Morte Cerebrale
Morte
Donatori Di Tessuti
Procedure Per L'Acquisizione Di Tessuti E Organi
Morte Cellulare
Causa Di Morte
Lesioni Del Cervello
Chimica Del Cervello
Raccolta Di Tessuti E Organi
Coma
Persona
Stato Vegetativo Persistente
Neoplasie Cerebrali
Trapianto Di Organo
Vita
Tronco Cerebrale
Mappa Cerebrale
Atteggiamento Verso La Morte
Giurisprudenza
Cervello
Etica Medica
Assistenza Di Mantenimento In Vita
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Inizio Della Vita Umana
Sospensione Della Terapia
Elettroencefalografia
Consenso Espresso Da Terzi
Fattori Temporali
Ripresa Ritardata Della Funzionalità Dopo Trapianto
Ossime
Edema Cerebrale
Filosofia Medica
Conservazione Di Organi
Ischemia Cerebrale
Encyclopedias as Topic
Transfer Nervoso
Boston
La morte cerebrale, nota anche come morte encefalica, è una condizione clinica definita e accettata a livello internazionale che indica la completa e irreversibile assenza di funzionalità cerebrali. Questo include il cervello nel suo complesso, il tronco encefalico e il cervelletto.
È importante notare che si tratta di un'assenza di attività cerebrale nonostante l'utilizzo di tecniche di monitoraggio avanzate come l'elettroencefalogramma (EEG) e la presenza di flusso sanguigno al cervello, spesso mantenuto da supporti vita-assistiti.
La morte cerebrale non è equivalente al coma o allo stato vegetativo persistente, dove ci sono ancora alcune funzioni cerebrali residue. In questi casi, possono ancora esserci segni vitali come la respirazione spontanea e il battito cardiaco, sebbene siano supportati da macchinari.
La diagnosi di morte cerebrale richiede solitamente test neurologici standardizzati che confermino l'assenza di riflessi del tronco encefalico e la mancanza di attività cerebrale rilevabile. Questa condizione è irreversibile e segna la fine della vita di un individuo, anche se il cuore può continuare a battere con supporto artificiale.
In medicina, la morte è definita come il cessare completamente e irreversibilmente di tutte le funzioni vitali dell'organismo, inclusi il battito cardiaco e la respirazione. Questa condizione è comunemente nota come "morte clinica". Tuttavia, con l'avvento della tecnologia medica avanzata, è possibile mantenere in funzione alcuni organi vitali artificialmente, il che ha portato alla definizione di "morte cerebrale" o "morte encefalica". Questa condizione si verifica quando il cervello, compreso il tronco encefalico, smette completamente e irreversibilmente di funzionare, indicando che la persona non è più in grado di mantenere le proprie funzioni corporee o esperienze coscienti.
In entrambi i casi, la morte viene dichiarata solo dopo un'attenta valutazione clinica e, se necessario, confermata da test diagnostici specifici. La morte è un evento finale inevitabile per tutti gli esseri umani e può essere causata da una varietà di fattori, tra cui malattie, invecchiamento, lesioni o condizioni ereditarie.
I donatori di tessuti sono persone che hanno deciso di donare i propri organi e tessuti dopo la morte per poter aiutare a salvare o migliorare la vita di altre persone. I tessuti che possono essere donati includono cuori, polmoni, fegati, reni, pancreas, intestino, cornee, pelle, ossa, tendini, e vasi sanguigni.
La donazione di tessuti è un processo volontario e richiede il consenso esplicito del donatore o della sua famiglia. Prima della donazione, i medici effettuano test per verificare che il donatore sia realmente deceduto e per escludere la presenza di malattie infettive o altre condizioni che potrebbero mettere a rischio il ricevente.
La donazione di tessuti può fare la differenza nella vita di molte persone che soffrono di gravi malattie o lesioni che possono essere trattate solo con un trapianto di organi o tessuti. Tuttavia, è importante notare che non tutti i tessuti sono adatti per il trapianto e che la compatibilità tra donatore e ricevente deve essere valutata attentamente prima di procedere con l'operazione.
Le Procure per l'Acquisizione di Tessuti ed Organi (in inglese Tissue and Organ Procurement,TOP) sono procedure mediche standardizzate finalizzate al recupero e alla conservazione di tessuti e organi umani da donatori deceduti o viventi, al fine di trapiantarli in pazienti che necessitano di tali tessuti o organi per il miglioramento o la sopravvivenza.
Le procedure possono variare a seconda del tipo di tessuto o organo da recuperare, ma generalmente includono:
1. Valutazione medica e determinazione dell'idoneità del donatore: questo processo include una valutazione completa della storia clinica del donatore, dei risultati degli esami di laboratorio e di imaging per assicurarsi che il tessuto o l'organo siano adatti al trapianto.
2. Consenso informato: il recupero di tessuti e organi richiede il consenso informato del donatore o della sua famiglia, a seconda delle leggi locali e dei regolamenti.
3. Esame del corpo del donatore: prima dell'intervento chirurgico per il recupero di tessuti e organi, viene eseguito un esame completo del corpo del donatore per identificare eventuali lesioni o malattie che potrebbero influenzare la qualità dei tessuti o degli organi.
4. Intervento chirurgico di recupero: il processo di recupero viene eseguito da un team di professionisti sanitari altamente qualificati, inclusi chirurghi, anestesisti e infermieri specializzati in TOP. Il tipo di intervento chirurgico dipende dal tessuto o dall'organo che deve essere recuperato.
5. Conservazione del tessuto o dell'organo: dopo il recupero, i tessuti e gli organi vengono conservati utilizzando tecniche specializzate per mantenere la loro qualità fino al trapianto.
6. Trasporto del tessuto o dell'organo: una volta conservati, i tessuti e gli organi vengono trasportati al centro di trapianto dove verranno impiantati nel ricevente.
Il processo di TOP richiede un'elevata competenza tecnica e una stretta collaborazione tra professionisti sanitari, ospedali, centri di trapianto e autorità regolatorie per garantire la sicurezza e l'efficacia del trapianto.
La morte cellulare è un processo biologico che porta al completo deterioramento e alla scomparsa di una cellula. Ci sono principalmente due tipi di morte cellulare: necrosi e apoptosi. La necrosi è un tipo di morte cellulare accidentale o traumatica che si verifica in risposta a lesioni acute, come ischemia, infezione o tossicità. Durante la necrosi, la cellula si gonfia e alla fine scoppia, rilasciando i suoi contenuti nel tessuto circostante, il che può provocare una reazione infiammatoria.
D'altra parte, l'apoptosi è un tipo di morte cellulare programmata che si verifica naturalmente durante lo sviluppo dell'organismo e in risposta a stimoli fisiologici o patologici. Durante l'apoptosi, la cellula subisce una serie di cambiamenti controllati che portano alla sua frammentazione in vescicole più piccole, chiamate "corpi apoptotici", che vengono quindi eliminate dalle cellule immunitarie senza causare infiammazione.
La morte cellulare è un processo essenziale per il mantenimento dell'omeostasi dei tessuti e del corpo nel suo insieme, poiché elimina le cellule danneggiate o non funzionali e aiuta a prevenire la crescita incontrollata delle cellule tumorali.
La causa di morte è definita come la malattia, lesione o condizione che ha iniziato il processo che ha causato la morte. Viene generalmente determinata dopo un'accurata valutazione della storia medica del paziente, dei risultati dell'autopsia (se eseguita) e delle circostanze che hanno portato al decesso.
La causa di morte è un concetto importante in medicina legale, epidemiologia e ricerca sanitaria. Viene utilizzata per monitorare le tendenze della salute pubblica, valutare l'efficacia delle interventi di salute pubblica e formulare politiche sanitarie.
La causa di morte viene registrata in modo standardizzato sui certificati di morte, che vengono utilizzati per raccogliere dati sulla mortalità a livello nazionale e internazionale. La classificazione delle cause di morte è soggetta a standard internazionali, come la Classificazione Internazionale delle Malattie (ICD), che viene aggiornata periodicamente dall'Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS).
