Distonia
Disturbi Distonici
Distonia Deformante Muscolare
Torcicollo
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Sindrome Di Meige
Globus Pallidus
Crampo Muscolare
Disturbi Del Movimento
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Tossine Botuliniche
Grafia
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Mano
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Gangli Basali
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Corea
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La distonia è un disordine del movimento caratterizzato da contrazioni muscolari sostenute che causano contorsioni e spasmi involontari. Questi possono essere dolorosi e interferire con il normale funzionamento della persona. La distonia può influenzare un singolo muscolo o un gruppo di muscoli. A seconda della parte del corpo interessata, la distonia può causare movimenti anomali nel viso, nella lingua, nel collo, negli arti o in altre aree del corpo.
Esistono diversi tipi di distonia, tra cui:
1. Distonia focale: Questo tipo di distonia interessa un'area specifica del corpo, come il viso (distonia oromandibolare), la lingua, la gola, le mani o i piedi. L'esempio più comune è il blefarospasmo, una contrazione involontaria delle palpebre che può causare difficoltà a mantenere gli occhi aperti.
2. Distonia segmentaria: Questo tipo di distonia colpisce due o più aree adiacenti del corpo. Ad esempio, la distonia del collo e della testa (distonia cervicale) può causare inclinazioni o rotazioni involontarie del capo.
3. Distonia generalizzata: Questo tipo di distonia interessa grandi aree del corpo, come entrambi gli arti superiori e inferiori. L'esempio più comune è la distonia primaria dell'infanzia (DPI), che inizia nell'infanzia o nell'adolescenza e può causare difficoltà a camminare o a svolgere attività quotidiane.
4. Distonia multifocale: Questo tipo di distonia colpisce due o più aree non adiacenti del corpo.
5. Distonia tardiva: Questa forma di distonia è causata dall'uso prolungato di farmaci antipsicotici e può causare movimenti involontari della lingua, del viso, della bocca o del collo.
La causa esatta della distonia non è nota, ma si pensa che sia dovuta a un disordine del sistema nervoso centrale che controlla i muscoli. Alcune forme di distonia possono essere ereditarie e sono causate da mutazioni genetiche. Il trattamento della distonia dipende dalla forma e dalla gravità dei sintomi e può includere farmaci, terapia fisica, chirurgia o iniezioni di tossina botulinica per alleviare la rigidità muscolare e i movimenti involontari.
I disturbi distonici sono un gruppo eterogeneo di condizioni neurologiche caratterizzate da movimenti involontari e sostenuti, posture anomale o entrambe. Questi movimenti e posture sono spesso accompagnati da bradykinesia (lentezza dei movimenti), tremori e/o altri segni extrapiramidali. I disturbi distonici possono essere focali, segmentari, multifocali o generalizzati, a seconda della diffusione e dell'estensione delle aree del corpo interessate.
La dystonia è il sintomo cardine di questi disturbi e si manifesta come una contrazione muscolare prolungata che causa una postura o un movimento ripetitivo, spesso doloroso. La distonia può colpire qualsiasi parte del corpo, comprese le mani, i piedi, il collo, la faccia e il tronco.
I disturbi distonici possono essere primari (idiopatici) o secondari (acquisiti). I disturbi distonici primari sono geneticamente determinati e includono forme come la distonia generalizzata di tipo DYT1, che di solito inizia nell'infanzia o nell'adolescenza con una dystonia degli arti inferiori. Altri disturbi distonici primari includono la distonia cervicale e la distonia facciale.
I disturbi distonici secondari possono essere causati da lesioni cerebrali, infezioni, farmaci o altri fattori ambientali. Ad esempio, la distonia può verificarsi come effetto collaterale di alcuni farmaci antipsicotici e antiemetici. Inoltre, la distonia secondaria può svilupparsi dopo un ictus, una lesione cerebrale traumatica o infezioni come l'encefalite.
Il trattamento dei disturbi distonici dipende dalla causa sottostante e può includere farmaci, terapia fisica, interventi chirurgici o dispositivi di stimolazione cerebrale profonda.
La distonia deformante muscolare, nota anche come distonia miotonica di tipo 1 (DM1) o malattia di Steinert, è una condizione genetica progressiva che colpisce i muscoli. Si caratterizza per la presenza di spasmi muscolari involontari e prolungati (distonia), rigidità muscolare, debolezza e miotonia (un ritardo nell'rilassamento dei muscoli dopo la contrazione).
La distonia deformante muscolare è causata da mutazioni nel gene DMPK (distrofia miotonica proteina chinasi) sul cromosoma 19. Questa condizione si manifesta spesso con sintomi lievi che peggiorano gradualmente nel tempo, ma la sua progressione e la gravità dei sintomi possono variare notevolmente da persona a persona.
I primi segni della distonia deformante muscolare possono comparire in qualsiasi momento dall'infanzia all'età adulta, ma spesso compaiono durante l'adolescenza o nei primi anni di età adulta. I sintomi più comuni includono:
* Debolezza muscolare facciale e difficoltà a deglutire (disfagia)
* Movimenti involontari della faccia, del collo e degli arti
* Rigidità muscolare e spasmi che possono causare una postura anomala o una deformazione ossea
* Miotonia, che causa un ritardo nell'rilassamento dei muscoli dopo la contrazione, ad esempio quando si stringono la mano o si alzano le braccia
* Sonnolenza diurna e disturbi del sonno notturno
* Anomalie cardiache e respiratorie
* Cataratta e altri problemi agli occhi
* Diminuzione della capacità mentale, inclusa la difficoltà a concentrarsi o a ricordare le cose.
La distonia deformante progressiva (DTP) è una forma rara di distonia che colpisce i bambini in età prescolare e causa una grave deformazione ossea e muscolare. I sintomi della DTP includono spasmi muscolari, postura anomala, difficoltà a camminare e parlare, e problemi di crescita.
La distonia è una condizione complessa che può essere causata da diversi fattori, tra cui la genetica, le infezioni, i farmaci e l'esposizione a sostanze tossiche. Non esiste una cura per la distonia, ma i trattamenti possono aiutare a controllare i sintomi e migliorare la qualità della vita. I trattamenti più comuni includono:
* Farmaci che aiutano a rilassare i muscoli o a ridurre la spasticità, come il baclofene o il tizanidina
* Iniezioni di tossina botulinica per alleviare la rigidità e i movimenti involontari
* Chirurgia per impiantare un dispositivo che stimola elettricamente il midollo spinale (stimolazione cerebrale profonda)
* Terapie fisiche e occupazionali per aiutare a mantenere la flessibilità e la forza muscolare, e per migliorare la funzione quotidiana.
Torcicollo, noto anche come "stiff neck", è un termine medico che descrive una condizione caratterizzata da rigidità e dolore al collo, spesso accompagnati da limitazione del movimento della testa. Il dolore può variare da lieve a grave e può estendersi alle spalle e alle braccia.
Le cause più comuni di torcicollo includono lesioni muscolari o legamentose, come distorsioni o stiramenti, che possono verificarsi durante l'esercizio fisico intenso o improvviso, o a causa di posture scorrette mantenute per periodi prolungati. Altre cause possono includere infezioni virali che colpiscono i muscoli del collo, come la parotite (morbillo), l'herpes zoster (fuoco di Sant'Antonio) o la meningite.
