Un insieme eterogeneo di gruppi di osso dysplasias, il carattere comune di cui e 'tutta punteggiata dell'epifisi nei neonati. Il gruppo include una grave forma autosomiche (CHONDRODYSPLASIA Puntata Rizomelica), una malattia autosomica dominante forma (sindrome Conradi-Hunermann) e una forma più lieve legata al cromosoma X. Difetti metabolica associata ad insufficienza perossisomi Rhizomelic sono presenti solo in forma.
Una forma di autosomiche CHONDRODYSPLASIA Puntata caratterizzata da difettoso plasmalogen biosintesi e ridotta perossisomi. Pazienti hanno una ridotta arti prossimale e della formazione ossea. Endochondral affetto da gravi disturbi metabolici associati alla ridotta perossisomi difetti sono presenti solo in forma di Rhizomelic chondrodysplasia Puntata. (Dal Scriver et al, metabolico Base di Ereditati Disease, Ed, sesto p1497)
GLYCEROPHOSPHOLIPIDS in cui uno dei due catene acil e 'attaccato a glicerolo con un etere alkenyl collegamento invece di un estere glycerophospholipids così come gli altri.
Un 20-carbon degli acidi grassi a catena ramificata in acido fitanico la malattia di Refsum morbo dei lipidi (questo può comprendere il 30% del totale del plasma acidi grassi ciò è dovuto alla carenza di acido fitanico alpha-hydroxylase.
Sviluppo anormale della cartilagine e ossa.
Un insieme eterogeneo di gruppi di metaboliche ereditarie segnato da assente o disfunzionale perossisomi. Peroxisomal anomalie possono essere enzimatica singola o multipla. Biosynthetic peroxisomal percorsi sono compromessi, inclusi la capacità di sintetizzare etere a ossidarsi catena lipidi e degli acidi grassi precursori. Malattie in questa categoria comprende Zellweger SYNDROME; malattia di Refsum infantile; Rhizomelic chondrodysplasia (CHONDRODYSPLASIA Puntata Rizomelica); hyperpipecolic Acidemia; adrenoleucodistrofia neonatale, e l'adrenoleucodistrofia legata al cromosoma X). (Disfunzione neurologica e 'un illustre peroxisomal caratteristica della maggior parte.
Un familiare autosomiche disturbo che di solito si presenta durante l'infanzia con polineuropatia; Sensorineural udienza perdita; ittiosi; atassia; RETINITIS PIGMENTOSA; e cardiomiopatie. (Dal joynt Clinica Neurologia, 1991, Ch37, p58-9; Rev Med interne 1996; 17 pazienti (5): 391-8 questa condizione può essere causato dalla mutazione nei geni che codificano peroxisomal phytanoyl-CoA idrossilasi peroxisomal associati membrana o alle proteine, con conseguente insufficienza catabolismo dei acido fitanico in perossisomi.
Enzimi in grado di catalizzare l ’ idrolisi di una fenolo solfato una fenolo e solfato. Arilsulfatasi A, B e C sono separate. Una carenza di arylsulfatases è una delle cause di metachromatic (leucodistrofia metacromatica, metachromatic) CE 3.1.6.1.
Un disturbo autosomico recessivo per un vizio di biogenesi proliferatore che coinvolge oltre 13 peroxin geni che codificano le proteine della membrana peroxisomal e la matrice. Zellweger la sindrome vengono tipicamente osservati nel periodo neonatale con caratteristiche come disturbo da dismorfismo del cranio, muscolo ipotonia; Sensorineural udienza perdita; visuale compromesso; convulsioni; progressiva degenerazione dei reni e la pleura. Si riferisce fenotipi Zellweger-like sindrome che assomiglia alla sindrome Zellweger neonatale ma osservati nei bambini o adulti con proliferatore avesse biogenesi.
Un enzima che catalizza la formazione di acetoacetyl-CoA da due molecole di ACETYL COA. Un enzima chiamato thiolase o thiolase-I ho chiamato sia l 'attività o per l ’ attività di ACETYL-COA C-Aciltransferasi.
Electron-dense particelle citoplasmatica delimitata da un singolo membrana, come perossisomi; GLYOXYSOMES; e glycosomes.
Enzimi dal transferasi classe in grado di catalizzare l 'acil il trasferimento dei gruppi di donatore di acceptor, formando o esteri o amides. (Dal Enzyme nomenclatura 1992) CE 2.3.
Microcorpi che si verificano in cellule vegetali e animali e in alcuni funghi e protozoi. Contengono, catalasi e perossidasi. (Enzimi alleato di Singleton e Dictionary of Sainsbury, microbiologia e biologia, secondo Ed)
Ereditaria trasmessa da una malattia autosomica dominante Gene e caratterizzato da diversi exostoses (mieloma osteochondromas) vicino alla fine delle ossa lunghe. L'anomalia genetica, produce una crepa nel metaphyseal dell ’ attività osteoclastica alla fine dell'osso durante il processo di ristrutturazione durante l'infanzia o prima adolescenza. Le metafisi sviluppare benigne, ossuta outgrowths spesso limitato dalla... cartilagine. Un piccolo numero subire Neoplastic trasformazione.
Genetica o una condizione patologica che è caratterizzato da bassa statura e anomalie undersize accrescimento dello scheletro avviene in un adulto che e 'molto al di sotto della media altezza.
"Malattie delle ossa in età evolutiva" si riferisce a un variegato gruppo di patologie scheletriche che colpiscono i bambini e gli adolescenti durante la fase di crescita e sviluppo, tra cui displasie ossee, nanismi, anomalie vertebrali e alterazioni della mineralizzazione.
Insetti dell'ordine Dictyoptera comprendente diverse famiglie incluse Blaberidae, BLATTELLIDAE, Blattidae (contenente la blatta Americana PERIPLANETA americano), Cryptocercidae e Polyphagidae.
Tessuto connettivo cellule che secernono una matrice extracellulare ricca di collagene e altri macromolecules.