Le lesioni cerebrali si riferiscono a qualsiasi danno o compromissione della struttura o della funzione del cervello. Queste lesioni possono essere causate da una varietà di fattori, tra cui trauma cranico, ictus, tumori cerebrali, infezioni, malattie degenerative e condizioni congenite.
I traumi cranici sono una causa comune di lesioni cerebrali e possono variare da lievi a gravi. Le lesioni cerebrali traumatiche (TBI) si verificano quando il cervello viene colpito violentemente o bruscamente contro il cranio. Ciò può causare l'allungamento e la deformazione del tessuto cerebrale, che a sua volta può provocare lesioni ai vasi sanguigni e cellule cerebrali.
Le lesioni cerebrali non traumatiche possono essere causate da una serie di fattori diversi. Gli ictus, ad esempio, si verificano quando il flusso sanguigno al cervello è interrotto o ridotto, il che può provocare la morte delle cellule cerebrali a causa della mancanza di ossigeno e nutrienti. I tumori cerebrali possono anche causare lesioni cerebrali comprimendo o invadendo il tessuto cerebrale circostante.
Le infezioni, come la meningite e l'encefalite, possono anche causare lesioni cerebrali se non trattate tempestivamente. Le malattie degenerative, come la sclerosi multipla e il morbo di Parkinson, possono gradualmente danneggiare le cellule cerebrali nel corso del tempo. Infine, alcune condizioni congenite, come l'idrocefalo, possono anche causare lesioni cerebrali se non trattate in modo tempestivo.
I sintomi delle lesioni cerebrali possono variare notevolmente a seconda della causa e dell'entità del danno al cervello. Possono includere mal di testa, vertigini, nausea, vomito, convulsioni, perdita di coscienza, difficoltà di parola o comprensione, debolezza o intorpidimento in un lato del corpo, problemi di memoria o concentrazione e cambiamenti di personalità o umore.
Il trattamento delle lesioni cerebrali dipende dalla causa sottostante e dall'entità del danno al cervello. Può includere farmaci per controllare i sintomi, terapia fisica o occupazionale per aiutare a ripristinare le funzioni perdute, chirurgia per rimuovere tumori o ematomi e riabilitazione per aiutare a recuperare le capacità cognitive e motorie. In alcuni casi, le lesioni cerebrali possono essere irreversibili e richiedere cure a lungo termine o assistenza continua.
La chimica del cervello, nota anche come neurochimica, è lo studio delle sostanze chimiche e dei processi biochimici che sono presenti nel cervello e svolgono un ruolo fondamentale nella regolazione dei pensieri, delle emozioni, del comportamento e della fisiologia del cervello. Questi composti chimici includono neurotrasmettitori, ormoni, neuromodulatori, farmaci e altre sostanze che influenzano l'attività e la comunicazione tra i neuroni (cellule nervose) nel sistema nervoso centrale.
I neurotrasmettitori sono i principali messaggeri chimici del cervello e svolgono un ruolo cruciale nella trasmissione dei segnali elettrici tra i neuroni. Tra i neurotrasmettitori più noti ci sono la dopamina, la serotonina, la norepinefrina, l'acetilcolina, il glutammato e il GABA (acido gamma-aminobutirrico). Questi composti possono influenzare l'umore, le emozioni, l'apprendimento, la memoria, la motricità e altri processi cerebrali.
Gli ormoni sono altre sostanze chimiche che svolgono un ruolo importante nella regolazione delle funzioni cerebrali e corporee. Alcuni esempi di ormoni che influenzano il cervello includono l'ossitocina, la vasopressina, la cortisolo, l'insulina e le sostanze prodotte dalle ghiandole endocrine.
I neuromodulatori sono composti chimici che modulano l'attività dei neurotrasmettitori e possono influenzare la forza e la durata dell'impulso nervoso. Alcuni esempi di neuromodulatori includono le endorfine, i cannabinoidi e l'istamina.
La chimica del cervello è un campo di studio in continua evoluzione che mira a comprendere meglio il ruolo dei diversi composti chimici nel regolare le funzioni cerebrali e come tali composti possano essere influenzati da fattori ambientali, genetici e farmacologici. Questa conoscenza può contribuire allo sviluppo di trattamenti più efficaci per una varietà di disturbi neurologici e psichiatrici.
La "raccolta di tessuti e organi" è un'espressione utilizzata in ambito medico per descrivere la pratica di raccogliere, preservare e studiare campioni di tessuti e organi umani o animali. Questi campioni possono essere prelevati da donatori viventi o deceduti, a seconda del tipo di studio o ricerca che si intende svolgere.
La raccolta di tessuti e organi è un'attività fondamentale per la ricerca biomedica, poiché fornisce materiale su cui effettuare esperimenti e analisi al fine di comprendere meglio le malattie, sviluppare nuove terapie e trattamenti, testare l'efficacia e la sicurezza dei farmaci, e formulare ipotesi scientifiche.
I campioni di tessuti e organi possono essere utilizzati per una varietà di scopi, tra cui:
* La diagnosi di malattie e condizioni mediche
* La ricerca di base sulla biologia cellulare e molecolare
* Lo sviluppo di terapie innovative, come la terapia genica o la medicina rigenerativa
* La sperimentazione di nuovi farmaci e trattamenti
* L'insegnamento e la formazione medica
E' importante notare che la raccolta di tessuti e organi deve essere effettuata in modo etico e rispettoso, seguendo le linee guida e i regolamenti stabiliti dalle autorità sanitarie e dalle istituzioni di ricerca. I donatori devono fornire il loro consenso informato alla donazione dei campioni, e la privacy e la confidenzialità dei dati personali devono essere protette in ogni fase del processo.
L'apnea è una condizione medica in cui non si verifica il respiro per un periodo di tempo prolungato. Ci sono tre tipi principali di apnea:
1. Apnea ostruttiva del sonno (OSA): Questo si verifica quando i muscoli della gola si rilassano durante il sonno, bloccando il flusso d'aria e interrompendo il respiro.
2. Apnea centrale del sonno: Questa forma di apnea si verifica quando il cervello non invia i segnali corretti ai muscoli responsabili della respirazione.
3. Apnea complessa del sonno: Questo si verifica quando una persona ha sia l'apnea ostruttiva che centrale del sonno.
L'apnea può causare una serie di problemi di salute, tra cui la privazione del sonno, affaticamento diurno, ipertensione, malattie cardiache e ictus. Il trattamento dell'apnea dipende dal tipo e dalla gravità della condizione. Può includere l'uso di dispositivi per mantenere le vie respiratorie aperte durante il sonno, la chirurgia o la terapia posizionale. In alcuni casi, la perdita di peso può anche aiutare a ridurre i sintomi dell'OSA.
Il coma è uno stato di coscienza alterato in cui una persona è priva di risposte verbali e motorie intenzionali, apertura oculare inconsistente alla stimolazione e non è sveglia né vigile. Si verifica quando c'è un'interruzione della comunicazione tra il cervello corticale (la parte esterna del cervello che copre la superficie) e il tronco encefalico (la parte inferiore del cervello che include il midollo allungato). Il coma è spesso reversibile, ma se persiste per un periodo prolungato, può portare a gravi disabilità o alla morte. Le cause comuni di coma includono traumi cranici, ictus, infezioni cerebrali, overdose di droghe o farmaci e disturbi metabolici.
In medicina e salute mentale, il termine "persona" si riferisce a un individuo considerato come un tutto, con una propria identità, autocoscienza, e capacità di percepire, pensare, sentire, decidere ed agire in modo indipendente. Una persona ha una propria storia di vita, ruoli sociali, aspettative, desideri, speranze, paure e valori che la rendono unica.
Nella pratica clinica, il concetto di persona è importante per fornire cure centrate sulla persona, che tengano conto delle esigenze, preferenze e bisogni individuali del paziente. Ciò include il rispetto della dignità e dell'autonomia della persona, la promozione della partecipazione attiva del paziente alle decisioni relative alla propria cura, e l'attenzione alla dimensione psicologica, sociale e spirituale della salute oltre a quella fisica.
In sintesi, una persona è un individuo unico con una propria identità e autocoscienza, che richiede cure centrate sulla persona per garantire il massimo benessere possibile.
