Neoplasie Multiple Primitive
Seconda Neoplasia Primaria
Adenomatosi Polmonare
Mutazione Della Linea Germinale
Sindrome Di Li-Fraumeni
Malattia Di Paget Della Mammella
Melanoma
Sindromi Neoplastiche Ereditarie
Neoplasie Gastrointestinali
Geni P16
Neoplasie Dei Tessuti Molli
Geni P53
Osteosarcoma
Registri
Sarcoma
Pedigree
Analisi Di Mutazioni Del Dna
Predisposizione Genetica Alle Malattie
Neoplasie Del Capo E Del Collo
Carcinoma A Cellule Squamose
Neoplasie Del Pancreas
Rischio
Incidenza
Neoplasie
Prognosi
Mutazione
Stato Della Neoplasia
Neoplasie Cistiche, Mucinose E Sierose
Esoni
Studi Retrospettivi
Fattori Di Rischio
Proteina P53
Studi Follow-Up
Fattori Temporali
Le neoplasie multiple primitive (NMP), note anche come tumori multipli simultanei o sindrome dei tumori multipli, sono una condizione rara in cui un individuo sviluppa due o più tipi diversi di tumori primari simultaneamente o in rapida successione. Si tratta di una situazione insolita perché la maggior parte delle persone sviluppa un singolo tipo di cancro durante la loro vita.
Per definire una neoplasia multipla primitiva, è necessario che i tumori siano clinicamente significativi, indipendenti e non derivino dalla diffusione o metastasi di un'unica neoplasia primaria. In altre parole, ogni tumore deve originare da cellule diverse e avere una propria storia naturale.
Le cause delle NMP non sono completamente comprese, ma si ritiene che siano dovute a una combinazione di fattori genetici, ambientali ed epigenetici. Alcune persone con NMP presentano mutazioni o alterazioni genetiche ereditarie che aumentano il rischio di sviluppare più tumori. In altri casi, le cause possono essere sporadiche e non direttamente correlate a fattori genetici.
I tipi di tumori che si verificano nelle NMP possono variare notevolmente da persona a persona. Alcune combinazioni sono più comuni, come il carcinoma mammario e l'adenocarcinoma ovarico nelle donne, mentre altre combinazioni sono estremamente rare.
Il trattamento delle neoplasie multiple primitive dipende dal tipo e dallo stadio di ogni tumore primario. Di solito, i pazienti con NMP ricevono trattamenti indipendenti per ciascun tumore, come chirurgia, radioterapia, chemioterapia o terapie targetate. La prognosi delle NMP è variabile e dipende dalla natura dei tumori primari, dallo stadio al momento della diagnosi e dalle risposte ai trattamenti.
La "Seconda Neoplasia Primaria" (SNP) è un termine utilizzato in oncologia per descrivere una nuova neoplasia maligna che si sviluppa in un paziente dopo la diagnosi e il trattamento di una precedente neoplasia. Si differenzia dalla recidiva o dalla progressione della malattia originaria, poiché si tratta di una lesione distinta e indipendente, che può insorgere nello stesso organo (nuova primaria sincrona) o in un organo diverso (nuova primaria metacrona).
L'SNP è un evento avverso comune nei sopravvissuti al cancro, la cui incidenza aumenta con il passare del tempo dalla diagnosi della prima neoplasia. L'insorgenza di una SNP può essere influenzata da diversi fattori, come l'età avanzata, i fattori genetici, lo stile di vita e l'esposizione a terapie oncologiche precedenti, come la chemioterapia e la radioterapia.
La diagnosi e il trattamento delle SNP richiedono un approccio multidisciplinare, tenendo conto della storia clinica del paziente, della localizzazione e dell'istotipo della nuova neoplasia, nonché delle terapie precedentemente somministrate. La prognosi dipende dalla natura della SNP, dalle caratteristiche clinico-patologiche e dal grado di risposta alle terapie.
L'adenomatosi polmonare è una condizione caratterizzata dalla presenza diffusa di piccoli gruppi di cellule ghiandolari benigne (adenomi) nelle pareti degli alveoli polmonari. Questi adenomi possono accumularsi nel tempo, causando la formazione di numerose cisti piene di muco all'interno dei polmoni.
L'adenomatosi polmonare è spesso associata a una sindrome genetica rara chiamata "sindrome da poliposi adenomatosa del colon" (CPA), che aumenta il rischio di sviluppare tumori maligni in diversi organi, tra cui il colon-retto. Tuttavia, l'adenomatosi polmonare può anche verificarsi come condizione isolata e non associata alla CPA.
I sintomi dell'adenomatosi polmonare possono includere tosse cronica, respiro affannoso, dolore toracico e produzione di muco. In alcuni casi, la condizione può causare difficoltà respiratorie significative e richiedere un trattamento chirurgico per rimuovere le aree danneggiate del polmone.
È importante notare che l'adenomatosi polmonare è una condizione rara, con una prevalenza stimata di circa 1 caso su 1 milione di persone. Se si sospetta la presenza di questa condizione, è necessario consultare un medico specialista per una valutazione e una diagnosi accurate.
Le neoplasie della pelle sono un termine generale che si riferisce alla crescita anomala e non controllata delle cellule della pelle. Queste possono essere benigne o maligne. Le neoplasie benigne sono generalmente non cancerose e non tendono a diffondersi (metastatizzare) ad altre parti del corpo. Tuttavia, possono comunque causare problemi locali se crescono in luoghi scomodi o diventano troppo grandi.
Le neoplasie maligne della pelle, d'altra parte, sono cancerose e hanno il potenziale per diffondersi ad altri tessuti e organi del corpo. Il tipo più comune di cancro della pelle è il carcinoma basocellulare, seguito dal carcinoma squamocellulare. Entrambi questi tipi di cancro della pelle tendono a crescere lentamente e raramente si diffondono in altre parti del corpo. Tuttavia, se non trattati, possono causare danni significativi ai tessuti circostanti.
Il melanoma è un altro tipo di cancro della pelle che può essere molto aggressivo e ha una maggiore probabilità di diffondersi ad altre parti del corpo. Il melanoma si sviluppa dalle cellule pigmentate della pelle chiamate melanociti.
I fattori di rischio per le neoplasie della pelle includono l'esposizione eccessiva al sole, la storia personale o familiare di cancro della pelle, la presenza di molti nei cutanei atipici, la pelle chiara e l'età avanzata. La prevenzione include la protezione dalla sovraesposizione al sole, l'uso di creme solari e la conduzione regolare di esami della pelle per individuare eventuali cambiamenti precoci.
La mutazione della linea germinale si riferisce a un tipo di mutazione genetica che si verifica nelle cellule germinali, cioè le cellule riproduttive (ovuli nelle femmine e spermatozoi nei maschi). Queste mutazioni vengono ereditate dai figli e possono essere trasmesse alle generazioni successive.
Le mutazioni della linea germinale possono verificarsi spontaneamente durante la divisione cellulare o possono essere causate da fattori ambientali, come radiazioni o sostanze chimiche mutagene. Alcune mutazioni della linea germinale non causano effetti negativi sulla salute, mentre altre possono portare a malattie genetiche ereditarie o aumentare il rischio di sviluppare alcuni tipi di cancro.
È importante notare che le mutazioni della linea germinale sono diverse dalle mutazioni somatiche, che si verificano nelle cellule non riproduttive del corpo e non vengono trasmesse alla prole.
La sindrome di Li-Fraumeni (LFS) è un disturbo genetico ereditario che aumenta il rischio di sviluppare diversi tipi di cancro. È causato da mutazioni nel gene TP53, che normalmente funziona come un "guardiano del genoma" sopprimendo la crescita cellulare tumorale. Quando questo gene è danneggiato, le cellule possono moltiplicarsi incontrollatamente e formare tumori cancerosi.
LFS si manifesta spesso con l'insorgenza precoce di diversi tipi di cancro, tra cui:
- Sarcoma osseo o dei tessuti molli (principalmente nei bambini)
- Tumore cerebrale (astrocytoma, medulloblastoma o glioblastoma multiforme)
- Leucemia acuta
- Carcinoma della mammella (spesso in età giovanile)
- Carcinoma del colon-retto
- Carcinoma dell'adrenocorticale
Le persone con LFS hanno un rischio molto elevato di sviluppare più di un cancro durante la loro vita. La diagnosi di solito avviene quando una persona o una famiglia ha una storia di diversi tipi di cancro che si verificano a età insolitamente giovani. Il test genetico per le mutazioni del gene TP53 può confermare la diagnosi di LFS.
La gestione della sindrome di Li-Fraumeni include una stretta sorveglianza medica e screening regolari per rilevare precocemente i segni di cancro. Questo può includere esami fisici completi, imaging corporeo totale, ecografie, risonanze magnetiche e mammografie annuali a partire dai 20-25 anni. In alcuni casi, possono essere presi in considerazione interventi chirurgici preventivi per ridurre il rischio di cancro al seno o all'intestino.
La malattia di Paget della mammella, nota anche come malattia di Paget del capezzolo, è un raro tumore duttale mammario che si manifesta clinicamente con cambiamenti cutanei a carico del capezzolo e dell'areola mammaria. Questa condizione rappresenta meno dell'1% di tutti i tumori della mammella.
La malattia di Paget della mammella è caratterizzata da un'eruzione cutanea eczematosa cronica, pruriginosa e desquamativa del capezzolo e/o dell'areola mammaria. Spesso viene scambiata per una dermatite o un'infezione della pelle, ritardando così la diagnosi di cancro alla mammella sottostante.
