Tipi di protesi articolari in cui mettono le superfici di galera accoppiamento sono metallico.
Protesi usata per parzialmente o totalmente sostituire un animale o umana UMDNS. (Dal 1999)
Ricambio per un'anca.
Shunt malfunzionamento dell ’ impianto, valvole, eccetera, e protesi allentando, la migrazione e rompersi.
Il piano e descrizione di protesi nuove in generale o una specifica protesi.
Infezioni derivanti dall 'impiantare delle protesi. Le infezioni possono essere acquistati da contaminazione intraoperatoria hematogenously (precoce) o da altri siti (tardiva).
Sostituzione del ginocchio.
Sostituzione totale o parziale di una canna.
Una traccia elemento che riveste un ruolo nel metabolismo del glucosio. Ha il simbolo Cr atomico, numero atomico 24 e 52. Secondo il peso atomico del Quarto rapporto annuale sulla Carcinogens (NTP85-002,1985), cromo e alcune delle sue componenti è stato accusato di essere conosciuto cancerogeni.
Electropositive elementi chimici, caratterizzata da ductility malleabilità, fascino e conduttanza del calore e l'elettricita '. Si puo' sostituire l'idrogeno di un acido e formare delle basi con idrossili. - & Hackh 'Chemical Dictionary, quinto Ed)
Sostituzione dell'anca.
Una traccia elemento che è una componente di vitamina B12. Ha il simbolo atomica Co, numero atomico 27 anni e peso atomico 58.93. È usato in armi nucleari, leghe, e pigmenti. Animali porta a deficit dell 'anemia; il suo eccesso nell' uomo può portare ad erythrocytosis.
Il locale e 'formato dall'articolazione della testa del femore e l'acetabolo del PELVIS.
Un disco di polimero etilene. Può essere adattato o lineari. Ramificato o polietilene a bassa densità e 'duro e flessibile ma non nello stesso punto come polietilene lineare lineare o flacone di polietilene ad alta densità ha maggiore durezza e potenza estensibile. Polietilene è usato in una varietà di prodotti, inclusi innesti e protesi.
Conosciuto anche come articulations, questi sono punti di connessione tra i pezzi di ossa separate, o dove i confini di altre ossa sono in contrasto.
Sostituti artificiali per parti del corpo, e materiali inseriti in tessuto per funzionale, cosmetica, o scopi terapeutici. Protesi puo 'essere pratici, come nel caso della braccia e gambe, o estetico, come nel caso di un occhio artificiale. Impianti, o inserito chirurgicamente impiantato nel corpo, tendono ad essere usato terapeuticamente. Impianti, EXPERIMENTAL è disponibile per quelli utilizzati sperimentalmente.
Lavora con informazioni articoli su argomenti in ogni campo della conoscenza, di solito organizzate in ordine alfabetico, o un lavoro simile limitata ad un particolare campo o soggetto. (Dal ALA glossary of Library and Information Science, 1983)
L ’ inserimento di un bastone attraverso la graduale devitalizzazione nella struttura osseo periapicale allungare la radice esistenti e fornire singolo dente stabilizzare.
L'innesto o inserimento di un attrezzo progettato per inserirsi sulla superficie della mandibola o alla mascella, sotto ai tessuto connettivo, che copre l ’ osso (periostio).
Inserendo l'innesto o di una protesi di alloplastic materiale nel tessuto della mucosa orale o strato periostale o entro l'osso. Lo scopo del portafoglio è fornire sostegno e ritenzione di una parziale o completa dentiera.
Struttura ossea della bocca che tiene i denti. E 'composto di mandibola e mascella.
Biblioteca nazionale della medicina a servizio del personale sanitario e dei consumatori rimanda informazioni dettagliate dall'Istituto Nazionale della Salute e altre fonti di informazioni su specifici riesaminato malattie e le condizioni.
Uno di una serie di strutture bone-like in bocca usato per mordere e masticare.

In termini medici, "Metal-on-Metal Joint Prostheses" si riferisce a un tipo specifico di artroprotesi, che viene utilizzata per il ripristino della funzione articolare in pazienti con artrosi grave o altre condizioni articolari degenerative. Questo particolare tipo di artroprotesi è composto da due componenti metallici che scorrono l'uno sull'altro all'interno dell'articolazione.

