Infiammazione della vescica urinaria, per cause batteriche o non-bacterial cistite è di solito associata a minzione dolorosa), aumento della frequenza (disuria, urgenza, e dolore sul bacino.
Una sacca musculomembranous lungo la TRACT urinario passano dai reni. Urina nella vescica attraverso il dilatati (uretere) ed è sinché non urinazione.
Processi patologici della vescica urinaria.
Un esame endoscopico, la terapia o della chirurgia della vescica urinaria.
Dolore alla regione pelvica di genitali e non-genital e di origine organica o psicogeno. Frequenti cause di dolore e gonfiore o contrazione delle nicchie viscere, battiti oltre la capsula di un organo solido ischemia tissutale chimica irritazione, neurite e secondarie di provocatorio, Neoplastic processi di fibrotica o agli organi adiacenti. (Kase, Weingold & Gershenson: Principi e pratica of Clinical ginecologico secondo Ed, pp479-508)
Il rivestimento epiteliale dell ’ apparato TRACT.
Un polisaccaride sulfated pentosyl con heparin-like proprieta '.
Una specie di polyomavirus apparentemente infettando oltre il 90% dei bambini ma non chiaramente associato a malattia clinica nell'infanzia. Il virus rimane latente nel corpo per tutta la vita e può essere riattivato in determinate circostanze.
Infiammazione del rene che coinvolge il parenchima renale (NEPHRONS); il rene PELVIS; e rene Calices. E 'caratterizzato da dolore addominale; febbre; nausea; vomito; e occasionalmente diarrea.
Presenza di sangue nelle urine.
L ’ instillazione o altri farmaci nella vescica, di solito per trattare malattie locale, comprese neoplasie.
Infezioni con polyomavirus, spesso colto dalle urine di pazienti sottoposti a trapianto di rene. L 'escrezione di è associata a virus BK ureteral restringimenti e cistite e quella di JC VIRUS con leucoencefalopatia multifocale progressiva (leucoencefalopatia multifocale progressiva).
Sanguinamento o fuga di sangue da una nave.
Liquido sottoprodotto di escrezione prodotto nei reni, temporaneamente conservata nella vescica fino alla dimissione dall'uretra.
Risposte infiammatorie di epitelio dell ’ apparato TRACT di invasioni microbica. Sono spesso infezioni batteriche con associata BACTERIURIA e piuria.
Le sostanze in grado di uccidere gli agenti che causano infezioni del tratto urinario o di prevenirli si diffonda.
Un composto usato per prevenire sulfhydryl urothelial metaboliti tossicità da inattivazione da AGENTS antineoplastici quali ifosfamide o ciclofosfamide.
Sindrome di eziologia ignota dolore complesso, caratterizzato dal dolore costante o a intermittenza Generalized Vulvodynia vulva generalizzato (sensazione di bruciore) o localizzate nell'atrio della zona quando è applicato (Vestibulodynia o Vulvar Vestibulitis Syndrome). Di solito, della vulva tessuto con Vulvodynia appare normale senza infezione o malattia della pelle. È da stupirsi che di una donna, influenza negativamente la qualità di vita, interferisce con sessuali e attività quotidiane.
L'acroleina è una tossica e reattiva aldeide che si forma come sottoprodotto della degradazione termica o oxidativa di determinati amminoacidi e lipidi, ed è nota per causare danno cellulare e patologie a carico di vari organi.
Infiammazione del rene PELVIS e rene Calices dove urina e 'preso prima, ma non comprendono l'parenchima renale (il NEPHRONS) dove urina e' schedato.
Sintomo di iperattività del muscolo detrusore della vescica urinaria insolitamente elevati che i contratti con frequenza ed urgenza della vescica iperattiva, caratterizzata da sulla frequente necessita 'di urinare durante il giorno, durante la notte, o entrambi. INCONTINENCE urinario potrebbe o meno essere presente.
Un precursore della mostarda azotata alchilante antineoplastica e immunosoppressiva agente che deve essere attivato nel fegato a formare il principio aldophosphamide. È stato utilizzato nel trattamento di linfomi e leucemia. Il suo effetto collaterale, alopecia, è stato utilizzato per defleecing pecore. Ciclofosfamide può anche causare sterilità mutazioni, difetti di nascita, e il cancro.
Ceppi di Escherichia coli che fosforila crescono e si mantiene nel tratto urinario, i fattori di virulenza mostrare determinati e strategie che causano infezioni del tratto urinario.
Agente antinfettiva urinario più efficace contro organismi gram-positivi e gram- negativi, anche se gli antibiotici sulfamidici e di solito sono gli agenti delle infezioni delle vie urinarie, nitrofurantoina è ampiamente utilizzato per la profilassi e la soppressione a lungo termine.
Un uroplakin sottotipo che heterodimerizes con UROPLAKIN IA per formare un componente della membrana trovate in unita 'asimmetrica urothelial cellule.
Un uroplakin sottotipo che heterodimerizes con UROPLAKIN IB per formare un componente della membrana trovate in unita 'asimmetrica urothelial cellule.
Le infezioni da batteri della specie Escherichia coli.
Non lo so, lo scarico dei rifiuti liquidi gestiti dal rene, dal corpo.
L ’ infiltrazione di cellule infiammatorie nelle il parenchima di PROSTATE. I sono classificati in base al quadro clinico varie analisi di laboratorio, e la risposta al trattamento.
La presenza di batteri nelle urine che di solito bacteria-free. Questi batteri vengono dal TRACT urinario e non sono contaminanti nei tessuti circostanti. Batteriuria sia sintomatica che asintomatica bacteriuria. E 'un indicatore di infezione del tratto urinario.

