Formazione di calcoli del rene.
Le pietre del rene, di solito si urine-collecting porzione di rene (rene PELVIS). Le loro dimensioni variano, e contiene CALCIUM ossalato, piu '.
Il sale di acido ossalico, che si verificano nelle urine come cristalli e in alcuni calcoli.
L 'escrezione di insolitamente alto livello di CALCIUM nell'urina, superiori a 4 mg / kg / die.
L 'escrezione di una quantità eccessiva di ossalati nelle urine.
Una condizione caratterizzata da calcificazione dei tessuti renali si è abitualmente vista in acidosi tubulare RENAL distale con calcio deposizione nel rene distale e nei tubuli interstitium. Nefrocalcinosi causa insufficienza RENAL.
Derivati dell'acido. Oxalic gli infortuni sono una grande varieta 'di acido forme, sali, esteri e amides traendole dalla struttura ethanedioic acido.
Formazione di pietre in qualunque parte del TRACT urinario, solitamente nella vescica urinaria; o un rene; l'uretra.
Un prodotto, l ’ ossidazione attraverso xantina ossidasi, di oxypurines come xantina e Ipossantina. 'E' l'ultima catabolismo delle purine ossidazione prodotto nell ’ uomo e primati, mentre negli altri mammiferi urato ossidasi ulteriori si ossida e ad allantoina.
Disturbi della preparazione del calcio nell 'organismo): L ’ assorbimento, trasporto, custodia, e utilizzo.
Cristalli a bassa densità e pietre in una qualsiasi parte dell ’ apparato TRACT. La loro composizione chimica spesso includono ossalato di CALCIUM, magnesio), fosfato di ammonio (struvite cistina o acido urico.
Un incolore, inodore, viscido dihydroxy alcol, e ha un sapore dolce, ma e 'velenosa, se ingerito glicole etilenico è la cosa più importante propilenico commercialmente disponibili ed è prodotto su larga scala negli Stati Uniti. È utilizzato come antigelo e refrigerante nei liquidi idraulici e nella fabbricazione di dynamites si ghiaccia a basse, le resine.
Una pianta genere della famiglia LAMIACEAE che contiene pimarane-type diterpenes. Diverse specie di Orthosiphon sono chiamati anche Java the.
Una malattia ereditaria a causa di riassorbimento difettosi e altre base di cistina amminoacidi RENAL ACIDS dai tubuli prossimali. Questa forma di aminoaciduria è caratterizzata dalla urinaria insolitamente elevati livelli di cistina; lisina; arginina; e la ornitina. Mutazioni coinvolgere l'amminoacido proteina di trasporto Gene SLC3A1.
L'unica specie del genere Oxalobacter composto da etero o barre gram-negativi curva. Finisce con arrotondati nonmotile, nonsporing, e usare oxylates come CARBON e l'unica fonte di energia, con il formiato e CARBON diossido come prodotti finali. Queste proteine vengono isolate dal lago sedimenti e dal rumine o crasso di umani e animali. (Dal Bergey 'Manuale delle determinanti Batteriologia, nono Ed)
Un esame endoscopico, terapia o chirurgia del l'uretra.
Una malattia genetica caratterizzata dall 'escrezione di grandi quantità di ossalati nelle urine;; in presenza di nefrocalcinosi e nefrolitiasi precoce del RENAL fallimento; e spesso un confuso deposito di ossalato di CALCIUM. Ci sono sottotipi classificato dall' enzima difetti della glyoxylate metabolismo.
In medicina, i citrati sono sale o esteri dell'acido citrico, utilizzati comunemente come agenti che alcalinizzano l'urina e prevengono la formazione di calcoli renali.
Difetti genetici nella selettiva o trasporto non selettivi tubuli funzioni del rene.
Una chiave intermedio nella biosintesi metabolismo, e 'un acido, composto riscontrato in agrumi frutti. I sali di acido citrico (citrates) può essere utilizzato come anticoagulanti grazie alla loro capacità chelante del calcio.
Un glycosyl-phosphatidyl-inositol (GPI) - ancorati alle proteine della membrana spessa ascendente sul ramo dell'autostima DI Henle distinte. La forma della proteina si trova abbondantemente in urina.
Una polvere che si dissolve nell'acqua, che è somministrato per via orale, e viene usato come diuretico, espettorante, alkalizer, replenisher ed elettroliti.
Una classe di G-Protein-Coupled recettori che reagiscono a vari livelli extracellulari CALCIUM. Recettori sensibili al calcio situati nelle ghiandole paratiroidi giocano un ruolo importante nel mantenimento dell'omeostasi del calcio per regolare il rilascio di ripensarci paratiroideo. DifferiVano da sensibili al calcio situati intracellulare senso proteine che intracellulare di calcio.
Un forte Dicarbossilici acido che si verificano in molte piante e verdure. Viene prodotto nel corpo attraverso il metabolismo di glyoxylic acido o acido ascorbico. E non viene metabolizzata ma viene escreto nelle urine. È utilizzato come agente reagente analitica e ridurre.
Una famiglia di proteine di trasporto monosaccharide caratterizzata da 12 elice. Che agevolano la membrana di diffusione passiva di GLUCOSIO attraverso la membrana cellulare.
Una condizione cronica infiammatoria del rene che determina distruzione renale diffusa grossolanamente ingrossato e disfunzioni renali associate a nefrolitiasi e calcoli.
Un non-electrogenic sodio-dipendenti fosfato trasportatore. Si trova principalmente in un membrane mucose del RENAL tubuli prossimali.
Una condizione per inusuali a causa degli ormoni paratiroideo prodotto iperplasia paratiroidea o neoplasie Delle Paratiroidi. E 'caratterizzato da una combinazione di ipercalcemia, fosfaturia 1,25-diidrossivitamina D3 renale, livelli elevati di sintesi proteica, e aumentato riassorbimento dell ’ osso.
Un gruppo di malattie genetiche del rene tubuli metabolicamente caratterizzato da un accumulo di acidi prodotti con elevati livelli plasmatici di cloruro, hyperchloremic acidosi metabolica. Difettoso acidificazione renale di urina (tubuli prossimali) o bassa escrezione renale (acido tubuli distale) può portare a complicazioni quali ipokalemia, nefrolitiasi e ipercalciuria con nefrocalcinosi, e il rachitismo.
Disturbo metabolico ereditario recidivante caratterizzata da una forma acuta di artrite, iperuricemia e il deposito di urato dentro e intorno alle articolazioni, a volte con la formazione di calcoli di acido urico.
Una condizione di un battito cardiaco eccessivamente basso livello di fosfato nel sangue.
La formazione di sostanze cristallina o si scioglie. (McGraw-Hill scientifico e tecnico Dictionary of Voglia, 4th Ed)
Calcoli nell'uretere formate nel rene. Sono di solito meno di 5 mm di diametro di contrarre calcoli renali può entrare dilatati. Sono spesso trova sul ureteral restringimento e puo 'causare straziante colica renale.
La distruzione di un calcolo ai reni, uretere, vescica, o nella cistifellea da forze fisiche sole, incluso distruggere con un lithotriptor attraverso un catetere. Concentrato per via percutanea ecografia e concentrata idraulico onde d'urto possono essere utilizzate senza un intervento. La litotripsia non comprende la dissoluzione di pietre da acidi o litholysis. Litotripsia con il laser è LITHOTRIPSY, prendete questo.
Sali di calcio di acido fosforico. Questi composti sono spesso usati come integratori di calcio.
Agenti che inibiscono sodio CHLORIDE Sodio-Bicarbonato. Si comportano come diuretici. Eccesso dell ’ uso è associato a ipocaliemia.
Liquido sottoprodotto di escrezione prodotto nei reni, temporaneamente conservata nella vescica fino alla dimissione dall'uretra.
Organo che filtra il sangue per la secrezione di urina e che regola le concentrazioni dello ione di.
Un semplice elemento che si trova in quasi tutti organizzati tessuti. E 'un membro della famiglia dei metalli alcalini terra con il simbolo atomica Ca, numero atomico 20, e il peso atomico 40. Il calcio e' il minerale piu 'abbondante nel corpo e si combina con fosforo per formare fosfato di calcio nelle ossa e denti. È essenziale per il regolare funzionamento dei nervi e muscoli e gioca un ruolo nella coagulazione del sangue (come fattore IV) ed in molti processi enzimatica.

