversi gruppi sulla base delle loro caratteristiche strutturali e replicative. Alcuni esempi di virus a RNA includono il virus dell'influenza, il virus della rabbia, il virus del morbillo, il virus dell'epatite C e il coronavirus (compreso il SARS-CoV-2 che causa la COVID-19).

I virus a RNA possono essere ulteriormente suddivisi in diversi gruppi:

1. Virus a RNA a singolo filamento (ssRNA): questi virus hanno un singolo filamento di RNA come materiale genetico. Possono essere monopartiti, con il genoma intero contenuto in un singolo segmento di RNA, o bipartiti, con il genoma suddiviso in due segmenti di RNA.
2. Virus a RNA a doppio filamento (dsRNA): questi virus hanno due filamenti complementari di RNA come materiale genetico. Il loro genoma è organizzato in segmenti, e possono essere classificati come virus a RNA segmentati a doppio filamento.

I virus a RNA utilizzano diverse strategie per replicarsi all'interno delle cellule ospiti. Alcuni usano un meccanismo di replicazione a "copia retro" (retro-trascrizione), in cui l'RNA viene prima trasformato in DNA, che poi si integra nel genoma dell'ospite. Questo processo è noto come replicazione virale retrograda o replicazione a copia retro. Altri virus a RNA utilizzano un meccanismo di replicazione "della catena positiva", in cui il filamento di RNA a catena positiva funge da matrice per la sintesi del filamento complementare a catena negativa, che viene quindi utilizzato come modello per produrre nuove copie del genoma virale.

I virus a RNA sono responsabili di diverse malattie infettive in umani, animali e piante. Alcuni esempi di virus a RNA che causano malattie negli esseri umani includono il virus dell'influenza, il virus della poliomielite, il virus del morbillo, il virus della rosolia, il virus dell'epatite C e il virus HIV (Human Immunodeficiency Virus).

La regolazione dell'espressione genica negli archaea si riferisce al meccanismo di controllo della trascrizione e traduzione dei geni per produrre specificamente proteine funzionali necessarie per la crescita, lo sviluppo e la sopravvivenza degli organismi archaea.

Gli archaea sono un gruppo distinto di microrganismi unicellulari che popolano ambienti estremi come quelli ad alte temperature, pressioni elevate, alti livelli di acidità o alcalinità e concentrazioni saline elevate. Per sopravvivere in queste condizioni avverse, gli archaea hanno sviluppato meccanismi unici di regolazione genica che consentono loro di adattarsi rapidamente alle variazioni ambientali.

La regolazione dell'espressione genica negli archaea è mediata principalmente a livello della trascrizione, sebbene siano state identificate anche strategie di regolazione post-trascrizionali. La trascrizione degli archaea è catalizzata da una RNA polimerasi multisubunitale simile a quella dei eucarioti, con la differenza che gli archaea utilizzano un fattore sigma globulare per il riconoscimento del promotore invece di diversi fattori sigma specifici come i batteri.

Uno dei meccanismi principali di regolazione dell'espressione genica negli archaea è la modulazione della concentrazione del fattore sigma globulare, che influenza il tasso di inizio della trascrizione. Ad esempio, in risposta a un aumento della temperatura, alcuni archaea possono indurre la degradazione del fattore sigma globulare, riducendo così l'inizio della trascrizione e preservando le risorse cellulari per la sopravvivenza.

Un altro meccanismo di regolazione dell'espressione genica negli archaea è il legame del DNA-binding protein (DBP) al promotore, che può influenzare positivamente o negativamente l'inizio della trascrizione. Alcuni DBP possono anche interagire con la RNA polimerasi per facilitare il suo legame al promotore e promuovere l'inizio della trascrizione.

Infine, alcuni archaea utilizzano strategie di regolazione post-trascrizionali come l'RNA editing o la degradazione dell'mRNA per controllare l'espressione genica. Ad esempio, alcuni archaea possono modificare specificamente le basi dell'mRNA per creare un codone di stop prematuro e interrompere la traduzione del gene.

