Un'operazione eseguita sul sistema nervoso o le sue parti.
Qualsiasi operazione sul cranio o incisione nel cranio. (Dorland cura di), 28
Ostruzione di un vaso sanguigno da bolle d 'aria che entra nel sistema circolatorio, di solito in seguito a trauma, intervento chirurgico, variazioni della pressione atmosferica.
Un sono specializzata in chirurgia preoccupato per il trattamento delle malattie e disturbi del cervello, midollo spinale e periferico e sistema nervoso simpatico.
Intraoperative computer-assisted 3D navigazione e sistema di guida, generalmente usati in neurochirurgia per rintracciare attrezzature chirurgiche e localizzare loro rispetto per il paziente è il 3D anatomia. La scansione diagnostica pre-operatoria è utilizzato come riferimento ed è trasmessa a l'area durante l'intervento.
Un cardiotonico inotropi positivi (cardiotonico AGENTS) con proprietà vasodilatatore attività inibitoria Phosphodiesterase 3, e la capacità di stimolare afflusso di ioni calcio a livello cardiaco il cellulare.
Richiesta di calore, accidentale o per correggere l'ipotermia indotta.
Il periodo durante un intervento chirurgico.
Infezioni batteriche della leptomeninges e spazio subaracnoideo frequentemente tra la corteccia cerebrale, nervi cranici, cerebrali vasi sanguigni, midollo spinale e le radici nervose.
Patogeno infezioni del cervello, midollo spinale e meningi. DNA VIRUS abrasioni; RNA del virus influenzale, infezioni batteriche abrasioni; Mycoplasma abrasioni; SPIROCHAETALES infezioni, infezioni fungine; Protozoan abrasioni; Elmintiasi; e prione DISEASES potrebbe consistere nel sistema nervoso centrale, in un processo primario né secondario.
Il costante controllo sulla statale o condizioni del paziente durante un intervento chirurgico (ad esempio, controllo dei segni vitali).
Infezione in atto nel sito di un ’ incisione chirurgica.
Trasformazioni che incidono sulla patologico pazienti dopo intervento chirurgico. Possono o non possono essere correlati alla malattia per cui l'operazione è stata fatta, e possono anche essere diretto dei risultati dell'intervento.
Neoplasie dei componenti del sistema nervoso centrale, inclusi gli emisferi cerebrali, i gangli della base, dell ’ ipotalamo, talamo, il tronco encefalico e nel cervelletto. Cervello neoplasie are subdivided into primaria (provenienti dal tessuto cerebrale) che quello secondario (ossia, metastatico) forme primario are subdivided into Neoplasie benigne e maligne forme. In generale, tumori al cervello possono anch 'essi essere classificati in base ad età causa dell ’ effetto, tipo, o presenta posizione nel cervello.
Metodo non invasivo di anatomia interna basata sul principio che nuclei atomici nel un forte campo magnetico impulsi di assorbire l'energia e li emettono onde radio che può essere ricostruito in immagini computerizzate. Il concetto include protone giro tomographic tecniche.

Le procedure neurochirurgiche sono interventi chirurgici eseguiti sul sistema nervoso centrale (cervello e midollo spinale) o periferico (nervi cranici e spinali). Lo scopo di queste procedure può variare, ma generalmente mira a correggere condizioni patologiche come tumori cerebrali, aneurismi, malformazioni vascolari, lesioni del midollo spinale, ernie del disco, stenosi spinale, epilessia, disturbi del movimento e altri problemi neurologici.

Alcune procedure neurochirurgiche comuni includono la resezione di tumori cerebrali, clippage o coiling di aneurismi cerebrali, stabilizzazione della colonna vertebrale tramite fusioni o impianti di dispositivi come viti e piastre, decompressione del midollo spinale attraverso laminectomie o discectomie, e stimolazione cerebrale profonda per il trattamento di disturbi del movimento come la malattia di Parkinson.

La neurochirurgia è una specialità altamente specializzata che richiede una conoscenza approfondita dell'anatomia, fisiologia e patologia del sistema nervoso, nonché abilità tecniche avanzate per eseguire interventi chirurgici delicati ed efficaci.