Nel dettaglio, una Metal-on-Metal Joint Prosthesis consiste in una coppa femorale e una testa femorale in metallo, entrambe realizzate con materiali come il cromo-cobalto-molibdeno. Questi componenti sono disegnati per articolarsi insieme, sostituendo la superficie articolare danneggiata o compromessa del paziente.

L'obiettivo di questo tipo di protesi è quello di fornire una maggiore durata e stabilità rispetto ad altri tipi di artroprotesi, come quelle in ceramica o polietilene. Tuttavia, l'uso di Metal-on-Metal Joint Prostheses ha sollevato alcune preoccupazioni relative al rilascio di particolato metallico e ioni nel flusso sanguigno del paziente, che possono portare a complicanze come reazioni avverse ai materiali, infiammazione cronica o persino danni ai tessuti circostanti.

Pertanto, l'utilizzo di Metal-on-Metal Joint Prostheses è attualmente limitato e soggetto a una valutazione rigorosa dei potenziali rischi e benefici per il paziente individuale.

La protesi articolare è un dispositivo medico utilizzato per sostituire una articolazione danneggiata o malfunzionante del corpo umano. Le articolazioni possono diventare dolorose o limitate nei loro movimenti a causa di diverse patologie, come l'artrite degenerativa, lesioni traumatiche, tumori ossei o infezioni articolari.

Le protesi articolari sono realizzate con materiali biocompatibili come metalli, ceramiche e polimeri. La maggior parte delle protesi articolari è costituita da due componenti: una parte fissa che viene cementata all'osso (stem), e una parte mobile che replica la superficie articolare danneggiata (testa e cavità).

Le protesi più comuni sono quelle dell'anca, del ginocchio, della spalla e del gomito. Esse possono essere totali, quando vengono sostituite entrambe le superfici articolari, o parziali, quando solo una delle due superfici viene sostituita.

L'obiettivo dell'impianto di una protesi articolare è quello di alleviare il dolore, migliorare la funzionalità articolare e, di conseguenza, la qualità della vita del paziente. Tuttavia, come per ogni intervento chirurgico, anche l'impianto di una protesi articolare presenta dei rischi e delle complicanze potenziali, tra cui infezioni, trombosi venosa profonda, lussazioni o usura precoce della protesi.

Una protesi d'anca, nota anche come artroplastica totale dell'anca, è un intervento chirurgico in cui vengono sostituiti l'articolazione e le superfici danneggiate o malate dell'anca con componenti artificiali. Queste componenti possono essere realizzate in metallo, ceramica o plastica medicale (polietilene ad alto peso molecolare). L'obiettivo di questa procedura è alleviare il dolore, migliorare la mobilità e ripristinare la funzione dell'articolazione dell'anca.

Le indicazioni per l'impianto di una protesi d'anca includono:

1. Artrite degenerativa o post-traumatica (osteoartrite, artrite reumatoide, necrosi avascolare)
2. Coxartrosi (usura dell'articolazione dell'anca)
3. Displasia congenita dell'anca
4. Fratture dell'anca complicate da osteoporosi o artrosi secondaria
5. Tumori ossei o articolari
6. Infezioni articolari croniche refrattarie al trattamento antibiotico

Esistono due tipi principali di protesi d'anca:

1. Protesi d'anca totali (TJA): sostituiscono entrambe le superfici articolari, la testa del femore e l'acetabolo (cavità dell'anca). Questa è la forma più comune di protesi d'anca utilizzata.
2. Protesi d'anca parziali o emiartroplastica: sostituiscono solo una superficie articolare, ad esempio la testa del femore in caso di fratture dell'anca o nei pazienti più giovani con lesioni limitate a una sola superficie.