In sintesi, gli archaea utilizzano una combinazione di meccanismi di regolazione a livello della trascrizione e post-trascrizionali per controllare l'espressione genica in risposta ai cambiamenti ambientali. Questi meccanismi comprendono il legame del DBP al promotore, l'RNA editing e la degradazione dell'mRNA, che possono influenzare positivamente o negativamente l'inizio della trascrizione e la traduzione dei geni.

Un vaccino contro i virus è una preparazione biologica utilizzata per indurre una risposta immunitaria che fornirà immunità attiva ad un patogeno virale specifico. Il vaccino può contenere microrganismi vivi, attenuati o morti, o parti di essi, come proteine o antigeni purificati. L'obiettivo del vaccino è quello di esporre il sistema immunitario all'antigene virale in modo che possa riconoscerlo e sviluppare una risposta immunitaria protettiva specifica contro di esso, senza causare la malattia stessa.

I vaccini contro i virus sono uno strumento fondamentale nella prevenzione e nel controllo delle malattie infettive virali, come l'influenza, il morbillo, la parotite, la rosolia, la varicella, l'epatite A e B, il papillomavirus umano (HPV) e altri.

Esistono diversi tipi di vaccini contro i virus, tra cui:

1. Vaccini vivi attenuati: contengono un virus vivo che è stato indebolito in modo da non causare la malattia, ma ancora abbastanza forte per stimolare una risposta immunitaria protettiva. Esempi di vaccini vivi attenuati includono il vaccino contro il morbillo, la parotite e la rosolia (MMR) e il vaccino contro la varicella.
2. Vaccini inattivati: contengono un virus ucciso che non può causare la malattia ma può ancora stimolare una risposta immunitaria protettiva. Esempi di vaccini inattivati includono il vaccino contro l'influenza e il vaccino contro l'epatite A.
3. Vaccini a subunità: contengono solo una parte del virus, come una proteina o un antigene specifico, che può stimolare una risposta immunitaria protettiva. Esempi di vaccini a subunità includono il vaccino contro l'epatite B e il vaccino contro l'HPV.
4. Vaccini a mRNA: contengono materiale genetico (mRNA) che insegna al corpo a produrre una proteina specifica del virus, stimolando così una risposta immunitaria protettiva. Il vaccino COVID-19 di Pfizer-BioNTech e Moderna sono esempi di vaccini a mRNA.
5. Vaccini vettoriali: utilizzano un virus innocuo come vettore per consegnare il materiale genetico del virus bersaglio all'organismo, stimolando una risposta immunitaria protettiva. Il vaccino COVID-19 di AstraZeneca è un esempio di vaccino vettoriale.

I vaccini contro i virus sono fondamentali per prevenire e controllare le malattie infettive, proteggendo non solo l'individuo che riceve il vaccino ma anche la comunità nel suo insieme.

I recettori dei virus sono proteine presenti sulla superficie delle cellule ospiti che i virus utilizzano come punti di ancoraggio per entrare e infettare la cellula. I virus si legano specificamente a questi recettori utilizzando le proprie proteine di superficie, noti come proteine virali. Questa interazione specifica tra il recettore della cellula ospite e la proteina virale consente al virus di entrare nella cellula e di sfruttarne le risorse per replicarsi.

I diversi tipi di virus utilizzano recettori diversi, e la specificità del recettore può determinare l'ospite suscettibile al virus e il tropismo tissutale del virus all'interno dell'ospite. Ad esempio, il virus dell'influenza si lega ai recettori di acido sialico presenti sulle cellule epiteliali respiratorie, mentre il virus dell'HIV si lega al recettore CD4 e ai co-recettori CCR5 o CXCR4 presenti su alcune cellule del sistema immunitario.

La comprensione dei meccanismi di interazione tra i virus e i loro recettori è importante per lo sviluppo di strategie terapeutiche ed interventi preventivi contro le infezioni virali, come ad esempio l'uso di anticorpi neutralizzanti o di farmaci che bloccano la interazione tra il virus e il suo recettore.

La replicazione del virus è un processo biologico durante il quale i virus producono copie di sé stessi all'interno delle cellule ospiti. Questo processo consente ai virus di infettare altre cellule e diffondersi in tutto l'organismo ospite, causando malattie e danni alle cellule.

