Un'operazione neurologica che elimina le TEMPORAL anteriore LOBE compresi strutture temporale mediale di CEREBRAL CORTEX; amigdala; ippocampo, e l'adiacente giro paraippocampale. Questa procedura è generalmente usato per il trattamento di epilessia, epilessia (temporale intrattabile TEMPORAL LOBE).
Treatment of chronic, una grave e refrattaria disturbi psichiatrici da rimozione chirurgica o l ’ interruzione del trattamento di talune regioni o percorsi nel cervello, specialmente nei lobi prefrontali.
Localization-related (una forma di epilessia focale), caratterizzata da convulsioni ricorrenti dovute focolai nel lobo temporale, più comunemente dal suo aspetto mesial. Un'ampia varietà di fenomeni psichici possono essere associate, inclusi illusioni, allucinazioni, dyscognitive Stati e affettivi. La maggior parte delle esperienze crisi convulsiva parziale complessa (vedere epilessia complesso PARZIALE), origine dal lobo temporale. Epilessia del lobo temporale eziologia come possono essere classificate dalla cryptogenic, familiari, o sintomatica (ossia, riguarda un identificato patologia o lesione). (Da Adams et al., i Principi di Neurologia, Ed, sesto p321)
Abbassare parte laterale del responsabile, emisfero cerebrale uditivi e olfattivi semantico elaborando. E 'inferiore ragade laterali e anteriore all'osso occipitale LOBE.
Un barbiturico con proprietà sedative ipnotica (ma non dei tranquillanti). Eventi avversi sono principalmente una conseguenza del dose-dipendente depressione del SNC e del rischio di dipendenza con l 'uso continuato e' alto. (Dal Martindale, La Farmacopea Extra, trentesimo Ed, p565)
Una sindrome neurocomportamentali associati a disfunzione bilaterale lobo temporale mediale. Le manifestazioni cliniche includono esplorazione orale nel comportamento esplorativo tattile; ipersessualità; bulimia; memoria DISORDERS; placidity; e l'incapacità di riconoscere oggetti o facce. Questo disturbo possono derivare da una varietà di patologie, compresi craniocerebral cranico; infezione; ALZHEIMER; morbo a malattia del cervello; DISORDERS e cerebrovascolari.
Un processo patologico di indurimento o fibrosi di una struttura anatomica, spesso una nave o un nervo scoperto.
Registrazione di correnti elettriche sviluppato nel cervello tramite elettrodi applicato alla testa, alla superficie del cervello o posizionati dentro la sostanza del cervello.
Manifestazioni comportamentale di dominio in cui c'è uso preferenziale e superiore funzionamento di sinistra o destra, come il miglior uso della mano destra o piede destro.
Cliniche o subclinica disturbi della funzione cerebrale dovuta a un tratto, anomali, eccessiva, e disorganizzato secrezione delle cellule cerebrali. Le manifestazioni cliniche si annoverano alterata motore, e sul paranormale sensoriali, convulsioni ricorrenti sono comunemente chiamata epilessia o "crisi".
Metodo non invasivo di anatomia interna basata sul principio che nuclei atomici nel un forte campo magnetico impulsi di assorbire l'energia e li emettono onde radio che può essere ricostruito in immagini computerizzate. Il concetto include protone giro tomographic tecniche.
L'infibulazione di tessuto polmonare inclusi polmoni lobectomia parziale o totale.
Disturbi cognitivi incluso delirio, demenza, e altri disturbi cognitivi. Questi possono essere il risultato di attivo usare, traumi o altre cause.
Prove atte a valutare funzione neurologica associata ad alcuni comportamenti. Vengono usati in caso di disfunzioni cerebrali o danneggiamento e disturbi al sistema nervoso centrale o lesioni.
Un disturbo caratterizzato dal ricorrenti crisi parziali segnato da una compromissione della capacità cognitiva). Durante la crisi l'individuo può provare un'ampia varietà di fenomeni paranormali incluso formato allucinazioni, illusioni, deja 'vu, intensa sentimenti, confusione e disorientamento spaziale. Focali attivita' motorie, alterazioni sensoriali e automatismo possono anche verificarsi spesso derivano dalla crisi convulsiva parziale complessa focolai in uno o entrambi i lobi temporali. L ’ eziologia sia idiopatica (epilessia) o parziale cryptogenic complesso come un'altra manifestazione di una lesione focale complesso parziale sintomatica corticale (epilessia). (Da Adams et al., i Principi di Neurologia, Ed, sesto pp317-8)
Emisfero cerebrale dominanza di uno sopra l'altra in funzioni cerebrali.
Una condizione caratterizzata da una disfunzione cerebrale o di danni, di solito di tre mesi o più. Potenziale eziologia includono cervello INFARCTION, certi DISORDERS neurodegenerativa; craniocerebral cranico; anossia, secchiona, encefalite, certi neurotossicità sindromi; disordini metabolici (vedere cervello DISEASES metabolica); e altre malattie.
Chirurgia endoscopica della cavita 'pleurica effettuati con la visualizzazione tramite trasmissione video.
Un disturbo caratterizzato da episodi ricorrenti di parossistica disfunzione cerebrale dovuta a un tratto, disordinata e eccessiva secrezione neuronale. Epilessia sistemi sono generalmente in base alla classificazione: (1) caratteristiche cliniche dei episodi di attacchi epilettici (convulsioni), eziologia (2) (ad esempio, il disturbo post traumatico), (3) zona anatomica di crisi (ad esempio, epilessia del lobo frontale), (4) tendenza a diffondersi ad altre strutture nel cervello, e 5 schemi temporale (ad esempio l ’ epilessia). (Notturna di Adams et al., i Principi di Neurologia, Ed, sesto p313)
Un'operazione eseguita sul sistema nervoso o le sue parti.
A forma di mandorla gruppo di nuclei basale anteriore al INFERIOR SUONA DEL VENTRICLE laterale del TEMPORAL LOBE, l'amigdala è parte del sistema limbico.
La capacità di imparare e a che fare con situazioni nuove e per trattare efficacemente i compiti che hanno coinvolto astrazioni.
Trasformazioni che incidono sulla patologico pazienti dopo intervento chirurgico. Possono o non possono essere correlati alla malattia per cui l'operazione è stata fatta, e possono anche essere diretto dei risultati dell'intervento.
Il periodo dopo un intervento chirurgico.
Convulsioni febbrili si verificano durante questo episodio. - E 'molto comune, che riguardano 2-5% dei bambini di età compresa tra 3 mesi per cinque anni. Una malattia autosomica dominante schema di eredita' e 'stata identificata tra altre famiglie. La maggior parte sono semplici convulsioni febbrili (generalmente definita come l ’ unica crisi generalizzate, con una durata di meno di 30 minuti). Complesso convulsioni febbrili sono caratterizzata dalla comparsa focale, durata superiore a 30 minuti, e / o più di una crisi in un periodo di 24 ore. La probabilità di sviluppare l ’ epilessia (cioè per un nonfebrile disturbi convulsivi) seguire semplici convulsioni febbrili è basso. Complesso convulsioni febbrili sono associati a un ’ aumentata incidenza di epilessia (da Menkes, Versione del Bambino Neurologia, Ed, p784) 5
Un innalzamento delle GRAY problema si estende per tutta la lunghezza del piano del TEMPORAL SUONA VENTRICLE laterale (vedere anche TEMPORAL LOBE). L'ippocampo, subiculum e DENTATE circonvoluzione costituiscono la formazione dell'ippocampo. A volte gli autori comprendono CORTEX entorinale nella formazione dell'ippocampo.
Il Premio Nobel è un riconoscimento internazionale annuale per eccellenza nelle aree della fisica, chimica, fisiologia o medicina, letteratura, pace e economia, istituito dalla volontà del chimico e filantropo svedese Alfred Nobel.
Lavora con informazioni articoli su argomenti in ogni campo della conoscenza, di solito organizzate in ordine alfabetico, o un lavoro simile limitata ad un particolare campo o soggetto. (Dal ALA glossary of Library and Information Science, 1983)
Discussioni, descrizioni o cataloghi di manifestazioni pubbliche rappresentate o oggetto di un determinato argomento.
Ospedali speciali che forniscono assistenza alla paziente malata di mente.
Il disco rigido di animali marini comprese molluschi, le tartarughe; siamo; e crostacei.
Periodo tra il 1901 attraverso 2000 della comune era.

