Un polivinil resina ampiamente utilizzate nella produzione di plastica, inclusi i dispositivi, tubi e altra confezione. E 'anche usato come sostituto di gomma.
Un polimero preparato dal polivinil acetato acetates sostitutiva dei gruppi con gruppi idrossili. Viene usata come Farmaceutici aiuto e lubrificante oftalmica, nonché nella produzione di superficie coatings spugne artificiale, cosmetici, o altri prodotti.
Un enzima della classe oxidoreductase che catalizza la formazione di 2 '-deoxyribonucleotides dalle corrispondenti NADPH ribonucleotides usando come ultimo elettrone donatore, il deoxyribonucleoside diphosphates sono usati in sintesi del DNA. (Da 27 Dorland, Ed, del trattato CE 1.17.4.1.
RIFIUTI incorporato meccanicamente in plastica (di solito PVC) per accrescere la flessibilità, lavorabilità o distensibility; a causa dell 'inclusione non chimici plastificanti estraiamo dalla plastica e si trova nei fluidi dell ’ organismo e l ’ ambiente.
Un gas che è stato usato come un aerosol propellente e il materiale di partenza per polivinil le resine. Gli studi hanno dimostrato tossicità vari effetti avversi, in particolare l 'insorgenza di neoplasie epatiche.
Un estere di phthalic acido. Sembra come un liquido chiaro, inodore e viene utilizzata come un plastificante per molti e elastomeri.
Un gruppo di sostanze che ha la struttura generale di un anello di benzene. Il transporter Dell'acid-substituted ortho-isomer è usato in tinta produzione Dorland, Ed. (28)
Contenitori, primario e materiale di confezionamento delle banche centrali e schietta cibi, bevande, include primario deve essere usato per la conservazione e anche utilizzato per la preparazione di cibi come microonde contenitori contro cucinare e mangiando utensili. ESTERNO materiali può essere indicato per il cibo contatto o designato senza contatto, per esempio, i container. Cibo etichettatura e 'anche disponibile.
Un gruppo di polimeri contenente copolimero o termoindurente rinforzato polyisocyanate. Sono utilizzati come coatings elastomeri, come, come fibre e come schiume.
In chimica medica, i composti vinilici si riferiscono a molecole organiche che contengono un gruppo funzionale carbonio-carbonio insaturo (-CH=CH2), presente in alcuni farmaci e materiali medici come la PVC.
Composti inorganici derivati da acido cloridrico che contengono le Cl- sacro.
(Di solito materiali dei polimeri organici) di peso molecolare che possono essere modellati dal flusso di plastica, di solito si riferisce all ’ ultimo prodotto con filler, plastificanti, pigmenti, e stabilizzatori inclusi (rispetto a quelli resina polimerica dai polpastelli omogenea, il materiale di partenza) (McGraw-Hill scientifico e tecnico Dictionary of Voglia, 4th Ed)
Nonexpendable strumento utilizzato durante interventi chirurgici, si sono differenziati dal tubo di solito, portatili e usato nelle immediate area.
Sali e esteri della 18-carbon saturato Tasportatori acid--stearic acido.
Contenitori, primario e materiali per droga e (confezionamento UTILIZZATO. Tali fattori includono quelli in genere, capsula, rivestita, soluzione o in altri modi. ESTERNO include immediate-containers, secondary-containers, e sulla scatola. Negli Stati Uniti, primario e 'controllato i Food, Drug e Cosmetic Act che prevede, inoltre, gli obblighi di segnalazione per tamper-resistance e child-resistance. Simile leggi governano impiego altrove. (Dal Codice di regolamenti federali, 21 CFR 1 Sezione 210, 1993) ed etichettatura e' anche disponibile.
L 'impresa di produzione e tecnicamente producendo sostanze chimiche. (Dalla Random House Unabridged Dictionary, secondo Ed)
Molti pneumopatia parenchimale causate da inalazione di polvere e di reazione del tessuto per la loro presenza. Queste particelle, organici, inorganici, o vaporizzato conta di solito vengono inalate dai lavoratori nel loro ambiente occupazionali, determinando alle diverse forme (asbestosi; BYSSINOSIS; e gli altri), inquinamento dell'aria può anche hanno effetti deleteri sulla popolazione generale.
Polimeri di silicone che si forma per il trattamento con crosslinking e silice amorfa per aumentare la forza esse hanno proprietà simili a vulcanizzato, in gomma naturale che si estendono sotto tensione, ritrai rapidamente e completamente recuperare ai loro dimensione originale, dopo il rilascio. Vengono usati nella chirurgia incapsulazione della membrana e impianti.
Un plastificante usate nella maggior parte plastiche e ho trovato in acqua, aria, terra, piante e animali, potrebbe anche alcuni effetti indesiderati nell ’ esposizione a lungo termine.
L ’ uso di arte come terapia aggiuntiva nel trattamento di neurologico, pazzo o disturbi comportamentali.
La L-Isomer di bunolol.
Glicoproteine della membrana delle cellule che formano vie di selettivamente passare ioni cloruri. Gli IMAO non selettivi bloccanti includono FENAMATES; ETHACRYNIC acido; e tamoxifene.
Inquinanti atmosferici trovato nella zona di lavoro. Sono prodotti normalmente dal la natura specifica dell'occupazione.
. Un polimero di peso molecolare variabile, utilizzato come agente e l'auto di sperperare sospende per i prodotti farmaceutici; inoltre usato per volume ematico espansore.
Microscopia in cui l'oggetto è controllata direttamente da un fascio di elettroni analizzando il campione dettagliata. L'immagine è costruito individuando i prodotti di esemplari interazione che dovrebbero sopra l'aereo del campione, come backscattered elettroni. Sebbene SCANNING TRASMISSIONE microscopia elettronica anche scansioni l'esemplare punto per punto con il raggio di elettroni, l'immagine è costruito rilevando l'gli elettroni o la loro interazione medicinali che vengono trasmessi attraverso il campione aereo, quindi e 'una forma di TRASMISSIONE microscopia elettronica.
L ’ esposizione alla potenzialmente dannoso chimica, fisica, o agenti biologici che avviene come risultato di un 'occupazione.
Malattie causate da fattori nel proprio lavoro.