Nephrolithiasis, noto anche come calcoli renali o calcolosi renale, si riferisce alla formazione di uno o più calcoli (piccole pietre dure) nei reni o nel sistema urinario. Questi calcoli sono generalmente composti da cristalli di sali minerali e possono variare in dimensioni, da piccoli grani di sabbia a grandi pietre.

La nefrolithiasi può verificarsi quando ci sono alti livelli di determinate sostanze nel sangue o nelle urine, come calcio, ossalato e acido urico, che possono precipitare e formare cristalli. Questi cristalli possono quindi unirsi per formare calcoli renali.

I sintomi della nefrolithiasi possono includere dolore intenso o crampi nella parte bassa della schiena, nello stomaco inferiore o nell'inguine, nausea e vomito, sangue nelle urine (ematuria) e minzione frequente o dolorosa.

Il trattamento dipende dalla dimensione e dalla posizione del calcolo renale. I piccoli calcoli possono passare naturalmente attraverso l'urina, mentre quelli più grandi posono richiedere interventi medici come litotripsia extracorporea a onde d'urto (ESWL), ureteroscopia o nefrolitotomia percutanea.

La prevenzione della nefrolithiasis può essere ottenuta attraverso misure dietetiche, come bere molti liquidi, limitare l'assunzione di sale e proteine animali, e aumentare l'assunzione di frutta e verdura. In alcuni casi, farmaci possono anche essere prescritti per ridurre il rischio di formazione di calcoli renali.

I calcoli renali, anche noti come nefrolitiasi o calcoli delle vie urinarie, sono piccole masse solide composte da cristalli e proteine che si formano all'interno dei reni. Questi cristalli possono essere costituiti da diversi sali, come il oxalato di calcio, fosfato di calcio, acido urico o struvite.

La formazione dei calcoli renali può essere causata da una varietà di fattori, tra cui la disidratazione, un'elevata assunzione di sodio, una dieta ricca di proteine e bassa in frutta e verdura, problemi ai reni o alle vie urinarie, alcuni farmaci e malattie metaboliche come la gotta.

I sintomi dei calcoli renali possono variare, ma spesso includono dolore intenso e improvviso nella parte bassa della schiena o dell'addome, nausea, vomito, sangue nelle urine, minzione frequente o urgente, e difficoltà a urinare.

Il trattamento dei calcoli renali dipende dalla loro dimensione, localizzazione e gravità dei sintomi. Nella maggior parte dei casi, i piccoli calcoli possono essere passati naturalmente attraverso le urine con l'aumento dell'assunzione di acqua. Tuttavia, i calcoli più grandi o che causano sintomi gravi possono richiedere un trattamento più invasivo, come la litotripsia extracorporea ad onde d'urto (ESWL), la ureteroscopia o la nefrolitotomia percutanea.

La prevenzione dei calcoli renali può essere ottenuta attraverso una dieta equilibrata, mantenendo un'adeguata idratazione, riducendo l'assunzione di sodio e proteine, e trattando eventuali condizioni mediche sottostanti che possono aumentare il rischio di sviluppare calcoli renali.

L'ossalato di calcio è un sale di calcio dell'acido ossalico. Si tratta di un composto chimico che può precipitare nei tessuti e nei fluidi del corpo, comprese le urine, dove può formare cristalli o persino calcoli renali.

Nella maggior parte delle persone, l'ossalato di calcio viene eliminato dal corpo attraverso i normali processi di filtrazione renale. Tuttavia, in alcune persone che hanno una dieta ricca di ossalati o che hanno un disturbo metabolico che causa un aumento dei livelli di acido ossalico nel sangue, possono verificarsi accumuli di ossalato di calcio.

L'accumulo di ossalato di calcio può causare diversi problemi di salute, tra cui calcoli renali, nefropatia tubulo-interstiziale e malattie ossee. Una dieta a basso contenuto di ossalati e un'adeguata idratazione possono aiutare a prevenire l'accumulo di ossalato di calcio nel corpo.

L'ipercalciuria è una condizione caratterizzata da livelli elevati di calcio nelle urine. In condizioni normali, i reni filtrano il calcio dal flusso sanguigno e la maggior parte di esso viene riassorbita nel tratto renale distale. Tuttavia, in presenza di ipercalciuria, si verifica un'eccessiva escrezione di calcio con le urine.

L'ipercalciuria può essere classificata in due tipi principali: idiopatica e secondaria. L'ipercalciuria idiopatica non ha una causa nota ed è più comunemente riscontrata nei bambini e negli adolescenti. D'altra parte, l'ipercalciuria secondaria può essere causata da diverse condizioni mediche, come iperparatiroidismo, malattie ossee, assunzione eccessiva di vitamina D o alcuni farmaci che aumentano i livelli di calcio nel sangue.

L'ipercalciuria può portare a diversi problemi di salute, come calcoli renali, nefrocalcinosi (depositi di calcio nelle strutture renali) e osteoporosi (riduzione della densità ossea). Pertanto, è importante diagnosticare e gestire tempestivamente questa condizione per prevenire complicazioni a lungo termine.

L'iperossaluria è un disturbo metabolico caratterizzato dall'aumento della concentrazione di ossalato nelle urine (oltre 40-45 mg/die). L'ossalato è una sostanza presente normalmente nel corpo, prodotta dal metabolismo di alcuni aminoacidi e altre sostanze. Tuttavia, quando si trova in eccesso, può legarsi al calcio formando cristalli o calcoli nelle urine, che possono portare a calcolosi renale ricorrente, insufficienza renale cronica e altri problemi ai reni.

Esistono tre tipi di iperossaluria:

1. Iperossaluria primaria di tipo I (congenita): è una malattia genetica rara causata da una mutazione del gene AGXT, che codifica per l'enzima alanina-glicoxilato aminotransferasi. Questo enzima è responsabile della conversione dell'alanina-glicossilato in glicossilato e piruvato, impedendo così la formazione di ossalato. Nei pazienti con questa malattia, l'enzima non funziona correttamente, portando all'accumulo di ossalato nel corpo.
2. Iperossaluria primaria di tipo II (congenita): è una malattia genetica rara causata da una mutazione del gene GRHPR, che codifica per l'enzima glicina-glicossilato amidotransferasi. Questo enzima è responsabile della conversione dell'alanina-glicossilato in glicossilato e piruvato, impedendo così la formazione di ossalato. Nei pazienti con questa malattia, l'enzima non funziona correttamente, portando all'accumulo di ossalato nel corpo.
3. Iperossaluria secondaria: è un disturbo acquisito che può essere causato da una dieta ricca di ossalati (come spinaci, bietole e rabarbaro), malassorbimento intestinale, insufficienza renale cronica o assunzione di farmaci che aumentano l'escrezione di ossalato nelle urine.

