Un sistema di organi e tessuti quel processo e trasportare cellule immunitarie e LYMPH.
Vasi tubulare che partecipano al trasporto di LYMPH e linfociti.
Studio radiografica del sistema linfatico dopo l ’ iniezione del mezzo di contrasto.
Parete cellulare intatta Intima) del (i linfonodi (ad esempio, l'alta endoteliale venule linfatico). È più permeabile di ’ endotelio vascolare, senza l ’ assorbimento selettivo e funzionamento principalmente per rimuovere le proteine plasmatiche, che hanno filtrata attraverso i capillari nel tessuto spazi.
La formazione di VESSELS linfatico.
Edema per intralcio alla i linfonodi o disturbi dei linfonodi.
Il fluido interstiziale è nel sistema linfatico.
Un tumore benigno derivante da una malformazione congenita del sistema linfatico. Lymphangioendothelioma è un tipo di lymphangioma in cui le cellule endoteliali sono i componenti dominanti.
Una crescita cistica provenienti da del tessuto linfatico, e si trova di solito nel collo, ascella, o all'inguine.
Congenito o acquisito anomalie strutturali del sistema linfatico (- linfoidi), compresi i i linfonodi.
Un recettore del fattore di crescita delle cellule endoteliali vascolari la cui espressione è riservata principalmente all 'endotelio. Linfatico adulti VEGFR-3 preferibilmente si lega al fattore di crescita vascolare endoteliale C e del fattore di crescita vascolare endoteliale D e può essere implicato nel controllo delle lymphangiogenesis.
Un fattore di crescita endoteliale vascolare endoteliale precisione si lega ai VASCULAR LA CRESCITA elemento Receptor-2 e VASCULAR LA CRESCITA endoteliali elemento Receptor-3. Oltre a essere un fattore angiogenico possa agire su VESSELS linfatico per stimolare LYMPHANGIOGENESIS. E 'simile nella struttura di VASCULAR LA CRESCITA endoteliali elemento D in quanto entrambe contengono N- e telopeptide estensioni che non sono stati trovati in altri VEGF familiari.
Radionuclide l ’ imaging del sistema linfatico.
Sono o fagioli di forma ovale (1 - 30 mm di diametro) e il sistema linfatico.
Trasferimento di un neoplasma dal sito primario di linfonodi o altri parti del corpo da parte del sistema linfatico.
L 'impresa di tecnicamente produrre i manzi.
Malattie della LYMPH; LYMPH NODES; o VESSELS linfatico.
Un fattore di crescita endoteliale vascolare endoteliale precisione si lega ai VASCULAR LA CRESCITA elemento Receptor-2 e VASCULAR LA CRESCITA endoteliali elemento Receptor-3. Oltre a essere un fattore angiogenico possa agire su VESSELS linfatico per stimolare LYMPHANGIOGENESIS. E 'simile nella struttura di VASCULAR LA CRESCITA endoteliali elemento C in quanto entrambe contengono N- e telopeptide estensioni che non sono stati trovati in altri VEGF familiari.
Composti che contengono la struttura triphenylmethane anilina in rosaniline, hanno una caratteristica colore rosso magenta e sono utilizzate come AGENTS colorito.
La presenza di chyle nella cavita 'toracica. Dorland, 27 (M)
Un ORTHOHEPADNAVIRUS causando malattie croniche del fegato e carcinoma epatocellulare nei marmotte. E assomiglia al virus dell ’ epatite B.
Le sostanze chimiche e le sostanze che dare colore comprese solubile tinture e pigmenti insolubili vengono impiegati nel inchiostri; PAINTS; e come PRINCIPALI E reagentI.
Un tricarbocyanine colorante usato diagnosticamente della funzionalità epatica e per determinare il volume di sangue e gittata cardiaca.
Una specie di Sciuridae comprendente 14 specie. Sono shortlegged, interrati roditori che vanno in letargo in inverno.
Ogni visualizzazione di modelli strutturali o funzionale degli organi e tessuti per valutazione diagnostica. Include misurare risposte fisiologiche e metabolici stimoli fisici e chimici, nonché ultramicroscopy.
Infestazione da parassiti del sistema linfatico umano WUCHERERIA bancrofti o BRUGIA malayi. È anche chiamato la filariasi linfatico.
Ematiche epiteliali altamente specializzata sulla cuore; sangue VESSELS; sanguigni e linfatici, formando l'endotelio. Sono in forma e poligonali, unite da un momento diramazioni. Diramazioni consentire il tight variabile macromolecules permeabilità a specifici che hanno trasportato oltre il livello delle cellule endoteliali.
La branca della medicina preoccupato con l 'attuazione della nanotecnologia per la prevenzione e trattamento della malattia, si prevede il monitoraggio, riparazione, di costruzione e controllo dei sistemi biologici a livello molecolare, usando progettato nanodevices e NANOSTRUCTURES. (Dal Freitas Jr., nanomedicina, vol 1, 1999).
RIFIUTI che hanno componenti strutturato con almeno una dimensione in un range di dosi da 1 a 100 nanometri. Tali fattori includono NANOCOMPOSITES; nanoparticelle; nanotubi e Nanowires.
Nessuna delle ruminante mammiferi con corna curva del genere dei Ovis, famiglia bovidae. Possiedono lacrimale scanalature e interdigital ghiandole, che si mostra assente in capre.
Nuova una crescita abnorme dei tessuti. Maligni, mostrano un grado di anaplasia e avere le proprietà di invasione e la metastasi, rispetto alla neoplasia benigna.
Histochemical la localizzazione di sostanze immunoreattivi usando etichettato anticorpi il reagentI.
I topi inbred C57Bl sono una particolare linea genetica di Mus musculus, ampiamente utilizzati in ricerca biomedica per i loro tratti geneticamente e fenotipicamente omogenei e stabili.
Il movimento delle cellule di un luogo a un altro. Distinguere CYTOKINESIS che e 'il processo di dividere il citoplasma cellulare.
Rappresentazioni teorico che simula il comportamento o dell 'attività degli processi biologici o malattie. Le cellule come modelli per le malattie in animali viventi, malattia modella, animale e' disponibile. Modello biologico includono l ’ uso di equazioni matematiche, computer e altre apparecchiature elettroniche.
Spontanea o indotta sperimentalmente zoonosi con processi patologici sufficientemente simile a quella delle malattie umane. Sono utilizzati come modelli per delle malattie umane.
Un bianco threadlike verme che induce elefantiasi, Linfagite e chyluria interferendo con la circolazione, linfatico microfilaria sono presenti nel sangue circolante e concluse dalle zanzare.
Lavora con informazioni articoli su argomenti in ogni campo della conoscenza, di solito organizzate in ordine alfabetico, o un lavoro simile limitata ad un particolare campo o soggetto. (Dal ALA glossary of Library and Information Science, 1983)
Biblioteca nazionale della medicina a servizio del personale sanitario e dei consumatori rimanda informazioni dettagliate dall'Istituto Nazionale della Salute e altre fonti di informazioni su specifici riesaminato malattie e le condizioni.
Nessuna delle tubulare si scambiano il sangue nei vasi sanguigni (arterie e arteriole, capillari, venule e vene).
Ghiandole ductless ormoni che secernono direttamente nel sangue CIRCOLAZIONE. Questi ormoni influenzano la METABOLISM e le altre funzioni delle cellule del corpo.
Una ghiandola endocrina molto vascolarizzati lobi costituito da due a una striscia sottile di tessuto con un lobo su ciascun lato della trachea. Secerne ormoni tiroidei dalle cellule follicolare e conseguentemente parafollicular INIETTABILE dalle cellule regolando METABOLISM e CALCIUM livello nel sangue, rispettivamente.
Tumori o tumore delle ghiandole endocrini.
Tumori o il tumore della ghiandola tiroidea.
Processi patologici che coinvolgono la ghiandola tiroidea.
Ormoni naturali secreta dalla ghiandola tiroidea, quali tiroxina, e i loro Synthetic delle purine.
Un insieme eterogeneo di gruppi di patologie, alcune ereditaria, altri acquisito, caratterizzata da anormale struttura o funzione di uno o più degli elementi del tessuto connettivo, ossia, collagene, l'elastina, o il mucopolysaccharides.
Tessuto che sostiene e si lega in altri tessuti. - connettivo ematiche avvolte in una grande quantità di MATRIX extracellulare.
Un insieme eterogeneo di gruppi di collagene autosomally ereditato DISEASES causato da difetti della sintesi del collagene o FIBRILLAR. I diversi sottotipi: Classico, ipermobilita ', vascolare e altri. Comune caratteristiche cliniche includono hyperextensible pelle e delle articolazioni, fragilità cutanea ed una riduzione cicatrizzazione.
Una malattia autosomica dominante disturbi - connettivo con caratteristiche anormale nel cuore, e lo scheletro. Manifestazioni cardiovascolari includono mitrale prolasso della valvola è saltata, dilatazione dell'aorta, e dissezione aortica. Altre caratteristiche lente spostamento (ectopia lentis), disproportioned gambe lunghe e ingrandito dura madre (Dural ectasia), sindrome di Marfan è associata con mutazioni nel gene che codificano fibrillin, elemento importante microfibrils extracellulare del tessuto connettivo.
Un membro della famiglia CCN proteina che regola una varietà di adesione cellulare funzioni extracellulare incluso; CELLULARE MIGRAZIONE; ed extracellulari MATRIX sintesi. E si trova nei condrociti ipertrofica dove si potrebbe avere un ruolo in CHONDROGENESIS e endochondral ossificazione.
Storicamente, un insieme eterogeneo di gruppi di malattia acuta e cronica, compresi artrite reumatoide, lupus eritematoso sistemico, sclerosi sistemica progressiva, dermatomiosite, ecc. questa classificazione è basata sul principio che "collagene" equivale a "del tessuto connettivo presente", ma con il riconoscimento dei diversi tipi di collagene e gli aggregati da essi derivanti come entità distinte entità, il termine "collagene malattie" ora riguarda esclusivamente a quelle ereditato condizioni in cui il difetto primario al livello genetico, e colpisce la biosintesi, collagene post-translational modifica, o elaborazione extracellulare direttamente. (Da Cecil Versione di Medicina, 19 Ed, p1494)

Il sistema linfatico è un sistema del corpo che comprende un vasto network di vasi, organi e tessuti che lavorano insieme per difendere l'organismo dalle infezioni e dalle malattie. È parte integrante del sistema immunitario e svolge un ruolo cruciale nella risposta immunitaria dell'organismo.