Il ciclo di replicazione del virus può essere suddiviso in diverse fasi:

1. Attaccamento e penetrazione: Il virus si lega a una specifica proteina presente sulla superficie della cellula ospite e viene internalizzato all'interno della cellula attraverso un processo chiamato endocitosi.
2. Decapsidazione: Una volta dentro la cellula, il virione (particella virale) si dissocia dalla sua capside proteica, rilasciando il genoma virale all'interno del citoplasma o del nucleo della cellula ospite.
3. Replicazione del genoma: Il genoma virale viene replicato utilizzando le macchinari e le molecole della cellula ospite. Ci sono due tipi di genomi virali: a RNA o a DNA. A seconda del tipo, il virus utilizzerà meccanismi diversi per replicare il proprio genoma.
4. Traduzione e assemblaggio delle proteine: Le informazioni contenute nel genoma virale vengono utilizzate per sintetizzare nuove proteine virali all'interno della cellula ospite. Queste proteine possono essere strutturali o enzimatiche, necessarie per l'assemblaggio di nuovi virioni.
5. Assemblaggio e maturazione: Le proteine virali e il genoma vengono assemblati insieme per formare nuovi virioni. Durante questo processo, i virioni possono subire modifiche post-traduzionali che ne consentono la maturazione e l'ulteriore stabilità.
6. Rilascio: I nuovi virioni vengono rilasciati dalla cellula ospite, spesso attraverso processi citolitici che causano la morte della cellula stessa. In altri casi, i virioni possono essere rilasciati senza uccidere la cellula ospite.

Una volta che i nuovi virioni sono stati rilasciati, possono infettare altre cellule e continuare il ciclo di replicazione. Il ciclo di vita dei virus può variare notevolmente tra specie diverse e può essere influenzato da fattori ambientali e interazioni con il sistema immunitario dell'ospite.

In virologia, una "cultura virale" si riferisce al processo di crescita e moltiplicazione dei virus in un ambiente controllato, ad esempio in colture cellulari o embrioni di uova di gallina. Questo metodo è comunemente utilizzato per studiare le caratteristiche e il comportamento dei virus, nonché per la produzione di vaccini e altri prodotti terapeutici.

Nel processo di cultura virale, i virus vengono inoculati in un mezzo di coltura appropriato, come cellule animali o vegetali, dove possono infettare le cellule ospiti e utilizzarne i meccanismi per replicarsi. I virus prelevano la macchina cellulare dell'ospite per sintetizzare nuove particelle virali, che vengono quindi rilasciate nella coltura quando le cellule infette si rompono o muoiono.

La cultura virale è un importante strumento diagnostico e di ricerca, poiché consente agli scienziati di identificare e caratterizzare i virus in modo specifico e sensibile. Tuttavia, ci sono anche preoccupazioni per la sicurezza associate alla coltura virale, poiché alcuni virus possono essere pericolosi o letali per l'uomo. Pertanto, è essenziale che le procedure di sicurezza appropriate vengano seguite durante il processo di cultura virale per prevenire la diffusione accidentale dei patogeni.

La "shedding" del virus si riferisce al processo di rilascio e diffusione di particelle virali nell'ambiente da parte di un individuo infetto. Questo può verificarsi attraverso diversi meccanismi, a seconda del tipo di virus. Ad esempio, i virus respiratori come l'influenza o il SARS-CoV-2 possono essere shed through droplets di muco e saliva espulsi durante la tosse, gli starnuti o anche semplicemente parlando; mentre i virus enterici, che causano malattie intestinali, vengono generalmente shed attraverso le feci.

È importante notare che l'individuo può essere contagioso e diffondere il virus anche prima della comparsa dei sintomi o persino se non presenta sintomi (asintomatico). La durata della shedding varia a seconda del virus e dell'ospite; alcuni individui possono shed viral particles per periodi prolungati, anche dopo la risoluzione dei sintomi.

Il monitoring of virus shedding è cruciale in ambito clinico e di public health per comprendere la trasmissione del virus, sviluppare strategie di prevenzione e controllo delle infezioni e valutare l'efficacia dei trattamenti antivirali.

