Un potente inibitore di adenosina deaminasi. Il farmaco induce apoptosi dei linfociti, ed è usato nel trattamento di molti neoplasie linfoproliferative, in particolare peloso CELLULARE leucemia. E 'anche sinergica con altri agenti antineoplastici e ha un ’ attività immunosoppressiva.
Farmaci che inibiscono l ’ attività della adenosina deaminasi.
Malattia di un tumore delle cellule linforeticolare che è considerato una forma rara di leucemia cronica; e 'caratterizzato da un sintomi insidiosi, splenomegalia, anemia, granulocitopenia, trombocitopenia, poco o niente Linfoadenopatia, e la presenza di "peloso" o "flagellated" le cellule nel sangue e nel midollo osseo.
Un sinergista ribonucleoside antibiotico e inibitori della adenosina deaminasi isolati da interforma Nocardia e Streptomyces kaniharaensis. Si propone come un sinergista antineoplastici e immunosoppressore.
Un farmaco antineoplastico usato nel trattamento di malattie linfoproliferative hairy-cell inclusa leucemia.
Un processo nel quale sangue periferico è esposta in una macchina a ossigenazione extracorporea a flusso di photoactivated 8-methoxypsoralen (METHOXSALEN) e la luce ultravioletta - una procedura chiamata terapia PUVA. Fotoferesi al momento e 'una terapia standard per avanzato linfoma cutaneo a cellule T; è promettente nel trattamento di patologie autoimmuni.
Analoghi nucleosidici delle purine o delle pirimidine in cui la base è associato con Ribosio Dorland, Ed. (28)
Un gruppo di tumori maligni eterogenea con trasformazioni linfoidi dei linfociti T.
Un gruppo di linfomi maligni mostrando Clonal espansione dei linfociti T arrestata in diversi stadi di infiltrazione come differenziazione e maligni della pelle. Micosi Fungoide; SEZARY SYNDROME; LYMPHOMATOID Linfomatoide; e PRIMARY anaplastic CELLULARE linfoma cutaneo grandi sono i migliori caratterizzato di queste patologie.
Sostanze chimiche, prodotto da microrganismi, che inibiscono o prevenire la proliferazione di neoplasie.
Una malattia maligna dei linfociti T nel midollo osseo, del timo e / o sangue.
Anticorpi prodotto da un singolo clone di cellule cresciuti in topi o ratti.
Una malattia caratterizzata da anormale leucemia linfociti B e linfoadenopatia generalizzata spesso nei pazienti principalmente con il sangue e il coinvolgimento del midollo osseo e 'chiamato la leucemia linfocitica cronica (LLC); in quei principalmente con ingrossamento dei linfonodi si chiama piccolo linfoma linfocitica. Questi termini rappresentano spectrums della stessa malattia.
Che è un antibiotico isolata dallo Streptomyces Antibioticus. Ha delle proprietà antineoplastici e ha ampio spettro di attività contro i virus del DNA su colture cellulari e una significativa attività antivirale contro le malattie causate da una serie di virus a involucro come l'herpes virus, il virus vaccinia e varicella zoster virus.
Ingrossamento della milza.
Reinfusion di sangue o prodotti derivati dal sangue del paziente stesso (circolazione Dorland, Ed. 27)
Un prednisolone derivato aventi simile azione anti-infiammatoria.

La pentostatina è un farmaco antivirale e immunosoppressivo utilizzato principalmente nel trattamento del linfoma a cellule T periferico, un tipo raro di cancro del sangue. Agisce come un inibitore della DNA polimerasi ed è un analogo dei nucleosidi purici. La pentostatina viene metabolizzata nella cellula e inibisce irreversibilmente l'ADN polimerasi γ, interrompendo la replicazione del DNA delle cellule tumorali e portando alla loro morte.

Viene somministrato per via endovenosa e il suo uso è associato a effetti collaterali quali nausea, vomito, diarrea, affaticamento, neutropenia (riduzione dei globuli bianchi), trombocitopenia (riduzione delle piastrine) e anemia. Può anche causare danni ai reni e al fegato, quindi i livelli di questi organi devono essere monitorati durante il trattamento.

La pentostatina è anche nota per la sua capacità di attraversare facilmente la barriera emato-encefalica, il che la rende utile nel trattamento dei linfomi a cellule T periferici che si sono diffusi al sistema nervoso centrale.

