Agenti che vengono usati per trattare ipertiroidismo riducendo la eccessiva produzione di ormoni tiroidei.
Un thioureylene antithyroid agente che inibisce la produzione di ormoni tiroidei interferendo con l 'inclusione di iodio in tyrosyl residui di Tireoglubolina. E' stato fatto da interferire con l ’ ossidazione di ioduro Ion e iodotyrosyl gruppi attraverso l 'inibizione dell ’ enzima perossidasi.
Un agente thiourea antithyroid Propythiouracil inibisce la sintesi di tiroxina e inibisce la trasformazione di periferico throxine a tri-iodothyronine è utilizzato nel trattamento dell ’ ipertiroidismo. (Dal Martindale, The Extra Pharmacopeoia... trentesimo Ed, p534)
Un agente antithyroid imidazolo. Carbimazolo viene ridotta a Metimazolo, responsabile degli effetti antithyroid attivita '.
Una forma di ipertiroidismo con molti hyperplastic gozzo. E 'un disturbo autoimmune e produce anticorpi contro il recettore degli stimolanti della tiroide. Questi autoanticorpi attiva i recettori TSH, stimolando così la ghiandola tiroidea, ormoni tiroidei e salivare. Questi autoanticorpi può incidere sulla degli occhi (tombe Ophthalmopathy) e la pelle (Graves Dermopathy).
Salivare di ormoni tiroidei dalla ghiandola tiroide. Elevati livelli di ormoni tiroidei aumentare BASAL E A TASSO metabolico.
Una sindrome hypermetabolic provocato dalla ormoni tiroidei endogena o che possono provenire da fonti esogene. La fonte endogena di ormone tiroideo possono essere iperplasia neoplasie della tiroide; o hormone-producing tessuto extratiroidea. Tireotossicosi è caratterizzato da NERVOUSNESS; diarrea; affaticamento; peso; calore intolleranza; e sudando.
Autoanticorpi che si legano ai recettori dell ’ ormone tireotropo (TSH), la tireotropina) (i recettori localizzati sulle cellule epiteliali della tiroide. Gli autoanticorpi imitare TSH causando una regola la produzione di ormoni tiroidei quelli tipici di tombe morbo.
Una ghiandola endocrina molto vascolarizzati lobi costituito da due a una striscia sottile di tessuto con un lobo su ciascun lato della trachea. Secerne ormoni tiroidei dalle cellule follicolare e conseguentemente parafollicular INIETTABILE dalle cellule regolando METABOLISM e CALCIUM livello nel sangue, rispettivamente.
Il maggiore ormone deriva dalla tiroide. Attraverso la tiroxina viene sintetizzata iodination di tyrosines (MONOIODOTYROSINE) e l'accoppiamento di iodotyrosines (DIIODOTYROSINE) nel Tireoglubolina. Tiroxina di tireoglobulina dalla proteolisi e secreta nel sangue. Tiroxina è marginalmente deiodinated per formare triiodotironina che esercita un ampio spettro di effetti sulla stimolante il metabolismo cellulare.
Gli esami del sangue utilizzati per valutare il funzionamento della ghiandola tiroide.
Una sindrome che i risultati di ormoni tiroidei insolitamente bassa secrezione della ghiandola tiroidea, determinando una diminuzione della BASAL E A TASSO metabolica del suo piu 'pericolosa forma, c'è accumulo di MUCOPOLYSACCHARIDES nella pelle e edema, conosciuto come mixedema.
Un ormone glicoproteico adenohypophysis secreta dalla ghiandola pituitaria (anteriore). Tireotropina stimola ghiandola tiroidea ioduro trasporto, aumenta la sintesi e rilascio di ormoni tiroidei (triiodotironina) e tiroxina. Tireotropina è costituito da due subunità noncovalently collegati, alfa e beta. All'interno di una stessa specie, la subunità alfa è comune nei l'ipofisi glicoproteina; degli ormoni TSH (ormone luteinizzante e FSH), ma la subunità beta biologico unica e conferisce i dettagli.
La diminuzione nel numero di granulociti; (basofili, eosinofili; e neutrofili).
Processi patologici che coinvolgono la ghiandola tiroidea.
Si verifica nei semi di Brassica e Crucifera specie. Tiouracile è stato usato come antithyroid, vasodilatatori coronarici, e nell ’ insufficienza cardiaca congestizia, sebbene l ’ uso è stata ampiamente sostituita dalla altri farmaci. Ciò provoca discrasie ematiche e sospettata di terato- e carcinogenesi.
Superficie cellulare proteine che legano la tireotropina anche di nome dell ’ ormone tireotropo (TSH) o intracellulare e innescare cambiamenti delle cellule bersaglio. Recettori TSH sono presenti nel sistema nervoso e le cellule bersaglio nella ghiandola tiroide. Gli autoanticorpi ai recettori TSH sono coinvolte nella tiroide malattie come la malattia e nella malattia (tiroidite di Hashimoto, autoimmune).
T3 normalmente ormone tiroideo sintetico da secreta dalla ghiandola tiroide in gran quantità inferiori di tiroxina (T4). Più T3 deriva da monodeiodination periferica della T4 al 5 'posizione della corona esterna della iodothyronine nucleo. L'ormone finalmente portato ed usata dai tessuti è principalmente T3.
Malattia infiammatoria della ghiandola tiroidea dovute a reazioni autoimmuni che determina l 'infiltrazione della ghiandola linfatica. E' caratterizzato dalla presenza di linfociti T circolanti antigen-specific tiroidea e tiroide autoanticorpi. I segni clinici di ipotiroidismo di conseguenza variano a seconda del tipo di patologie autoimmuni tiroidite.
Ormoni naturali secreta dalla ghiandola tiroidea, quali tiroxina, e i loro Synthetic delle purine.
Instabile isotopi di iodio quella decadenza o disintegrarsi emetta radiazioni. Mi atomi con un peso atomico 117-139, pero 'io 127, iodio radioattivo isotopi.
Malattia infiammatoria della tiroide ghiandola.' possono essere classificate in chetoacidosi diabetica acuta (tiroidite,) (granulomatosa cronica purulenta, subacuta e cronica linfocitica), (la fibrosi), (HASHIMOTO malattia cronica linfocitica), depressione post-partum transitorie (chetoacidosi diabetica), e di altri sottotipi tiroidite autoimmune.
Dell ’ ingrossamento della ghiandola tiroidea che possono aumentare di almeno 20 grammi di centinaia di nonna nel gozzo umani adulti. È stato osservato nei soggetti con normale funzione tiroidea (euthyroidism), deficienza della tiroide (ipotiroidismo), o una sovrapproduzione di ormoni (disidratazione). Gozzo possono essere congenite o acquisite o endemica, sporadici (gozzo, endemiche).
Anticorpi che reagiscono con self-antigens (AUTOANTIGENS) dell'organismo che le hanno prodotte.
La tiroglobulina è una glicoproteina specifica della tiroide, utilizzata come marcatore tumorale per monitorare la recidiva del carcinoma differenziato della tiroide.
La rimozione chirurgica della ghiandola tiroidea Dorland, Ed. (28)
Epatite autoimmune tiroidite, caratterizzato dalla presenza di alti livelli sierici e della tiroide; gozzo; presenza di ipotiroidismo.
Un thiourea antithyroid agente che inibisce la sintesi di ormone tiroideo è utilizzato nel trattamento dell ’ ipertiroidismo.
Un hemeprotein che catalizza la l ’ ossidazione del ioduro radicale di iodio con la conseguente iodination di molti composti organici, in particolare di proteine. CE 1.11.1.8.
Lavora con informazioni articoli su argomenti in ogni campo della conoscenza, di solito organizzate in ordine alfabetico, o un lavoro simile limitata ad un particolare campo o soggetto. (Dal ALA glossary of Library and Information Science, 1983)
Un sistema usando teletrasportato e ha riflesso segnali radio e di un oggetto in modo tale che posizione, grandezza, e altre caratteristiche dell'oggetto può essere determinata.
Positroni ad alta energia o elettroni caduto da una disintegrando nucleo atomico.
Ghiandole ductless ormoni che secernono direttamente nel sangue CIRCOLAZIONE. Questi ormoni influenzano la METABOLISM e le altre funzioni delle cellule del corpo.
Tumori o tumore delle ghiandole endocrini.
Tumori o il tumore della ghiandola tiroidea.
Regolare svolgimento di mangiare e bere adottato da una persona o animale.
Rimozione di ENVIRONMENTAL inquinanti o altri contaminanti per il generale tutela ambientale. Ciò è realizzato mediante vari prodotti chimici, biologici e grosso movimento metodi, in combinato disposto con ENVIRONMENTAL MONITORAGGIO.
"Errori congeniti del metabolismo dei metalli sono rare condizioni genetiche che causano disfunzioni enzimatiche, portando all'accumulo tossico o alla carenza di metalli essenziali nel corpo."
Disturbi cerebrali metabolici risultanti dalla nascita di errori, principalmente a causa dei difetti enzimatica che portano al substrato accumulo prodotto riduzione o aumento dei metaboliti tossici attraverso percorsi alternativi, ma la maggior parte di queste condizioni sono familiari, tuttavia una mutazione spontanea possono verificarsi in utero.
Specializzato per gli studenti non conforme alle istruzioni assicurati.
Molibdeno che richiedono un enzima che catalizza la reazione del terminale la degradazione ossidativa di amminoacidi SULFUR ACIDS con la formazione di un solfato. Una carenza di solfito ossidasi induce sulfocysteinuria.
'Errori congeniti del metabolismo della purina-pirimidina' si riferiscono a un gruppo di disturbi genetici caratterizzati da difetti enzimatici che interessano il metabolismo delle basi azotate purine e pirimidine, causando una varietà di sintomi clinici.

Gli farmaci antitiroidei sono una classe di medicinali che vengono utilizzati per trattare le condizioni associate a un'eccessiva produzione di ormoni tiroidei, nota come ipertiroidismo. Questi farmaci agiscono inibendo la sintesi degli ormoni tiroidei, la captazione dell'iodio e la release degli ormoni stessi dalla ghiandola tiroidea.

I farmaci antitiroidei più comunemente usati includono metimazolo (Tapazole) e propiltiouracile (PTU). Questi farmaci funzionano bloccando l'enzima tireoperossidasi, che è necessario per la produzione di ormoni tiroidei. Inoltre, il PTU può anche prevenire la conversione dell'ormone tiroxina (T4) in triiodotironina (T3), un altro ormone tiroideo attivo.

Gli effetti collaterali comuni dei farmaci antitiroidei includono nausea, vomito, diarrea, eruzioni cutanee, prurito e dolore articolare. In rari casi, possono verificarsi reazioni allergiche gravi o effetti avversi sul fegato. Questi farmaci possono anche causare anomalie nei test di funzionalità tiroidea, quindi è importante monitorare i livelli degli ormoni tiroidei durante il trattamento.

In generale, i farmaci antitiroidei vengono utilizzati per controllare temporaneamente l'eccessiva produzione di ormoni tiroidei fino a quando non sia possibile eseguire un intervento chirurgico o una terapia radioattiva con iodio per rimuovere o distruggere parte della ghiandola tiroidea. In alcuni casi, il trattamento con farmaci antitiroidei può anche indurre la remissione della malattia di Graves, una forma comune di ipertiroidismo causata da un'infiammazione autoimmune della ghiandola tiroidea.

