Idrossilasi Steroidee
Steroidi
Procollagene-Prolina Diossigenasi
Issogenasi A Funzioni Miste
Hypoxia-Inducible Factor-Proline Dioxygenases
Idrossilazione
Sottounità Alfa Del Fattore Inducibile Dall'Ipossia 1
Acidi Chetoglutarici
Alkane 1-Monooxygenase
2-Ossoglutarato 5-Diossigenasi Procollagene-Lisina
Aldeide Ossidasi
Ormoni Sessuali
Diossigenasi
Recettori Degli Steroidi
Sistema Enzimatico Del Citocromo P-450
Fenilalanina Idrossilasi
Cholestanetriol 26-Monooxygenase
Fattore Inducibile Dall'Ipossia 1
Triptofano Idrossilasi
Xantina Deidrogenasi
Molibdeno
Methylococcus
Amino Acidi Dicarbossilici
Not Translated
Ossigeno
Dati Di Sequenza Molecolare
Alcani
Sequenza Aminoacidica
Biopterina
Steroide 21-Idrossilasi
Morbo Di Addison
Encyclopedias as Topic
Ipopituitarismo
Cortisone
Dizionari Medici
Ghiandole Surrenali
Pinus
Acido Ascorbico
Carenza Di Acido Ascorbico
Scorbuto
Gli steroidi fluorurati sono una classe specifica di corticosteroidi sintetici che contengono uno o più atomi di fluoro nel loro gruppo laterale. Questi farmaci hanno proprietà anti-infiammatorie ed immunosoppressive più forti rispetto ai corticosteroidi tradizionali, il che li rende utili nel trattamento di una varietà di condizioni infiammatorie e autoimmuni.
Tuttavia, l'uso a lungo termine di steroidi fluorurati può anche causare effetti collaterali gravi, come osteoporosi, ipertensione, diabete, cataratta e aumento del rischio di infezioni. Pertanto, il loro uso è generalmente limitato a casi gravi o resistenti ad altri trattamenti.
Esempi comuni di steroidi fluorurati includono il dexametasone e il betametasone. Questi farmaci possono essere somministrati per via orale, iniettiva o topica, a seconda della condizione da trattare.
Gli steroidi clorurati sono una classe specifica di steroidi anabolizzanti androgeni (AAS) che sono statamente sintetizzati e contengono uno o più atomi di cloro nel loro gruppo funzionale. Questi composti steroidei sono derivati dal testosterone, l'ormone sessuale maschile endogeno, e sono noti per le loro proprietà di promuovere la crescita muscolare, aumentare la forza e migliorare la resistenza.
Gli steroidi clorurati includono una varietà di composti, come il clostebol, il clenbuterolo e il metiltestosterone clorurato. Questi farmaci sono spesso utilizzati in ambito medico per trattare condizioni specifiche, come l'anemia, la perdita di massa muscolare o alcune malattie infiammatorie croniche. Tuttavia, il loro uso non medico è vietato e può causare effetti collaterali dannosi per la salute, tra cui danni al fegato, ipertensione arteriosa, alterazioni del metabolismo lipidico, cambiamenti nella funzione sessuale e comportamento aggressivo.
L'uso di steroidi clorurati è particolarmente pericoloso se assunti in dosaggi elevati o per periodi prolungati, poiché possono causare effetti collaterali irreversibili e aumentare il rischio di malattie cardiovascolari e tumori. Pertanto, l'uso di questi farmaci dovrebbe essere strettamente monitorato da un medico qualificato e limitato ai casi in cui i benefici superino i rischi per la salute.
Le idrossilasi steroidee sono enzimi che catalizzano l'aggiunta di un gruppo idrossile (-OH) a molecole steroidee specifiche. Questi enzimi svolgono un ruolo cruciale nel metabolismo dei steroidi, inclusi ormoni steroidei come cortisolo, aldosterone, testosterone e estrogeni. L'idrossilazione di atomi di carbonio specifici in queste molecole può modulare l'attività ormonale o segnalare il loro metabolismo e l'escrezione. Gli idrossilasi steroidei sono generalmente localizzati nella membrana mitocondriale interna o nel reticolo endoplasmatico liscio. Un esempio ben noto di idrossilasi steroidea è l'enzima 21-idrossilasi, che catalizza l'aggiunta di un gruppo idrossile al carbonio 21 del precursore dell'ormone steroideo pregnenolone, un passaggio chiave nella biosintesi di cortisolo e aldosterone.
Gli steroidi bromurati sono composti organici che contengono uno o più atomi di bromo legati a un anello steroideo. Questi farmaci hanno proprietà anti-infiammatorie e sedative, ed erano comunemente usati nel passato per trattare condizioni come l'asma e le malattie psichiatriche. Tuttavia, a causa dei loro effetti collaterali significativi, tra cui la tossicità euphoria-dismorfica, sono stati ampiamente sostituiti da farmaci più sicuri ed efficaci.
Gli steroidi bromurati agiscono modulando l'attività del sistema nervoso centrale e influenzando la risposta infiammatoria dell'organismo. Tuttavia, il loro meccanismo d'azione esatto non è completamente compreso.
Gli steroidi bromurati più comunemente usati in passato includevano il bromuro di desossicorticosterone e il bromuro di carbrazepina. Questi farmaci erano disponibili sotto forma di compresse o supposte, e venivano somministrati per via orale o rettale.
Nonostante i loro effetti collaterali significativi, gli steroidi bromurati possono ancora essere utilizzati in casi particolari, come nel trattamento di alcune forme di epilessia resistente ai farmaci. Tuttavia, il loro uso è limitato a causa della disponibilità di opzioni terapeutiche più sicure ed efficaci.
Gli steroidi, in campo medico, si riferiscono a un gruppo di composti organici naturalmente presenti nel corpo umano e in altri esseri viventi. Essi sono derivati dal nucleo steroideo, che consiste in quattro anelli di atomi di carbonio disposti in una particolare struttura tridimensionale.
Gli steroidi possono essere classificati in diversi tipi, a seconda delle loro funzioni biologiche:
1. Corticosteroidi: sono ormoni steroidei sintetizzati dalle ghiandole surrenali che aiutano a regolare il metabolismo, l'infiammazione, il sistema immunitario e la pressione sanguigna. Esempi di corticosteroidi includono il cortisolo e l'aldosterone.
2. Anabolizzanti androgeni steroidei (AAS): sono ormoni steroidei maschili che promuovono la crescita muscolare, lo sviluppo sessuale e secondariamente anche altri effetti come l'aumento dell'appetito o della densità ossea. Esempi di AAS includono il testosterone e il diidrotestosterone (DHT).
3. Estrogeni e progestinici: sono ormoni steroidei femminili che svolgono un ruolo importante nello sviluppo sessuale, nel ciclo mestruale e nella gravidanza. Esempi di estrogeni includono l'estradiolo e l'estrone, mentre esempi di progestinici includono il progesterone e il medrossiprogesterone acetato.
Gli steroidi sintetici vengono utilizzati in medicina per trattare una varietà di condizioni, come l'infiammazione, l'asma, le malattie autoimmuni e i disturbi ormonali. Tuttavia, l'uso improprio o non controllato di steroidi sintetici può comportare gravi effetti collaterali e rischi per la salute.
La Procollagene-Prolina Diossigenasi (PPD) è un enzima che appartiene alla famiglia delle ossidoreduttasi e svolge un ruolo cruciale nella biosintesi del collagene. Esistono due isoforme di questo enzima, PPD-1 e PPD-2, entrambe le quali catalizzano la conversione della prolina in idrossiprolina nei peptidi di procollagene, una modifica post-traduzionale essenziale per la stabilità e la corretta formazione delle triple eliche del collagene.
L'idrossiprolina conferisce al collagene resistenza allo stiramento e protegge dalle degradazioni enzimatiche, rendendolo così una componente strutturale vitale per tessuti connettivi come pelle, tendini, legamenti, ossa e vasi sanguigni. La carenza di PPD può portare a disturbi del collagene, come l'osteogenesi imperfetta e lo scorbuto.