La lobotomia temporale anteriore, nota anche come amygdalohippocampectomia stereotassica o procedure di tipo limbico, è un intervento chirurgico del cervello che comporta l'asportazione o la lesione delle strutture cerebrali del lobo temporale, in particolare l'amigdala e l'ippocampo. Questa procedura è stata storicamente utilizzata per il trattamento di una varietà di disturbi mentali, come depressione resistente al trattamento, disturbo bipolare, schizofrenia e altri disturbi dell'umore e del comportamento. Tuttavia, a causa dei suoi effetti collaterali significativi e della scarsa selettività delle lesioni, la lobotomia temporale anteriore è caduta in disuso e oggi viene considerata una forma obsoleta di trattamento neurochirurgico. Gli effetti collaterali dell'intervento possono includere cambiamenti significativi della personalità, della motivazione, dell'emotività e del comportamento sociale, nonché deficit cognitivi e memoria.

La psicochirurgia è un ramo della neurochirurgia che si occupa delle procedure chirurgiche sul cervello finalizzate al trattamento di disturbi mentali o comportamentali. Queste procedure prevedono la lesione o la stimolazione di specifiche aree cerebrali con lo scopo di modificarne il funzionamento.

Una delle tecniche più note di psicochirurgia è la lobotomia, un intervento chirurgico che consiste nel taglio o nella sezione dei collegamenti nervosi tra i lobi frontali e il resto del cervello. Questa procedura era stata utilizzata in passato per trattare alcune forme di malattie mentali gravi, come la schizofrenia, ma è caduta in disuso a causa degli effetti collaterali spesso invalidanti e dell'avvento di farmaci più efficaci ed efficienti.

Oggi, la psicochirurgia viene utilizzata solo in casi selezionati e dopo un'attenta valutazione multidisciplinare dei pazienti. Tra le procedure attualmente utilizzate ci sono la stimolazione cerebrale profonda (DBS) e la termocoagulazione, che prevedono l'uso di elettrodi o di calore per modificare l'attività di specifiche aree cerebrali. Queste tecniche vengono utilizzate principalmente per il trattamento di disturbi neurologici gravi e resistenti ai farmaci, come la malattia di Parkinson, la distonia, i tic cronici e l'epilessia.

È importante sottolineare che la psicochirurgia è un'opzione terapeutica estrema e che deve essere considerata solo dopo aver esaurito tutte le altre opzioni di trattamento disponibili. Inoltre, deve essere eseguita solo da neurochirurghi esperti e in centri specializzati, con la partecipazione attiva del paziente e della sua famiglia nella decisione terapeutica.

L'epilessia del lobo temporale (TLE) è un tipo specifico di epilessia focale, che origina da una sovraeccitazione elettrica nel lobo temporale del cervello. Il lobo temporale si trova in ciascun emisfero cerebrale ed è implicato nella memoria, l'udito, il gusto e il linguaggio.

La TLE è caratterizzata da crisi ricorrenti che possono causare sintomi diversi a seconda della parte specifica del lobo temporale in cui origina la sovraeccitazione elettrica. Questi sintomi possono includere:

1. Sensazioni anomale (chiamate "aura") prima dell'inizio delle convulsioni, come cambiamenti nell'olfatto, nel gusto, nella visione o nell'umore.
2. Movimenti involontari di un lato del corpo, come torsioni della testa o del collo, scuotimento degli arti o contrazioni muscolari.
3. Perdita di coscienza o confusione mentale.
4. Memoria alterata o amnesia post-critica.
5. Sentimenti di déjà vu o jamais vu (sensazione di aver già vissuto o sperimentato una situazione nuova).
6. Alterazioni dell'umore, come ansia o depressione.
7. Cambiamenti nella personalità o nel comportamento.

La TLE è spesso resistente ai farmaci e può richiedere trattamenti aggiuntivi, come la chirurgia del cervello o la stimolazione cerebrale profonda. La causa più comune di TLE è una lesione cerebrale precoce, come un'encefalite o un trauma cranico, ma in alcuni casi l'origine della malattia può essere sconosciuta.

La diagnosi di TLE si basa su una combinazione di storia clinica, esami fisici e neurologici, test di imaging cerebrale (come risonanza magnetica o tomografia computerizzata) ed elettroencefalogramma (EEG). L'EEG può mostrare anomalie caratteristiche della TLE, come le onde lente focali o gli spike-and-wave.

Il lobo temporale è una regione del cervello situata in ciascun emisfero cerebrale, che gioca un ruolo importante nel processamento dell'udito, della memoria e del riconoscimento di stimoli visivi e uditivi complessi. Si trova vicino all'orecchio e prende il nome dal solco laterale (o fessura laterale), che lo divide dal lobo parietale.

