Un tumore benigno della beta pancreatiche.. Insulinoma secerne eccesso INSULIN con conseguente ipoglicemia.
Un tumore benigno della ematiche delle isole pancreatiche. Di solito implica il INSULIN-producing ematiche beta del pancreas, come in un insulinoma, con conseguente Hyperinsulinism.
Tumore o cancro al pancreas. A seconda del tipo di regalo ematiche pancreatiche nel tumore, vari ormoni possono essere secreti: Glucagone da parte delle ematiche Alpha; INSULIN da ematiche beta del pancreas; e somatostatin dal SOMATOSTATIN-SECRETING. La maggior parte sono tranne il insulin-producing tumori maligni (insulinoma).
Irregolare di vocali di strutture microscopiche cellule endocrini sono sparsi per il pancreas tra i la acini. Ogni isoletta del Danubio è circondato da fibre del tessuto connettivo e penetrata da una rete di capillari. Primari siano quattro tipi di cellule. Il più abbondante cellule beta (50-80%) secernono INSULIN. Cellule alfa (5-20%) secernono glucagone. PP 10-35%) (le cellule pancreatiche producono Delta glucosio-dipendente (16,1%) secernono somatostatina.
Un acido 51-amino ormone del pancreas che gioca un ruolo importante nella regolazione del metabolismo del glucosio, direttamente inibendo la produzione endogena di glucosio (glicogenolisi; gluconeogenesi) e indirettamente sopprimendo la secrezione di glucagone e la lipolisi, nata l 'insulina è una proteina globulari comprende un' insulina monomero zinc-coordinated hexamer, ognuna contenente due catene, A (21 residui) e b) (30 residui insieme da due disolfuro titoli. L ’ insulina è usata come farmaco per controllare il diabete mellito insulino-dipendente (DIABETES mellito, tipo 1).
Una sindrome autosomiche caratterizzata dalla formazione di nuovi disorganizzato delle isole del pancreas e congenital Hyperinsulinism. E 'dovuto a delle isole pancreatiche focali. L' iperplasia dei emergente dal duttale strutture e formandone di nuove isole Di Langerhans. Le cellule delle isole pancreatiche mutazioni nel gene coinvolgere dei canali del potassio KCNJ11 o il legame dell ’ ATP nastro trasportatore Gene ABCC8, CHROMOSOME 11.
Una sindrome da un abbassamento anormale dei livelli del sangue GLUCOSIO cliniche ipoglicemia ha svariate eziologie. Grave ipoglicemia diano glucosio privazione del sistema nervoso centrale con conseguente sudando; parestesia; fame; disturbi mentali; convulsioni; coma; e anche morte.
Un tipo di cellula pancreatica rappresentando circa 80% delle cellule pancreatiche. Cellule beta secernono INSULIN.
Il pancreas glucosio-dipendente di circa 110 aminoacidi, a seconda della specie, e 'il precursore del rapporto proinsulina / insulina, prodotto attraverso ematiche beta del pancreas, e' composta in sequenza del N-Terminal B-chain, il collega C-peptide proteolytically rimovibili e le telopeptide A-chain. Contiene anche tre, due tra disulfide A-chain e B-chain. Dopo scollatura in due punti, l ’ insulina ed C-peptide sono i prodotti medicinali. Intatta proinsulina anche con basse bioactivity viene escreta in piccole quantità.
Una fonte d'energia fondamentale per gli organismi viventi. E 'naturale' frutta e altre parti di piante nel proprio Stato libero terapeuticamente è utilizzato in un fluido e nutriente sostituto.
Rimozione chirurgica del pancreas. (Dorland cura di), 28
Un trasporto di glucosio facilitatore che è espressa prevalentemente nel ematiche beta del pancreas, fegato e reni. Potrebbe funzionare come GLUCOSIO sensore di regolare INSULIN rilascio e l ’ omeostasi del glucosio.
Cresciuti in vitro di cellule del tessuto neoplastico. Se possono essere stabiliti come un tumore CELLULARE, possono essere riprodotte in colture cellulari a tempo indeterminato.
Un Calcium-Independent Phospholipase A2 gruppo che svolga un ruolo nella membrana ristrutturando e fosfolipidi omeostasi da controling i livelli di fosfatidilcolina nelle membrane cellulari di mammifero.
Un quasi sempre GLUCAGON-secreting derivante dal tumore maligno al pancreas. Alpha. E 'caratterizzato da una particolare eritema; migratori peso, stomatite, glossite; DIABETES mellito; hypoaminoacidemia; e normochromic normocytic anemia emolitica.
Il sale di gluconic acido. Il composto ha diverse, inclusa l ’ uso come un calcio in replenisher ipocalcemico Stati Uniti.
Un potente, ad azione prolungata somatostatina sintetico octapeptide analogo che inibisce la secrezione di ripensarci LA CRESCITA ed è usato per trattare i tumori; hormone-secreting DIABETES mellito; ipotensione, ipotensione ortostatica; Hyperinsulinism; hypergastrinemia; e dell'intestino tenue fistola.
Agente con una sulfonilurea ipoglicemico azioni e gli impieghi simili a quelli di clorpropamide. (Dal Martindale, La Farmacopea Extra, trentesimo Ed, p290)
Recettori cellulari superficiali che si legano glucagone con elevata affinità e innescare cambiamenti intracellulare che influenzano il comportamento di cellule. Attivazione dei recettori glucagone produce una serie di effetti indesiderati; il miglior capito e 'l'iniziazione di una complessa cascata enzimatica nel fegato che alla fine aumenta la disponibilità di glucosio a parti del corpo.
Una tipologia di Receptor-Like proteina tryosine phosphatases che contengono un riconoscimento RDGS-adhesion extracellulare e Motif una proteina citoplasmatica tirosina fosfato dominio.
Serina Endopeptidasi che ha una specificità per scollatura a arginina. E si abbatte su una varietà di prohormones incluso PRO-OPIOMELANOCORTIN, proluteinizing-hormone-releasing ormone, proenkephalins, prodynorphin e proinsulina.
Secretagogins sono EF mano MOTIF-containing calcium-binding proteine che hanno coinvolto nelle prime fasi migrazione neuronale e neurogenesi. Sono anche presente in molti organi adulti e nel cervello e neoplasie endocrine.
Una forma di neoplasia endocrina multipla caratterizzata dalla comparsa di tumori nei combinato le ghiandole paratiroidee, la ghiandola pituitaria e delle isole del pancreas, includono; segni clinici dell ’ ipercalcemia; iperprolattinemia; Cushing morbo; gastrinoma; e la Zollinger-Ellison. Questa malattia è dovuto loss-of-function del MEN1 Gene, un gene soppressore del tumore, tumore (GENI CHROMOSOME soppressore) 11 (Locus: 11q13).