La reazione catalizzata da PPD è una doppia ossidazione che richiede due equivalenti di molecole di ossigeno, due ioni ferrosi (Fe2+) come cofattori e due gruppi alfa-chetoglutarato come donatori di elettroni. Il processo porta alla formazione di idrossiprolina, monossido di carbonio e succinato.
In sintesi, la Procollagene-Prolina Diossigenasi è un enzima chiave nella biosintesi del collagene che media la conversione della prolina in idrossiprolina, garantendo così la stabilità e la funzione ottimali dei tessuti connettivi.
La terminologia "issogenesi a funzioni miste" non è stata trovata nelle fonti mediche autorevoli come MeSH (Medical Subject Headings) del National Library of Medicine o ICD-10 (International Classification of Diseases, Tenth Revision) della World Health Organization. Pertanto, non esiste una definizione medica standard per questo termine.
Tuttavia, in base alla mia conoscenza e comprensione del greco antico, "issogenesi" può essere diviso in due parti: "isso-", che significa "uguale" o "stesso", e "-genesis", che significa "creazione" o "generazione". Pertanto, "issogenesi" potrebbe riferirsi alla generazione o creazione di qualcosa di uguale o simile.
"Funzioni miste", d'altra parte, potrebbe riferirsi a un concetto in matematica o ingegneria, che descrive una funzione che ha proprietà di più tipi diversi di funzioni. Ad esempio, una funzione mista potrebbe avere sia caratteristiche continue che discrete.
Pertanto, se dovessimo tentare di interpretare il termine "issogenesi a funzioni miste" in un contesto medico, potremmo supporre che si riferisca a una situazione in cui vengono create o generate funzioni o processi simili o uguali che hanno proprietà di diversi tipi. Tuttavia, è importante sottolineare che questa è solo un'interpretazione possibile e non esiste una definizione medica standard per questo termine.
Le prolil idrossilasi sono enzimi che giocano un ruolo cruciale nella biosintesi del collagene. Più specificamente, catalizzano l'idrossilazione di residui specifici di prolina nel collagene, una reazione che è essenziale per la stabilità e la corretta struttura del collagene. Questa reazione enzimatica richiede il cofattore Fe2+ e ascorbato (vitamina C) come donatore di elettroni. Mutazioni in questi enzimi possono portare a varie condizioni patologiche, come l'anemia da carenza di ferro e la sindrome di Ehlers-Danlos.
Gli enzimi Hypoxia-Inducible Factor-Proline Dioxygenases (EGLN/PHD) sono una classe di dioossigenasi che giocano un ruolo cruciale nella risposta cellulare all'ipossia (bassi livelli di ossigeno). Questi enzimi catalizzano la reazione di ossidazione di specifici residui di prolina presenti nelle proteine Hypoxia-Inducible Factor (HIF), che sono i principali regolatori della risposta cellulare all'ipossia.
Nello specifico, durante condizioni normali di ossigenazione, gli enzimi EGLN/PHD idrossilano i residui di prolina presenti nelle proteine HIF, etichettandole per la degradazione da parte del sistema ubiquitina-proteasoma. Quando i livelli di ossigeno sono bassi, l'attività degli enzimi EGLN/PHD è ridotta, il che porta all'accumulo delle proteine HIF e all'attivazione della trascrizione dei geni target che codificano per fattori di sopravvivenza cellulare, angiogenesi, metabolismo e altri processi adattativi.
In sintesi, gli enzimi EGLN/PHD sono responsabili dell'idrossilazione dei residui di prolina nelle proteine HIF, giocando un ruolo chiave nella regolazione della risposta cellulare all'ipossia.
L'idrossilazione è un processo enzimatico che incorpora un gruppo idrossile (-OH) in una molecola. Nella fisiologia umana, l'idrossilazione è catalizzata da enzimi specifici noti come monossigenasi a funzione mista, che utilizzano ossigeno e un cofattore, il citocromo P450, per aggiungere un gruppo idrossile a una varietà di substrati. Questo processo è importante nella sintesi di ormoni steroidei, acidi biliari e altri composti endogeni, nonché nel metabolismo e nell'eliminazione dei farmaci e delle tossine dall'organismo.
La subunità alfa del fattore inducibile dall'ipossia 1 (HIF-1α) è una proteina che svolge un ruolo chiave nella risposta cellulare all'ipossia, ossia alla carenza di ossigeno. Essa fa parte della famiglia delle proteine HIF (Hypoxia-Inducible Factor), che sono transcription factor che si legano al DNA e regolano l'espressione genica in risposta all'ipossia.
In particolare, la subunità alfa di HIF-1 è soggetta a degradazione enzimatica quando l'ossigeno è presente in quantità sufficienti. Tuttavia, quando i livelli di ossigeno si abbassano, la degradazione della proteina viene inibita e HIF-1α può formare un complesso attivo con la subunità beta del fattore inducibile dall'ipossia (HIF-1β). Questo complesso si lega a specifiche sequenze di DNA, noti come elementi di risposta all'ipossia (HRE), e promuove l'espressione genica di una varietà di geni che contribuiscono alla sopravvivenza cellulare in condizioni di ipossia.
Tra i geni target di HIF-1α ci sono quelli che codificano per enzimi glicolitici, che consentono alle cellule di generare energia anche quando l'ossigeno è limitato. Inoltre, HIF-1α regola anche l'espressione genica di fattori angiogenici, come il fattore di crescita dell'endotelio vascolare (VEGF), che promuovono la formazione di nuovi vasi sanguigni per garantire un apporto adeguato di ossigeno alle cellule.
In sintesi, HIF-1α è una proteina chiave nella risposta delle cellule all'ipossia e svolge un ruolo cruciale nel promuovere la sopravvivenza cellulare e l'angiogenesi in condizioni di limitazione dell'ossigeno.
Gli acidi chetoglutarici, noti anche come acido α-chetoglutarico, sono composti organici che svolgono un ruolo importante nel metabolismo energetico del corpo umano. Si tratta di un intermedio chiave nel ciclo dell'acido citrico (noto anche come ciclo di Krebs), una serie di reazioni chimiche che producono energia nelle cellule.
L'acido chetoglutarico si forma quando l'aminoacido L-glutammato viene ossidato, e può essere ulteriormente metabolizzato per produrre energia sotto forma di ATP (adenosina trifosfato). Inoltre, l'acido chetoglutarico può essere convertito in altri aminoacidi essenziali o utilizzato per sintetizzare composti chimici importanti come gli acidi grassi e il glucosio.
In condizioni di carenza di carboidrati, come durante un digiuno prolungato o una dieta a basso contenuto di carboidrati, il corpo può produrre più acidi chetoglutarici per fornire energia alle cellule. Tuttavia, livelli elevati di acidi chetoglutarici nel sangue possono essere dannosi e causare una condizione nota come chetoacidosi, che può verificarsi in persone con diabete di tipo 1 non trattata o in casi estremi di digiuno.
In sintesi, gli acidi chetoglutarici sono composti organici importanti per la produzione di energia nelle cellule e svolgono un ruolo chiave nel metabolismo degli aminoacidi e del glucosio. Tuttavia, livelli elevati di acidi chetoglutarici possono essere dannosi per la salute.
Alkane 1-monooxygenase è un enzima che catalizza la reazione di ossidazione degli alcani a gruppi funzionali alcolici primari. Questo processo si verifica attraverso l'introduzione di un atomo di ossigeno nel legame chimico carbonio-carbonio dell'alcano, con la formazione di un alcool primario come prodotto finale.
L'enzima è costituito da una componente idrossilasi e una componente riduttasi. La componente idrossilasi contiene eme ed è responsabile dell'introduzione dell'atomo di ossigeno nel substrato, mentre la componente riduttasi utilizza NADH o NADPH come donatore di elettroni per ridurre il secondo atomo di ossigeno, che viene rilasciato come acqua.
