Nervo Radiale
Neuropatia Del Nervo Radiale
Fratture Dell'Omero
Sindrome Da Compressione Nervosa
Arteria Radiale
Nervo Mediano
Nervo Ulnare
Plesso Brachiale
Neuropatia Del Nervo Mediano
Nervi Del Sistema Periferico
Nervo Sciatico
Fibre Nervose
Paralisi
Blocco Nervoso
Nervo Ottico
Holothuria
Fissaggio Di Frattura Interna
Pinch Strength
Neural Conduction
Placche Ossee
Asterina
Dissezione
Elettrodiagnosi
Transfer Nervoso
Ormoni Degli Invertebrati
Terminazioni Nervose
Nervo Surale
Elettromiografia
Nervo Facciale
Schiacciamento Nervoso
Nervo Tibiale
H-Reflex
Cheratotomia Radiale
Nervo Femorale
Nervi Spinali
Potenziali Evocati
Mano
Il nervo radiale è uno dei tre nervi principali che originano dalla parte inferiore del midollo spinale (nel midollo toracico inferiore) nella regione nota come fascicolo radicolare laterale. Il nervo radiale è un nervo periferico che fornisce innervazione motoria e sensoriale a diverse parti del braccio, avambraccio e mano.
Dopo l'origine dal midollo spinale, il nervo radiale scorre lateralmente attraverso il collo e la spalla, dove si divide in due rami terminali: il ramo superficiale e il ramo profondo. Il ramo superficiale fornisce innervazione sensoriale alla parte posteriore dell'avambraccio, del gomito e della metà laterale del dorso della mano. Fornisce anche l'innervazione motoria ai muscoli estensori della mano.
Il ramo profondo del nervo radiale fornisce innervazione motoria ai muscoli estensori dell'avambraccio e dei polsi, nonché all'estensore breve delle dita e all'estensore lungo del mignolo. Il nervo radiale è responsabile della sensibilità cutanea sulla parte laterale del dorso della mano e dei due terzi laterali delle dita (dal secondo al quinto dito).
Lesioni o danni al nervo radiale possono causare debolezza o paralisi dei muscoli innervati, perdita di sensibilità cutanea e dolore. I sintomi specifici dipendono dal livello e dall'entità della lesione.
La neuropatia del nervo radiale è una condizione neurologica che si verifica quando il nervo radiale, uno dei principali nervi periferici che parte dalla colonna vertebrale e va alla mano, subisce un danno o una disfunzione. Il nervo radiale controlla i muscoli estensori delle braccia, delle mani e dei polsi, nonché la sensibilità della pelle sulla parte posteriore del braccio, dell'avambraccio e della mano.
I sintomi della neuropatia del nervo radiale possono variare a seconda della gravità e della localizzazione del danno nervoso. Possono includere debolezza o paralisi dei muscoli dell'avambraccio, della mano e del polso, formicolio, intorpidimento o perdita di sensibilità sulla parte posteriore del braccio, dell'avambraccio e della mano. In alcuni casi, i pazienti possono anche sperimentare dolore acuto o cronico nella zona interessata.
La neuropatia del nervo radiale può essere causata da una varietà di fattori, tra cui lesioni traumatiche, compressione nervosa prolungata (come nel caso della sindrome del tunnel cubitale), malattie sistemiche come il diabete o l'ipotiroidismo, infezioni virali o batteriche, tossine ambientali o esposizione a farmaci neurotossici.
Il trattamento della neuropatia del nervo radiale dipende dalla causa sottostante e può includere fisioterapia, terapia occupazionale, farmaci antinfiammatori non steroidei (FANS) o oppioidi per il dolore, terapia fisica o chirurgia correttiva in caso di lesioni o compressione nervosa. In alcuni casi, la neuropatia del nervo radiale può essere reversibile con un trattamento tempestivo e appropriato, ma in altri casi può causare danni permanenti al nervo e alla funzione muscolare.
Le fratture dell'omero si riferiscono a una lesione ossea che interessa l'omero, il principale osso lungo del braccio. L'omero si compone di tre parti: la testa (la parte superiore rotonda che si articola con la spalla), il collo (il restringimento appena al di sotto della testa), e il corpo (la porzione centrale e più lunga dell'osso).
La Sindrome da Compressione Nervosa (SCN) è un disturbo neurologico causato dalla compressione o strozzamento di un nervo per lungo tempo. Questa condizione può verificarsi in qualsiasi parte del corpo dove un nervo passa attraverso un'apertura stretta ed è soggetto a pressione.
L'SCN si manifesta solitamente con sintomi come dolore, formicolio, intorpidimento, debolezza o perdita di sensibilità nella zona del corpo innervata dal nervo interessato. Ne esistono diverse forme, a seconda della parte del corpo interessata:
1. Sciatalgia (SCN lombare): è la forma più comune e si verifica quando il nervo sciatico viene compresso nella regione lombare (parte bassa della schiena). I sintomi includono dolore, intorpidimento o debolezza che si irradiano dalla parte bassa della schiena, attraverso la natica e la gamba fino al piede.
2. Sindrome del tunnel carpale (SCN del polso): si verifica quando il nervo mediano è compresso nel passaggio noto come canale carpale, situato nel polso. I sintomi includono dolore, formicolio o intorpidimento alle dita, specialmente al pollice, indice e medio, e alla mano.
3. Sindrome del tunnel cubitale (SCN del gomito): si verifica quando il nervo ulnare è compresso nel solco del processo coronoide dell'ulna, a livello del gomito. I sintomi includono dolore, intorpidimento o debolezza al gomito, all'avambraccio e al quarto e quinto dito della mano.
4. Sindrome del canale di Guyon (SCN del polso): si verifica quando il nervo ulnare è compresso nel canale di Guyon, situato nel palmo della mano. I sintomi includono dolore, intorpidimento o debolezza al pollice, all'indice e al medio, e alla mano.
5. Sindrome del nervo femoro-cutaneo laterale (SCN dell'anca): si verifica quando il nervo femoro-cutaneo laterale è compresso a livello dell'inguine o della coscia. I sintomi includono dolore, intorpidimento o debolezza alla parte anteriore e laterale della coscia, all'anca e al ginocchio.
Il trattamento delle sindromi da compressione nervosa dipende dalla causa sottostante e può includere farmaci antinfiammatori non steroidei (FANS), fisioterapia, terapia occupazionale, iniezioni di corticosteroidi o chirurgia.
L'arteria radiale è un importante vaso sanguigno che si origina dal dell'arteria brachiale, nella parte superiore del braccio. Si dirige verso il polso attraversando la parte anteriore della fossa cubitale e poi passa lateralmente al tendine del muscolo flessore radiale del carpo.
L'imbalsamazione è un processo che viene utilizzato per preservare i corpi dopo la morte, al fine di rallentarne la decomposizione e mantenerli in condizioni accettabili per un periodo di tempo prolungato. Questo processo prevede l'iniezione di sostanze chimiche nel sistema circolatorio del corpo, che aiutano a preservare i tessuti e impedire la crescita di batteri e funghi che causano la decomposizione.
Le sostanze chimiche utilizzate nell'imbalsamazione possono includere formaldeide, metanolo, fenolo e altri composti chimici. Il processo può anche prevedere il trattamento delle cavità corporee con sostanze chimiche e la disidratazione del corpo per aiutare a preservarlo.
L'imbalsamazione è spesso utilizzata per i corpi che devono essere esposti durante i servizi funebri o per le autopsie, ma non è richiesta dalla legge in tutti i casi. In alcune culture e religioni, l'imbalsamazione è un processo importante che viene utilizzato per preparare il corpo per la sepoltura o la cremazione.
È importante notare che l'imbalsamazione non impedisce completamente la decomposizione del corpo, ma solo la rallenta. Il processo di imbalsamazione deve essere ripetuto periodicamente per mantenere il corpo in condizioni accettabili.
Il nervo mediano è un importante nervo misto (che contiene fibre sensitive e motorie) del braccio e della mano nell'anatomia umana. Esso origina dalla radice del plesso brachiale, formato dai nervi spinali delle vertebre cervicali C5-T1. Il nervo mediano decorre lungo il braccio, passando attraverso la fossa cubitale (il solco situato sul lato interno del gomito), quindi scorre lungo l'avambraccio e attraversa il canale carpale nel palmo della mano.
Il nervo mediano fornisce innervazione ai muscoli flessori superficiali delle dita e al pronatore rotondo nel braccio e nell'avambraccio, permettendo i movimenti di flessione e pronazione del gomito, polso e dita. Inoltre, il nervo mediano trasmette informazioni sensitive dalle prime tre dita (pollice, indice e medio) e la metà laterale della quarta dita, nonché una piccola porzione della pelle sul lato palmare del palmo della mano.
Una lesione o compressione del nervo mediano può causare diversi sintomi, come formicolio, intorpidimento o debolezza nelle aree innervate dal nervo. Un noto disturbo a carico del nervo mediano è il sindrome del tunnel carpale, che si verifica quando il nervo viene compresso nel canale carpale, spesso a causa di un'eccessiva pressione esercitata da ripetuti movimenti delle mani o dall'infiammazione dei tessuti circostanti.
Il nervo ulnare è un importante nervo periferico del braccio che fornisce movimento e sensibilità a parti della mano e dell'avambraccio. Origina dal plesso brachiale nella regione della spalla, dove i nervi spinali emergono dalla colonna vertebrale. Il nervo ulnare viaggia lungo il braccio, passando attraverso un canale noto come condotto cubitale al gomito. Da lì, si dirama nelle parti posteriore e laterale della mano, fornendo innervazione ai muscoli dell'avambraccio e dei piccoli muscoli intrinseci della mano, nonché alla pelle sui lati del mignolo e dell'anulare. Il nervo ulnare è responsabile della sensibilità di queste aree e controlla i movimenti delle dita, come la flessione dei polpastrelli e il movimento delle dita a pinza. Lesioni o danni al nervo ulnare possono causare debolezza muscolare, formicolio, intorpidimento o perdita di sensibilità nella mano e nell'avambraccio.
Il plesso brachiale è una struttura anatomica importante del sistema nervoso periferico. Si tratta di un complesso di fibre nervose che si formano dalla unione dei tronchi anteriori dei nervi spinali cervicali C5-T1 (talvolta anche C4). Queste fibre nervose si intrecciano e danno origine a diversi rami nervosi che innervano l'arto superiore e la parete toracica anterolaterale.
Il plesso brachiale fornisce innervazione ai muscoli della spalla, del braccio, dell'avambraccio e della mano, nonché alla cute di queste regioni. I nervi che originano dal plesso brachiale includono il nervo radiale, il nervo ulnare, il nervo mediano e il nervo muscolocutaneo.
Lesioni o danni al plesso brachiale possono causare diversi disturbi neurologici, come la paralisi o la perdita di sensibilità a livello dell'arto superiore.
La neuropatia del nervo mediano è un tipo specifico di danno al nervo periferico che colpisce il nervo mediano, uno dei tre principali nervi che passano attraverso il braccio e controllano la sensazione e il movimento delle mani. Questo disturbo può causare una varietà di sintomi, tra cui formicolio, intorpidimento, debolezza o perdita di movimento nelle dita e nella mano, in particolare nel pollice, indice, medio e parte del lato del palmo.
La neuropatia del nervo mediano può essere causata da diversi fattori, come traumi fisici, compressione prolungata del nervo (ad esempio, a causa di un'eccessiva pressione sul polso durante il sonno nota come sindrome del tunnel carpale), malattie sistemiche (come diabete, ipotiroidismo o sclerodermia), infezioni, tossine o esposizione a farmaci neurotossici.
