Large- o media dimensione spasmo delle arterie coronarie.
Un restringimento delle arterie nel fratture dovuta ad improvvisa, acuto e spesso persistente contrazione della muscolatura liscia dei vasi sanguigni. Vasospasmo intracranica diminuzione vascello lumen calibro, flusso sanguigno insufficiente al cervello, e cervello hypoxic-ischemic ischemia che possono comportare un danno cerebrale (HYPOXIA-ISCHEMIA secchiona).
Una sindrome clinici caratterizzato dallo sviluppo di dolore al petto con transitori elevazione del segmento ST nell'elettrocardiogramma, ma con la capacità di esercizio.
Un alcaloidi dell (alcaloidi della segale cornuta) con VASCULAR muscolo uterino e trovano contractile proprieta '.
Le vene e arterie del cuore.
Radiografia del sistema vascolare del muscolo cardiaco dopo l ’ iniezione di un mezzo di contrasto.
Un vasodilatatore usati per il trattamento dell ’ angina pectoris. Le sue azioni sono simili a NITROGLYCERIN ma con una più lenta insorgenza d ’ azione.
Registrazione del moment-to-moment Electromotive Forze del cuore come proiettato su vari siti sul corpo superficie delineata scalari come funzione del tempo. La registrazione è monitorata da un lento cartella su carta o osservando su un cardioscope, che e 'un catodo RAY TUBO esibizione.
Sanguinando nello spazio subaracnoideo intervento, la maggior parte derivante da specializzati intracranica schizza può manifestarsi dopo lesioni traumatiche (storia emorragia subaracnoidea). Le caratteristiche cliniche includono mal di testa; nausea; vomito, rigidità nucale, deficit neurologici variabile ed una riduzione dello stato mentale.
Processi patologici di infarto ARTERIES che potrebbe derivare da un'anomalia congenita, malattia aterosclerotica o non-atherosclerotic causa.
La circolazione del sangue attraverso i infarto VESSELS del cuore.
Farmaci usati per causa una dilatazione dei vasi sanguigni.
Un derivato benzothiazepine con vasodilatatori antagonismo azione a causa delle azioni di CALCIUM Ion sulla membrana funzioni.
Dilatazione di occlusione dell ’ arteria coronarica (o nelle arterie), mediante un catetere a palloncino per ripristinare infarto afflusso di sangue.
Fisiologico restringimento sangue VESSELS VASCULAR trovano tramite contrazione del muscolo.
Restringimento o ostruzione di un'arteria coronarica.
Il sintomo di dolore conseguente di ischemia parossistica MYOCARDIAL solitamente particolare personaggio, luogo e radiazioni, e può essere provocato da una situazione stressante transitorio durante il quale la necessità di ossigeno del miocardio superare quella che ci ha fornito l'infarto CIRCOLAZIONE.
Una classe di medicinali che agiscono attraverso l ’ inibizione selettiva del flusso intracellulare di calcio con membrane cellulari.
Necrosi del miocardio causata da un'ostruzione del sangue nel cuore (infarto CIRCOLAZIONE).
Un neurotrasmettitore trovato a diramazioni, neuromuscolare gangli Del Sistema Nervoso Autonomo parasimpatica effettrici diramazioni, un sottogruppo di sensibile effettrici diramazioni, e in quanti posti nel sistema nervoso centrale.
Terapia chirurgica di cardiopatia coronaropatia raggiunto innestando una sezione di vena safena, arteria mammaria interna, o altro sostituto tra l'aorta e l'arteria coronarica ostruita distale all'ostruzione lesione.
In che posizione di cateteri CARDIAC Viene rappresentata per procedimenti diagnostici o terapeutici.
Un gruppo di intracellular-signaling serina treonin-chinasi che si lega alle proteine Leganti Gtp Rho sono stati trovati in origine per mediare gli effetti di rhoA Leganti Gtp PROTEIN sulla formazione di stress e fibre in aderenze. Rho-associated chinasi sono specificità per una varietà di substrati incluso MYOSIN-LIGHT-CHAIN alcalina e LIM chinasi.
Sali di organico e inorganico o esteri di acido nitrico. Questi composti contengono le NO3- radicale.
Uno squilibrio tra infarto requisiti funzionali e la capacità dell 'infarto VESSELS per fornire una circolazione sanguigna sufficiente. E' una forma di ischemia MYOCARDIAL (insufficiente afflusso di sangue al muscolo cardiaco) causata da una riduzione della capacità delle arterie coronarie.
L'arteria formato dall'unione di le arterie; vertebrali va dalla abbassare al confine del ponte, dove due bifurcates nell'arteria cerebrale posteriore.
Mongolfiera anormale o dilatazione sac-like nel muro di infarto coronarico aneurismi VESSELS. La maggior parte sono dovute a infarto aterosclerosi, il resto è a causa di malattie infiammatorie, come KAWASAKI morbo.
Coagulazione del sangue in nessuno dei infarto VESSELS. La presenza di un coagulo di sangue (trombo) spesso comporta MYOCARDIAL INFARCTION.
Breve reversibili episodi delle lesioni focali, nonconvulsive cardiopatia disfunzione del cervello per avere una durata di meno di 24 ore, e di solito meno di un'ora, causato da transitori eventi trombotici o Embolic occlusione dei vasi sanguigni o stenosi. Eventi possono essere classificate secondo arteriosa schema temporale, o distribuzione, eziologia (es. Embolic vs. eventi trombotici). (Da Adams et al., i Principi di Neurologia, Ed, sesto pp814-6)
Radiografia del sistema vascolare del cervello dopo l ’ iniezione di un mezzo di contrasto.
Ricorrenti restringimento o ostruzione di un'arteria coronarica dopo operazioni chirurgiche eseguite per alleviare una ostruzione.

Il vasospasmo coronarico è un restringimento e costrizione delle arterie coronariche (i vasi sanguigni che forniscono sangue al muscolo cardiaco) dovuto a una spasmo delle fibre muscolari lisce della parete del vaso. Questo restringimento può ridurre o bloccare il flusso di sangue al cuore, causando dolore toracico (angina) o, in casi gravi, un attacco di cuore (infarto miocardico).

Il vasospasmo coronarico può verificarsi sia nelle arterie coronarie sane che in quelle affette da aterosclerosi. Nei pazienti con aterosclerosi, lo spasmo può verificarsi in aree dove la placca si è formata, aumentando il rischio di un blocco completo del vaso sanguigno e di un infarto miocardico.

Le cause esatte del vasospasmo coronarico non sono completamente comprese, ma fattori come l'uso di tabacco, l'esposizione a sostanze chimiche irritanti, lo stress emotivo e alcuni farmaci (come la cocaina) possono aumentare il rischio di svilupparlo. Il trattamento del vasospasmo coronarico può includere l'uso di farmaci per dilatare i vasi sanguigni, come calcio-antagonisti o nitrati, e modifiche dello stile di vita per ridurre il rischio di ulteriori episodi.

Il vasospasmo intracranico è una condizione in cui i vasi sanguigni nel cervello si restringono o si contraggono in modo anomalo. Questo restringimento può ridurre il flusso di sangue al cervello, causando sintomi come mal di testa, vertigini, debolezza, problemi del linguaggio e persino ictus se non trattato tempestivamente.

Il vasospasmo intracranico è spesso associato a lesioni cerebrali traumatiche o aneurismi cerebrali rotti, che possono causare la fuoriuscita di sangue nel cervello e l'infiammazione dei vasi sanguigni. Il meccanismo esatto alla base del vasospasmo intracranico non è ancora completamente compreso, ma si pensa che il rilascio di sostanze chimiche infiammatorie nel sito della lesione possa giocare un ruolo importante.

Il trattamento del vasospasmo intracranico può includere farmaci per dilatare i vasi sanguigni, come la nimodipina, o procedure endovascolari per rimuovere il coagulo di sangue e allargare i vasi sanguigni ristretti. Il riposo a letto, l'idratazione e il controllo della pressione sanguigna possono anche essere importanti per la gestione di questa condizione.

È importante notare che il vasospasmo intracranico può essere una complicazione grave delle lesioni cerebrali traumatiche o degli aneurismi cerebrali rotti, ed è essenziale cercare cure mediche immediate se si sospetta questa condizione.