L'enzima alkane 1-monooxygenase è presente in alcuni batteri e funghi e svolge un ruolo importante nel ciclo del carbonio e nell'ossidazione dei composti organici volatili (COV) presenti nell'ambiente. Questa attività enzimatica può essere utilizzata anche per la biodegradazione di idrocarburi inquinanti, come il petrolio e i suoi derivati, rendendola un'importante area di ricerca per lo sviluppo di bioremediation e tecnologie di biorisanamento.
La "2-Ossoglutarato 5-Diossigenasi Procollagene-Lisina" è un enzima che appartiene alla famiglia delle ossidoreduttasi. Questo enzima svolge un ruolo cruciale nella biosintesi del collagene, una proteina strutturale importante per la forza e l'integrità dei tessuti connettivi nel corpo umano.
Più precisamente, questa enzima catalizza la reazione di ossidazione della residui di lisina presenti nella catena polipeptidica del procollagene, utilizzando come cofattore il ferro (II) e il 2-ossoglutarato. Il prodotto di questa reazione è un idrossilisina, che aiuta a stabilizzare le strutture terziarie delle molecole di collagene, promuovendo la formazione dei legami crociati tra le catene polipeptidiche e aumentando la stabilità della triple elica del collagene.
La deficienza o il malfunzionamento di questo enzima possono portare a una condizione patologica nota come scorbuto, che è caratterizzata da una carenza di collagene e da sintomi quali fragilità ossea, emorragie e lesioni cutanee.
La definizione medica di "aldeide ossidasi" si riferisce a un enzima che catalizza la reazione di ossidazione delle aldeidi in acidi carbossilici, utilizzando l'ossigeno come accettore di elettroni. Questo processo è importante per il metabolismo degli alcoli e delle aldeidi nell'organismo. L'aldeide ossidasi è presente in molti organismi viventi, tra cui esseri umani, animali e piante. Nei mammiferi, questo enzima è localizzato principalmente nel fegato ed è coinvolto nella detossificazione di sostanze chimiche nocive.
Gli ormoni sessuali sono un tipo specifico di ormoni che controllano lo sviluppo e il funzionamento del sistema riproduttivo maschile e femminile. Essi giocano un ruolo cruciale nello sviluppo delle caratteristiche sessuali secondarie durante la pubertà, nella regolazione del ciclo mestruale nelle donne e nella capacità di concepire.
Nel dettaglio, gli ormoni sessuali maschili (androgeni) più importanti sono il testosterone e la diidrotestosterone, prodotti principalmente dai testicoli. Questi ormoni influenzano lo sviluppo dei caratteri sessuali maschili come la crescita della barba, la muta della voce e la massa muscolare.
Nel caso delle donne, gli estrogeni e il progesterone sono i principali ormoni sessuali femminili, prodotti dalle ovaie. Gli estrogeni contribuiscono allo sviluppo dei caratteri sessuali secondari femminili come la forma delle mammelle e la distribuzione del grasso corporeo, nonché alla regolazione del ciclo mestruale. Il progesterone prepara l'utero per la possibilità di impianto dell'embrione dopo il rapporto sessuale.
Un alterato equilibrio degli ormoni sessuali può portare a diversi problemi di salute, come ad esempio disfunzioni sessuali, irregolarità mestruali o infertilità.
La diossigenasi è un enzima che catalizza la introduzione o l'eliminazione di due atomi di ossigeno in una molecola organica, spesso con la formazione di un diolo o un perossido. Un esempio ben noto di diossigenasi è la citocromo P450 monossigenasi, che svolge un ruolo importante nel metabolismo dei farmaci e delle sostanze endogene nei mammiferi. Questo enzima aggiunge un gruppo idrossile a una varietà di substrati, inclusi farmaci, steroidi e xenobiotici, utilizzando ossigeno molecolare come donatore di atomi di ossigeno.
Un'altra classe importante di diossigenasi è quella delle ossidasi a funzione doppia (FDO), che catalizza l'incorporazione di due atomi di ossigeno in una molecola organica, seguita dalla scissione dell'anello aromatico. Gli esempi includono la tirosina FDO e la fenilalanina FDO, entrambe le quali svolgono un ruolo importante nella biosintesi dei pigmenti melanici.
Le diossigenasi richiedono generalmente il cofattore ferro-solfuro (Fe-S) e/o il gruppo eme per la loro attività catalitica, che facilita l'attacco dell'ossigeno molecolare alla molecola organica. La regolazione delle diossigenasi è spesso complessa e può essere influenzata da una varietà di fattori, tra cui il livello di substrato disponibile, i segnali cellulari e le condizioni ambientali.
In sintesi, la diossigenasi è un enzima che catalizza l'aggiunta o la rimozione di due atomi di ossigeno in una molecola organica, con importanti implicazioni per il metabolismo dei farmaci, la biosintesi dei pigmenti e altri processi biologici.
I recettori degli steroidi sono un tipo di recettore intracellulare che interagiscono con gli ormoni steroidei, come il cortisolo, l'aldosterone, il testosterone e gli estrogeni. Questi recettori sono presenti in diverse cellule e tessuti dell'organismo e svolgono un ruolo fondamentale nella regolazione di diversi processi fisiologici, come la crescita e lo sviluppo, la risposta immunitaria, il metabolismo e la riproduzione.
Gli steroidi si legano ai loro recettori all'interno della cellula, formando un complesso che successivamente si lega al DNA e regola l'espressione genica. Questo processo può portare all'attivazione o alla repressione della trascrizione di specifici geni, determinando cambiamenti a livello cellulare e tissutale.
I recettori degli steroidi sono classificati in due principali famiglie: i recettori nucleari degli steroidi (SNR) e i recettori accoppiati a proteine G degli steroidi (SGR). I SNR sono localizzati nel nucleo cellulare e si legano direttamente al DNA, mentre i SGR sono presenti sulla membrana cellulare e trasducono il segnale attraverso la via delle proteine G.
Un'alterazione della funzione dei recettori degli steroidi può essere associata a diverse patologie, come malattie endocrine, disturbi del sistema immunitario, disfunzioni metaboliche e tumori.
Il sistema enzimatico del citocromo P-450 è un importante e complesso sistema enzimatico presente nei microsomi dei membrana del reticolo endoplasmatico della maggior parte delle cellule animali, compresi gli esseri umani. Questo sistema è noto per il suo ruolo cruciale nel metabolismo di una vasta gamma di xenobiotici (composti estranei all'organismo), come farmaci, droghe e sostanze chimiche tossiche, oltre a endobioti (composti naturalmente presenti nell'organismo), come steroidi, acidi grassi e vitamine.
Il citocromo P-450 è l'enzima chiave che catalizza le reazioni di ossidazione, riduzione e idrolisi di queste sostanze. La forma più comune del citocromo P-450 è il CYP3A4, che è responsabile di metabolizzare circa il 50% dei farmaci comunemente prescritti. Il sistema enzimatico del citocromo P-450 è soggetto a induzione e inibizione da parte di diversi fattori, come l'età, il sesso, le malattie, la genetica individuale e l'assunzione di altri farmaci.
L'induzione o l'inibizione del sistema enzimatico del citocromo P-450 può influenzare notevolmente la biodisponibilità, la clearance, l'emivita e l'efficacia dei farmaci, nonché aumentare il rischio di effetti avversi o tossici. Per questo motivo, è fondamentale comprendere le interazioni del citocromo P-450 quando si prescrive un trattamento farmacologico e quando si valutano i potenziali rischi per la salute associati all'esposizione a sostanze chimiche ambientali.
La Fenilalanina Idrossilasi è un enzima chiave nella via metabolica della fenilalanina, un aminoacido essenziale. Questo enzima è responsabile dell'idrossilazione della fenilalanina in tirosina, un altro aminoacido importante. La reazione catalizzata dalla fenilalanina idrossilasi richiede il cofattore tetrahidropteridina e il gruppo eme come donatori di elettroni, nonché ossigeno molecolare come substrato accettore di elettroni.