L'eruzione cutanea è causata dalla presenza di cellule tumorali pagetoide che migrano dai dotti galattofori all'epidermide attraverso il dotto lattifero. Queste cellule tumorali presentano caratteristiche morfologiche e immunofenotipiche simili alle cellule del carcinoma duttale in situ (DCIS).
Il cancro alla mammella sottostante può essere un DCIS, un carcinoma duttale invasivo o entrambi. Circa la metà dei pazienti con malattia di Paget della mammella presenta una lesione mammaria palpabile al momento della diagnosi.
Il trattamento standard per la malattia di Paget della mammella è la mastectomia totale con rimozione del capezzolo e dell'areola mammaria. Nei casi in cui sia presente un tumore duttale invasivo, può essere considerata una lumpectomia seguita da radioterapia. La chemioterapia e l'ormonoterapia possono anche essere raccomandate a seconda delle caratteristiche del tumore.
La prognosi per la malattia di Paget della mammella dipende dal grado, dall'estensione e dalla presenza o assenza di un tumore mammario invasivo. Il tasso di sopravvivenza a cinque anni è generalmente superiore all'80%, ma può essere inferiore se la malattia è associata a un carcinoma duttale invasivo esteso.
Il melanoma è un tipo di cancro che si sviluppa dalle cellule pigmentate della pelle conosciute come melanociti. Solitamente, inizia come un neo o un'area di pelle o degli occhi che cambia colore, dimensioni o forma. Il melanoma è il tipo più pericoloso di cancro della pelle poiché può diffondersi rapidamente ad altri organi del corpo se non trattato precocemente ed efficacemente.
L'esposizione ai raggi ultravioletti (UV) del sole o delle lettini abbronzanti aumenta il rischio di sviluppare un melanoma. Altre cause possono includere la storia familiare di melanomi, la presenza di molti nei atipici o la pelle chiara e facilmente ustionabile.
Il trattamento del melanoma dipende dalla sua fase e dalle condizioni generali della persona. Le opzioni di trattamento possono includere la chirurgia, la radioterapia, la chemioterapia, l'immunoterapia o la terapia target. La prevenzione è importante per ridurre il rischio di melanoma e include la protezione della pelle dal sole, evitare i lettini abbronzanti e controllare regolarmente la propria pelle per eventuali cambiamenti sospetti.
Le Sindromi Neoplastiche Ereditarie (HNP, dall'inglese Hereditary Neoplastic Syndromes) sono un gruppo di condizioni genetiche che aumentano il rischio individuale di sviluppare particolari tipi di tumori. Questi sindromi sono causate da mutazioni in specifici geni che vengono ereditati dai genitori e si manifestano con una probabilità maggiore di insorgenza di neoplasie rispetto alla popolazione generale.
Le HNP possono presentarsi con diversi quadri clinici, a seconda del gene interessato dalla mutazione. Alcune sindromi sono associate ad un aumento del rischio per determinati tipi di tumori, mentre altre possono predisporre allo sviluppo di più tipi di neoplasie.
Esempi di Sindromi Neoplastiche Ereditarie includono:
1. Sindrome di Lynch: aumenta il rischio di cancro del colon-retto, dell'endometrio e di altri organi;
2. Poliposi adenomatosa familiare (FAP): caratterizzata dalla presenza di numerosi polipi nel colon-retto, che possono evolvere in cancro;
3. Sindrome di Peutz-Jeghers: si manifesta con la comparsa di macchie pigmentate sulla pelle e sulle mucose, oltre ad un aumentato rischio di polipi intestinali e di diversi tipi di tumori;
4. Neoplasia endocrina multipla di tipo 2 (MEN 2): predispone allo sviluppo di tumori delle ghiandole endocrine, come il tumore della tiroide e il feocromocitoma;
5. Sindrome di von Hippel-Lindau (VHL): aumenta il rischio di sviluppare tumori multipli in diversi organi, tra cui reni, pancreas, cervello e retina.
È fondamentale che i soggetti a rischio siano seguiti da un team multidisciplinare di specialisti per una diagnosi precoce e un trattamento tempestivo dei tumori correlati a queste sindromi genetiche.
Le neoplasie del polmone, noto anche come cancro del polmone, si riferiscono a un gruppo eterogeneo di crescite tumorali che si sviluppano nei tessuti polmonari. Queste neoplasie possono essere benigne o maligne, sebbene la maggior parte dei tumori polmonari siano maligni e hanno alta mortalità.
I due tipi principali di cancro del polmone sono il carcinoma a cellule squamose (o epidermoide) e l'adenocarcinoma, che insieme rappresentano circa i due terzi dei casi. Il carcinoma a piccole cellule è un altro tipo comune, sebbene sia meno frequente dell'adenocarcinoma o del carcinoma a cellule squamose. Altri tipi rari includono il carcinoide polmonare e il sarcoma polmonare.
I fattori di rischio per il cancro del polmone includono il fumo di tabacco, l'esposizione a sostanze cancerogene come l'amianto o l'arsenico, la storia familiare di cancro del polmone e alcune condizioni genetiche. I sintomi possono includere tosse persistente, respiro affannoso, dolore al torace, perdita di peso involontaria, mancanza di respiro e produzione di catarro sanguinolento.
Il trattamento dipende dal tipo e dallo stadio del cancro, nonché dalla salute generale del paziente. Le opzioni di trattamento possono includere la chirurgia, la radioterapia, la chemioterapia, l'immunoterapia o una combinazione di questi approcci.
Le neoplasie gastrointestinali (NGI) si riferiscono a un gruppo eterogeneo di condizioni caratterizzate dalla crescita anomala e non regolata delle cellule within the sistema gastrointestinale (GI). Il tratto GI include l'esofago, lo stomaco, l'intestino tenue, il colon, il retto e l'ano. Le neoplasie possono essere benigne o maligne, con le seconde che mostrano un potenziale invasivo e metastatico.
Le neoplasie gastrointestinali più comuni includono:
1. Carcinoma del colon-retto: è il terzo tipo di cancro più comune negli Stati Uniti e si verifica principalmente negli individui di età superiore ai 50 anni. I fattori di rischio includono una storia familiare di polipi o cancro del colon-retto, malattie infiammatorie intestinali croniche come la colite ulcerosa e il morbo di Crohn, e stile di vita e fattori dietetici come il consumo di alcol, tabacco e una dieta povera di frutta e verdura.
2. Carcinoma gastrico: è il quinto tipo più comune di cancro nel mondo. I fattori di rischio includono infezione da Helicobacter pylori, dieta ricca di sale e cibi acidi, tabagismo, anamnesi familiare positiva per cancro gastrico e malattie precancerose come la displasia epiteliale.
3. Tumori neuroendocrini del tratto gastrointestinale: originano dalle cellule dei sistemi endocrino e nervoso autonomo nel tratto GI. Questi tumori possono essere benigni o maligni e possono presentarsi con una varietà di sintomi, a seconda della loro localizzazione e dimensione.
4. Adenocarcinoma esofageo: è il sesto tipo più comune di cancro nel mondo. I fattori di rischio includono l'esposizione al fumo di tabacco, all'alcol e all'acido riflusso gastroesofageo (GERD).
5. Tumori del colon retto: sono tumori maligni che si sviluppano nel colon o nel retto. I fattori di rischio includono età avanzata, storia familiare di cancro al colon-retto, poliposi adenomatosa ereditaria e malattie infiammatorie intestinali croniche come la colite ulcerosa e il morbo di Crohn.
6. Sarcoma gastrointestinale: è un tumore raro che si sviluppa dalle cellule del tessuto connettivo nel tratto GI. I fattori di rischio non sono ben compresi, ma possono includere l'esposizione a radiazioni e alcune condizioni genetiche ereditarie.
7. Tumore stromale gastrointestinale: è un tumore raro che si sviluppa dalle cellule del tessuto connettivo nel tratto GI. I fattori di rischio non sono ben compresi, ma possono includere l'esposizione a radiazioni e alcune condizioni genetiche ereditarie.
8. Tumore neuroendocrino gastrointestinale: è un tumore raro che si sviluppa dalle cellule del sistema nervoso nel tratto GI. I fattori di rischio non sono ben compresi, ma possono includere l'esposizione a radiazioni e alcune condizioni genetiche ereditarie.
9. Tumore delle ghiandole salivari: è un tumore raro che si sviluppa dalle ghiandole salivari nel tratto GI. I fattori di rischio non sono ben compresi, ma possono includere l'esposizione a radiazioni e alcune condizioni genetiche ereditarie.
10. Tumore del pancreas: è un tumore raro che si sviluppa dalle cellule del pancreas nel tratto GI. I fattori di rischio non sono ben compresi, ma possono includere l'età avanzata, il fumo, l'obesità e alcune condizioni genetiche ereditarie.
11. Tumore del colon-retto: è un tumore comune che si sviluppa dalle cellule del colon-retto nel tratto GI. I fattori di rischio includono l'età avanzata, il fumo, l'obesità, una dieta ricca di grassi e povera di fibre, la storia familiare di tumore del colon-retto e alcune condizioni genetiche ereditarie.
12. Tumore dell'esofago: è un tumore raro che si sviluppa dalle cellule dell'esofago nel tratto GI. I fattori di rischio includono il fumo, l'alcolismo, l'obesità e alcune condizioni genetiche ereditarie.
