Metodo per misurare infectivity e moltiplicazione virale CULTURED ematiche, libera una lisi zone o placche sviluppiamo durante la bitume nei pasticcini al VIRAL sono rilasciati dal cellule infette durante l'incubazione. Con un virus, le cellule sono uccisi da un saggio biologico dell 'effetto citopatico; con gli altri, le cellule infette non vengono uccisi, ma può anche essere individuati mediante hemadsorptive abilita'. A volte la placca VIRAL cellule contengono antigeni che può essere misurata IMMUNOFLUORESCENCE.
Malattie della pelle causate da virus.
Malattie del gatto domestico (felis catus o F. domesticus). Questo mandato non include le malattie del cosiddetto grandi felini come ghepardi; i leoni, tigri, le pantere, puma, leopardi, e altri felidi per il quale il titolo carnivora.
Il processo di moltiplicazione virale intracellulare, comprendente la sintesi di proteine; dell ’ ACIDS lipidi e, a volte, e i loro assemblea in una nuova particella infettive.
Un modo per identificare e addebita cellule sintetizzare gli anticorpi contro antigeni o HAPTENS coniugato con pecore ematiche rosso sangue. Le pecore globuli rossi alle cellule circostanti secernendo anticorpo è una lisi da aggiunto COMPLEMENT producendo una zona di emolisi. (Dal Illustrated Dictionary of immunologia, terzo Ed)
Stabilito colture cellulari con il potenziale di propagarsi a tempo indeterminato.
Lesioni formato all'interno delle mura di ARTERIES.
Un film che si attacca ai denti, spesso causa DENTAL carie e... gengivite. È composta di Mucine, secreto dalle ghiandole salivari e microorganismi.
Processo di crescita virus negli animali vivi, piante, o colture cellulari.
Cellule della serie che linfoide possono reagire con prodotti specifici antigene a produrre anticorpi (. Vari sottogruppi, spesso B-Lymphocytes, può essere definita sulla base di classi differenti di immunoglobuline che sintetizzano.
Alterazioni morfologiche visibili nelle cellule infettate con virus, include cellule spegnimento RNA e la sintesi proteica, fusione cellulare, il rilascio di tali enzimi, le variazioni della permeabilità della membrana cellulare, diffondono le variazioni delle strutture intracellulare inclusione virale, presenza di corpi e le aberrazioni cromosomiali. Esclude trasformazione maligna, che e 'CELLULARE trasformazione, VIRAL. Cytopathogenic virale effetti fornire una preziosa modalità per l' individuazione e classificazione dell virus.
Una specie di batteri aerobi gram-negativi, questo è il etiologic MONTAGNA vide un agente di febbre. Le sue cellule sono leggermente piu 'piccolo e più uniforme del quelli di Rickettsia Prowazekii.
Una specie di batteri aerobi gram-negativi, e 'l'agente di epidemia etiologic il tifo acquisita attraverso il contatto con dei pidocchi (TYPHUS, epidemia Da Pidocchio) nonché Brill' malattia.
Una specie di batteri aerobi gram-negativi, forma a bastoncino, spesso circondato da una proteina microcapsular strato e melma. Il ciclo naturale della sua organismi generalmente coinvolge un vertebrato e da un invertebrato. Specie del genere sono gli agenti del etiologico delle malattie umane, quali il tifo.
Un composto di enzimi pancreatici mammifero estratto con proteasi, amilasi e lipasi attivita '. Viene usata come digestant in malfunzionamento del pancreas.
Un sottordine dei primati composta da 6 famiglie: CEBIDAE (del Nuovo Mondo scimmie) ATELIDAE (del Nuovo Mondo scimmie) Cercopithecidae (Vecchio Mondo scimmie) HYLOBATIDAE (Gibbons e CALLITRICHINAE siamangs), (e) e nella marmoset tamarins Hominidae (umani e grandi primati).
Metodi di mantenere o materiali biologici in condizioni controllate in laboratorio. Tali fattori includono le colture ematiche; di tessuti, organi; o embrio in vitro. Tessuti animali e piante possono essere colto da una serie di metodi. Culture potrebbe derivare da tessuti normali o anormali e consistono in un solo tipo di cellula o tipi di cellule.
Un analogo della DEOXYURIDINE che inibisce la sintesi del DNA virale. Il farmaco viene utilizzato come un agente antivirale.
Un colorante usato come indicatore macchia e biologici. Vari sono stati osservati effetti avversi nei sistemi biologici.
Lo studio della struttura, la crescita, genetica e, sulla funzione riproduttiva dei virus, virus e DISEASES.
Una serie di misure prese per condurre delle ricerche.
Una linea cellulare derivato dalle cellule renali di africano vervet verde (scimmia), (CERCOPITHECUS aethiops) usato principalmente per replicazione virale studi e le targhe.
Methylester di cellulosa. Metilcellulosa è usato come agente emulsifying e sospendere dei prodotti farmaceutici e cosmetici, l'industria chimica è utilizzato terapeuticamente come un grosso lassativo.
Proteine isolato dalle radici del pokeweed, Phytolacca Americana, che aridosuoli degli eritrociti, stimolare la mitosi e la sintesi degli anticorpi di linfociti, e 'attivazione delle cellule plasmatiche presenti.
L'agente etiologic di tifo (vedere TYPHUS, endemico Murino).