Il cloruro di polivinile (PVC) non è propriamente un termine medico, ma è piuttosto un composto chimico utilizzato in diversi settori, incluso quello medico e sanitario. Il PVC è una plastica versatile e resistente comunemente utilizzata nella produzione di tubi flessibili per la somministrazione di fluidi, sacche per fleboclisi, membrane per dialisi e altri dispositivi medici monouso.

Tuttavia, il PVC contiene ftalati, che sono plastificanti aggiunti per renderlo più flessibile ed elastico. Alcuni studi hanno suggerito un possibile legame tra l'esposizione a determinati ftalati e problemi di salute, come danni al fegato, reni e sistema riproduttivo. Per questo motivo, alcune aziende sanitarie stanno passando a materiali alternativi privi di ftalati per la produzione di dispositivi medici.

In sintesi, il cloruro di polivinile è un composto chimico comunemente utilizzato nella produzione di dispositivi medici monouso, ma l'esposizione a determinati plastificanti ftalati presenti nel PVC potrebbe essere associata a problemi di salute.

L'alcol polivinilico (PVA) non è propriamente una definizione medica, ma piuttosto un termine chimico che descrive un tipo di polimero sintetico. Tuttavia, il PVA ha trovato applicazione in diversi ambiti medici e sanitari, tra cui la medicina rigenerativa e le applicazioni topiche.

L'alcol polivinilico è un polimero solubile in acqua, costituito da unità monomeriche di vinil acetato e vinile alcol. A seconda del grado di polimerizzazione e della composizione, il PVA può presentare diverse proprietà fisiche e chimiche, come la viscosità, la porosità e la biocompatibilità.

In ambito medico, l'alcol polivinilico è impiegato nella produzione di film sottili e membrane utilizzate per la guarigione delle ferite, la somministrazione di farmaci e la rigenerazione dei tessuti. Ad esempio, i film di PVA possono servire da barriera protettiva per le ferite, mantenendo un ambiente umido e favorendo la crescita dei tessuti. Inoltre, il PVA può essere modificato chimicamente per incorporare farmaci o fattori di crescita, che vengono rilasciati gradualmente nel sito d'applicazione.

In sintesi, l'alcol polivinilico è un polimero sintetico impiegato in diversi ambiti medici e sanitari per le sue proprietà fisiche e chimiche uniche, come la biocompatibilità, la porosità e la capacità di rilasciare farmaci.

La ribonucleoside difosfato riduttasi è un enzima chiave nel processo di biosintesi dei deossiribonucleotidi, che sono i blocchi da costruzione per la sintesi del DNA. Questo enzima catalizza la riduzione di ribonucleoside difosfati (NDP) a deossiribonucleoside difosfati (dNDP), utilizzando nicotinamide adenina dinucleotide fosfato (NADPH) come donatore di elettroni. La reazione chimica generale è la seguente:

NDP + NADPH + H+ → dNDP + NADP+ + H2O

L'enzima svolge un ruolo cruciale nella regolazione della biosintesi dei deossiribonucleotidi, poiché il suo attività è strettamente controllata per mantenere l'equilibrio tra le concentrazioni di dNTP e prevenire l'accumulo di determinati dNTP che potrebbero inibire l'attività della DNA polimerasi.

La ribonucleoside difosfato riduttasi è stata identificata come un bersaglio importante per lo sviluppo di farmaci antivirali e agenti chemoterapici, poiché l'inibizione dell'attività di questo enzima può interrompere la replicazione del DNA virale o cellulare.

In termini medici, i plastificanti sono composti chimici aggiunti a materiali come plastiche e resine per renderli più flessibili, morbidi e facilmente lavorabili. Questi additivi aiutano a prevenire la fragilità e la rottura dei materiali, migliorandone la durata e le prestazioni.

I plastificanti funzionano principalmente interrompendo le forze di attrazione tra le catene polimeriche nel materiale, consentendo loro di scorrere più facilmente l'una sull'altra. Ciò rende il materiale meno rigido e più flessibile, adatto a una varietà di applicazioni.

È importante notare che alcuni plastificanti possono avere implicazioni per la salute umana e l'ambiente. Alcuni studi hanno dimostrato che i plastificanti, come il ftalato di di-2-etilesile (DEHP), possono avere effetti negativi sul sistema endocrino e riproduttivo se ingeriti o inalati in grandi quantità. Pertanto, è essenziale utilizzare plastificanti sicuri ed efficienti che non compromettano la salute umana o l'ambiente.

Il cloruro di vinile è un composto chimico industriale con la formula CV o ClHVC=CH2. È un gas incolore, dolcemente profumato e infiammabile a temperatura ambiente. Il cloruro di vinile è un importante monomero utilizzato nella produzione del policloruro di vinile (PVC), un materiale plastico comunemente usato in una varietà di prodotti, tra cui tubi, film, cavi elettrici, pavimentazioni in linoleum sintetico e rivestimenti per pavimenti.