La cistite è un'infiammazione della vescica, che può essere causata da batteri, funghi o virus. Tuttavia, il tipo più comune di cistite è quello batterico, noto come cistite batterica. Nella maggior parte dei casi, l'infezione è causata dal batterio Escherichia coli (E. coli), che risiede normalmente nell'intestino umano ma può fuoriuscire e raggiungere la vescica attraverso l'uretra.

I sintomi della cistite possono includere:
- Bruciore o dolore durante la minzione
- Minzione frequente o urgente
- Dolore addominale o pelvico inferiore
- Sensazione di pressione nella zona pelvica
- Urina torbida, dall'odore forte o con tracce di sangue
- Nausea o vomito (in casi più gravi)

La cistite batterica è più comune nelle donne che negli uomini, a causa della breve lunghezza dell'uretra femminile e alla sua prossimità all'ano. Altre persone a rischio di sviluppare la cistite includono gli anziani, le persone con problemi strutturali o funzionali del tratto urinario, e coloro che hanno un sistema immunitario indebolito.

La diagnosi di cistite si basa solitamente sull'esame delle urine per identificare la presenza di batteri o globuli bianchi. Il trattamento prevede generalmente l'uso di antibiotici per eliminare l'infezione batterica, insieme a misure di supporto come idratazione adeguata e sollievo dal dolore. In casi più gravi o ricorrenti, possono essere necessari ulteriori esami e trattamenti.

L' vescica urinaria è un organo muscolare cavo, parte dell'apparato urinario, che serve a raccogliere e immagazzinare l'urina prodotta dai reni prima della sua eliminazione dal corpo. Si trova nella pelvi, sopra la prostata nell'uomo o la vagina nella donna. Ha una forma simile a una pera ed è in grado di modificare il suo volume in base alla quantità di urina che contiene, grazie alla sua capacità di distendersi e contrarsi. La vescica urinaria è costituita da quattro strati: la mucosa, la sottomucosa, la muscolatura detta detrusore e la fascia avventizia. Il suo innervazione è fornita dal sistema nervoso autonomo, con fibre simpatiche e parasimpatiche che regolano il riempimento e lo svuotamento della vescica.

La malattia della vescica urinaria si riferisce a una serie di condizioni che colpiscono la struttura e la funzione della vescica urinaria. La vescica urinaria è un organo muscolare cavo situato nella pelvi, che immagazzina l'urina prodotta dai reni prima dell'eliminazione.

Le malattie della vescica urinaria possono essere classificate in diverse categorie, tra cui:

1. Infezioni delle vie urinarie (IVU): si verificano quando i batteri entrano nella vescica e causano un'infezione. I sintomi includono dolore o bruciore durante la minzione, aumento della frequenza e urgenza della minzione, dolore addominale inferiore e urina torbida o maleodorante.
2. Infiammazione della vescica (cistite): può essere causata da infezioni batteriche, fungine o virali, o da cause non infettive come l'uso di determinati farmaci o radiazioni. I sintomi includono dolore o bruciore durante la minzione, aumento della frequenza e urgenza della minzione, dolore addominale inferiore e talvolta sangue nelle urine.
3. Calcoli vescicali: si formano quando i minerali nelle urine si cristallizzano e formano una pietra all'interno della vescica. I calcoli possono causare dolore, minzione frequente, difficoltà a urinare, sangue nelle urine e infezioni del tratto urinario.
4. Tumori della vescica: possono essere benigni o maligni. I tumori maligni della vescica sono una delle forme più comuni di cancro urologico. I sintomi includono sangue nelle urine, dolore durante la minzione, aumento della frequenza e urgenza della minzione e dolore addominale inferiore.
5. Neurogeni: i disturbi del sistema nervoso possono causare problemi alla vescica, come incontinenza o ritenzione urinaria. I sintomi includono perdite di urina involontarie, difficoltà a urinare e dolore pelvico.
6. Disturbi della motilità: possono causare problemi alla vescica, come incontinenza o ritenzione urinaria. I sintomi includono perdite di urina involontarie, difficoltà a urinare e dolore pelvico.
7. Disturbi della funzionalità: possono causare problemi alla vescica, come incontinenza o ritenzione urinaria. I sintomi includono perdite di urina involontarie, difficoltà a urinare e dolore pelvico.
8. Disturbi congeniti: possono causare problemi alla vescica, come incontinenza o ritenzione urinaria. I sintomi includono perdite di urina involontarie, difficoltà a urinare e dolore pelvico.
9. Disturbi acquisiti: possono causare problemi alla vescica, come incontinenza o ritenzione urinaria. I sintomi includono perdite di urina involontarie, difficoltà a urinare e dolore pelvico.
10. Disturbi infiammatori: possono causare problemi alla vescica, come incontinenza o ritenzione urinaria. I sintomi includono perdite di urina involontarie, difficoltà a urinare e dolore pelvico.
11. Disturbi infettivi: possono causare problemi alla vescica, come incontinenza o ritenzione urinaria. I sintomi includono perdite di urina involontarie, difficoltà a urinare e dolore pelvico.
12. Disturbi neoplastiche: possono causare problemi alla vescica, come incontinenza o ritenzione urinaria. I sintomi includono perdite di urina involontarie, difficoltà a urinare e dolore pelvico.
13. Disturbi vascolari: possono causare problemi alla vescica, come incontinenza o ritenzione urinaria. I sintomi includono perdite di urina involontarie, difficoltà a urinare e dolore pelvico.
14. Disturbi metabolici: possono causare problemi alla vescica, come incontinenza o ritenzione urinaria. I sintomi includono perdite di urina involontarie, difficoltà a urinare e dolore pelvico.
15. Disturbi endocrini: possono causare problemi alla vescica, come incontinenza o ritenzione urinaria. I sintomi includono perdite di urina involontarie, difficoltà a urinare e dolore pelvico.
16. Disturbi immunologici: possono causare problemi alla vescica, come incontinenza o ritenzione urinaria. I sintomi includono perdite di urina involontarie, difficoltà a urinare e dolore pelvico.
17. Disturbi neurologici: possono causare problemi alla vescica, come incontinenza o ritenzione urinaria. I sintomi includono perdite di urina involontarie, difficoltà a urinare e dolore pelvico.
18. Disturbi psicologici: possono causare problemi alla vescica, come incontinenza o ritenzione urinaria. I sintomi includono perdite di urina involontarie, difficoltà a urinare e dolore pelvico.
19. Disturbi iatrogici: possono causare problemi alla vescica, come incontinenza o ritenzione urinaria. I sintomi includono perdite di urina involontarie, difficoltà a urinare e dolore pelvico.
20. Disturbi idiopatici: possono causare problemi alla vescica, come incontinenza o ritenzione urinaria. I sintomi includono perdite di urina involontarie, difficoltà a urinare e dolore pelvico.

