Uno di una serie di strutture bone-like in bocca usato per mordere e masticare.
L'incapacità di mantenere i denti come risultato di malattie o incidenti.
Il collettivo tessuti dalla quale dente è formato un intero, inclusa la DENTAL; organo responsabile dello smalto e DENTAL papavero. (Dal Jablonski, Dictionary of Dentistry, 1992)
I denti del primo dentatura, quali sono versate e sostituito con i denti permanenti.
La parte superiore del dente, che unisce nella parte bassa del dente (dente origine) alla cervice (dente CERVIX) a una linea chiamata la giunzione cementoenamel. L'intera superficie della corona e 'ricoperta di smalto che non e' all'estremità e diventa sempre piu 'sottile verso la cervice. (Dal Jablonski, Dictionary of Dentistry, 1992, p216)
La parte di un dente dal collo all'apice, conficcato nel processo alveolare e ricoperta di cementum. Una radice può essere single o suddiviso in più rami, di solito individuate dalla loro posizione relativa, ad esempio la radice o linguale radice orosolubili includono Single-rooted denti mandibolari. Primo e secondo premolare e il secondo premolare denti l'arcata dentaria mascellare. Il primo premolare ha due radici nella maggior parte dei casi. Denti mascellari tre radici. (Jablonski, Dictionary of Dentistry, 1992, p690)
La comparsa di un dente dal suo follicolo nel processo alveolare mascellare o mandibola nella LIOFILIZZATO. (Boucher 'Clinical dentali Terminology, 4th Ed)
Un altro dente, eruttato o Unerupted, che simulava o a differenza degli altri denti al gruppo cui appartiene. La sua presenza può causare malposition di adiacente denti o ridurre l ’ eruzione.
In assenza di difetti congeniti o strutture dei denti.
Perdita del dente sostanza dopo sostanza chimica o meccanico processi
La rimozione chirurgica di un dente. (Dorland cura di), 28
Un dente dalla quale la polpa dentale e 'stato spostato o e' necrotica. (Boucher Clinica dentali Terminology, 4th Ed)
Il piu 'denti posteriore su entrambi i lati della mandibola, per un totale di otto tra le spoglie dentizione (2 su ogni lato, sopra e sotto), e di solito 12 nel dentatura permanente (tre su ogni lato, sopra e sotto), sono denti che digrignano, avendo grandi corone e le superfici. (Jablonski, Dictionary of Dentistry, 1992, p821)
Un dente che è impossibilitato a eruttare da una barriera fisica, di solito altri denti compattazione. In seguito orientamento del dente in un'altra di posizione verticale nel periodontali strutture.
Qualsiasi cambiamento del colore, colore o di trasparenza, a causa di un motivo. Ricostituente riempiendo materiali, topica e sistemica (entrambi), necrosi pulpal o emorragia può essere responsabile. (Jablonski, Dictionary of Dentistry, 1992, p253)
Un normale sviluppo dente que non ha ancora ha perforato la mucosa orale o che non scoppiano in una sequenza o il normale intervallo di tempo previsto per il tipo di dente in un dato di fatto sesso, età, o gruppo di popolazione.
Uno degli otto denti frontale mascellare e mandibolare quattro (4) con un incisal bordo affilato per tagliare il cibo e una singola radice, che avviene in valuta sia come uomo e una permanente dei denti decidui. (Jablonski, Dictionary of Dentistry, 1992, p820)
Il processo di formazione dente, si suddivide in diverse fasi che comprende: La lamina fase, il piccolo palco, il cappuccio palco, e la campana. Odontogenesi include la produzione dello smalto dei denti (AMELOGENESIS), (dentina DENTINOGENESIS), and dental cementum (CEMENTOGENESIS).
La schiava parte del dente all'incrocio tra la corona e radice o radici. È spesso definito come il cementoenamel incrocio (CEJ), la linea con la quale il cementum coprendo la radice di un dente e la smaltatura del dente. (Jablonski, Dictionary of Dentistry, 1992, p530, p433)
Un sottile strato trasparente di calcificato sostanza che avvolge e protegge la dentina della corona del dente. E 'davvero il piu' difficile attivo nell ’ organismo ed è quasi interamente composti da sali di calcio. Al microscopio, e 'composta da sottili barre (smalto prismi) tenute insieme da consolidare attivo e circondato da un smalto guaina. (Dal Jablonski, Dictionary of Dentistry, 1992, p286)
Perdita di fisiologico primario (la dentatura. Zwemer, Boucher 'Clinical dentali Terminology, 4th Ed)
Parziale o completa spiazzamento di un dente dal suo supporto alveolare. Per un trauma. (Dal Boucher 'Clinical dentali Terminology, 4th Ed, p312)
Due denti uniti durante lo sviluppo dall'unione di dente germi; i denti può unirsi a noi lo smalto dei denti, dai loro radice dentina, o da entrambi.
Il terzo dente a destra e a sinistra della linea mediana di mandibola, situato tra la seconda Incisore e il premolare denti (premolare) (Jablonski, Dictionary of Dentistry, 1992, p817)
"Malattie dei denti" è un termine generale che si riferisce a varie condizioni patologiche che colpiscono la struttura dentale, compresi il dente, il cemento e la polpa, causando sintomi come dolore, sensibilità, alitosi, mobilità dentale e lesioni gengivali.
Il processo di formazione sali di calcio si depositano nello smalto dentale. Il processo è normale nello sviluppo di ossa e denti. (Boucher 'Clinical dentali Terminology, 4th Ed, p43)
Uno degli otto denti permanenti, due di lato, in ogni mascella, tra i canini (canino) e i molari (molare), per macinare e schiacciarla cibo, le due punte arrotondate (premolare superiore), ma il lower have uno. (Jablonski, Dictionary of Dentistry, 1992, p822)
Solido fissazione di un dente derivante dalla fusione delle ossa a alveolari cementum e distruzione del legamento periodontale. Non è comune tra le spoglie dentizione e molto rare nei denti permanenti. (Jablonski 'Dictionary of Dentistry, 1992)
La sua meritata innervated vascolarizzato e tessuto connettivo di origine, contenuto nell 'Mesodermal della cavità centrale di un dente e delimited dal dentina e avere formativi, nutritive, sensoriale, e una funzione protettiva. (Jablonski, Dictionary of Dentistry, 1992)
Perdita della sostanza resistente di un dente da processi chimici che non preveda azione batterica. (Jablonski, Dictionary of Dentistry, 1992, p296)
La parte del processo alveolare mascellare o mandibola dove ogni dente convulsioni ed e 'collegato tramite il legamento periodontale.
Reinserire un dente nel l'alveo da cui è stato rimosso o meno perso.
Uno di un paio di ossa di forma irregolare che formano la mascella superiore, un osso mascellare fornisce dente prese al raffinato denti, fa parte dell'orbita, e contiene il seno mascellare.
La parte difficile del dente che circonda la polpa, coperto di smalto sulla corona e cementum sulla radice, che e 'piu' forte e compatto dell'osso ma morbido di smalto, e si trova cosi 'facilmente quando abrasa lasciata indifesa. (Dal Jablonski, Dictionary of Dentistry, 1992)
Riassorbimento del tessuto dentale calcificata, che a causa della demineralizzazione inversione della buzione di scambi e l'incompleta riassorbimento osseo dagli osteoclasti. Ci sono due tipi: (Derivante da esterni dente patologia) e interno (apparentemente iniziata da un particolare iperplasia infiammatoria del sangue). (Dal Jablonski, Dictionary of Dentistry, 1992, p676)
Localizzate la distruzione del dente superficie iniziata da decalcificazione dello smalto seguita da lisi enzimatica strutture organiche e determinando carie formazione. Se non controllata, la cavita 'potrebbero infatti penetrare nella dentina e smalto e raggiungere la polpa.
I denti collettivamente nell'arcata dentale dentatura. Di solito si riferisce all ’ naturale denti in posizione tra gli alveoli. Dentizione riferendo al denti decidui è dentatura, PRIMARY; per i denti permanenti, dentatura, ESPOSIZIONE. (Dal Jablonski, Dictionary of Dentistry, 1992)
In una modalita 'endodontics preoccupato con la terapia delle malattie della polpa dentale. Ai preparativi procedure, origine canale LA PREPARAZIONE è disponibile.
La misurazione di dente.
La più grande e forte osso della faccia che costituiscono la mascella inferiore. Supporta l'arcata inferiore.
È caduto un dente di minerali, quali perdita di calcio nella matrice idrossiapatite dal dente, causate da acidi. Un esempio del verificarsi di demineralizzazione è nella formazione di carie ai denti.
Il 32 denti dell'eta 'adulta, che fate cambiare o sono aggiunte alla squadra dei denti decidui. (Boucher' Clinical dentali Terminology, 4th Ed)
Il ripristino progettato di rimanere in servizio per non meno di 20 o 30 anni, di solito d'oro casting, coesi l'amalgama. (Jablonski, Dictionary of Dentistry, 1992)
Assenza congenita dei denti); può coinvolgere anodontia (totale) o solo alcuni dei denti (parziale anodontia, hypodontia), ed entrambe le spoglie e la dentatura permanente o solo denti della dentatura permanente. (Dorland, 27 Ed)
La forma di un dente naturale quando si è ridotto di strumenti per ricevere una protesi artificiale (ad esempio, corona o un apparecchio rimovibile per fisso o protesi). La scelta della forma e 'guidato da circostanze cliniche e proprietà fisiche dei materiali che costituiscono la protesi. (Boucher' Clinical dentali Terminology, 4th Ed, p239)
I - connettivo fibroso che circonda il dente, separando origine e lo colleghiamo all'osso alveolare (processo alveolare).
Il piu 'largo e spongiest parte della mascella e la mandibola svuotata nella profondità carie ai denti.
Un modo per identificare l'età di un umano o animale nel dente esame.
La bonelike rigido del tessuto connettivo coprendo la radice di un dente dalla cementoenamel incrocio all'apice e riempirsi l'apice del canale radicale, anche aiutare nel dente gli alimenti da servire come allegato strutture per il legamento periodontale. (Jablonski, Dictionary of Dentistry, 1992)
Gli odontoblasti sono cellule altamente differenziate del tessuto connettivo dentale che formano la porzione predentina della polpa dentaria e producono la matrice organica della dentina.
Cilindrico cellule epiteliali nei strato interno dello smalto organo. Loro funzioni includono contributo allo sviluppo della dentinoenamel vicino al deposito di uno strato di Matrix, ottenendo la base per le prismi (unità strutturali DENTAL smalto) e la produzione della matrice per lo smalto prismi e interprismatic. (Dal Jablonski 'Dictionary of Dentistry, 1992)
Lo spazio in un dente vincolati la dentina contenente la polpa dentale. La parte della cavita 'entro la corona del dente e' la polpa camera; la parte entro la radice è la polpa canale o devitalizzazione.
La morte dei tessuti molli con o senza invasione batterica quando la necrosi è dovuto ischemia avviene con sovrimpressioni infezione batterica, essa viene definita come la polpa cancrena. Quando la necrosi e 'non-bacterial in origine, si chiama polpa mummificazione.
Tecnica terapeutica per la sostituzione di minerali nella parzialmente decalcified denti.
Presentazione ordigni usati per paziente istruzione e formazione tecnica in odontoiatria.
Apparecchio Per La body-section radiografia raffiguranti un'intera mascella, o entrambi la mascella e la mandibola, sull'unico film.
- infiammazione del periapicale. Include generale, non specificato, o Non Suppurativa acuta infiammazione cronica dell ’ infiammazione e '... Non Suppurativa Periodontite granuloma. Infiammazione suppurativa è ascesso periapicale.
La descrizione e determinazione dei vari fattori che produrre stress fisico con le protesi, protesi dentarie, elettrodomestici, o i materiali impiegati con loro, o il naturale strutture orale.
Lo studio dei denti di forme di vita attraverso resti fossili.
Un'operazione in cui cariato materiale e 'tolto i denti e biomechanically corretto forme situati nel denti per ricevere e mantenere restauri. Una richiesta costante per la prevenzione del fallimento del restauro di nuovi episodi di malattia di decadenza o inadeguata per applicarmi alla resistenza... (Boucher' Clinical dentali Terminology, 4th Ed, p239-40)
Assenza di denti da una parte della mandibola e / o alla mascella.
Resine sintetiche inerte, contenente un tampone, che sono ampiamente usati in odontoiatria.
Le proteine che fanno parte dello smalto dentale.
Una condizione ereditaria o acquisita a causa della mancanza di formazione di smalto dei denti AMELOGENESIS). (Generalmente caratterizzata da difettoso, magra, o malformazione DENTAL smalto. Fattori di rischio per la possibilità di ipoplasia dello smalto includono mutazioni geniche, insufficienze alimentari, le malattie, e i fattori ambientali.
Un Anormale apertura o fessura tra due adiacenti denti.
La relazione di tutti i componenti del sistema masticatory in funzione normale. E 'particolare la posizione e il contatto del mascellare e mandibolare i denti per la massima efficienza excursive durante i movimenti della mandibola che sono essenziali per masticazione. (Dal Jablonski, Dictionary of Dentistry, 1992, p556, p472)
Cellule epiteliali che circondano la papilla dentale e differenziato in tre strati: Il cappuccio interno dell ’ epitelio lo smalto dei denti, consistenti ameloblasts che formerà lo smalto, e lo smalto polpa ed esterno dell ’ epitelio smalto, entrambi atrofia e sparire prima e dopo eruzione dei denti, rispettivamente.
La pratica di igiene personale, della bocca, che comprende il mantenimento dell 'igiene orale, il tessuto tono e preservare la generale di igiene orale.
Una procedura di adesione, cure, come la plastica DENTAL corone. Questo processo abitualmente includono l 'applicazione di un adesivo materiale (DENTAL cementa) e lasciarle indurire in-place dalla luce o chimico curare.
La aftermost permanente dei denti su ciascun lato della mascella e la mandibola.
Uso di una fusione del metallo, di solito con un palo nel sangue o devitalizzazione, finalizzato a sostenere e mantenere un corona.
Dal dentista in cui l'intera camera polpa viene rimosso dalla corona e radici di un dente.
Totale mancanza di denti attraverso la malattia, o l'estrazione.
RIFIUTI used in the production of basi dentale, restauri, impressioni, protesi, eccetera.
Le strutture circostanti e finanziare il dente. Periodonzio include la gomma (gengiva), l ’ osso (alveolari), il processo alveolare DENTAL Cementum, e il legamento periodontale.
Tessuto Mesodermal invaginated accluso alla parte dello smalto epiteliali organo e provocando la dentina polpa.
Processi patologici PERIODONTIUM di gomma (inclusa la gengiva), l ’ osso (alveolari), il processo alveolare DENTAL Cementum, e il legamento periodontale.
"Putrescente, scomparso e riempito denti", un concetto statistico usato regolarmente in odontoiatria.
Incapacità o inadeguatezza dentale restauro o protesi ad esibirsi come previsto.
RIFIUTI avvolto in una cura canalare ai fini della obturating o sigillando. Il materiale può essere guttaperca, argento coni, incolla miscele, o altre sostanze. (28 Dorland, Ed, p631 & Boucher 'Clinical dentali Terminology, 4th Ed, p187)
Cementa composto dentale o di polimetilmetacrilato o dimethacrylate, prodotto da un acrilico monomero liquido con polimeri acrilici e minerali filler. Il cemento è irrisolvibile in acqua ed è quindi resistente ai fluidi in bocca, ma è anche irritante per la polpa dentale. E 'usata principalmente come luting agente per fabbricati e temporaneo restauri. (Jablonski' Dictionary of Dentistry, 1992, p159)
La migrazione dei denti verso la linea mediana o avanti nel DENTAL arco. (Dal Boucher 'Clinical dentali Terminology, 4th Ed)
Il test di materiali e strumenti, in particolare quelli utilizzati per le protesi E protesi; suture; - adesivi;, ecc., quanto a durezza, forza, stabilità, sicurezza, l ’ efficacia e biocompatibilita '.
Il piano, descrizione e il luogo di effettiva elementi strutturali della protesi. Il design possono relazionarsi domestico, stress-breakers, fissaggi ha terminato, flange larghe, sulla struttura, o linguale palatal bar, nelle braccia, eccetera.
Attività preparatoria in origine terapia canale attraverso la parziale o completa extirpation polpa di tessuto infetto, puliscono e sterilizzazione della vuota canale, ampliare e plasmare il canale a ricevere il materiale sigillando la cavità potrebbe essere disposto dal meccanico, rossetto, chimico o altri mezzi. (Dal 28 Dorland, Ed, p1700)
Una parziale protesi progettato e costruito per essere rimosso facilmente dalla bocca.
Un sostituti artificiali per uno o più naturale denti o parte di un dentino o strutture associate, che vanno da una parte di un dente a una completa dentiera. La protesi è usato per motivi estetici o funzionale, o entrambi, le dentiere e gli specifici tipi di dentiera è anche disponibile. (Dal Boucher 'Clinical dentali Terminology, 4th Ed, p244 & Jablonski, Dictionary of Dentistry, 1992, p643)
La perdita di liquidi, detriti e microrganismi tra le pareti di una cavita 'dentale e il restauro.
Fase di trattamento endodontic in cui una devitalizzazione sistema disinfettata è piena, con l'uso di materiali e tecniche al fine di prevenire la reinfestazione.
Infiammazione dei tessuti molli DENTAL, di solito a causa di infezione batterica carie, frattura dei denti, o altre condizioni che causano l ’ esposizione della polpa di invasione batterica irritanti, chimici, termici hyperemic cambia, e altri fattori può anche causare pulpitis.
L'atto e processo di masticare e tritare cibo in bocca.
Le sostanze usate per legare di resine composite DENTAL smalto e dentina. Questi legando o luting agenti vengono utilizzati in odontoiatria, rigenerativo origine canale terapia; odontoiatria Protesica; e ortodonzia.
Ordigni usati per influenzare dente posizione. Apparecchi ortodontici possono essere classificate come fisso o di contenimento, attivi o rimovibili e Intraoral o extraoral. (Boucher 'Clinical dentali Terminology, 4th Ed, p19)
Una proteina che interagisce con Homeodomain TATA-BOX PROTEIN vincolante e reprime genetico Transcription dell'obiettivo GENI e gioca un ruolo fondamentale nel ODONTOGENESIS.
Un film che si attacca ai denti, spesso causa DENTAL carie e... gengivite. È composta di Mucine, secreto dalle ghiandole salivari e microorganismi.
L 'applicazione degli conoscenza per domande di legge.
Fitto strato di fibra dalla Mesodermal tessuto che circonda il smalto organo. Le cellule epiteliali prima o poi migrano verso la superficie esterna del radice dentina e danno origine agli cementoblasts quel deposito cementum sullo sviluppo, dalla crescita dei fibroblasti e osteoblasti legamento periodontale dalla crescita delle ossa alveolari.
Tecnica che implicava il passaggio di radiografie attraverso con strutture per creare un film della registrare mentre conti o ala di radiografie dentali film viene detenuti tra i denti superiori e inferiori.
Malattie del - periapicale attorno alla radice del dente, caratterizzata da DENTAL polpa DISEASES dentro il dente origine.
Tali malposition e il contatto del mascellare e mandibolare denti di interferire con la massima efficienza excursive durante i movimenti della mandibola che sono essenziali per masticazione. (Jablonski Illustrati Dictionary of Dentistry, 1982.
Un dentista enamel-forming proteina presente nei mammiferi. Nell ’ uomo le proteine sono codificate dal GENI trovate sui la X e Y CHROMOSOME CHROMOSOME.
Riquadro A accoppiati trascrizione coinvolto ODONTOGENESIS.
La curva formato dai file di denti nel loro solito posizione nel JAW. L'arcata dentale inferiore è formata da denti mandibolari, e la maggiore arcata dentale dai denti mascellari.
Una parziale protesi attaccato a preparato naturale denti, radici, o impianti da cementazione.
Struttura ossea della bocca che tiene i denti. E 'composto di mandibola e mascella.
Il piano e descrizione di protesi dentaria in generale o una protesi dentaria. Non include una protesi, di solito è composto di metallo.
Una scala di rating numerica attraverso periodontali status di persona o popolazione con un valore unico che tiene conto prevalenza nonché la gravità della malattia, e si basa sulla sonda parodontale la misurazione delle tasche e del tessuto Non comune gengivale.
Tecniche usate fotografica in ortodonzia; DENTAL estetica; e paziente istruzione.
La sensibilità dentinale è una breve e intensa risposta dolorosa a stimoli non patologici, come ad esempio il contatto con cibi o bevande freddi, caldi, dolci o acidi, dovuta alla exposed dentin nei piccoli canali all'interno della struttura del dente.
Una lega usato in odontoiatria rigenerativo che contiene mercurio, argento, stagno, rame e zinco.
Metalliche o legami di ceramica per fissare un arco. Questi legami sono saldati o saldata alla una banda ortodontica o consolidato direttamente sulla denti. Bowles parentesi, tra parentesi, replicare multiphase parentesi, fiocco arco parentesi, twin-wire parentesi, e universale parentesi sono tanti tipi di cure parentesi.
Un polimero ottenuti polyacrylic acido reagendo con una speciale anion-leachable vetro (alumino-silicate). Il cemento e 'piu' duraturo e più forte di altre, i materiali comprendente il polimero spina dorsale non estraiamo.
Infiammazione del tessuto molle (gengiva) senza perdita di tessuto connettivo.
Una polvere bianca preparata con lime che ha molti medici e usi industriali. E 'in un mucchio formulazioni dentale, soprattutto per devitalizzazione otturazione.
Competenze tecniche, standard e principi adottati per migliorare l'arte e la simmetria del denti e volto a migliorare l'aspetto bene quanto la funzione dei denti, bocca e faccia. (Dal Boucher 'Clinical dentali Terminology, 4th Ed, p108)
Restauri di metallo o plastica, porcellana tagliato una carie preparazione, poi consolidato nel dente. Onlays sono restauri che entra in cavità preparativi e sovrapporre il fissaggi superficie di un dente o con i denti. Sono trattenuti da Onlays tattile o meccanico fattori.
Preparazione di dente superfici e DENTAL RIFIUTI con incisione agenti, di solito acido fosforico a roughen la superficie per aumentare l ’ adesione o osteointegration.
Fisso o dispositivi rimovibili che collegano i denti. Sono riparava denti che si spostano a seguito di parodontite.
Nell ’ essudato coagulato isolati da varie specie tropicale albero Palaquium (Sapotaceae) ed è il trans-isomer in gomma naturale e utilizzata come ripieno e impressione materiale in odontoiatria, e scarpe ortopediche e come isolante in elettronica. È stato anche utilizzato come sostituto di gomma.
Le sostanze che inibiscono o arresto DENTAL carie formazione. (Boucher 'Clinical dentali Terminology, 4th Ed)
Il tessuto che circonda l'apice di un dente, incluso il un parte della membrana periodontale e ossa alveolari.
Farmaci stimolanti smalto dentale occludere le ascelle e fessure nella prevenzione di carie ai denti.
Cementa che agiscono attraverso l ’ infiltrazione di polimerizzazione dentinal e all 'interno della matrice e sono utilizzati per disturbi dentali restauro. Possono essere adesivo resine, adhesion-promoting monomeri o Polymerization ordinanti che agiscono di concerto con altre sostanze per formare un dentin-bonding sistema.
La formazione di dentina. Dentina compare nello strato tra la ameloblasts e odontoblasts e diventa calcificato immediatamente. Formazione progredisce dalla punta del la papilla sulla scarpata per formare un cappuccio calcificata diventare più denso per l ’ apposizione di nuovo strati pulpward. Uno strato di uncalcified dentina interviene tra i tessuti e le calcificata odontoblast e i suoi processi. (Dal Jablonski, Dictionary of Dentistry, 1992)
La fase di ortodonzia preoccupato per la correzione di malocclusion con adeguate apparecchiature e la prevenzione dei suoi postumi (Jablonski 'Illus. Dizionario di Odontoiatria).
Ortodontico movimento in direzione coronale mediante verso l'esterno tensione sul legamento periodontale. E neanche la base operativa procedura LENGTHENING richiede.
Un miscuglio di elementi metallici o altre sostanze con una lega di metallo o elementi in varie proporzioni per l ’ uso in ricostituente o protesi odontoiatria.
Una specialita 'preoccupato per la manutenzione della polpa dentale in uno stato di salute e per il trattamento dei tessuti molli (tessuti molli e polpa canale).
La progettazione, calcolo, e la creazione di un apparato al fine di correggere la posizione o riordinando dei denti.
Un Anormale estensione del solco gengivale accompagnato da un sequestro e epiteliali migrazione del riassorbimento osseo.
In che parte dal dentista di camera è rimossa dalla corona di un dente.
Un tipo di porcellana usato in protesi dentarie, giacca corone o Inlays, denti o artificiale metal-ceramic corone. È sostanzialmente una miscela di particelle di quarzo, feldspato e la Feldspato sciogliersi prima e formando un vetro matrice per il quarzo. Dentista porcellana prodotta mescolando polvere di ceramica (miscela di quarzo, il caolino, pigmenti, opacifiers, un adeguato flusso, ed altre sostanze) con acqua distillata. (Dal Jablonski 'Dictionary of Dentistry, 1992)
Un disturbo caratterizzato dal macinare e stringere i denti.
O il degrado del riassorbimento osseo (tooth-supporting) nel processo alveolare mascellare o mandibola.
Una rapida, a basso dosaggio, sistema di immagini digitali Intraoral usando un piccolo sensore invece di film radiografica, un potenziale dispositivo, e una charge-coupled, che illustra la possibilità di ridotta esposizione dei pazienti e minima distorsione, sebbene la risoluzione e latitudine sono inferiori a standard radiografia dentale. Un ricevitore va posta nella bocca, segnali di un computer che immagini i segnali su uno schermo o su stampa, che comprende digitalizzare dalla radiografia film o qualsiasi altro detector. (Dal Medline Abstracts; mia comunicazione personale dal dottor Charles Berthold, NIDR)
Una protesi che si traduce in un forte e permanente nel ripristino di un contratto che è inciso elettroliticamente cast-metal consolidato (legato), utilizzando la resina, per cui lo smalto dei denti adiacente precedentemente acid-treated (acid-etched). Questo tipo di ponti è talvolta indicato come ponte nel Maryland.
Il termine generico per i sali di silicio o la silicic acidi. Contengono silicone, ossigeno, ed uno o più metalli e possono contenere l'idrogeno. (Dal dizionario delle McGraw-Hill scientifico e tecnico Voglia, 4th Ed)
Tecniche usate radiografica in odontoiatria.
Le resine acriliche sono materiali polimerici termoindurenti sintetizzati da monomeri acrilici o metacrilici, utilizzati comunemente nella produzione di prodotti odontoiatrici e ortopedici.
Resti, impronte o tracce di animali o piante di passato tempi geologici sono stati conservati nella crosta terrestre.
Una protesi o ripristino ideale per un periodo limitato, da diversi giorni a diversi mesi, che e 'progettata per sigillare il dente e mantenere la posizione fino al ripristino permanente (DENTAL RESTAURO, ESPOSIZIONE) sostituirà. (Dal Jablonski, Dictionary of Dentistry, 1992)
Caratteristiche o attributi dei confini esterni di oggetti che comprendevano molecole.
Denti naturali o denti radici usato come stazione per un fisso o dentiera o altre protesi rimovibile (come un impianto) servire allo stesso scopo.
Resine polimeriche derivato da OXIRANES e caratterizzato da forza e resina epossidica termoindurente rinforzato proprieta '. Sono spesso usati come odontoiatria.
Il grado di approssimazione o crisi di chiacchiere o dentali protesi al dente superficie. Un adattamento marginale e il sigillo dell'interfaccia e 'importante al completamento di protesi dentarie.
Una forma di endemiche ipoplasia dello smalto dentale dovuta al bere acqua con un alto contenuto fluoro durante il tempo di dente caratterizzata dalla formazione, e calcificazione difettoso che dà un aspetto gessosa bianca nello smalto, che gradualmente subisce una chiazza brunastra. (Jablonski 'Dictionary of Dentistry, 1992, p286)
Un attrezzo usato come una protesi artificiale o sostituto per denti mancanti e tessuti adiacenti. E neanche Corone; DENTAL Abutments, né, il dente.
Inorganico derivati dell'acido fosforico (H3PO4). Nota che organico derivati dell'acido fosforico sono elencate sotto organofosfati.
Dentina formato da polpa normale dopo il completamento della radice fine formazione.
Dentifrici che sono formulati in poltiglia. Solitamente contengono abrasives, humectants; detergenti; FLAVORING AGENTS; e CARIOSTATIC AGENTS.
È utilizzato come agente e provenienza sbiancando come disinfettante. (Da Grant & Hackh 'Chemical Dictionary, quinto Ed)
Composti inorganici che contengono calcio come parte integrante della molecola.
Infiammazione e perdita di tessuto connettivo o a attorno ai denti. Potrebbe trattarsi di una parte qualsiasi del PERIODONTIUM. Parodontite attualmente e 'riservata a progressione della malattia (CRONICA parodontite; aggressivo parodontite) invece di eta'. (Dal 1999 International Workshop per un mal Classificazione delle malattie e delle condizioni, Accademia di Periodontology)
Un Anormale passaggio nella cavita 'orale sulla gengiva.
Microscopia in cui l'oggetto è controllata direttamente da un fascio di elettroni analizzando il campione dettagliata. L'immagine è costruito individuando i prodotti di esemplari interazione che dovrebbero sopra l'aereo del campione, come backscattered elettroni. Sebbene SCANNING TRASMISSIONE microscopia elettronica anche scansioni l'esemplare punto per punto con il raggio di elettroni, l'immagine è costruito rilevando l'gli elettroni o la loro interazione medicinali che vengono trasmessi attraverso il campione aereo, quindi e 'una forma di TRASMISSIONE microscopia elettronica.
La reazione prodotto del bisfenolo A e glycidyl metacrilato che subisce Polymerization quando esposto ai raggi ultravioletti o mescolato con un catalizzatore. È usato come un legame impianto materiale e come la resina componente di sigillanti dentale e materiali sostenibili.
Nome generico di due ordini di rettili estinti dal Mesozoico: Saurischia e Ornithischia.
Una classe di metodi statistici applicabile a una grande distribuzione di probabilita 'usato per correlazione, posizione, indipendenza, ecc. Nella maggior parte dei risultati di statistiche test i risultati originali o osservazioni sono sostituiti da un'altra variabile contenenti meno informazioni. Un corso importante dei risultati di test ordinal impiega la proprietà dei dati. Un altro corso di test usa informazioni sul fatto che un' osservazione sopra o sotto un valore fisso come la media, e una terza classe si basa sulla frequenza dell ’ incidenza di passione di dati. (Dal dizionario delle McGraw-Hill scientifico e tecnico Voglia, 4th Ed, p1284; Corsini, concisa Enciclopedia di Psicologia, 1987 p764-5)
Attrezzi o utensili portatili soprattutto usata dai professionisti dentale clinico per l 'assolvimento dei compiti.
Il totale di diagnostica, dentistiche preventive, e di servizi di ripristino per soddisfare le esigenze di un paziente (da Illustrated Dictionary of Dentistry, 1982.
Test diagnostico per misurare la somma di principio DENTAL carie in un periodo di tempo.
Perdita o la distruzione di tessuto periodontale causata da parodontite o altre malattie, disturbi periodontali distruttivo, o per infortunio durante attaccamento si riferisce al legamento periodontale che attribuisce all 'osso alveolari ha ipotizzato che il trattamento della sottostante malattia periodontale e semina del legamento periodontale cellule consentire la creazione di nuovi.
Fluoruri, di solito le o gel, usato per applicazione topica per ridurre l ’ incidenza di DENTAL carie.
Acciaio inossidabile. Un acciaio contenenti Ni, Cr, o entrambi, non esposizione appannamento su ed è usato in un ambiente corrosivo. - & Hack 'Chemical Dictionary, quinto Ed)
Un clinicamente e geneticamente eterogeneo gruppo di problemi ereditari caratterizzato da malformazione DENTAL smalto, solitamente coinvolta a DENTAL la possibilità di ipoplasia dello smalto e / o un dente HYPOMINERALIZATION.
Una specialita 'preoccupato per la prevenzione e la correzione di anomalie dentali e orale (malocclusion).
E 'solamente una condizione fisica che esiste in ogni materiale a causa del ceppo, o deformità da forze esterne o da un punto di espansione termica senza uniforme, espressa in unità di forza in zona.
Il risultato di variazioni patologiche nel tessuto duro di un dente cariato causate da lesioni, meccanico, o un trauma, che rende la polpa invasione proveniente da batteri sensibili al contesto esterno.
Procedura endodontic per indurre lo sviluppo di barriera APEX il canale FILLING RIFIUTI è usato per riparare apri apice o DENTAL polpa necrosi in un immaturo dente. Idrossido di calcio e minerale aggregato trioxide comunemente usati come ripieno materiali.
Un tumore di origine odontogenic, in cui le cellule mesenchimali e epiteliali mostra differenziazione completa determinando la formazione di strutture dente. (Jablonski Illustrati Dictionary of Dentistry, 1982.
Nessuna preparazione usata per la pulizia dei denti, di solito contiene una irritante, detersivo, raccoglitore e agente aromi e possono esistere sotto forma di liquido, colla o in polvere; può contenere anche medicinali e carie preventives.
Biocompatibili materiale venga messo in (Endosseous) oppure su (subperiostale) la mascella a sostenere una corona, ponte dentino o artificiale, stabilizzare un dente malato.
Fissaggi indossare delle superfici di restauri e superficie indossare della protesi.
Usato come cemento dentale è soprattutto ossido di zinco (con strengtheners e acceleratori) e eugenolo. (Boucher 'Clinical dentali Terminology, 4th Ed, p50)
La proprieta 'di smalto dentale per consentire il passaggio della luce, calore, gas, liquidi, i metaboliti, minerali ioni e altre sostanze. E neanche la penetrazione dello smalto dentale da microorganismi.
La resistenza interna di un materiale per spostare alcune zone in parallelo con un aereo, in contrasto con lo stretching (TENSILE STRENGTH) o dopo la compressione (STRENGTH) ionico cristalli sono fragili. Perché, se sottoposti a tosare, ioni sono dello stesso accanto all'altro, che provoca repulsione.
Tomografia computerizzata a raggi X con risoluzione del micrometri.
La sensibilità del DENTAL smalto di scioglimento.
L ’ applicazione di un nostro agente di polpa esposta strato) (diretta o gli altri sottile strato di smalto per un quasi esposto polpa (indirect cappuccio) per consentire la polpa di recuperare e mantenere la propria normale vitalità e funzioni.
Esami diagnostici effettuati sulla salute fisica dei denti che coinvolge l ’ uso di uno strumento che trasmette caldo o freddo della corrente elettrica superficie con un dente che possono determinare problemi con quel dente basata sulle reazioni alla correnti.
Una protesi che prende sostegno, stabilita ', e ritenzione di una substruttura che viene impiantato sotto i tessuti molli del sedile basale del dispositivo e' in contatto con l'osso. (Dal Boucher 'Clinical dentali Terminology, 4th Ed)
Un recettore di sottotipo Ectodysplasin che è specifico per Ectodysplasin A1. Segnali tramite il segnale specifico adattatore EDAR-ASSOCIATED morte DOMINIO PROTEIN. Perdita di funzione del recettore edar è associata a malattia autosomica RECESSIVE Anhidrotic Ectodermal displasia e Ectodermal displasia 3, Anhidrotic.
Sali inorganici di acido fluoridrico, HF, nel quale il fluoro Atom è al - numero di ossidazione che oscilla. (McGraw-Hill scientifico e tecnico Dictionary of Voglia, 4th Ed) Sodio cloruro stannoso e sali sono comunemente usati nei dentifrices.
Mezzo germe strato di un embrione di scarto derivati da tre accoppiati aggregati mesenchimali lungo il tubo neurale.
La predisposizione alle carie (DENTAL carie).
Una specie di Streptococcus polysaccharide-producing isolate dalla placca dentale umana.
La dentiera sostituire tutto naturale strutture in entrambi i denti e la mascella e la mandibola.
La squadra dei denti nella morsa dopo l'eruzione dei denti permanenti ma prima tutti i denti decidui sono assenti. (Boucher 'Clinical dentali Terminology, 4th Ed)
Acidi acrilico acrylates o che sono utilizzati in sostituzione nella posizione C-2 con un gruppo metilico.
Una recisione del un parte di un dente attraverso un'apertura sul lato sovrapposto, labbra o bocca palatal ossa alveolari Dorland, Ed. (28)
Un fluido che si verificano in piccole quantità nel crepaccio gengivale, secondo alcune autorità di essere un ’ infiammazione nell ’ essudato e degli altri per purificare materiale dalla fessura, contenente le proteine plasmatiche appiccicose che migliorino aderenze dell'attaccamento epiteliali sono proprieta 'antimicrobiche e dell ’ attività degli anticorpi (da Jablonski Illustrati Dictionary of Dentistry, 1982.
Membri della famiglia dei recettori del TNF sono specifici per Ectodysplasin. Almeno due Ectodysplasin sottotipi dei recettori specifici, ogni essere umano per un Ectodysplasin isoforma. Segnali attraverso recettori Ectodysplasin gioca un ruolo essenziale nel normale Ectodermal. Difetti genetici che portare a perdita della funzione del recettore Ectodysplasin risultati Ectodermal displasia.
- E 'proprieta' di materiale che determina la resistenza alla forza. Durezza ANALISI misurare questa proprieta '.
Pielonefrite acuta o cronica infiammazione dei tessuti intorno al un parte di un dente, associate con la raccolta di pus, derivante da infezione in seguito a un ’ infezione cariato polpa lesione o come risultato di un infortunio causato necrosi pulp Dorland, Ed. (27)
Colore, le ombre, o colore di componenti e materiali.
Le malattie della gengiva sono infezioni infiammatorie che colpiscono i tessuti gengivali, comprese la gengivite e la parodontite, causate principalmente da batteri orali e possono portare a sintomi come arrossamento, sanguinamento, dolore e recessione gengivale.
Allenamento di aggiungere il fluoruro per acqua allo scopo di prevenire carie e buchi nei denti.
DENTAL endodontic malattie del sangue dentro il dente, caratterizzata da Periodontite DISEASES del tessuto che circonda la radice.
Fluido viscoso, secreto dalle ghiandole salivari e ghiandole mucose della bocca, contiene Mucine, acqua, sali di organico e ptylin.
Il movimento di sangue dall'area gengivale marginale, in particolare il solco, riscontrate in queste condizioni come gengivite, operazioni parodontite, ferita e ascorbic acido.
Studio scientifico dei resti di scheletro umano con il preciso scopo di identificazione. Questo vale anche per stabilire l'identita 'individuale, trauma analisi, la ricostruzione facciale, photographic superimposition, determinazione del tempo intervallo dopo la morte e recupero della scena del crimine. Antropologi forensi non certificare la causa della morte ma fornire dati per facilitare la determinazione di una causa probabile. E' un ramo del campo di antropologia fisica e qualificate individui sono certificati l'American Board of Forensic Anthropology. (Dal Am J Forensic Med Pathol 1992 Jun; 13 (2): 146)
Un tecniche statistiche che isola e valuta i contributi of categorical variabili indipendenti di variazione nel dire di un costante variabile dipendente.

