Disturbi delle non-covalent obbligazioni e / o obbligazioni disolfuro mantenere la forma tridimensionale e attività e senza proteine.
Presenza di calore, di calore, una temperatura notevolmente superiori di un abituato Norm.
Una solida base organico esistente principalmente come guanidium ioni a pH fisiologico, e si ritrova nelle urine come un prodotto normale della metabolismo delle proteine. Viene inoltre usato nel laboratorio ricerche a una proteina denaturant. (Dal Martindale, la Farmacopea Extra. 30ma... Ed e Merck Index, dodicesimo ed è altresì usato nel trattamento di miastenia e come la luce fluorescente sonda per cromatografia liquida.
Un composto formato nel fegato di ammoniaca prodotta dalla Deamminazione di amminoacidi. Questo è il principale prodotto finale del catabolismo proteico e costituisce circa metà della totale urinaria solidi.
Un rigoroso analisi matematica di energia relazioni (aumento della temperatura, il lavoro, temperatura corporea), and equilibrium. Descrive i sistemi il cui Stati sono determinate dai parametri termici, quali febbre, oltre ai meccanici e parametri elettromagnetica. (Dal Hawley Condensed Chemical Dictionary, dodicesimo Ed)
Liquidi che si sciolgono altre sostanze (solutes), generalmente solidi, senza alcuna modifica nella composizione chimica, come, acqua contenente zucchero. - & Hackh 'Chemical Dictionary, quinto Ed)
La proprieta 'di oggetti che determina la direzione del flusso caldo quando si sono collocate in diretto contatto termica. La temperatura è l'energia di microscopiche mozioni (vibrazione translational) e delle particelle di atomi.
Interruzione della struttura secondaria degli acidi nucleici dal calore estremo pH o trattamenti chimici, doppio filamento di DNA e '"fuso" di dissociazione della non-covalent legami idrogeno e Hydrophobic interazioni. Denaturato DNA sembra essere una struttura flessibile spaiati. Gli effetti di la denaturazione su RNA sono simili se meno pronunciato e generalmente reversibile.
Una famiglia di iminourea derivati. Il composto originario è stato isolato dai funghi, mais germe, scarti di riso, cozze, lombrichi e succo di rapa. Antivirali e antifungini derivati possono avere proprieta '.
Proteine che sono sintetizzati in eukaryotic microrganismi e batteri in risposta a stimoli ambientali ipertermia e altri hanno aumento termico tolleranza e svolgere funzioni essenziali per la sopravvivenza cellulare in queste condizioni.
Una variazione del tasso di polarizzazione ellittica radiologica quando un'onda di luce plane-polarized inizialmente traversate un medium. Otticamente attive (McGraw-Hill scientifico e tecnico Dictionary of Voglia, 4th Ed)
Processi implicato nella formazione del PROTEIN struttura terziaria.
La caratteristica forma tridimensionale di una proteina, incluso il secondario, supersecondary (motivi), la terza quaternaria (dominio) e struttura della catena peptidica. Proteine quaternaria descrive la struttura, conferma assumed by multimeric proteine (aggregati di più di una catena polipeptidica).
Misurazione della intensità e la qualità della fluorescenza.
Soluzione limpida, inodore, insapore liquido che è essenziale per la maggior parte flora e la vita e 'un eccellente solvente per molte sostanze. La formula chimica e' l'idrogeno ossido rosso (H2O) (McGraw-Hill scientifico e tecnico Dictionary of Voglia, 4th Ed)
La normalizzazione di una soluzione riguardo agli ioni HYDROGEN; H +. È legata all'acidità misure nella maggioranza dei casi da pH = log [1 / 1 / 2 (H +)], dove (H +) è ioni d'idrogeno equivalenti in grammi per litro di soluzione. (McGraw-Hill Dictionary of Voglia scientifico e tecnico, sesto Ed)
Che sono sintetizzati glicosilati di lineare su ribosomi e può essere ulteriormente modificato, crosslinked, tagliato o assemblata in le proteine complesse con diversi subunità. La specifica sequenza di amminoacidi del polipeptide ACIDS determina la forma, durante PROTEIN SCATOLA, e la funzione della proteina.
Il livello di proteine struttura in cui interazioni di periodi di hydrogen-bond catena polipeptidica all 'interno di alfa, beta elice filamenti (che si allineeranno formando beta lenzuola) o altri tipi di bobine. Questa è la prima scatola conferma livelli di proteina.
Il tasso dynamics in chimica o sistemi fisici.
Una classe di MOLECULAR accompagnatori trovata sia procarioti e in diversi compartimenti di cellule eucariote. Queste proteine possono interagire con i polipeptidi assemblea durante una varietà di processi in modo tale da prevenire la formazione di strutture non funzionano.
Modelli utilizzati sperimentalmente o teoricamente a studiare, molecolare delle proprieta ', o interazioni di natura analoga; include molecole di grafica computerizzata, e meccanica strutture.
Differenziale analisi termica in cui il campione dello apparato e 'una diagnosi differenziale calorimeter, permettendo una misura esatta del calore di transizione indipendente del calore, conducibilità termica, e da altre variabili del campione.
La misura in cui un enzima mantiene la sua conferma strutturali o la sua attività quando sono esposte al magazzino, isolamento e la purificazione o varie altre manipolazioni chimici e fisici, incluso proteolitico enzimi e calore.
La ricostituzione di una proteina 'attività economica secondo la denaturazione.
Determinazione dello spettro di luce ultravioletta l ’ assorbimento di molecole specifiche nei gas o liquidi, per esempio CL2, SO2, NO2, CS2, ozono, vapori di mercurio, e vari insaturi. (McGraw-Hill scientifico e tecnico Dictionary of Voglia, 4th Ed)
Una classe di composti organici che contiene una anilino (phenylamino) collegato a un sale o estere di naphthalenesulfonic acido. Spesso usato come inchiostro fluorescente e sulfhydryl reagentI.
La misurazione della quantità di calore coinvolta in varie fasi del processo, come reazioni chimiche, alterazioni dello stato, e formazioni di soluzioni, o nella determinazione della capacità di sostanze. L'unita 'di misura fondamentale è il joule o il contenuto di calorie (4.184 joule) (McGraw-Hill scientifico e tecnico Dictionary of Voglia, 4th Ed)
La sostanza chimica e fisica integrita 'di un prodotto farmaceutico.
Un gruppo di amides con la formula generale di R-CONH2.
La riforma di tutto, o in parte, i nativi della conferma di una molecola dopo molecola dell ’ acido ha subito la denaturazione.
Conformational cambiamenti della forma di una proteina accaduti in diversi stati.
La capacità di una proteina che mantiene la sua conferma strutturali o la sua attività fisica o chimica se sottoposti a manipolazioni.
Una specie di, Facultatively anaerobi gram-negativi, forma a bastoncino batteri (anaerobi Gram-negativi Facultatively RODS) comunemente trovato nella parte inferiore dell ’ intestino di gli animali a sangue caldo. Di solito si nonpathogenic, ma alcuni ceppi sono nota per avere la diarrea e infezioni piogeno. Ceppi (patogeni virotypes) sono classificati in base al patogeno specifici meccanismi quali tossine (Enterotoxigenic Escherichia coli), ecc.

La denaturazione delle proteine è un processo che altera la struttura tridimensionale delle proteine native, causandone la perdita della loro funzione originaria. Normalmente, le proteine hanno una conformazione ben definita, mantenuta da legami chimici tra gli aminoacidi che compongono la catena polipeptidica. Questa struttura è essenziale per l'attività e la funzionalità della proteina.

La denaturazione può essere causata da diversi fattori, come variazioni di pH, temperatura elevata, agenti chimici (come detergenti o solventi), radiazioni ionizzanti o forze meccaniche. Questi fattori rompono i legami che mantengono la struttura proteica, portando alla rottura o al ripiegamento alterato della catena polipeptidica. Di conseguenza, le proteine denaturate perdono la loro attività enzimatica, di trasporto o di altro tipo, poiché la conformazione necessaria per svolgere tali funzioni non è più presente.

