L 'adeguamento delle quali proprietà (approcci terapeutici droga Cronoterapia), chirurgia, radiologiche o fisica variazioni del noto RHYTHMICITY biologiche, quali RHYTHMS circadiani. Il trattamento è finalizzato a sostenere normale ritmi, o modificarne il tempismo di terapia per l ’ efficacia ottimale e minime.
L 'adeguamento dalla somministrazione del farmaco per il noto variazioni RHYTHMICITY biologiche, quali RHYTHMS circadiani. Il trattamento è finalizzato a sostenere normale ritmi, o modificarne il tempismo di terapia per l ’ efficacia ottimale e minime.
Sistemi biologici come risultato dal tempo. L'invecchiamento, ritmi biologici e fenomeni ciclica sono incluse. Statistica, sistemi computerizzati di matematica per descrivere, in matematico, varie funzioni biologiche nel tempo.
Un progressivo anticipo o la posticipazione del momento di coricarsi, fino a raggiungere l ’ ora della nanna prefissato.
La regolare ricomparsa, in cicli di circa 24 ore, di processi biologici o attività, come sensibilità agli stimoli, droga e di ormone, dormire e mangiare.
Il Premio Nobel è un riconoscimento internazionale annuale per eccellenza nelle aree della fisica, chimica, fisiologia o medicina, letteratura, pace e economia, istituito dalla volontà del chimico e filantropo svedese Alfred Nobel.
Trattamento della malattia dell ’ esposizione alla luce, specialmente dai raggi di luce concentrate in particolari o lunghezze d'onda.
Lavora con informazioni articoli su argomenti in ogni campo della conoscenza, di solito organizzate in ordine alfabetico, o un lavoro simile limitata ad un particolare campo o soggetto. (Dal ALA glossary of Library and Information Science, 1983)
L ’ uso di radiazioni elettromagnetiche ultravioletta nel trattamento di malattie, di solito della pelle, il sole è spettro che causa scottatura e abbronzata. Gli ultravioletti A, usato in PUVA e 'piu' vicino a luce visibile e meno dannosa di ultravioletti B, ionizzante.
Colorazione gialla della pelle; mucosa e della sclera nel NEWBORN. E 'un segno di iperbilirubinemia Neonatale. La maggior parte dei casi sono transitori auto-limitanti (fisiologica ittero neonatale nella prima settimana di vita, ma qualcuno puo' essere un sintomo di disturbi patologico, soprattutto DISEASES pleura.
Un quadro di iperbilirubinemia, caratterizzato dalla colorazione giallastra della pelle; le mucose; ittero clinici e nella sclera. Di solito e 'un segno di disfunzione pleura.
Un pigmento della bile è un prodotto di degradazione dell'emo.

La cronoterapia è una forma di terapia che utilizza l'orario e il ritmo circadiano dell'organismo per programmare i trattamenti medici o chirurgici, al fine di aumentare la loro efficacia e minimizzare gli effetti collaterali. Questo approccio si basa sulla consapevolezza che molti processi fisiologici nel corpo umano seguono un ritmo circadiano, con picchi e valli di attività che si verificano in momenti specifici della giornata.

Nella cronoterapia, i farmaci o le procedure mediche vengono somministrati o eseguiti in momenti particolari del giorno per sfruttare al meglio questi ritmi naturali. Ad esempio, alcuni farmaci possono essere più efficaci se assunti a un certo orario del giorno, mentre altri possono causare meno effetti collaterali se somministrati in momenti specifici della giornata.

La cronoterapia può essere utilizzata per trattare una varietà di condizioni mediche, tra cui il cancro, le malattie cardiovascolari, l'asma e i disturbi del sonno. Ad esempio, alcuni studi hanno dimostrato che la cronoterapia può migliorare l'efficacia della chemioterapia per il cancro al seno e al polmone, ridurre il rischio di infarto miocardico acuto e migliorare i sintomi dell'asma.

In sintesi, la cronoterapia è una strategia terapeutica che utilizza l'orario e il ritmo circadiano del corpo per ottimizzare l'efficacia dei trattamenti medici e minimizzare gli effetti collaterali.

La cronoterapia farmacologica, o "Drug Chronotherapy," è un approccio alla terapia del farmaco che tiene conto dei ritmi circadiani naturali del corpo umano per determinare il momento ottimale per l'assunzione di un farmaco. Questo metodo mira a massimizzare l'efficacia del trattamento e minimizzare gli effetti avversi del farmaco, migliorando così la qualità della vita dei pazienti.

La cronoterapia farmacologica si basa sulla comprensione che molti processi fisiologici nel corpo seguono un ritmo circadiano di 24 ore, con picchi e valli di attività. Ad esempio, la pressione sanguigna, la temperatura corporea e il rilascio di ormoni variano durante il giorno. Pertanto, l'assunzione di un farmaco in momenti specifici della giornata può influenzare la sua biodisponibilità, distribuzione, metabolismo ed eliminazione, nonché la risposta del paziente al trattamento.