L'insulinoma è un tumore raro, solitamente benigno (non canceroso), della parte delle isole di Langerhans del pancreas che produce e secerne insulina. Questo tumore provoca una produzione eccessiva di insulina, anche quando i livelli di glucosio nel sangue sono normali o bassi, il che può portare a episodi di ipoglicemia (bassi livelli di zucchero nel sangue). I sintomi più comuni dell'insulinoma includono sudorazione, fame e debolezza, specialmente dopo periodi di digiuno prolungato. La diagnosi viene confermata attraverso test specifici del sangue per misurare i livelli di insulina e glucosio durante un episodio di ipoglicemia. Il trattamento prevede generalmente la rimozione chirurgica del tumore, che porta a una guarigione completa nella maggior parte dei casi. Tuttavia, se il tumore è inoperabile o si diffonde ad altre parti del corpo (maligno), potrebbe essere necessario un trattamento aggiuntivo come la chemioterapia o la radio terapia.

Un adenoma insulare è un tipo raro di tumore benigno che si sviluppa nelle cellule delle isole di Langerhans all'interno del pancreas. Queste cellule sono responsabili della produzione dell'insulina, un ormone importante che regola i livelli di zucchero nel sangue.

L'adenoma insulare può causare una serie di sintomi, come il diabete mellito, l'ipoglicemia, la nausea, il vomito e il dolore addominale. Questi sintomi possono verificarsi quando il tumore produce troppa insulina o altri ormoni, interrompendo così il normale equilibrio metabolico del corpo.

La diagnosi di adenoma insulare si basa generalmente su una combinazione di esami di imaging, come la tomografia computerizzata (TC) o la risonanza magnetica (RM), e test di funzionalità surrenalica per valutare la produzione di ormoni. In alcuni casi, può essere necessaria una biopsia per confermare la diagnosi.

Il trattamento dell'adenoma insulare dipende dalla sua dimensione, localizzazione e gravità dei sintomi. Se il tumore è piccolo e non causa sintomi, può essere monitorato nel tempo con esami di imaging regolari. Tuttavia, se il tumore è grande o causa sintomi significativi, può essere necessario un intervento chirurgico per rimuoverlo. In alcuni casi, può anche essere necessaria una terapia medica per gestire i sintomi associati al tumore.

Le neoplasie del pancreas si riferiscono a un gruppo di condizioni caratterizzate dalla crescita anomala e non regolata delle cellule nel pancreas, che possono essere benigne o maligne. Il pancreas è una ghiandola a forma di pera situata nella parte superiore dell'addome, dietro lo stomaco, che svolge un ruolo importante nella digestione e nel metabolismo degli zuccheri.