In odontoiatria, un dente è definito come una struttura calcificata e dura composta da diversi tessuti, inclusi dentina, cemento e smalto. I denti sono organi dei mammiferi che svolgono un ruolo fondamentale nella masticazione, nella fonazione e nell'estetica del viso. Un dente tipico ha una corona esposta, ricoperta di smalto, e una o più radici impiantate nell'osso alveolare della mascella o della mandibola. La cavità pulpare all'interno del dente contiene vasi sanguigni e nervi sensoriali che forniscono innervazione e irrorazione sanguigna alla polpa dentale. Gli esseri umani generalmente hanno 32 denti permanenti, inclusi incisivi, canini, premolari e molari, ognuno con funzioni distinte nella masticazione e nella deglutizione.

La perdita dei denti, nota anche come edentulia, si riferisce alla condizione in cui tutti o alcuni denti naturali di un individuo sono mancanti. Ciò può verificarsi a causa di varie ragioni, tra cui malattie gengivali avanzate, carie dentali estese, traumi o lesioni facciali, e persino fattori genetici. La perdita dei denti può avere un impatto significativo sulla funzione masticatoria, sull'estetica del sorriso e sulla salute generale dell'individuo. Può anche portare a problemi di articolazione temporomandibolare, cambiamenti nella forma del viso e nella capacità di parlare chiaramente. La prevenzione e il trattamento tempestivo delle condizioni che possono causare la perdita dei denti, come la malattia parodontale e le carie, sono fondamentali per mantenere una buona salute orale e generale a lungo termine.

In termini medici, una "gemma dentale" si riferisce a un dente supplementare che si sviluppa in modo anomalo nella mascella. Questo tipo di dente in più non ha un posto designato nella normale serie dei denti e può causare problemi di affollamento, malocclusione o altri problemi dentali. Le gemme dentali sono più comunemente osservate nei premolari e canini superiori. Possono rimanere intrappolate all'interno dell'osso gengivale o erompere parzialmente attraverso la gengiva, il che può portare a infiammazione e infezione se non vengono gestite adeguatamente. Il trattamento di solito prevede l'estrazione del dente supplementare per prevenire complicazioni future. Tuttavia, se c'è abbastanza spazio nella bocca, a volte può essere possibile mantenere il dente e monitorarlo regolarmente per assicurarsi che non causi problemi.

Un dente deciduo, noto anche come dente da latte o temporaneo, si riferisce a uno dei 20 denti che compongono l'insieme dentario di un bambino prima della loro eruzione permanente. Questi denti iniziano a svilupparsi durante la vita fetale e iniziano a erompere attraverso le gengive nell'arco di tempo compreso tra i 6 mesi e il primo anno di età del bambino. I denti decidui svolgono un ruolo cruciale nello sviluppo del sistema stomatognatico, contribuendo alla formazione della corretta articolazione delle ossa mascellari e alla guida della crescita e dello sviluppo dei muscoli facciali. Di solito, i denti decidui vengono persi naturalmente durante l'infanzia e l'adolescenza, mentre vengono sostituiti dai denti permanenti. Tuttavia, in alcuni casi possono verificarsi problemi di allineamento o estrazione prematura dei denti decidui, che potrebbero richiedere un intervento odontoiatrico per garantire una corretta crescita e sviluppo della cavità orale.

La corona dentale, in termini medici, si riferisce alla porzione esterna e dura di un dente che emerge dalla gengiva. È la parte visibile del dente ed è coperta da smalto, la sostanza più dura nel corpo umano. La corona ha la funzione principale di proteggere la parte interna del dente, nota come polpa, dove si trovano i vasi sanguigni e i nervi. Se il dente viene danneggiato o danneggiato in modo significativo, a causa della carie o di un trauma, potrebbe essere necessario un trattamento come una corona dentale artificiale per ripristinare la funzione e l'aspetto del dente. Una corona artificiale è realizzata in materiali come porcellana, ceramica o metallo ed è progettata per adattarsi e proteggere la parte rimanente del dente naturale.

La radice dentale è la porzione del dente, solitamente conica, che si trova all'interno dell'osso alveolare della mascella o della mandibola. La radice dentale serve come ancoraggio per il dente nell'osso e contiene i canali radicolari pieni di vasi sanguigni e nervi. Le radici dei denti permanenti possono avere una forma variabile, con alcuni denti che hanno una sola radice (come gli incisivi laterali superiori) e altri che ne hanno due o più (come i molari). La morfologia delle radici dentali è un fattore importante da considerare durante procedure endodontiche come la terapia del canale radicolare.

L'eruzione dentaria, nota anche come "perdita dei denti da latte" o "caduta dei denti da latte", si riferisce al processo naturale in cui i denti permanenti (o adulti) sostituiscono i denti da latte (o decidui). Questo evento si verifica quando i denti permanenti spingono i denti da latte fuori dalle loro radici, facendoli cadere naturalmente. Di solito inizia intorno ai 6 anni di età, con la perdita dei due incisivi inferiori, e prosegue fino all'età di circa 12-13 anni, quando tutti i denti permanenti (tranne i terzi molari o "denti del giudizio") sono erotti. L'eruzione dentaria è un processo importante per lo sviluppo della corretta masticazione, fonazione e estetica del viso.

Un dente soprannumerario, noto anche come "dente supplementare" o "hyperdontia", si riferisce a una condizione dentale caratterizzata dalla presenza di uno o più denti supplementari oltre al numero normale di denti presenti nella bocca. Questi denti supplementari possono svilupparsi in qualsiasi punto della linea dentaria, ma sono più comunemente trovati nell'area dei premolari e dei molari (denti posteriori).

I denti soprannumerari possono variare notevolmente in termini di forma, dimensione e numero. Possono essere simili nella morfologia ai denti normali o presentare forme atipiche. Spesso non erompono (sbucano) nella bocca e rimangono inclusi all'interno dell'osso mascellare o mandibolare, rendendo difficile la loro rilevazione attraverso esami clinici standard.

La presenza di denti soprannumerari può causare una varietà di problemi dentali e orali, come affollamento dentale, malocclusione (cattivo allineamento dei denti), ritardi nello sviluppo dei denti permanenti, carie, infezioni e formazione di cisti o tumori. Pertanto, è importante che i pazienti con denti soprannumerari siano attentamente monitorati e trattati da un professionista dentale qualificato per prevenire complicazioni e mantenere una buona salute orale.

Le anomalie dei denti sono delle irregolarità o aberrazioni nello sviluppo, nella forma, nel numero o nella posizione dei denti. Queste possono verificarsi durante il processo di eruzione o anche prima, durante la formazione del dente within the jaw.

Ecco alcuni esempi di anomalie dei denti:

1. Agenesia: l'assenza congenita di uno o più denti. La più comune è la mancanza di uno o entrambi i denti del giudizio (terzi molari).

2. Microdontia: quando un dente o più denti sono significativamente più piccoli del normale.

3. Taurodontismo: una condizione in cui la camera pulpare dei denti molariformi è ingrandita verticalmente a scapito della radice, che risulta corta e larga.

4. Dente supplementare (supernumerary tooth): la presenza di un numero maggiore di denti del normale nella bocca. I denti supplementari possono comparire in qualsiasi punto della linea dentaria, ma sono più comuni negli incisivi laterali superiori e nei premolari inferiori.

5. Dente incluso (impacted tooth): quando un dente non riesce a erompere completamente attraverso la gengiva a causa dell'ostruzione da parte di altri denti o tessuti ossei. I denti del giudizio sono i più comunemente inclusi.

6. Dens in dente (dens invaginatus): una malformazione congenita della corona dentaria che si verifica quando lo smalto cresce dentro la polpa del dente, formando una cavità o un canale invaginato.

7. Geminazione/fusione: la geminazione si verifica quando un singolo follicolo dentario forma due corone separate collegate da una radice comune. La fusione si verifica quando due denti contigui sono fusi insieme producendo una corona composita e una o più radici comuni.

8. Dente coniforme (talon cusp): un'anomalia dello sviluppo del dente che presenta un accessorio o un terzo cuspide sulle superfici occlusali dei molari o premolari.

9. Transposizione: una rara malocclusione in cui due denti si scambiano i loro siti di eruzione, ad esempio il canino superiore destro erutta nella posizione del premolare superiore destro e viceversa.

La perdita di sostanza dentale a causa dei processi naturali e delle forze esterne è nota come "wear of the tooth" o "tooth wear". Questo include l'usura dovuta all'attrito tra i denti (abrasione), l'usura causata dall'interazione con sostanze estranee come cibo e bevande (abfrazione), l'usura dovuta al movimento dei denti in condizioni di malocclusione (attrizione) e l'usura causata dall'acido prodotto dai batteri presenti nella placca (erosione). La perdita di sostanza dentale può portare a sensibilità dentinale, dolore, alterazioni estetiche e problemi funzionali come difficoltà nel masticare o deglutire. È importante monitorare l'usura dei denti per prevenire ulteriori complicanze e garantire la salute orale ottimale.

L'estrazione dentale è un intervento chirurgico comune in cui il dentista rimuove un dente dalla sua sede nell'osso alveolare del cranio. Ci sono diversi motivi per cui potrebbe essere necessaria un'estrazione dentale, come quando un dente è danneggiato o danneggiato in modo irreparabile a causa di una carie profonda, una frattura o un'infezione; quando i denti inclusi non hanno spazio per erompere correttamente; o quando i denti del giudizio non riescono ad erompere e causano dolore o infezioni.

L'estrazione dentale viene eseguita da un dentista o da un chirurgo orale, a seconda della complessità dell'intervento. Prima dell'estrazione, il dentista numera il dente e la zona interessata con un anestetico locale per alleviare il dolore. In alcuni casi, se l'estrazione è complicata o se vengono rimossi più denti contemporaneamente, potrebbe essere necessaria una sedazione cosciente o addormentamento generale.

Durante l'intervento chirurgico, il dentista utilizza strumenti speciali per allentare e rimuovere il dente. Dopo l'estrazione, è importante seguire le istruzioni del dentista per la cura della ferita e del sito di estrazione, come applicare impacchi di ghiaccio, mangiare cibi morbidi e mantenere una buona igiene orale. Le complicanze dell'estrazione dentale possono includere dolore, sanguinamento, gonfiore e infezioni, ma di solito sono gestibili con farmaci da banco o prescritti dal medico.

Un dente morto, noto anche come necrosi pulpare o pulpite necrotica, si riferisce a una condizione in cui la polpa del dente, che contiene vasi sanguigni e nervi, è morbosa o morta. Ciò può verificarsi a causa di carie profonde, traumi o lesioni al dente che interrompono l'afflusso di sangue alla polpa. Quando la polpa muore, non riceve più nutrienti e ossigeno, il che porta alla sua decomposizione.

I sintomi di un dente morto possono includere dolore persistente o spontaneo, sensibilità al caldo o al freddo, gonfiore delle gengive, cattivo odore o sapore in bocca, e talvolta assenza di dolore se la polpa è completamente morta. Tuttavia, l'assenza di dolore non significa che il dente non sia infetto o compromesso; infatti, un ascesso dentale può svilupparsi come complicazione di un dente morto.

La diagnosi di un dente morto si basa generalmente sui sintomi riportati dal paziente e sui risultati dell'esame fisico, inclusa la percussione del dente e la palpazione delle gengive. Le radiografie possono anche essere utilizzate per confermare la diagnosi e valutare l'entità del danno.

Il trattamento di un dente morto prevede spesso la devitalizzazione o la terapia canalare, che consiste nell'rimuovere la polpa necrotica, disinfettare il canale radicolare e sigillarlo per evitare ulteriori infezioni. In alcuni casi, se il danno è esteso o se il dente non può essere salvato, può essere necessaria l'estrazione del dente.

In medicina, il termine "molare" si riferisce generalmente a qualcosa che è relativo o simile a una molecola. Tuttavia, quando si parla specificamente di un "granuloma molare" o di una "cisti molare", ci si riferisce a lesioni dei denti che contengono tessuto dentale anormale.

Un granuloma molare è una piccola area infiammata all'interno del tessuto gengivale che circonda la radice di un dente, spesso causata da un'infezione batterica. Una cisti molare, invece, è una sacca piena di fluido che si forma intorno alla radice di un dente molare o della sua sacca dentaria residua.

Entrambe le condizioni possono causare sintomi come dolore, gonfiore e sensibilità dei denti, ma a volte possono essere asintomatiche e scoperte solo durante esami radiografici di routine. Il trattamento può variare dal semplice drenaggio della lesione alla estrazione del dente interessato.

In ogni caso, è importante consultare un dentista o un medico specialista in caso di sintomi o dubbi per una corretta diagnosi e cura.

L'inclusione dentaria è un termine dentale che si riferisce a quando uno o più denti non riescono a erompere attraverso la gengiva nella posizione corretta all'interno della bocca. Questo accade quando il tessuto circostante e/o le ossa del cranio bloccano il percorso di eruzione del dente. I denti inclusi più comunemente sono i terzi molari, noti anche come "denti del giudizio". Tuttavia, qualsiasi dente può essere incluso, compresi i canini e i premi laterali.

L'inclusione dentaria può causare diversi problemi, tra cui dolore, infezioni, danni ai denti adiacenti e formazione di cisti o tumori. Il trattamento dipende dalla posizione e dallo stato del dente incluso e può variare dal monitoraggio periodico alla estrazione chirurgica del dente.

La discromia dentale si riferisce a un'alterazione del colore dei denti che può manifestarsi come macchie, strisce o cambiamenti di tonalità. Può verificarsi per una varietà di motivi, tra cui fattori genetici, invecchiamento, esposizione a determinati farmaci o sostanze chimiche durante lo sviluppo dei denti, lesioni o malattie dentali.

La discromia dentale può essere classificata in due tipi principali: esterna ed endogena. La discromia dentale esterna è causata da fattori ambientali che influenzano la superficie del dente, come ad esempio il consumo di cibi e bevande scure che possono macchiare i denti, o una cattiva igiene orale che può portare all'accumulo di placca e alla formazione di macchie.

D'altra parte, la discromia dentale endogena è causata da fattori interni al dente, come ad esempio la presenza di difetti nello smalto o nella dentina, o l'esposizione a determinati farmaci durante lo sviluppo del dente. Alcuni esempi di farmaci che possono causare discromia dentale endogena includono i tetracicline e il cloruro di mercurio.

La discromia dentale può avere un impatto significativo sulla estetica del sorriso, portando a una ridotta autostima e a problemi psicosociali. Fortunatamente, ci sono diverse opzioni di trattamento disponibili per la discromia dentale, tra cui la pulizia professionale dei denti, lo sbiancamento dentale, le otturazioni o i restauri estetici. Il trattamento più appropriato dipenderà dalla causa sottostante della discromia e dal grado di alterazione del colore.

Un dente incluso, noto anche come "dente impacted" in inglese, si riferisce a una condizione dentale in cui un dente non riesce a erompere completamente attraverso la gengiva e rimane intrappolato all'interno dell'osso mascellare o mandibolare. Ciò può verificarsi per diversi motivi, come la mancanza di spazio sufficiente nella bocca o la crescita inclinata del dente. I denti inclusi sono più comunemente riscontrati nei terzi molari, noti anche come "denti del giudizio". Possono causare disagio, dolore, infezioni o danni ai denti adiacenti se non vengono trattati. La diagnosi si basa sull'esame clinico e sui risultati delle radiografie panoramiche o dei test di imaging avanzati. Il trattamento può includere l'estrazione del dente incluso, se necessario per prevenire complicazioni o alleviare i sintomi.

In termini medico-dentali, un incisivo si riferisce a uno dei denti anteriori presenti nella mascella e nella mandibola, progettati principalmente per tagliare o recidere il cibo. Gli incisivi superiori sono generalmente più grandi di quelli inferiori e hanno una forma leggermente diversa.

Ci sono due tipi di incisivi in ogni quadrante della bocca: centrali ed laterali. Gli incisivi centrali sono i denti anteriori più medi, mentre gli incisivi laterali si trovano leggermente più indietro. Questi denti hanno una corona liscia e larga con un margine tagliente sul bordo anteriore per facilitare il morso e la masticazione del cibo.

Gli incisivi svolgono un ruolo cruciale nell'estetica del sorriso, nella fonazione e nella funzione masticatoria. Eventuali problemi o danni a questi denti possono influenzare negativamente la salute orale complessiva e l'aspetto estetico della persona.

Odontogenesi è un termine medico che si riferisce al processo di formazione e sviluppo dei denti. Si tratta di un processo altamente organizzato e complesso che implica la differenziazione di cellule staminali eucariotiche in diversi tipi di cellule, come ameloblasti (cellule che producono smalto) e odontoblasti (cellule che formano la dentina).

L'odontogenesi inizia durante lo sviluppo fetale, quando il tessuto mesenchimale si differenzia per formare i germi dentali. Questi germi dentali poi danno origine a denti decidui (da latte) o permanenti.

Il processo di odontogenesi può essere suddiviso in diverse fasi:

1. Formazione del budino dentale: il primo passo nell'odontogenesi è la formazione del budino dentale, che si verifica quando il tessuto mesenchimale si differenzia per formare un aggregato di cellule a forma di budino sotto l'epitelio orale.
2. Formazione della corona: durante questa fase, i ameloblasti secernono lo smalto, che è il tessuto duro più esterno del dente. La formazione dello smalto inizia alla periferia del budino dentale e procede verso l'interno.
3. Formazione della radice: dopo la formazione della corona, i odontoblasti secernono la dentina, che è il tessuto duro immediatamente sotto lo smalto. La dentina forma la maggior parte del volume del dente e fornisce supporto strutturale.
4. Formazione del cemento: il tessuto connettivo circostante il dente, noto come membrana di Hertwig, si differenzia per formare il cemento, che è un tessuto duro che ricopre la radice del dente.
5. Eruzione: l'ultima fase della formazione del dente è l'eruzione, durante la quale il dente emerge dalla gengiva e diventa visibile nella bocca.

Durante queste fasi di sviluppo, i denti possono essere suscettibili a varie anomalie, come malformazioni, ipoplasia dello smalto, difetti della dentina e carie. La prevenzione e il trattamento tempestivo di tali problemi possono aiutare a garantire la salute orale ottimale e prevenire complicanze future.

In terminologia medica, il "colletto dentario" si riferisce alla parte stretta e cilindrica della radice del dente che serve come connessione tra la corona del dente (la parte visibile) e l'osso alveolare nel quale è ancorato. Questa regione di transizione tra la radice e la corona presenta una consistenza più dura rispetto alla radice ed è costituita da cemento, un tessuto connettivo duro che ricopre la superficie esterna del dente. Il colletto dentario è anche noto come "giunzione cemento-dentina" perché segna il punto in cui il cemento incontra la dentina, un tessuto calcificato che forma la maggior parte della struttura del dente.

In termini medici, lo smalto dentale si riferisce alla sostanza dura e minerale che copre la superficie esterna dei denti. È la parte più dura del corpo umano. Lo smalto dentale è composto principalmente da idrossiapatite mineralizzata, che conferisce ai denti resistenza e durezza per facilitare la masticazione di cibi solidi. Tuttavia, lo smalto non ha cellule viventi e quindi non ha la capacità di ripararsi se danneggiato o consumato da agenti esterni come acidi o abrasivi. La protezione e il mantenimento dello smalto dentale sono essenziali per preservare la salute orale complessiva e prevenire problemi come carie, sensibilità dentinale e altri disturbi del cavo orale.

L'esfoliazione dentale, nota anche come "desquamazione gengivale", si riferisce a un disturbo del tessuto gengivale in cui le cellule superficiali delle gengive si staccano, formando piccole placche o croste biancastre o grigiastre. Queste lesioni possono apparire come piccoli fiocchi o scaglie che si staccano dalle gengive, lasciando dietro di sé aree rosse e irritate.

L'esfoliazione dentale può verificarsi a causa di una varietà di fattori, tra cui:

1. Igiene orale scarsa: Una scarsa igiene orale può portare all'accumulo di placca e batteri, che possono irritare le gengive e causare desquamazione.
2. Reazioni allergiche: Alcune persone possono sperimentare reazioni allergiche a determinati prodotti per l'igiene orale o ai farmaci, il che può portare alla desquamazione delle gengive.
3. Malattie sistemiche: Condizioni come il diabete, l'anemia e le malattie della pelle possono aumentare il rischio di sviluppare l'esfoliazione dentale.
4. Farmaci: Alcuni farmaci, come i FANS (farmaci antinfiammatori non steroidei) e alcuni antibiotici, possono causare desquamazione delle gengive come effetto collaterale.
5. Vitamine carenze: Una carenza di vitamine, in particolare della vitamina C, può aumentare il rischio di sviluppare l'esfoliazione dentale.
6. Fumo: Il fumo può irritare le gengive e aumentare il rischio di desquamazione.
7. Stress: Lo stress emotivo può indebolire il sistema immunitario e rendere le gengive più suscettibili alla desquamazione.

Se si sospetta di avere l'esfoliazione dentale, è importante consultare un dentista o un medico per una diagnosi e un trattamento appropriati. Il trattamento può variare a seconda della causa sottostante dell'esfoliazione dentale e può includere cambiamenti nello stile di vita, farmaci o interventi chirurgici.

L'avulsione del dente è un termine utilizzato in odontoiatria per descrivere la completa estrazione o strappo di un dente dalla sua alveolo, cioè la cavità ossea in cui il dente è normalmente contenuto. Questa situazione può verificarsi a seguito di un trauma o lesione grave che causa la rottura del legamento periodontale e dell'osso alveolare che circondano la radice del dente, rendendo impossibile la sua conservazione.

L'avulsione può causare dolore, sanguinamento e gonfiore nella zona interessata. Dopo l'estrazione, il paziente dovrebbe recarsi immediatamente dal dentista per ricevere cure appropriate e prevenire complicazioni come infezioni o danni ai tessuti circostanti. In alcuni casi, potrebbe essere possibile reinserire il dente nella sua alveolo entro un'ora dall'avulsione, sebbene questo dipenda dalla salute del dente e della cavità orale del paziente.

Se l'avulsione è dovuta a un trauma, può essere necessario eseguire ulteriori valutazioni per verificare la presenza di altre lesioni o fratture nella bocca o nel viso. In questi casi, potrebbe essere necessario consultare anche un medico o un chirurgo maxillofacciale per garantire una corretta diagnosi e trattamento delle lesioni associate.

In termini medici, la fusione si riferisce a un processo in cui due o più vertebre adiacenti della colonna vertebrale crescono insieme in modo anomalo. Questa condizione è nota come "fusione vertebrale" o "osteodisplasia vertebrale". La fusione può verificarsi a causa di una varietà di fattori, tra cui malattie genetiche, lesioni spinali e infezioni. Nei casi gravi, la fusione delle vertebre può limitare la mobilità della colonna vertebrale e causare dolore o deformità. Il trattamento dipende dalla causa sottostante e può includere farmaci, fisioterapia o intervento chirurgico. È importante consultare un medico specialista in caso di sospetta fusione vertebrale per ricevere una diagnosi e un piano di trattamento adeguati.

In odontoiatria, "cuspidato" si riferisce alla forma caratteristica dei denti che presentano uno o più cuspidi, ossia prominenze arrotondate sulla superficie masticatoria. I denti cuspidati sono i premolari e i molari, che hanno da due a quattro cuspidi ciascuno. Le cuspidi dei denti cuspidati si incastrano tra loro durante la masticazione, aiutando a triturare e schiacciare il cibo in modo efficace. La forma cuspidata dei denti è fondamentale per una corretta masticazione e digestione. Eventuali anomalie nella formazione o nello sviluppo delle cuspidi possono causare problemi di masticazione, sensibilità dentale o altri disturbi del sistema stomatognatico.

Le malattie dei denti, nota anche come malattie orali o malattie dentali, si riferiscono a una serie di condizioni che colpiscono la salute dei denti e delle strutture circostanti. Le due principali malattie dei denti sono la carie dentale e la malattia gengivale (gengivite e parodontite).

1. Carie Dentale: È una malattia degenerativa causata dalla demineralizzazione dello smalto dovuta all'acido prodotto dai batteri presenti nella placca. La carie può colpire qualsiasi superficie del dente ed evolvere in forme più profonde che possono raggiungere la polpa dentale, causando dolore e infezione.

2. Malattia Gengivale: È l'infiammazione delle gengive causata dalla placca batterica che si accumula intorno ai denti e alle gengive. La gengivite è la forma più lieve di malattia gengivale, caratterizzata da gengive rosse, gonfie e sanguinanti. Se non trattata, può progredire in parodontite, una condizione più grave che comporta l'infiammazione e l'infezione dei tessuti di supporto del dente, inclusi legamento periodontale e osso alveolare, che possono portare a perdita dei denti.

Altre malattie dei denti includono: abrasioni, erosioni, ipersensibilità dentinale, traumatismi dentali, disturbi dello sviluppo e anomalie congenite dei denti, come ad esempio dente incluso o mal posizionato.

La prevenzione delle malattie dei denti include una buona igiene orale, che consiste nel spazzolare i denti due volte al giorno, utilizzare il filo interdentale regolarmente e sottoporsi a controlli dentistici e pulizie professionali regolari. Una dieta equilibrata e l'evitare di assumere cibi e bevande zuccherate o acide possono anche contribuire a ridurre il rischio di sviluppare malattie dei denti.

La calcificazione dei denti, nota anche come "dentina e osteodentinogenesi ipermineralizzata" o "calcificazione ectopica della polpa dentale", è una condizione rara in cui si verifica un'eccessiva deposizione di cristalli di idrossiapatite (un minerale simile al calcio) all'interno dei tessuti molli del dente, come la polpa.

Questa patologia può causare l'ispessimento e la mineralizzazione della polpa dentale, rendendo il dente più vulnerabile alla frattura o alla necrosi (morte) del tessuto pulpare. I sintomi possono includere dolore, sensibilità, gonfiore e cambiamenti di colore del dente.

La causa esatta della calcificazione dei denti non è completamente nota, ma si pensa che possa essere associata a fattori genetici o a condizioni sistemiche come l'iperparatiroidismo, la malattia di Paget e l'amiloidosi. Il trattamento può variare a seconda della gravità e dell'estensione della calcificazione, ma può includere la devitalizzazione del dente o l'estrazione se il dente non è più vitale.

La parola 'bicuspidato' si riferisce ad una condizione in cui la valvola aortica del cuore ha due lembi anziché i normali tre. La valvola aortica è una struttura situata tra il ventricolo sinistro del cuore e l'aorta, che permette al sangue di fluire dal cuore all'aorta durante la sistole ventricolare. Normalmente, la valvola aortica ha tre lembi (chiamati anche cuspidi o foglietti) che si aprono e si chiudono per regolare il flusso di sangue.

Tuttavia, in alcune persone, la valvola aortica può presentare solo due lembi anziché tre. Questa condizione è nota come bicuspidia della valvola aortica o valvola aortica bicuspide. La bicuspidia della valvola aortica è una malformazione congenita, il che significa che si presenta alla nascita.

La presenza di due lembi invece di tre può causare un restringimento o un'insufficienza della valvola aortica, che possono portare a sintomi come affaticamento, mancanza di respiro e dolore al petto. Nei casi più gravi, la bicuspidia della valvola aortica può richiedere un intervento chirurgico per riparare o sostituire la valvola danneggiata.

L'anchilosi dentaria è una condizione patologica in cui si verifica la fusione anomala di due o più elementi dentali tra loro o con l'osso alveolare circostante. Questa condizione può interessare i denti decidui (da latte) o permanenti e può essere causata da fattori genetici, infiammatori o traumatici.

Nel caso di fusione tra due o più denti, si parla di "dentizione congiunta" o "anomalia di geminazione". Quando invece un dente si salda all'osso alveolare, prende il nome di "ankilosi radicale", mentre se è la corona a fondersi con l'osso, viene definita "ankilosi coronale".

L'anchilosi dentaria può causare problemi funzionali e estetici, come difficoltà nella masticazione, nell'eruzione dei denti permanenti e nel mantenimento dell'igiene orale. Inoltre, questa condizione può portare a complicanze come la carie dentaria, l'ascesso dentale o la parodontite.

Il trattamento dell'anchilosi dentaria dipende dalla sua causa e dall'età del paziente. Nei casi lievi, può essere sufficiente un monitoraggio periodico da parte del dentista, mentre nei casi più gravi potrebbe essere necessario un intervento chirurgico per separare i denti o rimuoverli completamente.

La polpa dentale, nota anche come "nervo del dente", è la parte interna soffice e vivente di un dente. Si trova all'interno della camera pulpare del dente ed è costituita da tessuto connettivo altamente vascolarizzato e innervato. La polpa contiene vasi sanguigni che forniscono nutrimento ai tessuti dentali circostanti, come dentina e cemento, e nervi che trasmettono sensazioni di dolore e temperatura al cervello. La polpa dentale è essenziale per la salute e la vitalità del dente, ma può diventare suscettibile a infiammazioni o infezioni se il dente subisce danni o carie profonde, che possono portare a condizioni come la pulpite o l'ascesso dentale.

L'erosione del dente è un tipo specifico di perdita di tessuto dentale che si verifica quando l'esposizione ripetuta agli acidi presenti negli alimenti, nelle bevande o nello stomaco erode lo smalto dei denti. A differenza dell'abrasione, che è causata dallo sfregamento meccanico contro un oggetto duro, e della carie dentaria, che è causata dai batteri, l'erosione del dente è direttamente attribuibile all'esposizione agli acidi.

L'erosione del dente può verificarsi a causa di diversi fattori, tra cui:

1. Alimentazione: il consumo frequente di alimenti e bevande acide, come agrumi, succhi di frutta, soda, caramelle acide e vino, può erodere lo smalto dei denti nel tempo.
2. Malattie gastrointestinali: alcune condizioni mediche, come il reflusso acido o il vomito frequente, possono esporre lo smalto dei denti all'acido gastrico, che è molto acido e può causare l'erosione del dente.
3. Farmaci: alcuni farmaci, come gli antidolorifici assunti per via orale, possono ridurre la produzione di saliva, il che rende i denti più suscettibili all'erosione da parte degli acidi.
4. Abitudini viziate: alcune abitudini, come il mordere penne o matite, possono consumare lo smalto dei denti e renderli più vulnerabili all'erosione.

I sintomi dell'erosione del dente includono sensibilità dentale, cambiamenti nel colore e nella forma dei denti, e l'esposizione della dentina sottostante, che è di colore giallo-marrone e più morbida dello smalto. Se non trattata, l'erosione del dente può portare a carie, infezioni e perdita dei denti. Il trattamento dell'erosione del dente dipende dalla causa sottostante e può includere cambiamenti nello stile di vita, farmaci per ridurre l'acidità dello stomaco o la sensibilità dentale, e riparazioni dentali come sigillanti o otturazioni.

L'alveolo dentario è una cavità ossea situata all'interno della mascella o della mandibola, che serve a contenere la radice di un dente. Ogni alveolo dentario corrisponde a un singolo dente e ne ospita la parte radicolare, mantenendola fissata alla mascella o alla mandibola tramite il legamento periodontale.

L'alveolo dentario è costituito da una parete ossea corticale esterna e una trabecolata interna, che circondano una cavità midollare contenente tessuto osseo spugnoso. Quando un dente viene perso o estratto, l'alveolo dentario subisce un processo di rimodellamento osseo, durante il quale la cavità si riempie gradualmente di tessuto connettivo e nuovo osso.

In alcuni casi, come ad esempio dopo un'estrazione dentale complessa o in presenza di determinate patologie, l'alveolo dentario può non guarire correttamente, causando la formazione di una cavità vuota o di un'area di osso atrofizzato. Questo può avere implicazioni negative sulla funzione masticatoria e sull'estetica del viso, ed è per questo che in alcuni casi si ricorre alla rigenerazione ossea guidata o all'impianto dentale per ripristinare la normale anatomia e funzionalità dell'alveolo dentario.

Il reimpianto dentale è una procedura odontoiatrica in cui un dente che è stato precedentemente estratto o è caduto a causa di trauma o malattia viene reinserito e fissato nella sua originaria posizione nell'alveolo osseo entro un'ora dall'estrazione o dalla perdita. Questa procedura deve essere eseguita con la massima cura per evitare danni alle fibre del legamento periodontale, che collegano il dente all'osso alveolare. Il successo del reimpianto dipende da diversi fattori, come lo stato di salute generale del paziente, la condizione del dente e la tempestività della procedura. Dopo il reimpianto, il dente potrebbe aver bisogno di ulteriori trattamenti, come l'endodonzia (terapia canalare) o la ricostruzione, per garantirne la funzionalità e l'estetica.

In anatomia, la mascella si riferisce specificamente alla mandibola, che è il grande osso a forma di U nella parte inferiore della faccia e costituisce la mascella inferiore. È l'osso più robusto del viso e contiene la cavità glenoide dove si articola con l'osso temporale per formare l'articolazione temporomandibolare (ATM).

Tuttavia, il termine "mascella" può anche riferirsi all'intera struttura scheletrica che costituisce la mascella superiore e inferiore. In questo contesto più ampio, la mascella superiore è composta dalle ossa mascellari, che sono un paio di grandi ossa presenti nella parte superiore del viso. Le ossa mascellari costituiscono la mascella superiore e formano il pavimento della cavità orbitaria, la parete laterale della cavità nasale e contengono l'alveolo dentario superiore che ospita i denti superiori.

Pertanto, a seconda del contesto, "mascella" può riferirsi specificamente alla mandibola o in senso più ampio alle strutture ossee che costituiscono la mascella sia superiore che inferiore.

La dentina è un tessuto calcifico duro che costituisce la maggior parte del volume di un dente. Si trova sotto lo smalto sulla corona del dente e sotto il cemento sulla radice del dente. La dentina è prodotta dal secondo tipo di cellule odontoblastiche e ha una struttura porosa con microscopici canali, chiamati tubuli dentinali, che si estendono dalla polpa del dente alla sua superficie esterna. Questi tubuli contengono fibre nervose che trasmettono sensazioni di caldo, freddo e dolore al cervello. La dentina ha una minore densità minerale rispetto allo smalto, il che la rende più suscettibile alla carie e all'erosione. Tuttavia, è anche più flessibile dello smalto, il che aiuta a distribuire le forze di masticazione in modo uniforme su tutto il dente.

