Una miscela di alkylbenzyldimethylammonium composti. E 'un battericida ammoniaca quaternaria detersivo applicata localmente in medicinali, deodoranti, mouthwashes, come un chirurgo antisettici, e come conservante e emulsionante in droga e cosmetici.
Sostanze aggiunte al preparati farmaceutici per proteggerli da cambiamento chimico o azione batterica e includono AGENTS antibatterico!
Attivi utilizzati sugli umani e gli altri animali che distruggere quei microrganismi o inibirne l'attività. Si sono distinti da disinfettanti, che sono usate su oggetti inanimati.
Soluzioni sterile che sono pensati per l ’ instillazione nell'occhio. Non comprende soluzioni per pulire occhiali o contatto LENS SOLUTIONS.
Le sostanze usate su oggetti inanimati che distruggere quei microrganismi o inibirne l'attività. Disinfettanti sono classificate completa, distruggendo le spore nonché in stato vegetativo forme di microrganismi, o è incompleta, distruggendo solo in stato vegetativo forme degli organismi, si sono distinti da antisettici, che sono agenti antinfettiva locali utilizzati sugli umani e gli altri animali. (Dal Hawley Condensed Chemical Dictionary, undicesimo Ed)
Delle purine o derivati di prostaglandine F che non accadrebbe naturalmente nel corpo, non includere il prodotto della sintesi chimica PGF ormonale.
La membrana mucosa che ricopre la superficie posteriore delle palpebre e delle pericorneal superficie anteriore del globo oculare.
- Una prostaglandina sintetica F2alpha analogico. Il campo ha effetti luteolytic e viene utilizzata per la sincronizzazione del ciclo estrale nei bovini.
Antistaminico droga ritirato dal mercato in molti paesi a causa di effetti indesiderati rare ma potenzialmente fatali.
Un liquido che funziona come un potente agente ossidante. Ha un odore acre e viene utilizzata come disinfettante.
Un disinfettante e topica antinfettiva sostanza usata anche come collutorio per prevenire con targa.
Sostanze chimiche che sono distruttive per spermatozoi usato come somministrati per via topica contraccettivi vaginale.
Un antagonista adrenergici simili in azione per il propranololo. La levo-isomer è il più attivo. Il timololo è stato proposto come un animale, antipertensivi, antiangina e antiglaucoma. E 'anche usato nel trattamento di DISORDERS MIGRAINE e tremore.
La presenza di organismi, o qualsiasi materiale estraneo e 'una droga preparazione impuro.
Quella trasparente, parte anteriore della fibroso cappotto dell'occhio composta da 5 strati: Squamoso stratificato; Bowman membrana dell ’ epitelio corneale, stroma corneali; DESCEMET membrana e nell ’ endotelio corneale mesenchimali. È il primo rifrange medio dell ’ occhio. È strutturalmente continua con la sclera, trattati con il suo nutrimento non vascolarizzato, dalla permeazione attraverso spazi tra i lamellae e oftalmico innervated dalla divisione della Cefalalgie RICOSTRUZIONE attraverso i nervi ciliare e quelle circostanti congiuntiva che insieme formano plexuses. (Cline et al., Dictionary of Science, 4) Disturbi della vista.
Farmaci che agiscono a livello cutaneo o localmente sulla superficie della mucosa di produrre quelle che causano infiammazione; arrossamento a causa di Hyperemia sono rubefacients; quelli che crescere blister sono vesicants e quelli che penetrare ghiandole sebacee e provocare ascessi sono pustulants; gas gas lacrimogeno e senape sono anche irritanti.
Lavora con informazioni articoli su argomenti in ogni campo della conoscenza, di solito organizzate in ordine alfabetico, o un lavoro simile limitata ad un particolare campo o soggetto. (Dal ALA glossary of Library and Information Science, 1983)
Derivati di ammonio composti, NH4 + Piu 'tradizionale? In cui tutti e quattro gli atomi di idrogeno legati ad azoto e' stato sostituito con hydrocarbyl gruppi. Questi sono distinti da IMINES che sono RN = CR2.
Forti desideri di realizzare qualcosa. Di solito riguarda valori più elevati o nobili ideali.
Acido solforico diammonium sale composto chimico è utilizzato in frazioni di proteine.
Il legame covalente Alchil di un gruppo di un composto organico, può verificarsi mediante l ’ aggiunta di una semplice reazione o la sostituzione di un altro gruppo funzionale.
Un agente che ha acidifying espettorante e gli effetti diuretici, usato anche in incisione e batterie e come un flusso nella galvanoplastica.
Biblioteca nazionale della medicina a servizio del personale sanitario e dei consumatori rimanda informazioni dettagliate dall'Istituto Nazionale della Salute e altre fonti di informazioni su specifici riesaminato malattie e le condizioni.