Il metimazolo è un farmaco antitiroideo utilizzato per trattare l'ipertiroidismo, una condizione in cui la tiroide produce troppi ormoni tiroxina e triiodotironina. Il farmaco agisce inibendo la tirosina deidrogenasi, un enzima necessario per la sintesi degli ormoni tiroidei. Ciò si traduce in una riduzione della produzione di ormoni tiroidei, aiutando a ripristinare l'equilibrio ormonale nel corpo.

Il metimazolo è disponibile come compresse orali e viene generalmente assunto due o tre volte al giorno, a seconda della prescrizione del medico. Gli effetti collaterali possono includere nausea, vomito, mal di testa, prurito, eruzioni cutanee, vertigini e alterazioni del gusto. In rari casi, può verificarsi grave reazione allergica o danni al fegato.

Prima di iniziare il trattamento con metimazolo, è importante informare il medico di eventuali condizioni mediche preesistenti, allergie ai farmaci e altri farmaci attualmente in uso. Durante la gravidanza e l'allattamento, il metimazolo deve essere utilizzato solo sotto la stretta supervisione di un medico, poiché può avere effetti negativi sul feto o sul neonato.

Il metimazolo è un farmaco importante nel trattamento dell'ipertiroidismo e, se utilizzato correttamente, può aiutare a gestire i sintomi associati alla condizione e prevenire complicazioni a lungo termine. Tuttavia, come con qualsiasi farmaco, è essenziale seguire attentamente le istruzioni del medico e segnalare immediatamente eventuali effetti collaterali o problemi di salute insoliti durante il trattamento.

Il propiltiouracile è un farmaco antitiroideo sintetico che viene utilizzato principalmente per trattare l'ipertiroidismo, una condizione in cui la tiroide produce troppi ormoni tiroidei. Il farmaco funziona bloccando la produzione di tiroxina (T4) e triiodotironina (T3), due ormoni tiroidei importanti per il metabolismo e la regolazione del sistema nervoso.

Il propiltiouracile agisce inibendo l'enzima tireoperossidasi, che è necessario per la sintesi degli ormoni tiroidei. Ciò si traduce in una riduzione dei livelli di T3 e T4 nel sangue, aiutando a controllare i sintomi dell'ipertiroidismo come tachicardia, sudorazione e perdita di peso involontaria.

Il farmaco viene assunto per via orale e la sua durata d'azione è di circa 2-3 settimane. Oltre al suo uso nel trattamento dell'ipertiroidismo, il propiltiouracile può anche essere utilizzato prima di un intervento chirurgico per preparare i pazienti con ipertiroidismo alla tiroidectomia.

Gli effetti collaterali del propiltiouracile possono includere nausea, vomito, dolore addominale, eruzioni cutanee, prurito e alterazioni del gusto. In rari casi, il farmaco può causare reazioni allergiche gravi o problemi al fegato. Pertanto, è importante che i pazienti siano strettamente monitorati durante l'assunzione di propiltiouracile per garantire la sicurezza e l'efficacia del trattamento.

Carbimazole è un farmaco antitiroideo utilizzato per trattare i disturbi della tiroide, come l'ipertiroidismo e il morbo di Graves. Il meccanismo d'azione di Carbimazolo consiste nel ridurre la sintesi degli ormoni tiroidei bloccando l'enzima perossidasi tiroidea, che è necessario per la produzione di tiroxina (T4) e triiodotironina (T3).

Carbimazole viene assunto per via orale sotto forma di compresse. Una volta ingerito, il farmaco viene metabolizzato nel fegato in suo metabolita attivo, il tiouracile, che è responsabile dell'effetto antitiroideo.

Gli effetti terapeutici di Carbimazole possono richiedere alcune settimane per manifestarsi completamente. Durante questo periodo, i medici possono raccomandare misure temporanee per controllare l'ipertiroidismo, come la riduzione dell'assunzione di iodio o l'uso di beta-bloccanti per alleviare i sintomi associati all'aumento degli ormoni tiroidei.

Gli effetti avversi più comuni di Carbimazole includono nausea, vomito, dolore addominale, eruzione cutanea e prurito. In rari casi, il farmaco può causare problemi al fegato o alla moelle ossea.

Carbimazole è controindicato in gravidanza, durante l'allattamento e in pazienti con malattie epatiche preesistenti o disturbi ematologici. Prima di prescrivere Carbimazole, i medici devono valutare attentamente i rischi e i benefici del farmaco per ogni singolo paziente.

In sintesi, Carbimazole è un farmaco antitiroideo utilizzato per trattare l'ipertiroidismo e il morbo di Graves. Il farmaco agisce riducendo la produzione degli ormoni tiroidei e alleviando i sintomi associati all'aumento degli ormoni tiroidei. Tuttavia, Carbimazole può causare effetti avversi e non è adatto a tutti i pazienti. Pertanto, è importante consultare un medico prima di utilizzare questo farmaco.

Il morbo di Graves, noto anche come malattia di Basedow-Graves, è una condizione autoimmune che colpisce la tiroide. Questa malattia provoca iperattività della ghiandola tiroidea (ipertiroidismo), causando una serie di sintomi come tachicardia, aumento del appetito, perdita di peso, tremori, sudorazione eccessiva, irrequietezza, debolezza muscolare, disturbi del sonno, cambiamenti dell'umore e irregolarità mestruali nelle donne.

Inoltre, il morbo di Graves può causare gonfiore doloroso intorno agli occhi (oftalmopatia) e cambiamenti nella pelle, specialmente sulla parte anteriore delle gambe (pretibiale). Questi sintomi cutanei sono noti come mixedema pretibiale.

La causa del morbo di Graves è l'attivazione anomala del sistema immunitario, che produce anticorpi contro il recettore TSH (ormone stimolante la tiroide) nella tiroide. Questi anticorpi mimano l'effetto dell'ormone TSH e causano un aumento della produzione di ormoni tiroidei, portando all'iperattività della ghiandola tiroidea.

Il morbo di Graves è più comune nelle donne che negli uomini e può verificarsi a qualsiasi età, sebbene sia più frequente tra i 20 e i 40 anni. Il trattamento del morbo di Graves dipende dalla gravità dei sintomi e può includere farmaci per controllare l'iperattività tiroidea, terapia con yoduro radioattivo o chirurgia per rimuovere parte o tutta la tiroide.

L'ipertiroidismo è una condizione medica in cui la tiroide, una ghiandola endocrina situata nella parte anteriore del collo, produce e secerne troppi ormoni tiroidei (tireotossicosi). Gli ormoni tiroidei, principalmente la triiodotironina (T3) e la tetraiodiotronina (T4), svolgono un ruolo cruciale nel regolare il metabolismo corporeo, la crescita e lo sviluppo.

Quando la tiroide produce troppi ormoni tiroidei, i processi metabolici si accelerano, causando una serie di sintomi e segni clinici, come:

1. Tachicardia (cuore che batte velocemente) o aritmie
2. Aumento della sudorazione
3. Perdita di peso involontaria
4. Irritabilità, ansia e tremori alle mani
5. Intolleranza al caldo
6. Diarrea o aumento della frequenza delle evacuazioni intestinali
7. Aumento dell'appetito
8. Debolezza muscolare
9. Insonnia
10. Palpitazioni (consapevolezza della pulsazione del cuore)
11. Gonfiore al collo (gozzo) a causa dell'ingrossamento della tiroide
12. Meno comune: perdita di capelli, irregolarità mestruali o incapacità di rimanere incinta

Le cause più comuni di ipertiroidismo includono la malattia di Graves, il morbo di Plummer e l'adenoma tossico. La diagnosi si basa su una combinazione di esami fisici, storia clinica del paziente, misurazione degli ormoni tiroidei nel sangue e imaging della tiroide. Il trattamento può includere farmaci antitiroidei, terapia con yoduro radioattivo o chirurgia per rimuovere la tiroide. La prognosi è generalmente buona se il disturbo viene diagnosticato e trattato in modo tempestivo ed efficace.

La tireotossicosi è un disturbo endocrino causato da un eccesso di ormoni tiroidei nel corpo. Può verificarsi in presenza di malattie che stimolano la tiroide a produrre troppi ormoni, come il morbo di Graves, o quando si assumono dosi eccessive di farmaci contenenti ormoni tiroidei.

I sintomi della tireotossicosi possono includere: aumento del battito cardiaco (tachicardia), palpitazioni, irritabilità, nervosismo, sudorazione eccessiva, perdita di peso non intenzionale, tremori alle mani, maggiore sensibilità al calore, debolezza muscolare, aumento della frequenza delle evacuazioni intestinali o diarrea, cambiamenti del ciclo mestruale nelle donne, difficoltà a dormire (insonnia) e bulbi oculari sporgenti (in caso di morbo di Graves).

La tireotossicosi può portare a complicanze gravi se non trattata, come l'insufficienza cardiaca congestizia, la perdita di massa muscolare e l'osteoporosi. Il trattamento dipende dalla causa sottostante e può includere farmaci per ridurre la produzione di ormoni tiroidei o bloccare i loro effetti, terapia con radioiodio o, in rari casi, intervento chirurgico per rimuovere parte o tutta la ghiandola tiroidea.

Non esiste una definizione medica specifica per "immunoglobuline stimolanti la tiroide". Tuttavia, il termine potrebbe riferirsi a immunoglobuline (anticorpi) che si legano agli antigeni della tiroide e stimolano la sua funzione, portando ad un iperfunzionamento della ghiandola tiroidea.

Un esempio di questo è dato dalle immunoglobuline presenti nella malattia di Graves, una condizione autoimmune in cui il sistema immunitario produce anticorpi che si legano al recettore del TSH (tireotropina) sulla superficie delle cellule tiroidee, stimolandone la crescita e la produzione degli ormoni tiroidei. Questo porta ad ipertiroidismo, con sintomi quali tachicardia, aumento del appetito, perdita di peso, ansia, irritabilità, tremori e intolleranza al calore.

La tiroide è una ghiandola endocrina situata nella parte anteriore del collo, più precisamente nella regione della "pompa" o della "tuberosità laringea". Ha la forma di una farfalla ed è costituita da due lobi laterali uniti dal istmo. La tiroide svolge un ruolo fondamentale nel regolare il metabolismo del corpo, controllando la produzione degli ormoni tiroxina (T4) e triiodotironina (T3), che influenzano il consumo di ossigeno delle cellule, la velocità del battito cardiaco, la pressione sanguigna, la temperatura corporea, il peso corporeo e lo sviluppo del sistema nervoso centrale. La ghiandola tiroide ha bisogno di iodio per produrre questi ormoni, quindi una dieta equilibrata che includa fonti di iodio è importante per il suo corretto funzionamento.

La Tiroxina, nota anche come T4, è una forma primaria di ormone tiroideo prodotto dalle cellule follicolari della ghiandola tiroidea. È un tipo di iodotirosina ed è costituita da tirosina con quattro atomi di iodio. La tiroxina viene convertita nella forma attiva dell'ormone triiodiotironina (T3) all'interno delle cellule bersaglio sotto l'azione dell'enzima deiodinasi.

La T4 svolge un ruolo cruciale nel regolare il metabolismo, la crescita e lo sviluppo del corpo. Viene rilasciata nel flusso sanguigno dopo essere stata stimolata dalla tireotropina (TSH) secreta dall'ipofisi anteriore. La concentrazione di T4 circolante è mantenuta entro limiti stretti, principalmente legandosi alla globulina legante la tiroxina (TBG), alla transtiretina e all'albumina sierica. Solo una piccola frazione della tiroxina totale nel sangue è in forma libera e biologicamente attiva.