Le neoplasie del pancreas possono essere classificate in due categorie principali: tumori esocrini e tumori endocrini. I tumori esocrini, noti come adenocarcinomi, rappresentano la maggior parte delle neoplasie maligne del pancreas e si sviluppano dalle cellule che producono enzimi digestivi. Questi tumori tendono a crescere lentamente ma possono invadere i tessuti circostanti e diffondersi ad altri organi (metastasi).

I tumori endocrini, invece, derivano dalle cellule che producono ormoni nel pancreas. Questi tumori sono generalmente meno comuni e possono essere benigni o maligni. Alcuni esempi di tumori endocrini del pancreas includono l'insulinoma, il gastrinoma e il glucagonoma.

I sintomi delle neoplasie del pancreas possono variare a seconda della localizzazione e dell'estensione del tumore. Alcuni segni e sintomi comuni includono:

* Dolore addominale persistente o episodico, che può irradiarsi alla schiena
* Perdita di peso involontaria
* Ittero (ingiallimento della pelle e del bianco degli occhi)
* Nausea e vomito
* Diminuzione dell'appetito
* Disfunzioni intestinali, come stitichezza o diarrea
* Febbre
* Debolezza e affaticamento

Il trattamento delle neoplasie del pancreas dipende dalla localizzazione, dall'estensione e dal tipo di tumore. Le opzioni terapeutiche possono includere la chirurgia, la radioterapia, la chemioterapia e la terapia mirata (per i tumori con specifiche alterazioni genetiche). In alcuni casi, se il tumore non può essere rimosso chirurgicamente o se si è diffuso ad altri organi, il trattamento può essere palliativo, con l'obiettivo di alleviare i sintomi e migliorare la qualità della vita.

Le Isole di Langerhans sono strutture microscopiche presenti nel pancreas, un organo ghiandolare situato nell'addome umano. Queste isole, anche conosciute come isole pancreatiche o corpi pancreatici, sono composte da diversi tipi di cellule endocrine che svolgono un ruolo cruciale nella regolazione dei livelli di glucosio nel sangue.

Esistono quattro principali tipi di cellule nelle Isole di Langerhans:

1. Cellule beta: Producono e secernono insulina, una hormona che abbassa i livelli di glucosio nel sangue.
2. Cellule alfa: Producono e secernono glucagone, una hormona che aumenta i livelli di glucosio nel sangue.
3. Cellule delta: Producono e secernono somatostatina, una hormona che inibisce la secrezione di insulina, glucagone e altri ormoni gastrointestinali.
4. Cellule PP (acronimo dell'inglese "Pancreatic Polypeptide"): Producono e secernono pancreatic polypeptide, una hormona che rallenta lo svuotamento gastrico e regola la secrezione di enzimi pancreatici.

Le Isole di Langerhans sono fondamentali per il mantenimento dell'omeostasi del glucosio nel corpo umano, e le disfunzioni o danni a queste cellule possono portare a condizioni patologiche come il diabete mellito.

L'insulina è un ormone peptidico prodotto dalle cellule beta dei gruppi di Langerhans del pancreas endocrino. È essenziale per il metabolismo e l'utilizzo di glucosio, aminoacidi e lipidi nella maggior parte dei tessuti corporei. Dopo la consumazione di cibo, in particolare carboidrati, i livelli di glucosio nel sangue aumentano, stimolando il rilascio di insulina dal pancreas.

L'insulina promuove l'assorbimento del glucosio nelle cellule muscolari e adipose, abbassando così i livelli di glucosio nel sangue. Inoltre, stimola la sintesi di glicogeno epatico e muscolare, la conversione di glucosio in glicogeno (glicogenosintesi), la conversione di glucosio in trigliceridi (lipogenesi) e la proteosintesi.

Nei soggetti con diabete mellito di tipo 1, il sistema immunitario distrugge le cellule beta del pancreas, causando una carenza assoluta di insulina. Nei soggetti con diabete mellito di tipo 2, l'insulino-resistenza si sviluppa a causa dell'inadeguata risposta delle cellule bersaglio all'insulina, che può portare a iperglicemia e altre complicanze associate al diabete.

La terapia sostitutiva con insulina è fondamentale per il trattamento del diabete mellito di tipo 1 e talvolta anche per quello di tipo 2, quando la glicemia non può essere adeguatamente controllata con altri farmaci.

La nesidioblastosi è una rara condizione caratterizzata dalla presenza di numerosi nesidioblasti, ossia gruppi di cellule endocrine pancreatiche immature, nelle isole del pancreas. Queste cellule possono produrre quantità eccessive di ormoni, principalmente insulina, che può causare ipoglicemia grave e ricorrente. La nesidioblastosi è considerata una forma di iperplasia delle cellule endocrine del pancreas e può essere presente alla nascita o svilupparsi durante l'infanzia o l'età adulta.