Il trattamento del torcicollo dipende dalla causa sottostante. Di solito, il riposo, l'applicazione di ghiaccio e calore, e l'assunzione di farmaci antinfiammatori non steroidei (FANS) possono alleviare i sintomi. In alcuni casi, la fisioterapia o l'esercizio fisico possono essere raccomandati per rafforzare i muscoli del collo e prevenire recidive. Tuttavia, se il torcicollo è causato da una condizione medica più grave, potrebbe essere necessario un trattamento più specifico e mirato.
In medicina, i farmaci anti-discinesici sono una classe di farmaci utilizzati per trattare i movimenti involontari e anomali noti come discinesie. Questi movimenti possono verificarsi come effetti collaterali di alcuni farmaci, come ad esempio i neurolettici o antipsicotici, oppure possono essere causati da condizioni neurologiche come la malattia di Huntington o la discinesia tardiva.
I farmaci anti-discinesici agiscono bloccando i recettori dopaminergici nel cervello, riducendo così l'eccitazione eccessiva che può causare movimenti involontari. Alcuni esempi di farmaci anti-discinesici includono il tetrabenazina, la levodopa e i farmaci anticolinergici come il biperidene e il trihexiphenidyl.
Tuttavia, è importante notare che l'uso di questi farmaci può comportare anche effetti collaterali indesiderati, come sonnolenza, stipsi, vertigini e discinesie parkinsoniane. Pertanto, la scelta del farmaco appropriato e il dosaggio devono essere personalizzati per ogni paziente, in base alla sua condizione di salute specifica e ad altri fattori.
Il blefarospasmo è una condizione medica che causa spasmi involontari e ripetitivi dei muscoli delle palpebre. Questi spasmi possono causare la chiusura completa o parziale delle palpebre, portando a disturbi visivi e disagio.
Il blefarospasmo può verificarsi senza una causa apparente (blefarospasmo essenziale) o può essere associato ad altre condizioni mediche come la distonia, la malattia di Parkinson, traumi cranici, infezioni oculari o l'uso di determinati farmaci.
Nei casi più gravi, il blefarospasmo può influenzare significativamente la qualità della vita delle persone colpite, rendendo difficili attività come guidare, leggere o semplicemente tenere gli occhi aperti per lunghi periodi di tempo.
Il trattamento del blefarospasmo può includere farmaci che aiutano a rilassare i muscoli delle palpebre, terapia fisica o botulino iniezioni per ridurre la frequenza e l'intensità degli spasmi. In casi estremamente gravi, potrebbe essere necessario un intervento chirurgico per alleviare i sintomi.
La sindrome di Meige, nota anche come blefarospasmo essenziale associato all'orofaccialismo, è un disturbo neurologico raro che colpisce i muscoli facciali e le palpebre. I sintomi principali includono spasmi involontari e ripetitivi dei muscoli facciali (orofacciolalia) e contrazioni prolungate e ripetitive delle palpebre (blefarospasmo). Questi spasmi possono portare a difficoltà nella deglutizione, nel parlare e persino nella vista se i movimenti delle palpebre sono intensi.
La causa esatta della sindrome di Meige non è nota, ma si pensa che sia dovuta a disfunzioni del sistema nervoso centrale. È più comune nelle donne oltre i 40 anni e può essere associata ad altre condizioni neurologiche come la malattia di Parkinson o la distonia cervicale.
Il trattamento della sindrome di Meigne può includere farmaci che aiutano a rilassare i muscoli, iniezioni di tossina botulinica per ridurre gli spasmi facciali e palpebrali, o interventi chirurgici per alleviare i sintomi più gravi. In alcuni casi, la fisioterapia e le tecniche di rilassamento possono anche essere utili.
Il Globus Pallidus è una struttura cerebrale che fa parte del sistema extrapiramidale, più precisamente della base dei gangli. Si trova nella substanza grigia profonda del cervello ed è diviso in due parti: il Globus Pallidus interno (GPi) e il Globus Pallidus esterno (GPe).
Il GPi è coinvolto nel controllo dei movimenti involontari, della postura e del tono muscolare. Riceve input dal GPe e dalle cortecce motoria e sensoriale, e invia output ai nuclei talamici, che a loro volta proiettano alla corteccia cerebrale.
Il GPe, invece, riceve input dai neuroni del striato e invia output al GPi e al subtalamo. Il Globus Pallidus è una struttura importante nel controllo dei movimenti e nella regolazione dell'equilibrio e della postura.
Lesioni o disfunzioni del Globus Pallidus possono causare disturbi del movimento, come la distonia e la corea di Huntington. La stimolazione cerebrale profonda del GPi è un trattamento efficace per alcune forme di parkinsonismo.
Un crampo muscolare è un contrazione involontaria e improvvisa di un muscolo o di un gruppo di muscoli solitamente associata a tensione, dolore o indolenzimento. I crampi muscolari possono verificarsi in qualsiasi muscolo del corpo, ma sono più comuni nei muscoli delle gambe e dei piedi.
I crampi muscolari possono essere causati da una varietà di fattori, tra cui sforzo fisico intenso, affaticamento muscolare, disidratazione, squilibri elettrolitici (come bassi livelli di potassio, calcio o magnesio), lesioni muscolari, malattie neurologiche o condizioni mediche come la sindrome delle gambe senza riposo.
I crampi muscolari possono durare da pochi secondi a diversi minuti e possono essere trattati con misure di sollievo dal dolore come stiramenti, massaggi o applicazione di calore o ghiaccio. In alcuni casi, i crampi muscolari possono essere un sintomo di una condizione medica sottostante più grave e richiedere ulteriori indagini e trattamento.
I Disturbi del Movimento sono un gruppo eterogeneo di condizioni neurologiche che si caratterizzano per la presenza di movimenti involontari, anomali o assenti. Questi disturbi possono influenzare la capacità di una persona di eseguire movimenti volontari regolari e coordinati, compromettendo notevolmente la qualità della vita.
I sintomi variano a seconda del tipo specifico di disturbo del movimento, ma possono includere tremori a riposo o in movimento, rigidità muscolare, lentezza dei movimenti (bradicinesia), movimenti irregolari e improvvisi (come miochasia, atetosi o corea), difficoltà nell'iniziare i movimenti (ipocinesia), posture anomale, instabilità posturale e perdita dell'equilibrio.
Esempi di disturbi del movimento sono la malattia di Parkinson, la distonia, la corea di Huntington, la sindrome di Tourette, l'atassia cerebellare, la mioclonia e i tremori essenziali. La causa di questi disturbi può essere genetica, dovuta a lesioni cerebrali o a infezioni, o ancora associata all'uso di farmaci o sostanze tossiche.
La diagnosi e la gestione dei disturbi del movimento richiedono spesso un approccio multidisciplinare che includa neurologi specializzati, fisiatri, terapisti occupazionali, logopedisti e altri professionisti sanitari. Il trattamento può comprendere farmaci, terapia fisica, chirurgia (come la stimolazione cerebrale profonda) o combinazioni di queste opzioni, a seconda del tipo e della gravità del disturbo.
