Un contactin sottotipo è espressa prevalentemente nel cervelletto, neocorteccia ed ippocampo; HYPOTHALAMUS.
Una famiglia di molecole di adesione cellulare immunoglobulin-related nella loro posizione sistema nervoso.
Un sottotipo contactin questo svolge un ruolo in conseguenza degli assoni, fascicolazione assone e migrazione neuronale.
Superficie cell-to-cell ligandi indicano l ’ adesione e sulla funzione durante l'assemblea e per la connessione del sistema nervoso dei vertebrati. Queste molecole promuovere tramite un ’ homophilic meccanismo. Questi sono da non confondersi con molecole di adesione cellulare neurale ora esprimersi in una varietà di tessuti e tipologie cellulari in aggiunta al tessuto nervoso.
Equidistanti vuoti nella guaina mielinica of peripheral assoni. Ranvier 'nodi permettere conduzione saltatory, saltando di impulsi da nodo all'energia che e' piu 'veloce e più favorevoli del conduzione continua.
Un canale del sodio voltage-gated sottotipo che ha trasmesso le sodio permeabilità ionici infervorassero mucose. Difetti nel SCN2A gene che codifica il subunità alfa di questo canale del sodio siano associate a convulsioni infantili familiare benigna tipo 3, e presto infantile epilettico encefalopatia tipo 11.
Hexameric matrice extracellulare glicoproteina temporaneamente espressi in molti organi in via di sviluppo e spesso re-expressed in tumori. È presente nel sistema nervoso centrale e periferico e nel muscolo liscio e tendini. (Dal Kreis & Vale, Guida alla matrice Extracellulare e Adhesion Proteins, 1993, p93)
Una tipologia di Receptor-Like tryosine phosphatases che contiene una proteina fibronectina: III-like dominio extracellulare con un anidrasi anhydrase-like dominio.
Un canale del sodio voltage-gated neuronale sottotipo trovato nel tessuto che ha trasmesso le sodio permeabilità ionici infervorassero mucose.
Un BRAIN-specific hyalectin che svolga un ruolo nel differenziarsi terminale ai neuroni, e 'rinvenuto in caso di tumori al cervello aggrava e in modelli sperimentali di glioma.
Fibre nervose che sono in grado di rapidamente conducendo impulsi neurone cella lontano dal corpo.
Le proteine del tessuto nervoso sono specifiche proteine presenti nel sistema nervoso centrale e periferico che svolgono ruoli strutturali, enzimatici, regolatori e di trasporto essenziali per la normale funzione nervosa.
In tessuto di cultura qualche punta proiezioni di neuroni stimolate da fattori di crescita e altre molecole. Queste proiezioni possono andare per formare un albero di essermi dendriti o un singolo assone o possono essere richiusa in una fase successiva di sviluppo. "Neurite" può riferirsi a tutti i filamenti o puntato conseguenza di un lo sviluppo embrionale o cellula neurale la coltura di tessuti.
La guaina che circonda assoni lipid-rich in entrambi i CENTRALE nervoso S e sistema nervoso periferico. La guaina mielinica è un isolante elettrico e consente di energia piu 'veloce e piu' efficiente conduzione degli impulsi. La forma e 'formato da delle membrane cellulari di cellule gliali (Schwann ematiche periferiche e OLIGODENDROGLIA nel sistema nervoso centrale). Un peggioramento della fibrosi guaina in DISEASES è un problema clinico molto serio.
Un composto che contiene un sistema di anelli della purina, ma non è biosynthetically connessi alla biosintesi della purina alcaloidi. È un veleno trovato in alcuni molluschi commestibile in certi momenti; elaborati da GONYAULAX e consumato dal molluschi, pesci etc. senza effetti negatiVi. E 'neurotossica e causa PARALYSIS RESPIRATORY e altri effetti in MAMMALS, conosciuto come paralizzante SHELLFISH avvelenamento.
Una classe di fibre nervose definita come la loro struttura, in particolare il nervo fodero accordo. Gli assoni della Myelinated fibre nervose sono completamente avvolta in una guaina mielinica. Sono relativamente ampi e altre fibre varia diametri. Loro conduzione neurale sono piu 'velocemente di quelle del Unmyelinated fibre nervose (RICOSTRUZIONE fibre Nervose Non Mielinate). Myelinated fibre nervose sono presenti in somatici e nervi autonomi.
I canali ionici precisione consentire il passaggio di ioni sodio. Una varietà di canali sodio specifico sottotipi sono coinvolti nel servire specializzato funzioni come un segnale, neuronale CARDIAC muscolo contrazione, e un rene.
La non-neuronal cellule del sistema nervoso. Non solo fornire supporto fisico, ma anche reagire alle lesioni, regolare ionica e la composizione chimica della ambiente extracellulare, partecipare alla BARRIER emato-encefalica e BLOOD-RETINAL BARRIER, forma la mielina isolante di migrazione neuronale, guida durante lo sviluppo, e lo scambio di neuroni. Nevroglia hanno trasmettitore ad alta affinità captazione sistemi, not e transmitter-gated canali ionici e possono rilasciare i trasmettitori, ma il loro ruolo di segnali (come in molte altre funzioni) non è chiaro.
Superficie che legano le sulfaniluree, di solito glicoproteine, che mediano cell-to-cell aderenza. Loro funzioni includono l'assemblea e interconnessione tra vari sistemi vertebrati, nonché il mantenimento di tessuto integrazione, cicatrizzazione; morphogenic movimenti, migrazioni cellulari e metastasi.
Il contatto diretto di una cella con della cella. Molti incroci sono troppo piccole per essere risolto con il microscopio a luce, ma possono essere visualizzato convenzionale o freeze-fracture microscopia elettronica, le quali dimostrano che l'interazione membrana cellulare e spesso il citoplasma e nello spazio extracellulare considerato altamente specializzato in queste regioni. (Dal Alberts et al., biologia molecolare del secondo cellulare, Ed, p792)
Un nervo che origina nel midollo spinale sacrale lombari e di S3 (stadi larvali L4) e forniture di innervazione sensoria e motoria l'estremità inferiore. Il nervo sciatico. Ecco la continuazione del plesso sacrale e 'il nervo piu' grande del corpo. Ha due elementi principali, il coraggio e il nervo tibiale, coraggio.
Il quinto e più ampia nervo cranico. Il nervo trigemino è una strana neuropatia sensoria e motoria. La parte sensoriale del mascellare e mandibolare oftalmico, i nervi che trasportano afferents sensibili alla stimolazione esterna o interna dalla pelle, muscoli e articolazioni del volto e bocca e dai denti. La maggior parte di queste fibre origine da cellule della Cefalalgie gangli e progetto al nucleo del trigemino del tronco encefalico. Un piccolo motore parte nasce dal cervello innervates nucleo motore del trigemino e i muscoli di masticazione.
La base le unita 'di tessuto nervoso. Ogni neurone è costituito da un corpo, un assone e - Dendrito. Il loro scopo è di ricevere, condotta e trasmettere impulsi al sistema nervoso.
Un corso di grandi neuroglial macroglial) (cellule del sistema nervoso centrale. Oligodendroglia potrebbe essere chiamato interfascicular, Perivascular o perineuronal (diverso dal satellite, ematiche perineuronal di gangli) secondo la loro posizione e costituiscono la guaina mielinica isolanti degli assoni a livello del sistema nervoso centrale.
Una sottofamiglia in famiglia MURIDAE, comprendente i criceti. Quattro delle più comuni sono generi Cricetus, CRICETULUS; MESOCRICETUS; e PHODOPUS.
Multi-subunit proteine che funzionano a IMMUNITY. Sono prodotti con i linfociti B dal immunoglobulina GENI. Sono composta da due pesante (immunoglobulina pesante CHAINS) e due catene leggere (immunoglobulina luce CHAINS) con un ’ ulteriore ancillary glucosio-dipendente catene a seconda del loro isoforme. La varietà di isoforme includono Monomeriche o chelanti polimerici del moduli e forme transmembrana recettori delle cellule B (antigene) o secreti forme (anticorpi), si sono divisi per la sequenza di aminoacidi le loro pesanti catene in cinque classi (immunoglobulina A; immunoglobulina D; immunoglobulina E; immunoglobulina G; sottoclassi di immunoglobulina M) e vari.
Crystallizable frammenti carbossi-terminali da entrambe le metà di immunoglobulina pesante CHAINS collegato agli altri chiamandoli disolfuro obbligazioni. FC frammenti carbossi-terminali contengono le parti della catena pesante le regioni costanti che sono responsabili della Funzioni di una delle immunoglobuline (COMPLEMENT fissazione, il legame alla membrana cellulare tramite i recettori D3; ed il trasporto placentare FC). Questo frammento può essere ottenuta con la digestione di immunoglobuline con l'enzima proteolitica PAPAIN.
Neuroglial cellule del sistema nervoso periferico che formano la guaina mielinica isolante di assoni.
L 'entità dello sviluppo di un uovo fecondato (zigote). Il processo di sviluppo inizia circa 24 ore prima dell'uovo al biancastro BLASTODISC, un piccolo posto sulla superficie del tuorlo d'uovo a 21 giorni di incubazione, l'embrione si svilupperà prima la schiusa.
Una classe di medicinali che agiscono tramite l 'inibizione di afflusso attraverso le membrane cellulari. Blocco dei canali del sodio rallenta la velocità e l ’ ampiezza del rapido iniziale aumento, riduce l'eccitabilità depolarizzazione delle cellule, e riduce la velocità di conduzione.
Un enzima specifico gruppo dephosphorylates phosphotyrosyl residui a determinate proteine. Insieme a regola della protein-tirosin chinasi fosforilazione tirosinica dephosphorylation e di trasduzione dei segnali e potrebbe avere un ruolo in crescita cellulare controllo e carcinogenesi.
L 'aderenza delle cellule di corsia o di altre cellule.
Derivanti dalla linea cellulare di ovaio di criceto cinese, Cricetulus Griseus (CRICETULUS). La specie e 'il preferito per studi citogenetica del cromosoma numero. La linea cellulare modello ha fornito i sistemi per lo studio delle alterazioni genetiche nelle colture cellulari di cellule di mammifero.
Proteine ricombinanti prodotta dalla fusione di segmenti traduzione piu genetico geni formato dalla combinazione di acido nucleico REGULATORY SEQUENCES di uno o più geni con le proteine codifica sequenze di uno o più geni.
Il processo in cui endogena o di sostanze, o, esogene peptidi legarsi a proteine, enzimi, o alleati precursori delle proteine di legame alle proteine specifiche misure composti sono spesso usati come metodi di valutazione diagnostica.
Uno dei processi che nucleare, citoplasmatica o fattori di interregolazione cellulare influenza il differenziale il controllo di Gene azione durante la fase di sviluppo di un organismo.
Gangli sensoriale lungo la spina dorsale radici nella colonna vertebrale. Il midollo spinale sono pseudounipolar ganglioni. La filiale principale bifurcates mandando un processo per portare l'informazione sensoriale periferica della periferia e un Central Branch quali relà ¨ questa informazione al midollo spinale o il cervello.
Che si legano alle proteine di membrana esterna segnalare molecole in cella con elevata affinità e convertire questo evento extracellulare intracellulare in uno o più dei segnali che alterano il comportamento della cellula bersaglio (DALL'Alberts, biologia molecolare del cellulare, secondo Ed, pp693-5). Recettori cellulari superficiali, al contrario di enzimi, non alterare la chimica che legano le sulfaniluree.
Il livello di proteine, associazioni di struttura in cui le strutture proteiche secondaria (alfa, beta lenzuola elice, regioni, e motivi) branco per formare piegato forme chiamato ponti disolfuro tra cysteines. In due parti diverse del catena polipeptidica insieme ad altri le interazioni tra le catene svolgere un ruolo nella formazione e stabilizzazione della struttura terziaria. Di solito piccole proteine consistono in un solo regno ma piu 'grandi proteine possono contengono segmenti dei settori connessi da cui mancanza normale catena polipeptidica struttura secondaria.
Una famiglia di conservato recettori cellulari superficiali che contengono epidermica elemento ripete LA CRESCITA nel loro dominio extracellulare e ANKYRIN ripete nella loro citoplasmatica citoplasmatica. Il dominio della tacca recettori viene rilasciato sul legame al legante e translocates al nucleo cellulare dove agisce come fattore della trascrizione.
La lipid- e contenente proteine, selettivamente permeabile membrana che circonda il citoplasma in procariote e cellule eucariote.