## Cause della disfunzione erettile

Le cause della disfunzione erettile possono essere fisiche o psicologiche. Le cause fisiche più comuni includono:

- Malattie cardiovascolari, come l'ipertensione arteriosa e il diabete mellito;
- Disturbi endocrini, come l'ipogonadismo;
- Neuropatie periferiche, come la neuropatia diabetica;
- Farmaci, come i betabloccanti e gli antidepressivi;
- Alcolismo e fumo di sigaretta.

Le cause psicologiche più comuni includono:

- Ansia da prestazione;
- Depressione;
- Stress;
- Problemi relazionali.

## Sintomi della disfunzione erettile

I sintomi della disfunzione erettile possono variare a seconda della causa e dell'entità del disturbo. I sintomi più comuni includono:

- Difficoltà ad ottenere o mantenere un'erezione sufficiente per il rapporto sessuale;
- Riduzione della libido;
- Eiaculazione precoce o ritardata;
- Dolore durante l'erezione o l'eiaculazione.

## Diagnosi della disfunzione erettile

La diagnosi della disfunzione erettile si basa sulla storia clinica e sull'esame obiettivo del paziente. Il medico può richiedere esami di laboratorio, come il dosaggio degli ormoni sessuali, per escludere cause endocrine o neurologiche. In alcuni casi, può essere necessario eseguire una visita urologica e un ecodoppler penieno per valutare la funzionalità vascolare del pene.

## Trattamento della disfunzione erettile

Il trattamento della disfunzione erettile dipende dalla causa e dall'entità del disturbo. I farmaci orali, come il sildenafil (Viagra),

La cistoscopia è un esame diagnostico che consente al medico di visualizzare direttamente la vescica e l'uretra. Viene eseguito utilizzando un cistoscopio, uno strumento sottile e flessibile dotato di una lente o una telecamera collegata a una fonte di illuminazione. Il cistoscopio viene inserito delicatamente attraverso l'uretra fino alla vescica. Questo procedimento permette al medico di individuare eventuali anomalie come tumori, calcoli, infiammazioni o altre condizioni che possono influenzare la salute della vescica e dell'uretra. La cistoscopia può anche essere utilizzata per eseguire biopsie o procedure terapeutiche minori.

Il dolore pelvico è definito come un disagio o una condizione dolorosa localizzata nella regione pelvica, che comprende la parte inferiore dell'addome, il bacino e i genitali interni. Il dolore può essere costante o ricorrente e può variare in intensità da lieve a grave.

Il dolore pelvico può avere diverse cause, tra cui:

1. Problemi ginecologici come endometriosi, infiammazione delle tube di Falloppio, cisti ovariche, infezioni del tratto urinario o vaginale, menstruazioni dolorose (dismenorrea) e cancro dell'utero o delle ovaie.
2. Problemi intestinali come sindrome dell'intestino irritabile, stitichezza cronica, diverticolite, malattia infiammatoria intestinale o cancro del colon-retto.
3. Problemi muscoloscheletrici come tensione o spasmi dei muscoli pelvici o della schiena bassa.
4. Altre cause come infezioni sessualmente trasmissibili, malattie infiammatorie croniche come la fibromialgia o la vulvodinia.

Il dolore pelvico può influenzare significativamente la qualità della vita di una persona, causando problemi emotivi e relazionali, assenteismo dal lavoro o scuola, e limitazioni nelle attività quotidiane. Il trattamento dipende dalla causa sottostante del dolore pelvico e può includere farmaci, fisioterapia, cambiamenti dello stile di vita, interventi chirurgici o una combinazione di queste opzioni.

L'urotelio, noto anche come uroepitelio, è un tipo di tessuto epiteliale stratificato presente nelle vie urinarie, compreso il tratto urinario inferiore (uretra, vescica ed ureteri). Questo tessuto è responsabile della produzione di una glicoproteina chiamata mucina che fornisce una barriera protettiva contro l'urina acida e batteri. L'urotelio ha la capacità di rigenerarsi rapidamente in risposta a lesioni o infiammazioni, il che lo rende relativamente resistente alle infezioni del tratto urinario.

Il pentosano polisolfato di sodio, noto anche come "poliestere solforico di pentosano", è un farmaco utilizzato principalmente nel trattamento della fibrosi polmonare e dell'ipertensione polmonare. È un polimero costituito da unità di pentosi (zuccheri a cinque atomi di carbonio) solfatate.

Il meccanismo d'azione del pentosano polisolfato di sodio non è completamente compreso, ma si pensa che agisca come un anticoagulante e fibrinolitico, riducendo la formazione di coaguli di sangue e fluidificando il sangue.