La stimolazione cerebrale profonda (DBS) è un trattamento neurochirurgico invasivo che comporta l'impianto di elettrodi nel talamo, nella corteccia motoria globale o nei nuclei subtalamici del cervello. Questi elettrodi erogano impulsi elettrici ad alta frequenza per modulare l'attività neuronale anormalmente elevata associata a diverse condizioni neurologiche, come la malattia di Parkinson, la distonia, il tremore essenziale e alcune forme di epilessia.
L'obiettivo della DBS è quello di gestire i sintomi motori correlati alla disfunzione del sistema nervoso centrale, come rigidità, lentezza dei movimenti, tremori e instabilità posturale. Il trattamento viene generalmente considerato dopo il fallimento delle opzioni farmacologiche o quando i pazienti presentano effetti collaterali intollerabili dai farmaci.
La procedura di DBS comporta due fasi principali: l'impianto dell'elettrodo e la programmazione del generatore di impulsi. Durante l'intervento chirurgico, gli elettrodi vengono posizionati nel bersaglio cerebrale desiderato utilizzando tecniche di imaging avanzate come la risonanza magnetica (RM) e la tomografia computerizzata (TC). Successivamente, il generatore di impulsi viene impiantato sotto la pelle del torace o della clavicola e connesso agli elettrodi attraverso un filo sottocutaneo.
La programmazione del generatore di impulsi viene eseguita da neurologi specializzati in DBS, che regolano l'intensità, la frequenza e la durata degli impulsi elettrici per ottenere il massimo beneficio terapeutico con il minor numero possibile di effetti collaterali. La programmazione può richiedere diverse sessioni e può essere modificata nel tempo in base alle esigenze del paziente.
La DBS è un trattamento efficace per una varietà di condizioni neurologiche, tra cui la malattia di Parkinson, le tremori essenziali, la distonia e l'epilessia. Tuttavia, presenta anche alcuni rischi associati alla chirurgia cerebrale invasiva, come emorragie cerebrali, infezioni e reazioni avverse al dispositivo impiantato. Prima di prendere una decisione definitiva sulla DBS, i pazienti dovrebbero discutere a fondo con il proprio medico dei potenziali benefici e rischi associati alla procedura.
Le tossine botuliniche sono potenti neurotossine proteiche prodotti dal batterio Clostridium botulinum e da alcuni ceppi strettamente correlati. Esistono sette diversi tipi di tossine botuliniche, denominate A-G, sebbene solo le tossine di tipo A-C siano note per causare malattie nell'uomo.
Le tossine botuliniche agiscono inibendo la release di neurotrasmettitore acetilcolina dalle terminazioni nervose, il che porta ad una paralisi flaccida dei muscoli innervati. I sintomi della malattia da avvelenamento da tossine botuliniche possono variare notevolmente a seconda del tipo di tossina e della dose assunta, ma possono includere debolezza muscolare, visione doppia, secchezza delle fauci, difficoltà di deglutizione e paralisi respiratoria.
Le tossine botuliniche sono anche utilizzate in ambito medico per trattare una varietà di condizioni, come spasmi muscolari facciali, iperidrosi (eccessiva sudorazione), distonia cervicale e emicrania cronica. Il farmaco più comunemente usato è il botulino di tipo A, commercializzato con nomi come Botox, Dysport e Xeomin. Tuttavia, l'uso medico delle tossine botuliniche richiede dosi molto inferiori a quelle necessarie per causare avvelenamento, ed è considerato generalmente sicuro ed efficace quando utilizzato correttamente.
In medicina, la parola "grafia" non ha un significato specifico. Tuttavia, il termine "agrafia" è comunemente usato e si riferisce a una difficoltà nell'apprendimento o nella capacità di scrivere a causa di lesioni cerebrali, disturbi neurologici o ritardi dello sviluppo.
L'agrafia può manifestarsi in diversi modi, come la difficoltà a formare lettere e parole, l'incapacità di scrivere frasi complete e coerenti, o errori ortografici persistenti. Può verificarsi da solo o insieme ad altri disturbi del linguaggio o della motricità fine.
L'agrafia può essere causata da una varietà di fattori, tra cui lesioni cerebrali traumatiche, ictus, tumori cerebrali, infezioni cerebrali, demenza e disturbi neurologici come la sclerosi multipla. In alcuni casi, l'agrafia può anche essere un segno di dislessia o altri disturbi dell'apprendimento.
Il trattamento per l'agrafia dipende dalla causa sottostante e può includere terapie del linguaggio, riabilitazione cognitiva e strategie di compensazione.
Le sostanze ad azione neuromuscolare sono agenti chimici che interagiscono con la giunzione neuromuscolare, il sito in cui il nervo si collega al muscolo scheletrico per trasmettere il segnale di contrazione. Queste sostanze possono modulare o alterare la normale trasmissione del segnale, influenzando così la funzione muscolare.
Esistono due principali categorie di sostanze ad azione neuromuscolare: agonisti e antagonisti.
1. Agonisti: queste sostanze mimano l'azione dell'acetilcolina, il neurotrasmettitore naturale della giunzione neuromuscolare. Esse legano i recettori nicotinici dell'acetilcolina, provocando la depolarizzazione del sarcolemma e l'apertura dei canali del sodio voltaggio-dipendenti, portando alla contrazione muscolare. Un esempio comune di agonista neuromuscolare è la succinilcolina, un farmaco utilizzato comunemente nella pratica anestesiologica per indurre la paralisi muscolare temporanea durante l'intubazione endotracheale.
2. Antagonisti: queste sostanze bloccano o inibiscono l'azione dell'acetilcolina, impedendo la normale trasmissione del segnale neuromuscolare. Possono essere classificati come competitivi o non competitivi. I farmaci anticolinesterasici, come la neostigmina e l'edrofonio, sono esempi di antagonisti neuromuscolari competitivi. Essi inibiscono l'enzima acetilcolinesterasi, che normalmente degrada l'acetilcolina dopo la sua liberazione nel synaptic cleft. Di conseguenza, i livelli di acetilcolina aumentano, portando a una stimolazione eccessiva dei recettori nicotinici dell'acetilcolina sulla placca motrice. I farmaci non competitivi, come il bromuro di pancuronio, si legano irreversibilmente ai siti recettoriali dell'acetilcolina, impedendo l'interazione con l'acetilcolina e causando la paralisi muscolare.
Gli antagonisti neuromuscolari sono utilizzati in vari contesti clinici, tra cui l'anestesia, la terapia intensiva e il trattamento delle patologie neurologiche come la miastenia grave. Tuttavia, è importante notare che l'uso di questi farmaci richiede una stretta vigilanza e un monitoraggio adeguato per prevenire le complicanze associate alla paralisi muscolare, come la depressione respiratoria e l'ipossia.