Contactin 1, noto anche come CNTN1, è una proteina appartenente alla famiglia delle immunoglobuline (Ig) ed è codificata dal gene CNTN1 nel genoma umano. Si tratta di una glicoproteina transmembrana che si trova principalmente nelle cellule della guaina di mielina del sistema nervoso periferico e centrale.

Contactin 1 svolge un ruolo importante nella formazione e nel mantenimento delle sinapsi, oltre a partecipare alla crescita e alla guida degli assoni durante lo sviluppo del sistema nervoso. Interagisce con altre proteine della membrana cellulare per formare complessi che mediano l'adesione e la segnalazione tra le cellule, contribuendo a stabilire e mantenere la connettività neuronale.

Mutazioni nel gene CNTN1 sono state associate a diverse condizioni neurologiche, come la sindrome di 22q11.2 deletion, l'epilessia e i disturbi dello spettro autistico. Tuttavia, è importante notare che ulteriori ricerche sono necessarie per comprendere appieno il ruolo di Contactin 1 nello sviluppo e nella funzione del sistema nervoso.

Contactins sono una famiglia di proteine transmembrana adesive glicosilfosfatidilinositolo-ancorate che svolgono un ruolo importante nella formazione e nel mantenimento delle sinapsi nel sistema nervoso centrale. Sono espressi principalmente dalle cellule gliali, in particolare dagli oligodendrociti e dalle cellule della membrana di Glia di Schwann, ma possono anche essere trovati su alcuni neuroni.

I contactins sono noti per interagire con diverse molecole di adesione cellulare e recettori, come le cadherine, le immunoglobuline di superficie cellulare e i canali ionici, per facilitare l'adesione cellulare e la segnalazione. Inoltre, svolgono un ruolo cruciale nella guida dell'estensione assonale durante lo sviluppo del sistema nervoso e nella formazione di nodi di Ranvier nelle fibre nervose periferiche.

Gli studi hanno dimostrato che i contactins sono coinvolti in una varietà di processi cellulari, tra cui la crescita assonale, la sinaptogenesi, la plasticità sinaptica e il mantenimento della stabilità delle sinapsi. Le mutazioni nei geni dei contactins possono essere associate a diverse condizioni neurologiche, come l'epilessia, l'autismo e le malformazioni cerebrali congenite.

Contactin 2, noto anche come CNTN2, è una proteina codificata dal gene CNTN2 nel genoma umano. Si tratta di una glicoproteina transmembrana della famiglia delle contattine, che sono costituite da un dominio extracellulare ricco di motivi ripetuti, un dominio transmembrana e un dominio citoplasmatico breve.

Contactin 2 è espressa principalmente nel sistema nervoso centrale (SNC) ed è implicata nella formazione e nella funzione delle sinapsi. Si lega ad altre proteine della membrana cellulare, come le neurofascine e i recettori del glutammato, per facilitare l'adesione cellulare e la segnalazione tra le cellule nervose.

Mutazioni nel gene CNTN2 sono state associate a diverse condizioni neurologiche, tra cui l'epilessia, il ritardo mentale e la paralisi cerebrale. Inoltre, alcuni studi hanno suggerito che Contactin 2 potrebbe svolgere un ruolo nella patogenesi della schizofrenia e di altri disturbi psichiatrici.

Tuttavia, è importante notare che la ricerca su Contactin 2 e sul suo ruolo nel sistema nervoso umano è ancora in corso, e ci sono molte cose che non sappiamo completamente su questa proteina e sulla sua funzione.

Le molecole di adesione cellulare neuronale (NCAM, Neural Cell Adhesion Molecules) sono una famiglia di glicoproteine transmembrana che giocano un ruolo cruciale nei processi di riconoscimento, interazione e adesione tra le cellule nervose. Queste molecole sono espressamente presenti sulla superficie delle membrane plasmatiche dei neuroni e delle glia del sistema nervoso centrale e periferico.

Le NCAM partecipano a diversi eventi cellulari fondamentali durante lo sviluppo e la plasticità cerebrale, tra cui:

1. Migrazione neuronale: le NCAM guidano la migrazione di specifiche popolazioni di neuroni durante lo sviluppo embrionale del sistema nervoso.
2. Formazione sinaptica: le NCAM sono implicate nella formazione, maturazione e stabilizzazione delle sinapsi tra i neuroni.
3. Plasticità sinaptica: contribuiscono alla plasticità sinaptica, che è la capacità dei circuiti neurali di modificare la loro forza di connessione in risposta a stimoli ambientali o esperienze.
4. Crescita assonale e direzionamento: le NCAM influenzano la crescita e il direzionamento degli assoni durante lo sviluppo nervoso, guidando l'estensione dei processi neuritici verso i loro obiettivi appropriati.
5. Riparazione e rigenerazione nervosa: le NCAM possono promuovere la riparazione e la rigenerazione delle lesioni del sistema nervoso, facilitando la ricrescita degli assoni e la riconnessione sinaptica.