L'esposizione al cloruro di vinile può verificarsi attraverso l'inalazione, il contatto con la pelle o gli occhi o accidentalmente tramite ingestione. L'esposizione a breve termine ad alti livelli di cloruro di vinile può causare irritazione agli occhi, al naso e alla gola, vertigini, nausea, vomito, mal di testa, sonnolenza e perdita di coordinamento. L'esposizione a lungo termine o ad alti livelli di cloruro di vinile può causare danni ai nervi, problemi al fegato e ai reni, riduzione della fertilità e un aumentato rischio di cancro, in particolare il cancro al fegato.

L'uso del cloruro di vinile è regolamentato dall'Agenzia per la protezione dell'ambiente (EPA) e dall'Occupational Safety and Health Administration (OSHA), che hanno stabilito limiti di esposizione occupazionale e ambientale. Le persone che lavorano con o intorno al cloruro di vinile dovrebbero utilizzare l'equipaggiamento di protezione individuale, come respiratori e guanti, per ridurre l'esposizione. In caso di sospetta esposizione al cloruro di vinile, consultare immediatamente un medico.

Il dietilessil ftalato (DEHP) è un composto chimico appartenente alla classe dei ftalati, utilizzato principalmente come plastificante flessibilizzante per la produzione di materiali in polivinile cloruro (PVC). Nonostante non sia considerato un componente chimico direttamente impiegato nella formulazione di farmaci, il DEHP può essere presente come contaminante in alcuni medicinali che utilizzano PVC per la loro confezionatura.

L'esposizione al DEHP può verificarsi attraverso l'ingestione, l'inalazione o il contatto cutaneo con questo composto chimico. L'assorbimento del DEHP avviene principalmente a livello gastrointestinale e respiratorio, mentre l'assorbimento percutaneo è minore.

Il DEHP è stato classificato come probabile cancerogeno umano (gruppo 2B) dall'Agenzia Internazionale per la Ricerca sul Cancro (IARC). L'esposizione al DEHP è stata associata a effetti avversi sulla salute, in particolare sui sistemi riproduttivo e endocrino. Gli effetti tossici del DEHP possono includere la riduzione della fertilità maschile, l'interruzione dello sviluppo sessuale fetale e neonatale, e la promozione dell'obesità.

Pertanto, l'uso di DEHP come plastificante è regolamentato dalle autorità sanitarie in diversi paesi, con limitazioni sulla concentrazione ammessa nei materiali a contatto con gli alimenti e nei dispositivi medici.

Gli acidi ftalici sono una classe di composti organici con la formula generale C6H4(COOH)2. Questi solidi incolori sono ampiamente utilizzati come materie prime nella sintesi di una varietà di prodotti chimici, tra cui plastificanti, solventi e coloranti.

Gli acidi ftalici agiscono come agenti disaccoppianti nei sistemi biologici, interrompendo la catena di trasporto degli elettroni nella catena respiratoria mitocondriale e inibendo la produzione di ATP. Questa proprietà è alla base del loro uso come farmaci antibatterici e antifungini.

Tuttavia, l'esposizione a elevate concentrazioni di acidi ftalici può essere dannosa per la salute umana. L'inalazione o l'ingestione di queste sostanze può causare irritazione alle vie respiratorie e agli occhi, nausea, vomito e danni al fegato e ai reni.

Inoltre, alcuni acidi ftalici sono considerati agenti endocrini disruptor (EDC), che possono interferire con il sistema endocrino e causare effetti negativi sulla salute riproduttiva. Pertanto, l'uso di queste sostanze è regolamentato in molti paesi per proteggere la salute pubblica.

La definizione medica di "confezionamento degli alimenti" si riferisce al processo di avvolgere, incartare o imballare cibo in materiali protettivi per scopi di conservazione, protezione, trasporto e commercializzazione. Lo scopo principale del confezionamento degli alimenti è quello di mantenere la sicurezza, la qualità e la freschezza del cibo, prevenendo così il deterioramento, la contaminazione e l'esposizione a microrganismi nocivi che possono causare malattie alimentari.

I materiali utilizzati per il confezionamento degli alimenti possono includere carta, plastica, alluminio, vetro e latta, tra gli altri. Il tipo di imballaggio scelto dipenderà dal tipo di alimento, dalle sue caratteristiche fisiche e chimiche, nonché dalle condizioni di conservazione e trasporto richieste.

Il confezionamento degli alimenti può anche fornire informazioni importanti sui prodotti alimentari, come la data di scadenza, i valori nutrizionali, gli ingredienti e le istruzioni di preparazione o conservazione. Queste informazioni sono essenziali per garantire che il cibo sia consumato in modo sicuro ed efficiente, riducendo al minimo il rischio di intossicazione alimentare e altri problemi di salute correlati.

In sintesi, il confezionamento degli alimenti è un processo cruciale per garantire la sicurezza e la qualità del cibo, nonché per fornire informazioni importanti sui prodotti alimentari ai consumatori.

In campo medico, i poliuretani sono spesso utilizzati nella produzione di materiali per applicazioni biomediche e sanitarie. Essi costituiscono una classe di polimeri formati attraverso reazioni di poliaddizione o policondensazione di diisocianati con polioli.