Il riassorbimento del dente, noto anche come resorption dentale, si riferisce a un processo in cui il tessuto osseo circostante o il tessuto dentale interno (dentina) viene progressivamente eroso o distrutto. Questo fenomeno può verificarsi sia nel dente permanente che in quello deciduo (da latte).

Esistono due tipi principali di riassorbimento del dente:

1. Riassorbimento esterno: In questo tipo, il tessuto osseo circostante il dente invade e distrugge lo smalto e la dentina dell'elemento dentale. Il riassorbimento esterno può verificarsi a causa di traumi, lesioni, infezioni, neoplasie o come risultato di ortodonzia prolungata.
2. Riassorbimento interno: Questo tipo è anche noto come riassorbimento radicolare e si verifica quando il tessuto dentinale all'interno della camera pulpare del dente viene eroso o distrutto. Le cause più comuni di riassorbimento interno includono traumi, lesioni, infezioni, neoplasie, processi infiammatori e anomalie nello sviluppo dei denti.

Il riassorbimento del dente può causare sintomi come dolore, mobilità dentale, cambiamenti nella sensazione al morso o alla masticazione, gonfiore delle gengive e aspetto alterato del dente. Il trattamento dipende dalla causa sottostante e può variare dal monitoraggio regolare a interventi come la devitalizzazione del dente o l'estrazione.

La carie dentaria, nota anche come cavità, è una malattia degenerativa dei tessuti duri dei denti, inclusa l'email, la dentina e la cemento, dovuta all'azione di batteri presenti nella placca batterica. Questi batteri metabolizzano gli zuccheri presenti nei residui alimentari, producendo acidi che dissolvono progressivamente lo smalto dei denti, creando cavità o lesioni.

La carie dentaria può causare sintomi come sensibilità al caldo, al freddo o al dolce, dolore durante la masticazione, e, se non trattata, può portare a infezioni più gravi, ascessi, perdita del dente e persino problemi di salute sistemici.

La prevenzione della carie dentaria include una buona igiene orale con spazzolamento due volte al giorno, l'uso del filo interdentale, la riduzione dell'assunzione di zuccheri e il mantenimento di regolari controlli dentistici per la pulizia professionale e la detezione precoce di eventuali carie.

La dentizione, in termini medici, si riferisce al processo attraverso il quale i denti da latte (decidui) o i denti permanenti erompono attraverso le gengive (mucosa gingivale). Nella maggior parte dei casi, la dentizione primaria inizia intorno ai 6 mesi di età e si completa entro i 3 anni. I denti permanenti iniziano a emergere generalmente intorno ai 6 anni e il processo continua fino all'età di circa 12-13 anni, quando tutti i denti permanenti (tranne i terzi molari o "denti del giudizio") sono erotti.

La dentizione può causare disagio o dolore lieve, noto come dolore da dentizione, che si manifesta con sintomi come irritabilità, pianto, desiderio di mordersi o masticare oggetti, e gengive gonfie o arrossate nella zona in cui sta erompente il dente. Per alleviare questi sintomi, si possono utilizzare rimedi casalinghi come massaggiare delicatamente le gengive con un dito pulito o un panno umido, fornire oggetti freddi da mordersi (come un anello da dentizione refrigerato) o, in casi più gravi, utilizzare farmaci analgesici da banco su consiglio medico.

La terapia canalare, nota anche come endodontia o trattamento del canale radicolare, è una procedura dentistica che prevede la rimozione della polpa infiammata o infetta all'interno della camera pulpare di un dente e dei canali radicolari. La polpa è il tessuto molle presente all'interno del dente, composto da vasi sanguigni, nervi e cellule connettivali.

Il processo di terapia canalare comporta l'accesso alla camera pulpare attraverso la corona del dente, la rimozione della polpa necrotica o infiammata utilizzando strumenti manuali o meccanici, e la forma dei canali radicolari per consentire una completa disinfezione. Successivamente, i canali vengono riempiti con un materiale biocompatibile come il gutta-percha e cemento canalare, seguito dalla chiusura del dente con un restauro definitivo come un'otturazione o una corona.

La terapia canalare è indicata quando la polpa viene danneggiata a causa di carie profonde, traumi dentali, fratture, o infiammazione cronica. Il trattamento mira a preservare il dente naturale e prevenire l'estrazione, riducendo al minimo il dolore e l'infezione associati alla patologia del canale radicolare. Dopo la terapia canalare, il dente può continuare a funzionare normalmente come parte della dentatura e mantenere l'integrità dell'architettura facciale e masticatoria.

L'odontometria è una branca della odontoiatria che si occupa della misurazione e del conteggio dei denti. Viene comunemente utilizzata per determinare il numero di denti presenti in un individuo, nonché per identificare eventuali anomalie o problemi nello sviluppo dei denti.

L'odontometria è particolarmente utile in ambito forense, dove può essere utilizzata per identificare resti scheletrici e determinare l'età del soggetto. Inoltre, può anche essere impiegata in studi epidemiologici per valutare lo stato di salute orale delle popolazioni.

La misurazione dei denti può essere eseguita utilizzando diversi strumenti e tecniche, come ad esempio la radiografia, il calibro o la visita clinica. I dati ottenuti vengono quindi analizzati per valutare eventuali discrepanze o problematiche nello sviluppo dei denti, nonché per monitorare l'efficacia di trattamenti odontoiatrici.

In sintesi, l'odontometria è una branca della odontoiatria che si occupa della misurazione e del conteggio dei denti, utilizzata in ambito clinico, forense ed epidemiologico per valutare lo stato di salute orale e identificare eventuali problematiche nello sviluppo dei denti.

La mandibola, nota anche come mascella inferiore, è il più grande e il più robusto dei due ossi che costituiscono la mascella delle vertebrate gnathostomata. Nell'essere umano, la mandibola si articola con il cranio nel punto in cui le ossa temporali e la mandibola si uniscono alla sinfisi mentale, formando l'articolazione temporomandibolare.

La mandibola contiene i denti inferiori ed è responsabile delle funzioni masticatorie, della fonazione e del movimento durante il linguaggio. È anche importante per la respirazione, poiché contribuisce all'apertura e alla chiusura delle vie aeree superiori.

La mandibola è un osso impari e mediano, a forma di U rovesciata, con due rami orizzontali che si estendono lateralmente dai processi condiloidei situati nella parte superiore dell'osso. Questi processi si articolano con le fosse glenoidee della squama temporale dell'osso temporale per formare l'articolazione temporomandibolare.

Il corpo della mandibola ospita la cavità orale e contiene i denti inferiori, che sono impiantati nella sua superficie alveolare. I muscoli masticatori, tra cui il massetere, il temporale e il pterigoideo interno ed esterno, si inseriscono sulla mandibola e ne controllano i movimenti.

In sintesi, la mandibola è un osso fondamentale per le funzioni masticatorie, fonatorie e respiratorie dell'essere umano, nonché per l'alloggiamento dei denti inferiori.

La demineralizzazione del dente è un processo patologico che comporta la perdita di minerali, principalmente calcio e fosfato, dalla struttura mineralizzata del dente. Questo processo si verifica quando i batteri presenti nella placca dentale metabolizzano gli zuccheri, producendo acidi che dissolvono lo smalto dentale e portano alla formazione di cavità o carie. La demineralizzazione indebolisce la struttura del dente, rendendolo più suscettibile alle lesioni e alle infezioni. Una corretta igiene orale, una dieta equilibrata e l'applicazione topica di fluoro possono aiutare a prevenire o rallentare il processo di demineralizzazione del dente.

La dentizione permanente, nota anche come "denti adulti", si riferisce all'eruzione e alla crescita dei denti permanenti (o denti da adulto) che sostituiscono i denti decidui (o denti da latte) in un processo che di solito ha luogo durante l'infanzia e l'adolescenza. Negli esseri umani, la maggior parte dei denti permanenti è presente intorno all'età di 12-14 anni.

I denti permanenti sono in totale 32 (a volte 30 o 31) e includono:

* Incisivi laterali superiori (2)
* Incisivi centrali superiori (2)
* Canini superiori (2)
* Premolari superiori (4)
* Molari superiori (4) (compreso il "dente del giudizio" o terzo molare superiore, se presente)
* Incisivi laterali inferiori (2)
* Incisivi centrali inferiori (2)
* Canini inferiori (2)
* Premolari inferiori (4)
* Molari inferiori (4) (compreso il "dente del giudizio" o terzo molare inferiore, se presente)

La dentizione permanente è un processo importante per la salute orale e generale. Una corretta cura dei denti permanenti include una buona igiene orale, come spazzolare e passare il filo interdentale regolarmente, oltre a visite di routine dal dentista per controlli e pulizie professionali.

La ricostruzione dentaria permanente, nota anche come terapia restaurativa diretta o indiretta a seconda del metodo utilizzato, è un intervento odontoiatrico volto a ripristinare la forma, la funzione e l'estetica di un dente danneggiato o compromesso. Questo processo può essere eseguito utilizzando una varietà di materiali, tra cui amalgami dentali, compositi resinosi, ceramiche e oro.

La ricostruzione diretta si riferisce a un procedimento in cui il materiale di riempimento viene applicato e plasmato direttamente all'interno della cavità del dente mentre il paziente è ancora sotto curettage. L'obiettivo principale di questa tecnica è ripristinare la morfologia e la funzione del dente, utilizzando materiali come amalgami dentali o compositi resinosi.

D'altra parte, la ricostruzione indiretta comporta la creazione di un restauro al di fuori della bocca del paziente, di solito in un laboratorio odontotecnico. Questo tipo di ricostruzione richiede due visite dal dentista: durante la prima visita, il dente viene preparato e una impronta è presa per creare il restauro; nella seconda visita, il restauro (solitamente realizzato in ceramica o oro) viene cementato permanentemente al dente.

Entrambi i tipi di ricostruzioni dentarie permanenti possono essere utilizzati per riparare denti cariati, danneggiati da traumi o presentanti altre forme di lesioni strutturali. L'obiettivo finale è quello di preservare la salute del dente e prevenire ulteriori complicazioni, come infezioni o perdita del dente.

Anodontia è una condizione congenita rara in cui un individuo non sviluppa alcun dente permanente. Questa condizione colpisce entrambi i denti da latte e quelli permanenti. È causata da una mancanza di sviluppo delle gemme dentali durante lo sviluppo embrionale. Anodontia si verifica quando non ci sono gemme dentali affatto, a differenza dell'agenezie dentale, in cui alcune gemme dentali non si sviluppano. Questa condizione può verificarsi isolatamente o come parte di un più ampio disturbo genetico o sindrome. Il trattamento per l'anodontia include l'uso di protesi dentarie per ripristinare la funzione masticatoria e migliorare l'aspetto estetico.

La preparazione protesica del dente è un processo odontoiatrico che prevede la modifica della struttura del dente naturale per consentire l'inserimento e il supporto di una protesi dentaria, come una corona o un ponte. Questa procedura viene eseguita da un dentista o da un odontotecnico qualificato.

Il processo di preparazione prevede la rimozione di parte della superficie del dente naturale per creare lo spazio necessario per l'inserimento della protesi. La quantità di dente che deve essere rimossa dipende dalla tipologia e dal tipo di protesi che verrà utilizzata.

Durante la preparazione, il dentista utilizzerà strumenti come frese e limatori per dare al dente una forma specifica che consentirà alla protesi di adattarsi perfettamente e di essere mantenuta in posizione. Una volta che il dente è stato preparato, verrà presa un'impronta del dente e dell'area circostante per creare una copia esatta della bocca del paziente. Questa impronta verrà quindi inviata a un laboratorio odontotecnico dove verrà realizzata la protesi su misura.

Dopo che la protesi è stata creata, verrà collocata sul dente preparato per assicurarsi che si adatti correttamente e sia confortevole per il paziente. Se necessario, possono essere apportate ulteriori modifiche alla protesi prima che venga fissata permanentemente al dente utilizzando cemento dentale o adesivi speciali.

La preparazione protesica del dente è un processo importante per garantire la corretta funzionalità e l'estetica della bocca dopo la perdita di uno o più denti. Una protesi ben realizzata e adattata può aiutare a migliorare la masticazione, la pronuncia e il sorriso del paziente.

Il legamento periodontale, noto anche come membrana periodontale o ligamento alveolo-dentario, è un tessuto connettivo fibroso specializzato che circonda e supporta i denti. Si trova all'interno del solco gingivale (spazio tra la gengiva e il dente) e del solco periodontale più profondo (spazio tra il cemento radicolare e l'osso alveolare).

Il legamento periodontale svolge diverse funzioni importanti:

1. Attacca i denti all'osso alveolare: Le fibre del legamento periodontale si inseriscono nell'cemento radicolare (parte della radice del dente) e nell'osso alveolare (la cavità ossea che contiene la radice del dente). Queste connessioni consentono ai denti di resistere alle forze masticatorie.

2. Assorbe le forze masticatorie: Il legamento periodontale ha una struttura elastica che consente di assorbire e dissipare le forze generate durante la masticazione, la deglutizione e il parlare, proteggendo così i denti e l'osso alveolare da traumi meccanici.

3. Fornisce nutrienti ai tessuti: Il legamento periodontale è vascolarizzato e innervato, fornendo nutrienti vitali ai tessuti circostanti e trasmettendo sensazioni dolorose o di pressione al sistema nervoso centrale.

4. Promuove la rigenerazione dei tessuti: Il legamento periodontale contiene cellule staminali che possono differenziarsi in diversi tipi cellulari, come fibroblasti e osteoblasti, promuovendo così la guarigione e la rigenerazione dei tessuti dopo lesioni o interventi chirurgici.

La malattia parodontale, nota anche come piorrea, è un'infiammazione cronica che colpisce i tessuti di supporto del dente (gengiva, legamento periodontale e osso alveolare). Se non trattata, può causare la perdita dei denti. La prevenzione e il trattamento precoce delle malattie parodontali sono fondamentali per mantenere una buona salute orale e generale.

Il processo alveolare si riferisce alla porzione posteriore del margine inferiore della mandibola, che contiene i alveoli dentali o socket, dove sono inseriti i denti. Questa è una zona altamente vascularizzata e innervata di osso spongioso, che fornisce un'ancora per i denti e supporta la loro funzione masticatoria. Il processo alveolare della mandibola forma la mascella inferiore e lavora in combinazione con il processo alveolare del maxillare (mascella superiore) per formare l'arcata dentaria. Lesioni, malattie o estrazioni dentali possono causare cambiamenti nel processo alveolare, compreso il suo rimodellamento e la perdita di massa ossea.

La determinazione dell'età dai denti, nota anche come odontologia forense, è una pratica che consiste nell'utilizzo dello sviluppo e dell'usura dei denti per stimare l'età di un individuo. Questa tecnica è spesso utilizzata in ambito forense per identificare resti umani non identificati o per determinare l'età di soggetti deceduti senza documentazione che ne attesti l'età al momento del decesso.

Lo sviluppo dei denti è un processo che inizia prima della nascita e continua fino all'età adulta, con diverse fasi di crescita che possono essere utilizzate per stimare l'età di un individuo. Ad esempio, la presenza o l'assenza di determinati denti da latte o permanenti, la lunghezza della corona o della radice dei denti e lo stato di usura dei denti possono fornire informazioni utili per stimare l'età.

Tuttavia, è importante notare che la determinazione dell'età dai denti non è una scienza esatta e può presentare una certa variabilità individuale. Pertanto, questa tecnica dovrebbe essere utilizzata in combinazione con altre metodologie di stima dell'età per ottenere risultati più precisi.

Il cemento dentario è uno strato calcificato che riveste la radice del dente, situato tra la dentina e la gengiva. È composto principalmente da idrossiapatite, che gli conferisce durezza e resistenza. Il suo ruolo principale è quello di fornire ancoraggio meccanico alla struttura del dente e proteggerlo dall'usura e dall'infezione.

Il cemento dentario può essere diviso in due parti: cemento acellulare esterno (CEJ) e cemento cellulare interno. Il CEJ è la linea di demarcazione tra la radice del dente e il tessuto gengivale circostante, mentre il cemento cellulare interno contiene fibroblasti e vasi sanguigni che forniscono supporto nutrizionale al dente.

Il cemento dentario può essere danneggiato o perso a causa di vari fattori, come la malattia parodontale, traumi o interventi dentistici invasivi. La perdita di cemento dentario può portare a una serie di problemi dentali, tra cui mobilità del dente, sensibilità e aumentato rischio di carie radicolare.

Gli odontoblasti sono cellule specializzate presenti nel tessuto dentale vivente conosciuto come la polpa dentaria. Essi si trovano nella zona più esterna della polpa, vicino alla dentina, e sono responsabili per la produzione di questa sostanza calcificata. Gli odontoblasti hanno estensioni citoplasmatiche all'interno dei tubuli dentinali che formano dopo aver secreto la matrice organica della dentina. Queste cellule svolgono un ruolo cruciale nella mineralizzazione controllata della dentina e rispondono a stimoli dannosi fornendo una risposta difensiva, nota come reazione di sensibilità del dente.

Gli adamantoblasti sono cellule presenti nel processo di formazione dei denti. Nello specifico, si tratta di cellule che contribuiscono alla formazione dell'enamel (la sostanza più dura del corpo umano) durante lo sviluppo dentale embrionale.

Questi adamantoblasti sono cellule altamente specializzate che si trovano all'interno dello strato di cellule note come "papilla interna", situata nella corona del dente in formazione. Le loro membrane plasmatiche secernono sostanze minerali, come fosfati e calcio, che vanno a formare l'enamel.

Una volta completato il processo di mineralizzazione dell'enamel, gli adamantoblasti subiscono una sorta di "apoptosi", ossia un programmato meccanismo di morte cellulare, e vengono progressivamente sostituiti dalle cellule che formano la polpa dentale.

È importante sottolineare che il termine "adamantoblasto" è utilizzato esclusivamente in ambito odontoiatrico e non ha alcuna rilevanza clinica per quanto riguarda le patologie dei denti o della bocca negli individui adulti.

La cavità della polpa dentale, nota anche come cavità radicolare o lesione apicale periapicale, si riferisce a un'infezione o infiammazione della polpa del dente (il tessuto molle interno che contiene vasi sanguigni e nervi) che si estende attraverso la punta della radice del dente. Questa condizione può causare dolore, gonfiore e sensibilità al caldo o al freddo. La causa più comune di una cavità della polpa dentale è la carie non trattata, che permette ai batteri di entrare nella polpa del dente. Altre cause possono includere traumi dentali, procedure dentistiche infruttuose o malattie gengivali avanzate. Il trattamento della cavità della polpa dentale può richiedere un'endodonzia, nota anche come terapia del canale radicolare, che prevede la rimozione della polpa infetta, la disinfezione e la sigillatura del canale radicolare per preservare il dente. In alcuni casi, l'estrazione del dente può essere necessaria se l'infezione è troppo grave o se il dente non può essere salvato.

La necrosi della polpa dentale, nota anche come pulpite necrotica, è una condizione patologica in cui la polpa del dente, che contiene vasi sanguigni, nervi e tessuto connettivo, muore a causa dell'interruzione del flusso sanguigno o dell'infezione. Ciò può verificarsi come conseguenza di una carie profonda non trattata, trauma dentale, un intervento dentistico improprio o altre lesioni orali. I sintomi possono includere dolore persistente, sensibilità al caldo e al freddo, gonfiore dei tessuti molli intorno al dente e la formazione di un ascesso dentale. Il trattamento standard prevede l'asportazione della polpa necrotica attraverso una procedura chiamata terapia canalare, seguita dalla sigillatura e dall'otturazione del canale radicolare per preservare il dente e prevenire ulteriori infezioni. In casi avanzati, l'estrazione dentale può essere necessaria se la lesione ha causato danni estesi al dente o ai tessuti circostanti.

La remineralizzazione del dente è un processo naturale in cui i minerali, come il calcio e il fosfato, vengono ripristinati all'interno dello smalto dei denti, che è la parte esterna più dura del dente. Questo processo aiuta a rafforzare lo smalto e a prevenire la carie dentale.

La remineralizzazione si verifica quando le sostanze presenti nella saliva, come il calcio e il fosfato, vengono riassorbite nello smalto dei denti. La fluoruro, che è anche presente nella saliva, può aiutare a promuovere la remineralizzazione del dente rafforzando lo smalto e rendendolo più resistente alla carie.

Una buona igiene orale, compresa la spazzolatura due volte al giorno, l'uso del filo interdentale e la visita regolare dal dentista, può aiutare a mantenere un ambiente favorevole alla remineralizzazione del dente. Anche una dieta equilibrata, ricca di calcio e vitamina D, può contribuire a promuovere la salute dei denti e la remineralizzazione.

Tuttavia, se la carie non viene trattata in modo tempestivo, può causare danni allo smalto che possono andare oltre la capacità di remineralizzazione del dente. In questi casi, potrebbe essere necessario un intervento dentistico per riparare il danno e prevenire ulteriori complicazioni.

I modelli dentali sono rappresentazioni tridimensionali accurate e dettagliate dei denti e delle strutture circostanti della bocca di un individuo, create generalmente utilizzando materiali come gesso, plastilina, cera o resine sintetiche. Vengono comunemente utilizzati in odontoiatria per diversi scopi, tra cui:

1. Studio e pianificazione del trattamento: I modelli dentali consentono ai dentisti di valutare attentamente la morfologia dei denti, l'occlusione (la relazione tra i denti superiori e inferiori durante il movimento della masticazione) e altre caratteristiche orali. Questo permette di identificare eventuali problemi dentali o scheletrici e pianificare trattamenti appropriati, come l' Ortodonzia, la Protesi Dentaria o la Chirurgia Orale.

2. Documentazione: I modelli dentali servono come registrazione fisica delle condizioni orali di un paziente in un determinato momento. Possono essere utilizzati per monitorare i progressi del trattamento nel tempo o per confrontare le differenze tra le arcate dentarie prima e dopo il trattamento.

3. Comunicazione: I modelli dentali possono facilitare la comunicazione tra il dentista, il paziente e altri professionisti sanitari riguardo al piano di trattamento e alle aspettative. Mostrando i modelli, è possibile far comprendere meglio le problematiche esistenti e come verranno affrontate.

4. Fabbricazione di dispositivi protesici: I modelli dentali sono essenziali per la produzione di dispositivi protesici su misura, come corone, ponti, apparecchi ortodontici o scheletromi. Essi forniscono una base precisa sulla quale i tecnici possono creare questi dispositivi, assicurandosi che si adattino perfettamente alle arcate dentarie del paziente.

5. Istruzione e ricerca: I modelli dentali vengono utilizzati nell'istruzione degli studenti di odontoiatria per insegnare l'anatomia orale, la patologia e le tecniche chirurgiche. Nella ricerca, possono essere impiegati per testare nuovi materiali o metodi prima della loro applicazione su pazienti reali.

Una radiografia panoramica, nota anche come panoramicità o panorex, è un tipo speciale di radiografia dentale che produce un'immagine panoramica dell'intera bocca, compresi i denti, le mascelle (superiore e inferiore) e i tessuti circostanti come le articolazioni temporomandibolari (ATM). Questa procedura utilizza un dispositivo a forma di arco che ruota attorno alla testa del paziente, scattando una serie di immagini mentre si muove. Le radiografie panoramiche sono spesso utilizzate per la pianificazione del trattamento ortodontico, l'estrazione dei denti del giudizio, l'impianto dentale e altri interventi chirurgici orali. Aiutano anche a identificare problemi come tumori, cisti o lesioni ossee che potrebbero altrimenti passare inosservati durante un esame clinico standard.

La periodontite periapicale, nota anche come granuloma apicale o lesione apicale, è un tipo specifico di infiammazione che colpisce i tessuti circostanti la radice del dente. Questa condizione si verifica quando l'infezione batterica proveniente da un'endodontia (un trattamento canalare rotto o incompleto, una carie profonda o una lesione dentale) si diffonde dall'interno del dente alla punta della radice, provocando infiammazione nel tessuto osseo circostante.

I sintomi possono includere dolore al dente, sensibilità al caldo e/o al freddo, gonfiore e dolore alla mascella, ascessi dentali e mobilità del dente interessato. Il trattamento di solito prevede la rimozione dell'infezione attraverso un nuovo trattamento canalare o l'estrazione del dente se gravemente danneggiato. A seconda della gravità, possono essere necessari farmaci antibiotici e/o il drenaggio chirurgico della lesione per facilitare la guarigione.

L'analisi dello stress dentario è un esame utilizzato per valutare la forza e l'integrità della struttura dei denti e del loro supporto, compresi legamenti e osso alveolare. Questa analisi può essere condotta utilizzando diverse tecniche di imaging radiografico, come la tomografia computerizzata a cono (CBCT) o la radiovisiografia (RVG), per creare immagini dettagliate dei denti e delle loro strutture di supporto.

L'analisi dello stress dentario può essere utilizzata per identificare segni di usura, fratture o altre lesioni che possono indicare un eccessivo carico masticatorio o forze anomale sui denti. Queste informazioni possono essere utili per pianificare trattamenti dentali appropriati, come la terapia dell'occlusione o il ripristino dei denti danneggiati.

Inoltre, l'analisi dello stress dentario può anche essere utilizzata per valutare l'efficacia di trattamenti esistenti, come le protesi dentarie o gli apparecchi ortodontici, e per monitorare i cambiamenti nella struttura dei denti e del loro supporto over time.

In sintesi, l'analisi dello stress dentario è un importante strumento diagnostico che può aiutare a identificare problemi dentali e a pianificare trattamenti appropriati per mantenere la salute orale a lungo termine.

La paleodontologia è una sottospecialità della odontoiatria e della antropologia che si occupa dello studio dei denti e delle strutture orali presenti nei resti fossili o in quelli archeologici. Gli esperti di paleodontologia, noti come paleodontologi, utilizzano tecniche e conoscenze odontoiatriche per analizzare i denti e le mascelle degli esseri umani e degli animali preistorici, al fine di comprendere meglio la loro evoluzione, la dieta, l'età, il sesso, lo stato di salute e altri aspetti importanti della loro vita e della loro storia.

In particolare, la paleodontologia si concentra sullo studio delle caratteristiche morfologiche e patologiche dei denti e delle mascelle, nonché sulla ricostruzione delle abitudini alimentari e delle pratiche di cura dentale degli antenati umani e degli animali estinti. Questo campo di studi è strettamente correlato ad altre discipline scientifiche, come la paleontologia, l'antropologia fisica, l'archeologia e la biologia evoluzionistica, e fornisce preziose informazioni su come sono cambiate le specie nel corso del tempo.

In sintesi, la paleodontologia è una disciplina medica che si occupa dello studio dei denti e delle strutture orali presenti nei resti fossili o in quelli archeologici, al fine di comprendere meglio l'evoluzione, la storia naturale e la vita degli esseri umani e degli animali preistorici.

La "preparazione della cavità dentaria" è un termine utilizzato in odontoiatria per descrivere il processo di rimozione selettiva della struttura del dente danneggiata o cariata, al fine di creare una forma adeguata e appropriata per la collocazione di materiali di riempimento. Questa procedura è comunemente nota come " Otturazione ".

Il processo inizia con l'isolamento del dente utilizzando una diga di gomma per mantenere la cavità asciutta e priva di saliva durante il trattamento. Successivamente, il dentista rimuove delicatamente la carie e i tessuti danneggiati utilizzando strumenti manuali o strumenti ad ultrasuoni. Dopo aver pulito ed eliminato tutta la carie, la cavità viene sagomata per accogliere il materiale di riempimento.

La preparazione della cavità deve essere eseguita con estrema cura per garantire che tutti i tessuti danneggiati siano stati completamente rimossi e che la forma finale della cavità sia tale da fornire una base solida per il materiale di riempimento. Una preparazione inadeguata può portare a complicazioni come la recidiva della carie o la sensibilità dentale.

Una volta preparata la cavità, il dentista seleziona un materiale di riempimento appropriato, come l'amalgama, il composito o il vetro ionomerico, e lo inserisce nella cavità. Il materiale viene quindi plasmato e lucidato per adattarsi perfettamente al dente, ripristinando così la funzione e l'estetica del dente danneggiato.

Mascellare Parzialmente Edentulo è un termine utilizzato in odontoiatria e stomatologia per descrivere una condizione in cui il paziente ha perso solo alcuni denti nella mascella, ma non tutti. Ciò significa che la mascella contiene ancora alcuni denti naturali, insieme a eventuali spazi vuoti dove i denti mancanti sono stati estratti o sono caduti fuori.

Questa condizione può influenzare la funzione masticatoria, la fonazione e l'estetica del viso del paziente. Il trattamento per il mascellare parzialmente edentulo può includere protesi dentarie rimovibili o fisse, come ponti o impianti, a seconda della situazione clinica specifica e delle preferenze del paziente.

In odontoiatria, le resine composite sono materiali da restauro utilizzati per ripristinare la forma, la funzione e l'estetica dei denti danneggiati o cariati. Sono composte da una matrice di resina organica, che può essere costituita da metacrilati come il bis-GMA (bisfenolo glicidilmetacrilato) o l'UDMA (uretano dimetacrilato), e riempitivi inorganici, come silice, quarzo o vetro.

Le resine composite vengono utilizzate principalmente per otturazioni dentali, sigillature dei solchi e ricostruzioni estetiche. La loro composizione chimica permette di mescolare facilmente la resina con i riempitivi, creando un materiale putty-like che può essere modellato all'interno del dente preparato. Una volta posizionato, il materiale viene polimerizzato utilizzando luce visibile (ad esempio, luce halogena o LED) per indurire la matrice di resina e stabilizzare i riempitivi in posizione.

Le proprietà meccaniche delle resine composite, come la resistenza alla compressione e alla flessione, sono inferiori rispetto a quelle dei materiali da restauro metallici, come l'amalgama d'argento. Tuttavia, le loro eccellenti caratteristiche estetiche e la capacità di aderire al tessuto dentale sano rendono le resine composite una scelta popolare per i restauri anteriori e posteriori.

È importante notare che l'uso delle resine composite richiede una tecnica operatoria accurata, poiché il materiale è suscettibile all'infiltrazione batterica se non sigillato correttamente. Inoltre, le resine composite possono degradarsi nel tempo a causa dell'abrasione, dell'usura e della degradazione del legame con la matrice di resina, il che può portare alla necessità di riparazioni o sostituzioni dei restauri.

Le proteine dello smalto dentale si riferiscono a specifiche proteine presenti nello smalto dei denti, che svolgono un ruolo importante nella sua formazione e mineralizzazione. Lo smalto dentale è la parte più esterna e dura della corona del dente ed è composto principalmente da idrossiapatite minerale. Tuttavia, durante lo sviluppo dei denti, le proteine dello smalto dentale giocano un ruolo cruciale nella guida e regolazione del processo di mineralizzazione.

Le principali proteine dello smalto dentale includono:

1. Amelogenina (~90%): È la proteina più abbondante nello smalto in via di sviluppo. L'amelogenina guida la formazione dei cristalli di idrossiapatite e viene successivamente eliminata durante il processo di mineralizzazione, lasciando uno scheletro proteico che serve come modello per la crescita dei cristalli.

2. Ameloblastina (~5-10%): Questa proteina è sintetizzata dagli ameloblasti, le cellule responsabili della formazione dello smalto. Ameloblastina promuove l'adesione e la proliferazione degli ameloblasti, contribuendo alla crescita dei cristalli di idrossiapatite.

3. Enamelin (~1%): È una proteina a filamento lungo che si trova nello smalto in via di sviluppo. L'enamelin interagisce con l'amelogenina e promuove la crescita dei cristalli di idrossiapatite, aumentando la dimensione e il numero dei cristalliti.

4. Mucoproteine dello smalto dentale (DMP): Queste proteine sono sintetizzate dalle cellule stellate del granulare di Schroeder situate nello strato intermedio dello smalto in via di sviluppo. Le mucoproteine dello smalto dentale contribuiscono alla mineralizzazione dello smalto e possono avere un ruolo nella protezione contro i batteri cariogenici.

Durante la maturazione dello smalto, queste proteine vengono degradate e parzialmente sostituite dalla mineralizzazione. Tuttavia, alcuni frammenti di proteine possono rimanere incorporati nello smalto maturo, influenzando le sue proprietà meccaniche e chimiche.

L'ipoplasia dello smalto è una condizione caratterizzata da uno spessore ridotto o dallo sviluppo insufficiente dello strato di smalto dei denti. Lo smalto è il tessuto duro e bianco che ricopre la superficie esterna dei denti, fornendo protezione e supporto strutturale. Quando lo smalto non si sviluppa correttamente, i denti possono presentare aree deboli, sensibili o inclini a lesioni e carie. L'ipoplasia dello smalto può verificarsi per vari motivi, come fattori genetici, infezioni materne durante la gravidanza, carenze nutrizionali, esposizione precoce a sostanze chimiche tossiche o lesioni traumatiche ai denti in via di sviluppo. Il trattamento dell'ipoplasia dello smalto dipende dalla sua entità e può includere sigillature dei solchi, fluoruri topici, riparazioni con resine composite o, in casi gravi, corone dentali.

La parola "diastema" viene dal greco "diastema" che significa "spazio tra". In termini medici e dentali, un diastema si riferisce a uno spazio o una lacuna anormale tra due denti adiacenti. Anche se i diastemi possono verificarsi in qualsiasi parte della bocca, sono più comunemente trovati tra i due incisivi superiori anteriori.

Questa condizione è spesso considerata esteticamente sgradevole da alcune persone, ma non causa generalmente problemi di salute orale a meno che non sia così ampia da causare difficoltà nella masticazione o nell'articolazione della parola. I diastemi possono essere causati da una varietà di fattori, tra cui la dimensione sproporzionata dei denti, la dimensione insufficiente dell'arcata dentale, l'allargamento delle fasce periodontali (tessuti che collegano i denti alle gengive), il labbro superiore sporgente o persistenza della pressione digitale sui denti durante lo sviluppo.

A seconda della causa e della gravità del diastema, può essere trattato con diversi metodi, come l'uso di apparecchi ortodontici per riallineare i denti, la chirurgia periodontale per ridurre le fasce allargate o il posizionamento di ponti o impianti per colmare lo spazio. Tuttavia, se il diastema non causa problemi funzionali o estetici significativi, potrebbe non essere necessario alcun trattamento.

L'occlusione dentaria, nota anche come morderci o stringere i denti insieme, si riferisce alla relazione spaziale e funzionale tra le superfici masticatorie dei denti superiori (maxillari) e inferiori (mandibolari) quando vengono a contatto. Una corretta occlusione dentaria è fondamentale per la normale masticazione, deglutizione, fonazione e l'equilibrio muscolare e scheletrico del sistema stomatognatico.

L'occlusione dentaria può essere classificata in diverse categorie, tra cui:

1. Occlusione di riposo: è la posizione dei denti quando i muscoli masticatori sono rilassati.
2. Occlusione intercuspidale massima (MIP): si riferisce alla massima sovrapposizione verticale delle cuspidi dei denti posteriori quando il morso è chiuso.
3. Occlusione centrica: è la relazione occlusale quando l'asse condilare della mandibola è allineato con il punto centrale del movimento rotatorio delle articolazioni temporomandibolari.

Un'occlusione dentaria anormale o disallineata può causare diversi problemi, come mal di testa, dolore facciale, disturbi dell'articolazione temporomandibolare (ATM), usura irregolare dei denti, sensibilità dentinale e persino problemi posturali a lungo termine. L'occlusione dentaria può essere influenzata da fattori quali la posizione dei denti, le abitudini orali come il bruxismo (digrignare i denti), lesioni facciali o scheletriche e interventi odontoiatrici precedenti. Il trattamento di un'occlusione dentaria anormale può richiedere l'intervento di diversi professionisti sanitari, tra cui dentisti, ortodontisti, chirurghi maxillofacciali e fisioterapisti.

Non esiste una definizione medica specifica per "organo dello smalto" come termine autonomo. Tuttavia, lo smalto dentale è il tessuto duro e brillante che ricopre la superficie esterna dei denti. Lo smalto è l'area più dura del corpo umano e svolge un ruolo importante nella protezione dei denti dai danni meccanici, come masticare cibi duri, e dall'acidità che può portare alla carie dentale.

Lo smalto è composto principalmente da minerali, in particolare idrossiapatite, e contiene anche proteine organiche e acqua. Non ha cellule vive o vasi sanguigni, il che significa che una volta danneggiato, lo smalto non può ripararsi naturalmente.

