Deacetylated chitina, un polisaccaride lineare di deacetylated beta-1,4-D-glucosamine. È usato in idrogel e per il trattamento.
Polisaccaride lineare di beta-1- > 4 unità di ACETYLGLUCOSAMINE collegati. E 'la seconda piu' abbondante biopolimero sulla Terra, trovato soprattutto alla sua e funghi. Quando deacetylated si chiama chitosano.
Forme che attivi sono incorporata per migliorare la consegna e l ’ efficacia di droga. Droga drug-delivery portatori sono utilizzate in sistemi come la tecnologia a rilascio controllato di prolungare le azioni del farmaco in vivo, diminuire il metabolismo dei farmaci, e riduca tossicità da farmaco. Portatori possono essere utilizzati anche nei disegni di aumentare l ’ efficacia di droga ai bersagli di azioni farmacologiche. Liposomi microsfere di albumina, solubile polimeri sintetici, il DNA dei complessi, protein-drug coniugati e portaerei eritrociti tra gli altri hanno impiegato come farmaco biodegradabile.
Nanometer-sized particelle nanometrica in tre dimensioni e includono nanocrystaline materiali; NANOCAPSULES; metallo nanoparticelle; DENDRIMERS e punti quantistica l'uso dell'nanoparticelle includono droga DELIVERY TITOLI e cancro il bersaglio e una risonanza.
Relative alle dimensioni di solidi.
Quindici Aldehydic tetrahydroxy acidi ottenuti dall ’ ossidazione di esose zuccheri, ossia l ’ acido glucuronico, galacturonic acido, ecc. Storicamente, il nome era stata offerta alla hexuronic acido ascorbico.
Uno zucchero acido formato dall ’ ossidazione di C-6 carbonio di GLUCOSIO, oltre a essere la chiave del intermedi uronic acido via, l ’ acido glucuronico partecipa anche la disintossicazione di alcune droghe e tossine da coniugazione con loro per formare glucuronidi.
Materiale sintetico o naturale, a parte le droghe, che vengono usati per sostituire o riparare i tessuti corporei o funzione corporale.
A che fare con la composizione chimica e la preparazione di agenti che azioni farmacologico o al solo uso diagnostico.
Sali di alginic acido che vengono estratti da alghe marine per essere usati come materiale assorbente e impronte dentali per i vestiti.
Olmio. Un elemento delle terre rare famiglia di metalli. Ha il simbolo Ho atomico, numero atomico 67 e il peso atomico 164.93.
Una tecnica spettroscopica in cui una gamma di lunghezze d'onda si presenta in associazione con un interferometro e lo spettro è matematicamente ricavate dal modello così ottenuta.
Sistemi per la consegna di droga a bersagli di azioni farmacologiche. Tecnologie utilizzate del farmaco comprendono quelle riguardanti la preparazione, la via di somministrazione, sito di mira, il metabolismo, e tossicità.
Dosaggi di un farmaco che agisce in un periodo di tempo da processi a rilascio controllato o tecnologia.
La preparazione, mescolare e assemblando dalle droghe. (Dalla Remington, The Science e pratica di farmacia, 19 Ed, p1814)
Nanometer-sized, vuota, spherically-shaped oggetti che racchiudono puo 'essere usato in piccole quantità di prodotti farmaceutici, enzimi, o altri catalizzatori (glossary of Biotecnologia e la nanobiotecnologia, 4th Ed).
Piccolo uniformly-sized particelle sferiche, di dimensioni micrometri frequentemente o a vari etichettata con radioisotopi reagenti di piastrine o dei pennarelli.
L 'applicazione di scienza o tecnologia alla farmacia e l'industria farmaceutica, include metodi, tecniche e strumenti nella produzione, preparazione, aggravando, amministrandola, primario, e conservazione di farmaci e altre preparazioni usato nella diagnostica e determinanti procedure, e nel trattamento dei pazienti.
Lavora con informazioni articoli su argomenti in ogni campo della conoscenza, di solito organizzate in ordine alfabetico, o un lavoro simile limitata ad un particolare campo o soggetto. (Dal ALA glossary of Library and Information Science, 1983)
Il processo che spontaneamente arresti il flusso di sangue dai vasi che trasportano il sangue sotto pressione. Tutto è compiuto tramite contrazione dei vasi sanguigni, l ’ adesione e dell 'aggregazione di formato elementi del sangue (ad es. Il rapporto tra eritrociti AGGREGAZIONE), e il processo di coagulazione del sangue.
Biblioteca nazionale della medicina a servizio del personale sanitario e dei consumatori rimanda informazioni dettagliate dall'Istituto Nazionale della Salute e altre fonti di informazioni su specifici riesaminato malattie e le condizioni.
Capelli strigliarlo, tamponi e di modificare l ’ applicazione topica di prodotti per capelli, solitamente umana e includono lo spray, schiarisce, lavato, shampoo, balsamo, nutrienti lozioni, ecc.
Glicoproteina plasma coagulato dal complesso trombina dimer, composto da tre paia di catene non identici glucosio-dipendente (alfa, beta, gamma) tenuti insieme da legami disolfuro. Fibrinogeno sol-gel coagulazione e 'un cambio di accordi molecolari complesse: Mentre il fibrinogeno viene accettata dalla trombina per formare i polipeptidi A e B, l'azione di altri enzimi proteolitica dei fibrinogeno diversi prodotti di degradazione.