Gli effetti collaterali del pentosano polisolfato di sodio possono includere disturbi gastrointestinali come nausea, vomito e diarrea, eruzioni cutanee, prurito, mal di testa, vertigini e sanguinamento anomalo. In rari casi, può causare gravi reazioni allergiche o danni ai reni.

Prima di iniziare il trattamento con pentosano polisolfato di sodio, è importante informare il medico di eventuali allergie, malattie croniche, farmaci assunti e altri fattori che possono influenzare la sicurezza ed efficacia del trattamento. Il farmaco deve essere utilizzato con cautela in pazienti con disturbi della coagulazione o di sanguinamento, malattie renali o epatica, gravidanza o allattamento al seno.

Il virus BK (BKV) è un tipo di poliomavirus umano che può causare infezioni nelle persone con sistema immunitario indebolito. Il suo nome deriva dalle iniziali del paziente da cui è stato isolato per la prima volta nel 1971.

Il virus BK si trova normalmente nel tratto urinario di circa il 90% degli adulti, dove rimane latente senza causare sintomi o malattie. Tuttavia, in alcune persone con sistema immunitario indebolito, come quelle che hanno subito un trapianto d'organo o che sono affette da HIV/AIDS, il virus BK può riattivarsi e causare infezioni.

L'infezione da virus BK può causare diversi problemi, a seconda dell'organo interessato. Nei trapiantati renali, ad esempio, l'infezione può causare una malattia chiamata nefropatia associata al virus BK (BKVAN), che può portare alla perdita del trapianto renale. Nelle persone con HIV/AIDS, il virus BK può causare infezioni delle vie urinarie e polmoniti.

Non esiste un vaccino o una terapia antivirale specifica per l'infezione da virus BK. Il trattamento dipende dalla gravità della malattia e dallo stato di salute generale del paziente. In genere, si consiglia il riposo a letto, la reintegrazione dei fluidi e il monitoraggio regolare dei livelli di virus nel sangue e nelle urine. Nei casi gravi, può essere necessario un trattamento antivirale o immunosoppressivo per controllare l'infezione.

La pielonefrite è un'infiammazione del rene, in particolare del tessuto renale parenchimale e dei calici pelvi-renali. Di solito, è causata da una batteria ascendente che proviene dall'uretra e dal tratto urinario inferiore. I sintomi possono includere dolore lombare o addominale, febbre, brividi, nausea, vomito e disuria (minzione dolorosa). La pielonefrite può essere complicata o non complicata, a seconda della presenza di fattori di rischio come malformazioni renali, calcoli renali o disturbi del sistema immunitario. Il trattamento standard prevede l'uso di antibiotici per eliminare l'infezione batterica sottostante. La diagnosi può essere confermata mediante analisi delle urine e culture, nonché tramite imaging medico come ecografia o TC per valutare eventuali complicanze strutturali.

L'ematuria è un termine medico che descrive la presenza di sangue nelle urine. Può essere visibile ad occhio nudo, nota come ematuria macroscopica o franca, oppure può essere rilevata solo con esami di laboratorio, chiamata ematuria microscopica.

L'ematuria macroscopica è spesso caratterizzata da urine di colore rosso scuro o rosa, a seconda della quantità di sangue presente. L'ematuria microscopica, d'altra parte, richiede l'esame delle urine al microscopio per identificare la presenza di globuli rossi.

L'ematuria può essere causata da una varietà di condizioni, tra cui infezioni del tratto urinario, calcoli renali, infiammazione della vescica o dei reni, tumori della vescica o del rene, e lesioni al tratto urinario. In alcuni casi, l'ematuria può non avere una causa apparente, nota come ematuria idiopatica o essenziale.

È importante consultare un medico se si nota sangue nelle urine per determinare la causa sottostante e ricevere un trattamento appropriato.

La somministrazione intravescicale è un metodo di amministrare farmaci o terapie direttamente nella vescica. Ciò viene comunemente fatto instillando una soluzione medicata nella vescica attraverso un catetere. Questo metodo è spesso utilizzato per trattare condizioni come la cistite interstiziale, infezioni del tratto urinario ricorrenti o dopo alcuni tipi di interventi chirurgici urologici. La somministrazione intravescicale consente di bypassare il sistema gastrointestinale, aumentando la concentrazione del farmaco nella vescica e riducendo potenziali effetti collaterali sistemici. Tuttavia, come con qualsiasi procedura medica, ci possono essere rischi e complicazioni associate, come infezioni del tratto urinario o reazioni avverse al farmaco. Pertanto, dovrebbe essere eseguito solo sotto la supervisione di un operatore sanitario qualificato.

Le infezioni da poliovirus sono causate dal poliovirus, un enterovirus che infetta prevalentemente il tratto gastrointestinale. Esistono tre tipi di poliovirus (tipi 1, 2 e 3), ognuno dei quali può causare malattie cliniche. L'infezione da poliovirus si verifica più comunemente per via oro-fecale dopo l'ingestione di particelle virali presenti nell'ambiente contaminato dalle feci di una persona infetta.

La maggior parte delle infezioni da poliovirus sono asintomatiche o causano sintomi lievi, come mal di gola, febbre, dolori muscolari e affaticamento, che di solito si risolvono entro 7-10 giorni. Tuttavia, in alcuni casi, l'infezione può diffondersi al sistema nervoso centrale, causando meningite asettica (infiammazione delle membrane che circondano il cervello e il midollo spinale) o poliomielite paralitica acuta.

La poliomielite paralitica acuta è una malattia neurologica grave che può causare debolezza muscolare, spasmi e paralisi flaccida asimmetrica delle estremità inferiori o superiori. La paralisi può essere temporanea o permanente e può interessare anche i muscoli respiratori, richiedendo supporto ventilatorio.