I composti di benzalconio sono una classe di composti organici cationici ammonici quaternari che vengono ampiamente utilizzati come disinfettanti e agenti antibatterici in vari prodotti medicinali, cosmetici e di consumo. Sono noti per la loro attività antimicrobica a largo spettro contro batteri gram-positivi e gram-negativi, funghi e virus.

La struttura chimica dei composti di benzalconio è caratterizzata da una catena alchilica sostituita con un gruppo ammonio quaternario, che conferisce alla molecola una carica positiva permanente. Questa carica positiva interagisce con i lipidi anionici della membrana cellulare microbica, provocando la disorganizzazione e il collasso della membrana, portando infine alla morte del microrganismo.

I composti di benzalconio sono comunemente utilizzati in una varietà di applicazioni, tra cui:

1. Disinfettanti per le mani e le superfici: vengono utilizzati per ridurre la carica microbica su pelle e superfici inambienti sanitari, case, scuole e uffici.
2. Prodotti oftalmici: vengono utilizzati come conservanti negli agenti oftalmici, come colliri e lacrime artificiali.
3. Prodotti per la cura della pelle: vengono utilizzati in creme, lozioni e unguenti per prevenire la contaminazione microbica.
4. Farmaci topici: vengono utilizzati come agenti antibatterici in farmaci da banco e prescrittivi, come creme e pomate per il trattamento di ferite e infezioni della pelle.
5. Prodotti per la pulizia e la disinfezione: vengono utilizzati in prodotti per la pulizia delle superfici dure, detergenti per le mani e saponi antibatterici.

Nonostante i loro numerosi usi, l'uso di agenti antimicrobici può portare alla selezione di microrganismi resistenti. Pertanto, è importante utilizzarli correttamente e seguire le linee guida per la prevenzione della resistenza agli antibiotici.

In medicina e farmacologia, i conservanti sono considerati sostanze chimiche aggiunte intenzionalmente a formulazioni farmaceutiche, cosmetiche e alimentari allo scopo di prevenire la contaminazione microbica e preservare la sicurezza, l'integrità e la qualità del prodotto durante il suo periodo di validità.

I conservanti farmaceutici sono regolamentati dalle autorità sanitarie competenti per garantire che siano efficaci contro i microrganismi target e che non causino rischi inaccettabili per la salute dei pazienti. Prima di essere approvati per l'uso, i conservanti devono superare una serie di test tossicologici ed efficacia microbiologica.

Alcuni esempi comuni di conservanti farmaceutici includono:

1. Benzalconio cloruro - un agente antimicrobico a largo spettro utilizzato in colliri, soluzioni oftalmiche e creme dermatologiche.
2. Metilparabene e propilparabene - due parabeni comunemente usati come conservanti in farmaci topici, creme e unguenti.
3. Sorbato di potassio - utilizzato principalmente per preservare le formulazioni liquide e semisolide, inclusi sciroppi, sospensioni e lozioni.
4. Formaldeide rilasciatori - composti che rilasciano formaldeide a basse concentrazioni nel tempo, come il difenilcloroftaleina (DCP) e l'imidazolidinilurea (IU). Vengono utilizzati principalmente per preservare i prodotti farmaceutici liquidi.

È importante notare che l'uso di conservanti farmaceutici non è privo di rischi, poiché alcune persone possono essere sensibili o allergiche a queste sostanze. Pertanto, i professionisti sanitari devono considerare attentamente la scelta dei conservanti quando prescrivono farmaci, in particolare per i pazienti con una storia di reazioni avverse ai conservanti.

Gli "antiinfettivi per uso locale" sono farmaci utilizzati per trattare infezioni localizzate, come quelle della pelle o delle mucose, attraverso l'applicazione diretta sulla zona interessata. Questi farmaci possono avere un'azione antibatterica, antifungina, antivirale o antiprotozoaria e sono disponibili in diverse forme farmaceutiche, come creme, unguenti, gel, spray, soluzioni e ovuli.