I poliuretani presentano proprietà uniche, come:

1. Elevata resistenza meccanica e durabilità;
2. Buona elasticità e flessibilità;
3. Bassa densità e peso specifico;
4. Ottime proprietà termoisolanti;
5. Resistenza a solventi, oli e agenti chimici;
6. Buona stabilità dimensionale ed elevata resistenza all'invecchiamento.

A causa di queste caratteristiche, i poliuretani trovano impiego in una vasta gamma di applicazioni mediche, tra cui:

1. Membrane per dialisi e osmosi inversa;
2. Dispositivi medici impiantabili, come cateteri e stent;
3. Materiali per protesi ortopediche ed endoprotesi;
4. Guanti chirurgici e dispositivi di protezione individuale;
5. Schiume per imbottiture e materassi sanitari;
6. Sigillanti e adesivi biomedici.

Tuttavia, è importante sottolineare che la tossicità dei diisocianati utilizzati nella produzione di poliuretani può rappresentare un rischio per la salute umana. Pertanto, è fondamentale garantire la sicurezza e la biocompatibilità dei materiali a base di poliuretani prima del loro impiego in ambito medico.

In campo medico, il termine "composti vinilici" non ha una definizione specifica o un'applicazione clinica diretta. Tuttavia, in chimica, i composti vinilici si riferiscono a una classe di composti organici che contengono un gruppo funzionale carbonile vinile (-CH=CH2). Il più semplice e noto composto vinilico è l'acetilene, noto anche come etillene (C2H2), che consiste in due atomi di carbonio uniti da un triplo legame.

In alcuni casi, i composti vinilici possono essere utilizzati nella produzione di materiali plastici e resine sintetiche, che a loro volta possono trovare applicazioni in ambito medico, come ad esempio nel campo dei dispositivi medici e delle apparecchiature biomedicali. Tuttavia, la comprensione della natura chimica dei composti vinilici è principalmente di interesse per le scienze chimiche e non ha una definizione medica specifica.

I cloruri sono ioni o composti che contengono cloro con una carica negativa (Cl-). Il cloruro più comune è il cloruro di sodio, noto anche come sale da cucina. I cloruri possono essere assunti attraverso la dieta e svolgono un ruolo importante nel mantenere l'equilibrio elettrolitico e l'integrità della funzione cellulare nel corpo umano. Tuttavia, alti livelli di cloruri nel sangue (ipercloremia) o una concentrazione elevata di cloruro rispetto ad altri elettroliti (come il potassio o il bicarbonato) possono disturbare l'equilibrio acido-base e portare a condizioni come l'alcalosi metabolica. Al contrario, bassi livelli di cloruri nel sangue (ipocloremia) possono verificarsi in caso di disidratazione o di disturbi della funzionalità renale e surrenalica.

In termini medici, il termine "materie plastiche" si riferisce a materiali sintetici o semi-sintetici che possono essere modellati o plasmati in varie forme e dimensioni. Sono comunemente utilizzate nella produzione di una vasta gamma di dispositivi medici, imballaggi farmaceutici e attrezzature chirurgiche a causa delle loro proprietà uniche, come la leggerezza, la resistenza alla corrosione, la trasparenza e la capacità di essere sterilizzate.

Le materie plastiche utilizzate in ambito medico possono essere classificate in due categorie principali: termoplastiche e termoindurenti. Le termoplastiche possono essere riscaldate e raffreddate più volte, permettendo loro di essere modellate nuovamente, mentre le termoindurenti, una volta plasmate e indurite, non possono essere riportate allo stato fluido senza subire degradazione.

Tra i tipi comuni di materie plastiche utilizzate in medicina ci sono il polietilene, il policloruro di vinile (PVC), il polipropilene, il polistirene e il policarbonato. Questi materiali possono essere impiegati per la produzione di una vasta gamma di dispositivi medici, come ad esempio cateteri, flebo, sacche per sangue, tubi tracheali, lenti a contatto, protesi articolari e molto altro ancora.

Tuttavia, è importante sottolineare che l'uso di materie plastiche in medicina non è privo di rischi. Alcuni tipi di plastica possono rilasciare sostanze chimiche nocive o essere suscettibili alla contaminazione batterica, il che può portare a complicazioni per i pazienti. Pertanto, è fondamentale che le materie plastiche utilizzate in ambito medico siano sottoposte a rigorosi test di sicurezza ed efficacia prima della loro commercializzazione e impiego clinico.

Le apparecchiature chirurgiche sono strumenti, macchinari e dispositivi utilizzati durante gli interventi chirurgici per assistere il chirurgo nella procedura. Queste possono includere una vasta gamma di oggetti, dai semplici strumenti manuali come bisturi, pinze e forceps, a dispositivi più complessi come microscopi operatori, laser, endoscopi e robot da chirurgia.

Le apparecchiature chirurgiche possono anche comprendere sistemi di monitoraggio dei segni vitali del paziente, dispositivi di anestesia, apparecchi per la ventilazione polmonare, apparecchiature per la cardiopulmonary bypass (CPB) e altri ancora. L'obiettivo delle apparecchiature chirurgiche è quello di facilitare la procedura chirurgica, aumentare la precisione e la sicurezza, e migliorare i risultati per il paziente.

L'uso appropriato delle apparecchiature chirurgiche richiede una formazione e un addestramento specifici, nonché una conoscenza approfondita della procedura chirurgica stessa. La manutenzione e la sterilizzazione regolari delle apparecchiature chirurgiche sono fondamentali per prevenire infezioni e garantire il corretto funzionamento degli strumenti.