Un'assay del piolo virale è un metodo di laboratorio comunemente utilizzato per misurare il titolo infettivo di un particolare virus. Questo tipo di assay consente la quantificazione delle particelle virali infettive in un campione, fornendo una stima del numero di pioli virali formati da un dato volume o concentrazione di virus.

Il processo si svolge come segue: il campione di virus viene diluito seriamente e quindi utilizzato per infettare un monostrato di cellule suscettibili in una piastra di Petri. Dopo un periodo di incubazione adeguato, durante il quale i virus infettano le cellule e si replicano, l'eventuale citopatia (cioè la morte cellulare) indotta dal virus viene rivelata applicando un colorante vitalità cellulare. Le aree di cellule morte formano pioli visibili ad occhio nudo o al microscopio. Ogni piolo rappresenta l'area occupata dalle cellule infettate e uccise da un singolo virus dopo la replicazione.

Conteggiando il numero di pioli in una piastra diluita in modo appropriato, i ricercatori possono calcolare il titolo virale, che è comunemente espresso come il numero medio di pioli formati per millilitro (PI/ml) o il numero di particelle infettive per millilitro (PIU/ml). Queste misure sono utili in vari campi della ricerca biomedica, tra cui la virologia, l'immunologia e la batteriologia.

In sintesi, un assay del piolo virale è uno strumento essenziale per quantificare il titolo infettivo di un virus, fornendo informazioni vitali sulla sua patogenicità, capacità di infezione e risposta all'intervento terapeutico o alla vaccinazione.

Le malattie virali della pelle sono condizioni cutanee causate da infezioni virali. Questi virus possono infettare direttamente le cellule della pelle o arrivarvi attraverso il flusso sanguigno dopo aver infettato altri organi. Le malattie virali della pelle possono presentarsi con una varietà di sintomi, tra cui eruzioni cutanee, vesciche, bolle, lesioni secche e desquamanti, prurito o dolore.

Esempi comuni di malattie virali della pelle includono:

1. Herpes simplex: un'infezione comune causata dal virus herpes simplex (HSV), che può causare vesciche dolorose intorno alla bocca (herpes labiale) o ai genitali (herpes genitale).

2. Varicella-zoster: una malattia causata dal virus varicella-zoster (VZV), che causa la varicella (una malattia esantematica altamente contagiosa caratterizzata da febbre e vesciche pruriginose) come primo episodio, seguito dall'herpes zoster (noto anche come fuoco di Sant'Antonio) in caso di riattivazione del virus in età adulta.

3. Mollusco contagioso: una malattia causata dal virus poxvirus (MCV), che provoca piccole lesioni carnose, a forma di cupola e di colore della pelle su diverse parti del corpo.

4. Verruche: causate dal virus del papilloma umano (HPV), si presentano come escrescenze dure e ruvide sulla pelle, comunemente sulle mani, i piedi o intorno alle aree genitali.

5. Rosolia: una malattia virale altamente contagiosa causata dal virus rosolia (RV), che provoca un'eruzione cutanea caratteristica, febbre e linfonodi ingrossati.

6. Eritema infettivo: una malattia virale causata dal virus parvovirus B19, che causa un'eruzione cutanea distinta a forma di bersaglio o anulare, accompagnata da febbre e dolori articolari.

7. Morbillo: una malattia altamente contagiosa causata dal virus morbillivirus, che provoca un'eruzione cutanea distinta, febbre alta, tosse e congiuntivite.

8. Parotite (morbillo epidemico): una malattia virale causata dal virus paramyxovirus, che causa gonfiore doloroso delle ghiandole salivari parotidi, febbre alta e mal di testa.

9. Epatite A: una malattia infettiva del fegato causata dal virus enterovirus hepatitis A (HAV), che si trasmette attraverso il contatto con le feci infette o il consumo di cibi e bevande contaminati.

10. Epatite B: una malattia infettiva del fegato causata dal virus DNA hepadnavirus (HBV), che si trasmette attraverso il contatto con sangue, sperma o altri fluidi corporei infetti.