Il Chitosano è un polisaccaride naturalmente presente nella parete cellulare dei funghi e nei gusci esterni dei crostacei, come granchi e gamberetti. È ottenuto dal processo di deacetilazione del chitina, che è il secondo polimero più abbondante dopo la cellulosa nella natura.

Il Chitosano ha diverse applicazioni in campo medico ed è stato studiato per i suoi potenziali effetti benefici sulla salute umana. Alcune delle sue proprietà note includono:

1. Proprietà antimicrobiche: il Chitosano ha mostrato attività antibatterica, antifungina e antivirale contro una varietà di microrganismi patogeni.
2. Proprietà emostatiche: il Chitosano è stato utilizzato come agente emostatico per controllare le emorragie a causa della sua capacità di formare un gel quando entra in contatto con i fluidi corporei, che può aiutare a sigillare i vasi sanguigni danneggiati.
3. Proprietà cicatrizzanti: il Chitosano è stato studiato per la sua capacità di promuovere la guarigione delle ferite e la rigenerazione dei tessuti, grazie alla sua interazione con le cellule del tessuto connettivo.
4. Proprietà ipocolesterolemizzanti: il Chitosano è stato studiato per la sua capacità di ridurre i livelli di colesterolo nel sangue, che può essere utile per prevenire le malattie cardiovascolari.
5. Proprietà immunomodulanti: il Chitosano ha mostrato attività immunostimolante e immunosoppressiva a seconda della sua composizione chimica, che può essere utile per il trattamento di diverse malattie infiammatorie.

Tuttavia, è importante notare che la maggior parte degli studi sul Chitosano sono stati condotti in vitro o su animali, e ulteriori ricerche sono necessarie per confermare i suoi effetti benefici sulla salute umana.

La chitina è una sostanza organica che si trova in natura, costituita da polimeri di N-acetilglucosamina. Si tratta di un biopolimero simile alla cellulosa e viene sintetizzato da molti organismi viventi, come funghi, crostacei e artropodi.

Nel corpo umano, la chitina non è presente in forma significativa, ma può essere trovata in piccole quantità in alcuni alimenti di origine animale, come i crostacei. Non esiste una definizione medica specifica per "chitina", poiché non svolge un ruolo fisiologico importante nell'organismo umano.

Tuttavia, la chitina ha attirato l'attenzione della ricerca biomedica come possibile materiale per applicazioni mediche e farmaceutiche, come ad esempio nella realizzazione di sistemi di somministrazione di farmaci o nella produzione di impianti biomedici. In questi contesti, la chitina può essere modificata chimicamente per migliorarne le proprietà fisiche e biologiche, come la biocompatibilità e la degradazione controllata.

In farmacologia, un vettore è comunemente definito come un agente che trasporta una determinata sostanza, come un farmaco, ad un bersaglio specifico all'interno dell'organismo. I vettori farmacologici sono quindi veicoli specializzati utilizzati per la consegna di farmaci a siti target specifici all'interno del corpo, con l'obiettivo di migliorare l'efficacia e la sicurezza dei trattamenti farmacologici.

I vettori farmacologici possono essere classificati in diverse categorie, a seconda del loro meccanismo d'azione o della loro composizione chimica. Alcuni esempi di vettori farmacologici includono:

1. Liposomi: piccole vescicole sferiche fatte di fosfolipidi che possono encapsulare farmaci idrofobi e idrofili, proteggendoli dal metabolismo enzimatico e dai sistemi immunitari e facilitandone il trasporto attraverso le membrane cellulari.
2. Nanoparticelle: particelle solide di dimensioni nanometriche che possono essere realizzate con una varietà di materiali, come polimeri, metalli o lipidi, e utilizzate per veicolare farmaci idrofobi e idrofili.
3. Virus vector: virus geneticamente modificati che possono trasportare geni terapeutici all'interno delle cellule bersaglio, con l'obiettivo di esprimere proteine terapeutiche o inibire la produzione di proteine dannose.
4. Peptidi vettori: peptidi sintetici o naturali che possono legare selettivamente recettori o antigeni specifici, facilitando il trasporto di farmaci all'interno delle cellule bersaglio.
5. Monoclonali Anticorpi vettori: anticorpi monoclonali geneticamente modificati che possono legare selettivamente antigeni specifici, facilitando il trasporto di farmaci all'interno delle cellule bersaglio.