Il lobo temporale è composto da diverse aree corticali, tra cui l'area di Wernicke, che è cruciale per la comprensione del linguaggio. Il lobo temporale include anche l'ippocampo e l'amigdala, due strutture sottocorticali che sono fondamentali per la formazione e il ricordo di ricordi a breve e a lungo termine, nonché per l'elaborazione delle emozioni.

Lesioni o danni al lobo temporale possono causare disturbi del linguaggio, della memoria e dell'elaborazione emotiva, a seconda della specifica area interessata. Ad esempio, la sindrome di Klüver-Bucy è una condizione rara che può verificarsi dopo danni all'amigdala e si manifesta con disturbi del riconoscimento degli oggetti e delle emozioni, iperoralità e aumento dell'appetito sessuale.

L'amobarbital è un farmaco appartenente alla classe dei barbiturici, che agiscono come depressori del sistema nervoso centrale. Viene utilizzato principalmente per il trattamento dell'insonnia e di alcuni tipi di epilessia.

Il farmaco agisce sul cervello riducendo l'eccitazione neuronale, rallentando l'attività cerebrale e producendo effetti sedativi, anticonvulsivi e ipnotici. Tuttavia, a causa dei suoi effetti collaterali e del potenziale di dipendenza e abuso, l'amobarbital è attualmente utilizzato solo raramente e in genere viene prescritto solo quando altri trattamenti si sono dimostrati inefficaci.

Gli effetti collaterali dell'amobarbital possono includere sonnolenza, vertigini, debolezza, confusione, problemi di memoria e coordinazione, nausea, vomito e cambiamenti di umore o comportamento. In dosi elevate o in caso di overdose, il farmaco può causare depressione respiratoria, coma e persino la morte.

L'amobarbital è disponibile sotto forma di compresse o soluzione per iniezione e deve essere utilizzato solo sotto la stretta supervisione di un medico. Il dosaggio e la durata del trattamento devono essere personalizzati in base alle esigenze individuali del paziente, alla sua età, al suo peso e alla sua salute generale.

La sindrome di Klüver-Bucy è un disturbo neurologico raro e complesso caratterizzato da una combinazione di sintomi, tra cui:

1. Iperoralezza (comportamento alimentare anomalo, come mettere oggetti in bocca o mangiare avidamente)
2. Ipersessualità (comportamenti sessuali disinibiti o inappropriati)
3. Acalculia (difficoltà nel calcolo mentale e nelle abilità aritmetiche)
4. Agnosia visiva (incapacità di riconoscere oggetti familiari pur mantenendo l'acuità visiva intatta)
5. Ipermetamorfosi (comportamento compulsivo di manipolare e classificare gli oggetti)
6. Disturbi dell'eloquio e del linguaggio
7. Amnesia (perdita di memoria a breve termine)
8. Apatia (mancanza di interesse o emozioni)
9. Disturbi della personalità

Questa sindrome è causata da lesioni bilaterali nel lobo temporale mediale, in particolare nell'amigdala e nel giro uncinato. Le cause più comuni delle lesioni sono traumi cranici, encefalite, tumori cerebrali o ictus. La sindrome di Klüver-Bucy è stata descritta per la prima volta dai neurologi Heinrich Klüver e Paul Bucy negli anni '50.

La sclerosi è un termine medico utilizzato per descrivere una condizione caratterizzata dalla formazione di cicatrici (lesioni note come "sclerosi") nei tessuti del corpo. Queste lesioni sono il risultato di un processo infiammatorio e di una risposta immunitaria anomala che causano danni ai miociti, i quali sono le cellule responsabili della conduzione degli impulsi nervosi.

La sclerosi può colpire diversi sistemi del corpo, ma il termine è spesso associato a due condizioni specifiche: la sclerosi multipla (SM) e la sclerodermia.

Nella SM, il sistema nervoso centrale (il cervello e il midollo spinale) è interessato dalla formazione di lesioni multiple disseminate in diverse aree del sistema. Queste lesioni possono causare una vasta gamma di sintomi, tra cui debolezza muscolare, intorpidimento, formicolio, problemi di vista, difficoltà di equilibrio e coordinazione, e problemi cognitivi.

Nella sclerodermia, invece, è il tessuto connettivo a essere interessato dalla formazione di cicatrici. Questa condizione può colpire la pelle, i muscoli, le articolazioni, i polmoni, il cuore, i reni e il tratto gastrointestinale, causando sintomi come rigidità articolare, indurimento della pelle, difficoltà di deglutizione, dolore toracico e problemi respiratori.

In generale, la sclerosi è una condizione cronica e progressiva che può avere un impatto significativo sulla qualità della vita delle persone colpite. Tuttavia, esistono trattamenti e terapie disponibili per gestire i sintomi e rallentare la progressione della malattia.

L'elettroencefalografia (EEG) è un esame diagnostico non invasivo utilizzato per registrare l'attività elettrica del cervello. Viene eseguito attraverso l'applicazione di elettrodi leggeri e adesivi su specifiche aree del cuoio capelluto, che rilevano e amplificano i segnali elettrici generati dalle cellule cerebrali (neuroni). Queste informazioni vengono quindi trasformate in grafici o waveform visibili sullo schermo di un computer, fornendo una registrazione continua dell'attività cerebrale nel tempo.

L'EEG è particolarmente utile per la diagnosi e il monitoraggio di condizioni neurologiche come epilessia, encefalopatie, ictus, tumori cerebrali, sonnolenza e disturbi del sonno, traumi cranici, infezioni cerebrali e stato di coma. Inoltre, può essere utilizzato durante interventi chirurgici per monitorare la funzione cerebrale o per localizzare l'origine di crisi epilettiche focali.

L'esame è indolore, sicuro e privo di effetti collaterali, rendendolo un importante strumento di valutazione nelle pratiche cliniche e di ricerca.

In termini medici, la lateralità si riferisce alla preferenza o all'uso dominante di un lato del corpo rispetto all'altro in attività specifiche o generali. Questa preferenza può essere osservata in varie funzioni e movimenti corporei, come l'uso della mano, del piede, dell'occhio o dell'orecchio dominante.

La lateralizzazione è un processo di sviluppo che si verifica durante la crescita fetale e nell'infanzia, in cui il cervello e il sistema nervoso centrale maturano per controllare e coordinare i lati destro e sinistro del corpo. Di solito, ciò porta a una dominanza di un emisfero cerebrale rispetto all'altro, con la maggior parte delle persone che mostrano una dominanza della mano destra (destrimani) o, in misura minore, della mano sinistra (sinistrorsi).