La condrodisplasia puntata è una rara malattia genetica a eredità autosomica recessiva che colpisce lo sviluppo delle cartilagini e delle ossa. Essa è caratterizzata da un'anomalia nella formazione del tessuto cartilagineo, nota come "puntatura" o "punte" nelle estremità delle ossa lunghe, specialmente a livello delle dita delle mani e dei piedi. Questa condizione provoca una crescita ossea irregolare che può portare a deformità scheletriche e problemi di mobilità. I sintomi possono includere:

1. Deformità delle dita delle mani e dei piedi, con estremità appuntite o a forma di cuneo;
2. Ridotta lunghezza delle gambe e del tronco;
3. Piede piatto o cavus (piede ad arco alto);
4. Problemi di postura e andatura;
5. Dolore articolare e rigidità;
6. Difficoltà nella deambulazione e nella mobilità;
7. Possibili problemi respiratorii se la condilosi platibasica (deformità del cranio) comprime le vie aeree superiori.

La diagnosi di condrodisplasia puntata si basa sull'esame fisico, sulla storia clinica familiare e sui risultati delle indagini radiologiche e genetiche. Il trattamento prevede generalmente un approccio multidisciplinare che include la fisioterapia, l'ortesi e, in alcuni casi, interventi chirurgici correttivi per migliorare la funzionalità articolare e la postura. La prognosi dipende dalla gravità dei sintomi e dal grado di deformità scheletrica; tuttavia, molti pazienti con condrodisplasia puntata possono condurre una vita relativamente normale con le adeguate cure e supporto.

La condrodisplasia puntata rizomelica è una malattia genetica rara che colpisce la crescita e lo sviluppo delle ossa. È caratterizzata da un'anomalia nella formazione del tessuto cartilagineo, che porta ad uno sviluppo anormale delle ossa lunghe, in particolare quelle degli arti superiori e inferiori.

Questa condizione è causata da mutazioni nel gene ROR2, che codifica per un recettore tirosina chinasi del fattore di crescita. La trasmissione della malattia avviene con modalità autosomica dominante, il che significa che basta avere una copia alterata del gene (una da ciascun genitore) per sviluppare la condizione.

I sintomi della condrodisplasia puntata rizomelica includono arti corti e spesso piegati, mani e piedi prominenti, una postura curva (lordosi), una bassa statura e, in alcuni casuni casi, problemi di udito. La diagnosi viene solitamente effettuata mediante radiografie e test genetici.

Non esiste una cura specifica per questa condizione, ma la terapia fisica e ortopedica possono aiutare a gestire i sintomi e a prevenire complicazioni. Il trattamento può includere l'uso di apparecchiature ortopediche, come stecche o tutori, per correggere le deformità ossee, e la fisioterapia per mantenere la forza muscolare e la flessibilità. In alcuni casi, può essere necessario un intervento chirurgico per correggere le deformità più gravi.