Lo stato vegetativo persistente (PVS) è una condizione clinica caratterizzata da un'assenza di consapevolezza e di interazione con l'ambiente, accompagnata da periodi di sonno-veglia e da risposte riflesse preservate. Si distingue dallo stato di minima coscienza (MCS), in cui possono esserci segni minimi di consapevolezza o di interazione con l'ambiente.
Per definirsi "persistente", lo stato vegetativo deve durare almeno 12 mesi in pazienti che hanno subito un danno cerebrale non progressivo, come ad esempio un trauma cranico o un'ipossia-ischemia cerebrale. Nei pazienti con lesioni cerebrali causate da anossia (mancanza di ossigeno) a seguito di arresto cardiaco, il termine "persistente" viene utilizzato dopo 6 mesi.
È importante sottolineare che i pazienti in PVS possono presentare occasionalmente risposte comportamentali inconsistenti o stereotipate, ma non mostrano alcun segno di consapevolezza coerente o intenzionale della loro situazione o dell'ambiente circostante.
La diagnosi di PVS richiede una valutazione clinica specialistica e ripetuta nel tempo, poiché la condizione può evolvere verso un miglioramento (recupero della coscienza) o verso un peggioramento (decadimento neurologico progressivo).
Le neoplasie cerebrali si riferiscono a un gruppo eterogeneo di tumori che originano nel tessuto cerebrale. Possono essere benigne o maligne, a crescita lenta o rapida. Le neoplasie cerebrali possono derivare dalle cellule del cervello stesso (tumori primari) o possono diffondersi al cervello da altre parti del corpo (tumori metastatici).
I tumori cerebrali primari sono classificati in base al tipo di cellula da cui originano. Alcuni tipi comuni includono gli astrocitomi, che si sviluppano dalle cellule gliali chiamate astrociti; gli oligodendrogliomi, che si sviluppano dalle cellule gliali chiamate oligodendroglia; e i meningiomi, che si sviluppano dalle membrane che circondano il cervello.
I sintomi delle neoplasie cerebrali possono variare ampiamente e dipendono dalla posizione e dall'entità del tumore. Possono includere mal di testa, convulsioni, cambiamenti nella personalità o nel comportamento, problemi di vista, perdita dell'equilibrio o della coordinazione, difficoltà nel parlare o nel comprendere la lingua, e debolezza o intorpidimento in una parte del corpo.
Il trattamento delle neoplasie cerebrali dipende dal tipo e dalla posizione del tumore, nonché dallo stato di salute generale del paziente. Le opzioni di trattamento possono includere la chirurgia per rimuovere il tumore, la radioterapia per distruggere le cellule tumorali, e la chemioterapia per uccidere le cellule cancerose. In alcuni casi, anche la terapia mirata o l'immunoterapia possono essere utilizzate.
Un trapianto di organo è un intervento chirurgico complesso in cui un organo malato o danneggiato di una persona (il ricevente) viene sostituito con un organo sano e funzionante da un donatore. I tipi più comuni di trapianti di organi includono il trapianto di cuore, polmone, fegato, reni e pancreas. Il trapianto di midollo osseo e il trapianto di cellule staminali ematopoietiche sono anche considerati trapianti di organi, poiché vengono trasferite cellule viventi da un donatore.
Il processo di trapianto di organo inizia con la selezione del donatore e del ricevente appropriati. Il donatore deve essere compatibile con il ricevente in termini di gruppo sanguigno e altri fattori immunitari per ridurre il rischio di rigetto dell'organo trapiantato. Una volta trovato un donatore adatto, l'organo viene rimosso chirurgicamente e immediatamente trasportato al ricevente per il trapianto.
Dopo il trapianto, il ricevente deve assumere farmaci immunosoppressori per prevenire il rigetto dell'organo. Questi farmaci sopprimono il sistema immunitario del ricevente in modo che non attacchi e distrugga l'organo nuovo e straniero. Tuttavia, i farmaci immunosoppressori possono anche aumentare il rischio di infezioni e altri effetti collaterali indesiderati.
Il trapianto di organi è una procedura medica importante che può salvare vite umane, ma presenta anche rischi significativi e costi elevati. Pertanto, i candidati per il trapianto devono essere valutati attentamente per determinare se sono adatti per la procedura.
In medicina, la vita è definita come uno stato di un organismo che presenta tutte le funzioni vitali, che includono:
1. La presenza di attività metabolica, con cui l'organismo converte energia e materia per mantenere le proprie funzioni.
2. La risposta ai cambiamenti ambientali, come la regolazione della temperatura corporea e il mantenimento dell'omeostasi.
3. La capacità di crescita e riproduzione.
4. L'adattamento all'ambiente circostante.
5. Il possesso di sensibilità, che permette all'organismo di percepire gli stimoli esterni e interni.
6. La capacità di riparare i danni tissutali e mantenere l'integrità strutturale.
Quando queste funzioni vitali cessano, si dice che l'organismo è morto. Tuttavia, la definizione esatta di morte può essere complessa e dipende dal contesto clinico e culturale.
Il tronco cerebrale è una struttura cruciale del sistema nervoso centrale che si trova alla base del cervello, dove si connette al midollo spinale. Si compone di tre parti: il mesencefalo, il ponte (o pontine tegmentum e basi) e il midollo allungato (o mielencefalo). Il tronco cerebrale contiene importanti centri nervosi che controllano funzioni vitali come la respirazione, la frequenza cardiaca e la pressione sanguigna. Inoltre, trasmette segnali neurali tra il cervello e il midollo spinale, consentendo la coordinazione di movimenti complessi e la ricezione di informazioni sensoriali. Lesioni o danni al tronco cerebrale possono causare gravi disfunzioni neurologiche o persino la morte.
In termini medici, il termine "mappa cerebrale" non ha una definizione standard o un significato specifico universalmente accettato. Tuttavia, in senso generale, la mappatura cerebrale si riferisce all'identificazione e alla visualizzazione delle aree funzionali del cervello e dei loro collegamenti. Questo processo può essere svolto utilizzando diverse tecniche di neuroimaging, come fMRI (risonanza magnetica funzionale), PET (tomografia ad emissione di positroni) o EEG (elettroencefalogramma).
L'obiettivo della mappatura cerebrale è comprendere meglio come il cervello sia organizzato e come svolga diverse funzioni cognitive, emotive e motorie. Questa conoscenza può essere particolarmente utile in contesti clinici, ad esempio durante la pianificazione di interventi chirurgici cerebrali o nel trattamento di disturbi neurologici e psichiatrici.
Tuttavia, è importante notare che le mappe cerebrali possono variare significativamente da individuo a individuo, il che rende difficile generalizzare i risultati della ricerca o applicare direttamente le conoscenze acquisite da un soggetto all'altro.
L' "Attitudine verso la morte" è un termine utilizzato in ambito medico e psicologico per descrivere l'approccio emotivo, cognitivo e comportamentale di una persona di fronte alla propria mortalità o alla prospettiva della propria morte. Questa attitudine può variare notevolmente da persona a persona e può essere influenzata da fattori quali la cultura, le credenze personali, l'età, lo stato di salute e le esperienze passate.
Alcune persone possono accettare serenamente la propria mortalità, mentre altre possono provare paura, rifiuto o depressione. Alcuni possono anche trovare un senso di pace o realizzazione nella prospettiva della morte. L'atteggiamento verso la morte può influenzare il modo in cui una persona affronta la malattia terminale, la cura palliativa e la pianificazione delle cure alla fine della vita.
E' importante che i professionisti sanitari siano consapevoli dell'atteggiamento verso la morte dei loro pazienti in modo da poter fornire un supporto emozionale e psicologico adeguato durante questo difficile periodo.
Scusa, potresti aver fatto un errore di digitazione. "Giurisprudenza" non è un termine utilizzato nella medicina. La giurisprudenza si riferisce alla filosofia e alla scienza del diritto, allo studio delle leggi e dei sistemi legali, e alle pratiche e procedure legali. Se stavi cercando una definizione medica per un termine specifico diverso, fammi sapere e sarò felice di aiutarti.