I sintomi dell'iperossaluria possono includere calcoli renali, dolore addominale, nausea, vomito e sangue nelle urine. Il trattamento può prevedere una dieta a basso contenuto di ossalati, idratazione adeguata, farmaci per abbassare i livelli di ossalato nelle urine e, in casi gravi, dialisi o trapianto renale.

La nefrocalcinosi è una condizione caratterizzata dall'accumulo di calcoli di calcio nel tessuto renale. Questo accumulo si verifica all'interno dei tubuli renali o del parenchima renale, piuttosto che nei normali siti di formazione dei calcoli renali (nelle pelvi renali, bacini o calici).

La nefrocalcinosi può essere primaria, quando è causata da disturbi genetici del metabolismo del calcio, o secondaria, che si verifica più comunemente a causa di varie condizioni mediche sottostanti. Tra le cause più comuni di nefrocalcinosi secondaria ci sono l'insufficienza renale cronica, l'iperparatiroidismo, la distrofia muscolare, i disturbi alimentari (come l'anoressia nervosa), l'uso prolungato di alcuni farmaci (come i diuretici) e le infezioni renali ricorrenti.

I sintomi della nefrocalcinosi possono includere dolore ai fianchi, nausea, vomito, febbre e brividi se associata a infezione renale. Tuttavia, molti pazienti con nefrocalcinosi non presentano sintomi, e la condizione viene spesso scoperta accidentalmente durante esami di imaging radiologici eseguiti per altre ragioni.

La diagnosi di nefrocalcinosi si basa generalmente sull'esame delle urine e sui risultati dell'imaging radiologico, come la radiografia o l'ecografia renale. Il trattamento della nefrocalcinosi dipende dalla causa sottostante e può includere farmaci per controllare i livelli di calcio nel sangue, modifiche alla dieta e idratazione adeguata per prevenire la formazione di calcoli renali. In alcuni casi, potrebbe essere necessario un intervento chirurgico per rimuovere i calcoli renali o trattare le infezioni renali persistenti.

Gli ossalati sono composti organici contenenti acido ossalico (C2H2O4) come gruppo funzionale. Nella medicina, il termine "ossalati" si riferisce spesso a sali insolubili dell'acido ossalico che possono precipitare e formare calcoli renali nei reni. I due tipi più comuni di calcoli renali sono calcoli di ossalato di calcio e calcoli di acido urico. Questi calcoli possono causare sintomi come dolore, nausea, vomito, sangue nelle urine e minzione frequente o urgente. Alcune condizioni mediche, come la gotta, l'iperparatiroidismo e alcuni disturbi intestinali, possono aumentare il rischio di sviluppare calcoli renali da ossalato. Una dieta ricca di alimenti ad alto contenuto di ossalati, come spinaci, bietole, cioccolato e noci, può anche contribuire all'aumento del rischio di sviluppare calcoli renali da ossalato.

L'urolithiasi, nota anche come calcolosi urinaria o formazione di calcoli renali, è una condizione medica che si verifica quando si formano cristalli o pietre nelle vie urinarie, tra cui la vescica, gli ureteri, i reni e l'uretra. Questi calcoli possono variare in dimensioni, da piccoli granuli simili a sabbia a grandi massi.

Le pietre si formano quando ci sono alti livelli di sostanze chimiche nel urina, come calcio, ossalato e acido urico, che possono cristallizzare e accumularsi nel tempo. Alcuni fattori di rischio per l'urolithiasi includono una storia familiare della condizione, disidratazione, dieta ricca di sodio, ossalati e proteine, basso apporto di fluidi, obesità, malattie intestinali e alcuni disturbi metabolici.

I sintomi dell'urolithiasi possono variare a seconda della dimensione e della posizione del calcolo. I piccoli calcoli possono passare attraverso le vie urinarie senza causare sintomi, mentre i calcoli più grandi posano causare dolore intenso, sangue nelle urine, nausea, vomito, minzione frequente o urgente e difficoltà a urinare.

Il trattamento dell'urolithiasi dipende dalla dimensione e dalla posizione del calcolo. I piccoli calcoli possono essere trattati con farmaci antidolorifici, aumentando l'assunzione di liquidi e, in alcuni casi, con farmaci che aiutano a sciogliere i calcoli. Tuttavia, i calcoli più grandi possono richiedere interventi chirurgici minimamente invasivi per rimuoverli, come la litotripsia extracorporea ad onde d'urto o l'ureteroscopia.

La prevenzione dell'urolithiasi può essere raggiunta mantenendo una dieta equilibrata e ricca di frutta e verdura, bevendo molti liquidi, evitando cibi salati e ricchi di proteine animali, mantenendo un peso sano e trattando eventuali disturbi metabolici o intestinali.

L'acido urico è una sostanza che si forma quando il corpo metabolizza (scompone) le purine, composti chimici presenti in alcuni alimenti come carne rossa, pesce e frutti di mare, e anche nelle cellule del corpo.

Normalmente, l'acido urico viene eliminato dal corpo attraverso i reni nelle urine. Tuttavia, se il corpo produce troppo acido urico o se i reni non riescono a smaltirlo adeguatamente, si possono verificare alti livelli di acido urico nel sangue (iperuricemia).

L'iperuricemia può causare la formazione di cristalli di acido urico nei tessuti del corpo, portando a condizioni come la gotta (artrite infiammatoria dolorosa) o calcoli renali. Alcune persone possono essere geneticamente predisposte all'iperuricemia, mentre altri fattori di rischio includono una dieta ricca di purine, l'obesità, il consumo di alcolici e alcuni farmaci.

È importante mantenere livelli normali di acido urico nel sangue per prevenire complicazioni di salute a lungo termine. Il medico può raccomandare cambiamenti nella dieta, l'assunzione di farmaci o altre misure per gestire i livelli di acido urico e prevenire problemi di salute associati.

I Disturbi del Metabolismo del Calcio (DMC) si riferiscono a un gruppo eterogeneo di condizioni che colpiscono la regolazione, l'assorbimento, il trasporto e l'escrezione del calcio nel corpo. Questi disturbi possono causare anomalie scheletriche, neuromuscolari, cardiovascolari e renali.

I DMC possono essere primari, dovuti a mutazioni genetiche che influenzano la funzione delle proteine ​​coinvolte nel metabolismo del calcio, o secondari, derivanti da altre condizioni mediche come malattie renali, paratiroidectomia, carenza di vitamina D o uso di farmaci.

I sintomi dei DMC possono variare notevolmente a seconda della specifica condizione e della sua gravità. Alcuni possibili segni e sintomi includono:

* Ipoparatiroidismo: debolezza muscolare, parestesie, convulsioni, cataratta, calcificazioni dei tessuti molli
* Iperparatiroidismo: ipercalcemia, osteoporosi, fragilità ossea, dolore osseo, stanchezza, nausea, costipazione, poliuria, polidipsia
* Ipocalcemia: parestesie, crampi muscolari, tetania, spasmi laringei, convulsioni
* Ipercalcemia: debolezza muscolare, stanchezza, nausea, vomito, polidipsia, poliuria, costipazione, calcoli renali, alterazioni mentali

La diagnosi dei DMC si basa su una combinazione di anamnesi, esame fisico, valutazione dei livelli ematici di calcio, fosfato e paratormone, e imaging scheletrico. Il trattamento dipende dalla specifica condizione e può includere farmaci, cambiamenti nello stile di vita o interventi chirurgici.