La vaccinazione antipolio è l'unico modo efficace per prevenire l'infezione da poliovirus e le sue complicanze. Esistono due tipi di vaccini antipolio: il vaccino inattivato (IPV) e il vaccino vivo attenuato (OPV). L'Organizzazione Mondiale della Sanità raccomanda l'uso esclusivo del vaccino IPV per la sua sicurezza e assenza di rischio di reversione alla virulenza.

In sintesi, l'infezione da poliovirus può causare malattie gravi come la poliomielite paralitica acuta, che può portare a disabilità permanenti o persino alla morte. La vaccinazione antipolio è l'unico modo per prevenire questa infezione e le sue complicanze.

L'emorragia, in termini medici, si riferisce a una fuoriuscita di sangue dai vasi sanguigni che può verificarsi sia all'interno del corpo che all'esterno. Questa condizione può essere causata da diversi fattori, come traumi, lesioni dei vasi sanguigni, disturbi della coagulazione del sangue o malattie che indeboliscono i vasi sanguigni.

A seconda della sua gravità e della velocità con cui si verifica, l'emorragia può essere classificata in diversi tipi:

1. Emorragia esterna: quando il sangue fuoriesce dal corpo ed è visibile, come nel caso di ferite o tagli superficiali.
2. Emorragia interna: quando il sangue fuoriesce dai vasi sanguigni all'interno del corpo e può accumularsi in varie cavità o tessuti, rendendo difficile la sua rilevazione senza esami di imaging medici.
3. Emorragia rapida (emorragia acuta): si verifica quando il sangue fuoriesce rapidamente dai vasi sanguigni, causando una significativa perdita di sangue in un breve periodo di tempo. Questo tipo di emorragia può essere pericolosa per la vita e richiede un intervento medico immediato.
4. Emorragia lenta (emorragia cronica): si verifica quando il sangue fuoriesce dai vasi sanguigni in modo graduale nel corso di diversi giorni o settimane. Questo tipo di emorragia può essere difficile da rilevare, poiché i sintomi possono essere lievi o assenti all'inizio.
5. Emorragia mascherata: si verifica quando il sangue fuoriesce dai vasi sanguigni in un luogo insolito, come nel caso di emottisi (sangue nei polmoni) o melena (sangue nelle feci). Questo tipo di emorragia può essere difficile da diagnosticare senza esami specifici.

I sintomi dell'emorragia possono variare a seconda della sua localizzazione e gravità, ma in genere includono: pallore, debolezza, vertigini, tachicardia, sudorazione, nausea, vomito (talvolta con sangue), feci nere o catramose, urine scure, dolore addominale, difficoltà respiratorie e perdita di coscienza.

In medicina, l'urina è definita come una secrezione liquida prodotta dai reni, che vengono poi rilasciati nell'uretere e immagazzinati nella vescica prima dell'espulsione dal corpo attraverso l'uretra durante il processo di minzione. L'urina è il sottoprodotto finale del metabolismo renale, dove le sostanze di rifiuto, come urea, creatinina, acido urico e altre tossine, vengono filtrate dal sangue e quindi concentrate nell'urina. Inoltre, l'urina contiene anche altri composti come elettroliti (sodio, potassio, cloruro), acqua e vari componenti organici in tracce. La composizione dell'urina può fornire informazioni importanti sulla funzione renale e sullo stato di salute generale del corpo.

Le infezioni delle vie urinarie (IVU) sono infezioni che colpiscono una o più parti del tratto urinario, che include reni, ureteri, vescica e uretra. Solitamente sono causate da batteri, ma possono anche essere il risultato di funghi o virus. La maggior parte delle IVU sono dovute a batteri presenti normalmente nell'intestino, come l'Escherichia coli.

Le donne hanno un rischio maggiore di sviluppare IVU rispetto agli uomini, principalmente a causa della loro anatomia. Nelle donne, l'uretra è più corta e situata vicino all'ano, rendendo più facile per i batteri entrare nella vescica.

I sintomi comuni di IVU includono dolore o bruciore durante la minzione, frequente desiderio di urinare, dolore addominale o pelvico, nausea, febbre e brividi in caso di infezioni renali.

La diagnosi di IVU si basa solitamente sull'esame delle urine per identificare la presenza di batteri o globuli bianchi. In alcuni casi, possono essere necessari ulteriori test, come ecografie o TAC, per valutare l'entità dell'infezione e determinare se ci sono complicazioni.

Le IVU possono essere trattate con antibiotici per eliminare i batteri che causano l'infezione. In generale, le infezioni non complicate si risolvono entro pochi giorni di terapia antibiotica. Tuttavia, le forme più gravi o ricorrenti possono richiedere trattamenti più aggressivi e un follow-up medico regolare.

Gli antiinfettivi urinari sono farmaci utilizzati per prevenire o trattare le infezioni del tratto urinario (ITU). Questi farmaci agiscono uccidendo o impedendo la crescita dei batteri presenti nelle vie urinarie. Alcuni degli antiinfettivi urinari più comuni includono:

1. Trimethoprim/sulfamethoxazole (Bactrim, Septra): un antibiotico combinato che interferisce con la capacità dei batteri di produrre e riparare il loro DNA.
2. Nitrofurantoin (Macrobid, Furadantin): un antibiotico che impedisce la crescita dei batteri nelle vie urinarie.
3. Fosfomicina (Monurol): un antibiotico utilizzato per trattare le ITU non complicate.
4. Ciprofloxacina (Cipro): un antibiotico che interferisce con la replicazione del DNA batterico.
5. Levofloxacina (Levaquin): un antibiotico utilizzato per trattare le ITU complicate e nosocomiali.