Il sistema linfatico è costituito da:

1. Vasi linfatici: sono simili ai vasi sanguigni, ma trasportano la linfa invece del sangue. La linfa è un liquido trasparente che contiene proteine, grassi, glucosio, vitamine e sostanze di rifiuto.
2. Linfa: come accennato in precedenza, è un fluido corporeo che circola all'interno dei vasi linfatici. La linfa trasporta anche i globuli bianchi chiamati linfociti, che sono una parte importante del sistema immunitario.
3. Linfonodi: sono piccoli organi a forma di fagiolo situati in vari punti del corpo, come inguine, ascelle, collo e torace. I linfonodi filtrano la linfa e aiutano a combattere le infezioni rilasciando globuli bianchi nel flusso sanguigno.
4. Milza: è un organo situato nell'addome superiore sinistro, che produce e immagazzina globuli bianchi e filtra il sangue per rimuovere i batteri e altre sostanze nocive.
5. Timo: è un piccolo organo situato dietro lo sterno che produce e matura i linfociti T, una parte importante del sistema immunitario.
6. Midollo osseo: è il tessuto morbido all'interno delle ossa che produce globuli bianchi, globuli rossi e piastrine.

Il sistema linfatico svolge diverse funzioni importanti, tra cui la difesa del corpo dalle infezioni, il filtraggio dei fluidi corporei per rimuovere i detriti cellulari e le sostanze nocive, e la produzione di globuli bianchi. Se il sistema linfatico non funziona correttamente, può portare a infezioni ricorrenti, gonfiore dei linfonodi e altre condizioni di salute.

I vasi linfatici sono sottili condotti presenti nel sistema linfatico che trasportano la linfa, un fluido incolore ricco di globuli bianchi, dalle parti periferiche del corpo verso il cuore. Essi originano dai capillari linfatici situati nei tessuti corporei e confluiscono nei grossi vasi linfatici, che a loro volta si uniscono per formare i due dottozzi toracici principali (destro e sinistro). Il dottozzo toracico sinistro sfocia nel sistema circolatorio vicino all'interno della vena succlavia sinistra, mentre il dottozzo toracico destro si unisce direttamente alla vena succlavia destra.

I vasi linfatici svolgono un ruolo cruciale nel mantenimento dell'omeostasi del corpo umano, poiché contribuiscono al drenaggio dei fluidi interstiziali in eccesso, all'assorbimento dei grassi intestinali e alla difesa immunitaria. Infatti, le cellule del sistema immunitario possono riconoscere ed eliminare eventuali patogeni presenti nella linfa mentre viene trasportata attraverso i vasi linfatici.

In sintesi, i vasi linfatici sono importanti componenti del sistema linfatico che aiutano a mantenere l'equilibrio idrico e proteico dei tessuti, nonché a difendere il corpo dalle infezioni.

La linfografia è una procedura di imaging a raggi X che utilizza un mezzo di contrasto iniettato per rendere visibili i vasi linfatici e i linfonodi. Viene comunemente utilizzata per diagnosticare e valutare le condizioni che colpiscono il sistema linfatico, come la linfangite, il linfedema o il cancro al seno con metastasi ai linfonodi. Durante la procedura, un colorante radioopaco viene iniettato nei vasi linfatici, di solito a livello del piede o della mano, e quindi vengono eseguiti diversi raggi X per seguire il flusso del colorante attraverso il sistema linfatico. La linfografia è ora meno comunemente utilizzata a causa dell'introduzione di tecniche di imaging più avanzate, come la risonanza magnetica e la tomografia computerizzata.

L'endotelio linfatico è una sottile barriera di cellule endoteliali che rivestono il sistema dei vasi linfatici. Questi vasi sono responsabili del trasporto della linfa, un fluido incolore ricco di proteine e globuli bianchi, dai tessuti periferici al cuore. L'endotelio linfatico svolge un ruolo cruciale nella regolazione del traffico cellulare e molecolare tra il sangue e i tessuti, nonché nel drenaggio dei fluidi interstiziali in eccesso e nella risposta immunitaria. A differenza dell'endotelio vascolare, l'endotelio linfatico presenta giunzioni più larghe e porose, che consentono il passaggio di grandi molecole e cellule immunitarie. Inoltre, è dotato di una serie di valvole che impediscono il reflusso del fluido linfatico verso i tessuti periferici.

La linfangiogenesi è un processo fisiologico che implica la formazione di nuovi vasi linfatici da preesistenti. Si verifica naturalmente durante lo sviluppo embrionale e fetale, ma può anche essere indotto in condizioni patologiche come infiammazioni, tumori solidi e ferite.

Nello specifico, i fattori di crescita dei vasi linfatici, come il fattore di crescita endoteliale vascolare-C (VEGF-C), stimolano la proliferazione e la migrazione delle cellule endoteliali linfatiche dai vasi linfatici esistenti. Queste cellule poi si differenziano in cellule endoteliali mature e formano nuovi tubuli linfatici, che possono favorire il drenaggio del fluido interstiziale e delle cellule immunitarie, nonché la diffusione di metastasi tumorali.

La linfangiogenesi è quindi un processo cruciale nella regolazione dell'edema, dell'immunità e della progressione del cancro, ed è stata oggetto di intense ricerche come potenziale bersaglio terapeutico per una varietà di malattie.

Il linfedema è un disturbo caratterizzato dall'accumulo di linfa nei tessuti a causa di un'anomalia o di un danneggiamento del sistema linfatico. Il sistema linfatico è responsabile del drenaggio della linfa, un fluido incolore che contiene proteine, cellule immunitarie e altri detriti cellulari, dai tessuti verso il cuore. Quando questo sistema non funziona correttamente, la linfa non viene drenata adeguatamente e si accumula nei tessuti, causando gonfiore (edema) principalmente a livello degli arti inferiori o superiori.

Il linfedema può essere congenito o acquisito. Il linfedema congenito, noto anche come primario, è presente dalla nascita o si sviluppa entro i primi due anni di vita a causa di un'anomalia del sistema linfatico. Il linfedema acquisito, invece, si verifica più tardivamente nella vita, spesso dopo un intervento chirurgico, radioterapia, infezioni o traumi che danneggiano il sistema linfatico.

Il linfedema può causare sintomi quali gonfiore, sensazione di pesantezza o tensione agli arti, dolore, rigidità articolare e difficoltà nel movimento. Nei casi più gravi, possono verificarsi infezioni ricorrenti, dermatite cronica e alterazioni della pelle, come ispessimenti e ulcerazioni. Il trattamento del linfedema prevede misure conservative come bendaggi compressivi, esercizio fisico, terapia manuale linfatica e cura della pelle, nonché, in alcuni casi, interventi chirurgici per alleviare il gonfiore e prevenire complicanze.

In medicina, la linfa è un fluido che circola nei vasi linfatici e nei canali linfatici situati in tutto il corpo. Si tratta di un liquido trasparente che deriva dal plasma sanguigno e contenente globuli bianchi, principalmente linfociti. La linfa ha un ruolo importante nel sistema immunitario, poiché i linfociti difendono il corpo dalle infezioni e dai tumori. Inoltre, la linfa aiuta anche nell'assorbimento dei grassi alimentari nel tratto gastrointestinale attraverso il dotto toracico. Il sistema linfatico è un sistema di drenaggio parallelo al sistema circolatorio che aiuta a mantenere l'equilibrio idrico e la pressione nei tessuti del corpo.

Un linfangioma è un tipo raro di tumore benigno che si sviluppa nei vasi linfatici, che sono parte del sistema immunitario e aiutano a combattere le infezioni e a drenare i fluidi corporei. I linfangiomi si verificano più comunemente nel collo, nelle ascelle o nella zona inguinale, ma possono svilupparsi anche in altre parti del corpo.

Questi tumori si formano durante lo sviluppo fetale quando i vasi linfatici non riescono a connetterssi correttamente al sistema linfatico principale. Di solito compaiono alla nascita o entro il primo anno di vita, sebbene possano svilupparsi anche in età adulta.

I linfangiomi possono presentarsi come masse singole o multiple, morbide e traslucide, che possono crescere nel tempo. Possono anche causare sintomi come dolore, difficoltà a deglutire o respirare se si trovano in aree vicine alle vie respiratorie o digestive.

Il trattamento dei linfangiomi dipende dalla loro posizione e dimensione. Le opzioni di trattamento includono la chirurgia per rimuovere il tumore, la scleroterapia (un procedimento in cui vengono iniettati nella massa sostanze chimiche che causano il restringimento dei vasi linfatici) e la radiofrequenza (un trattamento che utilizza energia ad alta frequenza per distruggere le cellule tumorali). In alcuni casi, il monitoraggio periodico può essere raccomandato se il linfangioma non causa sintomi o problemi di salute.

Il linfangioma cistico, noto anche come linfangioma semplice o idrocistoma, è un tipo raro di tumore benigno che si sviluppa dai vasi linfatici. Si presenta principalmente alla nascita o nei primi due anni di vita, sebbene possa manifestarsi anche in età adulta.

Questa condizione si caratterizza per la formazione di sacche piene di liquido linfatico sotto la pelle o nelle mucose, come quelle del cavo orale, della lingua o dell'orecchio. Questi sacchi possono variare in dimensioni, da pochi millimetri a diversi centimetri di diametro.

Il linfangioma cistico è spesso asintomatico, ma può causare sintomi quali gonfiore, dolore o sensazione di pesantezza nella zona interessata, infezioni ricorrenti e difficoltà a deglutire o parlare, se situato nel cavo orale o alla base della lingua.

La diagnosi si basa sull'esame fisico e su tecniche di imaging come l'ecografia, la risonanza magnetica nucleare (RMN) o la tomografia computerizzata (TC). Il trattamento può essere chirurgico, con l'asportazione del sacco pieno di liquido, o endovascolare, con l'utilizzo di sostanze sclerosanti per chiudere il sacco. Tuttavia, la recidiva è comune dopo la rimozione chirurgica, soprattutto se non vengono asportati tutti i residui del sacco.

Le anomalie linfatiche si riferiscono a qualsiasi tipo di sviluppo insolito o malformazione del sistema linfatico. Il sistema linfatico è un importante sistema di tessuti e organi che aiuta a proteggere il corpo da infezioni e malattie. È composto da vasi linfatici, linfa, linfonodi, milza, timo e tonsille.