Gli stearati sono sale dell'acido stearico, un acido grasso saturo a catena lunga. Nella formulazione farmaceutica, gli stearati sono comunemente usati come agenti lubrificanti e ritardanti durante la compressione dei tavoletti. I due stearati più comunemente utilizzati sono il magnesio stearato e il calcio stearato. Questi composti aiutano a prevenire l'adesione della polvere al punzone e alla matrice during the tableting process, improving the overall efficiency and quality of the manufacturing process.

È importante notare che ci sono state preoccupazioni che l'aggiunta di magnesio stearato o altri stearati possa influenzare la biodisponibilità dei farmaci e persino la loro efficacia terapeutica. Tuttavia, la ricerca scientifica ha dimostrato che l'aggiunta di questi composti a basse dosi è generalmente considerata sicura e non influisce sulla biodisponibilità o sull'efficacia del farmaco.

In sintesi, gli stearati sono sale dell'acido stearico utilizzati come agenti lubrificanti e ritardanti nella formulazione farmaceutica per migliorare l'efficienza della produzione di compresse. L'uso di questi composti è generalmente considerato sicuro e non influisce sulla biodisponibilità o sull'efficacia del farmaco.

Il confezionamento dei farmaci è un processo che consiste nella preparazione, nell'etichettatura e nel pacchetto finale dei prodotti farmaceutici per la distribuzione e l'uso da parte dei pazienti. Questo passaggio è fondamentale per garantire la sicurezza, l'efficacia e la qualità del farmaco.

Il confezionamento dei farmaci può includere diverse fasi, a seconda della forma farmaceutica e del tipo di prodotto. Alcune delle attività più comuni comprendono:

1. Preparazione del farmaco: il farmaco deve essere preparato in modo adeguato prima di essere confezionato. Ciò può comportare la miscelazione, la formulazione, la granulazione o la compressione dei principi attivi e degli eccipienti necessari per creare il prodotto finale.
2. Etichettatura: l'etichetta deve contenere informazioni importanti sul farmaco, come il nome del prodotto, il dosaggio, le istruzioni di dosaggio, le avvertenze e le precauzioni d'uso, la data di scadenza e il numero di lotto. Queste informazioni sono essenziali per garantire un uso sicuro ed efficace del farmaco da parte dei pazienti.
3. Pacchetto finale: il farmaco deve essere inserito in un contenitore adeguato, come una bottiglia, una scatola o una bustina, che offra protezione dal danneggiamento, dall'umidità, dalla luce e da altri fattori ambientali che potrebbero influire sulla sua qualità e stabilità.
4. Controllo della qualità: prima della distribuzione, il farmaco confezionato deve essere sottoposto a controlli di qualità per verificarne l'integrità, la purezza e la conformità alle specifiche richieste.

Il confezionamento dei farmaci è regolamentato da autorità sanitarie nazionali ed internazionali, come la Food and Drug Administration (FDA) negli Stati Uniti e l'Agenzia Europea per i Medicinali (EMA) nell'Unione Europea, per garantire la sicurezza, l'efficacia e la qualità dei prodotti farmaceutici. Le aziende farmaceutiche devono seguire rigorosi protocolli di produzione e confezionamento per ottenere l'autorizzazione alla commercializzazione dei loro prodotti.

In termini medici, l'espressione "Industria Chimica" non ha una definizione specifica come tale. Tuttavia, il settore industriale della chimica comprende varie aziende e attività che producono, distribuiscono e commercializzano prodotti chimici per diversi scopi e usi.

Queste aziende possono essere classificate in diverse categorie, come ad esempio:

1. Produttori di sostanze chimiche di base: queste aziende producono materie prime chimiche che vengono utilizzate per la produzione di altri prodotti chimici e non chimici.
2. Produttori di specialità chimica: queste aziende producono prodotti chimici con caratteristiche specifiche, come ad esempio proprietà fisiche o chimiche uniche, che li rendono adatti per applicazioni particolari.
3. Produttori di farmaci e sostanze biochimiche: queste aziende producono farmaci, vaccini, enzimi e altre sostanze biochimiche utilizzate in ambito medico e sanitario.
4. Produttori di prodotti chimici per l'agricoltura: queste aziende producono fertilizzanti, pesticidi e altri prodotti chimici utilizzati nell'agricoltura e nella coltivazione delle piante.
5. Produttori di materie plastiche e gomme sintetiche: queste aziende producono materiali plastici e gomma sintetica utilizzati in una vasta gamma di prodotti, come ad esempio imballaggi, componenti automobilistici e articoli per la casa.

In generale, l'industria chimica è un settore importante dell'economia globale che fornisce prodotti e tecnologie essenziali per molti altri settori industriali e commerciali. Tuttavia, l'industria chimica può anche avere impatti negativi sull'ambiente e sulla salute umana, quindi è importante garantire la sicurezza e la sostenibilità delle sue operazioni.

La pneumoconiosi è un termine generale utilizzato per descrivere una serie di malattie polmonari causate dall'inalazione e dall'accumulo di particelle inorganiche solide, come polveri minerali, nei polmoni. Queste particelle provocano infiammazione e fibrosi (cicatrizzazione) dei tessuti polmonari, con conseguente compromissione della funzione polmonare.