In terminologia medica, la filogenesi è lo studio e l'analisi della storia evolutiva e delle relazioni genealogiche tra differenti organismi viventi o taxa (gruppi di organismi). Questo campo di studio si basa principalmente sull'esame delle caratteristiche anatomiche, fisiologiche e molecolari condivise tra diverse specie, al fine di ricostruire la loro storia evolutiva comune e stabilire le relazioni gerarchiche tra i diversi gruppi.

Nello specifico, la filogenesi si avvale di metodi statistici e computazionali per analizzare dati provenienti da diverse fonti, come ad esempio sequenze del DNA o dell'RNA, caratteristiche morfologiche o comportamentali. Questi dati vengono quindi utilizzati per costruire alberi filogenetici, che rappresentano graficamente le relazioni evolutive tra i diversi taxa.

La filogenesi è un concetto fondamentale in biologia ed è strettamente legata alla sistematica, la scienza che classifica e nomina gli organismi viventi sulla base delle loro relazioni filogenetiche. La comprensione della filogenesi di un dato gruppo di organismi può fornire informazioni preziose sulle loro origini, la loro evoluzione e l'adattamento a differenti ambienti, nonché contribuire alla definizione delle strategie per la conservazione della biodiversità.

Methanobacteriaceae è una famiglia di Archaea all'interno dell'ordine Methanobacteriales. Questi organismi sono noti come metanogeni obbligati, il che significa che ottengono energia producendo metano attraverso la riduzione di carbonio inorganico. Sono caratterizzati dalla presenza di un sistema di membrana citoplasmatica a singolo strato e da una membrana cellulare esterna. Si trovano comunemente in ambienti anaerobici come il tratto digestivo degli animali, le paludi e i fanghi dei letti dei fiumi. Alcune specie possono anche essere trovate negli impianti di trattamento delle acque reflue e nelle centrali elettriche a combustibili fossili. Sono importanti per il ciclo del carbonio globale, poiché contribuiscono all'assorbimento del biossido di carbonio dall'atmosfera attraverso la produzione di metano.

Methanococcales è un ordine di archaea metanogenici, organismi unicellulari che si riproducono per divisione cellulare asessuata. Questi microrganismi sono noti per produrre metano come prodotto finale del loro metabolismo energetico. Sono in grado di crescere in ambienti anaerobici e hanno una membrana cellulare unica costituita da eteropolisaccaridi e lipidi a base di isoprenoidi.

Gli archaea dell'ordine Methanococcales sono caratterizzati dalla presenza di flagelli per il movimento e da una particolare struttura della membrana citoplasmatica, chiamata vescicola a doppio strato lipidico (DSM). Questa vescicola è coinvolta nel trasporto di sostanze attraverso la membrana cellulare.

Gli archaea di questo ordine sono stati trovati in una varietà di ambienti, tra cui acque profonde, sorgenti termali e sedimenti marini. Alcune specie possono anche essere trovate negli intestini degli animali, dove contribuiscono al processo di decomposizione della materia organica.

In sintesi, Methanococcales è un ordine di archaea metanogenici che producono metano come prodotto finale del loro metabolismo energetico e sono caratterizzati dalla presenza di flagelli e una particolare struttura della membrana citoplasmatica.

Le malattie virali sono condizioni patologiche causate dall'infezione di un organismo vivente (come un essere umano, animale o piante) da parte di virus. Questi microscopici agenti infettivi si replicano solo all'interno delle cellule dell'ospite, prendendo il controllo del loro apparato riproduttivo e utilizzandolo per produrre copie di se stessi.

I virus possono causare una vasta gamma di malattie, dal raffreddore comune all'HIV/AIDS, dall'influenza alla poliomielite. L'entità della malattia dipende dal particolare tipo di virus che ha infettato l'ospite e dalla risposta immunitaria dell'organismo a tale infezione.

Alcune caratteristiche comuni delle malattie virali includono sintomi come febbre, affaticamento, dolori muscolari e mal di gola. Alcune infezioni virali possono anche causare eruzioni cutanee, vomito o diarrea. In molti casi, le persone con malattie virali si riprendono senza trattamento specifico una volta che il loro sistema immunitario ha combattuto con successo l'infezione. Tuttavia, altri tipi di infezioni virali possono essere molto gravi o addirittura letali, specialmente se non vengono trattati correttamente.

