Neuroglial cellule del sistema nervoso periferico che formano la guaina mielinica isolante di assoni.
Un nervo che origina nel midollo spinale sacrale lombari e di S3 (stadi larvali L4) e forniture di innervazione sensoria e motoria l'estremità inferiore. Il nervo sciatico. Ecco la continuazione del plesso sacrale e 'il nervo piu' grande del corpo. Ha due elementi principali, il coraggio e il nervo tibiale, coraggio.
La guaina che circonda assoni lipid-rich in entrambi i CENTRALE nervoso S e sistema nervoso periferico. La guaina mielinica è un isolante elettrico e consente di energia piu 'veloce e piu' efficiente conduzione degli impulsi. La forma e 'formato da delle membrane cellulari di cellule gliali (Schwann ematiche periferiche e OLIGODENDROGLIA nel sistema nervoso centrale). Un peggioramento della fibrosi guaina in DISEASES è un problema clinico molto serio.
I nervi al di fuori del cervello e del midollo spinale, incluso il involontario, cranio, e nervi spinali. Dei nervi periferici contengono non-neuronal e del tessuto connettivo nonché assoni. Il tessuto connettivo strati includono, dall'esterno all'interno, la, la epineurium perineurium, e la endoneurium.
Fibre nervose che sono in grado di rapidamente conducendo impulsi neurone cella lontano dal corpo.
RINNOVO o riparazione fisiologici di tessuto nervoso.
Una prima risposta in termini di crescita di trascrizione che controlla la formazione della guaina mielinica intorno periferico assoni da Schwann. EGR2 ematiche mutazioni nella trascrizione sono stati associati con lei, ereditari E SENSORY neuropatie come la malattia.
Una proteina che rappresenta il più della metà del sistema nervoso periferico la mielina dominio extracellulare questa proteina è ritenuto coinvolto in interazioni adesivo e quindi tenga la mielina membrana compatto, può comportarsi come una molecola di adesione homophilic attraverso un ’ interazione con il suo dominio extracellulare. (Da J Cell Biol 1994; 126 1089-97) (4):
Degenerazione del nervo distale assone seguenti aspetti di una lesione al cellulare parte prossimale del corpo o degli assoni. Il processo è caratterizzata da frammentazione del assone e la guaina mielinica.
Un tumore benigno, sintetizzato impresa risultante da proliferazione di Schwann e fibroblasti. Che include porzioni di fibre nervose. I tumori o periferico di solito si sviluppano dei nervi facciali e sono una caratteristica centrale di neurofibromatosi 1, dove possono verificarsi intracranially o coinvolgere. Caratteristiche patologico fusiforme coinvolto ingrossamento del fegato. L'esame al microscopio rivela un cellulare e con nuclei allungate basata sui fili di fibra. (Da Adams et al., i Principi di Neurologia, Ed, sesto p1016)
Un fattore della trascrizione octamer che gioca un ruolo importante nel piano di sviluppo la guaina mielinica Schwann ematiche.
Un peptide fattore originariamente identificata dal suo capacità di stimolare la fosforilazione la erbB-2 (recettore Erb-2). E 'un ligando per i erbB-3 (recettore Erb-3) e il recettore dell ’ erbB-4 variante forme di NEUREGULIN-1 si splicing alternativo della sua mRNA.
Gangli sensoriale lungo la spina dorsale radici nella colonna vertebrale. Il midollo spinale sono pseudounipolar ganglioni. La filiale principale bifurcates mandando un processo per portare l'informazione sensoriale periferica della periferia e un Central Branch quali relà ¨ questa informazione al midollo spinale o il cervello.
Proteine MYELIN-specific strutturali o regolamentare che giocano un ruolo nella genesi e il mantenimento del lamellari guaina mielinica struttura.
Il sistema nervoso al di fuori del cervello e del midollo spinale. Il sistema nervoso periferico e autonomi e somatici divisioni. Il sistema nervoso autonomo include la forma, sistema parasimpatico e comprensiva suddivisioni. Il sistema nervoso somatico include il livello cerebrale e spinale nervi e i gangli e i recettori sensoriale periferica.
Equidistanti vuoti nella guaina mielinica of peripheral assoni. Ranvier 'nodi permettere conduzione saltatory, saltando di impulsi da nodo all'energia che e' piu 'veloce e più favorevoli del conduzione continua.
Un neoplasma generato dal Schwann. Del cranio, e i nervi. Autonomica periferico clinicamente, questi tumori possono presentarsi con neuropatia al cranio, o dei tessuti molli massa, lesione intracranica, o con la compressione spinale a livello istologico, questi tumori sono incapsulati, altamente vascolare e composta da una struttura omogenea fusiform-shaped bifasica cellule che possono avere palisaded aspetto. (Dal DeVita Jr et al., Cancer: Principi e pratica di oncologia, Ed, pp964-5) 5