Livelli elevati o ridotti di T4 possono indicare condizioni mediche come l'ipertiroidismo o l'ipotiroidismo, rispettivamente. La diagnosi di queste condizioni si basa spesso su misurazioni del livello sierico di T4 insieme ad altri test ormonali tiroidei e clinici.

Le Prove di Funzionalità Tiroidea (PFT) sono un insieme di test di laboratorio utilizzati per valutare la funzione della tiroide, una ghiandola endocrina situata nella parte anteriore del collo che produce ormoni responsabili della regolazione del metabolismo corporeo. Le PFT misurano i livelli circolanti degli ormoni tiroidei e di altri marcatori chimici nel sangue per valutare se la tiroide stia lavorando in modo normale o se sia sotto o overattiva.

Ecco una breve descrizione dei principali test che compongono le PFT:

1. TSH (ormone stimolante della tireotropina): il TSH è un ormone prodotto dall'ipofisi, una ghiandola situata alla base del cervello. Il TSH regola la produzione degli ormoni tiroidei T3 e T4. Quando i livelli di T3 e T4 sono bassi, il TSH aumenta per stimolare la tiroide a produrre più ormoni. Al contrario, se i livelli di T3 e T4 sono alti, il TSH diminuisce per inibire la produzione di ormoni tiroidei.
2. FT3 (triiodotironina libera): la triiodotironina è uno degli ormoni tiroidei principali. La forma libera di questo ormone, nota come FT3, non è legata alle proteine plasmatiche e può essere misurata per valutare l'attività della tiroide.
3. FT4 (tetraiodotironina libera): la tetraidrotironina è l'altro ormone tiroideo principale. La forma libera di questo ormone, nota come FT4, non è legata alle proteine plasmatiche e può essere misurata per valutare l'attività della tiroide.
4. TPOAb (anticorpi anti-perossidasi tiroidea): questi anticorpi possono essere presenti in alcune malattie autoimmuni che colpiscono la tiroide, come la tiroidite di Hashimoto o il morbo di Graves.
5. TgAb (anticorpi anti-tireoglobulina): questi anticorpi possono essere presenti in alcune malattie autoimmuni che colpiscono la tiroide, come la tiroidite di Hashimoto o il morbo di Graves.

I valori normali dei diversi ormoni e anticorpi variano a seconda del laboratorio e della popolazione di riferimento. Il medico interpreterà i risultati in base al quadro clinico del paziente e ai valori di riferimento specifici del laboratorio.

L'ipotiroidismo è una condizione endocrina in cui la tiroide, una ghiandola situata nella parte anteriore del collo, non produce abbastanza ormoni tiroidei. Gli ormoni tiroidei svolgono un ruolo cruciale nel regolare il metabolismo, la crescita e lo sviluppo del corpo. Quando i livelli di questi ormoni sono bassi, il metabolismo rallenta, causando una serie di sintomi come affaticamento, aumento di peso, sensibilità al freddo, pelle secca, capelli fragili e ispessiti, costipazione, dolori muscolari e articolari, depressione e ridotta frequenza cardiaca.

L'ipotiroidismo può essere causato da diverse condizioni, tra cui la tiroidite di Hashimoto (una malattia autoimmune che distrugge la tiroide), l'intervento chirurgico alla tiroide, la radioterapia alla testa e al collo, carenza di iodio nella dieta, difetti genetici o l'uso di determinati farmaci.

La diagnosi di ipotiroidismo si basa solitamente su un esame fisico, una storia clinica completa e il dosaggio degli ormoni tiroidei nel sangue. Il trattamento prevede generalmente la somministrazione di ormoni tiroidei sintetici per ripristinare i livelli normali e alleviare i sintomi. La terapia sostitutiva con ormone tiroideo è solitamente necessaria per tutta la vita e deve essere strettamente monitorata da un medico per garantire che vengano mantenuti livelli ottimali di ormoni tiroidei nel sangue.

La Tirotropina, nota anche come TSH (dall'inglese Thyroid-Stimulating Hormone), è un ormone prodotto dall'adenop pituitario anteriore. Ha un ruolo chiave nel regolare la funzione della tiroide, stimolando la produzione e il rilascio degli ormoni tiroidei triiodotironina (T3) e tetraiodotironina (T4).

La TSH viene rilasciata in risposta a bassi livelli di ormoni tiroidei nel sangue, che vengono rilevati da recettori situati nell'ipotalamo. Quando i livelli di T3 e T4 aumentano, l'ipotalamo riduce la produzione di un altro ormone chiamato TRH (dall'inglese Thyrotropin-Releasing Hormone), che a sua volta inibisce la secrezione di TSH.

La TSH svolge quindi un ruolo fondamentale nel mantenimento dell'equilibrio ormonale tiroideo e, se i suoi livelli sono anormali, possono verificarsi varie disfunzioni della tiroide, come l'ipotiroidismo o l'ipertiroidismo. La misurazione dei livelli di TSH è quindi un test di routine per valutare la funzione tiroidea.

L'agranulocitosi è una condizione medica caratterizzata da un numero anormalmente basso di granulociti (un particolare tipo di globuli bianchi) nel sangue. I granulociti, che includono neutrofili, eosinofili e basofili, svolgono un ruolo cruciale nella risposta immunitaria dell'organismo contro le infezioni.

Quando il numero di granulociti è insufficiente, l'individuo diventa suscettibile alle infezioni e può manifestare sintomi come febbre, brividi, affaticamento, mal di gola, ulcerazioni della bocca e difficoltà respiratorie. L'agranulocitosi può essere causata da una varietà di fattori, tra cui l'esposizione a farmaci che danneggiano i granulociti, malattie del midollo osseo, infezioni virali e alcune condizioni genetiche rare.

La diagnosi di agranulocitosi si basa sull'analisi del sangue per contare il numero di globuli bianchi e granulociti. Il trattamento dipende dalla causa sottostante e può includere l'interruzione dell'esposizione al farmaco sospetto, la terapia antibiotica o antifungina per prevenire le infezioni, il supporto del midollo osseo con fattori di crescita o, in casi gravi, il trapianto di midollo osseo.

La tiroide è una ghiandola endocrina situata nella parte anteriore del collo che svolge un ruolo cruciale nel regolare il metabolismo, la crescita e lo sviluppo del corpo. Le malattie tiroidee si riferiscono a una vasta gamma di condizioni che interessano la tiroide e possono influenzarne la funzione.

Esistono due tipi principali di disfunzioni tiroidee: iperattività della tiroide (ipertiroidismo) e ipoattività della tiroide (ipotiroidismo). L'ipertiroidismo si verifica quando la tiroide produce troppi ormoni tiroidei, mentre l'ipotiroidismo si verifica quando la ghiandola ne produce troppo pochi.

Tra le altre malattie tiroidee ci sono:

1. Gozzo: un ingrossamento della tiroide che può causare un nodulo o una massa palpabile al collo.
2. Noduli tiroidei: crescite anormali all'interno o sulla superficie della tiroide, possono essere non cancerose (benigni) o cancerose (maligni).
3. Tiroidite: infiammazione della tiroide che può causare iperattività o ipoattività temporanea della ghiandola.
4. Cancro alla tiroide: una crescita maligna nei tessuti della tiroide, che può diffondersi ad altre parti del corpo se non trattata.
5. Disfunzioni autoimmuni come la malattia di Basedow-Graves e il morbo di Hashimoto, in cui il sistema immunitario attacca la tiroide, portando rispettivamente a ipertiroidismo o ipotiroidismo.

I sintomi delle malattie tiroidee variano ampiamente e dipendono dal tipo e dalla gravità della condizione. Possono includere cambiamenti di peso, stanchezza, irritabilità, intolleranza al freddo o al caldo, problemi cardiovascolari, alterazioni del ciclo mestruale nelle donne e altri sintomi. Se si sospetta una malattia della tiroide, è importante consultare un medico per una diagnosi accurata e un trattamento appropriato.

Il tiouracile è un farmaco antitiroideo sintetico che viene utilizzato principalmente per trattare l'ipertiroidismo, comprese le malattie della tiroide come il morbo di Basedow-Graves e il gozzo tossico. Il farmaco agisce inibendo la perossidasi tiroidea, un enzima necessario per la sintesi degli ormoni tiroidei. Ciò si traduce in una riduzione della produzione di tiroxina (T4) e triiodotironina (T3), due ormoni tiroidei importanti che regolano il metabolismo corporeo.

Il tiouracile è disponibile in diverse forme, tra cui compresse orali e soluzioni per iniezione. Gli effetti collaterali possono includere nausea, vomito, diarrea, mal di testa, eruzione cutanea, vertigini e alterazioni del gusto. In rari casi, il farmaco può causare reazioni allergiche gravi o problemi al midollo osseo.

Come con qualsiasi trattamento medico, l'uso di tiouracile dovrebbe essere supervisionato da un operatore sanitario qualificato che possa monitorare la risposta del paziente al farmaco e gestire eventuali effetti collaterali o complicanze.

I recettori delle tirotropine, noti anche come recettori del TSH ( tire stimulating hormone), sono recettori accoppiati a proteine G situati sulla membrana cellulare delle cellule target della tirotropina, che includono cellule follicolari della tiroide e cellule corticali surrenali. Questi recettori giocano un ruolo cruciale nella regolazione dell'attività della tiroide e della produzione degli ormoni tiroidei.

La tirotropina, prodotta dall'ipofisi anteriore, si lega al suo recettore sulla membrana cellulare delle cellule follicolari della tiroide. Ciò comporta una serie di eventi intracellulari che portano all'attivazione dell'adenilato ciclasi e all'aumento dei livelli di AMP ciclico (cAMP). Questo, a sua volta, stimola la produzione e il rilascio degli ormoni tiroidei triiodotironina (T3) e tetraiodotironina (T4), nonché l'assunzione di iodio dalle cellule follicolari.

Le mutazioni nei geni che codificano per il recettore della tirotropina possono portare a diverse condizioni cliniche, come la resistenza alla tireotropina (TR), una rara malattia genetica caratterizzata da un'alterata risposta dei tessuti alla tirotropina. Questa condizione può presentarsi con diversi gradi di ipotiroidismo o ipertiroidismo, a seconda della gravità della resistenza al TSH.

La triiodotironina, nota anche come T3, è una forma attiva dell'ormone tiroxino (T4). È prodotta dalle ghiandole tiroidee e svolge un ruolo cruciale nel regolare il metabolismo corporeo, la crescita e lo sviluppo.

La triiodotironina è composta da un anello fenolico, un anello tirosilico e tre atomi di iodio. È chiamata triiodotironina perché contiene tre atomi di iodio. La T3 è la forma attiva dell'ormone tiroideo, il che significa che può legarsi alle proteine recettoriali e innescare una serie di reazioni cellulari che regolano il metabolismo energetico, la crescita e lo sviluppo.

La triiodotironina viene prodotta dalle cellule follicolari della tiroide quando l'enzima tireoperossidasi rimuove un atomo di iodio dalla tiroxina (T4) per formare T3. La maggior parte della triiodotironina nel corpo è prodotta dalla deiodinazione della tiroxina, ma una piccola quantità viene anche secreta direttamente dalle ghiandole tiroidee.

L'iperfunzione o l'ipofunzione della tiroide può portare a livelli anormali di triiodotironina nel sangue, che possono causare una serie di sintomi e complicazioni di salute. Ad esempio, i livelli elevati di T3 possono causare ipertiroidismo, mentre i livelli bassi possono causare ipotiroidismo.