È importante notare che l'uso di antiinfettivi urinari dovrebbe essere prescritto da un medico e basato sulla natura e la gravità dell'infezione, nonché su eventuali fattori di rischio o allergie del paziente. L'uso inappropriato o eccessivo di antibiotici può portare a resistenza batterica e a infezioni più difficili da trattare in futuro.

Mesna, nota anche come 2-Mercaptoetansolfonato sodico, è un farmaco utilizzato principalmente per prevenire il danno renale causato dal ciclofosfamide e ifosfamide, due farmaci chemioterapici. Questi farmaci possono liberare una sostanza chiamata acroleina, che può essere tossica per il tratto urinario. Mesna si lega all'acroleina nel sangue, rendendola non tossica e facilitandone l'eliminazione dall'organismo.

In termini medici, Mesna è un agente protettore del tessuto renale e del tratto urinario, che viene utilizzato come co-terapia con ciclofosfamide o ifosfamide per ridurre il rischio di citotossicità uroepiteliale indotta da questi farmaci. Viene somministrata per via endovenosa e la sua emivita plasmatica è di circa 3-5 ore.

È importante notare che Mesna non ha attività antitumorale ed è utilizzata solo come misura preventiva per proteggere i tessuti sani durante il trattamento con farmaci chemioterapici specifici.

La vulvodynia è un disturbo cronico che causa dolore, bruciore o fastidio nella zona vulvare (l'area esterna del sistema riproduttivo femminile) in assenza di lesioni visibili o infezioni identificabili. Il dolore può essere costante o intermittente e può verificarsi in risposta al tocco leggero (allodinia) o a pressioni più forti. Le donne con vulvodynia spesso sperimentano difficoltà nel sedersi, indossare abiti attillati, avere rapporti sessuali o svolgere attività quotidiane normali a causa del dolore. I medici non sono ancora pienamente consapevoli delle cause della vulvodynia, ma si ritiene che possa essere dovuta a fattori multipli come ipersensibilità nervosa, disfunzioni muscolari pelviche, infezioni ricorrenti o alterazioni del sistema immunitario. Il trattamento della vulvodynia può includere farmaci per il dolore, terapie fisiche, cambiamenti nello stile di vita e counseling psicologico.

L'acroleina è un composto chimico con la formula CH2=CH-CHO. Si tratta di un liquido giallastro dall'odore pungente e acre. È nota per essere una sostanza altamente reattiva e tossica, che si forma come sottoprodotto della combustione incompleta di materiali organici, compreso il tabacco.

Nel contesto medico, l'acroleina è particolarmente rilevante per i suoi effetti dannosi sui sistemi respiratorio e cardiovascolare. L'esposizione a questo composto può causare irritazione delle vie respiratorie, tosse, respiro affannoso e dispnea. Inoltre, l'acroleina è stata identificata come un fattore di rischio per lo sviluppo dell'asma e di altre malattie respiratorie croniche.

L'esposizione prolungata o ad alte concentrazioni di acroleina può anche avere effetti negativi sul sistema cardiovascolare, aumentando il rischio di malattie cardiache e ictus. Inoltre, l'acroleina è stata identificata come un possibile cancerogeno, sebbene siano necessarie ulteriori ricerche per confermare questo rischio.

In generale, è importante limitare l'esposizione all'acroleina e ad altre sostanze tossiche per proteggere la salute a lungo termine. Ciò può essere ottenuto mediante misure di prevenzione, come il miglioramento della qualità dell'aria negli ambienti interni e l'adozione di pratiche sicure per la gestione dei rifiuti e della combustione dei materiali organici.

In medicina, 'pyelitis' si riferisce a un'infiammazione della pelvi renale, che è la parte superiore e più ampia del bacinetto renale (una struttura a forma di imbuto all'interno del rene che raccoglie l'urina). Questa condizione può verificarsi come conseguenza di un'infezione delle vie urinarie che risale fino al rene. I sintomi possono includere dolore addominale o lombare, febbre, brividi, nausea e vomito, nonché alterazioni della minzione come minzione frequente, dolorosa o urgente. Tuttavia, è importante notare che il termine 'pyelitis' non è più comunemente utilizzato in medicina moderna, essendo stato sostituito da "pielonefrite", che descrive un'infiammazione dell'intero rene, inclusa la pelvi renale.

L'vescica urinaria iperattiva (OAB) è una condizione del sistema urinario che si caratterizza per la presenza di urgencia urinaria, definita come un'improvvisa e intensa necessità di urinare che non può essere posticipata, spesso accompagnata da minzione frequente (più di 8 volte al giorno), enuresi notturna e incontinenza urinaria.

Nell'OAB, i muscoli della vescica si contraggono involontariamente o in modo eccessivo, anche se il volume di urina nella vescica è ancora basso. Questa condizione può essere causata da danni ai nervi che controllano la vescica, da lesioni alla mediana sopraponte, da infezioni del tratto urinario ricorrenti o da altre condizioni mediche come il diabete o la sclerosi multipla.

L'OAB può avere un impatto significativo sulla qualità della vita di una persona, causando imbarazzo, ansia e disagio fisico. Il trattamento dell'OAB può includere farmaci che aiutano a rilassare i muscoli della vescica, terapie comportamentali come il programma di allenamento della vescica, cambiamenti nello stile di vita e, in alcuni casi, interventi chirurgici.

La ciclofosfamide è un farmaco chemioterapico alchilante utilizzato nel trattamento di vari tipi di cancro, come il linfoma, il tumore della mammella, il tumore dell'ovaio e il sarcoma. Agisce interferendo con la replicazione del DNA delle cellule cancerose, impedendone così la crescita e la divisione. Viene anche occasionalmente utilizzata per trattare alcune malattie autoimmuni e infiammatorie.