La craniotomia è un intervento chirurgico che prevede l'apertura del cranio per accedere al cervello. Viene eseguita rimuovendo temporaneamente una parte dell'osso cranico (chiamata bone flap), che viene successivamente riposizionata dopo la fine dell'intervento. Questa procedura è utilizzata per trattare varie condizioni, come tumori cerebrali, emorragie intracraniche, traumi cranici, anomalie vascolari e infezioni cerebrali. La craniotomia può anche essere eseguita per posizionare dispositivi medici all'interno del cranio o per eseguire procedure di neurostimolazione. Dopo l'intervento, il bone flap viene fissato nuovamente in posizione utilizzando placche e viti oppure può essere lasciato temporaneamente asportato, consentendo la guarigione della ferita prima di una successiva operazione per riposizionare l'osso.

L'embolia gassosa è una condizione medica in cui bolle di gas entrano nel flusso sanguigno e bloccano i vasi sanguigni, interrompendo il normale apporto di ossigeno ai tessuti del corpo. Questo può verificarsi quando ci sono cambiamenti nelle pressioni parziali dei gas nell'ambiente circostante o nel corpo che causano la formazione di bolle di gas nei vasi sanguigni.

Le cause più comuni di embolia gassosa includono:

1. Decompressioni rapide, come quelle che si verificano durante le immersioni subacquee o il volo ad alta quota senza adeguata decompressione.
2. Procedure mediche invasive, come la dialisi o la somministrazione di fluidi intravenosi, se non eseguite correttamente.
3. Condizioni mediche sottostanti, come l'embolia gassosa sistemica (SGES), che si verifica quando l'aria entra nel flusso sanguigno attraverso una ferita o un catetere venoso centrale.
4. Patologie polmonari, come la sindrome da distress respiratorio acuto (ARDS) o la polmonite, che possono causare la formazione di bolle di gas nei polmoni che possono staccarsi e viaggiare nel flusso sanguigno.

I sintomi dell'embolia gassosa dipendono dalla gravità della condizione e dalle aree del corpo colpite. Possono includere:

1. Dolore toracico
2. Tosse secca
3. Difficoltà di respirazione
4. Vertigini o svenimenti
5. Eruzioni cutanee o macchie viola (petecchie) sulla pelle
6. Confusione o perdita di coscienza
7. Nausea o vomito
8. Debolezza o intorpidimento in una parte del corpo

Il trattamento dell'embolia gassosa dipende dalla gravità della condizione e dalle aree colpite. Può includere:

1. Ossigenoterapia per aiutare a migliorare la respirazione
2. Farmaci per fluidificare il sangue e prevenire la formazione di coaguli
3. Rimozione dell'aria dal torace o dall'addome mediante un intervento chirurgico o una procedura di drenaggio
4. Trattamento della causa sottostante, come l'infezione polmonare o la malattia cardiaca
5. Riposo a letto e monitoraggio in un reparto di terapia intensiva

La prevenzione dell'embolia gassosa include il trattamento tempestivo delle cause sottostanti, come l'infezione polmonare o la malattia cardiaca. Altre misure preventive possono includere:

1. Evitare di soffiare il naso con forza dopo un intervento chirurgico al naso o alle vie respiratorie superiori
2. Evitare l'uso di tubi endotracheali prolungati se possibile
3. Seguire le linee guida per la prevenzione delle trombosi venose profonde (TVP) e dell'embolia polmonare (EP), come l'uso di calze a compressione graduata, esercizi fisici regolari e farmaci anticoagulanti se necessario
4. Evitare l'uso di cateteri venosi centrali se possibile o utilizzarli solo quando strettamente necessario e rimuoverli il prima possibile
5. Seguire le linee guida per la prevenzione delle infezioni nosocomiali, come il lavaggio delle mani e l'uso di dispositivi medici sterili.

La neurochirurgia è una specialità della medicina che si occupa del trattamento chirurgico delle condizioni che riguardano il sistema nervoso centrale (il cervello e il midollo spinale) e periferico (nervi). Gli interventi di neurochirurgia possono essere eseguiti allo scopo di alleviare i sintomi, prevenire danni ulteriori o migliorare la funzionalità neurologica.

Esempi di condizioni trattate con la neurochirurgia includono:

* Tumori cerebrali e del midollo spinale
* Anomalie vascolari come aneurismi e malformazioni artero-venose
* Traumi cranici e spinali
* Malattie degenerative della colonna vertebrale, come l'ernia del disco o la stenosi spinale
* Epilessia farmaco-resistente
* Disturbi del movimento, come la malattia di Parkinson o la distonia
* Idrocefalo e altre condizioni che colpiscono il liquido cerebrospinale.