La tiroidite autoimmune, nota anche come tiroidite di Hashimoto, è una malattia infiammatoria cronica della tiroide causata da una reazione autoimmune. In questa condizione, il sistema immunitario del corpo attacca e distrugge l'tireoide, portando ad una progressiva riduzione della sua funzione (ipotiroidismo).

L'tiroidite autoimmune è caratterizzata dalla presenza di anticorpi nel sangue che attaccano le cellule tiroidee e i loro componenti. Questi anticorpi includono gli anticorpi anti-perossidasi tiroidea (TPO) e gli anticorpi contro la tireoglobulina.

I sintomi della tiroidite autoimmune possono includere stanchezza, aumento di peso, intolleranza al freddo, costipazione, secchezza della pelle, raucedine, irregolarità mestruali e cambiamenti dell'umore. Tuttavia, alcune persone con tiroidite autoimmune possono non presentare sintomi o avere solo lievi sintomi per molti anni.

La diagnosi di tiroidite autoimmune si basa sui risultati degli esami del sangue che mostrano alti livelli di anticorpi tiroidei e una funzione tiroidea ridotta. La conferma della diagnosi può richiedere anche l'esecuzione di un'ecografia della tiroide per valutare la sua dimensione e struttura.

Il trattamento della tiroidite autoimmune si concentra sulla gestione dei sintomi dell'ipotiroidismo, che possono essere controllati con la terapia ormonale sostitutiva a base di levotiroxina. In alcuni casi, il medico può anche raccomandare una dieta priva di glutine o altri trattamenti per ridurre l'infiammazione e migliorare i sintomi.

Gli ormoni tiroidei sono una forma specifica di ormone prodotto dalla ghiandola tiroide, che si trova nel collo. Questi ormoni svolgono un ruolo cruciale nella regolazione del metabolismo, della crescita e dello sviluppo del corpo. I due principali ormoni tiroidei sono la triiodotironina (T3) e la tetraiodotironina (T4), entrambi derivati dall'aminoacido tirosina e contenenti iodio.

La produzione di T3 e T4 è regolata dall'ormone tireostimolante (TSH), prodotto dall'ipofisi, una ghiandola endocrina situata alla base del cervello. Il TSH stimola la tiroide a produrre e rilasciare T3 e T4. La tiroide produce anche una piccola quantità di ormone calcitonina, che aiuta a regolare i livelli di calcio nel sangue.

Le principali funzioni degli ormoni tiroidei includono:

1. Regolazione del metabolismo: controllano il tasso al quale il corpo converte il cibo in energia, influenzando così il peso corporeo, la frequenza cardiaca e la temperatura corporea.
2. Crescita e sviluppo: sono essenziali per la crescita e lo sviluppo normale del cervello e del sistema nervoso nei bambini.
3. Funzione cardiovascolare: influenzano la frequenza cardiaca, la contrattilità miocardica e la sensibilità vascolare ai vasocostrittori, contribuendo a mantenere una pressione sanguigna normale.
4. Sviluppo scheletrico: sono necessari per un normale sviluppo osseo e per prevenire l'accumulo di tessuto adiposo nelle ossa.
5. Funzione cognitiva: contribuiscono al mantenimento della funzione cognitiva, compreso il mantenimento della memoria a breve termine e dell'apprendimento.

Le condizioni che possono influenzare la produzione o l'utilizzo degli ormoni tiroidei includono l'ipotiroidismo (basso livello di ormone tiroideo), l'ipertiroidismo (livelli elevati di ormone tiroideo) e il cancro della tiroide. Questi disturbi possono causare una varietà di sintomi, tra cui affaticamento, aumento o perdita di peso, intolleranza al freddo o al caldo, cambiamenti dell'umore e irregolarità mestruali.

I radioisotopi di iodio sono forme radioattive dell'elemento iodio, che vengono ampiamente utilizzati in medicina, soprattutto in diagnosi mediche e talvolta nel trattamento di alcune condizioni. Il più comunemente usato è lo iodio-131, che viene assorbito dalle cellule tiroidee come il normale iodio.

In termini medici, i radioisotopi di iodio sono spesso utilizzati in due aree principali:

1. Diagnosi: L'uso più comune è nella scintigrafia tiroidea, un esame di imaging che aiuta a valutare la funzionalità della ghiandola tiroide e identificare eventuali noduli o altre aree anormali. Il paziente assume una piccola dose di iodio-131, che viene quindi rilevata da una macchina specializzata per creare immagini del tiroide.

2. Trattamento: In alcuni casi, lo iodio-131 può essere utilizzato come terapia per trattare il cancro della tiroide. La radiazione emessa dal radioisotopo distrugge le cellule cancerose della tiroide, riducendo la dimensione del tumore o uccidendolo completamente.

Come con qualsiasi procedura che utilizza radiazioni, l'uso di radioisotopi di iodio deve essere attentamente bilanciato con i potenziali rischi e benefici per il paziente.

La tiroidite è un termine generale che si riferisce a un'infiammazione della ghiandola tiroidea. Può causare i sintomi dell'ipotiroidismo, come stanchezza, aumento di peso, sensibilità al freddo e costipazione. Ci sono diversi tipi di tiroidite, tra cui:

1. Tiroidite di Hashimoto: una forma comune di tiroidite autoimmune in cui il sistema immunitario attacca la tiroide, causando un'infiammazione cronica e portando a un ipotiroidismo progressivo.

2. Tiroidite subacuta: una forma di tiroidite che di solito si verifica dopo un'infezione virale delle vie respiratorie superiori. I sintomi includono dolore, gonfiore e sensibilità della tiroide, nonché ipertiroidismo seguiti da ipotiroidismo temporaneo.

3. Tiroidite postpartum: una forma di tiroidite che si verifica entro un anno dal parto. È causata da cambiamenti ormonali e immunitari dopo la gravidanza e può causare ipotiroidismo temporaneo.

4. Tiroidite silente: una forma di tiroidite autoimmune che provoca un'infiammazione cronica della tiroide senza sintomi evidenti, ma con l'aumento dei livelli degli anticorpi tiroidei nel sangue. Può portare a ipotiroidismo nel tempo.

5. Tiroidite associata a fattori infettivi: alcune forme di tiroidite possono essere causate da batteri o virus, come la tubercolosi, la sifilide e il citomegalovirus.

Il trattamento della tiroidite dipende dal tipo e dalla gravità dei sintomi. Alcuni casi richiedono farmaci per sostituire gli ormoni tiroidei mancanti o per controllare l'infiammazione, mentre altri possono risolversi spontaneamente senza trattamento specifico.

Il gozzo, noto anche come struma nella sua forma nodulare, è un termine medico che descrive l'ingrossamento della ghiandola tiroidea. La ghiandola tiroidea si trova nella parte anteriore del collo e produce ormoni importanti per la regolazione del metabolismo corporeo. L'ingrossamento può essere uniforme o irregolare, causando un ingrandimento visibile del collo.

Il gozzo può essere causato da diversi fattori, tra cui:

1. Ipodetismo endemico: una carenza di iodio nella dieta che porta a una produzione insufficiente di ormoni tiroidei. Il corpo tenta di compensare questa carenza aumentando la dimensione della ghiandola tiroidea.
2. Malattia di Graves: una malattia autoimmune in cui il sistema immunitario produce anticorpi che stimolano eccessivamente la ghiandola tiroidea, portando a ipertiroidismo e gozzo.
3. Adenoma tossico: un tumore benigno della ghiandola tiroidea che produce ormoni tiroidei in eccesso, causando ipertiroidismo e gozzo.
4. Gozzo multinodulare: una condizione in cui la ghiandola tiroidea presenta diversi noduli di dimensioni variabili, alcuni dei quali possono produrre ormoni tiroidei in eccesso.
5. Gozzo retrosternale: un gozzo che si estende al di sotto dello sterno, rendendo difficile la deglutizione e la respirazione.

I sintomi del gozzo possono includere difficoltà nella deglutizione, respiro affannoso, tosse, raucedine e dolore al collo. Il trattamento dipende dalla causa sottostante e può variare dall'assunzione di integratori di iodio alla terapia farmacologica, alla chirurgia o alla radioiodoterapia.

Gli autoanticorpi sono tipi speciali di anticorpi che vengono prodotti dal sistema immunitario e si legano a sostanze (antigeni) presenti nell'organismo stesso. Normalmente, il sistema immunitario produce anticorpi solo contro sostanze estranee come batteri, virus o tossine. Tuttavia, in alcune condizioni, come nel caso di malattie autoimmuni, il sistema immunitario può produrre erroneamente autoanticorpi che attaccano i tessuti sani dell'organismo. Questi autoanticorpi possono essere diretti contro una varietà di antigeni, come proteine, carboidrati o lipidi, e possono causare danni ai tessuti e agli organi, portando a una serie di sintomi e complicazioni.

Le malattie autoimmuni in cui gli autoanticorpi giocano un ruolo importante includono la artrite reumatoide, il lupus eritematoso sistemico, la tiroidite di Hashimoto, la celiachia, la sclerodermia e la miastenia gravis. La presenza di autoanticorpi specifici può anche essere utilizzata come marcatore per la diagnosi o il monitoraggio di alcune malattie.

La tireoglobulina è una glicoproteina specifica secreta dalle cellule follicolari della tiroide. Viene utilizzata come un marcatore tumorale per il cancro della tiroide, in particolare per il carcinoma midollare della tiroide e il carcinoma differenziato della tiroide. I livelli di tireoglobulina possono essere misurati nel sangue e possono aumentare significativamente in presenza di un tumore attivo o ricorrente. Tuttavia, la tireoglobulina può anche essere presente in individui senza cancro della tiroide, ad esempio nelle persone con malattie tiroidee benigne come il gozzo nodulare. Pertanto, l'interpretazione dei livelli di tireoglobulina dovrebbe sempre essere fatta da un medico in combinazione con altri esami diagnostici.

La tiroidectomia è un intervento chirurgico in cui parte o tutta la ghiandola tiroidea viene rimossa. Questa procedura può essere raccomandata per una varietà di condizioni mediche che colpiscono la tiroide, come ad esempio i noduli tiroidei, il gozzo, l'ipertiroidismo o il cancro alla tiroide.

Esistono diversi tipi di tiroidectomia, tra cui:

1. Tiroidectomia totale: in questo tipo di intervento, l'intera ghiandola tiroidea viene rimossa.
2. Tiroidectomia subtotale o quasi totale: in questa procedura, la maggior parte della ghiandola tiroidea viene asportata, ma una piccola porzione di tessuto tiroideo viene lasciato intatto per prevenire l'ipotiroidismo.
3. Lobectomia tiroidea: in questo caso, solo uno dei due lobi della ghiandola tiroidea viene rimosso. Questa procedura è spesso raccomandata quando si diagnostica un nodulo sospetto in un lobo specifico.
4. Ispessimento del lembo: questa procedura prevede la rimozione dell'intero lobo della tiroide e del tessuto situato alla base della ghiandola, noto come ispessimento del lembo.

Il tipo di tiroidectomia raccomandato dipenderà dalla condizione specifica del paziente e dal giudizio clinico del chirurgo. Dopo l'intervento chirurgico, il paziente potrebbe aver bisogno di terapia sostitutiva con ormoni tiroidei per prevenire l'ipotiroidismo.

La tiroidite di Hashimoto, nota anche come tiroidite linfocitaria cronica o malattia di Hashimoto, è una malattia infiammatoria della tiroide di origine autoimmune. In questa condizione, il sistema immunitario del corpo attacca e distrugge gradualmente la ghiandola tiroidea, causando un'ipotiroidismo progressivo, cioè una diminuzione della produzione degli ormoni tiroidei T3 e T4.