La cronoterapia farmacologica è stata utilizzata con successo in diversi ambiti clinici, come il trattamento dell'artrite reumatoide, della depressione maggiore e dei disturbi del sonno. Ad esempio, l'assunzione di farmaci antinfiammatori non steroidei (FANS) per l'artrite reumatoide è spesso raccomandata al momento di massimo dolore e rigidità articolare, che di solito si verifica al mattino. Allo stesso modo, i farmaci antidepressivi possono essere somministrati in momenti specifici della giornata per massimizzarne l'efficacia e minimizzarne gli effetti collaterali.

In sintesi, la cronoterapia farmacologica è un approccio alla terapia del farmaco che considera i ritmi circadiani naturali del corpo per ottimizzare l'efficacia e minimizzare gli effetti avversi dei farmaci. Questo metodo di somministrazione può migliorare la qualità della vita dei pazienti e ridurre il carico terapeutico, con conseguenti benefici per la salute a lungo termine.

La cronobiologia è lo studio dei ritmi biologici che seguono un periodo di circa 24 ore, noti come ritmi circadiani. Questi ritmi sono guidati da orologi interni che si trovano nelle cellule del corpo e sono sincronizzati con l'ambiente esterno attraverso segnali ambientali, come la luce del sole.

I fenomeni cronobiologici si riferiscono a variazioni ritmiche nei processi fisiologici e comportamentali che seguono un modello circadiano. Questi possono includere cose come il sonno-veglia, la pressione sanguigna, la temperatura corporea, l'umore, l'appetito e la secrezione ormonale.

La cronobiologia ha importanti implicazioni per la salute umana, poiché i disallineamenti dei ritmi circadiani possono contribuire allo sviluppo di una varietà di disturbi, tra cui insonnia, depressione, obesità, diabete e malattie cardiovascolari. Lo studio dei fenomeni cronobiologici può aiutare a identificare strategie per prevenire o trattare queste condizioni, ad esempio attraverso la regolazione dell'esposizione alla luce, l'adeguamento delle abitudini del sonno e la modifica della dieta.

La cronoterapia della fase del sonno è una tecnica utilizzata nel trattamento dei disturbi del ritmo circadiano del sonno, come l'insonnia da fase avanzata o il disturbo del sonno irregolare. Consiste nel sistematicamente anticipare o posticipare l'ora di andare a letto e svegliarsi di 1-2 ore ogni giorno fino a quando non si raggiunge la fase desiderata del sonno. Questo processo graduale aiuta il corpo ad adattarsi al nuovo orario del sonno e può portare a un migliore allineamento con i ritmi circadiani naturali del corpo. Tuttavia, va notato che questa tecnica richiede una forte motivazione e la cooperazione del paziente, poiché può essere impegnativa e richiedere diverse settimane per vedere i risultati completi.

Il ritmo circadiano è un ciclo biologico che si ripete regolarmente con una durata di circa 24 ore. Questo fenomeno si verifica naturalmente in molte specie viventi, compresi gli esseri umani, e regola il funzionamento di vari processi fisiologici come il sonno-veglia, la pressione sanguigna, la temperatura corporea e il rilascio degli ormoni.

Il ritmo circadiano è controllato da un gruppo di cellule specializzate nel cervello chiamate nucleo soprachiasmatico, che si trova nell'ipotalamo. Queste cellule ricevono informazioni sulla luminosità ambientale attraverso la retina degli occhi e utilizzano questo input per sincronizzare il ritmo circadiano con l'ambiente esterno.

Il ritmo circadiano può essere influenzato da fattori ambientali come la luce, l'esercizio fisico, l'assunzione di cibo e le abitudini di sonno. La disregolazione del ritmo circadiano è stata associata a diversi problemi di salute, tra cui disturbi del sonno, depressione, obesità, diabete e malattie cardiovascolari.

Il termine "Premio Nobel" non è propriamente una definizione medica, ma piuttosto un riconoscimento internazionale per i contributi eccezionali in diversi campi, tra cui la fisiologia o la medicina. Il Premio Nobel viene assegnato annualmente dalla Fondazione Nobel, secondo le volontà del testamento di Alfred Nobel, inventore della dinamite.

Il premio per la fisiologia o la medicina è gestito e assegnato dal Karolinska Institutet di Stoccolma, in Svezia. Viene conferito a uno o più scienziati viventi per "il loro importante lavoro che ha contribuito in modo significativo al bene dell'umanità attraverso la scoperta o l'invenzione nel campo della fisiologia o della medicina."