I calcoli urinari, noti anche come nefrolitiasi o urolitiasi, sono depositi solidi che si formano all'interno del sistema urinario quando le sostanze presenti nelle urine, come il calcio, l'ossalato e l'urato, precipitano e si cristallizzano. Questi cristalli possono quindi unirsi per formare una massa solida, che può variare in dimensioni da piccoli granelli a sassolini o persino a pietre più grandi.

I calcoli urinari possono verificarsi in diversi punti del sistema urinario, tra cui i reni, l'uretere, la vescica e l'uretra. I sintomi associati alla presenza di calcoli urinari dipendono dalla loro dimensione, localizzazione e posizione all'interno del tratto urinario. Alcuni pazienti con piccoli calcoli possono non presentare alcun sintomo, mentre altri con calcoli più grandi o bloccati possono manifestare dolore intenso, nausea, vomito, sangue nelle urine e minzione frequente o dolorosa.

I fattori di rischio per lo sviluppo di calcoli urinari includono una storia familiare di nefrolitiasi, disidratazione, dieta ricca di proteine, sale e ossalati, basso apporto di liquidi, malattie renali croniche, infezioni del tratto urinario ricorrenti e alcuni disturbi metabolici come l'iperparatiroidismo.

La diagnosi di calcoli urinari si basa generalmente su un'analisi delle urine, radiografie o ecografie renali, tomografia computerizzata (TC) o urografia endovenosa. Il trattamento dipende dalla dimensione e dalla posizione del calcolo. I piccoli calcoli possono essere gestiti con farmaci antidolorifici e idratazione adeguata, mentre i calcoli più grandi o bloccati possono richiedere interventi come la litotripsia extracorporea a onde d'urto (ESWL), l'ureteroscopia o la nefrolitotomia percutanea.

La prevenzione dei calcoli urinari si basa su una dieta equilibrata, un adeguato apporto di liquidi e il trattamento tempestivo delle infezioni del tratto urinario. In alcuni casi, può essere necessaria una modifica della dieta o la prescrizione di farmaci per ridurre il rischio di recidiva.

Il glicole etilenico, noto anche come etilene glicol, è un composto chimico con la formula HO-CH2-CH2-OH. È un liquido viscoso, incolore, dolce e leggermente profumato, che viene ampiamente utilizzato come antigelo, fluido refrigerante e nella produzione di prodotti chimici industriali e commerciali.

Tuttavia, il glicole etilenico è anche un noto agente tossico per l'uomo e gli animali. L'ingestione o l'inalazione di grandi quantità di questo composto può causare gravi danni al sistema nervoso centrale, ai reni e al fegato, nonché la morte. I sintomi dell'avvelenamento da glicole etilenico possono includere vomito, dolori addominali, disorientamento, convulsioni e coma.

In medicina, il glicole etilenico può essere utilizzato come veicolo per alcuni farmaci, ma questa pratica è limitata a causa dei suoi effetti tossici. In caso di avvelenamento accidentale o intenzionale da glicole etilenico, è importante cercare immediatamente assistenza medica e fornire al paziente un trattamento di supporto per prevenire ulteriori danni agli organi interni.

Orthosiphon sta ad indicare un genere di piante appartenenti alla famiglia delle Lamiaceae, che comprende oltre 30 specie differenti. La specie più nota e studiata a livello medico-scientifico è Orthosiphon stamineus, nota anche come "the cat's whiskers" o "Java tea".

Questa pianta è originaria dell'Asia tropicale e del Nord Australia, ed è stata tradizionalmente utilizzata in diverse culture asiatiche per scopi medicinali. In particolare, le foglie e i fiori di Orthosiphon stamineus sono comunemente impiegati nella medicina tradizionale per trattare vari disturbi, tra cui:

* Disfunzioni renali e vescicali: la pianta è considerata un diuretico ed è utilizzata per trattare infezioni delle vie urinarie, calcoli renali e altri problemi ai reni.
* Problemi respiratori: Orthosiphon stamineus è impiegato anche come espettorante e antitussivo per alleviare i sintomi di bronchite, asma e raffreddore comune.
* Malattie cardiovascolari: alcuni studi suggeriscono che la pianta possa avere effetti benefici sulla pressione sanguigna e sul colesterolo, contribuendo a ridurre il rischio di malattie cardiovascolari.
* Infiammazioni: Orthosiphon stamineus è noto per le sue proprietà antinfiammatorie e analgesiche, ed è talvolta utilizzato per alleviare i dolori articolari e muscolari.

Tuttavia, è importante sottolineare che la maggior parte degli studi sull'utilizzo di Orthosiphon stamineus come integratore alimentare o farmaco sono stati condotti su animali o in vitro, e che sono necessarie ulteriori ricerche per confermare i suoi effetti benefici sull'uomo. Inoltre, l'uso di questa pianta può comportare alcuni rischi e controindicazioni, pertanto è consigliabile consultare un medico o un farmacista prima di assumerla.

La cistinuria è un disturbo genetico ereditario che colpisce il modo in cui il corpo processa determinati aminoacidi (composti chimici fondamentali delle proteine). Più specificamente, la cistinuria si riferisce a una condizione in cui le persone hanno difficoltà a riassorbire l'aminoacido cistina dai reni nelle urine. Questo può portare alla formazione di calcoli renali dolorosi e ricorrenti composti principalmente da cistina. Questi calcoli possono causare sintomi come dolore ai fianchi, sangue nelle urine e minzione frequente o dolorosa.

La cistinuria è causata da mutazioni in uno o entrambi i geni SLC3A1 e SLC7A9, che forniscono istruzioni per la produzione di proteine ​​coinvolte nel trasporto degli aminoacidi attraverso le membrane cellulari. Quando queste proteine ​​non funzionano correttamente, i livelli di cistina nelle urine possono aumentare, portando alla formazione di calcoli renali.

La diagnosi della cistinuria si basa spesso su test delle urine e raggi X o scansioni TC per rilevare la presenza di calcoli renali. Il trattamento può includere l'assunzione di fluidi extra per diluire le urine, cambiamenti nella dieta per ridurre l'assunzione di cistina e farmaci che aiutano a prevenire la formazione di calcoli renali. In alcuni casi, i calcoli possono essere rimossi chirurgicamente se causano sintomi gravi o ricorrenti.

"Oxalobacter formigenes" è un batterio Gram-negativo, anaerobo obbligato, che risiede nell'intestino umano. Si nutre principalmente di acido ossalico, un composto presente in alcuni alimenti come spinaci, rabarbaro, cioccolata e noci. Questo batterio svolge un ruolo importante nella salute dell'apparato digerente umano, poiché l'acido ossalico che esso metabolizza non è più disponibile per essere assorbito nel flusso sanguigno, riducendo così il rischio di calcoli renali e altri disturbi legati all'accumulo di acido ossalico nell'organismo. Una carenza o assenza di "Oxalobacter formigenes" può aumentare il rischio di sviluppare calcoli renali. Tuttavia, è importante notare che la presenza o l'assenza di questo batterio non garantisce l'insorgere o la prevenzione dei disturbi legati all'acido ossalico, poiché altri fattori come la dieta e l'idratazione giocano un ruolo importante.