Una famiglia di peptidi originarie come fattori che stimolano la fosforilazione della erbB-2 recettori recettore Erb-2) variante diverse forme di NEUREGULINS verificarsi a causa di splicing alternativo della loro mRNAs NEUREGULINS. Inclusi i prodotti dal 3 geni (NGR1; NGR2 e NGR3).
Malattia o danneggiare aventi per oggetto le RICOSTRUZIONE sciatico, che divide il nervo tibiale RICOSTRUZIONE e RICOSTRUZIONE (vedere anche il nervo tibiale neuropatie e neuropatia). Le manifestazioni cliniche possono includere dolore localizzato la sciatica o all'anca... PARALYSIS posteriore o paresi dei muscoli e ai muscoli innervated dal nervo tibiale e i nervi, e che coinvolgono la laterale e posteriore posteriore e laterale della coscia e pianta del piede. Il nervo sciatico possono essere influenzate dai traumi; ischemia; collagene DISEASES; e altre malattie. (Da Adams et al., i Principi di Neurologia, Ed, sesto p1363)
Una classe di fibre nervose definita come la loro struttura, in particolare il nervo fodero accordo. Gli assoni della Myelinated fibre nervose sono completamente avvolta in una guaina mielinica. Sono relativamente ampi e altre fibre varia diametri. Loro conduzione neurale sono piu 'velocemente di quelle del Unmyelinated fibre nervose (RICOSTRUZIONE fibre Nervose Non Mielinate). Myelinated fibre nervose sono presenti in somatici e nervi autonomi.
Propagati in vitro in cellule speciale media favorevoli alla crescita. Colture cellulari sono utilizzati per studiare, sullo sviluppo morphologic, disturbo metabolico e fisiologico processi genetici, tra gli altri.
Trattamento di muscoli e nervi sotto sanguigna come conseguenza di traumi da schiacciamento.
Un fattore identificato nel cervello che influenza la crescita e la differenziazione dei NEUROGLIA. Gloria e ai neuroni maturazione e 'il fattore beta 17-kDa glucosio-dipendente prodotto della GMFB Gene e' la componente principale di maturazione Maturazione Del elemento.
Ferite nervi periferici.
Malattie caratterizzata da perdita o disfunzione della mielina nel sistema nervoso centrale o periferico.
Una proteina presente più abbondantemente nel sistema nervoso. Difetti congeniti o carenza di questa proteina sono associati a sindrome neurofibromatosi 1, Watson, e le mutazioni nel gene. Ehi, neurofibromatosi 1) (influenzi due funzioni: Regulation of ras-GTPase e tumore soppressione.
Una neuropatia ereditaria sensoria e motoria trasmesse piu 'spesso come una malattia autosomica dominante caratteristica e caratterizzato da una progressiva sprecando distale e perdita di riflessi ai muscoli delle gambe (e occasionalmente a carico di braccia). L ’ inizio di solito e' nella seconda alla quarta decade. Questa malattia è stata divisa in due i sottotipi ereditaria sensoria e motoria periferica (HMSN) di tipo I e II. HMSN sono associati con alterazioni dei nervi cifre, conduzione nervosa, non ti vedo ipertrofia caratteristiche HMSN II. (Adams et al., i Principi di Neurologia, Ed, sesto p1343)
Malattie dei nervi periferici, fuori dal cervello e midollo spinale, il che include malattie radici nervose, gangli Del Sistema Nervoso Autonomo plexiglass, nervi, i nervi sensoriali e i nervi.
Una famiglia di altamente acido calcium-binding proteine trovate nell grossa concentrazione nel cervello e ritenuta essere di origine gliali sono inoltre anche trovare in altri organi del corpo. Hanno in comune il tema EF-hand (EF mano motivi) trovato su un numero di calcio. Il nome di questa famiglia deriva dalla proprietà di essere ad un 100% saturato la soluzione di solfato d'ammonio.
Microscopia usando un fascio di elettroni, anziche 'la luce, per visualizzare il campione, permettendo in tal modo molto più grande ingrandimento. Le interazioni di elettroni con campioni sono utilizzato per fornire informazioni sulla struttura fine di quel campione. In TRASMISSIONE microscopia elettronica le reazioni degli elettroni, trasmessi attraverso l'esemplare sono raffigurate SCANNING microscopia elettronica. In un fascio di elettroni non-normal cade in un angolo del campione e l'immagine è desunta dalle reazioni che si verificano in alto sul piano di quell'esemplare.
An abundant proteina citoplasmatica che gioca un ruolo fondamentale nella struttura di multilamellar mielina. Mielina proteina di base si lega ai lati della mielina citosol delle membrane cellulari e causa una forte opposizione aderenza tra le membrane cellulari.
Si riferisce animali nel periodo di tempo subito dopo la nascita.
Topi che trasportano mutante geni disfunzioni neurologiche o anomalie.
Geni soppressore del tumore nel braccio lungo del cromosoma umano 17 nella regione 17q11.2. Mutazione di questi geni può causare neurofibromatosi 1, Watson sindrome, e fui sindrome.
Grande, noncollagenous glicoproteina con proprietà antigeniche. E 'localizzato nella cantina della membrana lucida e le funzioni per legare cellule epiteliali in cantina. Le prove suggeriscono che la proteina svolge un ruolo nel tumore invasione.
