Una pianta genere della famiglia delle Fabacee che contiene crotalarin.
Una specie di aerobica, gram-negativi, Facultatively methylotrophic barre ottenibile componenti o a volte in una vetrina. Membri di questo genere di solito sono mobile e vengono isolati dal terriccio, polvere, acqua fresca, foglia lacustri, superfici, riso, aria, e in ambienti. (Dal Bergey 'Manuale delle determinanti Batteriologia, nono Ed)
Un gruppo di alcaloidi, caratterizzate da una necine 21, che si sono verificati principalmente in piante degli BORAGINACEAE; COMPOSITAE; e famiglie LEGUMINOSAE pianta può essere attivato nel fegato e dall ’ idrolisi della estere con desaturazione del necine base per reattive electrophilic pyrrolic... citotossine.
Una pianta genere della famiglia ASTERACEAE. Il nome comune di tagete è anche utilizzato per la calendula.
Avvelenamento da ingestione di piante o le sue foglie, bacche, radici o gambi. Le manifestazioni in entrambi gli umani e animali variare in intensità da lieve a pericolosa per la vita. Negli animali, specialmente gli animali domestici, di solito sono il risultato dell'ingestione di cibo ammuffito o fermentato.
La pianta rialzata senza le radici.
Una pianta genere della famiglia delle Fabacee, molte specie del genere, incluse le specialità C. Senna e C. angustifolia, sono stati riclassificati nella Senna genus (Senna centrale) e un po 'a CHAMAECRISTA.
Lavora con informazioni articoli su argomenti in ogni campo della conoscenza, di solito organizzate in ordine alfabetico, o un lavoro simile limitata ad un particolare campo o soggetto. (Dal ALA glossary of Library and Information Science, 1983)

"Crotalaria" non è un termine comunemente utilizzato nella medicina. Si riferisce ad un genere di piante appartenenti alla famiglia delle Fabacee, note anche come leguminose. Alcune specie di Crotalaria contengono alcaloidi tossici e possono essere dannose o persino letali se ingerite da esseri umani o animali domestici. Tuttavia, non è considerata una condizione medica o un concetto centrale nella pratica medica.

Methylobacterium è un genere di batteri appartenenti alla classe Alphaproteobacteria. Questi batteri sono noti per la loro capacità di utilizzare il metano e altri idrocarburi come fonte di carbonio ed energia attraverso il processo di ossidazione. Sono gram-negativi, aerobi, catalasi-positivi e ossidasi-positivi.

Sono ubiquitari nell'ambiente e possono essere trovati in una varietà di habitat, come suolo, acqua, aria e persino su superfici esterne di piante e animali. Alcune specie di Methylobacterium sono state identificate come parte della normale flora microbica umana, principalmente sulla pelle e nelle vie respiratorie superiori.

In generale, i Methylobacterium sono considerati batteri non patogeni, il che significa che di solito non causano malattie negli esseri umani sani. Tuttavia, in alcuni casi rari, possono essere associati a infezioni opportunistiche, soprattutto in individui immunocompromessi o con sistemi immunitari indeboliti.

Le infezioni da Methylobacterium possono colpire diversi siti del corpo, come polmoni, sangue, cute e tessuti molli. I sintomi variano a seconda della sede dell'infezione e possono includere febbre, tosse, difficoltà respiratorie, arrossamento, gonfiore e dolore nel sito di infezione.

Il trattamento delle infezioni da Methylobacterium di solito comporta l'uso di antibiotici appropriati, come tetracicline, cefalosporine o fluorochinoloni. Tuttavia, poiché questi batteri possono sviluppare resistenza agli antibiotici, è importante consultare un medico per determinare il trattamento più adeguato.

Gli alcaloidi della pirrolizidina sono una classe di composti organici naturali, derivati dalla decarbossilazione dell'acido pirrolizidinico. Questi alcaloidi si trovano comunemente nelle piante della famiglia Boraginaceae, Fabaceae e Asteraceae.

Gli alcaloidi della pirrolizidina sono noti per la loro citotossicità ed epatotossicità. Alcuni di essi possono causare danni epatici a lungo termine, inclusa la cirrosi e il cancro al fegato, se consumati in quantità sufficientemente elevate.

Questi composti sono costituiti da un anello pirrolidinico, che è un anello a cinque termini costituito da quattro atomi di carbonio e uno di azoto, fuso con un anello più grande a sei termini. La struttura chimica degli alcaloidi della pirrolizidina può variare in base alla presenza di diversi gruppi funzionali, come idrossili, metossili o acetilici, legati agli atomi di carbonio dell'anello.

Gli alcaloidi della pirrolizidina possono avere effetti psicoattivi e sono stati utilizzati in alcune culture per scopi medicinali o rituali. Tuttavia, l'uso di queste piante può comportare rischi significativi per la salute, soprattutto se consumate in grandi quantità o per periodi prolungati.

In sintesi, gli alcaloidi della pirrolizidina sono composti naturali presenti in alcune piante che possono causare danni al fegato e altri effetti avversi sulla salute se consumati in quantità sufficientemente elevate.