È importante notare che, sebbene la denaturazione alteri la struttura e la funzione delle proteine, non sempre ne causa la completa distruzione. In alcuni casi, le proteine denaturate possono essere rinaturate, riacquistando la loro conformazione originaria e quindi la loro funzionalità, se vengono riportate alle condizioni ambientali appropriate. Tuttavia, questo non è sempre possibile, soprattutto quando la denaturazione è causata da danni irreversibili alla catena polipeptidica o a residui aminoacidici critici per la funzione proteica.

In medicina, "hot temperature" non è una condizione o un termine medico standardmente definito. Tuttavia, in alcuni contesti, come ad esempio nella storia clinica di un paziente, potrebbe riferirsi a una situazione in cui una persona sperimenta febbre o ipertermia, che si verifica quando la temperatura corporea centrale supera i 37,5-38°C (99,5-100,4°F). La febbre è spesso un segno di una risposta infiammatoria o infettiva del corpo.

Tuttavia, se si intende la temperatura ambientale elevata, allora si parla di "alte temperature", che può avere effetti negativi sulla salute umana, specialmente per i neonati, i bambini piccoli e gli anziani, o per chi soffre di determinate condizioni mediche. L'esposizione prolungata ad alte temperature può portare a disidratazione, caldo estremo, colpo di calore e altri problemi di salute.

La guanidina è un composto chimico organico con la formula NH2(C=NH)NH2. In biochimica, si trova naturalmente in alcune sostanze come l'arginina e la creatina. La guanidina stessa non ha un ruolo biologico noto, ma può essere metabolizzata nel corpo umano.

In medicina, la guanidina è talvolta utilizzata come farmaco per trattare condizioni neurologiche rare come la sindrome di Stiff-Man e la neuropatia dolorosa associata al virus dell'herpes zoster. Agisce bloccando i canali del sodio, riducendo l'eccitabilità neuronale.

Tuttavia, l'uso della guanidina è limitato a causa dei suoi effetti collaterali significativi, che possono includere nausea, vomito, diarrea, ipotensione e aritmie cardiache. Inoltre, la guanidina può essere tossica ad alte dosi e il suo uso richiede un monitoraggio medico attento.

L'urea è un prodotto finale del metabolismo delle proteine nelle cellule del fegato. Viene rilasciata nel sangue e quindi escreta dai reni attraverso l'urina. È una sostanza chimica organica, classificata come una diamide dell'acido carbammico, con la formula chimica (NH2)2CO.

Nel corpo umano, il ruolo principale dell'urea è quello di aiutare ad eliminare l'azoto in eccesso dal corpo. Quando le cellule del corpo scompongono le proteine per l'energia, rilasciano composti azotati come l'ammoniaca, che è tossica per il corpo a livelli elevati. Il fegato converte quindi l'ammoniaca in urea, che è meno tossica e più facile da eliminare.

Un test delle urine per l'urea può essere utilizzato come indicatore della funzionalità renale. Livelli elevati di urea nelle urine possono indicare una malattia renale o un'insufficienza renale acuta, mentre livelli bassi potrebbero suggerire disidratazione o insufficiente apporto proteico. Tuttavia, è importante notare che l'urea può anche essere influenzata da altri fattori, come la dieta e l'assunzione di farmaci, quindi i risultati dei test devono essere interpretati alla luce di altre informazioni mediche.

In termini medici, la termodinamica non è comunemente utilizzata come una disciplina autonoma, poiché si tratta principalmente di una branca della fisica che studia le relazioni tra il calore e altre forme di energia. Tuttavia, i concetti di termodinamica sono fondamentali in alcune aree della fisiologia e della medicina, come la biochimica e la neurobiologia.

La termodinamica si basa su quattro leggi fondamentali che descrivono il trasferimento del calore e l'efficienza dei dispositivi che sfruttano questo trasferimento per eseguire lavoro. Le due leggi di particolare importanza in contesti biologici sono:

1) Prima legge della termodinamica, o legge di conservazione dell'energia, afferma che l'energia non può essere creata né distrutta, ma solo convertita da una forma all'altra. Ciò significa che il totale dell'energia in un sistema isolato rimane costante, sebbene possa cambiare la sua forma o essere distribuita in modo diverso.

2) Seconda legge della termodinamica afferma che l'entropia (disordine) di un sistema isolato tende ad aumentare nel tempo. L'entropia misura la dispersione dell'energia in un sistema: quanto più è dispersa, tanto maggiore è l'entropia. Questa legge ha implicazioni importanti per i processi biologici, come il metabolismo e la crescita delle cellule, poiché richiedono input di energia per mantenere l'ordine e combattere l'aumento naturale dell'entropia.

In sintesi, mentre la termodinamica non è una definizione medica in sé, i suoi principi sono cruciali per comprendere alcuni aspetti della fisiologia e della biochimica.

In medicina, i solventi sono generalmente considerati come sostanze chimiche che vengono utilizzate per sciogliere altre sostanze, come ad esempio farmaci o altri composti attivi. I solventi possono essere liquidi, gassosi o solidi a temperatura ambiente e devono avere la capacità di dissolvere altre sostanze senza che avvengano reazioni chimiche tra il solvente e la sostanza da sciogliere.

Alcuni esempi comuni di solventi utilizzati in ambito medico includono l'alcol etilico, che viene utilizzato come disinfettante per la pelle o come veicolo per alcuni farmaci liquidi; l'etere dietilico, che è stato storicamente utilizzato come anestetico generale; e il cloruro di metilene, che è un solvente comunemente usato in ambito industriale ma che può anche essere utilizzato in alcune applicazioni mediche.

Tuttavia, è importante notare che l'uso di solventi in medicina deve essere fatto con cautela, poiché alcuni solventi possono essere tossici o causare effetti avversi se non utilizzati correttamente. Pertanto, è sempre necessario seguire le istruzioni del produttore e consultare un operatore sanitario qualificato prima di utilizzare qualsiasi solvente in ambito medico.

In termini medici, la temperatura corporea è un indicatore della temperatura interna del corpo ed è generalmente misurata utilizzando un termometro sotto la lingua, nel retto o nell'orecchio. La normale temperatura corporea a riposo per un adulto sano varia da circa 36,5°C a 37,5°C (97,7°F a 99,5°F), sebbene possa variare leggermente durante il giorno e in risposta all'esercizio fisico, all'assunzione di cibo o ai cambiamenti ambientali.

Tuttavia, una temperatura superiore a 38°C (100,4°F) è generalmente considerata febbre e può indicare un'infezione o altri processi patologici che causano l'infiammazione nel corpo. Una temperatura inferiore a 35°C (95°F) è nota come ipotermia e può essere pericolosa per la vita, specialmente se persiste per un lungo periodo di tempo.

Monitorare la temperatura corporea è quindi un importante indicatore della salute generale del corpo e può fornire informazioni cruciali sulla presenza di malattie o condizioni mediche sottostanti.

La denaturazione dell'acido nucleico è un processo che consiste nel separare le due catene polinucleotidiche della doppia elica degli acidi nucleici (DNA o RNA) mediante la rottura delle legami idrogeno che le mantengono unite. Ciò avviene generalmente quando si esponono gli acidi nucleici a temperature elevate, a basi organiche come il cloruro di guanidinio o alla presenza di agenti chimici denaturanti come formaldeide e formammide.

Nel processo di denaturazione, le coppie di basi che compongono la doppia elica si separano, portando a un'alterazione della struttura secondaria dell'acido nucleico. Di conseguenza, l'acido nucleico denaturato non è più in grado di replicarsi o trascriversi correttamente, poiché le sequenze di basi che codificano per specifiche proteine o funzioni geniche vengono interrotte.

La denaturazione dell'acido nucleico è un fenomeno importante nella biologia molecolare e nella genomica, in quanto viene utilizzata come tecnica per studiare la struttura degli acidi nucleici, per identificare mutazioni geniche e per amplificare specifiche sequenze di DNA mediante reazione a catena della polimerasi (PCR). Inoltre, la denaturazione dell'acido nucleico è anche un fattore critico nella diagnosi e nel trattamento delle malattie genetiche e infettive.