Esistono diversi tipi di pneumoconiosi, che prendono il nome dalle particelle specifiche che causano la malattia:

1. Asbestosi: derivante dall'esposizione all'amianto, un minerale fibroso utilizzato in isolamento termico e acustico, rivestimenti di edifici, pavimentazioni e altri materiali da costruzione.
2. Siderosi: causata dall'inalazione di polvere di ferro, comunemente riscontrata nei lavoratori dell'industria siderurgica.
3. Silicosi: derivante dall'esposizione alla silice cristallina, un minerale presente in rocce, sabbie e argille, che colpisce spesso i lavoratori delle cave, della costruzione e della fonderia.
4. Antracosi: causata dall'inalazione di polvere di carbone, comunemente riscontrata nei minatori di carbone.
5. Bagassosi: derivante dall'esposizione alla polvere di canna da zucchero, che colpisce principalmente i lavoratori dell'industria dello zucchero.

I sintomi della pneumoconiosi possono includere tosse secca, respiro corto e affaticamento durante l'esercizio fisico. Nei casi più gravi, la malattia può causare insufficienza respiratoria grave e progressiva, che può richiedere ossigenoterapia a lungo termine o trapianto di polmone.

La prevenzione è fondamentale per ridurre il rischio di sviluppare la pneumoconiosi, attraverso l'adozione di misure di controllo dell'esposizione alla polvere, come l'uso di respiratori e sistemi di aspirazione della polvere.

In termini medici, gli elastomeri del silicone sono materiali sintetici derivati dal silicio che possiedono proprietà elastiche simili a quelle della gomma. Questi materiali sono comunemente utilizzati nella produzione di dispositivi medici e impianti a causa della loro eccellente biocompatibilità, stabilità chimica e resistenza termica.

Gli elastomeri del silicone possono essere modificati per presentare diverse proprietà fisiche e meccaniche, come durezza, elasticità e resistenza alla trazione, a seconda dell'applicazione medica prevista. Alcuni esempi di dispositivi medici realizzati con questi materiali includono cateteri, protesi mammarie, membrane per ossigeno e componenti per apparecchi acustici.

Tuttavia, è importante notare che l'uso di elastomeri del silicone non è privo di rischi. Alcuni pazienti possono sviluppare reazioni avverse al materiale, come infiammazione o rigetto, e in casi estremamente rari possono verificarsi complicanze gravi come la migrazione del materiale all'interno del corpo. Pertanto, è fondamentale che l'uso di questi materiali sia attentamente valutato e monitorato da professionisti sanitari qualificati.

Il dibutil ftalato (DBP) è un composto chimico comunemente utilizzato come plastificante flessibilizzante nelle plastiche e nelle vernici. È un tipo di ftalato, che è una classe di sostanze chimiche utilizzate per rendere i materiali più flessibili e resistenti alle crepe.

Dal punto di vista medico, il DBP è stato studiato come possibile interferente endocrino, il che significa che può influenzare il sistema ormonale del corpo. Alcuni studi sugli animali hanno dimostrato che l'esposizione al DBP può causare effetti negativi sulla riproduzione e lo sviluppo, compresi problemi di fertilità e malformazioni congenite.

Tuttavia, i rischi per la salute umana associati all'esposizione al DBP non sono completamente chiari. Alcuni studi epidemiologici hanno suggerito che l'esposizione al DBP durante la gravidanza può essere associata a effetti negativi sullo sviluppo del feto, come un basso peso alla nascita e anomalie congenite del sistema riproduttivo maschile. Tuttavia, altri studi non hanno trovato alcuna associazione tra l'esposizione al DBP e questi effetti sulla salute.

Sulla base di queste preoccupazioni per la salute, il DBP è stato soggetto a restrizioni regolamentari in diversi paesi, compresi Stati Uniti ed Europa. Ad esempio, l'uso del DBP come plastificante nei giocattoli e prodotti per bambini è stato vietato negli Stati Uniti a partire dal 2009.

In sintesi, il dibutil ftalato (DBP) è un composto chimico comunemente utilizzato come plastificante nelle plastiche e nelle vernici che può agire come interferente endocrino e influenzare il sistema ormonale del corpo. L'esposizione al DBP durante la gravidanza può essere associata a effetti negativi sullo sviluppo del feto, sebbene i risultati degli studi siano contrastanti. Il DBP è soggetto a restrizioni regolamentari in diversi paesi a causa delle preoccupazioni per la salute.

La Terapia dell'Arte non è una definizione medica standardizzata, ma piuttosto un approccio terapeutico che utilizza attività artistiche come mezzo per migliorare la salute mentale e il benessere generale delle persone. Tuttavia, ci sono alcuni principi generali che guidano questa forma di terapia.

La American Art Therapy Association (AATA) definisce l'arte-terapia come "una professione basata sull'uso della creatività artistica e delle immagini dell'esperienza personale all'interno di un rapporto terapeutico per favorire il processo di cambiamento e la crescita personale". In altre parole, l'arte-terapia utilizza l'atto del creare arte come mezzo per aiutare le persone a esplorare i propri sentimenti, pensieri ed esperienze, con l'obiettivo di promuovere il benessere emotivo, mentale e fisico.

L'arte-terapia può essere utilizzata in una varietà di contesti clinici, tra cui la salute mentale, la riabilitazione, l'educazione speciale, la geriatria e il lavoro con i bambini e gli adolescenti. Gli obiettivi della terapia dell'arte possono variare a seconda del cliente e del contesto clinico, ma possono includere la riduzione dello stress, l'espressione di emozioni difficili da esprimere a parole, l'aumento dell'autostima, la promozione della consapevolezza di sé e la guarigione emotiva.

È importante notare che la terapia dell'arte non richiede alcuna abilità artistica preesistente o esperienza con l'arte. Invece, si concentra sull'utilizzo del processo creativo come mezzo per esplorare e comprendere i propri pensieri e sentimenti.