13. Tumore dello stomaco: è un tumore raro che si sviluppa dalle cellule dello stomaco nel tratto GI. I fattori di rischio includono l'infezione da Helicobacter pylori, il fumo, l'alcolismo, una dieta ricca di sale e povera di frutta e verdura, l'obesità e alcune condizioni genetiche ereditarie.
14. Tumore del fegato: è un tumore raro che si sviluppa dalle cellule del fegato nel tratto GI. I fattori di rischio includono l'infezione da virus dell'epatite B o C, il fumo, l'alcolismo, una dieta ricca di grassi e povera di frutta e verdura, l'obesità e alcune condizioni genetiche ereditarie.
15. Tumore dell'intestino tenue: è un tumore raro che si sviluppa dalle cellule dell'intestino tenue nel tratto GI. I fattori di rischio includono la malattia di Crohn, la colite ulcerosa e alcune condizioni genetiche ereditarie.
16. Tumore del colon-retto: è un tumore comune che si sviluppa dalle cellule del colon o del retto nel tratto GI. I fattori di rischio includono l'età avanzata, il fumo, l'alcolismo, una dieta ricca di grassi e povera di frutta e verdura, l'obesità, la storia familiare di tumore del colon-retto e alcune condizioni genetiche ereditarie.
17. Tumore dell'ano: è un tumore raro che si sviluppa dalle cellule dell'ano nel tratto GI. I fattori di rischio includono l'infezione da papillomavirus umano (HPV), il fumo, l'alcolismo e l'età avanzata.
18. Tumore della vescica: è un tumore comune che si sviluppa dalle cellule della vescica. I fattori di rischio includono il fumo, l'esposizione a sostanze chimiche cancerogene e la storia familiare di tumore della vescica.
19. Tumore del rene: è un tumore comune che si sviluppa dalle cellule del rene. I fattori di rischio includono l'età avanzata, il fumo, l'obesità e la storia familiare di tumore del rene.
20. Tumore della prostata: è un tumore comune che si sviluppa dalle cellule della prostata. I fattori di rischio includono l'età avanzata, la razza (i maschi di razza nera hanno il rischio più elevato) e la storia familiare di tumore della prostata.
21. Tumore del testicolo: è un tumore comune che
Il gene P16, noto anche come CDKN2A (Cyclin-Dependent Kinase Inhibitor 2A), è un gene tumorale suppressore situato sul braccio corto del cromosoma 9 (9p21.3). Il gene P16 codifica per una proteina che regola la progressione del ciclo cellulare, in particolare l'ingresso nelle fasi di replicazione e divisione cellulare.
La proteina P16 inibisce l'attività dell'enzima chinasi ciclino-dipendente (CDK4/6), che normalmente promuove la progressione del ciclo cellulare attraverso la fase G1 verso la fase S. Quando il gene P16 è funzionante correttamente, l'inibizione dell'enzima CDK4/6 permette alla cellula di controllare adeguatamente la proliferazione e prevenire una crescita cellulare incontrollata che può portare al cancro.
Mutazioni o alterazioni del gene P16 possono causare un'inattivazione della sua funzione, con conseguente perdita di controllo sulla proliferazione cellulare e aumentato rischio di sviluppare tumori. Il gene P16 è stato trovato mutato o alterato in diversi tipi di cancro, tra cui il carcinoma a cellule squamose della testa e del collo, il carcinoma polmonare a piccole cellule, il melanoma e il carcinoma mammario.
Le neoplasie dei tessuti molli sono un gruppo eterogeneo di tumori che si sviluppano nei tessuti molli del corpo, come muscoli, tendini, legamenti, grasso, vasi sanguigni e nervi. Questi tumori possono essere benigni (non cancerosi) o maligni (cancerosi).
I tumori benigni dei tessuti molli sono generalmente più comuni dei tumori maligni e tendono a crescere lentamente, non invadendo i tessuti circostanti e raramente si diffondono ad altre parti del corpo. Tuttavia, possono ancora causare problemi se crescono in una posizione che comprime i nervi o i vasi sanguigni.
I tumori maligni dei tessuti molli, noti anche come sarcomi, sono meno comuni e più aggressivi. Questi tumori possono invadere i tessuti circostanti e possono diffondersi ad altre parti del corpo attraverso il sistema circolatorio o linfatico. I sintomi dei sarcomi dipendono dalla loro posizione nel corpo, ma possono includere gonfiore, dolore, debolezza o ridotta mobilità.
Il trattamento delle neoplasie dei tessuti molli dipende dal tipo di tumore, dalle sue dimensioni e dalla sua posizione nel corpo. Le opzioni di trattamento includono la chirurgia, la radioterapia e la chemioterapia. La prognosi varia notevolmente a seconda del tipo e dello stadio del tumore.
Il gene TP53, comunemente noto come "geni p53," è un gene oncosoppressore fondamentale che codifica per la proteina p53. La proteina p53 svolge un ruolo cruciale nella regolazione del ciclo cellulare e nell'attivazione della risposta alla replicazione e allo stress delle cellule, prevenendo così la proliferazione di cellule tumorali danneggiate.
La proteina p53 è in grado di legarsi al DNA e di trascrivere specifici geni che inducono l'arresto del ciclo cellulare o l'apoptosi (morte cellulare programmata) quando rileva danni al DNA, alterazioni cromosomiche o stress cellulare.
Mutazioni nel gene TP53 sono associate a diversi tipi di cancro e sono considerate tra le mutazioni più comuni nei tumori umani. Queste mutazioni possono portare alla produzione di una proteina p53 non funzionante o instabile, che non è in grado di svolgere correttamente la sua funzione di soppressione del cancro, aumentando così il rischio di sviluppare tumori.
L'osteosarcoma è un tipo raro di cancro che si forma nelle cellule ossee che producono tessuto osseo. Questo tessuto osseo in crescita è noto come osteoide. L'osteosarcoma di solito si sviluppa intorno alle aree in cui il nuovo tessuto osseo sta crescendo, come le estremità delle ossa lunghe, vicino alle articolazioni delle ginocchia e delle spalle.
L'osteosarcoma si verifica più comunemente nei bambini e negli adolescenti in fase di crescita rapida, sebbene possa verificarsi anche negli adulti più anziani. I sintomi dell'osteosarcoma possono includere dolore osseo, gonfiore o rigidità articolare, fratture ossee inspiegabili e difficoltà di movimento.
Il trattamento dell'osteosarcoma può comportare una combinazione di chirurgia per rimuovere la massa tumorale, radioterapia per distruggere le cellule tumorali con radiazioni ad alta energia e chemioterapia per uccidere le cellule tumorali con farmaci citotossici. La prognosi dipende dalla posizione del tumore, dall'estensione della malattia e dal grado di differenziazione delle cellule tumorali.
Le neoplasie della mammella, noto anche come cancro al seno, si riferiscono a un gruppo eterogeneo di malattie caratterizzate dalla crescita cellulare incontrollata nelle ghiandole mammarie. Queste neoplasie possono essere benigne o maligne. Le neoplasie benigne non sono cancerose e raramente metastatizzano (si diffondono ad altre parti del corpo), mentre le neoplasie maligne, note come carcinomi mammari, hanno il potenziale per invadere i tessuti circostanti e diffondersi ad altri organi.
Esistono diversi tipi di carcinomi mammari, tra cui il carcinoma duttale in situ (DCIS) e il carcinoma lobulare in situ (LCIS), che sono stadi precoci della malattia e tendono a crescere lentamente. Il carcinoma duttale invasivo (IDC) e il carcinoma lobulare invasivo (ILC) sono forme più avanzate di cancro al seno, che hanno la capacità di diffondersi ad altri organi.
Il cancro al seno è una malattia complessa che può essere influenzata da fattori genetici e ambientali. Alcuni fattori di rischio noti includono l'età avanzata, la storia familiare di cancro al seno, le mutazioni geniche come BRCA1 e BRCA2, l'esposizione agli ormoni sessuali, la precedente radioterapia al torace e lo stile di vita, come il sovrappeso e l'obesità.
Il trattamento del cancro al seno dipende dal tipo e dallo stadio della malattia, nonché dall'età e dalla salute generale del paziente. Le opzioni di trattamento possono includere la chirurgia, la radioterapia, la chemioterapia, l'ormonoterapia e la terapia target. La prevenzione e la diagnosi precoci sono fondamentali per migliorare i risultati del trattamento e la prognosi complessiva del cancro al seno.
In medicina, i termini "registri" si riferiscono a diversi significati contestuali:
1. Un registro è un documento formale o elettronico che serve per registrare e tenere traccia sistematicamente delle informazioni relative alla salute, ai progressi clinici o alle procedure amministrative di un paziente. Questi possono includere cartelle cliniche, registri di farmaci, registri di vaccinazioni, registri ostetrici e altri documenti simili che supportano la continuità delle cure sanitarie e facilitano il coordinamento tra i fornitori di assistenza.
2. In neurologia e fisiologia, il termine "registro" può riferirsi a diversi modelli o schemi di attività elettrica rilevati nei segnali neurali o nelle onde cerebrali, come quelli osservati durante l'elettroencefalografia (EEG). Ad esempio, i registri alpha, beta, gamma, delta e theta sono diversi stati di attività cerebrale che possono essere associati a specifiche condizioni fisiologiche o patologiche.