Le anomalie linfatiche possono presentarsi in varie forme, tra cui:

1. Agenesia: assenza congenita di uno o più organi o strutture linfatiche.
2. Ipoplasia: sviluppo insufficiente o sotto la norma di uno o più organi o strutture linfatiche.
3. Ipertrofia: ingrossamento eccessivo di uno o più organi o strutture linfatiche.
4. Displasia: sviluppo anormale di uno o più organi o strutture linfatiche, che può portare a malfunzionamenti o malattie.
5. Malformazioni linfatiche: anomalie congenite del sistema linfatico che possono causare accumulo di linfa nei tessuti (linfedema) o fuoriuscita di linfa al di fuori dei vasi linfatici (linfangiectasia).

Le anomalie linfatiche possono essere asintomatiche o presentare sintomi variabili, a seconda della gravità e dell'estensione delle malformazioni. Tra i sintomi più comuni ci sono gonfiore, dolore, infezioni ricorrenti e difficoltà nella circolazione linfatica.

Le anomalie linfatiche possono essere causate da fattori genetici o ambientali durante lo sviluppo fetale. Possono anche verificarsi come conseguenza di lesioni, interventi chirurgici o radiazioni. Il trattamento dipende dalla natura e dall'estensione delle malformazioni linfatiche e può includere farmaci, fisioterapia, compressione, chirurgia o terapie combinate.

Il Recettore 3 del Fattore di Crescita dell'Endotelio Vascolare (VEGFR-3) è una proteina transmembrana che appartiene alla famiglia dei recettori tirosin chinasi. Si trova principalmente nelle cellule endoteliali e svolge un ruolo cruciale nello sviluppo dei vasi linfatici durante l'embriogenesi.

VEGFR-3 si lega specificamente ai fattori di crescita endoteliali vascolari C (VEGF-C) e D (VEGF-D), che sono importanti per la differenziazione, la proliferazione e la migrazione delle cellule endoteliali linfatiche. L'attivazione di VEGFR-3 tramite il legame con i suoi ligandi porta all'attivazione di diversi segnali intracellulari che regolano questi processi.

In patologie come il cancro, la sovraespressione di VEGFR-3 e dei suoi ligandi è stata associata alla linfangiogenesi (formazione di nuovi vasi linfatici) e alla progressione della malattia. Di conseguenza, VEGFR-3 è considerato un potenziale bersaglio terapeutico per il trattamento di alcuni tumori maligni.

Il Fattore di Crescita Endoteliale Vascolare C (VEGFC) è una proteina appartenente alla famiglia dei fattori di crescita dell'endotelio vascolare (VEGF). Esso svolge un ruolo cruciale nella angiogenesi, ossia la formazione di nuovi vasi sanguigni a partire da quelli preesistenti.

Il VEGFC si lega ai recettori tirosina chinasi VEGFR-2 e VEGFR-3, che sono espressi principalmente sull'endotelio vascolare. Questa interazione stimola una serie di risposte cellulari che portano alla proliferazione, migrazione e sopravvivenza delle cellule endoteliali, nonché all'aumento della permeabilità vascolare.

Il VEGFC è coinvolto nella patogenesi di diverse malattie, tra cui la neoplasia, il cancro e le malattie infiammatorie croniche. In particolare, l'espressione anormale del VEGFC può contribuire allo sviluppo di tumori solidi e alla progressione della malattia oncologica, attraverso la promozione dell'angiogenesi e della linfangiogenesi (formazione di nuovi vasi linfatici).

In sintesi, il VEGFC è un importante regolatore dell'angiogenesi e della linfangiogenesi, con implicazioni patologiche in diverse malattie.

La linfoscintigrafia è una procedura di imaging medico che utilizza radiofarmaci per valutare il sistema linfatico. Viene comunemente utilizzata per studiare il flusso linfatico e identificare i linfonodi regionali prima di interventi chirurgici come la linfonectomia sentinella nei pazienti con cancro della pelle (melanoma) o del seno.

Nel dettaglio, durante questa procedura, un radiofarmaco, solitamente Technetium-99m marcato con un anticorpo monoclonale o una particella colloidale, viene iniettato nel sito interessato (come la pelle o il seno). Questo radiofarmaco viene quindi assorbito dai vasi linfatici e trasportato attraverso il sistema linfatico fino ai linfonodi regionali.

L'attività del radiofarmaco nei linfonodi è quindi rilevata e visualizzata utilizzando una gamma camera, uno strumento di imaging che rileva le radiazioni emesse dal radiofarmaco. Questa procedura fornisce immagini dinamiche del flusso linfatico e statiche dell'accumulo del radiofarmaco nei linfonodi, fornendo informazioni importanti sulla localizzazione e l'estensione della malattia.

La linfoscintigrafia è considerata una procedura sicura con pochi effetti collaterali, principalmente limitati all'iniezione del radiofarmaco. Tuttavia, come per qualsiasi procedura che utilizza radiazioni, deve essere eseguita solo quando il beneficio previsto giustifica l'esposizione alle radiazioni ionizzanti.

I linfonodi sono piccole ghiandole situate in vari punti del corpo, che fanno parte del sistema linfatico. Essi contengono cellule immunitarie e servono a filtrare la linfa, un fluido incolore che trasporta sostanze nutritive ai tessuti e raccoglie i rifiuti cellulari. I linfonodi possono aumentare di dimensioni quando sono infiammati o quando sono presenti infezioni o tumori nella zona circostante, poiché il loro ruolo è quello di combattere le infezioni e aiutare a prevenire la diffusione delle malattie.

Le metastasi linfatiche sono la diffusione del cancro da un sito primario a un gruppo di linfonodi adiacenti tramite il sistema linfatico. Questo accade quando le cellule cancerose si staccano dal tumore primitivo, entrano nel flusso linfatico e vengono trasportate ai linfonodi, dove possono stabilirsi e formare nuovi tumori.

Le metastasi linfatiche sono spesso un indicatore sfavorevole della prognosi del cancro, poiché suggeriscono che il cancro è più avanzato e ha la capacità di diffondersi ad altre parti del corpo. Tuttavia, il trattamento tempestivo e appropriato può ancora avere un impatto significativo sulla sopravvivenza e sulla qualità della vita dei pazienti.

Il trattamento delle metastasi linfatiche dipende dal tipo di cancro e dallo stadio della malattia, ma può includere la chirurgia per rimuovere i linfonodi interessati, la radioterapia per uccidere le cellule cancerose nei linfonodi, e la chemioterapia o terapie target per distruggere le cellule cancerose in tutto il corpo.

In termini medici, l'industria delle carni conservate si riferisce a un settore industriale che produce e commercializza prodotti a base di carne preservati per prolungarne la durata di conservazione e la commestibilità. I metodi di conservazione comunemente utilizzati nell'industria delle carni conservate includono l'essiccazione, la salatura, il fumo, l'aggiunta di additivi chimici come nitriti e nitrati, e la pastorizzazione.

Esempi di prodotti a base di carne conservata comunemente prodotti da questa industria includono prosciutto, pancetta, salsicce, hot dog, mortadella, corned beef, e pesce affumicato. Tuttavia, è importante notare che il consumo di grandi quantità di carni conservate è stato associato a un aumentato rischio di malattie croniche, come il cancro al colon-retto e le malattie cardiovascolari, a causa della presenza di sostanze chimiche nocive e di alti livelli di grassi saturi e sodio.

Le malattie linfatiche si riferiscono a un gruppo diversificato di disturbi che colpiscono il sistema linfatico, un importante componente del sistema immunitario che aiuta a proteggere il corpo dalle infezioni e delle malattie. Il sistema linfatico è composto da una rete di vasi sottili (vasi linfatici), organi linfoidi (come milza, timo, tonsille e linfonodi) e tessuto linfoide diffuso nel corpo.

Le malattie linfatiche possono essere classificate in diverse categorie, tra cui:

1. Linfangite: infiammazione dei vasi linfatici che può causare gonfiore, arrossamento e dolore.
2. Linfoma: un tumore maligno che si sviluppa nei tessuti linfoidi, come i linfonodi, la milza o il midollo osseo. Esistono due principali tipi di linfomi: il linfoma di Hodgkin e il linfoma non-Hodgkin.
3. Malattie infiammatorie dei linfonodi: condizioni che causano gonfiore e infiammazione dei linfonodi, come la linfoadenopatia reattiva, la sarcoidosi e l'amiloidosi.
4. Infezioni del sistema linfatico: infezioni batteriche, virali o fungine che colpiscono il sistema linfatico, come la tubercolosi, la toxoplasmosi e la candidosi.
5. Altre malattie rare del sistema linfatico: tra cui la sindrome di Kartagener, la displasia vascolare linfatica primitiva e il lipedema.

I sintomi delle malattie linfatiche variano ampiamente a seconda della specifica condizione e del suo stadio di avanzamento. Possono includere gonfiore, dolore, arrossamento, febbre, stanchezza, perdita di peso e difficoltà respiratorie. Il trattamento dipende dalla malattia sottostante e può comprendere farmaci, terapia fisica, chirurgia o radioterapia.

Il Fattore di Crescita Endoteliale Vascolare D (VEGF-D) è una proteina appartenente alla famiglia dei fattori di crescita dell'endotelio vascolare (VEGF). Questi fattori sono noti per svolgere un ruolo cruciale nello sviluppo, nella crescita e nella riparazione dei vasi sanguigni.

Più specificamente, il VEGF-D è coinvolto nel processo di angiogenesi, che è la formazione di nuovi vasi sanguigni a partire da quelli preesistenti. Questa proteina lega ed attiva i recettori del fattore di crescita endoteliale vascolare (VEGFR) sulle cellule endoteliali, stimolando la proliferazione e la migrazione di queste cellule, il che porta alla formazione di nuovi vasi sanguigni.

Il VEGF-D è stato identificato come un importante regolatore della linfangiogenesi, ossia la formazione di nuovi vasi linfatici. Questo è particolarmente importante nella malattia nota come linfedema, in cui si verifica una raccolta anormale di linfa nei tessuti a causa di un'ostruzione o di un'insufficienza del sistema linfatico. Alcuni studi hanno suggerito che il VEGF-D possa svolgere un ruolo nella progressione del cancro, poiché la sua espressione è stata associata alla crescita e alla diffusione di alcuni tipi di tumori.