La fascia piu 'di citoplasmatica Schwann. Coprendo RICOSTRUZIONE fibre...
Recettori cellulari superficiali che si legano RICOSTRUZIONE LA CRESCITA elemento; (NGF) e una famiglia di NGF-related neurotrophic i fattori che include Neurotrofine, BRAIN-DERIVED Neurotrophic elemento e Ciliary Neurotrophic elemento.
Accoppiato RICOSTRUZIONE fasci di fibre che entrano e escono dagli saldare in ciascun segmento. Le radici nervose ventrale e dorsale si uniscono a formare il segmento misto nervi spinali. Il dottor Sloan, radici sono generalmente afferent costituita dalle proiezioni centrali del gangli della radice dorsale) (cellule sensoriale e ventrale radici sono efferent, comprendente gli assoni di motori e spinale pregangliare fibre autonomica.
La non-neuronal cellule del sistema nervoso. Non solo fornire supporto fisico, ma anche reagire alle lesioni, regolare ionica e la composizione chimica della ambiente extracellulare, partecipare alla BARRIER emato-encefalica e BLOOD-RETINAL BARRIER, forma la mielina isolante di migrazione neuronale, guida durante lo sviluppo, e lo scambio di neuroni. Nevroglia hanno trasmettitore ad alta affinità captazione sistemi, not e transmitter-gated canali ionici e possono rilasciare i trasmettitori, ma il loro ruolo di segnali (come in molte altre funzioni) non è chiaro.
Una tipologia di closely-related Sox fattori di trascrizione. Membri di questa sottofamiglia sotto controllo è stato il significato della differenziazione tra OLIGODENDROCYTES durante lo stemma neurale in formazione e CHONDROGENESIS.
Una bassa affinità del recettore LA CRESCITA elemento che lega RICOSTRUZIONE; BRAIN-DERIVED Neurotrophic elemento; NEUROTROPHIN 3; e neurotrophin 4.
Un ramo del nervo tibiale forniture innervazione sensoriale in parti della parte inferiore delle gambe e piedi.
Una malattia ereditaria autosomale dominante (con un ’ elevata frequenza delle mutazioni spontanee) che caratteristiche cambiamenti dello sviluppo nel sistema nervoso, muscoli, ossa e la cute, soprattutto di tessuto embrionale hyperpigmented CREST neurale, varie lesioni della cute e del tessuto sottocutaneo: Tumori sono l'emblema di questa malattia. Neoplasie del sistema nervoso periferico e centrale frequenti, specialmente OPTIC RICOSTRUZIONE glioma e neurofibrosarcoma. NF1 è causata da mutazioni che inattivare il gene NF1 (GENI, neurofibromatosi 1) con cromosoma 17q. L ’ incidenza di apprendimento è anche un aumento in queste condizioni. (Da Adams et al., i Principi di Neurologia, Ed, sesto pp1014-18) C'è sovrapposizione di caratteristiche cliniche con Noonan SYNDROME in una sindrome chiamata sindrome neurofibromatosis-Noonan sia i prodotti genici e PTPN11 NF1 sono coinvolte nella trasduzione del segnale di proteine Ras (RAS).
Una tecnica di culturing miscelato tipologie cellulari in vitro per consentire la loro interazioni sinergici o ostile, ad esempio nel differenziazione cellulare e apoptosi. Coculture puo 'essere di diversi tipi di cellule, tessuti ed organi da normale o patologie.
I fattori che rafforzino la crescita potenzialità di stimoli sensoriali e comprensiva cellule nervose.
O una transezione rottura assone. Questo tipo di denervazione è utilizzato spesso in studi sperimentali fisiologia neuronale e morte neuronale o della sopravvivenza verso un accordo di malattie del sistema nervoso.
Le proteine del tessuto nervoso sono specifiche proteine presenti nel sistema nervoso centrale e periferico che svolgono ruoli strutturali, enzimatici, regolatori e di trasporto essenziali per la normale funzione nervosa.
Un omologo proteico della membrana (Ezrin-Radixin-Moesin) famiglia di proteine che regolano la proprietà fisiche cytoskeleton-associated delle membrane. Cambi della neurofibromin 2 sono la causa della neurofibromatosi 2.
Un corso di grandi neuroglial macroglial) (cellule del sistema nervoso centrale. Oligodendroglia potrebbe essere chiamato interfascicular, Perivascular o perineuronal (diverso dal satellite, ematiche perineuronal di gangli) secondo la loro posizione e costituiscono la guaina mielinica isolanti degli assoni a livello del sistema nervoso centrale.
Differenziati tessuto del sistema nervoso centrale. Coraggio, composto di fibre, dendriti e di supporto specializzate.
Un ceppo di ratto albino ampiamente usata per fini sperimentali per la sua calma e piu 'facile da maneggiare. E' stato sviluppato dall'Sprague-Dawley Animal Company.
Progressiva restrizione del potenziale di sviluppo e l ’ specializzazione di funzione che porta alla formazione di cellule, tessuti e organi.
Histochemical la localizzazione di sostanze immunoreattivi usando etichettato anticorpi il reagentI.