I plasmalogeni sono una particolare classe di fosfolipidi eterogenei che svolgono un ruolo cruciale nella membrana cellulare, in particolare nelle membrane del sistema nervoso centrale e periferico. Essi costituiscono circa il 20% dei fosfolipidi presenti nel cervello umano e sono particolarmente concentrati nelle membrane delle fibre nervose e dei mitocondri.

La struttura chimica distintiva dei plasmalogeni è caratterizzata dalla presenza di un gruppo vinile etere legato al carbonio in posizione sn-1 della catena di acidi grassi saturi, mentre il carbonio in posizione sn-2 contiene una catena di acidi grassi insaturi. Inoltre, la testa polare dei plasmalogeni contiene un gruppo fosfatidiletanolamina o fosfatidilcolina.

I plasmalogeni sono noti per avere diverse funzioni importanti, tra cui il mantenimento della fluidità e della integrità delle membrane cellulari, la regolazione dell'attività degli enzimi e dei recettori di membrana, nonché la protezione contro lo stress ossidativo e l'infiammazione.

Una carenza di plasmalogeni è stata associata a diverse condizioni patologiche, tra cui la malattia di Alzheimer, il morbo di Parkinson, la sindrome di Down, la distrofia muscolare di Duchenne e altre malattie neurodegenerative. Pertanto, i plasmalogeni sono considerati un bersaglio terapeutico promettente per il trattamento di queste condizioni.

L'acido fitanico è un acido grasso saturo a catena corta con 15 atomi di carbonio, che si trova naturalmente in alcuni alimenti e può essere prodotto dal corpo come metabolita della coenzima Q. È un componente importante della membrana cellulare dei procarioti e degli organelli mitocondriali negli eucarioti.

In medicina, l'acido fitanico è spesso studiato in relazione a determinate condizioni genetiche rare, come l'aciduria ftanica, una malattia metabolica congenita che si verifica quando il corpo non è in grado di metabolizzare correttamente l'acido fitanico. Questa condizione può causare sintomi come vomito, letargia, convulsioni e ritardo mentale.

L'esame delle urine per l'acido fitanico è talvolta utilizzato come test diagnostico per l'aciduria ftanica e altre condizioni metaboliche simili. Una dieta a basso contenuto di colesterolo e grassi saturi può essere raccomandata per le persone con aciduria ftanica, poiché la restrizione della quantità di acido fitanico assunto attraverso la dieta può aiutare a gestire i sintomi della malattia.

Le osteocondrodisplasie sono un gruppo eterogeneo di disturbi genetici che colpiscono lo sviluppo e la crescita del tessuto osseo e cartilagineo. Questi disturbi si manifestano con anomalie scheletriche quali displasia dell'acetabolo, coxa vara, dislocazione congenita dell'anca, ginocchio valgo, piede piatto, scoliosi, artrogriposi multipla e altre deformità ossee. Possono anche causare problemi di crescita, come nanismo o altezza insolitamente bassa.

Le osteocondrodisplasie possono essere classificate in base alla localizzazione delle anomalie scheletriche e alle caratteristiche radiografiche specifiche. Alcune forme di osteocondrodisplasia sono associate a problemi neurologici, auditivi o visivi.

Le cause delle osteocondrodisplasie sono genetiche e possono essere ereditate come tratti autosomici dominanti, recessivi o legati al cromosoma X. Le mutazioni genetiche che causano questi disturbi interessano i geni responsabili della sintesi, del trasporto o del metabolismo delle proteine e dei carboidrati necessari per la formazione e il mantenimento del tessuto osseo e cartilagineo.

Il trattamento delle osteocondrodisplasie dipende dalla forma specifica della malattia e può includere fisioterapia, ortesi, interventi chirurgici correttivi e terapia farmacologica per alleviare i sintomi. In alcuni casi, il trattamento può migliorare la qualità della vita del paziente, ma non è possibile correggere completamente le anomalie scheletriche.

I disturbi della funzionalità dei perossisomi (PFD) sono un gruppo eterogeneo di malattie genetiche che colpiscono la struttura e la funzione dei perossisomi, organelli presenti nel citoplasma delle cellule. I perossisomi svolgono un ruolo cruciale in diversi processi metabolici, come la beta-ossidazione degli acidi grassi a catena lunga, il metabolismo del D-amminoacidi e della pirolessina, e la biogenesi del colesterolo.