La causa esatta della nesidioblastosi non è nota, ma si pensa che possa essere dovuta a una combinazione di fattori genetici e ambientali. Alcuni casi possono essere associati a mutazioni in specifici geni, come il gene ABCC8 o il gene KCNJ11, che codificano per i sottounità del canale del potassio delle cellule beta del pancreas.

I sintomi della nesidioblastosi possono includere ipoglicemia grave e ricorrente, sudorazione, debolezza, tremori, confusione mentale, convulsioni e, in casi gravi, coma. La diagnosi può essere difficile e richiede spesso una combinazione di test, tra cui la misurazione dei livelli di ormoni nel sangue, l'imaging del pancreas e la biopsia del tessuto pancreatico.

Il trattamento della nesidioblastosi può essere complesso e richiede spesso una collaborazione tra diversi specialisti, tra cui endocrinologi, gastroenterologi e chirurghi. Il trattamento può includere la dieta, i farmaci per controllare l'ipoglicemia, come la diazosside o l'octreotide, e in alcuni casi, la rimozione parziale o totale del pancreas.

L'ipoglicemia è una condizione medica caratterizzata da un basso livello di zucchero nel sangue (glucosio), inferiore a 70 mg/dL. Il glucosio è la principale fonte di energia per il corpo e quando i suoi livelli diventano troppo bassi, può causare una varietà di sintomi come sudorazione, debolezza, confusione, tachicardia, fame e tremori.

L'ipoglicemia può verificarsi per diversi motivi, tra cui il mancato apporto di cibo, l'aumento dell'attività fisica, alcuni farmaci (come l'insulina nelle persone con diabete), malattie del fegato o altre condizioni mediche.

Il trattamento dell'ipoglicemia prevede generalmente l'assunzione di carboidrati semplici per aumentare rapidamente i livelli di glucosio nel sangue, come ad esempio bevande zuccherate o caramelle. In casi più gravi, può essere necessario un trattamento medico immediato, come una iniezione di glucagone o il ricovero in ospedale.

È importante che le persone con diabete controllino regolarmente i loro livelli di glucosio nel sangue e siano consapevoli dei segni e sintomi dell'ipoglicemia, poiché possono essere più a rischio di sviluppare questa condizione.

Le "cellule secernenti insulina" sono beta-cellule specifiche che si trovano all'interno dei grappoli delle isole pancreatiche, organuli situati nel pancreas endocrino. Queste cellule svolgono un ruolo chiave nella regolazione del metabolismo degli zuccheri nel corpo umano.

Le beta-cellule secernenti insulina riconoscono l'aumento dei livelli di glucosio nel sangue e rispondono producendo e secernendo insulina, un ormone che promuove l'assorbimento del glucosio da parte delle cellule per essere utilizzato come fonte di energia o immagazzinato per uso futuro.

Un deficit quantitativo o qualitativo nella funzione di queste cellule può portare a condizioni patologiche, come il diabete mellito di tipo 1, in cui l'organismo non produce abbastanza insulina o non ne risponde correttamente. Ciò può causare un aumento cronico dei livelli di glucosio nel sangue e una serie di complicazioni a lungo termine se non trattato adeguatamente.

La proinsulina è un precursore proteico inattivo della insulina, prodotto nel pancreas all'interno delle cellule beta del gruppo Langerhans. È sintetizzato come un singolo polipeptide che contiene una catena A e una catena B di insulina separate da un peptide C. Attraverso una serie di processi enzimatici, la proinsulina viene scissa per formare insulina e peptide C attivi, che vengono quindi secreti dalle cellule beta in risposta a stimoli come l'aumento dei livelli di glucosio nel sangue. La proinsulina inattiva è normalmente presente in piccole quantità nel plasma sanguigno e può essere utilizzata come marcatore per la funzione delle cellule beta nelle malattie come il diabete mellito. Tuttavia, livelli elevati di proinsulina possono indicare una ridotta capacità delle cellule beta di secernere insulina o un'alterazione della sua sintesi.

Il glucosio è un monosaccaride, o zucchero semplice, che serve come fonte primaria di energia per le cellule del corpo. È uno dei tre aldosi (sugari che contengono un gruppo aldeidico) che sono designati come hexose (contenenti sei atomi di carbonio), quindi è anche chiamato D-glucosio o destrosio.

Il glucosio nel corpo umano proviene principalmente dall'assorbimento dell'amido e dei disaccaridi presenti negli alimenti amidacei e dolciari, nonché dalla sintesi endogena attraverso un processo noto come gluconeogenesi, che si verifica principalmente nel fegato.