Le NCAM sono soggette a diversi meccanismi di regolazione post-traduzionali, come la glicosilazione, la fosforilazione e la scissione proteolitica, che ne modulano l'affinità di legame, la distribuzione e la funzione. Inoltre, le interazioni con altri partner molecolari, come i recettori integrali di membrana e le proteine citoscheletriche, contribuiscono alla complessità della loro funzione e regolazione.

I nodi di Ranvier sono strutture specializzate del sistema nervoso periferico e centrale. Essi sono interruzioni periodiche della mielina, la guaina isolante che circonda gli assoni dei neuroni. Queste interruzioni lasciano esposte brevi porzioni di membrana degli assoni, chiamate anche "gap di Ranvier".

I nodi di Ranvier hanno un ruolo cruciale nella conduzione del potenziale d'azione lungo l'assone. A causa dell'assenza della mielina in queste regioni, la concentrazione degli ioni sodio e potassio è differente rispetto al resto dell'assone. Quando un impulso nervoso raggiunge un nodo di Ranvier, gli ioni sodio affluiscono attraverso canali voltaggio-dipendenti, generando un potenziale d'azione. Successivamente, gli ioni potassio vengono espulsi attraverso canali voltaggio-dipendenti, ripristinando il potenziale di membrana a riposo.

Questo processo, noto come salto della conduzione o saltatoria, permette una conduzione del segnale più veloce e efficiente rispetto alla conduzione continua osservata in assoni amielinici. Le malattie che colpiscono i nodi di Ranvier, come alcune neuropatie periferiche, possono causare sintomi neurologici quali formicolii, intorpidimento e debolezza muscolare.

La proteina NAV1.2, nota anche come canale del sodio voltaggio-dipendente tipo I α II, è un membro della famiglia dei canali del sodio voltaggio-dipendenti che svolgono un ruolo cruciale nel mantenimento dell'eccitabilità elettrica nelle cellule neuronali. Questo canale ionico specifico è codificato dal gene SCN2A ed è espresso ampiamente nel sistema nervoso centrale, dove contribuisce alla generazione e propagazione degli impulsi nervosi.

NAV1.2 è una subunità α della catena del canale del sodio, che attraversa la membrana cellulare quattro volte e forma il poro ionico centrale. Questo canale si apre in risposta a un aumento del potenziale di membrana ed è permeabile al sodio, contribuendo all'ingresso rapido di ioni sodio nella cellula neuronale durante l'azione di un potenziale d'azione.

Le mutazioni nel gene SCN2A che codifica NAV1.2 sono state associate a diverse condizioni neurologiche, tra cui l'epilessia e i disturbi dello spettro autistico. Questi cambiamenti possono alterare la funzione del canale ionico, portando a disfunzioni neuronali sottostanti a queste patologie.

La tenascina è una glicoproteina extracellulare che svolge un ruolo importante nella formazione e mantenimento della matrice extracellulare (MEC) dei tessuti connettivi. È espressa principalmente durante lo sviluppo embrionale e in risposta a lesioni o infiammazione nei tessuti adulti.

Esistono quattro tipi di tenascine identificati nell'uomo: TN-C (tenascina C), TN-R (tenascina R), TN-X (tenascina X) e TN-W (tenascina W). Ogni tipo ha una struttura e una funzione distinte.

TN-C è la forma più studiata ed è espressa in diversi tessuti, come il sistema nervoso centrale, i muscoli scheletrici, la pelle e i vasi sanguigni. TN-C può influenzare l'adesione cellulare, la migrazione e la differenziazione delle cellule ed è stata implicata in processi patologici come la cicatrizzazione della ferita, il cancro e le malattie neurodegenerative.

TN-R è espressa principalmente nel sistema nervoso centrale e svolge un ruolo nella regolazione dell'adesione cellulare e della crescita assonale. TN-X è prodotta dai fibroblasti e svolge un ruolo importante nell'assemblaggio della MEC, in particolare nelle strutture elastiche come le pareti dei vasi sanguigni. TN-W è espressa durante lo sviluppo embrionale e può influenzare la crescita e la differenziazione delle cellule muscolari scheletriche.

In sintesi, le tenascine sono glicoproteine extracellulari che svolgono un ruolo cruciale nella formazione e nel mantenimento della matrice extracellulare dei tessuti connettivi, influenzando l'adesione cellulare, la migrazione e la differenziazione delle cellule. Le alterazioni del loro espressione e funzionamento sono state implicate in diversi processi patologici.

Receptor-like protein tyrosine phosphatases, class 5 (RPTPs, Class 5), sono una sottoclasse particolare di proteine tirosina fosfatasi che possiedono attività enzimatica e strutture recettoriali. Appartengono alla più ampia famiglia delle tirosina fosfatasi (PTPs), enzimi che regolano diversi processi cellulari attraverso la rimozione di gruppi fosfato dalle tirosine dei loro substrati, principalmente proteine.

RPTPs, Class 5, sono caratterizzate da due domini transmembrana e due domini catalitici intracellulari, noti come D1 e D2. Questi enzimi svolgono un ruolo cruciale nella segnalazione cellulare, interagendo con vari ligandi extracellulari e modulando le vie di trasduzione del segnale attraverso la fosforilazione e defosforilazione delle proteine intracellulari.

Le RPTPs, Class 5, sono anche note come PTPσ (protein tyrosine phosphatase sigma) e CD148 (cell division control protein 148). Queste proteine sono espressi principalmente nel sistema nervoso centrale e periferico, dove partecipano a processi quali la neurogenesi, la sinaptogenesi, il mantenimento delle sinapsi e la plasticità sinaptica.

Le mutazioni in geni che codificano per le RPTPs, Class 5, possono essere associate a diverse patologie umane, come ad esempio alcune forme di neuropatia sensoriale e deficit cognitivi.

La proteina NAV1.3, nota anche come canale del sodio voltaggio-dipendente 1.3 (SCN1A), è una subunità specifica dei canali del sodio che giocano un ruolo cruciale nel mantenimento dell'eccitabilità neuronale e nella generazione di potenziali d'azione nelle cellule nervose.

I canali del sodio voltaggio-dipendenti sono complessi proteici transmembrana che si aprono e chiudono in risposta a cambiamenti nel potenziale di membrana. Questi canali permettono il flusso di ioni sodio attraverso la membrana cellulare, contribuendo alla depolarizzazione della membrana e all'inizio del potenziale d'azione.

La subunità NAV1.3 è espressa principalmente nel sistema nervoso centrale e periferico durante lo sviluppo embrionale e fetale. Tuttavia, in alcune regioni specifiche del cervello, come l'ippocampo, la sua espressione persiste anche nell'età adulta.

Le mutazioni nel gene SCN1A che codifica per NAV1.3 possono causare diverse condizioni neurologiche, tra cui l'epilessia generalizzata con punte e onda spike-wave (GSWs), la sindrome della migrazione neuronale alterata (NMI) e alcune forme di neuropatia periferica.

In sintesi, NAV1.3 Voltage-Gated Sodium Channel è una subunità specifica dei canali del sodio voltaggio-dipendenti che svolge un ruolo cruciale nel mantenimento dell'eccitabilità neuronale e nella generazione di potenziali d'azione, con mutazioni associate a diverse condizioni neurologiche.

Brevican è una proteoglicana, un tipo di molecola presente nella matrice extracellulare, che si trova principalmente nel sistema nervoso centrale. Fa parte della famiglia delle proteoglicane PG/CSPG (Proteoglycan/Chondroitin Sulfate Proteoglycan) e svolge un ruolo importante nella formazione e mantenimento della struttura del tessuto cerebrale, influenzando anche la crescita e la plasticità delle cellule nervose.

Brevican è coinvolto nel modulare l'adesione cellulare, la migrazione e la segnalazione cellulare, ed è stato identificato come un potenziale fattore nella progressione di alcune malattie neurologiche, come ad esempio il morbo di Alzheimer, la sclerosi multipla e i traumi cerebrali.

La sua struttura comprende un dominio centrale proteico flessibile, circondato da catene laterali di glicosaminoglicani (GAG), come l'acido ialuronico e il condroitin solfato. Queste caratteristiche gli conferiscono una grande capacità di interagire con altre molecole della matrice extracellulare e con le membrane cellulari, rendendolo un componente chiave dell'ambiente microcellulare del sistema nervoso centrale.