I neurochirurghi utilizzano una vasta gamma di tecniche chirurgiche, tra cui approcci aperti, microchirurgia, endoscopia e neuromodulazione. La scelta della tecnica dipende dalla natura e dalla localizzazione del problema da trattare.

La neurochirurgia richiede una conoscenza approfondita dell'anatomia e della fisiologia del sistema nervoso, nonché delle tecniche chirurgiche sofisticate e di un'elevata abilità manuale. I neurochirurghi lavorano spesso in team multidisciplinari con altri specialisti, come neurologi, radiologi e fisiatri, per fornire la migliore assistenza possibile ai pazienti.

La neuronavigazione è una tecnologia avanzata utilizzata nella neurochirurgia per guidare il chirurgo durante gli interventi cerebrali minimamente invasivi. Essa combina la imaging avanzato del cervello, come risonanza magnetica (MRI) e tomografia computerizzata (CT), con la tecnologia di imaging intraoperatoria per fornire una mappa tridimensionale in tempo reale del cervello. Questa mappa serve come guida durante l'intervento chirurgico, permettendo al chirurgo di localizzare con precisione la lesione o l'area da trattare e di evitare aree critiche del cervello che controllano funzioni importanti. La neuronavigazione può migliorare i risultati chirurgici, ridurre il rischio di complicanze e promuovere una più rapida ripresa post-operatoria.

Amrinone è un farmaco inotropo positivo, che significa che aumenta la forza di contrazione del muscolo cardiaco. Viene utilizzato principalmente nel trattamento dell'insufficienza cardiaca congestizia grave, quando altri trattamenti non hanno avuto successo.

Amrinone funziona bloccando le proteine fosfodiesterasi all'interno delle cellule muscolari cardiache, aumentando i livelli di un messaggero chimico chiamato AMP ciclico. Questo porta ad un aumento del calcio nel miocardio, che a sua volta migliora la contrattilità e la gittata cardiaca.

Il farmaco viene somministrato per via endovenosa in ambiente ospedaliero e deve essere utilizzato sotto stretto controllo medico a causa del suo potenziale di causare aritmie cardiache e altri effetti collaterali. Gli effetti del farmaco possono durare diverse ore dopo la somministrazione.

Gli effetti indesiderati comuni di amrinone includono nausea, vomito, mal di testa, vertigini, dolore al sito di iniezione e alterazioni dell'elettrocardiogramma (ECG). In rari casi, può causare reazioni allergiche, come eruzione cutanea, prurito o difficoltà respiratorie.

Il riscaldamento corporeo, noto anche come ipertermia, si riferisce a una condizione medica in cui la temperatura corporea centrale di un individuo è elevata al di sopra del range normale, di solito superiore a 37-38°C (98,6-100,4°F). Esistono diversi tipi di ipertermia, tra cui:

1. Febbre: un aumento della temperatura corporea causato da una risposta infiammatoria dell'organismo a infezioni, infiammazioni o altre condizioni patologiche.
2. Colpo di calore: un aumento pericoloso per la vita della temperatura corporea centrale che si verifica quando il corpo non può più regolare adeguatamente la sua temperatura a causa dell'esposizione prolungata al caldo e all'umidità elevati, all'esercizio fisico intenso o ad altre cause.
3. Ipertermia maligna: una rara condizione genetica che può verificarsi come reazione avversa a determinati farmaci anestetici o neuromuscolari, caratterizzata da un aumento rapido e pericoloso della temperatura corporea, rigidità muscolare, instabilità autonomica e insufficienza multi-organo.
4. Sindrome neurolettica maligna: una grave complicanza iatrogena che può verificarsi in individui trattati con farmaci antipsicotici o antiemetici, caratterizzata da febbre alta, rigidità muscolare, instabilità autonomica e alterazioni della coscienza.

Il trattamento dell'ipertermia dipende dal tipo e dalla gravità della condizione. Può includere misure di raffreddamento attive, idratazione endovenosa, farmaci antipiretici e supporto delle funzioni vitali.

Il periodo intraoperatorio si riferisce al tempo durante il quale viene eseguita una procedura chirurgica. Comincia quando l'anestesia ha fatto effetto e il chirurgo inizia l'intervento, e termina quando il chirurgo completa l'operazione e applica i punti o chiude l'incisione. Durante questo periodo, il paziente è sotto l'effetto dell'anestesia e non è consapevole di quanto accade intorno a sé. Il personale medico monitorizza costantemente i segni vitali del paziente per garantire la sua sicurezza durante l'intervento chirurgico. È importante che il periodo intraoperatorio sia gestito con cura e competenza per minimizzare i rischi e le complicanze associate all'intervento chirurgico.