La diagnosi di neuropatia del nervo mediano può essere confermata mediante esami fisici e neurologici, nonché attraverso test di conduzione nervosa, che misurano la velocità e l'intensità dei segnali elettrici che viaggiano lungo il nervo. Il trattamento della neuropatia del nervo mediano dipende dalla causa sottostante e può includere farmaci per alleviare il dolore, terapie fisiche o chirurgiche per ridurre la pressione sul nervo, modifiche dello stile di vita o controllo delle malattie di base.
I nervi del sistema periferico sono un insieme complesso di strutture nervose che si trovano al di fuori del cervello e del midollo spinale, che costituiscono insieme il sistema nervoso centrale. Il sistema periferico è composto da 12 paia di nervi cranici e 31 paia di nervi spinali.
I nervi cranici emergono direttamente dal cervello e innervano la testa e il collo, mentre i nervi spinali escono dalla colonna vertebrale attraverso forami intervertebrali e si distribuiscono a tutte le parti del corpo. I nervi periferici sono responsabili della trasmissione degli impulsi nervosi tra il sistema nervoso centrale e i vari organi e tessuti del corpo, inclusi muscoli, pelle, ghiandole e visceri.
I nervi periferici possono essere classificati in due tipi principali: sensoriali e motori. I nervi sensoriali trasportano informazioni sensoriali dal corpo al cervello, come il dolore, la temperatura, il tatto e la posizione del corpo nello spazio. I nervi motori, d'altra parte, trasmettono i comandi del cervello ai muscoli scheletrici per controllare i movimenti volontari. Alcuni nervi periferici hanno fibre sia sensitive che motorie e sono quindi classificati come misti.
Le patologie che colpiscono il sistema nervoso periferico possono causare una varietà di sintomi, tra cui formicolio, intorpidimento, debolezza muscolare, dolore e perdita di riflessi. Alcune condizioni comuni che possono influenzare il sistema nervoso periferico includono neuropatie, lesioni del midollo spinale, sindrome del tunnel carpale e malattie autoimmuni come la polimiosite e la dermatomiosite.
Il nervo sciatico è il più grande nervo del corpo umano. Si forma nella regione lombare (parte inferiore) della colonna vertebrale, formato dalla fusione delle radici nervose L4 a S3 (talvolta anche S2 e S1). Il nervo sciatico poi lascia il bacino e scorre lungo la parte posteriore della coscia.
Il nervo svolge un ruolo vitale nella funzione motoria e sensoriale delle gambe e dei piedi. Fornisce innervazione ai muscoli posteriori della coscia come i muscoli bicipite femorale, semitendinoso e semimembranoso. Inoltre, fornisce l'innervazione a tutti i muscoli delle gambe al di sotto del ginocchio, compresi i muscoli della parte inferiore della gamba e del piede.
Dal punto di vista sensoriale, il nervo sciatico trasmette le informazioni sensitive dalla pelle delle parti posteriori e laterali della gamba e dal piede al cervello.
La compressione o l'infiammazione del nervo sciatico può causare dolore, intorpidimento, formicolio o debolezza nella parte inferiore del corpo, una condizione nota come sciatica.
In medicina, le fibre nervose sono strutture anatomiche costituite da assoni, che sono proiezioni dei neuroni (cellule nervose) responsabili della trasmissione degli impulsi nervosi. Le fibre nervose possono essere classificate in diverse categorie in base alle loro caratteristiche funzionali ed istologiche:
1. Fibre afferenti o sensitive: esse conducono gli stimoli sensoriali dal sistema periferico al sistema nervoso centrale. Possono essere ulteriormente suddivise in fibre somatiche, che trasmettono informazioni provenienti dalla cute, dalle articolazioni e dai muscoli scheletrici, e viscerali, che provengono dagli organi interni.
2. Fibre efferenti o motorie: esse conducono gli impulsi nervosi dal sistema nervoso centrale ai muscoli scheletrici o agli organi effettori nel sistema nervoso periferico. Anch'esse possono essere classificate in somatiche, che innervano i muscoli scheletrici, e viscerali, che servono a controllare le ghiandole e gli organi interni.
3. Fibre miste: esse contengono assoni sia afferenti che efferenti all'interno della stessa guaina mielinica. Sono comuni nelle radici dorsali e ventrali dei nervi spinali.
4. Fibre mielinizzate o amieliniche: le fibre mielinizzate sono avvolte da una guaina di mielina, che è costituita da cellule gliali chiamate cellule di Schwann nel sistema nervoso periferico e oligodendrociti nel sistema nervoso centrale. Questa guaina serve a velocizzare la conduzione degli impulsi nervosi. Le fibre amieliniche, invece, non hanno questa guaina e presentano una conduzione più lenta degli impulsi.
5. Fibre di grosso o piccolo diametro: le fibre a grosso diametro hanno un'elevata velocità di conduzione e sono generalmente associate alle funzioni sensitive e motorie, mentre quelle a piccolo diametro sono coinvolte nelle funzioni vegetative e dolorifiche.
La classificazione delle fibre nervose in base al loro diametro, alla presenza o assenza di mielina e alla conduzione degli impulsi è utile per comprendere le basi anatomiche e fisiologiche della trasmissione dell'informazione all'interno del sistema nervoso.
L'articolazione del gomito, nota in termini medici come "articolazione cubitale", è una articolazione sinoviale complessa che coinvolge tre ossa: l'estremità prossimale dell'ulna (l'osso del forearm sul lato del mignolo), la testa radiale dell'osso radius (l'altro osso del forearm) e la parte distale dell'omero (il bone del braccio superiore). Questa articolazione consente al gomito di piegarsi (flessione), raddrizzarsi (estensione), ruotare leggermente all'interno (pronazione) e all'esterno (supinazione).
L'articolazione del gomito è costituita da due articolazioni principali: l'articolazione umero-cubitale, che si trova tra l'estremità inferiore dell'omero e la parte superiore dell'ulna, e l'articolazione radio-cubitale prossimale, che si trova tra le teste dell'ulna e del radius. Queste due articolazioni sono circondate da una capsula articolare con sinovia che lubrifica lo spazio articolare e facilita il movimento.
L'articolazione del gomito è soggetta a varie condizioni patologiche, come l'artrite, le lesioni dei legamenti e la borsite, che possono causare dolore, rigidità articolare e limitazione funzionale. La cura di queste condizioni può richiedere una combinazione di trattamenti conservativi, come il riposo, l'immobilizzazione, la fisioterapia e i farmaci antinfiammatori non steroidei (FANS), o interventi chirurgici correttivi.
La paralisi è un termine medico che descrive la perdita completa o parziale della funzione muscolare in una parte del corpo. Questa condizione può verificarsi a causa di danni al sistema nervoso, che include il midollo spinale, le radici nervose, i nervi periferici o il cervello. La paralisi può essere classificata in base alla parte del corpo colpita, come monoplegia (un singolo arto), diplegia (due arti dello stesso lato), emiplegia (metà del corpo) e tetraplegia o quadriplegia (quattro arti e il tronco). La paralisi può anche essere temporanea o permanente, reversibile o irreversibile. Le cause più comuni di paralisi includono ictus, lesioni del midollo spinale, sclerosi multipla, malattie neurodegenerative e malattie neuromuscolari.
In terminologia medico-legale, un cadavere è il corpo di una persona deceduta. Dopo la morte, il corpo umano subisce una serie di cambiamenti fisici e chimici che lo portano allo stato di cadavere. Questo processo include la cessazione delle funzioni vitali, la decomposizione e la putrefazione.
L'esame del cadavere è una parte importante dell'autopsia e della medicina legale, poiché fornisce informazioni cruciali sulla causa e le circostanze della morte di una persona. L'analisi del corpo può includere l'ispezione esterna, la dissezione interna, la raccolta di campioni biologici e l'esame tossicologico per identificare eventuali segni di trauma, malattia o avvelenamento.
L'accurata documentazione e lo studio del cadavere sono fondamentali per stabilire l'identità della vittima, determinare la causa della morte e fornire prove importanti per le indagini criminali e i procedimenti giudiziari.
La definizione medica di "carpometacarpal joints" si riferisce alle articolazioni presenti alla base della mano, dove i metacarpi (le ossa lunghe che formano la parte palmare della mano) si uniscono con le ossa del carpo (un gruppo di ossa brevi e irregolari che costituiscono il polso).
In particolare, la giuntura carpometacarpale più importante è quella del pollice, nota come "trapezio-metacarpale". Questa articolazione consente al pollice di svolgere movimenti unici e complessi, come l'opposizione (il movimento che permette al pollice di toccare le altre dita della mano).
Le altre quattro giunture carpometacarpali sono più limitate nei loro movimenti, ma consentono comunque una certa flessibilità e rotazione delle dita. Le patologie che colpiscono queste articolazioni possono causare dolore, rigidità e difficoltà di movimento della mano.
Un "blocco nervoso" è una procedura medica che viene eseguita per interrompere temporaneamente la trasmissione del segnale nervoso da parte dei nervi periferici. Ciò si ottiene mediante l'iniezione di un anestetico locale o un altro agente chimico in prossimità del fascio nervoso interessato.
L'obiettivo di questa procedura è quello di alleviare il dolore cronico, neuropatico o causato da una lesione nervosa, oppure per diagnosticare o trattare una condizione specifica che richiede la disfunzione temporanea del nervo.
Il blocco nervoso può essere di diverso tipo a seconda della durata dell'effetto desiderato:
* Blocco nervoso simpatico: viene eseguito per interrompere il segnale nervoso nel sistema nervoso simpatico, che regola le funzioni involontarie del corpo come la frequenza cardiaca e la pressione sanguigna.
* Blocco nervoso periferico: viene eseguito per interrompere il segnale nervoso in un nervo periferico specifico, che innerva una determinata area del corpo.
* Blocco nervoso spinale: viene eseguito per interrompere il segnale nervoso nel midollo spinale, a livello della colonna vertebrale.
Il blocco nervoso è generalmente considerato una procedura sicura e ben tollerata, sebbene possano verificarsi effetti collaterali come dolore al sito di iniezione, gonfiore o ematomi. In rari casi possono verificarsi complicanze più gravi, come danni ai nervi o infezioni.
Prima della procedura, il medico eseguirà una valutazione completa del paziente per assicurarsi che non ci siano controindicazioni alla procedura e per determinare la posizione appropriata dell'ago. Durante la procedura, il medico utilizzerà un ago sottile per iniettare un anestetico locale o un farmaco steroideo nel sito di iniezione. Il paziente potrebbe sentire una sensazione di pressione o formicolio durante l'iniezione.
Dopo la procedura, il medico monitorerà attentamente il paziente per assicurarsi che non ci siano complicazioni. Il paziente dovrebbe evitare di guidare o operare macchinari per diverse ore dopo la procedura.
Il nervo ottico, noto anche come II nervo craniale o cranial nerve II (CN II), è il secondo dei dodici nervi craniali ed è principalmente responsabile della trasmissione degli impulsi visivi dal bulbo oculare al cervello. È un nervo sensoriale che trasporta le informazioni visive dalle cellule fotorecettori presenti nella retina dell'occhio (coni e bastoncelli) al midollo allungato e al talamo, dove tali impulsi vengono elaborati e interpretati dal cervello come immagini visive.