Gli assoni sono prolungamenti dei neuroni (cellule nervose) che conducono gli impulsi elettrici, noti come potenziali d'azione. Essi sono responsabili della trasmissione dei segnali da una cellula nervosa all'altra o tra cellule nervose e effettori, come muscoli o ghiandole.

Gli assoni possono avere diverse lunghezze, a seconda della distanza che devono coprire per raggiungere la destinazione successiva. Alcuni assoni sono molto corti, mentre altri possono estendersi per diversi centimetri o persino metri.

Gli assoni sono rivestiti da una guaina mielinica, che è costituita da cellule gliali chiamate oligodendrociti nel sistema nervoso centrale e cellule di Schwann nel sistema nervoso periferico. La guaina mielinica serve a proteggere l'assone e a velocizzare la conduzione degli impulsi elettrici.

La velocità di conduzione degli impulsi elettrici negli assoni dipende dalla loro dimensione, dal diametro e dalla presenza o assenza della guaina mielinica. Gli assoni più grandi e quelli rivestiti da una guaina mielinica condurranno gli impulsi elettrici più velocemente rispetto a quelli più piccoli e senza guaina mielinica.

In sintesi, gli assoni sono prolungamenti dei neuroni che conducono gli impulsi elettrici e permettono la comunicazione tra cellule nervose o tra queste ultime e altri tipi di cellule, come muscoli e ghiandole.

Le proteine del tessuto nervoso si riferiscono a specifiche proteine che sono presenti e svolgono funzioni cruciali nel tessuto nervoso, compreso il cervello, il midollo spinale e i nervi periferici. Queste proteine sono essenziali per la struttura, la funzione e la regolazione delle cellule nervose (neuroni) e dei loro supporti di comunicazione (sinapsi).

Esempi di proteine del tessuto nervoso includono:

1. Neurofilamenti: proteine strutturali che forniscono sostegno meccanico ai neuroni e sono coinvolte nel mantenimento della forma e delle dimensioni dei assoni (prolungamenti citoplasmatici dei neuroni).
2. Tubulina: una proteina globulare che compone i microtubuli, strutture cilindriche che svolgono un ruolo cruciale nel trasporto intracellulare e nella divisione cellulare nei neuroni.
3. Proteine di membrana sinaptica: proteine presenti nelle membrane presinaptiche e postsinaptiche, che sono responsabili della trasmissione dei segnali nervosi attraverso la sinapsi. Esempi includono i recettori ionotropici e metabotropici, canali ionici e proteine di adesione.
4. Canali ionici: proteine transmembrana che controllano il flusso degli ioni attraverso la membrana cellulare, svolgendo un ruolo cruciale nella generazione e trasmissione dell'impulso nervoso (potenziale d'azione).
5. Enzimi: proteine che catalizzano reazioni chimiche importanti per il metabolismo energetico, la neurotrasmissione e la segnalazione cellulare nel tessuto nervoso. Esempi includono l'acetilcolinesterasi, che degrada il neurotrasmettitore acetilcolina, e le chinasi e fosfatasi, che regolano i percorsi di segnalazione cellulare.
6. Proteine strutturali: proteine che forniscono supporto e stabilità alla cellula neuronale, come la tubulina, che forma il citoscheletro microtubulare, e le neurofilamenti, che costituiscono il citoscheletro intermedio.
7. Proteine di riparazione del DNA: proteine responsabili della riparazione del DNA danneggiato da fattori ambientali o processi cellulari normali, come la polimerasi beta e l'ossidoreduttasi PARP-1.
8. Fattori di trascrizione: proteine che legano il DNA e regolano l'espressione genica, svolgendo un ruolo cruciale nello sviluppo, nella differenziazione e nella plasticità sinaptica dei neuroni. Esempi includono CREB, NF-kB e STAT3.
9. Proteine di segnalazione cellulare: proteine che trasducono i segnali extracellulari in risposte intracellulari, come le tirosina chinasi, le serina/treonina chinasi e le GTPasi.
10. Proteine di degradazione delle proteine: proteine responsabili della degradazione delle proteine danneggiate o non più necessarie, come le proteasi e le ubiquitin ligasi.

La neurite è un termine medico che descrive l'infiammazione dei nervi periferici. Può verificarsi a causa di varie condizioni, come infezioni virali o batteriche, traumi, malattie autoimmuni o carenze nutrizionali. I sintomi della neurite possono variare notevolmente, a seconda del nervo interessato e della gravità dell'infiammazione. Essi possono includere dolore, formicolio, intorpidimento, debolezza muscolare o perdita di riflessi. In alcuni casi, la neurite può causare danni permanenti ai nervi se non trattata in modo tempestivo ed efficace. Il trattamento della neurite dipende dalla causa sottostante e può includere farmaci antinfiammatori, fisioterapia o interventi chirurgici.

La guaina mielinica è una struttura presente nei nervi periferici e nel sistema nervoso centrale, costituita da una membrana lipoproteica che avvolge i processi assonali (assoni) delle cellule nervose. Questa guaina ha la funzione di aumentare la velocità di conduzione dell'impulso nervoso, proteggere l'assone e contribuire all'isolamento elettrico tra le fibre nervose. La mielina è prodotta dalle cellule gliali chiamate oligodendrociti nel sistema nervoso centrale e da cellule di Schwann nel sistema nervoso periferico. Le patologie che colpiscono la guaina mielinica, come la sclerosi multipla, possono causare disturbi della conduzione nervosa e conseguenti deficit neurologici.

In breve, la guaina mielinica è una struttura costituita da lipidi e proteine che avvolge l'assone dei neuroni, aumentando la velocità di trasmissione degli impulsi nervosi e fornendo protezione meccanica ed isolamento elettrico.

La saxitossina è una potente neurotossina paralizzante che si trova naturalmente in alcuni tipi di dinoflagellati (microalghe) e molluschi infetti. È anche nota come "veleno dei molluschi" o "paralytic shellfish poisoning (PSP)" ed è uno dei principali responsabili dell'intossicazione da molluschi paralizzanti.

La saxitossina agisce bloccando i canali del sodio voltaggio-dipendenti nei neuroni, interrompendo la trasmissione degli impulsi nervosi e causando una paralisi muscolare rapida e progressiva. I sintomi dell'avvelenamento da saxitossina possono variare da lievi a gravi e possono includere formicolio, intorpidimento, debolezza muscolare, difficoltà di deglutizione, paralisi respiratoria e, in casi estremi, morte.

Il trattamento dell'avvelenamento da saxitossina si concentra principalmente sul supporto delle funzioni vitali, come la respirazione assistita, fino a quando i livelli di tossine nel corpo non si riducono naturalmente. Non esiste un antidoto specifico per l'avvelenamento da saxitossina.

La prevenzione dell'intossicazione da saxitossina comporta la limitazione del consumo di molluschi crudi o poco cotti provenienti da acque contaminate e il rispetto delle linee guida e dei regolamenti governativi per la raccolta, la lavorazione e la commercializzazione dei molluschi.

Le fibre nervose mielinizzate sono assoni neuronali avvolti da cellule gliali specializzate chiamate oligodendrociti nel sistema nervoso centrale (SNC) e cellule di Schwann nel sistema nervoso periferico (SNP). Questa guaina di mielina, composta principalmente da lipidi e proteine, aumenta significativamente la velocità di conduzione degli impulsi nervosi (fino a 100 volte) rispetto alle fibre nervose amieliniche.

La mielinizzazione non è un processo uniforme e le fibre nervose possono essere classificate in base al grado di mielinizzazione:

1. Fibre nervose completamente mielinizzate: assoni avvolti uniformemente da più strati di mielina con intervalli regolari di zone non coperte chiamate nodi di Ranvier. Questi nodi sono punti cruciali per la generazione e la trasmissione degli impulsi nervosi.
2. Fibre nervose parzialmente mielinizzate: assoni avvolti solo parzialmente da mielina o con un numero ridotto di strati di mielina. Queste fibre si trovano principalmente nel sistema nervoso periferico e sono associate a diversi tipi di neuroni sensoriali, come quelli che trasmettono segnali dolorifici e termici.
3. Fibre nervose amieliniche: assoni senza mielina. Questi assoni hanno una velocità di conduzione più lenta rispetto alle fibre mielinizzate e sono suscettibili a lesioni o malattie che colpiscono la guaina mielinica.

Le fibre nervose mielinate svolgono un ruolo fondamentale nella trasmissione rapida ed efficiente degli impulsi nervosi, consentendo una comunicazione neuronale efficace e coordinata. Le patologie che colpiscono la mielina, come la sclerosi multipla, possono causare disfunzioni neurologiche significative, evidenziando l'importanza della guaina mielinica per il corretto funzionamento del sistema nervoso.