La meningite batterica è una grave e potenzialmente letale infiammazione delle membrane che avvolgono il cervello e il midollo spinale, noti come meningi. Questa condizione è causata principalmente da batteri che riescono a entrare nel flusso sanguigno e successivamente raggiungere il sistema nervoso centrale. I batteri più comuni che provocano la meningite batterica includono Neisseria meningitidis, Streptococcus pneumoniae e Listeria monocytogenes.

I sintomi della meningite batterica possono manifestarsi rapidamente e di solito includono febbre alta, mal di testa intensi, rigidità del collo, confusione, vomito, fotofobia (sensibilità alla luce), eruzioni cutanee e, in casi gravi, convulsioni o perdita di coscienza. La meningite batterica è considerata un'emergenza medica e richiede un trattamento immediato con antibiotici ad ampio spettro per prevenire danni cerebrali permanenti o persino la morte.

La diagnosi della meningite batterica si basa su esami del sangue, imaging medicali come TC o RMN e, soprattutto, sulla puntura lombare per analizzare il liquido cerebrospinale (LCS). L'esame chimico-fisico e microbiologico del LCS è fondamentale per confermare la diagnosi e identificare il tipo di batterio responsabile.

La prevenzione della meningite batterica include la vaccinazione contro i batteri più comuni che causano questa malattia, come Haemophilus influenzae di tipo b (Hib), Neisseria meningitidis e Streptococcus pneumoniae. Inoltre, misure igieniche appropriate, come il lavaggio regolare delle mani e la copertura della bocca e del naso durante la tosse o lo starnuto, possono ridurre il rischio di infezione.

Le infezioni del sistema nervoso centrale (CNS) si riferiscono a infezioni che colpiscono il cervello o il midollo spinale. Queste infezioni possono essere causate da batteri, virus, funghi o parassiti. Esempi di tali infezioni includono meningite (infiammazione delle membrane che circondano il cervello e il midollo spinale, spesso causata da batteri o virus), encefalite (infiammazione del cervello, spesso causata da virus) e ascesso cerebrale (accumulo di pus nel cervello, spesso causato da batteri). I sintomi delle infezioni CNS possono variare ampiamente, a seconda della natura e della posizione dell'infezione, ma possono includere mal di testa, febbre, confusione, rigidità del collo, convulsioni e debolezza o paralisi. Le infezioni CNS possono essere pericolose per la vita e richiedono un trattamento immediato e adeguato, spesso con antibiotici, antivirali o altri farmaci specifici per il tipo di agente patogeno che causa l'infezione.

Il monitoraggio intraoperatorio è un insieme di tecniche e procedure utilizzate durante un intervento chirurgico per valutare continuamente le condizioni cliniche del paziente e monitorarne le funzioni vitali. Lo scopo principale del monitoraggio intraoperatorio è quello di rilevare tempestivamente eventuali complicanze o cambiamenti nel quadro clinico del paziente, al fine di garantire la massima sicurezza e l'efficacia dell'intervento chirurgico.

Le modalità di monitoraggio intraoperatorio possono variare a seconda della natura dell'intervento e delle condizioni del paziente, ma solitamente includono:

1. Monitoraggio della frequenza cardiaca e della pressione arteriosa: tramite l'utilizzo di elettrocardiogramma (ECG), pulsossimetria e cateterismo arterioso, è possibile monitorare la risposta del sistema cardiovascolare alle variazioni emodinamiche durante l'intervento.
2. Monitoraggio della saturazione di ossigeno: tramite la pulsossimetria, che misura il livello di ossigeno nel sangue attraverso un sensore posizionato sul dito o sull'orecchio, è possibile valutare l'efficacia dell'ossigenazione dei tessuti.
3. Monitoraggio della temperatura corporea: durante gli interventi chirurgici di lunga durata o in presenza di specifiche condizioni cliniche, può essere necessario monitorare la temperatura corporea del paziente per prevenire l'ipotermia o l'ipertermia.
4. Monitoraggio della funzionalità respiratoria: tramite la capnografia, che misura la concentrazione di anidride carbonica nel respiro espirato, è possibile valutare l'efficacia della ventilazione meccanica e rilevare eventuali complicanze respiratorie.
5. Monitoraggio del sistema nervoso centrale: durante interventi neurochirurgici o in presenza di specifiche condizioni cliniche, può essere necessario monitorare l'attività cerebrale tramite elettroencefalografia (EEG) o stimolazione magnetica transcranica (TMS).
6. Monitoraggio della pressione intracranica: in caso di traumi cranici o interventi neurochirurgici, può essere necessario monitorare la pressione all'interno del cranio per prevenire danni al cervello.
7. Monitoraggio della funzionalità renale: durante interventi chirurgici di lunga durata o in presenza di specifiche condizioni cliniche, può essere necessario monitorare la funzionalità renale attraverso l'analisi delle urine o tramite cateterismo vescicale.
8. Monitoraggio della coagulazione del sangue: durante interventi chirurgici che presentano un rischio emorragico elevato, può essere necessario monitorare la coagulazione del sangue attraverso l'analisi di campioni ematici o tramite dispositivi di monitoraggio a ultrasuoni.