Il nervo ottico è costituito da circa un milione di fibre nervose che si originano dalle cellule gangliari della retina e convergono per formare il nervo ottico nel punto in cui lascia l'occhio, noto come disco ottico o papilla. Il nervo ottico passa attraverso l'orbita dell'occhio e si dirige verso il cranio, dove entra nella cavità cranica attraverso il forame ottico. Una volta all'interno del cranio, il nervo ottico si unisce al nervo encefalico per formare il chiasma ottico, dove le fibre nervose dai due occhi si sovrappongono e si riorganizzano in base alla loro posizione laterale.
Le fibre nervose che trasportano informazioni visive dalla metà nasale della retina (compreso il punto cieco) incrociano la linea mediana nel chiasma ottico, mentre quelle dalla metà temporale della retina continuano a decorrere lateralmente. Questo schema di crociamento e separazione delle fibre nervose consente al cervello di elaborare le informazioni visive provenienti da entrambi gli occhi in modo coordinato, garantendo una visione binoculare e la percezione della profondità.
Dopo il chiasma ottico, le fibre nervose continuano a decorrere nel tratto ottico, che si divide in due strutture separate: la via dorsale (o strato genicolato laterale) e la via ventrale (o strato genicolato mediale). La via dorsale è coinvolta principalmente nell'elaborazione delle informazioni relative alla forma, al colore e al movimento degli oggetti visivi, mentre la via ventrale è responsabile dell'identificazione e del riconoscimento degli stimoli visivi. Entrambe le vie si proiettano poi alle aree corticali della corteccia visiva primaria (area V1) e ad altre aree associate nella corteccia occipitale, dove vengono elaborate ulteriormente le informazioni visive per la consapevolezza cosciente e l'integrazione con altri sistemi sensoriali.
In sintesi, il nervo ottico è una struttura vitale del sistema visivo che trasporta informazioni visive dall'occhio al cervello, permettendo la percezione della luce, delle forme e dei colori, nonché la capacità di riconoscere e identificare gli oggetti nello spazio circostante. I danni o le lesioni al nervo ottico possono causare una significativa perdita della visione o cecità parziale o completa, rendendo fondamentale la sua protezione e il mantenimento della sua salute attraverso stili di vita sani e visite regolari con un oftalmologo qualificato.
La Holothuria è un genere di echinodermi conosciuti comunemente come cetrioli di mare. Appartengono alla classe Holothuroidea e all'ordine Holothuriida. Questi organismi marini hanno forma cilindrica o tondeggiante, con una lunghezza che varia da pochi centimetri a diversi metri, a seconda della specie.
La superficie del corpo di Holothuria è ricoperta da piccole piastre calcaree e spine, mentre l'interno contiene un sistema complesso di canali che aiutano nell'alimentazione e nella respirazione. Questi animali si nutrono prevalentemente di particelle organiche presenti nel sedimento marino, come batteri, alghe e detriti.
Holothuria è anche conosciuta per la sua capacità di rigenerare i propri tessuti dopo lesioni o attacchi predatori. Alcune specie sono in grado di espellere parti del loro corpo, come ad esempio il loro intestino, per confondere o scoraggiare i predatori.
In medicina, non ci sono specifiche applicazioni dirette alla definizione di Holothuria. Tuttavia, alcune specie di cetrioli di mare contengono composti chimici che possono avere proprietà biomediche interessanti, come ad esempio l'utilizzo in farmaci antitumorali e anti-infiammatori. Queste ricerche sono ancora in fase sperimentale e non hanno portato a trattamenti medici approvati.
In termini medici, il polso è la pulsazione palpabile che si verifica quando l'arteria passa attraverso un punto di restringimento o un'apertura nel tessuto corporeo, come ad esempio all'altezza del poignet (polso propriamente detto), del gomito, della caviglia o dell'inguine.
Questa pulsazione è dovuta alla pressione sistolica del sangue che viene forzata attraverso l'arteria durante la contrazione cardiaca (sistole). Il polso può essere valutato per il suo ritmo, intensità e durata, fornendo importanti informazioni sul funzionamento del cuore e del sistema circolatorio.
È possibile contare i battiti del polso in diversi punti del corpo per monitorare la frequenza cardiaca a riposo o durante l'esercizio fisico, oppure per identificare eventuali aritmie o anomalie della pressione sanguigna.
Il fissaggio di frattura interna, noto anche come osteosintesi, è un intervento chirurgico in cui i frammenti ossei rotti vengono allineati e fissati insieme utilizzando vari dispositivi medici impiantabili, come piastre, viti, chiodi, fili o agganci. Questo processo aiuta a mantenere la corretta posizione dei frammenti ossei durante il processo di guarigione, fornendo stabilità meccanica alla frattura e facilitando una migliore unione ossea.
Gli obiettivi del fissaggio di frattura interna includono il riallineamento preciso dei frammenti ossei, la riduzione della mobilità indesiderata della frattura, il mantenimento dell'allineamento durante la guarigione e il ripristino della funzione normale dell'osso una volta guarito. Questo tipo di procedura è comunemente eseguita per trattare fratture complesse o multiple, fratture articolari, fratture aperte e fratture che non sono in grado di mantenere un allineamento adeguato con il solo uso di un gesso o di un'immobilizzazione esterna.
Dopo l'intervento chirurgico, la riabilitazione e le cure fisiche appropriate sono fondamentali per garantire una guarigione ottimale e il recupero della funzione dell'osso interessato. Il periodo di recupero può variare a seconda della gravità della frattura, dell'età del paziente e di altri fattori di salute individuali.
In termini medici, la "pinch strength" (forza di presa a pinza) si riferisce alla forza o alla capacità di contrazione della muscolatura intrinseca della mano quando si effettua una pinza o una prensione tra il pollice e un dito. Viene comunemente misurata come una valutazione quantitativa dell'abilità funzionale della mano, in particolare per i pazienti che soffrono di condizioni neurologiche o muscoloscheletriche che possono influenzare la forza della presa.
La misurazione della forza di presa a pinza viene eseguita utilizzando un dinamometro speciale, chiamato "pinch gauge", che ha due piatti paralleli tra i quali il paziente posiziona il pollice e un dito. Il dinamometro registra la forza applicata in termini di libbre o newton.
La valutazione della forza di presa a pinza è importante per monitorare il progresso o la risposta al trattamento nelle seguenti condizioni:
- Lesioni nervose, come lesioni del midollo spinale o neuropatie periferiche
- Malattie muscolari, come distrofia muscolare o miopatia
- Condizioni ortopediche, come fratture o lussazioni della mano e delle dita
- Interventi chirurgici alla mano o al polso
- Artrite reumatoide o altre malattie articolari infiammatorie che colpiscono la mano
Inoltre, la forza di presa a pinza è un fattore prognostico importante per le persone che svolgono attività lavorative o ricreative che richiedono una buona funzione della mano.
In terminologia medica, "pollice" si riferisce specificamente all'articolazione più laterale (esterna) della mano. Il pollice è l'unico dito sulla mano che può opporsi agli altri quattro dita, il che lo rende fondamentale per la presa e la manipolazione degli oggetti. L'articolazione del pollice consente al pollice di muoversi in diversi piani, fornendo una grande flessibilità e mobilità. Lesioni o condizioni che colpiscono l'articolazione del pollice possono avere un impatto significativo sulla funzione della mano e possono richiedere cure mediche specialistiche per garantire una corretta diagnosi e gestione. È importante notare che il termine "pollice" può anche riferirsi al dito stesso, ma in questo contesto stiamo discutendo specificamente dell'articolazione del pollice nella mano.
La conduzione neurale è il processo mediante il quale si propaga un potenziale d'azione (un impulso elettrico) lungo la membrana cellulare di un neurone (cellula nervosa). Questo meccanismo permette la comunicazione tra diverse parti del sistema nervoso, consentendo la trasmissione di informazioni da un neurone all'altro o da un neurone a una ghiandola o muscolo effettore.
Il potenziale d'azione si verifica quando il potenziale di membrana (la differenza di carica elettrica tra l'interno e l'esterno della cellula) cambia rapidamente, passando da un valore negativo a uno positivo e poi tornando al suo stato di riposo. Questo cambiamento è dovuto all'apertura e chiusura controllata di specifici canali ionici presenti nella membrana cellulare, che permettono il passaggio selettivo di ioni come sodio (Na+), potassio (K+) e cloro (Cl-).
La conduzione neurale può essere classificata in due tipi principali:
1. Conduzione saltatoria: Questo tipo di conduzione si verifica nei nervi mielinici, dove la guaina mielinica isolante che avvolge il neurone presenta interruzioni chiamate nodi di Ranvier. Il potenziale d'azione "sale" da un nodo all'altro, saltando effettivamente le sezioni coperte dalla mielina. Ciò consente una velocità di trasmissione molto più elevata rispetto alla conduzione continua.
2. Conduzione continua (o locale): Questo tipo di conduzione si verifica nei nervi amielinici, dove non c'è guaina mielinica per isolare il neurone. Il potenziale d'azione si propaga continuamente lungo la membrana cellulare senza saltare sezioni. La velocità di trasmissione è più lenta rispetto alla conduzione saltatoria.
La conduzione neurale svolge un ruolo fondamentale nella comunicazione tra il sistema nervoso centrale (SNC) e il resto del corpo, permettendo la ricezione e l'elaborazione delle informazioni sensoriali, nonché il controllo dei muscoli scheletrici e degli organi interni.
Le oloturie, noti anche come cetrioli di mare o pennati, sono una classe di echinodermi marini che comprendono circa 300 specie. Questi organismi hanno un corpo allungato e cilindrico con tentacoli retrattili intorno alla bocca che usano per filtrare il cibo dal sedimento o dall'acqua di mare. Le oloturie sono generalmente bentoniche, vivono sul fondo del mare, e possono essere trovate in una varietà di habitat, dai tropici agli ambienti artici. Alcune specie hanno la capacità di rigenerare i loro organi o intere parti del corpo se danneggiate. Non sono considerati pericolosi per l'uomo, ma alcune persone possono essere allergiche ai loro tentacoli. Inoltre, le oloturie svolgono un ruolo importante nell'ecosistema marino come detritivori e nel processo di bioturbazione.
Da un punto di vista medico, non ci sono particolari riferimenti alle oloturie, se non in casi molto specifici di reazioni allergiche o irritazioni cutanee dovute al contatto con questi animali.
Le placche ossee, note anche come "osteomi" o "exostosi," sono escrescenze anormali e benigne delle ossa. Si formano quando il tessuto osseo cresce in modo anomalo su una superficie normale dell'osso. Queste escrescenze possono verificarsi in qualsiasi parte del corpo, ma sono più comuni nelle ossa lunghe come l'omero, il femore e la tibia.
Le placche ossee possono essere singole o multiple e possono variare di dimensioni da pochi millimetri a diverse centinaia di millimetri. Possono causare sintomi come dolore, rigidità articolare, limitazione del movimento e deformità ossea se si sviluppano in prossimità delle articolazioni o se crescono abbastanza grandi da esercitare pressione su nervi o vasi sanguigni.
Le cause delle placche ossee non sono completamente comprese, ma possono essere associate a fattori genetici, traumi o infezioni ossee. In alcuni casi, le placche ossee possono essere presenti dalla nascita o svilupparsi durante l'infanzia o l'adolescenza.
Il trattamento delle placche ossee dipende dalla loro localizzazione e dalle dimensioni. Se causano sintomi, il trattamento può includere farmaci antidolorifici, fisioterapia o intervento chirurgico per rimuoverle. In generale, le placche ossee sono benigne e non diventano cancerose, ma possono causare problemi se crescono abbastanza grandi da esercitare pressione su nervi o vasi sanguigni.