3. In farmacologia, un registro può riferirsi a una raccolta organizzata di dati su farmaci e sostanze chimiche, inclusi i loro effetti terapeutici, tossicità, interazioni farmacologiche e altri aspetti rilevanti per la sicurezza ed efficacia. Questi registri possono essere utilizzati per supportare la ricerca, l'approvazione normativa, il monitoraggio post-marketing e la sorveglianza delle reazioni avverse ai farmaci.
4. In salute pubblica, un registro può riferirsi a una raccolta sistematica di dati su specifiche condizioni di salute o eventi avversi, come i registri di tumori, i registri di malattie infettive e i registri di lesioni. Questi registri possono essere utilizzati per monitorare le tendenze epidemiologiche, valutare l'efficacia delle strategie di prevenzione e controllo e supportare la ricerca sulla salute della popolazione.
Un sarcoma è un tipo raro di cancro che si sviluppa nelle cellule dei tessuti connettivi del corpo, come grasso, muscoli, nervi, tendini e vasi sanguigni. I sarcomi possono manifestarsi in quasi tutte le parti del corpo, tra cui braccia, gambe, torace, addome e retroperitoneo (lo spazio dietro l'addome).
Esistono oltre 70 diverse sottotipologie di sarcomi, che vengono classificate in base al tipo di tessuto connettivo colpito. I due principali tipi di sarcomi sono:
1. Sarcomi dei tessuti molli: Questi rappresentano circa l'80% di tutti i sarcomi e si sviluppano nei tessuti molli del corpo, come muscoli, grasso, tendini e vasi sanguigni. Alcuni esempi includono liposarcoma, leiomiosarcoma e sinovialsarcoma.
2. Sarcomi delle ossa: Questi rappresentano circa il 20% di tutti i sarcomi e si sviluppano nelle cellule ossee. Alcuni esempi includono osteosarcoma, condrosarcoma ed Ewing sarcoma.
I fattori di rischio per lo sviluppo di un sarcoma possono includere l'esposizione a radiazioni, precedenti trattamenti con chemioterapia, alcune malattie genetiche rare e l'età avanzata. I sintomi variano in base alla localizzazione del sarcoma ma possono includere gonfiore, dolore, massa palpabile o difficoltà nella deglutizione o defecazione, se il sarcoma si sviluppa nel torace o nell'addome.
La diagnosi di un sarcoma richiede in genere una biopsia del tumore per confermare la presenza di cellule cancerose e determinare il tipo istologico. L'imaging, come TC, RMN o PET, può essere utilizzato per valutare l'estensione della malattia e pianificare il trattamento. Il trattamento dipende dal tipo e dallo stadio del sarcoma ma può includere chirurgia, radioterapia, chemioterapia o una combinazione di questi approcci.
Le neoplasie del colon, noto anche come cancro colorettale, si riferiscono a un gruppo di condizioni caratterizzate dalla crescita anomala e incontrollata delle cellule nel colon o nel retto. Il colon e il retto formano parte dell'apparato digerente, che è responsabile dell'assorbimento dei nutrienti dalle sostanze alimentari.
Il cancro colorettale può svilupparsi da lesioni precancerose chiamate polipi adenomatosi che si formano nel rivestimento interno del colon o del retto. Con il passare del tempo, questi polipi possono diventare cancerosi e invadere le pareti del colon o del retto, diffondendosi ad altre parti del corpo.
I fattori di rischio per lo sviluppo delle neoplasie del colon includono l'età avanzata, una storia personale o familiare di polipi adenomatosi o cancro colorettale, una dieta ricca di grassi e povera di fibre, l'obesità, il fumo e l'uso eccessivo di alcol.
I sintomi del cancro colorettale possono includere cambiamenti nelle abitudini intestinali, come la stitichezza o la diarrea persistenti, sangue nelle feci, crampi addominali, dolore addominale, perdita di peso inspiegabile e affaticamento.
La diagnosi delle neoplasie del colon può essere effettuata tramite una serie di test, tra cui la colonscopia, la sigmoidoscopia, i test per la ricerca del sangue occulto nelle feci e le scansioni di imaging come la tomografia computerizzata (TC) o la risonanza magnetica (RM).
Il trattamento delle neoplasie del colon dipende dalla fase e dall'estensione della malattia, nonché dalle condizioni generali di salute del paziente. Le opzioni di trattamento possono includere la chirurgia per rimuovere il tumore, la radioterapia, la chemioterapia e l'immunoterapia.
La prevenzione delle neoplasie del colon può essere effettuata attraverso stili di vita sani, come una dieta equilibrata ricca di frutta, verdura e fibre, mantenere un peso corporeo sano, evitare il fumo e l'uso eccessivo di alcol, fare esercizio fisico regolarmente e sottoporsi a screening regolari per il cancro colorettale dopo i 50 anni o prima se si hanno fattori di rischio.
In medicina, il termine "pedigree" si riferisce a un diagramma genealogico che mostra la storia familiare di una malattia ereditaria o di una particolare caratteristica genetica. Viene utilizzato per tracciare e visualizzare la trasmissione dei geni attraverso diverse generazioni di una famiglia, aiutando i medici e i genetisti a identificare i modelli ereditari e ad analizzare il rischio di malattie genetiche in individui e famiglie.
Nel pedigree, i simboli standard rappresentano vari membri della famiglia, mentre le linee tra di essi indicano i legami di parentela. Le malattie o le caratteristiche genetiche vengono comunemente denotate con specifici simboli e codici per facilitarne l'interpretazione.
È importante notare che un pedigree non è semplicemente un albero genealogico, ma uno strumento medico-genetico utilizzato per comprendere la probabilità di insorgenza di una malattia ereditaria e fornire consulenze genetiche appropriate.
L'analisi delle mutazioni del DNA è un processo di laboratorio che si utilizza per identificare e caratterizzare qualsiasi cambiamento (mutazione) nel materiale genetico di una persona. Questa analisi può essere utilizzata per diversi scopi, come la diagnosi di malattie genetiche ereditarie o acquisite, la predisposizione a sviluppare determinate condizioni mediche, la determinazione della paternità o l'identificazione forense.
L'analisi delle mutazioni del DNA può essere eseguita su diversi tipi di campioni biologici, come il sangue, la saliva, i tessuti o le cellule tumorali. Il processo inizia con l'estrazione del DNA dal campione, seguita dalla sua amplificazione e sequenziazione. La sequenza del DNA viene quindi confrontata con una sequenza di riferimento per identificare eventuali differenze o mutazioni.
Le mutazioni possono essere puntiformi, ovvero coinvolgere un singolo nucleotide, oppure strutturali, come inversioni, delezioni o duplicazioni di grandi porzioni di DNA. L'analisi delle mutazioni del DNA può anche essere utilizzata per rilevare la presenza di varianti genetiche che possono influenzare il rischio di sviluppare una malattia o la risposta a un trattamento medico.
L'interpretazione dei risultati dell'analisi delle mutazioni del DNA richiede competenze specialistiche e deve essere eseguita da personale qualificato, come genetisti clinici o specialisti di laboratorio molecolare. I risultati devono essere considerati in combinazione con la storia medica e familiare del paziente per fornire una diagnosi accurata e un piano di trattamento appropriato.
La predisposizione genetica alle malattie, nota anche come suscettibilità genetica o vulnerabilità genetica, si riferisce alla probabilità aumentata di sviluppare una particolare malattia a causa di specifiche variazioni del DNA ereditate. Queste variazioni, note come varianti o mutazioni genetiche, possono influenzare la funzione delle proteine e dei processi cellulari, rendendo una persona più suscettibile a determinate condizioni mediche.
È importante notare che avere una predisposizione genetica non significa necessariamente che si svilupperà la malattia. Al contrario, può solo aumentare il rischio relativo di svilupparla. L'espressione della predisposizione genetica alle malattie è spesso influenzata dall'interazione con fattori ambientali e stili di vita, come l'esposizione a sostanze tossiche, dieta, attività fisica e abitudini di fumo.
La comprensione della predisposizione genetica alle malattie può essere utile per la diagnosi precoce, il monitoraggio e la gestione delle condizioni mediche, oltre a fornire informazioni importanti sulla salute individuale e familiare. Tuttavia, è fondamentale considerare che i test genetici dovrebbero essere eseguiti solo dopo una consulenza genetica approfondita e con un'adeguata comprensione dei risultati e delle implicazioni per la salute individuale e familiare.
Le neoplasie del capo e del collo sono un gruppo eterogeneo di tumori maligni che si sviluppano nelle regioni anatomiche della testa e del collo, compresi il cavo orale, la faringe, la laringe, le ghiandole salivari, i seni paranasali e i tessuti molli del capo e del collo. Queste neoplasie possono essere classificate in base al loro tipo cellulare come carcinomi squamocellulari, adenocarcinomi, sarcomi e altri tipi rari.
I fattori di rischio per le neoplasie del capo e del collo includono il consumo di tabacco e alcol, l'infezione da papillomavirus umano (HPV), l'esposizione a sostanze chimiche cancerogene e una storia familiare di cancro. I sintomi possono variare a seconda della localizzazione del tumore, ma possono includere dolore, difficoltà nella deglutizione, raucedine, gonfiore dei linfonodi e lesioni alla bocca o alla gola.