Se stai cercando informazioni su un "organo" specifico responsabile della produzione di smalto, questo è chiamato "ameloblasto". Gli ameloblasti sono cellule specializzate che si trovano nella corona del dente in via di sviluppo e sono responsabili della secrezione della matrice organica dello smalto, che poi si mineralizza per formare lo smalto duro. Una volta che i denti erompono attraverso le gengive, gli ameloblasti vengono eliminati e non possono più riprodursi o riparare lo smalto danneggiato.

L'igiene orale è la pratica di mantenere la bocca e i denti puliti e privi di batteri e altre sostanze dannose per prevenire le malattie dentali e orali. Ciò include il lavarsi regolarmente i denti con un dentifricio fluorurato due volte al giorno, la pulizia interdentale giornaliera con filo interdentale o altri strumenti di pulizia interdentale, l'uso di prodotti antisettici della bocca e visite regolari dal dentista per controlli e pulizie professionali. Una buona igiene orale può aiutare a prevenire problemi come la carie, la malattia delle gengive e l'alito cattivo. È particolarmente importante per le persone con diabete, HIV/AIDS, il trapianto di organi o altre condizioni che possono compromettere il sistema immunitario, poiché sono più suscettibili alle infezioni orali.

Il bonding dentale è una procedura odontoiatrica utilizzata per incollare o sigillare materiali compositi (resine) allo smalto dei denti. Viene anche chiamato "adesivo dentale". Questa tecnica viene comunemente utilizzata per riparare denti rotti, scheggiati o danneggiati, per chiudere spazi tra i denti, modificarne la forma o mascherare macchie e imperfezioni.

Il processo di bonding inizia con la preparazione della superficie del dente, che può comportare l'uso di una soluzione abrasiva per microscopiche irregolarità sulla sua superficie. Successivamente, viene applicato un agente promotore chimico che crea micro porosità sulla superficie dello smalto, favorendo l'adesione del materiale composito.

La resina composita viene quindi posizionata sul dente e plasmata nella forma desiderata. Per adattarla perfettamente al dente, la resina deve essere indurita con una lampada a LED o a luce halogena. Infine, il dentista lucida e rifinisce la superficie del dente ricostruito per garantire un aspetto naturale e uniforme.

Il bonding dentale è una procedura relativamente semplice e indolore che può essere eseguita in uno o due appuntamenti dal dentista, a seconda della complessità del caso. Rispetto ad altre opzioni di trattamento come corone o intarsi, il bonding è meno invasivo e più conservativo, poiché richiede la rimozione minima dello smalto sano. Tuttavia, i materiali compositi utilizzati nel bonding possono macchiarsi nel tempo se esposti a cibi e bevande scure come caffè, tè o tabacco, quindi è importante mantenere una buona igiene orale e sottoporsi a controlli regolari dal dentista.

I terzi molari, noti anche come "denti del giudizio", sono il terzo e ultimo gruppo di moli che eruttano nella maggior parte delle persone. Solitamente si trovano nelle posizioni più posteriori dei quadranti mascellari e mandibolari. La maggior parte delle persone ha due terzi molari in ciascuna metà superiore e inferiore della bocca, anche se a volte possono mancare completamente.

I terzi molari di solito erompono tra i 17 e i 25 anni, sebbene possano comparire più precocemente o persino non erompere affatto. Spesso non c'è abbastanza spazio nella bocca per l'eruzione completa dei terzi molari, il che può portare a diverse complicazioni, come la formazione di ascessi, carie e malattie delle gengive. A causa di queste potenziali complicanze, i terzi molari spesso devono essere rimossi chirurgicamente.

La "Tecnica del Perno Moncone" è una procedura ortopedica utilizzata per il trattamento delle fratture dell'astragalo (un osso del piede). Questa tecnica consiste nell'utilizzo di un perno, che viene inserito attraverso la parte residua o "moncone" della tibia, al fine di stabilizzare e allineare correttamente le estremità rotte dell'astragalo.

Il perno moncone è tipicamente realizzato in titanio o acciaio inossidabile e ha una forma cilindrica o a vite, con una testa filettata che viene avvitata all'estremità del moncone tibiale. Una volta inserito il perno, le estremità fratturate dell'astragalo possono essere riallineate e fissate insieme, consentendo la guarigione della frattura.

La Tecnica del Perno Moncone è spesso utilizzata quando le fratture dell'astragalo sono complesse o instabili, come quelle che coinvolgono articolazioni multiple o che hanno perso sostanza ossea significativa. Questa tecnica offre un'alternativa all'utilizzo di piastre e viti, che possono essere meno adatte in alcuni casi a causa della limitata superficie disponibile per l'applicazione del fissaggio.

L'obiettivo principale della Tecnica del Perno Moncone è quello di stabilizzare la frattura, ripristinare la lunghezza e l'allineamento dell'astragalo, e consentire una guarigione ottimale. Questa tecnica può anche contribuire a preservare la mobilità articolare e ridurre il rischio di complicanze post-operatorie, come l'artrosi secondaria o la rigidità articolare.

La pulpectomia è un trattamento endodontico che consiste nell'rimuovere completamente la polpa dentale infiammata o necrotica da un dente. Questa procedura viene solitamente eseguita sui denti permanenti e comporta la rimozione della polpa dal canale radicolare del dente.

Dopo la pulpectomia, il canale radicolare viene pulito, disinfettato e sagomato per prepararlo alla successiva otturazione con un materiale di riempimento come il gutta-percha. L'obiettivo della pulpectomia è quello di preservare il dente naturale mantenendo la sua funzione e integrità strutturale, evitando l'estrazione del dente.

La pulpectomia è indicata quando la polpa dentale è gravemente infetta o danneggiata a causa della carie profonda, di un trauma o di una procedura dentale precedente non riuscita. Questa procedura può essere seguita da un trattamento canalare completo per garantire la completa disinfezione e il sigillatura del canale radicolare.

La definizione medica di 'Bocca Edentula' si riferisce ad una condizione in cui una persona ha perso tutti i denti naturali, sia nella mascella superiore che in quella inferiore. Questa situazione può verificarsi a causa di varie ragioni, come la carie dentale non trattata, malattie gengivali gravi, traumi o procedure chirurgiche.

Le persone con bocca edentula possono avere difficoltà a masticare e deglutire cibi solidi, a parlare chiaramente e a mantenere la forma facciale corretta. Possono anche sperimentare cambiamenti nella loro capacità di percepire i sapori e possono manifestare una diminuzione dell'autostima o della fiducia in se stessi a causa dell'aspetto estetico modificato.

La terapia più comune per la bocca edentula è l'uso di protesi dentarie complete, che possono essere rimovibili o supportate da impianti dentali. Queste protesi aiutano a ripristinare la funzione masticatoria, la fonazione e l'estetica del viso, migliorando notevolmente la qualità della vita delle persone affette da questa condizione.

La definizione medica di "Materiali Dentali" si riferisce a sostanze e composti utilizzati nella pratica odontoiatrica per la restaurazione, il ripristino o la ricostruzione della struttura del dente, dei tessuti parodontali o delle funzioni orali. Questi materiali possono essere classificati in base alla loro composizione chimica, alle proprietà fisiche e al loro utilizzo clinico. Alcuni esempi comuni di materiali dentali includono:

1. Amalgami d'argento: una lega di mercurio, argento, stagno e rame utilizzata per riempire cavità dentali.
2. Compositi resinosi: materiali a base di resina composita utilizzati per riempire cavità dentali, ricostruzioni coronarie dirette e mascherature estetiche.
3. Ceramiche: materiali inorganici altamente resistenti alla frattura e all'usura, utilizzati per realizzare corone, ponti e faccette.
4. Cementi dentali: materiali adesivi utilizzati per legare i restauri diretti o indiretti ai denti naturali o alle protesi.
5. Gutta-percha: un materiale termoplastico derivato dal lattice dell'albero di gutta-percha, comunemente usato come isolante e riempitivo per i canali radicolari durante il trattamento endodontico.
6. Fibre di vetro: filamenti sottili di vetro utilizzati per rinforzare i compositi resinosi o i materiali adesivi.
7. Idrossiapatite e bioceramiche: materiali a base di calcio che imitano la composizione mineralogica del tessuto osseo e dentale, utilizzati per rigenerare i tessuti danneggiati o persi.
8. Polimeri termoplastici ed elastomeri: materiali plastici e gommosi utilizzati per realizzare dispositivi di protezione orale, protesi rimovibili e componenti ortodontici.

Il periodonto è il tessuto che circonda e supporta i denti, composto da: gengiva, cemento radicolare, ligamento periodontale e alveolo dentale. La gengiva è il tessuto mucoso che copre la parte coronoide del dente ed è prodotta dall'epitelio cheratinizzato. Il cemento radicolare è una matrice calcificata che riveste la superficie radicolare del dente e fornisce un ancoraggio meccanico alle fibre del legamento periodontale. Il legamento periodontale è un tessuto connettivo altamente specializzato che collega il cemento alla parete ossea dell'alveolo dentale e consente il movimento fisiologico dei denti durante la masticazione. L'alveolo dentale è una cavità ossea contenente i denti, la cui forma si adatta strettamente alle loro radici. Il periodonto svolge un ruolo cruciale nella funzione e nella salute orale, poiché fornisce supporto strutturale ai denti e protegge i tessuti profondi dalla carie dentaria e dall'infezione.

La papilla dentale, in termini medici, si riferisce a una piccola proiezione di tessuto gengivale che circonda la parte esposta del dente. Queste papille sono costituite da un gruppo di fibre connettivali e vasi sanguigni che forniscono supporto e nutrimento ai denti. Le papille dentali riempiono lo spazio tra i denti, noto come sulco gengivale, e proteggono i tessuti circostanti dai batteri orali e dall'accumulo di placca. Una corretta igiene orale è essenziale per mantenere la salute delle papille dentali e prevenire condizioni come la malattia parodontale.

Le malattie periodontali sono un gruppo di condizioni infiammatorie che colpiscono i tessuti molli e duri che circondano e sostengono i denti. Queste malattie includono la gengivite, che è l'infiammazione delle gengive, e la periodontite, una forma più grave di malattia che colpisce non solo le gengive ma anche il legamento periodontale e l'osso alveolare.

La causa principale delle malattie periodontali è l'accumulo di placca batterica sulla superficie dei denti, specialmente nelle aree difficili da raggiungere con lo spazzolino da denti e il filo interdentale. Se la placca non viene regolarmente rimossa, può indurirsi e formare il tartaro, che è più difficile da pulire e offre un ambiente favorevole alla crescita di batteri dannosi.

L'infiammazione causata dai batteri può portare a sintomi come arrossamento, gonfiore e sanguinamento delle gengive. Se non trattate, le malattie periodontali possono provocare la distruzione del tessuto connettivo che supporta i denti, portando alla mobilità dentale e persino alla perdita dei denti.

Le malattie periodontali sono state anche associate a un aumentato rischio di altre condizioni di salute, come le malattie cardiovascolari, il diabete e le malattie respiratorie. Pertanto, è importante mantenere una buona igiene orale e sottoporsi regolarmente a controlli dentistici per prevenire o trattare tempestivamente queste condizioni.

L'indice DMF (Debris Index for Molars and Frontal teeth) è una misura utilizzata in odontoiatria per valutare la gravità della malattia parodontale. Questo indice viene calcolato attraverso l'esame visivo e tattile dei denti, con particolare attenzione alle superfici masticatorie (premolari e molari) e frontali (incisivi e canini).

L'indice DMF si basa sulla conta del numero di dente che presentano depositi di placca, calcoli o tasche parodontali. Ogni superficie dei denti viene esaminata e assegnata un punteggio in base alla presenza o assenza di queste condizioni:

* 0 = superficie priva di depositi di placca o altre anomalie;
* 1 = deposito di placca presente, ma non si osservano calcoli né tasche parodontali;
* 2 = presenza di calcoli senza tasche parodontali;
* 3 = tasca parodontale con una profondità superiore a 3,5 mm.

Una volta assegnati i punteggi a tutte le superfici esaminate, vengono sommati per ottenere il valore complessivo dell'indice DMF. Questo valore può essere utilizzato per monitorare l'efficacia delle terapie parodontali e la progressione della malattia nel tempo.

È importante notare che l'indice DMF è solo uno strumento di valutazione tra molti altri e non fornisce una visione completa dello stato di salute orale del paziente. Pertanto, dovrebbe essere utilizzato in combinazione con altre misure e valutazioni cliniche per garantire un'accurata diagnosi e pianificazione del trattamento.

L'insuccesso nella ricostruzione dentaria si riferisce a una situazione in cui un trattamento restaurativo o protesico del dente non ha il risultato previsto o desiderato, oppure quando la ricostruzione fallisce prematuramente. Ciò può verificarsi a causa di diversi fattori, come una cattiva progettazione o esecuzione del restauro, materiali inadeguati, carie residua, compromissione strutturale del dente, traumi, malocclusione o problemi di salute sistemici del paziente.

Gli insuccessi nella ricostruzione dentaria possono manifestarsi come:

1. Perdita prematura del restauro: il restauro si stacca, si scheggia o si rompe prima del tempo previsto.
2. Margini inadeguati: quando i margini del restauro non aderiscono correttamente al dente, permettendo alla placca e ai batteri di accumularsi, causando carie secondaria.
3. Ipossia dentinale: una scarsa ossigenazione dei tessuti dentali sottostanti il restauro può portare a necrosi pulpare.
4. Sensibilità dentinale: dolore o fastidio al dente dopo la ricostruzione, dovuto alla compromissione della barriera di smalto o cemento.
5. Recessione gengivale: retrazione del tessuto gengivale esponendo la radice del dente, che può portare a sensibilità e aumentato rischio di carie.
6. Sovraccarico occlusale: quando il restauro non distribuisce correttamente le forze masticatorie, causando dolore o danni ai tessuti parodontali.
7. Reazione allergica: alcuni pazienti possono presentare reazioni avverse ai materiali utilizzati nella ricostruzione dentaria.

Per minimizzare il rischio di complicanze, è fondamentale che i professionisti del settore odontoiatrico adottino tecniche e materiali appropriati, valutino attentamente la salute orale dei pazienti e forniscano istruzioni adeguate per l'igiene orale domiciliare.

I materiali di otturazione del canale radicolare, noti anche come materiali di riempimento del canale radicolare, sono utilizzati in odontoiatria per sigillare il sistema dei canali radicolari dopo la rimozione della polpa dentaria durante un trattamento endodontico. Questi materiali aiutano a impedire la contaminazione batterica e l'ingresso di fluidi periapicali nel canale radicolare, promuovendo così la guarigione dei tessuti periapicali e prevenendo recidive di infezioni.

I materiali di otturazione del canale radicolare più comunemente utilizzati sono il gutta-percha, un elastomero termoplastico, e il cemento sealante, come il cemento al silicato di zinco o il cemento epossidico. Il gutta-percha è spesso usato in combinazione con un sigillante per migliorare l'adesione del materiale alla parete del canale radicolare e garantire una tenuta ermetica.

L'obiettivo principale dell'utilizzo di questi materiali è quello di ripristinare la funzione del dente, preservando la sua integrità strutturale e prevenendo ulteriori complicazioni o infezioni.

La frase "cementi in resina" si riferisce a un tipo specifico di materiale utilizzato nella odontoiatria e nell'implantologia dentale. I cementi in resina sono comunemente usati come adesivi per fissare corone, ponti o impianti dentali ai denti naturali o alle radici degli impianti.

I cementi in resina sono composti da due parti: una parte liquida e una polverosa. Quando le due parti vengono miscelate insieme, si verifica una reazione chimica che fa solidificare il materiale. Una volta indurito, il cemento diventa resistente alla compressione e all'attrito, il che lo rende ideale per l'uso in applicazioni odontoiatriche.

Rispetto ad altri tipi di cementi utilizzati in odontoiatria, come quelli a base di zinco o di vetro ionomerico, i cementi in resina offrono diversi vantaggi. Sono più forti e possono resistere a carichi maggiori, il che li rende adatti per l'uso con corone e ponti su denti posteriori. Inoltre, i cementi in resina sono meno suscettibili alla degradazione batterica rispetto ad altri tipi di cementi, il che può contribuire a ridurre il rischio di carie secondaria intorno ai margini del restauro.

Tuttavia, i cementi in resina possono anche presentare alcuni svantaggi. Ad esempio, possono essere più difficili da rimuovere rispetto ad altri tipi di cementi se si verifica la necessità di riparare o sostituire il restauro. Inoltre, i cementi in resina possono causare una reazione allergica in alcune persone, quindi è importante che il dentista sia a conoscenza di eventuali allergie del paziente prima dell'uso di questo materiale.

In sintesi, i cementi in resina sono un tipo comune di materiale utilizzato per la fissazione di corone, ponti e altri restauri dentali. Offrono vantaggi come forza e resistenza alla degradazione batterica, ma possono anche presentare alcuni svantaggi come difficoltà di rimozione e rischio di reazioni allergiche. Il loro utilizzo dovrebbe essere valutato caso per caso dal dentista in base alle esigenze specifiche del paziente.

Lo spostamento mesiale dei denti, noto anche come "mesial drift" in inglese, è un termine utilizzato in odontoiatria per descrivere il movimento naturale verso la linea mediana della bocca di uno o più denti. Questo fenomeno si verifica quando lo spazio tra i denti diventa insufficiente a causa della mancanza di un dente, ad esempio in seguito all'estrazione di un dente del giudizio o di altri denti permanenti.

In assenza di un dente, i denti adiacenti tendono a spostarsi verso lo spazio vuoto, andando così a occupare quella posizione. Il movimento mesiale si riferisce specificamente al fatto che il dente si muove in direzione della linea mediana o del centro della bocca.

Questo spostamento può causare problemi estetici e funzionali, come affollamento dentale, malocclusione, difficoltà nella masticazione e nell'igiene orale. Per prevenire o correggere lo spostamento mesiale dei denti, possono essere necessari trattamenti ortodontici, come l'utilizzo di apparecchiature fisse o mobili, o la collocazione di dispositivi di ritenzione per mantenere i denti nella loro posizione corretta.

In medicina, un "test per materiali" si riferisce a un'analisi di laboratorio condotta per determinare la presenza o l'assenza di specifici materiali o sostanze in un campione fornito. Questi test sono spesso utilizzati in ambito clinico, tossicologico e forense per identificare varie sostanze, come droghe, farmaci, prodotti chimici e altri composti presenti nel corpo umano o in campioni ambientali.

I test per materiali possono essere condotti utilizzando diverse tecniche analitiche, tra cui la cromatografia (ad esempio, gas o liquida), la spettrometria di massa, l'immunoassorbimento enzimatico (ELISA) e altri metodi chimici e biologici. Questi test possono fornire informazioni preziose per la diagnosi, il trattamento e la prevenzione delle malattie, nonché per indagini forensi e di sicurezza.

Esempi di test per materiali includono:

* Test delle urine per droghe o farmaci
* Test del sangue per alcol o sostanze chimiche
* Test dell'acqua o del suolo per la presenza di inquinanti o contaminanti
* Test dei tessuti corporei per la ricerca di patogeni o sostanze tossiche

In sintesi, i test per materiali sono analisi di laboratorio utilizzate per identificare e quantificare specifiche sostanze o composti in diversi tipi di campioni.

Il termine "progetto della dentiera" non è comunemente utilizzato nella medicina o odontoiatria come un singolo concetto. Tuttavia, il "progetto" si riferisce generalmente alla fase di pianificazione e progettazione di qualcosa, mentre una "dentiera" è una protesi rimovibile che sostituisce i denti mancanti in una o entrambe le mascelle.

Quando si parla del "progetto di una dentiera", ci si riferisce probabilmente alla fase di pianificazione e progettazione della creazione di una dentiera personalizzata per un paziente. Questo processo può includere la presa di impronte delle mascelle, la misurazione della distanza tra le mascelle, la selezione del materiale e del design della protesi, e la determinazione del numero e dell'orientamento dei denti finti.

L'obiettivo del progetto di una dentiera è quello di creare una protesi che si adatti bene alla bocca del paziente, sia funzionale per la masticazione e la pronuncia, e abbia un aspetto naturale. Il processo richiede competenze specialistiche in odontoiatria protesica e può coinvolgere diversi appuntamenti con il dentista o il protettista dentale.

La preparazione del canale radicolare, nota anche come shaping o sagomatura del canale radicolare, è un processo utilizzato nella pratica odontoiatrica durante il trattamento endodontico (devitalizzazione). Lo scopo di questa procedura è quello di dare forma al canale radicolare in modo che possa essere pulito e riempito in modo adeguato ed efficace.

Durante la preparazione del canale radicolare, strumenti manuali o meccanici vengono utilizzati per rimuovere la polpa necrotica, i tessuti infiammati e le batterie presenti all'interno del canale. Questo processo richiede la rimozione della dentina necrotica e contaminata, la creazione di un apice traboccante e l'allargamento del canale radicolare per consentire una perfetta penetrazione degli irriganti e dei materiali da otturazione.

La preparazione del canale radicolare deve essere eseguita con cura per evitare di danneggiare la struttura dentale sana o di creare delle perforazioni accidentali nel dente. Una preparazione adeguata del canale radicolare è fondamentale per il successo a lungo termine del trattamento endodontico, riducendo al minimo il rischio di recidiva dell'infezione o della formazione di una lesione periapicale.

La protesi dentaria parziale mobile, nota anche come removable partial denture (RPD), è un tipo di dispositivo protesico utilizzato in odontoiatria per sostituire uno o più denti mancanti in una sola arcata dentale. Si tratta di una protesi rimovibile, il che significa che può essere tolta e reinserita dal paziente stesso.

Un'RPD è composta da una base in resina acrilica o metallo, alla quale sono attaccate le dentiere artificiali, realizzate generalmente in resina o porcellana. La base si adatta alle gengive e al palato del paziente, mentre i dentiere artificiali riempiono gli spazi vuoti lasciati dai denti mancanti.

L'RPD è mantenuta in posizione grazie a degli attacchi o ganci metallici che si agganciano ai denti naturali rimanenti, offrendo stabilità e supporto alla protesi. Questo tipo di protesi è indicato quando mancano diversi denti, ma ci sono ancora sufficienti denti naturali per fornire un'ancoraggio adeguato.

L'RPD presenta vantaggi come il costo contenuto, la facilità di pulizia e la reversibilità del trattamento. Tuttavia, può richiedere un periodo di adattamento e può causare disagio o irritazione alle gengive durante i primi giorni di utilizzo. Inoltre, potrebbe essere necessario apportare modifiche alla protesi nel tempo a causa dei cambiamenti naturali delle gengive e dell'osso mascellare.

La protesi dentaria è un dispositivo medico utilizzato per ripristinare la funzione masticatoria, la fonazione e l'estetica del cavo orale in pazienti affetti da edentulismo parziale o totale. Si tratta di una struttura artificiale realizzata su misura, che può essere rimovibile o fissa, in grado di sostituire uno o più denti mancanti e, quando necessario, anche le porzioni residue di dente naturale (denti rotti o compromessi).

Le protesi dentarie removibili possono essere complete (per l'edentulismo totale) o parziali (per l'edentulismo parziale), e sono realizzate in resina acrilica o metallo-resina. Queste protesi vengono ancorate ai denti naturali adiacenti o agli impianti dentali, tramite ganci, attacchi o dispositivi di bloccaggio specifici.

Le protesi fisse, invece, sono cementate o avvitate su impianti endossei (dentatura implantare) e non possono essere rimosse dal paziente. Tra le principali tipologie di protesi fisse ricordiamo i ponti, i quali sostituiscono uno o più denti mancanti tramite la realizzazione di una struttura artificiale unita a due o più corone, che vengono cementate sui denti naturali adiacenti.

L'utilizzo di protesi dentarie può contribuire al miglioramento della qualità di vita del paziente, favorendo la masticazione, la deglutizione e la pronuncia corretta delle parole, oltre a ripristinare l'estetica del sorriso.

L'infiltrazione dentale è un procedimento terapeutico utilizzato in odontoiatria che consiste nell'introduzione di un agente medicamentoso all'interno della polpa o della zona periapicale di un dente. Questo trattamento viene eseguito al fine di promuovere la guarigione dei tessuti interni del dente o per ridurre il dolore e l'infiammazione associati a patologie dentali come carie profonde, pulpite o granulomi.

L'agente medicamentoso più comunemente utilizzato è un farmaco antinfiammatorio non steroideo (FANS) come l'articaid, che aiuta a ridurre il dolore e l'infiammazione. L'infiltrazione viene eseguita iniettando lentamente il farmaco all'interno del dente o della zona periapicale utilizzando una siringa e un ago sottile.

L'obiettivo dell'infiltrazione dentale è quello di fornire sollievo dal dolore e di promuovere la guarigione dei tessuti interni del dente, evitando così l'estrazione del dente danneggiato. Tuttavia, se la patologia dentale è troppo avanzata o se il trattamento non ha successo, potrebbe essere necessario ricorrere ad altre opzioni terapeutiche come la devitalizzazione o l'estrazione del dente.

Un'otturazione del canale radicolare, nota anche come terapia endodontica o trattamento del nervo, è un procedimento dentistico utilizzato per rimuovere l'infezione o l'infiammazione dal tessuto molle all'interno di un dente (noto come polpa dentale) e sigillare lo spazio per prevenire ulteriori infezioni. Questo processo viene eseguito quando il nervo del dente è danneggiato o morto a causa di carie profonde, traumi o fratture.

Durante l'otturazione del canale radicolare, il dentista rimuove la polpa dentale attraverso un accesso creato sulla superficie del dente. Successivamente, i canali radicolari vengono puliti, disinfettati e sagomati per accogliere il materiale di otturazione. Il materiale di otturazione, comunemente una guttaperca in gomma, viene quindi utilizzato per sigillare lo spazio all'interno del canale radicolare. Infine, il dente viene ricostruito con un'otturazione o una corona per ripristinarne la funzione e la forma originali.

L'obiettivo dell'otturazione del canale radicolare è quello di alleviare il dolore, prevenire l'ulteriore progressione dell'infezione e preservare la struttura dentale naturale. Questo trattamento può essere eseguito da un dentista generico o da un endodontista specializzato in problemi del tessuto molle dei denti.

La pulpite, in termini medici, si riferisce all'infiammazione della polpa della dentina, che è il tessuto molle presente all'interno del dente. La polpa contiene vasi sanguigni, nervi e tessuto connettivo. L'infiammazione può verificarsi a causa di una carie profonda, trauma o procedura dentale invasiva. I sintomi possono includere dolore spontaneo o persistente, sensibilità al caldo o al freddo, e talvolta gonfiore dei tessuti molli intorno al dente. Se non trattata, la pulpite può portare a un'infezione più grave nota come ascesso dentale. Il trattamento di solito prevede la terapia canalare, durante la quale la polpa infiammata o infetta viene rimossa, il canale radicolare pulito e sigillato.

La masticatione, nota anche come masticazione o masticazione, è un processo fisico che si verifica nella bocca e consiste nel triturare, schiacciare e mescolare il cibo con saliva per renderlo più facile da deglutire e digerire. Questo processo viene eseguito dalla masticazione dei denti e dall'aiuto dei muscoli della bocca. La masticatione è la prima fase della digestione meccanica, che continua nel tratto gastrointestinale. Durante la masticazione, il cibo viene anche lubrificato dalla saliva, che contiene enzimi digestivi come l'amilasi salivare, che iniziano il processo di digestione degli amidi.

I cementi dentali sono materiali utilizzati in odontoiatria per aderire o sigillare diversi tipi di restauri dentali, come corone, ponti e intarsi. Essi possono essere realizzati con una varietà di materiali, tra cui:

1. Cementi alla vetroionomero: questi cementi sono composti da una miscela di vetro ionomerico e polvere di quarzo. Sono indicati per l'uso su denti vitali e non vitali, poiché rilasciano fluoro e possono aiutare a prevenire la carie secondaria.
2. Cementi alla fosfato di zinco: questi cementi sono una miscela di polvere e liquido che contengono fosfato di zinco, calce e glicole polietilenico. Sono indicati per l'uso su denti non vitali e possono essere utilizzati con un isolamento umido o asciutto.
3. Cementi alla resina: questi cementi sono realizzati con resine acriliche o metacrilate e sono indicati per l'uso su denti vitali. Sono noti per la loro elevata resistenza alla flessione e alla compressione, ma possono essere difficili da rimuovere in caso di necessità di riparazione o sostituzione del restauro.
4. Cementi ioni mercurio: questi cementi contengono polvere e liquido che contengono ioni mercurio. Sono indicati per l'uso su denti non vitali e sono noti per la loro elevata resistenza alla flessione e alla compressione. Tuttavia, a causa della tossicità del mercurio, il loro utilizzo è stato limitato o vietato in alcuni paesi.

I cementi dentali devono aderire saldamente al dente e al restauro per prevenire l'infiltrazione di batteri e la formazione di carie secondaria. Devono anche essere biocompatibili e non causare irritazione o infiammazione dei tessuti circostanti.

Gli apparecchi ortodontici sono dispositivi progettati per allineare e correggere la posizione dei denti e dei mascellari. Questi apparecchi vengono utilizzati in ortodonzia, una branca dell'odontoiatria che si occupa della diagnosi, prevenzione e trattamento delle anomalie dentali e facciali.

Esistono diversi tipi di apparecchi ortodontici, tra cui:

1. Apparecchi fissi: questi apparecchi sono costituiti da staffe metalliche o ceramiche incollate sui denti e connessi da un filo metallico che viene periodicamente regolato dall'ortodontista per spostare gradualmente i denti nella posizione desiderata.
2. Apparecchi rimovibili: questi apparecchi possono essere rimossi dal paziente per mangiare, lavarsi i denti o per altre attività. Sono costituiti da un allineatore trasparente che si adatta sui denti e applica una pressione leggera per spostarli nella posizione desiderata.
3. Espansori palatali: questi apparecchi vengono utilizzati per allargare la parte superiore della mascella (palato). Sono costituiti da un dispositivo metallico che viene incollato alla parte posteriore dei denti superiori e connesso a una vite che viene ruotata periodicamente dall'ortodontista per allargare gradualmente il palato.
4. Apparecchi functional: questi apparecchi vengono utilizzati per correggere le anomalie della masticazione e dell'allineamento dei denti. Sono costituiti da due parti, una superiore e una inferiore, che si adattano sui denti superiori e inferiori e lavorano insieme per allineare i denti e correggere la posizione della mascella.

Gli apparecchi ortodontici vengono utilizzati per correggere una varietà di problemi dentali, tra cui il sovrapporsi dei denti, la malocclusione, la mancanza di spazio per i denti e altri problemi. Il trattamento con apparecchi ortodontici può durare da alcuni mesi a diversi anni, a seconda della gravità del problema e dell'età del paziente.

Msx1 (Homeobox protein Msx-1) è un fattore di trascrizione appartenente alla famiglia dei geni Msx, che sono homeobox genes che codificano per fattori di trascrizione importanti nello sviluppo embrionale e nella differenziazione cellulare.

Msx1 è espresso in vari tessuti durante lo sviluppo embrionale, inclusi l'ectoderma, il mesoderma e l'endoderma. Svolge un ruolo cruciale nello sviluppo della cresta neurale, nella morfogenesi dentale, nella differenziazione osteogenica e nella crescita dei capelli.

Msx1 regola l'espressione di altri geni attraverso il legame a specifiche sequenze di DNA all'interno delle loro regioni promotrici. Questa attività di binding può reprimere o attivare l'espressione del gene bersaglio, a seconda del contesto cellulare e dell'interazione con altri fattori di trascrizione.

Mutazioni nel gene Msx1 sono state associate a diverse condizioni patologiche, come la sindrome craniofaciale orofaciodigitale (OFDS), l'anodontia e la displasia mesomelica.

La placca dentale, nota anche come placca batterica orale, si riferisce a un film sottile e appiccicoso costituito da batteri e residui di cibo che si accumula naturalmente sulla superficie dei denti. Questa massa appiccicosa è composta principalmente da miliardi di batteri che vivono nella bocca ed è in grado di aderire fermamente alle superfici dei denti, specialmente nelle aree difficili da raggiungere con lo spazzolino, come la linea gengivale e i solchi tra i denti.

La placca dentale è trasparente o di colore leggermente bianco e può essere difficile da vedere ad occhio nudo, a meno che non si accumuli in quantità significative. Se non viene regolarmente rimossa attraverso una buona igiene orale, compreso lo spazzolamento due volte al giorno, l'uso di filo interdentale e il risciacquo con collutorio, la placca può causare diversi problemi dentali, come carie, gengivite e malattie parodontali.

I batteri presenti nella placca possono produrre acidi che erodono lo smalto dei denti, creando cavità. Inoltre, se la placca non viene rimossa, può indurirsi e calcificarsi, formando il tartaro, un materiale duro e poroso che si attacca saldamente ai denti e alle gengive. Il tartaro può irritare le gengive, provocando arrossamenti, sanguinamenti e infiammazioni, il primo stadio della malattia parodontale nota come gengivite.

Pertanto, è fondamentale mantenere una buona igiene orale per prevenire l'accumulo di placca dentale e preservare la salute dei denti e delle gengive.

L'Odontoiatria Forense è una branca della medicina legale che si occupa dell'applicazione delle conoscenze e delle metodologie odontoiatriche per scopi giudiziari. Essa include l'identificazione di individui, tramite l'analisi dei denti e delle strutture orali, in casi di morte di persona sconosciuta o di identità incerta; la valutazione delle lesioni orali e dentali per determinare l'età, la causa e la dinamica di traumi o lesioni; l'analisi dei reperti biologici orali per fornire prove in casi di abuso o negligenza medica; e la consulenza tecnico-legale in cause giudiziarie che riguardano questioni odontoiatriche. L'odontoiatria forense richiede una conoscenza approfondita dell'anatomia orale, della patologia dentale, delle tecniche di identificazione e di altri aspetti rilevanti per l'applicazione della legge.

Il sacco dentale, noto anche come "sacca periodontale", si riferisce a una struttura anatomica specializzata che circonda il legamento periodontale e la radice del dente. È una piccola tasca a forma di fazzoletto composta da membrane mucose e connettivali che ospitano i tessuti di supporto del dente, inclusi il legamento periodontale, l'osso alveolare e il cemento radicolare.

Il sacco dentale può allargarsi a causa dell'infiammazione gengivale o della malattia parodontale, causando la formazione di tasche parodontali più profonde tra la gengiva e il dente. Queste tasche possono accumulare placca e tartaro, portando a infezioni e alla distruzione dei tessuti di supporto del dente, eventualmente causando la mobilità o la perdita del dente.

Pertanto, una corretta igiene orale e visite regolari di controllo dal dentista sono fondamentali per prevenire l'infiammazione gengivale e mantenere la salute dei tessuti parodontali.

La radiografia bite-wing, nota anche come "survey bite-wing" o semplicemente "bite-wing", è un tipo comune di radiografia dentale utilizzata per individuare carie interdentali e lesioni ossee vicino alla parte superiore delle radici dei denti. Il paziente morde su un'apposita scheda con le lastre radiografiche incorporata, il che consente al tecnico radiologo di acquisire immagini della porzione posteriore (molare) e premolare di entrambe le arcate dentali superiori ed inferiori. Questa procedura fornisce una visione dettagliata dei denti e delle loro immediate vicinanze, facilitando la diagnosi precoce e il trattamento tempestivo delle condizioni orali patologiche. Le radiografie bite-wing sono generalmente raccomandate ogni 12-36 mesi, a seconda della salute orale generale del paziente e dei fattori di rischio specifici per le carie.

Le malattie periapicali sono condizioni patologiche che interessano i tessuti situati intorno alla parte apicale (estremità) della radice del dente, noti come tessuti periapicali. Queste malattie sono generalmente causate da infezioni batteriche che si diffondono dall'interno del dente attraverso il canale radicale fino ad arrivare ai tessuti periapicali.

Esistono due tipi principali di malattie periapicali:
- Ascesso periapicale: un accumulo localizzato di pus formatosi a causa dell'infezione batterica nella regione periapicale. I sintomi possono includere dolore spontaneo o provocato, gonfiore, sensibilità al tocco e difficoltà ad aprire la bocca.
- Granuloma periapicale: una lesione cronica che si sviluppa come conseguenza di un'infezione persistente nel canale radicale del dente. Non sempre provoca sintomi specifici, ma può causare dolore se la lesione si infiamma o si infetta.

Il trattamento delle malattie periapicali prevede di solito la terapia endodontica (devitalizzazione), che consiste nel rimuovere il tessuto pulpare infetto, disinfettare il canale radicale e sigillarlo per impedire la ri-contaminazione. In alcuni casi più complessi o avanzati, potrebbe essere necessario un intervento chirurgico per drenare l'ascesso o rimuovere la lesione granulomatosa.