In sintesi, il Fattore di Crescita Endoteliale Vascolare D (VEGF-D) è una proteina che stimola la formazione di nuovi vasi sanguigni e linfatici ed è stata associata alla progressione del cancro.

Il magenta è un termine che si riferisce a un particolare colore, che è una combinazione di rosso e blu. Tuttavia, in campo medico, il termine "colorante magenta" può riferirsi più specificamente al pigmento utilizzato in alcuni test di laboratorio per la visualizzazione e l'analisi di campioni biologici.

Il colorante magenta più comunemente usato in ambito medico è noto come "triphenyltetrazolium chloride" (TTC). Quando il TTC entra in contatto con i tessuti vivi che contengono enzimi attivi, viene convertito in un pigmento rosso-rosato insolubile, noto come formazan.

Il test di TTC è spesso utilizzato per valutare la vitalità dei tessuti, ad esempio nel cuore e nel cervello, dopo un evento ischemico come un infarto miocardico o un ictus. I tessuti vivi che contengono enzimi attivi convertono il TTC in formazan, mentre i tessuti necrotici o danneggiati non sono in grado di farlo. Di conseguenza, i tessuti vitali appaiono rosso-rosato, mentre quelli necrotici rimangono incolori o assumono una colorazione pallida.

In sintesi, il "colorante magenta" è un pigmento utilizzato in alcuni test di laboratorio per la visualizzazione e l'analisi dei tessuti vivi e necrotici.

Il termine medico "chilotorace" si riferisce ad una condizione in cui si accumula nel sacco pleurico (la membrana che riveste i polmoni e l'interno della parete toracica) un eccessivo quantitativo di linfa, a causa di una lesione o blocco del dotto toracico o dei vasi linfatici situati vicino ai polmoni.

La linfa è un liquido incolore che circola nel sistema linfatico e contiene globuli bianchi, lipidi e altri nutrienti. Normalmente, la linfa viene prodotta dai tessuti corporei e drena nei vasi linfatici, che la trasportano verso il cuore. Tuttavia, se i vasi linfatici sono danneggiati o bloccati, la linfa può accumularsi nella cavità pleurica, causando un chilotorace.

I sintomi del chilotorace possono includere dolore al petto, tosse, respiro affannoso e difficoltà respiratorie. Il trattamento può prevedere il drenaggio del liquido in eccesso dalla cavità pleurica, la somministrazione di una dieta a basso contenuto di grassi per ridurre la produzione di linfa e, in alcuni casi, la chirurgia per riparare o bypassare il dotto toracico danneggiato.

Non esiste una definizione medica specifica per un "Virus dell'Epatite B delle Marmotte" poiché l'epatite B è una malattia che colpisce gli esseri umani e non le marmotte. L'epatite B è causata dal virus HBV (Hepatitis B Virus) che si trasmette attraverso il contatto con sangue infetto, sesso non protetto, droghe iniettabili condivise o da madre a figlio durante il parto.

Non ci sono ceppi o varianti del virus dell'epatite B specifici per le marmotte o qualsiasi altro animale selvatico. Pertanto, non esiste un "Virus dell'Epatite B delle Marmotte" come tale nella terminologia medica. Tuttavia, è importante notare che gli animali possono avere malattie simili al virus dell'epatite B, ma sono causate da diversi tipi di virus e non possono essere trasmessi all'uomo.

In medicina, i coloranti sono sostanze chimiche utilizzate per dare un colore distinto a diversi campioni biologici o materiali medicali. Vengono comunemente impiegati in laboratorio per la colorazione dei tessuti, cellule e microrganismi nelle procedure di microscopia ottica, al fine di aumentare il contrasto e facilitare l'osservazione e l'identificazione delle strutture o componenti specifici.

I coloranti possono legarsi a diversi componenti cellulari o tissutali, come ad esempio:

1. Nucleici (DNA e RNA): coloranti come il blu di metilene, l'ematossilina e la safranina O possono legarsi all'acido desossiribonucleico (DNA) o all'acido ribonucleico (RNA), evidenziando i nuclei cellulari.
2. Proteine: coloranti come l'ematossilina, l'eosina e il bianco di bromofenolo possono legarsi a proteine specifiche, consentendo la visualizzazione di diversi organuli citoplasmatici o strutture tissutali.
3. Lipidi: coloranti come l'olio rosso O possono essere utilizzati per evidenziare i lipidi nelle cellule adipose o nei depositi lipidici intracellulari.
4. Microrganismi: coloranti come il gram, la colorazione di Ziehl-Neelsen e la colorazione di Giemsa possono essere utilizzati per identificare e classificare batteri, funghi e protozoi in base alle loro caratteristiche morfologiche e alla composizione chimica della parete cellulare.

L'uso appropriato dei coloranti è fondamentale per una corretta interpretazione dei risultati microscopici e per la diagnosi di varie condizioni patologiche, come infiammazioni, infezioni e neoplasie.

La Verde Indocianina, nota anche come Indocyanina Verde (ICG), è un composto organico utilizzato in campo medico come colorante fluorescente per la fluorangiografia, una tecnica di imaging che consente di visualizzare la vascolarizzazione dei tessuti e l'afflusso di sangue.

L'ICG viene iniettato per via endovenosa e lega reversibilmente con le proteine plasmatiche, principalmente con l'albumina sierica. Successivamente, l'ICG fluoresce quando viene eccitato dalla luce vicina all'infrarosso, permettendo di rilevare la sua presenza e distribuzione attraverso specifici dispositivi medici.

L'utilizzo della Verde Indocianina è approvato per la valutazione dell'efficacia della circolazione sanguigna durante le procedure di bypass coronarico, l'angiografia retinica e la diagnosi delle malattie epatiche. Inoltre, negli ultimi anni, ha trovato applicazioni anche nella chirurgia oncologica e della retina per facilitare la visualizzazione dei margini di resezione e migliorare l'esito degli interventi.

Nonostante i suoi numerosi impieghi, è importante utilizzare la Verde Indocianina con cautela a causa delle possibili reazioni allergiche e della tossicità renale in caso di insufficienza renale o sovradosaggio.

Non ci sono definizioni mediche standard per il termine "marmotta". Il termine si riferisce generalmente a un animale appartenente alla famiglia degli Sciuridi e al genere Marmota. Queste creature terricole vivono in gran parte dell'emisfero settentrionale, comprese le montagne rocciose del Nord America e l'Eurasia. Sono noti per la loro capacità di andare in letargo durante i mesi invernali.

Tuttavia, il termine "marmotta" può apparire in alcuni contesti medici o scientifici come sinonimo di "torpore", uno stato di sonno simile all'ibernazione osservato in alcuni animali, compresi gli esseri umani, durante i periodi di grave malattia o stress. In questo contesto, il termine è usato per descrivere una condizione fisiologica specifica e non si riferisce all'animale marmotta.

Assicurati di cercare la spiegazione appropriata in base al contesto della tua domanda o del tuo studio medico.

La Diagnostica per Immagini è una branca della medicina che utilizza diverse tecnologie per creare immagini del corpo umano, dei suoi organi e tessuti al fine di diagnosticare, monitorare o escludere condizioni patologiche, lesioni o malattie. Queste tecniche forniscono informazioni visive dettagliate che possono aiutare i medici a comprendere lo stato di salute del paziente e prendere decisioni informate sul trattamento.

Ecco alcuni esempi comuni di esami di diagnostica per immagini:

1. Radiografia: utilizza radiazioni ionizzanti per creare immagini dettagliate delle ossa, dei tessuti molli e di altri organi interni. Viene spesso utilizzata per diagnosticare fratture, infezioni ossee e altre condizioni scheletriche.

2. Tomografia Computerizzata (TC): utilizza raggi X per acquisire una serie di immagini bidimensionali del corpo da diverse angolazioni, che vengono quindi combinate al computer per creare immagini tridimensionali dettagliate degli organi e dei tessuti interni. Viene spesso utilizzata per rilevare tumori, ictus, lesioni traumatiche e altre condizioni mediche complesse.

3. Risonanza Magnetica (RM): utilizza campi magnetici e onde radio per creare immagini dettagliate dei tessuti molli, come il cervello, la colonna vertebrale, i muscoli e i legamenti. Viene spesso utilizzata per diagnosticare lesioni sportive, malattie degenerative delle articolazioni, tumori cerebrali e altre condizioni mediche.

4. Ecografia: utilizza onde sonore ad alta frequenza per creare immagini dei tessuti molli e degli organi interni. Viene spesso utilizzata per visualizzare il feto durante la gravidanza, diagnosticare malattie del cuore e dei vasi sanguigni, e valutare lesioni muscolari e tendinee.

5. Tomografia Computerizzata (TC): utilizza raggi X per creare immagini dettagliate degli organi interni e dei tessuti molli. Viene spesso utilizzata per diagnosticare tumori, ictus, lesioni traumatiche e altre condizioni mediche complesse.

6. Medicina Nucleare: utilizza piccole quantità di sostanze radioattive per creare immagini dettagliate degli organi interni e dei tessuti molli. Viene spesso utilizzata per diagnosticare tumori, malattie cardiovascolari e altre condizioni mediche complesse.

7. PET Scan: utilizza una piccola quantità di sostanza radioattiva per creare immagini dettagliate del metabolismo dei tessuti molli e degli organi interni. Viene spesso utilizzata per diagnosticare tumori, malattie cardiovascolari e altre condizioni mediche complesse.

8. Densitometria Ossea: utilizza raggi X per creare immagini dettagliate della densità ossea. Viene spesso utilizzata per diagnosticare l'osteoporosi e valutare il rischio di fratture.

9. Elettrocardiogramma (ECG): registra l'attività elettrica del cuore. Viene spesso utilizzato per diagnosticare malattie cardiovascolari e altre condizioni mediche complesse.

10. Ecografia: utilizza onde sonore ad alta frequenza per creare immagini dettagliate degli organi interni e dei tessuti molli. Viene spesso utilizzata per diagnosticare tumori, malattie cardiovascolari e altre condizioni mediche complesse.

11. Risonanza Magnetica (RM): utilizza un campo magnetico e onde radio per creare immagini dettagliate degli organi interni e dei tessuti molli. Viene spesso utilizzata per diagnosticare tumori, malattie cardiovascolari e altre condizioni mediche complesse.

12. Tomografia Computerizzata (TC): utilizza raggi X per creare immagini dettagliate degli organi interni e dei tessuti molli. Viene spesso utilizzata per diagnosticare tumori, malattie cardiovascolari e altre condizioni mediche complesse.