In anatomia, la mano è la parte terminale del miembro superiore nell'essere umano e in altri primati. È composta da carpo, metacarpo, falangi e un insieme di muscoli, tendini, vasi sanguigni e nervi che permettono una grande varietà di movimenti e funzioni sensitive. La mano umana ha cinque dita: pollice, indice, medio, anulare e mignolo, con un'articolazione metacarpofalangea che conferisce loro flessibilità e mobilità. Le mani sono fondamentali per la manipolazione di oggetti, l'esplorazione tattile, la comunicazione non verbale e la capacità di svolgere attività complesse come scrivere, disegnare o suonare strumenti musicali.
I chaperoni molecolari sono proteine assistenziali che aiutano nella corretta piegatura, ripiegatura e stabilizzazione delle altre proteine durante la loro sintesi e nel corso della loro vita. Essi giocano un ruolo cruciale nel mantenere la homeostasi proteica e prevenire l'aggregazione proteica dannosa. I chaperoni molecolari riconoscono le proteine instabili o mal piegate e le aiutano a ripiegarsi correttamente, promuovendo il loro corretto funzionamento o facilitandone la degradazione se non possono essere riparate. Questi chaperoni sono essenziali per la sopravvivenza cellulare e sono coinvolti in una varietà di processi cellulari, tra cui lo stress cellulare, l'invecchiamento, le malattie neurodegenerative e il cancro.
La tossina botulinica di tipo A è una neurotossina prodotta dal batterio Clostridium botulinum che può causare il botulismo, una malattia grave e rara che colpisce il sistema nervoso. Tuttavia, quando utilizzata in dosi molto piccole e controllate, la tossina botulinica di tipo A ha dimostrato di essere un efficace trattamento per una varietà di condizioni mediche.
Il farmaco a base di tossina botulinica di tipo A è noto come onabotulinumtoxinA (Botox), abobotulinumtoxinA (Dysport) e incobotulinumtoxinA (Xeomin). Questi farmaci funzionano bloccando la liberazione dell'acetilcolina, un neurotrasmettitore che trasmette segnali tra le cellule nervose e i muscoli. Quando iniettato nei muscoli iperattivi, il farmaco aiuta a rilassare i muscoli e ridurre la contrazione, alleviando così i sintomi della condizione.
Le indicazioni approvate per l'uso di tossina botulinica di tipo A includono:
* Spasmi muscolari facciali e del collo (distonia)
* Strabismo e blefarospasmo (spasmi involontari delle palpebre)
* Iperidrosi (eccessiva sudorazione) ascellare, palmare e plantare
* Emicrania cronica
* Tensioni muscolari croniche del collo e della testa
* Vescica iperattiva
* Spasticità muscolare in pazienti con lesioni cerebrali traumatiche o ictus.
Gli effetti collaterali comuni dell'iniezione di tossina botulinica di tipo A includono dolore, arrossamento e gonfiore nel sito di iniezione, mal di testa e affaticamento. In rari casi, possono verificarsi effetti avversi più gravi come difficoltà respiratoria o deglutizione.
La Distonia Parossistica Notturna (DPN) è un disturbo del movimento raro che si verifica principalmente durante il sonno o subito dopo il risveglio. È caratterizzata da episodi improvvisi e involontari di spasmi muscolari, contorsioni e movimenti anomali che possono interessare qualsiasi parte del corpo. Questi episodi possono durare da pochi secondi a diversi minuti.
La DPN è considerata una forma particolare di distonia, un gruppo di disturbi caratterizzati da movimenti muscolari ripetitivi e spesso dolorosi. La causa esatta della DPN non è nota, ma si pensa che sia legata a disfunzioni nel sistema nervoso centrale che controlla la regolazione dei muscoli.
I sintomi della DPN possono variare da persona a persona. Alcune persone possono presentare solo pochi episodi all'anno, mentre altre ne possono avere diversi ogni notte. Gli episodi possono essere scatenati da fattori come lo stress, la fatica, l'assunzione di alcuni farmaci o l'esposizione a determinati stimoli ambientali.
La diagnosi della DPN può essere difficile, poiché i sintomi possono assomigliare ad altri disturbi del movimento. Per fare una diagnosi, un medico specializzato in disturbi del movimento (come un neurologo) prenderà in considerazione la storia clinica del paziente, i risultati dell'esame fisico e, se necessario, i risultati di test di imaging o di laboratorio.
Il trattamento della DPN può essere complesso e richiedere un approccio multidisciplinare che includa farmaci, terapia fisica e modifiche dello stile di vita. I farmaci utilizzati per il trattamento della DPN possono includere anticolinergici, benzodiazepine o altri farmaci che aiutano a controllare i sintomi del disturbo. In alcuni casi, la chirurgia può essere considerata come opzione terapeutica.
Il nucleo entopeduncolare, noto anche come nucleo di Edinger-Westphal, è un piccolo aggregato di cellule nervose situato nella porzione caudale (inferiore) del mesencefalo, una parte del tronco encefalico nel sistema nervoso centrale. Questo nucleo svolge un ruolo cruciale nella regolazione della motricità oculare e dell'accomodamento visivo.
La levodopa, nota anche come L-DOPA, è un farmaco utilizzato principalmente nel trattamento della malattia di Parkinson. Si tratta di un precursore della dopamina, un neurotrasmettitore che svolge un ruolo cruciale nella regolazione del movimento e dell'equilibrio. Nella malattia di Parkinson, i livelli di dopamina nel cervello sono spesso bassi a causa della degenerazione delle cellule cerebrali che producono questo neurotrasmettitore.
La levodopa viene assunta per via orale e attraversa la barriera emato-encefalica, dove viene convertita in dopamina dal enzima aromatico L-amminoacido deidrogenasi (AAD). Questo aumento dei livelli di dopamina nel cervello aiuta ad alleviare i sintomi della malattia di Parkinson, come rigidità, tremori a riposo e difficoltà di movimento.
Tuttavia, la levodopa non viene utilizzata da sola come terapia, ma viene spesso somministrata insieme ad un inibitore della decarbossilasi periferica (DDCi), come il carbidopa o la benserazide. Questi farmaci impediscono la conversione della levodopa in dopamina al di fuori del cervello, aumentando così la biodisponibilità e l'efficacia della levodopa e riducendo gli effetti collaterali associati alla sua assunzione, come nausea e vomito.
È importante notare che l'uso a lungo termine di levodopa può portare allo sviluppo di complicanze motorie, come fluttuazioni della risposta terapeutica (fenomeni "on-off") e discinesia, che possono essere difficili da gestire. Pertanto, la levodopa viene spesso utilizzata in combinazione con altri farmaci antiparkinsoniani per migliorare i sintomi e ritardare l'insorgenza di tali complicanze.
La GTP cicloidrolasi, nota anche come GTP cyclohydrolase-1 (GCH1), è un enzima chiave nel processo di biosintesi della tetraidropteridina, che è un precursore importante nella produzione di neurotrasmettitori cerebrali come la serotonina, la dopamina e la noradrenalina.
L'enzima GTP cicloidrolasi catalizza la conversione del guanosina trifosfato (GTP) in difosfato di guanosina (GDP), pirimidina-5,6-diossido-6-formamido (FO), e lattammide. Questa reazione è il primo passo nel processo di biosintesi della tetraidropteridina.