La malocclusione è un termine dentale e ortodontico che si riferisce a una condizione in cui i denti superiori e inferiori non si incastrano correttamente quando la mascella è chiusa. Questa condizione può anche essere definita come un'errata occlusione o una cattiva masticazione.

Normalmente, i denti superiori dovrebbero leggermente sovrapporsi a quelli inferiori quando la bocca è chiusa. In una malocclusione, i denti possono essere allineati in modo improprio, ruotati, o addirittura mancanti, il che può causare problemi di masticazione, deglutizione e articolazione.

Le cause della malocclusione possono essere congenite, come palatoschisi, labbro leporino o palato ogivale, oppure acquisite, come abitudini viziate (come succhiarsi il pollice o utilizzare il ciuccio troppo a lungo), perdita prematura dei denti da latte, carie non trattate o lesioni facciali.

La malocclusione può essere classificata in base al tipo e alla gravità:

1. Classe I: il morso è normale, ma i denti sono disallineati o affollati.
2. Classe II: nota come overbite, la mascella superiore sporge troppo in avanti rispetto a quella inferiore.
3. Classe III: conosciuta come underbite, la mascella inferiore sporge davanti alla mascella superiore.

La malocclusione può essere trattata da un ortodontista attraverso l'utilizzo di apparecchiature ortodontiche, estrazioni dentali, interventi chirurgici o dispositivi di espansione palatale, a seconda della gravità e del tipo di malocclusione. Un trattamento tempestivo è essenziale per prevenire complicazioni future, come problemi di masticazione, difficoltà nella pulizia dei denti, problemi dell'articolazione temporomandibolare (ATM) e problemi estetici.

Amelogenin è una proteina importante nel processo di formazione dello smalto dei denti. Si tratta di una proteina fibrosa, solubile nell'acqua, che viene secreta dai cellule ameloblasti durante lo sviluppo del dente. Una volta secretata, l'amelogenin svolge un ruolo cruciale nella formazione della struttura dello smalto, guidando la mineralizzazione e l'organizzazione dei cristalli di idrossiapatite che compongono lo smalto.

Dopo la secrezione, l'amelogenin subisce una serie di modifiche post-traduzionali, come la tagliatura enzimatica e la degradazione, che ne permettono il ripiegamento e la formazione di complessi proteici. Questi complessi contribuiscono alla nucleazione e all'orientamento dei cristalli di idrossiapatite, determinando le proprietà meccaniche dello smalto finale.

Le mutazioni nel gene che codifica per l'amelogenina possono causare diverse malattie dentali, come l'ipoplasia dello smalto e la fluorosi dentale. Inoltre, l'amelogenina è stata identificata anche in altri tessuti al di fuori della cavità orale, come l'encefalo e il tessuto connettivo, dove potrebbe svolgere ruoli diversi da quelli nello smalto dentale.

'Non Translated' non è una definizione medica riconosciuta, poiché si riferisce più probabilmente a un contesto di traduzione o linguistico piuttosto che a uno strettamente medico. Tuttavia, in un contesto medico, "non tradotto" potrebbe essere usato per descrivere una situazione in cui i risultati di un test di laboratorio o di imaging non sono chiari o presentano anomalie che devono ancora essere interpretate o "tradotte" in termini di diagnosi o significato clinico. In altre parole, il medico potrebbe dire che i risultati del test non sono stati "tradotti" in una conclusione definitiva o in un piano di trattamento specifico.

L'arcata dentaria è un termine utilizzato in odontoiatria e in anatomia per descrivere l'allineamento e la disposizione dei denti nell'arcata superiore o inferiore della bocca. Più precisamente, si riferisce alla curva naturale che formano i denti quando visti dall'alto o dal basso.

Nell'arcata dentaria superiore, i denti incisivi laterali e centrali sono generalmente più anteriori, seguiti dagli canini, premolari e molari che si trovano in posizione più posteriore. Nell'arcata inferiore, l'allineamento è simile, con gli incisivi laterali e centrali che precedono canini, premolari e molari.

L'arcata dentaria è importante per la masticazione, la fonazione e l'estetica del viso. Eventuali malalignamenti o perdite di denti possono influenzare negativamente la funzione e l'aspetto dell'arcata dentaria, portando a problemi come la malocclusione o la perdita ossea.

La protesi dentaria fissa è un'opzione di trattamento odontoiatrico che viene utilizzata per ripristinare la funzione e l'estetica dei denti danneggiati o mancanti. A differenza della protesi dentaria mobile, la protesi fissa non può essere rimossa dal paziente.

Le protesi dentarie fisse possono essere realizzate in diversi materiali, come ceramica, porcellana, metallo o una combinazione di questi. Le opzioni più comuni di protesi dentaria fissa includono:

1. Corone dentali: coperture in porcellana o metallo che vengono cementate su un dente danneggiato per rafforzarlo e ripristinarne la forma e la funzione.
2. Ponti dentali: una protesi fissa che sostituisce uno o più denti mancanti, sostenuta da corone cementate su denti adiacenti sani.
3. Intarsi e otturazioni in ceramica: riempimenti in ceramica utilizzati per riparare denti danneggiati o cariati che richiedono una maggiore resistenza e durata rispetto agli intarsi in amalgama o composite.
4. Implantati dentali: viti in titanio inserite chirurgicamente nell'osso mascellare o mandibolare per sostituire la radice di un dente mancante, su cui può essere poi fissata una corona o un ponte.

Le protesi dentarie fisse offrono numerosi vantaggi rispetto a quelle mobili, tra cui una maggiore stabilità, comfort e facilità di manutenzione. Tuttavia, possono richiedere procedure più invasive e costose per essere installate. Il tipo di protesi fissa raccomandato dipenderà dalle esigenze individuali del paziente, compresa la gravità del danno o della perdita dei denti, nonché dalla salute generale della bocca e dello scheletro facciale.

In anatomia, le ossa mascellari si riferiscono a un paio di strutture ossee che formano la mascella superiore o massiccia. Ognuna delle due ossa mascellari contribuisce alla formazione della cavità orbitaria, del pavimento della cavità nasale e del palato duro. Inoltre, l'osso mascellare contiene i denti superiori (incisivi, canini, premolari e molari) ed è coinvolto nella funzione masticatoria.

L'osso mascellare è costituito da una porzione corpo e due processi: il processo zigomatico e il processo palatino. Il processo zigomatico si articola con l'osso zigomatico, mentre il processo palatino si unisce al suo omologo per formare il palato duro.

In sintesi, le ossa mascellari sono importanti strutture ossee che svolgono un ruolo cruciale nella funzione masticatoria, nell'articolazione facciale e nella formazione di varie cavità craniofacciali.

Un progetto di protesi dentaria è un piano dettagliato formulato da un professionista dentale qualificato, come un dentista o un odontotecnico, per la fabbricazione e l'installazione di una protesi dentaria. Una protesi dentaria è un dispositivo artificiale utilizzato per ripristinare la funzione masticatoria, l'aspetto estetico e a volte la fonazione, in seguito alla perdita di uno o più denti naturali.

Il progetto di protesi dentaria include una valutazione approfondita della situazione orale del paziente, comprese le condizioni dei tessuti molli e duri, la morfologia e l'occlusione dentale. Vengono inoltre considerate le esigenze funzionali, estetiche e personali del paziente.

Il progetto prevede la selezione del tipo di protesi più appropriato (corona, ponte, dente singolo o mobile totale/parziale), il materiale da utilizzare (ad esempio ceramica, resina composita, metallo o una combinazione di questi) e la tecnica di fabbricazione. Vengono inoltre prese le misure necessarie per garantire un adattamento preciso e confortevole della protesi alla bocca del paziente.

L'obiettivo principale di un progetto di protesi dentaria è quello di fornire al paziente una soluzione funzionale, durevole e confortevole che migliori la qualità della vita, ripristinando la capacità di masticare, parlare e sorridere con sicurezza ed efficienza.

L'indice parodontale è un parametro utilizzato in odontoiatria per valutare lo stato di salute dei tessuti di supporto del dente, noti come tessuto parodontale. Viene comunemente definito come la misura quantitativa della perdita di attacco clinico (CAL) e della profondità di sondaggio delle tasche parodontali intorno a tutti i denti di un paziente.

L'indice parodontale viene solitamente calcolato attraverso una visita dentistica completa, durante la quale il dentista o l'igienista dentale utilizza uno strumento chiamato sonda parodontale per misurare la profondità delle tasche parodontali in diversi punti intorno a ciascun dente. La sonda viene inserita delicatamente nella tasca parodontale, che è lo spazio tra il dente e il tessuto gengivale, fino alla resistenza della fibra cemento-amelare (punto di arresto).

Le misurazioni vengono solitamente prese in sei punti intorno a ciascun dente: mesialmente, distalmente, buccalmente e lingualmente/palatalmente. Le letture vengono quindi registrate come la distanza in millimetri dalla linea gengivale al punto di arresto della sonda.

L'indice parodontale viene utilizzato per monitorare lo stato di salute del tessuto parodontale e per rilevare eventuali segni di malattia parodontale, come la presenza di infiammazione o la perdita ossea. Un indice parodontale elevato può indicare un rischio maggiore di sviluppare malattie parodontali e può richiedere ulteriori valutazioni e trattamenti per prevenire danni permanenti ai tessuti di supporto del dente.

La fotografia dentale è un metodo di registrazione visiva utilizzato nella documentazione dei trattamenti odontoiatrici. Viene utilizzata per mostrare chiaramente la condizione orale del paziente, inclusi denti, gengive e tessuti circostanti. Ci sono diversi tipi di fotografie dentali, come:

1. Fotografia extraorale: vengono scattate fuori dalla bocca del paziente e includono ritratti facciali e profili per mostrare la relazione tra i denti e le strutture facciali.

2. Fotografia intraorale: vengono scattate all'interno della bocca del paziente e possono essere classificate in diverse sottocategorie, come:

a. Fotografia diretta: il dentista tiene la fotocamera nella propria mano e la dirige verso l'area da fotografare. Questo tipo di fotografia è utile per le riprese ravvicinate dei denti anteriori.

b. Fotografia indiretta: utilizza uno specchio per riflettere la luce e rendere visibile l'area da fotografare. Viene utilizzata principalmente per le riprese dei molari posteriori.

3. Fotografia endorale: viene eseguita attraverso l'uso di un dispositivo speciale, noto come unità endorale, che viene inserito all'interno della bocca del paziente per scattare foto dei denti posteriori e delle aree difficili da raggiungere.

Le fotografie dentali sono utilizzate a fini di documentazione, pianificazione del trattamento, comunicazione con i pazienti, pubblicità e ricerca scientifica. Possono anche essere utilizzate per monitorare i progressi dei trattamenti nel tempo e per scopi didattici.

La sensibilità dentinale, nota anche come "dolore dentinale", è una condizione comune che causa disagio o dolore alle persone quando consumano cibi o bevande caldi, freddi, acidi o zuccherati, o anche quando si inspirano aria fredda. Questa sensazione spiacevole si verifica a causa dell'esposizione della dentina, la parte interna del dente che contiene i tubuli microscopici pieni di terminazioni nervose.

Quando lo smalto dei denti si consuma o si erode, a causa di fattori come l'igiene orale scarsa, il bruxismo (digrignare i denti), l'uso di spazzolini duri o pasta dentifricia abrasiva, o il consumo eccessivo di cibi acidi, le parti superiori dei tubuli della dentina vengono esposte. Ciò permette ai trigger sensoriali come calore, freddo, acidità o zucchero di stimolare direttamente i nervi situati all'interno dei tubuli, provocando dolore o fastidio.

La sensibilità dentinale può essere trattata con vari metodi, tra cui l'uso di paste dentifricie desensibilizzanti, il ripristino dello smalto eroso con l'applicazione di fluoro o la sigillatura dei tubuli dentinali esposti. In casi più gravi, potrebbe essere necessario un trattamento professionale da parte di un dentista, come l'applicazione di una resina per sigillare i tubuli dentinali o la realizzazione di una corona per proteggere il dente sensibile.

L'amalgama dentale è un materiale comunemente utilizzato nella odontoiatria per la realizzazione di otturazioni (riempimenti) dei denti. Si tratta di una lega metallica, il cui componente principale è l'argento (circa il 75%), a cui vengono aggiunti altri metalli come lo stagno, il rame e lo zinco. La peculiarità di questo materiale deriva dalla sua composizione, che include anche una piccola quantità di mercurio (circa il 10-15%).

Il mercurio è utilizzato perché ha la capacità di legarsi chimicamente con gli altri metalli presenti nell'amalgama, creando un composto solido e stabile. Questa proprietà conferisce all'amalgama dentale una notevole resistenza alla compressione e alla corrosione, rendendolo adatto per riempire cavità profonde o soggette a forti masticazioni.

È importante sottolineare che l'amalgama dentale è stato ampiamente utilizzato in odontoiatria da oltre 150 anni e la sua sicurezza ed efficacia sono state validate da numerosi studi scientifici. Tuttavia, negli ultimi anni, sono stati sollevati alcuni dubbi riguardo alla tossicità del mercurio presente nell'amalgama dentale e al possibile rilascio di vapori durante la masticazione o la lavorazione del materiale.

Le attuali linee guida dell'Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS), dell'American Dental Association (ADA) e dell'Unione Europea considerano sicuro l'uso dell'amalgama dentale in pazienti adulti, mentre ne sconsigliano l'utilizzo nei bambini di età inferiore ai sei anni, nelle donne incinte o che allattano, e in pazienti con particolari sensibilità al mercurio.

In alternativa all'amalgama dentale, sono disponibili altri materiali da restauro come le resine composite, i cementi ioniomerici di vetro e l'oro, che possono essere utilizzati a seconda delle esigenze cliniche e personali del paziente.

Non esiste una definizione medica specifica chiamata "attacchi ortodontici". Il termine potrebbe essere stato utilizzato in modo improprio per descrivere qualcosa relativo all'ortodonzia, che è una specialità dell'odontoiatria che si occupa della correzione dei denti e delle mascelle che sono fuori allineamento.

Tuttavia, se si intende "attacco di apparecchio", potrebbe riferirsi al disagio o al dolore che alcune persone possono sperimentare dopo la installazione o l'aggiustamento del loro apparecchio ortodontico. Questo fastidio è temporaneo e può essere gestito con farmaci da banco per il dolore come il paracetamolo o l'ibuprofene.

Si consiglia di consultare un professionista sanitario qualificato, preferibilmente un ortodontista, per qualsiasi preoccupazione o domanda relativa all'ortodonzia o al trattamento con apparecchiature.

I cementi vetro-ionomeri sono materiali da restauro dentale utilizzati per l'adesione e il sigillamento dei denti. Sono una miscela di un vetro acido solubile in acqua e un polimero acido metacrilico. Questi cementi formano legami chimici con i tessuti dentali, fornendo una buona adesione e resistenza alla separazione.

I cementi vetro-ionomeri hanno diverse proprietà vantaggiose, come la capacità di rilasciare fluoro, il che li rende utili per la prevenzione della carie. Sono anche meno sensibili alla demineralizzazione e alla formazione di placca rispetto ad altri materiali da restauro dentale. Tuttavia, hanno una minore resistenza meccanica e durata rispetto ai compositi riempitivi.

I cementi vetro-ionomeri sono comunemente utilizzati per sigillare i solchi e le fosse dei denti, per il fissaggio di intarsi e corone, e come materiale da riempimento per piccole cavità. Sono anche utilizzati in alcune procedure endodontiche per sigillare la camera pulpare e il canale radicolare.

La gengivite è una forma lieve di malattia delle gengive caratterizzata dall'infiammazione del tessuto gengivale, la parte rosa della bocca che circonda i denti. Viene causata principalmente dalla placca batterica, un film appiccicoso e incolore che si forma costantemente sulla superficie dei denti. Se non viene regolarmente rimossa attraverso lo spazzolamento e l'uso del filo interdentale, la placca può provocare gengivite. I sintomi della gengivite possono includere gengive che sanguinano facilmente durante lo spazzolamento o il passaggio del filo interdentale, gengive rosse, gonfie o sensibili e alitosi persistenti. Se non trattata, la gengivite può peggiorare e portare a forme più gravi di malattia delle gengive, come la parodontite, che possono causare danni ai tessuti molli e alle ossa di supporto dei denti, portando infine alla perdita dei denti. La gengivite è generalmente reversibile con una buona igiene orale e trattamenti professionali se necessario.

L'idrossido di calcio è un composto chimico con la formula Ca(OH)2. In ambito medico, viene spesso definito come un agente basico (alcalino), utilizzato in vari settori della medicina. Ad esempio, può essere impiegato nel trattamento dell'iperfosfatemia nei pazienti con insufficienza renale cronica, poiché lega l'eccesso di fosfato presente nel sangue. Inoltre, viene talvolta utilizzato come agente antidolorifico e coagulante nelle procedure endodontiche (trattamenti canalari dei denti). Tuttavia, l'uso prolungato o eccessivo di idrossido di calcio può portare a effetti indesiderati, come l'alcalosi sistemica.

L'estetica dentale è una branca della odontoiatria che si occupa dell'aspetto estetico e del miglioramento della funzionalità dei denti e del sorriso del paziente. Essa include diverse procedure, come lo sbiancamento professionale dei denti, la ricostruzione o rivestimento di denti rotti o danneggiati, l'allineamento ortodontico dei denti storti o sovrapposti, il trattamento delle malocclusioni e la sostituzione di denti mancanti con impianti, ponti o protesi. L'obiettivo dell'estetica dentale è quello di migliorare l'aspetto del sorriso del paziente, aumentandone la fiducia e l'autostima, nonché di ripristinare la funzionalità dei denti per una corretta masticazione e fonazione.

In dentistry, an inlay is a type of dental restoration that is custom-made to fit into a specific part of a tooth, usually to replace a cavity or a damaged portion of the tooth. It is typically made from materials such as gold, porcelain, or composite resin and is created in a dental laboratory based on an impression taken of the prepared tooth.

Unlike a filling, which is molded into place directly in the mouth, an inlay is fabricated outside of the mouth and then cemented or bonded into place during a separate appointment. This makes it a more precise and durable restoration option for larger cavities or areas of damage that cannot be adequately filled with a traditional filling material.

Inlays are often used to restore teeth that have suffered moderate decay or trauma, as they can help to strengthen the tooth and prevent further damage. They are also a popular choice for cosmetic dentistry, as they can be made to match the color and shape of the surrounding teeth for a natural-looking result.

L'acido mordenzante dentario, noto anche come acido tartarico, è comunemente utilizzato in odontoiatria come agente mordenzante durante la preparazione di campioni di smalto dentale per l'esame microscopico. L'acido mordenzante dentario serve a decalcificare lo smalto, rendendolo traslucido e più facilmente visibile al microscopio. Questo processo consente agli odontoiatri e ai ricercatori di esaminare la struttura dello smalto e di identificare eventuali anomalie o lesioni.

L'acido mordenzante dentario è spesso utilizzato in combinazione con coloranti vitali, come l'eosina, per evidenziare le aree danneggiate dello smalto e della dentina. Questo metodo di colorazione differenziale consente una valutazione più precisa delle lesioni e dei cambiamenti strutturali a livello del dente.

È importante notare che l'uso dell'acido mordenzante dentario richiede cautela e competenza tecnica, poiché un'esposizione prolungata o una concentrazione eccessiva possono danneggiare lo smalto e la dentina. Pertanto, è fondamentale seguire le procedure standardizzate e utilizzare l'acido mordenzante dentario solo sotto la supervisione di un professionista sanitario qualificato.

In termini medici, le fissazioni parodontali si riferiscono a un metodo di trattamento utilizzato in odontoiatria e periodonzia per stabilizzare i denti che hanno perso una quantità significativa di supporto osseo a causa di malattie parodontali (gengivali) avanzate. Questo procedimento comporta l'inserimento di viti, chiodini o piastre in titanio nel osso alveolare circostante i denti interessati, con lo scopo di fornire una struttura artificiale per il supporto dei denti.

Le fissazioni parodontali possono essere raccomandate quando la malattia parodontale ha causato un'eccessiva mobilità dentale o quando i tessuti di supporto, come l'osso e il legamento parodontale, sono stati gravemente danneggiati. L'obiettivo principale di questo intervento è quello di prevenire la perdita dei denti, ripristinare la funzione masticatoria e migliorare l'estetica del sorriso.

Il processo di installazione delle fissazioni parodontali comporta una procedura chirurgica in cui il chirurgo odontoiatra solleva delicatamente i tessuti gengivali e posiziona l'impianto in titanio nell'osso alveolare. Una volta che l'impianto è stato fissato correttamente, i tessuti molli vengono riposizionati attorno all'impianto e suturati per guarire. Il processo di guarigione può richiedere diverse settimane o mesi, durante i quali l'osso circostante si fonderà con l'impianto in titanio, fornendo un ancoraggio stabile e duraturo.

È importante sottolineare che le fissazioni parodontali sono generalmente considerate come una soluzione di ultima istanza per i pazienti che hanno già tentato altri metodi di trattamento, come la terapia parodontale non chirurgica o il rialzo del seno mascellare. Prima di prendere in considerazione questo tipo di intervento, è necessario consultare un professionista dentale qualificato per discutere i potenziali rischi e benefici e determinare se le fissazioni parodontali sono la scelta terapeutica più appropriata per la propria situazione clinica.

La guttaperca è un materiale elastomerico, termoplastico e termoindurente, derivato dalla resina dell'albero del genere Palaquium, originario delle regioni del sud-est asiatico. Viene utilizzata in odontoiatria come materiale di riempimento per otturazioni endodontiche a causa della sua resistenza alla compressione e all'invecchiamento, nonché della sua capacità di sigillare efficacemente il canale radicolare. Tuttavia, l'uso della guttaperca è in declino a favore di materiali di riempimento più moderni e adesivi come i sigillanti epossidici e resinosi.

La guttaperca viene utilizzata anche in altri settori, come la produzione di articoli tecnici e industriali, grazie alle sue proprietà fisiche uniche. Tuttavia, l'estrazione della guttaperca dall'albero causa spesso danni irreversibili alla pianta, il che ha portato a preoccupazioni ambientali e alla ricerca di alternative sintetiche o derivate da fonti più sostenibili.

Gli agenti cariostatici sono sostanze che vengono utilizzate per prevenire o controllare la carie dentale. Essi agiscono in vari modi, come riducendo la crescita batterica nella bocca, neutralizzando gli acidi prodotti dai batteri o promuovendo il flusso di saliva che aiuta a proteggere i denti.

Esempi comuni di agenti cariostatici includono:

1. Fluoro: è l'agente cariostatico più comunemente usato. Il fluoro rafforza lo smalto dei denti, rendendoli più resistenti all'attacco acido dei batteri. È presente in molti dentifrici, collutori e sigillanti dentali.
2. Clorexidina: è un antisettico che uccide i batteri nella bocca. Viene spesso utilizzato come collutorio per controllare la placca e la gengivite. Tuttavia, il suo uso a lungo termine può causare macchie sui denti.
3. Xilitolo: è un dolcificante naturale che inibisce la crescita dei batteri della carie. È comunemente aggiunto ai chewing gum senza zucchero e ad altri prodotti alimentari.
4. Caseina: è una proteina del latte che forma un film protettivo sui denti, aiutandoli a resistere all'attacco acido dei batteri. Viene spesso aggiunta ai dentifrici per bambini.
5. Triclosan: è un antibatterico che riduce la crescita dei batteri nella bocca. È comunemente aggiunto ai dentifrici e ai collutori.

L'uso regolare di agenti cariostatici può aiutare a prevenire la carie dentale e mantenere una buona salute orale. Tuttavia, è importante ricordare che l'igiene orale regolare, compresa la spazzolatura due volte al giorno, l'uso del filo interdentale e le visite regolari dal dentista, sono fondamentali per mantenere una bocca sana.

Il tessuto periapicale, in terminologia medica e odontoiatrica, si riferisce alla zona di tessuto connettivo situata intorno all'apice della radice di un dente. Questa area include il legamento parodontale, l'osso alveolare e il cemento osseo circostante. Il tessuto periapicale svolge un ruolo importante nella salute dei denti, poiché supporta la struttura del dente e contribuisce alla sua stabilità. Inoltre, questo tessuto è soggetto a infiammazione e infezione se il canale radicale di un dente viene compromesso da carie profonda o da procedure endodontiche non riuscite, che possono portare a lesioni periapicali come granulomi o cisti.

"Sigillanti dei solchi e delle fessure" si riferisce a un trattamento preventivo utilizzato principalmente nei bambini per chiudere le piccole crepe e fessure nello smalto dei denti, note come "solchi e fissurazioni dello smalto". Questi difetti strutturali naturali nei denti possono accumulare facilmente batteri e detriti alimentari, portando a carie dentali.

I sigillanti sono comunemente composti da resine acriliche o metacrilati che vengono applicate liquide nello smalto dei denti e poi polimerizzate (indurite) con l'esposizione alla luce ultravioletta. Questo processo crea una barriera fisica tra la superficie del dente e l'ambiente orale, impedendo ai batteri e ai detriti alimentari di accumularsi nei solchi e nelle fessure.

L'applicazione dei sigillanti dei solchi e delle fessure è una procedura semplice e indolore che non richiede l'anestesia. Di solito viene eseguita da un dentista o da un igienista dentale dopo una pulizia professionale dei denti. I sigillanti possono durare diversi anni, ma devono essere controllati regolarmente per assicurarsi che siano integri e possano richiedere ritocchi o sostituzioni se si usurano o si danneggiano.

L'uso di sigillanti dei solchi e delle fessure è una strategia efficace per la prevenzione della carie dentale, in particolare per i bambini con denti profondamente solcati o fessurati. Tuttavia, non dovrebbero essere considerati un sostituto dell'igiene orale regolare e di una dieta equilibrata a basso contenuto di zuccheri.

Gli adesivi dentinali sono materiali utilizzati in odontoiatria per creare una connessione chimica e meccanica tra la struttura dentale (dente) e i materiali da restauro, come resine composite o intarsi. Questi adesivi aiutano a sigillare il dente e prevengono l'infiltrazione di batteri e sostanze che possono causare carie o altri problemi dentali.

Esistono diversi tipi di adesivi dentinali, tra cui:

1. Adesivi total etanti (TOT): questi adesivi rimuovono lo smalto e la dentina, esponendo le superfici idrofile che possono poi legarsi chimicamente ai monomeri presenti negli adesivi.
2. Adesivi parzial etanti (Para-TOT): questi adesivi lasciano una piccola quantità di smalto e dentina, mantenendo così la struttura del dente integra il più possibile.
3. Self-etching adhesives (SEA): questi adesivi combinano l'acid etching e l'applicazione dell'adesivo in un unico passaggio, rendendoli più semplici da usare rispetto ai TOT o Para-TOT.
4. Adesivi senza etch (etch-free adhesives): questi adesivi utilizzano una tecnologia diversa per creare la connessione con il dente, come l'utilizzo di ioni calcio e fosfato per formare un legame chimico con la dentina.

Gli adesivi dentinali sono importanti per garantire la durata e la resistenza dei restauri dentali, ma possono anche presentare alcuni svantaggi, come una ridotta resistenza alla degradazione nel tempo o una minore capacità di sigillare il dente rispetto ad altri metodi. Pertanto, è importante che l'odontoiatra scelga il tipo di adesivo più appropriato per ogni paziente e situazione clinica specifica.

La dentinogenesi è un processo biologico che si verifica durante lo sviluppo dei denti e consiste nella formazione della dentina, la parte principale del dente che si trova sotto lo smalto e sopra la polpa. La dentina contiene tubuli microscopici pieni di fibre nervose e vasi sanguigni che collegano la polpa con lo smalto e il cemento, consentendo la trasmissione degli stimoli sensoriali al sistema nervoso centrale.

La dentinogenesi è iniziata dalla secrezione della matrice organica da parte delle cellule odontoblastiche, che sono cellule specializzate derivanti dai tessuti mesenchimali del germe dentale. Queste cellule si allineano lungo il margine della polpa e secernono la matrice dentinale, che è composta principalmente da collagene di tipo I e proteoglicani. Successivamente, i cristalli di idrossiapatite vengono depositati nella matrice organica, portando alla mineralizzazione della dentina.

La dentinogenesi può essere divisa in due fasi principali: la fase di formazione primaria e la fase di formazione secondaria. La fase di formazione primaria avviene durante lo sviluppo del dente e termina con l'eruzione del dente nella cavità orale. Durante questa fase, le cellule odontoblastiche secernono continuamente la matrice dentinale e i cristalli di idrossiapatite vengono depositati, portando alla crescita della corona del dente.

La fase di formazione secondaria inizia dopo l'eruzione del dente e continua per tutta la vita dell'individuo. Durante questa fase, le cellule odontoblastiche continuano a secernere la matrice dentinale e i cristalli di idrossiapatite vengono depositati nella zona della polpa, portando alla crescita della radice del dente. Inoltre, la dentina secondaria viene prodotta in risposta all'usura o alla lesione del dente, come parte del processo di riparazione e rigenerazione dei tessuti dentali.

La dentinogenesi è regolata da una complessa interazione di fattori genetici, ormonali e ambientali. I difetti nella formazione della dentina possono portare a malattie come l'amelogenesis imperfecta e la dentinogenesis imperfecta, che sono caratterizzate da anomalie nello sviluppo dei tessuti duri del dente. La comprensione dei meccanismi molecolari della dentinogenesi può fornire informazioni importanti per lo sviluppo di nuove strategie terapeutiche per il trattamento delle malattie dentali.

L'ortodonzia correttiva è una specialità dell'odontoiatria che si occupa della diagnosi, della prevenzione e del trattamento delle anomalie dei denti e delle ossa facciali. Lo scopo principale dell'ortodonzia correttiva è quello di allineare i denti storti, chiudere gli spazi vuoti tra i denti, correggere le masticazioni alterate e migliorare l'aspetto estetico del sorriso.

Il trattamento ortodontico correttivo può prevedere l'uso di diversi dispositivi, come:

1. Apparecchiature ortodontiche fisse: composte da bande, fili e attacchi che vengono incollati sui denti e vengono regolati periodicamente dall'ortodontista per spostare gradualmente i denti nella posizione corretta.
2. Apparecchiature ortodontiche rimovibili: come gli allineatori trasparenti che si indossano sopra i denti e vengono sostituiti periodicamente con un nuovo set per spostare gradualmente i denti nella posizione corretta.
3. Espansori palatali: dispositivi fissi o rimovibili che vengono utilizzati per allargare l'arcata superiore dei denti e correggere le masticazioni alterate.
4. Apparecchiature di contenzione: utilizzate dopo il trattamento ortodontico attivo per mantenere i denti nella loro posizione corretta.

L'età ideale per iniziare il trattamento ortodontico è intorno ai 12 anni, quando la maggior parte dei denti permanenti sono già cresciuti, ma l'ortodonzia correttiva può essere effettuata anche in età adulta. Un corretto allineamento dei denti non solo migliora l'estetica del sorriso, ma rende anche più facile la pulizia dei denti e previene problemi come carie, malocclusione e usura prematura dei denti.

L'estrusione ortodontica è un tipo di movimento dentale controllato utilizzato in odontoiatria e ortodonzia. Si riferisce al processo di spostare un dente o più denti verso l'esterno, cioè fuori dalla linea gengivale o dell'osso alveolare, allungando così la corona clinica del dente.

Questa tecnica è comunemente utilizzata quando c'è insufficienza verticale dei tessuti parodontali (gengive e osso di supporto) a causa della perdita dell'osso o dell'erosione gengivale, che fa apparire i denti più corti. L'estrusione ortodontica può anche essere utilizzata per creare spazio aggiuntivo in situazioni di affollamento dentale o quando è necessario allineare un dente che è incluso (non erotto) nell'osso.

Il processo di estrusione ortodontica viene eseguito gradualmente, applicando una forza costante al dente con l'aiuto di apparecchiature ortodontiche speciali, come brackets e archi, per spostarlo lentamente nella posizione desiderata. Durante il trattamento, è importante mantenere una buona igiene orale e sottoporsi a controlli regolari per monitorare i progressi e apportare eventuali modifiche al piano di trattamento.

È fondamentale che l'estrusione ortodontica sia eseguita da un professionista qualificato, come un ortodontista, per garantire la sicurezza e l'efficacia del trattamento.

Le leghe dentali sono miscele di vari metalli utilizzate nella produzione di protesi dentarie, corone e ponti. Le leghe dentali più comuni contengono una combinazione di oro, platino, palladio, argento e rame. Alcune leghe possono anche includere zinco, indio o stagno.

Le leghe dentali sono progettate per avere determinate proprietà fisiche e meccaniche che le rendono adatte all'uso in applicazioni odontoiatriche. Queste proprietà includono:

1. Buona resistenza alla corrosione: Le leghe dentali devono essere resistenti alla corrosione da parte della saliva, dei batteri orali e di altri fattori ambientali presenti nella bocca.
2. Alta biocompatibilità: Le leghe dentali devono essere ben tollerate dai tessuti orali e non causare reazioni avverse o infiammazioni.
3. Buona lavorabilità: Le leghe dentali devono essere facilmente modellabili e lavorabili durante la produzione di protesi dentarie, corone e ponti.
4. Alta resistenza alla frattura: Le leghe dentali devono essere resistenti alla frattura e alla deformazione sotto carichi masticatori ripetuti.
5. Buona conducibilità termica ed elettrica: Le leghe dentali devono avere una buona conduttività termica ed elettrica per garantire il comfort del paziente durante il trattamento e l'uso di dispositivi come le protesi rimovibili.

Le leghe dentali sono soggette a rigide normative e standard di qualità per garantire la sicurezza ed efficacia dei dispositivi medici odontoiatrici.

L'endodonzia è una branca della odontoiatria che si occupa della morfologia, fisiologia e patologia dei tessuti interni del dente, compresi i vasi sanguigni e il nervo (pulpale), e delle loro terapie correlate. La procedura endodontica più comune è il trattamento del canale radicolare, che viene eseguito quando il tessuto pulpare si infiamma o si infetta a causa di carie profonde, traumi o altri danni ai denti. Questa procedura mira ad eliminare il tessuto infetto o infiammato, a disinfettare e a dare forma al canale radicolare, e quindi a sigillarlo ermeticamente per prevenire ulteriori infezioni. L'endodonzia può anche coinvolgere la rigenerazione dei tessuti pulpari o la chirurgia endodontica per trattare le complicanze persistenti dopo il trattamento del canale radicolare.

Un apparecchio ortodontico è un dispositivo progettato per allineare e correggere i denti disallineati, migliorando così la funzione masticatoria, la salute dentale generale e l'estetica del sorriso. Il progetto di un apparecchio ortodontico comporta una valutazione approfondita della situazione dentale e scheletrica del paziente, nonché dei suoi obiettivi estetici e funzionali.

Il processo di progettazione di un apparecchio ortodontico inizia con una diagnosi accurata delle malocclusioni o dei problemi dentali del paziente, che possono includere affollamento, morso incrociato, diastemi (spazi tra i denti), morsi profondi o aperti e sovrapposizioni. Queste condizioni vengono valutate attraverso l'esame fisico, le radiografie, le impronte dentali e talvolta la fotografia del viso e della bocca.

Dopo aver stabilito una diagnosi, il professionista ortodontico determinerà il tipo di apparecchio più appropriato per il paziente. Ci sono due tipi principali di apparecchi: fissi e rimovibili. Gli apparecchi fissi, come i brackets in acciaio inossidabile o ceramica incollati ai denti e uniti da un arco metallico, sono comunemente utilizzati per trattamenti più complessi. Gli apparecchi rimovibili, come gli allineatori trasparenti (come Invisalign), possono essere raccomandati per trattamenti meno complessi o per motivi estetici.

Una volta selezionato il tipo di apparecchio, l'ortodontista progetterà la disposizione e la forma degli elementi dell'apparecchio (ad esempio, brackets, bottoni, anelli) per ottenere i movimenti dentali desiderati. Per gli apparecchi rimovibili, come Invisalign, vengono create serie di allineatori personalizzati che il paziente deve indossare in sequenza per spostare gradualmente i denti nella posizione corretta.

Durante il trattamento, l'ortodontista monitorerà i progressi del paziente e apporta modifiche all'apparecchio se necessario. Una volta raggiunto l'obiettivo di trattamento, il professionista rimuoverà o disattiverà l'apparecchio e fornirà al paziente un apparecchio di ritenzione per mantenere i denti nella loro nuova posizione.

In sintesi, la progettazione di un apparecchio ortodontico comporta una valutazione approfondita della situazione dentale e facciale del paziente, seguita dalla selezione e personalizzazione dell'apparecchio appropriato per ottenere i movimenti dentali desiderati. Il processo richiede competenze specialistiche e una collaborazione continua tra il professionista ortodontico e il paziente per garantire risultati ottimali.