Il farmaco è disponibile in forma di compresse o come soluzione iniettabile e viene somministrato sotto la supervisione di un medico specialista in oncologia, a causa dei suoi effetti collaterali potenzialmente gravi. Questi possono includere nausea, vomito, perdita dei capelli, aumentato rischio di infezioni, sanguinamento e facilità alle contusionioni, danni ai reni e ai polmoni, e un'aumentata suscettibilità allo sviluppo di altri tumori.

La ciclofosfamide richiede una particolare cautela nella sua somministrazione, poiché la sua tossicità può essere influenzata da diversi fattori, come l'età del paziente, lo stato di salute generale, la dose e la durata del trattamento. Pertanto, è fondamentale che i pazienti siano strettamente monitorati durante il periodo di terapia con questo farmaco.

L'Uropatogenico Escherichia coli (UPEC) è un sottotipo specifico di batteri E. coli che hanno la capacità di causare infezioni delle vie urinarie (IVU). Si ritiene che UPEC sia responsabile di circa il 70-95% dei casi di IVU negli adulti e dell'80-90% dei casi nei bambini.

Questi batteri possiedono una serie di fattori di virulenza che li aiutano ad aderire alle cellule uroepiteliali, a eludere il sistema immunitario e a moltiplicarsi all'interno delle cellule ospiti. Tra questi fattori di virulenza ci sono le fimbrie, che consentono agli UPEC di aderire alle cellule uroepiteliali; la tossina alfa-emolisina, che danneggia i globuli rossi e promuove l'infiammazione; e la proteasi, che aiuta a degradare le proteine dell'ospite e facilita la diffusione dei batteri all'interno del tratto urinario.

Le IVU causate da UPEC possono variare in gravità, da infezioni asintomatiche a forme più severe come la pielonefrite acuta o la batteriemia. Il trattamento delle IVU causate da UPEC di solito prevede l'uso di antibiotici appropriati, come le fluorochinoloni o i trimetoprim-sulfametossazolo. Tuttavia, è importante notare che alcuni ceppi di UPEC possono essere resistenti a diversi antibiotici, il che può complicare il trattamento e richiedere l'uso di farmaci alternativi.

La nitrofurantoina è un antibiotico utilizzato per trattare le infezioni del tratto urinario causate da batteri sensibili. Aumenta l'attività dei sistemi enzimatici nel citoplasma delle cellule batteriche, producendo radicali superossido e idrossile che sono dannosi per il batterio.

Viene assorbito solo in piccole quantità nell'intestino tenue dopo l'assunzione orale, concentrandosi principalmente nei tessuti dell'apparato urinario dove raggiunge concentrazioni battericide. Ciò lo rende particolarmente utile per il trattamento delle infezioni del tratto urinario non complicate.

Gli effetti avversi possono includere nausea, vomito, perdita dell'appetito e diarrea. Raramente, può causare danni al fegato o ai polmoni. Non è raccomandato per l'uso durante la gravidanza a meno che non sia strettamente necessario a causa del rischio teorico di danni al feto.

L'uso a lungo termine può portare alla selezione di ceppi batterici resistenti. Pertanto, dovrebbe essere utilizzato solo quando appropriato e per il periodo di tempo prescritto.

L'uroplakina II è una glicoproteina specifica che fa parte della famiglia delle uroplakine, proteine integrali di membrana presenti sulla superficie apicale delle cellule epiteliali uroteliali. Queste proteine formano complessi trimolecolari (uroplakina Ia, Ib e III) che si organizzano in grandi aggregati chiamati plaques, i quali ricoprono la superficie apicale delle cellule uroteliali a formare una barriera altamente resistente alla permeazione.

L'uroplakina II, precisamente, è un componente della coppia eterodimera Ia/II e III/II, ed è stata identificata come uno dei principali antigeni associati a diverse malattie urologiche, tra cui la citomegalia delle cellule uroteliali e il carcinoma a cellule transizionali della vescica. La sua presenza e distribuzione sulla superficie apicale delle cellule uroteliali sono fondamentali per mantenere l'integrità strutturale e funzionale dell'urotelio, svolgendo un ruolo cruciale nella protezione della vescica dalle infezioni e dallo sviluppo di patologie.

L'uroplakina III, nota anche come UPIII o uroplakina 34kDa, è una proteina specifica che fa parte della famiglia delle uroplakine. Le uroplakine sono un gruppo di proteine transmembrana altamente glicosilate che si trovano negli uroteliali, il tipo di cellule che rivestono la maggior parte del tratto urinario.

L'uroplakina III forma eterodimeri con l'uroplakina II, formando una coppia chiamata UPII/UPIII. Questi dimeri sono componenti principali della membrana superficiale degli uroteliali, nota come membrana uroplasmatica. La membrana uroplasmatica è un sottotipo specializzato di membrana cellulare che conferisce alla superficie degli uroteliali una struttura a piastrelle caratteristica e fornisce una barriera resistente all'attrito e alle infezioni.

L'uroplakina III svolge un ruolo importante nella differenziazione e maturazione degli uroteliali, nonché nel mantenimento della loro funzione di barriera. Mutazioni o alterazioni nell'espressione dell'uroplakina III possono essere associate a disfunzioni urinarie e patologie, come la cistite interstiziale e il cancro vescicale.

In sintesi, l'uroplakina III è una proteina transmembrana cruciale per la struttura e la funzione degli uroteliali, che rivestono il tratto urinario. La sua espressione e interazione con altre uroplakine contribuiscono alla formazione della membrana uroplasmatica e al mantenimento dell'integrità delle cellule uroteliali.