I PFD possono essere classificati in due categorie principali: i disturbi della biogenesi perossisomale e i disturbi della funzione perossisomale. I primi sono caratterizzati da una ridotta o assente attività enzimatica perossisomale a causa di una carenza nella biogenesi dei perossisomi stessi, mentre i secondi sono dovuti a specifiche deficienze enzimatiche all'interno del perossisoma.

Tra le malattie più note che rientrano in questa categoria ci sono la sindrome di Zellweger, l'aciduria ad acido grassi a catena molto lunga (VLCAD), l'adrenoleucodistrofia neonatale e l'adrenomieloneuropatia. I sintomi associati ai PFD possono variare notevolmente, ma spesso includono ritardo mentale, dismorfismi facciali, ipotonia muscolare, disturbi della vista e dell'udito, problemi epatici e neurologici.

La diagnosi dei PFD può essere effettuata mediante l'analisi enzimatica o molecolare, e il trattamento è spesso sintomatico, con un focus sulla gestione delle complicanze associate alla malattia. In alcuni casi, la terapia di sostituzione enzimatica può essere utile per migliorare i sintomi della malattia.

La malattia di Refsum è una malattia genetica rara, ad esordio prevalentemente giovanile, dovuta all'accumulo di un particolare acido grasso (acido fitanico) nel sangue e nei tessuti dell'organismo. Questa condizione è causata da un difetto enzimatico che impedisce il normale metabolismo di questo acido grasso, presente in alcuni alimenti come i pesci grassi.

I sintomi della malattia di Refsum possono variare notevolmente da persona a persona, ma spesso includono:

1. Anomalie della retina e perdita della visione notturna;
2. Problemi neurologici come perdita dell'equilibrio, intorpidimento o formicolio alle mani e ai piedi, debolezza muscolare e difficoltà nel movimento degli occhi;
3. Problemi auditivi, come perdita dell'udito o ronzii nelle orecchie;
4. Anomalie ossee, come articolazioni rigide e deformità delle ossa lunghe;
5. Disturbi cardiaci, come ritmo cardiaco irregolare (aritmia).

La diagnosi della malattia di Refsum si basa sui sintomi, sull'esame del sangue per misurare i livelli di acido fitanico e sulla conferma genetica del difetto enzimatico. Il trattamento prevede una dieta stretta a basso contenuto di acidi grassi a catena lunga, come quelli presenti nei pesci grassi, e la supplementazione con vitamina A e D per compensare le carenze dovute alla malattia. In alcuni casi, può essere necessuso un trapianto di fegato per controllare i sintomi della malattia.

L'arilsulfatasi è un enzima che svolge un ruolo importante nel metabolismo delle mucopolisaccaridosi, un gruppo di disturbi genetici caratterizzati dall'accumulo di sostanze chimiche chiamate mucopolisaccaridi (o glicosaminoglicani) nelle cellule del corpo.

Esistono due tipi principali di arilsulfatasi: arilsulfatasi A e arilsulfatasi B. L'arilsulfatasi A è anche nota come solfatasi A o N-acetilgalattosamina 4-solfatasi, ed è responsabile della rimozione dei gruppi solfato dalle catene laterali di alcuni mucopolisaccaridi. La sua carenza può portare alla malattia nota come mucopolisaccaridosi di tipo VI o sindrome di Maroteaux-Lamy.

L'arilsulfatasi B, invece, è anche conosciuta come solfatasi B o N-acetilglucosamina 6-solfatasi, ed è responsabile della rimozione dei gruppi solfato dalle catene laterali di altri mucopolisaccaridi. La sua carenza può portare alla malattia nota come mucopolisaccaridosi di tipo II o sindrome di Hunter.

Entrambi i tipi di arilsulfatasi sono necessari per il normale metabolismo dei mucopolisaccaridi e la loro carenza può portare a una serie di problemi di salute, tra cui ritardo della crescita, anormalità scheletriche, disturbi cardiovascolari, danni ai tessuti e alle articolazioni, e problemi neurologici.