L'obiettivo dell'utilizzo di antiinfettivi per uso locale è quello di concentrare l'effetto terapeutico direttamente sulla zona interessata dall'infezione, riducendo al minimo la possibilità di effetti sistemici indesiderati e il rischio di sviluppo di resistenza batterica.

Esempi di antiinfettivi per uso locale includono:

* Antibiotici topici: neomicina, gentamicina, mupirocina, clindamicina
* Antifungini topici: clotrimazolo, miconazolo, ketoconazolo, terbinafina
* Antivirali topici: aciclovir, penciclovir, idrossichinolina
* Antisettici e disinfettanti: clorexidina, iodopovidone, fenolo

Prima di utilizzare qualsiasi antiinfettivo per uso locale, è importante consultare un operatore sanitario qualificato per ricevere una diagnosi accurata e prescrizione appropriata. L'uso improprio o eccessivo di questi farmaci può portare a resistenza batterica, dermatiti da contatto e altri effetti indesiderati.

In termini medici, le "soluzioni oftalmiche" si riferiscono a soluzioni liquide formulate specificamente per l'uso sull'occhio e i tessuti circostanti. Queste soluzioni sono progettate per essere sterili e prive di contaminanti, al fine di ridurre al minimo il rischio di infezioni o irritazioni oculari.

Le soluzioni oftalmiche possono contenere una varietà di ingredienti attivi, a seconda della loro specifica indicazione terapeutica. Alcune soluzioni sono utilizzate per alleviare la secchezza degli occhi o l'irritazione, mentre altre possono essere impiegate per trattare condizioni oftalmiche più gravi, come infezioni o infiammazioni.

Ad esempio, le soluzioni oftalmiche comuni includono:

1. Liquidi lubrificanti oftalmici: utilizzati per alleviare la secchezza degli occhi e l'irritazione associata alla sindrome dell'occhio secco.
2. Soluzioni antimicrobiche: impiegate per trattare infezioni batteriche o fungine dell'occhio, come la congiuntivite.
3. Soluzioni anti-infiammatorie: utilizzate per ridurre l'infiammazione oculare associata a condizioni quali uveite o cheratite.
4. Soluzioni glaucoma: impiegate per abbassare la pressione intraoculare nei pazienti con glaucoma.

È importante seguire attentamente le istruzioni fornite dal medico o dal farmacista quando si utilizzano soluzioni oftalmiche, poiché un uso improprio può causare danni all'occhio o ridurne l'efficacia terapeutica.

Gli disinfettanti sono agenti chimici applicati alle superfici, strumenti o attrezzature per distruggere o inattivare microrganismi patogeni presenti sulla loro superficie. A differenza degli antisettici, che vengono utilizzati sulle pelli umane e sugli tessuti viventi, gli disinfettanti sono generalmente più tossici e non sono destinati ad essere applicati alle aree del corpo con cute integra. Gli disinfettanti sono comunemente utilizzati in ambito medico, sanitario e alimentare per ridurre la diffusione di infezioni e malattie causate da batteri, virus, funghi e altri microrganismi nocivi. Esistono diversi tipi di disinfettanti, ognuno con il proprio spettro di attività microbica e grado di efficacia, tra cui alcol, cloro, fenoli, iodopovidoni, ammoni quaternari e altro ancora. La scelta dell'agente disinfettante appropriato dipende dal tipo di microrganismo target, dal livello di contaminazione, dalla natura della superficie da disinfettare e dalle eventuali restrizioni relative alla tossicità o all'impatto ambientale.

Le prostaglandine F sintetiche sono farmaci derivati chimicamente dalle prostaglandine naturali, un gruppo di sostanze lipidiche che svolgono una varietà di funzioni importanti nel corpo umano. Le prostaglandine F sintetiche sono utilizzate in medicina per indurre il travaglio e l'aborto spontaneo, nonché per prevenire l'ulcera gastrica nei pazienti che assumono farmaci antinfiammatori non steroidei (FANS).

Le prostaglandine F sintetiche più comunemente utilizzate sono il dinoprostone e il carboprost. Il dinoprostone è disponibile come crema vaginale o come supposte, mentre il carboprost è disponibile solo come iniezione intramuscolare.