La guanidina è un composto chimico organico con la formula NH2(C=NH)NH2. In biochimica, si trova naturalmente in alcune sostanze come l'arginina e la creatina. La guanidina stessa non ha un ruolo biologico diretto, ma viene talvolta utilizzata in medicina per il suo effetto di ridurre le proprietà viscoelastiche del muco nelle malattie polmonari ostruttive come la fibrosi cistica. Agisce come un agente denaturante delle proteine, rompendo i legami idrogeno e altre interazioni che stabilizzano la struttura terziaria delle proteine. L'uso di guanidina in medicina è limitato a causa della sua tossicità, che può causare effetti avversi come convulsioni, nausea, vomito e problemi cardiovascolari.

Le proteine da shock termico (HSP, Heat Shock Proteins) sono un gruppo eterogeneo di proteine altamente conservate che vengono prodotte in risposta a stress cellulari come l'aumento della temperatura, l'esposizione a tossici, radiazioni, ischemia e infezioni. Le HSP svolgono un ruolo cruciale nella proteostasi assistendo alla piegatura corretta delle proteine, al trasporto transmembrana e all'assemblaggio di oligomeri proteici. Inoltre, esse partecipano al processo di riparazione e degradazione delle proteine denaturate o danneggiate, prevenendone l'aggregazione dannosa per la cellula.

Le HSP sono classificate in base alle loro dimensioni molecolari e sequenze aminoacidiche conservate. Alcune famiglie importanti di HSP includono HSP70, HSP90, HSP60 (chiamati anche chaperonine), piccole HSP (sHSP) e HSP100. Ciascuna di queste famiglie ha funzioni specifiche ma sovrapposte nella proteostasi cellulare.

L'espressione delle proteine da shock termico è regolata principalmente a livello trascrizionale dal fattore di trascrizione heat shock factor 1 (HSF1). In condizioni basali, HSF1 esiste come monomero inattivo associato alle proteine HSP70 e HSP90. Quando la cellula subisce stress, le proteine HSP si legano a HSF1 per inibirne l'attivazione. Tuttavia, quando il danno alle proteine supera la capacità delle HSP di gestirlo, HSF1 viene liberato, trimerizzato e traslocato nel nucleo dove promuove la trascrizione dei geni HSP.

Le proteine da shock termico hanno dimostrato di avere effetti protettivi contro varie forme di stress cellulare e sono state implicate nella patogenesi di diverse malattie, tra cui le malattie neurodegenerative, il cancro e le malattie cardiovascolari. Pertanto, la comprensione dei meccanismi molecolari che regolano l'espressione delle proteine da shock termico offre opportunità per lo sviluppo di strategie terapeutiche per il trattamento di queste condizioni.

Il dicroismo circolare è un fenomeno ottico che si verifica quando la luce polarizzata attraversa un mezzo otticamente attivo, come una soluzione contenente molecole chirali. Nello specifico, il dicroismo circolare si riferisce alla differenza nell'assorbimento della luce polarizzata a sinistra rispetto a quella polarizzata a destra da parte di tali molecole. Questa differenza di assorbimento provoca una rotazione del piano di polarizzazione della luce, che può essere misurata e utilizzata per studiare la struttura e la conformazione delle molecole chirali.

In particolare, il dicroismo circolare viene spesso utilizzato in biochimica e biologia molecolare per analizzare la struttura secondaria delle proteine e degli acidi nucleici, come l'RNA e il DNA. La misurazione del dicroismo circolare può fornire informazioni sulla conformazione di tali molecole, ad esempio se sono presenti eliche o foglietti beta, e su eventuali cambiamenti conformazionali indotti da fattori come il pH, la temperatura o l'interazione con ligandi.

In sintesi, il dicroismo circolare è un importante strumento di analisi ottica che consente di studiare la struttura e le proprietà delle molecole chirali, con applicazioni particolari in biochimica e biologia molecolare.

Il piegamento delle proteine è un processo cruciale per la funzione delle proteine nelle cellule. Si riferisce al modo in cui le catene polipeptidiche, costituite da una sequenza specifica di aminoacidi, si ripiegano su se stesse per assumere una struttura tridimensionale caratteristica e stabile. Questa forma definita consente alle proteine di svolgere le loro funzioni specifiche all'interno della cellula, come catalizzare reazioni chimiche, trasportare molecole o fornire supporto strutturale.

Il piegamento delle proteine è governato dalla sequenza degli aminoacidi e dalle interazioni tra di essi, che possono essere deboli (ad esempio, legami a idrogeno, interazioni ioniche e forze di van der Waals) o forti (ad esempio, ponti disolfuro). Durante il piegamento, le proteine attraversano diverse tappe, tra cui l'inizio del piegamento (formazione di strutture secondarie come α-eliche e β-foglietti), il ripiegamento locale (formazione di strutture terziarie) e il ripiegamento globale (formazione della struttura quaternaria, se la proteina è costituita da più di una catena polipeptidica).

Anomalie nel piegamento delle proteine possono portare a malattie note come "malattie da accumulo di proteine", nelle quali le proteine malpiegate si accumulano all'interno della cellula, formando aggregati insolubili e tossici. Esempi di tali malattie includono la malattia di Alzheimer, la malattia di Parkinson e la corea di Huntington.

La conformazione della proteina, nota anche come struttura terziaria delle proteine, si riferisce alla disposizione spaziale dei diversi segmenti che costituiscono la catena polipeptidica di una proteina. Questa conformazione è stabilita da legami chimici tra gli atomi di carbonio, zolfo, azoto e ossigeno presenti nella catena laterale degli aminoacidi, nonché dalle interazioni elettrostatiche e idrofobiche che si verificano tra di essi.

La conformazione delle proteine può essere influenzata da fattori ambientali come il pH, la temperatura e la concentrazione salina, e può variare in base alla funzione svolta dalla proteina stessa. Ad esempio, alcune proteine hanno una conformazione flessibile che consente loro di legarsi a diverse molecole target, mentre altre hanno una struttura più rigida che ne stabilizza la forma e la funzione.

La determinazione della conformazione delle proteine è un'area di ricerca attiva in biochimica e biologia strutturale, poiché la conoscenza della struttura tridimensionale di una proteina può fornire informazioni cruciali sulla sua funzione e su come interagisce con altre molecole nel corpo. Le tecniche sperimentali utilizzate per determinare la conformazione delle proteine includono la diffrazione dei raggi X, la risonanza magnetica nucleare (NMR) e la criomicroscopia elettronica (Cryo-EM).

La spettrometria di fluorescenza è una tecnica spettroscopica che misura la luminescenza emessa da una sostanza (fluoroforo) dopo l'assorbimento di radiazioni elettromagnetiche, generalmente nel campo dell'ultravioletto o della luce visibile. Quando il fluoroforo assorbe energia, uno o più elettroni vengono eccitati a livelli energetici superiori. Durante il ritorno alla condizione di riposo, l'eccitazione degli elettroni decade e viene emessa radiazioni elettromagnetiche con una lunghezza d'onda diversa (di solito più lunga) rispetto a quella assorbita. Questa differenza di lunghezza d'onda è nota come spostamento di Stokes.

Lo spettrometro di fluorescenza separa la luce emessa in base alla sua lunghezza d'onda e misura l'intensità relativa della luminescenza per ogni lunghezza d'onda, producendo uno spettro di emissione. Questo spettro può fornire informazioni qualitative e quantitative sui componenti fluorescenti presenti nel campione, inclusa la loro concentrazione e l'ambiente molecolare circostante.

La spettrometria di fluorescenza è ampiamente utilizzata in vari campi, tra cui la chimica analitica, la biologia molecolare, la farmacologia e la medicina forense, per applicazioni che vanno dall'identificazione delle specie chimiche allo studio delle interazioni molecolari. Tuttavia, è importante notare che la misura della fluorescenza può essere influenzata da fattori ambientali come la presenza di assorbitori o emettitori di luce aggiuntivi, alterando potenzialmente l'accuratezza e l'affidabilità dei risultati.