Levobunololo è un principio attivo utilizzato in oftalmologia come farmaco topico per abbassare la pressione intraoculare nei pazienti con glaucoma o ipertensione oculare. È un beta-bloccante non selettivo, il che significa che blocca l'azione di due tipi di recettori beta (beta-1 e beta-2) presenti nel cuore, nei muscoli lisci e nel tessuto adiposo.

Nel caso specifico dell'uso oftalmico, levobunololo agisce principalmente sul muscolo ciliare riducendo la produzione di umore acqueo, il fluido prodotto all'interno dell'occhio che contribuisce alla pressione intraoculare. Di conseguenza, si ottiene una riduzione della pressione oculare e un effetto terapeutico nel trattamento del glaucoma.

Levobunololo è disponibile come soluzione oftalmica per l'instillazione nell'occhio e di solito viene somministrato due volte al giorno, anche se la frequenza può variare a seconda della prescrizione medica individuale. Gli effetti collaterali più comuni includono lievi irritazioni oculari, prurito, arrossamento e visione offuscata temporanea dopo l'instillazione del farmaco.

I canali del cloro sono proteine integrali di membrana che svolgono un ruolo cruciale nella regolazione dell'equilibrio elettrolitico e del potenziale di membrana nelle cellule. Sono particolarmente importanti nei neuroni e nelle cellule muscolari, dove contribuiscono al mantenimento del potenziale di riposo e alla generazione del potenziale d'azione.

I canali del cloro sono costituiti da diverse subunità che si organizzano per formare un poro attraverso la membrana cellulare. Questo poro può aprirsi o chiudersi in risposta a stimoli chimici o elettrici, permettendo il passaggio di ioni cloro (Cl-) attraverso la membrana.

L'apertura dei canali del cloro provoca un flusso di ioni cloro verso l'interno della cellula, che può portare a iperpolarizzazione della membrana o a depolarizzazione, a seconda delle condizioni. Questo flusso di ioni cloro è importante per la regolazione del potenziale di riposo e per la trasmissione dei segnali nervosi.

I canali del cloro possono essere classificati in diverse categorie, a seconda delle loro caratteristiche strutturali e funzionali. Alcuni canali del cloro sono sempre aperti, mentre altri si aprono o chiudono in risposta a stimoli specifici. Inoltre, alcuni canali del cloro sono sensibili al cloruro di glicina, un neurotrasmettitore importante nel sistema nervoso centrale, mentre altri sono insensibili a questo neurotrasmettitore.

Le mutazioni nei geni che codificano per i canali del cloro possono causare diverse patologie, tra cui l'epilessia, la miotonia congenita e alcune forme di paralisi periodica. Questi disturbi sono dovuti a un malfunzionamento dei canali del cloro che porta a una disregolazione del potenziale di riposo o alla mancata trasmissione dei segnali nervosi.

Gli inquinanti dell'aria in ambiente di lavoro sono agenti chimici, fisici o biologici presenti nell'atmosfera di un luogo di lavoro che possono causare effetti negativi sulla salute e sul benessere dei lavoratori. Questi inquinanti possono derivare da varie fonti, come processi industriali, macchinari, attività di costruzione, fumi di saldatura, polveri, gas di scarico dei veicoli e molto altro ancora.

L'esposizione a tali inquinanti può causare una vasta gamma di effetti sulla salute, tra cui malattie respiratorie, allergie, irritazioni degli occhi, della pelle e delle vie respiratorie, intossicazioni acute o croniche, danni al sistema nervoso e persino tumori.

È importante che i datori di lavoro forniscano un ambiente di lavoro sicuro e salubre, compresa la gestione dei rischi associati agli inquinanti dell'aria. Ciò può comportare l'adozione di misure di controllo delle emissioni, la ventilazione adeguata, l'uso di dispositivi di protezione individuale (DPI) e la formazione dei lavoratori sui rischi associati agli inquinanti dell'aria.

La valutazione dei rischi per la sicurezza e la salute sul luogo di lavoro è un processo sistematico che consente di identificare, valutare e gestire i rischi presenti nell'ambiente di lavoro, compresi quelli associati agli inquinanti dell'aria. Tale valutazione dovrebbe essere condotta da personale qualificato e competente, tenendo conto delle specifiche caratteristiche del luogo di lavoro e delle attività svolte al suo interno.

La povidone, nota anche come PVP o polivinilpirrolidone, è un composto sintetico utilizzato principalmente come agente legante e disperdente in farmaci e cosmetici. Nella medicina, la forma più comunemente usata è la povidone iodata (PVP-I), che è una combinazione di povidone con molecole di iodio. Questa combinazione viene utilizzata come disinfettante topico per la pelle e le mucose prima di interventi chirurgici, iniezioni o procedure mediche invasive.

La povidone iodata agisce rilasciando lentamente iodio, che ha proprietà antisettiche e battericide. Questo processo aiuta a ridurre la carica batterica sulla pelle e le mucose, contribuendo a prevenire infezioni durante o dopo procedure mediche.

È importante notare che l'uso di povidone iodata può causare reazioni allergiche in alcune persone, soprattutto se esiste una precedente storia di ipersensibilità all'iodio. Inoltre, la povidone non deve essere ingerita o utilizzata su ferite aperte o ustioni estese, poiché può causare ulteriore danno tissutale e assorbimento sistemico di iodio, che può portare ad effetti avversi.