I canali del sodio sono proteine integrali transmembrana che svolgono un ruolo cruciale nella regolazione del potenziale di membrana e della conduzione degli impulsi nervosi nelle cellule. Si trovano principalmente nelle membrane delle cellule eccitabili, come le cellule muscolari e nervose.

I canali del sodio sono costituiti da diverse subunità alpha, beta, gamma ed epsilon che si uniscono per formare un poro attraverso il quale gli ioni sodio (Na+) possono fluire. Quando la cellula è a riposo, i canali del sodio sono chiusi. Tuttavia, quando la cellula viene stimolata, i canali del sodio si aprono rapidamente, permettendo agli ioni sodio di entrare nella cellula e causando una depolarizzazione della membrana.

L'ingresso di sodio provoca l'apertura dei canali del calcio, che a loro volta consentono il passaggio degli ioni calcio (Ca2+) nella cellula. Questo processo è importante per la generazione dell'impulso nervoso e per la contrazione muscolare.

I canali del sodio possono essere classificati in diverse sottotipi, ognuno con caratteristiche uniche che ne determinano il comportamento e la distribuzione nelle cellule. Alcuni di questi sottotipi sono sensibili a farmaci specifici, come i bloccanti dei canali del sodio, che vengono utilizzati per trattare una varietà di condizioni mediche, tra cui l'ipertensione, l'aritmia cardiaca e la neuropatia dolorosa.

La nevroglia, o glia, è un termine generale che si riferisce al tessuto connettivo e alle cellule di supporto nel sistema nervoso centrale e periferico. Le cellule gliali non sono neuroni, ma svolgono un ruolo cruciale nella protezione, isolamento, nutrizione, supporto strutturale e funzionale dei neuroni.

Esistono diversi tipi di cellule gliali, tra cui:

1. Astrociti: sono le cellule gliali più abbondanti nel cervello e nella colonna vertebrale. Hanno proiezioni simili a stelle che aiutano ad assorbire i neurotrasmettitori rilasciati dai neuroni, fornire supporto strutturale e mantenere l'integrità della barriera emato-encefalica.

2. Oligodendrociti: sono cellule gliali presenti nel sistema nervoso centrale che avvolgono i processi assonali con guaine di mielina, aumentando la velocità di conduzione degli impulsi elettrici.

3. Microglia: sono le cellule immunitarie del sistema nervoso centrale. Monitorano continuamente l'ambiente circostante per identificare ed eliminare eventuali agenti patogeni, detriti cellulari o lesioni.

4. Cellule di Schwann: sono cellule gliali presenti nel sistema nervoso periferico che avvolgono e mielinizzano gli assoni dei neuroni periferici, promuovendo la conduzione degli impulsi elettrici.

5. Cellule ependimali: rivestono i ventricoli cerebrali e il canale centrale della colonna vertebrale, producendo e secernendo liquido cerebrospinale (LCS) per proteggere e nutrire il cervello e il midollo spinale.

In sintesi, la nevroglia o glia è un insieme eterogeneo di cellule altamente specializzate che supportano, proteggono e mantengono l'ambiente neuronale, contribuendo a preservare l'integrità funzionale del sistema nervoso.

Le molecole di adesione cellulare (CAM), in terminologia medica, si riferiscono a una classe di proteine transmembrana che giocano un ruolo cruciale nella mediazione delle interazioni tra le cellule e tra le cellule e la matrice extracellulare. Queste molecole sono essenziali per una varietà di processi biologici, come l'adesione cellulare, la migrazione cellulare, la differenziazione cellulare e la segnalazione cellulare.

Le CAM possono essere classificate in diversi tipi, tra cui le selectine, le immunoglobuline (Ig) a superficie cellulare, le integrine e le cadherine. Le selectine mediano l'adesione dei leucociti alle cellule endoteliali e sono importanti nella risposta infiammatoria. Le Ig a superficie cellulare sono implicate nell'interazione tra cellule immunitarie e nella regolazione della risposta immune. Le integrine svolgono un ruolo cruciale nell'adesione cellulare alla matrice extracellulare e nella segnalazione cellulare, mentre le cadherine mediano l'adesione tra cellule adiacenti ed è importante per la formazione di giunzioni aderenti.

Le alterazioni nelle espressioni o nelle funzioni delle molecole di adesione cellulare possono contribuire allo sviluppo e alla progressione di una varietà di malattie, come il cancro, le malattie cardiovascolari e le malattie infiammatorie. Pertanto, l'identificazione e lo studio delle CAM sono stati fonte di grande interesse nella ricerca biomedica.

Le giunzioni intracellulari sono complessi strutturali e funzionali che collegano due o più cellule insieme o connettivano parti diverse della stessa cellula. Essi svolgono un ruolo cruciale nella comunicazione intercellulare, nella regolazione dei gradienti ionici e nella sincronizzazione delle attività elettriche tra le cellule. Ci sono diversi tipi di giunzioni intracellulari, tra cui:

1. Giunzioni comunicanti (GAP junctions): Sono costituite da canali proteici transmembrana chiamati connessoni che collegano i citoplasmi di due cellule adiacenti, permettendo il passaggio diretto di ioni e molecole idrofiliche a basso peso molecolare (fino a circa 1 kDa). Questo tipo di giunzione è importante per la coordinazione delle attività elettriche e biochimiche tra le cellule, come quelle del miocardio e del tessuto nervoso.

2. Giunzioni aderenti (Adherens junctions): Sono formate da complessi proteici che connettono il citoscheletro di due cellule adiacenti, garantendo l'adesione meccanica tra loro. Le giunzioni aderenti sono costituite principalmente da cadherine, catenine e actina. Queste strutture svolgono un ruolo fondamentale nella formazione di barriere cellulari, come quelle presenti nell'epitelio e nell'endotelio.

3. Giunzioni serrate (Tight junctions): Sono giunzioni intracellulari specializzate che si trovano principalmente negli epiteli e negli endoteli, dove formano una barriera impermeabile alla diffusione paracellulare di molecole idrofile. Le giunzioni serrate sono costituite da proteine transmembrana chiamate claudine, occludine e JAM-A, che interagiscono con il citoscheletro attraverso le proteine accessorie come la zonulina e la guanylato ciclasi.

4. Desmosomi: Sono giunzioni intracellulari specializzate che forniscono un'ancoraggio meccanico tra cellule adiacenti, garantendo l'integrità strutturale dei tessuti. I desmosomi sono costituiti da proteine transmembrana chiamate desmogleine e desmocolline, che si legano alle proteine citoplasmatiche desmina e plakoglobina, connettono il citoscheletro intermedio di due cellule adiacenti.

5. Emidesmosomi: Sono giunzioni intracellulari specializzate che forniscono un'ancoraggio meccanico tra le cellule basali e la membrana basale, garantendo l'integrità strutturale dei tessuti epiteliali. Gli emidesmosomi sono costituiti da proteine transmembrana chiamate integrine e collagene di tipo IV, che si legano alle proteine citoplasmatiche come la plectina e la bullous pemphigoid antigen 180 (BPAG180).

In sintesi, le giunzioni intercellulari sono strutture altamente specializzate che permettono la comunicazione e l'interazione tra cellule adiacenti. Esse sono essenziali per mantenere l'integrità strutturale e funzionale dei tessuti, nonché per regolare il passaggio di molecole e segnali tra le cellule. Le diverse tipologie di giunzioni intercellulari, come ad esempio le giunzioni strette, le aderenti e le comunicanti, svolgono funzioni specifiche e contribuiscono alla formazione di barriere fisiche e chimiche che proteggono l'organismo dalle infezioni e dai danni tissutali.

Il nervo sciatico è il più grande nervo del corpo umano. Si forma nella regione lombare (parte inferiore) della colonna vertebrale, formato dalla fusione delle radici nervose L4 a S3 (talvolta anche S2 e S1). Il nervo sciatico poi lascia il bacino e scorre lungo la parte posteriore della coscia.

Il nervo svolge un ruolo vitale nella funzione motoria e sensoriale delle gambe e dei piedi. Fornisce innervazione ai muscoli posteriori della coscia come i muscoli bicipite femorale, semitendinoso e semimembranoso. Inoltre, fornisce l'innervazione a tutti i muscoli delle gambe al di sotto del ginocchio, compresi i muscoli della parte inferiore della gamba e del piede.

Dal punto di vista sensoriale, il nervo sciatico trasmette le informazioni sensitive dalla pelle delle parti posteriori e laterali della gamba e dal piede al cervello.