La GTP cicloidrolasi svolge un ruolo cruciale nella regolazione del metabolismo dei neurotrasmettitori e può essere influenzata da vari fattori, come la genetica, l'età, lo stress e le malattie. Mutazioni nel gene GCH1 possono causare una serie di condizioni neurologiche, tra cui la fenilchetonuria (PKU), la sindrome di Segawa e la neuroferritinopatia.
In sintesi, la GTP cicloidrolasi è un enzima chiave nella biosintesi della tetraidropteridina, che a sua volta è importante per la produzione di neurotrasmettitori cerebrali. Le mutazioni nel gene GCH1 possono causare varie condizioni neurologiche.
Le malattie dei gangli basali sono un gruppo di disturbi neurologici progressivi e degenerativi che colpiscono i gangli basali, un insieme di strutture situate alla base del cervello. I gangli basali svolgono un ruolo cruciale nel controllo dei movimenti involontari, della coordinazione, dell'equilibrio e delle abilità cognitive come il pensiero, la memoria e l'emozione.
Le malattie dei gangli basali includono diverse condizioni, tra cui:
1. Malattia di Parkinson: una malattia neurodegenerativa che colpisce i movimenti muscolari, causando tremori a riposo, rigidità, lentezza dei movimenti e difficoltà nell'equilibrio.
2. Distonia: un disturbo del movimento che causa spasmi muscolari involontari e contrazioni, portando a posizioni anomale o contorsioni del corpo.
3. Corea di Huntington: una malattia genetica che provoca movimenti involontari, difficoltà cognitive e cambiamenti emotivi.
4. Atrofia sistemica multipla (ASM): una malattia neuromuscolare rara che colpisce i muscoli, i nervi e altri tessuti del corpo.
5. Distonia parkinsoniana: un disturbo del movimento caratterizzato da movimenti involontari, rigidità e posture anomale.
6. Corea acantocitosi: una malattia genetica rara che causa movimenti involontari, anemia e disturbi neurologici progressivi.
7. Paralisi sopranucleare progressiva (PSP): una malattia neurodegenerativa che colpisce i muscoli degli occhi, la coordinazione dei movimenti e l'equilibrio.
Le cause delle malattie dei gangli basali possono essere genetiche o sporadiche, e non esiste una cura definitiva per queste condizioni. Il trattamento si concentra sulla gestione dei sintomi e sull'aiuto a migliorare la qualità della vita delle persone affette da queste malattie.
I gangli basali sono un gruppo di strutture situate nel cervello profondo, che svolgono un ruolo importante nel controllo dei movimenti e delle funzioni cognitive. Sono costituiti da gruppi di neuroni altamente interconnessi, tra cui il globus pallidus, il putamen, il nucleo caudato e il subtalamo. I gangli basali lavorano insieme ad altri sistemi cerebrali per regolare la coordinazione dei movimenti volontari e involontari, l'equilibrio, la postura, le emozioni e il comportamento.
Le disfunzioni nei gangli basali possono portare a una varietà di condizioni neurologiche, tra cui la malattia di Parkinson, la distonia, la corea di Huntington e la sindrome delle gambe senza riposo. Questi disturbi possono causare sintomi come tremori, rigidità muscolare, movimenti involontari, difficoltà di equilibrio e coordinazione, e cambiamenti nel pensiero e nel comportamento.
La ricerca scientifica e medica è in corso per comprendere meglio le funzioni dei gangli basali e sviluppare trattamenti più efficaci per le condizioni che colpiscono queste strutture cerebrali vitali.
La trieisfenidilia è un farmaco anticolinergico utilizzato principalmente per trattare i sintomi della miastenia gravis, una malattia neuromuscolare che causa debolezza muscolare. Il farmaco agisce bloccando l'acetilcolina, un neurotrasmettitore che stimola i recettori muscarinici nei muscoli scheletrici. In questo modo, la trieisfenidilia aiuta a ridurre l'ipersensibilità dei recettori muscarinici e alleviare i sintomi della miastenia gravis.
Gli effetti collaterali comuni della trieisfenidilia includono secchezza delle fauci, visione offuscata, tachicardia, ritenzione urinaria, stipsi e confusione mentale. In alcuni casi, il farmaco può anche causare effetti collaterali più gravi, come glaucoma ad angolo chiuso, difficoltà di minzione, aritmie cardiache e problemi di memoria o pensiero.
La trieisfenidilia è disponibile in forma di compresse o liquido per uso orale e viene solitamente somministrata tre volte al giorno. La dose raccomandata varia a seconda della gravità dei sintomi e della risposta individuale al farmaco. È importante seguire attentamente le istruzioni del medico per l'uso della trieisfenidilia e informarlo di qualsiasi effetto collaterale o problema di salute che si verifica durante il trattamento.
La corea si riferisce a un disturbo del movimento caratterizzato da improvvisi, involontari e rapidi movimenti delle estremità, in particolare le mani, i piedi o la faccia. Questi movimenti possono essere irregolari, ritmici o ballanti, e spesso si verificano in modo intermittente durante il giorno. La corea è comunemente associata a condizioni neurologiche come la malattia di Huntington, ma può anche essere un effetto collaterale di alcuni farmaci o tossine. È importante notare che la corea si distingue da altri disturbi del movimento come tremori o spasmi, poiché i movimenti non si verificano durante il riposo e possono essere soppressi temporaneamente dalla volontà. Tuttavia, l'intensità dei movimenti tende ad aumentare con lo stress, l'emozione o l'esercizio fisico.
Le Sindromi da Dolore Regionale Complesso (SDRC), precedentemente note come Disturbi Neurovascolari Regionali (DNR), sono un gruppo eterogeneo di condizioni caratterizzate da una persistente e sproporzionata risposta dolorosa ad un evento lesivo o stressore tissutale precedente. Queste sindromi colpiscono prevalentemente gli arti e possono influenzare la pelle, i muscoli, le articolazioni, i vasi sanguigni e i nervi.
Esistono due tipi principali di SDRC: Tipo I (Sindrome del Dolore Regionali Complesso Iniziale o SDRCI) e Tipo II (Sindrome del Dolore Regionali Complesso Cronico o SDRCC).
La SDRCI, precedentemente nota come Disturbo Neurovascolare Regionale Acuto (DNRA), è spesso associata a trauma o intervento chirurgico e si manifesta con dolore spontaneo o evocato, alterazioni della temperatura e del colore della pelle, edema, sudorazione eccessiva, limitazione funzionale e cambiamenti nella crescita delle unghie e dei capelli.
La SDRCC, precedentemente nota come Disturbo Neurovascolare Regionale Cronico (DNRC), è caratterizzata da sintomi persistenti simili alla SDRCI, ma con l'aggiunta di disturbi sensoriali e motorii. Questi possono includere formicolio, intorpidimento, debolezza muscolare, perdita della propriocezione (la capacità di percepire la posizione del corpo nello spazio) e alterazioni dell'ampiezza e della velocità dei riflessi.
Le SDRC sono condizioni complesse che richiedono un approccio multidisciplinare al trattamento, che può includere farmaci per il dolore, fisioterapia, terapia occupazionale, psicoterapia e interventi chirurgici.