I vantaggi della protesi d'anca includono:

1. Riduzione del dolore articolare
2. Miglioramento della funzione e della mobilità articolare
3. Aumento della qualità della vita
4. Possibilità di ripresa delle attività quotidiane e ricreative
5. Riduzione dell'incidenza di complicanze legate all'artrosi, come l'artrite reumatoide o l'osteoartrosi

Gli svantaggi della protesi d'anca includono:

1. Rischio di infezione articolare
2. Rischio di usura e possibile fallimento dell'impianto nel tempo
3. Possibilità di reazione avversa ai materiali dell'impianto
4. Necessità di revisione chirurgica in caso di complicanze o insuccesso dell'impianto
5. Rischio di lussazione articolare, particolarmente nei pazienti anziani o con problemi neurologici

In termini medici, l'insufficienza protesica si riferisce alla condizione in cui una protesi artificiale, come un'articolazione o una valvola cardiaca, non funziona più correttamente o ha fallito nelle sue funzioni previste. Ciò può causare sintomi e problemi di salute significativi per il paziente.

L'insufficienza protesica può verificarsi a causa di diversi fattori, come l'usura della protesi nel tempo, un'infezione che colpisce la protesi o una risposta immunitaria avversa del corpo alla presenza della protesi. I sintomi associati all'insufficienza protesica possono variare a seconda della localizzazione e della gravità della protesi interessata, ma possono includere dolore, gonfiore, difficoltà di movimento, affaticamento, mancanza di respiro o palpitazioni cardiache.

Il trattamento dell'insufficienza protesica dipende dalla causa sottostante e può variare da una semplice pulizia o riparazione della protesi a un intervento chirurgico per sostituire la protesi difettosa. In ogni caso, è importante che il paziente consulti tempestivamente un medico specialista in modo da poter diagnosticare e trattare prontamente l'insufficienza protesica, al fine di prevenire ulteriori complicazioni di salute.

La progettazione protesica è un processo multidisciplinare che comporta la collaborazione tra professionisti sanitari, ingegneri biomedici, tecnici e pazienti per creare una protesi personalizzata che sostituisca una parte del corpo mancante o danneggiata. Questo processo include la valutazione delle esigenze funzionali e anatomiche del paziente, la selezione del tipo di protesi più appropriato, la progettazione del design della protesi utilizzando tecnologie avanzate come la scansione 3D e la stampa 3D, la produzione della protesi e infine l'adattamento e la formazione del paziente per l'uso della protesi.

L'obiettivo principale della progettazione protesica è quello di fornire al paziente una protesi che sia il più possibile simile alla parte del corpo mancante in termini di forma, dimensioni, funzione e aspetto estetico. Ciò può aiutare il paziente a ripristinare la sua capacità di svolgere le attività quotidiane, migliorare la sua qualità della vita e aumentare la sua autostima e fiducia in se stesso.

La progettazione protesica richiede una conoscenza approfondita dell'anatomia, della fisiologia e della biomeccanica del corpo umano, nonché delle tecnologie avanzate utilizzate nella produzione di protesi. Pertanto, è un processo altamente specializzato che richiede la collaborazione di esperti in diversi campi.

Le infezioni prostetiche sono un tipo di infezione che si verifica quando i batteri o altri microrganismi infettano un impianto protesico, come ad esempio una articolazione artificiale o un pacemaker. Queste infezioni possono verificarsi immediatamente dopo l'impianto della protesi o anche anni dopo.

Le infezioni prostetiche possono causare sintomi come dolore, arrossamento, gonfiore e secrezione nella zona dell'impianto. Possono anche causare febbre, brividi e affaticamento. In alcuni casi, le infezioni prostetiche possono portare a complicazioni gravi, come la diffusione dell'infezione ad altre parti del corpo o la necessità di rimuovere l'impianto protesico.

Il trattamento delle infezioni prostetiche può essere complesso e richiedere una combinazione di antibiotici, chirurgia per rimuovere il dispositivo infetto e successiva ri-impiantazione della protesi dopo un periodo di tempo adeguato. Prevenire le infezioni prostetiche è importante, quindi vengono prese precauzioni durante la procedura chirurgica per ridurre al minimo il rischio di contaminazione batterica. Dopo l'impianto della protesi, i pazienti devono seguire attentamente le istruzioni del medico per prendersi cura dell'area e ridurre il rischio di infezione.

Una protesi del ginocchio, nota anche come artroprotesi totale del ginocchio, è un dispositivo ortopedico utilizzato per sostituire la superficie articolare danneggiata del ginocchio con componenti artificiali. Questa procedura chirurgica è solitamente raccomandata quando i trattamenti conservativi come farmaci, fisioterapia ed iniezioni non sono più efficaci nel gestire il dolore e la disfunzione articolare causati da condizioni quali l'artrite degenerativa (osteoartrosi), l'artrite reumatoide o lesioni traumatiche gravi.