Una tasca periodontale si riferisce alla separazione o spazio tra il dente e il tessuto gengivale che circonda il dente. Normalmente, la profondità della tasca periodontale è di 1-3 millimetri. Tuttavia, quando la placca e il tartaro si accumulano intorno ai denti, i batteri possono causare infiammazione e infezione del tessuto gengivale, portando alla formazione di tasche periodontali più profonde.

Una tasca periodontale profonda è definita come una tasca con una profondità maggiore o uguale a 4 millimetri. Queste tasche possono essere difficili da pulire e mantenere igieniche, il che può portare a un'ulteriore progressione dell'infiammazione e della malattia gengivale.

La presenza di tasche periodontali profonde è spesso associata alla malattia parodontale, una condizione infiammatoria che colpisce i tessuti di supporto del dente, compresi l'osso alveolare e il legamento periodontale. Se non trattate, le tasche periodontali profonde possono portare a perdita ossea, mobilità dentale e infine alla perdita dei denti.

Pertanto, è importante monitorare regolarmente la salute delle gengive e della bocca e mantenere una buona igiene orale per prevenire la formazione di tasche periodontali profonde e ridurre il rischio di malattia parodontale.

La pulpotomia è un trattamento dentale endodontico comunemente eseguito su denti permanenti immature, sebbene possa anche essere eseguita su denti permanenti maturi in determinate circostanze. Consiste nell'rimuovere la polpa camerale danneggiata o infiammata della corona di un dente, mantenendo intatta la polpa radicolare vitale. Successivamente, il tessuto pulpare residuo viene sigillato con un materiale medicamentoso per promuovere la formazione di tessuto di granulazione e preservare la vitalità della polpa radicolare.

L'obiettivo principale della pulpotomia è mantenere la vitalità della polpa radicolare, che supporta il processo di continuazione dell'apice apicale e favorisce una corretta eruzione del dente. Questo procedimento viene eseguito principalmente su denti immature con carie profonde o traumi che hanno interessato la camera pulpare ma non hanno influenzato la polpa radicolare.

La pulpotomia è considerata un trattamento conservativo, poiché preserva la vitalità della polpa e mantiene la capacità del dente di ripararsi da solo. Tuttavia, se la polpa radicolare diventa infetta o danneggiata, potrebbe essere necessario eseguire un'apicectomia o un trattamento endodontico completo per rimuovere completamente la polpa e sigillare il canale radicolare.

La porcellana dentale è un materiale ceramico altamente biocompatibile, utilizzato in odontoiatria per la fabbricazione di corone, ponti, faccette e altri tipi di restauri dentali. Viene chiamata "porcellana" a causa della sua lucentezza e trasparenza simile alla porcellana vera.

La porcellana dentale è apprezzata per le sue proprietà estetiche, poiché può essere shaded per abbinare il colore dei denti naturali del paziente. Inoltre, riflette la luce in modo simile ai denti naturali e non assume colorazioni come altri materiali da restauro, come le resine composite.

La porcellana dentale è anche resistente alla corrosione e all'usura, il che la rende adatta per l'uso in ambienti soggetti a forze masticatorie elevate. Tuttavia, può essere fragile e suscettibile alla frattura se sottoposta a forze improvvise o intense. Per questo motivo, i restauri in porcellana dentale spesso richiedono una base di supporto in metallo o ceramica per rinforzarli.

In sintesi, la porcellana dentale è un materiale ceramico utilizzato in odontoiatria per creare restauri esteticamente piacevoli e resistenti all'usura, sebbene possa essere fragile e richiedere una base di supporto per rinforzarla.

Il bruxismo è una parafunzione, cioè un'attività muscolare involontaria e inconscia, che consiste nel digrignare o stringere i denti in modo eccessivo e protratto. Solitamente si verifica durante il sonno (bruxismo notturno), ma può anche presentarsi durante la veglia (bruxismo diurno).

Questa condizione può causare diversi disturbi, come dolore ai muscoli masticatori, sensibilità dentale, usura dei denti, mal di testa e limitazione funzionale dell'articolazione temporomandibolare (l'articolazione che connette la mandibola al cranio).

Le cause esatte del bruxismo non sono ancora completamente comprese, ma si ritiene che siano coinvolti fattori di stress e ansia, disturbi del sonno, abitudini viziate, disfunzioni dell'articolazione temporomandibolare e uso di sostanze come alcol, tabacco o caffeina.

Il trattamento del bruxismo può includere l'uso di un bite o una placca occlusale notturna per proteggere i denti dall'usura, tecniche di rilassamento e gestione dello stress, modifiche delle abitudini viziate e, in alcuni casi, farmaci specifici.

La perdita di osso alveolare, nota anche come riassorbimento osseo alveolare, si riferisce alla progressiva riduzione dell'altezza e della larghezza dell'osso alveolare che circonda i denti. Questo processo è spesso associato alla malattia parodontale, un'infezione delle gengive che può causare l'infiammazione dei tessuti di supporto del dente e, infine, la perdita dell'osso alveolare. Altri fattori che possono contribuire alla perdita di osso alveolare includono traumi dentali, protesi mal adattate, bruxismo (digrignamento dei denti) e carenze nutrizionali.

La perdita di osso alveolare può portare a una varietà di problemi dentali, tra cui mobilità dentale, recessione gengivale, cambiamenti nella masticazione e nell'aspetto del viso, e persino la perdita dei denti. Pertanto, è importante diagnosticare e trattare tempestivamente qualsiasi causa sottostante di perdita di osso alveolare per prevenire ulteriori complicazioni. I trattamenti possono includere la pulizia professionale delle tasche parodontali, il ripristino della funzione masticatoria con protesi dentarie ben adattate, e in alcuni casi, interventi chirurgici come innesti ossei o rigenerazione tissutale guidata.

La radiografia dentale digitale è un tipo di imaging radiologico utilizzato in odontoiatria per visualizzare le strutture dentali e facciali. A differenza delle tradizionali radiografie dentali su pellicola, la versione digitale utilizza un sensore elettronico al posto della pellicola. Il sensore converte i raggi X in una immagine digitale che può essere visualizzata istantaneamente sul computer.

Questo metodo presenta diversi vantaggi rispetto alla radiografia tradizionale, tra cui:

1. Maggiore precisione e qualità dell'immagine: le immagini digitali possono essere ingrandite, ridotte o manipolate per una migliore visualizzazione delle aree di interesse.
2. Minore esposizione ai raggi X: la dose di radiazioni è inferiore rispetto alle radiografie su pellicola, poiché il sensore elettronico è più sensibile alla luce.
3. Maggiore rapidità ed efficienza: non sono necessari tempi di sviluppo o stampa dell'immagine, rendendo il processo più veloce e meno dispendioso in termini di risorse.
4. Archiviazione e condivisione facilitata: le immagini digitali possono essere archiviate elettronicamente, facilmente duplicate e inviate ad altri specialisti se necessario.
5. Migliore comunicazione con il paziente: l'immagine digitale può essere mostrata al paziente direttamente sul monitor, favorendone la comprensione e la partecipazione alle decisioni terapeutiche.

La protesi dentaria fissa a legame di resina, nota anche come "corona adesiva" o "ponte adesivo", è un tipo di restauro protesico utilizzato in odontoiatria per ricostruire denti danneggiati o compromessi da carie, fratture o altre patologie.

Questa protesi si compone di due parti principali: il substrato, che può essere realizzato in diversi materiali come oro, ceramica o zirconia, e il rivestimento adesivo in resina composita. Il substrato viene sagomato per adattarsi perfettamente alla forma del dente danneggiato, mentre il rivestimento adesivo in resina composita serve a legare meccanicamente e chimicamente il substrato al dente naturale residuo.

La procedura di applicazione della protesi fissa a legame di resina prevede la preparazione del dente naturale, che consiste nella rimozione di una piccola quantità di smalto e dentina per creare un piano di appoggio uniforme e regolare. Successivamente, si applica uno strato di adesivo chimico sulla superficie preparata del dente, che serve a creare una connessione chimica tra il dente e la resina composita.

Infine, si posiziona il substrato sulla superficie preparata del dente e si polimerizza la resina composita per creare un legame meccanico e chimico tra il dente e la protesi. Questo tipo di protesi offre diversi vantaggi rispetto ad altre soluzioni protesiche, come una maggiore conservazione della struttura dentale naturale, una migliore estetica e una maggiore resistenza alla frattura.

Tuttavia, la durata della protesi fissa a legame di resina può variare in base a diversi fattori, come l'igiene orale del paziente, le abitudini alimentari e il tipo di materiale utilizzato per la realizzazione della protesi. Pertanto, è importante sottoporsi a controlli regolari dal proprio dentista per garantire la durata e l'efficacia della protesi nel tempo.

In medicina, il termine "silicati" si riferisce a composti che contengono silicio e ossigeno come principali componenti. Questi composti sono costituiti da unità di tetraedri di silicio-ossigeno (SiO4)2−, legate insieme in varie configurazioni.

I silicati sono ampiamente utilizzati in medicina e chirurgia per le loro proprietà fisiche e chimiche uniche. Ad esempio, alcuni tipi di silicati sono utilizzati come materiali da imballaggio per riempire cavità o difetti ossei a causa della loro biocompatibilità, stabilità e resistenza alla degradazione.

Tuttavia, l'uso di silicati in medicina non è privo di rischi. Alcuni tipi di silicati possono causare infiammazione locale o reazioni avverse del sistema immunitario se utilizzati come filler cutanei o per altri scopi. Inoltre, l'inalazione di polveri di silicati può causare malattie respiratorie croniche come la silicosi, una forma di fibrosi polmonare irreversibile.

Pertanto, l'uso di silicati in medicina richiede cautela e una buona comprensione delle loro proprietà e potenziali rischi associati.

La radiografia dentaria, nota anche come radiografia dentale o panoramica, è un tipo di imaging radiologico utilizzato in odontoiatria per visualizzare la struttura interna e la salute dei denti, delle ossa mascellari, dei tessuti molli circostanti e dei seni paranasali. Viene eseguita utilizzando un'apparecchiatura radiografica speciale che emette raggi X a bassa dose.

Esistono diversi tipi di radiografie dentarie, tra cui:

1. Radiografia periapicale: fornisce una vista dettagliata di un singolo dente e delle strutture circostanti, inclusa la radice e l'osso mascellare circostante.
2. Radiografia bite-wing: mostra i molari e i premolari superiori o inferiori su entrambi i lati della bocca, insieme alle gengive e all'osso mascellare circostanti. Viene utilizzata per rilevare carie interdentali, malattie delle gengive e altri problemi orali.
3. Radiografia panoramica: fornisce una vista a due dimensioni dell'intera bocca, compresi i denti, le articolazioni temporomandibolari, i seni paranasali e l'osso mascellare superiore e inferiore.

Le radiografie dentarie sono utilizzate per diagnosticare problemi orali come carie, malattie delle gengive, infezioni, tumori e cisti, nonché per pianificare trattamenti odontoiatrici come estrazioni dei denti, impianti dentali, ortodonzia e endodonzia.

Le resine acriliche sono materiali polimerici sintetici derivati dall'acrilato e metacrilato. Nella medicina, le resine acriliche vengono utilizzate principalmente nella odontoiatria e nella chirurgia maxillofacciale come materiale da restauro per otturazioni dentali, ricostruzioni ossee e riparazioni di fratture.

Le resine acriliche sono note per la loro facilità di manipolazione, resistenza alla compressione e all'abrasione, e buona stabilità del colore nel tempo. Tuttavia, possono presentare alcuni svantaggi come una minore resistenza alla flessione rispetto ad altri materiali da restauro dentale, e la possibilità di causare reazioni allergiche in alcune persone.

In generale, le resine acriliche sono considerate un'opzione sicura ed efficace per i restauri dentali e altre applicazioni mediche quando vengono utilizzate correttamente e secondo le linee guida appropriate.

In termini strettamente scientifici, i fossili non rientrano nella definizione di fenomeni o entità mediche. Tuttavia, in un contesto più ampio che riguarda l'anatomia e la paleontologia, i fossili possono essere definiti come i resti conservati di organismi viventi o dei loro segni diretti (impronte, tracce, tunnel, coproliti, ecc.) che si sono depositati in rocce sedimentarie e successivamente solidificate. I fossili forniscono informazioni cruciali sulla storia evolutiva della vita sulla Terra e possono occasionalmente avere implicazioni mediche o patologiche quando si studiano malattie antiche, lesioni o adattamenti evolutivi che possono contribuire alla comprensione delle condizioni mediche attuali.

La Ricostruzione Dentaria Provvisoria, nota anche come "restauro provvisorio", è una procedura dentistica temporanea che prevede la creazione e l'applicazione di un dispositivo medico protesico sul dente o sugli elementi dentari danneggiati, con lo scopo di ripristinarne la funzione, la forma ed estetica fino al completamento della fase definitiva del trattamento. Questa metodologia viene generalmente utilizzata in attesa della realizzazione e posizionamento di restauri permanenti, come corone o ponti, oppure dopo interventi chirurgici complessi, quali estrazioni dentarie complesse o rialzi di seno mascellare.

I materiali impiegati per le ricostruzioni dentarie provvisorie possono variare, tra cui: cementi acrilici autopolimerizzanti, resine composite, zirconio e metalli non preziosi. Tali materiali vengono selezionati sulla base della specifica situazione clinica del paziente, garantendo comfort, funzionalità ed estetica temporanea.

È fondamentale sottolineare che la ricostruzione dentaria provvisoria richiede cure e attenzioni adeguate da parte del paziente, come una corretta igiene orale domiciliare e visite di controllo periodiche dal proprio operatore sanitario, al fine di prevenire possibili complicanze o danni ai tessuti circostanti.

In medicina, il termine "proprietà superficiali" si riferisce alle caratteristiche fisiche e chimiche delle superfici dei materiali utilizzati in contatto con la pelle, le mucose o altre superfici del corpo. Queste proprietà possono influenzare il comfort, la sicurezza e l'efficacia di dispositivi medici, farmaci e altri prodotti sanitari.

Esempi di proprietà superficiali includono:

1. Rugosità: La rugosità della superficie può influenzare il comfort e la facilità di pulizia del dispositivo. Superfici più lisce possono essere più comode per il paziente, ma possono anche essere più difficili da pulire e disinfettare.
2. Idrofilia/idrofobia: La idrofilia o idrofobia della superficie può influenzare l'adesione delle proteine e dei microrganismi alla superficie. Superfici più idrofile tendono ad essere meno suscettibili all'adesione di proteine e microrganismi, il che può ridurre il rischio di infezione.
3. Energia superficiale: L'energia superficiale può influenzare l'adesione delle particelle e delle cellule alla superficie. Superfici con alta energia superficiale tendono ad avere una maggiore adesione di particelle e cellule, il che può essere vantaggioso in alcuni casi (ad esempio, per la promozione della guarigione delle ferite) ma dannoso in altri (ad esempio, per la prevenzione dell'infezione).
4. Carica superficiale: La carica superficiale può influenzare l'interazione tra la superficie e gli ioni o le molecole cariche nell'ambiente circostante. Superfici con carica positiva tendono ad attrarre molecole negative, mentre superfici con carica negativa tendono ad attrarre molecole positive.
5. Topografia della superficie: La topografia della superficie può influenzare la risposta cellulare alla superficie. Superfici lisce tendono a ridurre l'adesione delle cellule e la formazione di biofilm, mentre superfici ruvide tendono ad aumentarla.

In sintesi, le proprietà fisiche e chimiche della superficie possono influenzare significativamente l'interazione tra la superficie e il suo ambiente circostante, compresi i microrganismi e le cellule. La comprensione di queste proprietà può aiutare a progettare superfici con proprietà antimicrobiche o promuovere la guarigione delle ferite.

In terminologia medico-dentistica, i "pilastri dentali" si riferiscono ai denti utilizzati come supporti per la realizzazione di un protesi fissa. Questi denti vengono preparati in modo specifico per sostenere il carico funzionale e garantire la stabilità e la durata della protesi stessa. Solitamente, i pilastri dentali sono selezionati tra i denti posteriori, come premolari e molari, che presentano una maggiore superficie di contatto e possono sopportare meglio le forze masticatorie. Tuttavia, in alcuni casi, anche i denti anteriori possono essere impiegati come pilastri, a seconda delle condizioni cliniche individuali del paziente.

La preparazione dei pilastri dentali prevede la rimozione di una parte della struttura dentaria per creare spazi in cui alloggiare le corone protesiche. Questa procedura deve essere eseguita con cura e precisione, al fine di preservare il più possibile la salute del dente e garantire un'adeguata resistenza meccanica alla forza masticatoria.

La scelta dei pilastri dentali è un aspetto fondamentale nella pianificazione e realizzazione di una protesi fissa, poiché influisce sulla stabilità, la funzionalità e l'estetica del manufatto protesico. Pertanto, è essenziale che tale scelta sia basata su un'attenta valutazione clinica e radiografica dei denti e delle strutture parodontali di supporto, al fine di garantire il successo a lungo termine del trattamento protesico.

In termini medici, le resine epossidiche non hanno una definizione specifica come sistema o pratica clinica. Tuttavia, in un contesto più ampio di scienze della salute, le resine epossidiche possono riferirsi a un gruppo di polimeri sintetici utilizzati in vari settori, tra cui la produzione di dispositivi medici, protesi dentarie e materiali da imballaggio per prodotti farmaceutici.

Le resine epossidiche sono note per le loro proprietà meccaniche, termostabili e adesive superiori. Vengono create attraverso una reazione chimica nota come polimerizzazione di epossidi, che avviene quando un eposside (un gruppo funzionale a tre membri con atomii di carbonio e ossigeno) si combina con una ammina o un acido fenolo.

In ambito medico-dentistico, le resine epossidiche vengono utilizzate principalmente nella produzione di materiali compositi per otturazioni dentali, ricostruzioni coronarie dirette e ortodonzia. Sono anche comunemente usati come adesivi per legare i compositi ai tessuti dentali durante il processo di riparazione o restauro.

È importante notare che l'esposizione professionale alle resine epossidiche durante la manipolazione e la produzione può comportare rischi per la salute, come irritazioni della pelle e degli occhi, problemi respiratori e persino effetti cancerogeni a lungo termine. Pertanto, è fondamentale che i professionisti sanitari seguano le linee guida appropriate per la sicurezza sul lavoro quando si lavora con questi materiali.

La marginal adaptation dentale si riferisce al grado in cui una otturazione o un restauro dentale si adatta alla superficie della dentina e dello smalto del dente. Una marginal adaptation adeguata è fondamentale per prevenire l'infiltrazione di batteri e altri detriti sotto il restauro, che possono portare a carie secondarie, ipersensibilità dentinale o persino alla falla del restauro. Una marginal adaptation ideale dovrebbe essere priva di gap o overhang, con bordi lisci e ben contornati per garantire la massima resistenza meccanica e durata del restauro.

La fluorosi dentale è una condizione che si verifica quando un eccesso di fluoro viene consumato durante lo sviluppo dei denti, causando cambiamenti nell'aspetto esteriore del tessuto dentale. Di solito appare come macchie bianche sullo smalto dei denti, sebbene a dosi più elevate possa causare macchie marroni e superfici porose o ruvide. La fluorosi è generalmente classificata in base alla sua gravità: lieve, moderata o grave.

La forma lieve di fluorosi dentale può presentare piccole chiazzette bianche sulla superficie dello smalto. Nelle forme moderate, lo smalto ha macchie opache bianche più ampie e si possono notare anche striature. La fluorosi grave è caratterizzata da macchie marroni scure, superfici porose o ruvide e talvolta distruzione dello smalto.

La fluorosi non compromette la salute generale dei denti né causa dolore, ma può influenzare l'estetica del sorriso. È importante notare che la fluorosi si verifica solo durante lo sviluppo dei denti, quindi i bambini e gli adolescenti sono i più a rischio. Una corretta esposizione al fluoro previene la carie dentale senza causare fluorosi, sebbene un'eccessiva esposizione possa portare a questa condizione.

Una dentiera, nota anche come protesi dentale mobile, è un dispositivo protesico utilizzato per sostituire i denti mancanti. Viene realizzata su misura per adattarsi alla bocca del paziente e può essere rimossa per la pulizia e la manutenzione. Le protesi dentarie possono essere complete o parziali, a seconda del numero di denti che devono essere sostituiti. Quelle complete vengono utilizzate quando tutti i denti sono assenti, mentre quelle parziali vengono utilizzate quando alcuni denti naturali rimangono. Le protesi dentarie possono aiutare a migliorare la masticazione, la fonazione e l'estetica del sorriso.

Gli acidi fosforici sono una classe di composti chimici organici o inorganici che contengono gruppi funzionali di acido fosforico (-H2PO4). Nella loro forma inorganica, gli acidi fosforici sono ampiamente utilizzati nell'industria alimentare come conservanti, emulsionificanti e acidificanti. Sono indicati con il codice E E338 e possono essere trovati in una varietà di prodotti, tra cui bevande gassate, succhi di frutta, salse e condimenti.

Gli acidi fosforici possono anche essere presenti nell'organismo umano come parte dei processi metabolici. Ad esempio, l'acido fosforico è un componente importante delle molecole di ATP (adenosina trifosfato), che forniscono energia alle cellule del corpo.

Tuttavia, un consumo eccessivo di acidi fosforici può avere effetti negativi sulla salute, tra cui l'aumento del rischio di osteoporosi, malattie renali e calcificazione delle arterie. Pertanto, è importante limitare l'assunzione di acidi fosforici a livelli raccomandati per mantenere una buona salute.

La dentina secondaria è un tipo di dentina che si forma dopo la eruzione del dente e continua a formarsi durante tutta la vita. Si trova al di sotto della dentina primaria (o mantellare), che invece si forma durante lo sviluppo del dente.

La dentina secondaria è prodotta dagli odontoblasti, che sono cellule specializzate presenti nel tessuto pulpare (la polpa del dente). Gli odontoblasti secernono una matrice organica che poi mineralizza, formando la dentina.

La dentina secondaria ha una struttura leggermente diversa dalla dentina primaria: è più compatta e meno porosa, il che la rende più resistente alla compressione e alla flessione. Tuttavia, è anche meno trasparente della dentina primaria, il che può influenzare il colore del dente.

La formazione di dentina secondaria è un processo continuo che dipende da diversi fattori, come l'età, la salute generale e orale, e le abitudini di igiene orale. La sua formazione può essere stimolata da agenti esterni, come il contatto con sostanze acide o alcaline, o dall'attrito meccanico dovuto alla masticazione o allo spazzolamento dei denti.

In dentistry, toothpaste is not defined as a medical term per se, but rather as a dental hygiene product used in oral care. Toothpastes are generally formulated as a paste or gel that you apply to a toothbrush for the purpose of maintaining oral hygiene. They typically contain a variety of ingredients, including:

1. Abrasives: These help remove surface stains and dental plaque, polishing the tooth surface. Common abrasives include calcium carbonate, hydrated silica, and baking soda.
2. Fluorides: The most critical ingredient in toothpaste, fluoride helps strengthen tooth enamel and prevent tooth decay by promoting remineralization and inhibiting demineralization processes.
3. Humectants: These help keep the toothpaste moist and maintain its consistency. Common humectants include glycerin, sorbitol, and polyethylene glycol.
4. Detergents: These create foam and help remove food debris and bacteria from the mouth. Sodium lauryl sulfate is a common detergent found in toothpaste.
5. Thickening agents: These provide the desired texture and consistency of the toothpaste. Common thickening agents include carrageenan, xanthan gum, and bentonite clay.
6. Flavors and sweeteners: These make the toothpaste more palatable and enjoyable to use. Mint is a popular flavor, while saccharin and xylitol are common sweeteners used in toothpaste.
7. Preservatives and antimicrobials: These help extend the shelf life of the product and prevent bacterial growth. Examples include sodium benzoate, potassium sorbate, and essential oils.

It is important to choose a toothpaste that contains fluoride and has the American Dental Association (ADA) Seal of Acceptance, which ensures the product's safety and effectiveness in preventing cavities and maintaining oral health.

L'ipoclorito di sodio è una sostanza chimica comunemente nota come candeggina. Viene ampiamente utilizzato come disinfettante, agente sbiancante e deodorante. Nella sua forma commerciale, contiene solitamente una concentrazione del 5-6% di ipoclorito di sodio.

In ambito medico, l'ipoclorito di sodio viene spesso utilizzato come agente antisettico e decontaminante dell'ambiente. Ha proprietà ossidanti che possono distruggere batteri, virus, funghi e spore. Viene comunemente usato per la disinfezione delle superfici, l'eliminazione degli odori sgradevoli e il trattamento di infezioni della pelle come l'impetigo.

Tuttavia, è importante maneggiare l'ipoclorito di sodio con cura perché può causare irritazioni cutanee e oculari e, se ingerito o inalato in grandi quantità, può essere tossico.

I composti di calcio sono sale o esteri dell'acido carbossilico in cui uno o più gruppi idrossili (-OH) sono sostituiti dall'ione calcio (Ca2+). Il calcio è un elemento essenziale per il corpo umano e svolge un ruolo vitale in diverse funzioni biologiche, tra cui la mineralizzazione delle ossa e dei denti, la contrazione muscolare, la trasmissione degli impulsi nervosi e la coagulazione del sangue.

Alcuni composti di calcio comuni includono il carbonato di calcio (CaCO3), il solfato di calcio (CaSO4), il cloruro di calcio (CaCl2) e l'idrossido di calcio (Ca(OH)2). Il carbonato di calcio è il principale componente della roccia calcarea e del guscio delle conchiglie, mentre il solfato di calcio è noto come gesso ed è ampiamente utilizzato in medicina per formare intonaci per la riparazione delle fratture ossee. Il cloruro di calcio è un sale comunemente usato come additivo alimentare e nell'industria medica, mentre l'idrossido di calcio è impiegato nella produzione di cemento e come agente coagulante del sangue in alcuni farmaci.

In medicina, i composti di calcio possono essere utilizzati per trattare o prevenire carenze di calcio, iperkaliemia (elevati livelli di potassio nel sangue), ipocalcemia (bassi livelli di calcio nel sangue) e altre condizioni. Tuttavia, un consumo eccessivo di composti di calcio può portare a effetti avversi, come ipercalcemia (elevati livelli di calcio nel sangue), costipazione e calcoli renali.

La periodontite, nota anche come parodontite, è una grave forma di malattia gengivale che colpisce i tessuti molli e duri che circondano e sostengono i denti. Questa condizione è causata da batteri presenti nel biofilm orale (placca) che si accumulano intorno ai denti e alle gengive. Se non trattata, la periodontite può portare a complicazioni come il riassorbimento osseo, la mobilità dentale e persino alla perdita dei denti.

I sintomi della periodontite possono includere:

1. Arrossamento, gonfiore o sanguinamento delle gengive durante lo spazzolamento o il passaggio del filo interdentale.
2. Alitosi persistente o cattivo sapore in bocca.
3. Recessione gengivale, che fa apparire i denti più lunghi del solito.
4. Formazione di tasche profonde tra i denti e le gengive.
5. Cambiamenti nella posizione o mobilità dei denti.
6. Dolore o sensibilità ai denti e alle gengive.

Il trattamento della periodontite dipende dalla sua gravità e può variare da procedure di pulizia profonda (detartrasi e levigatura radicolare) a interventi chirurgici come la rigenerazione ossea guidata o l'innesto gengivale. Una corretta igiene orale, incluso lo spazzolamento regolare e il passaggio del filo interdentale, associate a visite dentistiche di routine per controlli e pulizie professionali, sono fondamentali per prevenire la malattia gengivale e mantenere una buona salute orale.

Una fistola dentale è un canale o un piccolo tunnel che si forma quando il pus dal dente infetto (solitamente a causa di carie profonda o infezione dell'endodonto) cerca un percorso per fuoriuscire. Questa fistola può apparire come una piccola protuberanza biancastra o giallastra sulla gengiva, spesso accompagnata da dolore, sensibilità, gonfiore e alito cattivo. Il pus contenuto nella fistola può anche drenare spontaneamente in bocca.

La fistola dentale è un tentativo del corpo di drenare l'infezione dal dente infetto. Tuttavia, senza il trattamento adeguato, l'infezione può diffondersi ad altre parti della testa e del collo, causando gravi complicazioni. Il trattamento della fistola dentale richiede di solito la rimozione della causa sottostante dell'infezione, che potrebbe essere una procedura di root canal o l'estrazione del dente infetto. Una volta trattato il problema sottostante, la fistola dovrebbe guarire da sola. In alcuni casi, può essere necessario un intervento chirurgico per chiudere la fistola dopo che l'infezione è stata risolta.

La microscopia elettronica a scansione (Scanning Electron Microscope - SEM) è una tecnica di microscopia che utilizza un fascio di elettroni per ottenere immagini ad alta risoluzione di superfici di campioni. Il fascio di elettroni viene focalizzato su un'area molto piccola del campione, scansionandolo a step successivi per creare un'immagine dettagliata dell'intera area.

Il SEM può fornire immagini ad altissima risoluzione, con dettagli fino a pochi nanometri, permettendo di visualizzare la morfologia e la topografia della superficie del campione. Inoltre, il SEM può anche essere utilizzato per analisi chimiche elementari dei campioni, attraverso l'utilizzo di spettrometria a dispersione di energia (EDS).

Questa tecnica è ampiamente utilizzata in diversi campi della ricerca scientifica e dell'industria, come la biologia, la fisica, la chimica, la material science, la nanotecnologia e l'elettronica.

Bisfenolo A-Glicidil Metacrilato (BPAM) è un composto chimico utilizzato principalmente come monomero nella produzione di plastiche e resine. È un liquido incolore con un leggero odore, solubile in acqua e alcool.

Non esiste una definizione medica specifica per "Bisfenolo A-Glicidil Metacrilato", poiché non è una sostanza utilizzata direttamente in medicina. Tuttavia, come altri composti chimici, può avere effetti sulla salute umana se si verifica un'esposizione eccessiva o prolungata.

L'esposizione al BPAM può avvenire attraverso l'inalazione, il contatto cutaneo o l'ingestione accidentale durante la produzione o l'uso di materiali che lo contengono. Alcuni studi hanno suggerito che l'esposizione a questo composto possa essere associata ad effetti avversi sulla salute, come danni al DNA, effetti neurotossici e alterazioni del sistema endocrino. Tuttavia, sono necessari ulteriori ricerche per confermare questi effetti e determinare i livelli di esposizione che possono essere considerati sicuri.

In generale, è importante limitare l'esposizione a sostanze chimiche potenzialmente dannose, comprese quelle utilizzate nella produzione di plastiche e resine, seguendo le linee guida e i regolamenti stabiliti dalle autorità sanitarie e ambientali.

In termini medici, i dinosauri non rientrano in una definizione specifica, poiché si riferiscono a un gruppo di rettili estinti che vissero durante l'era Mesozoica. Tuttavia, il termine "dinosauro" deriva dal greco e significa "lucertola terribile". I dinosauri erano una variegata classe di creature, alcune delle quali erbivore e altre carnivore, che si distinguevano per le loro dimensioni, dalle piccole taglie a quelle gigantesche. Si evolsero in molte forme diverse e abitarono diversi ambienti terrestri e acquatici. La loro estinzione di massa avvenne circa 65 milioni di anni fa, sebbene alcuni scienziati suggeriscano che alcune specie possano essere sopravvissute fino a tempi più recenti.

La statistica non parametrica è un ramo della statistica che include metodi e tecniche che non dipendono da alcuna assunzione sulla forma della distribuzione delle variabili casuali in studio. A differenza della statistica parametrica, che richiede la specificazione di una particolare distribuzione (come la normalità) e del suo parametro (come la media o la varianza), la statistica non parametrica è più flessibile e può essere applicata a una gamma più ampia di situazioni.

I metodi non parametrici sono particolarmente utili quando le assunzioni sulla distribuzione delle variabili non possono essere verificate o quando si sospetta che la distribuzione sia asimmetrica, contenga outlier o presenti altre forme insolite. Alcuni esempi di metodi non parametrici includono il test della mediana di Mann-Whitney, il test di Kruskal-Wallis, il test di Friedman, il test del segno e il test di Wilcoxon.

La statistica non parametrica può essere utilizzata per descrivere i dati, valutare le associazioni tra variabili e testare ipotesi statistiche. Tuttavia, a causa della loro minore potenza rispetto ai metodi parametrici equivalenti, i metodi non parametrici dovrebbero essere utilizzati solo quando è appropriato o necessario.

In termini medici, l'espressione "strumentazione odontoiatrica" si riferisce all'insieme degli strumenti e attrezzature specificamente progettati ed utilizzati nel campo dell'odontoiatria per la prevenzione, diagnosi e terapia delle patologie dentali e orali.

Tale strumentazione include una vasta gamma di oggetti, come:

1. Strumenti manuali: come specilli, sondini, scalpelli, mirror, pinze, spatole, curette, frese e turbine utilizzate per la rimozione del tartaro, la levigatura delle superfici radicolari, l'esplorazione orale e la preparazione dei denti per otturazioni o altre procedure.
2. Strumenti elettrici: come micromotori, contra-angolatori, piezosurgici e ultrasonici impiegati per la levigatura, la rimozione di tessuto duro e molle, la sezione dei denti e la disinfezione delle tasche parodontali.
3. Apparecchiature radiologiche: come sistemi RVG (Radiovisiografia), pannelli radiografici e sorgenti di raggi X utilizzati per l'acquisizione di immagini radiografiche bidimensionali o tridimensionali, necessarie per la diagnosi di patologie dentali ed orali.
4. Materiali odontoiatrici: come cementi, compositi, amalgami, ceramiche e resine utilizzati per la realizzazione di otturazioni, intarsi, corone, ponti e protesi.
5. Dispositivi di protezione individuale (DPI): come mascherine, guanti, camici, occhiali e cuffie, indossati dal personale odontoiatrico per garantire la sicurezza e l'igiene durante le procedure.
6. Attrezzature per l'anestesia: come siringhe, aghi e farmaci anestetici locali, utilizzati per controllare il dolore durante le procedure odontoiatriche.
7. Strumentario chirurgico: come bisturi, pinze, scalpelli, frese e lime, impiegati nelle procedure di chirurgia orale ed implantologia.
8. Sistemi per la sterilizzazione e la disinfezione: come autoclavi, camere a vapore e detergenti chimici, utilizzati per garantire la pulizia e la sterilità degli strumenti e delle superfici all'interno dello studio odontoiatrico.
9. Software di gestione dello studio: come programmi per la pianificazione e la fatturazione delle prestazioni, la gestione dei pazienti e l'archiviazione digitale dei documenti clinici.
10. Attrezzature per l'igiene orale domiciliare: come spazzolini da denti elettrici, filo interdentale, scovolini e collutori, raccomandati ai pazienti per mantenere una corretta igiene orale quotidiana.

La frase "Cure Dentistiche" si riferisce generalmente a un'ampia gamma di trattamenti, procedure ed interventi eseguiti per mantenere la salute dei denti e della bocca, prevenire le malattie dentali o curarle quando si presentano. Le cure dentistiche possono essere classificate in preventive, terapeutiche e chirurgiche, a seconda del loro scopo e della natura del trattamento.

1. Cure dentistiche preventive: queste procedure sono volte a prevenire l'insorgenza di problemi dentali o a rallentarne la progressione. Comprendono:

- Igiene orale professionale: pulizia dei denti e delle gengive per rimuovere placca, tartaro e batteri;
- Sigillature: applicazione di una resina sigillante sui solchi e le fossette dei molari per proteggere i denti dalla carie;
- Fluoroprofilassi: applicazione topica di fluoro per rinforzare lo smalto dentale e prevenire la carie;
- Istruzione sull'igiene orale domiciliare: educazione del paziente su come prendersi cura correttamente dei propri denti e della propria bocca a casa.

2. Cure dentistiche terapeutiche: queste procedure sono volte a trattare e ripristinare la funzione e l'estetica dei denti danneggiati o malati. Comprendono:

- Otturazioni: riempimento di cavità cariose con materiali come amalgama, composito o oro;
- Devitalizzazione (terapia canalare): rimozione della polpa infetta o infiammata all'interno del dente per alleviare il dolore e salvare il dente dall'estrazione;
- Endodonzia rigenerativa: tecniche avanzate per rigenerare la polpa dentale danneggiata o persa;
- Protesi fisse e mobili: ripristino della funzione masticatoria ed estetica con corone, ponti, protesi totali o parziali;
- Ortodonzia: trattamento dell'allineamento dentale e dei problemi scheletrici con apparecchi ortodontici fissi o rimovibili.