La compressione o l'infiammazione del nervo sciatico può causare dolore, intorpidimento, formicolio o debolezza nella parte inferiore del corpo, una condizione nota come sciatica.

Il nervo trigemino, noto anche come il quinto nervo cranico, è un importante nervo sensoriale e motore del viso e della testa. Ha tre rami principali: il nervo oftalmico (V1), il nervo massetereo (V2) e il nervo mandibolare (V3). Il nervo oftalmico fornisce sensibilità alla parte superiore del viso, compresi la fronte, l'occhio e la narice nasale. Il nervo massetereo fornisce sensibilità alla parte media del viso, comprese le guance e le labbra superiori. Il nervo mandibolare fornisce sensibilità alla parte inferiore del viso, comprese le labbra inferiori, la mascella e i denti inferiori, nonché ai muscoli masticatori. Il nervo trigemino svolge anche un ruolo nella funzione della masticazione, della deglutizione e della sensazione dolorosa facciale.

I neuroni sono cellule specializzate del sistema nervoso che elaborano e trasmettono informazioni sotto forma di segnali elettrici e chimici. Sono costituiti da diversi compartimenti funzionali: il corpo cellulare (o soma), i dendriti e l'assone. Il corpo cellulare contiene il nucleo e la maggior parte degli organelli, mentre i dendriti sono brevi prolungamenti che ricevono input da altri neuroni o cellule effettrici. L'assone è un lungo prolungamento che può raggiungere anche diversi centimetri di lunghezza e serve a trasmettere il potenziale d'azione, il segnale elettrico generato dal neurone, ad altre cellule bersaglio.

I neuroni possono essere classificati in base alla loro forma, funzione e connettività. Alcuni tipi di neuroni includono i neuroni sensoriali, che rilevano stimoli dall'ambiente esterno o interno; i neuroni motori, che inviano segnali ai muscoli per provocare la contrazione; e i neuroni interneuroni, che collegano tra loro diversi neuroni formando circuiti neurali complessi.

La comunicazione tra i neuroni avviene attraverso sinapsi, giunzioni specializzate dove l'assone di un neurone pre-sinaptico entra in contatto con il dendrite o il corpo cellulare di un neurone post-sinaptico. Quando un potenziale d'azione raggiunge la terminazione sinaptica, induce il rilascio di neurotrasmettitori che diffondono nello spazio sinaptico e legano specifici recettori presenti sulla membrana plasmatica del neurone post-sinaptico. Questo legame determina l'apertura di canali ionici, alterando il potenziale di membrana del neurone post-sinaptico e dando origine a una risposta elettrica o chimica che può propagarsi all'interno della cellula.

I disturbi del sistema nervoso possono derivare da alterazioni nella struttura o nella funzione dei neuroni, delle sinapsi o dei circuiti neurali. Ad esempio, malattie neurodegenerative come il morbo di Alzheimer e il morbo di Parkinson sono caratterizzate dalla perdita progressiva di specifiche popolazioni di neuroni, mentre disordini psichiatrici come la depressione e la schizofrenia possono essere associati a alterazioni nella trasmissione sinaptica o nell'organizzazione dei circuiti neurali.

La neuroscienza è lo studio interdisciplinare del sistema nervoso, che integra conoscenze provenienti da diverse discipline come la biologia molecolare, la fisiologia, l'anatomia, la psicologia e la matematica per comprendere i meccanismi alla base della funzione cerebrale. Gli approcci sperimentali impiegati nella neuroscienza includono tecniche di registrazione elettrofisiologica, imaging ottico e di risonanza magnetica, manipolazione genetica e comportamentale, nonché modellazione computazionale.

La neuroscienza ha contribuito a far luce su molti aspetti della funzione cerebrale, come la percezione sensoriale, il movimento, l'apprendimento, la memoria, le emozioni e il pensiero. Tuttavia, rimangono ancora numerose domande irrisolte riguardanti i meccanismi alla base della cognizione e del comportamento umano. La neuroscienza continua a evolvere come disciplina, con l'obiettivo di fornire una comprensione sempre più approfondita dei principi fondamentali che governano il funzionamento del cervello e delle sue patologie.

L'oligodendroglia sono un tipo di cellule gliali che si trovano nel sistema nervoso centrale (SNC), inclusi il cervello e il midollo spinale. Queste cellule hanno un ruolo cruciale nella formazione e nel mantenimento della guaina mielinica, una struttura costituita da lipidi e proteine che avvolge i assoni (prolungamenti nervosi) dei neuroni. La guaina mielinica funziona come un isolante elettrico, accelera la conduzione degli impulsi nervosi e fornisce supporto strutturale ai assoni.

Le oligodendrociti, il tipo maturo di oligodendroglia, possono avvolgere più assoni con le loro estensioni citoplasmatiche, formando segmenti multipli di guaina mielinica. Questo contrasta con la mielina presente nel sistema nervoso periferico, che è prodotta da cellule chiamate cellule di Schwann e avvolge un singolo assone alla volta.

Le oligodendrociti svolgono anche altri ruoli importanti, come fornire supporto metabolico ai neuroni e mantenere l'integrità strutturale del SNC. Un'altra funzione cruciale delle oligodendrociti è la riparazione della guaina mielinica danneggiata. Quando un assone subisce danni, le cellule staminali neurali possono differenziarsi in nuove oligodendrociti per riparare e riformare la guaina mielinica.

I disturbi delle oligodendrociti e della guaina mielinica sono associati a diverse condizioni neurologiche, tra cui sclerosi multipla, lesioni del midollo spinale e alcune forme di demenza.

La Cricetinae è una sottofamiglia di roditori appartenente alla famiglia Cricetidae, che include i criceti veri e propri. Questi animali sono noti per le loro guance gonfie quando raccolgono il cibo, un tratto distintivo della sottofamiglia. I criceti sono originari di tutto il mondo, con la maggior parte delle specie che si trovano in Asia centrale e settentrionale. Sono notturni o crepuscolari e hanno una vasta gamma di dimensioni, da meno di 5 cm a oltre 30 cm di lunghezza. I criceti sono popolari animali domestici a causa della loro taglia piccola, del facile mantenimento e del carattere giocoso. In medicina, i criceti vengono spesso utilizzati come animali da laboratorio per la ricerca biomedica a causa delle loro dimensioni gestibili, dei brevi tempi di generazione e della facilità di allevamento in cattività.

Le immunoglobuline, anche conosciute come anticorpi, sono glicoproteine solubili prodotte dalle plasmacellule B (una sottovarietà delle cellule B) che svolgono un ruolo cruciale nel sistema immunitario dell'organismo. Esse sono responsabili del riconoscimento e della neutralizzazione di antigeni estranei, come batteri, virus, funghi e tossine proteiche.

Le immunoglobuline sono costituite da due catene pesanti identiche (γ, μ, α, δ o ε) e due catene leggere identiche (κ o λ), unite insieme attraverso ponti disolfuro e legami non covalenti. Questa struttura forma la regione variabile dell'immunoglobulina, che è responsabile del riconoscimento specifico degli antigeni, e la regione costante, che determina le funzioni effettrici delle immunoglobuline.

Esistono cinque classi di immunoglobuline nell'uomo: IgA, IgD, IgE, IgG e IgM, ciascuna con specifiche funzioni e distribuzioni tissutali. Le immunoglobuline possono essere rilevate nel siero, nei fluidi corporei e nelle secrezioni mucose, fornendo protezione sia sistemica che locale contro le infezioni.

Le immunoglobuline sono ampiamente utilizzate nella pratica clinica come terapia sostitutiva o aggiuntiva per il trattamento di diverse condizioni patologiche, tra cui deficit immunitari primitivi e acquisiti, malattie infiammatorie croniche, intossicazioni da veleni e tossine, e alcune neoplasie.

Le immunoglobuline FC, o porzioni FC delle immunoglobuline, si riferiscono alla regione costituita dalla catena pesante delle immunoglobuline (antocorpi), che è responsabile dell'interazione con i recettori Fc e altre proteine effector del sistema immune. Questa regione è formata dalle regioni CH2 e CH3 della catena pesante, ed è responsabile delle funzioni effettrici delle immunoglobuline, come la citotossicità cellulo-mediata dipendente da anticorpi (ADCC) e il complemento-dipendente citolisi (CDC). Le immunoglobuline FC possono anche legare vari fattori del complemento, come il C1, il C3b e il C4b, innescando la cascata del complemento.