La protesi del ginocchio consiste generalmente in due componenti: una parte femorale (per la superficie distale del femore) e una parte tibiale (per la superficie prossimale della tibia). A volte, può anche includere una componente rotulea. Questi componenti sono realizzati con materiali come metallo, plastica o ceramica e sono disegnati per riprodurre i movimenti naturali del ginocchio.

L'obiettivo dell'impianto di una protesi del ginocchio è quello di alleviare il dolore, migliorare la funzione articolare, e conseguentemente, aumentare la qualità della vita del paziente. Tuttavia, come con qualsiasi intervento chirurgico, esistono rischi e complicanze potenziali associati alla sostituzione totale del ginocchio, che possono includere infezioni, trombosi venosa profonda, lussazione della protesi e usura precoce dei componenti artificiali. Pertanto, la decisione di eseguire questo tipo di intervento dovrebbe essere presa solo dopo un'attenta considerazione delle condizioni cliniche individuali del paziente e dopo aver discusso a fondo i potenziali benefici e rischi con il medico.

L'artroplastica sostitutiva è una procedura chirurgica ortopedica comune che viene eseguita per ripristinare la funzione articolare e alleviare il dolore in una articolazione danneggiata o malata. Nella maggior parte dei casi, l'artroplastica sostitutiva è raccomandata quando le altre opzioni di trattamento non hanno avuto successo nel fornire un sollievo adeguato dal dolore e dalla disabilità.

Nell'artroplastica sostitutiva, l'articolazione danneggiata viene rimossa chirurgicamente e sostituita con una protesi artificiale, che è spesso realizzata in metallo, plastica o ceramica. Le articolazioni più comunemente interessate da questa procedura sono il ginocchio e l'anca, ma può essere eseguita anche su altre articolazioni, come la spalla, il polso e il piede.

L'obiettivo dell'artroplastica sostitutiva è quello di ripristinare la forma e la funzione dell'articolazione danneggiata, alleviare il dolore e migliorare la mobilità articolare. Dopo l'intervento chirurgico, i pazienti possono aspettarsi una significativa riduzione del dolore e un miglioramento della funzione articolare, che può consentire loro di tornare alle attività quotidiane e persino a quelle ricreative.

Tuttavia, come con qualsiasi intervento chirurgico, l'artroplastica sostitutiva comporta alcuni rischi e complicanze potenziali, tra cui infezioni, coaguli di sangue, lesioni nervose e articolazioni protesiche che si allentano o si disallineano nel tempo. Pertanto, è importante discutere a fondo i benefici e i rischi dell'intervento chirurgico con il proprio medico prima di prendere una decisione informata.

In medicina, il cromo è un oligoelemento che svolge un ruolo importante nel metabolismo dei carboidrati e dei lipidi. Viene spesso pubblicizzato come un integratore utile per migliorare il controllo della glicemia nei diabetici, sebbene la ricerca sull'efficacia di questo utilizzo sia inconcludente. Il cromo è essenziale per l'attività dell'enzima insulina-deprivato glucosio transportatore di tipo 3 (GLUT-4), che media l'ingresso del glucosio nelle cellule.

L'assunzione giornaliera raccomandata di cromo per gli adulti è compresa tra 20 e 35 microgrammi. Le fonti dietetiche di cromo includono carne, frutti di mare, cereali integrali, verdure a foglia verde e formaggio.

Gli effetti collaterali del sovradosaggio di cromo possono includere eruzioni cutanee, mal di testa, vertigini, sonnolenza, nausea, dolore addominale e sanguinamento gengivale. L'avvelenamento da cromo è raro ma può verificarsi con l'esposizione a livelli molto elevati di composti di cromo, come il cromo esavalente, che sono tossici e cancerogeni.

In medicina, il termine "metalli" si riferisce a elementi chimici che possono condurre elettricità e calore. Alcuni metalli sono naturalmente presenti nell'ambiente e nel corpo umano, mentre altri possono essere aggiunti al corpo attraverso l'esposizione ambientale o medica.