La discinesia indotta da farmaci (DIF) è un disturbo del movimento caratterizzato da movimenti involontari, irregolari e spesso coreo-atetosici (combinazione di movimenti rapidi e lenti), che interessano soprattutto la muscolatura facciale, linguale e del tronco. Essa si manifesta principalmente come effetto avverso a lungo termine dell'esposizione a farmaci antipsicotici (fenotiazine, butirrofenoni, diphenylbutylpiperidines) o ad altri farmaci con attività dopaminergica antagonista centrale (metoclopramide, regolatori della pressione sanguigna).
La DIF può manifestarsi anche dopo l'interruzione del trattamento con tali farmaci e può persistere per un periodo di tempo variabile. La sua insorgenza è dose-dipendente e si verifica più comunemente in pazienti anziani, soprattutto donne. Il trattamento della DIF prevede la sospensione o la riduzione del dosaggio del farmaco responsabile, se possibile, nonché l'utilizzo di farmaci anticolinergici, agonisti dopaminergici o benzodiazepine per controllare i sintomi.
L'elettromiografia (EMG) è un esame diagnostico che serve per valutare la funzionalità del sistema nervoso periferico e dei muscoli scheletrici. Viene utilizzato per diagnosticare varie condizioni, come i disturbi neuromuscolari, le neuropatie, le radicolopatie, le miopatie e le patologie muscolari.
L'esame consiste nella registrazione dell'attività elettrica dei muscoli a riposo e durante la contrazione volontaria, utilizzando un ago sottile dotato di un elettrodo. L'ago viene inserito nel muscolo e l'elettrodo registra l'attività elettrica del muscolo, che viene poi analizzata da un neurologo specializzato.
L'elettromiografia può fornire informazioni importanti sulla natura e la gravità di una malattia neuromuscolare, nonché sulle possibili cause sottostanti. L'esame è in genere ben tollerato, sebbene possa causare un certo grado di disagio o dolore durante l'inserimento dell'ago nel muscolo.
Il Tremore Essenziale è una condizione neurologica caratterizzata da un tremore ritmico, involontario e oscillatorio che si verifica principalmente durante il movimento o quando si tenta di mantenere una posizione statica. Colpisce prevalentemente le mani, ma può anche influenzare la testa, il mento, la voce e altre parti del corpo. I sintomi possono peggiorare con lo stress, l'affaticamento o dopo l'assunzione di alcuni farmaci. Il tremore essenziale non è associato ad altri disturbi neurologici o sistemici gravi ed è considerata la forma più comune di tremore. La causa esatta del tremore essenziale rimane sconosciuta, sebbene possa avere una base genetica in alcuni casi. Il trattamento può includere farmaci per controllare i sintomi, terapia fisica o modifiche dello stile di vita.
In medicina, uno spasmo è un contrazione involontaria e improvvisa di un muscolo o di un gruppo di muscoli che si verifica in risposta a diversi stimoli. Gli spasmi possono essere causati da una varietà di fattori, come stress, affaticamento, lesioni, malattie neurologiche o disfunzioni elettriche del sistema nervoso.
Gli spasmi muscolari possono variare in intensità, dalla leggera tensione alla contrazione dolorosa e prolungata. Possono essere transitori o persistenti e possono verificarsi occasionalmente o frequentemente. In alcuni casi, gli spasmi possono essere un sintomo di una condizione medica più grave, come la distrofia muscolare, la sclerosi multipla o l'epilessia.
Gli spasmi possono anche verificarsi in altri organi del corpo, come l'esofago, lo stomaco o l'intestino, e possono causare disturbi digestivi o dolore addominale. In generale, gli spasmi sono considerati un sintomo di una disfunzione o malattia sottostante e richiedono un'attenta valutazione medica per determinare la causa sottostante e stabilire il trattamento appropriato.
I muscoli facciali, noti anche come muscoli mimici o muscoli del viso, sono un gruppo di muscoli che controllano le espressioni facciali e facilitano funzioni importanti come la masticazione, la deglutizione e il linguaggio. Si trovano nella fascia superficiale della testa e del collo, direttamente sotto la pelle e sono innervati dal nervo faciale (VII nervo cranico). Questi muscoli possono essere divisi in due gruppi principali:
1. Muscoli orbicolari: composti da fibre muscolari che circondano l'apertura di un'area anatomica, come l'orbita o la bocca. Questi muscoli includono l'orbicolare dell'occhio (o palpebrale), che chiude e strizza l'occhio, e l'orbicolare della bocca (o buccinatore), che circonda la bocca e partecipa alla masticazione, al baciare e al soffiare.
2. Muscoli espressivi: responsabili delle espressioni facciali e del movimento dei tessuti molli del viso. Questi muscoli includono il frontale (che solleva le sopracciglia), il corrugatore (che forma rughe verticali tra le sopracciglia durante la fronte corruga), l'occipitale (che abbassa le orecchie e contrae i capelli sulla testa), il nasale (che arriccia il naso), il procerus (che abbassa le sopracciglia e crea linee orizzontali sulla fronte), il mentale (che solleva il labbro inferiore) e i muscoli auricolari (che controllano il movimento delle orecchie).
I muscoli facciali sono unici perché non hanno origine e inserzione fisse come altri muscoli scheletrici. Invece, la maggior parte di essi si inserisce su una fascia fibrosa chiamata aponeurosi o sul tessuto connettivo sottocutaneo. Ciò consente loro di creare movimenti complessi e sfumati del viso, necessari per esprimere emozioni e comunicare non verbalmente.
I Disturbi della Sensazione sono un gruppo eterogeneo di condizioni neurologiche che si caratterizzano per alterazioni delle sensazioni normalmente percepite dal sistema somatosensoriale, che include la capacità di percepire stimoli quali dolore, temperatura, contatto leggero, pressione, vibrazioni e posizione del corpo nello spazio. Questi disturbi possono presentarsi come perdita (iposensibilità) o aumento (ipersensibilità) della sensazione, distorsioni della percezione sensoriale, o una combinazione di questi sintomi.
Possono essere causati da diversi fattori, tra cui lesioni al midollo spinale o ai nervi periferici, malattie neurologiche come la neuropatia diabetica o la sclerosi multipla, effetti collaterali di farmaci o esposizione a tossine, o condizioni psicologiche come l'ansia o la depressione.
I disturbi della sensazione possono influenzare significativamente la qualità della vita delle persone colpite, rendendo difficoltose attività quotidiane come camminare, afferrare oggetti e svolgere lavori manuali, oltre a causare dolore cronico e disagio. Il trattamento dipende dalla causa sottostante e può includere farmaci, fisioterapia, chirurgia o terapie comportamentali.
L'età all'esordio, in medicina, si riferisce all'età alla quale compaiono per la prima volta i sintomi o segni di una malattia, disturbo o condizione medica in un individuo. Può essere espressa in anni, mesi o persino giorni a seconda del tipo di condizione e della sua progressione. L'età all'esordio può essere un fattore importante nella diagnosi, nel trattamento e nel decorso della malattia, poiché alcune condizioni tendono a manifestarsi in età specifiche o hanno una diversa presentazione clinica a seconda dell'età. Ad esempio, la schizofrenia di solito ha il suo esordio nei tardi anni adolescenziali o all'inizio della vita adulta, mentre la sclerosi multipla è più comunemente diagnosticata per la prima volta in giovani adulti.