Le immunoglobuline FC sono importanti nella risposta immune umorale e svolgono un ruolo cruciale nella difesa dell'organismo contro le infezioni e le malattie autoimmuni. Le immunoglobuline G (IgG), le immunoglobuline A (IgA) e le immunoglobuline M (IgM) contengono regioni FC, mentre le immunoglobuline E (IgE) e le immunoglobuline D (IgD) non ne possiedono.

Le immunoglobuline FC possono essere utilizzate come terapia per il trattamento di diverse malattie, tra cui l'artrite reumatoide, la vasculite, l'immunodeficienza primaria e le malattie infiammatorie croniche intestinali. Le immunoglobuline FC possono anche essere utilizzate come farmaci per prevenire il rigetto nei trapianti d'organo.

Le cellule di Schwann sono un tipo di cellule gliali che rivestono e forniscono supporto ai nervi periferici nel sistema nervoso periferico. Esse avvolgono i assoni (prolungamenti citoplasmatici dei neuroni) formando il mielin sheath, una guaina isolante che permette la rapida conduzione degli impulsi nervosi.

Le cellule di Schwann sono responsabili del mantenimento e della riparazione del sistema nervoso periferico. In caso di danni ai nervi, le cellule di Schwann possono aiutare nella rigenerazione dei assoni danneggiati, promuovendo la crescita dei nuovi assoni e facilitando il recupero della funzione nervosa.

Le malattie che colpiscono le cellule di Schwann possono causare disturbi sensoriali, motori o autonomici, a seconda della localizzazione e dell'entità del danno. Un esempio di malattia che colpisce le cellule di Schwann è la neuropatia periferica, che può essere causata da diversi fattori, come diabete, infezioni, tossine o predisposizione genetica.

L'embrione di pollo si riferisce all'organismo in via di sviluppo che si trova all'interno dell'uovo di gallina. Lo sviluppo embrionale del pollo inizia dopo la fecondazione, quando lo zigote (la cellula fecondata) inizia a dividersi e forma una massa cellulare chiamata blastoderma. Questa massa cellulare successivamente si differenzia in tre strati germinali: ectoderma, mesoderma ed endoderma, dai quali si sviluppano tutti gli organi e i tessuti del futuro pulcino.

Lo sviluppo embrionale dell'embrione di pollo può essere osservato attraverso il processo di incubazione delle uova. Durante questo processo, l'embrione subisce una serie di cambiamenti e passaggi evolutivi che portano alla formazione di organi vitali come il cuore, il cervello, la colonna vertebrale e gli arti.

L'embrione di pollo è spesso utilizzato in studi di embriologia e biologia dello sviluppo a causa della sua accessibilità e facilità di osservazione durante l'incubazione. Inoltre, la sequenza genetica dell'embrione di pollo è stata completamente mappata, il che lo rende un modello utile per studiare i meccanismi molecolari alla base dello sviluppo embrionale e della differenziazione cellulare.

I bloccanti dei canali del calcio sono un tipo di farmaco che viene utilizzato per trattare una varietà di condizioni mediche, tra cui ipertensione (pressione sanguigna alta), angina (dolore al petto causato da un'inadeguata quantità di sangue e ossigeno al cuore) e alcune aritmie cardiache (battiti cardiaci irregolari).

Questi farmaci agiscono bloccando i canali del calcio nelle cellule muscolari, compreso il muscolo cardiaco e quello liscio delle pareti dei vasi sanguigni. Ciò impedisce al calcio di entrare nelle cellule, il che a sua volta riduce la capacità delle cellule di contrarsi. Di conseguenza, i vasi sanguigni si rilassano e si dilatano, il che abbassa la pressione sanguigna e aumenta il flusso sanguigno al cuore.

I bloccanti dei canali del calcio possono essere classificati in due categorie principali: diidropiridinici e non diidropiridinici. I diidropiridinici, come la nifedipina e l'amlodipina, sono più selettivi per i canali del calcio presenti nel muscolo liscio delle pareti dei vasi sanguigni e hanno meno effetto sul cuore. I non diidropiridinici, come il verapamil e il diltiazem, agiscono su entrambi i tipi di canali del calcio e possono avere un effetto maggiore sul cuore.

Gli effetti collaterali comuni dei bloccanti dei canali del calcio includono stanchezza, vertigini, costipazione, nausea e gonfiore alle caviglie. In alcuni casi, possono anche causare palpitazioni cardiache o aritmie. Questi farmaci devono essere utilizzati con cautela in persone con problemi di cuore, pressione sanguigna bassa o insufficienza renale.

Le Protein Tyrosine Phosphatases (PTP) sono una classe di enzimi che svolgono un ruolo fondamentale nella regolazione della segnalazione cellulare attraverso il meccanismo di dephosphorylation dei residui di tirosina su proteine target. Queste proteine sono caratterizzate dalla presenza di un sito catalitico conservato, noto come motivo PTP, che contiene un residuo catalitico di cisteina essenziale per l'attività enzimatica.

Le PTP possono essere classificate in diversi sottotipi, tra cui le classical PTPs, le dual specificity PTPs e le low molecular weight PTPs. Ciascuno di questi sottotipi ha una specificità di substrato distinta e svolge funzioni diverse nella regolazione della segnalazione cellulare.

Le PTP sono coinvolte in una vasta gamma di processi cellulari, tra cui la proliferazione, l'apoptosi, la differenziazione e la motilità cellulare. Un'alterata espressione o attività delle PTP è stata associata a diverse patologie umane, come il cancro, la diabete e le malattie cardiovascolari.

La regolazione dell'attività delle PTP è un meccanismo complesso che implica la modulazione della loro localizzazione cellulare, l'interazione con altri partner proteici e la modificazione post-traduzionale, come la fosforilazione. La comprensione dei meccanismi di regolazione delle PTP è fondamentale per lo sviluppo di strategie terapeutiche mirate a modulare la loro attività in patologie umane specifiche.

L'adesività cellulare è un termine utilizzato in biologia e medicina per descrivere la capacità delle cellule di aderire tra loro o ad altre strutture. Questo processo è mediato da molecole adesive chiamate "adhesion molecules" che si trovano sulla superficie cellulare e interagiscono con altre molecole adesive presenti su altre cellule o su matrici extracellulari.

L'adesività cellulare svolge un ruolo fondamentale in una varietà di processi biologici, tra cui lo sviluppo embrionale, la riparazione dei tessuti, l'infiammazione e l'immunità. Ad esempio, durante lo sviluppo embrionale, le cellule devono aderire tra loro per formare strutture complesse come gli organi. Inoltre, nelle risposte infiammatorie, i globuli bianchi devono aderire alle pareti dei vasi sanguigni e migrare attraverso di essi per raggiungere il sito dell'infiammazione.

Tuttavia, un'eccessiva adesività cellulare può anche contribuire allo sviluppo di malattie come l'aterosclerosi, in cui le cellule endoteliali che rivestono i vasi sanguigni diventano iperadessive e permettono ai lipidi e alle cellule immunitarie di accumularsi nella parete del vaso. Questo accumulo può portare alla formazione di placche che possono ostruire il flusso sanguigno e aumentare il rischio di eventi cardiovascolari avversi come l'infarto miocardico o l'ictus.

In sintesi, l'adesività cellulare è un processo complesso e fondamentale che regola una varietà di funzioni cellulari e può avere implicazioni importanti per la salute e la malattia.

La frase "Cellule Cho" non è una definizione medica standard o un termine comunemente utilizzato nella medicina o nella biologia. Esistono diversi termini che contengono la parola "Cho", come ad esempio "colesterolo" (un lipide importante per la membrana cellulare e il metabolismo ormonale) o "glicolchilina" (una classe di farmaci utilizzati nella chemioterapia). Tuttavia, senza un contesto più ampio o una maggiore chiarezza su ciò che si sta cercando di capire, è difficile fornire una risposta precisa.

Se si fa riferimento a "cellule Cho" come sinonimo di cellule cerebrali (neuroni e glia), allora il termine potrebbe derivare dalla parola "Cholin", un neurotrasmettitore importante per la funzione cerebrale. Tuttavia, questa è solo una possibilità e richiederebbe ulteriori informazioni per confermarlo.

In sintesi, senza un contesto più chiaro o maggiori dettagli, non è possibile fornire una definizione medica precisa delle "Cellule Cho".

Le proteine di fusione ricombinanti sono costrutti proteici creati mediante tecniche di ingegneria genetica che combinano sequenze aminoacidiche da due o più proteine diverse. Queste sequenze vengono unite in un singolo gene, che viene quindi espresso all'interno di un sistema di espressione appropriato, come ad esempio batteri, lieviti o cellule di mammifero.