13. Angiografia: utilizza un mezzo di contrasto per creare immagini dettagliate dei vasi sanguigni. Viene spesso utilizzata per diagnosticare malattie cardiovascolari e altre condizioni mediche complesse.

14. Biopsia: preleva un campione di tessuto da un organo o una lesione per l'esame al microscopio. Viene spesso utilizzata per diagnosticare tumori, malattie infettive e altre condizioni mediche complesse.

15. Esami del sangue: misurano i livelli di sostanze chimiche, ormoni, vitamine, minerali e altri componenti nel sangue. Vengono spesso utilizzati per monitorare la salute generale, diagnosticare malattie e valutare l'efficacia della terapia.

16. Test di imaging: utilizzano radiazioni, ultrasuoni, campi magnetici o altri metodi per creare immagini degli organi interni e dei tessuti molli. Vengono spesso utilizzati per diagnosticare malattie, monitorare la salute generale e pianificare il trattamento.

17. Elettrocardiogramma (ECG): registra l'attività elettrica del cuore. Viene spesso utilizzato per diagnosticare problemi cardiovascolari, monitorare la salute generale e pianificare il trattamento.

18. Test di funzionalità respiratoria: misurano la capacità polmonare e l'efficienza del sistema respiratorio. Vengono spesso utilizzati per diagnosticare malattie polmonari, monitorare la salute generale e pianificare il trattamento.

19. Test di funzionalità renale: misurano la capacità dei reni di filtrare i rifiuti dal sangue. Vengono spesso utilizzati per diagnosticare malattie renali, monitorare la salute generale e pianificare il trattamento.

20. Test di funzionalità epatica: misurano la capacità del fegato di svolgere le sue funzioni metaboliche. Vengono spesso utilizzati per diagnosticare malattie epatiche, monitorare la salute generale e pianificare il trattamento.

21. Test genetici: analizzano il DNA per identificare mutazioni associate a malattie ereditarie o predisposizione alle malattie. Vengono spesso utilizzati per diagnosticare malattie genetiche, pianificare il trattamento e prendere decisioni informate sulla salute riproduttiva.

22. Test di screening: vengono eseguiti su persone apparentemente sane per identificare precocemente i segni di malattia o condizioni che possono aumentare il rischio di sviluppare una malattia in futuro. Alcuni test di screening comuni includono mammografie, pap-test e colesterolo nel sangue.

23. Test diagnostici: vengono eseguiti per confermare o escludere la presenza di una specifica condizione medica dopo che i sintomi sono comparsi. Alcuni test diagnostici comuni includono radiografie, TAC e risonanza magnetica.

24. Test di monitoraggio: vengono eseguiti per tenere traccia della progressione o del decorso di una condizione medica esistente. Questi test possono essere utilizzati per valutare l'efficacia del trattamento e apportare modifiche al piano di cura se necessario.

25. Test predittivi: vengono eseguiti per prevedere il rischio di sviluppare una malattia in futuro sulla base di fattori di rischio noti o biomarcatori specifici. Questi test possono essere utilizzati per informare le decisioni relative alla gest

L'elefantiasi da filariasi è una condizione medica causata dalla filariasi linfatica, un'infezione parassitaria che colpisce il sistema linfatico. Questa infezione è generalmente trasmessa all'uomo attraverso la puntura di zanzare infette. I parassiti responsabili dell'infezione sono noti come filarie e possono ostruire i vasi linfatici, portando ad un accumulo di linfa nel tessuto circostante.

Nei casi gravi e cronici, questo accumulo di linfa può causare un ingrossamento estremo degli arti, della scrote negli uomini o dei seni nelle donne, noto come elefantiasi. L'elefantiasi da filariasi è caratterizzata da noduli durosi e tumefazioni cutanee, che possono essere dolorose e pruriginose. Questa condizione può avere un impatto significativo sulla qualità della vita di una persona, poiché può causare difficoltà nella deambulazione, nell'esecuzione delle attività quotidiane e può anche portare a stigma sociale.

Il trattamento dell'elefantiania da filariasi si concentra sulla eliminazione del parassita responsabile dell'infezione, che di solito viene fatto con farmaci antiparassitari come il dietilcarbamazina o l'ivermectina. Tuttavia, il danno ai vasi linfatici può essere irreversibile e la riduzione dei sintomi può richiedere un trattamento a lungo termine. La prevenzione è fondamentale per ridurre il rischio di infezione da filariasi linfatica, che include l'uso di repellenti per zanzare, la copertura della pelle durante le ore di punta delle zanzare e la somministrazione di farmaci antiparassitari a scopo preventivo nelle aree endemiche.

Le cellule endoteliali sono un tipo specifico di cellule che rivestono internamente i vasi sanguigni e linfatici, formando una barriera semipermeabile tra il sangue o la linfa e i tessuti circostanti. Queste cellule svolgono un ruolo cruciale nel mantenere l'omeostasi vascolare, contribuendo a regolare la permeabilità vascolare, l'infiammazione, l'angiogenesi (formazione di nuovi vasi sanguigni) e la coagulazione del sangue.

Le cellule endoteliali presentano una superficie apicale a contatto con il lumen vascolare e una basale rivolta verso i tessuti circostanti. Esse secernono diversi fattori chimici che influenzano la contrazione delle cellule muscolari lisce della parete vascolare, regolando così il diametro del vaso sanguigno e la pressione sanguigna.

Inoltre, le cellule endoteliali partecipano alla risposta immunitaria attraverso l'espressione di molecole adesive che consentono il legame e il transito dei leucociti (globuli bianchi) dal circolo sanguigno ai siti infiammati. Queste cellule possono anche subire alterazioni fenotipiche in risposta a stimoli ambientali, come l'ipossia o l'infiammazione, contribuendo allo sviluppo di patologie vascolari, come l'aterosclerosi.

In sintesi, le cellule endoteliali sono un componente essenziale del sistema cardiovascolare e svolgono funzioni cruciali nel mantenere la salute dei vasi sanguigni e dell'intero organismo.

La nanomedicina è un ramo interdisciplinare della scienza e della tecnologia che si occupa dello studio, della progettazione, della characterizzazione, della produzione e dell'applicazione di strutture, dispositivi e sistemi a base di materiali o costituiti da unità fondamentali con dimensioni nell'intervallo dei 1-100 nanometri (nm). Più specificamente, la nanomedicina si riferisce all'uso di tali strutture per la diagnosi, il trattamento, il monitoraggio e la prevenzione delle malattie a livello molecolare.

Le applicazioni della nanomedicina includono, tra le altre, la terapia farmacologica mirata, che utilizza particelle o vettori nanometrici per veicolare farmaci direttamente ai siti di malattia, aumentandone l'efficacia e riducendone gli effetti collaterali sistemici; l'imaging molecolare ad alta risoluzione, che sfrutta le proprietà ottiche o magnetiche delle nanoparticelle per rilevare e monitorare i processi patologici a livello cellulare e subcellulare; e la rigenerazione tissutale e la medicina rigenerativa, che utilizzano scaffold o matrici nanostrutturate per promuovere la crescita e la differenziazione di cellule staminali o progenitrici.

Nonostante i progressi significativi compiuti negli ultimi anni, la nanomedicina è ancora un campo emergente che presenta numerose sfide tecniche, regolatorie e etiche da affrontare prima di poter essere ampiamente adottata in ambito clinico. Tra queste, vi sono la necessità di sviluppare metodi di produzione scalabili e riproducibili, di valutare i rischi associati alla tossicità delle nanoparticelle e di definire standard normativi per la sperimentazione preclinica e clinica.

In medicina e scienza, il termine "nanostrutture" si riferisce a strutture create dall'uomo o presenti in natura con dimensioni comprese tra 1 e 100 nanometri (nm). Una nanometro è un miliardesimo di metro.

Le nanostrutture possono essere costituite da diversi materiali, come metalli, semiconduttori o polimeri, e possono avere forme e proprietà diverse. Alcune nanostrutture si verificano naturalmente, come le proteine, i virus e alcuni tipi di minerali. Tuttavia, la maggior parte delle nanostrutture sono progettate e create dall'uomo utilizzando tecniche di fabbricazione avanzate.

Le nanostrutture hanno proprietà uniche che dipendono dalle loro dimensioni ridotte. Ad esempio, possono avere una maggiore area superficiale rispetto alle strutture più grandi, il che può renderle più reattive o conduttive. Queste proprietà possono essere sfruttate in vari campi, come la medicina, l'ingegneria e l'elettronica.

In medicina, le nanostrutture vengono studiate per una varietà di applicazioni, tra cui il rilascio controllato di farmaci, la diagnosi precoce delle malattie e la terapia mirata dei tumori. Ad esempio, i nanomateriali possono essere utilizzati per creare sistemi di consegna di farmaci che proteggono il farmaco dal sistema immunitario fino a quando non raggiunge il bersaglio desiderato, come una cellula cancerosa. Inoltre, le nanostrutture possono essere utilizzate per creare sensori altamente sensibili e specifici che possono rilevare biomarcatori delle malattie a livelli estremamente bassi.

Tuttavia, l'uso di nanostrutture in medicina presenta anche alcune sfide e preoccupazioni, come la tossicità dei nanomateriali e la loro distribuzione nel corpo. Pertanto, è importante condurre ulteriori ricerche per comprendere meglio i potenziali rischi e benefici delle nanostrutture in medicina.

Nonostante il termine "pecore" possa sembrare inappropriato come richiesta per una definizione medica, potremmo considerare un aspetto particolare della relazione tra esseri umani e pecore nel contesto dell'igiene e della medicina. In questo caso, la parola "pecora" può essere utilizzata in riferimento a qualcuno che segue ciecamente o imita gli altri senza pensare o considerando le conseguenze. Questa condotta è nota come "comportamento da pecore", che non è altro che l'esatto opposto dell'approccio critico e indipendente che dovrebbe essere adottato nel campo medico, sia dai professionisti della sanità che dai pazienti.

Definizione:
Comportamento da pecore (nella medicina): un atteggiamento o una condotta in cui qualcuno segue o imita ciecamente gli altri senza riflettere sulle conseguenze, specialmente quando ci si riferisce a questioni mediche o di salute. Tale comportamento può portare a scelte non informate o a decisioni prese senza un'adeguata considerazione delle proprie esigenze e circostanze personali.