Questi vettori possono essere utilizzati per veicolare una varietà di farmaci, come chemioterapici, immunomodulatori, geni terapeutici o vaccini, con l'obiettivo di aumentare la specificità e l'efficacia del trattamento. Tuttavia, è importante notare che i vettori possono anche presentare rischi, come la possibilità di infezione o immunogenicità, e devono essere utilizzati con cautela e sotto stretto controllo medico.

In medicina e scienze biologiche, le nanoparticelle sono particelle microscopiche con dimensioni comprese tra 1 e 100 nanometri (nm) che presentano proprietà uniche dovute alle loro piccole dimensioni. Queste particelle possono essere prodotte da una varietà di sostanze, come metalli, polimeri o ceramici, e sono utilizzate in una vasta gamma di applicazioni biomediche, tra cui la diagnostica, la terapia e l'imaging.

Le nanoparticelle possono interagire con le cellule e i tessuti a livello molecolare, il che può portare a effetti sia positivi che negativi sulla salute. Ad esempio, le nanoparticelle possono essere utilizzate per veicolare farmaci direttamente alle cellule tumorali, riducendo al minimo gli effetti collaterali sui tessuti sani circostanti. Tuttavia, l'esposizione prolungata o ad alti livelli di nanoparticelle può causare infiammazione, danni ai polmoni e altri problemi di salute.

Pertanto, è importante condurre ulteriori ricerche per comprendere meglio i potenziali rischi e benefici delle nanoparticelle in ambito biomedico, nonché sviluppare metodi sicuri ed efficaci per la loro produzione e utilizzo.

La "dimensione delle particelle" è un termine utilizzato nella medicina per descrivere la dimensione fisica o il volume di particelle solide o liquide presenti in un campione o in un ambiente. Nello specifico, nel contesto medico, si fa riferimento spesso alla "dimensione delle particelle" per descrivere le dimensioni delle particelle inalabili nell'aria che possono essere dannose per la salute umana.

Le particelle più piccole (< 10 micrometri o µm) sono chiamate PM10, mentre quelle ancora più piccole (< 2.5 µm) sono denominate PM2.5. Queste particelle fini possono penetrare profondamente nei polmoni e causare problemi respiratori, malattie cardiovascolari e altri effetti negativi sulla salute umana.

La dimensione delle particelle è un fattore importante da considerare nella valutazione dell'esposizione occupazionale e ambientale alle sostanze nocive, poiché le particelle più piccole possono essere più pericolose a causa della loro capacità di penetrare più in profondità nei polmoni.

Non ho trovato alcuna definizione medica per "Acidi Esuronici". È possibile che si tratti di un termine errato o incompleto. Desideri forse cercare "acidi uronici"? Gli acidi uronici sono una classe di carboidrati presenti nelle pareti cellulari dei batteri e nei tessuti animali, dove svolgono un ruolo importante nella struttura e nel metabolismo.

Se avete inteso chiedere qualcos'altro o se ci sono ulteriori informazioni che potrei fornirvi riguardo agli acidi uronici, non esitate a chiedermelo. Sarò lieto di assistervi.

L'acido glucuronico è un acido uronico, una forma oxidized di glucide, che si presenta naturalmente nel corpo umano. Esso è prodotto dal glucosio attraverso il processo di ossidazione e svolge un ruolo importante nella detossificazione del fegato.

L'acido glucuronico si lega a diverse sostanze tossiche, farmaci e ormoni nel fegato per formare i glucuronidi, che sono poi escreti nelle urine o nelle feci. Questo processo di coniugazione con l'acido glucuronico aiuta ad eliminare le sostanze indesiderate e nocive dal corpo, riducendo la loro tossicità e facilitandone l'escrezione.

L'acido glucuronico è anche un componente importante della membrana cellulare e del tessuto connettivo, dove svolge un ruolo strutturale. Inoltre, è coinvolto nella sintesi di importanti molecole come l'acido ialuronico, che è un componente chiave del liquido sinoviale nelle articolazioni e della matrice extracellulare dei tessuti connettivi.