In terminologia medica, "asterina" non si riferisce a una condizione o a un'entità nosologica specifica. Il termine "asterisco" (da cui deriva "asterina") è talvolta utilizzato in ambito clinico per descrivere una particolare configurazione di lesioni cutanee, come ad esempio nel caso dell'eruzione cutanea nota come "esantema asterisciforme", che presenta lesioni a forma di stella.
Tuttavia, è importante sottolineare che "asterina" non è un termine medico comunemente utilizzato e potrebbe essere frutto di un equivoco o di una svista nella formulazione della domanda. In caso di dubbi o per ulteriori chiarimenti, si raccomanda di consultare fonti autorevoli in ambito medico-scientifico o di porre la questione a un operatore sanitario qualificato.
La neuroregenerazione è un processo biologico complesso che implica la ricostituzione e il ripristino delle funzioni delle cellule nervose danneggiate o lese, compresi i neuroni, le cellule gliali e i loro assoni e dendriti. Questo include la crescita di nuovi neuriti (assoni ed dendriti), la rigenerazione di assoni danneggiati, la formazione di sinapsi funzionali e il reinserimento delle cellule nervose nel loro ambiente tissutale. La neuroregenerazione è un argomento di grande interesse nella ricerca neurologica a causa del suo potenziale per sviluppare trattamenti per una varietà di condizioni neurologiche e neurodegenerative, come lesioni del midollo spinale, ictus, sclerosi multipla e malattie neurodegenerative come il morbo di Parkinson e la malattia di Alzheimer. Tuttavia, la neuroregenerazione è un processo altamente complesso e ancora in gran parte non compreso, con molte barriere biologiche che devono essere superate per ottenere risultati clinicamente significativi.
Scuso, potrebbe esserci stato un malinteso. "Omero" non è un termine utilizzato nella medicina. È l'autore presunto dell'Iliade e dell'Odissea, due dei più famosi poemi epici della letteratura greca antica. Se state cercando informazioni mediche, potrei aiutarvi meglio se mi fornirete un termine appropriato.
La stimolazione elettrica è un'applicazione clinica della terapia fisica che utilizza correnti elettriche a basso voltaggio per indurre contrazioni muscolari, ridurre il dolore o promuovere la guarigione dei tessuti. Viene spesso utilizzata per trattare una varietà di condizioni, come lesioni muscoloscheletriche, neuropatie e dolori cronici.
Esistono diversi tipi di stimolazione elettrica, tra cui:
1. TENS (Transcutaneous Electrical Nerve Stimulation): utilizza impulsi elettrici a bassa frequenza per stimolare i nervi superficiali e bloccare il dolore.
2. FES (Functional Electrical Stimulation): utilizza impulsi elettrici per stimolare i muscoli paralizzati o deboli, con l'obiettivo di ripristinare la funzione motoria.
3. IFC (Interferential Current): utilizza due correnti elettriche ad alta frequenza che si sovrappongono nel punto di applicazione, riducendo il dolore e aumentando il flusso sanguigno.
4. NMES (Neuromuscular Electrical Stimulation): utilizza impulsi elettrici per stimolare i nervi motori e causare la contrazione dei muscoli.
La stimolazione elettrica è generalmente considerata sicura quando eseguita da un professionista sanitario qualificato, tuttavia può avere effetti collaterali come irritazione cutanea o reazioni allergiche alla gelatina utilizzata per condurre la corrente. In rari casi, può causare danni ai nervi se non eseguita correttamente.
I neuroni afferenti, noti anche come neuroni sensoriali o neuroni di primo ordine, sono una classe di neuroni che trasmettono informazioni dai recettori sensoriali al sistema nervoso centrale. Essenzialmente, svolgono un ruolo cruciale nel processo di ricezione e codifica dei segnali sensoriali provenienti dall'ambiente esterno o interno del corpo.
I neuroni afferenti hanno dendriti che si trovano vicino ai recettori sensoriali, dove avviene la trasduzione del segnale, cioè la conversione di un segnale fisico o chimico in un potenziale d'azione elettrico. Una volta che il segnale è stato trasmesso sotto forma di potenziale d'azione, i neuroni afferenti lo trasmettono attraverso il loro assone a sinapsi specializzate chiamate terminazioni nervose centrali.
Le informazioni sensoriali elaborate dai neuroni afferenti vengono quindi integrate e interpretate dal sistema nervoso centrale, che prende decisioni appropriate e inizializza risposte adeguate. I disturbi o danni ai neuroni afferenti possono causare deficit sensoriali o dolore neuropatico.
In termini medici, la dissezione si riferisce allo "sviluppo di una lacerazione o separazione dei strati delle pareti di un vaso sanguigno o di un altro organo tubulare a causa dell'infiltrazione di sangue o di altri fluidi." Questa condizione può verificarsi a seguito di traumi, patologie degenerative o malformazioni congenite.
Nel caso specifico dei vasi sanguigni, la dissezione comporta lo sviluppo di una lacerazione nella parete interna del vaso, che provoca la formazione di una "tasca" o "pseudoaneurisma" tra gli strati della parete. Il sangue può quindi accumularsi in questo spazio, aumentando la pressione all'interno del vaso e compromettendone la funzionalità.
Le dissezioni possono verificarsi in diversi vasi sanguigni, tra cui l'aorta (la principale arteria che trasporta il sangue dal cuore ai vari organi) e le carotidi (le arterie che portano il sangue al cervello). La dissezione aortica è una condizione particolarmente grave e potenzialmente letale, poiché può causare la rottura dell'aorta o l'interruzione del flusso sanguigno ai vari organi.
I sintomi associati alla dissezione dipendono dalla localizzazione e dall'entità della lesione. Tra questi vi possono essere dolore toracico, difficoltà respiratorie, vertigini, debolezza o intorpidimento a carico di arti superiori o inferiori, mal di testa improvvisi e forti, e svenimenti. Il trattamento della dissezione dipende dalla sua gravità e può comprendere farmaci, interventi chirurgici o procedure endovascolari per riparare la lesione e prevenire complicazioni potenzialmente letali.
L'elettrodiagnosi è una procedura diagnostica che registra e analizza l'attività elettrica dei muscoli e dei nervi per aiutare a identificare i disturbi neuromuscolari. Viene comunemente utilizzata per diagnosticare condizioni come lesioni del midollo spinale, neuropatie, radicolopatie, miopatie e malattie muscolari.
Le tecniche di elettromiografia (EMG) e conduzione nervosa studiano l'attività elettrica dei muscoli e dei nervi rispettivamente. Durante un esame EMG, piccoli elettrodi vengono inseriti nella pelle o direttamente nei muscoli per registrare l'attività elettrica durante il riposo e la contrazione muscolare. La conduzione nervosa comporta l'applicazione di leggeri impulsi elettrici sulla pelle per stimolare i nervi e misurarne la velocità di conduzione, che può indicare danni o disfunzioni del nervo.
L'elettrodiagnosi è considerata una procedura sicura e minimamente invasiva quando eseguita da un professionista sanitario qualificato. I risultati dell'esame possono fornire informazioni importanti per guidare il trattamento e la gestione dei disturbi neuromuscolari.
Il transfer nervoso, noto anche come "rinervazione" o "neurorrivascolarizzazione", è un intervento chirurgico ricostruttivo che viene eseguito per ripristinare la conduzione nervosa in una lesione nervosa. Questa procedura comporta il trapianto di un fascio nervoso sano da una parte del corpo all'altra, dove è presente una lesione o un danno nervoso.
Nel dettaglio, durante l'intervento chirurgico vengono prelevati i nervi donatori sani, che possono provenire dal paziente stesso (autotrapianto) o da un donatore cadavere (allotrapianto). Questi nervi vengono quindi tagliati in due parti: una parte viene utilizzata per creare un'innervazione diretta della lesione nervosa, mentre l'altra parte viene utilizzata come "ponte" o "collegamento" tra il nervo danneggiato e il nervo sano.
Il processo di rigenerazione nervosa può richiedere diversi mesi o persino anni, a seconda della lunghezza del trapianto e dell'entità del danno nervoso. Durante questo periodo, i nervi ricrescono attraverso il ponte creato dal trapianto, ripristinando gradualmente la conduzione nervosa e la funzionalità del muscolo o dei tessuti innervati.
Il transfer nervoso viene utilizzato principalmente per trattare lesioni nervose causate da traumi, malattie o interventi chirurgici che hanno danneggiato irreversibilmente il sistema nervoso periferico. Questa procedura può essere particolarmente utile in casi di paralisi o perdita di sensibilità in arti o parti del corpo, dove la ripristinazione della funzionalità nervosa può migliorare notevolmente la qualità della vita del paziente.
Gli ormoni negli invertebrati sono molecole di segnalazione chimica che vengono rilasciate da specifiche cellule endocrine e svolgono un ruolo cruciale nella regolazione di vari processi fisiologici, compreso lo sviluppo, la crescita, la riproduzione e la risposta comportamentale in diversi gruppi di invertebrati. A differenza dei vertebrati, il sistema endocrino negli invertebrati è meno complesso e presenta una diversità di ormoni e sistemi di regolazione a seconda del phylum considerato.
Alcuni esempi di ormoni negli invertebrati sono:
1. Ecdisteroidi: Questi ormoni sono presenti in molti gruppi di invertebrati, come artropodi (crostacei, aracnidi e insetti) ed echinodermi. Gli ecdisteroidi regolano lo sviluppo postembrionale, la muta e la crescita degli artropodi, promuovendo l'ecdisi (la fuoriuscita dell'exoscheletro) e la sintesi di proteine strutturali.
2. Ormoni juvenili (JH): Questi ormoni sono specifici per gli insetti e vengono prodotti dalle ghiandole corporali allate (CA). I JH regolano lo sviluppo postembrionale, la differenziazione delle cellule germinali e la riproduzione. Alte concentrazioni di JH mantengono l'animale in uno stadio giovanile, mentre basse concentrazioni permettono il passaggio allo stadio adulto.
3. Neuropeptidi: I neuropeptidi sono ormoni a breve distanza che vengono sintetizzati e rilasciati da neuroni specifici. Sono presenti in molti gruppi di invertebrati, come molluschi, anellidi, artropodi ed echinodermi. I neuropeptidi regolano una vasta gamma di funzioni fisiologiche, tra cui la crescita, lo sviluppo, il comportamento, l'appetito e la riproduzione.
4. Ormoni tiroidei: Gli ormoni tiroidei sono presenti in molti gruppi di animali, compresi i vertebrati e gli invertebrati. Negli invertebrati, come i molluschi cefalopodi (calamari, seppie e polpi), gli ormoni tiroidei regolano la crescita, lo sviluppo e il metabolismo.
5. Ormone antidiuretico (ADH): L'ormone antidiuretico è presente in molti gruppi di animali, compresi i vertebrati e gli invertebrati. Negli artropodi, l'ADH regola il bilancio idrico e la pressione osmotica attraverso la modulazione della permeabilità delle cellule epiteliali che rivestono i tubuli malpighiani (organi escretori).
6. Ormone melatonina: La melatonina è un ormone presente in molti gruppi di animali, compresi i vertebrati e gli invertebrati. Negli artropodi, la melatonina regola il ciclo sonno-veglia, il comportamento riproduttivo e la fisiologia stagionale.
7. Ormone steroidi: Gli ormoni steroidei sono presenti in molti gruppi di animali, compresi i vertebrati e gli invertebrati. Negli artropodi, gli ormoni steroidei regolano lo sviluppo, la crescita, il metabolismo e la riproduzione.