Questi sono solo alcuni esempi dei diversi tipi di monitoraggio che possono essere utilizzati durante un intervento chirurgico, a seconda delle specifiche esigenze del paziente e della natura dell'intervento. L'obiettivo è quello di garantire la sicurezza del paziente e di ottenere i migliori risultati possibili dall'intervento.

L'infezione da ferita chirurgica è un tipo di infezione che si verifica quando dei batteri o altri microrganismi penetrano nella ferita chirurgica e causano l'infiammazione dei tessuti circostanti. Questo può accadere durante o dopo l'intervento chirurgico, a causa di una varietà di fattori, come la contaminazione batterica della ferita, la durata dell'intervento, la presenza di malattie croniche o immunosoppressione del paziente.

I sintomi di un'infezione da ferita chirurgica possono includere arrossamento, gonfiore, dolore, secrezione purulenta dalla ferita, febbre e brividi. Il trattamento dell'infezione da ferita chirurgica può richiedere la pulizia e il drenaggio della ferita, l'uso di antibiotici per eliminare l'infezione e, in alcuni casi, una nuova operazione per ripulire la ferita.

È importante che i pazienti seguano le istruzioni del medico per prendersi cura della ferita chirurgica dopo l'intervento, compreso il cambio regolare delle bende e la pulizia della ferita, per ridurre il rischio di infezione. Se si sospetta un'infezione da ferita chirurgica, è importante consultare immediatamente un medico per ricevere un trattamento tempestivo.

Le complicanze postoperatorie si riferiscono a problemi o condizioni avverse che possono verificarsi dopo un intervento chirurgico. Queste complicazioni possono variare notevolmente in termini di gravità e possono influenzare diversi sistemi corporei. Alcune complicanze postoperatorie comuni includono infezioni, sanguinamento, trombosi venosa profonda (TVP) o embolia polmonare (EP), lesioni nervose, difficoltà respiratorie, insufficienza d'organo e reazioni avverse a farmaci o anestetici.

Le complicanze postoperatorie possono essere causate da diversi fattori, come la presenza di condizioni mediche preesistenti, l'età avanzata del paziente, il tipo di intervento chirurgico e la durata dell'operazione. Inoltre, fattori legati al chirurgo, come la sua esperienza e competenza, possono anche influenzare il rischio di complicanze postoperatorie.

La prevenzione e il trattamento tempestivo delle complicanze postoperatorie sono fondamentali per garantire una ripresa ottimale del paziente dopo l'intervento chirurgico. Pertanto, è importante che i pazienti siano informati sui rischi potenziali associati alla loro procedura chirurgica e prendano misure per ridurre al minimo tali rischi.

Le neoplasie cerebrali si riferiscono a un gruppo eterogeneo di tumori che originano nel tessuto cerebrale. Possono essere benigne o maligne, a crescita lenta o rapida. Le neoplasie cerebrali possono derivare dalle cellule del cervello stesso (tumori primari) o possono diffondersi al cervello da altre parti del corpo (tumori metastatici).

I tumori cerebrali primari sono classificati in base al tipo di cellula da cui originano. Alcuni tipi comuni includono gli astrocitomi, che si sviluppano dalle cellule gliali chiamate astrociti; gli oligodendrogliomi, che si sviluppano dalle cellule gliali chiamate oligodendroglia; e i meningiomi, che si sviluppano dalle membrane che circondano il cervello.