Il cervello è la struttura più grande del sistema nervoso centrale ed è responsabile del controllo e della coordinazione delle funzioni corporee, dei pensieri, delle emozioni, dei ricordi e del comportamento. È diviso in due emisferi cerebrali separati da una fessura chiamata falce cerebrale. Ogni emisfero è ulteriormente suddiviso in lobi: frontale, parietale, temporale e occipitale.
Il cervello contiene circa 86 miliardi di neuroni che comunicano tra loro attraverso connessioni sinaptiche. Queste connessioni formano reti neurali complesse che elaborano informazioni sensoriali, motorie ed emotive. Il cervello è anche responsabile della produzione di ormoni e neurotrasmettitori che regolano molte funzioni corporee, come l'appetito, il sonno, l'umore e la cognizione.
Il cervello umano pesa circa 1,3-1,4 kg ed è protetto dal cranio. È diviso in tre parti principali: il tronco encefalico, il cervelletto e il telencefalo. Il tronco encefalico contiene i centri di controllo vitali per la respirazione, la frequenza cardiaca e la pressione sanguigna. Il cervelletto è responsabile dell'equilibrio, della coordinazione motoria e del controllo muscolare fine. Il telencefalo è la parte più grande del cervello ed è responsabile delle funzioni cognitive superiori, come il pensiero, il linguaggio, la memoria e l'emozione.
In sintesi, il cervello è un organo complesso che svolge un ruolo fondamentale nel controllare e coordinare le funzioni corporee, i pensieri, le emozioni e il comportamento.
L'etica medica, anche nota come bioetica medica, è una disciplina che esplora i dilemmi etici e morali che emergono dalle pratiche, dalla ricerca e dall'innovazione nella medicina e nelle scienze biologiche. Si occupa di questioni complesse relative al benessere e all'autonomia dei pazienti, alla giustizia sociale, alle responsabilità professionali e alla condotta etica degli operatori sanitari.
Alcuni temi centrali dell'etica medica includono:
1. Consenso informato: il diritto del paziente di essere informato sui rischi, i benefici e le alternative di un trattamento medico e di prendere decisioni informate in merito al proprio trattamento.
2. Autonomia del paziente: il diritto del paziente di prendere decisioni autonome relative alla propria cura, compresa la scelta di rifiutare un trattamento medico.
3. Riservatezza e privacy: il dovere degli operatori sanitari di proteggere le informazioni personali e mediche dei pazienti.
4. Giustizia distributiva: l'equa distribuzione delle risorse sanitarie e la garanzia che i servizi sanitari siano accessibili a tutti, indipendentemente dalle differenze di razza, etnia, genere, orientamento sessuale o status socioeconomico.
5. Ricerca medica: il rispetto dei diritti e del benessere dei soggetti umani che partecipano a studi clinici e la garanzia che la ricerca sia condotta in modo etico e responsabile.
6. Fine della vita: le questioni relative alla cura palliativa, al suicidio assistito e all'eutanasia.
7. Diritti riproduttivi: il diritto delle persone di prendere decisioni informate e autonome in merito alla propria salute riproduttiva, compresa la pianificazione familiare, l'accesso all'aborto sicuro e legale e la protezione dei diritti delle donne incinte.
8. Diritti dei bambini: il diritto dei bambini a crescere in un ambiente sano e sicuro, a ricevere cure mediche appropriate e a essere protetti da abusi e negligenza.
9. Diritti delle persone con disabilità: il diritto delle persone con disabilità a vivere una vita indipendente e integrata nella società, a ricevere cure mediche appropriate e a non subire discriminazioni o abusi.
10. Diritti LGBTQ+: il diritto delle persone LGBTQ+ a vivere una vita libera da discriminazioni, violenze e pregiudizi, compreso il diritto al matrimonio egualitario e alla protezione della propria identità di genere.
La frase "assistenza di mantenimento in vita" non è una definizione medica standardizzata, ma generalmente si riferisce a misure o trattamenti medici che vengono utilizzati per prolungare la sopravvivenza di un paziente con condizioni potenzialmente letali o terminali. Questo può includere l'uso di dispositivi medici, come ventilatori o pompe per dialisi, o trattamenti come chemioterapia o emodialisi.
L'obiettivo dell'assistenza di mantenimento in vita è quello di supportare le funzioni corporee vitali e alleviare i sintomi per migliorare la qualità della vita del paziente, anche se non può curare la malattia sottostante. Tuttavia, l'uso di tali misure può essere controverso e richiedere una decisione condivisa tra il paziente, la famiglia e i professionisti sanitari riguardo ai potenziali benefici e rischi, nonché agli obiettivi di cura individuali.
È importante notare che l'assistenza di mantenimento in vita dovrebbe essere distinta dall'accanimento terapeutico, che si riferisce all'uso di trattamenti sproporzionati o non benefici per prolungare la sopravvivenza senza considerare gli effetti negativi sulla qualità della vita del paziente.
In medicina, le prove calorimetriche si riferiscono a misurazioni quantitative della produzione di calore metabolico all'interno del corpo umano. Vengono utilizzate per valutare il dispendio energetico totale o la spesa energetica associata a specifiche attività o processi fisiologici.
Il gold standard nelle prove calorimetriche è considerato il calorimetro diretto, che misura in modo continuo e preciso il calore prodotto dal corpo umano mediante la misurazione della temperatura dell'aria inspirata ed espirata, nonché dell'acqua di raffreddamento del sistema.
Le prove calorimetriche indirette, invece, stimano il dispendio energetico sulla base della misura dei gas respiratori (ossigeno consumato e anidride carbonica prodotta) durante l'esercizio o il riposo. Queste misure vengono quindi utilizzate per calcolare la spesa energetica attraverso l'uso di formule empiriche.
Le prove calorimetriche sono utili in vari campi della medicina, come nella nutrizione clinica, nel monitoraggio del peso corporeo e dell'obesità, nell'esercizio fisico e nello sport, nonché nella ricerca scientifica.
L'inizio della vita umana è un concetto che può essere interpretato in diversi modi a seconda delle diverse prospettive scientifiche, filosofiche e religiose. Tuttavia, dal punto di vista medico e biologico, l'inizio della vita umana viene comunemente identificato con la fecondazione o concezione, che è il processo di fusione del gamete maschile (spermatozoo) con quello femminile (ovocita), che dà origine a una nuova cellula chiamata zigote.
L'zigote contiene l'intero genoma dell'individuo, ed è dotato di un suo proprio patrimonio genetico distinto e unico, che determina le sue caratteristiche individuali. Dopo la fecondazione, l'zigote subisce una serie di divisioni cellulari e differenziazioni che portano alla formazione dell'embrione, del feto, del neonato e infine dell'individuo adulto.
Tuttavia, è importante notare che questa definizione non risolve tutte le questioni etiche e filosofiche relative all'inizio della vita umana, come ad esempio il momento in cui un embrione o un feto acquisiscono diritti legali o morali. Queste questioni sono ancora oggetto di dibattito e controversia.
La sospensione della terapia si riferisce alla interruzione temporanea o definitiva del trattamento farmacologico o non farmacologico prescritto per un paziente. Questa decisione può essere presa dal medico per diversi motivi, come ad esempio la comparsa di effetti avversi, l'insufficienza d'organo, la gravidanza, l'allattamento al seno o la risoluzione dei sintomi della malattia.
Tuttavia, la sospensione della terapia deve essere attentamente ponderata e comunicata al paziente, in quanto può comportare il rischio di recidive o di progressione della malattia. In alcuni casi, la sospensione graduale della terapia può essere necessaria per prevenire la comparsa di sintomi da astinenza o per permettere al paziente di adattarsi alla nuova situazione clinica.
Prima di sospendere qualsiasi terapia, è importante che il medico valuti attentamente i benefici e i rischi associati al trattamento e al suo eventuale interruzione, tenendo conto delle condizioni cliniche del paziente, della sua storia medica e delle preferenze personali.
L'elettroencefalografia (EEG) è un esame diagnostico non invasivo utilizzato per registrare l'attività elettrica del cervello. Viene eseguito attraverso l'applicazione di elettrodi leggeri e adesivi su specifiche aree del cuoio capelluto, che rilevano e amplificano i segnali elettrici generati dalle cellule cerebrali (neuroni). Queste informazioni vengono quindi trasformate in grafici o waveform visibili sullo schermo di un computer, fornendo una registrazione continua dell'attività cerebrale nel tempo.