L'ureteroscopia è una procedura endourologica minimamente invasiva utilizzata per diagnosticare e trattare varie condizioni del tratto urinario superiore. Viene eseguita inserendo un sottile strumento flessibile, noto come ureteroscopio, attraverso l'uretra, la vescica e infine nell'uretere, uno dei tubi che conducono l'urina dai reni alla vescica.

L'ureteroscopio è dotato di una telecamera e di una fonte di luce all'estremità, che consente al medico di visualizzare l'interno dell'uretere e dei reni su un monitor. Questa procedura può essere eseguita per rimuovere calcoli renali o ureterali, biopsia di lesioni o tumori, o per trattare stenosi (restringimenti) ureterali.

A seconda della natura del problema da affrontare, possono essere utilizzati strumenti aggiuntivi come pinze, cestini o laser per rimuovere calcoli o tessuti anormali. L'ureteroscopia può essere eseguita in regime ambulatoriale o come procedura ospedaliera a seconda della complessità del caso. Dopo la procedura, è comune che venga inserito un catetere per drenare l'urina dalla vescica, che verrà rimosso dopo alcune ore o giorni.

L'iperossaluria primaria è un disturbo genetico raro che si verifica quando i reni producono quantità eccessive di ossalato, un composto presente naturalmente nelle urine. Esistono tre tipi di iperossaluria primaria, ciascuno causato da mutazioni in diversi geni: tipo 1 (AGXT), tipo 2 (GRHPR) e tipo 3 (HOGA1). Questi difetti enzimatici portano all'accumulo di ossalato nelle urine, che può formare cristalli e poi calcoli renali. I calcoli possono causare dolore, infezioni del tratto urinario e, nei casi gravi, insufficienza renale. L'iperossaluria primaria di tipo 1 è la forma più comune e può anche essere associata a problemi al fegato. La diagnosi si basa solitamente su test delle urine e del sangue, nonché sull'analisi genetica. Il trattamento include misure per aumentare l'assunzione di liquidi, abbassare l'apporto dietetico di ossalato e, in alcuni casi, l'uso di farmaci che aiutano a prevenire la formazione di calcoli renali.

In medicina, i citrati sono sale o esteri dell'acido citrico. Gli ioni citrato possono essere utilizzati come un agente che alcalinizza l'urina, aiutando a prevenire la formazione di calcoli renali. Inoltre, i citrati sono anche presenti nel sangue e nei tessuti corporei, svolgendo un ruolo importante nel ciclo dell'acido citrico, che è una parte cruciale del metabolismo energetico nelle cellule.

I citrati possono essere assunti per via orale sotto forma di integratori o possono essere somministrati per via endovenosa in situazioni cliniche specifiche. Sono anche un ingrediente comune in molte bevande commerciali e possono essere trovati naturalmente in alcuni alimenti come agrumi, frutti di bosco e verdure a foglia verde.

Tuttavia, è importante notare che l'uso di citrati dovrebbe essere sempre supervisionato da un operatore sanitario qualificato, poiché l'eccessiva assunzione può portare a effetti collaterali indesiderati come disturbi gastrointestinali o squilibri elettrolitici.

Gli errori congeniti del trasporto nei tubuli renali (CLTN) si riferiscono a un gruppo eterogeneo di disturbi ereditari che colpiscono il sistema di trasporto renale. Questi difetti si verificano a livello dei tubuli renali, dove vengono regolati l'equilibrio idrico ed elettrolitico del corpo attraverso il riassorbimento e la secrezione di sostanze come ioni sodio, potassio, cloro, bicarbonato, glucosio e altri composti organici.

Le mutazioni genetiche che colpiscono i geni responsabili dei canali di trasporto o delle proteine associate possono portare a CLTN. Questi difetti possono causare una varietà di sintomi, a seconda del canale di trasporto interessato e della gravità della mutazione genetica. I segni e i sintomi più comuni includono:

1. Polidipsia (sete eccessiva) e poliuria (minzione frequente) dovute a disfunzioni del riassorbimento dell'acqua.
2. Alcalosi metabolica, ipokaliemia o acidosi metabolica a causa di anomalie nel trasporto degli elettroliti.
3. Ritenzione di glucosio nelle urine (glicosuria) in caso di difetti del trasporto del glucosio.
4. Aumento del rischio di nefrocalcinosi e nefrolitiasi (calcoli renali) a causa dell'accumulo di sostanze normalmente riassorbite.
5. Rischio di ritardo della crescita, disidratazione e iposodiemia (bassi livelli di sodio nel sangue).

I CLTN possono essere classificati in base al canale di trasporto interessato o alla funzione renale alterata. Alcuni esempi includono:

1. Diabete insipido nefrogenico, causato da difetti nel riassorbimento dell'acqua a livello del tubulo distale e del tubulo collettore.
2. Sindrome di Bartter, caratterizzata da anomalie nel trasporto degli elettroliti (sodio, cloro, potassio) che causano ipokaliemia e alcalosi metabolica.
3. Sindrome di Gitelman, anch'essa associata a difetti del trasporto degli elettroliti, ma con acidosi metabolica e ipocalcemia (bassi livelli di calcio nel sangue).
4. Deficit di transportatore del glucosio tipo 1 o 2, che causano glicosuria e aumentato rischio di disidratazione.

Il trattamento dei CLTN dipende dalla causa sottostante e può includere farmaci per correggere gli squilibri elettrolitici, restrizione dietetica, supplementazione con fluidi ed elettroliti o terapia sostitutiva ormonale. In alcuni casi, possono essere necessari interventi chirurgici correttivi. La prognosi varia a seconda della gravità e della causa sottostante del disturbo, ma in genere è buona se il trattamento viene avviato precocemente e gestito adeguatamente.

L'acido citrico è un composto organico che si trova naturalmente in diversi tipi di frutta e verdura, in particolare negli agrumi come limoni e lime. È un acido alfa-idrossicarbossilico tricarbossilico, il quale significa che ha tre gruppi carbossilici (-COOH) e un gruppo idrossile (-OH).

Nel corpo umano, l'acido citrico svolge un ruolo importante nel metabolismo energetico come parte del ciclo di Krebs o ciclo dell'acido citrico. Durante questo processo, l'acido citrico viene utilizzato per generare ATP (adenosina trifosfato), la molecola che fornisce energia alle cellule.

L'acido citrico è anche un agente chelante, il che significa che può legare ioni metallici e formare complessi stabili. Questa proprietà lo rende utile in vari settori, come quello alimentare (ad esempio come conservante o per regolare l'acidità) e quello farmaceutico (per la produzione di farmaci che richiedono un agente chelante).

In sintesi, l'acido citrico è un composto organico presente naturalmente in alcuni alimenti, che svolge un ruolo cruciale nel metabolismo energetico e ha proprietà chelanti utili in vari settori.

L'uromodulina, nota anche come Tamm-Horsfall protein, è una glicoproteina prodotta dalle cellule renali che si trova nel tubulo contorto distale e nell'ansa di Henle del rene. È la proteina più abbondante nelle urine umane ed è coinvolta nella protezione contro le infezioni delle vie urinarie, la formazione dei calcoli renali e la regolazione della pressione sanguigna. Anomalie nell'escrezione di uromodulina possono essere associate a malattie renali come la nefropatia tubulo-interstiziale cronica. La sua misurazione nelle urine può anche essere utilizzata come biomarcatore per valutare la funzionalità renale e il rischio di progressione della malattia renale cronica.