Gli inibitori dell'adenosina deaminasi (ADA) sono una classe di farmaci che vengono utilizzati per trattare alcune condizioni mediche, come ad esempio il deficit di purina nucleoside fosforilasi (PNP), una rara malattia genetica che colpisce il sistema immunitario.

L'adenosina deaminasi è un enzima che svolge un ruolo importante nella regolazione del livello di adenosina, una molecola presente nel nostro organismo che ha diverse funzioni biologiche, tra cui la modulazione della risposta infiammatoria e immunitaria.

Gli inibitori dell'adenosina deaminasi bloccano l'attività di questo enzima, aumentando così i livelli di adenosina nel corpo. Questo può essere utile per trattare il deficit di PNP, poiché la mancanza di questo enzima porta a un accumulo di substrati tossici che possono danneggiare le cellule del sistema immunitario.

Tuttavia, l'uso degli inibitori dell'adenosina deaminasi può comportare alcuni effetti collaterali, come ad esempio la comparsa di infezioni opportunistiche, poiché i livelli elevati di adenosina possono sopprimere la risposta immunitaria.

E' importante che questi farmaci siano utilizzati sotto la stretta supervisione medica e che vengano seguite attentamente le istruzioni per l'uso, al fine di minimizzare i rischi associati al loro impiego.

La leucemia a cellule capellute, nota anche come leucemia acuta promielocitica (APL), è un particolare tipo di leucemia mieloide acuta (LMA). Si caratterizza per la presenza nel midollo osseo di una massiccia proliferazione di promielociti immature, che sono una forma precoce dei granulociti, un tipo di globuli bianchi.

Questa condizione è causata da una specifica anomalia cromosomica, ossia la traslocazione tra i cromosomi 15 e 17 (t(15;17)), che porta alla formazione di un gene di fusione PML-RARA. Questo gene alterato interferisce con il normale processo di differenziazione dei promielociti, portando all'accumulo di cellule leucemiche immaturi nel midollo osseo ed alla loro infiltrazione nel circolo sanguigno.

I sintomi della leucemia a cellule capellute possono includere affaticamento, facilità alle ecchimosi, infezioni ricorrenti, perdita di peso e difficoltà respiratorie. Il trattamento standard per questa forma di leucemia prevede l'utilizzo di chemioterapia e, in molti casi, anche della differentiation therapy con acido toutiencico (ATRA) e arsenico triossido, che promuovono la differenziazione e la maturazione delle cellule leucemiche.

La prognosi per i pazienti con leucemia a cellule capellute è migliorata notevolmente nel corso degli ultimi decenni, con tassi di sopravvivenza a 5 anni che possono superare l'80% in alcuni sottotipi di malattia. Tuttavia, la malattia può recidivare (ripetizione della malattia dopo un periodo di remissione), pertanto è importante il monitoraggio continuo dei pazienti per rilevare precocemente eventuali recidive e garantire un trattamento tempestivo.

La coformicina è un farmaco antivirale utilizzato nel trattamento dell'infezione da virus dell'herpes simplex (HSV) e del virus varicella-zoster (VZV). Agisce inibendo la replicazione del virus bloccando l'enzima DNA polimerasi. Viene spesso combinato con altri farmaci antivirali come l'aciclovir per aumentarne l'efficacia e prevenire la resistenza ai farmaci. La coformicina è disponibile in forma di crema o compresse ed è generalmente ben tollerata, sebbene possano verificarsi effetti collaterali come prurito, bruciore e arrossamento della pelle. È importante seguire attentamente le istruzioni del medico per l'uso del farmaco e completare il ciclo di trattamento completo per garantirne l'efficacia.

La cladribina è un farmaco che viene utilizzato principalmente per trattare alcuni tipi di cancro, come i linfomi. Agisce interrompendo la replicazione del DNA delle cellule cancerose, il che porta alla loro morte. Viene somministrata per via endovenosa o sotto forma di compresse orali.

Negli ultimi anni, la cladribina ha anche trovato impiego nel campo della neurologia, dove è stata approvata per il trattamento della sclerosi multipla (SM) recidivante-remittente. In questo contesto, la sua capacità di ridurre il numero di linfociti nel sangue sembra avere un effetto immunomodulatore che aiuta a controllare l'attività della malattia e a ritardarne la progressione.