Le malattie del gatto si riferiscono a un'ampia varietà di condizioni mediche che possono colpire i gatti. Queste possono includere problemi congeniti o acquisiti che influenzano diversi sistemi corporei, come il sistema respiratorio, il sistema gastrointestinale, il sistema urinario, il sistema nervoso e il sistema immunitario. Alcune malattie comuni dei gatti includono la leucemia felina, l'immunodeficienza acquisita felina (AIDS felino), la peritonite infettiva felina, la clamidiosi felina e varie forme di virus dell'herpes e calicivirus. I gatti possono anche soffrire di malattie parassitarie come la toxoplasmosi e la giardiasi.

I sintomi delle malattie del gatto possono variare notevolmente a seconda della specifica condizione di cui soffre il gatto. Possono includere letargia, perdita di appetito, vomito, diarrea, aumento o diminuzione della sete e dell'urina, difficoltà respiratorie, tosse, febbre, infiammazione degli occhi o del naso, prurito cutaneo, perdita di pelo e zoppia.

La prevenzione e il trattamento delle malattie del gatto dipendono dalla specifica condizione di cui soffre il gatto. Alcune malattie possono essere prevenute con vaccinazioni regolari, controlli antiparassitari e mantenendo un ambiente igienico per il gatto. Il trattamento può includere farmaci, cambiamenti nella dieta o nella gestione dell'ambiente, chirurgia o terapie di supporto come fluidi endovenosi.

È importante portare il proprio gatto da un veterinario regolarmente per controlli di routine e per discutere qualsiasi preoccupazione relativa alla salute del gatto. Un veterinario può fornire consigli su come mantenere il gatto sano e diagnosticare e trattare eventuali problemi di salute che possono insorgere.

La replicazione del virus è un processo biologico durante il quale i virus producono copie di sé stessi all'interno delle cellule ospiti. Questo processo consente ai virus di infettare altre cellule e diffondersi in tutto l'organismo ospite, causando malattie e danni alle cellule.

Il ciclo di replicazione del virus può essere suddiviso in diverse fasi:

1. Attaccamento e penetrazione: Il virus si lega a una specifica proteina presente sulla superficie della cellula ospite e viene internalizzato all'interno della cellula attraverso un processo chiamato endocitosi.
2. Decapsidazione: Una volta dentro la cellula, il virione (particella virale) si dissocia dalla sua capside proteica, rilasciando il genoma virale all'interno del citoplasma o del nucleo della cellula ospite.
3. Replicazione del genoma: Il genoma virale viene replicato utilizzando le macchinari e le molecole della cellula ospite. Ci sono due tipi di genomi virali: a RNA o a DNA. A seconda del tipo, il virus utilizzerà meccanismi diversi per replicare il proprio genoma.
4. Traduzione e assemblaggio delle proteine: Le informazioni contenute nel genoma virale vengono utilizzate per sintetizzare nuove proteine virali all'interno della cellula ospite. Queste proteine possono essere strutturali o enzimatiche, necessarie per l'assemblaggio di nuovi virioni.
5. Assemblaggio e maturazione: Le proteine virali e il genoma vengono assemblati insieme per formare nuovi virioni. Durante questo processo, i virioni possono subire modifiche post-traduzionali che ne consentono la maturazione e l'ulteriore stabilità.
6. Rilascio: I nuovi virioni vengono rilasciati dalla cellula ospite, spesso attraverso processi citolitici che causano la morte della cellula stessa. In altri casi, i virioni possono essere rilasciati senza uccidere la cellula ospite.

Una volta che i nuovi virioni sono stati rilasciati, possono infettare altre cellule e continuare il ciclo di replicazione. Il ciclo di vita dei virus può variare notevolmente tra specie diverse e può essere influenzato da fattori ambientali e interazioni con il sistema immunitario dell'ospite.

La tecnica della piastra emolitica, nota anche come metodo di Lewis, è un'antica tecnica di laboratorio utilizzata per identificare il gruppo sanguigno ABO e il fattore Rh di un campione di sangue. Questa tecnica prevede l'uso di una piastra di vetro su cui vengono applicate gocce di antisieri anti-A, anti-B e anti-Rh insieme a gocce di sospensione eritrocitaria del campione di sangue da testare. Le gocce sono quindi fatte mescolare delicatamente con una stecca di vetro per consentire l'interazione tra gli antisieri e le cellule eritrocitarie.

Se il campione di sangue contiene antigeni corrispondenti agli antisieri applicati, si verificherà un'emolisi (ovvero la rottura delle membrane cellulari dei globuli rossi) che porterà alla formazione di un precipitato visibile intorno alle gocce. La presenza o l'assenza di emolisi e il pattern di reazione consentono di identificare il gruppo sanguigno e il fattore Rh del campione di sangue.