In sintesi, l'acido glucuronico è una sostanza importante che svolge un ruolo cruciale nella detossificazione del fegato, nella struttura cellulare e nella sintesi di importanti molecole nel corpo umano.

La biocompatibilità è la capacità di un materiale di esistere in contatto con i tessuti viventi, le cellule del corpo e i fluidi biologici, senza causare alcun danno, reazione avversa o tossicità. Pertanto, i materiali biocompatibili sono quelli che vengono accettati dal corpo umano senza suscitare una risposta immunitaria dannosa o altri effetti avversi.

Questi materiali sono spesso utilizzati nella produzione di dispositivi medici e impianti, come protesi articolari, viti ortopediche, stent coronarici e cateteri. Possono anche essere utilizzati nei cosmetici, nelle lenti a contatto e in altri prodotti che entrano in contatto con la pelle o i tessuti del corpo.

I materiali biocompatibili devono soddisfare determinati criteri per essere considerati sicuri ed efficaci per l'uso clinico. Questi includono:

1. Bassa tossicità: il materiale non deve rilasciare sostanze nocive o dannose nel corpo.
2. Bioinertzza o bioattività: il materiale può essere inerte e non interagire con i tessuti circostanti, oppure può essere progettato per interagire specificamente con i tessuti per promuoverne la guarigione o l'integrazione.
3. Stabilità chimica e fisica: il materiale deve mantenere le sue proprietà chimiche e fisiche nel tempo, senza deteriorarsi o subire cambiamenti che possano influenzare negativamente la sua biocompatibilità.
4. Durata e resistenza: il materiale deve essere abbastanza resistente da resistere alle sollecitazioni meccaniche a cui è sottoposto durante l'uso, ma allo stesso tempo deve consentire una facile rimozione se necessario.
5. Sterilizzabilità: il materiale deve essere in grado di essere sterilizzato senza perdere le sue proprietà biocompatibili.

Per garantire la sicurezza ed efficacia dei dispositivi medici, è fondamentale testare e valutare la loro biocompatibilità secondo gli standard internazionali, come ad esempio l'ISO 10993 "Biological evaluation of medical devices". Questo insieme di norme fornisce una guida per la valutazione della sicurezza biologica dei dispositivi medici e include test specifici per determinare la citotossicità, irritazione, sensibilizzazione, genotossicità, cancerogenicità e tossicità sistemica.

In conclusione, la biocompatibilità è un fattore critico nella progettazione e produzione di dispositivi medici sicuri ed efficaci. Una corretta valutazione della biocompatibilità richiede una comprensione approfondita delle proprietà del materiale, nonché la conoscenza degli standard e dei regolamenti applicabili. Affidarsi a un partner esperto nella consulenza e nei test di biocompatibilità può garantire la conformità ai requisiti normativi e contribuire al successo del prodotto sul mercato.

La chimica farmaceutica è una disciplina scientifica che si occupa dello studio, della sintesi e dell'analisi dei composti chimici con attività biologica, noti come farmaci. Essa combina principi di chimica organica, farmacologia, fisiologia e medicina per comprendere la struttura, l'attività e il meccanismo d'azione dei farmaci.

Gli studiosi della chimica farmaceutica sintetizzano nuovi composti chimici con proprietà terapeutiche desiderate, ne determinano la struttura chimica e ne valutano l'attività biologica attraverso test di laboratorio e studi clinici. Questa disciplina è fondamentale per lo sviluppo di nuovi farmaci e per il miglioramento dei farmaci esistenti, al fine di ottimizzarne l'efficacia, la sicurezza e la tollerabilità.

La chimica farmaceutica comprende anche lo studio della farmacocinetica, che riguarda la comprensione del modo in cui un farmaco viene assorbito, distribuito, metabolizzato e eliminato dall'organismo, nonché la farmacodinamica, che si occupa dell'interazione tra il farmaco e il bersaglio biologico a livello molecolare.

In sintesi, la chimica farmaceutica è una disciplina interdisciplinare che mira a comprendere e a migliorare la progettazione, lo sviluppo e l'uso di farmaci efficaci e sicuri per il trattamento delle malattie umane.

Gli alginati sono polisaccaridi naturali derivati dalle alghe marine. Essi sono costituiti da blocchi ripetuti di unità di acido alginico, un polimero di molecole di Mannuronato (M) e Guluronato (G).

Nella medicina, gli alginati sono spesso utilizzati nella formulazione di dispositivi medici come i cateteri e i cerotti, a causa delle loro proprietà uniche di gelificazione in ambienti acquosi. Quando entra in contatto con liquidi corporei, l'alginato forma un gel che può aiutare ad assorbire l'eccesso di fluido e prevenire l'irritazione della pelle o delle mucose.