Tuttavia, va notato che l'uso della cladribina è associato a potenziali effetti collaterali, come infezioni, anemia, trombocitopenia (riduzione delle piastrine), neutropenia (riduzione dei globuli bianchi) e aumento del rischio di tumori secondari. Pertanto, è fondamentale che il suo utilizzo sia strettamente monitorato da un operatore sanitario qualificato per garantire la sicurezza e l'efficacia del trattamento.

La fotoferesi è una procedura terapeutica che utilizza l'esposizione alla luce, spesso in combinazione con farmaci fotosensibilizzanti, per trattare varie condizioni mediche. Nella sua forma più comune, nota come fotochimoterapia extracorporea (ECP), il trattamento comporta il prelievo di una piccola quantità di sangue del paziente, che viene quindi mescolato con un farmaco fotosensibilizzante.

In biochimica, un ribonucleoside è una molecola costituita da una base azotata (adenina, guanina, uracile o citosina) legata a uno zucchero a cinque atomi di carbonio, il ribosio. Si tratta di un componente fondamentale degli acidi nucleici, come l'RNA, dove svolge un ruolo cruciale nella sintesi delle proteine e nell'espressione genica. Quando un ribonucleoside contiene uno o più gruppi fosfato legati allo zucchero, forma un ribonucleotide. Le basi azotate dei ribonucleosidi sono responsabili della formazione delle coppie di basi che mantengono l'integrità della struttura a doppia elica dell'RNA e ne determinano la sequenza, fondamentale per la specificità e la funzionalità del messaggio genetico.

Il linfoma a cellule T è un tipo raro di tumore del sistema linfatico che origina dalle cellule T (linfociti T), un particolare tipo di globuli bianchi che giocano un ruolo cruciale nel sistema immunitario. Questo tipo di cancro colpisce soprattutto i linfonodi, ma può diffondersi ad altri organi e tessuti come la milza, il fegato, la pelle o i polmoni.

Esistono diversi sottotipi di linfoma a cellule T, che possono presentare caratteristiche cliniche e patologiche differenti. Alcuni dei più comuni includono:

1. Linfoma a grandi cellule T (LBL): Questo tipo di linfoma è aggressivo e colpisce prevalentemente i bambini e i giovani adulti. Si sviluppa rapidamente e può diffondersi ad altri organi al di fuori dei linfonodi.
2. Linfoma a cellule T periferiche (PTCL): Questo è un gruppo eterogeneo di linfomi a cellule T che colpiscono prevalentemente gli adulti. Possono presentarsi in forme aggressive o indolenti e possono manifestarsi con sintomi non specifici come febbre, sudorazione notturna, perdita di peso e ingrossamento dei linfonodi.
3. Linfoma cutaneo a cellule T (CTCL): Questo tipo di linfoma colpisce la pelle e può presentarsi con lesioni cutanee che variano da rossore e prurito a noduli o placche. Il più comune è il maligno linfoma a cellule T di Hodgkin, che si sviluppa dalle cellule T mature e colpisce prevalentemente i giovani adulti.

Il trattamento del linfoma a cellule T dipende dal sottotipo, dallo stadio della malattia e dalla salute generale del paziente. Le opzioni di trattamento possono includere chemioterapia, radioterapia, terapia mirata o trapianto di cellule staminali ematopoietiche.

Il Linfoma Cutaneo a Cellule T (LTCT) è un tipo raro di linfoma non Hodgkin che si origina nelle cellule T del sistema immunitario e si manifesta prevalentemente a livello della pelle. Esistono due principali sottotipi di LTCT: il linfoma cutaneo a grandi cellule T (LCGCT) e il linfoma cutaneo a piccole cellule T (LCPCT).

Il LCGCT, noto anche come micosi fungoide, è il più comune dei due sottotipi e tende a crescere lentamente. I sintomi possono includere chiazza rossa sulla pelle, prurito, desquamazione e lesioni che si diffondono lentamente nel tempo.

Il LCPCT, invece, è meno comune e può crescere più rapidamente rispetto al LCGCT. I sintomi possono includere papule, placche o noduli cutanei, ulcere e lesioni che si diffondono più velocemente rispetto al LCGCT.

Entrambi i sottotipi di LTCT sono trattabili, ma la prognosi dipende dalla stadiazione della malattia, dall'età del paziente e dalle condizioni generali di salute. La terapia può includere radioterapia, chemioterapia, immunoterapia o una combinazione di queste opzioni. In alcuni casi, il trapianto di cellule staminali ematopoietiche può essere considerato come trattamento per i pazienti con LTCT avanzato.