Questa tecnica è stata ampiamente sostituita da metodi più moderni e automatizzati, come l'elettroforesi delle proteine e la reazione a catena della polimerasi (PCR), che offrono una maggiore accuratezza e velocità di elaborazione. Tuttavia, la tecnica della piastra emolitica è ancora utilizzata in alcuni contesti didattici e di ricerca come strumento per illustrare i principi fondamentali dell'immunoematologia.

In medicina, una linea cellulare è una cultura di cellule che mantengono la capacità di dividersi e crescere in modo continuo in condizioni appropriate. Le linee cellulari sono comunemente utilizzate in ricerca per studiare il comportamento delle cellule, testare l'efficacia e la tossicità dei farmaci, e capire i meccanismi delle malattie.

Le linee cellulari possono essere derivate da diversi tipi di tessuti, come quelli tumorali o normali. Le linee cellulari tumorali sono ottenute da cellule cancerose prelevate da un paziente e successivamente coltivate in laboratorio. Queste linee cellulari mantengono le caratteristiche della malattia originale e possono essere utilizzate per studiare la biologia del cancro e testare nuovi trattamenti.

Le linee cellulari normali, d'altra parte, sono derivate da tessuti non cancerosi e possono essere utilizzate per studiare la fisiologia e la patofisiologia di varie malattie. Ad esempio, le linee cellulari epiteliali possono essere utilizzate per studiare l'infezione da virus o batteri, mentre le linee cellulari neuronali possono essere utilizzate per studiare le malattie neurodegenerative.

E' importante notare che l'uso di linee cellulari in ricerca ha alcune limitazioni e precauzioni etiche da considerare, come il consenso informato del paziente per la derivazione di linee cellulari tumorali, e la verifica dell'identità e della purezza delle linee cellulari utilizzate.

La "pieste aterosclerotica" è un tipo specifico di placca che si forma all'interno delle pareti arteriose come risultato di un processo patologico chiamato aterosclerosi. Questa condizione è caratterizzata dall'accumulo di lipidi, cellule del sistema immunitario, calcio e tessuto connettivo nelle arterie, il che porta alla formazione di una placca aterosclerotica.

La placca aterosclerotica si sviluppa progressivamente nel tempo, spesso senza sintomi evidenti fino a quando non si verifica una complicazione, come un infarto miocardico (attacco di cuore) o un ictus. La placca può restringere il lume delle arterie, limitando il flusso sanguigno ai tessuti e agli organi vitali, oppure può rompersi improvvisamente, provocando la formazione di coaguli di sangue che possono ostruire il flusso sanguigno.

L'aterosclerosi è considerata una malattia infiammatoria cronica delle arterie e può essere influenzata da diversi fattori di rischio, come l'età, il fumo, l'ipertensione, l'ipercolesterolemia, il diabete mellito, l'obesità e la sedentarietà. Una diagnosi precoce e un trattamento adeguato possono aiutare a rallentare o arrestare la progressione dell'aterosclerosi e ridurre il rischio di complicanze gravi.

La placca dentale, nota anche come placca batterica orale, si riferisce a un film sottile e appiccicoso costituito da batteri e residui di cibo che si accumula naturalmente sulla superficie dei denti. Questa massa appiccicosa è composta principalmente da miliardi di batteri che vivono nella bocca ed è in grado di aderire fermamente alle superfici dei denti, specialmente nelle aree difficili da raggiungere con lo spazzolino, come la linea gengivale e i solchi tra i denti.

La placca dentale è trasparente o di colore leggermente bianco e può essere difficile da vedere ad occhio nudo, a meno che non si accumuli in quantità significative. Se non viene regolarmente rimossa attraverso una buona igiene orale, compreso lo spazzolamento due volte al giorno, l'uso di filo interdentale e il risciacquo con collutorio, la placca può causare diversi problemi dentali, come carie, gengivite e malattie parodontali.

I batteri presenti nella placca possono produrre acidi che erodono lo smalto dei denti, creando cavità. Inoltre, se la placca non viene rimossa, può indurirsi e calcificarsi, formando il tartaro, un materiale duro e poroso che si attacca saldamente ai denti e alle gengive. Il tartaro può irritare le gengive, provocando arrossamenti, sanguinamenti e infiammazioni, il primo stadio della malattia parodontale nota come gengivite.

Pertanto, è fondamentale mantenere una buona igiene orale per prevenire l'accumulo di placca dentale e preservare la salute dei denti e delle gengive.

In virologia, una "cultura virale" si riferisce al processo di crescita e moltiplicazione dei virus in un ambiente controllato, ad esempio in colture cellulari o embrioni di uova di gallina. Questo metodo è comunemente utilizzato per studiare le caratteristiche e il comportamento dei virus, nonché per la produzione di vaccini e altri prodotti terapeutici.