Inoltre, gli alginati sono anche utilizzati nella terapia sostitutiva dei tessuti, come nel caso di membrane per rigenerazione ossea o di innesti cutanei, grazie alla loro capacità di formare un gel poroso che può fungere da supporto per la crescita di nuovi tessuti.

Gli alginati possono anche essere utilizzati come agenti di carico in alcuni farmaci orali, a causa della loro capacità di gonfiarsi e rilasciare gradualmente il farmaco nel tratto gastrointestinale. Tuttavia, l'uso degli alginati in questo contesto è ancora oggetto di studio e non è ancora stato completamente approvato dalla FDA.

L'olmio, noto anche come olmo tubulare, è un piccolo organo a forma di bastoncino situato nella parte posteriore del labirinto membranoso dell'orecchio interno dei mammiferi. Svolge un ruolo importante nel sistema vestibolare, che controlla l'equilibrio e la posizione spaziale del corpo.

L'olmio è costituito da due parti: il cristallino e il maculo. Il cristallino è una massa gelatinosa composta da proteine e carboidrati, mentre il maculo è un ammasso di cellule sensoriali che rilevano la posizione e il movimento del corpo.

Le cellule ciliate all'interno del maculo sono sensibili ai movimenti della testa e inviano segnali al cervello attraverso il nervo vestibolare. Questi segnali vengono quindi utilizzati dal cervello per mantenere l'equilibrio e la stabilità durante i movimenti del corpo.

L'olmio può essere danneggiato da diversi fattori, come l'esposizione a rumori forti, infezioni dell'orecchio interno o effetti collaterali di alcuni farmaci. Il danno all'olmio può causare vertigini, instabilità e altri sintomi associati al disturbo dell'equilibrio.

La Spettroscopia Infrarossa a Trasformata di Fourier (FTIR) è una tecnica spettroscopica che utilizza la trasformata di Fourier per convertire un segnale di ampiezza variabile nel tempo in un segnale di ampiezza costante nel dominio della frequenza. Nella spettroscopia FTIR, un fascio di luce infrarossa viene fatto passare attraverso un campione e la luce assorbita dal campione viene misurata come funzione della frequenza. Questo produce uno spettro di assorbimento che può essere utilizzato per identificare i gruppi funzionali presenti nel campione e fornire informazioni sulla sua struttura chimica e composizione.

La tecnica FTIR è nota per la sua elevata velocità, alta risoluzione e accuratezza, ed è ampiamente utilizzata in diversi campi della ricerca scientifica e dell'industria, come ad esempio nella chimica analitica, nella biologia molecolare, nella farmaceutica, nei polimeri e nelle scienze dei materiali.

I sistemi di somministrazione farmacologica si riferiscono a diversi metodi e dispositivi utilizzati per veicolare, distribuire e consegnare un farmaco al sito d'azione desiderato all'interno del corpo umano. L'obiettivo principale di questi sistemi è quello di ottimizzare l'efficacia terapeutica del farmaco, minimizzando al contempo gli effetti avversi indesiderati e migliorando la compliance del paziente.

Esistono diversi tipi di sistemi di somministrazione farmacologica, tra cui:

1. Via orale (per os): il farmaco viene assunto per via orale sotto forma di compresse, capsule, soluzioni o sospensioni e viene assorbito a livello gastrointestinale prima di entrare nel circolo sistemico.
2. Via parenterale: il farmaco viene somministrato direttamente nel flusso sanguigno attraverso iniezioni intramuscolari, sottocutanee o endovenose. Questo metodo garantisce una biodisponibilità più elevata e un'insorgenza d'azione più rapida rispetto ad altri metodi di somministrazione.
3. Via transdermica: il farmaco viene assorbito attraverso la pelle utilizzando cerotti, gel o creme contenenti il principio attivo desiderato. Questo metodo è particolarmente utile per l'amministrazione di farmaci a rilascio prolungato e per trattare condizioni locali come dolori articolari o muscolari.
4. Via respiratoria: il farmaco viene somministrato sotto forma di aerosol, spray o polvere secca ed è assorbito attraverso le vie respiratorie. Questo metodo è comunemente utilizzato per trattare disturbi polmonari come l'asma e la broncopneumopatia cronica ostruttiva (BPCO).
5. Via orale: il farmaco viene assunto per via orale sotto forma di compresse, capsule, soluzioni o sospensioni. Questo metodo è uno dei più comuni e convenienti, ma la biodisponibilità può essere influenzata da fattori come l'assorbimento gastrointestinale e il metabolismo epatico.
6. Via oftalmica: il farmaco viene instillato direttamente nell'occhio sotto forma di colliri o unguenti. Questo metodo è utilizzato per trattare condizioni oculari come congiuntiviti, cheratiti e glaucomi.
7. Via vaginale: il farmaco viene inserito direttamente nella vagina sotto forma di creme, ovuli o supposte. Questo metodo è comunemente utilizzato per trattare infezioni vaginali e altri disturbi ginecologici.
8. Via rettale: il farmaco viene somministrato sotto forma di supposte o enema. Questo metodo è utilizzato per bypassare la digestione e l'assorbimento gastrointestinale, aumentando la biodisponibilità del farmaco.