L'infiammazione cronica porta alla proliferazione di linfociti B e T, che formano aggregati e follicoli simili a linfonodi all'interno della ghiandola tiroidea. Questi cambiamenti istopatologici sono caratteristici della tiroidite di Hashimoto e possono essere confermati mediante biopsia o esame ecografico.

La causa esatta della malattia non è completamente compresa, ma si ritiene che fattori genetici e ambientali giochino un ruolo importante nello sviluppo di questa condizione autoimmune. Tra i sintomi più comuni ci sono: stanchezza, aumento di peso, intolleranza al freddo, costipazione, pelle secca, raucedine, irregolarità mestruali e depressione.

La diagnosi si basa sui livelli degli ormoni tiroidei, la presenza di anticorpi specifici (anti-tireoglobulina e anti-perossidasi tiroidea microsomiale) e, se necessario, confermata dall'esame istologico. Il trattamento prevede generalmente l'assunzione di levotiroxina sostitutiva per ripristinare i livelli ormonali normali e alleviare i sintomi associati all'ipotiroidismo.

Il metiltiouracile è un farmaco antitiroideo sintetico che viene utilizzato principalmente per trattare l'ipertiroidismo (una condizione in cui la tiroide produce troppi ormoni tiroidei). Il farmaco agisce bloccando la formazione degli ormoni tiroidei nella ghiandola tiroidea.

Il metiltiouracile è anche talvolta utilizzato per preparare i pazienti alla terapia con radioiodio o alla chirurgia tiroidea, e può essere usato nel trattamento della tireotossicosi (una condizione che causa sintomi simili all'ipertiroidismo a seguito dell'infiammazione della tiroide).

Il farmaco viene assunto per via orale e la sua azione si sviluppa gradualmente nel giro di diverse settimane. Gli effetti collaterali possono includere mal di testa, nausea, vomito, vertigini, eruzioni cutanee, prurito e perdita dei capelli. In rari casi, il metiltiouracile può causare reazioni allergiche gravi o problemi al fegato.

Come con qualsiasi farmaco, il metiltiouracile dovrebbe essere utilizzato solo sotto la supervisione di un medico qualificato che sia a conoscenza dei possibili rischi e benefici del trattamento.

L'ioduro perossidasi è un enzima che catalizza la reazione di ossidoriduzione tra ioduro (I-) e perossido d'idrogeno (H2O2) per produrre iodio (I0) e acqua (H2O). La reazione può essere rappresentata come segue:

H2O2 + 2I- -> I0 + 2H2O

Questo enzima è presente in alcuni organismi, come ad esempio nella ghiandola tiroide dei mammiferi, dove svolge un ruolo importante nella biosintesi degli ormoni tiroidei. Nella tiroide, l'ioduro perossidasi catalizza la reazione di ossidazione dell'ioduro a iodio, che viene poi incorporato negli ormoni tiroidei come parte del loro processo di biosintesi.

L'attività enzimatica dell'ioduro perossidasi è influenzata da diversi fattori, tra cui il pH, la temperatura e la concentrazione dei substrati. L'enzima richiede anche la presenza di ioni metallici come rame o ferro per essere attivo.

L'ioduro perossidasi ha anche un'importante funzione nella difesa contro i patogeni, poiché è in grado di generare specie reattive dell'ossigeno (ROS) che possono danneggiare le cellule batteriche e virali. Questa proprietà è sfruttata in alcune applicazioni mediche, come ad esempio nella terapia fotodinamica per il trattamento di tumori e infezioni.

"Encyclopedias as Topic" non è una definizione medica. È in realtà una categoria o un argomento utilizzato nella classificazione dei termini medici all'interno della Medical Subject Headings (MeSH), una biblioteca di controllo dell'vocabolario controllato utilizzata per l'indicizzazione dei documenti biomedici.

La categoria "Encyclopedias as Topic" include tutte le enciclopedie e i lavori simili che trattano argomenti medici o sanitari. Questa categoria può contenere voci come enciclopedie mediche generali, enciclopedie di specialità mediche specifiche, enciclopedie di farmacologia, enciclopedie di patologie e così via.

In sintesi, "Encyclopedias as Topic" è una categoria che raccoglie diverse opere di consultazione che forniscono informazioni complete e generali su argomenti medici o sanitari.

La parola "radar" è un acronimo che sta per "Radio Detection and Ranging". Non si tratta di un termine utilizzato nella medicina, ma piuttosto in campi come la fisica, l'ingegneria elettronica, la meteorologia e il settore militare. Il radar è una tecnologia che utilizza onde radio per rilevare la posizione, la distanza, la velocità e altre caratteristiche di oggetti statici o in movimento.

Tuttavia, nel contesto medico, il termine "radar" potrebbe essere usato occasionalmente per descrivere l'utilizzo di tecnologie a base di radiazioni ionizzanti, come la tomografia computerizzata (TC) o la radiografia, per rilevare e analizzare strutture anatomiche o lesioni all'interno del corpo umano. In questo caso, il radar medico non è un dispositivo a sé stante, ma piuttosto l'applicazione di una tecnologia di rilevamento delle radiazioni per scopi diagnostici.

In fisica medica, "beta particles" sono particelle subatomiche ad alta energia emesse naturalmente da alcuni elementi radioattivi durante il processo di decadimento radioattivo. Esistono due tipi di particelle beta: beta-positive (β+) e beta-negative (β-).

Le particelle beta negative sono costituite da elettroni ad alta energia che vengono emessi quando un neutrone instabile all'interno del nucleo atomico decade in un protone, un elettrone e un antineutrino. Questo processo è noto come decadimento beta- (β-) e si verifica principalmente nei nuclei atomici con troppi neutroni rispetto ai protoni.

Le particelle beta positive, invece, sono costituite da positroni ad alta energia che vengono emessi quando un protone instabile all'interno del nucleo atomico decade in un neutrone, un positrone e un neutrino. Questo processo è noto come decadimento beta-positivo (β+) e si verifica principalmente nei nuclei atomici con troppi protoni rispetto ai neutroni.

Quando le particelle beta attraversano la materia, possono causare ionizzazione e deposizione di energia, che può essere dannosa per i tessuti viventi se assorbita in grandi quantità. Pertanto, è importante gestire e monitorare l'esposizione alle radiazioni beta in ambienti medici e industriali.

Le ghiandole endocrine sono organi o gruppi di cellule specializzate che sintetizzano e secernono ormoni direttamente nel flusso sanguigno, anziché in un condotto escretore come fanno le ghiandole esocrine. Gli ormoni sono sostanze chimiche che fungono da messaggeri nel corpo, aiutando a regolare diversi processi e funzioni, tra cui crescita e sviluppo, metabolismo, equilibrio idrico ed elettrolitico, risposta allo stress, riproduzione e umore.

Esempi di ghiandole endocrine includono la ghiandola pituitaria, il tiroide, le paratiroidi, il pancreas, le gonadi (ovari e testicoli), il timo e le ghiandole surrenali. Alcune strutture che non sono tradizionalmente considerate ghiandole, come il cuore, i polmoni e il grasso corporeo, contengono cellule endocrine che producono ormoni e svolgono quindi funzioni endocrine.

Le ghiandole endocrine lavorano in stretta collaborazione con il sistema nervoso, in particolare con il sistema nervoso autonomo, per mantenere l'omeostasi e garantire la corretta risposta del corpo a vari stimoli interni ed esterni. L'equilibrio ormonale è fondamentale per la salute e il benessere, e alterazioni nelle funzioni delle ghiandole endocrine possono portare a diversi disturbi e condizioni patologiche.

Le neoplasie delle ghiandole endocrine si riferiscono a un gruppo eterogeneo di tumori che originano dalle cellule delle ghiandole endocrine, organi che producono ormoni e li secernono direttamente nel sangue. Questi tumori possono essere benigni o maligni (cancro) e possono causare una varietà di sintomi a seconda del tipo di ghiandola interessata e dell'effetto dei suoi ormoni sul corpo.

Esempi di ghiandole endocrine comprendono la tiroide, le paratiroidi, il pancreas, l'ipofisi e le ghiandole surrenali. Le neoplasie delle ghiandole endocrine possono causare un'eccessiva produzione di ormoni (sindrome da ipersecrezione), che può portare a una serie di sintomi, come l'ipertiroidismo nella tireotossicosi dovuta al tumore della tiroide, o ipoglicemia ricorrente nel caso del tumore insulino-secernente del pancreas.

Il trattamento delle neoplasie delle ghiandole endocrine dipende dal tipo di tumore, dalle dimensioni, dall'estensione e dalla localizzazione, nonché dalla presenza o assenza di sintomi. Le opzioni di trattamento possono includere la chirurgia, la radioterapia, la chemioterapia, l'ablazione con etanolo o altri trattamenti mirati alle cellule tumorali. La prognosi varia ampiamente a seconda del tipo di neoplasia e delle caratteristiche individuali della malattia.

La medicina definisce le neoplasie della tiroide come un gruppo di crescite anormali che si sviluppano nella ghiandola tiroidea. La tiroide è una piccola ghiandola situata nella parte anteriore del collo, responsabile della produzione degli ormoni tiroxina (T4) e triiodotironina (T3), che regolano il metabolismo, la crescita e lo sviluppo del corpo.

Le neoplasie della tiroide possono essere benigne o maligne:

1. Neoplasie benigne: queste sono crescite non cancerose, come ad esempio i noduli tiroidei. I noduli tiroidei sono escrescenze anomale di cellule tiroidee che formano una massa within the gland. La maggior parte dei noduli tiroidei è benigna e non cancerosa, ma in alcuni casi possono essere maligni.
2. Neoplasie maligne: queste sono crescite cancerose che si sviluppano nella tiroide. Il carcinoma papillare della tiroide è il tipo più comune di cancro alla tiroide, rappresentando circa l'80-85% dei casi. Altri tipi meno comuni di cancro alla tiroide includono il carcinoma follicolare, il carcinoma midollare e il carcinoma anaplastico.

I sintomi delle neoplasie della tiroide possono variare notevolmente, a seconda della dimensione e della localizzazione del tumore. Alcuni pazienti con neoplasie benigne o tumori cancerosi molto piccoli potrebbero non presentare sintomi affatto. Tuttavia, i seguenti segni e sintomi possono essere presenti in alcuni pazienti:

* Un nodulo palpabile nel collo
* Dolore al collo, alla mascella o alle orecchie
* Difficoltà nella deglutizione o nel parlare
* Respiro affannoso o difficoltà respiratorie
* Tosse persistente o tosse con sangue
* Gonfiore del viso o del collo
* Perdita di peso involontaria
* Sudorazione eccessiva
* Battito cardiaco accelerato o irregolare

Il trattamento delle neoplasie della tiroide dipende dal tipo, dalla dimensione e dallo stadio del tumore. Il trattamento può includere la chirurgia per rimuovere il tumore, la radioterapia per distruggere le cellule cancerose o la chemioterapia per uccidere le cellule cancerose. La terapia ormonale può anche essere utilizzata per trattare alcuni tipi di cancro alla tiroide.

La prevenzione delle neoplasie della tiroide non è possibile, ma la diagnosi e il trattamento precoci possono migliorare notevolmente le prospettive di guarigione. Se si sospetta una neoplasia della tiroide, è importante consultare un medico per una valutazione e un trattamento tempestivi.