Nel processo di cultura virale, i virus vengono inoculati in un mezzo di coltura appropriato, come cellule animali o vegetali, dove possono infettare le cellule ospiti e utilizzarne i meccanismi per replicarsi. I virus prelevano la macchina cellulare dell'ospite per sintetizzare nuove particelle virali, che vengono quindi rilasciate nella coltura quando le cellule infette si rompono o muoiono.

La cultura virale è un importante strumento diagnostico e di ricerca, poiché consente agli scienziati di identificare e caratterizzare i virus in modo specifico e sensibile. Tuttavia, ci sono anche preoccupazioni per la sicurezza associate alla coltura virale, poiché alcuni virus possono essere pericolosi o letali per l'uomo. Pertanto, è essenziale che le procedure di sicurezza appropriate vengano seguite durante il processo di cultura virale per prevenire la diffusione accidentale dei patogeni.

Le cellule produttrici di anticorpi, noti anche come linfociti B o plasmacellule, sono un tipo specializzato di globuli bianchi che svolgono un ruolo chiave nel sistema immunitario adattativo. Queste cellule sono responsabili della produzione e secrezione di anticorpi, proteine ​​complesse anche note come immunoglobuline, che aiutano a identificare e neutralizzare agenti patogeni estranei come batteri, virus e tossine.

Durante un'infezione o una risposta immunitaria, i linfociti B vengono attivati ​​e si differenziano in plasmacellule, che possono secernere grandi quantità di anticorpi specifici per il patogeno che ha innescato la risposta. Questi anticorpi si legano a specifiche proteine ​​di superficie del patogeno, marcandolo per essere distrutto dalle altre cellule del sistema immunitario.

In sintesi, le cellule produttrici di anticorpi sono un componente essenziale della risposta immunitaria adattativa e svolgono un ruolo cruciale nella protezione dell'organismo dalle infezioni.

L'effetto citopatogenico virale (CPE) si riferisce al danno o alla disfunzione visibile nelle cellule infettate da un virus. Questo effetto può essere osservato come alterazioni morfologiche delle cellule, come cambiamenti nella loro forma, dimensioni o struttura, o come una ridotta capacità delle cellule di svolgere le loro normali funzioni.

L'effetto citopatogenico virale può essere causato da diversi meccanismi, a seconda del tipo di virus. Alcuni virus possono interferire con la sintesi delle proteine o dell'RNA nelle cellule ospiti, mentre altri possono indurre l'apoptosi (morte cellulare programmata) o la necrosi (morte cellulare non programmata).

L'effetto citopatogenico virale è spesso utilizzato come indicatore dell'infezione da virus in colture cellulari. Quando le cellule infettate vengono osservate al microscopio, la presenza di CPE può fornire prove della replicazione del virus all'interno delle cellule. Tuttavia, è importante notare che non tutti i virus causano un effetto citopatogenico evidente e che alcuni virus possono persino stabilire infezioni persistenti senza causare danni visibili alle cellule ospiti.

La 'Rickettsia Rickettsii' è un batterio gram-negativo intracellulare obbligato che causa la febbre maculosa delle montagne rocciose (RMF), una malattia infettiva trasmessa dalle zecche. Questo batterio si riproduce e si moltiplica all'interno dei citoplasmi delle cellule endoteliali vascolari, portando a vasi sanguigni danneggiati e a una varietà di sintomi sistemici che possono essere gravi o persino fatali se non trattati in modo tempestivo.

I sintomi della RMF includono febbre alta, mal di testa, brividi, dolori muscolari e articolari, eruzione cutanea e letargia. Nei casi più gravi, la malattia può causare disfunzione d'organo, insufficienza renale, encefalite, shock e persino morte.

La trasmissione di Rickettsia Rickettsii avviene principalmente attraverso la puntura di zecche infette, come la zecca delle montagne rocciose (Dermacentor andersoni) o la zecca del cane Americano (Dermacentor variabilis). Il trattamento precoce con antibiotici appropriati, come la doxiciclina, è fondamentale per una prognosi favorevole.

La prevenzione della RMF si basa sulla protezione contro le punture di zecca, sull'uso di repellenti per insetti e sull'ispezione regolare del corpo per rilevare eventuali zecche attaccate alla pelle.

La "Rickettsia prowazekii" è un tipo specifico di batterio appartenente al genere Rickettsia, che causa una grave forma di tifo esantematico nota come "febbre ricorrente epidemica" o "tirosi epidemica". Questa malattia si trasmette all'uomo principalmente attraverso il contatto con i pidocchi infetti, soprattutto nelle aree dove l'igiene e le condizioni di vita sono precarie.