Gli effetti collaterali delle prostaglandine F sintetiche possono includere nausea, vomito, diarrea, crampi addominali e febbre. In rari casi, possono verificarsi reazioni allergiche gravi o problemi respiratori. Le donne in gravidanza dovrebbero utilizzare questi farmaci solo sotto la stretta supervisione di un medico, poiché possono causare contrazioni uterine che possono portare al parto prematuro o alla morte fetale.

La congiuntiva è un tessuto sottile, traslucido e altamente vascolarizzato che riveste la superficie interna delle palpebre (congiunctiva bulbare) e la superficie anteriore del bulbo oculare fino all'iride (congiunctiva limbare). Funge da barriera protettiva per l'occhio, producendo lacrime per mantenere umido l'occhio e contenenti cellule immunitarie che aiutano a combattere le infezioni. La congiuntiva può diventare infiammata a causa di irritazioni, infezioni o reazioni allergiche, una condizione nota come congiuntivite. È anche possibile osservare arrossamenti, gonfiore e secrezione se la congiunctiva è infiammata.

Cloprostenolo è un analogico sintetico della prostaglandina F2α (PGF2α) che viene ampiamente utilizzato in medicina veterinaria come farmaco per il trattamento e la prevenzione del parto prematuro nelle mucche in gravidanza. Agisce stimolando i recettori della prostaglandina F nel miometrio uterino, portando alla contrazione dell'utero e all'induzione del parto.

Tuttavia, va notato che il Cloprostenolo non è approvato per l'uso nell'uomo dalla Food and Drug Administration (FDA) degli Stati Uniti o da altre autorità regolatorie equivalenti in altri paesi. Pertanto, non deve essere utilizzato come farmaco umano a causa della mancanza di dati sulla sicurezza e l'efficacia negli esseri umani.

L'astemizolo è un antistaminico di seconda generazione, precedentemente utilizzato per trattare i sintomi di riniti allergiche e orticaria cronica idiopatica. Agisce bloccando l'istamina H1-recettore, il che porta a una riduzione dei sintomi come prurito, lacrimazione, naso che cola e starnuti.

Tuttavia, l'utilizzo di astemizolo è stato limitato o interrotto in molti paesi a causa del suo potenziale di causare gravi effetti collaterali cardiovascolari, come il prolungamento dell'intervallo QT e l'insorgenza di aritmie ventricolari. Pertanto, non è più una scelta comune per il trattamento dei sintomi allergici.

In medicina, la conoscenza della farmacologia e dei potenziali effetti collaterali delle varie sostanze attive è fondamentale per garantire un trattamento sicuro ed efficace. L'uso di farmaci più recenti e a più ampio spettro d'azione, come gli antagonisti recettoriali H1 non sedativi di seconda e terza generazione, ha ormai soppiantato l'utilizzo dell'astemizolo.

L'acido peracetico è una sostanza chimica con formula CH3CO3H. Si tratta di un agente ossidante forte, utilizzato in ambito industriale come disinfettante, sterilizzante e sbiancante. Viene anche impiegato come intermedio nella sintesi di altri composti chimici.

L'acido peracetico è un liquido instabile, con un odore pungente e acuto. Si decompone rapidamente in presenza di calore o luce, rilasciando acetile perossido, un gas altamente infiammabile e esplosivo. Per questo motivo, deve essere conservato in contenitori opachi e resistenti alla corrosione, in luoghi freschi e bui.

In medicina, l'acido peracetico non è comunemente utilizzato come farmaco, a causa dei suoi elevati rischi di tossicità e reattività. Tuttavia, può essere impiegato in alcuni casi come antisettico topico, ad esempio per la disinfezione della pelle prima di interventi chirurgici o per il trattamento di infezioni cutanee superficiali.

L'esposizione a dosi elevate di acido peracetico può causare irritazione e danni ai tessuti, nonché effetti sistemici tossici sull'organismo. I sintomi dell'avvelenamento possono includere vomito, dolore addominale, diarrea, convulsioni, shock e insufficienza respiratoria. In caso di esposizione accidentale o intenzionale a questa sostanza chimica, è importante cercare immediatamente assistenza medica e seguire le istruzioni del personale medico per il trattamento appropriato.