Gli antibiotici antineoplastici, noti anche come antibiotici antitumorali o antibiotici citotossici, sono un gruppo di farmaci che hanno origine batterica e vengono utilizzati nel trattamento del cancro per la loro capacità di interferire con la replicazione delle cellule cancerose. Questi antibiotici sono derivati da batteri come Streptomyces, Bacillus e Micromonospora, che producono sostanze chimiche naturali con attività antimicrobica ed antitumorale.

Gli antibiotici antineoplastici agiscono interferendo con la sintesi del DNA o dell'RNA nelle cellule cancerose, il che porta all'inibizione della crescita e alla morte delle cellule tumorali. Tuttavia, a causa del loro meccanismo d'azione non specifico, possono anche influenzare la replicazione delle cellule normali, causando effetti collaterali indesiderati come nausea, vomito, perdita di capelli e suppression del sistema immunitario.

Esempi di antibiotici antineoplastici includono:

* Actinomycin D (Dactinomycin)
* Bleomicina
* Mitomycin C
* Streptozocina

Questi farmaci vengono spesso somministrati in combinazione con altri trattamenti antitumorali, come chemioterapia, radioterapia o terapie mirate, per aumentare l'efficacia del trattamento e ridurre la possibilità di recidiva del cancro.

La leucemia a cellule T, nota anche come leucemia linfoblastica acuta a cellule T (LT-AL o ALL T), è un tipo specifico di cancro del sangue che si sviluppa rapidamente. Questa forma di leucemia colpisce i linfociti T, un particolare tipo di globuli bianchi che svolgono un ruolo cruciale nel sistema immunitario dell'organismo.

Nella LT-AL, le cellule T cancerose si moltiplicano in modo anomalo e incontrollato nei midollo osseo, prevenendo la normale produzione di globuli bianchi sani. Questi linfociti T tumorali possono anche invadere il flusso sanguigno, il midollo spinale e altri organi vitali, come fegato, milza e linfonodi, compromettendo ulteriormente la funzionalità del sistema immunitario.

I sintomi della leucemia a cellule T possono includere affaticamento, debolezza, frequenti infezioni, facilità alle ecchimosi, emorragie spontanee, sudorazione notturna e perdita di peso involontaria. La diagnosi precoce e il trattamento tempestivo sono fondamentali per migliorare le prospettive di cura e la qualità della vita dei pazienti affetti da questa malattia.

Il trattamento della LT-AL può comprendere chemioterapia, radioterapia, terapie mirate, trapianto di midollo osseo o combinazioni di queste opzioni terapeutiche, a seconda del singolo caso e delle caratteristiche specifiche della malattia.

"Antibodies, Monoclonal, Murine-Derived" si riferisce a un tipo specifico di anticorpi monoclonali che sono creati in laboratorio e derivati da topi (murini). Gli anticorpi monoclonali sono proteine prodotte dalle cellule del sistema immunitario che aiutano a identificare e neutralizzare specificamente sostanze estranee, come virus o batteri.

Gli anticorpi monoclonal murini-derivati vengono creati in laboratorio manipolando le cellule del sistema immunitario dei topi per produrre un singolo tipo di anticorpo che si lega a una specifica proteina o molecola bersaglio. Questi anticorpi sono chiamati "monoclonali" perché provengono da una singola linea cellulare clonale, il che significa che tutti gli anticorpi prodotti da questa linea cellulare sono identici e si legano alla stessa proteina o molecola bersaglio.

Gli anticorpi monoclonal murini-derivati hanno trovato impiego in diversi campi della medicina, come la diagnosi e il trattamento di malattie autoimmuni, cancro e altre condizioni patologiche. Tuttavia, l'utilizzo di anticorpi monoclonal murini-derivati può causare reazioni immunitarie indesiderate nei pazienti umani, a causa delle differenze tra il sistema immunitario dei topi e quello umano. Per questo motivo, negli ultimi anni sono stati sviluppati anticorpi monoclonali umanizzati o totalmente umani, che hanno una minore probabilità di causare reazioni avverse nei pazienti.

La leucemia linfocitica cronica B-cell (LLC-B) è un tipo specifico di cancro del sangue che colpisce i linfociti B, un particolare tipo di globuli bianchi. I linfociti B sono una parte importante del sistema immunitario e aiutano a combattere le infezioni.