Le discinesie sono movimenti involontari, irregolari e spesso complicati che possono interessare diversi muscoli del corpo. Questi movimenti possono essere lenti, veloci, fluidi o a scatti e possono influenzare il viso, le braccia, le gambe o il tronco. Le discinesie sono spesso un effetto collaterale di alcuni farmaci utilizzati per trattare condizioni come la malattia di Parkinson, ma possono anche essere causate da altre condizioni mediche, come l'insufficienza renale o epatica, o disturbi neurologici. Possono anche verificarsi senza una causa apparente, in questo caso si parla di discinesie idiopatiche.
Le discinesie possono essere molto debilitanti e influenzare la qualità della vita delle persone che ne soffrono. Il trattamento dipende dalla causa sottostante e può includere la modifica del farmaco, l'uso di farmaci per controllare i movimenti involontari o la chirurgia.
Le malattie di Parkinson sono un gruppo di disturbi del movimento che si verificano quando i neuroni nel cervello che producono una sostanza chimica chiamata dopamina vengono danneggiati o muoiono. La mancanza di dopamina provoca i sintomi caratteristici delle malattie di Parkinson, tra cui rigidità muscolare, tremore a riposo, lentezza dei movimenti e difficoltà di equilibrio e coordinazione.
La malattia di Parkinson è la forma più comune di malattie di Parkinson e colpisce circa 1 persona su 100 over-60 anni. Tuttavia, ci sono altri tipi di malattie di Parkinson che possono verificarsi a qualsiasi età e possono essere causate da fattori genetici o ambientali.
I sintomi delle malattie di Parkinson possono variare da persona a persona, ma spesso includono:
* Tremore a riposo: un tremore fine e ritmico che si verifica quando i muscoli sono rilassati, come al braccio o alla mano appoggiata sul bracciolo di una sedia.
* Rigidità muscolare: rigidità dei muscoli che può causare dolore, difficoltà di movimento e postura storta.
* Bradicinesia: lentezza dei movimenti, come camminare, alzarsi da una sedia o lavarsi i denti.
* Instabilità posturale: difficoltà a mantenere l'equilibrio, aumentando il rischio di cadute.
* Sintomi non motori: possono includere depressione, ansia, stitichezza, sonnolenza e problemi cognitivi.
Non esiste una cura per le malattie di Parkinson, ma i farmaci possono aiutare a gestire i sintomi. In alcuni casi, la chirurgia può anche essere un'opzione per trattare i sintomi motori avanzati. La fisioterapia e l'esercizio fisico regolare possono anche aiutare a mantenere la forza muscolare, la flessibilità e l'equilibrio.
"Encyclopedias as Topic" non è una definizione medica. È in realtà una categoria o un argomento utilizzato nella classificazione dei termini medici all'interno della Medical Subject Headings (MeSH), una biblioteca di controllo dell'vocabolario controllato utilizzata per l'indicizzazione dei documenti biomedici.
La categoria "Encyclopedias as Topic" include tutte le enciclopedie e i lavori simili che trattano argomenti medici o sanitari. Questa categoria può contenere voci come enciclopedie mediche generali, enciclopedie di specialità mediche specifiche, enciclopedie di farmacologia, enciclopedie di patologie e così via.
In sintesi, "Encyclopedias as Topic" è una categoria che raccoglie diverse opere di consultazione che forniscono informazioni complete e generali su argomenti medici o sanitari.
La frase "History, 18th Century" non può essere considerata una definizione medica in quanto si riferisce a un intervallo di tempo e non a una condizione medica o a un trattamento specifici. Tuttavia, ci sono aspetti della storia medica del XVIII secolo che possono essere discussi.
Il XVIII secolo è stato un periodo di importanti sviluppi nel campo della medicina. Alcuni dei più significativi includono:
1. La scoperta della vaccinazione: Il medico inglese Edward Jenner ha sviluppato il primo vaccino contro il vaiolo, una malattia altamente contagiosa e mortale, nel 1796. Ha notato che le mucche che avevano il vaiolo bovino (una forma meno grave della malattia) sembravano essere immuni al vaiolo umano. Jenner ha quindi deciso di testare la sua teoria inoculando un ragazzo con materiale prelevato da una lesione di vaiolo bovino su una mucca. Il ragazzo non si ammalò mai di vaiolo, e questa procedura è diventata nota come vaccinazione (dal latino "vacca", che significa mucca).
2. Avanzamenti nella chirurgia: Durante il XVIII secolo, la chirurgia è diventata più sofisticata e meno dolorosa. I chirurghi hanno iniziato a utilizzare strumenti più raffinati e tecniche di anestesia più efficaci. Uno dei più grandi pionieri della chirurgia del XVIII secolo è stato il chirurgo scozzese John Hunter, che ha contribuito allo sviluppo di molte procedure chirurgiche comuni oggi, come la ligatura delle arterie per il trattamento dell'aneurisma.
3. La nascita della psichiatria: Il XVIII secolo ha visto l'emergere della psichiatria come disciplina medica distinta. I medici hanno iniziato a riconoscere le malattie mentali come disturbi fisici e non più come punizioni divine o possessioni demoniache. Nel 1792, il primo ospedale psichiatrico del mondo è stato fondato a Londra, l'Ospedale di San Luigi per i Malati Mentali.
4. La diffusione della vaccinazione contro il vaiolo: Il XVIII secolo ha visto la diffusione della vaccinazione contro il vaiolo in tutta Europa e nelle colonie americane. Benjamin Franklin, che aveva perso un figlio a causa del vaiolo, è stato uno dei primi sostenitori della vaccinazione negli Stati Uniti. Nel 1796, l'inglese Edward Jenner ha sviluppato il primo vaccino contro il vaiolo utilizzando materiale prelevato da una lesione di vaiolo bovino su una mucca. Questa procedura è diventata nota come la "vaccinazione" e ha portato a un drammatico calo dei tassi di mortalità per il vaiolo in tutto il mondo.
5. L'introduzione della terapia elettroconvulsiva: Nel 1938, l'italiano Ugo Cerletti e il suo collega Lucio Bini hanno introdotto la terapia elettroconvulsiva (ECT) come trattamento per la depressione. L'ECT è tuttora uno dei trattamenti più efficaci per i disturbi dell'umore gravi, sebbene sia spesso circondato da un certo stigma e paura.
6. La scoperta della penicillina: Nel 1928, il batteriologo scozzese Alexander Fleming ha scoperto la penicillina, il primo antibiotico. Questa scoperta ha rivoluzionato il trattamento delle infezioni batteriche e ha salvato milioni di vite.
7. La scoperta dell'insulina: Nel 1921, i ricercatori canadesi Frederick Banting e Charles Best hanno scoperto l'insulina, un ormone che regola il livello di zucchero nel sangue. Questa scoperta ha permesso di trattare efficacemente il diabete mellito, una malattia che fino ad allora era spesso fatale.