Le Preparazioni ad Azione Ritardata sono farmaci o medicinali progettati per modificare la velocità con cui vengono assorbiti, distribuiti, metabolizzati o eliminati dal corpo, al fine di controllare la durata e l'intensità dell'effetto terapeutico desiderato. Queste formulazioni sono specificamente progettate per rilasciare il farmaco in modo graduale nel tempo, consentendo una concentrazione plasmatica costante e mantenuta più a lungo, riducendo così la frequenza delle dosi e migliorando l'aderenza alla terapia.

Le Preparazioni ad Azione Ritardata possono essere classificate in diverse categorie, a seconda del meccanismo di rilascio ritardato:

1. Matrici polimeriche: Il farmaco è incorporato all'interno di una matrice polimerica insolubile o poco solubile che si dissolve lentamente nel tratto gastrointestinale, permettendo il rilascio graduale del farmaco.
2. Membrane semipermeabili: Il farmaco è contenuto all'interno di un sistema a capsula o sfera rivestito con una membrana semipermeabile che consente il passaggio dell'acqua ma non del farmaco, generando così una pressione osmotica che spinge il farmaco fuori dal sistema in modo controllato.
3. Micro e nanoparticelle: Il farmaco è incorporato all'interno di particelle micro o nanometriche, che possono essere rivestite con materiali idrofobi o idrofili per modulare la velocità di rilascio.
4. Liposomi: Il farmaco è incorporato all'interno di vescicole lipidiche, che possono fondersi con le membrane cellulari e rilasciare il farmaco all'interno della cellula bersaglio.
5. Ionici o covalenti: Il farmaco è legato chimicamente a un polimero o a un altro farmaco, che si dissocia lentamente nel tratto gastrointestinale rilasciando il farmaco attivo.

Questi sistemi di rilascio controllato possono essere utilizzati per migliorare la biodisponibilità del farmaco, ridurre la frequenza delle dosi, minimizzare gli effetti avversi e aumentare l'aderenza terapeutica. Tuttavia, è importante considerare che la formulazione di un sistema di rilascio controllato può influenzare notevolmente le proprietà farmacocinetiche del farmaco, pertanto è necessario condurre studi preclinici e clinici approfonditi per valutarne l'efficacia e la sicurezza.

In termini medici, una "composizione farmacologica" si riferisce alla miscela e all'arrangiamento specifici dei diversi componenti che formano un farmaco o una preparazione medicinale. Questa composizione include normalmente:

1. Il principio attivo (o gli ingredienti attivi): sostanze chimiche responsabili dell'effetto terapeutico desiderato del farmaco. Possono esserci uno o più principi attivi in una singola formulazione, a seconda della sua indicazione e uso previsto.

2. Eccipienti: sostanze chimiche inattive che servono come veicolo per il principio attivo. Gli eccipienti possono includere sostanze come coloranti, aromatizzanti, conservanti, stabilizzatori, solventi o diluenti. Questi ingredienti aiutano a mantenere la stabilità del farmaco, ne facilitano l'assunzione e/o ne proteggono la qualità durante il periodo di validità.

La composizione farmacologica di un farmaco è fondamentale per garantire la sua efficacia, sicurezza ed efficienza. Viene determinata attraverso rigorosi studi e ricerche scientifiche, comprese le prove cliniche controllate, prima che il farmaco venga immesso sul mercato. La conoscenza della composizione farmacologica di un farmaco è importante anche per i professionisti sanitari al fine di prescrivere e somministrare correttamente il trattamento, nonché per i pazienti che devono essere consapevoli degli eventuali effetti avversi o precauzioni associate all'assunzione del farmaco.

In campo medico e farmaceutico, le nanocapsule sono microscopiche particelle sferiche che racchiudono al loro interno un farmaco o una sostanza attiva. Le dimensioni delle nanocapsule variano generalmente tra i 10 e i 1000 nanometri di diametro.