Nella LLC-B, il midollo osseo produce un gran numero di linfociti B anormali che non funzionano correttamente. Questi linfociti B diventano maturi ma non possono svolgere le loro normali funzioni di difesa del corpo contro le infezioni. Inoltre, tendono ad accumularsi nel midollo osseo, nel sangue e nei tessuti linfoidi come milza, fegato e linfonodi.

I sintomi della LLC-B possono includere affaticamento, debolezza, perdita di peso involontaria, sudorazione notturna, frequenti infezioni, facilità alle ecchimosi o emorragie, dolore osseo o articolare e ingrossamento dei linfonodi, del fegato o della milza.

La LLC-B è più comune nelle persone di età superiore ai 60 anni e si sviluppa lentamente nel tempo. Tuttavia, alcuni casi possono progredire rapidamente e richiedere un trattamento immediato. Il trattamento può includere chemioterapia, immunoterapia, terapia target o trapianto di cellule staminali ematopoietiche. La prognosi dipende dalla fase della malattia al momento della diagnosi e dalla risposta al trattamento.

La vidarabina, nota anche come Ara-A o adenine arabinoside, è un farmaco antivirale utilizzato principalmente per trattare le infezioni causate dal virus herpes simplex (HSV), incluse l'herpes simplex encefalite e la cheratite herpetica. È anche stato usato per trattare alcuni tipi di leucemia e linfoma.

La vidarabina è un analogo dell'adenosina, un nucleoside presente nel DNA e nell'RNA. Funziona interrompendo la sintesi del DNA virale, il che impedisce al virus di replicarsi all'interno della cellula ospite.

Il farmaco viene somministrato per via endovenosa (direttamente nella vena) e può avere effetti collaterali come nausea, vomito, diarrea, mal di testa, vertigini, eruzioni cutanee e alterazioni della funzionalità renale ed epatica. In rari casi, può causare danni al midollo osseo e ai nervi periferici.

La vidarabina non è più comunemente utilizzata come farmaco di prima linea a causa dell'introduzione di agenti antivirali più sicuri ed efficaci, come l'aciclovir. Tuttavia, può ancora essere usato in casi particolari quando altri trattamenti non sono stati sufficientemente efficaci o non possono essere utilizzati a causa di allergie o altre controindicazioni.

La splenomegalia è un termine medico che si riferisce all'ingrossamento della milza oltre le sue dimensioni normali. La milza è un organo situato nella parte superiore sinistra dell'addome, vicino allo stomaco, e fa parte del sistema linfatico e immunitario. Normalmente, la milza non è palpabile al di sotto del bordo costale, ma in caso di splenomegalia, può essere avvertita come una massa durante l'esame fisico.

Le cause della splenomegalia possono essere varie e includono:

1. Infezioni: alcune infezioni batteriche, virali o parassitarie possono causare l'ingrossamento della milza, come la mononucleosi infettiva, l'epatite virale, la tubercolosi e la malaria.
2. Malattie ematologiche: alcune condizioni che colpiscono il sangue o i vasi sanguigni possono causare splenomegalia, come l'anemia falciforme, le talassemie, le leucemie e i linfomi.
3. Malattie del fegato: alcune malattie epatiche, come la cirrosi, l'epatite cronica o il tumore al fegato, possono causare l'ingrossamento della milza.
4. Condizioni cardiovascolari: alcune patologie cardiovascolari, come l'insufficienza cardiaca congestizia o l'endocardite batterica, possono determinare la splenomegalia.
5. Malattie reumatiche: alcune malattie reumatiche, come il lupus eritematoso sistemico o l'artrite reumatoide, possono causare l'ingrossamento della milza.
6. Tumori: alcuni tumori, sia benigni che maligni, possono portare all'ingrandimento della milza.

La diagnosi di splenomegalia si basa sulla storia clinica del paziente, sull'esame fisico e su esami di laboratorio e strumentali specifici. Il trattamento dipende dalla causa sottostante e può variare da un semplice monitoraggio a interventi chirurgici o chemioterapici.

La trasfusione di sangue autologa è un tipo di trasfusione di sangue in cui il paziente dona il proprio sangue prima di una procedura chirurgica programmata, con l'intenzione di ricevere indietro il suo stesso sangue durante o dopo l'intervento. Questo metodo viene utilizzato per ridurre il rischio di reazioni trasfusionali avverse e la diffusione di malattie infettive trasmissibili attraverso il sangue. Il sangue donato viene tipicamente conservato e mantenuto in condizioni sterili fino al momento del suo utilizzo, che può avvenire entro un periodo di tempo limitato.