Esempio:
Un paziente che assume farmaci prescritti ad altri, senza consultare il proprio medico o verificarne l'idoneità e la sicurezza per sé, sta mostrando un tipico comportamento da pecore.

La medicina definisce le neoplasie come un'eccessiva proliferazione di cellule che si accumulano e danno origine a una massa tissutale anomala. Queste cellule possono essere normali, anormali o precancerose. Le neoplasie possono essere benigne (non cancerose) o maligne (cancerose).

Le neoplasie benigne sono generalmente più lente a crescere e non invadono i tessuti circostanti né si diffondono ad altre parti del corpo. Possono comunque causare problemi se premono su organi vitali o provocano sintomi come dolore, perdita di funzionalità o sanguinamento.

Le neoplasie maligne, invece, hanno la capacità di invadere i tessuti circostanti e possono diffondersi ad altre parti del corpo attraverso il sistema circolatorio o linfatico, dando origine a metastasi. Queste caratteristiche le rendono pericolose per la salute e possono portare a gravi complicazioni e, in alcuni casi, alla morte se non trattate adeguatamente.

Le neoplasie possono svilupparsi in qualsiasi parte del corpo e possono avere diverse cause, come fattori genetici, ambientali o comportamentali. Tra i fattori di rischio più comuni per lo sviluppo di neoplasie ci sono il fumo, l'esposizione a sostanze chimiche nocive, una dieta scorretta, l'obesità e l'età avanzata.

L'immunoistochimica è una tecnica di laboratorio utilizzata in patologia e ricerca biomedica per rilevare e localizzare specifiche proteine o antigeni all'interno di cellule, tessuti o organismi. Questa tecnica combina l'immunochimica, che studia le interazioni tra anticorpi e antigeni, con la chimica istologica, che analizza i componenti chimici dei tessuti.

Nell'immunoistochimica, un anticorpo marcato (con un enzima o fluorocromo) viene applicato a una sezione di tessuto fissato e tagliato sottilmente. L'anticorpo si lega specificamente all'antigene desiderato. Successivamente, un substrato appropriato viene aggiunto, che reagisce con il marcatore enzimatico o fluorescente per produrre un segnale visibile al microscopio. Ciò consente di identificare e localizzare la proteina o l'antigene target all'interno del tessuto.

L'immunoistochimica è una tecnica sensibile e specifica che fornisce informazioni cruciali sulla distribuzione, l'identità e l'espressione di proteine e antigeni in vari processi fisiologici e patologici, come infiammazione, infezione, tumori e malattie neurodegenerative.

I topi inbred C57BL (o C57 Black) sono una particolare linea genetica di topi da laboratorio comunemente utilizzati in ricerca biomedica. Il termine "inbred" si riferisce al fatto che questi topi sono stati allevati per molte generazioni con riproduzione tra fratelli e sorelle, il che ha portato alla formazione di una linea genetica altamente uniforme e stabile.

La linea C57BL è stata sviluppata presso la Harvard University nel 1920 ed è ora mantenuta e distribuita da diversi istituti di ricerca, tra cui il Jackson Laboratory. Questa linea genetica è nota per la sua robustezza e longevità, rendendola adatta per una vasta gamma di studi sperimentali.

I topi C57BL sono spesso utilizzati come modelli animali in diversi campi della ricerca biomedica, tra cui la genetica, l'immunologia, la neurobiologia e la farmacologia. Ad esempio, questa linea genetica è stata ampiamente studiata per quanto riguarda il comportamento, la memoria e l'apprendimento, nonché le risposte immunitarie e la suscettibilità a varie malattie, come il cancro, le malattie cardiovascolari e le malattie neurodegenerative.

È importante notare che, poiché i topi C57BL sono un ceppo inbred, presentano una serie di caratteristiche genetiche fisse e uniformi. Ciò può essere vantaggioso per la riproducibilità degli esperimenti e l'interpretazione dei risultati, ma può anche limitare la generalizzabilità delle scoperte alla popolazione umana più diversificata. Pertanto, è fondamentale considerare i potenziali limiti di questo modello animale quando si interpretano i risultati della ricerca e si applicano le conoscenze acquisite all'uomo.

In medicina, il termine "movimento cellulare" si riferisce al movimento spontaneo o diretto di cellule viventi, che può verificarsi a causa della contrazione dei propri meccanismi interni o in risposta a stimoli esterni.

Un esempio ben noto di movimento cellulare è quello delle cellule muscolari scheletriche, che si accorciano e si ispessiscono per causare la contrazione muscolare e il movimento del corpo. Altre cellule, come i globuli bianchi nel sangue, possono muoversi spontaneamente per aiutare a combattere le infezioni.

Inoltre, il termine "movimento cellulare" può anche riferirsi alla migrazione di cellule durante lo sviluppo embrionale o la riparazione dei tessuti, come quando le cellule staminali si muovono verso un'area danneggiata del corpo per aiutare a ripararla.

Tuttavia, è importante notare che il movimento cellulare può anche essere alterato in alcune condizioni patologiche, come nel caso di malattie neuromuscolari o immunitarie, dove la capacità delle cellule di muoversi correttamente può essere compromessa.

In medicina e ricerca biomedica, i modelli biologici si riferiscono a sistemi o organismi viventi che vengono utilizzati per rappresentare e studiare diversi aspetti di una malattia o di un processo fisiologico. Questi modelli possono essere costituiti da cellule in coltura, tessuti, organoidi, animali da laboratorio (come topi, ratti o moscerini della frutta) e, in alcuni casi, persino piante.

I modelli biologici sono utilizzati per:

1. Comprendere meglio i meccanismi alla base delle malattie e dei processi fisiologici.
2. Testare l'efficacia e la sicurezza di potenziali terapie, farmaci o trattamenti.
3. Studiare l'interazione tra diversi sistemi corporei e organi.
4. Esplorare le risposte dei sistemi viventi a vari stimoli ambientali o fisiologici.
5. Predire l'esito di una malattia o la risposta al trattamento in pazienti umani.

I modelli biologici offrono un contesto più vicino alla realtà rispetto ad altri metodi di studio, come le simulazioni computazionali, poiché tengono conto della complessità e dell'interconnessione dei sistemi viventi. Tuttavia, è importante notare che i modelli biologici presentano anche alcune limitazioni, come la differenza di specie e le differenze individuali, che possono influenzare la rilevanza dei risultati ottenuti per l'uomo. Pertanto, i risultati degli studi sui modelli biologici devono essere interpretati con cautela e confermati in studi clinici appropriati sull'uomo.

I Modelli Animali di Malattia sono organismi non umani, spesso topi o roditori, ma anche altri mammiferi, pesci, insetti e altri animali, che sono stati geneticamente modificati o esposti a fattori ambientali per sviluppare una condizione o una malattia che assomiglia clinicamente o fisiologicamente a una malattia umana. Questi modelli vengono utilizzati in ricerca biomedica per studiare i meccanismi della malattia, testare nuovi trattamenti e sviluppare strategie terapeutiche. I ricercatori possono anche usare questi modelli per testare l'innocuità e l'efficacia dei farmaci prima di condurre studi clinici sull'uomo. Tuttavia, è importante notare che i modelli animali non sono sempre perfetti rappresentanti delle malattie umane e devono essere utilizzati con cautela nella ricerca biomedica.

Wuchereria bancrofti è un parassita nematode (verme rotondo) che causa la filariasi linfatica, una malattia tropicale negletta. Questo tipo di filaria è responsabile della maggior parte dei casi di filariasi linfatica globale. Il parassita viene trasmesso all'uomo attraverso la puntura di zanzare infette durante il pasto di sangue.

Dopo che il parassita entra nel corpo umano, si sviluppa e vive nel sistema linfatico, causando danni progressivi ai vasi linfatici e gonfiore cronico dei tessuti, noto come elefantiasi. I sintomi più comuni includono gonfiore delle gambe, genitali ingrossati e piaghe cutanee. In alcuni casi, la filariasi linfatica può anche causare disfunzioni renali e problemi cardiovascolari.

La diagnosi di Wuchereria bancrofti si basa sull'identificazione del parassita nelle analisi del sangue o nei campioni di tessuto prelevati durante la biopsia. Il trattamento prevede l'uso di farmaci antiparassitari come il dietilcarbamazina, che uccide i vermi adulti e le larve microfilarie. Tuttavia, il trattamento non può invertire i danni ai tessuti causati dalla malattia. La prevenzione si basa sulla lotta alle zanzare infette e sull'uso di farmaci antiparassitari per ridurre la trasmissione della malattia nelle comunità endemiche.

"Encyclopedias as Topic" non è una definizione medica. È in realtà una categoria o un argomento utilizzato nella classificazione dei termini medici all'interno della Medical Subject Headings (MeSH), una biblioteca di controllo dell'vocabolario controllato utilizzata per l'indicizzazione dei documenti biomedici.

La categoria "Encyclopedias as Topic" include tutte le enciclopedie e i lavori simili che trattano argomenti medici o sanitari. Questa categoria può contenere voci come enciclopedie mediche generali, enciclopedie di specialità mediche specifiche, enciclopedie di farmacologia, enciclopedie di patologie e così via.

In sintesi, "Encyclopedias as Topic" è una categoria che raccoglie diverse opere di consultazione che forniscono informazioni complete e generali su argomenti medici o sanitari.

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I vasi sanguigni sono strutture anatomiche altamente specializzate che formano un complesso sistema di tubi attraverso i quali il sangue viene trasportato in tutto il corpo degli esseri viventi. Essi comprendono arterie, vene e capillari. Le arterie sono robuste strutture muscolari che portano il sangue ossigenato via dal cuore verso i tessuti periferici. Le vene, più sottili e meno elastiche, restituiscono il sangue deossigenato al cuore. I capillari sono minuscole strutture a parete sottile che permettono lo scambio di gas, nutrienti ed altri elementi chimici tra il sangue e i tessuti circostanti. Insieme, queste strutture costituiscono un sistema vitale per la distribuzione dei nutrienti, l'ossigenazione dei tessuti e il trasporto delle sostanze di rifiuto in tutto l'organismo.

Le ghiandole endocrine sono organi o gruppi di cellule specializzate che sintetizzano e secernono ormoni direttamente nel flusso sanguigno, anziché in un condotto escretore come fanno le ghiandole esocrine. Gli ormoni sono sostanze chimiche che fungono da messaggeri nel corpo, aiutando a regolare diversi processi e funzioni, tra cui crescita e sviluppo, metabolismo, equilibrio idrico ed elettrolitico, risposta allo stress, riproduzione e umore.