La creazione di proteine di fusione ricombinanti può servire a diversi scopi, come ad esempio:

1. Studiare la struttura e la funzione di proteine complesse che normalmente interagiscono tra loro;
2. Stabilizzare proteine instabili o difficili da produrre in forma pura;
3. Aggiungere etichette fluorescenti o epitopi per la purificazione o il rilevamento delle proteine;
4. Sviluppare farmaci terapeutici, come ad esempio enzimi ricombinanti utilizzati nel trattamento di malattie genetiche rare.

Tuttavia, è importante notare che la creazione di proteine di fusione ricombinanti può anche influenzare le proprietà delle proteine originali, come la solubilità, la stabilità e l'attività enzimatica, pertanto è necessario valutarne attentamente le conseguenze prima dell'utilizzo a scopo di ricerca o terapeutico.

Un legame di proteine, noto anche come legame peptidico, è un tipo specifico di legame covalente che si forma tra il gruppo carbossilico (-COOH) di un amminoacido e il gruppo amminico (-NH2) di un altro amminoacido durante la formazione di una proteina. Questo legame chimico connette sequenzialmente gli amminoacidi insieme per formare catene polipeptidiche, che sono alla base della struttura primaria delle proteine. La formazione di un legame peptidico comporta la perdita di una molecola d'acqua (dehidratazione), con il risultato che il legame è costituito da un atomo di carbonio, due atomi di idrogeno, un ossigeno e un azoto (-CO-NH-). La specificità e la sequenza dei legami peptidici determinano la struttura tridimensionale delle proteine e, di conseguenza, le loro funzioni biologiche.

La regolazione dell'espressione genica nello sviluppo si riferisce al processo di attivazione e disattivazione dei geni in diversi momenti e luoghi all'interno di un organismo durante lo sviluppo. Questo processo è fondamentale per la differenziazione cellulare, crescita e morfogenesi dell'organismo.

L'espressione genica è il processo attraverso cui l'informazione contenuta nel DNA viene trascritta in RNA e successivamente tradotta in proteine. Tuttavia, non tutti i geni sono attivi o espressi allo stesso modo in tutte le cellule del corpo in ogni momento. Al contrario, l'espressione genica è strettamente regolata a seconda del tipo di cellula e dello stadio di sviluppo.

La regolazione dell'espressione genica nello sviluppo può avvenire a diversi livelli, tra cui:

1. Regolazione della trascrizione: questo include meccanismi che influenzano l'accessibilità del DNA alla macchina transcrizionale o modifiche chimiche al DNA che ne promuovono o inibiscono la trascrizione.
2. Regolazione dell'RNA: dopo la trascrizione, l'RNA può essere sottoposto a processi di maturazione come il taglio e il giunzionamento, che possono influenzare la stabilità o la traduzione dell'mRNA.
3. Regolazione della traduzione: i fattori di traduzione possono influenzare la velocità e l'efficienza con cui i mRNA vengono tradotti in proteine.
4. Regolazione post-traduzionale: le proteine possono essere modificate dopo la loro sintesi attraverso processi come la fosforilazione, glicosilazione o ubiquitinazione, che possono influenzarne l'attività o la stabilità.

I meccanismi di regolazione dello sviluppo sono spesso complessi e coinvolgono una rete di interazioni tra geni, prodotti genici ed elementi del loro ambiente cellulare. La disregolazione di questi meccanismi può portare a malattie congenite o alla comparsa di tumori.

I gangli spinali sono gruppi di cellule nervose (ganglioni) situati lungo il midollo spinale che contengono i corpi cellulari dei neuroni sensoriali del sistema nervoso periferico. Essi svolgono un ruolo cruciale nella trasmissione degli impulsi nervosi dal corpo al cervello. I gangli spinali sono responsabili della ricezione di stimoli dolorifici, termici e tattili dal corpo attraverso le fibre nervose sensoriali, che poi trasmettono queste informazioni al midollo spinale e successivamente al cervello per l'elaborazione. I gangli spinali sono protetti dalla colonna vertebrale e sono costituiti da due tipi principali di neuroni: pseudounipolari e multipolari. I primi trasmettono informazioni sensoriali al midollo spinale, mentre i secondi ricevono input dal sistema nervoso centrale e inviano segnali ai muscoli scheletrici.

I recettori cellulari di superficie, noti anche come recettori transmembrana, sono proteine integrali transmembrana presenti sulla membrana plasmatica delle cellule. Essi svolgono un ruolo fondamentale nella comunicazione cellulare e nel trasduzione del segnale.

I recettori di superficie hanno un dominio extracellulare che può legarsi a specifiche molecole di segnalazione, come ormoni, neurotrasmettitori, fattori di crescita o anticorpi. Quando una molecola di segnale si lega al recettore, questo subisce una modificazione conformazionale che attiva il dominio intracellulare del recettore.

Il dominio intracellulare dei recettori di superficie è costituito da una sequenza di amminoacidi idrofobici che attraversano la membrana cellulare più volte, formando almeno un dominio citoplasmatico. Questo dominio citoplasmatico può avere attività enzimatica o può interagire con proteine intracellulari che trasducono il segnale all'interno della cellula.

La trasduzione del segnale può comportare una cascata di eventi che portano alla regolazione dell'espressione genica, alla modulazione dell'attività enzimatica o all'apertura/chiusura di canali ionici, con conseguenti effetti sulla fisiologia cellulare e sull'omeostasi dell'organismo.

In sintesi, i recettori cellulari di superficie sono proteine integrali transmembrana che mediano la comunicazione intercellulare e la trasduzione del segnale, permettendo alla cellula di rispondere a stimoli esterni e di regolare le proprie funzioni.

La struttura terziaria di una proteina si riferisce all'organizzazione spaziale tridimensionale delle sue catene polipeptidiche, che sono formate dalla piegatura e dall'avvolgimento delle strutture secondarie (α eliche e β foglietti) della proteina. Questa struttura è responsabile della funzione biologica della proteina e viene stabilita dalle interazioni non covalenti tra i diversi residui aminoacidici, come ponti salini, ponti idrogeno e interazioni idrofobiche. La struttura terziaria può essere mantenuta da legami disolfuro covalenti che si formano tra i residui di cisteina nella catena polipeptidica.

La conformazione della struttura terziaria è influenzata da fattori ambientali come il pH, la temperatura e la concentrazione di ioni, ed è soggetta a modifiche dinamiche durante le interazioni con altre molecole. La determinazione della struttura terziaria delle proteine è un'area attiva di ricerca nella biologia strutturale e svolge un ruolo cruciale nella comprensione del funzionamento dei sistemi biologici a livello molecolare.

'Non Translated' non è una definizione medica riconosciuta, poiché si riferisce più probabilmente a un contesto di traduzione o linguistico piuttosto che a uno strettamente medico. Tuttavia, in un contesto medico, "non tradotto" potrebbe essere usato per descrivere una situazione in cui i risultati di un test di laboratorio o di imaging non sono chiari o presentano anomalie che devono ancora essere interpretate o "tradotte" in termini di diagnosi o significato clinico. In altre parole, il medico potrebbe dire che i risultati del test non sono stati "tradotti" in una conclusione definitiva o in un piano di trattamento specifico.

La membrana cellulare, nota anche come membrana plasmatica, è una sottile barriera lipidico-proteica altamente selettiva che circonda tutte le cellule. Ha uno spessore di circa 7-10 nanometri ed è composta principalmente da due strati di fosfolipidi con molecole proteiche immerse in essi. Questa membrana svolge un ruolo cruciale nella separazione del citoplasma della cellula dal suo ambiente esterno, garantendo la stabilità e l'integrità strutturale della cellula.

Inoltre, la membrana cellulare regola il passaggio di sostanze all'interno e all'esterno della cellula attraverso un processo chiamato trasporto selettivo. Ciò include il trasferimento di nutrienti, ioni e molecole di segnalazione necessari per la sopravvivenza cellulare, nonché l'espulsione delle sostanze tossiche o di rifiuto. La membrana cellulare è anche responsabile della ricezione dei segnali esterni che influenzano il comportamento e le funzioni cellulari.

La sua struttura unica, composta da fosfolipidi con code idrofobiche e teste polari idrofile, consente alla membrana di essere flessibile e selettiva. Le molecole proteiche integrate nella membrana, come i canali ionici e i recettori, svolgono un ruolo chiave nel facilitare il trasporto attraverso la barriera lipidica e nella risposta ai segnali esterni.

In sintesi, la membrana cellulare è una struttura dinamica e vitale che protegge la cellula, regola il traffico di molecole e consente alla cellula di interagire con l'ambiente circostante. La sua integrità e funzionalità sono essenziali per la sopravvivenza, la crescita e la divisione cellulare.

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