La fenilalanina idrossilasi svolge un ruolo fondamentale nel mantenere l'equilibrio dei livelli di aminoacidi aromatici nell'organismo. Una carenza o una mutazione dell'enzima può portare a patologie come la fenilchetonuria (PKU), una malattia genetica che provoca un accumulo dannoso di fenilalanina nel sangue e nei tessuti, con conseguenti danni neurologici. Pertanto, il monitoraggio e il controllo dei livelli di fenilalanina idrossilasi sono importanti per la diagnosi precoce e il trattamento della PKU.
La 'Cholestanetriol 26-Monooxygenase' è un enzima che svolge un ruolo importante nel metabolismo del colesterolo all'interno dell'organismo umano. Esso è codificato dal gene CYP3A4, che fornisce le istruzioni per la produzione di questo enzima.
L'enzima Cholestanetriol 26-Monooxygenase si trova principalmente nel fegato e nei reni, dove catalizza la conversione del composto steroideo cholestanetriol in 3α,7α,12α-triidrossi-5β-colestano-26-aldeide. Questo processo è una parte importante della via metabolica che porta alla produzione di acidi biliari, sostanze essenziali per la digestione e l'assorbimento dei grassi alimentari.
La Cholestanetriol 26-Monooxygenase svolge anche un ruolo nella detossificazione dell'organismo, aiutando a neutralizzare i composti tossici che possono essere presenti nel fegato e nei reni. In particolare, questo enzima è in grado di metabolizzare una varietà di farmaci, contribuendo al loro eventuale smaltimento dall'organismo.
La compromissione della funzione della Cholestanetriol 26-Monooxygenase può avere conseguenze negative sulla salute, compreso un aumentato rischio di accumulo di colesterolo e altri lipidi nel fegato, che possono portare a malattie epatiche come la steatosi epatica. Inoltre, una ridotta attività dell'enzima può influire sulla capacità dell'organismo di metabolizzare e smaltire determinati farmaci, aumentando il rischio di effetti avversi o tossicità legata ai farmaci.
Il fattore inducibile dall'ipossia 1, noto anche come HIF-1 (dall'inglese "Hypoxia-Inducible Factor 1"), è un complesso proteico eterodimerico che svolge un ruolo chiave nella risposta cellulare all'ipossia, cioè alla carenza di ossigeno. Questo fattore è costituito da due subunità: la subunità alfa (HIF-1α), la cui espressione e stabilità sono regolate dall'ossigeno, e la subunità beta (HIF-1β), che è constitutivamente espressa.
Nelle normali condizioni di ossigenazione, HIF-1α viene rapidamente degradata grazie all'attività dell'enzima idrossilasi prolil-idrossilasi (PHD), che agisce sull'amminoacido prolina presente nella subunità alfa. Quando l'ossigenazione è carente, PHD non può svolgere la sua attività, e di conseguenza HIF-1α si accumula all'interno della cellula. L'accumulo di HIF-1α favorisce la formazione del complesso HIF-1, che lega specifiche sequenze di DNA presenti nei promotori di geni target, promuovendone l'espressione.
I geni target di HIF-1 sono coinvolti in diversi processi cellulari e fisiologici, come il metabolismo energetico, la proliferazione, la differenziazione, l'angiogenesi, l'apoptosi e la risposta infiammatoria. Tra questi geni, ve ne sono alcuni che promuovono l'adattamento cellulare all'ipossia, come quelli che codificano per l'enzima glicolitico glucosio chinasi-1 (GCK) e per il fattore di crescita dell'endotelio vascolare (VEGF), un potente stimolatore dell'angiogenesi.
In sintesi, HIF-1 è un importante regolatore della risposta cellulare all'ipossia, e la sua attività è strettamente correlata alle condizioni di ossigenazione delle cellule. L'alterazione dell'attività di HIF-1 è stata associata a diverse patologie umane, come il cancro, le malattie cardiovascolari e l'insufficienza renale cronica.
La triptofano idrossilasi è un enzima chiave nella via biosintetica della serotonina. Più precisamente, catalizza la reazione che converte il triptofano (un aminoacido essenziale) in 5-idrossitriptofano (5-HTP), che è poi convertito in serotonina attraverso un'altra reazione enzimatica.
La triptofano idrossilasi è regolata a livello di espressione genica e può essere influenzata da diversi fattori, tra cui ormoni come il cortisolo e neurotrasmettitori come la noradrenalina. L'attività dell'enzima può anche essere influenzata dalla disponibilità di substrato (cioè triptofano) e cofattori enzimatici, come il ferro e il tetraidrobiopterina.
La triptofano idrossilasi è una proteina eterotetramerica costituita da due subunità catalitiche (TPH1 e TPH2) e due subunità regolatorie. Le due isoforme di questa enzima, TPH1 e TPH2, sono codificate da geni diversi e presentano differenze nella loro espressione tissutale e funzionale. Mentre TPH1 è espressa principalmente a livello extracerebrale (ad esempio nel fegato e nell'intestino), TPH2 è espressa prevalentemente a livello cerebrale, suggerendo un ruolo specifico di quest'ultima isoforma nella regolazione della neurotrasmissione serotoninergica.
Mutazioni del gene che codifica per la triptofano idrossilasi possono essere associate a disturbi neurologici e psichiatrici, come ad esempio la depressione maggiore e il disturbo bipolare. Inoltre, l'inibizione dell'attività di questo enzima è alla base del meccanismo d'azione di alcuni farmaci antidepressivi, come gli inibitori selettivi della ricaptazione della serotonina (SSRI).
La xantina deidrogenasi (XD) è un enzima presente nei mitocondri delle cellule che svolge un ruolo importante nel metabolismo delle purine. L'enzima catalizza la conversione della xantina in acido urico, che è il prodotto finale del catabolismo delle purine negli esseri umani.
L'XD può esistere in due forme enzimatiche distinte: una forma NAD-dipendente e una forma FAD-dipendente, nota come xantina ossidasi (XO). Entrambe le forme contengono un dominio flavinico e un dominio piridinico. La forma NAD-dipendente è la forma prevalente nei tessuti umani sani, mentre la forma FAD-dipendente è inducibile ed è presente in maggiori quantità durante i processi infiammatori e di stress ossidativo.
La xantina deidrogenasi svolge un ruolo importante nella protezione delle cellule dallo stress ossidativo, poiché la sua forma NAD-dipendente è in grado di ridurre l'ossigeno molecolare a perossido di idrogeno (H2O2), che può essere successivamente convertito in acqua da altre enzimi. Tuttavia, quando l'XD viene ossidata e trasformata nella sua forma FAD-dipendente, l'enzima produce anioni superossido (O2•-) e perossido di idrogeno, che possono causare danni alle cellule.
Una carenza congenita di xantina deidrogenasi è una condizione rara che può portare a un accumulo di xantine e ipoxantine nel sangue, che possono a loro volta causare la formazione di calcoli renali e altri problemi di salute. Al contrario, alti livelli di XO sono stati associati allo sviluppo di malattie cardiovascolari e altre condizioni patologiche.
Il molibdeno è un oligoelemento, il che significa che il corpo umano ne richiede solo in tracce. È un minerale presente naturalmente negli alimenti come cereali integrali, legumi, noci e verdure a foglia verde scura. Il molibdeno svolge un ruolo importante nel mantenere la salute del corpo, poiché è un componente di diversi enzimi che partecipano a importanti processi biochimici, come il metabolismo dei carboidrati, delle proteine e dei lipidi. Inoltre, il molibdeno aiuta anche a neutralizzare i radicali liberi dannosi attraverso l'azione di un enzima chiamato dismutasi del molibdeno. Tuttavia, una carenza di molibdeno nell'uomo è estremamente rara, poiché questa sostanza si trova in abbondanza nella maggior parte delle diete. Un eccessivo apporto di molibdeno può causare effetti avversi, come diarrea, nausea e disturbi del sonno.
"Methylococcus" è un genere di batteri gram-negativi obbligati dell'ordine dei Rhizobiales. Sono organismi aerobi che vivono in ambienti acquatici e umidi. La caratteristica distintiva di questi batteri è la loro capacità di utilizzare metano come fonte di carbonio e di energia, attraverso un processo noto come metanotrofia. Questa abilità è resa possibile dalla presenza di particolari enzimi, chiamati metanotiolo sintasi, che consentono la conversione del metano in metanolo e formaldeide, intermedi che vengono poi ossidati a formare anidride carbonica.