La clorexidina è un agente antimicrobico utilizzato per ridurre o eliminare i microrganismi presenti sulla pelle e sulle mucose. È disponibile in diverse formulazioni, tra cui soluzioni, gel, spray e dentifrici.

La clorexidina agisce interferendo con la permeabilità della membrana cellulare batterica, il che porta alla fuoriuscita di sostanze vitali e alla morte del batterio. Ha un ampio spettro di attività antibatterica, comprese specie gram-positive e gram-negative, anaerobi e funghi. Tuttavia, è meno efficace contro alcuni batteri come Pseudomonas aeruginosa e alcune specie di funghi come Candida auris.

La clorexidina viene utilizzata in diversi ambiti medici, tra cui la chirurgia, la dermatologia, la stomatologia e l'igiene orale. Viene spesso utilizzata prima degli interventi chirurgici per disinfettare la pelle e ridurre il rischio di infezioni del sito chirurgico. Nell'ambito della dermatologia, viene utilizzata per trattare le infezioni della pelle e delle mucose, come l'eczema e la parodontite.

Gli effetti collaterali della clorexidina possono includere irritazione cutanea o delle mucose, alterazioni del gusto e macchie marroni persistenti sui denti se utilizzata per lunghi periodi di tempo. In rari casi, può causare reazioni allergiche sistemiche.

In sintesi, la clorexidina è un agente antimicrobico comunemente utilizzato in ambito medico per ridurre o eliminare i microrganismi presenti sulla pelle e sulle mucose. Ha un ampio spettro di attività antibatterica, ma può causare effetti collaterali come irritazione cutanea o delle mucose, alterazioni del gusto e macchie marroni persistenti sui denti se utilizzata per lunghi periodi di tempo.

Gli spermicidi sono sostanze chimiche che vengono utilizzate come agenti contraccettivi per uccidere o inibire i movimenti degli spermatozoi, prevenendo così la fecondazione. Gli spermicidi più comuni includono nonossynol-9, benzalconio cloruro e clorhexidina. Questi agenti possono essere trovati in varie forme, come creme, schiume, gel, supposte e film sottili, ed è consigliabile utilizzarli immediatamente prima del rapporto sessuale per garantirne l'efficacia.

Gli spermicidi possono essere usati da soli o in combinazione con altri metodi contraccettivi, come preservativi femminili o maschili. Tuttavia, gli spermicidi da soli non sono considerati un metodo di contraccezione molto efficace, poiché il loro tasso di fallimento è relativamente alto se confrontato con altri metodi contraccettivi.

È importante notare che l'uso frequente o prolungato di spermicidi può causare irritazioni vaginali e aumentare il rischio di infezioni sessualmente trasmissibili (IST), poiché gli agenti chimici possono alterare la flora batterica normale della vagina. Pertanto, è consigliabile consultare un operatore sanitario per ricevere informazioni appropriate e individualizzate sulla scelta del metodo contraccettivo più adatto alle proprie esigenze.

Il timololo è un farmaco betabloccante non selettivo comunemente utilizzato per trattare varie condizioni mediche, come l'ipertensione, il glaucoma ad angolo aperto, l'angina e i disturbi del ritmo cardiaco. Funziona bloccando l'azione dei recettori beta-adrenergici nel cuore e nei vasi sanguigni, rallentando il battito cardiaco, riducendo la forza delle contrazioni cardiache e abbassando la pressione sanguigna.

Il timololo è disponibile in diversi dosaggi e formulazioni, tra cui compresse orali, gocce oftalmiche e soluzioni iniettabili. Le gocce oftalmiche sono utilizzate per trattare il glaucoma, mentre le compresse orali e le iniezioni sono utilizzate per trattare l'ipertensione e altre condizioni cardiovascolari.

Gli effetti collaterali comuni del timololo includono stanchezza, vertigini, sonnolenza, debolezza, mal di testa, nausea e disturbi visivi. In rari casi, può causare gravi reazioni avverse, come broncospasmo, insufficienza cardiaca congestizia, bradicardia grave e bassa pressione sanguigna. Il timololo non deve essere utilizzato in pazienti con asma, malattie polmonari ostruttive croniche, insufficienza cardiaca grave, blocco atrioventricolare di secondo o terzo grado o bradicardia sinusale.