Alcuni metalli, come il ferro e il rame, sono essenziali per la salute umana in quanto svolgono un ruolo importante nel mantenere le funzioni cellulari normali. Tuttavia, l'esposizione a livelli elevati di questi metalli o ad altri metalli tossici, come il piombo e il mercurio, può causare effetti avversi sulla salute.

L'esposizione ai metalli tossici può verificarsi attraverso varie fonti, tra cui l'inquinamento dell'aria e dell'acqua, la contaminazione del suolo, l'inalazione di vapori o polveri metalliche, il consumo di cibi o bevande contaminate, o il contatto con oggetti contaminati.

L'esposizione a metalli tossici può causare una varietà di effetti avversi sulla salute, tra cui danni al sistema nervoso centrale, ai reni, al fegato e ad altri organi, anemia, problemi di sviluppo nei bambini, e altro ancora. Il trattamento dell'esposizione a metalli tossici dipende dalla natura e dalla gravità dell'esposizione e può includere la rimozione dell'esposizione, la terapia chelante per rimuovere il metallo dal corpo, e il trattamento dei sintomi.

L'artroplastica sostitutiva dell'anca, anche nota come protesi d'anca, è un intervento chirurgico comune che viene eseguito quando l'articolazione dell'anca è danneggiata o danneggiata a causa di artrite, artrosi o altre condizioni. Durante questo intervento, il chirurgo rimuove le parti danneggiate dell'articolazione e le sostituisce con componenti artificiali in metallo, plastica o ceramica.

L'obiettivo dell'intervento di artroplastica sostitutiva dell'anca è quello di alleviare il dolore, migliorare la mobilità e ripristinare la funzione dell'articolazione danneggiata. Dopo l'intervento chirurgico, i pazienti possono aspettarsi una significativa riduzione del dolore e un miglioramento della capacità di svolgere attività quotidiane come camminare, sedersi e salire le scale.

L'intervento di artroplastica sostitutiva dell'anca richiede una procedura chirurgica complessa e un periodo di recupero prolungato. I pazienti possono aspettarsi di trascorrere diversi giorni in ospedale dopo l'intervento chirurgico, seguito da diverse settimane o mesi di fisioterapia per aiutarli a rafforzare i muscoli e riacquistare la mobilità.

Come con qualsiasi intervento chirurgico, l'artroplastica sostitutiva dell'anca comporta alcuni rischi, tra cui infezione, coaguli di sangue, danni ai nervi o alle arterie e la possibilità che la protesi si allenti o si disalline nel tempo. Tuttavia, per molti pazienti, i benefici dell'intervento chirurgico superano i rischi associati.

In medicina, il cobalto è un elemento chimico che può essere utilizzato in alcuni trattamenti terapeutici. Il composto più comunemente usato è il cobalto-60, un isotopo radioattivo del cobalto, che viene utilizzato nella radioterapia per il trattamento di tumori e cancri. Viene anche utilizzato nelle apparecchiature mediche come i generatori di raggi gamma per la sterilizzazione di strumenti chirurgici e nel trattamento di alcune malattie infettive. Tuttavia, l'esposizione a quantità elevate di cobalto può essere dannosa per la salute umana, poiché può causare effetti avversi come danni ai tessuti e al DNA, aumentando il rischio di cancro.

L'articolazione dell'anca, nota anche come articolazione coxofemorale, è l'articolazione tra l'osso iliaco del bacino e la testa del femore. Si tratta di una articolazione di tipo sinoviale, che presenta una capsula articolare resistente e una cavità piena di liquido sinoviale per consentire un movimento fluido.

L'articolazione dell'anca è una delle più grandi e robuste del corpo umano, ed è responsabile della maggior parte del movimento dell'anca. Essa permette la flessione, l'estensione, l'abduzione, l'adduzione, la rotazione interna ed esterna della gamba.

La testa del femore si articola con la cavità acetabolare dell'osso iliaco, che è circondata da un anello di cartilagine fibrosa noto come labbro acetabolare. Tra la testa del femore e la cavità acetabolare si trova una membrana sinoviale che produce il liquido sinoviale per lubrificare l'articolazione.

L'articolazione dell'anca è stabilizzata da diversi legamenti, tra cui il legamento iliofemorale (o di Bigelow), il legamento pubofemorale e il legamento ischiofemorale. Questi legamenti aiutano a mantenere l'articolazione stabile durante i movimenti dell'anca.