Le nanocapsule sono costituite da un guscio esterno, detto "shell", che può essere realizzato con diversi materiali, come polimeri, lipidi o proteine. Questo guscio serve a proteggere il farmaco dall'ambiente esterno e a garantirne la stabilità durante il trasporto.

La nanocapsula può rilasciare gradualmente il farmaco nel tempo o in risposta a specifici stimoli, come il pH o la temperatura corporea. Questa caratteristica rende le nanocapsule particolarmente utili per la somministrazione di farmaci che richiedono un rilascio controllato o mirato in una determinata area del corpo.

Le nanocapsule possono essere utilizzate anche per migliorare la biodisponibilità dei farmaci, cioè la loro capacità di raggiungere il sito d'azione nel corpo dopo l'assunzione. Grazie alle loro dimensioni ridotte, le nanocapsule possono infatti attraversare facilmente le barriere biologiche e penetrare in profondità nei tessuti.

In sintesi, le nanocapsule sono microscopiche particelle utilizzate per il trasporto e la somministrazione di farmaci o sostanze attive, con l'obiettivo di migliorarne l'efficacia e ridurne gli effetti collaterali.

In medicina, microsfera si riferisce a piccole particelle sferiche che vengono utilizzate in diversi campi terapeutici e diagnostici. Le microsfere possono essere realizzate con una varietà di materiali, tra cui polimeri biocompatibili, vetro o metalli.

Nella terapia cellulare e rigenerativa, le microsfere possono essere utilizzate come vettori per il rilascio controllato di farmaci, fattori di crescita o cellule staminali. Queste microsfere possono essere progettate per degradarsi nel tempo, rilasciando gradualmente il loro carico terapeutico all'interno del corpo.

Nell'imaging medico, le microsfere possono essere impregnate con sostanze radioattive o fluorescenti per essere utilizzate come agenti di contrasto in procedure di imaging come tomografia computerizzata (TC), risonanza magnetica (RM) o fluoroscopia.

In sintesi, le microsfere sono piccole particelle sferiche utilizzate in diversi campi medici per la somministrazione controllata di farmaci, fattori di crescita o cellule staminali, nonché come agenti di contrasto negli esami di imaging.

La tecnologia farmaceutica è una scienza interdisciplinare che si occupa della ricerca, sviluppo, produzione e controllo dei farmaci solidi, liquidi e semisolidi. Comprende la formulazione, la fabbricazione, l'imballaggio, il controllo della qualità e la distribuzione di farmaci destinati alla somministrazione umana o veterinaria.

La tecnologia farmaceutica si basa sulla conoscenza delle proprietà fisiche e chimiche dei principi attivi e degli eccipienti utilizzati nella formulazione del farmaco, nonché sulla comprensione dei processi di fabbricazione e della loro influenza sulla qualità finale del prodotto. Gli obiettivi principali della tecnologia farmaceutica sono garantire la sicurezza, l'efficacia e la stabilità del farmaco, nonché facilitarne la somministrazione e migliorarne l'accettabilità da parte dei pazienti.

La tecnologia farmaceutica è una disciplina essenziale nella produzione di farmaci e svolge un ruolo cruciale nel garantire la qualità, l'affidabilità e la sicurezza dei prodotti farmaceutici. I professionisti della tecnologia farmaceutica lavorano a stretto contatto con altri scienziati e ingegneri, come chimici, biologi, farmacologi e ingegneri chimici, per sviluppare e produrre farmaci innovativi e sicuri.

"Encyclopedias as Topic" non è una definizione medica. È in realtà una categoria o un argomento utilizzato nella classificazione dei termini medici all'interno della Medical Subject Headings (MeSH), una biblioteca di controllo dell'vocabolario controllato utilizzata per l'indicizzazione dei documenti biomedici.

La categoria "Encyclopedias as Topic" include tutte le enciclopedie e i lavori simili che trattano argomenti medici o sanitari. Questa categoria può contenere voci come enciclopedie mediche generali, enciclopedie di specialità mediche specifiche, enciclopedie di farmacologia, enciclopedie di patologie e così via.

In sintesi, "Encyclopedias as Topic" è una categoria che raccoglie diverse opere di consultazione che forniscono informazioni complete e generali su argomenti medici o sanitari.

L'emostasi è un processo fisiologico complesso che include una serie di meccanismi di regolazione per prevenire la perdita eccessiva di sangue a seguito di lesioni dei vasi sanguigni. Si compone di due principali sistemi: l'emostasi primaria o cellulare e l'emostasi secondaria o coagulativa.