La lateralità è un concetto importante nella valutazione e nel trattamento di diversi disturbi neurologici e ortopedici. Ad esempio, l'identificazione precoce della lateralizzazione atipica o dell'assenza di dominanza laterale può essere utile per la diagnosi e l'intervento in bambini con disturbi dello sviluppo come disprassia, disturbo dello spettro autistico o difficoltà di apprendimento.

In sintesi, la lateralità è la preferenza o il dominio funzionale di un lato del corpo rispetto all'altro, che si manifesta in varie attività e ha implicazioni importanti per lo sviluppo neurologico e motorio.

Il termine "attacchi" in medicina può riferirsi a diversi tipi di episodi acuti e transitori associati a varie condizioni di salute. Ecco alcuni esempi:

1. Attacco di panico: è un'improvvisa sensazione di paura intensa, disagio o ansia che raggiunge il picco in pochi minuti e durante la quale si possono manifestare sintomi fisici come palpitazioni, sudorazione, tremori, dolore al petto, difficoltà respiratorie, nausea, vertigini, sensazione di irrealtà o depersonalizzazione, paura di perdere il controllo o morire.
2. Attacco epilettico: è un'anomala attività elettrica del cervello che può causare convulsioni, perdita di coscienza, confusione mentale, alterazioni della vista, dell'udito o delle sensazioni, movimenti involontari o rigidità muscolare.
3. Attacco cardiaco: è un'interruzione dell'afflusso di sangue al cuore dovuta a un'ostruzione delle arterie coronariche, che può causare dolore toracico, mancanza di respiro, nausea, sudorazione e morte se non trattato tempestivamente.
4. Attacco ischemico transitorio (TIA): è un'interruzione temporanea del flusso sanguigno al cervello che può causare sintomi simili a quelli di un ictus, come debolezza o paralisi improvvisa di un braccio o una gamba, difficoltà di linguaggio, vertigini, perdita di equilibrio o vista offuscata, ma che durano solo pochi minuti o ore e non causano danni permanenti.
5. Attacco di asma: è un'improvvisa e intensa crisi di difficoltà respiratorie dovuta a un restringimento delle vie aeree dei polmoni, che può causare tosse, respiro sibilante, senso di oppressione al petto e ansia.
6. Attacco di gotta: è un'infiammazione acuta delle articolazioni dovuta alla formazione di cristalli di acido urico nelle articolazioni, che può causare dolore intenso, gonfiore, arrossamento e calore nella zona interessata.
7. Attacco di emicrania: è un'intensa e persistente cefalea accompagnata da nausea, vomito, fotofobia e altri sintomi neurologici, che può durare diverse ore o giorni.

La risonanza magnetica (MRI) è una tecnologia di imaging non invasiva che utilizza un campo magnetico potente, radiazioni ionizzanti né l'uso di raggi X, per produrre dettagliate immagini in sezione trasversale del corpo umano. Questa procedura medica fornisce immagini chiare e precise dei tessuti molli, degli organi interni, delle ossa e di altri componenti del corpo.

Durante l'esame, il paziente viene fatto distendere su un lettino all'interno di una macchina a forma di tubo chiamata tomografo a risonanza magnetica. Il tomografo è dotato di un grande magnete circolare che produce un campo magnetico e antenne che emettono e ricevono segnali radio.

Quando il paziente viene esposto al campo magnetico, gli atomi di idrogeno nei tessuti del corpo si allineano con il campo magnetico. Le antenne inviano impulsi di radiofrequenza che disturbano l'allineamento degli atomi di idrogeno. Quando le onde radio vengono interrotte, gli atomi di idrogeno ritornano al loro stato originale e rilasciano energia sotto forma di segnali radio. Le antenne rilevano questi segnali e un computer li utilizza per creare immagini dettagliate del corpo.

Le immagini MRI possono essere prese da diverse angolazioni e possono mostrare cambiamenti nelle dimensioni, forma e posizione dei vari organi e tessuti. Questa tecnologia è particolarmente utile per diagnosticare disturbi del sistema nervoso centrale, lesioni sportive, tumori, malattie delle articolazioni, cuore e vasi sanguigni, fegato, reni e ghiandole surrenali.

In sintesi, la risonanza magnetica è un potente strumento di imaging che utilizza campi magnetici e onde radio per creare immagini dettagliate dei tessuti interni del corpo, fornendo informazioni preziose sulla salute e sul funzionamento degli organi e dei sistemi del corpo.

La pneumonectomia è un intervento chirurgico maggiore in cui viene asportato completamente un polmone. Viene eseguita principalmente per trattare diversi tipi di patologie polmonari avanzate e non più rispondenti ad altre forme di terapia, come il cancro al polmone o l'enfisema grave e localizzato.

Durante la procedura, il torace viene aperto, i vasi sanguigni principali che irrorano il polmone da rimuovere vengono legati e recisi, quindi il bronco (l'aria conduce al polmone) viene sezionato. Infine, il polmone itself is dissected away from the surrounding structures and removed.

La pneumonectomia è un intervento chirurgico complesso con rischi e complicanze significativi, tra cui sanguinamento, infezione, danni ai tessuti circostanti e difficoltà respiratorie post-operatorie. Pertanto, viene riservata solo per quei pazienti che sono abbastanza forti da tollerare l'intervento chirurgico e non hanno altre condizioni mediche importanti che potrebbero aumentare il rischio di complicanze.

Di seguito sono fornite brevi definizioni mediche dei termini 'Delirium', 'Dementia', 'Cognitive Disorders' e 'Amnestic Disorders':

1. Delirium: Il delirio è uno stato acuto di compromissione dell'attenzione e della chiarezza del pensiero, spesso associato a confusione, allucinazioni, agitazione o sonnolenza. I sintomi del delirio possono svilupparsi rapidamente, di solito nell'arco di poche ore o giorni, e possono variare nel corso della giornata. Il delirio può essere causato da varie condizioni mediche, tra cui infezioni, disidratazione, farmaci, interventi chirurgici e lesioni cerebrali.

2. Demenza: La demenza è una sindrome caratterizzata da un declino progressivo e globale delle capacità cognitive, compreso il giudizio, la memoria, il linguaggio, la capacità di svolgere attività quotidiane e il riconoscimento dei volti o degli oggetti. La demenza può essere causata da varie malattie, tra cui la malattia di Alzheimer, le demenze vascolari, la demenza a corpi di Lewy e la demenza fronto-temporale.