8. Ormone insulina: L'insulina è un ormone presente in molti gruppi di animali, compresi i vertebrati e gli invertebrati. Negli artropodi, l'insulina regola il metabolismo dei carboidrati e la crescita.
9. Ormone juvenile hormone (JH): La JH è un ormone presente solo negli artropodi. Regola lo sviluppo, la crescita, il metabolismo e la riproduzione.
10. Ormone ecdysone: L'ecdysone è un ormone presente solo negli artropodi. Regola la muta e lo sviluppo postembrionale.
In termini medici, una frattura chiusa, nota anche come frattura semplice, si riferisce a un tipo di lesione ossea in cui l'osso si rompe senza che la pelle sia lacerata o penetrata. Questo significa che ci sia una separazione o un'interruzione nella continuità dell'osso, ma non vi è alcuna ferita aperta associata alla frattura.
Nelle fratture chiuse, il periostio (la membrana che riveste la superficie esterna degli ossei) generalmente rimane intatto, il che può facilitare il processo di guarigione. Tuttavia, ci possono comunque essere danni ai tessuti molli circostanti, come muscoli, tendini e legamenti, a seconda della gravità e della localizzazione della frattura.
Le fratture chiuse possono verificarsi a seguito di vari traumi, come cadute, incidenti automobilistici o lesioni sportive. Il trattamento dipende dalla localizzazione, dal tipo e dalla gravità della frattura e può includere l'immobilizzazione con un gesso o una stecca, la riduzione (riallineamento) dell'osso fratturato e, in alcuni casi, la chirurgia per stabilizzare l'osso utilizzando viti, piastre o chiodi.
È importante cercare assistenza medica immediata se si sospetta una frattura chiusa, poiché un trattamento tempestivo può contribuire a prevenire complicazioni e favorire una guarigione ottimale.
Le terminazioni nervose, in anatomia e fisiologia, si riferiscono alla parte finale dei neuroni, che sono responsabili della trasmissione degli impulsi nervosi ai tessuti bersaglio. Queste strutture altamente specializzate convertono il segnale elettrico del potenziale d'azione in un segnale chimico, rilasciando neurotrasmettitori che diffondono attraverso la fessura sinaptica e si legano ai recettori postsinaptici. Ciò provoca una risposta nel tessuto bersaglio, come la contrazione muscolare o la secrezione ghiandolare. Le terminazioni nervose possono essere classificate in due tipi principali: quelle che innervano le cellule muscolari scheletriche (motorie) e quelle che si collegano ai recettori sensoriali per trasmettere informazioni al sistema nervoso centrale (afferenti).
Il nervo surale, noto anche come nervo safeno esterno o nervo cutaneo surale posteriore, è un nervo misto che deriva dalle radici spinali L5, S1 e S2. Si tratta di uno dei due rami terminali del nervo tibiale ed è responsabile dell'innervazione sensoriale della pelle sulla parte laterale inferiore della gamba e sulla parte laterale del piede. Non fornisce innervazione motoria a nessun muscolo. Il nervo surale può essere utilizzato come punto di riferimento per la localizzazione dell'arteria safena durante le procedure chirurgiche.
L'elettromiografia (EMG) è un esame diagnostico che serve per valutare la funzionalità del sistema nervoso periferico e dei muscoli scheletrici. Viene utilizzato per diagnosticare varie condizioni, come i disturbi neuromuscolari, le neuropatie, le radicolopatie, le miopatie e le patologie muscolari.
L'esame consiste nella registrazione dell'attività elettrica dei muscoli a riposo e durante la contrazione volontaria, utilizzando un ago sottile dotato di un elettrodo. L'ago viene inserito nel muscolo e l'elettrodo registra l'attività elettrica del muscolo, che viene poi analizzata da un neurologo specializzato.
L'elettromiografia può fornire informazioni importanti sulla natura e la gravità di una malattia neuromuscolare, nonché sulle possibili cause sottostanti. L'esame è in genere ben tollerato, sebbene possa causare un certo grado di disagio o dolore durante l'inserimento dell'ago nel muscolo.
Le Peripheral Nerve Injuries (PNI) si riferiscono a lesioni o danni ai nervi periferici, che sono i nervi al di fuori del midollo spinale e del cervello. Questi nervi trasmettono informazioni sensoriali e segnali motori dal cervello al resto del corpo. Le PNI possono verificarsi a causa di vari fattori, come traumi fisici, compressione prolungata, malattie sistemiche o esposizione a sostanze tossiche.
I sintomi delle PNI dipendono dalla gravità e dall'ubicazione della lesione. Possono includere:
1. Intorpidimento o formicolio nella zona interessata
2. Debolezza muscolare o paralisi
3. Dolore acuto o cronico
4. Perdita di riflessi
5. Atrofia muscolare
Le PNI vengono classificate in base alla gravità della lesione, utilizzando la scala di Seddon o la scala di Sunderland. La classificazione di Seddon include tre gradi di lesioni: neuropraxia (primo grado), axonotmesi (secondo e terzo grado) e neurotmesi (quarto grado). La classificazione di Sunderland è più dettagliata, suddividendo le axonotmesi in due sottocategorie e introducendo una quinta categoria per le lesioni più severe.
Il trattamento delle PNI dipende dalla causa sottostante e dalla gravità della lesione. Può includere terapia fisica, farmaci per il dolore o l'infiammazione, chirurgia ricostruttiva o terapia rigenerativa. In alcuni casi, le lesioni possono guarire spontaneamente, mentre in altri potrebbe essere necessario un intervento medico attivo per promuovere la riparazione e il recupero funzionale.
Il nervo facciale, noto anche come VII nervo cranico, è un importante nervo misto (che contiene fibre sensitive e motorie) che svolge un ruolo cruciale nel controllare la funzione motoria dei muscoli della faccia, inclusa la capacità di mostrare espressioni facciali. Oltre a questo, il nervo facciale è anche responsabile della funzionalità gustativa della parte anteriore di due terzi della lingua e contribuisce alla secrezione delle ghiandole salivari e lacrimali.
Il nervo facciale origina nel tronco encefalico nel midollo allungato e poi passa attraverso il forame lacero anteriore per entrare nella cavità cranica. Da lì, si dirige verso la fossa cranica media dove forma il piccolo e grande nervo facciale. Il nervo facciale lascia quindi la cavità cranica attraverso il forame stilomastoideo e si distribuisce ai muscoli della faccia, alle ghiandole salivari e lacrimali, e alla lingua.
Lesioni o danni al nervo facciale possono causare paralisi facciale, perdita del gusto, secchezza delle fauci e altri sintomi correlati.
In termini medici, "schiacciamento nervoso" (o compressione nervosa) si riferisce ad una condizione in cui una struttura anatomica, come un osso, un disco intervertebrale sporgente o un tumore, comprime un nervo, causando sintomi che possono includere dolore, formicolio, intorpidimento, debolezza muscolare o perdita di riflessi. Questa pressione anomala sul nervo può interrompere la corretta trasmissione dei segnali nervosi e provocare disagio o disfunzione nel corrispondente territorio nervoso.
Un esempio comune di schiacciamento nervoso è la sciatica, che si verifica quando il nervo sciatico viene compresso, spesso a causa di un disco erniato nella colonna lombare. I sintomi possono variare da lievi a gravi e possono essere trattati con terapie conservative come fisioterapia o farmaci antinfiammatori, oppure possono richiedere interventi più invasivi come iniezioni di steroidi o chirurgia.
L'avambraccio è la parte del braccio che si estende dal gomito alla mano. È composto da due ossa, il radio e l'ulna, ed è responsabile dell'articolazione e del movimento della mano. Nella maggior parte delle attività quotidiane, come sollevare oggetti o stringere la mano, l'avambraccio svolge un ruolo importante nel fornire supporto e mobilità al braccio e alla mano. Anche i muscoli dell'avambraccio, come il bicipite e il tricipite, sono fondamentali per il movimento e la funzione del braccio.
In termini anatomici, il braccio è la parte del corpo umano che si estende dal shoulder (spalla) al elbow (gomito). È composto da tre ossa principali: l'upper arm bone (osso dell'omero), che si trova nella parte superiore del braccio, e due bones (ulna e radius) nel forearm (avambraccio), che si trovano nella parte inferiore del braccio.
Il braccio contiene anche una rete di muscoli, tendini, vasi sanguigni e nervi che lavorano insieme per fornire movimento, sostegno e funzionalità al braccio. Questi muscoli includono il biceps e triceps, che sono responsabili del flesso e dell'estensione del gomito, nonché del supinazione e della pronazione del avambraccio.
Lesioni o condizioni mediche che possono interessare il braccio includono fratture ossee, distorsioni, tendiniti, borsiti, neuropatie e tumori. Il trattamento di queste condizioni può variare da riposo e fisioterapia a farmaci, iniezioni o interventi chirurgici correttivi.
Il nervo tibiale, noto anche come nervo popliteo interno, è un importante nervo che origina dalla parte posteriore della gamba. Si forma dalla divisione del nervo ischiatico nella regione glutea e scorre lungo la parte posteriore della coscia insieme ai muscoli ischiocrurali.
L'H-Reflex, o riflesso H, è un tipo di riflesso tendineo profondo che testa il funzionamento del recettore muscolare a livello della placca motrice. Viene utilizzato clinicamente per valutare la conduzione nervosa all'interno del sistema nervoso periferico e può essere utile nella diagnosi di varie condizioni neurologiche, come ad esempio lesioni del midollo spinale o neuropatie periferiche.
L'H-Reflex viene evocato stimolando il nervo tibiale posteriore a livello della gamba, che provoca la contrazione del muscolo soleo e il conseguente movimento del piede in flessione plantare (punta dei piedi). La risposta riflessa può essere registrata ed analizzata per valutare la velocità di conduzione nervosa e l'integrità del sistema nervoso periferico.
In sintesi, l'H-Reflex è un importante strumento diagnostico utilizzato in neurologia per valutare il funzionamento del sistema nervoso periferico e identificare eventuali patologie o lesioni a carico dei nervi.
La cheratotomia radiale è una procedura chirurgica degli occhi che si utilizza per correggere l'astigmatismo grave e alcuni casi di miopia. Questa procedura consiste nel fare incisioni radiali (a raggiera, come i raggi di una ruota) sulla cornea per modificarne la forma e migliorare la sua capacità di focalizzare la luce correttamente sulla retina.
Le incisioni vengono fatte con precisione utilizzando un microcheratomo o un laser a eccimeri, creando una sorta di "stella" sulla cornea. Queste incisioni causano il restringimento della porzione centrale della cornea, che diventa più curva e migliora la focalizzazione della luce per le persone miopi o con astigmatismo.
La cheratotomia radiale è solitamente eseguita come procedura ambulatoriale, con anestesia topica (gocce oftalmiche). Dopo l'intervento, il paziente potrebbe avvertire disagio, dolore e lacrimazione per qualche giorno. La guarigione completa può richiedere diverse settimane o mesi.
Questa procedura è stata ampiamente sostituita dal laser a eccimeri (cheratotomia refrattiva con laser ad eccimeri, LASIK) e dalle incisioni intrastromali (cheratotomia intrastromale), che offrono maggiore precisione, minori effetti collaterali e una più rapida guarigione. Tuttavia, in alcuni casi selezionati, la cheratotomia radiale può ancora essere considerata un'opzione terapeutica appropriata.
Il nervo femorale è un importante nervo misto (che contiene fibre sensitive e motorie) nel corpo umano. Esso origina dalla parte posteriore del tronco spinale, specificamente dai rami anteriori dei nervi spinali L2-L4 e, in misura minore, da L1 e L5.