Le infezioni da Escherichia coli (E. coli) si riferiscono a un'ampia gamma di malattie infettive causate da batteri appartenenti al genere Escherichia, più comunemente dalla specie E. coli. Questi batteri sono normalmente presenti nel tratto gastrointestinale inferiore sano degli esseri umani e degli animali a sangue caldo. Tuttavia, alcuni ceppi di E. coli possono causare malattie che vanno da infezioni urinarie lievi a gravi condizioni come meningite, sepsi e sindrome emolitica e uremica (SEU).

L'infezione più nota è la tossinfezione alimentare, che si verifica dopo l'ingestione di cibo o acqua contaminati da ceppi patogeni di E. coli. I sintomi possono variare da lievi a gravi e includono crampi addominali, diarrea acquosa e talvolta sanguinolenta, nausea e vomito. Nei casi più gravi, l'infezione può causare insufficienza renale acuta, complicanze neurologiche e persino la morte, specialmente nei bambini piccoli, negli anziani e nelle persone con sistemi immunitari indeboliti.

Le infezioni da E. coli si possono anche diffondere attraverso il contatto diretto o indiretto con feci infette, ad esempio durante le attività ricreative in acqua contaminata o attraverso la trasmissione fecale-orale. Altre fonti di infezione includono l'esposizione a animali da fattoria e il consumo di acqua non clorata o non pastorizzata.

La prevenzione delle infezioni da E. coli include pratiche igieniche adeguate, come lavarsi frequentemente le mani con acqua e sapone, cucinare a temperature adeguate, mantenere la pulizia degli alimenti e delle superfici e separare gli alimenti crudi dagli alimenti cotti. In caso di infezione confermata o sospetta, è importante consultare un medico per una diagnosi e un trattamento appropriati.

L'urinazione, nota anche come minzione o emissione di urina, è il processo fisiologico attraverso cui l'organismo umano e animale espelle i rifiuti liquidi, principalmente sotto forma di urina, accumulati dai reni. Questa operazione avviene attraverso l'uretra, un condotto muscolare che si estende dalla vescica urinaria all'esterno del corpo. Durante il processo di filtrazione a livello renale, le sostanze di rifiuto e i liquidi in eccesso nel sangue formano l'urina, la quale viene quindi convogliata negli ureteri fino alla vescica, dove si accumula. Quando la vescica è piena, si contrae stimolando il riflesso della minzione, che provoca il rilassamento dello sfintere uretrale e l'espulsione dell'urina all'esterno del corpo.

La prostatite è un'infiammazione o un'infezione della ghiandola prostatica, un organo situato nel sistema riproduttivo maschile. Esistono quattro tipi principali di prostatite, ciascuno con sintomi e cause differenti:

1. Prostatite batterica acuta: è la forma più rara di prostatite, ma anche la più facile da diagnosticare e trattare. Si verifica quando la prostata si infiamma improvvisamente a causa di un'infezione batterica. I sintomi possono includere dolore acuto al basso ventre, minzione frequente e urgente, febbre, brividi, malessere generale e dolore durante l'eiaculazione.

2. Prostatite batterica cronica: questa forma di prostatite è causata da un'infezione batterica che persiste o ritorna dopo il trattamento iniziale. I sintomi possono essere simili a quelli della prostatite batterica acuta, ma sono generalmente meno gravi e più persistenti nel tempo. Possono includere minzione dolorosa o difficile, dolore alla parte bassa dell'addome, all'inguine o alle natiche, e sangue nelle urine o nello sperma.

3. Prostatite/sindrome del dolore pelvico cronico (CP/CPPS): è la forma più comune di prostatite e colpisce soprattutto gli uomini di età compresa tra i 30 e i 50 anni. Le cause di questa forma di prostatite non sono ancora del tutto chiare, ma si pensa che possano essere dovute a fattori infiammatori, infettivi, neurologici o psicologici. I sintomi possono includere dolore persistente al basso ventre, all'inguine, alla parte bassa della schiena o alle natiche, minzione frequente o dolorosa, e difficoltà ad avere o mantenere un'erezione.

4. Prostatite asintomatica: è una forma di prostatite che non presenta sintomi evidenti ed è spesso scoperta durante esami medici di routine. Questa forma di prostatite non richiede trattamento specifico, ma può aumentare il rischio di sviluppare altre patologie della prostata nel tempo.

La batteriuria è una condizione medica in cui batteri sono presenti nella urina. In condizioni normali, la urina è sterile e non dovrebbe contenere alcun tipo di batteri. Tuttavia, in presenza di batteriuria, i batteri sono rilevabili nelle urine.

La batteriuria può verificarsi per diversi motivi, come ad esempio un'infezione del tratto urinario (ITU). Le donne sono più suscettibili alle ITU rispetto agli uomini a causa della loro anatomia, con l'uretra più corta e vicina all'ano.

I sintomi di una ITU possono includere dolore o bruciore durante la minzione, necessità frequente di urinare, dolore addominale o pelvico, febbre e brividi. Tuttavia, alcune persone con batteriuria non presentano sintomi, soprattutto se si tratta di un'infezione asintomatica delle vie urinarie (IVU).

La diagnosi di batteriuria viene effettuata attraverso l'esame delle urine, che può rilevare la presenza di batteri e identificarne il tipo. Il trattamento della batteriuria dipende dalla causa sottostante. Se è causata da un'ITU, di solito viene trattata con antibiotici.

È importante trattare tempestivamente la batteriuria per prevenire complicanze come la pielonefrite (un'infezione del rene) o la sepsi (una risposta infiammatoria sistemica grave). Le persone con fattori di rischio per le ITU, come le donne in gravidanza o gli anziani, dovrebbero essere sottoposte a screening regolari per la batteriuria.

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