L'EEG è particolarmente utile per la diagnosi e il monitoraggio di condizioni neurologiche come epilessia, encefalopatie, ictus, tumori cerebrali, sonnolenza e disturbi del sonno, traumi cranici, infezioni cerebrali e stato di coma. Inoltre, può essere utilizzato durante interventi chirurgici per monitorare la funzione cerebrale o per localizzare l'origine di crisi epilettiche focali.
L'esame è indolore, sicuro e privo di effetti collaterali, rendendolo un importante strumento di valutazione nelle pratiche cliniche e di ricerca.
In termini medici, "Consenso Espresso Da Terzi" si riferisce a un'autorizzazione o approvazione fornita da una persona designata che ha il potere legale di agire per conto di un'altra persona incapace di prendere decisioni mediche per se stessa. Questa situazione può verificarsi quando un paziente è minorenne, è mentalmente incompetente o è temporaneamente incosciente. Il rappresentante terzo, come un genitore, un tutore legale o un procuratore sanitario, fornisce il consenso informato al trattamento medico previo accordo con le preferenze e i valori del paziente, se noti e possibili. Questo concetto è fondamentale per garantire che le cure siano amministrate in modo etico e rispettoso dei diritti e degli autori desideri del paziente.
In medicina, i "fattori temporali" si riferiscono alla durata o al momento in cui un evento medico o una malattia si verifica o progredisce. Questi fattori possono essere cruciali per comprendere la natura di una condizione medica, pianificare il trattamento e prevedere l'esito.
Ecco alcuni esempi di come i fattori temporali possono essere utilizzati in medicina:
1. Durata dei sintomi: La durata dei sintomi può aiutare a distinguere tra diverse condizioni mediche. Ad esempio, un mal di gola che dura solo pochi giorni è probabilmente causato da un'infezione virale, mentre uno che persiste per più di una settimana potrebbe essere causato da una infezione batterica.
2. Tempo di insorgenza: Il tempo di insorgenza dei sintomi può anche essere importante. Ad esempio, i sintomi che si sviluppano improvvisamente e rapidamente possono indicare un ictus o un infarto miocardico acuto.
3. Periodicità: Alcune condizioni mediche hanno una periodicità regolare. Ad esempio, l'emicrania può verificarsi in modo ricorrente con intervalli di giorni o settimane.
4. Fattori scatenanti: I fattori temporali possono anche includere eventi che scatenano la comparsa dei sintomi. Ad esempio, l'esercizio fisico intenso può scatenare un attacco di angina in alcune persone.
5. Tempo di trattamento: I fattori temporali possono influenzare il trattamento medico. Ad esempio, un intervento chirurgico tempestivo può essere vitale per salvare la vita di una persona con un'appendicite acuta.
In sintesi, i fattori temporali sono importanti per la diagnosi, il trattamento e la prognosi delle malattie e devono essere considerati attentamente in ogni valutazione medica.
La "ripresa ritardata della funzionalità dopo trapianto" è un termine medico utilizzato per descrivere una situazione in cui, dopo un trapianto di organi solidi (come rene, fegato o cuore), l'organo trapiantato non riesce a riprendere immediatamente la sua normale funzionalità. Questo significa che l'organo non è in grado di svolgere le sue normali funzioni vitali nel corpo del ricevente in modo adeguato e tempestivo.
La durata della quale si considera una ripresa ritardata può variare a seconda del tipo di trapianto e di altri fattori, ma generalmente si parla di ripresa ritardata se la funzionalità dell'organo non è stata ristabilita entro un periodo di tempo ragionevole dopo il trapianto.
Le cause della ripresa ritardata della funzionalità possono essere molteplici, tra cui:
* Rifiuto acuto o cronico dell'organo trapiantato
* Complicanze post-operatorie, come infezioni o sanguinamenti
* Problemi con la compatibilità dei tessuti tra donatore e ricevente
* Effetti collaterali dei farmaci immunosoppressori utilizzati per prevenire il rifiuto dell'organo
La ripresa ritardata della funzionalità può avere conseguenze gravi, tra cui un aumentato rischio di rigetto acuto o cronico dell'organo trapiantato, una maggiore probabilità di infezioni e altre complicanze post-trapianto, e un peggioramento della prognosi a lungo termine per il paziente. Pertanto, è importante che venga diagnosticata e trattata tempestivamente e adeguatamente.
In medicina, il termine "ossimi" si riferisce a una classe specifica di composti organici che contengono un gruppo funzionale caratterizzato da un atomo di ossigeno legato a due atomi di carbonio adiacenti tramite doppi legami. Questa struttura chimica è nota come gruppo >C=O e viene definita genericamente "gruppo carbonilico".
Nella nomenclatura IUPAC, gli ossimi sono chiamati aldeidi se il gruppo carbonilico si trova alla fine della catena di atomi di carbonio, mentre vengono definiti chetoni se il gruppo carbonilico è presente all'interno della catena.
Gli ossimi svolgono un ruolo fondamentale in numerose reazioni biochimiche e metaboliche all'interno dell'organismo. Ad esempio, le aldeidi sono intermediari importanti nella sintesi di molte biomolecole complesse, come i carboidrati e i lipidi, mentre i chetoni possono essere generati in condizioni di carenza di glucosio, come il digiuno prolungato o il diabete non controllato, e possono servire come fonte energetica alternativa per il cervello.
Tuttavia, è importante notare che un'eccessiva concentrazione di ossimi, specialmente di aldeidi e chetoni, può essere tossica per le cellule e contribuire allo sviluppo di varie patologie, come l'intossicazione etilica acuta o la chetoacidosi diabetica.
Mevinfos è un agente che viene utilizzato come plastificante e solvente in alcuni prodotti farmaceutici. Tuttavia, non è destinato ad essere utilizzato nel trattamento o nella gestione di alcuna condizione medica o malattia.
In termini chimici, Mevinfos è un estere dell'acido fosforico e contiene una struttura organica con un gruppo amminico. È classificato come un composto organofosfato, che ha proprietà simili a quelle degli insetticidi organici.
Nonostante il suo uso come ingrediente ausiliario in alcuni farmaci, Mevinfos non è considerato sicuro per l'uso umano o animale a causa della sua tossicità. L'esposizione a questo composto può causare effetti avversi sulla salute, tra cui irritazione degli occhi, della pelle e delle vie respiratorie, nausea, vomito, diarrea, crampi addominali, tremori, convulsioni e persino la morte in casi gravi.
Pertanto, è importante maneggiare questo composto con cura ed evitare l'esposizione accidentale durante la produzione o l'uso di farmaci che lo contengono come ingrediente ausiliario.
L'edema cerebrale è una condizione medica in cui si verifica un accumulo di liquido all'interno o intorno al cervello, che provoca un aumento della pressione intracranica. Questo accumulo di liquido può essere causato da diversi fattori, come lesioni cerebrali, ictus, infezioni cerebrali, tumori cerebrali o l'uso di determinati farmaci.
L'edema cerebrale può causare sintomi come mal di testa, nausea, vomito, visione offuscata, convulsioni, difficoltà di movimento, confusione, sonnolenza e, in casi gravi, coma o morte. Il trattamento dell'edema cerebrale dipende dalla causa sottostante e può includere farmaci per ridurre il gonfiore e la pressione intracranica, come corticosteroidi o diuretici, o interventi chirurgici per drenare l'eccesso di liquido.
È importante che l'edema cerebrale venga trattato tempestivamente per prevenire danni permanenti al cervello e altre complicazioni. Se si sospetta un edema cerebrale, è necessario consultare immediatamente un medico.
La Filosofia Medica non è una disciplina medica convenzionale con una definizione specifica e universalmente accettata. Tuttavia, si riferisce generalmente allo studio filosofico dei principi fondamentali che guidano la pratica medica e la comprensione della salute, della malattia e dell'esperienza di cura.