Esempi di ghiandole endocrine includono la ghiandola pituitaria, il tiroide, le paratiroidi, il pancreas, le gonadi (ovari e testicoli), il timo e le ghiandole surrenali. Alcune strutture che non sono tradizionalmente considerate ghiandole, come il cuore, i polmoni e il grasso corporeo, contengono cellule endocrine che producono ormoni e svolgono quindi funzioni endocrine.

Le ghiandole endocrine lavorano in stretta collaborazione con il sistema nervoso, in particolare con il sistema nervoso autonomo, per mantenere l'omeostasi e garantire la corretta risposta del corpo a vari stimoli interni ed esterni. L'equilibrio ormonale è fondamentale per la salute e il benessere, e alterazioni nelle funzioni delle ghiandole endocrine possono portare a diversi disturbi e condizioni patologiche.

La tiroide è una ghiandola endocrina situata nella parte anteriore del collo, più precisamente nella regione della "pompa" o della "tuberosità laringea". Ha la forma di una farfalla ed è costituita da due lobi laterali uniti dal istmo. La tiroide svolge un ruolo fondamentale nel regolare il metabolismo del corpo, controllando la produzione degli ormoni tiroxina (T4) e triiodotironina (T3), che influenzano il consumo di ossigeno delle cellule, la velocità del battito cardiaco, la pressione sanguigna, la temperatura corporea, il peso corporeo e lo sviluppo del sistema nervoso centrale. La ghiandola tiroide ha bisogno di iodio per produrre questi ormoni, quindi una dieta equilibrata che includa fonti di iodio è importante per il suo corretto funzionamento.

Le neoplasie delle ghiandole endocrine si riferiscono a un gruppo eterogeneo di tumori che originano dalle cellule delle ghiandole endocrine, organi che producono ormoni e li secernono direttamente nel sangue. Questi tumori possono essere benigni o maligni (cancro) e possono causare una varietà di sintomi a seconda del tipo di ghiandola interessata e dell'effetto dei suoi ormoni sul corpo.

Esempi di ghiandole endocrine comprendono la tiroide, le paratiroidi, il pancreas, l'ipofisi e le ghiandole surrenali. Le neoplasie delle ghiandole endocrine possono causare un'eccessiva produzione di ormoni (sindrome da ipersecrezione), che può portare a una serie di sintomi, come l'ipertiroidismo nella tireotossicosi dovuta al tumore della tiroide, o ipoglicemia ricorrente nel caso del tumore insulino-secernente del pancreas.

Il trattamento delle neoplasie delle ghiandole endocrine dipende dal tipo di tumore, dalle dimensioni, dall'estensione e dalla localizzazione, nonché dalla presenza o assenza di sintomi. Le opzioni di trattamento possono includere la chirurgia, la radioterapia, la chemioterapia, l'ablazione con etanolo o altri trattamenti mirati alle cellule tumorali. La prognosi varia ampiamente a seconda del tipo di neoplasia e delle caratteristiche individuali della malattia.

La medicina definisce le neoplasie della tiroide come un gruppo di crescite anormali che si sviluppano nella ghiandola tiroidea. La tiroide è una piccola ghiandola situata nella parte anteriore del collo, responsabile della produzione degli ormoni tiroxina (T4) e triiodotironina (T3), che regolano il metabolismo, la crescita e lo sviluppo del corpo.

Le neoplasie della tiroide possono essere benigne o maligne:

1. Neoplasie benigne: queste sono crescite non cancerose, come ad esempio i noduli tiroidei. I noduli tiroidei sono escrescenze anomale di cellule tiroidee che formano una massa within the gland. La maggior parte dei noduli tiroidei è benigna e non cancerosa, ma in alcuni casi possono essere maligni.
2. Neoplasie maligne: queste sono crescite cancerose che si sviluppano nella tiroide. Il carcinoma papillare della tiroide è il tipo più comune di cancro alla tiroide, rappresentando circa l'80-85% dei casi. Altri tipi meno comuni di cancro alla tiroide includono il carcinoma follicolare, il carcinoma midollare e il carcinoma anaplastico.

I sintomi delle neoplasie della tiroide possono variare notevolmente, a seconda della dimensione e della localizzazione del tumore. Alcuni pazienti con neoplasie benigne o tumori cancerosi molto piccoli potrebbero non presentare sintomi affatto. Tuttavia, i seguenti segni e sintomi possono essere presenti in alcuni pazienti:

* Un nodulo palpabile nel collo
* Dolore al collo, alla mascella o alle orecchie
* Difficoltà nella deglutizione o nel parlare
* Respiro affannoso o difficoltà respiratorie
* Tosse persistente o tosse con sangue
* Gonfiore del viso o del collo
* Perdita di peso involontaria
* Sudorazione eccessiva
* Battito cardiaco accelerato o irregolare

Il trattamento delle neoplasie della tiroide dipende dal tipo, dalla dimensione e dallo stadio del tumore. Il trattamento può includere la chirurgia per rimuovere il tumore, la radioterapia per distruggere le cellule cancerose o la chemioterapia per uccidere le cellule cancerose. La terapia ormonale può anche essere utilizzata per trattare alcuni tipi di cancro alla tiroide.

La prevenzione delle neoplasie della tiroide non è possibile, ma la diagnosi e il trattamento precoci possono migliorare notevolmente le prospettive di guarigione. Se si sospetta una neoplasia della tiroide, è importante consultare un medico per una valutazione e un trattamento tempestivi.

La tiroide è una ghiandola endocrina situata nella parte anteriore del collo che svolge un ruolo cruciale nel regolare il metabolismo, la crescita e lo sviluppo del corpo. Le malattie tiroidee si riferiscono a una vasta gamma di condizioni che interessano la tiroide e possono influenzarne la funzione.

Esistono due tipi principali di disfunzioni tiroidee: iperattività della tiroide (ipertiroidismo) e ipoattività della tiroide (ipotiroidismo). L'ipertiroidismo si verifica quando la tiroide produce troppi ormoni tiroidei, mentre l'ipotiroidismo si verifica quando la ghiandola ne produce troppo pochi.

Tra le altre malattie tiroidee ci sono:

1. Gozzo: un ingrossamento della tiroide che può causare un nodulo o una massa palpabile al collo.
2. Noduli tiroidei: crescite anormali all'interno o sulla superficie della tiroide, possono essere non cancerose (benigni) o cancerose (maligni).
3. Tiroidite: infiammazione della tiroide che può causare iperattività o ipoattività temporanea della ghiandola.
4. Cancro alla tiroide: una crescita maligna nei tessuti della tiroide, che può diffondersi ad altre parti del corpo se non trattata.
5. Disfunzioni autoimmuni come la malattia di Basedow-Graves e il morbo di Hashimoto, in cui il sistema immunitario attacca la tiroide, portando rispettivamente a ipertiroidismo o ipotiroidismo.

I sintomi delle malattie tiroidee variano ampiamente e dipendono dal tipo e dalla gravità della condizione. Possono includere cambiamenti di peso, stanchezza, irritabilità, intolleranza al freddo o al caldo, problemi cardiovascolari, alterazioni del ciclo mestruale nelle donne e altri sintomi. Se si sospetta una malattia della tiroide, è importante consultare un medico per una diagnosi accurata e un trattamento appropriato.

Gli ormoni tiroidei sono una forma specifica di ormone prodotto dalla ghiandola tiroide, che si trova nel collo. Questi ormoni svolgono un ruolo cruciale nella regolazione del metabolismo, della crescita e dello sviluppo del corpo. I due principali ormoni tiroidei sono la triiodotironina (T3) e la tetraiodotironina (T4), entrambi derivati dall'aminoacido tirosina e contenenti iodio.

La produzione di T3 e T4 è regolata dall'ormone tireostimolante (TSH), prodotto dall'ipofisi, una ghiandola endocrina situata alla base del cervello. Il TSH stimola la tiroide a produrre e rilasciare T3 e T4. La tiroide produce anche una piccola quantità di ormone calcitonina, che aiuta a regolare i livelli di calcio nel sangue.

Le principali funzioni degli ormoni tiroidei includono:

1. Regolazione del metabolismo: controllano il tasso al quale il corpo converte il cibo in energia, influenzando così il peso corporeo, la frequenza cardiaca e la temperatura corporea.
2. Crescita e sviluppo: sono essenziali per la crescita e lo sviluppo normale del cervello e del sistema nervoso nei bambini.
3. Funzione cardiovascolare: influenzano la frequenza cardiaca, la contrattilità miocardica e la sensibilità vascolare ai vasocostrittori, contribuendo a mantenere una pressione sanguigna normale.
4. Sviluppo scheletrico: sono necessari per un normale sviluppo osseo e per prevenire l'accumulo di tessuto adiposo nelle ossa.
5. Funzione cognitiva: contribuiscono al mantenimento della funzione cognitiva, compreso il mantenimento della memoria a breve termine e dell'apprendimento.

Le condizioni che possono influenzare la produzione o l'utilizzo degli ormoni tiroidei includono l'ipotiroidismo (basso livello di ormone tiroideo), l'ipertiroidismo (livelli elevati di ormone tiroideo) e il cancro della tiroide. Questi disturbi possono causare una varietà di sintomi, tra cui affaticamento, aumento o perdita di peso, intolleranza al freddo o al caldo, cambiamenti dell'umore e irregolarità mestruali.

Le malattie del tessuto connettivo (CTD) sono un gruppo eterogeneo di condizioni che colpiscono il tessuto connettivo, che è presente in tutto il corpo e fornisce supporto, forma e struttura alle varie parti del corpo. Il tessuto connettivo è costituito da cellule, fibre e sostanze fondamentali che si trovano nel sangue e nei fluidi interstiziali.

Le malattie del tessuto connettivo possono influenzare diversi organi e sistemi corporei, tra cui la pelle, le articolazioni, i muscoli, i tendini, i legamenti, i vasi sanguigni, i nervi, il cuore, i polmoni e altri ancora. Le manifestazioni cliniche delle CTD possono variare notevolmente da persona a persona, a seconda della specifica malattia e della sua gravità.