In medicina, l'acqua è definita come una sostanza chimica composta da due atomi di idrogeno (H) e un atomo di ossigeno (O), con la formula chimica H2O. È essenziale per tutte le forme di vita sulla Terra e costituisce circa il 50-75% del peso corporeo di un essere umano.

L'acqua svolge numerose funzioni importanti nel corpo umano, tra cui:

1. Regolazione della temperatura corporea attraverso la traspirazione e la sudorazione.
2. Funzione di solvente per molte sostanze chimiche presenti nel corpo, come glucosio, sale e altri nutrienti.
3. Aiuta a mantenere l'equilibrio idrico ed elettrolitico del corpo.
4. Protegge i tessuti e gli organi interni, lubrificando articolazioni e occhi.
5. Supporta le reazioni chimiche e metaboliche nel corpo.

È importante bere acqua in quantità sufficiente per mantenere l'idratazione ottimale del corpo e sostenere queste funzioni vitali. La disidratazione può causare sintomi come stanchezza, mal di testa, vertigini e confusione. In casi gravi, la disidratazione può portare a complicazioni più serie, come convulsioni o insufficienza renale.

La concentrazione di idrogenioni (più comunemente indicata come pH) è una misura della quantità di ioni idrogeno presenti in una soluzione. Viene definita come il logaritmo negativo di base 10 dell'attività degli ioni idrogeno. Un pH inferiore a 7 indica acidità, mentre un pH superiore a 7 indica basicità. Il pH fisiologico del sangue umano è leggermente alcalino, con un range stretto di normalità compreso tra 7,35 e 7,45. Valori al di fuori di questo intervallo possono indicare condizioni patologiche come l'acidosi o l'alcalosi.

In medicina e biologia, le proteine sono grandi molecole composte da catene di amminoacidi ed esse svolgono un ruolo cruciale nella struttura, funzione e regolazione di tutte le cellule e organismi viventi. Sono necessarie per la crescita, riparazione dei tessuti, difese immunitarie, equilibrio idrico-elettrolitico, trasporto di molecole, segnalazione ormonale, e molte altre funzioni vitali.

Le proteine sono codificate dal DNA attraverso la trascrizione in RNA messaggero (mRNA), che a sua volta viene tradotto in una sequenza specifica di amminoacidi per formare una catena polipeptidica. Questa catena può quindi piegarsi e unirsi ad altre catene o molecole per creare la struttura tridimensionale funzionale della proteina.

Le proteine possono essere classificate in base alla loro forma, funzione o composizione chimica. Alcune proteine svolgono una funzione enzimatica, accelerando le reazioni chimiche all'interno dell'organismo, mentre altre possono agire come ormoni, neurotrasmettitori o recettori per segnalare e regolare l'attività cellulare. Altre ancora possono avere una funzione strutturale, fornendo supporto e stabilità alle cellule e ai tessuti.

La carenza di proteine può portare a diversi problemi di salute, come la malnutrizione, il ritardo della crescita nei bambini, l'indebolimento del sistema immunitario e la disfunzione degli organi vitali. D'altra parte, un consumo eccessivo di proteine può anche avere effetti negativi sulla salute, come l'aumento del rischio di malattie renali e cardiovascolari.

La struttura secondaria della proteina si riferisce al folding regolare e ripetitivo di sequenze aminoacidiche specifiche all'interno di una proteina, che dà origine a due conformazioni principali: l'elica alfa (α-elica) e il foglietto beta (β-foglietto). Queste strutture sono stabilite da legami idrogeno intramolecolari tra gli atomi di azoto e ossigeno presenti nel gruppo carbonilico (C=O) e ammidico (N-H) dei residui di amminoacidi adiacenti. Nell'elica alfa, ogni giro completo dell'elica contiene 3,6 residui di amminoacidi con un angolo di torsione di circa 100°, mentre nel foglietto beta le catene laterali idrofobe e polari dei residui di amminoacidi si alternano in modo da formare una struttura planare estesa. La struttura secondaria della proteina è influenzata dalla sequenza aminoacidica, dalle condizioni ambientali e dall'interazione con altre molecole.

In medicina e fisiologia, la cinetica si riferisce allo studio dei movimenti e dei processi che cambiano nel tempo, specialmente in relazione al funzionamento del corpo e dei sistemi corporei. Nella farmacologia, la cinetica delle droghe è lo studio di come il farmaco viene assorbito, distribuito, metabolizzato e eliminato dal corpo.

In particolare, la cinetica enzimatica si riferisce alla velocità e alla efficienza con cui un enzima catalizza una reazione chimica. Questa può essere descritta utilizzando i parametri cinetici come la costante di Michaelis-Menten (Km) e la velocità massima (Vmax).

La cinetica può anche riferirsi al movimento involontario o volontario del corpo, come nel caso della cinetica articolare, che descrive il movimento delle articolazioni.

In sintesi, la cinetica è lo studio dei cambiamenti e dei processi che avvengono nel tempo all'interno del corpo umano o in relazione ad esso.

Le proteine da shock termico Hsp70, noto anche come proteine da stress riscaldante o HSP70, sono una classe di proteine chaperon che giocano un ruolo cruciale nella proteostasi assistendo alla piegatura e all'assemblaggio delle proteine. Sono espresse in modo ubiquitario in quasi tutti gli organismi viventi e sono altamente conservate evolutivamente.

Le Hsp70 sono nominate in base al loro peso molecolare di circa 70 kDa. Queste proteine contengono un dominio N-terminale ATPasi e un dominio C-terminale substrato-binding che lavorano insieme per legarsi e rilasciare i substrati proteici in modo dipendente dall'ATP.

Le Hsp70 svolgono diverse funzioni cellulari, tra cui:

1. Assistenza alla piegatura e all'assemblaggio delle proteine: Le Hsp70 prevengono l'aggregazione delle proteine nascenti o denaturate e facilitano il loro ripiegamento corretto.
2. Protezione contro lo stress cellulare: Durante lo stress cellulare, come l'esposizione a temperature elevate o tossiche, le Hsp70 prevengono l'aggregazione delle proteine danneggiate e promuovono la loro riparazione o degradazione.
3. Regolazione dell'attività enzimatica: Le Hsp70 regolano l'attività di alcuni enzimi legandosi ai loro siti attivi e impedendo il legame con i substrati.
4. Rimozione delle proteine danneggiate: Le Hsp70 lavorano in collaborazione con altre proteine chaperon per identificare e rimuovere le proteine danneggiate o denaturate, prevenendo così la formazione di aggregati tossici.
5. Riparazione del DNA: Alcune Hsp70 sono state implicate nella riparazione del DNA, in particolare durante l'esposizione a radiazioni ionizzanti.

In sintesi, le proteine Hsp70 svolgono un ruolo cruciale nel mantenere la homeostasi cellulare e nell'adattamento alle varie forme di stress cellulare.

In medicina e ricerca biomedica, i modelli molecolari sono rappresentazioni tridimensionali di molecole o complessi molecolari, creati utilizzando software specializzati. Questi modelli vengono utilizzati per visualizzare e comprendere la struttura, le interazioni e il funzionamento delle molecole, come proteine, acidi nucleici (DNA e RNA) ed altri biomolecole.

I modelli molecolari possono essere creati sulla base di dati sperimentali ottenuti da tecniche strutturali come la cristallografia a raggi X, la spettrometria di massa o la risonanza magnetica nucleare (NMR). Questi metodi forniscono informazioni dettagliate sulla disposizione degli atomi all'interno della molecola, che possono essere utilizzate per generare modelli tridimensionali accurati.

I modelli molecolari sono essenziali per comprendere le interazioni tra molecole e come tali interazioni contribuiscono a processi cellulari e fisiologici complessi. Ad esempio, i ricercatori possono utilizzare modelli molecolari per studiare come ligandi (come farmaci o substrati) si legano alle proteine bersaglio, fornendo informazioni cruciali per lo sviluppo di nuovi farmaci e terapie.

In sintesi, i modelli molecolari sono rappresentazioni digitali di molecole che vengono utilizzate per visualizzare, analizzare e comprendere la struttura, le interazioni e il funzionamento delle biomolecole, con importanti applicazioni in ricerca biomedica e sviluppo farmaceutico.