Qualunque delle molte modi in cui cellule di un organismo comunicare con loro, sia che col contatto diretto fra le cellule o mediante segnali chimici trasportata da neurotrasmettitore attivi, causa degli ormoni, l'AMP ciclico.
La base le unita 'di tessuto nervoso. Ogni neurone è costituito da un corpo, un assone e - Dendrito. Il loro scopo è di ricevere, condotta e trasmettere impulsi al sistema nervoso.
Neoplasie che derivano da un nervo profilattici formato da Schwann. Nel sistema nervoso periferico o da OLIGODENDROCYTES nel sistema nervoso centrale. Il nervo periferico fodero tumori maligni, neurofibroma e NEURILEMMOMA tumori sono relativamente comuni in questa categoria.
Una specie di batteri aerobi gram-positivi, che causa LEPROSY nell ’ uomo. I suoi organismi sono generalmente messe in si formano piccoli grumi, arrotondati masse, o a gruppi di bacilli fianco a fianco.
Microscopia elettronica in cui gli elettroni o la loro reazione prodotti che passare attraverso l'esemplare sono raffigurate sotto l'aereo di quell'esemplare.
I due crinali lungo il longitudinale... primitivi STREAK appaiono vicino al fine di GASTRULATION durante lo sviluppo del sistema nervoso (NEURULATION). Le creste sono formato piegando neurale di contea. Tra le creste e 'un ritmo neurale che si infittisce come la piega diventare elevata. Quando le pieghe incontrarci alla linea mediana, la strada diventa un tubo neurale, il tubo.
Processi snello ai neuroni, inclusi gli assoni e le loro buste gliale (guaina mielinica). Fibre nervose condurre gli impulsi nervosi verso e dal sistema nervoso centrale.
Tipo III intermedio filamento proteine che assemblarlo per creare neurofilaments, il principale elemento cytoskeletal nervose assoni e - Dendrito. Sono composti da tre distinte i polipeptidi, i tipi di tre gemelli. Neurofilament I, II e IV intermedio filamento forma altre proteine cytoskeletal elementi come keratins e lamins. Sembra che il metabolismo di neurofilaments è disturbato a malattia di Alzheimer, come indicato dalla presenza di neurofilament epitopi nel grovigli zuffe nonché del grave riduzione dell'espressione del gene per la luce della subunità neurofilament neurofilament terzetto nel cervello di malati di Alzheimer. J Neurol Politiche 1990 ago.; 17 (3): 302)
Una proteina specifica (il tessuto nervoso che è altamente espressa in ai neuroni durante lo sviluppo e RICOSTRUZIONE REGENERATION. E 'stato implicato in conseguenza a lungo termine, neurite, trasduzione del segnale e NEUROTRANSMITTER rilascio. (Dal Neurotoxicology 1994; 15 (1): 41-7) E' anche un substrato della PROTEIN chinasi C.
I topi di laboratorio che sia stato causato da un donatore di uovo EMBRYO, manipolato o di mammifero.
La scissione di una cella. Include CYTOKINESIS, quando il citoplasma di una cellula si divide e CELLULARE nucleo sulla divisione.
Transfert di cellule all'interno di un individuo, tra individui della stessa specie, o tra persone di diverse specie.
Una bella faccia tosta che ha origine a livello del tratto lombare della colonna vertebrale (stadi larvali L4) e di solito L2 a viaggiare per il motore del plesso lombare per fornire a innervazione extensors della coscia e innervazione sensoriale in parti della coscia, la parte inferiore della gamba e piede, e al bacino e giunzioni articolari.
Un oggetto cilindrico colonna di tessuto che risiede nel canale vertebrale. È composto da bianco e grigio dire nulla.
Un mielina proteina presente nella membrana periaxonal del sistema nervoso centrale e periferico guaina mielinica. Si lega ai recettori sulla superficie delle cellule su assoni e può regolare le interazioni tra mielina e assoni.
Glicosfingolipidi con un gruppo di solfato Esterified a uno dei gruppi di zucchero.
Un superorder di cefalopodi composta di calamaro, stuzzichini, e i loro parenti. Il loro distintivo e 'modificare il loro quarto paio di braccia nei tentacoli, con 10 arti.
Una superficie cellulare del recettore dell ’ inibitore della protein-tirosin chinasi che è specifico per NEUREGULINS. Ha una ampia omologia e può heterodimerize EGF e il recettore con il recettore dell ’ erbB-2 sovra- erbB-3 recettore è associato a TUMORIGENESIS.
Tra le sinapsi dei neuroni e un muscolo.
Superficie cell-to-cell ligandi indicano l ’ adesione e sulla funzione durante l'assemblea e per la connessione del sistema nervoso dei vertebrati. Queste molecole promuovere tramite un ’ homophilic meccanismo. Questi sono da non confondersi con molecole di adesione cellulare neurale ora esprimersi in una varietà di tessuti e tipologie cellulari in aggiunta al tessuto nervoso.
La resezione o rimozione del coraggio di un organo o parte Dorland, Ed. (28)
Il movimento delle cellule di un luogo a un altro. Distinguere CYTOKINESIS che e 'il processo di dividere il citoplasma cellulare.