È importante notare che mentre i farmaci antivirali esistono per alcune malattie virali, come l'influenza e l'HIV/AIDS, non esiste una cura universale per tutte le infezioni virali. Pertanto, la prevenzione rimane la strategia migliore per proteggersi dalle malattie virali, attraverso misure come la vaccinazione, l'igiene personale e il mantenimento di stili di vita sani.

Il Virus 40 delle Scimmie (SV40), è un tipo di poliomavirus che si trova naturalmente nelle scimmie. È stato scoperto negli anni '60, quando era presente in alcuni vaccini contro la polio che erano stati preparati utilizzando cellule renali di scimmia. Anche se il virus è stato rimosso dalla maggior parte dei vaccini dal 1963, ci sono state preoccupazioni che le persone che avevano ricevuto quei vecchi vaccini potessero essere a rischio di infezione da SV40.

Il SV40 è stato associato con alcuni tipi di cancro, come il mesotelioma e il tumore al cervello, ma la relazione tra l'infezione da SV40 e lo sviluppo del cancro non è ancora del tutto chiara. Alcuni studi hanno trovato tracce del virus in cellule cancerose, ma altri non sono riusciti a confermare questi risultati.

In generale, l'infezione da SV40 è considerata rara nell'uomo e la maggior parte delle persone che sono state infettate dal virus non mostrano sintomi o malattie evidenti. Tuttavia, ci sono alcune popolazioni a rischio, come i lavoratori esposti all'amianto, che possono avere un rischio più elevato di sviluppare il mesotelioma associato al SV40.

E' importante notare che la ricerca in questo campo è ancora in corso e le conoscenze sulla relazione tra il virus SV40 e il cancro possono evolversi nel tempo.

Mi dispiace, ho controllato e non sono riuscito a trovare una definizione medica specifica per "Crenarchaeota". Crenarchaeota è un phylum (o divisione) all'interno del regno Archaea. Gli archaea sono un dominio della vita, insieme a Bacteria e Eukarya.

Gli organismi di Crenarchaeota sono generalmente termofili o ipertermofili, il che significa che crescono bene a temperature elevate, spesso vicine o superiori al punto di ebollizione dell'acqua. Questi microorganismi sono stati trovati in ambienti come sorgenti termali, fumarole e camini idrotermali oceanici. Alcuni possono anche essere coinvolti nel ciclo del carbonio globale e nel metabolismo dell'azoto nell'oceano profondo.

Anche se non è una definizione medica, spero che questa informazione sia utile per comprendere il contesto scientifico di Crenarchaeota.

L'assemblaggio virale è un passaggio cruciale nel ciclo di vita del virus, durante il quale i componenti virali vengono riuniti per formare un nuovo virione infectivo. Questo processo si verifica dopo che il materiale genetico del virus (DNA o RNA) è stato replicato e trascritto all'interno della cellula ospite.

Gli elementi costitutivi del virione, come la capside proteica e l'involucro lipidico (nel caso di virus enveloped), si riuniscono attorno al materiale genetico per formare una particella virale completa e infettiva. Questo processo può verificarsi in diverse località all'interno della cellula ospite, come il citoplasma o il nucleo, a seconda del tipo di virus.

L'assemblaggio virale è un bersaglio importante per lo sviluppo di farmaci antivirali, poiché l'interruzione di questo processo può impedire la produzione di nuovi virioni e quindi la diffusione dell'infezione.

Un virus delle piante è un patogeno obbligato che infetta esclusivamente le cellule vegetali. Si tratta di particelle ultra-microscopiche, composte da materiale genetico (RNA o DNA) avvolto in una proteina capside. Alcuni virus delle piante hanno anche un involucro lipidico esterno. I virus non possono replicarsi da soli e richiedono l'apparato metabolico della cellula ospite per la loro replicazione. Una volta dentro la cellula, il materiale genetico del virus prende il controllo del sistema di sintesi delle proteine della cellula ospite, costringendola a produrre copie del virus. I virus delle piante possono causare una vasta gamma di malattie nelle piante, dalle lievi alterazioni estetiche alle malformazioni gravi e alla morte della pianta. La trasmissione dei virus delle piante può avvenire attraverso vari mezzi, come insetti vettori, semi infetti, contatto diretto tra piante o tramite l'acqua e il suolo contaminati.