L'angina pectoris variante, anche nota come angina di Prinzmetal o vasospastica, è una forma rara di angina (dolore toracico) causata da un'improvvisa e intensa costrizione (spasmo) delle arterie coronarie che supply sangue al muscolo cardiaco. Questo spasmo riduce o interrompe temporaneamente il flusso di sangue al cuore, provocando dolore toracico e talvolta altri sintomi come palpitazioni, nausea, sudorazione e difficoltà respiratorie. Gli spasmi coronarici possono verificarsi in qualsiasi momento, ma sono più comuni durante il riposo notturno o nelle prime ore del mattino.

L'angina pectoris variante si distingue dall'angina stabile e dall'angina instabile, che sono causate da un'insufficiente apporto di sangue al cuore a causa di stenosi (restringimento) delle arterie coronarie. Al contrario, l'angina pectoris variante è dovuta a una temporanea e involontaria costrizione delle arterie coronarie sane o lievemente compromesse.

Il trattamento dell'angina pectoris variante può includere farmaci come nitrati, calcio-antagonisti e bloccanti dei canali del potassio per prevenire e alleviare gli spasmi coronarici. In alcuni casi, possono essere necessari interventi come angioplastica o bypass coronarico per correggere le stenosi severe delle arterie coronarie che possono contribuire agli spasmi.

L'ergonovina è un alcaloide derivato dall'ergot e viene utilizzata come farmaco ospedaliero per prevenire emorragie postpartum (emorragia dopo il parto) a causa della sua capacità di causare contrazioni uterine. Agisce come agonista dei recettori della serotonina e della dopamina, con effetti vasocostrittori e ossitocici. Viene somministrato per via endovenosa o intramuscolare dopo il parto. Gli effetti collaterali possono includere nausea, vomito, mal di testa, ipertensione e, in rari casi, restringimento dei vasi sanguigni del cuore che può portare a dolore toracico o infarto miocardico. L'uso di ergonovina è controindicato nelle donne con ipertensione grave o storia di malattia coronarica.

I vasi coronarici sono i vasi sanguigni che forniscono sangue ricco di ossigeno al muscolo cardiaco (miocardio). Si originano dal seno di Valsalva, una dilatazione della parte ascendente dell'aorta, e si dividono in due rami principali: la coronaria sinistra e la coronaria destra. La coronaria sinistra irrora il ventricolo sinistro e parte del setto interventricolare, mentre la coronaria destra irrora il ventricolo destro, l'atrio destro e parte del setto interventricolare. Le arterie coronariche si ramificano in vasi più piccoli che circondano il cuore come una corona, da cui prendono il nome. Le malattie coronariche, come l'aterosclerosi, possono restringere o bloccare il flusso sanguigno attraverso questi vasi, portando a ischemia miocardica o infarto miocardico (infarto del miocardio).

L'angiografia coronarica è una procedura diagnostica utilizzata per visualizzare i vasi sanguigni (coronarie) che forniscono sangue al muscolo cardiaco (miocardio). Viene eseguita iniettando un mezzo di contrasto radiopaco attraverso un catetere, che viene inserito in una grande arteria, solitamente nell'arteria femorale o radiale, e guidato nel sistema delle coronarie.

Durante l'esame, i raggi X vengono utilizzati per acquisire immagini del flusso sanguigno attraverso le coronarie, permettendo al medico di identificare eventuali stenosi (restringimenti), ostruzioni o anomalie strutturali. Queste informazioni possono essere utilizzate per pianificare trattamenti come angioplastica, bypass coronarico o terapia medica.

L'angiografia coronarica è considerata una procedura invasiva e viene eseguita in un setting ospedaliero, di solito da un cardiologo interventista o da un radiologo interventista. I pazienti possono ricevere sedazione cosciente o anestesia locale durante la procedura per alleviare il disagio e l'ansia.

Il dinitrato di isosorbide è un farmaco nitrato organico utilizzato nel trattamento e nella prevenzione dell'angina pectoris, che è il dolore al petto causato dalla mancanza di ossigeno al muscolo cardiaco. Il farmaco funziona rilassando i vasi sanguigni, aumentando così il flusso sanguigno e riducendo la pressione del sangue sul cuore.

Il dinitrato di isosorbide è disponibile in forma di compresse o capsule per somministrazione orale o come soluzione per uso sublinguale (posta sotto la lingua per sciogliersi e assorbirsi rapidamente). Gli effetti del farmaco possono variare da persona a persona, quindi è importante seguire attentamente le istruzioni del medico sulla dose e il programma di dosaggio.

Gli effetti collaterali comuni del dinitrato di isosorbide includono mal di testa, capogiri, vertigini, debolezza, nausea e vomito. Questi effetti solitamente scompaiono con il tempo o riducendo la dose del farmaco. Tuttavia, se diventano gravi o persistenti, è necessario informare il medico.

Il dinitrato di isosorbide può causare una grave diminuzione della pressione sanguigna e può anche interagire con altri farmaci, quindi è importante informare il medico di tutti i farmaci assunti prima di iniziare il trattamento con questo farmaco. Inoltre, non bisogna mai aumentare o modificare la dose senza consultare il medico.

In sintesi, il dinitrato di isosorbide è un farmaco utilizzato per trattare e prevenire l'angina pectoris, che funziona rilassando i vasi sanguigni e aumentando il flusso sanguigno al cuore. Tuttavia, può causare effetti collaterali e interagire con altri farmaci, quindi è importante consultare un medico prima di iniziare il trattamento con questo farmaco.

L'elettrocardiografia (ECG) è una procedura diagnostica non invasiva che registra l'attività elettrica del cuore. Viene utilizzata per valutare le condizioni cardiache, rilevare problemi al muscolo cardiaco, ai nervi o all'elettrolita e identificare eventuali anomalie del ritmo cardiaco (aritmie).

Durante un ECG, piccoli sensori chiamati elettrodi vengono attaccati alla pelle delle gambe, delle braccia e del torace per registrare i segnali elettrici che attraversano il cuore. Questi segnali vengono quindi tracciati graficamente su un pezzo di carta o visualizzati su un monitor del computer sotto forma di linee ondulate.

L'ECG può essere eseguito come test a riposo, in cui il paziente è semplicemente sdraiato e tranquillo, o come test da sforzo, in cui vengono registrati i cambiamenti dell'ECG durante l'esercizio fisico.

Inoltre, l'ECG può essere utilizzato per monitorare il cuore nel tempo, ad esempio con un Holter ECG, che registra l'attività elettrica del cuore per 24 ore o più mentre il paziente svolge le sue normali attività quotidiane.

L'emorragia subaracnoide (SAH) è un tipo di emorragia cerebrale che si verifica quando c'è un sanguinamento nel spazio subaracnoideo, lo spazio tra il cervello e le membrane che lo circondano. Questo spazio è normalmente riempito con fluido cerebrospinale chiamato liquor, che serve a proteggere il cervello e fornire nutrienti.

Nella SAH, il sangue si raccoglie nello spazio subaracnoideo dopo la rottura di un'aneurisma cerebrale (una debolezza nella parete di un vaso sanguigno che può gonfiarsi e rompersi) o come risultato di lesioni traumatiche alla testa.

I sintomi più comuni della SAH includono mal di testa improvviso e intenso ("il peggiore mai avuto"), rigidità del collo, vomito, sensibilità alla luce, confusione, visione doppia o compromessa e convulsioni. La SAH è un'emergenza medica che richiede cure immediate e può portare a complicanze gravi, come ictus, insufficienza cardiaca, insufficienza renale e persino morte se non trattata tempestivamente.

La Malattia delle Arterie Coronariche (Coronary Artery Disease - CAD) è una condizione medica comune che si verifica quando i vasi sanguigni che forniscono sangue al muscolo cardiaco (arterie coronarie) si restringono o si induriscono a causa dell'accumulo di placca, una sostanza composta da colesterolo, grassi, cellule del sistema immunitario e calcio. Questo processo è noto come aterosclerosi.

La presenza della placca nelle arterie coronariche può restringere il flusso di sangue al cuore, privandolo dell'ossigeno e dei nutrienti necessari per funzionare correttamente. Ciò può portare a sintomi come dolore al petto (angina pectoris), affaticamento, mancanza di respiro e palpitazioni. In casi gravi, la privazione di sangue al cuore può causare danni al muscolo cardiaco o persino un attacco di cuore (infarto miocardico).

