'Chromosomal puffs' è un termine desueto utilizzato in citogenetica per descrivere regioni specifiche dei cromosomi che mostrano una condensazione irregolare e un aumento di volume. Questa apparenza particolare era visibile durante la fase della metafase nella divisione cellulare, quando i cromosomi sono altamente condensati e facilmente osservabili al microscopio.
I 'chromosomal puffs' erano considerati come siti di intensa attività genica o trascrizione, poiché si osservavano durante la sintesi delle proteine e dell'RNA. Tuttavia, l'uso di tecniche citogenetiche più avanzate ha reso questo termine obsoleto, in quanto è stato possibile identificare con maggiore precisione le regioni attive dei cromosomi.
Attualmente, il termine 'chromosomal puffs' non viene più utilizzato nella letteratura scientifica e medica moderna. Al suo posto, vengono impiegate tecniche di biologia molecolare più sofisticate, come la citogenetica a banda ad alta risoluzione, l'ibridazione fluorescente in situ (FISH) e la sequenziamento del DNA per studiare le regioni attive dei cromosomi.