In genetica, il termine "cromosomi degli archaea" si riferisce ai pacchetti di DNA presenti nelle cellule degli archaea che contengono i geni e altri elementi regolatori della loro ereditarietà. Tuttavia, a differenza dei cromosomi presenti nelle cellule eucariotiche, che sono costituiti da una singola molecola lineare di DNA, i cromosomi degli archaea possono essere composti da uno o più anelli circolari di DNA.

Inoltre, mentre i cromosomi eucariotici sono avvolti intorno a proteine histone per formare una struttura compatta chiamata nucleosoma, i cromosomi degli archaea non contengono histoni e il loro DNA è associato a proteine specifiche di archaea chiamate "proteine altamente basiche" (HBA).

Le ricerche sugli archaea stanno guadagnando importanza per comprendere meglio l'evoluzione delle cellule viventi, poiché gli archaea condividono alcune caratteristiche genetiche e molecolari sia con i batteri che con le cellule eucariotiche. Tuttavia, la comprensione completa della struttura e della funzione dei cromosomi degli archaea richiede ulteriori ricerche e studi.

In medicina, il termine "fisica" si riferisce allo studio e alla pratica della fisioterapia, che è una professione sanitaria dedicata al miglioramento della salute, del benessere e dell'attività fisica delle persone. Un fisico, noto anche come fisioterapista o terapista occupazionale, utilizza una varietà di tecniche per aiutare a ripristinare la funzione e il movimento del corpo, alleviare il dolore e promuovere la guarigione dopo un infortunio, una malattia o una disabilità.

Le tecniche utilizzate dai fisici possono includere esercizi di riabilitazione, massaggi terapeutici, trazioni spinali, calore o ghiaccio applicati al corpo, elettricità (come la stimolazione elettrica nervosa transcutanea o TENS) e altri trattamenti. I fisici lavorano spesso a stretto contatto con medici, infermieri e altri professionisti sanitari per fornire cure complete ai pazienti.

La fisica è una professione regolamentata che richiede una laurea in fisioterapia o terapia occupazionale e una licenza statale per esercitare. I fisici possono specializzarsi in aree specifiche della pratica, come la riabilitazione del movimento, la terapia manuale, la pediatria o il trattamento del dolore cronico.

La "riutilizzo delle apparecchiature" in campo medico si riferisce alla pratica di sterilizzare e riutilizzare dispositivi medici monouso (DMO) progettati per essere utilizzati una sola volta prima di disfarne. Questa pratica è considerata non sicura e controindicata dalla comunità medica, poiché può portare a infezioni nosocomiali, malattie infettive e persino morte del paziente.

I DMO sono dispositivi progettati per essere utilizzati una sola volta su un singolo paziente per prevenire la trasmissione di infezioni tra i pazienti. Questi dispositivi possono entrare in contatto con fluidi corporei infetti o tessuti e, se non smaltiti correttamente dopo l'uso, possono diventare veicoli per la trasmissione di agenti patogeni.

La riutilizzo delle apparecchiature è stata associata a focolai di malattie infettive come l'epatite B e C, il virus dell'immunodeficienza umana (HIV), la meningite batterica e altre infezioni. Pertanto, i professionisti sanitari devono seguire rigorosamente le linee guida per la gestione sicura ed efficiente dei rifiuti sanitari, compresi i DMO, per prevenire la diffusione di malattie infettive e garantire la sicurezza dei pazienti.

La proprietà intellettuale (PI) non è un termine medico, ma piuttosto un concetto legale e commerciale. Tuttavia, data la rilevanza della PI in settori come l'innovazione farmaceutica, la biotecnologia e la ricerca medica, può essere utile comprendere i suoi principali aspetti.