La diagnosi di neoplasie del capo e del collo si basa generalmente sull'esame fisico, sulla biopsia e su imaging avanzato come la tomografia computerizzata (TC) o la risonanza magnetica (RM). Il trattamento può includere chirurgia, radioterapia, chemioterapia o una combinazione di questi approcci. La prognosi dipende dalla stadiazione del tumore al momento della diagnosi e dal tipo di trattamento ricevuto, ma in generale, le neoplasie del capo e del collo hanno una prognosi peggiore rispetto ad altri tipi di cancro.
Il carcinoma a cellule squamose è un tipo comune di cancro che origina dalle cellule squamose, una parte delle cellule epiteliali che rivestono la superficie della pelle e i tessuti mucosi che si trovano in diversi luoghi del corpo, come la bocca, l'esofago, il polmone, la vescica e il collo dell'utero.
Questo tipo di cancro può svilupparsi quando le cellule squamose subiscono mutazioni genetiche che causano una crescita e una divisione cellulare incontrollate. Le cellule cancerose possono accumularsi e formare tumori, che possono invadere i tessuti circostanti e diffondersi ad altre parti del corpo attraverso il sistema linfatico o sanguigno.
I fattori di rischio per lo sviluppo del carcinoma a cellule squamose includono il fumo, l'esposizione al sole senza protezione, l'infezione da papillomavirus umano (HPV), l'uso di tabacco da masticare e la presenza di cicatrici o lesioni cutanee croniche.
Il trattamento del carcinoma a cellule squamose dipende dalla sua posizione, dalle dimensioni e dallo stadio del tumore. Le opzioni di trattamento possono includere la chirurgia, la radioterapia, la chemioterapia o una combinazione di questi approcci. La prognosi dipende dalla localizzazione del cancro e dallo stadio in cui viene diagnosticato, nonché da altri fattori come l'età e lo stato di salute generale del paziente.
Le neoplasie del pancreas si riferiscono a un gruppo di condizioni caratterizzate dalla crescita anomala e non regolata delle cellule nel pancreas, che possono essere benigne o maligne. Il pancreas è una ghiandola a forma di pera situata nella parte superiore dell'addome, dietro lo stomaco, che svolge un ruolo importante nella digestione e nel metabolismo degli zuccheri.
Le neoplasie del pancreas possono essere classificate in due categorie principali: tumori esocrini e tumori endocrini. I tumori esocrini, noti come adenocarcinomi, rappresentano la maggior parte delle neoplasie maligne del pancreas e si sviluppano dalle cellule che producono enzimi digestivi. Questi tumori tendono a crescere lentamente ma possono invadere i tessuti circostanti e diffondersi ad altri organi (metastasi).
I tumori endocrini, invece, derivano dalle cellule che producono ormoni nel pancreas. Questi tumori sono generalmente meno comuni e possono essere benigni o maligni. Alcuni esempi di tumori endocrini del pancreas includono l'insulinoma, il gastrinoma e il glucagonoma.
I sintomi delle neoplasie del pancreas possono variare a seconda della localizzazione e dell'estensione del tumore. Alcuni segni e sintomi comuni includono:
* Dolore addominale persistente o episodico, che può irradiarsi alla schiena
* Perdita di peso involontaria
* Ittero (ingiallimento della pelle e del bianco degli occhi)
* Nausea e vomito
* Diminuzione dell'appetito
* Disfunzioni intestinali, come stitichezza o diarrea
* Febbre
* Debolezza e affaticamento
Il trattamento delle neoplasie del pancreas dipende dalla localizzazione, dall'estensione e dal tipo di tumore. Le opzioni terapeutiche possono includere la chirurgia, la radioterapia, la chemioterapia e la terapia mirata (per i tumori con specifiche alterazioni genetiche). In alcuni casi, se il tumore non può essere rimosso chirurgicamente o se si è diffuso ad altri organi, il trattamento può essere palliativo, con l'obiettivo di alleviare i sintomi e migliorare la qualità della vita.
In medicina, il termine "rischio" viene utilizzato per descrivere la probabilità che un determinato evento avverso o una malattia si verifichi in una persona o in una popolazione. Il rischio può essere calcolato come il rapporto tra il numero di eventi avversi e il numero totale di esiti osservati. Ad esempio, se 10 persone su un campione di 100 sviluppano una determinata malattia, il rischio è del 10%.
Il rischio può essere influenzato da diversi fattori, come l'età, il sesso, lo stile di vita, la presenza di altre malattie e i fattori genetici. In alcuni casi, il rischio può essere modificato attraverso interventi preventivi o terapeutici, come ad esempio smettere di fumare per ridurre il rischio di cancro ai polmoni.
E' importante sottolineare che il rischio non è una certezza assoluta, ma solo la probabilità che un evento si verifichi. Inoltre, il rischio relativo e assoluto sono due tipi di rischio diversi, il primo si riferisce al rapporto tra il rischio di un gruppo esposto ad un fattore di rischio e quello di un gruppo non esposto, mentre il secondo si riferisce alla differenza di rischio tra i due gruppi.
In sintesi, il rischio in medicina è la probabilità che un determinato evento avverso o una malattia si verifichi in una persona o in una popolazione, influenzata da diversi fattori e che può essere modificata attraverso interventi preventivi o terapeutici.
L'adenocarcinoma è un tipo specifico di cancro che origina dalle ghiandole presenti in diversi tessuti del corpo. Questo tipo di tumore si sviluppa a partire dalle cellule ghiandolari, che producono e secernono sostanze come muco, lubrificanti o enzimi.
Gli adenocarcinomi possono manifestarsi in diversi organi, come polmoni, prostata, colon-retto, seno, pancreas e stomaco. Le cellule tumorali di solito crescono formando una massa o un nodulo, che può invadere i tessuti circostanti e diffondersi ad altre parti del corpo attraverso il sistema linfatico o la circolazione sanguigna.
I sintomi associati all'adenocarcinoma dipendono dal tipo e dalla posizione dell'organo interessato. Alcuni segni comuni includono dolore, gonfiore, perdita di peso involontaria, stanchezza, cambiamenti nelle abitudini intestinali o urinarie, tosse persistente e difficoltà di deglutizione.
La diagnosi di adenocarcinoma si basa generalmente su esami fisici, imaging medico (come TAC, risonanza magnetica o scintigrafia ossea) e biopsie per confermare la presenza di cellule tumorali e determinare il tipo istologico. Il trattamento può includere chirurgia, radioterapia, chemioterapia, terapia mirata o immunoterapia, a seconda del tipo e dello stadio del cancro.
L'incidenza è un termine utilizzato in epidemiologia per descrivere la frequenza con cui si verifica una malattia o un evento avverso specifico all'interno di una popolazione durante un determinato periodo di tempo. Si calcola come il numero di nuovi casi della malattia o dell'evento diviso per il numero di persone a rischio nella stessa popolazione durante lo stesso periodo di tempo. L'incidenza può essere espressa come tasso, rapporto o percentuale e viene utilizzata per valutare l'impatto di una malattia o di un evento avverso all'interno di una popolazione, nonché per monitorare le tendenze nel tempo. Ad esempio, se si vuole sapere quante persone su 1000 sviluppano una certa malattia in un anno, l'incidenza annuale della malattia nella popolazione di interesse verrebbe calcolata come il numero di nuovi casi della malattia diagnosticati durante l'anno diviso per 1000 persone.
La medicina definisce le neoplasie come un'eccessiva proliferazione di cellule che si accumulano e danno origine a una massa tissutale anomala. Queste cellule possono essere normali, anormali o precancerose. Le neoplasie possono essere benigne (non cancerose) o maligne (cancerose).
Le neoplasie benigne sono generalmente più lente a crescere e non invadono i tessuti circostanti né si diffondono ad altre parti del corpo. Possono comunque causare problemi se premono su organi vitali o provocano sintomi come dolore, perdita di funzionalità o sanguinamento.
Le neoplasie maligne, invece, hanno la capacità di invadere i tessuti circostanti e possono diffondersi ad altre parti del corpo attraverso il sistema circolatorio o linfatico, dando origine a metastasi. Queste caratteristiche le rendono pericolose per la salute e possono portare a gravi complicazioni e, in alcuni casi, alla morte se non trattate adeguatamente.
Le neoplasie possono svilupparsi in qualsiasi parte del corpo e possono avere diverse cause, come fattori genetici, ambientali o comportamentali. Tra i fattori di rischio più comuni per lo sviluppo di neoplasie ci sono il fumo, l'esposizione a sostanze chimiche nocive, una dieta scorretta, l'obesità e l'età avanzata.
La prognosi, in campo medico, si riferisce alla previsione dell'esito o dell'evoluzione prevedibile di una malattia o condizione medica in un paziente. Si basa sull'analisi dei fattori clinici specifici del paziente, come la gravità della malattia, la risposta alla terapia e la presenza di altre condizioni mediche sottostanti, nonché su studi epidemiologici che mostrano i tassi di sopravvivenza e recovery per specifiche patologie.
La prognosi può essere espressa in termini quantitativi, come la percentuale di pazienti che si riprendono completamente o sopravvivono a una certa malattia, o in termini qualitativi, descrivendo le possibili complicanze o disabilità a cui il paziente potrebbe andare incontro.
E' importante notare che la prognosi non è una previsione certa e può variare notevolmente da un paziente all'altro, a seconda delle loro caratteristiche individuali e della risposta al trattamento. Viene utilizzata per prendere decisioni informate sulle opzioni di trattamento e per fornire una guida ai pazienti e alle loro famiglie sulla pianificazione del futuro.