La Filosofia Medica può includere l'esplorazione di questioni etiche, epistemologiche e ontologiche relative alla medicina. Alcuni esempi di queste questioni includono:
* Etica: Quali sono i valori e i principi etici che dovrebbero guidare la pratica medica? Come si dovrebbero bilanciare gli interessi del paziente, della società e dei professionisti medici?
* Epistemologia: Come possiamo ottenere conoscenza affidabile in medicina? Quali metodi di ricerca sono appropriati per rispondere a diverse domande di ricerca in medicina?
* Ontologia: Che cosa significa essere sano o malato? Quali fattori contribuiscono alla salute e alla malattia? Come possiamo conciliare le diverse teorie e modelli della malattia?
La Filosofia Medica può anche esplorare il ruolo della medicina nella società, compresa la sua relazione con la politica, l'economia, la cultura e l'etica. Inoltre, può aiutare a chiarire i presupposti impliciti che guidano la pratica medica e a identificare le assunzioni non esplicate che possono influenzare il processo decisionale clinico.
In sintesi, la Filosofia Medica è un campo interdisciplinare che combina la filosofia con la medicina per esplorare i principi fondamentali che guidano la pratica medica e la comprensione della salute e della malattia.
La conservazione degli organi si riferisce a un insieme di tecniche e procedure utilizzate per preservare la funzionalità e la struttura degli organi prelevati da donatori deceduti o viventi, al fine di mantenerli idonei al trapianto in un ricevente.
Il processo di conservazione degli organi può variare a seconda del tipo di organo e della durata prevista di conservazione. Tuttavia, generalmente comporta il raffreddamento dell'organo a temperature inferiori allo zero (criopreservazione) o alla temperatura ambiente, con l'aggiunta di soluzioni speciali che proteggono le cellule e gli tessuti dall'ischemia (carenza di ossigeno) e dalla riperfusione (restauro del flusso sanguigno).
La conservazione degli organi è un passaggio fondamentale nel processo di trapianto, poiché consente ai chirurghi di programmare l'intervento chirurgico con precisione e di garantire che l'organo sia in buone condizioni al momento del trapianto. Una conservazione adeguata degli organi può anche ridurre il rischio di rigetto acuto o cronico, migliorare la funzionalità dell'organo dopo il trapianto e aumentare la sopravvivenza a lungo termine del ricevente.
L'ischemia cerebrale si riferisce a una condizione medica in cui il flusso sanguigno al cervello è interrotto o significativamente ridotto, causando una carenza di ossigeno e nutrienti alle cellule cerebrali. Ciò può verificarsi a causa di diversi fattori, come la formazione di coaguli di sangue nelle arterie che conducono al cervello, la ridotta pressione sanguigna, l'ictus o l'occlusione delle arterie cerebrali.
L'ischemia cerebrale può causare sintomi diversi a seconda della parte del cervello interessata e dell'entità dell'interruzione del flusso sanguigno. Tra i sintomi più comuni ci sono: debolezza o paralisi improvvisa di un braccio, una gamba o il viso, difficoltà nel parlare o comprensione del linguaggio, perdita di equilibrio o coordinazione, vertigini, mal di testa improvvisi e intensi, visione offuscata o doppia, confusione mentale, difficoltà a deglutire e cambiamenti nella personalità o nel comportamento.
L'ischemia cerebrale è una condizione medica grave che richiede un intervento immediato per prevenire danni permanenti al cervello o la morte. Il trattamento dipende dalla causa dell'ischemia e può includere farmaci per sciogliere i coaguli di sangue, procedure chirurgiche per ripristinare il flusso sanguigno o terapie di supporto per gestire i sintomi.
"Encyclopedias as Topic" non è una definizione medica. È in realtà una categoria o un argomento utilizzato nella classificazione dei termini medici all'interno della Medical Subject Headings (MeSH), una biblioteca di controllo dell'vocabolario controllato utilizzata per l'indicizzazione dei documenti biomedici.
La categoria "Encyclopedias as Topic" include tutte le enciclopedie e i lavori simili che trattano argomenti medici o sanitari. Questa categoria può contenere voci come enciclopedie mediche generali, enciclopedie di specialità mediche specifiche, enciclopedie di farmacologia, enciclopedie di patologie e così via.
In sintesi, "Encyclopedias as Topic" è una categoria che raccoglie diverse opere di consultazione che forniscono informazioni complete e generali su argomenti medici o sanitari.
Il transfer nervoso, noto anche come "rinervazione" o "neurorrivascolarizzazione", è un intervento chirurgico ricostruttivo che viene eseguito per ripristinare la conduzione nervosa in una lesione nervosa. Questa procedura comporta il trapianto di un fascio nervoso sano da una parte del corpo all'altra, dove è presente una lesione o un danno nervoso.
Nel dettaglio, durante l'intervento chirurgico vengono prelevati i nervi donatori sani, che possono provenire dal paziente stesso (autotrapianto) o da un donatore cadavere (allotrapianto). Questi nervi vengono quindi tagliati in due parti: una parte viene utilizzata per creare un'innervazione diretta della lesione nervosa, mentre l'altra parte viene utilizzata come "ponte" o "collegamento" tra il nervo danneggiato e il nervo sano.
Il processo di rigenerazione nervosa può richiedere diversi mesi o persino anni, a seconda della lunghezza del trapianto e dell'entità del danno nervoso. Durante questo periodo, i nervi ricrescono attraverso il ponte creato dal trapianto, ripristinando gradualmente la conduzione nervosa e la funzionalità del muscolo o dei tessuti innervati.
Il transfer nervoso viene utilizzato principalmente per trattare lesioni nervose causate da traumi, malattie o interventi chirurgici che hanno danneggiato irreversibilmente il sistema nervoso periferico. Questa procedura può essere particolarmente utile in casi di paralisi o perdita di sensibilità in arti o parti del corpo, dove la ripristinazione della funzionalità nervosa può migliorare notevolmente la qualità della vita del paziente.
Non ci sono definizioni mediche standard o termini associati alla parola "Boston". Potrebbe riferirsi a una città, un'università o un ospedale situato a Boston, MA, che potrebbero essere menzionati in un contesto medico. Ad esempio, la Boston University School of Medicine o il Massachusetts General Hospital di Boston. Tuttavia, senza ulteriori contesti, non è possibile fornire una definizione medica precisa della parola "Boston".
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Morte cerebrale
Aneurisma cerebrale
SPECT cerebrale perfusionale
Biopsia cerebrale
Olle Länsberg
William Harvey
Morte di Mahsa Amini
Donazione di organi
Paolo Becchi
Terri Schiavo
Monumento al Pogrom di Innsbruck
Herbert Jasper
Episodi di Grey's Anatomy (undicesima stagione)
Avvelenamento da cianuro
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Psicobiologia
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Acidosi respiratoria
Robert Schumann
Encefalopatia epatica
Dr. Brain
Trauma cranico
Petras Pranciskus Būčys
Gene Anthony Ray
Nikki McKibbin
Charley Lincoln
Corvo (personaggio)
Brainwaves - Onde cerebrali
Morte cerebrale - Wikipedia
morte cerebrale - DISINFORMAZIONE.IT
Psichiatra aggredita a Pisa: avviato l'iter per la morte cerebrale - la Repubblica
Lite degenera in violenta rissa. Morte cerebrale per 34enne
Incidente di Camaro, morte cerebrale per la 23enne Miriam La Spada - Tempostretto
Scontro per evitare furgone rubato, morte cerebrale per uno dei due militari feriti sulla Gallipoli-Nardò - la Repubblica
morte cerebrale Archivi - agb
Donna aggredita al pronto soccorso, dichiarata la morte cerebrale
Gli amici di Eleonora: morte cerebrale e trapianto d'organi - Dentro Salerno
Morte cerebrale per Miriam La Spada, la 23enne investita da un pirata della strada, donati gli organi - BlogSicilia - Ultime...