Il glucosio circola nel flusso sanguigno e viene trasportato nelle cellule con l'aiuto di insulina e altri ormoni. Una volta all'interno delle cellule, il glucosio subisce una serie di reazioni chimiche per essere convertito in ATP (adenosina trifosfato), la molecola che fornisce energia alle cellule.

Il glucosio svolge anche un ruolo importante nella sintesi di altre importanti biomolecole, come aminoacidi e lipidi. Tuttavia, livelli elevati di glucosio nel sangue (iperglicemia) possono essere dannosi e sono associati a una serie di condizioni di salute, tra cui il diabete mellito.

La pancreatectomia è un intervento chirurgico in cui si rimuove totalmente o parzialmente il pancreas. Esistono diversi tipi di pancreatectomia, a seconda della parte di pancreas che deve essere asportata:

1. Pancreatectomia distale: consiste nella rimozione della coda e del corpo del pancreas, lasciando intatta la testa. Questo tipo di intervento è solitamente eseguito per trattare i tumori che si sviluppano nella coda o nel corpo del pancreas.

2. Pancreatectomia totale (o pancreatodigestive): prevede la rimozione dell'intero pancreas, dello stomaco (gastritectomia totale), della parte superiore dell'intestino tenue (duodenectomia) e della colecisti. Questo intervento è molto più invasivo e viene eseguito raramente, di solito solo in caso di tumori pancreatici avanzati o di pancreatite cronica grave.

3. Duodeno-pancreatectomia cefalica (o Whipple): è un intervento più comune che prevede la rimozione della testa del pancreas, dello stomaco (gastritectomia parziale), della parte superiore dell'intestino tenue (duodenectomia) e della colecisti. Questo tipo di intervento è utilizzato per trattare i tumori che si sviluppano nella testa del pancreas, come il cancro del pancreas o il tumore delle cellule insulari.

Dopo l'intervento chirurgico, il paziente potrebbe aver bisogno di un supporto nutrizionale sostitutivo, poiché la rimozione del pancreas comporta la perdita della produzione di enzimi digestivi e insulina. Il paziente dovrà quindi assumere farmaci per controllare i livelli di zucchero nel sangue e integratori enzimatici per facilitare la digestione.

Il Trasportatore del Glucosio di Tipo 2, noto anche come GLUT-2 o GLUT2, è una proteina di membrana che svolge un ruolo cruciale nel trasporto del glucosio all'interno e all'esterno delle cellule. Si tratta di un canale facilitativo, il quale consente il passaggio del glucosio attraverso la membrana cellulare senza richiedere energia aggiuntiva.

GLUT-2 è presente principalmente nelle cellule del fegato, dell'intestino tenue e del pancreas. Nell'intestino tenue, GLUT-2 aiuta ad assorbire il glucosio dai nutrienti digeriti e a trasportarlo nel flusso sanguigno. Nel fegato, GLUT-2 facilita il trasferimento del glucosio tra il sangue e le cellule epatiche, dove può essere immagazzinato come glicogeno o convertito in altre molecole per fornire energia alle cellule.

Inoltre, nel pancreas, GLUT-2 è presente nelle cellule beta del pancreas endocrino, dove svolge un ruolo importante nella regolazione della secrezione di insulina in risposta ai livelli di glucosio nel sangue. Quando i livelli di glucosio aumentano dopo un pasto, GLUT-2 nelle cellule beta del pancreas consente al glucosio di entrare nella cellula, dove viene convertito in ATP e provoca la chiusura dei canali del potassio, portando all'apertura dei canali del calcio e alla secrezione di insulina.

Mutazioni nel gene SLC2A2, che codifica per GLUT-2, possono causare una serie di disturbi metabolici, tra cui la sindrome di Fanconi-Bickel, un disturbo genetico raro che colpisce il metabolismo del glucosio e dell'aminoacido.

Le "Cellule tumorali in coltura" si riferiscono al processo di crescita e moltiplicazione delle cellule tumorali prelevate da un paziente, in un ambiente di laboratorio controllato. Questo processo consente agli scienziati e ai ricercatori medici di studiare le caratteristiche e il comportamento delle cellule tumorali al di fuori dell'organismo vivente, con l'obiettivo di comprendere meglio i meccanismi della malattia e sviluppare strategie terapeutiche più efficaci.

Le cellule tumorali vengono isolate dal tessuto tumorale primario o dalle metastasi, e successivamente vengono coltivate in specifici nutrienti e condizioni di crescita che ne permettono la proliferazione in vitro. Durante questo processo, le cellule possono essere sottoposte a diversi trattamenti farmacologici o manipolazioni genetiche per valutarne la risposta e l'efficacia.