Non ci sono termini medici generalmente accettati chiamati "Tagetes". Tuttavia, Tagetes è il nome scientifico di un genere di piante annuali e perenni comunemente note come margherite africane o margherite francesi. Queste piante sono originarie del Messico e dell'America centrale.

In alcuni casi, i fiori di Tagetes possono essere utilizzati in applicazioni mediche o terapeutiche alternative. Ad esempio, l'olio essenziale di Tagetes minuta è stato studiato per le sue possibili proprietà antimicrobiche e antifungine. Tuttavia, sono necessari ulteriori studi per confermare questi potenziali benefici e stabilire una sicurezza e un dosaggio adeguati.

Come con qualsiasi trattamento alternativo o complementare, è importante consultare il proprio medico prima di utilizzare Tagetes o suoi derivati a scopo medicinale.

L'avvelenamento da piante si riferisce a una condizione tossicologica che si verifica quando una persona o un animale ingerisce, inala o entra in contatto con sostanze nocive presenti in alcune specie vegetali. Queste sostanze possono essere alcaloidi, glicosidi, saponine, fenoli e altri composti organici che interferiscono con il normale funzionamento fisiologico dell'organismo.

I sintomi dell'avvelenamento da piante variano a seconda della specie vegetale e della quantità di sostanza tossica ingerita. Possono includere nausea, vomito, dolori addominali, diarrea, mal di testa, vertigini, visione offuscata, difficoltà respiratorie, palpitazioni, convulsioni e, in casi gravi, coma o morte.

Alcune piante comunemente associate all'avvelenamento includono la belladonna, il datura, l'oleandro, il glicine, il mughetto, la digitale, la untiledina e la stramonio. Tuttavia, è importante notare che molte altre specie vegetali possono anche essere tossiche se consumate in quantità sufficienti.

In caso di sospetto avvelenamento da piante, è fondamentale cercare assistenza medica immediata e fornire al personale medico informazioni sulla pianta ingerita o con cui si è entrati in contatto. Il trattamento può includere la somministrazione di farmaci per contrastare gli effetti tossici, il supporto delle funzioni vitali e il monitoraggio costante del paziente.

Le "parti aeree delle piante" si riferiscono alla porzione vegetale di una pianta che è esposta all'aria e include fusti, rami, foglie, fiori e frutti. Queste parti della pianta sono coinvolte in processi vitali come la fotosintesi, la respirazione e la trasduzione di segnali ambientali. Inoltre, le parti aeree delle piante possono anche accumulare composti chimici che hanno proprietà medicinali o tossiche. È importante notare che le parti aeree delle piante non includono le radici, che sono considerate parti sotterranee della pianta. In un contesto medico, il riferimento alle "parti aeree delle piante" può essere rilevante per quanto riguarda l'uso di erbe medicinali o la possibilità di reazioni allergiche o avverse a determinati pollini o sostanze presenti in queste parti della pianta.

La "Cassia" si riferisce a diversi generi di piante appartenenti alla famiglia delle Fabaceae (o Leguminosae), originarie principalmente delle regioni tropicali e subtropicali del mondo. Alcune specie di Cassia sono note per avere proprietà medicinali, sebbene l'uso di queste piante come farmaci debba sempre essere supervisionato da un operatore sanitario qualificato.

Ad esempio, la corteccia della Cassia fistula (chiamata anche "cavallo di legno" o "albero del laxativo") è stata tradizionalmente utilizzata come lassativo per trattare la stitichezza. Tuttavia, l'uso eccessivo o improprio di questo rimedio a base di erbe può causare gravi effetti collaterali, come disidratazione e squilibri elettrolitici.

Un'altra specie di Cassia, la Senna Alexandrina (o Cassia senna), è comunemente utilizzata nella produzione di farmaci a base di erbe per il trattamento della stitichezza. La senna contiene composti chiamati sennosidi, che stimolano l'intestino a contrarsi e promuovono l'evacuazione. Anche in questo caso, l'uso di questi farmaci dovrebbe essere limitato nel tempo e sotto la supervisione di un medico o di un farmacista.

È importante sottolineare che l'uso di rimedi a base di erbe come la Cassia può interagire con altri farmaci e condizioni mediche, pertanto è fondamentale consultare sempre un operatore sanitario qualificato prima di assumerli. Inoltre, le informazioni contenute in questo testo non devono essere utilizzate come sostituto del parere medico o di qualsiasi altro operatore sanitario qualificato.

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Colza, erba del Sudan e crotalaria. Risorse: "Il giardino di Gaia" di Toby Hemenway. *. delizioso fico pronto per essere ...
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... crotalaria e miscuglio sorghi-crotalaria. La semina è avvenuta il 22 luglio 2020 e la terminazione il 15 settembre 2020. ... Per quanto riguarda la produzione di biomassa delle cover, la crotalaria ha prodotto poco più di 5 t/ha di sostanza secca ... Per quanto riguarda lazione soffocante nei confronti delle malerbe, la crotalaria è andata meglio del sorgo e del miscuglio, ...

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