Le patologie che possono colpire l'articolazione dell'anca includono l'artrite, la borsite, le lesioni traumatiche e la displasia congenita dell'anca. Il trattamento di queste condizioni può variare dall'uso di farmaci antinfiammatori non steroidei (FANS) alla fisioterapia, all'iniezione di corticosteroidi nella capsula articolare e, in casi gravi, alla sostituzione totale o parziale dell'articolazione.

Il polietilene è un tipo di plastica comunemente utilizzata in campo medico, specialmente per la produzione di dispositivi ortopedici come articolazioni artificiali e componenti di protesi. È un polimero termoplastico lineare costituito da unità monomeriche di etilene (-CH2-CH2-).

Il polietilene è apprezzato per le sue proprietà meccaniche, come la resistenza all'usura e alla fatica, nonché per la sua biocompatibilità e resistenza alla corrosione. Tuttavia, la durata a lungo termine di alcuni dispositivi in polietilene può essere influenzata dalla degradazione del materiale indotta dallo stress o dall'attrito, che può portare alla liberazione di particelle ultrafini e all'insorgenza di reazioni avverse nel tessuto circostante.

Esistono diversi tipi di polietilene utilizzati in medicina, come l'ultra-alto peso molecolare (UHMWPE), il polietilene ad alta densità (HDPE) e il polietilene a bassa densità (LDPE). Ciascuno di essi presenta proprietà leggermente diverse che li rendono più o meno adatti a specifiche applicazioni cliniche.

In anatomia, un'articolazione (o giuntura) è l'area di connessione tra due o più ossa. Le articolazioni consentono diversi gradi di movimento e possono essere classificate in base al loro grado di mobilità:

1. Articolazioni sinoviali: queste sono le articolazioni mobili, che presentano una cavità piena di liquido sinoviale per ridurre l'attrito durante il movimento. Esempi includono ginocchia, spalle, polsi e caviglie.

2. Articolazioni fibrose: queste articolazioni hanno poca o nessuna mobilità. Sono costituite da tessuto connettivo denso che fissa saldamente le ossa insieme. Esempi includono le articolazioni della volta cranica e quelle tra le vertebre nella colonna vertebrale.

3. Articolazioni cartilaginee: queste articolazioni hanno una piccola quantità di movimento e sono costituite da strati sottili di cartilagine che ricoprono le estremità ossee a contatto. Esempi includono le articolazioni tra le costole e lo sterno (sternocostali) e quelle tra i dischi intervertebrali nella colonna vertebrale.

Le articolazioni possono anche essere classificate in base alla loro forma e complessità, come ad esempio:

- Articolazioni a sella: hanno una forma simile a una sella ed è presente un'ampia gamma di movimento (ginocchia umane).
- Articolazioni piane: hanno superfici articolari piatte o leggermente concave, consentendo il movimento di scivolamento o rotazione (articolazioni acromioclavicolare e sternoclavicolare).
- Articolazioni a troclea: presentano una superficie ossea a forma di cilindro con un'estremità arrotondata che si adatta perfettamente in una cavità a forma di U (gomito umano).
- Articolazioni enartrosi: hanno una testa sferica che ruota all'interno di una cavità concava (spalla e anca umane).

In campo medico e dentistico, un'protesi ed impianto si riferisce a una struttura artificiale che viene inserita chirurgicamente nel corpo per sostituire una parte mancante o danneggiata del corpo. Gli impianti sono generalmente realizzati in materiali biocompatibili come il titanio, che possono integrarsi saldamente con l'osso circostante formando un'unione ossea stabile e duratura.

Nel caso specifico della protesi dentale, l'impianto è solitamente una vite filettata in titanio che viene inserita nell'osso mascellare o mandibolare per sostituire la radice di un dente mancante. Una volta guarito il sito implantare, può essere avvitato o cementato un pilastro sull'impianto, su cui verrà successivamente fissata una corona protesica che riprodurrà l'aspetto e la funzione del dente originale.

Gli impianti possono anche essere utilizzati per sostenere ponti o protesi complete, fornendo un'alternativa alla dentiera tradizionale e offrendo maggiore comfort, stabilità e funzionalità.