3. Disturbi Cognitivi: I disturbi cognitivi sono un gruppo eterogeneo di condizioni che colpiscono una o più funzioni cognitive, come l'attenzione, la memoria, il linguaggio, il pensiero visuo-spaziale e l'esecuzione. Questi disturbi possono essere reversibili o irreversibili e possono derivare da varie cause, tra cui lesioni cerebrali, infezioni, malattie neurodegenerative, deficit nutrizionali e uso di sostanze.

4. Disturbi Amnestici: I disturbi amnesici sono una categoria di disturbi caratterizzati da un deficit della memoria a breve e/o a lungo termine, senza un significativo declino delle altre funzioni cognitive. Questi disturbi possono essere causati da varie condizioni, tra cui lesioni cerebrali, infezioni, malattie neurodegenerative, uso di sostanze e stress emotivo intenso.

In sintesi, i termini sopra elencati si riferiscono a diverse condizioni che colpiscono le funzioni cognitive del cervello. Mentre la demenza è un declino globale delle capacità cognitive, i disturbi cognitivi e amnesici possono interessare una o più funzioni cognitive specifiche. La causa di queste condizioni può variare notevolmente, pertanto è importante consultare un professionista sanitario qualificato per una diagnosi accurata e un trattamento appropriato.

I test neuropsicologici sono una serie di procedure standardizzate utilizzate per valutare e misurare vari aspetti della cognizione, ovvero il processo mentale che include l'attenzione, la memoria, il linguaggio, il problem solving, il pensiero percettivo, e le funzioni esecutive. Questi test sono ampiamente utilizzati nella neuropsicologia clinica per aiutare a diagnosticare e monitorare i disturbi neurologici o psichiatrici, come lesioni cerebrali, demenza, malattie mentali, ictus, e disturbi dell'apprendimento.

I test neuropsicologici possono essere somministrati individualmente o in gruppo, a seconda del setting clinico e delle esigenze del paziente. Di solito, vengono condotti da un professionista sanitario qualificato, come un neuropsicologo clinico, che ha ricevuto una formazione specializzata nella valutazione e nell'interpretazione dei risultati dei test.

I test possono essere di vario tipo, tra cui questionari, test di prestazione, osservazioni del comportamento, e scale di valutazione dell'umore e della personalità. Alcuni esempi comuni di test neuropsicologici includono il Mini-Mental State Examination (MMSE), il Wisconsin Card Sorting Test (WCST), e il Wechsler Adult Intelligence Scale (WAIS).

L'obiettivo dei test neuropsicologici è quello di fornire una valutazione oggettiva e standardizzata delle capacità cognitive del paziente, al fine di identificare eventuali deficit o aree di debolezza che possono essere correlate a un disturbo neurologico o psichiatrico sottostante. I risultati dei test possono anche essere utilizzati per monitorare il progresso del paziente nel tempo, per valutare l'efficacia delle terapie e degli interventi, e per fornire informazioni importanti sulla prognosi e sul piano di cura.

L'epilessia complessa parziale, nota anche come epilessia del lobo temporale o sindrome di Temporal Lobe Epilepsy (TLE), è un tipo specifico di epilessia focale, che si origina in una particolare area del cervello, chiamata lobo temporale. Questa condizione è caratterizzata da crisi ricorrenti e non provocate da attacchi epilettici che possono causare sintomi variabili, come modifiche della consapevolezza, alterazioni cognitive, emotive o sensoriali, movimenti involontari di un lato del corpo o comportamenti anomali.

Le crisi complesse parziali possono essere più difficili da controllare rispetto ad altri tipi di epilessia e possono avere un impatto significativo sulla qualità della vita delle persone colpite. Possono verificarsi anche crisi secondariamente generalizzate, che si diffondono dall'area iniziale di origine a tutto il cervello, causando una perdita di coscienza e movimenti convulsivi più evidenti.

La causa dell'epilessia complessa parziale può essere sconosciuta o associata a lesioni cerebrali, infezioni, malformazioni congenite, tumori o anomalie vascolari. Spesso, questa condizione è trattata con farmaci antiepilettici, ma in alcuni casi possono essere considerate opzioni terapeutiche più invasive, come la chirurgia dell'epilessia.

La dominanza emisferica in neurologia e psicologia si riferisce alla specializzazione funzionale predominante di un emisfero cerebrale sull'altro per l'elaborazione di determinate funzioni cognitive. In generale, l'emisfero sinistro è dominante per il linguaggio, la logica e l'analisi sequenziale, mentre l'emisfero destro è dominante per le abilità spaziali, la percezione visiva e la capacità di riconoscere i pattern. Tuttavia, va notato che questa non è una regola assoluta e che esistono ampie aree di sovrapposizione e cooperazione funzionale tra gli emisferi. La dominanza emisferica viene tipicamente determinata attraverso l'esame dei segni lateralize, come la preferenza manuale o oculare, o tramite tecniche di neuroimaging avanzate. È importante sottolineare che la dominanza emisferica non è un concetto dicotomico ma piuttosto un continuum funzionale, con diversi gradi e tipi di lateralizzazione che possono verificarsi in individui diversi.

Il Danno Cerebrale Cronico (Chronic Cerebral Damage) si riferisce a lesioni o malattie a lungo termine del cervello che causano una disfunzione persistente o un deterioramento delle capacità cognitive, fisiche o emotive. Questo tipo di danno può derivare da diversi fattori, come traumi cranici ripetuti, ictus, malattie neurodegenerative (come la sclerosi multipla o il morbo di Alzheimer), infezioni cerebrali, ipossia (mancanza di ossigeno al cervello) o intossicazione da sostanze chimiche.

I sintomi del Danno Cerebrale Cronico possono variare notevolmente a seconda della causa e dell'area specifica del cervello interessata, ma spesso includono difficoltà di memoria, pensiero e concentrazione; cambiamenti nel comportamento e nelle emozioni; problemi di linguaggio e comunicazione; deficit sensoriali (come vista o udito compromessi); debolezza muscolare, spasticità o paralisi; e difficoltà con le attività quotidiane.

Il trattamento del Danno Cerebrale Cronico dipende dalla causa sottostante e può includere farmaci per gestire i sintomi, terapie di riabilitazione (fisica, occupazionale o logopedica) per aiutare a recuperare le funzioni perdute, e interventi psicologici o sociali per supportare il benessere emotivo e l'adattamento alle nuove condizioni di vita. In alcuni casi, possono essere utilizzati dispositivi assistivi o adattamenti ambientali per facilitare la partecipazione alle attività quotidiane.