8. La scoperta del DNA: Nel 1953, i biologi molecolari James Watson e Francis Crick hanno scoperto la struttura a doppia elica del DNA, l'acido desossiribonucleico, il materiale genetico che contiene le informazioni ereditarie. Questa scoperta ha aperto la strada alla moderna biologia molecolare e alla genomica.
9. La scoperta del virus dell'HIV: Nel 1983, i ricercatori francesi Luc Montagnier e Robert Gallo hanno identificato il virus dell'immunodeficienza umana (HIV) come la causa dell'AIDS, una malattia che fino ad allora era incurabile. Questa scoperta ha permesso di sviluppare test di screening per l'infezione da HIV e di creare farmaci antiretrovirali che hanno trasformato l'AIDS da una condanna a morte in una malattia cronica gestibile.
10. La scoperta della clonazione delle cellule somatiche: Nel 1996, i biologi britannici Ian Wilmut e Keith Campbell hanno clonato la pecora Dolly dal DNA di una cellula adulta. Questa scoperta ha sollevato importanti questioni etiche e ha aperto la strada alla possibilità di clonare esseri umani, un'idea che è stata accolta con grande preoccupazione da parte della comunità scientifica e del pubblico in generale.
L'acido nitrico è un composto chimico con la formula chimica HNO3. In medicina, l'acido nitrico è spesso utilizzato come nitrovasodilatatore, il che significa che rilassa i muscoli lisci all'interno dei vasi sanguigni e causa quindi la loro dilatazione o allargamento. Ciò porta ad un aumento del flusso sanguigno e può essere utilizzato nel trattamento di condizioni come l'angina pectoris (dolore al petto causato dalla mancanza di ossigeno al muscolo cardiaco) e l'ipertensione arteriosa polmonare (pressione sanguigna elevata nei polmoni).
L'acido nitrico può essere somministrato come farmaco per via orale, inalazione o applicazione topica. Tra gli effetti collaterali più comuni ci sono mal di testa, capogiri e vertigini, che tendono a diminuire con l'uso prolungato del farmaco. Tuttavia, l'uso a lungo termine dell'acido nitrico può anche causare tolleranza e dipendenza.
È importante notare che l'uso di acido nitrico è controindicato in combinazione con alcuni altri farmaci, come i farmaci contenenti nitrati (come il nitroglicerina), poiché ciò può portare a una pericolosa riduzione della pressione sanguigna.
Non esiste una definizione medica specifica per "Asarum". Asarum è il nome generico di una pianta appartenente alla famiglia delle Aristolochiaceae, nota anche come cannella selvatica o piede di gallo. Alcune specie di Asarum sono state utilizzate nella medicina tradizionale per scopi diversi, come ad esempio per il trattamento del raffreddore e della tosse. Tuttavia, l'uso medico dell'Asarum è limitato a causa della presenza di composti potenzialmente tossici, come l'aristolochic acidia, che possono causare danni renali e tumori. Pertanto, non si raccomanda l'uso di Asarum per scopi medici senza la supervisione di un operatore sanitario qualificato.
La definizione medica di "Unione Europea" non è appropriata, in quanto l'Unione Europea (UE) è un'organizzazione politica ed economica di 27 paesi europei e non ha nulla a che fare con la medicina o la salute. Tuttavia, l'UE svolge un ruolo importante nella sanità pubblica e nella politica sanitaria attraverso il suo programma sanitario dell'Unione Europea (2014-2020), noto come "Salute 2020". Questo programma mira a promuovere la salute, prevenire le malattie e proteggere i cittadini dall'invecchiamento della popolazione, dalle malattie croniche e dalle minacce transfrontaliere per la salute.
Pertanto, in un contesto più ampio di salute pubblica, l'Unione Europea può essere definita come un'organizzazione che lavora per migliorare la salute e il benessere dei suoi cittadini attraverso politiche e programmi sanitari comuni.
In medicina, "dissenso e controversie" si riferiscono a situazioni in cui esistono opinioni divergenti o contrastanti tra professionisti sanitari, ricercatori, pazienti o organizzazioni su questioni relative alla salute, alle cure mediche, alla ricerca scientifica o alle politiche sanitarie.
Queste differenze di opinione possono emergere per una varietà di motivi, tra cui:
1. Mancanza di prove sufficienti o inconcludenti su un determinato trattamento, intervento o pratica.
2. Differenze culturali, personali o professionali nella valutazione dei rischi e dei benefici associati a una particolare opzione di trattamento.
3. Interessi commerciali o finanziari in conflitto che possono influenzare la condotta della ricerca o le decisioni cliniche.
4. Differenze nelle priorità e nei valori etici tra i partecipanti al dibattito.
5. Scarsa trasparenza o mancanza di divulgazione delle relazioni finanziarie o degli interessi personali che possono influenzare la ricerca o le decisioni cliniche.
I dissensi e le controversie in medicina possono avere importanti implicazioni per la salute pubblica, la sicurezza dei pazienti e l'integrità della ricerca scientifica. Pertanto, è fondamentale affrontarli in modo trasparente, equo e basato sull'evidenza, attraverso il dialogo aperto, la discussione e la collaborazione tra le parti interessate. Ciò può contribuire a promuovere una comprensione più approfondita dei problemi in questione, a identificare soluzioni innovative e a garantire che le decisioni relative alla salute siano prese nel migliore interesse dei pazienti e della società nel suo complesso.
Scusa, mi sembra che ci sia un po' di confusione nella tua richiesta. "Sistemi Politici" non è un termine medico, ma bensì un concetto della scienza politica. Si riferisce alle strutture e processi istituzionali che governano una comunità o una nazione, inclusi i rapporti di potere tra diversi gruppi o individui, le regole e procedure per la presa di decisioni, e la divisione dei diritti e responsabilità tra i cittadini e il governo.
Alcuni esempi di sistemi politici sono la democrazia, la monarchia, la dittatura, e l'anarchia. Questi sistemi possono avere un impatto significativo sulla salute pubblica, ad esempio attraverso le politiche sanitarie, l'accesso all'assistenza sanitaria, e la regolamentazione dell'ambiente e dello stile di vita. Tuttavia, la scienza medica non si occupa direttamente della definizione o dello studio dei sistemi politici.
In termini medici, la parola "politica" non ha una definizione specifica come un disturbo o una condizione. Tuttavia, nel contesto sociale e amministrativo, la politica si riferisce all'organizzazione e alla gestione del governo di un paese, uno stato o una comunità.
In ambito sanitario, il termine "politica" può riferirsi a:
1. Le decisioni prese dai funzionari eletti o nominati che influenzano la fornitura e il finanziamento dei servizi sanitari.
2. Le normative e i regolamenti che governano la pratica medica, la ricerca e lo sviluppo di farmaci.
3. Gli sforzi per influenzare le politiche sanitarie attraverso l'advocacy, la ricerca e l'impegno civico.
In generale, la politica gioca un ruolo importante nel determinare l'accesso alle cure mediche, la qualità delle cure fornite e il modo in cui i sistemi sanitari sono gestiti ed erogati.