3. Cure dentistiche chirurgiche: queste procedure sono volte a trattare patologie orali complesse, traumi o estrazioni difficili. Comprendono:

- Estrazione dei denti del giudizio e di altri denti inclusi o danneggiati;
- Chirurgia parodontale: trattamento delle malattie gengivali avanzate, inclusa la rigenerazione ossea e tissutale;
- Implantologia dentale: inserimento di impianti endossei per il supporto di corone, ponti o protesi;
- Chirurgia estetica orale: procedure per migliorare l'aspetto del sorriso, come la levigatura delle radici e le gengivectomie.

I test per l'attività delle carie dentali sono procedure diagnostiche utilizzate per valutare e monitorare l'attività dei batteri che causano la carie dentale. Questi test possono aiutare a identificare i pazienti ad alto rischio di carie, nonché a valutare l'efficacia delle terapie preventive e degli interventi di trattamento.

Ci sono diversi tipi di test per l'attività delle carie dentali disponibili, tra cui:

1. Test della saliva: questi test misurano il livello di batteri cariogenici presenti nella saliva del paziente. Un campione di saliva viene raccolto e analizzato in laboratorio per determinare la quantità e il tipo di batteri presenti.
2. Test dei depositi di placca: questi test misurano il livello di attività enzimatica nei depositi di placca, che può essere un indicatore dell'attività cariosa. Un campione di placca viene raccolto dalla superficie della dentatura e analizzato in laboratorio.
3. Test dei biofilm: questi test misurano l'attività metabolica dei batteri presenti nei biofilm orali. Un campione di biofilm viene raccolto dalla superficie della dentatura e analizzato in laboratorio.
4. Test della demineralizzazione/rimineralizzazione: questi test misurano il tasso di perdita e guadagno di minerali nei denti, che può essere un indicatore dell'attività cariosa. Questi test possono essere eseguiti in vitro utilizzando campioni di smalto dentale o in vivo utilizzando imaging radiografico.

I risultati di questi test possono essere utilizzati per personalizzare i piani di trattamento e prevenzione delle carie dentali, nonché per monitorare l'efficacia degli interventi terapeutici. Tuttavia, è importante notare che la sensibilità e specificità di questi test possono variare, e che ulteriori ricerche sono necessarie per stabilire i loro ruoli nella gestione clinica delle carie dentali.

La perdita di attacco periondontale (PAL), nota anche come recessione gengivale, si riferisce a un'infiammazione e al conseguente ritiro delle gengive dalle radici dei denti. Ciò può esporre la superficie radicolare del dente, che è solitamente coperta dalla gengiva, rendendola più suscettibile alla sensibilità dentale, alla carie e ad altri problemi orali.

La PAL può essere causata da una varietà di fattori, tra cui la malattia parodontale (una grave infezione delle gengive e dei tessuti di supporto dei denti), una scarsa igiene orale, il fumo, il bruxismo (digrignare i denti durante il sonno), l'uso di determinati farmaci e la predisposizione genetica.

Il trattamento della PAL dipende dalla sua causa sottostante. Se è causata da malattia parodontale, il trattamento può includere la pulizia profonda dei denti e la terapia antibiotica. In casi più gravi, potrebbe essere necessario un intervento chirurgico per ripristinare i tessuti danneggiati.

È importante notare che la prevenzione è sempre la migliore strategia per mantenere una buona salute orale. Ciò include una corretta igiene orale, l'evitare di fumare e il sottoporsi a regolari controlli dentistici per rilevare eventuali problemi in modo tempestivo.

I fluoruri per uso topico sono composti del fluoro utilizzati nella forma di gel, dentifricio, collutorio o vernici per sigillare i denti. Vengono applicati direttamente sulla superficie dei denti per prevenire la carie. Il fluoro aiuta a rafforzare lo smalto dei denti e proteggerlo dagli acidi prodotti dai batteri presenti nella placca dentale, che altrimenti potrebbero causare la demineralizzazione dello smalto e portare alla carie.

L'applicazione topica di fluoruro può essere raccomandata per le persone a rischio elevato di carie o con una scarsa esposizione al fluoro nell'acqua potabile. Tuttavia, è importante utilizzare i prodotti a base di fluoruro secondo le istruzioni del dentista o del medico, poiché un uso eccessivo può causare fluorosi, una condizione che causa macchie bianche o marroni sui denti.

In termini medici, l'acciaio inossidabile si riferisce a un particolare tipo di acciaio che contiene almeno il 10-12% di cromo per massimizzarne la resistenza alla corrosione e all'ossidazione. Questa proprietà lo rende ideale per l'uso in ambienti medici, dove è importante prevenire la contaminazione batterica o la corrosione che potrebbe verificarsi con altri tipi di metallo.

L'acciaio inossidabile è comunemente utilizzato nella produzione di strumenti chirurgici, apparecchiature mediche e impianti come viti, piastre e protesi articolari. La sua superficie dura e liscia facilita anche la pulizia e la sterilizzazione, il che lo rende ancora più adatto per l'uso in ambienti sanitari.

Tuttavia, è importante notare che esistono diversi tipi di acciaio inossidabile con diverse proprietà fisiche e meccaniche, quindi la scelta dello specifico grado di acciaio inossidabile deve essere basata sulle esigenze specifiche dell'applicazione medica prevista.

Amelogenesis Imperfecta è una condizione genetica che colpisce lo sviluppo e la formazione dello smalto dei denti. Questa malattia può causare denti fragili, sensibili e di aspetto anomalo. I denti possono presentarsi giallastri o marroncini, avere una superficie irregolare e tendere a sbriciolarsi o consumarsi rapidamente.

L'Amelogenesi Imperfecta può essere classificata in diverse forme, a seconda dei sintomi specifici e della causa genetica sottostante. Alcune persone con questa condizione possono avere denti piccoli e disposti irregolarmente, mentre altre possono avere denti di dimensioni normali ma con una grave mancanza di smalto.

Questa malattia può causare problemi di masticazione, sensibilità ai cibi caldi o freddi e un aumentato rischio di carie dentale. Inoltre, l'aspetto estetico dei denti può avere un impatto negativo sulla qualità della vita delle persone affette da questa condizione.

Il trattamento dell'Amelogenesi Imperfecta dipende dalla gravità dei sintomi e può includere la ricostruzione o la protezione dei denti con corone o faccette, l'uso di fluoruri per prevenire la carie dentale e la gestione del dolore associato alla sensibilità dei denti. In alcuni casi, può essere necessario un intervento ortodontico per allineare i denti.

È importante sottolineare che l'Amelogenesi Imperfecta è una condizione genetica e che non esiste una cura nota per questa malattia. Tuttavia, con il trattamento appropriato, le persone affette da questa condizione possono mantenere una buona igiene orale e prevenire complicanze come la carie dentale e l'infezione.

L'ortodonzia è una specialità della medicina dentaria che si occupa della diagnosi, prevenzione e trattamento delle anomalie dei denti e delle ossa mascellari. L'obiettivo principale dell'ortodonzia è quello di allineare i denti in modo corretto per migliorare la funzione masticatoria, la salute orale generale e l'estetica del sorriso.

Il trattamento ortodontico può prevedere l'uso di apparecchiature fisse o rimovibili, come ad esempio i classici "apparecchi" in metallo o in ceramica, i dispositivi di allineamento invisibili (come Invisalign), le placche di espansione palatale o i dispositivi di contenzione.

L'ortodontista è il professionista sanitario specializzato nella pratica dell'ortodonzia, che ha completato una formazione aggiuntiva dopo la laurea in odontoiatria per acquisire competenze specifiche nel campo dell'allineamento dei denti e delle ossa mascellari.

È importante sottolineare che l'ortodonzia non si limita solo a migliorare l'aspetto estetico del sorriso, ma ha anche un ruolo fondamentale nel prevenire problemi di salute orale come carie, malattie delle gengive e usura prematura dei denti. Inoltre, può contribuire a migliorare la respirazione notturna, la deglutizione e la fonazione.

In termini medici, lo "stress meccanico" si riferisce alla deformazione o sforzo applicato alle strutture corporee, che ne altera la forma o le proprietà fisiche. Questo tipo di stress può essere causato da forze esterne come pressione, trazione, torsione o compressione, e può influenzare diversi tessuti e organi, tra cui muscoli, ossa, articolazioni, vasi sanguigni e organi interni.

A seconda dell'intensità e della durata dello stress meccanico, il corpo può rispondere in modi diversi. Un breve periodo di stress meccanico può stimolare una risposta adattativa che aiuta a rafforzare i tessuti interessati. Tuttavia, se lo stress meccanico è prolungato o particolarmente intenso, può portare a lesioni, infiammazioni e persino a danni permanenti.

Esempi di stress meccanici comprendono l'usura delle articolazioni dovuta all'invecchiamento o all'attività fisica intensa, la pressione sanguigna elevata che danneggia i vasi sanguigni, e le forze di impatto durante un incidente automobilistico che possono causare fratture ossee.

L'esposizione della polpa dentale si riferisce a una condizione in cui la polpa dei denti, che contiene vasi sanguigni, nervi e tessuto connettivo, viene esposta a causa di lesioni o malattie gengivali. Ciò può verificarsi quando lo strato protettivo di smalto e dentina che ricopre la polpa si consuma o si danneggia, lasciando la polpa vulnerabile all'esposizione all'ambiente orale.

L'esposizione della polpa dentale può causare sensibilità dentale, dolore acuto o cronico, e aumentato rischio di infezione e carie. Le cause comuni dell'esposizione della polpa dentale includono la recessione gengivale, l'usura dello smalto, lesioni traumatiche, bruxismo (digrignamento dei denti), e procedure dentistiche invasive come otturazioni o estrazioni.

Il trattamento dell'esposizione della polpa dentale dipende dalla causa sottostante. Può includere l'applicazione di fluoruro per rafforzare lo smalto, la ricostruzione dello strato di smalto e dentina con materiali compositi o corone, o la devitalizzazione del dente se la polpa è gravemente danneggiata o infetta. Prevenire l'esposizione della polpa dentale richiede una buona igiene orale, visite regolari dal dentista, e la protezione dei denti da lesioni o usura eccessiva.

L'apexificazione è un processo terapeutico utilizzato in odontoiatria, più precisamente in endodonzia, per la gestione delle radici dentali con apice aperto o necrotico. Questo trattamento viene eseguito quando il tessuto pulpare (nervo) di un dente è danneggiato o morto, e l'apice della radice non è ancora formato o sigillato in modo adeguato.

Il processo di apexificazione prevede la stimolazione dell'odontoblasti residui (cellule responsabili della formazione del dentina) per indurre la deposizione di tessuto minerale duro all'apice della radice, creando così una barriera artificiale che impedisce la diffusione di batteri e tossine nel tessuto osseo circostante.

Il materiale più comunemente utilizzato per l'apexificazione è il biossido di calcio (MTA - Mineral Trioxide Aggregate), che ha dimostrato di essere altamente biocompatibile e in grado di promuovere la formazione di tessuto mineralizzato.

L'obiettivo dell'apexificazione è quello di preservare il dente, prevenendo l'estrazione e consentendo al paziente di mantenere la funzione masticatoria e l'estetica del sorriso.

Un odontoma è un tipo di tumore benigno che si sviluppa nell'osso mascellare o mandibolare, originato dai tessuti mesenchimali della polpa dentale. Si tratta di una crescita lenta e non invasiva che raramente causa sintomi clinicamente significativi.

Esistono due tipi principali di odontomi:

1. Composto: questo tipo è costituito da più denti normalmente formati, ma di dimensioni ridotte, disposti in modo irregolare all'interno di una capsula fibrosa.
2. Complex: questo tipo non ha alcuna forma dentale riconoscibile e consiste in un ammasso disorganizzato di tessuto duro simile a dentina e smalto, circondato da una capsula fibrosa.

Gli odontomi sono generalmente diagnosticati durante esami radiografici per altri motivi, poiché spesso non causano sintomi. Tuttavia, in alcuni casi possono provocare disturbi come dolore, gonfiore o infezione se si sviluppano all'interno di un dente vitale o se bloccano lo sviluppo di altri denti.

Il trattamento dell'odontoma prevede solitamente l'estrazione chirurgica della lesione, seguita da una rigenerazione ossea e dalla riabilitazione protesica se necessario. L'asportazione tempestiva dell'odontoma può prevenire complicazioni future come la carie o la malocclusione dentale.

I dentifrici sono paste, polveri o gel utilizzati per la pulizia dei denti durante lo spazzolamento. Di solito contengono abrasivi leggeri per aiutare a rimuovere la placca e la macchia superficiale dai denti, agenti schiumogeni per favorire la diffusione del dentifricio in bocca e fluoruro per aiutare a prevenire la carie. Alcuni dentifrici possono anche contenere ingredienti aggiuntivi come enzimi, agenti antibatterici o sostanze aromatizzanti per fornire ulteriori benefici per la salute orale. Tuttavia, è importante notare che l'efficacia di questi ingredienti aggiuntivi può variare e potrebbe non essere sufficientemente supportata dalla ricerca scientifica. In generale, i dentifrici devono essere utilizzati in combinazione con una buona igiene orale, compreso lo spazzolamento regolare dei denti e l'uso della sete dentaria per mantenere una buona salute orale.

Gli impianti dentari sono dispositivi protesici utilizzati in odontoiatria per sostituire radici dentali mancanti. Essenzialmente, si tratta di piccoli perni realizzati in titanio che vengono inseriti chirurgicamente nell'osso della mascella o della mandibola. Gli impianti dentari forniscono un ancoraggio affidabile per le protesi, come corone, ponti o apparecchiature complete mobili, che vengono poi fissate agli impianti stessi.

Il processo di inserimento degli impianti dentali prevede due fasi principali: durante la prima fase, l'impianto viene posizionato chirurgicamente nell'osso alveolare; successivamente, si attende un periodo di guarigione di diverse settimane o mesi, affinché l'osso cresca intorno all'impianto e lo integri stabilmente (un processo noto come osteointegrazione).

Nella seconda fase, viene montata la protesi sull'impianto. Questa procedura può essere eseguita mediante viti di connessione che fuoriescono dalla gengiva o tramite connettori interni che rimangono al di sotto della linea gengivale.

Gli impianti dentari offrono diversi vantaggi rispetto ad altre opzioni protesiche, tra cui un'elevata stabilità e comfort, una maggiore masticazione efficace e una migliore estetica del sorriso. Tuttavia, possono presentare alcuni rischi e complicanze, come infezioni, rigetti o lesioni nervose, pertanto è fondamentale che siano eseguiti da professionisti qualificati e con esperienza nel campo dell'implantologia dentale.

In dentistry, 'deterioramento di ricostruzione dentaria' si riferisce alla condizione in cui una precedente otturazione, corona, ponticello o altro restauro dentale subisce un danneggiamento, una carie o una frattura. Questo può verificarsi a causa di vari fattori, come una scarsa igiene orale, masticazione di cibi duri, traumi dentali o wear and tear naturali nel tempo. Il deterioramento della ricostruzione dentaria può portare a sintomi quali sensibilità dentale, dolore durante la masticazione e l'aspetto inestetico del dente. Potrebbe essere necessario un trattamento di follow-up, come una nuova otturazione o corona, per ripristinare la funzione e l'aspetto del dente.

Zinc Oxide-Eugenol Cement, noto anche come zinco ossido-eugenolo, è un materiale da restauro dentale comunemente usato per otturazioni temporanee e definitive. È una miscela di ossido di zinco, eugenolo (olio dell'albero della noce moscata), glicerina e polietilenglicole.

L'ossido di zinco fornisce resistenza e durezza alla miscela, mentre l'eugenolo ha proprietà antibatteriche e analgesiche. La glicerina e il polietilenglicole vengono aggiunti per migliorare la lavorabilità e le proprietà di presa del cemento.

Questo materiale è indicato per l'uso in restauri diretti e indiretti, come ad esempio nella realizzazione di ponti e corone provvisori. È anche comunemente usato come base sotto i sigillanti dei solchi e come isolante tra i denti e le protesi rimovibili.

Tuttavia, l'uso a lungo termine di zinco ossido-eugenolo come materiale da otturazione definitivo non è raccomandato a causa della sua scarsa resistenza all'usura e alla capacità di sigillare i denti. Inoltre, l'eugenolo può causare irritazione gengivale in alcune persone.

La permeabilità dello smalto dentale si riferisce alla capacità dello smalto, il tessuto duro esterno dei denti, di permettere il passaggio di sostanze chimiche attraverso di esso. Lo smalto dentale è composto principalmente da idrossiapatite, un minerale che conferisce durezza e resistenza al dente. Tuttavia, lo smalto non è completamente impermeabile e può consentire la diffusione di sostanze chimiche, come acidi, fluoruri e altre molecole organiche, all'interno dello smalto.

L'esposizione prolungata o ripetuta a sostanze acide, come quelle presenti in bevande gassate, succhi di frutta e alimenti acidi, può erodere lo smalto e aumentare la permeabilità, rendendo i denti più suscettibili alla carie dentale e ad altri problemi orali. D'altro canto, l'applicazione topica di fluoruri può ridurre la permeabilità dello smalto, rafforzandone la struttura e proteggendolo dalla demineralizzazione.

È importante notare che un aumento della permeabilità dello smalto dentale può anche verificarsi a seguito di lesioni o patologie che colpiscono lo smalto, come l'ipoplasia dello smalto o la fluorosi dentaria, che possono indebolire la struttura dello smalto e renderlo più vulnerabile alle sostanze chimiche aggressive.

In medicina, "resistenza al taglio" si riferisce alla capacità dei tessuti biologici di resistere alla lacerazione o al taglio. Questa proprietà è determinata dalla composizione e dall'organizzazione delle fibre presenti nei tessuti. Ad esempio, i tessuti con una maggiore concentrazione di collagene, come la pelle e le pareti dei vasi sanguigni, tendono ad avere una resistenza al taglio più elevata rispetto ad altri tessuti.

La resistenza al taglio è un parametro importante in diversi campi della medicina, tra cui la chirurgia e la traumatologia. Nella chirurgia, la resistenza al taglio può influenzare la facilità con cui i chirurghi possono effettuare incisioni e suturare i tessuti. Nella traumatologia, la resistenza al taglio può influenzare la gravità delle lesioni causate da traumi fisici, come incidenti stradali o ferite da arma da fuoco.

E' importante notare che la resistenza al taglio non deve essere confusa con la resistenza alla trazione, che si riferisce alla capacità dei tessuti di resistere alla forza che tende a separarli o allungarli.

L'Microtomografia a Raggi X (micro-CT) è una tecnica di imaging non distruttiva che utilizza raggi X per acquisire immagini dettagliate e tridimensionali di campioni interni su scala microscopica. Questa tecnica è ampiamente utilizzata in diversi campi, tra cui la biologia, la medicina, la geologia e l'ingegneria, per studiare la struttura, la morfologia e le proprietà funzionali di materiali e tessuti.

Nel processo di micro-CT, il campione viene posto su un piattello rotante all'interno di un tubo a raggi X. Un fascio collimato di raggi X viene fatto passare attraverso il campione, producendo una proiezione radiografica dell'ombra del campione su un rilevatore bidimensionale posto dall'altra parte del campione. Ruotando il campione di un angolo incrementale e acquisendo una serie di proiezioni radiografiche da diverse angolazioni, è possibile ricostruire un'immagine tridimensionale ad alta risoluzione del campione utilizzando algoritmi di ricostruzione tomografica.

La micro-CT offre una serie di vantaggi rispetto ad altre tecniche di imaging, tra cui la capacità di acquisire immagini dettagliate di strutture interne senza dover danneggiare o distruggere il campione. Inoltre, la micro-CT può essere utilizzata per studiare la morfologia e le proprietà funzionali dei tessuti biologici e dei materiali ingegneristici con una risoluzione spaziale elevata, rendendola uno strumento prezioso per la ricerca di base e applicata.

La solubilità dello smalto dentale si riferisce alla capacità delle sostanze chimiche, come gli acidi, di dissolvere o sciogliere lo smalto dentale. Lo smalto dentale è la parte dura e minerale della superficie del dente che fornisce una protezione naturale ai denti. È composto principalmente da idrossiapatite, un minerale a base di calcio.

Quando lo smalto entra in contatto con sostanze acide, come quelle presenti nei cibi e bevande acide o nell'acido gastrico durante il reflusso acido, l'idrossiapatite può dissolversi, portando alla perdita di minerali dallo smalto. Questo processo è noto come demineralizzazione e può indebolire lo smalto, rendendolo più suscettibile alle carie e all'erosione dentale.

Tuttavia, il processo di demineralizzazione può essere bilanciato dalla rimineralizzazione, che si verifica quando i minerali vengono ripristinati nello smalto attraverso la saliva o l'uso di fluoro. La solubilità dello smalto dentale è quindi un fattore importante nella salute dei denti e nella prevenzione delle carie.

L'incappucciamento della polpa dentaria, noto anche come pulpite reversibile o iperemia pulpare, si riferisce a una condizione in cui la polpa del dente, che contiene vasi sanguigni, nervi e tessuto connettivo, diventa gonfia e infiammata a causa dell'esposizione allo stimolo irritante. Questo stimolo può essere causato da carie profonde, traumi dentali o procedure dentistiche invasive.

Nell'incappucciamento della polpa dentaria, la polpa non è ancora danneggiata in modo irreversibile e può guarire se il fattore irritante viene rimosso tempestivamente. Il trattamento di solito prevede la pulizia e la sigillatura del canale radicolare per proteggere la polpa dai futuri stimoli irritanti. Se l'infiammazione non viene trattata, può portare a una pulpite irreversibile o ad un'infezione più grave che può danneggiare i tessuti circostanti e richiedere un trattamento più invasivo come la devitalizzazione del dente o l'estrazione.

In termini medici, un test pulpare si riferisce a un tipo di valutazione utilizzata per determinare la vitalità e la salute dei tessuti interni del dente, noti come polpa dentale. La polpa contiene vasi sanguigni, nervi e tessuto connettivo che sostengono il dente. Quando questa zona è danneggiata a causa di carie profonde, traumi o altre patologie, può diventare infiammata o infetta, causando dolore e altri sintomi spiacevoli.

Il test pulpare viene eseguito dal dentista per determinare se la polpa è ancora vitale o se è necessario eseguire un trattamento endodontico (devitalizzazione) per rimuovere la polpa infiammata o infetta. Il test può essere condotto utilizzando diversi metodi, tra cui:

1. Test della risposta al calore: il dentista applica una pasta termica calda sulla superficie del dente e osserva se si avverte dolore o meno. Una polpa vitale dovrebbe reagire al cambiamento di temperatura, mentre una polpa non vitale non risponderà.
2. Test della risposta al freddo: simile al test della risposta al calore, ma in questo caso viene utilizzata una pasta termica fredda. Anche in questo caso, una polpa vitale dovrebbe reagire al cambiamento di temperatura, mentre una polpa non vitale non risponderà.
3. Test di percussione: il dentista applica una leggera pressione sulla corona del dente con un piccolo strumento e osserva se si avverte dolore o meno. Un dente con polpa infiammata o infetta può essere più sensibile alla percussione rispetto a un dente sano.
4. Test di palpazione: il dentista utilizza le dita per applicare una leggera pressione sull'area circostante il dente e osserva se si avverte dolore o meno. Anche in questo caso, un dente con polpa infiammata o infetta può essere più sensibile alla palpazione rispetto a un dente sano.
5. Test di pulsazione: il dentista utilizza uno strumento speciale per misurare la circolazione sanguigna all'interno del dente. Una polpa vitale dovrebbe presentare una circolazione sanguigna normale, mentre una polpa non vitale avrà una circolazione sanguigna compromessa o assente.

I risultati di questi test possono aiutare il dentista a determinare se la polpa del dente è vitale o meno e a decidere il trattamento più appropriato per il problema in questione.

Le protesi dentarie sostenute da impianti sono dispositivi medici utilizzati in odontoiatria per sostituire denti mancanti o danneggiati. Essi consistono di piccole viti in titanio che vengono inserite chirurgicamente nell'osso mascellare o mandibolare, fungendo da radice artificiale per il dente mancante.

Dopo la guarigione e l'osteointegrazione (cioè la crescita dell'osso intorno all'impianto), una corona, un ponte o una protesi completa possono essere attaccati all'impianto per ripristinare la funzione masticatoria e l'estetica del sorriso.

Le protesi dentarie sostenute da impianti offrono diversi vantaggi rispetto ad altre opzioni di trattamento, come una maggiore stabilità, durata e comfort per il paziente. Inoltre, esse prevengono la perdita ossea che può verificarsi quando i denti mancanti non vengono sostituiti, preservando così la struttura facciale e l'aspetto estetico del viso.

Tuttavia, il trattamento con protesi dentarie sostenute da impianti richiede una pianificazione accurata e un intervento chirurgico specializzato, che dovrebbe essere eseguito solo da professionisti odontoiatrici qualificati ed esperti in questo campo.

L'EDAR (Ectodysplasin A Receptor) è un recettore situato sulla superficie cellulare che appartiene alla famiglia dei recettori TNF (Tumor Necrosis Factor). EDAR svolge un ruolo cruciale nello sviluppo embrionale, in particolare nel processo di ectoderma morphogenesis.

L'ectoderma è uno dei tre strati germinali che si formano durante lo sviluppo embrionale e dà origine a vari tessuti, tra cui la pelle, i capelli, le unghie, il sistema nervoso e gli organi di senso. EDAR è espresso in modo specifico negli ectoderma derivati, come la cresta neurale e l'epidermide.

EDAR interagisce con la sua liganda, EDA (Ectodysplasin A), che appartiene anche alla famiglia dei fattori di necrosi tumorale. Quando EDAR si lega a EDA, viene attivato un segnale intracellulare che porta all'attivazione della via di trasduzione del segnale NF-kB (Nuclear Factor kappa-light-chain-enhancer of activated B cells). Questo processo regola l'espressione genica e influenza la differenziazione cellulare, la proliferazione e l'apoptosi.

Le mutazioni nel gene EDAR sono state associate a diverse malattie congenite, come l'anomalia ectodermica, che colpisce lo sviluppo di capelli, denti, sudorifero e ghiandole sebacee, e la sindrome dell'assenza congenita degli arti.

I fluoruri sono composti che contengono fluoro, un elemento chimico con simbolo F e numero atomico 9. Nella medicina, i fluoruri sono spesso discussi nel contesto della salute dentale. Il fluoro è un minerale naturalmente presente nell'acqua e nei suoli in diversi gradi.

L'uso di fluoruro nella prevenzione delle carie dentali deriva dal fatto che il fluoro aiuta a rafforzare lo smalto dei denti, rendendolo più resistente all'attacco acido causato dai batteri presenti nella placca. Questo processo è noto come fluorizzazione dello smalto dentale.

L'esposizione al fluoro può verificarsi in diversi modi: attraverso l'acqua potabile fluorata, integratori alimentari o dentifrici al fluoro. L'uso appropriato del fluoro può contribuire a ridurre l'incidenza della carie dentaria e promuovere la salute orale generale. Tuttavia, un eccesso di fluoruro può portare a una condizione nota come fluorosi, che si manifesta con macchie bianche o marroni sullo smalto dei denti.

Il mesoderma, in embriologia, si riferisce a uno dei tre fogliettoni embrionali primari che si formano durante lo sviluppo dell'embrione. Si tratta di una porzione centrale e più ampia della blastula, che dà origine a diversi tessuti e strutture nel corpo in via di sviluppo.

La recettività alla carie dentaria, nota anche come suscettibilità alla carie, si riferisce alla predisposizione individuale a sviluppare carie dentali. Questa condizione può essere influenzata da una varietà di fattori, tra cui:

1. Fattori microbiologici: La presenza e la quantità di batteri cariogeni nella placca dentale, come Streptococcus mutans e Lactobacilli, possono aumentare il rischio di carie.

2. Fattori dietetici: Il consumo frequente di zuccheri e carboidrati fermentabili può fornire substrati per la crescita batterica e l'acidogenicità, contribuendo all'erosione dello smalto dentale e alla demineralizzazione.

3. Fattori salivari: La quantità e la composizione della saliva possono influenzare la recettività alla carie. Una saliva scarsa o di qualità inferiore può ridurre la capacità di rimuovere i residui alimentari e neutralizzare gli acidi, aumentando il rischio di carie.

4. Fattori strutturali: La morfologia della superficie del dente, la posizione dei denti e l'allineamento possono influenzare la formazione e l'accumulo della placca, aumentando o diminuendo il rischio di carie.

5. Fattori sistemici: Condizioni mediche generali, come diabete, immunodeficienze e disturbi endocrini, possono influenzare la salute orale e la recettività alla carie.

6. Fattori socio-economici: Livelli di istruzione, accesso all'assistenza sanitaria e stili di vita possono anche contribuire al rischio di carie.

È importante notare che la recettività alla carie dentaria non è una condizione permanente e può essere gestita e modificata attraverso misure preventive, igiene orale adeguata e visite regolari dal dentista.

"Streptococcus mutans" è un tipo specifico di batterio gram-positivo che appartiene al genere Streptococcus. Questo batterio è comunemente presente nella cavità orale umana e gioca un ruolo significativo nella carie dentaria. S. mutans ha la capacità di convertire gli zuccheri presenti negli alimenti in acidi, che possono erodere lo smalto dei denti e portare alla formazione di cavità.

Questo batterio è noto per la sua abilità di aderire fermamente alle superfici dentali e formare biofilm, noti anche come "placca". Le condizioni acide create dall'attività metabolica di S. mutans possono demineralizzare lo smalto dei denti, portando infine alla carie. Una buona igiene orale, compresa la pulizia regolare e adeguata dei denti e l'uso della fluoruro, può aiutare a controllare la crescita di S. mutans e prevenire la carie dentaria.

In termini medici, una protesi totale si riferisce a un tipo di impianto artificiale che viene utilizzato per sostituire interamente una articolazione danneggiata o compromessa. Le protesi totali sono comunemente utilizzate nel trattamento di condizioni come l'artrite grave, lesioni ossee, malformazioni congenite o cancri alle articolazioni.

Un esempio ben noto di una protesi totale è la protesi totale dell'anca (PTG), che consiste in un componente acetabolare che viene inserito nella cavità cotyloidea dell'osso ilium e un componente femorale che sostituisce la testa del femore danneggiata. Questi componenti sono realizzati in materiali come metallo, ceramica o plastica biocompatibili e vengono fissati all'osso utilizzando cemento osseo o tramite una crescita ossea ingrowth.

Le protesi totali possono anche essere utilizzate per sostituire altre articolazioni, come il ginocchio (protesi totale del ginocchio), la spalla (protesi totale della spalla) e il polso (protesi totale del polso). L'obiettivo di una protesi totale è quello di ripristinare la funzione articolare, ridurre il dolore e migliorare la qualità della vita dei pazienti.

La dentizione mista è un termine dentale che si riferisce al periodo in cui un individuo ha sia denti da latte (decidui) che denti permanenti nello stesso momento. Di solito, questo accade quando i primi molari permanenti eruttano mentre i denti da latte posteriori non sono ancora caduti. La dentizione mista inizia di solito intorno ai 6 anni di età e può durare fino ai 12-13 anni, quando tutti i denti da latte sono generalmente persi e sostituiti dai denti permanenti.

I metacrilati sono una classe di composti organici che contengono il gruppo funzionale acrilato, -CH2=CH-COO-, nel loro schema molecolare. Il metil metacrilato (MMA) è uno dei membri più comuni e ampiamente utilizzati di questa classe.

In medicina, i metacrilati sono utilizzati in una varietà di applicazioni, tra cui:

1. Materiali per la chirurgia ricostruttiva: I polimeri di metil metacrilato (PMMA) sono comunemente usati come materiali da impianto per la chirurgia ortopedica e maxillofacciale, grazie alla loro facilità di modellazione e al loro elevato grado di resistenza e durezza una volta polimerizzati.
2. Riempitivi dentali: I metacrilati sono anche utilizzati come riempitivi per otturazioni dentali e materiali per la ricostruzione dei denti a causa della loro capacità di aderire strettamente ai tessuti dentali e della loro resistenza alla compressione.
3. Lenti a contatto: I copolimeri di metacrilato sono utilizzati nella produzione di lenti a contatto morbide grazie alle loro eccellenti proprietà ottiche e alla loro biocompatibilità con la cornea.
4. Materiali per dispositivi medici: I metacrilati sono anche utilizzati nella produzione di una varietà di altri dispositivi medici, come cateteri, tubi endotracheali e valvole cardiache, grazie alle loro eccellenti proprietà meccaniche e alla loro resistenza alla biodegradazione.

Tuttavia, è importante notare che l'uso di metacrilati in alcune applicazioni mediche è stato associato a reazioni avverse, come la dermatite da contatto e l'asma professionale. Pertanto, è fondamentale utilizzare questi materiali con cautela e seguire le linee guida appropriate per la sicurezza del paziente e dell'operatore.

L'apicectomia è un intervento chirurgico odontoiatrico specializzato che comporta la rimozione dell'apice (estremità della radice) di un dente, spesso in combinazione con una piccola quantità di tessuto circostante, noto come granuloma apicale. Questo intervento viene eseguito quando i trattamenti endodontici convenzionali, come la terapia del canale radicolare, non sono riusciti a eliminare l'infezione o l'infiammazione persistenti nella regione apicale.

L'obiettivo dell'apicectomia è quello di alleviare il dolore, curare l'infezione e preservare il dente evitando l'estrazione. Durante la procedura, il dentista esporrà l'apice del dente attraverso la gengiva, rimuoverà l'apice infetto e pulirà accuratamente la cavità radicolare. A volte, un materiale riempitivo viene inserito per sigillare la punta della radice.

L'apicectomia richiede competenze specialistiche e strumentazione adeguata, quindi di solito è eseguita da endodontisti qualificati o altri professionisti dentali con formazione e esperienza appropriate. Come per qualsiasi intervento chirurgico, l'apicectomia comporta alcuni rischi e complicanze potenziali, come danni ai nervi, infezioni e recessione gengivale. Tuttavia, quando eseguita correttamente, questa procedura può offrire un'opzione di trattamento efficace per i pazienti con problemi persistenti alle radici dei denti.

L'essudato gengivale è un liquido che fuoriesce dalle gengive a causa dell'infiammazione o dell'infezione. Questo fluido può contenere cellule bianche del sangue, batteri e altri detriti cellulari. L'essudato gengivale è spesso visibile come una secrezione schiumosa o sanguinolenta sulle gengive o tra i denti. Può essere un segno di gengivite, parodontite o altre condizioni dentali e orali. È importante consultare un dentista se si nota essudato gengivale persistente, poiché potrebbe indicare una malattia grave che richiede un trattamento immediato.

Gli ectodysplasina (EDA) sono recettori appartenenti alla superfamiglia dei fattori di necrosi tumorale (TNF). Sono espressi principalmente nelle cellule epiteliali e nei loro derivati, come la pelle, i denti e le ghiandole sudoripare. Esistono due tipi principali di recettori EDA: EDA1 e EDA2.

EDA1 è codificato dal gene EDAR (Ectodysplasin A Receptor) ed è coinvolto nello sviluppo dell'ectoderma, la parte più esterna della blastula embrionale che dà origine alla pelle e alle sue appendici. Mutazioni nel gene EDAR sono state associate a una serie di anomalie congenite, tra cui l'anomalia ectodermica (EA), una malattia genetica caratterizzata da anomalie nella formazione di capelli, denti, unghie e ghiandole sudoripare.

EDA2 è codificato dal gene XEDAR (X-linked Ectodysplasin A Receptor) ed è espresso principalmente nelle cellule epiteliali del sistema riproduttivo maschile. Mutazioni nel gene XEDAR sono state associate a una forma di infertilità maschile chiamata azoospermia, che si caratterizza per l'assenza completa di spermatozoi nei campioni di sperma.

In sintesi, i recettori EDA sono importanti per lo sviluppo e la differenziazione delle cellule epiteliali e dei loro derivati, e mutazioni in questi geni possono causare una serie di anomalie congenite e malattie.

In termini medici, la "durezza" è una proprietà fisica che descrive la resistenza di un materiale o tessuto a essere deformato o penetrato. In particolare, nella medicina e in odontoiatria, la durezza si riferisce spesso alla misurazione quantitativa della resistenza di un dente o osso alla penetrazione di un'indenteatore standardizzato.

La durezza dei tessuti duro-minerali come i denti e le ossa è solitamente valutata utilizzando scale di durezza specifiche, come la scala di Vickers, Knoop o Brinell. Queste scale si basano sulla misurazione dell'impronta lasciata da un indenteatore dopo essere stato applicato con una forza standardizzata per un determinato periodo di tempo.