La chirurgia toracica assistita al video, nota anche come VATS (Video-Assisted Thoracic Surgery), è una tecnica minimamente invasiva utilizzata per operare sul torace e sui polmoni. Rispetto alla tradizionale chirurgia toracica aperta, la VATS comporta solitamente minor dolore post-operatorio, perdite di sangue ridotte, tempi di recupero più rapidi e cicatrici meno evidenti.

Durante l'intervento chirurgico assistito al video, il chirurgo inserisce un endoscopio (un tubo sottile dotato di una telecamera e di una fonte luminosa) attraverso piccole incisioni cutanee, generalmente tra i 1 e i 3 centimetri. L'endoscopio trasmette immagini ad alta definizione sul monitor, permettendo al chirurgo di visualizzare e operare sull'area interessata con strumenti speciali inseriti attraverso altre incisioni.

La VATS viene utilizzata per diversi tipi di procedure, come la biopsia polmonare, il resectoscopio dei linfonodi, la lobectomia (rimozione di un lobo del polmone) e la wedge resection (asportazione parziale di un segmento polmonare). Questa tecnica è ormai ampiamente accettata come alternativa sicura ed efficace alla chirurgia toracica aperta in molti casi. Tuttavia, la scelta della procedura dipende dalle condizioni del paziente e dalla complessità dell'intervento richiesto.

L'epilessia è un disturbo del cervello caratterizzato da episodi ricorrenti di convulsioni o anomalie temporanee della funzione cerebrale (spesso indicati come "attacchi"). Questi attacchi possono manifestarsi sotto forma di scosse muscolari ripetitive, perdita di coscienza, alterazioni sensoriali o cambiamenti comportamentali.

L'epilessia è causata da un'eccessiva attività elettrica nel cervello che si traduce in una serie di sintomi. Questa condizione può essere il risultato di una varietà di fattori, tra cui lesioni cerebrali, anomalie genetiche, infezioni cerebrali, tumori cerebrali o disfunzioni metaboliche. In alcuni casi, la causa dell'epilessia rimane sconosciuta.

La diagnosi di epilessia si basa generalmente su una combinazione di storia clinica dettagliata, osservazione diretta degli attacchi o registrazioni video-EEG (elettroencefalogramma), che monitorano l'attività elettrica del cervello. Nei casi più complessi, possono essere necessari ulteriori test di imaging come risonanza magnetica (RM) o tomografia computerizzata (TC) per escludere altre cause potenziali dei sintomi.

Il trattamento dell'epilessia si concentra principalmente sull'uso di farmaci antiepilettici per controllare le convulsioni e prevenire ulteriori episodi. In alcuni casi, possono essere raccomandati interventi chirurgici o altri trattamenti non farmacologici, come la stimolazione del nervo vago o diete speciali, a seconda della causa sottostante e della gravità dei sintomi.

È importante notare che l'epilessia è una condizione cronica che richiede un trattamento a lungo termine, ma molte persone con epilessia possono vivere una vita normale e produttiva una volta che i loro sintomi sono ben controllati.

Le procedure neurochirurgiche sono interventi chirurgici eseguiti sul sistema nervoso centrale (cervello e midollo spinale) o periferico (nervi cranici e spinali). Lo scopo di queste procedure può variare, ma generalmente mira a correggere condizioni patologiche come tumori cerebrali, aneurismi, malformazioni vascolari, lesioni del midollo spinale, ernie del disco, stenosi spinale, epilessia, disturbi del movimento e altri problemi neurologici.

Alcune procedure neurochirurgiche comuni includono la resezione di tumori cerebrali, clippage o coiling di aneurismi cerebrali, stabilizzazione della colonna vertebrale tramite fusioni o impianti di dispositivi come viti e piastre, decompressione del midollo spinale attraverso laminectomie o discectomie, e stimolazione cerebrale profonda per il trattamento di disturbi del movimento come la malattia di Parkinson.

La neurochirurgia è una specialità altamente specializzata che richiede una conoscenza approfondita dell'anatomia, fisiologia e patologia del sistema nervoso, nonché abilità tecniche avanzate per eseguire interventi chirurgici delicati ed efficaci.

Le amigdale sono una parte importante del sistema immunitario dell'organismo. Si tratta di ghiandole situate nella parte posteriore della gola, più precisamente nell'orofaringe, la cavità che si trova dietro al palato molle e davanti al retrobafaro.

Le amigdale sono costituite da tessuto linfoide, che contiene cellule specializzate nel riconoscere ed eliminare sostanze estranee, come batteri e virus. Sono organi vitali per il sistema immunitario in quanto aiutano a prevenire le infezioni del tratto respiratorio superiore.

Le amigdale possono essere di due tipi: le tonsille palatine, che sono quelle più grandi e facilmente visibili durante un'ispezione della gola, e le tonsille tubariche e fauciali, che si trovano in profondità nell'orofaringe.

In alcuni casi, le amigdale possono infiammarsi a causa di infezioni batteriche o virali, provocando un ingrossamento delle stesse e la comparsa di sintomi come difficoltà nella deglutizione, dolore alla gola, febbre e mal di testa. Questa condizione è nota come tonsillite e può richiedere un trattamento medico, inclusa l'asportazione chirurgica delle amigdale (tonsillectomia) in casi gravi o ricorrenti.

In medicina e neuroscienze, l'intelligenza è spesso definita come la capacità di un individuo di comprendere, imparare, utilizzare conoscenze, sperimentare, risolvere problemi e adattarsi a nuove situazioni. È una funzione cognitiva complessa che implica diverse abilità mentali, tra cui memoria, attenzione, percezione, linguaggio, pensiero e risoluzione dei problemi.

L'intelligenza può essere misurata attraverso test standardizzati come il Quoziente Intellettivo (QI), che confronta le prestazioni di un individuo con un gruppo di riferimento di pari età. Tuttavia, questa misura non tiene conto delle differenze individuali nella creatività, motivazione, personalità e altre caratteristiche che possono influenzare il modo in cui una persona utilizza la sua intelligenza.

È importante notare che l'intelligenza non è distribuita uniformemente all'interno della popolazione, ma segue piuttosto una distribuzione normale o gaussiana, con la maggior parte delle persone che si collocano intorno alla media e minoranze di individui che presentano livelli più alti o più bassi di intelligenza.

In sintesi, l'intelligenza è una capacità cognitiva complessa che include diverse abilità mentali e può essere misurata attraverso test standardizzati come il QI, sebbene questa misura non rifletta pienamente la complessità dell'intelligenza umana.