Pertanto, il Premio Nobel per la fisiologia o la medicina rappresenta un importante riconoscimento per i risultati eccezionali e innovativi che hanno avuto un impatto significativo sulla comprensione dei meccanismi biologici alla base della salute e delle malattie umane.

La fototerapia è un trattamento medico che utilizza la luce, principalmente la luce visibile o ultravioletta (UV), per trattare varie condizioni di salute. La forma più comune di fototerapia prevede l'esposizione controllata alla luce intensa a spettro stretto (spesso indicata come luce blu) da una lampada specializzata, comunemente nota come "lampada per la fototerapia".

La fototerapia viene utilizzata principalmente per trattare i disturbi dell'umore stagionale (SAD), il psoriasi e altre condizioni dermatologiche. Nella fototerapia per il SAD, l'esposizione alla luce intensa aiuta a regolare il ritmo circadiano del corpo e la produzione di ormoni, alleviando i sintomi depressivi associati al disturbo.

Nel trattamento della psoriasi e di altre condizioni dermatologiche, la fototerapia può aiutare a ridurre l'infiammazione e rallentare la crescita delle cellule cutanee, contribuendo così a migliorare l'aspetto della pelle e alleviare i sintomi.

È importante notare che la fototerapia dovrebbe essere eseguita sotto la supervisione di un operatore sanitario qualificato per garantire una corretta somministrazione del trattamento e ridurre il rischio di effetti collaterali, come ustioni cutanee o danni agli occhi.

"Encyclopedias as Topic" non è una definizione medica. È in realtà una categoria o un argomento utilizzato nella classificazione dei termini medici all'interno della Medical Subject Headings (MeSH), una biblioteca di controllo dell'vocabolario controllato utilizzata per l'indicizzazione dei documenti biomedici.

La categoria "Encyclopedias as Topic" include tutte le enciclopedie e i lavori simili che trattano argomenti medici o sanitari. Questa categoria può contenere voci come enciclopedie mediche generali, enciclopedie di specialità mediche specifiche, enciclopedie di farmacologia, enciclopedie di patologie e così via.

In sintesi, "Encyclopedias as Topic" è una categoria che raccoglie diverse opere di consultazione che forniscono informazioni complete e generali su argomenti medici o sanitari.

La terapia ad ultravioletti (UV), nota anche come fototerapia UV, è un trattamento medico che utilizza raggi ultravioletti (UV) della luce per trattare una varietà di condizioni della pelle e dei tessuti molli. I raggi UV possono essere prodotti da fonti artificiali o naturali, come il sole.

Nella maggior parte dei casi, la terapia ad ultravioletti viene utilizzata per trattare le malattie della pelle, come l'eczema, la psoriasi e il vitiligine. L'esposizione alla luce UV può aiutare a ridurre l'infiammazione, rallentare la crescita delle cellule cutanee e aumentare la produzione di vitamina D, che è importante per la salute delle ossa e del sistema immunitario.

Esistono tre tipi principali di raggi UV utilizzati nella terapia ad ultravioletti: UVA, UVB e UVC. Gli UVA hanno una lunghezza d'onda più lunga e possono penetrare più in profondità nella pelle rispetto agli UVB. Gli UVB hanno una lunghezza d'onda più corta e colpiscono solo la superficie della pelle. Gli UVC hanno la lunghezza d'onda più breve di tutti e sono i raggi UV più dannosi, ma non raggiungono la superficie terrestre a causa dell'assorbimento da parte dell'atmosfera.

La terapia ad ultravioletti viene solitamente somministrata utilizzando apparecchiature speciali che emettono raggi UV controllati. La durata e l'intensità della terapia dipendono dalla condizione da trattare, dall'età del paziente e dalla sensibilità della pelle del paziente alla luce UV.

Come con qualsiasi trattamento medico, la terapia ad ultravioletti presenta alcuni rischi e possibili effetti collaterali. L'esposizione prolungata ai raggi UV può causare scottature, eritemi solari, secchezza della pelle e un aumentato rischio di cancro della pelle. Pertanto, è importante seguire attentamente le istruzioni del medico per quanto riguarda la durata e la frequenza delle sedute di terapia ad ultravioletti.

L'ittero del neonato, noto anche come ittero fisiologico, è una condizione comune in cui la pelle e il bianco degli occhi di un neonato diventano gialli. Questa colorazione giallastra è dovuta all'aumento della bilirubina, un prodotto di scarto del normale processo di scomposizione dell'emoglobina (una proteina presente nei globuli rossi).

Nei primi giorni di vita, i neonati possono avere un numero maggiore di globuli rossi rispetto agli adulti e, man mano che questi globuli rossi invecchiano e muoiono, l'emoglobina si scompone in bilirubina. Poiché il fegato del neonato è ancora immaturo, potrebbe non essere in grado di elaborare e rimuovere la bilirubina dal flusso sanguigno al ritmo sufficiente a mantenere livelli normali. Di conseguenza, i livelli di bilirubina nel sangue possono aumentare, causando ittero.