La proprietà intellettuale si riferisce a diritti esclusivi conferiti su creazioni originali dell'ingegno umano, come invenzioni, opere artistiche e letterarie, simboli, nomi e immagini utilizzati in commercio. Questi diritti sono tutelati da leggi nazionali e internazionali al fine di incentivare la creatività e l'innovazione, garantendo agli inventori e ai creatori un periodo limitato di esclusiva per trarre vantaggio dalle loro creazioni.

Esistono due principali rami della proprietà intellettuale:

1. Proprietà industriale: comprende brevetti, marchi registrati, disegni industriali e indicazioni geografiche. I brevetti tutelano le invenzioni tecnologiche e possono essere vitali per la protezione di innovazioni mediche e farmaceutiche. Marchi e disegni industriali tutelano l'aspetto estetico dei prodotti o servizi, mentre le indicazioni geografiche identificano il luogo di origine di un prodotto con determinate caratteristiche.
2. Diritti d'autore e diritti connessi: proteggono opere originali dell'ingegno umano come libri, musica, film, software e fotografie. Questi diritti garantiscono agli autori il controllo sull'utilizzo e la sfruttazione delle loro opere per un determinato periodo di tempo.

È importante notare che le normative sulla proprietà intellettuale possono variare da paese a paese, pertanto è fondamentale comprendere le specifiche leggi locali quando si cerca di proteggere e sfruttare le proprie creazioni o innovazioni.

La "dimensione delle particelle" è un termine utilizzato nella medicina per descrivere la dimensione fisica o il volume di particelle solide o liquide presenti in un campione o in un ambiente. Nello specifico, nel contesto medico, si fa riferimento spesso alla "dimensione delle particelle" per descrivere le dimensioni delle particelle inalabili nell'aria che possono essere dannose per la salute umana.

Le particelle più piccole (< 10 micrometri o µm) sono chiamate PM10, mentre quelle ancora più piccole (< 2.5 µm) sono denominate PM2.5. Queste particelle fini possono penetrare profondamente nei polmoni e causare problemi respiratori, malattie cardiovascolari e altri effetti negativi sulla salute umana.

La dimensione delle particelle è un fattore importante da considerare nella valutazione dell'esposizione occupazionale e ambientale alle sostanze nocive, poiché le particelle più piccole possono essere più pericolose a causa della loro capacità di penetrare più in profondità nei polmoni.

Non esiste una "definizione medica" specifica per l'acciaio, poiché si riferisce principalmente a un materiale utilizzato in vari campi, non solo nel settore medico. Tuttavia, nell'ambito della medicina, l'acciaio viene talvolta menzionato quando ci si riferisce a dispositivi medici o strumentazioni chirurgiche.

In questo contesto, l'acciaio è un materiale costituito principalmente da ferro e carbonio, che può contenere anche altri elementi come manganese, cromo, nichel e molibdeno per conferire particolari proprietà meccaniche ed elettrochimiche. L'acciaio inossidabile, ad esempio, è comunemente usato nella fabbricazione di dispositivi medici a causa della sua resistenza alla corrosione e alle alte temperature, oltre che per la facilità di pulizia e sterilizzazione.

In sintesi, nonostante non ci sia una definizione medica specifica per l'acciaio, questo materiale riveste un ruolo importante in ambito sanitario grazie alle sue proprietà favorevoli che lo rendono adatto alla realizzazione di strumenti e dispositivi medici.

In realtà, "ignifugo" non è un termine medico. È invece un aggettivo che descrive la proprietà di materiali resistenti al fuoco o difficili da incendiare. Viene spesso utilizzato per descrivere tessuti, vernici e altri materiali trattati con sostanze chimiche atte a ritardare l'accensione o la propagazione delle fiamme. Non è un termine comunemente usato nel contesto della medicina o della salute umana. Nel caso in cui avessi inteso chiedere qualcosa di specifico, ti pregherei di fornire maggiori dettagli per poterti fornire una risposta più adeguata.