La sindrome di Zellweger, nota anche come deficit di perossisomi cerebro-hepatore-renale (CLBP), è una malattia genetica rara e fatale che colpisce il metabolismo. Si tratta di una forma di disordine perossisomiale, che significa che il corpo non è in grado di produrre o mantenere correttamente le strutture chiamate perossisomi nelle cellule. I perossisomi sono necessari per la normale funzione e sopravvivenza delle cellule e svolgono un ruolo importante nel metabolismo di vari composti, tra cui acidi grassi a catena molto lunga, colesterolo e alcuni aminoacidi.

La sindrome di Zellweger è causata da mutazioni in uno qualsiasi dei geni PEX che codificano per le proteine ​​strutturali necessarie per la biogenesi dei perossisomi. Questa mancanza di funzionalità perossisomiale porta a una vasta gamma di sintomi, tra cui:

1. Ritardo nello sviluppo e nella crescita
2. Ipotonia (bassa tonicità muscolare)
3. Dismorfismi facciali
4. Crisi epilettiche
5. Ittero (colorazione giallastra della pelle e degli occhi) alla nascita o nei primi giorni di vita
6. Anomalie del sistema nervoso centrale, tra cui malformazioni cerebrali e idrocefalo
7. Problemi agli occhi, come la cataratta congenita
8. Insufficienza epatica
9. Insufficienza renale
10. Sordità e/o problemi di vista

La sindrome di Zellweger è una malattia autosomica recessiva, il che significa che un individuo deve ereditare due copie del gene difettoso (una da ciascun genitore) per sviluppare la condizione. I bambini con questa sindrome spesso non sopravvivono oltre i primi anni di vita, sebbene alcuni possano vivere più a lungo con un trattamento di supporto e cure palliative.

Acetyl-CoA C-acetyltransferase, nota anche come acetoacetil-CoA tiolasi o tiolasi II, è un enzima che catalizza la reazione di due molecole di Acetil-CoA per formare acetoacetato e CoA. Questa reazione è una parte importante del processo metabolico noto come beta-ossidazione degli acidi grassi, in cui i grassi vengono scomposti per produrre energia.

L'enzima Acetyl-CoA C-acetyltransferase gioca un ruolo cruciale nella produzione di molecole di acetoacetato, che possono essere ulteriormente metabolizzate in altre forme di energia, come l'acetil-CoA o il corpo chetonico. Questo enzima è presente nei mitocondri delle cellule e svolge un ruolo importante nel mantenere la homeostasi energetica dell'organismo.

La carenza di questo enzima può portare a una condizione nota come tiolasi II deficit, che può causare problemi metabolici e neurologici. Questa condizione è molto rara e di solito si manifesta nell'infanzia o nella prima infanzia.

In medicina, il termine "microcorpi" si riferisce a piccole particelle escrete dalle cellule del corpo, in particolare dalle cellule rosse del sangue (eritrociti). Questi microcorpi sono anche conosciuti come "schistociti", "corpuscoli di Heinz" o "schegge di echinociti".

I microcorpi possono essere un segno di diversi disturbi, tra cui anemia emolitica, malattie del sangue, reazioni avverse a farmaci o infezioni. In particolare, i corpuscoli di Heinz sono associati alla degenerazione dei globuli rossi a causa dell'esposizione a sostanze tossiche, come alcuni farmaci o sostanze chimiche.

L'identificazione e l'analisi dei microcorpi possono essere utili per la diagnosi e il trattamento di varie condizioni mediche. Tuttavia, è importante notare che la presenza di microcorpi da sola non è sufficiente per porre una diagnosi definitiva, poiché altri fattori devono essere considerati.

L'aciltransferasi è un tipo di trasferasi enzimatica che catalizza il trasferimento di un acile (un radicale formato da una catena alchilica e un gruppo carbossilico) da un donatore ad un accettore. Questi enzimi sono coinvolti in molte reazioni biochimiche, come la sintesi degli acidi grassi e del colesterolo.

Esistono diversi tipi di aciltransferasi, tra cui:

* Acil-CoA sintetasi (o tiolasi): catalizza la formazione di un legame tioestere tra un acido grasso e Coenzima A (CoA) per formare un acil-CoA. Questo enzima è importante nella beta-ossidazione degli acidi grassi, un processo che scompone gli acidi grassi in unità più piccole per produrre energia.
* Acilcarnitina transferasi: catalizza il trasferimento di un acile da un acil-CoA ad una carnitina, un composto azotato presente nel tessuto muscolare e nel fegato. Questo processo è importante per il trasporto degli acidi grassi attraverso la membrana mitocondriale, dove possono essere ossidati per produrre energia.
* Acil-CoA:cholesterolo aciltransferasi (ACAT): catalizza la formazione di un estere di colesterolo da un acil-CoA e il colesterolo libero. Questo enzima è importante nella sintesi del colesterolo e nel suo stoccaggio nei lipidi.
* Acilglicerolo aciltransferasi: catalizza la formazione di trigliceridi (grassi) dalla reazione tra un glicerolo e tre molecole di acil-CoA. Questo enzima è importante nella sintesi dei lipidi e nel loro stoccaggio nei tessuti adiposi.