Le complicanze postoperatorie si riferiscono a problemi o condizioni avverse che possono verificarsi dopo un intervento chirurgico. Queste complicazioni possono variare notevolmente in termini di gravità e possono influenzare diversi sistemi corporei. Alcune complicanze postoperatorie comuni includono infezioni, sanguinamento, trombosi venosa profonda (TVP) o embolia polmonare (EP), lesioni nervose, difficoltà respiratorie, insufficienza d'organo e reazioni avverse a farmaci o anestetici.

Le complicanze postoperatorie possono essere causate da diversi fattori, come la presenza di condizioni mediche preesistenti, l'età avanzata del paziente, il tipo di intervento chirurgico e la durata dell'operazione. Inoltre, fattori legati al chirurgo, come la sua esperienza e competenza, possono anche influenzare il rischio di complicanze postoperatorie.

La prevenzione e il trattamento tempestivo delle complicanze postoperatorie sono fondamentali per garantire una ripresa ottimale del paziente dopo l'intervento chirurgico. Pertanto, è importante che i pazienti siano informati sui rischi potenziali associati alla loro procedura chirurgica e prendano misure per ridurre al minimo tali rischi.

Il periodo postoperatorio si riferisce al tempo immediatamente successivo a un intervento chirurgico, durante il quale il paziente è sotto la supervisione e la cura attenta del personale medico. Questa fase può essere ulteriormente suddivisa in diversi stadi, ognuno con le proprie caratteristiche distintive.

Il primo stadio, noto come periodo immediato o postoperatorio acuto, dura solitamente dalle prime ore dopo l'intervento fino a poche giornate. Durante questo periodo, il paziente è strettamente monitorato per rilevare eventuali complicanze immediate, come sanguinamento, infezioni o reazioni avverse all'anestesia. Vengono anche gestiti il dolore e altri sintomi postoperatori, come nausea e vomito.

Il secondo stadio, detto periodo intermedio, si protrae per diverse settimane dopo l'intervento. In questa fase, i pazienti iniziano a riprendersi gradualmente dagli effetti dell'anestesia e della procedura chirurgica stessa. Possono essere necessari ulteriori trattamenti per controllare il dolore, prevenire le infezioni e promuovere la guarigione dei tessuti.

Infine, il terzo stadio, o periodo di convalescenza, può durare diverse settimane o mesi, a seconda della natura dell'intervento chirurgico e delle condizioni generali di salute del paziente. Durante questo lasso di tempo, i pazienti continuano a riacquistare forza ed autonomia, tornando progressivamente alle loro attività quotidiane normali. Tuttavia, potrebbero essere ancora necessari controlli regolari con il medico per assicurarsi che la guarigione proceda senza intoppi e affrontare eventuali complicanze tardive.

Le convulsioni febbrili sono un tipo comune di convulsione che si verifica principalmente in bambini tra i 6 mesi e i 5 anni di età, spesso in risposta ad un'infezione virale che causa la febbre. Queste convulsioni sono caratterizzate da movimenti muscolari involontari e scossoni del corpo, che possono durare da pochi secondi a diversi minuti. Durante una convulsione febbrile, il bambino può anche diventare pallido, vomitare o perdere conoscenza.

Le convulsioni febbrili non sono considerate un segno di epilessia e nella maggior parte dei casi non causano danni a lungo termine al cervello o al corpo del bambino. Tuttavia, se il bambino ha una storia di convulsioni febbrili ricorrenti o se la convulsione dura più di 15 minuti, potrebbe essere necessario un trattamento medico immediato per ridurre il rischio di complicanze.

Le cause esatte delle convulsioni febbrili non sono ancora del tutto comprese, ma si ritiene che siano dovute a una combinazione di fattori genetici e ambientali. In generale, le convulsioni febbrili tendono a essere più comuni nei bambini con una storia familiare di convulsioni febbrili o epilessia.

Se si sospetta che il proprio figlio abbia una convulsione febbrile, è importante cercare immediatamente assistenza medica. Anche se la maggior parte delle convulsioni febbrili non causa danni a lungo termine, possono essere spaventose per i genitori e possono indicare una grave infezione sottostante che richiede un trattamento tempestivo.

L'ippocampo è una struttura a forma di cavalluccio marino situata all'interno dell'encefalo, più precisamente nel lobo temporale del cervello. Fa parte del sistema limbico ed è fortemente implicato in diversi processi cognitivi, tra cui la formazione della memoria a breve termine e il suo trasferimento nella memoria a lungo termine, nonché nella navigazione spaziale e nell'orientamento. L'ippocampo svolge un ruolo cruciale nel consolidare le informazioni ed è una delle prime aree cerebrali interessate dalle malattie neurodegenerative come l'Alzheimer. Lesioni o danni all'ippocampo possono causare deficit di memoria e disorientamento.

Il termine "Premio Nobel" non è propriamente una definizione medica, ma piuttosto un riconoscimento internazionale per i contributi eccezionali in diversi campi, tra cui la fisiologia o la medicina. Il Premio Nobel viene assegnato annualmente dalla Fondazione Nobel, secondo le volontà del testamento di Alfred Nobel, inventore della dinamite.

Il premio per la fisiologia o la medicina è gestito e assegnato dal Karolinska Institutet di Stoccolma, in Svezia. Viene conferito a uno o più scienziati viventi per "il loro importante lavoro che ha contribuito in modo significativo al bene dell'umanità attraverso la scoperta o l'invenzione nel campo della fisiologia o della medicina."

Pertanto, il Premio Nobel per la fisiologia o la medicina rappresenta un importante riconoscimento per i risultati eccezionali e innovativi che hanno avuto un impatto significativo sulla comprensione dei meccanismi biologici alla base della salute e delle malattie umane.

"Encyclopedias as Topic" non è una definizione medica. È in realtà una categoria o un argomento utilizzato nella classificazione dei termini medici all'interno della Medical Subject Headings (MeSH), una biblioteca di controllo dell'vocabolario controllato utilizzata per l'indicizzazione dei documenti biomedici.

La categoria "Encyclopedias as Topic" include tutte le enciclopedie e i lavori simili che trattano argomenti medici o sanitari. Questa categoria può contenere voci come enciclopedie mediche generali, enciclopedie di specialità mediche specifiche, enciclopedie di farmacologia, enciclopedie di patologie e così via.

In sintesi, "Encyclopedias as Topic" è una categoria che raccoglie diverse opere di consultazione che forniscono informazioni complete e generali su argomenti medici o sanitari.