I sintomi delle neoplasie cerebrali possono variare ampiamente e dipendono dalla posizione e dall'entità del tumore. Possono includere mal di testa, convulsioni, cambiamenti nella personalità o nel comportamento, problemi di vista, perdita dell'equilibrio o della coordinazione, difficoltà nel parlare o nel comprendere la lingua, e debolezza o intorpidimento in una parte del corpo.

Il trattamento delle neoplasie cerebrali dipende dal tipo e dalla posizione del tumore, nonché dallo stato di salute generale del paziente. Le opzioni di trattamento possono includere la chirurgia per rimuovere il tumore, la radioterapia per distruggere le cellule tumorali, e la chemioterapia per uccidere le cellule cancerose. In alcuni casi, anche la terapia mirata o l'immunoterapia possono essere utilizzate.

La risonanza magnetica (MRI) è una tecnologia di imaging non invasiva che utilizza un campo magnetico potente, radiazioni ionizzanti né l'uso di raggi X, per produrre dettagliate immagini in sezione trasversale del corpo umano. Questa procedura medica fornisce immagini chiare e precise dei tessuti molli, degli organi interni, delle ossa e di altri componenti del corpo.

Durante l'esame, il paziente viene fatto distendere su un lettino all'interno di una macchina a forma di tubo chiamata tomografo a risonanza magnetica. Il tomografo è dotato di un grande magnete circolare che produce un campo magnetico e antenne che emettono e ricevono segnali radio.

Quando il paziente viene esposto al campo magnetico, gli atomi di idrogeno nei tessuti del corpo si allineano con il campo magnetico. Le antenne inviano impulsi di radiofrequenza che disturbano l'allineamento degli atomi di idrogeno. Quando le onde radio vengono interrotte, gli atomi di idrogeno ritornano al loro stato originale e rilasciano energia sotto forma di segnali radio. Le antenne rilevano questi segnali e un computer li utilizza per creare immagini dettagliate del corpo.

Le immagini MRI possono essere prese da diverse angolazioni e possono mostrare cambiamenti nelle dimensioni, forma e posizione dei vari organi e tessuti. Questa tecnologia è particolarmente utile per diagnosticare disturbi del sistema nervoso centrale, lesioni sportive, tumori, malattie delle articolazioni, cuore e vasi sanguigni, fegato, reni e ghiandole surrenali.

In sintesi, la risonanza magnetica è un potente strumento di imaging che utilizza campi magnetici e onde radio per creare immagini dettagliate dei tessuti interni del corpo, fornendo informazioni preziose sulla salute e sul funzionamento degli organi e dei sistemi del corpo.