La CAD è spesso associata a fattori di rischio come l'età avanzata, il fumo di sigaretta, l'ipertensione arteriosa, l'ipercolesterolemia, il diabete mellito, l'obesità e la sedentarietà. La diagnosi della CAD può essere effettuata mediante test non invasivi come l'elettrocardiogramma (ECG), l'ecocardiogramma, la scintigrafia miocardica o la risonanza magnetica cardiaca, oppure mediante procedure invasive come l'angiografia coronarica.

Il trattamento della CAD dipende dalla gravità dei sintomi e dall'entità del restringimento delle arterie coronariche. Può includere stili di vita sani come una dieta equilibrata, esercizio fisico regolare, smettere di fumare e gestire lo stress, farmaci per controllare i fattori di rischio cardiovascolari e procedure invasive come l'angioplastica coronarica o il bypass aortocoronarico.

La circolazione coronarica si riferisce al sistema di vasi sanguigni che fornisce sangue ricco di ossigeno al muscolo cardiaco, il miocardio. È composta dalle arterie coronarie, che originano dal tronco della arteria coronaria sinistra e dalla arteria coronaria destra, e dalle loro diramazioni. Le arterie coronarie si distribuiscono sulla superficie del cuore (arterie coronarie destra e circonflesse) e nel miocardio (arterie interventricolari anteriori e posteriori). Il sangue refluo dalle vene cardiache (vene cardiache maggiori e minori) confluisce nelle vene cave superiori ed inferiori. La circolazione coronarica è fondamentale per il mantenimento della funzione cardiaca, in quanto il miocardio ha un elevato consumo di ossigeno e richiede un apporto costante di sangue ricco di ossigeno. Una ridotta perfusione coronarica può causare ischemia miocardica, angina pectoris o infarto miocardico.

In medicina, i vasodilatatori sono farmaci o sostanze che provocano la dilatazione dei vasi sanguigni, determinando un aumento del diametro dei vasi stessi e una riduzione della resistenza periferica al flusso sanguigno. Ciò comporta una diminuzione della pressione arteriosa e un aumento del flusso ematico a livello periferico.

I vasodilatatori possono agire specificamente sui vasi arteriosi, venosi o su entrambi. Gli effetti di queste sostanze sono utilizzati nel trattamento di diverse condizioni patologiche, come l'ipertensione arteriosa, l'insufficienza cardiaca congestizia, l'angina pectoris e alcune forme di disfunzione erettile.

Tra i farmaci vasodilatatori più comuni vi sono:

1. Nitrati (es. nitroglicerina, isosorbide dinitrato): agiscono principalmente sui vasi coronarici e su quelli della muscolatura liscia vasale, determinando un rilassamento delle cellule muscolari lisce e una conseguente dilatazione dei vasi.
2. Calcioantagonisti (es. nifedipina, verapamil, diltiazem): inibiscono il canale del calcio nelle cellule muscolari lisce vasali, provocando un rilassamento della muscolatura liscia e una dilatazione dei vasi arteriosi.
3. Inibitori dell'enzima di conversione dell'angiotensina (ACE-inibitori) e antagonisti del recettore dell'angiotensina II (ARA II): interferiscono con il sistema renina-angiotensina-aldosterone, riducendo la produzione di angiotensina II e provocando una dilatazione dei vasi sanguigni.
4. Alfa-bloccanti (es. doxazosina, prazosina): bloccano i recettori alfa-adrenergici postsinaptici, determinando un rilassamento della muscolatura liscia vasale e una dilatazione dei vasi sanguigni.
5. Sildenafil, tadalafil e vardenafil: sono inibitori della fosfodiesterasi di tipo 5 (PDE5), che aumentano la concentrazione di guanosina monofosfato ciclico (cGMP) nelle cellule muscolari lisce vasali, provocando un rilassamento della muscolatura liscia e una dilatazione dei vasi sanguigni. Questi farmaci sono utilizzati principalmente nel trattamento della disfunzione erettile.

Diltiazem è un farmaco calcio-antagonista utilizzato nel trattamento dell'ipertensione, angina pectoris e alcune aritmie cardiache. Funziona rilassando i muscoli delle pareti dei vasi sanguigni, facendo così che i vasi si dilatino e il flusso sanguigno aumenti. Di conseguenza, la pressione sanguigna si abbassa.

Il diltiazem è disponibile in compresse a rilascio prolungato o a rilascio immediato, capsule a rilascio prolungato e soluzione per iniezione. Il farmaco viene assunto per via orale o somministrato per via endovenosa in ambiente ospedaliero.

Gli effetti collaterali comuni del diltiazem includono stordimento, mal di testa, vertigini, nausea, vomito, costipazione e sonnolenza. Gli effetti collaterali più gravi possono includere insufficienza cardiaca congestizia, aritmie cardiache, bassa pressione sanguigna e danni al fegato.

Il diltiazem è controindicato in pazienti con grave insufficienza cardiaca, blocco atrioventricolare di secondo o terzo grado, shock cardiogeno e grave ipotensione. Il farmaco può anche interagire con altri farmaci, come i betabloccanti, i farmaci antiaritmici e i farmaci per il trattamento dell'epilessia, aumentando il rischio di effetti collaterali gravi.

È importante che il diltiazem sia utilizzato sotto la supervisione di un medico qualificato, che monitorerà attentamente la pressione sanguigna, il battito cardiaco e altri segni vitali durante il trattamento con questo farmaco.

La coronaroplastica con palloncino, nota come angioplastica coronarica con palloncino, è un procedimento minimamente invasivo utilizzato per trattare la stenosi (restringimento) delle arterie coronarie. Le arterie coronarie sono i vasi sanguigni che forniscono sangue ricco di ossigeno al muscolo cardiaco. Questa procedura mira a ripristinare il flusso sanguigno adeguato al cuore, prevenendo o alleviando i sintomi dell'angina (dolore al petto) e riducendo il rischio di infarto miocardico (attacco cardiaco).

Durante l'angioplastica coronarica con palloncino, un interventista cardiovascolare inserisce un catetere sottile e flessibile attraverso una piccola incisione nell'arteria radiale (nell'avambraccio) o femorale (nella coscia). Il catetere viene quindi guidato delicatamente fino alle arterie coronarie ristrette utilizzando la fluoroscopia, una forma di imaging a raggi X.

Una volta che il catetere è posizionato correttamente all'interno dell'arteria stenotica, viene gonfiato un piccolo palloncino alla sua estremità. L'espansione del palloncino comprime la placca aterosclerotica (accumulo di grassi, colesterolo e altri sostanze) contro la parete dell'arteria, allargandola e schiacciando la placca. Ciò consente al lume (l'interno) dell'arteria di aprirsi, ripristinando il flusso sanguigno adeguato al cuore.

A volte, dopo l'angioplastica coronarica con palloncino, può verificarsi una restringimento delle arterie (restenosi). Per minimizzare questo rischio, viene spesso inserito un piccolo tubo flessibile e a forma di rete chiamato stent nell'arteria durante la procedura. Lo stent mantiene l'arteria aperta dopo che il palloncino è stato sgonfiato e rimosso.

Dopo la procedura, il catetere viene rimosso e il sito di inserimento viene sigillato per prevenire emorragie. Il paziente deve riposare per diverse ore o fino al giorno successivo, a seconda del tipo di anestesia utilizzata e della posizione dell'inserimento del catetere.

L'angioplastica coronarica con palloncino è un trattamento efficace per la malattia delle arterie coronarie, che può alleviare i sintomi e migliorare la qualità della vita dei pazienti. Tuttavia, come qualsiasi procedura medica, presenta alcuni rischi e complicanze potenziali, tra cui emorragia, infezione, danno ai vasi sanguigni, aritmie cardiache e insufficienza renale. Il medico discuterà con il paziente i benefici e i rischi della procedura prima di prendere una decisione informata.

La vasocostrizione è un termine medico che descrive il restringimento del lume dei vasi sanguigni, principalmente le arteriole e i capillari. Questo processo è mediato da fattori endogeni o esogeni che causano la contrazione della muscolatura liscia presente nella parete vasale, determinando così una riduzione del calibro del vaso e un conseguente aumento della resistenza periferica al flusso sanguigno.

La vasocostrizione può essere causata da diversi fattori, come ad esempio neurotrasmettitori (come noradrenalina e serotonina), ormoni (come angiotensina II e endotelina), sostanze vasoattive (come le prostaglandine) o fattori fisici (come il freddo).