In campo medico e genetico, una mutazione è definita come un cambiamento permanente nel materiale genetico (DNA o RNA) di una cellula. Queste modifiche possono influenzare il modo in cui la cellula funziona e si sviluppa, compreso l'effetto sui tratti ereditari. Le mutazioni possono verificarsi naturalmente durante il processo di replicazione del DNA o come risultato di fattori ambientali dannosi come radiazioni, sostanze chimiche nocive o infezioni virali.
Le mutazioni possono essere classificate in due tipi principali:
1. Mutazioni germinali (o ereditarie): queste mutazioni si verificano nelle cellule germinali (ovuli e spermatozoi) e possono essere trasmesse dai genitori ai figli. Le mutazioni germinali possono causare malattie genetiche o predisporre a determinate condizioni mediche.
2. Mutazioni somatiche: queste mutazioni si verificano nelle cellule non riproduttive del corpo (somatiche) e di solito non vengono trasmesse alla prole. Le mutazioni somatiche possono portare a un'ampia gamma di effetti, tra cui lo sviluppo di tumori o il cambiamento delle caratteristiche cellulari.
Le mutazioni possono essere ulteriormente suddivise in base alla loro entità:
- Mutazione puntiforme: una singola base (lettera) del DNA viene modificata, eliminata o aggiunta.
- Inserzione: una o più basi vengono inserite nel DNA.
- Delezione: una o più basi vengono eliminate dal DNA.
- Duplicazione: una sezione di DNA viene duplicata.
- Inversione: una sezione di DNA viene capovolta end-to-end, mantenendo l'ordine delle basi.
- Traslocazione: due segmenti di DNA vengono scambiati tra cromosomi o all'interno dello stesso cromosoma.
Le mutazioni possono avere effetti diversi sul funzionamento delle cellule e dei geni, che vanno da quasi impercettibili a drammatici. Alcune mutazioni non hanno alcun effetto, mentre altre possono portare a malattie o disabilità.
Lo stato della neoplasia (N stage) è un termine utilizzato nella stadiazione del tumore per descrivere la diffusione locale e regionale del cancro. Viene utilizzato per classificare quanto lontano si è diffuso il cancro dalle sue origini primarie e se ha invaso i tessuti circostanti, i linfonodi o altre parti del corpo.
La stadiazione della neoplasia viene solitamente determinata attraverso esami di imaging come TAC, risonanza magnetica o PET scan, oltre che tramite biopsie e altri test di laboratorio. Il sistema di stadiazione più comunemente utilizzato è il sistema TNM (Tumor, Node, Metastasis), dove la "N" sta per nodi linfatici.
Lo stato della neoplasia può essere classificato come:
* NX: non valutabile
* N0: nessun coinvolgimento dei linfonodi regionali
* N1, N2, N3: coinvolgimento crescente dei linfonodi regionali
La stadiazione del cancro è importante per pianificare il trattamento e prevedere la prognosi. Conoscere lo stato della neoplasia può aiutare i medici a determinare se il cancro può essere rimosso chirurgicamente o se deve essere trattato con radioterapia, chemioterapia o altre terapie.
Le neoplasie cistiche, mucinose ed sierose sono tumori che si sviluppano nei tessuti gastrointestinali (GI) e possono essere benigni o maligni.
1. Neoplasie cistiche: queste lesioni sono caratterizzate dalla presenza di una cavità piena di fluido all'interno del tumore. Possono verificarsi in diversi organi, tra cui il pancreas, il fegato e l'ovaio. Le neoplasie cistiche possono essere benigne o maligni, a seconda della loro origine e del grado di differenziazione cellulare.
2. Neoplasie mucinose: queste lesioni sono caratterizzate dalla produzione e accumulo di muco all'interno del tumore. Possono verificarsi in diversi organi, tra cui il colon, lo stomaco e il pancreas. Le neoplasie mucinose possono essere precancerose o cancerose, a seconda della loro origine e del grado di displasia cellulare.
3. Neoplasie sierose: queste lesioni sono caratterizzate dalla presenza di una cavità piena di fluido sieroso all'interno del tumore. Possono verificarsi in diversi organi, tra cui l'ovaio e la mammella. Le neoplasie sierose possono essere benigne o maligni, a seconda della loro origine e del grado di differenziazione cellulare.
In generale, il trattamento delle neoplasie cistiche, mucinose ed sierose dipende dal tipo di tumore, dalla sua posizione, dalle dimensioni e dallo stadio della malattia. La chirurgia è spesso il trattamento principale per i tumori maligni, mentre l'osservazione o la rimozione endoscopica possono essere opzioni appropriate per i tumori benigni. In alcuni casi, la chemioterapia e/o la radioterapia possono essere utilizzate come trattamenti aggiuntivi.
In medicina, un esone è una porzione di un gene che codifica per una proteina o parte di una proteina. Più specificamente, si riferisce a una sequenza di DNA che, dopo la trascrizione in RNA, non viene rimossa durante il processo di splicing dell'RNA. Di conseguenza, l'esone rimane nella molecola di RNA maturo e contribuisce alla determinazione della sequenza aminoacidica finale della proteina tradotta.
Il processo di splicing dell'RNA è un meccanismo importante attraverso il quale le cellule possono generare una diversità di proteine a partire da un numero relativamente limitato di geni. Questo perché molti geni contengono sequenze ripetute o non codificanti, note come introni, intervallate da esoni. Durante il splicing, gli introni vengono rimossi e gli esoni adiacenti vengono uniti insieme, dando origine a una molecola di RNA maturo che può essere poi tradotta in una proteina funzionale.
Tuttavia, è importante notare che il processo di splicing non è sempre costante e prevedibile. Al contrario, può variare in modo condizionale o soggettivo a seconda del tipo cellulare, dello sviluppo dell'organismo o della presenza di determinate mutazioni genetiche. Questa variazione nella selezione degli esoni e nel loro ordine di combinazione può portare alla formazione di diverse isoforme proteiche a partire dal medesimo gene, con conseguenze importanti per la fisiologia e la patologia dell'organismo.
In medicina, gli studi retrospettivi sono un tipo di ricerca osservazionale che analizza i dati raccolti in precedenza con lo scopo di identificare fattori di rischio, outcome o relazioni tra variabili. Questi studi esaminano eventi o trattamenti che sono già accaduti e per i quali i dati sono stati registrati per altri motivi.
A differenza degli studi prospettici, in cui i ricercatori seguono un gruppo di soggetti nel tempo e raccolgono dati man mano che gli eventi si verificano, negli studi retrospettivi, i ricercatori guardano indietro ai dati esistenti. Questi studi possono essere utili per identificare tendenze o associazioni, tuttavia, a causa della loro natura osservazionale, non possono dimostrare causalità.
Gli studi retrospettivi possono essere condotti su una varietà di dati, come cartelle cliniche, registri di salute pubblica o database amministrativi. Poiché i dati sono già stati raccolti, questi studi possono essere meno costosi e più veloci da condurre rispetto agli studi prospettici. Tuttavia, la qualità dei dati può variare e potrebbe mancare informazioni importanti, il che può influenzare i risultati dello studio.
In medicina, un fattore di rischio è definito come qualsiasi agente, sostanza, attività, esposizione o condizione che aumenta la probabilità di sviluppare una malattia o una lesione. I fattori di rischio non garantiscono necessariamente che una persona svilupperà la malattia, ma solo che le persone esposte a tali fattori hanno maggiori probabilità di ammalarsi rispetto a quelle non esposte.
I fattori di rischio possono essere modificabili o non modificabili. I fattori di rischio modificabili sono quelli che possono essere cambiati attraverso interventi preventivi, come stile di vita, abitudini alimentari o esposizione ambientale. Ad esempio, il fumo di tabacco è un fattore di rischio modificabile per malattie cardiovascolari e cancro ai polmoni.
D'altra parte, i fattori di rischio non modificabili sono quelli che non possono essere cambiati, come l'età, il sesso o la predisposizione genetica. Ad esempio, l'età avanzata è un fattore di rischio non modificabile per malattie cardiovascolari e demenza.
È importante notare che l'identificazione dei fattori di rischio può aiutare a prevenire o ritardare lo sviluppo di malattie, attraverso interventi mirati alla riduzione dell'esposizione a tali fattori.
La proteina p53, anche nota come "guardiano del genoma", è una proteina importante che svolge un ruolo cruciale nella prevenzione del cancro. Funziona come un fattore di trascrizione, il che significa che aiuta a controllare l'espressione dei geni. La proteina p53 è prodotta dalle cellule in risposta a diversi tipi di stress cellulare, come danni al DNA o carenza di ossigeno.
Gli studi follow-up, anche noti come studi di coorte prospettici o longitudinali, sono tipi di ricerche epidemiologiche che seguono un gruppo di individui (coorte) caratterizzati da esposizioni, fattori di rischio o condizioni di salute comuni per un periodo prolungato. Lo scopo è quello di valutare l'insorgenza di determinati eventi sanitari, come malattie o decessi, e le associazioni tra tali eventi e variabili di interesse, come fattori ambientali, stili di vita o trattamenti medici. Questi studi forniscono informazioni preziose sulla storia naturale delle malattie, l'efficacia degli interventi preventivi o terapeutici e i possibili fattori di rischio che possono influenzare lo sviluppo o la progressione delle condizioni di salute. I dati vengono raccolti attraverso questionari, interviste, esami fisici o medical records review e vengono analizzati utilizzando metodi statistici appropriati per valutare l'associazione tra le variabili di interesse e gli esiti sanitari.