Non sono in grado di fornire una definizione medica specifica per il termine "Exhibits as Topic" poiché non sembra essere un termine standard o una nozione riconosciuta nel campo della medicina. Il termine "exhibits" si riferisce generalmente a mostrare o presentare qualcosa, ma senza ulteriori contestualizzazioni o informazioni, non è possibile fornire una definizione medica precisa per questo termine utilizzato come argomento. Se può fornire maggiori dettagli o specificare meglio il contesto in cui è stato trovato questo termine, sarò lieto di aiutarla a chiarire il suo significato.

Gli ospedali psichiatrici sono strutture sanitarie specializzate nel fornire cure, trattamenti e servizi per le persone con disturbi mentali, disfunzioni emotive o comportamentali che non possono essere gestite adeguatamente in un ambiente di assistenza sanitaria generale. Questi ospedali offrono una gamma completa di servizi di salute mentale, tra cui valutazione, diagnosi, trattamento e riabilitazione per pazienti con varie condizioni psichiatriche, come depressione, ansia, disturbo bipolare, schizofrenia, disturbi della personalità e altri problemi di salute mentale gravi o cronici.

Gli ospedali psichiatrici possono essere suddivisi in due categorie principali: ospedali psichiatrici generali e unità psichiatriche all'interno degli ospedali generali. Gli ospedali psichiatrici generali sono strutture dedicate esclusivamente al trattamento dei pazienti con disturbi mentali, mentre le unità psichiatriche si trovano all'interno di ospedali generali e offrono servizi di salute mentale specifici per i pazienti che necessitano di cure acute o specializzate.

L'obiettivo principale degli ospedali psichiatrici è fornire un ambiente sicuro e terapeutico per i pazienti, permettendo loro di ricevere una valutazione completa e un trattamento appropriato per le loro condizioni. Questi ospedali possono offrire una varietà di trattamenti, tra cui farmaci, terapie individuali e di gruppo, programmi di riabilitazione e interventi psicosociali. Inoltre, gli ospedali psichiatrici possono anche fornire servizi di emergenza per le persone in crisi mentale o che rappresentano un rischio per se stesse o per gli altri.

Gli ospedali psichiatrici possono essere pubblici o privati, e la durata del soggiorno può variare a seconda della gravità della condizione del paziente e delle esigenze di trattamento. Alcuni pazienti possono richiedere un ricovero a breve termine per stabilizzare le loro condizioni, mentre altri potrebbero aver bisogno di un ricovero a lungo termine per ricevere cure e supporto continui.

In sintesi, gli ospedali psichiatrici sono strutture specializzate nel trattamento dei disturbi mentali, offrendo una gamma completa di servizi per la valutazione, il trattamento e il supporto dei pazienti. Questi ospedali forniscono un ambiente sicuro e terapeutico per i pazienti, permettendo loro di ricevere le cure appropriate per le loro condizioni e di tornare a vivere una vita produttiva e appagante.

In medicina, il termine "animal shells" non è comunemente utilizzato come definizione o concetto specifico. Tuttavia, in un contesto storico, potrebbe riferirsi all'uso di gusci di animali, come le conchiglie, nella pratica medica e terapeutica.

Ad esempio, i gusci di ostriche sono stati utilizzati in alcune culture per la preparazione di medicinali tradizionali, credendo che avessero proprietà curative per vari disturbi, come dolori articolari o problemi digestivi. Tuttavia, non esiste alcuna prova scientifica conclusiva a supporto di queste affermazioni.

In un altro contesto, i gusci di animali, come quelli dei crostacei, possono essere utilizzati in medicina rigenerativa e ingegneria tissutale per la produzione di biomateriali, poiché presentano proprietà meccaniche interessanti e possono favorire la crescita cellulare.

In sintesi, "animal shells" non è una definizione medica standardizzata, ma può riferirsi all'uso di gusci di animali in pratiche mediche tradizionali o come biomateriali in applicazioni moderne.

La frase "History, 20th Century" non è una definizione medica standard. Tuttavia, in un contesto storico-medico, potrebbe riferirsi allo studio ed esplorazione degli eventi, sviluppi e progressi significativi che hanno avuto luogo nel campo della medicina durante il XX secolo.

Il XX secolo è stato caratterizzato da notevoli scoperte e innovazioni mediche che hanno trasformato la pratica clinica e migliorato la salute globale. Alcuni esempi di tali sviluppi includono:

1. Scoperta dei germi e della teoria microbica delle malattie: Louis Pasteur e Robert Koch hanno contribuito in modo significativo alla comprensione del ruolo dei microrganismi nelle malattie infettive, portando allo sviluppo di vaccini e antibiotici.
2. Sviluppo di antibiotici: Il primo antibiotico, la penicillina, è stato scoperto da Alexander Fleming nel 1928, seguito da altri antibiotici come la streptomicina e la tetraciclina, che hanno rivoluzionato il trattamento delle infezioni batteriche.
3. Scoperta del DNA: James Watson e Francis Crick hanno scoperto la struttura a doppia elica del DNA nel 1953, aprendo la strada alla genetica molecolare e all'ingegneria genetica.
4. Sviluppo di tecniche di imaging medico: La tomografia computerizzata (TC), l'imaging a risonanza magnetica (MRI) e l'ecografia sono state introdotte nel XX secolo, fornendo strumenti preziosi per la diagnosi e il trattamento delle malattie.
5. Trapianti di organi: Il primo trapianto di rene riuscito è stato eseguito da Joseph Murray nel 1954, seguito da altri trapianti di organi come fegato, cuore e polmoni.
6. Terapia del cancro: La chemioterapia, la radioterapia e l'immunoterapia sono state sviluppate nel XX secolo, offrendo opzioni di trattamento più efficaci per i pazienti con cancro.
7. Vaccini: I vaccini contro il morbillo, la parotite, la rosolia (MMR), l'epatite B e l'Haemophilus influenzae tipo b (Hib) sono stati introdotti nel XX secolo, contribuendo a ridurre significativamente le malattie infettive.
8. Farmaci psicotropi: I farmaci antidepressivi triciclici, gli inibitori selettivi della ricaptazione della serotonina (SSRI) e i farmaci antipsicotici atipici sono stati sviluppati nel XX secolo, offrendo opzioni di trattamento più efficaci per i disturbi mentali.
9. Chirurgia mini-invasiva: La chirurgia laparoscopica e la chirurgia robotica sono state sviluppate nel XX secolo, riducendo il trauma chirurgico e migliorando i risultati per i pazienti.
10. Tecnologie di imaging: La tomografia computerizzata (TC), l'imaging a risonanza magnetica (MRI) e la tomografia ad emissione di positroni (PET) sono state sviluppate nel XX secolo, offrendo strumenti diagnostici più precisi e non invasivi.

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