L'entità e la durata della vasocostrizione dipendono dal tipo di stimolo che l'ha innescata e dalla risposta dei vasi sanguigni a tale stimolo. La vasocostrizione può avere effetti sia locali che sistemici, ed è un meccanismo fisiologico importante nella regolazione della pressione arteriosa e del flusso sanguigno in diverse condizioni patologiche, come ad esempio l'ipotensione o lo shock. Tuttavia, un'eccessiva o prolungata vasocostrizione può causare danni ai tessuti e aggravare la situazione clinica del paziente.

La stenosi coronarica è una condizione medica in cui si verifica il restringimento (stenosi) delle arterie coronarie, che sono le arterie che forniscono sangue ricco di ossigeno al muscolo cardiaco. Questo restringimento è causato dalla presenza di placche aterosclerotiche nelle pareti delle arterie, che si formano quando il colesterolo e altri depositi si accumulano nella parete arteriosa.

La stenosi coronarica può limitare il flusso sanguigno al muscolo cardiaco, privandolo dell'ossigeno e dei nutrienti necessari per funzionare correttamente. Quando il muscolo cardiaco non riceve abbastanza ossigeno, si possono verificare dolore al petto (angina) o, in casi gravi, un attacco di cuore (infarto miocardico).

I sintomi della stenosi coronarica possono includere dolore al petto, affaticamento, mancanza di respiro, palpitazioni e nausea. Tuttavia, alcune persone con stenosi coronarica non presentano sintomi fino a quando non si verifica un attacco di cuore o un altro evento cardiovascolare grave.

La diagnosi di stenosi coronarica può essere effettuata mediante test di imaging come l'angiografia coronarica, che utilizza un mezzo di contrasto per visualizzare le arterie coronarie e rilevare eventuali restringimenti. Altre tecniche di imaging non invasive, come la tomografia computerizzata (TC) o la risonanza magnetica (RM), possono anche essere utilizzate per diagnosticare la stenosi coronarica.

Il trattamento della stenosi coronarica dipende dalla gravità del restringimento e dai sintomi presentati dal paziente. Il trattamento può includere farmaci per controllare i fattori di rischio cardiovascolari, come la pressione sanguigna e il colesterolo, o procedure invasive come l'angioplastica o il bypass coronarico per ripristinare il flusso sanguigno alle aree del cuore danneggiate.

L'angina pectoris è una condizione medica caratterizzata da dolore o disagio al petto, solitamente descritto come oppressione, costrizione o bruciore, che si verifica quando il muscolo cardiaco non riceve un flusso sanguigno adeguato e sufficiente di ossigeno. Questo accade più comunemente a causa di un restringimento o un'ostruzione delle arterie coronariche, che forniscono sangue al cuore. L'angina pectoris può essere stabile, instabile o provocata da sforzi fisici o emozionali. Il trattamento include farmaci per dilatare i vasi sanguigni, controllare la frequenza cardiaca e abbassare la pressione sanguigna, nonché procedure come angioplastica e bypass coronarico per ripristinare il flusso sanguigno al cuore.

I bloccanti del canale del calcio sono un tipo di farmaco che viene utilizzato per trattare una varietà di condizioni mediche, tra cui ipertensione (pressione sanguigna alta), angina (dolore al petto causato da un ridotto flusso di sangue al cuore) e alcuni tipi di aritmie (anormalità del ritmo cardiaco). Questi farmaci agiscono bloccando i canali del calcio nelle cellule muscolari, prevengono l'ingresso di ioni calcio nel citoplasma delle cellule e quindi riducono la contrazione delle cellule muscolari. Di conseguenza, i vasi sanguigni si rilassano e si dilatano, il che porta a una diminuzione della pressione sanguigna e un migliore apporto di ossigeno al cuore.

I bloccanti del canale del calcio sono classificati in base alla loro durata d'azione: farmaci a breve durata, intermedia e lunga durata. Alcuni esempi comuni di questi farmaci includono verapamil, nifedipina, amlodipina, diltiazem, e felodipina.

Gli effetti collaterali dei bloccanti del canale del calcio possono includere stordimento, vertigini, mal di testa, costipazione, nausea, gonfiore alle caviglie, palpitazioni e affaticamento. In alcuni casi, possono anche causare bassa pressione sanguigna o rallentare il ritmo cardiaco. Questi farmaci devono essere utilizzati con cautela in persone con insufficienza renale o epatica, anziani, e in quelli che prendono altri farmaci che possono influenzare la frequenza cardiaca o la pressione sanguigna.

Un infarto miocardico, noto anche come attacco cardiaco o più comunemente come "infarto", si verifica quando il flusso sanguigno al muscolo cardiaco (miocardio) è bloccato, solitamente da un coagulo di sangue che forma all'interno di una delle arterie coronarie. Il miocardio richiede un apporto costante di ossigeno e nutrienti forniti dal flusso sanguigno; quando questo flusso è interrotto, le cellule muscolari del cuore iniziano a morire. La gravità dell'infarto dipende da quanto tempo il flusso sanguigno rimane bloccato e da quanta area del miocardio è danneggiata.

I sintomi più comuni di un infarto miocardico includono dolore toracico persistente o oppressione, mancanza di respiro, nausea, vomito, sudorazione fredda e ansia. Tuttavia, è importante notare che alcune persone possono presentare sintomi atipici o addirittura non avere sintomi affatto (infarto silente), specialmente nelle persone con diabete mellito.

L'infarto miocardico è una delle principali cause di morte e disabilità in tutto il mondo. Il trattamento tempestivo è fondamentale per limitare i danni al cuore, prevenire complicanze e aumentare le possibilità di sopravvivenza e recupero. Il trattamento può includere farmaci come anticoagulanti, trombolitici, analgesici e nitrati, procedure come angioplastica coronarica con stenting o bypass coronarico chirurgico, nonché misure di supporto vitali come l'ossigenoterapia e la ventilazione meccanica.

La prevenzione dell'infarto miocardico si basa su stili di vita sani come una dieta equilibrata a basso contenuto di grassi saturi e colesterolo, esercizio fisico regolare, mantenimento di un peso corporeo sano, controllo dei fattori di rischio come ipertensione arteriosa, dislipidemia, diabete mellito e tabagismo. Inoltre, l'uso di farmaci preventivi come aspirina o statine può essere raccomandato in alcuni casi.

L'acetilcolina è un neurotrasmettitteore, una sostanza chimica che consente la comunicazione tra le cellule nervose (neuroni). È presente in entrambi il sistema nervoso centrale e periferico e svolge un ruolo cruciale nella regolazione di varie funzioni corporee.

Nel sistema nervoso periferico, l'acetilcolina è il neurotrasmettitteore del sistema nervoso parasimpatico, che è responsabile della regolazione delle funzioni corporee come la frequenza cardiaca, la pressione sanguigna e la digestione. È anche presente nei motoneuroni superiori nel midollo spinale, dove trasmette i segnali dal sistema nervoso centrale ai muscoli scheletrici per innescare la contrazione muscolare.

Nel cervello, l'acetilcolina è implicata nella modulazione dell'attenzione, della memoria e dell'apprendimento. Le disfunzioni del sistema colinergico, che riguardano la produzione, il rilascio o la degradazione dell'acetilcolina, sono state associate a diverse condizioni neurologiche, tra cui la malattia di Alzheimer e la miastenia grave.

La definizione medica di "bypass dell'arteria coronaria" si riferisce a un intervento chirurgico utilizzato per trattare l'ostruzione delle arterie coronarie, che sono i vasi sanguigni che forniscono sangue al muscolo cardiaco. Durante questo intervento, un segmento di una vena o un'arteria prelevata da un'altra parte del corpo viene utilizzato per bypassare l'ostruzione e creare una nuova via per il flusso sanguigno al cuore.

L'intervento di bypass coronarico può essere eseguito su uno o più vasi sanguigni, a seconda della gravità e dell'estensione delle lesioni ostruenti. Questo tipo di intervento chirurgico è spesso raccomandato quando le procedure meno invasive, come l'angioplastica coronarica con stenting, non sono considerate appropriate o hanno fallito.