In medicina, i "fattori temporali" si riferiscono alla durata o al momento in cui un evento medico o una malattia si verifica o progredisce. Questi fattori possono essere cruciali per comprendere la natura di una condizione medica, pianificare il trattamento e prevedere l'esito.
Ecco alcuni esempi di come i fattori temporali possono essere utilizzati in medicina:
1. Durata dei sintomi: La durata dei sintomi può aiutare a distinguere tra diverse condizioni mediche. Ad esempio, un mal di gola che dura solo pochi giorni è probabilmente causato da un'infezione virale, mentre uno che persiste per più di una settimana potrebbe essere causato da una infezione batterica.
2. Tempo di insorgenza: Il tempo di insorgenza dei sintomi può anche essere importante. Ad esempio, i sintomi che si sviluppano improvvisamente e rapidamente possono indicare un ictus o un infarto miocardico acuto.
3. Periodicità: Alcune condizioni mediche hanno una periodicità regolare. Ad esempio, l'emicrania può verificarsi in modo ricorrente con intervalli di giorni o settimane.
4. Fattori scatenanti: I fattori temporali possono anche includere eventi che scatenano la comparsa dei sintomi. Ad esempio, l'esercizio fisico intenso può scatenare un attacco di angina in alcune persone.
5. Tempo di trattamento: I fattori temporali possono influenzare il trattamento medico. Ad esempio, un intervento chirurgico tempestivo può essere vitale per salvare la vita di una persona con un'appendicite acuta.
In sintesi, i fattori temporali sono importanti per la diagnosi, il trattamento e la prognosi delle malattie e devono essere considerati attentamente in ogni valutazione medica.
Le neoplasie renali, noto anche come tumori del rene, si riferiscono a un gruppo eterogeneo di condizioni caratterizzate dalla crescita cellulare incontrollata all'interno del rene. Questi possono essere benigni o maligni.
I tumori benigni del rene, come adenomi, non si diffondono solitamente altrove nell'organismo e spesso non causano sintomi. Tuttavia, i tumori maligni, come il carcinoma a cellule renali (o il cancro del rene), possono invadere i tessuti circostanti e diffondersi ad altre parti del corpo, metastatizzando.
I sintomi delle neoplasie renali possono includere: sangue nelle urine, dolore lombare, nodulo palpabile nella regione renale, perdita di peso involontaria, febbre inspiegabile e anemia. Tuttavia, alcune persone con tumori renali non presentano sintomi e vengono scoperte in modo incidentale durante esami radiologici o ecografici eseguiti per altri motivi.
Il trattamento dipende dal tipo e dallo stadio del tumore. Le opzioni terapeutiche includono la chirurgia, l'ablazione con radiofrequenza o criochirurgia, la radioterapia, la chemioterapia e l'immunoterapia. In alcuni casi, si può anche ricorrere alla terapia targetted, che utilizza farmaci specificatamente progettati per bloccare la crescita e la diffusione delle cellule tumorali.
La prevenzione include smettere di fumare, mantenere un peso sano, seguire una dieta equilibrata e fare esercizio fisico regolarmente. È inoltre importante sottoporsi a controlli medici periodici, soprattutto se si hanno fattori di rischio come l'età avanzata, il fumo, l'obesità o una storia familiare di cancro al rene.
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Regione Lazio | CITTADINI-SALUTE-SANITA-PARTECIPATA-LAZIO
Renal Replacement Therapy in Cancer Patients with AKI - GIN
Carcinoma ovarico - Serendipity360
Ministero dell Istruzione, dell Università e della Ricerca
A case of eribulin-induced regression of liposarcoma of the left funiculus in a heavily pretreated patient
Endocrine multiple1
- Ha steso le linee guida internazionali sulla gestione clinica delle neoplasie endocrine multiple, dell'osteoporosi, della sarcopenia, dell'ipoparatiroidismo, dell'iperparatiroidismo e di numerose malattie rare dell'osso. (osservatoriofratture.it)
Endocrina multipla10
- La neoplasia endocrina multipla (MEN o NEM) di tipo 2A (MEN 2A) è una sindrome autosomica dominante caratterizzata dalla presenza di carcinoma midollare della tiroide, feocromocitoma, iperplasia delle paratiroidi o adenomi (che causano iperparatiroidismo), e occasionalmente da amiloidosi cutanea lichenoide. (msdmanuals.com)
- Il carcinoma midollare familiare della tiroide è una variante distinta di neoplasia endocrina multipla (MEN o NEM) di tipo 2A. (msdmanuals.com)
- Panoramica sulla neoplasia endocrina multipla (MEN o NEM) Le sindromi da neoplasia endocrina multipla (MEN o NEM) comprendono 4 distinte patologie familiari su base genetica. (msdmanuals.com)
- Neoplasia endocrina multipla (MEN o NEM) di tipo 2B (MEN 2B) La neoplasia endocrina multipla (MEN o NEM) tipo 2B (MEN 2B) è una sindrome autosomica dominante caratterizzata da carcinoma midollare tiroideo, feocromocitoma, neuromi mucosi multipli, ganglioneuromi. (msdmanuals.com)
- la neoplasia endocrina multipla di tipo 2A e le mutazioni che inducono carcinoma midollare familiare tiroideo causano l'attivazione di determinate vie intracellulari. (msdmanuals.com)
- Il feocromocitoma si verifica nel 40-50% dei soggetti affetti da una neoplasia endocrina multipla (MEN o NEM) di tipo 2A. (msdmanuals.com)
- Inizia così la storia di Fanny [nome di fantasia, N.d.R.] affetta da neoplasia endocrina multipla di tipo 2A (MEN2A) . (osservatoriomalattierare.it)
- Nel giro di tre anni da quel ricovero, Fanny riceve la diagnosi genetica di neoplasia endocrina multipla di tipo 2a (MEN2A) , così come la madre e il figlio. (osservatoriomalattierare.it)
- La neoplasia endocrina multipla tipo 2 (MEN2) è una sindrome neoplastica plurighiandolare caratterizzata da carcinoma midollare della tiroide (MTC), feocromocitoma (PCC) e, in una variante, iperparatiroidismo primitivo (PHPT). (osservatoriomalattierare.it)
- la sindrome da neoplasia endocrina multipla (MEN). (icsmaugeri.it)
Sindrome1
- Questi virus rappresentano le principali cause della neoplasia a livello globale, insieme all'alcol e alla sindrome metabolica. (xagenasalute.it)
Tumori primitivi2
- Secondo uno studio di ricercatori dell'Università degli studi di Modena e Reggio Emilia e dell'Azienda Ospedaliero-Universitria di Modena l'aumentata predisposizione sia individuale che familiare allo sviluppo di tumori primitivi multipli risiede in peculiari regioni cromosomiche. (sidemast.org)
- In Italia oltre il 70% dei casi di tumori primitivi del fegato è riconducibile a fattori di rischio noti, collegati soprattutto al virus dell'epatite C. (xagenasalute.it)
Mieloma2
- L'Irccs Crob è presente nelle nuove raccomandazioni europee per le neoplasie plasmacellulari rare pubblicate online dal 23 luglio sulla prestigiosa rivista scientifica americana "Leukemia" dall' European Myeloma Network, il gruppo cooperatore internazionale per lo studio del mieloma multiplo. (blogspot.com)
- Come terapia aggiuntiva per il mieloma multiplo: 0,5 mg/kg di prednisone una volta al giorno per via orale. (setterfoto.com)
Quiz a risposta multipla1
- Esame: Prova scritta a quiz a risposta multipla e a risposta aperta seguita da prova orale per chi ha superato un punteggio minimo. (uniroma1.it)
Informazioni1
- La risonanza magnetica della prostata rappresenta una particolare tipologia di esame RM, che prevede l'acquisizione di multiple immagini della prostata, ciascuna delle quali fornisce differenti informazioni anatomiche, strutturali e funzionali. (francescomontorsi.it)
Diagnosi6
- L'Istituto di ricerca lucano ha partecipato alla stesura delle nuove raccomandazioni europee per la diagnosi e il trattamento delle neoplasie plasmacellulari rare. (blogspot.com)
- Il lavoro di ricerca, che ha riguardato pazienti con diagnosi di almeno tre neoplasie primitive, è cominciato anni fa in Svizzera (IOSI, Istituto Oncologico della Svizzera Italiana, Bellinzona), dove il Dr. Giovanni Ponti era impegnato in un periodo annuale di fellowship in oncologia, svolto su suggerimento del prof. PierFranco Conte, Direttore della Struttura Complessa di Oncologia del Policlinico di Modena. (sidemast.org)
- Per questo sono stati coinvolti circa 50 pazienti con diagnosi di almeno 3 neoplasie primitive e altrettanti pazienti come gruppo di controllo in Italia, mentre 45 pazienti con le stesse caratteristiche erano stati precedentemente studiati dal dottor Ponti in Svizzera. (sidemast.org)
- La diagnosi di neoplasia prostatica è più frequentemente incidentale, essendo tale patologia asintomatica nella maggior parte dei casi. (francescomontorsi.it)
- E' comunque importante sottolineare che la maggior parte dei noduli identificati sono di fatto benigni, con una distribuzione delle diagnosi che approssimativamente è rappresentata da cisti, noduli colloidi e esiti di tiroidite nell'80% dei casi, neoplasie follicolari benigne nel 10- 15% e carcinomi tiroidei solo nel 5% dei casi. (otorinogiudittamannelli.it)