L'emostasi primaria implica la vasocostrizione (restringimento) dei vasi sanguigni danneggiati, la formazione di un aggregato piastrinico (tappo piastrinico) e la secrezione di sostanze chimiche che attivano il sistema di coagulazione del sangue.

L'emostasi secondaria comporta una serie di reazioni a catena che portano alla conversione della protrombina in trombina e quindi alla formazione di un coagulo di fibrina intorno all'aggregato piastrinico, il quale stabilizza il tappo emostatico. Successivamente, i meccanismi di riassorbimento del coagulo e di riparazione dei tessuti vengono attivati per ripristinare la normale funzionalità del vaso sanguigno.

L'emostasi è un equilibrio delicato tra la promozione della coagulazione e l'inibizione della formazione di coaguli indesiderati, nota come trombosi. Vari fattori, come le condizioni mediche, i farmaci e le anomalie genetiche, possono influenzare questo equilibrio e portare a disturbi emorragici o trombotici.

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In termini medici, i "prodotti per capelli" si riferiscono a una vasta gamma di cosmetici e trattamenti topici utilizzati per prendersi cura dei capelli, mantenerne la salute e migliorarne l'aspetto estetico. Questi prodotti possono contenere una varietà di ingredienti, tra cui:

1. Condizionatori: sostanze che aiutano a districare i capelli, ridurre l'effetto crespo e aumentare la lucentezza. Possono essere acquosi o grassi e possono contenere ingredienti idratanti come glicerina, pantenolo o olio di jojoba.
2. Shampoo: detergenti delicati che aiutano a pulire i capelli rimuovendo lo sporco, l'olio e i residui di altri prodotti per capelli. Di solito contengono tensioattivi come sodio lauril solfato o sodio laureth solfato.
3. Balsami: simili ai condizionatori, ma più leggeri e meno unti. Aiutano a districare i capelli, ridurre l'effetto crespo e aumentare la lucentezza senza appesantirli.
4. Maschere per capelli: trattamenti intensivi che vengono applicati sui capelli umidi o asciutti per un periodo di tempo prolungato (da 10 a 30 minuti). Contengono ingredienti nutrienti come proteine, vitamine, oli essenziali e estratti vegetali.
5. Spray per capelli: prodotti leggeri che vengono spruzzati sui capelli asciutti o umidi per fornire idratazione, protezione dai raggi UV, volume o fissaggio. Possono contenere ingredienti come alcol, acqua e polimeri.
6. Smalti per capelli: coloranti temporanei o permanenti che vengono utilizzati per cambiare il colore dei capelli. Contengono sostanze chimiche aggressive come ammoniaca, perossido di idrogeno e parabeni.
7. Integratori per capelli: integratori alimentari che contengono vitamine, minerali e altri nutrienti essenziali per la crescita e la salute dei capelli. Possono contenere biotina, vitamina C, ferro, zinco e acidi grassi omega-3.
8. Strumenti per lo styling: piastre per capelli, arricciacapelli, phon e spazzole termiche che vengono utilizzati per modellare i capelli in base alle preferenze personali. Possono contenere materiali come ceramica, titanio o tormalina.
9. Prodotti per la cura dei capelli: shampoo, balsami e maschere che vengono utilizzati per mantenere la pulizia e la salute dei capelli. Possono contenere ingredienti come siliconi, parabeni, solfati e fragranze sintetiche.
10. Prodotti naturali: oli essenziali, burri vegetali, estratti di erbe e altri prodotti naturali che vengono utilizzati per prendersi cura dei capelli in modo naturale e sostenibile. Possono contenere ingredienti come olio di cocco, olio di argan, aloe vera e camomilla.

Il fibrinogeno è una proteina plasmatica solubile, sintetizzata dal fegato, che svolge un ruolo cruciale nella coagulazione del sangue. Ha una concentrazione normale nel plasma sanguigno di circa 2-4 grammi per litro.

Quando si verifica un danno ai vasi sanguigni, il fibrinogeno viene convertito in fibrina attraverso l'azione della trombina, una proteasi della coagulazione. La fibrina forma fibre insolubili che si intrecciano per formare un coagulo solido, bloccando così l'emorragia e facilitando la riparazione del vaso sanguigno danneggiato.

Il fibrinogeno svolge anche altre funzioni importanti nel nostro organismo, come il trasporto di cellule e molecole, la regolazione dell'infiammazione e la promozione della proliferazione cellulare.

Un basso livello di fibrinogeno può aumentare il rischio di emorragie, mentre alti livelli possono essere associati a un maggior rischio di trombosi e malattie cardiovascolari.

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