In medicina, la parola "dieta" si riferisce all'assunzione giornaliera raccomandata di cibo e bevande necessaria per mantenere la salute, fornire l'energia e supportare le normali funzioni corporee in un individuo. Una dieta sana ed equilibrata dovrebbe fornire una varietà di nutrienti essenziali come carboidrati, proteine, grassi, vitamine e minerali in quantità appropriate per soddisfare le esigenze del corpo.

Tuttavia, il termine "dieta" viene spesso utilizzato anche per riferirsi a un particolare regime alimentare limitato o restrittivo che si adotta temporaneamente per scopi specifici, come la perdita di peso, il controllo della glicemia o la gestione di condizioni mediche come l'intolleranza al lattosio o le allergie alimentari.

In questi casi, la dieta può implicare l'esclusione o la limitazione di determinati cibi o nutrienti e può essere prescritta da un medico, un dietista registrato o un altro operatore sanitario qualificato. È importante notare che qualsiasi dieta restrittiva dovrebbe essere seguita solo sotto la guida di un professionista sanitario qualificato per garantire che vengano soddisfatte le esigenze nutrizionali dell'individuo e prevenire eventuali carenze nutrizionali.

La "rimozione ambientale" o "bonifica ambientale" è un processo medico e ingegneristico che mira a eliminare, contenere o ridurre al minimo la presenza di sostanze nocive, inquinanti o contaminanti presenti nell'ambiente fisico. Questi contaminanti possono essere presenti in aria, acqua o suolo e possono derivare da varie fonti, come scarichi industriali, rifiuti pericolosi, incidenti chimici o attività umane che hanno un impatto negativo sulla salute pubblica e sull'ecosistema.

L'obiettivo della rimozione ambientale è quello di ripristinare la qualità dell'aria, dell'acqua e del suolo a livelli considerati sicuri per la salute umana e l'ambiente. Questo processo può comportare una varietà di tecniche ingegneristiche e metodi di trattamento, come il drenaggio dei terreni contaminati, il trattamento delle acque reflue, la bonifica del suolo, la depurazione dell'aria e l'isolamento o il contenimento dei contaminanti.

La rimozione ambientale è un processo importante per proteggere la salute pubblica e prevenire l'esposizione umana a sostanze nocive che possono causare una varietà di problemi di salute, tra cui malattie respiratorie, cancro e danni al sistema nervoso centrale. Inoltre, la rimozione ambientale è anche importante per proteggere l'ambiente e preservare la biodiversità, poiché l'inquinamento può avere un impatto negativo sugli ecosistemi e sulle specie animali e vegetali che li abitano.

Gli "Errori Congeniti del Metabolismo dei Metalli" (ECMM) sono un gruppo eterogeneo di disturbi genetici caratterizzati da alterazioni nel metabolismo e nella homeostasi dei metalli essenziali o non essenziali. Questi errori possono portare a una varietà di sintomi clinici, tra cui ritardo dello sviluppo, disfunzioni neurologiche, anemia, problemi cardiovascolari e danni ai reni e al fegato.

Gli ECMM possono essere causati da mutazioni nei geni che codificano per proteine ​​coinvolte nel trasporto, immagazzinamento o eliminazione dei metalli. Ad esempio, l'ECMM più comune è la malattia di Wilson, che è caratterizzata da un accumulo tossico di rame nei tessuti a causa di una mutazione nel gene ATP7B, che codifica per una proteina di trasporto del rame.

Altri esempi di ECMM includono la sindrome di Menkes, che è causata da una mutazione nel gene ATP7A e caratterizzata da un accumulo di rame nei tessuti cerebrali; l'intossicazione da ferro, che può verificarsi a causa di una mutazione nel gene HFE e portare a un accumulo tossico di ferro nei tessuti; e la sindrome di disturbo dell'assorbimento del rame, che è causata da una mutazione nel gene SLC31A1 e caratterizzata da un deficit di assorbimento di rame nell'intestino tenue.

La diagnosi degli ECMM si basa su una combinazione di storia clinica, esami fisici, test di laboratorio e, in alcuni casi, analisi genetiche. Il trattamento dipende dalla specifica ECMM e può includere farmaci chelanti del metallo, cambiamenti nella dieta o supplementazione con il metallo mancante.

Le malattie cerebrali metaboliche congenite sono un gruppo eterogeneo di disturbi causati da anomalie genetiche che colpiscono il metabolismo di varie sostanze nel cervello. Questi difetti enzimatici portano all'accumulo di substrati tossici o alla carenza di prodotti essenziali, con conseguente danno neuronale e sviluppo di sintomi neurologici.

I sintomi possono variare notevolmente a seconda del tipo specifico di malattia metabolica cerebrale congenita, ma spesso includono ritardo mentale, disabilità intellettiva, convulsioni, microcefalia, atassia, disturbi del movimento, crisi omatiche e altri segni neurologici. Alcune di queste condizioni possono anche presentare manifestazioni non neurologiche come problemi epatici, renale, cardiovascolari o endocrini.

Esempi di malattie cerebrali metaboliche congenite includono la fenilchetonuria (PKU), l'aciduria glutarica di tipo I, la leucinosi ad alto livello di isovalerico acido (HLILA), la deficienza della tirosina aminotransferasi (TAT), la malattia di Tay-Sachs e molte altre.

La diagnosi precoce, attraverso test di screening neonatali o test genetici mirati, è fondamentale per l'instaurazione di trattamenti dietetici o farmacologici specifici che possono aiutare a prevenire o rallentare il progresso della malattia. Tuttavia, in alcuni casi, i danni cerebrali irreversibili possono verificarsi prima che venga stabilita una diagnosi e instaurato un trattamento appropriato.

In medicina, un'istruzione differenziale (o diagnosi differenziale) è il processo di valutazione e l'elenco di diverse possibili malattie o condizioni che possono causare un insieme di sintomi simili in un paziente. Si tratta di un passaggio fondamentale nell'ambito del ragionamento clinico e del processo decisionale volto a formulare una diagnosi accurata.

L'istruzione differenziale viene generalmente creata dopo aver condotto un'anamnesi dettagliata, esame fisico e aver preso in considerazione i risultati di eventuali test diagnostici iniziali. Il medico prenderà in considerazione le probabilità relative di ciascuna possibile diagnosi, tenendo conto della prevalenza delle diverse malattie nella popolazione, dei fattori di rischio del paziente e della presentazione clinica specifica.

A mano a mano che vengono raccolti ulteriori dati e informazioni, l'istruzione differenziale verrà aggiornata e affinata, fino a quando non si sarà in grado di formulare una diagnosi probabile o definitiva. L'obiettivo finale dell'istruzione differenziale è quello di garantire che tutte le possibili cause dei sintomi del paziente vengano prese in considerazione e indagate, al fine di fornire una cura appropriata ed efficace.

La solfito ossidasi è un enzima che svolge un ruolo cruciale nel metabolismo dei solfiti nell'organismo umano. Più specificamente, questa importante proteina enzimatica catalizza la seguente reazione:

SO3^2- + H2O + O2 -> SO4^2- + 2H+

In altre parole, la solfito ossidasi converte lo ione solfito (SO3^2-) in anione solfato (SO4^2-), utilizzando l'ossigeno molecolare (O2) come accettore di elettroni. Questo processo è fondamentale per neutralizzare i potenziali effetti tossici dei solfiti, che possono accumularsi nell'organismo umano in seguito all'ingestione di cibi o bevande trattate con queste sostanze.

La solfito ossidasi è localizzata principalmente nella membrana mitocondriale interna dei tessuti, come il fegato e il cervello. È composta da due subunità principali: la subunità A, che contiene il sito attivo dell'enzima, ed è una proteina contenente rame; e la subunità B, che è una flavoproteina. L'interazione tra queste due subunità consente all'enzima di svolgere la sua funzione cruciale nel metabolismo dei solfiti.

La carenza o il malfunzionamento della solfito ossidasi possono portare a una condizione nota come deficit di solfito ossidasi, che è associata a diversi sintomi clinici, tra cui ritardo mentale, convulsioni e problemi neurologici. Questa rara malattia genetica può essere causata da mutazioni in uno dei due geni che codificano per le subunità A e B dell'enzima.

Gli errori congeniti del metabolismo della purina-pirimidina sono un gruppo di disturbi genetici caratterizzati da difetti enzimatici che colpiscono il metabolismo delle purine e delle pirimidine, le basi azotate presenti negli acidi nucleici (DNA e RNA). Questi errori congeniti possono causare l'accumulo di sostanze tossiche o la carenza di composti essenziali, portando a una serie di sintomi che possono includere ritardo della crescita, problemi neurologici, disturbi epatici e renale, anemia, immunodeficienza e aumentato rischio di infezioni.

I sintomi e la gravità dei disturbi del metabolismo della purina-pirimidina possono variare notevolmente a seconda del tipo di difetto enzimatico e della sua gravità. Alcuni di questi disturbi possono presentarsi già alla nascita o nell'infanzia, mentre altri possono manifestarsi solo in età adulta.

Il trattamento dei disturbi del metabolismo della purina-pirimidina dipende dal tipo specifico di difetto enzimatico e può includere una dieta speciale a basso contenuto di purine o pirimidine, l'uso di supplementi nutrizionali, la dialisi renale o il trapianto di fegato. In alcuni casi, possono essere utilizzati farmaci che aiutano a ridurre la produzione o l'accumulo di sostanze tossiche.

La diagnosi precoce e il trattamento tempestivo sono importanti per prevenire complicazioni a lungo termine e migliorare l'outcome dei pazienti con disturbi del metabolismo della purina-pirimidina. La diagnosi può essere effettuata mediante test genetici o analisi enzimatica delle urine o del sangue.