I batteri del genere "Methylococcus" sono di particolare interesse per la ricerca ambientale e industriale, poiché il loro metabolismo unico può essere sfruttato per la rimozione di metano dall'atmosfera o per la produzione di biocarburanti a partire da questo gas serra. Tuttavia, la loro crescita è spesso difficile da mantenere in laboratorio, il che limita le possibilità di studio e sfruttamento su larga scala.
Gli amino acidi dicarbossilici sono un particolare tipo di amino acidi che contengono due gruppi carbossilici (-COOH) nella loro struttura chimica. Un esempio comune di amino acido dicarbossilico è l'acido glutammico, che svolge un ruolo importante nel metabolismo energetico e nella neurotrasmissione nel cervello.
In condizioni fisiologiche, il gruppo carbossilico dell'amino acido dicarbossilico è presente nella forma deprotonata (-COO-), pertanto si parla di "acidi" in senso chimico stretto solo quando la molecola è presente allo stato non ionizzato.
Gli amino acidi dicarbossilici possono subire una decarbossilazione che porta alla formazione di amine aromatiche, come nel caso della trasformazione dell'amminoacido triptofano in serotonina. Questo processo è catalizzato da enzimi specifici e richiede la presenza di cofattori come la vitamina B6.
In generale, gli amino acidi dicarbossilici sono importanti building block per la sintesi di proteine e altre molecole biologiche, e svolgono un ruolo chiave in molte reazioni metaboliche all'interno dell'organismo.
'Non Translated' non è una definizione medica riconosciuta, poiché si riferisce più probabilmente a un contesto di traduzione o linguistico piuttosto che a uno strettamente medico. Tuttavia, in un contesto medico, "non tradotto" potrebbe essere usato per descrivere una situazione in cui i risultati di un test di laboratorio o di imaging non sono chiari o presentano anomalie che devono ancora essere interpretate o "tradotte" in termini di diagnosi o significato clinico. In altre parole, il medico potrebbe dire che i risultati del test non sono stati "tradotti" in una conclusione definitiva o in un piano di trattamento specifico.
In medicina, l'ossigeno si riferisce a un gas incolore, inodore e insapore che è fondamentale per la vita. È uno degli elementi costitutivi dell'aria che respiriamo e costituisce circa il 21% del volume dell'aria ambiente. L'ossigeno è essenziale per la produzione di energia nelle cellule del corpo umano attraverso il processo di respirazione cellulare. Viene fornito ai pazienti in situazioni cliniche, come durante l'anestesia o in caso di insufficienza polmonare, tramite apparecchiature mediche come concentratori di ossigeno, bombole di ossigeno e tubi di respirazione. L'ossigenoterapia è il trattamento che prevede l'erogazione di ossigeno a concentrazioni superiori al 21% per via inalatoria per trattare o prevenire l'ipossiemia.
I Dati di Sequenza Molecolare (DSM) si riferiscono a informazioni strutturali e funzionali dettagliate su molecole biologiche, come DNA, RNA o proteine. Questi dati vengono generati attraverso tecnologie di sequenziamento ad alta throughput e analisi bioinformatiche.
Nel contesto della genomica, i DSM possono includere informazioni sulla variazione genetica, come singole nucleotide polimorfismi (SNP), inserzioni/delezioni (indels) o varianti strutturali del DNA. Questi dati possono essere utilizzati per studi di associazione genetica, identificazione di geni associati a malattie e sviluppo di terapie personalizzate.
Nel contesto della proteomica, i DSM possono includere informazioni sulla sequenza aminoacidica delle proteine, la loro struttura tridimensionale, le interazioni con altre molecole e le modifiche post-traduzionali. Questi dati possono essere utilizzati per studi funzionali delle proteine, sviluppo di farmaci e diagnosi di malattie.
In sintesi, i Dati di Sequenza Molecolare forniscono informazioni dettagliate sulle molecole biologiche che possono essere utilizzate per comprendere meglio la loro struttura, funzione e varianti associate a malattie, con implicazioni per la ricerca biomedica e la medicina di precisione.
L'ipossia cellulare si riferisce a una condizione in cui le cellule del corpo sono private dell'apporto adeguato di ossigeno, necessario per il normale metabolismo e la funzione cellulare. Ciò può verificarsi a causa di diversi fattori, come un flusso sanguigno ridotto, anossia (mancanza totale di ossigeno), o disfunzioni enzimatiche che interferiscono con l'utilizzo dell'ossigeno a livello cellulare.
L'ipossia cellulare può portare a danni cellulari e tissutali, nonché a disfunzioni organiche, a seconda della durata e della gravità della privazione di ossigeno. Può verificarsi in diverse condizioni patologiche, come l'insufficienza cardiaca, l'insufficienza respiratoria, l'anemia grave, traumi, avvelenamenti e altro ancora.
Il trattamento dell'ipossia cellulare dipende dalle cause sottostanti e può includere misure di supporto per il sistema cardiovascolare e respiratorio, ossigenoterapia, terapie farmacologiche e, in alcuni casi, interventi chirurgici. La prevenzione dell'ipossia cellulare si ottiene garantendo un adeguato apporto di ossigeno ai tessuti attraverso il mantenimento di una funzione cardiovascolare e respiratoria efficiente, nonché trattando tempestivamente le condizioni che possono portare a ipossia cellulare.
Gli alcani sono una classe di composti organici costituiti da idrocarburi saturi, il che significa che contengono solo atomi di carbonio e idrogeno, con un legame singolo tra ciascun atomo di carbonio. La catena di atomi di carbonio è priva di doppi o tripli legami ed è completamente saturata di idrogeno.
La formula generale per gli alcani è CnH2n+2, dove n rappresenta il numero di atomi di carbonio nella catena. Gli alcani più semplici sono metano (CH4), etano (C2H6), propano (C3H8) e butano (C4H10).
Gli alcani a catena lineare sono chiamati "normali" o "lineari", mentre quelli con strutture ramificate sono chiamati "isomeri". Ad esempio, il pentano ha due isomeri: n-pentano (lineare) e isopentano (ramificato).
Gli alcani sono generalmente incolori, insolubili in acqua ma solubili nei solventi organici. Sono componenti importanti del petrolio greggio e del gas naturale. Vengono utilizzati come combustibili, lubrificanti, materie prime per la produzione di plastica e altri materiali sintetici.
In medicina, gli alcani non hanno un ruolo diretto come farmaci o patologie. Tuttavia, possono essere utilizzati in alcuni test diagnostici, come il test dell'alito per la diagnosi della sindrome da accumulo lisosomiale (SAL) nota come malattia da accumulo di ceroidi lipofuscine, neurodegenerativa e progressiva. In questo test, si misura la concentrazione degli alcani a catena lunga nel respiro del paziente dopo aver consumato una dose orale di un tracciante radioattivo dell'alcano. Un aumento della concentrazione di alcani indica una compromissione della funzione lisosomiale e supporta la diagnosi di SAL.
In medicina, l'anossia si riferisce a una condizione in cui il livello di ossigeno nel sangue arterioso è insufficiente per soddisfare le esigenze metaboliche del corpo. Ciò può verificarsi quando i polmoni non riescono a fornire abbastanza ossigeno ai globuli rossi, oppure quando il cuore non è in grado di pompare sangue sufficiente ai polmoni per l'ossigenazione.
L'anossia può causare sintomi come mancanza di respiro, vertigini, confusione, sonnolenza, cianosi (colorazione bluastra della pelle e delle mucose), aritmie cardiache e perdita di coscienza. Può essere causata da diverse condizioni mediche, come l'insufficienza respiratoria, l'ipoventilazione alveolare, l'anemia grave, l'intossicazione da monossido di carbonio, l'edema polmonare e altre ancora.
Il trattamento dell'anossia dipende dalla causa sottostante e può includere l'ossigenoterapia, la ventilazione meccanica, il trattamento delle infezioni o altre terapie specifiche per la condizione di base.