La microscopia elettronica a scansione (Scanning Electron Microscope - SEM) è una tecnica di microscopia che utilizza un fascio di elettroni per ottenere immagini ad alta risoluzione di superfici di campioni. Il fascio di elettroni viene focalizzato su un'area molto piccola del campione, scansionandolo a step successivi per creare un'immagine dettagliata dell'intera area.

Il SEM può fornire immagini ad altissima risoluzione, con dettagli fino a pochi nanometri, permettendo di visualizzare la morfologia e la topografia della superficie del campione. Inoltre, il SEM può anche essere utilizzato per analisi chimiche elementari dei campioni, attraverso l'utilizzo di spettrometria a dispersione di energia (EDS).

Questa tecnica è ampiamente utilizzata in diversi campi della ricerca scientifica e dell'industria, come la biologia, la fisica, la chimica, la material science, la nanotecnologia e l'elettronica.

L'esposizione occupazionale si riferisce alla esposizione a fattori fisici, chimici, biologici o ergonomici presenti nell'ambiente di lavoro che possono causare effetti avversi sulla salute dei lavoratori. Questi fattori possono includere sostanze chimiche pericolose, radiazioni, rumore, vibrazioni, campi elettromagnetici, agenti biologici come virus e batteri, e fattori ergonomici come posture inconfortevoli o movimenti ripetitivi.

L'esposizione occupazionale può verificarsi attraverso diversi percorsi, come inalazione, contatto cutaneo, ingestione o assorbimento sistemico. L'entità e la durata dell'esposizione possono influenzare il rischio di sviluppare effetti avversi sulla salute, che possono variare da lievi sintomi a malattie gravi o persino letali.

È importante che i datori di lavoro forniscano un ambiente di lavoro sicuro e salutare per i loro dipendenti, compresa la valutazione dei rischi di esposizione occupazionale e l'adozione di misure appropriate per ridurre o eliminare tali rischi. I lavoratori dovrebbero anche essere informati sui rischi di esposizione occupazionale e sulle precauzioni da prendere per proteggersi.

Le Malattie Professionali, note anche come malattie occupazionali, sono condizioni mediche che si sviluppano come conseguenza diretta dell'esposizione a fattori di rischio specifici presenti nell'ambiente di lavoro. Queste malattie sono causate da agenti fisici, chimici o biologici presenti sul posto di lavoro e possono includere, ad esempio, disturbi respiratori dovuti all'inalazione di polveri, fumi o vapori tossici; dermatiti professionali causate dal contatto con sostanze chimiche irritanti; o malattie infettive contratte a causa dell'esposizione a microrganismi patogeni in ambienti sanitari o di ricerca. Per essere classificate come malattia professionale, la condizione deve essere direttamente collegata all'attività lavorativa e non deve essere preesistente al contatto con l'agente causale.

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  • Il cloruro di polivinile è storicamente noto come materiale per i dischi musicali (di vinile, appunto): oggi è usato per tubi, carte di credito e, filato, anche per capi di abbigliamento. (focus.it)
  • Materiale PVC - cloruro di polivinile e l'amido di mais utilizzato è certificato come non geneticamente modificato. (rs-online.com)
  • Il PVC, noto anche come cloruro di polivinile o come policloruro di vinile, è un materiale che può rivelarsi davvero molto valido per la realizzazione di pavimentazioni. (nuovopolofieramilano.it)
  • Un grande punto di forza del PVC corrisponde alla grande resistenza di questo materiale: il cloruro di polivinile sa conservarsi in modo impeccabile nel corso del tempo anche laddove sia sottoposto ad una notevole usura. (nuovopolofieramilano.it)
  • Il cloruro di polivinile (o polivinilcloruro) è il polimero ottenuto dalla polimerizzazione del cloruro di vinile ed è una termoplastica. (corepla.it)
  • Proprio questa caratteristica lo rende particolarmente utile sotto vari punti di vista: la lavorazione per arrivare al PVC prevede che si mescolino etilene e sale sfruttando la polimerizzazione del cloruro di vinile. (berlino2015.it)
  • Cloruro di polivinile (PVC) è una resina plastica popolare e versatile nota per la sua stabilità, durata e resistenza al fuoco. (somewang.com)
  • Polietilene, polipropilene, polietilene tereftalato, cloruro di polivinile e polistirene sono solo alcune delle resine plastiche più comuni, ciascuna con proprietà e usi unici. (somewang.com)
  • Il cordino piatto X-TREME ECO è realizzato in cloruro di polivinile (PVC), con uno spessore di 13 mm e una lunghezza di 10 ml. (decathlon.it)
  • Un modello femminile che ha saputo reinventarsi e attraversare a passo deciso diverse generazioni ed epoche storiche, senza la benché minima increspatura sul volto di porcellana (o meglio cloruro di polivinile, fibra sintetica, elastomero, PBT e vernice a base d'acqua). (listonegiordano.com)
  • il cloruro di polivinile (PVC), utilizzato in molteplici settori grazie alle caratteristiche di rigidità, resistenza agli urti, leggerezza e flessibilità. (filodiritto.com)
  • Cloruro di polivinile , è questo che significa la sigla PVC. (futurainfissi.it)
  • Se l'ecopelle non è esplicitamente indicata come sicura per il laser, le consigliamo di verificare con il produttore che non contenga cloruro di polivinile (PVC), che è dannoso per lei e per la sua macchina laser. (epiloglaser.com)
  • I danesi tassano anche il polistirene espanso sinterizzato (Eps) e il cloruro di polivinile (Pvc), entrambi a circa 2,70 euro al chilo. (agi.it)