Bimbo colto da malore in piscina, avviata la procedura per la morte cerebrale
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Metodo di indagine con ultrasuoni nella morte cerebrale
Presto si potrà risorgere dopo la morte cerebrale
La valutazione della morte cerebrale mediante i potenziali evocati
NELLA MORTE CEREBRALE DELLA NATO NON SPERA NEMMENO MACRON - Limes
BASTABUGIE - TRAPIANTI E MORTE CEREBRALE: L'OSSERVATORE ROMANO HA ROTTO IL TAB
LA MORTE CEREBRALE E' UN'INVENZIONE MEDICO-LEGALE - FlipNews - Free Lance International Press
Mediadream Academy - Assistenza alla persona in stato vegetativo, coma e morte cerebrale
Lauria, insediata la commissione per la morte cerebrale di Pastoressa - Il Quotidiano del Sud
Informazioni di Tecniche Di Registrazione Del Coma, Della Morte Cerebrale Ed In Condizioni Critiche | DidatticaWEB
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Gela Morte cerebrale per la prof che aveva fatto il vaccino AstraZeneca: inchiesta della procura - OggiNotizie
Oms: "Il caffè non c'entra, è l'alta temperatura delle bevande che può causare il cancro" - la Repubblica
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DRAMMA DEGLI INVISIBILI: MORTE CEREBRALE PER UNO DEI DUE GIOVANI TRAVOLTI DAL FRECCIAROSSA A BOLZANO - Portale Radio e TV
ULTIM'ORA: orrore in Tangenziale, a 28 anni trafitta dal guardrail. Morte celebrale per una GIOVANE INSEGNANTE
Dichiarare la morte cerebrale4
- MESSINA - Ha lottato per dieci giorni ma ora è stata avviata la procedura d'accertamento per dichiarare la morte cerebrale. (tempostretto.it)
- Le gravi ferite riportate dalla donna hanno portati i sanitari dell'ospedale a dichiarare la morte cerebrale prima della scadenza del periodo di osservazione. (liguriaoggi.it)
- E' stata avviata oggi pomeriggio la procedura di osservazione, che durerà 8 ore, per dichiarare la morte cerebrale del piccolo Giuseppe C., 7 anni, che nei giorni scorsi ha rischiato di annegare nella piscina a Villagrazia di Carini mentre si trovava in casa con la sorellina, la nonna e uno zio. (palermotoday.it)
- Affinché il medico possa dichiarare la morte cerebrale, è necessario che sia nota la causa di danno cerebrale metabolico o strutturale e che si escluda l'effetto di eventuali farmaci anestetici o paralizzanti, specialmente se assunti in modo autonomo dal paziente. (msdmanuals.com)
Funzioni cerebrali4
- Un paziente cerebralmente morto ha un elettroencefalogramma piatto, e ad un esame neurologico non dà alcun segno di funzioni cerebrali: nessuna risposta al dolore, niente riflessi dei nervi cranici (pupille fisse, niente riflesso oculocefalico né corneale) e niente respirazione spontanea. (wikipedia.org)
- Il filosofo Josef Seifert, uno dei padri spirituali dell'iniziativa, ha aperto i lavori dedicandosi, in particolar modo, a denunciare l'assoluta mancanza di giustificazioni di ordine scientifico alla base della decisione del Comitato ad hoc di Harvard che, nel 1968, propose-impose il nuovo criterio di definizione di morte, sganciandolo dalle attività respiratoria e circolatoria, e fondandolo unicamente sul riconoscimento della cessazione delle funzioni cerebrali. (flipnews.org)
- i metodi per valutare le condizioni cliniche che potrebbero determinare un danno permanente alle funzioni cerebrali. (mediadreamacademy.it)
- Il concetto per cui la morte cerebrale (ossia, la cessazione totale delle funzioni cerebrali integrate, in particolare quelle del tronco) equivale alla morte di una persona è stata accettata a livello legale e culturale nella maggior parte del mondo. (msdmanuals.com)
Organi7
- I criteri di Harvard sono anche la base per le leggi in materia di trapianti: gli organi sono prelevabili dal donatore, dopo l'accertamento della morte cerebrale. (wikipedia.org)
- La maggior parte degli organi non può essere prelevata da cadavere, per cui i criteri di accertamento della morte naturale (arresto dell'attività cardiaca e della circolazione sanguigna) non consentivano questo tipo di interventi. (wikipedia.org)
- I dubbi di Jonas si concentrano sul rischio di un'affrettata nuova definizione della morte con lo scopo di rendere il cadavere umano disponibile ad ogni sorta di uso ed abuso, dalla possibilità di salvare vite tramite il prelievo di organi in perfetto stato, al suo sfruttamento come "macchina biologica" per la produzione di tessuti e/o come mezzo per testare farmaci e addestrare le nuove leve di chirurghi. (wikipedia.org)
- Una delle più odiose mancanze di misericordia è quella che riguarda la predazione di organi che si scatena quando una famiglia viene colpita dalla tragedia di una morte improvvisa. (biuso.eu)
- A tale riguardo, insieme all'Istituto di Scienze Religiose San Pietro di Caserta e a Cittadinanzaattiva, organizza una prima conferenza di approfondimento sul libro del Prof. Becchi "Morte Cerebrale e trapianto di organi" , anche alla luce delle recenti prese di posizione della Chiesa. (dentrosalerno.it)
- A illustrare queste "ambiguit " della Chiesa c' un intero capitolo di un libro uscito di recente in Italia: "Morte cerebrale e trapianto di organi. (bastabugie.it)
- Numerosi sono gli scienziati, i teologi e i filosofi che, da sempre (a cominciare dagli scritti di Hans Jonas), avanzano riserve, sollevano dubbi ed esprimono ferme obiezioni e critiche decise nei confronti sia del criterio della morte cerebrale, sia nei confronti della pratica di espianto-trapianto di organi. (flipnews.org)
Pazienti4
- Fra le tecniche di rianimazione per pazienti in stato simile alla morte cerebrale è oggetto di controversie scientifiche l'ipotermia cerebrale controllata, utilizzata in Giappone, che sembra sia riuscita a rianimare, in alcuni casi, pazienti in stato di coma profondo. (wikipedia.org)
- Qualche anno fa, la Bioquark è balzata al centro dell'attenzione dei ricercatori dopo che ha chiesto e ottenuto il permesso etico di utilizzare 20 pazienti in morte cerebrale per effettuare questa ricerca in India. (reccom.org)
- Nello studio MARIPOSA, Amivantamab ( Rybrevant ) e Lazertinib ( Leclaza ) hanno ridotto il rischio di progressione o morte del 30% rispetto a Osimertinib ( Tagrisso ) nei pazienti con carcinoma polmonare non a piccole cellule ( NSCLC ), di nuova diagnosi, con mutazione nel gene EGFR. (libero.it)
- Per ora, la combinazione Amivantamab e Lazertinib ha mostrato una tendenza incoraggiante verso un'ulteriore estensione della vita dei pazienti, riducendo il rischio di morte del 20% rispetto a Osimertinib, sebbene il numero non abbia raggiunto la significatività statistica. (libero.it)
Dichiarata3
- Dichiarata la morte cerebrale per la psichiatra Barbara Capovani , aggredita da un paziente venerdì davanti all'ospedale di Pisa. (repubblica.it)
- Taranto - E' stata dichiarata la morte cerebrale della donna aggredita e colpita alla testa mentre si trovava sdraiata su una barella all'interno del pronto soccorso dell'ospedale Santissima Annunziata di Taranto. (liguriaoggi.it)
- Dichiarata la morte cerebrale per Miriam La Spada, la 23enne vittima di un gravissimo incidente stradale la sera del 24 maggio a Messina , nel quartiere Camaro. (blogsicilia.it)
Concetto di morte cerebrale4
- Il concetto di morte cerebrale veniva introdotto nel mondo scientifico in contemporanea ai primi trapianti nella storia della medicina. (wikipedia.org)
- L'introduzione del concetto di morte cerebrale forniva una legittimazione scientifica per poter effettuare i trapianti. (wikipedia.org)
- In questo senso, l'introduzione del concetto di morte cerebrale non viene vista solo come fine e strumentale alla diffusione dei trapianti d'organo. (wikipedia.org)