In medicina e biologia molecolare, la sequenza aminoacidica si riferisce all'ordine specifico e alla disposizione lineare degli aminoacidi che compongono una proteina o un peptide. Ogni proteina ha una sequenza aminoacidica unica, determinata dal suo particolare gene e dal processo di traduzione durante la sintesi proteica.
L'informazione sulla sequenza aminoacidica è codificata nel DNA del gene come una serie di triplette di nucleotidi (codoni). Ogni tripla nucleotidica specifica codifica per un particolare aminoacido o per un segnale di arresto che indica la fine della traduzione.
La sequenza aminoacidica è fondamentale per determinare la struttura e la funzione di una proteina. Le proprietà chimiche e fisiche degli aminoacidi, come la loro dimensione, carica e idrofobicità, influenzano la forma tridimensionale che la proteina assume e il modo in cui interagisce con altre molecole all'interno della cellula.
La determinazione sperimentale della sequenza aminoacidica di una proteina può essere ottenuta utilizzando tecniche come la spettrometria di massa o la sequenziazione dell'EDTA (endogruppo diazotato terminale). Queste informazioni possono essere utili per studiare le proprietà funzionali e strutturali delle proteine, nonché per identificarne eventuali mutazioni o variazioni che possono essere associate a malattie genetiche.
Biopterina è una forma bioattiva di tetraidrobiopterina, un cofattore enzimatico essenziale che svolge un ruolo cruciale nel metabolismo degli aminoacidi aromatici come la fenilalanina, la tirosina e il triptofano. Viene sintetizzato endogenamente all'interno del corpo umano ed è necessario per la produzione di neurotrasmettitori importanti come la serotonina, la dopamina e la noradrenalina.
La biopterina agisce come un donatore di elettroni per gli enzimi che catalizzano la conversione degli aminoacidi aromatici in neurotrasmettitori. In particolare, è un cofattore per l'enzima fenilalanina idrossilasi, che converte la fenilalanina in tirosina, e per la tirosina idrossilasi, che converte la tirosina in L-DOPA, un precursore della dopamina.
La biopterina è anche importante per la produzione di ossido nitrico, un potente vasodilatatore che aiuta a regolare la pressione sanguigna e la funzione endoteliale. Inoltre, svolge un ruolo nella sintesi della melanina, il pigmento che dà colore alla pelle, ai capelli e agli occhi.
Una carenza di biopterina può portare a una serie di problemi di salute, tra cui disturbi neurologici come la malattia di Parkinson e la depressione, nonché difetti congeniti del metabolismo degli aminoacidi aromatici. Al contrario, un eccesso di biopterina può essere dannoso per il corpo e ha been linked to the development of certain types of cancer.
In sintesi, la biopterina è una molecola essenziale che svolge un ruolo cruciale nel metabolismo degli aminoacidi aromatici, nella produzione di neurotrasmettitori e nella regolazione della pressione sanguigna e della funzione endoteliale. Una sua carenza o un suo eccesso possono avere conseguenze negative sulla salute.
La 21-idrossilasi è un enzima appartenente alla classe delle ossidoriduttasi, che più specificamente catalizza la reazione di introduzione di un gruppo idrossile nel carbonio 21 della struttura degli steroidi. Questo enzima svolge un ruolo chiave nella via metabolica della biosintesi degli ormoni steroidei surrenalici, come il cortisolo e l'aldosterone. Una sua carenza congenita può portare a diverse patologie endocrine, tra cui la sindrome adrenogenitale. La 21-idrossilasi è codificata dal gene CYP21A2, localizzato sul cromosoma 6p21.3.
Il morbo di Addison, noto anche come insufficienza surrenalica primaria, è una condizione endocrina rara in cui le ghiandole surrenali (situate sopra i reni) non producono sufficienti ormoni cortisolo e aldosterone a causa di un'infiammazione o distruzione delle ghiandole stesse. Questi ormoni svolgono un ruolo cruciale nel regolare la risposta allo stress, il metabolismo dei carboidrati, la pressione sanguigna e il delicato equilibrio elettrolitico del corpo.
La carenza di cortisolo può causare stanchezza cronica, debolezza muscolare, perdita di appetito, aumento di peso, bassa pressione sanguigna, cambiamenti dell'umore e cute più scura (iperpigmentazione). La carenza di aldosterone può portare a squilibri elettrolitici, causando bassi livelli di sodio nel sangue e alti livelli di potassio, che possono provocare nausea, crampi muscolari, debolezza, battito cardiaco irregolare e persino shock.
Il morbo di Addison può essere causato da malattie autoimmuni, infezioni (tubercolosi, citomegalovirus, HIV), cancro, emorragia surrenalica o interventi chirurgici alle ghiandole surrenali. La diagnosi si basa su test di laboratorio che misurano i livelli degli ormoni cortisolo e aldosterone, ACTH (ormone adrenocorticotropo) e renina. Vengono inoltre eseguiti esami delle urine per verificare la presenza di elevati livelli di sodio e potassio.
Il trattamento prevede la sostituzione degli ormoni mancanti con farmaci steroidei sintetici, come idrocortisone (per il cortisolo) e fludrocortisone (per l'aldosterone). Questi farmaci devono essere assunti regolarmente per tutta la vita. È inoltre importante imparare a gestire lo stress e le infezioni, poiché possono influenzare i livelli degli ormoni steroidei. Con un trattamento adeguato, le persone con morbo di Addison possono condurre una vita normale e attiva.
"Encyclopedias as Topic" non è una definizione medica. È in realtà una categoria o un argomento utilizzato nella classificazione dei termini medici all'interno della Medical Subject Headings (MeSH), una biblioteca di controllo dell'vocabolario controllato utilizzata per l'indicizzazione dei documenti biomedici.
La categoria "Encyclopedias as Topic" include tutte le enciclopedie e i lavori simili che trattano argomenti medici o sanitari. Questa categoria può contenere voci come enciclopedie mediche generali, enciclopedie di specialità mediche specifiche, enciclopedie di farmacologia, enciclopedie di patologie e così via.
In sintesi, "Encyclopedias as Topic" è una categoria che raccoglie diverse opere di consultazione che forniscono informazioni complete e generali su argomenti medici o sanitari.
L'ipopituitarismo è una condizione caratterizzata dalla ridotta produzione e secrezione di uno o più ormoni da parte della ghiandola pituitaria, che può essere causata da diversi fattori come lesioni, tumori, infezioni, radiazioni o interventi chirurgici. I sintomi possono variare a seconda degli ormoni interessati e possono includere stanchezza cronica, debolezza muscolare, riduzione della crescita nelle persone in età di sviluppo, perdita di peso, sensibilità al freddo, irsutismo, amenorrea o disfunzione erettile. La diagnosi si basa sui sintomi e su test di imaging per valutare la ghiandola pituitaria, nonché su test di funzionalità delle ghiandole endocrine per valutare i livelli degli ormoni interessati. Il trattamento prevede la sostituzione degli ormoni mancanti e il controllo della causa sottostante, se possibile.
Il cortisone è un ormone steroideo prodotto dal nostro corpo dalle ghiandole surrenali. Ha un'importante funzione nel metabolismo delle proteine, dei carboidrati e dei grassi, oltre a sopprimere le risposte infiammatorie e modulare il sistema immunitario.
In ambito medico, il cortisone viene spesso utilizzato come farmaco antinfiammatorio e immunosoppressore. Viene somministrato per trattare una varietà di condizioni, tra cui artrite reumatoide, asma, dermatiti, malattie infiammatorie intestinali e altre patologie in cui l'infiammazione o la risposta immunitaria siano dannose per il corpo.
Il cortisone può essere somministrato sotto forma di compresse, inalazioni, creme, supposte o iniezioni, a seconda della condizione da trattare. Tuttavia, l'uso prolungato o ad alte dosi di cortisone può causare effetti collaterali indesiderati, come aumento di peso, ipertensione, diabete, debolezza muscolare, osteoporosi e ritardo della crescita nei bambini. Pertanto, il suo utilizzo deve essere attentamente monitorato da un medico.