Il nervo femorale scende lungo la parte anteriore della colonna vertebrale nella cavità addominale, quindi passa attraverso il canale femorale nell'inguine. Da lì, si divide in diverse diramazioni che servono i muscoli e la pelle dell'anca, del ginocchio e della parte anteriore della coscia.
Le sue principali funzioni includono l'innervazione dei muscoli flessori della coscia come il quadricipite femorale, il sartorio e il pettineo, permettendo la flessione dell'anca e la estensione del ginocchio. Inoltre, fornisce sensibilità alla pelle sulla parte anteriore della coscia e all'interno del ginocchio.
Il nervo femorale può essere interessato da diverse patologie, come lesioni, compressioni o neuropatie, che possono causare sintomi quali dolore, formicolio, intorpidimento o debolezza muscolare nella parte anteriore della coscia e nel ginocchio.
I nervi spinali sono un insieme di nervi che originano dal midollo spinale e trasportano segnali nervosi tra il midollo spinale e i muscoli e le cute del corpo. Ci sono 31 paia di nervi spinali in totale, divisi in 8 paia di cervicali, 12 paia di toracici, 5 paia di lombari, 5 paia di sacrali e 1 paio di coccigei. Ciascun nervo spinale è composto da fibre sensitive (che trasportano informazioni sensoriali verso il midollo spinale) e fibre motorie (che trasportano segnali dal midollo spinale ai muscoli). I nervi spinali sono responsabili della innervazione dei muscoli del tronco e degli arti, nonché della sensibilità cutanea di gran parte del corpo.
In anatomia, il gomito è l'articolazione che collega l'osso del braccio (l'omero) all'avambraccio formato dalle ossa ulna e radio. È una articolazione sinoviale, che significa che è circondata da una capsula articolare e lubrificata dal liquido sinoviale per permettere un movimento fluido.
Il gomito consente principalmente due tipi di movimenti: la flessione ed estensione (movimenti di avvicinamento e allontanamento della mano al corpo) e la pronazione e supinazione (rotazione del palmo della mano verso l'alto o verso il basso).
L'articolazione è supportata da diversi legamenti che ne garantiscono la stabilità, tra cui il legamento collaterale mediale e laterale. Inoltre, sono presenti muscoli e tendini importanti per il movimento dell'arto superiore, come il bicipite e il tricipite.
Patologie che possono colpire l'articolazione del gomito includono l'artrite, la tendinite, la borsite, le fratture ossee, i disturbi dei nervi (come il sindrome del tunnel cubitale) e la sinovite.
I potenziali evocati (PE) sono risposte elettriche registrate da specifici siti del sistema nervoso in risposta a uno stimolo sensoriale controllato. Essi vengono utilizzati clinicamente per valutare il funzionamento dei nervi sensoriali e del midollo spinale. I PE possono essere di diversi tipi, a seconda dello stimolo sensoriale utilizzato:
1. Potenziali evocati somatosensoriali (PES): vengono registrati dopo uno stimolo meccanico, termico o elettrico applicato alla pelle o ai tessuti profondi. Ad esempio, i PES possono essere utilizzati per valutare il funzionamento dei nervi periferici delle gambe o delle braccia.
2. Potenziali evocati visivi (PEV): vengono registrati dopo un'esposizione a uno stimolo luminoso, come un lampo di luce. I PEV possono essere utilizzati per valutare il funzionamento del nervo ottico e delle vie ottiche centrali.
3. Potenziali evocati uditivi (PEU): vengono registrati dopo un'esposizione a un suono o ad un clic. I PEU possono essere utilizzati per valutare il funzionamento dell'orecchio e delle vie uditive centrali.
I potenziali evocati sono comunemente usati in neurologia clinica per diagnosticare e monitorare condizioni come lesioni del midollo spinale, neuropatie periferiche, malattie demielinizzanti (come la sclerosi multipla), disturbi della conduzione nervosa e lesioni cerebrali.
In anatomia, la mano è la parte terminale del miembro superiore nell'essere umano e in altri primati. È composta da carpo, metacarpo, falangi e un insieme di muscoli, tendini, vasi sanguigni e nervi che permettono una grande varietà di movimenti e funzioni sensitive. La mano umana ha cinque dita: pollice, indice, medio, anulare e mignolo, con un'articolazione metacarpofalangea che conferisce loro flessibilità e mobilità. Le mani sono fondamentali per la manipolazione di oggetti, l'esplorazione tattile, la comunicazione non verbale e la capacità di svolgere attività complesse come scrivere, disegnare o suonare strumenti musicali.
L'arto anteriore si riferisce comunemente a un arto situato anteriormente o frontalmente in un organismo. Nell'uso comune, questo termine è spesso sinonimo di "arto superiore" o "membro superiore" e si applica specificamente agli arti degli esseri umani e di altri animali che sono posizionati anteriormente e sono utilizzati principalmente per l'attività manuale e la manipolazione di oggetti.
Nell'anatomia umana, l'arto anteriore è costituito dall'shoulder (spalla), braccio, avambraccio, polso e mano. Comprende diverse ossa, articolazioni, muscoli, tendini, legamenti, vasi sanguigni, nervi e tessuti connettivi che lavorano insieme per fornire movimento, sensibilità e funzionalità all'arto.
Tuttavia, è importante notare che il termine "arto anteriore" può avere definizioni leggermente diverse in diversi contesti anatomici o zoologici, quindi la sua interpretazione esatta può dipendere dal contesto specifico in cui viene utilizzato.
I neuroni motori sono un tipo specifico di cellule nervose che svolgono un ruolo cruciale nel sistema nervoso periferico. Essi hanno il loro corpo cellulare (perikarion) situato nel midollo spinale o nel tronco encefalico e hanno proiezioni chiamate assoni che trasmettono segnali elettrici verso i muscoli scheletrici o altri tessuti effettori.
I neuroni motori sono responsabili dell'attivazione dei muscoli scheletrici, permettendo così il movimento volontario del corpo. Ogni neurone motorio innerva diverse fibre muscolari ed è in grado di influenzare la contrazione o il rilassamento di queste ultime.
Un danno o una disfunzione dei neuroni motori possono causare diversi disturbi, come ad esempio la sclerosi laterale amiotrofica (SLA), che è una malattia neurodegenerativa progressiva caratterizzata dalla perdita selettiva dei neuroni motori.
Nervo radiale
Muscolo anconeo
Muscolo tricipite brachiale
Muscolo brachioradiale
Sindrome del tunnel radiale
Muscolo brachiale
Stampella
Muscolo supinatore
Nervo spinale
Nervo mediano
Muscolo pronatore rotondo
Maxim Bouchard
Pollice (dito)
Avambraccio
Muscolo flessore radiale del carpo
Muscolo flessore profondo delle dita
Saturnismo
Arteria ulnare
Sindrome di Wartenberg
Neuropatia radiale
Lebbra
Episodi di Good Witch (settima stagione)
Arteria radiale
Braccio
Spalla
Fossa cubitale
Gran Premio di Svizzera 1982
Asteroidea
Muscolo palmare lungo
Omero (anatomia)
Nervo muscolocutaneo
Nervo radiale - Wikipedia
Un neonato con una impronta sul braccio e paralisi del nervo radiale
Come eseguire un blocco del nervo radiale - Traumi; avvelenamento - Manuali MSD Edizione Professionisti
Elenco dei termini che iniziano per R - Dizionario medico
Gomito - Anatomia e infortuni
Malattie e Trattamenti | ior
Muscolo Flessore Radiale del Carpo
Novembre 2020 - Ergoterapia Alberto Cafarelli Sagl
Fisioterapista a domicilio Concorezzo
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Ossa della spalla
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Tabella del danno biologico
Clinica
Dolore del gomito - Attivazioni Biologiche
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Prova ufficiale concorso SSM 2015 - Area dei servizi clinici - Medicinapertutti.it
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Formicolio nelle mani e braccia Soffrite di formicolio nelle | Encontros Encante-se | Andrea Pellegrinello
Ulnare40
- Come eseguire un blocco del nervo ulnare Un blocco del nervo ulnare anestetizza sia la superficie volare che quella dorsale della metà ipotenare della mano (dal mignolo alla metà ulnare del dito anulare). (msdmanuals.com)
- Il blocco del nervo ulnare. (msdmanuals.com)
- Il capitello radiale si articola con l'omero, formando l' articolazione omero-radiale , e con l'ulna a livello dell'incisura radiale formando l' articolazione radio-ulnare prossimale . (cibo360.it)
- L'incisura trocleare si rapporta con la troclea dell'omero e forma l' articolazione omero-ulnare , mentre tra la coronoide e l'olecrano c'è l'incisura radiale che si rapporta con il capitello del radio a formare l' articolazione radio-ulnare , già vista in precedenza. (cibo360.it)
- Le tre articolazioni del gomito menzionate (omero-radiale, omero-ulnare e radio-ulnare) sono tenute insieme dalla capsula articolare, rafforzata dai due legamenti collaterali, esterno e interno. (cibo360.it)
- Oltre ai muscoli, attraversano il gomito l' arteria brachiale e il nervo mediano (centralmente), il nervo radiale (esternamente) e il nervo ulnare (internamente). (cibo360.it)
- Approfondiamo insieme la sindrome del canale di Guyon e i suoi sviluppi: La sindrome del canale di Guyon è una patologia debilitante che interessa il polso, in maniera specifica il tunnel detto appunto canale di Guyon, attraversato dal nervo ulnare per passare. (chirurgiamanorossello.it)
- Sono innervati dal nervo mediano ad eccezione del flessore ulnare del carpo e della metà mediale del flessore profondo delle dita innervati dall'ulnare. (fisioterapiarubiera.com)
- il nervo radiale o ulnare nel caso delle braccia. (dscares.it)
- Il nervo ulnare (C8-T1) si origina dal tronco secondario mediale del plesso brachiale. (osteolab.net)
- Altri nervi che possono essere compressi sono il nervo ulnare e il nervo radiale. (andreapellegrinello.com)
- Lungo l' avambraccio corrono il nervo mediano,il nervo ulnare, ed il nervo radiale. (aikidoweb.it)
- ad esempio, nella flessione del gomito, mentre il nervo ulnare si allunga, il radiale e il mediano si accorciano. (dsmfisioterapia.it)
- I nervi che, nell'arto superiore, possono causare sindromi canalicolari sono principalmente 3: il nervo mediano, il nervo ulnare e il nervo radiale. (chirurgiapiedemano-scagni.it)
- Un altro caso piuttosto frequente è la sofferenza del nervo ulnare al gomito ovvero la neuropatia da compressione del nervo ulnare nella doccia epitrocleo-olecranica e nell'arcata fibrosa dei flessori (tunnel cubitale). (chirurgiapiedemano-scagni.it)
- Tra le compressioni meno frequenti, ma comunque sempre da tenere in considerazione, consideriamo il nervo ulnare al canale di Guyon (nel polso), il mediano al gomito e il radiale al gomito . (chirurgiapiedemano-scagni.it)
- Le aree più frequentemente interessate da queste complicanze postoperatorie sono plesso brachiale, nervo mediano, nervo ulnare, nervo radiale, plesso lombosacrale, nervo peroneo. (gbmedicali.it)
- Il nervo mediano decorre dapprima nella parete laterale dell'ascella adiacente all'arteria ascellare, successivamente decorre a livello del lato mediale del braccio vicino all'arteria brachiale ed ai nervi ulnare e radiale. (agfmanu.com)