La contaminazione da farmaci si riferisce alla presenza di impurità o sostanze estranee in un medicinale, che non sono intenzionalmente presenti nelle specifiche formulazioni. Queste contaminazioni possono verificarsi a causa di errori durante il processo di produzione, la manipolazione, l'imballaggio o lo stoccaggio del farmaco.

Le fonti di contaminazione da farmaci possono includere:

1. Particelle ambientali, come polvere, peli o fibre
2. Microbi, come batteri, funghi o virus
3. Residui di sostanze chimiche utilizzate durante la produzione del farmaco
4. Cross-contaminazione con altri farmaci o sostanze presenti nella stessa area di produzione

La contaminazione da farmaci può avere conseguenze negative sulla sicurezza ed efficacia del medicinale, specialmente se le impurità sono tossiche o interferiscono con l'attività terapeutica desiderata. I pazienti che assumono farmaci contaminati possono manifestare reazioni avverse, perdita di efficacia del trattamento o sviluppare resistenza ai farmaci.

Pertanto, è fondamentale garantire la massima pulizia e sterilità durante tutte le fasi della produzione dei farmaci per minimizzare il rischio di contaminazione e assicurare la qualità, sicurezza ed efficacia del prodotto finale.

La cornea è la parte trasparente e lucida della superficie anteriore dell'occhio che fornisce la prima lente del sistema visivo. Ha una forma curva e svolge un ruolo cruciale nella rifrazione della luce in entrata nell'occhio. La cornea protegge anche l'occhio da germi, polvere e altre sostanze nocive ed è ricca di nervi che forniscono sensazioni di tatto all'occhio. È priva di vasi sanguigni, il che le permette di mantenere la trasparenza necessaria per una visione chiara. Qualsiasi danno o malattia alla cornea può causare grave disagio visivo o cecità.

In medicina e salute, un irritante è una sostanza o un agente esterno che provoca irritazione o irritazione alle cellule, ai tessuti o alle mucose del corpo. Quando si entra in contatto con la pelle, gli occhi, le vie respiratorie o altre membrane mucose, un irritante può causare arrossamento, prurito, bruciore, dolore o gonfiore.

Gli esempi di irritanti comuni includono sostanze chimiche presenti in prodotti per la pulizia domestici, fumi di scarico dei veicoli, polline, polvere, peli di animali domestici e fumo di tabacco. L'esposizione prolungata o ripetuta a irritanti può portare allo sviluppo di condizioni croniche come dermatiti, asma e congiuntivite.

È importante notare che la sensibilità individuale agli irritanti varia notevolmente da persona a persona. Alcune persone possono essere più suscettibili agli effetti degli irritanti rispetto ad altre, il che può dipendere da fattori genetici, ambientali o di salute preesistenti.

"Encyclopedias as Topic" non è una definizione medica. È in realtà una categoria o un argomento utilizzato nella classificazione dei termini medici all'interno della Medical Subject Headings (MeSH), una biblioteca di controllo dell'vocabolario controllato utilizzata per l'indicizzazione dei documenti biomedici.

La categoria "Encyclopedias as Topic" include tutte le enciclopedie e i lavori simili che trattano argomenti medici o sanitari. Questa categoria può contenere voci come enciclopedie mediche generali, enciclopedie di specialità mediche specifiche, enciclopedie di farmacologia, enciclopedie di patologie e così via.

In sintesi, "Encyclopedias as Topic" è una categoria che raccoglie diverse opere di consultazione che forniscono informazioni complete e generali su argomenti medici o sanitari.

I composti di ammonio quaternario sono sale o sostanze chimiche contenenti un catione ammonio quaternario, che è un ione con una carica positiva (+1) formato da azoto legato a quattro gruppi alchilici o aromatici attraverso dei legami covalenti. La formula generale di un catione ammonio quaternario è NR+4, dove R rappresenta un gruppo alchilico o aromatico.

Questi composti sono ampiamente utilizzati in campo medico e farmaceutico come disinfettanti, antibatterici, antistatici e catalizzatori enzimatici. Un esempio comune di composto di ammonio quaternario è la cloruro di benzalconio, un agente antimicrobico comunemente usato in prodotti per la cura della pelle, colliri e farmaci per il trattamento delle infezioni respiratorie. Tuttavia, l'uso di alcuni composti di ammonio quaternario è limitato a causa della loro potenziale tossicità e capacità di causare reazioni allergiche in alcune persone.