In termini medici, un "Dizionario Medico" è un libro di riferimento o una risorsa online che fornisce definizioni, spiegazioni e informazioni su vari termini, concetti, procedure, farmaci e condizioni associate alla medicina e alla salute. Viene utilizzato da professionisti medici, studenti di medicina, pazienti e persone interessate alla comprensione dei termini medici specifici.
Un Dizionario Medico contiene spesso definizioni concise ed esaurienti di parole e frasi utilizzate nella pratica medica, nella ricerca biomedica e nella divulgazione sanitaria. Può includere termini come nomi di malattie, sintomi, segni, procedure diagnostiche, trattamenti, farmaci, attrezzature mediche, anatomia, fisiologia e altri concetti correlati alla salute e alla cura medica.
L'utilizzo di un Dizionario Medico può essere particolarmente utile per i pazienti che desiderano comprendere meglio la propria condizione di salute, i trattamenti prescritti o le procedure raccomandate dai professionisti sanitari. Aiuta anche a promuovere una migliore comunicazione tra i pazienti e i fornitori di assistenza sanitaria, poiché tutti possono utilizzare un linguaggio comune per descrivere e discutere questioni relative alla salute e al trattamento.
La duodenoscopia è un esame endoscopico che consente ai medici di visualizzare e valutare la condizione del duodeno, che è la prima parte dell'intestino tenue, e del pancreas. Durante questo procedimento, uno speciale strumento a fibra ottica chiamato duodenoscopio viene inserito attraverso la bocca del paziente, passa attraverso l'esofago e lo stomaco, quindi raggiunge il duodeno. Il duodenoscopio è dotato di una piccola telecamera alla sua estremità che trasmette immagini ad un monitor, fornendo al medico una visione dettagliata della mucosa interna del tratto digestivo superiore.
La duodenoscopia viene spesso eseguita per diagnosticare e trattare varie condizioni, come ad esempio:
- Infiammazione o ulcerazioni nel duodeno
- Tumori benigni o maligni del pancreas o della via biliare
- Calcoli nelle vie biliari
- Pancreatite cronica
- Malassorbimento
Inoltre, il duodenoscopio può essere utilizzato per eseguire procedure terapeutiche, come la rimozione di calcoli dalle vie biliari o l'estrazione di corpi estranei. Tuttavia, è importante notare che recentemente sono state sollevate preoccupazioni relative alla sicurezza della duodenoscopia a causa del potenziale rischio di infezioni nosocomiali trasmesse da strumenti contaminati non adeguatamente disinfettati.
Le ghiandole surrenali sono due piccole ghiandole endocrine situate sopra i poli superiori dei reni. Ciascuna ghiandola surrenale ha una forma a falce ed è composta da due porzioni distinte: la corteccia e la midollare.
La corteccia surrenale è responsabile della produzione di ormoni steroidei, tra cui cortisolo, aldosterone e ormoni sessuali come androgeni e estrogeni. Questi ormoni sono essenziali per la regolazione del metabolismo, del bilancio idrico-elettrolitico, della risposta allo stress e dello sviluppo sessuale.
La midollare surrenale, invece, produce due importanti ormoni catecolaminergici: adrenalina (epinefrina) e noradrenalina (norepinefrina). Questi ormoni sono rilasciati in risposta a situazioni di stress acuto e svolgono un ruolo cruciale nella preparazione del corpo alla "lotta o fuga", aumentando la frequenza cardiaca, la pressione arteriosa e il flusso di glucosio ai tessuti.
In sintesi, le ghiandole surrenali sono essenziali per la regolazione di diverse funzioni corporee, compreso il metabolismo, l'equilibrio idrico-elettrolitico, lo sviluppo sessuale e la risposta allo stress.
Mi dispiace, ho commesso un errore nel mio precedente messaggio. "Pinus" non è un termine medico. È il nome generico del genere che include circa 115 specie di conifere note come pini. Sono alberi sempreverdi o semi-sempreverdi, generalmente alti e con aghiformi foglie in fasci. I pinii producono strobili sia maschili che femminili per la riproduzione. Questi alberi sono ampiamente distribuiti in regioni temperate e subartiche di tutto il mondo.
L'acido ascorbico, noto anche come vitamina C, è un composto idrosolubile essenziale per la salute umana. Ha un ruolo cruciale nel mantenimento della integrità dei tessuti connettivi, nella sintesi del collagene e nell'attivazione di enzimi importanti per il metabolismo.
L'acido ascorbico è anche un potente antiossidante che protegge le cellule dai danni dei radicali liberi, sostanze chimiche reattive prodotte naturalmente dal corpo o derivanti dall'ambiente esterno (come il fumo di sigaretta, l'inquinamento atmosferico e l'esposizione ai raggi UV).
Inoltre, svolge un ruolo importante nel sistema immunitario, contribuendo a rafforzare le difese dell'organismo contro i patogeni. Una carenza di acido ascorbico può portare al malattie come lo scorbuto, una condizione caratterizzata da stanchezza, dolori articolari, gengive sanguinanti e ferite che guariscono lentamente.
L'acido ascorbico è presente in numerosi alimenti, tra cui frutta (come arance, pompelmi, kiwi, fragole e ananas) e verdura (come peperoni, broccoli, cavolfiori e spinaci). Può anche essere assunto come integratore alimentare.
La mia richiesta sembra un po' anacronistica, dato che non è possibile fornire una "definizione medica" per un intero secolo. Tuttavia, posso offrirti alcune informazioni su come la medicina e la comprensione dell'anatomia umana si sono sviluppate durante il XVI secolo, che hanno influenzato le pratiche mediche successive.
Il XVI secolo è stato un periodo di grande importanza per lo sviluppo della medicina moderna. Alcuni eventi e personaggi chiave hanno plasmato la comprensione dell'anatomia umana, la fisiologia e le pratiche mediche:
1. Andrea Vesalio (1514-1564): noto come il "padre della moderna anatomia", ha pubblicato "De humani corporis fabrica" (L'fabbrica del corpo umano) nel 1543, che è diventato un testo fondamentale per la comprensione dell'anatomia umana. Vesalio ha sfidato le idee di Galeno e ha promosso lo studio diretto del corpo umano attraverso dissezioni.
2. Realizzazione di illustrazioni accurate: durante il XVI secolo, sono state create illustrazioni dettagliate e accurate dell'anatomia umana, che hanno contribuito a una migliore comprensione della struttura del corpo umano.
3. Fondazione delle basi per la fisiologia: grazie allo studio dell'anatomia, i medici del XVI secolo hanno iniziato a sviluppare teorie sulla funzione e il comportamento dei vari organi e sistemi del corpo umano.
4. Avanzamenti nella chirurgia: durante questo periodo, la chirurgia è diventata più sofisticata, con l'introduzione di nuove tecniche e strumenti chirurgici. Sono state sviluppate procedure per trattare fratture, ulcere e altre condizioni mediche.
5. Diffusione delle idee: grazie allo sviluppo della stampa, le idee mediche del XVI secolo si sono diffuse più rapidamente ed ampiamente, contribuendo a una maggiore comprensione e cooperazione tra i medici di diverse regioni.
In sintesi, il XVI secolo è stato un periodo di grande importanza per la medicina, in quanto ha visto lo sviluppo di nuove tecniche di dissezione, l'illustrazione accurata dell'anatomia umana e la fondazione delle basi per la fisiologia. Questi progressi hanno contribuito a una migliore comprensione del corpo umano e allo sviluppo di nuove tecniche chirurgiche, che hanno portato a un'assistenza sanitaria più efficace.
La frase "History, Ancient" non è propriamente una definizione medica in sé, ma può fare riferimento allo studio e alla conoscenza delle pratiche mediche e della teoria del pensiero sanitario che si sono sviluppate nelle civiltà antiche. Questo campo di studi include l'esame di testi storici, reperti archeologici, manufatti e altre fonti primarie per comprendere meglio come le persone in passato concepivano la malattia, mantenevano la salute e fornivano assistenza sanitaria.