Il batterio Rickettsia prowazekii è un patogeno obbligato intracellulare, il che significa che ha bisogno di infettare cellule viventi per riprodursi. Una volta all'interno dell'organismo umano, tende a localizzarsi principalmente nei vasi sanguigni e nelle cellule endoteliali che rivestono il sistema circolatorio.

La febbre ricorrente epidemica causata da Rickettsia prowazekii è caratterizzata da un'insorgenza improvvisa di febbre alta, mal di testa, dolori muscolari e articolari, eruzione cutanea e gonfiore dei linfonodi. In alcuni casi, la malattia può presentarsi con sintomi più gravi, come encefalite, meningite o polmonite interstiziale, che possono portare a complicanze potenzialmente letali se non trattate in modo tempestivo e adeguato.

Il trattamento della febbre ricorrente epidemica si basa principalmente sull'uso di antibiotici appropriati, come la doxiciclina o la tetraciclina, che sono efficaci contro i batteri Rickettsia. La prevenzione delle infezioni da Rickettsia prowazekii include il controllo dell'infestazione da pidocchi e l'adozione di misure igieniche adeguate per ridurre il rischio di esposizione ai vettori infetti.

La Rickettsia è un genere di batteri gram-negativi obbligati, aerobi facoltativi e intracellulari che causano varie malattie infettive in esseri umani e altri animali. Questi batteri sono patogeni per l'uomo e vengono generalmente trasmessi attraverso il morso di artropodi infetti, come zecche, pidocchi o pulci. Le rickettsie si riproducono solo all'interno delle cellule ospiti, principalmente endoteliali, e possono causare una vasta gamma di sintomi, a seconda del tipo specifico di Rickettsia che ha infettato l'ospite.

Le malattie causate dalle Rickettsia includono la febbre maculosa delle Montagne Rocciose, la febbre botonosa mediterranea, la febbre Q e il tifo murino. I sintomi di solito includono febbre alta, mal di testa, eruzioni cutanee e dolori muscolari e articolari. Il trattamento precoce con antibiotici appropriati, come la doxiciclina, è fondamentale per prevenire complicazioni potenzialmente letali, come l'encefalite o l'insufficienza respiratoria.

La pancreatina è un farmaco contenente enzimi digestivi, come amilasi, lipasi e tripsina, che sono normalmente prodotti dal pancreas per aiutare nella digestione dei carboidrati, grassi e proteine. Viene utilizzato nel trattamento della carenza pancreatica, come nei casi di fibrosi cistica o dopo un intervento chirurgico al pancreas. La pancreatina è disponibile in forma di compresse o capsule e deve essere assunta con il cibo per massimizzarne l'efficacia. Gli effetti collaterali possono includere dolori addominali, nausea, vomito e diarrea. È importante seguire le istruzioni del medico per quanto riguarda la dose e la durata dell'assunzione della pancreatina.

Haplorhini è un infraordine della sottoclasse Theria all'interno dei mammiferi primati. Il termine "Haplorhini" deriva dalle parole greche "haploos", che significa semplice, e "rhinos", che significa naso. Questo gruppo di primati è caratterizzato dall'avere un solo foro nasale e una membrana nuda (senza peli) sulle loro narici.

Gli Haplorhini includono due parvordini: Simiiformes (scimmie del Vecchio Mondo, scimmie del Nuovo Mondo e scimpanzé) e Tarsiiformes (tarsidi). Questi primati sono generalmente più adattati alla vita arborea e hanno una dieta onnivora che include frutta, insetti e altri piccoli animali.

Alcune caratteristiche distintive degli Haplorhini includono la presenza di un rinario (un osso del naso) fuso con l'osso palatino, una membrana timpanica rigida e un sistema visivo altamente sviluppato. Inoltre, gli Haplorhini non hanno la caratteristica "coda prensile" presente in alcuni altri primati, come le scimmie del Nuovo Mondo.

Le tecniche di coltura sono metodi utilizzati in laboratorio per far crescere e riprodurre microrganismi come batteri, funghi o virus. Queste tecniche consentono agli scienziati e ai medici di studiare meglio tali microrganismi, identificarne il tipo specifico e determinare la loro sensibilità agli agenti antimicrobici come antibiotici e antifungini.

Il processo di base delle tecniche di coltura prevede l'inoculazione di un campione contenente i microrganismi su o in un mezzo di coltura speciale, che fornisce nutrienti e condizioni ambientali favorevoli alla crescita del microrganismo. Il tipo di mezzo di coltura utilizzato dipende dal tipo di microrganismo sospettato o noto presente nel campione.