Il solfato di ammonio è un composto chimico con la formula (NH4)2SO4. È un sale inorganico bianco e inodore che è altamente solubile in acqua e leggermente solubile in alcool. Viene utilizzato in vari settori, tra cui l'agricoltura come fertilizzante, nell'industria alimentare come additivo e nella medicina come lassativo osmotico per trattare l'intossicazione da avvelenamento da metalli pesanti.

In ambito medico, il solfato di ammonio è talvolta utilizzato come farmaco per indurre la defecazione in caso di stitichezza grave o per prevenire la costipazione associata all'uso di oppioidi forti. Agisce attirando acqua nel colon, aumentando il volume e l'idratazione delle feci, stimolando così i muscoli intestinali a contrarsi e a spingere fuori le feci.

Tuttavia, è importante notare che l'uso di solfato di ammonio come lassativo dovrebbe essere limitato alle situazioni in cui altri metodi di trattamento della stitichezza non hanno avuto successo o sono controindicati. L'uso eccessivo o improprio di questo farmaco può causare effetti collaterali indesiderati, come disidratazione, squilibri elettrolitici e dipendenza da lassativi. Pertanto, è sempre consigliabile consultare un medico prima di utilizzare qualsiasi farmaco per trattare la stitichezza.

L'alchilazione è un termine che si riferisce a una reazione chimica in cui un gruppo alchile viene aggiunto a una molecola. In ambito medico e biologico, l'alchilazione è particolarmente importante quando riguarda il DNA. L'alchilazione del DNA può essere causata da agenti chimici o fisici come i raggi ultravioletti e può portare a mutazioni genetiche o addirittura alla morte cellulare se la lesione al DNA è grave.

L'alchilazione del DNA avviene quando un gruppo alchile, costituito da un atomo di carbonio legato ad uno o più gruppi idrogeno (-CH3, -C2H5, -C3H7 ecc.), si lega a una delle quattro basi azotate che compongono la struttura del DNA (adenina, timina, citosina e guanina). Questa modifica può interferire con la replicazione e la trascrizione del DNA, portando a errori nella sintesi proteica e potenzialmente a effetti dannosi per la cellula.

Alcuni farmaci utilizzati nella chemioterapia cancerosa agiscono attraverso il meccanismo di alchilazione delle basi azotate del DNA, con l'obiettivo di danneggiare e uccidere le cellule tumorali. Tuttavia, questi farmaci possono anche avere effetti collaterali dannosi sulle normali cellule dell'organismo, compresi i tessuti in rapida crescita come quelli del midollo osseo e del tratto gastrointestinale.

Il cloruro di ammonio è un composto chimico con la formula NH4Cl. È un sale quaternario di ammonio e si presenta come una polvere bianca igroscopica e inodore, altamente solubile in acqua e leggermente solubile in alcool etilico.

In ambito medico, il cloruro di ammonio è talvolta utilizzato come farmaco per trattare l'iperammoniemia, una condizione caratterizzata da alti livelli di ammoniaca nel sangue. L'ammoniaca è un prodotto di scarto del metabolismo delle proteine e deve essere convertita in urea dal fegato per essere escreta attraverso l'urina. Se il fegato non riesce a svolgere questa funzione in modo adeguato, i livelli di ammoniaca nel sangue possono aumentare, causando una serie di sintomi che includono letargia, vomito, atassia e convulsioni.

Il cloruro di ammonio agisce come un agente scavenging per l'ammoniaca, aiutando a ridurne i livelli nel sangue e alleviare i sintomi dell'iperammoniemia. Tuttavia, il suo utilizzo è limitato a causa dei suoi effetti collaterali, che possono includere irritazione gastrica, nausea, vomito e diarrea. Inoltre, l'uso prolungato o ad alte dosi può causare danni ai reni e all'apparato gastrointestinale.

In sintesi, il cloruro di ammonio è un composto chimico utilizzato come farmaco per trattare l'iperammoniemia, una condizione caratterizzata da alti livelli di ammoniaca nel sangue. Tuttavia, il suo utilizzo è limitato a causa dei suoi effetti collaterali e dei rischi associati al suo uso prolungato o ad alte dosi.

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