L'obiettivo dell'intervento di bypass coronarico è quello di ripristinare il flusso sanguigno al cuore per alleviare i sintomi della malattia coronarica, come l'angina (dolore al petto), e prevenire eventi avversi cardiovascolari a lungo termine, come l'infarto miocardico o la morte cardiaca improvvisa.

L'intervento di bypass coronarico è una procedura chirurgica complessa che richiede un'équipe multidisciplinare altamente qualificata e un'unità di terapia intensiva post-operatoria per il monitoraggio e la gestione dei pazienti. Tuttavia, i tassi di successo dell'intervento sono elevati e la maggior parte dei pazienti può aspettarsi un significativo miglioramento della qualità della vita dopo l'intervento chirurgico.

La cardiaca cateterizzazione è una procedura diagnostica e terapeutica che viene eseguita per valutare la salute del cuore e dei vasi sanguigni che lo riforniscono. Durante questa procedura, un catetere sottile e flessibile (un tubo) viene inserito in una grande arteria o vena, di solito nella gamba o nel braccio. Il catetere viene quindi guidato delicatamente nel cuore o nei vasi sanguigni che lo riforniscono.

A seconda dell'obiettivo della procedura, il medico può eseguire una serie di test per valutare la funzione cardiaca, tra cui la misurazione della pressione sanguigna all'interno del cuore, la valutazione del flusso sanguigno attraverso i vasi coronarici (le arterie che riforniscono il muscolo cardiaco di sangue), la valutazione della funzione valvolare e la misurazione dell'ossigenazione del sangue.

La cardiaca cateterizzazione può anche essere utilizzata per eseguire procedure terapeutiche, come l'angioplastica coronarica (un procedimento in cui un palloncino viene gonfiato all'interno di un'arteria ristretta o ostruita per ripristinare il flusso sanguigno) o la stenting (l'impianto di una piccola struttura a rete metallica all'interno di un'arteria per mantenerla aperta).

La cardiaca cateterizzazione è considerata una procedura invasiva e richiede l'uso di anestesia locale o sedazione cosciente. Tuttavia, è generalmente sicura e ben tollerata dai pazienti. Dopo la procedura, i pazienti possono avvertire disagio o dolore al sito di inserimento del catetere, ma questo di solito può essere gestito con farmaci antidolorifici da banco.

Le rho-associated kinases (ROCK) sono un tipo di serina/treonina chinasi che giocano un ruolo cruciale nella regolazione della contrattilità delle cellule muscolari lisce e nella riorganizzazione dell'actina nel citoscheletro. Sono state identificate due isoforme principali di ROCK, chiamate ROCK1 e ROCK2, che condividono una struttura simile ma hanno alcune differenze funzionali.

ROCK sono principalmente attivate dal legame del GTP con le proteine Rho, che appartengono alla famiglia delle piccole GTPasi. Quando attivate, ROCK fosforilano una varietà di substrati cellulari, tra cui la miosina legante la luce (MLC) e la miosina light chain phosphatase (MLCP). La fosforilazione della MLC aumenta la sua affinità per l'actina, promuovendo la contrattilità delle cellule muscolari lisce. D'altra parte, la fosforilazione della MLCP inibisce la sua attività, portando a un aumento della fosforilazione della MLC e quindi alla contrattilità muscolare.

ROCK sono anche coinvolte nella riorganizzazione dell'actina citoscheletrica, promuovendo la formazione di stress fibers e focal adhesions. Queste modifiche strutturali possono influenzare una varietà di processi cellulari, tra cui la motilità cellulare, l'adesione cellulare e la differenziazione cellulare.

Le disregolazioni delle ROCK sono state implicate in una serie di malattie umane, tra cui l'ipertensione arteriosa, l'aterosclerosi, il glaucoma e la fibrosi polmonare. Pertanto, le ROCK rappresentano un potenziale bersaglio terapeutico per il trattamento di queste condizioni.

I nitrati sono composti chimici che contengono nitrogeno e ossigeno, con la formula generale NO3. In medicina, i nitrati sono utilizzati come farmaci vasodilatatori, il che significa che causano il rilassamento e l'allargamento dei vasi sanguigni. Questo effetto può abbassare la pressione sanguigna e migliorare il flusso sanguigno in determinate aree del corpo.

I nitrati farmaceutici più comunemente usati includono il nitroglicerina, il mononitrato di isosorbide e il dinitrato di isosorbide. Questi farmaci possono essere somministrati sotto forma di compresse, capsule a rilascio prolungato, cerotti transdermici o spray sublinguale (sotto la lingua).

I nitrati sono utilizzati nel trattamento dell'angina pectoris, una condizione che causa dolore al petto e disagio a causa di un ridotto flusso sanguigno al cuore. L'uso di nitrati può aiutare a prevenire gli attacchi di angina e alleviare i sintomi quando si verificano. Tuttavia, l'uso a lungo termine di nitrati può causare la tolleranza, il che significa che i pazienti possono richiedere dosi più elevate per ottenere gli stessi effetti terapeutici.

È importante notare che l'uso di nitrati è associato a diversi effetti collaterali e precauzioni, tra cui interazioni con altri farmaci, bassa pressione sanguigna e vertigini. Pertanto, i pazienti che utilizzano nitrati devono seguire attentamente le istruzioni del medico e informare il proprio fornitore di assistenza sanitaria di qualsiasi effetto collaterale o preoccupazione relativa al trattamento.

La malattia coronarica (CAD), nota anche come cardiopatia ischemica, si riferisce a una condizione medica in cui il flusso sanguigno alle arterie coronarie, che forniscono sangue al muscolo cardiaco, è compromesso. Ciò accade più comunemente a causa dell'accumulo di placca nelle arterie coronarie, un processo noto come aterosclerosi.

La placca è composta da grassi, colesterolo, calcio e altre sostanze presenti nel sangue. Man mano che la placca si accumula all'interno delle arterie coronarie, restringe lo spazio attraverso il quale il sangue può fluire (stenosi). Questo restringimento può ridurre l'apporto di ossigeno e nutrienti al muscolo cardiaco, specialmente durante l'esercizio fisico o situazioni di stress, portando a sintomi come dolore toracico (angina pectoris), affaticamento, mancanza di respiro o palpitazioni.

In alcuni casi, la placca può rompersi, provocando la formazione di coaguli di sangue (trombi) all'interno delle arterie coronarie. Questi coaguli possono bloccare completamente il flusso sanguigno, portando a un attacco di cuore o infarto miocardico.

La malattia coronarica è una condizione progressiva e può causare complicazioni a lungo termine, come insufficienza cardiaca, aritmie cardiache e morte cardiaca improvvisa, se non trattata adeguatamente. Il trattamento della malattia coronarica include stili di vita sani, farmaci, procedure mediche e interventi chirurgici per ripristinare il flusso sanguigno al cuore e prevenire ulteriori danni al muscolo cardiaco.

L'arteria basilare è un'importante arteria del sistema circolatorio che fornisce sangue ossigenato al tronco encefalico, una struttura nella parte inferiore del cervello. Si forma dalla fusione delle due vertebrali arterie e corre verticalmente lungo la linea mediana del midollo allungato e del ponte, prima di dividersi in due arterie cerebrali posteriori. L'arteria basilare fornisce rami che irrorano il midollo allungato, il ponte, il cervelletto e la parte inferiore del mesencefalo. La sua lesione o ostruzione può causare vari sintomi neurologici, a seconda della regione cerebrale interessata.

Un aneurisma coronarico è una dilatazione localizzata e permanente del vaso sanguigno delle arterie coronariche, che forniscono sangue al muscolo cardiaco. Questa condizione si verifica quando la parete della arteria coronaria si indebolisce, causando una porzione di essa a gonfiarsi e allargarsi.

Gli aneurismi coronarici possono essere causati da diversi fattori, come l'aterosclerosi (l'accumulo di placca nelle pareti delle arterie), l'infiammazione della parete vascolare o traumi al torace.

Gli aneurismi coronarici possono essere asintomatici, ma in alcuni casi possono causare sintomi come dolore al petto (angina), affanno o palpitazioni. Inoltre, gli aneurismi coronarici rappresentano un fattore di rischio per lo sviluppo di coaguli di sangue all'interno dell'aneurisma, che possono causare trombosi coronarica o embolia sistemica.

Il trattamento degli aneurismi coronarici dipende dalla loro dimensione, localizzazione e sintomi associati. Il trattamento può includere la terapia medica per controllare i fattori di rischio cardiovascolari, la rivascolarizzazione miocardica con angioplastica o bypass coronarico, o la chirurgia per riparare o rimuovere l'aneurisma.