- In Italia vivono circa 27.745 persone dopo la diagnosi di questa neoplasia, rappresentando l'1% del totale dei pazienti oncologici. (xagenasalute.it)
Patologie1
- La sezione delle Neoplasie Spinali racchiude una vasta gamma di patologie, che vengono suddivise in base alla loro sede anatomica come segue. (massimilianoneroni.com)
Tumore2
- La rapidità di comparsa dei sintomi varia in base al tipo di tumore, ovviamente sarà più rapida nelle neoplasie maligne e nei tumori intramidollari (che crescendo in uno spazio molto ristretto danno rapidamente segno di se e di ogni loro variazione di dimensione). (massimilianoneroni.com)
- Le cellule tumorali circolanti (CTC) sono rare cellule tumorali metastatiche liberate dal tumore primitivo nel sistema circolatorio come semi per formare tumori secondari in tessuti distanti. (medicalsystems.it)
Trattamento1
- L'importanza clinica del riscontro di queste lesioni è primariamente correlata alla possibilità che queste rappresentino delle malignità primitive della ghiandola tiroide, dal momento che i noduli non neoplastici rimangono asintomatici nella maggioranza dei casi e solo pochi pazienti sviluppano, nel corso degli anni, segni e sintomi dovuti alla compressione locale o alla presenza di disfunzione ormonale, non necessitando dunque di alcun trattamento. (otorinogiudittamannelli.it)
Polmone1
- Il blastoma pleuropolmonare ( PPB ) è la più comune neoplasia primitiva del polmone dell'infanzia e della prima infanzia. (tumorirari.net)
Benigne1
- Sebbene la maggioranza siano neoplasia benigne, in questo articolo ci occuperemo di quelle maligne. (serendipity360.org)
Maggiori1
- Da qui le maggiori difficoltà nel trattare questa neoplasia. (xagenasalute.it)
Paziente1
- L'individuazione dell'insulinoma nel paziente con MEN1 affetto da multipli NET è importante al fine di personalizzare l'intervento chirurgico che dovrebbe essere il più conservativo possibile dato il comportamento benigno di tali lesioni. (societaitalianadiendocrinologia.it)
Neoplastiche1
- La mpMRI è oggi considerata la metodica di Diagnostica per Immagini più efficace nello studio della prostata, in grado di ottenere ottimi risultati nell'individuazione delle neoplasie prostatiche significative, cioè delle forme neoplastiche aggressive. (francescomontorsi.it)
Sindromi da neoplasie endocrine multiple1
- Panoramica sulla neoplasia endocrina multipla (MEN o NEM) Le sindromi da neoplasie endocrine multiple comprendono 3 distinte patologie familiari su base genetica. (msdmanuals.com)
Endocrina Multipla3
- La neoplasia endocrina multipla di tipo 1 (MEN o NEM 1) è una sindrome autosomica dominante caratterizzata dalla presenza di iperplasie e a volte di adenomi delle ghiandole paratiroidi, tumori delle cellule insulari pancreatiche (noti anche come tumori neuroendocrini del pancreas), e/o tumori della ghiandola ipofisaria. (msdmanuals.com)
- Un paziente con una mutazione del gene MEN 1 e uno dei tumori della neoplasia endocrina multipla (MEN o NEM) di tipo 1 è a rischio di sviluppare in seguito uno qualsiasi degli altri tumori. (msdmanuals.com)
- I NET-GEP sono usualmente sporadici, ma possono talvolta presentarsi in associazione ad altri tumori, nell'ambito di una Neoplasia Endocrina Multipla di tipo 1 (MEN1), che è una sindrome genetica caratterizzata dall'associazione di iperparatiroidismo legato ad un adenoma e/o iperplasia delle paratiroidi, iperplasia e/o tumori ipofisari e NET del tratto GEP. (netitaly.net)
Presenza2
- In questo caso, la riserva è permessa dalla presenza di strategie multiple. (psicologoper.it)
- Presenza di adenomi multipli. (societaitalianadiendocrinologia.it)
Tumori4
- i tumori rimangono semplicemente in situ senza sviluppare nessun supporto vascolare per mesi o anni, dopo di che, probabilmente a causa di un accumulo di mutazioni, alcune cellule contenute all'interno della neoplasia acquisiscono un fenotipo angiogenetico. (pasqualeferorelli.ch)
- Esistono diversi altri tipi di tumori del pancreas , ma l'adenocarcinoma è la neoplasia del pancreas più comune. (humanitas.it)
- Oltre che in tumori e leucemie, opportunamente personalizzato, ha dato splendidi risultati in varie malattie, quali sclerosi multipla, distrofia muscolare, SLA, ecc… e perfino in gravi malattie mentali (psicosi). (alessandrosicurocomunication.com)
- Nel corso dell'Annual Meeting dell'ASCO ( American Society of Clinical Oncology ) sono stati presentati i dati riguardanti Larotrectinib ( Vitrakvi ), il primo inibitore orale delle proteine di fusione, nei pazienti ( adulti e bambini ) affetti da tumori con fusione di TRK e metastasi cerebrali o tumori primitivi del sistema nervoso centrale ( SNC ), indipendentemente dall'età e dal sottotipo istologico. (xagena.it)
Sviluppare una neoplasia1
- Qualora un uomo risultasse positivo al test genetico per la ricerca di mutazioni del gene BRCA2, in quale tra i seguenti organi avrebbe un rischio sensibilmente aumentato di sviluppare una neoplasia? (medicinapertutti.it)
Sclerosi multipla7
- Sardanelli F., Mavilio N., Pittiglio G., Ottonello C. , Saitta S., Satragno L., Sciaccalunga E., Mancardi G.L.: La Tomografia a RM dell'encefalo nella sclerosi multipla: correlazione con potenziali evocati e test liquorali. (alliancemedical.it)
- Parodi R.C., Ottonello C. , Castaldi A., Melani E., Renzetti P., Sardanelli F.: La Tomografia a RM encefalica con Mdc paramagnetico: un modello sperimentale per la verifica dell'efficacia di nuove terapie della sclerosi multipla. (alliancemedical.it)
- Almirall ha annunciato che Sativex è disponibile in Italia come farmaco di prescrizione per l'uso nel trattamento della spasticità da moderata a grave nei pazienti con sclerosi multipla, che non hanno risposto adeguatamente ad altri farmaci antispastici. (altervista.org)
- La spasticità è un sintomo particolarmente debilitante nella sclerosi multipla, e spesso non risponde agli attuali farmaci antispastici.Sativex è il primo farmaco contenente cannabinoidi per il trattamento della spasticità nella sclerosi multipla. (altervista.org)
- Il dolore neuropatico centrale si verifica in molti pazienti con sclerosi multipla. (altervista.org)
- Recentemente è stato ipotizzato che la insufficienza venosa cronica cerebrospinale ( CCSVI ) possa essere un fattore importante nella patogenesi della sclerosi multipla. (altervista.org)
- Lo studio del metabolismo muscolare mediante spettroscopia nel vicino infrarosso ( NIRS ) è stato scarsamente applicato nella sclerosi multipla. (altervista.org)
Affetti2
- Evidenze per un suo efficace impiego sono state descritte anche in corso di Iperparatiroidismo Primitivo Sporadico e, recentemente, il Cinacalcet è stato suggerito come trattamento alternativo per pazienti affetti da Iperparatiroidismo Primitivo sporadico che non incontrano i criteri per una paratiroidectomia o nei quali una precedente paratiroidectomia ha dato esito negativo. (aimen.it)
- In questa malattia si ha crescita di multiple protuberanze ossee con deformazione dei segmenti affetti. (wikipedia.org)
Recidivato1
- Le pazienti eleggibili erano di età pari o superiore a 18 anni, avevano un ECOG performance status al basale di 0-1, avevano cancro endometrioide dell'ovaio di alto grado, sieroso di alto grado, recidivato, compreso il carcinoma peritoneale primitivo o delle tube di Falloppio e avevano ricevuto due o più precedenti regimi di Platino. (xagena.it)
Tumore primitivo1
- Il retinoblastoma è il tumore primitivo intraoculare più comune dell'infanzia ed ha un'incidenza di 1:17000 nati vivi. (sedesoi.com)
Cellule3
- per staccarsi dalla massa primitiva, entrare nei vasi sanguigni e linfatici e produrre una neoplasia secondaria che cresce a distanza, le cellule tumorali debbono attraversare la serie di fasi descritte nella figura sotto riportata. (pasqualeferorelli.ch)
- E' dovuto ad una trasformazione maligna delle cellule primitive retiniche prima della differenziazione finale. (sedesoi.com)
- neoplasie germinali / stromali ed epiteliali a cellule chiare. (na.it)
Malattia1
- I sintomi comprendono dolore addominale, malattia da reflusso gastro-esofageo, ulcere gastriche e/o duodenali, spesso multiple e diarrea. (netitaly.net)
Possono1
- Tali neoplasie possono associarsi allo sviluppo di metastasi, più frequentemente linfonodali ed epatiche, ma anche peritoneali, polmonari ed ossee. (netitaly.net)
Medicina1
- L'unico elemento importante era quello di vendere questa riforma come rivoluzionaria , trasformare la medicina in superstizione primitiva e le pseudoscienze in reale beneficio per la società. (medbunker.it)
Italia1
- Il tumore cerebrale primitivo è raro, in Italia circa 10 casi/100.000 abitanti. (neurochirurghi.com)