I farmaci antitiroidei vanno sospesi 1 o 2 settimane prima dell'assunzione del radioiodio (tempi più precoci sono applicabili ... Inoltre si eliminano i possibili effetti collaterali tossici dei farmaci antitiroidei). Nei casi invece in cui l'ipertiroidismo ... Le indicazioni al trattamento includono: allergia o gravi effetti collaterali all'assunzione dei farmaci antitiroidei, scarsa ... mancata risposta ai farmaci antitiroidei o comparsa di oftalmopatia (in tali casi eseguire una profilassi con cortisone nel ...
Tra questi farmaci ci sono beta-bloccanti, farmaci antitiroidei, diidropiridine, ACE inibitori e zinco intranasale. Negli Stati ... Altre cause di anosmia includono agenti tossici come il tabacco, farmaci e vapori che possono compromettere la funzione ... Talvolta alcuni farmaci possono causare difetti olfattivi come effetti collaterali indesiderati. ...
La malattia di Graves viene trattata con farmaci anti-tiroidei, come il propiltiouracile, che riducono la produzione di ormoni ... Altre cause includono un eccesso di iodio indotto da farmaci, in particolare dall'amiodarone, un farmaco antiaritmico; un ... Tali sintomi possono essere gestiti temporaneamente con farmaci, come i beta-bloccanti. La gestione a lungo termine ... l'assunzione di alcuni farmaci come l'amiodarone e il litio, l'amiloidosi e la sarcoidosi. Alcune forme di ipotiroidismo ...
... e che ci sono rischi associati sia alla tiroidectomia come per l'uso a lungo termine di farmaci antitiroidei di sintesi. ... Altri metodi sperimentali utilizzati comprendono farmaci prodotti biotecnologicamente, in particolare il principio attivo ...
Il gozzo multinodulare tossico può essere trattato con farmaci antitiroidei come propiltiouracile o metimazolo, iodio ...
... nel caso di tiroidectomia parziale e nel caso di utilizzo di farmaci antitiroidei (come il propiltiouracile o il metimazolo). ... È caratterizzata dall'uso di uno o più farmaci che possono aumentare il livello circolante di ormoni. Tra gli ormoni coinvolti ... In Italia, la terapia ormonale sostitutiva di transizione è gratuita e tali farmaci devono essere solitamente assunti per tutta ...
Il paziente vivrà normalmente, ma dovrà assumere i farmaci necessari senza interruzioni per tutta la vita e sottoporsi a ... e la presenza anticorpi antitiroidei. Per impedire che l'alterato metabolismo causato dall'insufficienza ormonale causi danni ...
I farmaci antitiroidei vanno sospesi 1 o 2 settimane prima dellassunzione del radioiodio (tempi più precoci sono applicabili ... Inoltre si eliminano i possibili effetti collaterali tossici dei farmaci antitiroidei). Nei casi invece in cui lipertiroidismo ... Le indicazioni al trattamento includono: allergia o gravi effetti collaterali allassunzione dei farmaci antitiroidei, scarsa ... mancata risposta ai farmaci antitiroidei o comparsa di oftalmopatia (in tali casi eseguire una profilassi con cortisone nel ...
La malattia di Graves viene trattata con farmaci anti-tiroidei, come il propiltiouracile, che riducono la produzione di ormoni ... Altre cause includono un eccesso di iodio indotto da farmaci, in particolare dallamiodarone, un farmaco antiaritmico; un ... La gestione a lungo termine dellipertiroidismo può includere lassunzione di farmaci che sopprimono la funzione tiroidea, come ... lassunzione di alcuni farmaci come lamiodarone e il litio, lamiloidosi e la sarcoidosi.[81] Alcune forme di ipotiroidismo ...
la terapia con lo iodio radioattivo e farmaci come gli antitiroidei, il Litio e lAmiodarone ...
Interazione tra nutrienti e farmaci: alimenti e principi attivi, se abbinati in modo scorretto, possono dare luogo a ... Una dieta ricca di cavoli, broccoli, cavolini di Bruxelles, rape ricchi di tiocianati potenzia leffetto di agenti antitiroidei ... Modalità di somministrazione di un farmaco. Lacqua naturale è ideale per assumere i farmaci, meglio se a temperatura ambiente ... Infatti la dissoluzione del farmaco si verifica per di più nello stomaco , grazie al pH presente, e il cibo (come anche lacool ...
i farmaci antitiroidei (diversi dal tiouracile);. *il cloramfenicolo.. In questi casi è necessario che la mamma sospenda ... La guida ai farmaci in allattamento. Si possono prendere i farmaci in allattamento? Ecco le nuove indicazioni del Ministero ... Farmaci durante lallattamento, 10 cose da sapere. Dal vademecum del Ministero della salute sullassunzione dei farmaci durante ... Da considerare è che la maggior parte dei farmaci passa nel latte materno, ma la gran parte di essi, quando assunti alle dosi ...
Trattamenti e Farmaci: Dosaggio, Efficacia, Consigli, Modo Duso ... in associazione a farmaci antitiroidei. Questa soluzione sembra ... Il farmaco va assunto per uno o due anni, dato lelevato rischio di recidive di ipertiroidismo post-sospensione del farmaco. ... Assumere il farmaco 10-14 gg prima delloperazione chirurgica. È possibile assumere il farmaco alla posologia di 2-6 gocce al 5 ... Si raccomanda di assumere il farmaco alla dose indicata dal medico: un utilizzo smodato del farmaco può provocare ipotiroidismo ...
... inibizione della funzione tiroidea mediante farmaci antitiroidei b)ablazione con ... ... Farmaci antitiroidei I farmaci antitiroidei, Metimazolo ( Tapazole ) ed Propiltiouracile ( non commercializzato in Italia ), si ... I farmaci antitiroidei possono presentare tossicità epatica. In rari casi può anche presentarsi agranulocitosi. Iodio ... Nei pazienti con malattia di Graves è di norma richiesto un trattamento con farmaci antitiroidei di lunga durata. Dopo 1-2 anni ...
... e dolorosi fino al trattamento di un eventuale ipertiroidismo con farmaci antitiroidei o dellipotirodismo con farmaci ... farmaci: lassunzione di alcuni farmaci come antiemetici, chemioterapici, antipertensivi, pillola anticoncezionale può ... Farmaci per le mestruazioni dolorose. Per contrastare i dolori del ciclo, puoi prendere degli analgesici a base di ibuprofene ... Farmaci per la sindrome premestruale Contro crampi addominali, cefalea, dolori articolari e tutti i sintomi fisici della SPM, ...
Limpiego concomitante di farmaci antitiroidei e di levotiroxina non migliora il tasso di remissione nei pazienti con morbo di ... Questi farmaci antitiroidei bloccano la perossidasi tiroidea diminuendo lorganificazione dello ioduro e impedendo la reazione ... è ripetuto dopo cicli di trattamento con farmaci antitiroidei e in coloro che rifiutano la terapia con iodio-131, in pazienti ... dal momento che i farmaci antitiroidei di solito richiedono diverse settimane per divenire completamente efficaci. I calcio- ...
I farmaci antitiroidei come il metimazolo (Tapazolo) impediscono alla tiroide di produrre i suoi ormoni in eccesso. ... farmaci antitiroidei per impedire alla tiroide di produrre quantità eccessive di ormone ... Farmaci usuali. Eventuali farmaci assunti di routine possono essere assunti il ​​giorno della procedura con un sorso dacqua, ... unopzione permanente se non si possono tollerare farmaci antitiroidei o iodio radioattivo ...
Farmaci antidepressivi in gravidanza. *Farmaci antitiroidei in gravidanza. Ipertiroidismo. *Farmaci in gravidanza. Effetti ... Gravidanza e farmaci: con la febbre il Paracetamolo va bene, ma se lo dice il medico ...
La gestione della malattia di Graves comprende il trattamento con farmaci antitiroidei, il radioiodio o la tiroidectomia. ...
Altre forme di calvizie sono, invece, legate ad agenti infettivi o allutilizzo di determinati farmaci come gli antitiroidei. ...
Nella malattia di Graves, oltre ai farmaci antitiroidei tradizionali, possono essere utilizzati agenti immunosoppressori o ...
Se alla base cè il morbo di Basedow-Graves, la terapia è farmacologica, con la prescrizione di farmaci antitiroidei; in caso ... Farmaci (per esempio interferone, amiodarone).. Quali sono i sintomi dellipertiroidismo?. I sintomi associati a una condizione ... Vi sono alcuni farmaci, cibi e integratori che possono inibire lassorbimento di tale ormone, come soia, papaya, avena, ... Fondamentale, quindi, è riferire al medico leventuale assunzione di farmaci o integratori e le proprie abitudini alimentari. ...
La familiarità è un altro fattore di rischio per ipotiroidismo insieme con limpiego di farmaci antitiroidei e la terapia ... I ricercatori hanno scoperto un nuovo modo per testare i livelli dei farmaci antipsicotici attraverso il sudore delle impronte ... e per un weekend tutti gli attori della filiera del farmaco si ritroveranno a Taormina per discutere dei temi di maggiore ...
Yeşim Erbil "Se non esiste unopzione di trattamento con iodio radioattivo o farmaci antitiroidei, potrebbe essere necessario ... In alcuni casi, si consigliano farmaci anti-tiroide per ridurre i sintomi dellipertiroidismo. ...
I farmaci antitiroidei e gli inibitori dellenzima di conversione dellangiotensina (ad es. captopril ed enalapril) sono cause ... Farmaci e farmaci. Molte droghe e farmaci sono stati collegati ad alterazioni del gusto (Frank, Hettinger e Mott 1992; Mott, ... Spesso il farmaco viene assaggiato direttamente durante la somministrazione orale del farmaco o il farmaco oi suoi metaboliti ... Al contrario, alcuni farmaci, ad esempio antidepressivi triciclici e farmaci antimalarici, possono inibire il citocromo P450. ...
Lazione di questi farmaci neuro-inibitori è proprio quello di bloccare gli ormoni steroidei, messaggeri chimici derivanti ... antitiroidei, antiaggreganti, gastroprotettori, agenti alchilanti, cortisonici, nefrosici, analgesici, antipertensivi e in zona ... LAgenzia Italiana del Farmaco classifica i vaccini pediatrici come "immunosoppressori di attivazione", infatti a breve e a ... Gli immunosoppressori mononucleati sono contenuti in diverse categorie di farmaci inibitori della risposta immunitaria; " ...
... potenzia leffetto dei farmaci antitiroidei, quali il metimazolo ... Interazioni alimenti e farmaci Redazione amaperbene.it Invia ... I soggetti in terapia con farmaci che agiscono sul SNC (antidepressivi, antiepilettici…) o con farmaci come gli antistaminici, ... Va evitata lassunzione con farmaci come ciclosporina, buspirone, chinino (anti-malarico), triazolam, e alcuni farmaci ... Il metabolismo dei farmaci, infatti, può essere suddiviso in una prima fase, in cui agisce il p450, che comprende ossidazione, ...
Potrebbe essere necessario assumere farmaci antitiroidei per ridurre la produzione di ormoni tiroidei o sottoporsi a un ... il trattamento prevede lassunzione di farmaci a base di ormoni tiroidei sintetici per ristabilire i livelli adeguati di ormoni ...
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Farmaci da sospendere 2 giorni prima dellesame da stress: Beta-bloccanti.. *Non sospendere i farmaci antiaggreganti (Aspirina ... da almeno tre settimane.Antitiroidei di sintesi (ad esempio Metimazolo: Tapazole, Propiltiouracile: Propycil) da una settimana. ... Il farmaco non ha effetti collaterali. E ben tollerato da pazienti di qualunque età. A 2-3 ore dalla somministrazione del ... Il farmaco non ha effetti collaterali. E ben tollerato da pazienti di qualunque età. A 2-3 ore dalla somministrazione del ...
E allutilizzo di schemi terapeutici, come quello basato sulla contemporanea somministrazione di farmaci anti-tiroidei ad alta ... Alzheimer: larte si affianca ai farmaci per la cura dei malati. *63° edizione del Salone Nautico di Genova: sostenibilità e ... soprattutto nei casi di tumori più aggressivi o avanzati che richiedano farmaci di ultima generazione. ... è una malattia sistemica e non richiede per il suo trattamento farmaci immunosoppressori. ...