L'antica storia della medicina può essere fatta risalire a civiltà antiche come l'Egitto, la Mesopotamia, la Cina, l'India e la Grecia. Ad esempio, i primi documenti medici conosciuti provengono dall'antica Sumeria (circa 4000-3000 a.C.), mentre il famoso papiro di Ebers, un antico testo egiziano che tratta di diagnosi e terapie, risale al 1550 a.C.
I medici e gli studiosi dell'antica storia della medicina possono utilizzare queste fonti per comprendere meglio l'evoluzione delle pratiche mediche nel corso della storia umana, nonché le connessioni tra la cultura, la società e la comprensione della salute e della malattia. Questo tipo di studio può anche informare la moderna pratica medica fornendo contesto e prospettiva sul modo in cui i professionisti della salute affrontano le sfide sanitarie odierne.
La carenza di acido ascorbico, nota anche come vitamina C, è una condizione che si verifica quando un individuo non riceve abbastanza apporto di questa vitamina attraverso la sua dieta. L'acido ascorbico è una vitamina idrosolubile che svolge un ruolo cruciale nel mantenimento della salute dell'organismo.
Le funzioni principali della vitamina C includono:
* Agisce come antiossidante, proteggendo le cellule dai danni dei radicali liberi
* Aiuta nella sintesi del collagene, una proteina necessaria per la formazione di tessuti connettivi, vasi sanguigni, tendini, legamenti e cartilagine
* Migliora l'assorbimento del ferro alimentare, in particolare il ferro non eme (ferro presente nei vegetali)
* Supporta il sistema immunitario, aiutando a proteggere l'organismo dalle infezioni
La carenza di acido ascorbico può portare a una condizione nota come scorbuto. I sintomi dello scorbuto includono:
* Stanchezza e debolezza
* Gonfiore alle gengive, che possono sanguinare facilmente
* Perdita dei denti
* Lividi cutanei e lesioni facili
* Dolori articolari e muscolari
* Rallentamento della guarigione delle ferite
* Anemia (riduzione del numero di globuli rossi)
Una carenza grave e prolungata di vitamina C può portare a complicanze più gravi, come problemi cardiovascolari, disturbi neurologici e persino la morte.
Per prevenire la carenza di acido ascorbico, è importante seguire una dieta equilibrata che includa cibi ricchi di vitamina C, come frutta e verdura fresca. Alcuni esempi di alimenti ricchi di vitamina C sono:
* Agrumi (arance, pompelmi, limoni)
* Kiwi
* Fragole
* Mango
* Papaya
* Ananas
* Peperoni rossi e verdi
* Broccoli
* Cavolfiore
* Spinaci
* Branzino
In alcuni casi, come nei neonati prematuri o in persone con malassorbimento intestinale, può essere necessario un integratore di vitamina C per garantire un apporto adeguato. Tuttavia, è sempre consigliabile consultare un medico prima di assumere qualsiasi integratore.
Lo scorbuto è una malattia causata dalla carenza prolungata di vitamina C (acido ascorbico), che porta a deficit di collagene e conseguenti sintomi. Si manifesta con stanchezza, dolori muscolari e articolari, gengive gonfie e sanguinanti, cambiamenti della pelle come petecchie (piccole macchie rosse dovute a emorragia sottocutanea), lesioni cutanee e perdita di denti. Nei casi gravi, possono verificarsi complicanze più serie, come anemia, emorragie interne ed edema. Lo scorbuto è raro nei paesi sviluppati ma può verificarsi in individui con diete povere di frutta e verdura fresca per periodi prolungati. La malattia è reversibile con l'assunzione di vitamina C.
17 idrossicorticosteroide
Iperplasia surrenale congenita
Ipoaldosteronismo
Malattia di Addison
Acido ascorbico
Surrene
Etomidato
Canrenone
Disfunzione sessuale post-SSRI
Desossicorticosterone
Klotho (biologia)
Vitamina D
Osteoporosi
Malattia di Alzheimer
17 idrossicorticosteroide - Wikipedia
L'inibizione dell'aldosterone sintetasi: una nuova potenziale "arma" contro l'ipertensione resistente - SIIA
IDROSSIPROGESTERONE 17 - Centro Analisi - Laboratorio di Analisi Cliniche
Iperplasia surrenalica congenita provocata da deficit di 11beta-idrossilasi - Pediatria - Manuali MSD Edizione Professionisti
Labtestsonline - Test di stimolazione con ACTH
Diabete e contraccezione - Il Diabete Online
Il miglior consiglio che potresti mai ricevere su bodybuilder morti per steroidi - Ethnicity Clothing
Acido ascorbico - Wikipedia
Pemfigoide gestationis
Test genetici
La Guida Completa Alle Vitamina C - Abundance and Health
Endocrinologia dell'unità feto-placentare - FertilityCenter
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ALDOSTERONE - Omnia Medica
Ormoni steroidei3
- I 17-idrossicorticosteroidi sono una classe di ormoni steroidei sintetizzati nell'uomo dal surrene per azione dell'enzima 17-idrossilasi oppure ottenuti artificialmente. (wikipedia.org)
- Il baxdrostat sembrerebbe quindi porsi come una valida alternativa al "classico" antagonismo a livello del recettore dei mineralcorticoidi , superando gli effetti avversi tipici di quest'ultima classe di farmaci, legati all'interferenza con gli altri recettori degli ormoni steroidei (es. (siia.it)
- Il 17-idrossiprogesterone è un ormone steroideo C-21, prodotto nella ghiandola adrenale e nelle gonadi durante la sintesi dei glucocorticoidi e degli ormoni steroidei. (sitocentroanalisiap.it)
Sintesi2
- Questo farmaco presenta un'elevata selettività (rapporto di selettività 100:1) per l'aldosterone sintetasi rispetto all'enzima richiesto per la sintesi del cortisolo (11β-idrossilasi). (siia.it)
- L'azione selettiva del baxdrostat sembrerebbe, inoltre, scongiurare il rischio di indurre insufficienza surrenalica legata alla concomitante inibizione della sintesi di cortisolo data dalla 11β- idrossilasi, che condivide il 93% della sequenza proteica con l'aldosterone sintetasi. (siia.it)
Deficit3
- I livelli di 17-OH P sono particolarmente elevati in caso di deficit della 21-idrossilasi, la più comune causa di sindrome surreno-genitale. (sitocentroanalisiap.it)
- Aumenti modesti si osservano in caso di deficit dell'11-beta-idrossilasi. (sitocentroanalisiap.it)
- La diagnosi del deficit di 11beta-idrossilasi nei neonati è stabilita da un aumento dei livelli plasmatici di 11-deossicortisolo e di androgeni surrenalici (deidroepiandrosterone, androstenedione e testosterone). (msdmanuals.com)
Quantità1
- Questa interazione è di grande importanza per il metabolismo calcio-fosforo, in quanto l'FGF-23 riduce il riassorbimento tubulare dei fosfati, aumentandone l'escrezione urinaria, e Klotho inibisce la produzione di eccessive quantità di vitamina D attiva agendo sull'1-alfa-idrossilasi renale. (salsacaliente.ro)
Carenza2
- Le misure dei livelli del 17-OH P sono utili nella valutazione dell'iperplasia adrenale congenita dovuta alla carenza di enzimi tipici quali la 21-idrossilasi e 11? (sitocentroanalisiap.it)
- Insomma a parte tutti questi fattori, ci chiediamo se la carenza di questo fattore steroideo individuato dal nostro mitico medico di famiglia/ricercatore, possa portare a questo aumento di incidenza di influenza. (drfabriziopalmieri.it)
Ormone steroideo2
- La vit D è considerata quasi un ormone steroideo piuttosto che una vitamina, in realtà si tratta di pro-ormone o precursore di 2 metaboliti polari, 1 a -25-(OH)2 colecalciferolo e 24,25-(OH)2 colecalciferolo, principali mediatori dell'azione D-vitaminica. (bodyweb.com)
- L'Aldosterone è un ormone steroideo prodotto dalle cellule della zona glomerulare del corticosurrene. (omnia-medica.it)