- Il concetto di morte cerebrale si è sviluppato poiché la ventilazione meccanica e i farmaci possono perpetuare la funzionalità cardiopolmonare e altre funzioni corporee nonostante la completa cessazione di tutte le attività cerebrali. (msdmanuals.com)
Dichiarato4
- Perché il modulo omette l'informazione base che l'espianto è su un vivo che ha perso la coscienza dichiarato "morto cerebrale" sulla base di protocolli di Stato utilitaristici. (disinformazione.it)
- Tanto che questa mattina i medici hanno dichiarato la morte cerebrale . (newsrimini.it)
- La commissione medica dell'ospedale Garibaldi Centro di Catania ha dichiarato la morte cerebrale del 17enne rimasto gravemente ferito nei giorni scorsi con un colpo di pistola alla testa a Noto, nel siracusano. (cataniatoday.it)
- Non hanno potuto nulla i medici del "Fazzi" di Lecce che hanno dichiarato in serata la morte celebrale di una giovane insegnante 28enne originaria di Taranto, Alessandra Musolino il suo nome, orribilmente trafitta dal guardrail che delimita l'arteria stradale. (sololecce.it)
Paziente4
- Il 5 agosto del 1968 un Comitato ad hoc della Scuola di medicina di Harvard pubblicò un rapporto che gettò le basi per la diffusione nel mondo di una nuova definizione di morte: il paziente non era più considerato morto solo dopo la cessazione delle funzioni cardiache e circolatorie (quindi anche respiratorie e del sistema nervoso), ma bastava l'assenza di attività dell'encefalo per dichiararlo morto! (disinformazione.it)
- Intorno alle 17,40 del 23 aprile, al termine della verifica di tutti gli esami clinici e strumentali necessari, la commissione di specialisti aveva disposto sulla paziente l'inizio della procedura di accertamento di morte cerebrale che si è conclusa intorno alle 23,40. (repubblica.it)
- E se anche fosse possibile, con tante nuove cellule cerebrali, il paziente risvegliato sarà sempre la stessa persona o avremo una "creatura" incontrollabile? (reccom.org)
- Se tale patologia non viene trattata tempestivamente oppure nella maniera appropriata, potrebbe causare danni cerebrali permanenti o condurre il paziente alla morte. (inran.it)
Condizioni6
- È importante saper distinguere lo stato di morte da altre condizioni simili (intossicazione da barbiturici o da alcool, sovradosaggio di sedativi, ipotermia, ipoglicemia, coma o stato vegetativo cronico). (wikipedia.org)
- Dopo dieci giorni dal ricovero al Policlinico in gravissime condizioni i medici hanno avviato le pratiche per la morte cerebrale e per il conseguente espianto , come voluto dai genitori della ragazza che con il dolore nel cuore ma con grande senso di altruismo hanno acconsentito alla donazione. (blogsicilia.it)
- Alla scadenza delle sei ore di osservazione se non ci saranno cambiamenti nelle condizioni cliniche la commissione dichiarerà la morte della 28enne, attualmente tenuta in vita con l'ausilio dei macchinari del reparto di terapia intensiva. (quotidianodelsud.it)
- Dopo il ricovero però in poco tempo la situazione è precipitata e la giovane è stata trasportata in elisoccorso all'ospedale Sant'Elia di Caltanissetta dove è stata sottoposta ad un intervento di neurochirurgia per una grave emorragia cerebrale e poi ricoverata in gravissime condizioni nel reparto di Rianimazione. (ogginotizie.eu)
- NEW YORK - E giallo sulle condizioni di salute di Natasha Richardson , in morte cerebrale dopo un gravissimo incidente sugli sci in Canada. (yahoo.com)
- Negli adulti, dopo che tutte le complicazioni delle condizioni mediche sono state escluse e un esame neurologico completo con i test richiesti è stato effettuato, la morte cerebrale può essere confermata. (msdmanuals.com)
Cessazione2
- La morte ha inizio con la cessazione irreversibile di tre funzioni: cardiocircolatoria, respiratoria, nervosa. (wikipedia.org)
- Quarant'anni fa, il 5 agosto del 1968, il "Journal of American Medical Association" pubblic un documento il cosiddetto rapporto di Harvard che fiss il momento della morte non pi nell'arresto del cuore, ma nella cessazione totale delle funzioni del cervello. (bastabugie.it)
Dopo la morte1
- I suoi scritti, appena dopo la morte, furono ritirati e consegnati a Togliatti in Unione Sovietica . (agi.it)
Diagnosi di morte3
- La morte cerebrale è un quadro clinico con diagnosi di morte. (wikipedia.org)
- Rappresentando la morte un evento unitario, da qualsiasi punto di vista la si veda, è più corretto parlare di criteri di diagnosi di morte cardiologici, respiratori e neurologici. (wikipedia.org)
- La diagnosi di morte cerebrale equivale al decesso della persona. (msdmanuals.com)
Cervello4
- Le tecniche diagnostiche avevano fatto progressi tali da mettere a disposizione nuovi strumenti per conoscere meglio le attività del cervello e le fasi della morte umana. (wikipedia.org)
- Il giornale del papa ha messo in dubbio che per accertare la morte di una persona basti l'arresto del cervello. (bastabugie.it)
- La morte cerebrale è la perdita della funzione del cervello intero e del tronco encefalico, con conseguente coma, senza respirazione spontanea, e con la perdita di tutti i riflessi del tronco encefalico. (msdmanuals.com)
- Ma nulla è stato possibile fare visto l'edema cerebrale che era stato causato da una prolungata assenza di ossigeno al cervello. (ilfattoquotidiano.it)
Cellule cerebrali1
- Proprio all'inizio di quest'anno, una nuovo studio è riuscito a indurre la crescita di milioni di cellule cerebrali in pochi giorni. (reccom.org)
Internazionale2
- Dal 27 febbraio a 1º marzo 1975, si è tenuto a L'Avana (Cuba) il secondo simposio internazionale sulla morte cerebrale. (wikipedia.org)
- Nuove ricerche nel frattempo hanno smentito i concetti di «morte cerebrale» secondo il consenso medico internazionale. (attentivelab.it)
Paralisi cerebrale1
- Il Solfato di Magnesio, somministrato prima della nascita, può ridurre il rischio di paralisi cerebrale infantile o di morte, in neonati molto prematuri. (xagena.net)
Emorragia cerebrale1
- Si parlò di collasso e poi di emorragia cerebrale ma senza alcun riscontro', dettaglia ancora Morassut. (agi.it)
Scientifica1
- La "morte cerebrale totale" è una definizione scientifica attendibile della morte? (dentrosalerno.it)
Trapianti1
- Senza il concetto astratto di «morte cerebrale», logicamente, non esisterebbe l'industria dei trapianti, e il lucroso sistema sanitario che rende i trapiantati clienti a vita dei produttori di farmaci antirigetto. (attentivelab.it)
Cuore1
- Perché firmando implicitamente accetti il concetto fasullo di "morte cerebrale" a cuore battente. (disinformazione.it)
Donazione1
- Viene auspicata la presenza di psicologi "esperti in donazioni" e si raccomanda di distanziare l'«annuncio di morte dalla richiesta di donazione», allo scopo di far crescere le possibilità di una risposta consenziente da parte della famiglia (80). (biuso.eu)
Viene1
- Ogni volta che viene fatto un acquisto attraverso uno dei link presenti nel testo, Consigli.it riceve una commissione senza alcuna variazione del prezzo finale. (repubblica.it)
Rischio1
- In precedenza un altro studio di fase 3 chiamato FLAURA2 aveva dimostrato che la combinazione di Osimertinib con la chemioterapia era in grado di ridurre il rischio di progressione o morte del 38% rispetto alla monoterapia con Osimertinib nel tumore NSCLC, coem trattamento di prima linea. (libero.it)
Lesioni1
- L'intervento chirurgico ha l'obiettivo di andare a riparare l'origine dell'emorragia subaracnoidea ed eventualmente anche malformazioni artero-venose, oppure aneurisma cerebrale o lesioni provocate da traumi. (inran.it)
L'iter1
- Carlo Alberto non ha mai ripreso conoscenza ed è scattato l'iter per certificare la morte cerebrale dopo un'osservazione di 24 ore. (ilfattoquotidiano.it)