L'ittero del neonato è generalmente innocuo e si risolve da solo entro due settimane dalla nascita, mentre il fegato del neonato matura e inizia a funzionare correttamente. Tuttavia, se i livelli di bilirubina diventano troppo alti, può verificarsi un'ittero patologico che può causare danni al cervello (ittero nucleare) e richiedere trattamenti specifici come la fototerapia o, in casi estremamente rari, una scambio di sangue.

È importante monitorare attentamente i livelli di bilirubina nei neonati e consultare un medico se si sospetta ittero, soprattutto se il giallo della pelle o del bianco degli occhi diventa più intenso, non sbiadisce dopo alcuni giorni o è accompagnato da letargia, irritabilità, difficoltà di alimentazione o altri segni di malessere.

L'ittero, noto anche come ictericia, è una condizione medica caratterizzata dall'accumulo di bilirubina nel sangue, che porta a un'eccessiva pigmentazione gialla della pelle, delle sclere (la parte bianca degli occhi) e delle mucose.

La bilirubina è un prodotto di scarto creato quando l'emoglobina, una proteina presente nei globuli rossi, si decompone. Normalmente, la bilirubina viene processata dal fegato e quindi eliminata dal corpo attraverso la bile. Tuttavia, se il fegato non è in grado di elaborare adeguatamente la bilirubina o se l'eliminazione della bile è ostacolata, i livelli di bilirubina nel sangue possono aumentare, causando ittero.

L'ittero può essere classificato in tre tipi principali in base alla causa sottostante:

1. Ittero pre-epatico: Questo tipo di ittero si verifica quando c'è un eccessivo aumento della produzione di bilirubina o una diminuzione della capacità dell'organismo di prendere in carico la bilirubina, prima che raggiunga il fegato. Le cause comuni includono anemia emolitica, malattie del midollo osseo, traumi, ustioni e alcune infezioni.
2. Ittero epatico: Questo tipo di ittero si verifica quando il fegato ha difficoltà a processare la bilirubina a causa di malattie o danni al fegato. Le cause comuni includono epatite virale, cirrosi epatica, overdose di farmaci, infezioni e tumori al fegato.
3. Ittero post-epatico: Questo tipo di ittero si verifica quando l'eliminazione della bilirubina è ostacolata dopo che il fegato ha processato la bilirubina. Le cause comuni includono ostruzione delle vie biliari, calcoli biliari, tumori e infiammazione delle vie biliari.

I sintomi dell'ittero possono variare a seconda della causa sottostante e della gravità del disturbo. I sintomi più comuni includono:

- Colorazione gialla della pelle e degli occhi
- Prurito cutaneo
- Urine scure
- Feci chiare o color argilla
- Stanchezza
- Perdita di appetito
- Nausea e vomito
- Dolore addominale

Il trattamento dell'ittero dipende dalla causa sottostante. Può includere farmaci, cambiamenti nello stile di vita, interventi chirurgici o terapie di supporto per il fegato. Se si sospetta di avere ittero, è importante consultare un medico per una diagnosi e un trattamento adeguati.

La bilirubina è un pigmento giallo-bruno derivante dalla degradazione dell'emoglobina, una proteina presente nei globuli rossi. Quando i globuli rossi invecchiano o vengono distrutti, l'emoglobina si divide in diverse componenti, tra cui la bilirubina.

Esistono due tipi principali di bilirubina:

1. Bilirubina indiretta (o libera): è una forma non coniugata di bilirubina che viene prodotta dal fegato e rilasciata nel flusso sanguigno. Viene poi trasportata al fegato, dove verrà convertita in bilirubina diretta.
2. Bilirubina diretta (o coniugata): è una forma coniugata di bilirubina che si trova nel fluido biliare e viene secreta nell'intestino attraverso il dotto biliare comune. Qui, la bilirubina diretta può essere convertita in urobilinogeno dai batteri intestinali, che può quindi essere riassorbito nel flusso sanguigno e successivamente escreto nelle urine.

Un aumento dei livelli di bilirubina nel sangue può causare ittero, una condizione caratterizzata da un'eccessiva colorazione gialla della pelle e delle mucose. L'ittero può essere causato da diversi fattori, tra cui disturbi epatici, malattie del fegato grasso, infezioni, anemia emolitica, ostruzione biliare, e alcuni farmaci.

I livelli di bilirubina possono essere misurati attraverso esami del sangue, che forniscono informazioni sul funzionamento del fegato e sull'eventuale presenza di disturbi o malattie che potrebbero influenzare la sua capacità di elaborare e smaltire i rifiuti.

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