Il termine "ampicillina ciclica" o "ampicillina ad amminoglicoside ciclico" non è una definizione medica riconosciuta o un trattamento approvato. Tuttavia, in alcuni casi, il termine può essere usato per descrivere una combinazione di due farmaci, l'ampicillina (un antibiotico beta-lattamico) e un aminoglicoside (un altro tipo di antibiotico), che vengono somministrati insieme in un ciclo ripetuto.

Questo approccio alla terapia antibiotica è stato studiato come possibile trattamento per le infezioni gravi e resistenti ai farmaci, come quelle causate da batteri Gram-negativi multiresistenti. Tuttavia, l'uso di aminoglicosidi è associato a un rischio elevato di effetti collaterali, tra cui danni renali e dell'udito, il che limita la loro utilità come trattamento a lungo termine.

Pertanto, l'uso di "ampicillina ciclica" o "ampicillina ad amminoglicoside ciclico" non è una pratica medica standard ed è considerato un approccio sperimentale che richiede ulteriori ricerche per stabilirne la sicurezza ed efficacia.

Archaea Bacteria ^ Hsen-Hsu, Hu (1965). The major groups of living beings: a new classification. Taxon 14(8): 254-261. ^ Virus ... Questo termine presume la classificazione dei virus come forme di vita: il concetto di "vita" senza struttura cellulare è ... Virus; Virusa Phage Virophaga Bacteriophaga Cytota -vita cellulare; Eukaryota; Unikonta Bikonta Prokaryota. ...
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... archaea, virus ed eucarioti unicellulari, in uno stato di pacifica coesistenza. Questo insieme di microorganismi viene chiamato ... Il microbiota non comprende solo batteri, ma anche funghi e virus, che si trovano sullo strato esterno del muco di rivestimento ... Quando si pensa alle malattie trasmissibili per via sessuale il pensiero corre subito allHIV e al virus del papilloma, non ... I microorganismi resistenti, che siano batteri, funghi, virus o parassiti, sono in grado di resistere allattacco dei farmaci ...
Figura 2 - Virus del mosaico del tabacco al microscopio elettronico. Ma i virus possono essere considerati esseri viventi o no? ... Fu la prima volta che un agente infettivo del genere venne descritto e riconosciuto per quello che veramente era: un virus! ... I virus infatti sono costituiti essenzialmente da un involucro proteico (capside), del materiale genetico e nientaltro. ...
Virus SARS-CoV-2 - caratteristiche, filogenesi, struttura virale, patogenesi, metodi di identificazione e terapia ... Caratteristiche del virus SARS-CoV-2. Il virus SARS-CoV-2 è il settimo virus della famiglia dei Coronavirus umani (hCoV) ad ... Struttura e genoma del virus SARS-CoV-2. Il virus SARS-CoV-2 come gli altri coronavirus è caratterizzato da un genoma a singolo ... Il virus SARS-CoV-2 è trasmesso mediante droplets e aerosol potendo depositarsi direttamente nelle mucose di persone tra loro ...
Virus a DNA. < Virus a RNA. < Virus dal nucleo poliedrico. < Virus degli Archaea. < Virus degli insetti. < Virus dei vertebrati ... Virus di Gross. < Virus di Hantaan. < Virus di Junin. < Virus di Lassa. < Virus di Norwalk. < Virus di Pichinde. < Virus di ... Virus influenzale A. < Virus influenzale B. < Virus influenzale C. < Virus non classificati. < Virus oncogeni a DNA. < Virus ... Virus di Sindbis. < Virus helper. < Virus incompleti. < Virus influenzale A aviario. < Virus influenzale A suino. < Virus ...
I "sistemi CRISPR-Cas" nei batteri e nei virus identificano e distruggono le sequenze virali invasive. È un sistema immunitario ... è stato rivisto nel 1977 quando la caratterizzazione della sequenza dellrRNA ha rivelato che gli archaea (allora chiamati ...
... è un ambiente ostile in cui solo i microbi del dominio Archaea, noti come alofili estremi, sono in grado di sopravvivere. ... Poriferi Virus Plancton Pesci Echinodermi Mimetismo Tunicati Ecosistemi mesofotici Interviste Vai alla pagina Facebook. ...
Virus (1) * vita extraterrestre (1) * vita/morte (1) * Vlasov (1) * Volterra (1) ...

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