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... utili per gli interventi neurochirurgici. Permette inoltre studi funzionali, sia della componente motoria che sensitiva, ... è possibile effettuare delle procedure percutanee, endovascolari ed extravascolari, offrendo un'alternativa meno invasiva ...
Utilizzando procedure operatorie moderne fu in grado di minimizzare la mortalità degli animali nelle sperimentazioni. Basandosi ... Fulton fondò il primo laboratorio di ricerca sui primati degli Stati Uniti, sviluppando le tecniche neurochirurgiche apprese ...
Poggiatesta per testiera neurochirurgica - fornitura triennale - Indizione ex art. 1, comma 2, lett. b) del D.L. n.76/2020 come ... Procedure Negoziate AVVERTENZA*. Si rammenta che, per poter ricevere ulteriori informazioni relative ai seguenti bandi è ... Procedura negoziata da espletarsi mediante MEPA-Indizione ex art.1, comma 2, lett.b) del D.L. n. 76/2020 convertito in L. n. ... Indizione di procedura negoziata, ai sensi dellart. 1 c. 2 lett. b) del D.L. n.76/2020 convertito in L. n.120/2020, da ...
Durante la procedura. Lequipe neurochirurgica esegue lintervento in sala operatoria, in condizioni sterili e sotto anestesia ... Prima della procedura. Per evitare lo sviluppo di infezioni è necessario depilare, almeno parzialmente, la testa del paziente. ... Dopo la procedura. Subito dopo lintervento, il paziente verrà trasferito in sala post-operatoria, dove rimarrà sotto stretta ... Procedure diagnostiche. Esistono numerosi test diagnostici che possono contribuire alla diagnosi di idrocefalo. Queste stesse ...
LRM intraoperatoria Ingenia MR-OR offre immagini di alta qualità durante le procedure neurochirurgiche. Lutente può disporre ... senza difficoltà e con tempi di procedura aggiuntivi minimi. ...
Nel nostro Centro medico riabilitiamo anche pazienti che sono stati sottoposti a procedure neurochirurgiche, come pazienti che ...
Riguardo alle altre possibili applicazioni, il robot consente di effettuare un ampio spettro di procedure neurochirurgiche ... donando il robot neurochirurgico, un nuovo sistema di neuronavigazione e un sistema di monitoraggio e stimolazione ... un braccio guidato da un sofisticato sistema permette il posizionamento e lesecuzione di interventi neurochirurgici di ... la terza apparecchiatura importante per lattività neurochirurgica. Con questo sistema di monitoraggio dei parametri ...
Ha eseguito circa 3000 procedure neurochirurgiche da primo operatore.. Ha ottenuto labilitazione scientifica nazionale a ... Studente interno presso la Clinica Neurochirurgica dellUniversità degli Studi di Pavia diretta dal Prof. L. Infuso, nellanno ... Dal Novembre 2001 allOttobre 2006 Medico Specializzando in Neurochirurgia, presso la Clinica Neurochirurgica dellIstituto ... Dal Novembre 2006 al Gennaio 2009 Neurochirurgo Consulente presso la Clinica Neurochirurgica dellIstituto Scientifico ...
Presso il nostro poliambulatorio, comprendiamo che alcune procedure mediche ed estetiche possono comportare un investimento ... Visita Neurochirurgica. Che cosè la visita neurochirurgica? Le visite di neurochirurgia possono aiutare a valutare la presenza ... A cosa serve la visita neurochirurgica? Le visite neurochirurgiche consentono laccesso alle informazioni e forniscono ai ... La visita neurochirurgica, oltre a prevedere unaccurata diagnosi del paziente per il quale è previsto lintervento, consente ...
Procedure chirurgiche. *procedure endoscopiche. *trattamento delle malattie ginecologiche. *Procedure neurochirurgici. * ...
Titolo: Sviluppo e fabbricazione di modelli aptici di organo per simulazione di procedure neurochirurgiche - Spoke 2 - Big Data ...
La procedura è stata eseguita dal dr. Vincenzo Levi, neurochirurgo della SSD Neurochirurgia Funzionale, e dalla dr.ssa Giovanna ... non poteva affrontare gli interventi neurochirurgici di neuromodulazione tradizionali, che avrebbero potuto risolvere lo stato ...
... eventuale ricovero ed esecuzione di procedure diagnostiche o strumentali, intervento chirurgico). ... malattie preesistenti o interventi neurochirurgici). ...
Anestesia e Rianimazione Neurochirurgica dellAou Senese. Il congresso è supportato dallEuropean Society of Neuroradiology e ... neoplastiche ed infettive ed in particolare sulle procedure diagnostiche e mininvasive per la colonna vertebrale e per i nervi ...
procedura aperta svolta attraverso la piattaforma SINTEL per la fornitura di sistemi di protesi vascolari per procedure ibride ... U.O. CLINICA NEUROCHIRURGICA E NEUROTRAUMATOLOGICA - Avviso di selezione interna per Incarico di alta specializzazione di ... Procedura di gara aperta ex art. 60 D.Lgs. 50/2016 e s.m.i. svolta attraverso la piattaforma telematica Sintel, con il criterio ... Procedura aperta di rilevanza comunitaria, ai sensi dellart. 60 D. Lgs. n. 50/2016 e s.m.i., svolta attraverso la piattaforma ...
Talvolta procedura neurochirurgica. Nella distonia generalizzata, viene più comunemente usato un farmaco anticolinergico ( ... una procedura stereotassica non chirurgica. In alcuni casi, la chirurgia di ablazione stereotassica unilaterale del globo ...