La calorimetria a scansione differenziale (DSC) è una tecnica utilizzata in fisica e chimica dei materiali, compresa la biologia strutturale, per misurare i cambiamenti di entalpia associati a una transizione termica di un campione. In altre parole, questa tecnica consente di misurare il calore assorbito o rilasciato da una sostanza quando viene riscaldata o raffreddata in modo controllato e ad un ritmo costante.

Nella DSC, il campione viene posto all'interno di una cella di calore insieme a una referenza, che è una sostanza con proprietà termiche ben note. Entrambi i campioni vengono quindi riscaldati o raffreddati ad un tasso costante e la differenza di temperatura tra il campione e la referenza viene misurata come funzione della temperatura.

Quando il campione subisce una transizione termica, come la fusione o la cristallizzazione, ci sarà un cambiamento nella sua entalpia, che si rifletterà in un picco sulla curva di DSC. L'area sotto questo picco è proporzionale alla quantità di calore assorbito o rilasciato durante la transizione termica.

In medicina, la DSC può essere utilizzata per studiare le proprietà termiche delle proteine e altri biomateriali, come ad esempio i lipidi. Questa tecnica può fornire informazioni sulla struttura e la stabilità di queste sostanze, nonché sui cambiamenti che possono verificarsi in risposta a vari stimoli o condizioni patologiche. Ad esempio, la DSC può essere utilizzata per studiare come le proteine cambiano conformazione quando interagiscono con farmaci o ligandi, o come i lipidi alterano la loro struttura in risposta a variazioni di temperatura o pH.

La stabilità enzimatica si riferisce alla capacità di un enzima di mantenere la sua attività funzionale dopo essere stato esposto a vari fattori ambientali che potrebbero influenzarne l'integrità strutturale o funzionale. Questi fattori possono includere variazioni di pH, temperatura, concentrazione di ioni e substrati, presenza di inibitori enzimatici o agenti denaturanti.

Un enzima stabile manterrà la sua attività per un periodo di tempo più lungo in tali condizioni avverse rispetto a un enzima meno stabile. La stabilità enzimatica è un fattore importante da considerare nella progettazione e nello sviluppo di applicazioni biotecnologiche che utilizzano enzimi, come la produzione industriale di prodotti chimici e farmaceutici, la biorimediacione e il biodesign.

La stabilità enzimatica può essere migliorata mediante tecniche di ingegneria proteica, come la mutagenesi direzionale o l'ottimizzazione della sequenza aminoacidica dell'enzima, al fine di conferire una maggiore resistenza a fattori ambientali avversi. Inoltre, la stabilità enzimatica può essere aumentata mediante l'uso di formulazioni chimiche o biologiche che proteggono l'integrità strutturale e funzionale dell'enzima, come l'inclusione di stabilizzatori chimici o l'incapsulamento in matrici polimeriche.

La "rinaturazione proteica" è un termine utilizzato in biochimica e biologia molecolare per descrivere il processo di ripiegamento delle proteine in una conformazione nativa o funzionale dopo essersi srotolate o denaturate. Le proteine sono costituite da catene polipeptidiche flessibili che si piegano spontaneamente in strutture tridimensionali uniche e stabili, note come conformazioni native. Queste conformazioni sono fondamentali per la funzione delle proteine, poiché determinano le interazioni specifiche con altri componenti cellulari, come ligandi, cofattori o altre proteine.

La denaturazione proteica può verificarsi a causa di fattori ambientali avversi, come variazioni di pH, temperatura estrema, concentrazione elevata di sale o agenti chimici denaturanti, che interrompono le interazioni intramolecolari responsabili del mantenimento della conformazione nativa delle proteine. Di conseguenza, le proteine denaturate perdono la loro attività enzimatica o altre funzioni biologiche.

La rinaturazione proteica è il processo di ripristino della conformazione nativa e dell'attività funzionale delle proteine denaturate, attraverso la ricostituzione delle interazioni intramolecolari che guidano il ripiegamento corretto. Questo processo può essere indotto mediante l'eliminazione dei fattori denaturanti e il ripristino delle condizioni favorevoli alla formazione della conformazione nativa, come il giusto pH, temperatura e concentrazione di sale. In alcuni casi, la rinaturazione può essere facilitata da chaperoni molecolari o altri ausiliari che assistono nel ripiegamento corretto delle proteine.

È importante notare che non tutte le proteine denaturate sono in grado di rinaturarsi spontaneamente o con l'aiuto di chaperoni, poiché il ripiegamento delle proteine è un processo altamente complesso e dipendente dalle condizioni ambientali. In alcuni casi, le proteine denaturate possono aggregare e formare strutture insolubili e non funzionali, come i depositi di proteine amiloidi, che sono associati a diverse malattie neurodegenerative.

La spettrofotometria nell'ultravioletto (UV) è una tecnica strumentale utilizzata in analisi chimiche e fisiche per misurare l'assorbimento della radiazione ultravioletta da parte di una sostanza. Questa tecnica si basa sulla relazione tra l'intensità della luce incidente e quella trasmessa attraverso la sostanza, che dipende dalla lunghezza d'onda della luce utilizzata.

Nello specifico, la spettrofotometria UV misura l'assorbimento della radiazione UV da parte di una sostanza in soluzione, determinando il coefficiente di assorbimento o la sua trasmissione a diverse lunghezze d'onda all'interno dello spettro ultravioletto. Questa informazione può essere utilizzata per identificare e quantificare la concentrazione di una sostanza chimica specifica presente in una miscela, sulla base delle sue proprietà di assorbimento UV uniche.

La spettrofotometria nell'ultravioletto è ampiamente utilizzata in diversi campi della scienza e della tecnologia, tra cui la chimica analitica, la biochimica, la farmacologia e la fisica, per l'analisi di composti organici e inorganici, come pigmenti, vitamine, farmaci, proteine, acidi nucleici e altri biomolecole.

I naftalensulfonati di anilina sono sale solforici dell'anilina del naftalene-1,5-disolfonato. Si tratta di una polvere cristallina bianca o quasi bianca con un leggero odore di naftalene. Sono solubili in acqua e alcool, ma insolubili in etere.

Questi composti sono stati utilizzati in passato come farmaci mucolitici per fluidificare le secrezioni mucose nelle malattie respiratorie, sebbene il loro uso sia oggi limitato a causa della loro tossicità e di altri effetti collaterali.

Gli naftalensulfonati di anilina possono causare danni epatici, renali e nervosi, nonché anemia emolitica e metaemoglobinemia. Pertanto, il loro uso è ora limitato a condizioni specifiche e sotto stretto controllo medico.

In sintesi, i naftalensulfonati di anilina sono composti chimici con proprietà mucolitiche che possono essere utilizzati come farmaci, ma il loro uso è limitato a causa della loro tossicità e di altri effetti collaterali.

La calorimetria è una metodologia utilizzata nella fisica e nella fisiologia per misurare la quantità di calore assorbito o liberato durante un processo chimico o fisico. In medicina, la calorimetria indiretta è spesso utilizzata per misurare il dispendio energetico totale del corpo umano, che include il metabolismo basale e l'attività fisica.

La calorimetria si basa sulla legge di conservazione dell'energia, che afferma che l'energia non può essere creata o distrutta, ma solo convertita da una forma all'altra. In un calorimetro, un dispositivo utilizzato per misurare il flusso di calore, la variazione di temperatura è proporzionale all'energia scambiata tra il sistema studiato e l'ambiente circostante.

Nella pratica clinica, la calorimetria indiretta viene utilizzata per valutare lo stato nutrizionale dei pazienti e per monitorare il loro dispendio energetico durante il ricovero ospedaliero. Questa tecnica prevede la misurazione del consumo di ossigeno e della produzione di anidride carbonica del corpo umano, che sono correlati al dispendio energetico totale.

In sintesi, la calorimetria è una metodologia utilizzata per misurare il flusso di calore e l'energia scambiata tra un sistema e l'ambiente circostante. In medicina, la calorimetria indiretta viene utilizzata per valutare lo stato nutrizionale dei pazienti e monitorare il loro dispendio energetico totale durante il ricovero ospedaliero.