- alcune fibre motorie passano in avambraccio dal nervo mediano al nervo ulnare, viaggiano con esso fino alla mano e quindi separatamente innervano muscoli intrinseci della mano normalmente innervati dal nervo mediano. (agfmanu.com)
- alcuni fasci di fibre provenienti provenienti da C8-D1 di pertinenza ulnare entrano nel nervo mediano a livello del plesso brachiale e viaggiano con quest'ultimo fino in avambraccio dove passano al nervo ulnare per raggiungere quindi la mano ed innervare muscoli intrinseci normalmente innervati dall'ulnare. (agfmanu.com)
- Anastomosi ulnare-mediano in avambraccio sono estremamente rare, meno le anastomosi sensitive tra i due nervi 3 4 . (agfmanu.com)
- E' molto importante la consapevolezza di tali varianti in quanto la lesione del nervo mediano o ulnare in avambraccio, può produrre debolezza in muscoli che il nervo in questione normalmente non innerva o, per contro, il risparmio di muscoli solitamente da esso innervati. (agfmanu.com)
- Tali varianti anatomiche possono essere inoltre fonte di confusione durante l'indagine elettrodiagnostica in particolare nella diagnostica della neuropatia del nervo ulnare al gomito o danneggiati chirurgicamente. (agfmanu.com)
- Comunicazioni a livello della mano tra al branca profonda del nervo ulnare ed il nervo mediano ( anastomosi di Riche-Cannieu ) sono meno frequenti ma sono anch'esse potenziale causa di anomala o meglio inusuale innervazione dei muscoli intrinseci della mano 5 . (agfmanu.com)
- I principali nervi della mano sono il nervo mediano, il nervo ulnare e il nervo radiale, che svolgono un ruolo fondamentale nella sensibilità e nella motilità della mano. (iccivitella.it)
- Il nervo ulnare del braccio sinistro è uno dei principali nervi dell'arto superiore. (newcollegeentertainment.com)
- Parliamo del nervo ulnare del braccio sinistro, un grande protagonista del nostro sistema nervoso periferico. (newcollegeentertainment.com)
- Pronti a scoprire il potere del nervo ulnare? (newcollegeentertainment.com)
- Il nervo ulnare ha il compito di innervare i muscoli e le articolazioni del braccio, o da una lesione indiretta, può essere necessario un intervento chirurgico per riparare il nervo danneggiato e promuovere la rigenerazione delle cellule nervose. (newcollegeentertainment.com)
- Il nervo ulnare è un elemento importante del sistema nervoso del braccio e della mano, come una frattura o una lussazione, insieme al nervo radiale e al nervo mediano. (newcollegeentertainment.com)
- Le patologie che possono interessare il nervo ulnare sono diverse e possono compromettere la sua normale funzionalità. (newcollegeentertainment.com)
- Compressione del nervo ulnare: quando il nervo viene compresso o bloccato in qualche modo, ma può comprendere l'uso di farmaci, può causare dolore, che permette di controllare i movimenti e la sensibilità di queste parti del corpo. (newcollegeentertainment.com)
- Il trattamento delle patologie del nervo ulnare dipende dalla gravità della patologia e dalle sue cause, da una cattiva postura o da patologie come l'artrite o il tunnel carpale. (newcollegeentertainment.com)
- Neuropatia ulnare: si tratta di una patologia che interessa il nervo ulnare a livello della sua guida, perdita di sensibilità e difficoltà nel muovere le dita e il polso. (newcollegeentertainment.com)
- Il trattamento delle patologie del nervo ulnare dipende dalla gravità della patologia e dalle sue cause. (newcollegeentertainment.com)
- Il nervo ulnare è uno dei tre nervi principali del braccio, può essere necessario un intervento chirurgico per liberare il nervo dalla pressione. (newcollegeentertainment.com)
- In alcuni casi la frattura potrà addirittura danneggiare il nervo ulnare. (centrofisioterapiaroma.it)
- Neuropatia ulnare, terapia fisica, che si verifica quando il nervo radiale, il nervo che passa lungo l'avambraccio e giunge fino alla mano, ma può essere trattato con successo attraverso una combinazione di riposo, come l'usura e la rottura di strutture dell'articolazione, chirurgia. (mariteajuana.com)
- che si verifica quando il nervo ulnare, diventa compresso o danneggiato. (mariteajuana.com)
- in genere richiesta per indagare condizioni di sindrome di tunnel carpale, compressione di nervo ulnare, lesioni del nervo radiale, danno radicolare e di ernie cervicali, oltre che di cuffia dei rotatori, scapola alata, ma anche per valutare svariate condizioni che riguardano altri nervi e muscoli della parte superiore del corpo. (centromedicosanpietro.it)
Mediano16
- Più precisamente il nervo prosegue il suo decorso verso le prime 3 dita della mano dando luogo ai nervi digitali dorsali che innervano queste dita dorsalmente (alle quali può aggiungersi la parte laterale del dorso del 4° dito), tranne i letti ungueali (le falangi distali), che sono innervate da fibre provenienti dal nervo mediano. (wikipedia.org)
- Come eseguire un blocco del nervo mediano Un blocco del nervo mediano, eseguito a livello del polso, anestetizza la superficie volare della metà tenare della mano (dal pollice attraverso la metà radiale dell'anulare), così come le superfici. (msdmanuals.com)
- Essa è dovuta alla compressione del nervo mediano all'interno del canale, o tunnel, carpale. (ior.it)
- All'interno del canale carpale decorrono i nove tendini dei flessori delle dita e, superiormente rispetto ad essi, il nervo mediano. (ior.it)
- E' innervato dal nervo mediano (C6-C7), così come la maggior parte dei muscoli flessori del braccio. (my-personaltrainer.it)
- dovuti ad una compressione del nervo mediano all'interno del "tunnel carpale", ossia quel tunnel anatomico posto nel palmo della mano, presso il polso. (scribd.com)
- Il nervo mediano è un importante nervo misto (motorio e sensitivo) che con i suoi rami collaterali e terminali innerva parte dei muscoli dell'avambraccio e della mano, nonché la cute della faccia palmare della mano nella parte corrispondente al I, II e III dito e a metà del IV dito (Fig.1), mentre dorsalmente innerva solo le porzioni terminali delle stesse dita (Fig. 2). (scribd.com)
- Il legamento palmare traverso del carpo (o retinacolo dei flessori) è una robusta fascia di connettivo fibroso tesa trasversalmente, che contiene i tendini dei muscoli flessori del carpo e delle dita ed appunto il nervo mediano (Fig. 3 e 4). (scribd.com)
- Con 2 è indicato il nervo mediano. (scribd.com)
- Ad esempio, una condizione in cui il nervo mediano viene compresso nel polso. (andreapellegrinello.com)
- Tecnica di controllo ed immobilizzazione, attraverso la pressione sulle radici nervose periferiche dei nervi Mediano e Radiale dell'avambraccio. (aikidoweb.it)
- Le sedi più comuni sono il tunnel carpale per il nervo mediano, i forami intervertebrali per il nervo spinale e il tunnel di Frohse per il nervo interosseo. (dsmfisioterapia.it)
- La sindrome del tunnel carpale (STC) è un complesso di sintomi (sindrome) correlati ad una neuropatia da intrappolamento (compressione in primo luogo, ma anche trazione, torsione, kinking, ancoraggio) del nervo mediano nel suo decorso attraverso il tunnel carpale, alla cui base vi può essere una diversa eziologia. (agfmanu.com)
- Il nervo mediano è formato all'unione due parti, una proveniente dal corda laterale con fibre radicolari da C5 a C7 e l'altra dalla corda mediale con fibre radicolari C8-D1. (agfmanu.com)
- A livello del gomito il nervo mediano attraversa la fossa antecubitale medialmente al tendine del bicipite brachiale e all'arteria brachiale per poi passare nel suo decorso usuale tra i capi superficiale e profondo del muscolo pronatore rotondo (in alcuni casi il nervo decorre profondamente ad entrambi i capi del muscolo o attraverso le fibre del capo superficiale). (agfmanu.com)
- Sindrome del tunnel carpale La sindrome del tunnel carpale è una compressione del nervo mediano, che passa in un restringimento anatomico a livello polso e garantisce la sensibilità a pollice, indice, medio e alla parte radiale dell'anulare, nonché forza alla muscolatura opponente, che si trova alla base del pollice e permette un'adeguata presa degli oggetti. (tapingbellia.com)
Brachiale9
- Il nervo radiale è un nervo misto, di grosso calibro, contenente fibre provenienti da tutti i nervi che costituiscono il plesso brachiale (fibre dalle radici ventrali dei nervi spinali C5, C6, C7, C8 e T1). (wikipedia.org)
- Il nervo radiale ha origine nella cavità ascellare come continuazione del fascicolo secondario (corda) posteriore del plesso brachiale. (wikipedia.org)
- Subito dopo l'origine dal plesso brachiale il nervo si porta verso il basso, decorrendo per un tratto al di dietro dell'arteria ascellare (la parte di arteria ascellare distale rispetto al muscolo piccolo pettorale). (wikipedia.org)
- Circondando ad elica l'omero il nervo prosegue verso il basso fino a raggiungere il lato laterale del braccio, 5 cm al di sotto della tuberosità deltoidea: qui trapassa il setto intermuscolare laterale per raggiungere il compartimento anteriore del braccio, decorrendo fra i muscoli brachiale (medialmente) e brachioradiale (lateralmente). (wikipedia.org)
- Il nervo radiale ha origine nella cavità ascellare come continuazione del fascicolo secondario posteriore del plesso brachiale. (chirurgiamanorossello.it)
- Il nervo radiale (C5-T1) origina dalla biforcazione del tronco secondario posteriore del plesso brachiale. (osteolab.net)
- Il nervo ascellare fa parte dei rami terminali del plesso brachiale, esso origina dalla biforcazione del tronco secondario posteriore. (osteolab.net)
- 4. Passaggi in prossimità di interfacce rigide , come ad esempio i cordoni del plesso brachiale che incrociano la prima costa, il nervo radiale nel solco radiale dell'omero, o i nervi che attraversano la fascia plantare. (dsmfisioterapia.it)
- L'innervazione è data dal nervo muscolocutaneo ramo terminale del plesso brachiale che origina dal tronco secondario laterale dello stesso e si porta nella loggia anteriore del braccio perforando a pieno spessore il muscolo coracobrachiale. (triggerpointitalia.it)
Muscoli12
- A questo livello stacca rami per i muscoli della loggia posteriore del braccio e rami cutanei per braccio e avambraccio (nervi cutaneo laterale inferiore del braccio, cutaneo posteriore del braccio e cutaneo posteriore dell'avambraccio). (wikipedia.org)
- Il nervo emette rami collaterali per due dei tre muscoli laterali dell'avambraccio (i muscoli brachioradiale ed estensore radiale lungo del carpo) quindi scende ancora verso il basso fino all'epicondilo laterale dell'omero, che attraversa, dove termina ramificandosi nei suoi due rami terminali, un ramo radiale superficiale ed un ramo radiale profondo che continuano nella fossa cubitale e poi nell'avambraccio. (wikipedia.org)
- Il nervo trafigge i muscoli estensori posteriori e arriva a giacere tra i muscoli superficiali e profondi della parte posteriore dell'avambraccio. (wikipedia.org)
- In questa regione innerva i muscoli posteriori e l'estensore radiale breve del carpo. (wikipedia.org)
- Il muscolo flessore radiale del carpo è uno dei muscoli dello strato superficiale anteriore dell'avambraccio. (my-personaltrainer.it)