La trombosi coronarica si riferisce alla formazione di un coagulo di sangue (trombo) all'interno di una o più arterie coronariche, che possono causare ostruzione del flusso sanguigno al muscolo cardiaco. Queste arterie sono responsabili dell'apporto di ossigeno e nutrienti al cuore. Quando si verifica un'ostruzione a causa della trombosi coronarica, il muscolo cardiaco non riceve abbastanza ossigeno e nutrienti, il che può portare a condizioni gravi come l'angina instabile o l'infarto miocardico (attacco di cuore).

La trombosi coronarica è spesso il risultato dell'aterosclerosi, una malattia cronica in cui si depositano sostanze grasse e calcifiche (placche) sulle pareti interne delle arterie. Quando una placca si rompe o si erode, l'esposizione dei materiali aterosclerotici alla circolazione sanguigna può attivare il sistema di coagulazione del sangue, portando alla formazione di un trombo.

I fattori di rischio per la trombosi coronarica includono l'età avanzata, il fumo, l'ipertensione, l'ipercolesterolemia, il diabete mellito, l'obesità e una storia personale o familiare di malattie cardiovascolari. Il trattamento della trombosi coronarica può includere farmaci anticoagulanti o antiaggreganti piastrinici, procedure di angioplastica coronarica con stenting o, in casi gravi, bypass coronarico chirurgico.

Un Attacco Ischemico Transitorio (TIA o "mini-ictus") è definito come un'improvvisa insorgenza di sintomi simili a quelli di un ictus, che durano solitamente per meno di 24 ore e non lasciano segni permanenti sul cervello o disabilità persistenti.

I sintomi di un TIA possono includere debolezza o paralisi improvvisa del viso, braccio o gamba, difficoltà nel parlare o comprensione del linguaggio, perdita di vista o visione offuscata in uno o entrambi gli occhi, vertigini, capogiri o perdita dell'equilibrio.

Un TIA è causato da una temporanea interruzione del flusso sanguigno al cervello, spesso a causa di un coagulo di sangue che blocca un'arteria cerebrale. Sebbene i sintomi di un TIA scompaiano entro 24 ore, è importante consultare immediatamente un medico se si sospetta un TIA, poiché aumenta il rischio di un ictus vero e proprio in futuro.

La prevenzione dell'ictus include il trattamento delle condizioni di base che possono causare coaguli di sangue, come l'ipertensione arteriosa, la fibrillazione atriale, il diabete mellito e l'ipercolesterolemia. Il trattamento può includere farmaci per fluidificare il sangue, controllare la pressione sanguigna, abbassare i livelli di colesterolo e prevenire la formazione di coaguli di sangue. In alcuni casi, possono essere raccomandati interventi chirurgici per prevenire l'ictus.

L'angiografia cerebrale è una procedura di imaging medico che consente la visualizzazione dei vasi sanguigni del cervello. Viene eseguita iniettando un mezzo di contrasto, comunemente una sostanza a base di iodio, attraverso un catetere posizionato in una arteria grande, come l'arteria femorale o l'arteria radiale.

Questa procedura fornisce immagini dettagliate dei vasi sanguigni cerebrali, inclusa la loro struttura, la loro forma e il flusso sanguigno all'interno di essi. L'angiografia cerebrale è spesso utilizzata per diagnosticare e pianificare il trattamento di varie condizioni, come aneurismi, malformazioni vascolari, stenosi (restringimento) o occlusioni (blocchi) dei vasi sanguigni cerebrali.

L'angiografia cerebrale è considerata una procedura invasiva e richiede l'uso di anestesia locale o generale, a seconda del caso. I rischi associati alla procedura includono reazioni allergiche al mezzo di contrasto, emorragie, infezioni e danni ai vasi sanguigni. Tuttavia, quando eseguita da un operatore esperto, l'angiografia cerebrale è generalmente considerata una procedura sicura ed efficace per valutare le condizioni vascolari cerebrali.

La stenosi coronarica ricorrente si riferisce a una condizione in cui si sviluppano ripetutamente restringimenti (stenosi) nelle arterie coronarie dopo un intervento di angioplastica coronarica o bypass coronarico. Queste stenosi possono essere causate da diversi fattori, come la crescita eccessiva di tessuto cicatriziale (proliferazione neointimale), la formazione di placche aterosclerotiche o la restringimento dovuto a spasmi vascolari.

La stenosi coronarica ricorrente può causare sintomi simili a quelli dell'angina pectoris, come dolore al petto, mancanza di respiro e affaticamento, poiché il flusso sanguigno al muscolo cardiaco è limitato. Il trattamento può includere ulteriori procedure di angioplastica o bypass coronarico, farmaci per dilatare i vasi sanguigni e prevenire la formazione di coaguli di sangue, o altri trattamenti medici per gestire i fattori di rischio associati alla malattia coronarica.