L'utilizzo di "Cellule tumorali in coltura" è fondamentale nello studio del cancro, poiché fornisce informazioni preziose sulla biologia delle cellule tumorali, sulla loro sensibilità o resistenza ai trattamenti e sull'identificazione di potenziali bersagli terapeutici. Tuttavia, è importante sottolineare che le "Cellule tumorali in coltura" possono presentare alcune limitazioni, come la perdita della complessità dei tessuti originali e l'assenza dell'influenza del microambiente tumorale. Pertanto, i risultati ottenuti da queste colture devono essere validati in modelli più complessi, come ad esempio organoidi o animali da laboratorio, prima di essere applicati alla pratica clinica.

Le Group VI Phospholipases A2 ( Gruppo VI Lipasi A2 dei fosfolipidi) sono enzimi appartenenti alla famiglia delle secretory Phospholipases A2 (sPLA2), che svolgono un ruolo cruciale nella regolazione dell'infiammazione e dell'immunità. Questi enzimi catalizzano l'idrolisi dei legami esterei situati alla posizione sn-2 di glicerofosfolipidi, portando alla formazione di acidi grassi liberi e lisofosfatidici.

Gli enzimi Group VI sPLA2 sono particolarmente noti per la loro capacità di rilasciare acido arachidonico, un importante precursore degli eicosanoidi pro-infiammatori come prostaglandine, leucotrieni e trombossani. Di conseguenza, il gruppo VI sPLA2 è spesso associato all'infiammazione e alle malattie ad essa correlate, come l'artrite reumatoide, la sepsi e l'asma.

La famiglia Group VI sPLA2 comprende diverse isoforme enzimatiche, tra cui PLA2G6 (iPLA2β) e PLA2G5 ( Gruppo V sPLA2). Questi enzimi sono codificati da geni diversi e presentano differenze nella loro struttura e funzione. Ad esempio, PLA2G6 è maggiormente espresso nel cervello e svolge un ruolo importante nella neurodegenerazione, mentre PLA2G5 è più comunemente trovato nei granulociti neutrofili e nelle piastrine ed è implicato nell'attivazione del sistema immunitario.

In sintesi, le Group VI Phospholipases A2 sono enzimi secretori che catalizzano l'idrolisi dei glicerofosfolipidi e contribuiscono alla regolazione dell'infiammazione e dell'immunità. Le diverse isoforme di questa famiglia enzimatica svolgono ruoli specifici in diversi tessuti e contesti patologici.

Un glucagonoma è un raro tumore neuroendocrino che si sviluppa nelle cellule alfa delle isole di Langerhans nel pancreas. Queste cellule alfa sono normalmente responsabili della produzione dell'ormone glucagone, che aiuta a regolare i livelli di zucchero nel sangue. Un glucagonoma produce e secerne quantità eccessive di glucagone, il che può portare ad una condizione nota come sindrome da glucagone. I sintomi della sindrome da glucagone possono includere diabete, perdita di peso, anemia, dermatite necrolytica migratoria (una particolare eruzione cutanea), disturbi del sistema nervoso e problemi gastrointestinali. I glucagonomi possono essere benigni o maligni (cancro al pancreas) e richiedono un trattamento appropriato, spesso chirurgico, per garantire la rimozione del tumore e il controllo dei sintomi.

Il gluconato di calcio è un composto chimico utilizzato in medicina come supplemento di calcio o per trattare l'intossicazione da fluoruro. È l'sale di calcio dell'acido gluconico, un acido organico naturale presente nei tessuti viventi.

Il gluconato di calcio è comunemente usato come integratore alimentare per prevenire o trattare la carenza di calcio, che può portare a condizioni come l'osteoporosi e il rachitismo. Viene anche utilizzato per trattare l'iperkaliemia (elevati livelli di potassio nel sangue) poiché il calcio aiuta a stabilizzare le membrane cellulari e può facilitare il trasporto del potassio all'interno delle cellule.

Inoltre, il gluconato di calcio è utilizzato come agente chelante per trattare l'intossicazione da fluoruro. Il fluoruro è un elemento altamente tossico che può causare gravi danni ai tessuti e agli organi interni se ingerito in grandi quantità. Il gluconato di calcio si lega al fluoruro nel tratto gastrointestinale, formando un complesso insolubile che viene quindi eliminato dall'organismo attraverso le feci.

Il gluconato di calcio è disponibile in forma di compresse o liquido per somministrazione orale e può essere prescritto da un medico o acquistato senza ricetta medica. Tuttavia, è importante seguire attentamente le istruzioni di dosaggio fornite dal medico o dal farmacista per evitare effetti avversi indesiderati.