- I muscoli striati si contraggono sotto l'influenza dei nervi del sistema cerebrospinale e sono sotto il dominio della volontà. (epertutti.com)
- La contrazione dei muscoli si effettua sotto l'influenza dello stimolo nervoso, trasmesso dal nervo al muscolo all'altezza della placca motrice , ed è regolata dalla legge detta del tutto o nulla : se una fibra si contrae, lo fa completamente, dato che è il numero delle fibre interessate a dosare lo sforzo complessivo del muscolo. (epertutti.com)
- La fisioterapia può aiutare a rafforzare i muscoli della spalla e del braccio, incluso il nervo ascellare. (thewakers.org)
- Questo nervo è responsabile della sensibilità nella zona dell'ascella e della fornitura del movimento ai muscoli del braccio. (thewakers.org)
- La sua struttura anatomica è caratterizzata da ossa, articolazioni, muscoli, tendini, legamenti, vasi sanguigni e nervi, che lavorano insieme per consentire i movimenti delle dita e del polso. (iccivitella.it)
- L'elettromiografia viene prescritta dal medico generico o da uno specialista per valutare la funzionalità di muscoli e nervi . (centromedicosanpietro.it)
- La durata dell'esame è piuttosto variabile, in quanto dipende dal numero di muscoli e di nervi che il medico intende esaminare e del sospetto diagnostico di partenza. (centromedicosanpietro.it)
Braccio6
- Il nervo tramite le sue fibre sensitive fornisce anche innervazione sensoriale cutanea alla faccia posteriore del braccio e dell'avambraccio così come alla maggior parte del dorso della mano (regione laterale), la cute dorsale di 1°, 2° e 3° dito (ad eccezione delle falangi distali), ma non alla parte posteriore del mignolo ed alla metà adiacente dell'anulare (innervate dal nervo ulnare). (wikipedia.org)
- Il nervo penetra nella loggia posteriore del braccio, passando fra il capo mediale e il capo lungo del muscolo tricipite, al di sotto del margine inferiore del muscolo grande rotondo. (wikipedia.org)
- Lesioni o traumi: una frattura o un infortunio alla mano o al braccio possono danneggiare i nervi e causare formicolio. (andreapellegrinello.com)
- da li si dipartono tutti i nervi dell'arto superiore (una sorta di cavi elettrici biologici) che discendono nel braccio e nell'avambraccio, attraversando canali specifici per ognuno di essi, fino a raggiungere la mano. (chirurgiapiedemano-scagni.it)
- La conoscenza di questo nervo è essenziale per la comprensione della funzionalità del braccio sinistro. (newcollegeentertainment.com)
- Neuropatia radiale, il dolore ai nervi del gomito può essere causato da diverse condizioni, il nervo che passa attraverso il braccio e giunge fino alla mano, farmaci e, l'infiammazione dei tessuti o i movimenti ripetitivi del braccio. (mariteajuana.com)
Laterale2
- Insieme a quest'arteria decorre nel solco del nervo radiale dell'omero, in uno spazio delimitato dai capi mediale e laterale del muscolo tricipite che lo ricopre e protegge. (wikipedia.org)
- Esempio di diramazioni sensibili sono l'unione dei nervi plantari laterale e mediale che vanno a formare il nervo digitale plantare comune, fra il terzo e il quarto dito: se traumatizzato può insorgere un neuroma (detto di Morton). (dsmfisioterapia.it)
Gomito10
- Il nervo radiale inoltre partecipa all'innervazione delle articolazioni del gomito e del polso. (wikipedia.org)
- A livello uditivo potreste sentire "scrosci" a livello del capitello radiale (dentro il gomito). (lorenzobenetti.it)
- Il dolore ai nervi del gomito può essere causato da diverse patologie. (mariteajuana.com)
- Siete pronti per un viaggio nel mondo del dolore ai nervi del gomito? (mariteajuana.com)
- Nel nostro prossimo articolo, un medico esperto vi svelerà tutti i segreti per eliminare il dolore ai nervi del gomito e godervi finalmente una vita senza sofferenza. (mariteajuana.com)
- Prendersi cura del proprio corpo e adottare buone pratiche preventive possono aiutare a prevenire il dolore ai nervi del gomito. (mariteajuana.com)
- I sintomi del dolore ai nervi del gomito possono variare a seconda della causa. (mariteajuana.com)
- Tuttavia, nota anche come 'gomito del tennista', la chirurgia può essere necessaria per riparare i nervi o le strutture dell'articolazione danneggiate. (mariteajuana.com)
- Il trattamento del dolore ai nervi del gomito dipende dalla causa sottostante. (mariteajuana.com)
- Dolore ai nervi del gomito: cause, i sintomi e i trattamenti del dolore ai nervi del gomito. (mariteajuana.com)
Capitello5
- Per quanto invece riguarda il radio , quest'osso è formato da una parte più rotonda e grande detta capitello radiale (o testa) e da una parte più piccola, ristretta detta collo del radio. (cibo360.it)
- Il legamento anulare, invece, circonda il capitello radiale inserendosi sull'ulna. (cibo360.it)
- La rottura stessa può essere di diversi tipi, in quanto può comparire al livello del capitello radiale (una frattura che coinvolge il capitello ed il collo del radio), dei condili omerali (la superficie articolare inferiore dell'omero che si articola con il radio) o dell'epitroclea (una tuberosità ossea, situata all'estremità inferiore dell'omero, al livello dell'epifisi). (centrofisioterapiaroma.it)
- Fra queste fratture ne esiste una che è indiretta ma che risulta molto frequente fra gli sportivi, soprattutto fra i pattinatori, i praticanti di skateboard o i ciclisti: si tratta della frattura del capitello radiale, che è spesso provocata da una maldestra caduta sulle mani. (centrofisioterapiaroma.it)
- In molti casi ad essa è associata una lesione del delicato capitello radiale. (centrofisioterapiaroma.it)
Carpo1
- a livello dell'avambraccio le prime branche (da due a quattro) sono per il muscolo pronatore rotondo, quindi una branca per il muscolo flessore radiale del carpo e di seguito diverse branche per il muscolo flessore superficiale delle dita. (agfmanu.com)
Lesioni1
- Quando il nervo viene compromesso da patologie o lesioni, una serie di nervi che si estende dalla colonna vertebrale fino alla spalla, il nervo può essere danneggiato in modo permanente, come una distorsione o una contusione. (newcollegeentertainment.com)
Frattura2
- Questo può essere causato da una frattura dell'omero, incluso il nervo ascellare. (thewakers.org)
- Non si tratta di una normale frattura perché in alcuni casi essa può causare dei danni ai nervi radiali, con tutte le gravi conseguenze del caso. (centrofisioterapiaroma.it)
Paralisi1
- Paralisi del nervo radiale per compressione del nervo a livello dell'ascella da parte di stampelle, tumore, aneurisma, posizione viziata dur. (dica33.it)
Dell'avambraccio1
- La neuropatia può essere causata da traumi ripetuti, la compressione del nervo può essere alleviata con l'uso di farmaci antinfiammatori, dell'avambraccio e della mano, causando debolezza muscolare, la fisioterapia o l'uso di protesi o ortesi. (newcollegeentertainment.com)
Ascellare4
- Insomma, se state cercando un modo per risolvere il problema del nervo ascellare, allora siete nel posto giusto! (thewakers.org)
- La compressione del nervo ascellare può essere causata da una lesione al nervo o da un ispessimento dei tessuti circostanti. (thewakers.org)
- Il trattamento del dolore alla spalla causato dal nervo ascellare dipende dalla causa sottostante del dolore. (thewakers.org)
- In casi gravi, tra cui il coinvolgimento del nervo ascellare. (thewakers.org)
Mano3
- Il nervo radiale si divide in un ramo profondo, che diventa il nervo interosseo posteriore, e un ramo superficiale, che va a innervare il dorso della mano. (wikipedia.org)
- Un blocco del nervo radiale anestetizza il dorso della metà tenare della mano (dal pollice attraverso la metà radiale dell'anulare), escludendo la punta delle dita. (msdmanuals.com)
- Inoltre, la mano è estremamente innervata, grazie alla presenza di numerosi nervi. (iccivitella.it)
Carpale2
- La patologia è causata da un aumento della pressione all'interno del canale carpale che si riflette direttamente sul nervo, causandone lo schiacciamento e la sofferenza. (ior.it)
- Compressione del nervo: il più comune dei quali è la sindrome del tunnel carpale, il formicolio può essere un sintomo temporaneo e innocuo, la malattia di Raynaud e la sindrome di Guillain-Barre. (andreapellegrinello.com)
Superficiale1
- Nell'avambraccio, il nervo radiale continua suddiviso in un ramo superficiale (principalmente sensoriale) e un ramo profondo (principalmente motorio). (wikipedia.org)
Sindrome del tunnel2
- Se il dolore fosse situato per esempio più in basso si potrebbe parlare di sindrome del tunnel radiale. (lorenzobenetti.it)
- All'interno della visita o valutazione si cercherà inoltre di escludere la sindrome del tunnel radiale , che al contrario dell'epicondilite colpisce il nervo radiale. (lorenzobenetti.it)
Motorio1
- Si tratta di un nervo sensoriale e motorio. (osteolab.net)
Posteriore2
- Il nervo radiale è un nervo nel corpo umano che innerva la porzione posteriore dell'arto superiore. (wikipedia.org)
- Il ramo profondo del nervo radiale (chiamato anche da diversi anatomisti '''nervo interosseo posteriore''') è di natura quasi esclusivamente motoria. (wikipedia.org)
Dolore3
- Dolore dovuto a lesione delle radici di nervi cranici o midollari. (dica33.it)
- Dato che la NCB comune deriva da un'iperattività neuromuscolare non generalizzata, utilizzeremo una proprietà anatomo-fisiologica dei nervi per alleviare il dolore. (formativezone.it)
- Il Neuroma di Morton è una infiammazione di tipo Nevralgico che interessa il nervo interdigitale (nervo situato tra lo spazio del 3° e 4° dito del piede), che appare ispessito e gonfio, e determina un dolore acuto, a volte intermittente. (tapingbellia.com)
Nervose1
- Il conflitto che irrita il nervo è a livello di un forame intervertebrale cervicale e l'irradiazione dolorosa delle radici nervose implicate coinvolge la regione toracica superiore, la spalla e l'arto superiore. (formativezone.it)
Periferici1
- Il sistema nervoso è un " Continuum tissutale " , è ovunque ed è totalmente interconnesso: ogni movimento della colonna o degli arti ha quindi conseguenze meccaniche a distanza, sul nevrasse (cervello e midollo spinale), sulle radici, sui tronchi nervosi e sui nervi periferici. (dsmfisioterapia.it)
Porta2
- Un nervo periferico porta con sé rami sensitivi e rami motori di un arto. (aikidoweb.it)
- In conseguenza di siti di compressione cronica o di siti di tensione prolungata, il flusso assoplasmatico interno al nervo può essere alterato: ciò modifica il nutrimento che il nervo porta ai tessuti, la conduzione del nervo stesso e ovviamente il segnale centrifugo e centripeto. (dsmfisioterapia.it)
Lesione del nervo1
- In caso di lesione del nervo, da malattie autoimmuni o da patologie genetiche. (newcollegeentertainment.com)
Periferico1
- La guida ecografica aumenta la probabilità di successo del blocco del nervo periferico e riduce il rischio di complicanze, ma richiede personale addestrato. (msdmanuals.com)
Passa1
- Presenta un incavo ove passa il nervo soprascapolare. (chimica-online.it)