Le aciltransferasi possono essere inibite da farmaci come l'Orlistat, un farmaco utilizzato per il trattamento dell'obesità, che inibisce la ACAT e riduce l'assorbimento dei grassi alimentari.

I perossisomi sono organelli membranosi presenti nelle cellule di organismi viventi, inclusi gli esseri umani. Sono coinvolti in diversi processi metabolici importanti, come la beta-ossidazione degli acidi grassi molto lunghi, il ciclo dell'acido fumarico e la biogenesi dei plasmalogeni. I perossisomi sono anche noti per il loro ruolo nella detossificazione delle cellule, poiché contengono enzimi che scompongono i perossidi, composti organici con elevata reattività che possono essere dannosi se lasciati accumulare. Un esempio di tale enzima è la catalasi, che converte il perossido d'idrogeno (H2O2) in acqua e ossigeno.

Le disfunzioni dei perossisomi sono state associate a diverse malattie genetiche rare, note come disturbi da deficit di perossisomi, che possono colpire diversi organi e sistemi corporei. Esempi di tali condizioni includono la sindrome di Zellweger, l'adrenoleucodistrofia neonatale e l'aciduria malatonica combinata con neurodegenerazione (MCD). Questi disturbi metabolici rari possono causare una vasta gamma di sintomi, tra cui ritardo mentale, dismorfismi facciali, cecità, sordità, epilessia, atassia e insufficienza epatica.

L'esostosi multipla ereditaria (EME) è un disturbo osseo caratterizzato dalla crescita anormale delle escrescenze ossee benigne, note come esostosi o osteocondromi. Queste escrescenze si sviluppano sulla superficie delle ossa in prossimità delle placche di crescita e possono causare deformità ossee, limitazione del movimento articolare e disagio.

L'EME è una condizione ereditaria a trasmissione autosomica dominante, il che significa che un individuo ha un 50% di probabilità di ereditare il gene anormale se uno dei genitori ne è affetto. Tuttavia, ci sono anche casi sporadici di EME dovuti a nuove mutazioni genetiche.

L'EME si manifesta generalmente durante l'infanzia o l'adolescenza, quando le placche di crescita delle ossa sono ancora attive. Le esostosi possono verificarsi in qualsiasi osso lungo, ma più comunemente si sviluppano intorno alle articolazioni della spalla, del gomito, del polso, dell'anca, del ginocchio e della caviglia.

I sintomi dell'EME possono variare notevolmente da persona a persona, a seconda del numero, della dimensione e della posizione delle esostosi. Alcune persone con EME possono non presentare sintomi o solo lievi disagi, mentre altre possono manifestare deformità ossee significative, limitazione del movimento articolare, dolore e difficoltà funzionali.

Il trattamento dell'EME dipende dalla gravità dei sintomi e può includere osservazione clinica, fisioterapia, farmaci per alleviare il dolore e la infiammazione, e interventi chirurgici per rimuovere le esostosi che causano problemi significativi.

In sintesi, l'EME è una condizione caratterizzata dalla crescita anormale di osso nelle placche di crescita delle ossa lunghe, che può causare deformità ossee e problemi funzionali. Il trattamento dipende dalla gravità dei sintomi e può includere osservazione clinica, fisioterapia, farmaci e interventi chirurgici.

Il nanismo è una condizione medica caratterizzata da una crescita scheletrica insolitamente bassa, solitamente definita come un'altezza adulta inferiore a 145 cm (4 piedi e 9 pollici) nelle donne e 157,5 cm (5 piedi e 2 pollici) negli uomini. Questa condizione può essere causata da diverse patologie, come disordini genetici o endocrini, infezioni congenite o esposizioni prenatali a teratogeni. Il tipo più comune di nanismo è quello dovuto ad un deficit dell'ormone della crescita (GHD), noto anche come nanismo pituitario. Altre cause comuni includono displasie scheletriche, come la displasia ossea multipla e l'achondroplasia. Il trattamento del nanismo dipende dalla causa sottostante e può includere terapia sostitutiva con ormone della crescita, farmaci o interventi chirurgici correttivi.