Si noti che questa è una definizione medica semplificata, l'uromodulina ha un ruolo complesso nel rene e la sua comprensione completa è ancora oggetto di ricerca attiva.

Il citrato di potassio è un sale di potassio dell'acido citrico. In medicina, viene comunemente utilizzato come un farmaco per alcalinizzare l'urina, prevenendo così la formazione di calcoli renali a base di acido urico o di calcio. Viene anche impiegato come integratore di potassio per trattare o prevenire una carenza di questo minerale nell'organismo. Il citrato di potassio è generalmente ben tollerato, tuttavia possono verificarsi effetti collaterali quali disturbi gastrointestinali, nausea e diarrea, soprattutto se assunto in dosi elevate. Prima di utilizzare questo farmaco, è importante consultare un medico per valutare il dosaggio appropriato e gli eventuali rischi associati al suo impiego.

I recettori calcicosensoriali, noti anche come recettori del calcio G protein-coupled (GPCR), sono un tipo specifico di proteine transmembrana che rilevano e rispondono ai cambiamenti nei livelli intracellulari di ioni calcio. Questi recettori svolgono un ruolo cruciale nel mantenere l'omeostasi cellulare e nell'attivazione di diversi processi fisiologici, come la secrezione di ormoni, la contrazione muscolare e la trasduzione del segnale sensoriale.

I recettori calcicosensoriali sono costituiti da una struttura a sette domini alfa-elica che attraversano la membrana cellulare. Quando i livelli di calcio intracellulare aumentano, si legano a specifiche regioni all'interno del dominio citoplasmatico del recettore, causandone un cambiamento conformazionale. Questo cambiamento attiva una cascata di eventi che coinvolgono proteine G e secondi messaggeri, portando alla regolazione dell'espressione genica e all'attivazione di diversi processi cellulari.

In particolare, i recettori calcicosensoriali sono essenziali per la funzione del sistema nervoso, dove partecipano alla trasmissione sinaptica e alla plasticità sinaptica. Inoltre, svolgono un ruolo importante nella regolazione dell'equilibrio idrico ed elettrolitico, nell'infiammazione e nella risposta immunitaria, nonché nella modulazione della pressione arteriosa e del tono vascolare.

Le alterazioni nei recettori calcicosensoriali sono state associate a diverse patologie umane, come l'ipertensione, la malattia renale cronica, il diabete mellito, le malattie neurodegenerative e i disturbi mentali. Pertanto, lo studio dei recettori calcicosensoriali e del loro ruolo nella fisiopatologia umana è di grande interesse per la ricerca biomedica e per lo sviluppo di nuove strategie terapeutiche.

L'acido ossalico è un composto organico che si trova naturalmente in alcuni alimenti come spinaci, rape, rabarbaro e cavoli. È un acido dicarbossilico con la formula HOOC-COOH. Nell'organismo umano, l'acido ossalico può legarsi con il calcio per formare calcoli renali, che possono causare dolore e disagio.

In dosi elevate, l'acido ossalico può essere tossico per l'uomo e può causare danni ai reni, al sistema nervoso e ad altri organi vitali. Tuttavia, è importante notare che la quantità di acido ossalico presente negli alimenti è generalmente considerata sicura per la maggior parte delle persone.

Tuttavia, le persone con una storia di calcoli renali o disturbi renali dovrebbero limitare l'assunzione di cibi ad alto contenuto di acido ossalico. Inoltre, è importante bere molta acqua per aiutare a diluire l'acido ossalico e prevenire la formazione di calcoli renali.

In sintesi, l'acido ossalico è un composto organico presente naturalmente in alcuni alimenti che può legarsi al calcio per formare calcoli renali. In dosi elevate, può essere tossico e causare danni a diversi organi vitali. Tuttavia, la quantità di acido ossalico negli alimenti è generalmente considerata sicura per la maggior parte delle persone.

Le proteine di trasporto del glucosio facilitanti, notoriamente conosciute come GLUT (dall'inglese "GLUcose Transporter"), sono una famiglia di proteine integralmente membranacee che svolgono un ruolo chiave nel trasporto attivo o passivo del glucosio e di altri monosaccaridi attraverso la membrana plasmatica delle cellule.

Esistono diverse isoforme di GLUT, ciascuna con una specifica distribuzione tissutale e una diversa affinità per il glucosio. Alcune delle isoforme più studiate sono:

* GLUT1: espressa in vari tessuti, tra cui il cervello, i globuli rossi e le cellule endoteliali dei vasi sanguigni, ed è responsabile del trasporto basale di glucosio;
* GLUT2: presente nel fegato, nel pancreas, nell'intestino tenue e nelle cellule beta delle isole pancreatiche, dove facilita il trasporto di glucosio a elevate concentrazioni;
* GLUT3: espressa principalmente a livello cerebrale e responsabile del trasporto di glucosio alle cellule nervose;
* GLUT4: localizzata prevalentemente nelle cellule muscolari scheletriche, cardiache e adipose, e svolge un ruolo cruciale nel meccanismo di captazione e utilizzo del glucosio a livello periferico in risposta all'insulina.

Le proteine GLUT giocano quindi un ruolo fondamentale nella regolazione della glicemia e nell'assorbimento, distribuzione e stoccaggio del glucosio a livello cellulare. Alterazioni nel funzionamento di queste proteine possono contribuire allo sviluppo di patologie come il diabete mellito.

La pielonefrite xantogranulomatosa è un'infrequente malattia infiammatoria renale cronica, caratterizzata da lesioni granulomatose a lenta progressione e da infiltrazione di cellule xantine-diverse (cellule foam o cellule schiumose) all'interno del parenchima renale.

Questa condizione è spesso associata a infezioni ricorrenti delle vie urinarie, specialmente causate da batteri della specie Proteus mirabilis e Klebsiella pneumoniae. La malattia può colpire persone di tutte le età, ma è più comunemente diagnosticata nei bambini e negli anziani.

I sintomi possono includere dolore addominale o lombare, febbre, brividi, nausea, vomito, malessere generale e alterazioni delle urine (come la presenza di sangue o pus). Nei casi più gravi, può verificarsi insufficienza renale cronica.

La diagnosi viene effettuata mediante l'esame microscopico di un campione di tessuto renale (biopsia), che mostra la presenza di granulomi xantici composti da cellule schiumose, cellule giganti multinucleate e linfociti.

Il trattamento della pielonefrite xantogranulomatosa prevede generalmente una combinazione di antibiotici a lungo termine per controllare l'infezione e immunosoppressori per ridurre l'infiammazione. In alcuni casi, può essere necessario un intervento chirurgico per rimuovere le lesioni renali.

'Non Translated' non è una definizione medica riconosciuta, poiché si riferisce più probabilmente a un contesto di traduzione o linguistico piuttosto che a uno strettamente medico. Tuttavia, in un contesto medico, "non tradotto" potrebbe essere usato per descrivere una situazione in cui i risultati di un test di laboratorio o di imaging non sono chiari o presentano anomalie che devono ancora essere interpretate o "tradotte" in termini di diagnosi o significato clinico. In altre parole, il medico potrebbe dire che i risultati del test non sono stati "tradotti" in una conclusione definitiva o in un piano di trattamento specifico.