Le indicazioni per la trasfusione di sangue autologa possono variare, ma sono generalmente considerate quando il paziente presenta fattori di rischio elevati per complicanze trasfusionali o ha una storia di reazioni avverse alle trasfusioni. Tuttavia, la decisione di ricorrere a questo tipo di trasfusione deve essere valutata attentamente da un medico esperto, in quanto può comportare dei rischi e delle complicanze associate alla donazione di sangue, come ad esempio anemia o reazioni avverse al farmaco utilizzato per la donazione.

Il metilprednisolone è un farmaco glucocorticoide sintetico utilizzato per il trattamento di varie condizioni infiammatorie e autoimmuni. Agisce sopprimendo la risposta immunitaria dell'organismo, riducendo l'infiammazione e bloccando la produzione di sostanze chimiche che causano gonfiore e dolore.

Viene utilizzato per trattare una vasta gamma di condizioni, tra cui:

* Malattie infiammatorie intestinali (come il morbo di Crohn e la colite ulcerosa)
* Artrite reumatoide
* Asma grave
* Allergie severe
* Condizioni della pelle come l'eczema e il pemfigo
* Malattie del sangue come l'anemia emolitica autoimmune
* Condizioni neurologiche come la sclerosi multipla e l'encefalite
* Trapianti di organi per prevenire il rigetto

Il metilprednisolone può essere somministrato per via orale, intravenosa o intramuscolare, a seconda della gravità della condizione e della risposta del paziente al trattamento. Gli effetti collaterali possono includere aumento dell'appetito, cambiamenti dell'umore, difficoltà di sonno, aumento della pressione sanguigna, debolezza muscolare e rallentamento del processo di guarigione delle ferite.

È importante utilizzare questo farmaco solo sotto la supervisione di un medico qualificato, poiché l'uso prolungato o ad alte dosi può causare effetti collaterali gravi e aumentare il rischio di infezioni. Inoltre, è necessario informare il medico se si stanno assumendo altri farmaci, poiché possono interagire con il metilprednisolone e causare effetti indesiderati.

La pentostatina deve essere conservata a temperature comprese tra 4 e 8 °C. Nell'uomo la farmacocinetica della pentostatina è ... Le dosi richieste nella leucemia acuta sono fortemente limitate dalla grave tossicità della pentostatina. La pentostatina può ... Le concentrazioni di pentostatina, in seguito a somministrazione e.v., declinano secondo un andamento bifasico. La pentostatina ... La pentostatina si distribuisce scarsamente nel fluido cerebrospinale, con picchi di concentrazione che sono il 10% circa delle ...
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L01XX01 Amsacrina L01XX02 Asparaginasi L01XX03 Altretamina L01XX05 Idrossicarbamide L01XX07 Lonidamina L01XX08 Pentostatina ...
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Pentostatina. 3. + 59. Anticorpi Monoclonali. 3. + 60. Proteine Protooncogene C-Bcl-2. 3. + ...
I farmaci antineoplastici vengono utilizzati per il trattamento dei tumori. Per questo vengono detti anche antitumorali.
Altre terapie single-agent per la T-PLL sono state la pentostatina, la cladribina, la nelarabina e la bendamustina (Morelli F e ... pentostatina o cladribina) è utile soprattutto per quei pazienti che hanno mostrato una risposta lenta o incompleta alla ... associando lanalogo purinico pentostatina, associazione risultata efficace, con una remissione completa duratura (Alfayez M et ... Anche la terapia di combinazione pentostatina e alemtuzumab è risultata superiore al solo alemtuzumab (Ravandi F et al, 2009). ...
Attualmente il trattamento si avvale soprattutto dellutilizzo di analoghi delle purine (i.e. cladribina e pentostatina) con ...
fludarabina, pentostatina e cladribrina, sono degli analoghi delle purine, di solito sono in forma di compresse, si ...
Pentostatina, Cladribina, Ofatumumab, vedi nuove terapie o considerare il trapianto allogenico di cellule staminali ...
Pentostatina. 143945d130762 < Pepe nero. 143949d130765 < Peplomicina. 143984d130799 < Pepsina A. 143993,143995d130807 < ...

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