Le malattie delle ossa in età evolutiva, anche note come disturbi ossei in crescita o patologie scheletriche dell'infanzia e dell'adolescenza, si riferiscono a un gruppo di condizioni che colpiscono la crescita, lo sviluppo e la formazione delle ossa durante l'età evolutiva. Queste malattie possono influenzare la forma, la dimensione, la densità e la forza delle ossa, causando una varietà di sintomi e complicazioni.

Le cause più comuni di malattie ossee in età evolutiva includono:

1. Disordini genetici: Alcune malattie ossee in età evolutiva sono causate da mutazioni genetiche che influenzano la crescita e lo sviluppo delle ossa, come l'osteogenesi imperfetta (malattia delle ossa fragili) e l'achondroplasia (nanismo).
2. Disordini endocrini: Alcune condizioni ormonali possono influenzare la crescita ossea, come il nanismo ipofisario, che si verifica a causa di una carenza di ormone della crescita, e l'iperparatiroidismo, che può causare un aumento del riassorbimento osseo.
3. Infezioni: Le infezioni batteriche o virali possono occasionalmente diffondersi alle ossa, provocando infiammazione e danni alla struttura ossea.
4. Trauma: Lesioni e fratture ripetute possono portare a una crescita ossea anormale e deformità scheletriche.
5. Tumori: I tumori benigni o maligni che colpiscono le ossa possono interferire con la crescita e lo sviluppo, causando debolezza, dolore e deformità ossea.

I sintomi dei disturbi della crescita ossea dipendono dalla causa sottostante e possono includere:

- Ritardo nella crescita o bassa statura
- Deformità scheletriche, come ginocchia valghe (ginocchia a X) o varismo (ginocchia a V)
- Dolore osseo o articolare
- Fragilità ossea e aumentata suscettibilità alle fratture
- Debolezza muscolare
- Difficoltà respiratorie, se la deformità toracica è presente

Il trattamento dipende dalla causa sottostante. Può includere farmaci per controllare le infezioni o regolare gli ormoni, fisioterapia per migliorare la forza muscolare e la mobilità articolare, ortesi per correggere le deformità e interventi chirurgici correttivi. In alcuni casi, può essere necessario un trattamento a lungo termine o una gestione continua per garantire una crescita e uno sviluppo adeguati.

La parola "Blatta" si riferisce a un genere di insetti appartenenti all'ordine Blattodea, che comprende scarafaggi e scarafaggioni. Il termine scientifico specifico per questo genere è *Blatta*. Gli esempi più noti di specie che rientrano in questo genere sono il scarafaggio nero orientale (*Blatta orientalis*) e il scarafaggio della cucina americana (*Periplaneta americana*). Tuttavia, va notato che *Periplaneta* è un genere separato da *Blatta*.

Gli scarafaggi sono insetti comunemente trovati in ambienti caldi e umidi. Possono essere portatori di diversi tipi di batteri e virus dannosi per la salute umana, poiché si nutrono di rifiuti organici e sporcizia. Pertanto, è importante mantenere l'igiene in casa e in cucina per prevenire l'infestazione da scarafaggi.

In sintesi, "Blatta" non è una definizione medica, ma si riferisce a un genere di insetti che possono avere implicazioni per la salute pubblica.

I fibroblasti sono cellule presenti nel tessuto connettivo dell'organismo, che sintetizzano e secernono collagene ed altre componenti della matrice extracellulare. Essi giocano un ruolo cruciale nella produzione del tessuto connettivo e nella sua riparazione in seguito a lesioni o danni. I fibroblasti sono anche in grado di contrarsi, contribuendo alla rigidezza e alla stabilità meccanica del tessuto connettivo. Inoltre, possono secernere fattori di crescita e altre molecole che regolano la risposta infiammatoria e l'immunità dell'organismo.

In condizioni patologiche, come nel caso di alcune malattie fibrotiche, i fibroblasti possono diventare iperattivi e produrre quantità eccessive di collagene ed altre proteine della matrice extracellulare, portando alla formazione di tessuto cicatriziale e alla compromissione della funzione degli organi interessati.

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