Alcune tecniche di coltura comuni includono:

1. Coltura su terreno solido: il campione viene inoculato su un mezzo di coltura solido, come l'agar, e incubato a una temperatura specifica per permettere ai microrganismi di crescere sotto forma di colonie visibili.
2. Coltura liquida: il campione viene inoculato in un brodo liquido contenente nutrienti, e i microrganismi crescono come una sospensione di cellule nel brodo. Questa tecnica è spesso utilizzata per la conta quantitativa dei microrganismi.
3. Coltura differenziale: il mezzo di coltura contiene sostanze che inibiscono la crescita di alcuni tipi di microrganismi, mentre ne consentono la crescita ad altri. Questo può essere utilizzato per identificare specifici batteri o funghi.
4. Coltura selettiva: il mezzo di coltura contiene sostanze che inibiscono la crescita di alcuni tipi di microrganismi, mentre ne consentono la crescita ad altri. Questo può essere utilizzato per identificare specifici batteri o funghi.
5. Coltura enriched: il mezzo di coltura contiene sostanze che favoriscono la crescita di determinati tipi di microrganismi, mentre inibiscono altri. Questo può essere utilizzato per isolare specifici batteri o funghi.

Le colture sono uno strumento fondamentale nella diagnosi e nel trattamento delle malattie infettive, poiché consentono l'identificazione dei patogeni responsabili dell'infezione e la determinazione della loro sensibilità agli antibiotici.

L'idrossuridina è un farmaco antivirale e antineoplastico. Viene utilizzato principalmente nel trattamento del herpes simplex, specialmente nelle sue forme più resistenti o quando altri farmaci antivirali non hanno avuto successo. Il meccanismo d'azione dell'idrossuridina si basa sulla sua capacità di essere incorporata nelle molecole di DNA in crescita, portando così alla loro interruzione e quindi all'inibizione della replicazione virale.

Tuttavia, l'uso dell'idrossuridina non è privo di rischi e può causare effetti collaterali dannosi per il paziente. Tra questi ci sono la mielosoppressione (riduzione del numero di cellule del midollo osseo), la nausea, i vomiti, la diarrea, l'alopecia (perdita dei capelli) e la fotosensibilità (sensibilità alla luce solare).

In passato, l'idrossuridina è stata utilizzata anche nel trattamento di alcuni tipi di tumori, ma a causa della sua tossicità e dell'esistenza di farmaci antineoplastici più sicuri ed efficaci, il suo utilizzo in questo campo è stato progressivamente abbandonato.

In sintesi, l'idrossuridina è un farmaco antivirale e antineoplastico che viene utilizzato principalmente nel trattamento del herpes simplex resistente ad altri farmaci. Il suo meccanismo d'azione si basa sulla sua incorporazione nelle molecole di DNA in crescita, portando all'inibizione della replicazione virale. Tuttavia, l'uso dell'idrossuridina è associato a una serie di effetti collaterali che possono essere dannosi per il paziente, tra cui la mielosoppressione e la fotosensibilità.

In realtà, "Rosso Neutro" non è un termine utilizzato nella medicina. Il termine "rosso neutro" si riferisce generalmente a una particolare tonalità di rosso che appare neutra o priva di qualsiasi connotazione calda o fredda. Viene spesso utilizzato nel campo del design, dell'arte e della cosmetica.

Tuttavia, in alcuni contesti medici specifici, il termine "neutro" può essere usato per descrivere una condizione in cui non c'è evidenza di infiammazione o infezione. Ad esempio, un liquido cerebrospinale "neutro" si riferisce a uno con valori normali di proteine e cellule, il che suggerisce l'assenza di processi patologici come meningite o encefalite.

Se hai cercato informazioni su un termine medico specifico e hai trovato "Rosso Neutro", potrebbe esserci stato un errore di digitazione o un malinteso. In tal caso, ti invito a fornirmi maggiori dettagli in modo da poterti fornire una risposta più accurata e pertinente.

La virologia è una sottosezione della microbiologia che si occupa dello studio dei virus, degli agenti infettivi più piccoli e semplici. I virus sono parassiti obbligati, il che significa che devono infettare le cellule di un organismo vivente (ospite) per riprodursi. La virologia studia la struttura, la classificazione, l'evoluzione, la patogenicità e l'interazione dei virus con i loro ospiti. Questa disciplina include anche lo sviluppo di vaccini e terapie antivirali per prevenire e trattare le infezioni virali.

In medicina, il termine "metodi" generalmente si riferisce a approcci sistematici o procedure utilizzate per la diagnosi, il trattamento, la prevenzione o la ricerca di condizioni e malattie. Questi possono includere:

1. Metodi diagnostici: Procedure utilizzate per identificare e confermare la presenza di una particolare condizione o malattia. Esempi includono test di laboratorio, imaging medico, esami fisici e storia clinica del paziente.