... come quello basato sulla contemporanea somministrazione di farmaci anti-tiroidei ad alta dose e tiroxina, che consentono ... Nuovi farmaci e test genetici rivoluzionano la cura del tumore ovarico 3 Mag, 2021 ... Sicurezza dei farmaci, nuovo dispositivo potrebbe sostituire gli animali utilizzati nei test ... è una malattia sistemica e non richiede per il suo trattamento farmaci immunosoppressori; quindi, non espone chi ne è affetto ...
... somministrazione di farmaci antitiroidei ), radioterapia (esposizione a radiazioni ionizzanti) consigliata però solo in casi ... La somministrazione di un farmaco antitiroideo, fino a tre volte al di, è quella più frequente perchè da in genere ottimi ...
Eutirox Levotiroxina: interazione con altri farmaci. Quali sono le interazioni tra la levotiroxina e altri farmaci o alimenti? ... flogosi della tiroide ed in corso di terapia con antitiroidei. […] ... Circadin, farmaco a base di melatonina 2mg. Informazioni e prezzo. Recensione di Circadin: Cosè e a Cosa Serve. Proprietà ed ... Cosè la Levotiroxina o eutirox? La levotiroxina, il principio attivo di eutirox, è un farmaco che può essere prescritto dal ...
Il medico curante può prescrivere i farmaci indicati nella Scheda per la Prescrizione dei Farmaci sul ricettario regionale, ... Quando la causa di ipotiroidismo è la tiroidite di Hashimoto nel sangue saranno presenti anche anticorpi antitiroidei Il test ... i farmaci inseriti negli elenchi speciali predisposti dallAIFA (legge 648/96 e relativi allegati) e i farmaci registrati ... la presenza di problemi gastrointestinali che compromettono lassorbimento del farmaco, luso concomitante di farmaci che ...
Di solito la terapia è più efficace nel tipo 1, mentre nel tipo 2 possono essere necessarie dosi più elevate di antitiroidei e ... è generalmente necessario sospendere il farmaco antiaritmico. Se lipotiroidismo è subclinico si consiglia di tenere monitorati ... Infatti la decisione di quale strategia scegliere (uso di levotiroxina o di antitiroidei, continuazione o sospensione del ... STUDI MEDICI RIMANGONO INOLTRE SOSPESI FINO A DATA DA DESTINARSI TUTTI GLI INCONTRI CON GLI INFORMATORI SCIENTIFICI DEL FARMACO ...
  • Altre forme di calvizie sono, invece, legate ad agenti infettivi o all'utilizzo di determinati farmaci come gli antitiroidei . (tuame.it)
  • La ricerca è volta all'identificazione di nuovi biomarcatori per una diagnosi più precoce e accurata e allo sviluppo di terapie più mirate, tenendo conto della variabilità individuale nella risposta ai farmaci e nelle modifiche dello stile di vita. (navigazionepiacenza.it)
  • Inoltre si eliminano i possibili effetti collaterali tossici dei farmaci antitiroidei). (wikipedia.org)
  • Maggiore è la dissoluzione a livello gastrico, maggiore sarà la quantità di farmaco disponibile per l'assorbimento, maggiori saranno le probabilità di effetti collaterali. (adieta.it)
  • Il farmaco non ha effetti collaterali. (ospedalecristore.it)
  • Il farmaco va generalmente assunto per bocca , solo di rado si considerano le vie intramuscolare ed endovenosa . (my-personaltrainer.it)
  • Cento e novantaquattro (149 femmine, 45 maschi) di tiffany factory outlet 306 (63,4%) pazienti avevano recidiva di tiffany factory outlet ipertiroidismo dopo farmaci antitiroidei (ATD) ritiro. (eventinelxv.it)
  • Nel caso di soggetti in terapia con antidepressivi, barbiturici, antiepilettici, l'alcool è in grado di potenziare l'effetto di tali farmaci con conseguente sedazione e riduzione della vigilanza e dell'attenzione. (adieta.it)
  • E' opportuno, infatti, in corso di terapia con anticoagulanti, moderare gli alimenti ricchi in questa vitamina, poiché l'effetto del farmaco è ridotto in presenza di alte dosi di vitamina K. (adieta.it)
  • La familiarità è un altro fattore di rischio per ipotiroidismo insieme con l'impiego di farmaci antitiroidei e la terapia radiante. (farmacista33.it)
  • I soggetti in terapia con farmaci che agiscono sul SNC (antidepressivi, antiepilettici…) o con farmaci come gli antistaminici, il paracetamolo, alcuni antibiotici e antimicotici dovrebbero evitare di assumere alcool perché, anche a piccole dosi, può aumentare gli effetti di depressione prodotti da questi farmaci con sedazione, riduzione di riflessi fino al coma. (amaperbene.it)
  • Una volta ottenuta una diagnosi certa, la terapia va sempre discussa col Medico Veterinario che ha in cura il gatto, che è il professionista che lo conosce meglio e può valutare quale sarà la terapia migliore tra tiroidectomia (rimozione chirurgica della tiroide), chemioterapia (somministrazione di farmaci antitiroidei ), radioterapia (esposizione a radiazioni ionizzanti) consigliata però solo in casi particolari. (enjoylifewithbamapet.com)
  • Inoltre il paziente non deve assumere per un tempo variabile prima del trattamento dipendente dalla quantità di iodio contenuta, alimenti e farmaci contenenti tale sostanza per evitare che questa interferisca con la captazione del radioiodio (sale iodato, prodotti del mare, soia, prodotti surgelati, tintura di iodio, mezzi di contrasto radiografici, amiodarone). (wikipedia.org)
  • E' noto ormai da tempo che gli alimenti e i farmaci possono dare luogo a interazioni reciproche con conseguenze più o meno importanti. (adieta.it)
  • Solitamente la prescrizione di un farmaco è accompagnata dalle indicazioni sulle modalità di assunzione in relazioni ai pasti. (adieta.it)
  • Molteplici le cause che stanno alla base dell'ipertiroidismo: adenoma tossico (o iperfunzionante), assunzione smodata di farmaci tiroidei (generalmente a fini dimagranti), gozzo multinodulare tossico, iperproduzione di TSH , Morbo di Graves - Basedow . (my-personaltrainer.it)
  • Pazienti con forme molto gravi di ipotiroidismo possono incorrere in una condizione molto grave, il coma mixedematoso, in caso di traumi, infezioni, esposizione al freddo o assunzione di determinati farmaci. (societaitalianadiendocrinologia.it)
  • Per gli altri farmaci esistono liste preparate dall'Accademia Americana di Pediatria o dall'Organizzazione Mondiale della Sanità e testi di riferimento che forniscono informazioni dettagliate e aggiornate ai medici. (pianetamamma.it)
  • L'alcool etilico può ridurre l'assorbimento di folati, potenziare alcuni farmaci attivi sul sistema nervoso centrale, modificare la glicemia in paziente trattati con ipoglicemizzante. (adieta.it)
  • Ad esempio: alcuni farmaci possono indurre il rilascio diretto di istamina dalle immunoglobuline (come nel caso di morfina , codeina e mezzi di contrasto per le tecniche di imaging). (my-personaltrainer.it)
  • L'orticaria indotta da alcuni farmaci anti-infiammatori non steroidei comporta, di solito, la formazione di leucotrieni . (my-personaltrainer.it)
  • E all' utilizzo di schemi terapeutici , come quello basato sulla contemporanea somministrazione di farmaci anti-tiroidei ad alta dose e tiroxina , che consentono controlli clinici meno ravvicinati ", spiega Francesco Frasca, Rappresentante della European Thyroid Association, ETA. (ilfont.it)
  • La somministrazione di un farmaco antitiroideo, fino a tre volte al di, è quella più frequente perchè da in genere ottimi risultati. (enjoylifewithbamapet.com)
  • I farmaci antitiroidei vanno sospesi 1 o 2 settimane prima dell'assunzione del radioiodio (tempi più precoci sono applicabili in caso di ipertiroidismo più grave). (wikipedia.org)
  • possono produrre in soggetti trattati con farmaci anti-MAO - agenti antidepressivi che inibiscono le monoamminoossidasi (MAO), enzimi deputati alla neutralizzazione di neurotrasmettitori come l'adrenalina, la noradrenalina e la serotonina - sintomi anche abbastanza seri, come crisi ipertensive accompagnate da cefalea, nausea, vomito, ipersudorazione, palpitazioni, irritabilità e aumento della temperatura corporea fino ad alterazioni della coscienza. (amaperbene.it)
  • Pensiamo, ad esempio, ai farmaci a lento rilascio. (adieta.it)
  • Anche le fibre ostacolano l'assorbimento dei farmaci , infatti nelle indicazioni dei prodotti a base di fibra è sempre presente l'indicazione: assumere lontano dai farmaci. (adieta.it)
  • Inoltre è opportuno sospendere temporaneamente l'allattamento nei casi in cui la mamma sia in condizioni di salute tali da non potersi prendere cura del figlio, oppure sia affetta da un'infezione da virus dell'Herpes simplex a livello del capezzolo o debba assumere particolari farmaci. (pianetamamma.it)
  • Consultare sempre il proprio medico curante e/o lo specialista prima di assumere Ipertiroidismo - Farmaci per la Cura dell'Ipertiroidismo. (my-personaltrainer.it)
  • Lo stato nutrizionale del paziente influenza l'assunzione di farmaci, diete a basso contenuto proteico determinano un'allungamento del emivita del farmaco. (adieta.it)
  • Inoltre l'assunzione cronica di alcool provoca un aumento progressivo dell'attività degli enzimi del fegato che così smaltiscono i farmaci più rapidamente e ne diminuiscono l'efficacia terapeutica. (amaperbene.it)
  • Infatti la decisione di quale strategia scegliere (uso di levotiroxina o di antitiroidei, continuazione o sospensione del trattamento con amiodarone, monitoraggio del paziente, eventuale tiroidectomia o radioterapia) è abbastanza complessa e richiede competenze specifiche. (dottorsartori.it)
  • I farmaci antitiroidei come il metimazolo (Tapazolo) impediscono alla tiroide di produrre i suoi ormoni in eccesso. (guidocoretti.com)
  • Infatti la dissoluzione del farmaco si verifica per di più nello stomaco , grazie al pH presente, e il cibo (come anche l'acool e la caffeina) può favorire questa reazione. (adieta.it)
  • Le informazioni sui Ipertiroidismo - Farmaci per la Cura dell'Ipertiroidismo non intendono sostituire il rapporto diretto tra professionista della salute e paziente. (my-personaltrainer.it)
  • Il farmaco va assunto per uno o due anni, dato l'elevato rischio di recidive di ipertiroidismo post-sospensione del farmaco. (my-personaltrainer.it)
  • Prima di un intervento di tiroidectomia , il paziente viene generalmente trattato con una soluzione a base di iodio , detta 'reattivo di Lugol', per un periodo di tempo variabile dai 10 ai 14 giorni, in associazione a farmaci antitiroidei. (my-personaltrainer.it)
  • Secondo l'ospedale Bambino Gesù, l'uso di farmaci è spesso la prima causa dell'interruzione del nutrimento al seno del neonato. (pianetamamma.it)
  • N el caso si riscontri, in un paziente in trattamento con amiodarone, un ipotiroidismo non è generalmente necessario sospendere il farmaco antiaritmico. (dottorsartori.it)
  • I ricercatori hanno scoperto un nuovo modo per testare i livelli dei farmaci antipsicotici attraverso il sudore delle impronte digitali, un'alternativa più. (farmacista33.it)
  • L'obiettivo di uno studio è stato quello di valutare se vi sia una predisposizione allo sviluppo di fibromialgia nei pazienti con tiroidite di Hashimoto con o senza ipotiroidismo subclinico, e nei pazienti con il solo ipotiroidismo subclinico, e quale sia il peso della positività agli anticorpi antitiroidei e dell'ipotiroidismo subclinico sulla co-morbidità della fibromialgia. (xagena.it)
  • Da considerare è che la maggior parte dei farmaci passa nel latte materno, ma la gran parte di essi, quando assunti alle dosi terapeutiche , non ha effetti sulla produzione del latte o sulla salute del lattante. (pianetamamma.it)
  • Sia Oms che l'Agenzia italiana del farmaco ritengono che, nei primi 6 mesi, il latte materno è l'alimento ideale per il bebè. (pianetamamma.it)
  • A parte rare eccezioni, la concentrazione dei farmaci nel latte è molto bassa e, in generale, si può affermare che la dose assunta dal lattante non supera l'1% di quella introdotta dalla mamma. (pianetamamma.it)