L'octreotide è un analogo sintetico della somatostatina, un ormone peptidico naturalmente presente nel corpo umano. Viene comunemente utilizzato in medicina per il trattamento di diversi disturbi, come ad esempio i tumori endocrini, il diabete insipido, la sindrome delle secrezioni inappropriate di ormone antidiuretico (SIADH), la diarrea associata a morbo di Crohn e altri stati patologici caratterizzati da ipersecrezione di ormoni o neuro mediatori.

L'octreotide agisce legandosi ai recettori della somatostatina presenti in diversi tessuti corporei, compresi quelli del sistema gastrointestinale, endocrino e nervoso centrale. Ciò determina una riduzione della secrezione di ormoni come gastrina, insulina, glucagone, somatotropina (GH) e polipeptide intestinale vasoattivo (VIP).

Il farmaco è disponibile in diverse formulazioni, tra cui soluzioni iniettabili, spray nasali e microgranuli per uso orale. Gli effetti collaterali più comuni dell'octreotide includono nausea, vomito, diarrea, stipsi, flatulenza, dolore addominale, aumento dei livelli di enzimi epatici e reazioni al sito di iniezione. In rari casi, può verificarsi bradicardia o ipoglicemia.

È importante sottolineare che l'uso dell'octreotide deve essere sempre supervisionato da un medico qualificato, che valuterà attentamente i benefici e i rischi associati al suo impiego in relazione alla specifica condizione clinica del paziente.

La tolbutamide è un farmaco antidiabetico orale (sulfonilurea di prima generazione) utilizzato per trattare il diabete mellito di tipo 2. Agisce stimolando la secrezione di insulina da parte delle cellule beta del pancreas, riducendo così i livelli di glucosio nel sangue. Viene assunto per via orale, in genere due volte al giorno prima dei pasti. Gli effetti collaterali possono includere ipoglicemia (bassi livelli di zucchero nel sangue), disturbi gastrointestinali e reazioni allergiche. La tolbutamide non deve essere utilizzata in caso di diabete insulino-dipendente, gravidanza, allattamento o in pazienti con grave insufficienza renale o epatica. Prima di iniziare la terapia con tolbutamide, è necessario consultare il proprio medico per valutare i benefici e i rischi associati al trattamento.

I recettori dei glucagoni sono proteine transmembrana situate sulla superficie delle cellule, in particolare nelle cellule beta del pancreas. Essi legano il glucagone, un ormone iperglicemizzante prodotto dalle cellule alfa del pancreas. Quando il glucagone si lega al recettore dei glucagoni, attiva una cascata di eventi che portano all'attivazione dell'adenilato ciclasi e all'aumento dei livelli intracellulari di AMP ciclico (cAMP). Questo, a sua volta, stimola la proteina chinasi A, che promuove la gluconeogenesi e l' glicogenolisi nel fegato, aumentando i livelli di glucosio nel sangue. I recettori dei glucagoni svolgono un ruolo importante nella regolazione del metabolismo del glucosio e dell'equilibrio energetico dell'organismo.

Receptor-like protein tyrosine phosphatases (RPTPs) sono una famiglia di enzimi che svolgono un ruolo importante nella regolazione della segnalazione cellulare attraverso la dephosphorylazione di proteine tyrosine-fosforilate. La classe 8 di RPTPs, nota anche come RPTPσ e RPTPε, sono entrambi recettori transmembrana con estese regioni extracellulari e citoplasmatiche catalitiche.

RPTPσ (PTPRS) e RPTPε (PTPRE) sono entrambi espressi nel sistema nervoso centrale e periferico, dove svolgono un ruolo cruciale nella neurogenesi, sinaptogenesi, e plasticità sinaptica. Sia RPTPσ che RPTPε contengono tre domini fibronectina-III e una regione MAM (meprin/A5/μ) nell'estremità extracellulare, che sono implicati nei loro rispettivi legami con i ligandi.

Le regioni citoplasmatiche di RPTPσ e RPTPε contengono due domini catalitici tyrosine phosphatase (D1 e D2), separati da una regione ricca di proline, che è soggetta a regolazione tramite fosforilazione. Questi enzimi sono in grado di dephosphorylare una varietà di substrati, compresi i fattori di crescita e segnalatori intracellulari, il che suggerisce un ruolo importante nella regolazione della trasduzione del segnale.

Mutazioni in RPTPσ e RPTPε sono state associate a diverse condizioni neurologiche, tra cui l'autismo, la schizofrenia e la distrofia muscolare di Duchenne. Inoltre, alterazioni nella espressione o nell'attività di questi enzimi possono contribuire allo sviluppo di malattie neurodegenerative come il morbo di Alzheimer e la sclerosi laterale amiotrofica (SLA).