2. Metodi terapeutici: Approcci utilizzati per trattare o gestire una condizione o malattia. Questi possono includere farmaci, chirurgia, radioterapia, chemioterapia, fisioterapia e cambiamenti nello stile di vita.

3. Metodi preventivi: Strategie utilizzate per prevenire l'insorgenza o la progressione di una condizione o malattia. Questi possono includere vaccinazioni, screening regolari, modifiche dello stile di vita e farmaci preventivi.

4. Metodi di ricerca: Procedure utilizzate per condurre ricerche mediche e scientifiche. Questi possono includere studi clinici controllati randomizzati, revisioni sistematiche della letteratura, meta-analisi e ricerca di base in laboratorio.

In sintesi, i metodi sono fondamentali per la pratica medica evidence-based, poiché forniscono un framework per prendere decisioni informate sulla salute dei pazienti e avanzare nella conoscenza medica attraverso la ricerca.

Le cellule Vero sono un tipo di linea cellulare continua derivata da cellule renali di una scimmia africana, il cui nome scientifico è *Cercopithecus aethiops*. Queste cellule sono comunemente utilizzate in laboratorio per la coltura dei virus e la produzione di vaccini.

Le cellule Vero furono isolate per la prima volta nel 1962 da un team di ricercatori giapponesi guidati dal Dr. Yasumura. Da allora, sono state ampiamente utilizzate in ricerca biomedica e nella produzione di vaccini a causa della loro stabilità, resistenza alla contaminazione batterica e della capacità di supportare la replicazione di molti virus diversi.

I vaccini prodotti utilizzando cellule Vero includono quelli contro il vaiolo, l'influenza, il morbillo, la parotite e la rosolia. Tuttavia, è importante notare che i vaccini prodotti con questo tipo di linea cellulare possono contenere residui di DNA animale, che potrebbero teoricamente causare reazioni avverse in alcune persone. Pertanto, è necessario un attento controllo qualità per garantire la sicurezza e l'efficacia dei vaccini prodotti con cellule Vero.

La metilcellulosa è un polimero idrofilo derivato dalla cellulosa, che viene ampiamente utilizzato nella medicina come agente di sospensione, emulsionante e gelificante nei farmaci liquidi e semisolidi. È anche usata come lassativo per trattare la stitichezza, poiché assorbe l'acqua nell'intestino e aumenta il volume delle feci, stimolando così i movimenti intestinali. In oftalmologia, viene utilizzato come lubrificante oculare per trattare la secchezza degli occhi.

In generale, la metilcellulosa è considerata sicura ed efficace con un basso profilo di effetti collaterali. Tuttavia, l'uso prolungato può portare a dipendenza da lassativi e causare disidratazione o squilibri elettrolitici se non si consuma una quantità sufficiente di liquidi. Come sempre, è importante seguire le istruzioni del medico o del farmacista quando si utilizzano farmaci contenenti metilcellulosa o qualsiasi altro farmaco.

I mitogeni da Pokeweed sono proteine isolate dalle radici e dai fusti della pianta di Pokeweed (Phytolacca americana), che hanno la capacità di stimolare la proliferazione delle cellule del sangue, in particolare i linfociti. Questi mitogeni sono spesso utilizzati in ricerche di laboratorio per indurre la divisione cellulare e studiare le risposte immunitarie.

I mitogeni da Pokeweed includono due principali componenti proteici: l'agglutinina da Pokeweed (PWA) e il fattore di crescita delle cellule T da Pokeweed (PTLGF). La PWA è una lectina che causa l'agglutinazione delle cellule, mentre il PTLGF stimola la proliferazione dei linfociti T e B.

È importante notare che i mitogeni da Pokeweed devono essere utilizzati con cautela in ambiente di laboratorio, poiché possono causare reazioni avverse se entrano in contatto con la pelle o vengono inalati.

La "Rickettsia typhi" è un batterio gram-negativo, obbligato a vivere all'interno delle cellule ospiti, che causa la febbre botonosa dei monti Rocky (RMSF), una malattia infettiva grave e pericolosa per la vita. Questo batterio viene tipicamente trasmesso alle persone attraverso la morsica di pulci infette o il contatto con le feci delle pulci infette. I sintomi della RMSF possono includere febbre alta, mal di testa, dolori muscolari e articolari, eruzioni cutanee e nausea. Se non trattata in modo tempestivo con antibiotici appropriati, la RMSF può portare a complicazioni gravi o persino alla morte. È importante notare che "Rickettsia typhi" è diverso da "Salmonella typhi", il batterio che causa la febbre tifoide.

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