In sintesi, la definizione di "protesi ed impianti" si riferisce a una procedura chirurgica che prevede l'inserimento di una struttura artificiale nel corpo per sostituire una parte mancante o danneggiata, con l'obiettivo di ripristinare la funzione e l'aspetto estetico del corpo.

"Encyclopedias as Topic" non è una definizione medica. È in realtà una categoria o un argomento utilizzato nella classificazione dei termini medici all'interno della Medical Subject Headings (MeSH), una biblioteca di controllo dell'vocabolario controllato utilizzata per l'indicizzazione dei documenti biomedici.

La categoria "Encyclopedias as Topic" include tutte le enciclopedie e i lavori simili che trattano argomenti medici o sanitari. Questa categoria può contenere voci come enciclopedie mediche generali, enciclopedie di specialità mediche specifiche, enciclopedie di farmacologia, enciclopedie di patologie e così via.

In sintesi, "Encyclopedias as Topic" è una categoria che raccoglie diverse opere di consultazione che forniscono informazioni complete e generali su argomenti medici o sanitari.

Un impianto dentale endoosseo endodontico è un tipo specifico di impianto utilizzato in odontoiatria e chirurgia maxillofacciale. Si tratta di una vite generalmente realizzata in titanio che viene inserita chirurgicamente nell'osso mascellare o mandibolare per fornire un ancoraggio artificiale a cui può essere avvitato un dente protesico.

La parola "endoosseo" si riferisce al fatto che l'impianto è posizionato all'interno dell'osso (ossia, endo- significa "dentro" e osseo si riferisce all'osso). L'aggettivo "endodontico", invece, indica che questo tipo di impianto è specificamente progettato per essere utilizzato in combinazione con trattamenti endodontici, cioè terapie volte a trattare le patologie dei tessuti interni del dente (polpa dentaria e canali radicolari).

In particolare, un impianto dentale endoosseo endodontico viene posizionato all'interno della radice di un dente precedentemente trattato con una terapia endodontica, al fine di preservare la struttura del dente naturale e prevenirne la frattura o l'estrazione. Questa procedura può essere raccomandata quando il dente ha subito un trauma grave, presenta lesioni estese a carico della corona o è soggetto a ripetute infezioni malgrado i trattamenti endodontici precedenti.

L'impianto dentale endoosseo endodontico offre diversi vantaggi, tra cui il mantenimento della struttura del dente naturale, la preservazione dell'osso mascellare o mandibolare e la riduzione del rischio di fratture o complicanze associate all'estrazione del dente. Tuttavia, come per qualsiasi intervento chirurgico, esistono anche potenziali rischi e complicanze, quali l'infezione, il dolore, il gonfiore e la possibilità di danni ai nervi o ai vasi sanguigni circostanti. Pertanto, è fondamentale consultare un professionista dentale qualificato per valutare attentamente i benefici e i rischi associati a questa procedura e determinare se sia la scelta terapeutica più appropriata per il proprio caso clinico.

Un impianto dentale sottoperiosteo, noto anche come impianto endosseo subperiosteo o impianto transmucoso, si riferisce a un tipo specifico di impianto dentale che viene posizionato nell'osso mascellare o mandibolare in una procedura chirurgica mini-invasiva. Rispetto agli impianti endossei tradizionali, che richiedono l'esposizione dell'osso alveolare durante la procedura di installazione, gli impianti sottoperiostei vengono inseriti attraverso la gengiva, mantenendo così l'integrità della membrana mucosa e del periostio.

Questo approccio presenta diversi potenziali vantaggi, tra cui:

1. Riduzione del trauma chirurgico: Poiché la procedura è mini-invasiva, il trauma chirurgico è minore rispetto agli impianti endossei tradizionali. Di conseguenza, i pazienti possono sperimentare un minor dolore post-operatorio e un tempo di guarigione più breve.
2. Aumento della velocità dell'osteointegrazione: Gli impianti sottoperiostei sembrano promuovere una maggiore vascolarizzazione e un aumento del flusso sanguigno locale, il che può accelerare il processo di osteointegrazione.
3. Maggiore flessibilità nella pianificazione del trattamento: Poiché non è necessaria alcuna incisione ossea per posizionare l'impianto, questa procedura può essere eseguita in pazienti con una quantità limitata di osso residuo o con strutture ossee danneggiate.
4. Riduzione del rischio di complicanze: Poiché la membrana mucosa e il periostio rimangono intatti durante l'intervento, il rischio di infezioni e altre complicanze post-operatorie può essere ridotto.