Vi è rischio di vasospasmo periferico o coronarico che può portare ad infarto miocardico. Nel caso, sospendere la ...
La somministrazione endovena consente il trattamento in caso di urgenza del vasospasmo coronarico, dell'angina instabile, della ... Trattamento delle emergenze ipertensive in caso di sindromi coronariche acute e nell'edema polmonare (la nitroglicerina è ... Trattamento e profilassi dell'angina pectoris da sforzo, stabile, instabile; secondaria a insufficienza coronarica o infarto ... Controllo pressorio dell'ipertensione associata a intubazione intratracheale, anestesia, sternotomia, by-pass coronarico; ...
Avviene solitamente a riposo per un'ostruzione temporanea di un vaso coronarico. Può essere causata da: spasmo coronarico; ... L'ischemia da ridotto apporto di sangue (o ischemia a basso flusso) può essere dovuta ad un vasospasmo, ad una stenosi o una ... Il trattamento consiste nella riapertura dei vasi stenotici attraverso angioplastica coronarica e/o stent coronarico. La ... La Sindrome coronarica acuta si divide in : Sindromi senza slivellamento persistente del tratto ST: angina instabile; infarto ...
Sindrome con episodi di ischemia miocardica transitoria dovuta a vasospasmo coronarico Angina microvascolare - Sindrome causata ... da disfunzioni o anomalie dei piccoli vasi coronarici Angina addominale - Dolore addominale dovuto ad ischemia mesenterica ...
È utilizzato come medicinale in cardiologia contro l'insufficienza coronarica acuta e cronica, profilassi del vasospasmo ... Sono dei vasodilatatori arteriosi periferici e coronarici. Il verapamil che è il più diffuso, deprime la capacità contrattile ... coronarico, postumi di infarto acuto del miocardio, nelle tachicardie da rientro nodale, flutter ad alta risposta ventricolare ...
... il vasospasmo coronarico, anomalie del decorso coronarico (ad esempio il "kinking", ovvero un decorso vasale tortuoso con ... Una dissecazione spontanea dell'arteria coronarica è stata descritta per la prima volta nel 1931 in un esame autoptico in una ... La prevalenza della dissecazione coronarica spontanea è variabile da circa l'1% al 4% di tutte le coronarografie. Circa il 90% ... Gli studi eseguiti su questa patologia collocano il tasso di mortalità intorno al 70%. La dissecazione coronarica spontanea è ...
... diminuendo le richieste energetiche miocardiche e prevenendo il vasospasmo coronarico, il verapamil e il diltiazem sono ... Le diidropiridine possono trovare indicazione qualora si presentino quadri sindromici connessi al vasospasmo periferico come il ...
... sia nei soggetti in cui si verificano fenomeni di vasocostrizione o vasospasmo coronarico (angina di Prinzmetal o variante), e ... L'effetto appare particolarmente spiccato nei soggetti affetti da spasmo coronarico (angina di Prinzmetal o sue varianti). I ... l'amlodipina dilata le arterie coronarie e riduce il tono della muscolatura liscia vascolare prevenendo il vasospasmo. Questa ...
Tali effetti si esplicano con un aumento del tempo di perfusione coronarica a causa dell'aumento del tempo di riempimento ... L'angina variante o di Prinzmetal è un'entità clinico-patologica caratterizzata da dolore anginoso dovuto a vasospasmo delle ... L'angina instabile viene invece considerata una sindrome coronarica acuta e definita come un'entità clinico-patologica in cui è ... Alla base di questo profilo clinico sono presenti eventi di instabilità della placca coronarica, come la fissurazione della ...
... escludendo il vasospasmo e il tromboembolismo), è di difficile differenziazione dalla sindrome coronarica acuta, dalla quale ... Vengono esclusi da tale diagnosi i pazienti con spasmo coronarico, diabete mellito, ipertensione arteriosa severa e ipertrofia ... In tema di disfunzione del microcircolo coronarico Sindrome tako-tsubo Angina di Prinzmetal Angina pectoris Cardiologia Portale ... escludendo il vasospasmo), è la condizione che viene comunemente denominata Sindrome X cardiaca Angina acuta-instabile, che ...
La papaverina è un alcaloide contenuto nell'oppio usato principalmente nel trattamento degli spasmi viscerali, vasospasmi ( ... biliare e dell'uretere e come vasodilatatore cerebrale e coronarico nelle emorragie subaracnoidee e nei bypass aorto-coronarici ... dei calcioantagonisti che trova indicazione nel controllo delle tachicardie sopraventricolari e delle patologie coronariche. La ... aggravamento dei vasospasmi cerebrali. ^ Pavabid - PubChem Unknown (2000). http://www.biam2.org/www/Sub3015.html. Molécule(s) ...
Tale sindrome è causata da un vasospasmo delle arterie coronarie che causa una sofferenza al tessuto cardiaco. In particolare è ... Durante anni di studio si è dimostrato che tale angina viene provocata da uno spasmo coronarico, occlusivo o subocclusivo, che ... se si esegue una vasodilatazione coronarica diretta. I betabloccanti, invece, sono controindicati nel trattamento dell'angina ... a sua volta crea un'improvvisa e transitoria diminuzione del diametro di un ramo coronarico epicardico, tale restringimento è ...
Tutti i calcio antagonisti riducono le resistenze periferiche e aumentano il flusso distrettuale, anche nel letto coronarico. ... principalmente nifedipina in angina da vasospasmo, in angina da sforzo insieme a β-bloccante, meno in angina instabile, dove ...
... il vasospasmo associato al sanguinamento limita seriamente il flusso sanguigno e la conseguente visualizzazione della ... a seguito di procedure chirurgiche percutanee come l'angiografia coronarica o un innesto arterioso, o uso di un'arteria per ...
Vi è rischio di vasospasmo periferico o coronarico che può portare ad infarto miocardico. Nel caso, sospendere la ...
La paziente ha solo avuto un vasospasmo coronarico da forte stress emotivo. Il dolore era stato intenso. L ecocardiogramma e ... E ben chiaro che nel caso della donna le arterie coronariche non presentano placche atereosclerotiche, non hanno ... langiografia coronarica mostravano che una parte del cuore non si contraeva più. La forma del cuore era quello di una ...
... vasospasmo coronarico (o angina di Prinzmetal), vasculopatie periferiche o a pazienti con segni o sintomi riconducibili a ... vasospasmo coronarico, infarto del miocardio (vedere paragrafi 4.3 e 4.4). ...
è provocata da vasospasmo coronarico e si verifica a riposo *i soggetti affetti possono avere aterosclerosi coronarica ma ciò ... è la riduzione del flusso ematico coronarico dovuta ad aterosclerosi arteriosa coronarica. ... Laumento del flusso coronarico fornito da meccanismi di vasodilatazione compensatoria non è sufficiente a fronteggiare anche ... Y Bypass aorto-coronarico: consente di ristabilire il flusso a valle.. Poiché ad un determinato momento dallinizio ...
Gli agonisti dei recettori 5-HT1 sono stati associati con vasospasmo coronarico. In rari casi, con luso degli agonisti dei ... Pazienti con vasospasmo dellarteria coronarica (angina di Prinzmetal), sintomi di cardiopatia ischemica obiettiva o soggettiva ... Patologie cardiache: ischemia miocardica o infarto, arteriospasmo coronarico.. Patologie gastrointestinali: come con altri ... è probabile una malattia cardiaca non diagnosticata o a pazienti a rischio per cardiopatia coronarica (CAD) [ad es., pazienti ...
Panoramica sulle sindromi coronariche acute - Eziologia, patofisiologia, sintomi, segni, diagnosi e prognosi disponibili su ... La rottura della placca e il vasospasmo coronarico sono frequenti nellinfarto miocardico in assenza di ostruzioni coronariche ... Eziologia delle sindromi coronariche acute La causa più frequente delle sindromi coronariche acute è ... Sintomatologia delle sindromi coronariche acute I sintomi delle sindromi coronariche acute dipendono in qualche misura ...
Nessuna lesione coronarica è stata però riscontrata alla coronarografia e i colleghi suggerivano il vasospasmo come possibile ... riporta il caso di una donna di 54 anni, afro-americana, con sindrome coronarica acuta da dissezione coronarica spontanea in ... Gli autori spiegano come lacidosi possa condurre a una sofferenza ischemica transitoria legata a vasospasmo coronarico. ... La dissezione coronarica spontanea è una rara causa di sindrome coronarica acuta, spesso complicata da morte improvvisa, più ...
Ad aggravare la malattia vasospasmo. Ci sono due tipi di malattia coronarica: terreno insufficienza coronarica acuta e ... Le manifestazioni di aterosclerosi e specie a una lesione dei vasi coronarici che alimentano il muscolo cardiaco - è ... Manifestazioni e forme di aterosclerosi nella sconfitta dei vasi delle gambe - è la malattia occlusiva, coronarico. Essi sono ... Fondamentalmente si inclini sangue gamba vasi, reni e cervello, vasi coronarica. Manifestazioni e forme di aterosclerosi ...
UN CASO DI CARDIOMIOPATIA DI TAKOTSUBO IN UNA PAZIENTE CON ARTERITE DI TAKAYASU: IL VASOSPASMO CORONARICO COME ANELLO MANCANTE ...
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... malattia coronarica ostruttiva)". Lischemia senza la malattia coronarica ostruttiva, INOCA, è una patologia che colpisce ... Oppure soffrono effettivamente di una costrizione o un vasospasmo, dove può esserci un restringimento significativo delle ... "La buona notizia è che con lapplicazione su ampia scala di raffinate tecniche di fisiologia coronarica e/o di imaging ... La vita delle vittime di INOCA, lischemia senza malattia coronarica ostruttiva, e di MINOCA, infarto del miocardio senza ...