La proproteina convertasi 2, nota anche come PCSK2 o PC5/6, è un enzima proteolitico della famiglia delle proproteine convertasi. Si tratta di una serinproteasi che svolge un ruolo cruciale nella regolazione dell'attività di vari ormoni e peptidi biologicamente attivi attraverso il processo di conversione proteolitica.

La PCSK2 è espressa principalmente nelle cellule endocrine e neuroendocrine, come quelle del pancreas, dell'ipofisi e dell'intestino tenue. L'enzima catalizza la rimozione di specifici domini propeptidici dalle proteine precursori, consentendo loro di acquisire la loro conformazione attiva e funzionale.

Tra i substrati noti della PCSK2 vi sono:

1. Proinsulina: La PCSK2 converte il precursore dell'insulina in insulina attiva, svolgendo un ruolo fondamentale nel metabolismo del glucosio e nell'omeostasi energetica.
2. Proglucagone: La PCSK2 è responsabile della conversione del proglucagone in glucagone, un ormone che stimola la gluconeogenesi eplifica il rilascio di acidi grassi dal tessuto adiposo.
3. Progastrina: La PCSK2 converte la progastrina in gastrina attiva, un peptide regolatore dell'acidità gastrica e della secrezione enzimatica dello stomaco.
4. Proenkefalina: La PCSK2 è implicata nella conversione del precursore dell'enkefalina in enkefaline attive, oppioidi endogeni che svolgono un ruolo importante nel controllo del dolore e delle emozioni.
5. Procterammina: La PCSK2 converte il procterammina in cterammina, un peptide implicato nella regolazione della pressione arteriosa e del tono vascolare.

In sintesi, la PCSK9 è una proteina multifunzionale che svolge un ruolo cruciale nel metabolismo lipidico e nell'omeostasi energetica, nonché nella regolazione di diversi ormoni e peptidi biologicamente attivi. La sua capacità di modulare il recettore LDLR ha reso la PCSK9 un bersaglio terapeutico promettente per il trattamento dell'ipercolesterolemia familiare e della malattia cardiovascolare aterosclerotica.

In medicina e fisiologia, i secretagogins sono peptidi regolatori dell'insulina secretori che stimolano la secrezione di insulina dalle cellule beta del pancreas. Sono stati scoperti relativamente di recente e il loro ruolo esatto nella fisiologia umana è ancora oggetto di studio. I secretagogins sono considerati parte della famiglia delle proteine G, che svolgono un ruolo importante nella segnalazione cellulare. Si pensa che i secretagogins siano coinvolti nel controllo e nella regolazione del metabolismo del glucosio e dell'omeostasi energetica. Tuttavia, la ricerca sui secretagogins è ancora in una fase preliminare e sono necessari ulteriori studi per comprendere appieno le loro funzioni e il loro potenziale ruolo nella malattia umana.

La neoplasia endocrina multipla tipo 1 (NEM1) è una malattia genetica rara, caratterizzata dalla presenza simultanea o sequenziale di tumori benigni o maligni in diversi organi endocrini, come ghiandola pituitaria, paratiroidi, surrene e pancreas. Questa sindrome è causata da mutazioni nel gene MEN1, che codifica per un regolatore della trascrizione noto come menina.

I tumori più comuni associati alla NEM1 sono:

1. Feocromocitoma: tumore delle cellule cromaffini situate nella midollare surrenale, che può causare ipertensione e altri sintomi dovuti all'eccessiva produzione di catecolamine.
2. Tumori paratiroidi: tumori benigni o maligni delle ghiandole paratiroidee, che possono portare a iperparatiroidismo (aumento dei livelli di calcio nel sangue) e conseguenti complicazioni scheletriche, renali e neurologiche.
3. Insulinoma: tumore delle cellule beta del pancreas che producono insulina, che può causare ipoglicemia (bassi livelli di glucosio nel sangue) a causa dell'eccessiva secrezione di insulina.
4. Tumori della ghiandola pituitaria: tumori benigni o maligni che possono influenzare la produzione e il rilascio degli ormoni pituitari, causando vari sintomi in base al tipo di tumore e all'ormone interessato.
5. Tumori gastrici: tra cui i gastrinomi, che possono portare a un aumento della produzione di gastrina e conseguente sindrome di Zollinger-Ellison, con ulcere peptiche multiple e diarrea.

La diagnosi di NEM1 si basa sui criteri clinici, biochimici e radiologici, nonché sull'identificazione della mutazione genetica responsabile (nel gene MEN1). Il trattamento prevede la gestione dei sintomi specifici del tumore e può includere interventi chirurgici, farmaci e terapie mirate. La prognosi dipende dal tipo di tumore, dalla sua localizzazione e dallo stadio al momento della diagnosi.

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