L'iperparatiroidismo primario è una condizione endocrina caratterizzata da un'eccessiva secrezione di ormone paratiroideo (PTH) da parte delle ghiandole paratiroidi, che normalmente contribuiscono al mantenimento dell'equilibrio del calcio e del fosfato nel sangue. Nell'iperparatiroidismo primario, questo equilibrio è alterato a causa di un'aumentata produzione di PTH, che porta ad alti livelli di calcemia (calcio nel sangue) e ridotti livelli di fosfatemia (fosfato nel sangue).

Le cause più comuni dell'iperparatiroidismo primario sono l'adenoma paratiroideo (un tumore benigno in una o più ghiandole paratiroidi) e l'iperplasia delle ghiandole paratiroidi, sebbene anche i tumori maligni siano possibili. Questi cambiamenti portano ad un'eccedenza di produzione di PTH, che a sua volta stimola la rimozione del calcio dalle ossa e ne aumenta l'assorbimento nell'intestino, causando ipercalcemia.

I sintomi dell'iperparatiroidismo primario possono essere aspecifici e includere stanchezza, debolezza, dolori ossei, costipazione, nausea, vomito, aumentata sete e minzione frequente. Nei casi più gravi o non trattati, l'iperparatiroidismo primario può portare a complicanze quali osteoporosi, calcoli renali, aritmie cardiache e alterazioni mentali.

La diagnosi di iperparatiroidismo primario si basa sui livelli sierici di PTH e calcemia, che sono solitamente elevati. Possono essere richiesti ulteriori test per determinare la causa sottostante dell'iperparatiroidismo primario, come imaging delle ghiandole paratiroidee o biopsie. Il trattamento dipende dalla gravità dei sintomi e dalle complicanze associate e può includere farmaci, cambiamenti nello stile di vita o intervento chirurgico per rimuovere le ghiandole paratiroidee iperattive.

L'acidosi tubulare renale (RTA) è un disturbo del rene che impedisce al corpo di eliminare adeguatamente gli acidi, portando ad un aumento del livello di acidità nel sangue, chiamato anche acidemia. Ci sono quattro tipi di RTA, ma i primi due sono i più comuni:

1. Tipo 1 o Acidosi Tubulare Renale Distale (dRTA): Questo tipo si verifica quando il tubulo contorto distale del rene non è in grado di secretere adeguatamente gli ioni idrogeno nel filtrato renale, portando ad un aumento dell'acidità del sangue. I sintomi possono includere debolezza muscolare, crampi, dolori ossei, nausea, vomito e, nei bambini, ritardo della crescita.
2. Tipo 2 o Acidosi Tubulare Renale Prossimale (pRTA): Questo tipo si verifica quando il tubulo contorto prossimale del rene non è in grado di riassorbire adeguatamente i bicarbonati, portando ad una ridotta capacità di tamponare l'acidosi metabolica. I sintomi possono includere debolezza muscolare, crampi, polidipsia (sete eccessiva) e poliuria (minzione frequente).

Le cause dell'RTA possono essere congenite o acquisite. Le forme congenite sono spesso associate a malattie genetiche rare, mentre le forme acquisite possono essere causate da una varietà di fattori, come l'uso prolungato di farmaci diuretici, l'insufficienza renale cronica, la sindrome nefrosica e altre malattie renali.

La diagnosi di RTA si basa su una combinazione di test di laboratorio, come l'analisi delle urine e del sangue, per valutare i livelli di elettroliti, bicarbonati e pH. La terapia dell'RTA dipende dalla causa sottostante e può includere la modifica della dieta, la supplementazione con bicarbonati o altri farmaci per correggere l'acidosi metabolica.

La gotta è una forma di artrite infiammatoria che si verifica quando vi è un accumulo di cristalli di acido urico nel sangue, solitamente nei tessuti articolari. L'acido urico si forma quando il corpo scompone le purine, sostanze chimiche presenti in alcuni alimenti come la carne rossa, il pesce e i legumi, così come nelle bevande alcoliche.

Quando i livelli di acido urico nel sangue sono elevati, possono formarsi cristalli duri che si depositano nelle articolazioni, provocando infiammazione, dolore, arrossamento e gonfiore. La gotta è più comune nelle persone in sovrappeso o obese, con una storia di consumo eccessivo di alcolici, particolarmente birra, e nei soggetti che assumono determinati farmaci come i diuretici.

I sintomi della gotta possono manifestarsi improvvisamente e includere forte dolore, arrossamento, gonfiore e rigidità articolare, spesso colpendo l'alluce del piede. Senza trattamento, la gotta può causare danni alle articolazioni e ai tessuti circostanti, portando a complicanze come l'artrite gottosa cronica o la formazione di depositi di cristalli di acido urico sotto la pelle (tophi).

Il trattamento della gotta prevede generalmente farmaci per alleviare il dolore e ridurre l'infiammazione, come i FANS (farmaci antinfiammatori non steroidei), la colchicina o i corticosteroidi. Inoltre, possono essere prescritti farmaci per abbassare i livelli di acido urico nel sangue, come l'allopurinolo o il febuxostat, in particolare per prevenire le recidive e ridurre il rischio di complicanze a lungo termine.

L'ipofosfatemia è una condizione caratterizzata da livelli anormalmente bassi di fosfato nel sangue, inferiore a 2,5 mg/dL o 0,81 mmol/L. Il fosfato svolge un ruolo vitale in diverse funzioni corporee, come la mineralizzazione delle ossa, la produzione di energia e il metabolismo di altre sostanze.

L'ipofosfatemia può verificarsi a causa di diversi fattori, tra cui:

1. Malassorbimento intestinale: una ridotta assorbimento di fosfato nell'intestino può portare a bassi livelli ematici di fosfato.
2. Aumentata escrezione renale: un eccessivo riassorbimento di fosfato a livello renale può causare ipofosfatemia.
3. Trasferimento alterato di fosfato dalle cellule al plasma sanguigno: alcune condizioni possono portare a un aumento del trasferimento di fosfato dalle cellule al plasma, riducendo così i livelli ematici di fosfato.
4. Uso di farmaci: l'uso di alcuni farmaci, come i corticosteroidi e i farmaci chemioterapici, può causare ipofosfatemia.
5. Condizioni mediche: alcune condizioni mediche, come l'ipoparatiroidismo, la sindrome da distress respiratorio acuto (ARDS), l'insufficienza renale cronica e l'acidosi metabolica, possono causare ipofosfatemia.

I sintomi dell'ipofosfatemia possono includere debolezza muscolare, affaticamento, dolori ossei e articolari, confusione mentale e problemi respiratori. Il trattamento dipende dalla causa sottostante e può includere la supplementazione di fosfato o la correzione della condizione medica sottostante.

In campo medico, la cristallizzazione si riferisce al processo di formazione di un cristallo solidificato da una sostanza che era precedentemente in soluzione o in stato liquido. Questo fenomeno è particolarmente importante in patologia clinica, dove la cristallizzazione di determinate sostanze all'interno del corpo può portare a diverse condizioni patologiche. Ad esempio, la formazione di cristalli di acido urico nei reni o nelle articolazioni è responsabile della gotta e dei calcoli renali. Allo stesso modo, la deposizione di cristalli di colesterolo nelle pareti arteriose può portare alla formazione di placche aterosclerotiche, aumentando il rischio di malattie cardiovascolari.