... che effettua interventi neuro-chirurgici specializzati delle malattie del Sistema Nervoso. Lesperienza neuro-chirurgica del ... un sistema concepito per la realizzazione di procedure semplici, esatte e versatili. ...
Le possibili complicanze di questa procedura sono quelle che accompagnano tutti gli interventi neurochirurgici (fistola ... Per richiedere informazioni per la prima visita neurochirurgica con il Dott. Paolo Ferroli potete consultare la pagina contatti ... Limmagine RM postoperatoria risale a circa un anno dopo lintervento neurochirurgico. Non cè evidenza di residuo lesionale ( ...
La domanda si considererà presentata nel momento in cui il candidato, concludendo correttamente la procedura, riceverà dal ... predisposizione ed attuazione di un lavoro clinico-assistenziale di percorso diagnostico-terapeutico neurochirurgico che venga ... I candidati attraverso la procedura on-line, dovranno allegare alla domanda, tramite file formato pdf, la copia digitale di:. * ... La selezione, che non costituisce in alcun modo procedura concorsuale, è effettuata da una Commissione di esperti mediante ...
Langiografia è indicata quando la diagnosi non è chiara o in pazienti candidabili a procedure interventistiche (embolectomia o ... Lemorraggia subarcnoida richiede una consulenza neurochirurgica.. Nel medio termine, è indicata la terapia antitrombotica per ... che rende per ora la procedura non raccomandabile di routine. ...
Progetto Giocamico, attività ludica semistrutturata preparatoria alla sala operatoria o a una procedura invasiva e dolorosa per ... Valutazione neuropsicologia allinterno del percorso di idoneità allintervento neurochirurgico DBS (Deep Brain Stimulation), ...
409 del Codice di Procedura penale, sulla base delle richieste avanzate dai rispettivi difensori finalizzata:. *Acquisizione ... Sale Rianimazione e Sale Neurochirurgiche dellAzienda Ospedaliera Papardo e dellOspedale Universitario Gaetano Martino di ...
A darne notizia è lIrccs meneghino in una nota: "Per la prima volta al mondo" la tecnica, "una procedura mini-invasiva in ... Quando la terapia medica non è efficace vengono effettuati con successo interventi neurochirurgici tradizionali (stimolazione ... A eseguire la procedura Vincenzo Levi, neurochirurgo della Struttura semplice dipartimentale (Ssd) di Neurochirurgia funzionale ... La procedura è stata effettuata in anestesia generale "senza complicanze - aggiunge Levi - Dopo 48 ore dallintervento è stato ...
Levoluzione della medicina, levolversi delle procedure chirurgiche e, più recentemente, la diffusione dei trapianti, hanno ... come la neurochirurgica o la cardiochirurgica. ...
... e per le procedure non operatorie (endoscopiche diagnostiche e operatorie, radiologiche invasive e non invasive). La terapia ... ed una ad indirizzo neurochirurgico (TIPO Neurochirurgia). Infine, allU.O.C. Istituto di Anestesia e Rianimazione compete la ... e per le procedure non operatorie (endoscopiche diagnostiche e operatorie, radiologiche invasive e non invasive). La terapia ... ed una ad indirizzo neurochirurgico (TIPO Neurochirurgia). Infine, allU.O.C. Istituto di Anestesia e Rianimazione compete la ...
Lapproccio endoscopico endonasale e una moderna metodica neurochirurgica in continua evoluzione, che richiede una dettagliata ... per ottenere la perfetta riuscita della procedura. ...
... grazie alla loro competenza nella sedazione e nellassistenza ai pazienti durante le procedure odontoiatriche. ... neurochirurgici, maxillofacciali, odontoiatrici e così via). ...
Questa procedura è finalizzata a ridurre al minimo il rischio di trasmissione di malattie dal donatore al ricevente in seguito ... trapianti di essi provenivano da donatori con tumori ad alto grado e 494 da donatori con precedente intervento neurochirurgico ... Per questo il 15 luglio 2021 è stata licenziata una procedura CNT per il confezionamento, conservazione e trasporto dei reni e ... In questo caso non è stato possibile introdurre azioni correttive nella procedura di gestione del donatore, per escludere il ...
Durante la mia professione ho avuto modo di sviluppare una particolare competenza nelle principali tecniche neurochirurgiche, ... spondilolistesi e procedure mininvasive del trattamento del dolore del rachide. ...
Inclusione di un numero maggiore di pazienti ai trattamenti neurochirurgici mini invasivi. ... sono destinati ad approcci chirurgici molto più invasivi e con meno probabilità di successo rispetto alle moderne procedure ... battente molto più compatto senza interferire con le sue funzionalità di base favorendo dunque lottimizzazione della procedura ...
Le moderne procedure chirurgiche stanno facendosi sempre più strada nei confronti dei classici interventi cosiddetti " a cielo ... Utilizzate metodiche innovative per un approccio sempre più mininvasivo alle patologie neurochirurgiche presso la Struttura ... Utilizzate metodiche innovative per un approccio sempre più mininvasivo alle patologie neurochirurgiche presso la struttura ... una sempre maggiore mininvasività con un miglior risultato nella radicalità nel trattamento delle patologie neurochirurgiche" ...

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