Incidenza di vasospasmo coronarico con ablazione con elettroporazione >> [clicca qui]. \,/\,/\,/ Anticoagulanti orali vs ... Rischi precoci versus rischi tardivi per sindrome coronarica acuta: modelli di placca aterosclerotica coronarica >> [clicca qui ... Trattamento della restenosi coronarica con: un pallone non medicato, con un pallone medicato o con uno stent medicato: ... Quantità di esercizio versus intensità e progressione di aterosclerosi coronarica in atleti di mezza età e più anziani >> [ ...
La normalizzazione della pressione sanguigna sarà ottenuta migliorando il vasospasmo e ripristinando il normale funzionamento ... Questo estratto chimico tonifica il cuore, i polmoni e rafforza la dieta coronarica. ...
perfusione arteria coronarica ridotta e ischemia miocardica) verso il beneficio (es.. miglioramento della perfusione cerebrale ... Prevenzione del deterioramento neurologico causato da vasospasmo cerebrale indotto da emorragia subaracnoidea di origine ... e non più tardi di 4 giorni dopo lemorragia e deve essere continuato durante il periodo di massimo rischio di vasospasmo, ad ...
... caratterizzata da vasospasmo e ischemia delle estremità e di altri tessuti, incluso il sistema nervoso centrale. È ... la claritromicina deve essere utilizzata con cautela nei pazienti con malattia coronarica, grave insufficienza cardiaca, ... caratterizzata da vasospasmo ed ischemia delle estremità e di altri tessuti, incluso il sistema nervoso centrale. È ... la claritromicina deve essere utilizzata con cautela nei pazienti con malattia coronarica, grave insufficienza cardiaca, ...
6% di LVEF inoltre gli utilizzatori di AAS hanno mostrato un volume delle placche coronariche significativamente più alto ... a tali gravi effetti avversi labuso di steroidi incide fortemente sul sistema cardiovascolare potendo generare vasospasmo ...
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Vasospasmo coronarico. Aneurisma dissecante!. Embolia polmonare. Pneumotorace. Pericardite. Polmonite. Spasmo esofageo o ... Quindi linfarto non Q o per meglio dire Non-STEMI si verifica di solito per incompleta occlusione di un ramo coronarico e ... E una necrosi acuta del miocardio dovuta ad occlusione trombotica di unarteria coronarica aterosclerotica. Si distinguono. ... Leffetto della nitroglicerina è quello di distribuire il flusso coronarico al subendocardio, ridurre il precarico e il ...
Inoltre lergotismo può anche evolvere in segni e sintomi di ischemia vascolare di altri tessuti come il vasospasmo renale o ... In caso di costrizione coronarica dovrebbe essere iniziato un appropriato trattamento come la nitroglicerina. ... Per quanto riguarda il vasospasmo periferico, ricorrere alla somministrazione endovena di vasodilatatori come il nitroprussiato ... infarto anche in pazienti con una storia non nota di cardiopatia coronarica. I pazienti in trattamento con Cafergot dovrebbero ...
... sono stati associati ad aumentato rischio di vasospasmo coronarico acuto e di angina o infarto miocardico.. Esofagite, gastrite ...
Il vasospasmo, considerato un tempo il meccanismo patogenetico più frequente , è oggi alquanto svalutato come fattore ... Bradi-tachiaritmia in pazienti con cardiopatie coronariche. Queste affezioni sembrano dare più facilmente sintomi globale da ...
Vasospasmo coronarico. < Vasospasmo intracranico. 193288d174433 < Vasotocina. 193291d174435 < Vasovasostomia. 193336, ... Stenosi coronarica ricorrente. < Stenosi coronarica. < Stenosi del canale spinale. < Stenosi dellarteria carotide. < Stenosi ... Malattia coronarica. < Malattia cronica. < Malattia da accumulo di acido sialico. < Malattia da accumulo di esteri del ... Trombosi coronarica. < Trombosi del seno cavernoso. < Trombosi del seno laterale. < Trombosi del seno sagittale. < Trombosi ...
Incidenza di vasospasmo coronarico con ablazione con elettroporazione >> [clicca qui]. \,/\,/\,/ Anticoagulanti orali vs ... Rischi precoci versus rischi tardivi per sindrome coronarica acuta: modelli di placca aterosclerotica coronarica >> [clicca qui ... Trattamento della restenosi coronarica con: un pallone non medicato, con un pallone medicato o con uno stent medicato: ... Quantità di esercizio versus intensità e progressione di aterosclerosi coronarica in atleti di mezza età e più anziani >> [ ...
Lo strumento dilata i vasi coronarici, stimola la nutrizione del cervello e di parti dellocchio, purifica i passaggi capillari ... Leffetto CleanVision allevia leggermente il vasospasmo - uno dei risultati negativi dello stress costante - riduce la ...
Luso contemporaneo di ergotamina e di farmaci contenenti ergotamina può provocare un vasospasmo persistente (lintervallo tra ... Ipersensibilità, forme basali, oftalmoplegiche, emiplegiche di emicrania, malattia coronarica (inclusa quella sospetta), angina ...
  • Ci sono due tipi di malattia coronarica: terreno insufficienza coronarica acuta e hronicheskuyu.Na quando disturbato afflusso di sangue al cuore, possono sviluppare nuovi e più gravi manifestazioni e forme di aterosclerosi - infarto, angina, malattia coronarica. (nextews.com)
  • Il trattamento si avvale di farmaci antiaggreganti piastrinici, anticoagulanti, nitrati, beta-bloccanti e, per l'infarto miocardico con sopraslivellamento del tratto ST, riperfusione in emergenza tramite farmaci fibrinolitici, angioplastica percutanea oppure, occasionalmente, bypass aorto-coronarico. (msdmanuals.com)
  • Pertanto, il primo studio di cardiochirurgia interamente dedicato alle donne vuole costituire una sorta di "esperimento pilota", essendo destinato al miglioramento non solo della conoscenza nella realizzazione degli interventi di bypass aorto-coronarico (CABG), ma anche all'indagine delle caratteristiche di una popolazione di studio - quella femminile - che attualmente costituisce appena una modesta frazione del campione arruolato. (sperimentazionicliniche.it)
  • Si tratta dello studio ROMA-Women , che riprende il quesito dello studio ROMA rivolto a capire se innesti arteriosi multipli costituiscano una soluzione migliore rispetto al singolo innesto nei pazienti sottoposti a bypass aorto-coronarico non urgente. (sperimentazionicliniche.it)
  • In termini di evoluzione patologica, la malattia coronarica differisce nelle donne rispetto agli uomini essendo caratterizzata da disfunzioni microvascolari e vasospasmi coronarici che, aumentando il rischio di complicanze operatorie, non rendono ottimale l'apposizione di un bypass aorto-coronarico. (sperimentazionicliniche.it)
  • Di queste l'infarto miocardico acuto, l'angina pectoris di tipo instabile e la morte cardiaca improvvisa sono dette sindromi coronariche acute. (riassuntini.com)
  • Le sindromi coronariche acute sono la conseguenza di un'ostruzione acuta di un'arteria coronaria. (msdmanuals.com)
  • Vi è rischio di vasospasmo periferico o coronarico che può portare ad infarto miocardico. (wikipedia.org)
  • Sumatriptan non deve essere somministrato a pazienti con pregresso infarto miocardico , o che soffrono di cardiopatia ischemica , vasospasmo coronarico (o angina di Prinzmetal), vasculopatie periferiche o a pazienti con segni o sintomi riconducibili a cardiopatia ischemica . (torrinomedica.it)
  • Durata del trattamento Il trattamento endovenoso dell'emorragia subaracnoidea di origine aneurismatica deve essere iniziato prima possibile e non più tardi di 4 giorni dopo l'emorragia e deve essere continuato durante il periodo di massimo rischio di vasospasmo, ad es. (silhouettedonna.it)
  • La principale causa delle cardiopatie ischemiche è la riduzione del flusso ematico coronarico dovuta ad aterosclerosi arteriosa coronarica. (riassuntini.com)
  • Le manifestazioni di aterosclerosi e specie a una lesione dei vasi coronarici che alimentano il muscolo cardiaco - è insufficienza coronarica. (nextews.com)
  • Manifestazioni e forme di aterosclerosi nella sconfitta dei vasi delle gambe - è la malattia occlusiva, coronarico. (nextews.com)
  • Tutte queste sindromi comportano ischemia coronarica acuta e si distinguono in base ai sintomi, ai reperti ECG, e ai livelli dei marker cardiaci. (msdmanuals.com)
  • Restringimento aterosclerotico fisso di dimensioni tali da provocare stenosi permanente delle arterie coronariche (più del 75% del lume ostruito). (riassuntini.com)
  • Dunque queste modificazioni acute della morfologia della placca si traducono in tutti i casi in un processo trombotico che comporta ostruzione del lume e dunque stenosi coronarica. (riassuntini.com)
  • L' ecocardiogramma e l'angiografia coronarica mostravano che una parte del cuore non si contraeva più. (medicinalive.com)
  • Date le sue proprietà vasocostrittrici, l'ergotamina può causare un'ischemia miocardica o, in rari casi, infarto anche in pazienti con una storia non nota di cardiopatia coronarica. (pazienti.it)
  • Bradi-tachiaritmia in pazienti con cardiopatie coronariche. (sergiopandolfiozonoterapia.com)
  • Vi è rischio di vasospasmo periferico o coronarico che può portare ad infarto miocardico. (wikipedia.org)
  • L'utilizzo quotidiano prolungato di Cafergot o l'utilizzo di dosi superiori a quelle raccomandate deve essere evitato poiché può causare vasospasmo. (pazienti.it)
  • L'uso contemporaneo di ergotamina e di farmaci contenenti ergotamina può provocare un vasospasmo persistente (l'intervallo tra l'assunzione di questi farmaci deve essere di almeno 24 ore). (farmaciadiprima.com)
  • Il trattamento si avvale di farmaci antiaggreganti piastrinici, anticoagulanti, nitrati, beta-bloccanti e, per l'infarto miocardico con sopraslivellamento del tratto ST, riperfusione in emergenza tramite farmaci fibrinolitici, angioplastica percutanea oppure, occasionalmente, bypass aorto-coronarico. (msdmanuals.com)