Le cellule di Schwann sono un tipo di cellule gliali che rivestono e forniscono supporto ai nervi periferici nel sistema nervoso periferico. Esse avvolgono i assoni (prolungamenti citoplasmatici dei neuroni) formando il mielin sheath, una guaina isolante che permette la rapida conduzione degli impulsi nervosi.

Le cellule di Schwann sono responsabili del mantenimento e della riparazione del sistema nervoso periferico. In caso di danni ai nervi, le cellule di Schwann possono aiutare nella rigenerazione dei assoni danneggiati, promuovendo la crescita dei nuovi assoni e facilitando il recupero della funzione nervosa.

Le malattie che colpiscono le cellule di Schwann possono causare disturbi sensoriali, motori o autonomici, a seconda della localizzazione e dell'entità del danno. Un esempio di malattia che colpisce le cellule di Schwann è la neuropatia periferica, che può essere causata da diversi fattori, come diabete, infezioni, tossine o predisposizione genetica.

Il nervo sciatico è il più grande nervo del corpo umano. Si forma nella regione lombare (parte inferiore) della colonna vertebrale, formato dalla fusione delle radici nervose L4 a S3 (talvolta anche S2 e S1). Il nervo sciatico poi lascia il bacino e scorre lungo la parte posteriore della coscia.