In farmacologia, la stabilità si riferisce alla capacità di un farmaco di mantenere le sue proprietà fisiche, chimiche e biologiche nel tempo, senza subire alterazioni che possano influenzarne l'efficacia o la sicurezza.

La stabilità farmacologica può essere valutata in diversi modi, a seconda del contesto:

1. Stabilità chimica: si riferisce alla capacità di un farmaco di mantenere la sua struttura molecolare e la sua purezza chimica nel tempo. Un farmaco instabile può degradarsi in composti più semplici o inattivi, con conseguente perdita di efficacia terapeutica.
2. Stabilità fisica: si riferisce alla capacità di un farmaco di mantenere le sue proprietà fisiche, come il colore, l'aspetto, la consistenza e la solubilità. Un farmaco instabile può subire cambiamenti fisici che ne rendano difficile o impossibile l'utilizzo.
3. Stabilità biologica: si riferisce alla capacità di un farmaco di mantenere la sua attività biologica nel tempo, senza essere inattivato da fattori enzimatici o altri fattori biologici. Un farmaco instabile può essere rapidamente metabolizzato o eliminato dall'organismo, con conseguente riduzione dell'efficacia terapeutica.

La stabilità farmacologica è un fattore importante da considerare nella formulazione, conservazione e somministrazione dei farmaci, per garantire la loro sicurezza ed efficacia nel tempo. La valutazione della stabilità farmacologica può essere effettuata attraverso diversi metodi di test, come la cromatografia liquida ad alta prestazione (HPLC), la spettroscopia e la microbiologia, a seconda del tipo di stabilità da valutare.

In realtà, "formamide" non è un termine medico comune. La formamide è una sostanza chimica con la formula HCONH2. È il più semplice degli amidi, che sono solitamente definiti come polimeri del glucosio in chimica organica e biochimica.

Tuttavia, in alcuni contesti medici o tossicologici rari, "formamide" può essere menzionata per descrivere una sostanza chimica presente in alcuni prodotti industriali o farmaceutici, oppure come possibile contaminante ambientale. In questi casi, la formamide viene solitamente trattata come una sostanza chimica potenzialmente pericolosa e le sue esposizioni vengono gestite e monitorate in base alle linee guida appropriate fornite dalle autorità sanitarie e ambientali.

La "rinaturazione dell'acido nucleico" si riferisce al processo di ricostituzione della struttura a doppia elica di una molecola di acido nucleico (come DNA o RNA) dopo che è stata denaturata, ad esempio attraverso il riscaldamento o l'esposizione a sostanze chimiche.

Nel processo di rinaturazione, le due catene complementari della molecola di acido nucleico si riavvicinano e si riespongono l'una all'altra, formando legami idrogeno tra basi azotate complementari (adenina con timina o uracile, e guanina con citosina). Questo processo può verificarsi spontaneamente se la temperatura della soluzione viene abbassata lentamente o se vengono aggiunte sostanze chimiche che favoriscono la formazione dei legami idrogeno.

La rinaturazione dell'acido nucleico è un processo importante in molti processi biologici, come la replicazione del DNA e la trascrizione dell'RNA. La capacità di denaturare e rinaturare l'acido nucleico è anche sfruttata in diversi metodi di laboratorio, come la PCR (reazione a catena della polimerasi) e la Southern blotting.

La "protein unfolding" o "denaturation of proteins" si riferisce al processo in cui le proteine perdono la loro struttura tridimensionale nativa e quindi la loro funzione. Questa condizione può verificarsi a causa di fattori ambientali come variazioni di pH, temperatura elevata o concentrazione di sale, o l'esposizione a sostanze chimiche denaturanti.

In condizioni normali, le proteine si piegano in una specifica conformazione che consente loro di svolgere la loro funzione biologica. Tuttavia, quando sono esposte a fattori ambientali avversi o sostanze chimiche denaturanti, le interazioni tra i residui aminoacidici che mantengono la struttura proteica possono essere alterate, portando alla perdita della loro conformazione nativa.

La protein unfolding può avere conseguenze negative sulla funzionalità cellulare e può portare a malattie come le malattie neurodegenerative, se la proteina denaturata non viene degradata o ripiegata correttamente.

La stabilità della proteina si riferisce alla capacità di una proteina di mantenere la sua struttura tridimensionale e funzionalità in un determinato ambiente. Le proteine sono costituite da catene di aminoacidi ed esistono in equilibrio dinamico con le loro forme parzialmente piegate o denaturate. La stabilità della proteina è il risultato dell'equilibrio tra queste due forme e può essere influenzata da diversi fattori, come la concentrazione di ioni, pH, temperatura e presenza di ligandi o altri molecole.

La stabilità termodinamica di una proteina è definita come la differenza di energia libera tra la forma denaturata e la forma nativa della proteina. Una proteina con un'elevata stabilità termodinamica richiede più energia per passare dalla forma nativa alla forma denaturata, il che significa che è meno incline a subire cambiamenti conformazionali indotti da fattori ambientali.

La stabilità cinetica di una proteina si riferisce al tasso di transizione tra la forma nativa e la forma denaturata. Una proteina con una elevata stabilità cinetica ha un tasso di transizione più lento, il che significa che è meno incline a subire cambiamenti conformazionali indotti da fattori ambientali nel breve termine.

La stabilità della proteina è importante per la sua funzione e la sua sopravvivenza nell'organismo. Una proteina instabile può aggregare, precipitare o subire modifiche conformazionali che ne impediscono la corretta funzionalità. La comprensione dei meccanismi che regolano la stabilità delle proteine è quindi fondamentale per comprendere le basi molecolari delle malattie e per lo sviluppo di farmaci e terapie innovative.

Escherichia coli (abbreviato come E. coli) è un batterio gram-negativo, non sporigeno, facoltativamente anaerobico, appartenente al genere Enterobacteriaceae. È comunemente presente nel tratto gastrointestinale inferiore dei mammiferi ed è parte integrante della normale flora intestinale umana. Tuttavia, alcuni ceppi di E. coli possono causare una varietà di malattie infettive che vanno da infezioni urinarie lievi a gravi condizioni come la meningite, sebbene ciò sia relativamente raro.

Alcuni ceppi di E. coli sono patogeni e producono tossine o altri fattori virulenti che possono causare diarrea acquosa, diarrea sanguinolenta (nota come colera emorragica), infezioni del tratto urinario, polmonite, meningite e altre malattie. L'esposizione a questi ceppi patogeni può verificarsi attraverso il consumo di cibi o bevande contaminati, il contatto con animali infetti o persone infette, o tramite l'acqua contaminata.

E. coli è anche ampiamente utilizzato in laboratorio come organismo modello per la ricerca biologica e medica a causa della sua facilità di crescita e manipolazione genetica.