La durezza dei tessuti duro-minerali è strettamente correlata alla loro mineralizzazione e composizione, nonché all'età e ad altri fattori. La misurazione della durezza può fornire informazioni importanti sulla salute e la malattia di questi tessuti, come l'osteoporosi o la carie dentale.

Un ascesso periapicale è un tipo specifico di infezione dentale che si verifica quando il tessuto molle alla fine della radice del dente, noto come polpa dentale, diventa infiammato e infetto. Questa condizione può svilupparsi a seguito di una carie dentale non trattata, lesioni o traumi al dente.

L'infezione può causare la formazione di pus all'interno di un'area circoscritta chiamata ascesso. L'ascesso periapicale si trova comunemente alla punta della radice del dente (periapicale) e può provocare gonfiore, dolore e sensibilità al dente interessato.

Nei casi più gravi, l'infezione può diffondersi oltre il tessuto periapicale, causando un ascesso generalizzato che richiede un trattamento immediato per prevenire complicazioni più serie, come la cellulite o persino l'osteomielite.

Il trattamento dell'ascesso periapicale di solito include la rimozione del tessuto infetto attraverso un'incisione e il drenaggio del pus, seguiti da una pulizia e disinfezione della cavità radicolare del dente. In alcuni casi, può essere necessario un trattamento endodontico (devitalizzazione) per rimuovere la polpa infetta e riempire il canale radicolare con materiale inerte. Nei casi più avanzati o se il dente non è più recuperabile, potrebbe essere necessaria l'estrazione del dente.

È importante trattare tempestivamente un ascesso periapicale per prevenire complicazioni e preservare la salute dentale complessiva.

La colorazione protesica è un processo utilizzato in odontoiatria per creare un aspetto naturale e realistico delle protesi dentali, come corone, ponti o falsi denti su apparecchi acrilici. Questo processo prevede la riproduzione del colore, della trasparenza e della opacità dei denti naturali per garantire che la protesi si integri armoniosamente con i denti adiacenti.

La colorazione protesica viene eseguita da un tecnico di laboratorio odontotecnico utilizzando una miscela di pigmenti e resine acriliche per creare un'imitazione del colore e della trasparenza dei denti naturali. Il tecnico si basa su una guida alla colorazione standardizzata o su una prescrizione specifica fornita dal dentista, che descrive il colore, la forma e le dimensioni dei denti da riprodurre.

La colorazione protesica è un'arte altamente specializzata che richiede una grande abilità e conoscenza del comportamento della luce attraverso i materiali dentali e delle caratteristiche individuali dei denti naturali. L'obiettivo finale della colorazione protesica è quello di creare un aspetto naturale e armonioso che si adatti perfettamente alla bocca del paziente, migliorando la funzione e l'estetica del sorriso.

Le malattie della gengiva, nota anche come malattie parodontali, si riferiscono a un gruppo di condizioni che colpiscono i tessuti di supporto dei denti, tra cui la gengiva, il legamento parodontale e l'osso alveolare. Le due principali forme di malattie delle gengive sono:

1. Gengivite: Questa è l'infiammazione superficiale della gengiva che non include la distruzione dei tessuti di supporto profondi. Di solito è causata da una placca batterica accumulata intorno ai denti e può essere trattata e invertita con una buona igiene orale e pulizia professionale. I sintomi includono gengive rosse, gonfie e sanginanti durante lo spazzolamento o il passaggio del filo interdentale.

2. Parodontite: Questa è un'infiammazione più grave che colpisce i tessuti di supporto profondi dei denti, portando alla distruzione dell'osso alveolare e alla formazione di tasche parodontali. Se non trattata, può portare a mobilità o perdita dei denti. I sintomi includono gengive arretrate, sensibilità dentale, alitosi, cambiamenti nella masticazione e aspetto allungato dei denti.

Le malattie delle gengive sono prevalentemente causate da batteri presenti nella placca dentale e possono essere prevenute con una buona igiene orale, che include lo spazzolamento due volte al giorno, l'uso regolare del filo interdentale e le visite di routine dal dentista per la pulizia professionale. Altri fattori di rischio includono il fumo, i disturbi sistemici come il diabete e una predisposizione genetica.

La fluorizzazione è il processo di aggiungere fluoro all'approvvigionamento idrico pubblico o ad altri prodotti alimentari e bevande come sale da cucina, latte e olio di semi con lo scopo di ridurre l'incidenza della carie dentaria. Il fluoro è un minerale naturale che si trova in piccole quantità in molti alimenti e bevande e nell'acqua potabile.

L'esposizione al fluoro aiuta a prevenire la carie dentaria rafforzando lo smalto dei denti e rendendolo più resistente agli acidi che possono erodere lo smalto e portare alla carie. La fluorizzazione è considerata una delle misure di salute pubblica più efficaci ed efficienti per prevenire la carie dentaria e promuovere la salute orale.

Tuttavia, l'esposizione al fluoro deve essere mantenuta a livelli ottimali per evitare effetti avversi come la fluorosi dentale, che si verifica quando i denti assorbono troppo fluoro durante lo sviluppo. La fluorosi dentale può causare macchie bianche o marroni sui denti e, in casi gravi, può indebolire lo smalto dei denti.

La quantità di fluoruro aggiunto all'approvvigionamento idrico pubblico è strettamente regolamentata e monitorata per garantire che sia mantenuta a livelli sicuri ed efficaci. I livelli ottimali di fluorizzazione dell'acqua sono considerati compresi tra 0,7 e 1,2 parti per milione (ppm).

Le malattie della polpa dentale, nota anche come pulpite, si riferiscono all'infiammazione e all'infezione della polpa dei denti, che contiene vasi sanguigni, nervi e tessuto connettivo. Questa condizione può essere causata da carie profonde, traumi dentali o procedure dentistiche invasive. I sintomi possono includere dolore acuto o cronico, sensibilità al caldo o al freddo, gonfiore delle gengive e cambiamenti di colore del dente. Il trattamento dipende dalla gravità della malattia e può variare dall'eliminazione della carie e la sigillatura del dente, alla terapia canalare o all'estrazione del dente se l'infezione è troppo avanzata. È importante cercare un trattamento medico tempestivo per prevenire complicazioni come ascessi o danni ai tessuti circostanti.

La saliva è una fluida biologico composto da una miscela complessa di sostanze, principalmente secreti dalle ghiandole salivari (parotide, sottomandibolare e sublinguale, nonché numerose ghiandole minori). La sua composizione include acqua, elettroliti, enzimi (come l'amilasi), ormoni, mucine, immunoglobuline e altre proteine.

La saliva svolge un ruolo cruciale nella funzione orale e nel benessere generale della bocca. Aiuta a mantenere la bocca umida, facilita la deglutizione, la masticazione e la pronuncia delle parole. Inoltre, ha proprietà antibatteriche e contribuisce al processo di digestione, in particolare dell'amido, attraverso l'enzima amilasi. La saliva è anche importante per la protezione dentale, poiché neutralizza gli acidi che possono erodere lo smalto dei denti e contribuisce al rimineralizzazione dello smalto.

L'emorragia gengivale si riferisce a un sanguinamento delle gengive, che comunemente si verifica durante lo spazzolamento dei denti o passando il filo interdentale. Questo sintomo è spesso associato alla malattia parodontale, come la gengivite o la parodontite, dove ci sono infiammazioni e infezioni delle gengive e del tessuto di supporto dei denti. Altre cause possono includere un'igiene orale scarsa, l'uso di farmaci che fluidificano il sangue o alterazioni della coagulazione del sangue. Tuttavia, occasionalmente può verificarsi anche in soggetti con gengive sane a causa di spazzolamento troppo vigoroso o uso di filo interdentale. Se l'emorragia gengivale persiste o si verifica spontaneamente, è importante consultare un dentista per una valutazione e un trattamento appropriati.

L'antropologia forense è una sottospecialità della fisica antropologa che si occupa dell'applicazione delle conoscenze e metodologie antropologiche allo studio dei resti umani per scopi legali. Gli antropologi forensi utilizzano la loro conoscenza dell'osteologia, della morfologia scheletrica, della biologia e dell'evoluzione umana per aiutare a identificare i resti umani, determinare l'età, il sesso, l'origine etnica e le cause di morte di un individuo.

Gli antropologi forensi possono anche fornire informazioni sulle condizioni di vita di una persona, come la presenza di lesioni o malattie scheletriche, che possono essere utili per ricostruire gli eventi che hanno portato alla morte della persona.

L'antropologia forense è spesso utilizzata in casi di omicidio, ma può anche essere utile in altri tipi di indagini legali, come quelle relative a persone scomparse o vittime di disastri naturali o avvenimenti violenti.

Gli antropologi forensi lavorano spesso a stretto contatto con medici legali, investigatori e altri professionisti del settore giudiziario per fornire informazioni utili alle indagini e ai procedimenti giudiziari.

L'analisi della varianza (ANOVA) è una tecnica statistica utilizzata per confrontare le medie di due o più gruppi di dati al fine di determinare se esistano differenze significative tra di essi. Viene comunemente impiegata nell'ambito dell'analisi dei dati sperimentali, specialmente in studi clinici e di ricerca biologica.

L'ANOVA si basa sulla partizione della varianza totale dei dati in due componenti: la varianza tra i gruppi e la varianza all'interno dei gruppi. La prima rappresenta le differenze sistematiche tra i diversi gruppi, mentre la seconda riflette la variabilità casuale all'interno di ciascun gruppo.

Attraverso l'utilizzo di un test statistico, come il test F, è possibile confrontare le due componenti della varianza per stabilire se la varianza tra i gruppi sia significativamente maggiore rispetto alla varianza all'interno dei gruppi. Se tale condizione si verifica, ciò indica che almeno uno dei gruppi presenta una media diversa dalle altre e che tali differenze non possono essere attribuite al caso.

L'ANOVA è un metodo potente ed efficace per analizzare i dati sperimentali, in particolare quando si desidera confrontare le medie di più gruppi simultaneamente. Tuttavia, va utilizzata con cautela e interpretata correttamente, poiché presenta alcune limitazioni e assunzioni di base che devono essere soddisfatte per garantire la validità dei risultati ottenuti.

Il tartaro dentale, noto anche come calcolo dentale o calculus dentale, si riferisce a una incrostazione dura e porosa di placca batterica mineralizzata che si forma sui denti. Questa sostanza si sviluppa quando la placca, un film appiccicoso e trasparente costituito da batteri e residui alimentari, non viene regolarmente rimossa dai denti tramite spazzolamento e igiene orale quotidiana.

Il tartaro può accumularsi sia sopra la linea gengivale (tartaro sopragengivale) che al di sotto di essa (tartaro sottogengivale). Il tartaro sopragengivale è visibile ad occhio nudo e appare come una crosta dura di colore giallastro, marrone o bianco. Il tartaro sottogengivale, invece, si forma quando la placca si mineralizza al di sotto della linea gengivale ed è meno visibile, ma può provocare infiammazione e sanguinamento delle gengive, causando malattie come la gengivite e, se non trattata, parodontite.

L'accumulo di tartaro può favorire la proliferazione batterica, aumentando il rischio di carie dentale, alitosi, sanguinamento delle gengive, recessione gengivale e altri problemi orali. Pertanto, è importante mantenere una buona igiene orale quotidiana e sottoporsi regolarmente a pulizie professionali dei denti per prevenire l'accumulo di tartaro e preservare la salute dentale.

In termini medici, la bocca (o cavità orale) è l'apertura che conduce al sistema gastrointestinale. Si riferisce all'insieme di strutture anatomiche che includono labbra, lingua, palato, denti, gengive e mucosa orale. La bocca svolge funzioni importanti come la masticazione del cibo, la percezione del gusto e la parola. È anche un'importante via di entrata per l'aria durante la respirazione. Varie condizioni possono influenzare la salute della bocca, tra cui carie dentali, malattie delle gengive, infezioni orali e disturbi del sistema nervoso che controlla i muscoli della bocca.

In termini medici, il colore si riferisce alla percezione visiva della lunghezza d'onda della luce riflessa o trasmessa da oggetti o sostanze. Il colore è il risultato dell'interazione della luce con la materia e dipende dalla lunghezza d'onda della luce che viene riflessa o trasmessa.

La luce bianca è composta da diverse lunghezze d'onda dello spettro visibile, che vanno dall'estremo rosso al violetto. Quando la luce bianca colpisce un oggetto, alcune lunghezze d'onda vengono assorbite mentre altre vengono riflesse o trasmesse. La combinazione specifica di lunghezze d'onda riflesse o trasmesse determina il colore percepito dell'oggetto.

Ad esempio, un oggetto rosso appare rosso perché assorbe tutte le lunghezze d'onda dello spettro visibile tranne il rosso, che viene riflesso o trasmesso. Allo stesso modo, un oggetto blu appare blu perché assorbe tutte le lunghezze d'onda tranne il blu, che viene riflesso o trasmesso.

Il colore può anche essere utilizzato come indicatore di diversi stati fisiologici o patologici del corpo umano. Ad esempio, la pelle giallastra può essere un segno di ittero, che è causato dall'accumulo di bilirubina nel sangue. Il colore delle urine e delle feci può anche fornire informazioni importanti sulla salute dell'individuo.

In sintesi, il colore è un importante segno visivo che può fornire informazioni cruciali sulla natura degli oggetti o sostanze e sullo stato di salute delle persone.

In termini medici, i compomeri non hanno una definizione specifica come concetto indipendente. Tuttavia, il termine "compomero" è utilizzato in odontoiatria, nello studio e nella produzione di materiali compositi per otturazioni dentali.

Un compomero è un polimero a due componenti costituito da una resina organica (monomero) e un agente iniziatore. Viene utilizzato come alternativa ai tradizionali materiali d'otturazione in amalgama. Quando i due componenti del compomero vengono miscelati insieme, si verifica una reazione di polimerizzazione che porta alla formazione di un materiale solido e resistente che può essere utilizzato per riempire cavità o difetti nella struttura del dente.

In sintesi, i compomeri sono materiali compositi a due componenti utilizzati in odontoiatria per creare otturazioni dentali resistenti e durevoli.

Le Procedure Chirurgiche Orali sono un insieme di interventi chirurgici eseguiti all'interno della cavità orale e del viso. Queste procedure possono essere eseguite per una varietà di motivi, come il trattamento di patologie dentali o orali, lesioni, malformazioni congenite o tumori benigni o maligni.

Ecco alcuni esempi di Procedure Chirurgiche Orali:

1. Estrazione del dente del giudizio: Questa procedura viene eseguita quando il dente del giudizio non riesce a erompere correttamente dalla gengiva, causando dolore, infezione o altri problemi.

2. Implantologia Dentale: Questo intervento chirurgico comporta l'inserimento di un impianto in titanio nell'osso della mascella o della mandibola per sostituire la radice di un dente mancante.

3. Apicectomia: Viene eseguita quando l'apice di un dente è infetto e non risponde al trattamento endodontico (devitalizzazione). L'obiettivo dell'apicectomia è quello di rimuovere l'infezione e preservare il dente.

4. Chirurgia delle Gengive: Questa procedura può essere eseguita per trattare la malattia parodontale avanzata, che colpisce i tessuti di supporto dei denti (gengiva, legamento periodontale e osso alveolare).

5. Rimozione di Lesioni Orali: Le lesioni orali come granulomi, fibromi o neoplasie benigne possono essere rimosse chirurgicamente per alleviare i sintomi o prevenire la progressione della malattia.

6. Ricostruzione Ossea: Questa procedura viene eseguita quando c'è una perdita ossea significativa a causa di traumi, infezioni o estrazioni multiple. L'obiettivo è quello di ripristinare la struttura ossea per sostenere i denti naturali o impianti dentali.

7. Chirurgia Ortognatica: Viene eseguita per correggere le anomalie scheletriche del cranio e della faccia, come una mascella superiore prominente o un mento retruso. Questa procedura può anche essere utilizzata per allineare i denti e migliorare la funzione masticatoria.

8. Rimozione dei Tumori: I tumori benigni o maligni che si sviluppano nella bocca possono richiedere la rimozione chirurgica per il trattamento e la prevenzione della diffusione della malattia.

La resistenza alla trazione, nota anche come "tensile strength" in inglese, è un termine utilizzato nella medicina e in particolare nella patologia della pelle e dei tessuti connettivi. Rappresenta la forza minima necessaria per tirare o allungare una fibra o un tessuto connettivo fino a quando non si rompe. Questa proprietà meccanica è espressa in unità di misura della forza, come i Newton (N).

La resistenza alla trazione dipende dalla composizione e dall'organizzazione delle fibre collagene e elastiche all'interno del tessuto connettivo. Una ridotta resistenza alla trazione può essere associata a una diminuzione della quantità o della qualità del collagene, come si osserva in alcune malattie della pelle come l'Ehlers-Danlos e il morbo di Marfan. Al contrario, un aumento della resistenza alla trazione può essere presente in condizioni come la sclerodermia o il morbo di Sjögren, dove i tessuti connettivi diventano più rigidi e meno elastici.

La misurazione della resistenza alla trazione è spesso utilizzata per valutare le proprietà meccaniche dei tessuti e può essere eseguita mediante diversi metodi di test, come la trazione uniaxiale o biaxiale, a seconda dell'applicazione clinica o di ricerca.

La gengiva, nota anche come mucosa gingivale, si riferisce alla parte mobile e cheratinizzata della mucosa che circonda i denti e li supporta. È costituita da tessuto connettivo ricco di fibre collagene ed è pigmentata di un colore rosa-rosso. La gengiva fornisce una barriera protettiva contro le infezioni batteriche e contribuisce a mantenere la stabilità dei denti nell'arcata dentale. È importante mantenere una buona igiene orale per prevenire l'infiammazione gengivale (gengivite) che può portare a malattie più gravi come la parodontite. La gengiva è soggetta a variazioni anatomiche individuali e può presentare differenze di spessore, consistenza e colore tra individui sani.

La microradiografia è una tecnica di imaging radiologico che utilizza radiazioni ionizzanti per produrre immagini dettagliate di strutture microscopiche in campioni biologici, geologici o materiali ingegneristici. Questa tecnica consente agli studiosi di analizzare la morfologia, la densità e la composizione dei tessuti o degli oggetti a livello microscopico.

Nella pratica medica, la microradiografia può essere utilizzata per esaminare campioni di tessuto osseo o dentale con una risoluzione spaziale elevata, al fine di valutare la struttura e la mineralizzazione delle componenti microscopiche. Ad esempio, questa tecnica può essere applicata all'analisi della microstruttura dell'osso per studiarne le proprietà meccaniche o alla visualizzazione della distribuzione dei minerali nella dentina e nello smalto dentale.

La procedura di microradiografia comporta l'esposizione del campione a una sorgente di radiazioni, come un tubo radiogeno, seguito dallo sviluppo dell'immagine su una pellicola radiografica o su un supporto digitale. Le immagini risultanti possono quindi essere analizzate utilizzando tecniche di imaging avanzate e software di elaborazione delle immagini, al fine di ottenere informazioni quantitative sulle proprietà microstrutturali del campione.

In sintesi, la microradiografia è una potente tecnica di imaging radiologico che fornisce dettagliate informazioni sulla struttura e composizione dei materiali a livello microscopico, con applicazioni in diversi campi della medicina, come l'odontoiatria e la ricerca sull'osteoporosi.

Il sistema stomatognatico è un termine utilizzato in medicina e odontoiatria per riferirsi all'interrelazione funzionale e strutturale tra le strutture dentali, orali, craniofacciali e neuro-muscolari. Comprende i denti, la mascella, l'articolazione temporo-mandibolare (ATM), i muscoli masticatori, i nervi facciali e le relative strutture vascolari. Il sistema stomatognatico svolge funzioni cruciali come la masticazione, la deglutizione, il parlare e la respirazione. Le disfunzioni in una qualsiasi di queste aree possono avere un impatto negativo sulla salute generale e orale di un individuo.

La giunzione epiteliale, nota anche come giunzione delle cellule epiteliali o giunzione epidermica, si riferisce alla zona di unione tra due cellule epiteliali adiacenti. Questa regione di contatto intercellulare è caratterizzata dalla presenza di strutture specializzate che aiutano a mantenere l'integrità e la funzione barriera dell'epitelio.

Esistono tre tipi principali di giunzioni epiteliali:

1. Giunzioni aderenti (tight junctions): queste sono strutture multiproteiche che circondano l'apice di due cellule epiteliali adiacenti e limitano la diffusione laterale delle molecole tra le cellule. Ciò impedisce agli antigeni e ai patogeni di passare attraverso lo spazio intercellulare, mantenendo così l'integrità della barriera epiteliale.

2. Giunzioni comunicanti (gap junctions): queste sono canali proteici che collegano citoplasmi di cellule adiacenti, permettendo il passaggio di ioni e molecole piccole (

In termini medici, uno strato di "smear" layer si riferisce ad un sottile strato discontinuo di materiale dentinale e batteri che viene creato sulla superficie della dentina durante la preparazione del canale radicolare. Questo strato si forma quando gli strumenti utilizzati per la preparazione del canale radicolare, come le frese, entrano in contatto con la parete del canale e trascinano via i detriti dentinali e batterici. Questi detriti vengono quindi schiacciati contro la superficie della dentina, creando uno strato appiccicoso che può ostruire parzialmente il canale radicolare.

Lo smear layer è costituito da una matrice organica e inorganica che include proteine, collagene, lipidi, minerali e batteri. Può avere un effetto sia positivo che negativo sulla guarigione dei tessuti periradicolari. Da un lato, lo smear layer può fornire una barriera meccanica che protegge i tessuti periradicolari dai batteri e dai loro prodotti di scarto. D'altra parte, però, questo strato può anche ostacolare la penetrazione dei medicamenti e del materiale da otturazione nel canale radicolare, rendendo difficile l'eradicazione dei batteri rimanenti.

Per questo motivo, alcuni clinici scelgono di rimuovere lo strato di smear layer utilizzando soluzioni chimiche o meccaniche prima di riempire il canale radicolare con materiale da otturazione. Questa procedura può aiutare a garantire una maggiore efficacia del trattamento endodontico e ridurre il rischio di recidiva dell'infezione. Tuttavia, la rimozione dello smear layer non è sempre necessaria o raccomandata, poiché può anche aumentare il rischio di lesioni ai tessuti periradicolari se eseguita in modo improprio.

La tomografia computerizzata a fascio di coni (CBCT) è una tecnologia di imaging radiologico 3D non invasiva che utilizza un fascio di raggi X conico per acquisire dati da un'area del paziente e creare immagini dettagiate e accurate in tre dimensioni del cranio o della regione dentale. Questa tecnologia è spesso utilizzata in odontoiatria, chirurgia maxillo-facciale, e ORL (orecchio, naso e gola) per la pianificazione del trattamento, il posizionamento delle impianti dentali, l'endodonzia, l'ortodonzia, l'analisi dei traumi facciali e la valutazione dei tumori. CBCT offre una dose di radiazioni più bassa rispetto alla tomografia computerizzata tradizionale (CT), rendendola una tecnica di imaging preferita per le applicazioni odontoiatriche e maxillo-facciali. Tuttavia, la CBCT dovrebbe essere utilizzata solo quando i benefici superano i potenziali rischi associati all'esposizione alle radiazioni.

Gli "Disinfettanti degli Strumenti Odontoiatrici" sono agenti chimici utilizzati nel campo odontoiatrico per ridurre o eliminare i microrganismi presenti sulla superficie di strumenti medici e dispositivi. Questi disinfettanti sono fondamentali per prevenire la trasmissione delle infezioni durante le procedure odontoiatriche. Essi agiscono distruggendo il materiale genetico dei microrganismi, interferendo con il loro metabolismo o danneggiando la loro membrana cellulare.

Esempi comuni di disinfettanti per strumenti odontoiatrici includono soluzioni a base di clorexidina, alcol etilico, glutaraldeide e perossido di idrogeno. La scelta del disinfettante appropriato dipende da diversi fattori, come il tipo di microrganismo bersaglio, la durata dell'esposizione, la compatibilità con i materiali dello strumento e le linee guida raccomandate dalle organizzazioni sanitarie.

È importante seguire attentamente le istruzioni fornite dal produttore relative alla concentrazione, al tempo di contatto e alla procedura di smaltimento del disinfettante, per garantire l'efficacia e la sicurezza dell'uso. Inoltre, è fondamentale sterilizzare gli strumenti dopo la disinfezione quando possibile, poiché la disinfezione non sempre garantisce la completa eliminazione di tutti i microrganismi.

L'analisi degli elementi finiti (FEA) non è specificamente una definizione medica, ma piuttosto un termine utilizzato in ingegneria e scienza dei materiali per descrivere un metodo di calcolo numerico utilizzato per risolvere equazioni differenziali parziali che descrivono problemi di interesse ingegneristico e fisico.

Tuttavia, FEA ha trovato applicazione in medicina, in particolare nella biomeccanica e nella bioingegneria, per simulare il comportamento meccanico di tessuti e organi corporei. Ad esempio, FEA può essere utilizzata per analizzare lo stress e la deformazione delle ossa, dei muscoli e dei legamenti durante l'esercizio fisico o in presenza di lesioni o malattie. Inoltre, FEA può essere utilizzata per testare dispositivi medici impiantabili, come protesi articolari o impianti cardiovascolari, prima della loro applicazione clinica.

In sintesi, l'analisi degli elementi finiti è una tecnica di simulazione numerica che può essere utilizzata in medicina per analizzare il comportamento meccanico dei tessuti e degli organi corporei e testare dispositivi medici impiantabili.

In medicina, i "fattori temporali" si riferiscono alla durata o al momento in cui un evento medico o una malattia si verifica o progredisce. Questi fattori possono essere cruciali per comprendere la natura di una condizione medica, pianificare il trattamento e prevedere l'esito.

Ecco alcuni esempi di come i fattori temporali possono essere utilizzati in medicina:

1. Durata dei sintomi: La durata dei sintomi può aiutare a distinguere tra diverse condizioni mediche. Ad esempio, un mal di gola che dura solo pochi giorni è probabilmente causato da un'infezione virale, mentre uno che persiste per più di una settimana potrebbe essere causato da una infezione batterica.
2. Tempo di insorgenza: Il tempo di insorgenza dei sintomi può anche essere importante. Ad esempio, i sintomi che si sviluppano improvvisamente e rapidamente possono indicare un ictus o un infarto miocardico acuto.
3. Periodicità: Alcune condizioni mediche hanno una periodicità regolare. Ad esempio, l'emicrania può verificarsi in modo ricorrente con intervalli di giorni o settimane.
4. Fattori scatenanti: I fattori temporali possono anche includere eventi che scatenano la comparsa dei sintomi. Ad esempio, l'esercizio fisico intenso può scatenare un attacco di angina in alcune persone.
5. Tempo di trattamento: I fattori temporali possono influenzare il trattamento medico. Ad esempio, un intervento chirurgico tempestivo può essere vitale per salvare la vita di una persona con un'appendicite acuta.

In sintesi, i fattori temporali sono importanti per la diagnosi, il trattamento e la prognosi delle malattie e devono essere considerati attentamente in ogni valutazione medica.

La cefalometria è una tecnica di valutazione radiografica utilizzata in odontoiatria, ortodonzia e otorinolaringoiatria per studiare la struttura e le relazioni scheletriche del cranio. Viene comunemente impiegata per analizzare la crescita e lo sviluppo facciale e dentale, nonché per pianificare trattamenti ortodontici o chirurgici.

Durante l'esame, il paziente viene esposto a un raggio X che colpisce lateralmente la testa, creando un'immagine dettagliata del cranio. Questa immagine radiografica viene quindi utilizzata per misurare e confrontare vari punti di riferimento anatomici, linee e piani, al fine di valutare le disarmonie scheletriche e dentali.

I risultati della cefalometria possono fornire informazioni importanti sulla posizione delle ossa mascellari e mandibolari, sull'angolo della mandibola, sulla dimensione e la forma del palato, nonché sulla posizione e l'inclinazione dei denti. Questi dati possono essere utilizzati per creare un piano di trattamento personalizzato per il paziente, al fine di correggere eventuali problemi scheletrici o dentali e migliorare l'allineamento e la funzione dei denti.

È importante sottolineare che la cefalometria comporta l'esposizione a radiazioni ionizzanti, pertanto deve essere eseguita solo da professionisti qualificati e con cautela, seguendo le linee guida appropriate per ridurre al minimo l'esposizione alle radiazioni.

La regolazione dell'espressione genica nello sviluppo si riferisce al processo di attivazione e disattivazione dei geni in diversi momenti e luoghi all'interno di un organismo durante lo sviluppo. Questo processo è fondamentale per la differenziazione cellulare, crescita e morfogenesi dell'organismo.

L'espressione genica è il processo attraverso cui l'informazione contenuta nel DNA viene trascritta in RNA e successivamente tradotta in proteine. Tuttavia, non tutti i geni sono attivi o espressi allo stesso modo in tutte le cellule del corpo in ogni momento. Al contrario, l'espressione genica è strettamente regolata a seconda del tipo di cellula e dello stadio di sviluppo.

La regolazione dell'espressione genica nello sviluppo può avvenire a diversi livelli, tra cui:

1. Regolazione della trascrizione: questo include meccanismi che influenzano l'accessibilità del DNA alla macchina transcrizionale o modifiche chimiche al DNA che ne promuovono o inibiscono la trascrizione.
2. Regolazione dell'RNA: dopo la trascrizione, l'RNA può essere sottoposto a processi di maturazione come il taglio e il giunzionamento, che possono influenzare la stabilità o la traduzione dell'mRNA.
3. Regolazione della traduzione: i fattori di traduzione possono influenzare la velocità e l'efficienza con cui i mRNA vengono tradotti in proteine.
4. Regolazione post-traduzionale: le proteine possono essere modificate dopo la loro sintesi attraverso processi come la fosforilazione, glicosilazione o ubiquitinazione, che possono influenzarne l'attività o la stabilità.

I meccanismi di regolazione dello sviluppo sono spesso complessi e coinvolgono una rete di interazioni tra geni, prodotti genici ed elementi del loro ambiente cellulare. La disregolazione di questi meccanismi può portare a malattie congenite o alla comparsa di tumori.

"Dens in dente" è un termine dentistico che si riferisce a una condizione in cui un piccolo pezzo di tessuto calcificato, simile a un dente o uno spicolo, si forma all'interno della polpa di un dente. Questo può verificarsi durante lo sviluppo del dente e spesso non causa sintomi. Tuttavia, in alcuni casi, il dens in dente può diventare infiammato o infetto, causando dolore, sensibilità o ascessi dentali. Il trattamento dipende dalla gravità dei sintomi e può variare dall'osservazione alla rimozione chirurgica del dens in dente. È importante consultare un dentista se si sospetta di avere questa condizione per ricevere una diagnosi e un trattamento adeguati.

In termini medici, un "isolante della cavità dentaria" si riferisce a un materiale utilizzato nella pratica odontoiatrica per isolare la cavità preparata di un dente durante il processo di riempimento o otturazione. L'obiettivo principale dell'utilizzo di un isolante della cavità dentaria è quello di impedire che i batteri presenti nella bocca contaminino la superficie del dente esposta e il materiale di riempimento, riducendo al minimo il rischio di infezioni o complicazioni post-operatorie.

Gli isolanti della cavità dentaria possono essere classificati in due categorie principali:

1. Isolanti liquidi: Questi materiali sono applicati all'interno della cavità preparata del dente come strato sottile e successivamente asciugati o polimerizzati per formare una barriera fisica tra il dente e l'ambiente orale. Gli esempi di isolanti liquidi includono:
* Vernice al fluoro: Una vernice trasparente a base di fluoruro che viene applicata sulla superficie del dente per fornire una barriera protettiva contro i batteri e promuovere la rimineralizzazione dello smalto.
* Idrossido di calcio: Un materiale altamente reattivo che viene utilizzato per neutralizzare l'acidità presente nella cavità dentaria, promuovendo la formazione di una barriera minerale e proteggendo il dente da ulteriori danni.
2. Matrici isolanti: Queste sono guarnizioni o dighe utilizzate per isolare fisicamente la cavità dentaria durante il processo di riempimento. Le matrici isolanti impediscono ai batteri e ad altri detriti orali di entrare in contatto con il dente e il materiale di riempimento, garantendo un'otturazione pulita e priva di contaminazioni. Esempi di matrici isolanti includono:
* Matrice di gomma: Una guarnizione flessibile realizzata in lattice o silicone che viene posizionata intorno al dente per creare una barriera fisica tra la cavità dentaria e l'ambiente orale.
* Dighe di gomma: Un foglio di lattice o silicone utilizzato per isolare completamente un dente o un gruppo di denti durante il trattamento odontoiatrico, fornendo un ambiente asciutto e privo di contaminazioni per l'otturazione.

L'utilizzo di questi diversi tipi di isolanti può migliorare notevolmente la qualità dell'otturazione, riducendo il rischio di complicanze come carie secondarie o infezioni del canale radicolare. I professionisti odontoiatrici dovrebbero considerare l'uso di questi isolanti come parte integrante della procedura di otturazione per garantire risultati clinicamente validi e duraturi.

In medicina, il termine "leghe in metalloceramica" si riferisce a materiali compositi utilizzati principalmente nella produzione di dispositivi medici impiantabili, come protesi articolari e dentiere. Queste leghe sono caratterizzate dalla combinazione di metalli e ceramiche, che offrono proprietà uniche e vantaggiose per tali applicazioni.

Le componenti metalliche forniscono resistenza meccanica, toughness e conducibilità termica, mentre le parti ceramiche conferiscono durezza, biocompatibilità, resistenza alla corrosione e trasparenza ottica. La combinazione di queste due fasi permette di creare materiali con una gamma più ampia di proprietà desiderabili per l'uso in impianti medici.

Alcuni esempi comuni di leghe in metalloceramica utilizzate in medicina includono:

1. Ossido di zirconio-titanio (ZrO2-Ti): Questa lega è nota per la sua elevata resistenza alla compressione, durezza e stabilità dimensionale. Viene spesso utilizzata nella produzione di protesi articolari come ginocchia e anche nelle corone dentali.

2. Ossido di alluminio-zinco-magnesio (Al2O3-Zn-Mg): Questo materiale composito presenta una buona resistenza alla fatica, durezza e stabilità chimica. Viene impiegato principalmente nella realizzazione di dispositivi ortopedici come viti, piastre e staffe.

3. Ossido di ittrio-stabilizzato zirconio (YSZ): Questa lega è nota per la sua eccellente resistenza alla corrosione, stabilità termica ed elevata conduttività ionica. Viene utilizzata principalmente nella produzione di elettrodi in dispositivi medici impiantabili come pacemaker e defibrillatori.

In sintesi, le leghe ossido-metalliche sono materiali compositi che combinano le proprietà vantaggiose degli ossidi ceramici con quelle dei metalli. Queste caratteristiche uniche li rendono ideali per l'utilizzo in una varietà di applicazioni mediche, tra cui ortopedia, odontoiatria e dispositivi impiantabili.

La displasia ectodermica è un gruppo eterogeneo di disturbi genetici caratterizzati da anomalie dello sviluppo dei tessuti derivanti dall'ectoderma, che è uno dei tre germinali embrionali. Questi tessuti includono la pelle, i denti, il sistema nervoso periferico e gli annessi cutanei come capelli, unghie e ghiandole sudoripare.

I sintomi variano ampiamente a seconda del tipo specifico di displasia ectodermica, ma possono includere:

1. Anomalie della pelle: cute secca, squamosa o discheratotica, ipercheratosi palmare e plantare, aumentata suscettibilità alle infezioni cutanee.
2. Anomalie dei denti: mancanza di uno o più denti (anodontia), ritardo nello sviluppo dentale, denti malformati o assenza di radici.
3. Anomalie del sistema nervoso periferico: ridotta sensibilità al tatto e alla temperatura, debolezza muscolare, ritardo dello sviluppo neurologico.
4. Anomalie degli annessi cutanei: assenza o scarsa crescita dei capelli (alopecia), unghie fragili o assenti, ghiandole sudoripare anomale o assenti, causando ipoidrosi (ridotta capacità di sudare) e aumentata suscettibilità al colpo di calore.

La displasia ectodermica può essere isolata o associata ad altre malformazioni congenite come la sindrome di Christ-Siemens-Touraine, la sindrome di Ellis-van Creveld e la sindrome di McKusick-Kaufman. La trasmissione ereditaria può avvenire secondo diversi modelli genetici, tra cui autosomico dominante, autosomico recessivo e legato al cromosoma X.

Il trattamento della displasia ectodermica è sintomatico e multidisciplinare, con la collaborazione di specialisti come dermatologi, neurologi, fisiatri, odontoiatri e altri professionisti sanitari. Il monitoraggio regolare e l'intervento precoce sono fondamentali per garantire una buona qualità della vita ai pazienti affetti da questa condizione.

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