Esempi di malattie del tessuto connettivo includono:

* Artrite reumatoide
* Lupus eritematoso sistemico
* Sclerodermia
* Dermatomiosite e polimiosite
* Sindrome di Sjogren
* Vasculiti

Le cause delle CTD non sono completamente comprese, ma si ritiene che siano il risultato di una combinazione di fattori genetici ed ambientali. Il trattamento delle CTD dipende dalla specifica malattia e può includere farmaci antinfiammatori non steroidei (FANS), corticosteroidi, immunosoppressori e altri farmaci modificanti la malattia. In alcuni casi, la fisioterapia e l'esercizio fisico possono anche essere utili nel trattamento delle CTD.

Il tessuto connettivo è un tipo di tessuto presente nel corpo che fornisce supporto, coesione e protezione a diverse strutture corporee. Ha la funzione di collegare, sostenere e proteggere altri tessuti e organi del corpo, nonché di stoccare energia e produrre cellule ematiche.

Il tessuto connettivo è composto da diverse cellule, tra cui fibroblasti, macrofagi, cellule adipose e cellule ematiche, immerse in una matrice extracellulare costituita da fibre collagene ed elastiche e una sostanza fondamentale amorfa.

Esistono diversi tipi di tessuto connettivo, tra cui:

1. Tessuto connettivo lasso: caratterizzato dalla presenza di molta matrice extracellulare e poche cellule, ha la funzione di riempire spazi vuoti e fornire supporto strutturale a organi e tessuti.
2. Tessuto connettivo denso: caratterizzato dalla presenza di numerose fibre collagene e poche cellule, ha la funzione di fornire supporto e protezione a strutture come tendini, legamenti e capsule articolari.
3. Tessuto adiposo: costituito principalmente da cellule adipose, ha la funzione di immagazzinare energia sotto forma di grasso e fornire isolamento termico al corpo.
4. Tessuto cartilagineo: caratterizzato dalla presenza di una matrice extracellulare ricca di proteoglicani e collagene, ha la funzione di fornire supporto e protezione a articolazioni e altre strutture come le orecchie e il naso.
5. Tessuto osseo: costituito da cellule chiamate osteoblasti e osteoclasti immersi in una matrice minerale ricca di calcio, ha la funzione di fornire supporto strutturale al corpo e stoccaggio di minerali.

In sintesi, il tessuto connettivo è un tessuto altamente versatile che svolge diverse funzioni importanti nel nostro corpo, tra cui fornire supporto e protezione a organi e strutture, immagazzinare energia, produrre cellule del sangue e partecipare alla risposta immunitaria.

La Sindrome di Ehlers-Danlos (EDS) è un gruppo eterogeneo di disturbi del tessuto connettivo caratterizzati da iperelasticità della pelle, ipermobilità articolare e fragilità dei tessuti. È causata da mutazioni genetiche che influenzano la produzione e la struttura del collagene, una proteina fondamentale per la forza e l'integrità dei tessuti connettivi.

Esistono diversi tipi di EDS, ciascuno con caratteristiche cliniche specifiche. I sintomi più comuni includono:

1. Pelle elastica e fragile che si lacera o ferisce facilmente
2. Articolazioni ipermobili, che possono dislocarsi o subluxare (parzialmente dislocarsi) frequentemente
3. Fragilità dei vasi sanguigni, con un rischio aumentato di emorragie e lesioni
4. Fatica cronica e dolore muscoloscheletrico
5. Problemi gastrointestinali, come reflusso acido, stipsi o diarrea
6. Difficoltà respiratorie e problemi cardiovascolari in alcuni tipi più gravi di EDS

La diagnosi di EDS si basa sulla presenza di sintomi caratteristici e sull'esclusione di altre condizioni che possono presentare sintomi simili. In alcuni casi, può essere confermata da test genetici specifici per identificare le mutazioni associate a questo disturbo.

Il trattamento dell'EDS mira a gestire i sintomi e prevenire complicanze. Può includere fisioterapia per rafforzare i muscoli e supportare le articolazioni, terapie dolci come massaggi o idroterapia per alleviare il dolore, farmaci per controllare il dolore o altri sintomi specifici, e strategie di gestione dello stress. In alcuni casi, possono essere necessari interventi chirurgici per trattare complicazioni come ernie o prolasso degli organi pelvici.

Le persone con EDS dovrebbero anche prestare attenzione a evitare attività che potrebbero causare lesioni alle articolazioni o ai tessuti molli, come sport di contatto o sollevamento pesi eccessivo. È importante anche proteggere la pelle da lesioni o infezioni, mantenendo una buona igiene e utilizzando creme idratanti per prevenire le ragadi cutanee.

In sintesi, l'EDS è un disturbo del tessuto connettivo che colpisce la pelle, i muscoli e le articolazioni. I sintomi possono variare da lievi a gravi e includono dolore muscoloscheletrico, fatica cronica, problemi gastrointestinali e cardiovascolari. La diagnosi si basa sulla presenza di segni e sintomi specifici e può richiedere test genetici o altri esami medici. Il trattamento mira a gestire i sintomi e prevenire complicazioni, ed è importante seguire uno stile di vita sano e attivo per mantenere la salute generale.

La sindrome di Marfan è una condizione genetica che colpisce il tessuto connettivo del corpo, influenzando principalmente i legamenti, i vasi sanguigni, le articolazioni e i tessuti dei polmoni e degli occhi. È causata da mutazioni nel gene FBN1, che codifica per la proteina fibrillina-1.

I segni e sintomi della sindrome di Marfan possono variare notevolmente in gravità e possono includere:

* Sindrome toracica anomala (petto escavato o protruso)
* Lunghezza insolitamente lunga delle braccia, dita e piedi
* Articolazioni iperestensibili
* Curvatura spinale (scoliosi)
* Prolasso della valvola mitrale (un difetto del cuore che può causare un soffio al cuore)
* Aneurisma aortico (dilatazione o dissezione dell'aorta)
* Difetti della lente oculare (lenti dislocate o sottili)
* Altezza insolitamente elevata
* Palatoschisi o labioschisi (apertura anormale del palato o del labbro superiore)
* Dolore toracico, affaticamento o mancanza di respiro a causa dei problemi cardiovascolari

La diagnosi della sindrome di Marfan si basa su una combinazione di esami fisici, storia familiare e test genetici. Il trattamento è mirato a gestire i sintomi specifici e può includere farmaci per controllare la pressione sanguigna, interventi chirurgici per riparare l'aorta o altre strutture danneggiate, e dispositivi ortopedici per supportare le articolazioni iperestensibili.

La sindrome di Marfan può essere trasmessa dai genitori ai figli in modo autosomico dominante, il che significa che un solo gene alterato (mutazione) è sufficiente per causare la malattia. Tuttavia, circa il 25% dei casi si verifica spontaneamente, senza una storia familiare nota della condizione.

Il Connective Tissue Growth Factor (CTGF), anche noto come CCN2 (Cellular Communication Network Factor 2), è una proteina appartenente alla famiglia delle CCN (CTGF, Cyr61, NOV) che svolge un ruolo importante nella regolazione della crescita, differenziazione e riparazione dei tessuti connettivi.

La proteina CTGF è codificata dal gene CCNT2 e contiene quattro diversi domini funzionali: un dominio di segnale N-terminale, un dominio insulino-simile, un dominio von Willebrand factor tipo C e un dominio carico di cisteine C-terminale. Questi domini consentono al CTGF di interagire con una varietà di ligandi e recettori cellulari, tra cui integrine, fibronectina ed epidermal growth factor receptor (EGFR), per modulare diversi processi cellulari come l'adesione, la proliferazione, la migrazione e l'apoptosi.

Il CTGF è espresso in risposta a stimoli infiammatori, meccanici o chimici e svolge un ruolo cruciale nella riparazione dei tessuti connettivi dopo lesioni o malattie. Tuttavia, un'espressione eccessiva o prolungata di CTGF è stata associata a diverse patologie fibrotiche, come la fibrosi polmonare idiopatica, la cirrosi epatica e la nefropatia diabetica, nonché alla progressione del cancro.

In sintesi, il Connective Tissue Growth Factor è una proteina multifunzionale che regola la crescita, differenziazione e riparazione dei tessuti connettivi, ma un'espressione eccessiva o prolungata può contribuire allo sviluppo di patologie fibrotiche e alla progressione del cancro.

Le malattie del collagene sono un gruppo eterogeneo di disturbi del tessuto connettivo caratterizzati da anomalie nella struttura, composizione o produzione del collagene. Il collagene è una proteina fibrosa che costituisce la maggior parte della matrice extracellulare dei tessuti connettivi e svolge un ruolo cruciale nel fornire forza, integrità strutturale e elasticità a diversi organi e tessuti del corpo.

Le malattie del collagene possono essere classificate in base al tipo di collagene alterato o alla via metabolica interessata. Alcune delle malattie del collagene più comuni includono:

1. Sindrome di Ehlers-Danlos (SED): un gruppo di disturbi caratterizzati da iperelasticità cutanea, ipermobilità articolare e fragilità dei tessuti connettivi. Esistono diversi sottotipi di SED, ognuno dei quali è causato da mutazioni in geni che codificano per diverse catene di collagene.

2. Osteogenesi imperfetta (OI): una condizione caratterizzata da fragilità ossea e sclere oculari blu a causa di anomalie nella composizione del collagene di tipo I. L'OI è causata da mutazioni nei geni COL1A1 o COL1A2, che codificano per le catene alpha-1 e alpha-2 del collagene di tipo I.

3. Malattia di Peyronie: una condizione caratterizzata dalla formazione di placche fibrotiche nel pene, che possono causare curvatura e dolore durante l'erezione. La malattia di Peyronie è associata a un'anomala produzione di collagene di tipo I e III.

4. Fibrosi polmonare idiopatica (FPI): una condizione caratterizzata da fibrosi progressiva dei polmoni, che può portare a insufficienza respiratoria. La FPI è associata a un'anomala produzione di collagene di tipo I e III nei polmoni.

5. Sclerosi sistemica: una malattia autoimmune caratterizzata da fibrosi progressiva dei tessuti connettivi, che può interessare la pelle, i muscoli, le articolazioni e gli organi interni. La sclerosi sistemica è associata a un'anomala produzione di collagene di tipo I, III e V.

In generale, le anomalie nella composizione o nella produzione del collagene possono portare a una serie di condizioni patologiche che colpiscono diversi organi e sistemi corporei. La comprensione dei meccanismi molecolari alla base di queste anomalie può fornire importanti informazioni per lo sviluppo di nuove strategie terapeutiche.

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