La denaturazione è un processo che porta alla perdita di ordine e quindi a un aumento di entropia. Dopo che una proteina ha ... In seguito alla denaturazione le proteine possono esporre e rendere reattivi alcuni gruppi funzionali tramite i quali formare ... La denaturazione delle proteine è un fenomeno chimico che consiste nel cambiamento della struttura proteica nativa, con ... La denaturazione chimica avviene per trattamento delle proteine con sostanze chimiche. Tra i denaturanti chimici più usati ...
Denaturazione delle proteine. Il processo contrario al ripiegamento è la denaturazione, con cui la proteina perde la sua ... è necessariamente sinonimo di denaturazione. La denaturazione delle proteine avviene al crescere della temperatura e in altre ... In molti casi la denaturazione è un processo irreversibile, per alcune proteine è tuttavia possibile ripristinare la struttura ... L'assunzione della funzione fisiologica di una proteina, sia essa un enzima, un trasportatore, un recettore o una proteina ...
La denaturazione consiste nella perdita della struttura quaternaria, terziaria o secondaria delle proteine senza che si abbia ... Le proteine sono interessate soprattutto dalle seguenti trasformazioni: denaturazione; reazioni di Maillard; proteolisi; ... perciò la denaturazione aumenta la digeribilità delle proteine. La reazione di Maillard è un processo chimico complesso che ... In generale la proteolisi porta ad un aumento della digeribilità delle proteine ma, anche, ad una potenziale riduzione del loro ...
... denaturazione; reazioni di Maillard; proteolisi; putrefazione. La denaturazione delle proteine consiste nella perdita della ... soprattutto a causa della denaturazione delle proteine e della reazione di Maillard. Di particolare importanza è il rapporto ... Porta ad un aumento della digeribilità delle proteine ma, anche, ad una potenziale riduzione del loro valore nutritivo. La ... La reazione di Maillard, meglio conosciuta come caramellizzazione, è un processo chimico complesso che coinvolge le proteine e ...
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... in particolare la sterilizzazione determina la denaturazione delle proteine e degli acidi nucleici e la degradazione di ... elimina i microrganismi mediante denaturazione di loro proteine e altre biomolecole. La sterilizzazione mediante autoclave è ... Raggi Gamma: si tratta di radiazioni elettromagnetiche prodotte dal Co60 e Cs137 e agiscono denaturando le proteine e mutando ...
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Tale gruppo prostetico non può essere rimosso senza la denaturazione della proteina. Allen, S.H.G., The isolation and ...
Se la proteina ha subito denaturazione, il picco si sposta a 420 nm. Se la denaturazione è solo parziale, è possibile osservare ... Questa voce sull'argomento proteine è solo un abbozzo. Contribuisci a migliorarla secondo le convenzioni di Wikipedia. Segui i ...
La denaturazione delle proteine può causare perdita di funzionalità e perdita dello stato nativo. La cristallografia a raggi X ... Le dimensioni di una proteina vanno da questo limite a diverse migliaia di residui nelle proteine plurifunzionali e strutturali ... Le proteine sono catene di amminoacidi costituite da 20 L-α-amminoacidi diversi, denominati anche residui, che si ripiegano in ... Al di sotto di circa 40 residui è più frequentemente usato il termine peptide anziché proteina. Un certo numero di residui è ...
In generale vi è una denaturazione delle proteine che perdono quindi la loro funzione. A livello del DNA, i radicali ... Il danneggiamento delle proteine prevede l'ossidazione delle catene laterali degli aminoacidi, la formazione di legami crociati ... Nonostante il radicale anione superossido possa reagire con carboidrati, proteine, acidi nucleici e lipidi non presenta ... Il radicale superossido può ridurre il Fe3+ del citocromo c o il Cu2+ delle proteine che contengono rame con formazione di ...
Le Hsp (Heat Shock Proteins) sono chiamate così poiché rilevate durante studi di denaturazione delle proteine mediante calore. ... Le HSP proteggono altre proteine dalla denaturazione circondandole (per esempio in caso di shock termici). Il cortisolo per ... la proteina non correttamente ripiegata viene inserita nella tasca della proteina GroEL, che ha ampia superficie scarsamente ... Le proteine chaperon sono presenti in tutti gli organismi viventi, sia procarioti che eucarioti. La chaperonina procariotica è ...
... comportano cioè denaturazione). Una proteina parzialmente denaturata espone più facilmente i suoi residui idrofobici ( ... Le proteine HSP70 infatti aiutano le altre proteine nascenti a raggiungere la struttura spaziale definitiva ed aiutano la ... e questi residui sono proprio il consensus per il legame delle proteine Hsp70, che legandovisi, evitano ulteriore denaturazione ... Quando una proteina HSP70 è legata all'ATP, il "coperchio" è aperto ed i peptidi si legano e vengono rilasciati in maniera ...
I protein microarray sono usati per identificare le interazioni proteina-proteina o, ad esempio, per identificare i substrati ... Infine il cDNA viene reso a singola catena attraverso una denaturazione termica o chimica. Con questa tecnica però era ... Le proteine più comunemente usate durante un protein microarray sono gli anticorpi monoclonali, dove gli anticorpi sono ... Si ottengono utilizzando differenti proteine, fissate su microarray, come sonde. ...
Alterazioni del nucleo: alterazioni della membrana nucleare, denaturazione di proteine e del DNA, aumento della p53. ... La SOD mutata indurrebbe pure reazioni catalitiche aberranti con aggregazione della stessa proteina. In modelli murini si è ... Sclerosi laterale amiotrofica: 1/5 delle forme autosomiche dominanti ereditarie della SLA è dovuto a mutazione della proteina ... proteina che porta all'eliminazione del rame è alterata geneticamente. Neoplasie Nei processi di invecchiamento: la "teoria del ...
La frazione IV ha diverse proteine indesiderate che devono essere rimosse. Per far precipitare queste proteine, la ... Uno svantaggio sono le presenze di nuovi antigeni a causa della possibile denaturazione a caldo dell'albumina. Inoltre, le ... Le condizioni degli stadi iniziali sono l'8% di etanolo, pH 7,2, -3 °C e 5,1% di proteine per la frazione I. L'albumina rimane ... Il metodo di Cohn è così funzionale che la proteina isolata dell'albumina mantiene la sua attività biologica. Il processo si ...
Il sistema del complemento è costituito da un gruppo di proteine, principalmente enzimi, presenti nel sangue ed in grado di ... Il carattere antigenico di queste sostanze risulta alterabile in seguito a processi di denaturazione chimica o fisica. L'aptene ... Ad oggi è noto che il sistema del complemento è costituito da 18 differenti proteine indicate utilizzando la lettera maiuscola ... Altra via di attivazione è quella lectinica, attivata da residui di mannosio presenti in proteine e polisaccaridi della ...
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La coagulazione delle proteine comporta una denaturazione dei tessuti alterati patologicamente o necrotici, i quali vengono ... Infine la stessa coagulazione delle proteine del sangue e la forte vasocostrizione indotta comporta un effetto emostatico. Il ...
Lo stesso argomento in dettaglio: Ripiegamento di proteine. Qualsiasi proteina può subire un processo di denaturazione che la ... è strettamente dipendente dalla metodica utilizzata e dalla proteina sottoposta al processo. Non tutte le proteine infatti ... Per alcune proteine è talvolta possibile ripristinare la struttura terziaria riportando le condizioni (di pH, temperatura, ... La rinaturazione (in inglese refolding) è una procedura attraverso la quale una proteina che ha perso la propria struttura ...
Ciò determina la denaturazione delle proteine con conseguente necrosi coagulativa e trombosi dei piccoli vasi dei noduli ... o radiometabolica consiste nella somministrazione di iodio-radioattivo con dosaggi in grado di denaturare le proteine del ...
Ha un elevato peso molecolare pari a 69000 Da e costituisce circa il 60% di tutte le proteine plasmatiche. Tutte le proteine ... moderatamente solubili in soluzioni saline concentrate e subiscono denaturazione termica. Le albumine si trovano comunemente ... Oltre ad essere la proteina più presente nel sangue, l'albumina è pure il principale veicolo di altre proteine trasportate ... è una proteina 65-70 kDa. L'albumina comprende tre domini omologhi che si uniscono per formare una proteina a forma di cuore. ...
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Come quasi tutte le proteine sono termosensibili, e sono quindi velocemente inattivate dal calore per denaturazione della loro ... Un primo gruppo di tossine agisce alterando la funzionalità delle proteine G, famiglia di proteine coinvolte nelle cascate dei ... Questa tossina ha come bersaglio una GTPasi (proteina rho) che controlla l'attività di alcune proteine G che regolano il ... Sono proteine solubili a volte glicosilate. Sono facilmente inattivabili chimicamente e, una volta inattivate, prendono il nome ...