Tuttavia, è importante notare che gli impianti sottoperiostei presentano anche alcuni svantaggi, come una maggiore difficoltà tecnica durante l'intervento chirurgico e un rischio più elevato di movimenti dell'impianto durante il processo di guarigione. Inoltre, la letteratura scientifica sull'efficacia e la sicurezza a lungo termine degli impianti sottoperiostei è ancora limitata, pertanto sono necessari ulteriori studi clinici per confermare i loro potenziali vantaggi.

Un impianto dentale è un dispositivo medico protesico utilizzato in odontoiatria per sostituire la radice di un dente mancante. Di solito è realizzato in titanio, un materiale ben tollerato dal corpo umano e noto per la sua biocompatibilità. L'impianto viene inserito chirurgicamente nell'osso della mascella o della mandibola dove era presente il dente perso.

Dopo l'inserimento, l'impianto si integra con l'osso circostante attraverso un processo noto come osteointegrazione, che può richiedere diverse settimane o mesi. Una volta che questo processo è completo, l'impianto funge da base per il fissaggio di una corona artificiale, un ponte o una protesi dentaria rimovibile, fornendo così un supporto solido e duraturo per la masticazione e la fonazione.

Gli impianti dentali offrono diversi vantaggi rispetto ad altre opzioni di trattamento come ponti e protesi mobili, poiché non richiedono il sacrificio di denti sani adiacenti per l'ancoraggio e tendono a fornire una maggiore stabilità e comfort nel tempo. Tuttavia, l'inserimento di un impianto dentale richiede un intervento chirurgico e può comportare rischi e complicanze come infezioni, sanguinamento, gonfiore o lesioni nervose, sebbene tali eventi siano generalmente rari quando il trattamento è eseguito da professionisti qualificati.

In anatomia, le ossa mascellari si riferiscono a un paio di strutture ossee che formano la mascella superiore o massiccia. Ognuna delle due ossa mascellari contribuisce alla formazione della cavità orbitaria, del pavimento della cavità nasale e del palato duro. Inoltre, l'osso mascellare contiene i denti superiori (incisivi, canini, premolari e molari) ed è coinvolto nella funzione masticatoria.

L'osso mascellare è costituito da una porzione corpo e due processi: il processo zigomatico e il processo palatino. Il processo zigomatico si articola con l'osso zigomatico, mentre il processo palatino si unisce al suo omologo per formare il palato duro.

In sintesi, le ossa mascellari sono importanti strutture ossee che svolgono un ruolo cruciale nella funzione masticatoria, nell'articolazione facciale e nella formazione di varie cavità craniofacciali.

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In odontoiatria, un dente è definito come una struttura calcificata e dura composta da diversi tessuti, inclusi dentina, cemento e smalto. I denti sono organi dei mammiferi che svolgono un ruolo fondamentale nella masticazione, nella fonazione e nell'estetica del viso. Un dente tipico ha una corona esposta, ricoperta di smalto, e una o più radici impiantate nell'osso alveolare della mascella o della mandibola. La cavità pulpare all'interno del dente contiene vasi sanguigni e nervi sensoriali che forniscono innervazione e irrorazione sanguigna alla polpa dentale. Gli esseri umani generalmente hanno 32 denti permanenti, inclusi incisivi, canini, premolari e molari, ognuno con funzioni distinte nella masticazione e nella deglutizione.

Gottlieb S. Leventhal, Titanium, a metal for surgery, in J Bone Joint Surg Am, 33-A, n. 2, 1951, pp. 473-474. ^ J.A. von ... EN) Yuan JC, Sukotjo C, Occlusion for implant-supported fixed dental prostheses in partially edentulous patients: a literature ... Goodacre, C. J.; Bernal, G.; Rungcharassaeng, K.; Kan, J. Y. K., Clinical complications with implants and implant prostheses, ... and screw-retained prostheses: Systematic review and meta-analysis, in Journal of Clinical Periodontology, vol. 40, n. 3, 2013 ...

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