La comprensione del processo di cristallizzazione è fondamentale per la diagnosi e il trattamento di queste condizioni, poiché spesso l'identificazione dei cristalli all'interno dei tessuti o dei fluidi corporei può confermare la presenza della malattia. Inoltre, la modifica delle condizioni che favoriscono la cristallizzazione, come il controllo del pH o dell'iperuricemia, può essere un approccio terapeutico efficace per prevenire le recidive di queste patologie.

I calcoli dell'uretere sono depositi solidi di minerali e sali che si formano all'interno del rene e possono migrare nell'uretere, il tubo che conduce l'urina dalla vescica al rene. Questi calcoli possono causare dolore intenso, sanguinamento, infezioni delle vie urinarie e altri problemi di salute.

I calcoli dell'uretere possono variare in dimensioni, da piccoli a grandi abbastanza da bloccare completamente l'uretere. I sintomi più comuni dei calcoli dell'uretere includono dolore acuto o cronico nella parte bassa della schiena o nell'addome inferiore, nausea, vomito, minzione frequente o urgente, dolore o bruciore durante la minzione, e talvolta febbre e brividi se l'infezione è presente.

Il trattamento per i calcoli dell'uretere dipende dalle dimensioni e dalla posizione del calcolo, nonché dalla presenza di infezioni o altri problemi di salute. Le opzioni di trattamento possono includere l'idratazione e il riposo, i farmaci per alleviare il dolore e controllare le infezioni, e procedure mediche come l'ondaggio extracorporeo a onde d'urto (ESWL), la ureteroscopia o la nefrolitotomia percutanea.

In alcuni casi, i calcoli dell'uretere possono essere prevenuti attraverso misure come bere molti liquidi per mantenere l'urina diluita, seguire una dieta a basso contenuto di sale e proteine, e trattare tempestivamente qualsiasi infezione delle vie urinarie.

La litotripsia è una procedura medica non chirurgica che utilizza onde d'urto per disintegrare calcoli renali o within the urinary tract (urolitiasi) in frammenti più piccoli, facilmente passabili attraverso l'apparato urinario. Questa procedura viene eseguita come un'alternativa alla chirurgia tradizionale e può essere raccomandata quando i calcoli sono troppo grandi per essere espulsi naturalmente o causano sintomi significativi, come forti dolori, infezioni o insufficienza renale.

Durante la litotripsia, il paziente viene posizionato su un lettino speciale e vengono applicate onde d'urto focalizzate sulle aree specifiche del tratto urinario interessato dai calcoli. L'energia delle onde d'urto si converte in energia cinetica, che colpisce i calcoli con forza sufficiente a frantumarli in piccoli pezzi. Questi frammenti più piccoli possono quindi essere facilmente espulsi dal corpo attraverso il flusso delle urine.

La litotripsia extracorporea ad onde d'urto (ESWL) è la forma più comune di litotripsia utilizzata in clinica. Questa procedura viene eseguita su base ambulatoriale e di solito non richiede un ricovero ospedaliero prolungato. Dopo il trattamento, i pazienti possono avvertire dolore lieve o moderato, che può essere gestito con farmaci antidolorifici prescritti. È anche possibile che si verifichino complicanze, come sanguinamento, infezioni o danni ai tessuti circostanti, ma sono generalmente rari e di solito non gravi.

In sintesi, la litotripsia è una procedura medica non chirurgica che utilizza onde d'urto per frantumare i calcoli renali in piccoli pezzi, facilitandone l'espulsione dal corpo. Questa tecnica minimamente invasiva offre un'alternativa sicura e relativamente indolore alla chirurgia tradizionale per il trattamento dei calcoli renali.

I fosfati di calcio sono composti chimici che svolgono un ruolo importante nella mineralizzazione delle ossa e dei denti. Essi sono formati dalla combinazione di ione calcio (Ca2+) e ione fosfato (PO43-).

In medicina, i fosfati di calcio possono essere misurati nei fluidi corporei come sangue o urina per valutare la salute delle ossa e dei reni. Livelli elevati di fosfati di calcio nel sangue (iperfosfatemia) possono indicare una malattia renale cronica, un'insufficienza renale acuta, un'iperparatiroidismo primario o secondario, o un'eccessiva mineralizzazione delle ossa. Al contrario, livelli bassi di fosfati di calcio nel sangue (ipofosfatemia) possono essere causati da malassorbimento intestinale, iperparatiroidismo primario, deficit di vitamina D o uso di farmaci che aumentano l'escrezione renale di fosfato.

I depositi di fosfati di calcio possono accumularsi in varie parti del corpo, come i vasi sanguigni, i polmoni, i reni e la pelle, causando calcificazioni e danni ai tessuti. Questi depositi possono verificarsi in condizioni come l'ipercalcemia, l'iperparatiroidismo primario, l'insufficienza renale cronica e alcune malattie genetiche rare.

In sintesi, i fosfati di calcio sono composti chimici che svolgono un ruolo cruciale nella salute delle ossa e dei reni. Livelli alterati di fosfati di calcio nel sangue o nei tessuti possono indicare la presenza di varie malattie e condizioni mediche.

'Non Translated' non è una definizione medica riconosciuta, poiché si riferisce più probabilmente a un contesto di traduzione o linguistico piuttosto che a uno strettamente medico. Tuttavia, in un contesto medico, "non tradotto" potrebbe essere usato per descrivere una situazione in cui i risultati di un test di laboratorio o di imaging non sono chiari o presentano anomalie che devono ancora essere interpretate o "tradotte" in termini di diagnosi o significato clinico. In altre parole, il medico potrebbe dire che i risultati del test non sono stati "tradotti" in una conclusione definitiva o in un piano di trattamento specifico.

In medicina, l'urina è definita come una secrezione liquida prodotta dai reni, che vengono poi rilasciati nell'uretere e immagazzinati nella vescica prima dell'espulsione dal corpo attraverso l'uretra durante il processo di minzione. L'urina è il sottoprodotto finale del metabolismo renale, dove le sostanze di rifiuto, come urea, creatinina, acido urico e altre tossine, vengono filtrate dal sangue e quindi concentrate nell'urina. Inoltre, l'urina contiene anche altri composti come elettroliti (sodio, potassio, cloruro), acqua e vari componenti organici in tracce. La composizione dell'urina può fornire informazioni importanti sulla funzione renale e sullo stato di salute generale del corpo.

In medicina, un "rene" è un organo fondamentale del sistema urinario che svolge un ruolo chiave nella regolazione dell'equilibrio idrico ed elettrolitico e nell'escrezione dei rifiuti metabolici. Ogni rene è una struttura complessa composta da milioni di unità funzionali chiamate nefroni.

Ogni nefrone consiste in un glomerulo, che filtra il sangue per eliminare i rifiuti e l'acqua in eccesso, e un tubulo renale contorto, dove vengono riassorbite le sostanze utili e secrete ulteriormente alcune molecole indesiderate. Il liquido filtrato che risulta da questo processo diventa urina, la quale viene quindi convogliata attraverso i tubuli contorti, i tubuli rettilinei e le papille renali fino ai calici renali e infine alla pelvi renale.

L'urina prodotta da entrambi i reni fluisce poi nell'uretere e viene immagazzinata nella vescica prima di essere eliminata dal corpo attraverso l'uretra. I reni svolgono anche un ruolo importante nel mantenere la pressione sanguigna normale, producendo ormoni come l'enzima renina e l'ormone eritropoietina (EPO). Inoltre, i reni aiutano a mantenere il livello di pH del sangue attraverso la secrezione di ioni idrogeno e bicarbonato.

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