... esercita la propria azione a livello tissutale prevenendo la denaturazione delle proteine e l'evoluzione del processo ...
Le proteine ingerite sono suddivise in amminoacidi tramite la digestione, che generalmente prevede la denaturazione delle ... Le proteine possono legarsi ad altre proteine nonché a substrati piccole molecole. Le interazioni proteina-proteina regolano ... Le proteine che contengono anche una parte non polipeptidica, gruppo prostetico, sono dette proteine coniugate. Due proteine si ... Si distinguono così proteine semplici (costituite da soli amminoacidi) e proteine coniugate (costituite da una proteina ...
Questo metodo aiuta anche a prevenire la denaturazione delle proteine in campioni eccessivamente diluiti e può essere ... Uno svantaggio di questa tecnica di purificazione delle proteine è che, oltre a far precipitare la specifica proteina di ... La concentrazione di sale necessaria per far precipitare le proteine dalla soluzione differisce a seconda della proteina. Per ... Le proteine indesiderate possono essere rimosse da una soluzione proteica mediante salting out se si conosce la loro solubilità ...
La sua azione è stata attribuita all'inattivazione degli enzimi che producono energia, alla denaturazione delle proteine ...
Tale trattamento determina la parziale denaturazione delle proteine, il cui contenuto diminuisce del 50%, e fa sì che il ... Lo stoccafisso è un alimento ricco di proteine, vitamine, sali di ferro e di calcio. La preparazione dello stoccafisso è ... è ricco di proteine, vitamine e sali minerali. Il lutefisk è il più tipico piatto preparato in Norvegia, Svezia e alcune ...
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Utilizzo della dinamica molecolare per la comprensione dei meccanismi di denaturazione di proteine a seguito di congelamento ed ... Utilizzo della dinamica molecolare per la comprensione dei meccanismi di denaturazione di proteine a seguito di congelamento ed ... Utilizzo della dinamica molecolare per la comprensione dei meccanismi di denaturazione di proteine a seguito di congelamento ed ...
Denaturazione delle proteine contenute allinterno del microorganismo (come avviene quando si utilizzano lalcol etilico o il ... Nella maggior parte dei casi, gli antisettici agiscono sulla membrana cellulare e sulle proteine dei microorganismi ad essi ... Ossidazione delle proteine dei microorganismi (come avviene quando simpiegano antisettici contenenti iodio). ...
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Esperimento di denaturazione proteine delluovo e fenomeno di osmosi.. La seconda scientifico ha effettuato un esperimento con ...
... la denaturazione delle proteine con sistemi diversi dal calore è utilizzata, come nella cucina molecolare, per cuocere le uova ...
Altro esempio è la denaturazione delle proteine delluovo. Prendi un pò di chiara, aggiungi limone, e come si dice, lalbume ...
1. sulle proteine, delle quali provoca la denaturazione;. 2. intervenendo in reazioni metaboliche, con azione sugli enzimi a ...
Altro esempio è la denaturazione delle proteine delluovo. Prendi un pò di chiara, aggiungi limone, e come si dice, lalbume ...
La modifica di tale struttura è nota come "denaturazione". Le proteine alimentari si possono denaturare con il calore, ma non ... Le proteine hanno una struttura tridimensionale che ne determina la funzione. ...
Vengono affrontate approfonditamente le componenti basilari della vita: le proteine, gli aminoacidi, i lipidi... e tutte le ... Denaturazione delle proteine Quando il sistema finemente bilanciato di forze chimiche deboli responsabili della conformazione ... Gli aminoacidi delle proteine Lanalisi di un grande numero di proteine ha dimostrato che tutte queste sono composte da 20 ... Struttura quaternaria delle proteine La struttura quaternaria di una proteina è il livello di organizzazione che riguarda le ...
... possono portare alla denaturazione delle proteine e al rilascio di citochine infiammatorie. Di conseguenza, può verificarsi ... laumento della temperatura interna attiva lespressione delle proteine dello shock termico. Queste proteine incrementano ... e hanno la perdita legata alletà delle proteine da shock termico. I bambini sono ad alto rischio a causa della loro maggiore ... stimolando la produzione di proteine che riducono la formazione di radicali liberi e inibiscono il rilascio di enzimi ...
È la principale proteina coinvolta nellimmagazzinamento del ferro.. Con queste indicazioni della linea guida speriamo di ... moderatamente solubili in soluzioni saline concentrate e subiscono denaturazione termica. Le albumine si trovano comunemente ... Lalbumina è una proteina del plasma, prodotta dalle cellule epatiche. È contenuta anche nel latte e nellalbume delluovo, da ... La ferritina è una proteina globulare che si trova principalmente nel fegato, nella milza, nel midollo osseo e nei tessuti ...
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Reagente di lisi nel campione induce la lisi virale e linattivazione delle nucleasi attraverso la denaturazione delle proteine ... Il Reagente di lavaggio rimuove le sostanze non legate e le impurità, come le proteine denaturate, i detriti cellulari e ... La soluzione di Proteasi è preposta alla digestione enzimatica delle proteine per indurre la lisi, inattivare le ... incapsulato in proteina di rivestimento batteriofaga MS2 05462975001-03IT 9 6 set 6 x 1,1 ml Doc Rev. 3.0 WNV (-) C [Controllo ...
... al fine di evitare la denaturazione termica delle proteine. La trafilatura al bronzo è caratterizzata da una pressione moderata ...
... appena tocca la piastra rovente e odora di arrostitura come fa il macinato grazie al processo di denaturazione delle proteine. ... Così ha creato una polpetta, a base di proteine dei piselli, olio di cocco e qualche altro ingrediente segreto, che si comporta ... Che fa bene al pianeta, ma anche alla salute delle persone, visto che contiene la stessa concentrazione di proteine della carne ... i segreti di pancetta e salsicce per riprodurli con proteine di origine vegetale. Fino ad ora, purtroppo, i succedanei della ...
... come ho spiegato la percentuale di acqua legata alle proteine dipende dal grado di denaturazione e quindi unicamente dalla ... Ma in cottura le proteine si spezzano, e generano molte piccole molecole, che sono quelle che gustiamo quando raggiungono il ... reazione di zuccheri e aminoacidi bdelle proteine ecct ecct.ebbene,volevo fare degli stage assieme a lui (nosari)ma lui non mi ...
Dopo mezzora, il sale si sarà sciolto, la denaturazione chimica delle proteine sarà avvenuta, e si sarà avuta lesaltazione dei ... reazione di Maillard si intende una serie complessa di fenomeni che avviene a seguito dellinterazione di zuccheri e proteine ...
Esistono però degli effetti negativi legati alla pastorizzazione: le elevate temperature causano la denaturazione di proteine, ...
... che per questo piatto utilizza una tecnica a freddo basata sulla denaturazione delle proteine. ... denaturazione, grassi, huevo, kitchen, Luciano Tona, Moebius, molecolare, moléculaire, molecular, pomodoro, preparazione, ... denaturazione, huevo, kitchen, Luciano Tona, Moebius, molecolare, moléculaire, molecular, preparazione, ricetta, ricetta ...
... infatti segnala linnalzamento dei gradi interni della bistecca a cui corrisponde una maggior denaturazione delle proteine ...
Proprietà chimico-fisiche delle proteine; peso molecolare, punto isoelettrico, solubilità. Denaturazione e rinaturazione delle ... Struttura terziaria delle proteine. Struttura quaternaria delle proteine oligomeriche. Rapporti tra struttura e funzione delle ... Classificazione delle proteine in base alla composizione, alla solubilità e alla funzione. Il legame peptidico. Peptidi ... Denaturazione del DNA: effetto ipercromico. Polarità antiparallela dei filamenti del DNA. Dimensioni delle molecole del DNA ...
Effetto progressivo fino a 4-6 mesi Denaturazione della proteina per rottura dei legami intramolecolari con conseguente nuova ... ll collagene è una proteina fondamentale del tessuto connettivo della pelle, con struttura molecolare elicoidale. ll calore ... contrazione (eliche più corte e più spesse). Tale denaturazione coinvolge una percentuale tra il 5 al 30% delle fibre totali. ...
La radiofrequenza agisce attraverso onde di calore che causano una denaturazione termica delle proteine formanti il collagene, ...
STUDIO DELLE INTERAZIONI PROTEINA-PROTEINA E PROTEINA-POLISACCARIDE IN IMPASTI NON CONVENZIONALI. ... la cui denaturazione genera un network che pu in parte simulare quello glutinico. ... le funzioni tioliche) verso lesterno ed una migliore interazione proteina-proteina (Duranti et al. 2000). ... Unaltra possibilit , per ovviare a tale carenza, di ricorre ai cosiddetti amidi modificati addizionati di proteine ...

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