Il nervo svolge un ruolo vitale nella funzione motoria e sensoriale delle gambe e dei piedi. Fornisce innervazione ai muscoli posteriori della coscia come i muscoli bicipite femorale, semitendinoso e semimembranoso. Inoltre, fornisce l'innervazione a tutti i muscoli delle gambe al di sotto del ginocchio, compresi i muscoli della parte inferiore della gamba e del piede.

Dal punto di vista sensoriale, il nervo sciatico trasmette le informazioni sensitive dalla pelle delle parti posteriori e laterali della gamba e dal piede al cervello.

La compressione o l'infiammazione del nervo sciatico può causare dolore, intorpidimento, formicolio o debolezza nella parte inferiore del corpo, una condizione nota come sciatica.

La guaina mielinica è una struttura presente nei nervi periferici e nel sistema nervoso centrale, costituita da una membrana lipoproteica che avvolge i processi assonali (assoni) delle cellule nervose. Questa guaina ha la funzione di aumentare la velocità di conduzione dell'impulso nervoso, proteggere l'assone e contribuire all'isolamento elettrico tra le fibre nervose. La mielina è prodotta dalle cellule gliali chiamate oligodendrociti nel sistema nervoso centrale e da cellule di Schwann nel sistema nervoso periferico. Le patologie che colpiscono la guaina mielinica, come la sclerosi multipla, possono causare disturbi della conduzione nervosa e conseguenti deficit neurologici.

In breve, la guaina mielinica è una struttura costituita da lipidi e proteine che avvolge l'assone dei neuroni, aumentando la velocità di trasmissione degli impulsi nervosi e fornendo protezione meccanica ed isolamento elettrico.

I nervi del sistema periferico sono un insieme complesso di strutture nervose che si trovano al di fuori del cervello e del midollo spinale, che costituiscono insieme il sistema nervoso centrale. Il sistema periferico è composto da 12 paia di nervi cranici e 31 paia di nervi spinali.

I nervi cranici emergono direttamente dal cervello e innervano la testa e il collo, mentre i nervi spinali escono dalla colonna vertebrale attraverso forami intervertebrali e si distribuiscono a tutte le parti del corpo. I nervi periferici sono responsabili della trasmissione degli impulsi nervosi tra il sistema nervoso centrale e i vari organi e tessuti del corpo, inclusi muscoli, pelle, ghiandole e visceri.

I nervi periferici possono essere classificati in due tipi principali: sensoriali e motori. I nervi sensoriali trasportano informazioni sensoriali dal corpo al cervello, come il dolore, la temperatura, il tatto e la posizione del corpo nello spazio. I nervi motori, d'altra parte, trasmettono i comandi del cervello ai muscoli scheletrici per controllare i movimenti volontari. Alcuni nervi periferici hanno fibre sia sensitive che motorie e sono quindi classificati come misti.

Le patologie che colpiscono il sistema nervoso periferico possono causare una varietà di sintomi, tra cui formicolio, intorpidimento, debolezza muscolare, dolore e perdita di riflessi. Alcune condizioni comuni che possono influenzare il sistema nervoso periferico includono neuropatie, lesioni del midollo spinale, sindrome del tunnel carpale e malattie autoimmuni come la polimiosite e la dermatomiosite.

Gli assoni sono prolungamenti dei neuroni (cellule nervose) che conducono gli impulsi elettrici, noti come potenziali d'azione. Essi sono responsabili della trasmissione dei segnali da una cellula nervosa all'altra o tra cellule nervose e effettori, come muscoli o ghiandole.

Gli assoni possono avere diverse lunghezze, a seconda della distanza che devono coprire per raggiungere la destinazione successiva. Alcuni assoni sono molto corti, mentre altri possono estendersi per diversi centimetri o persino metri.

Gli assoni sono rivestiti da una guaina mielinica, che è costituita da cellule gliali chiamate oligodendrociti nel sistema nervoso centrale e cellule di Schwann nel sistema nervoso periferico. La guaina mielinica serve a proteggere l'assone e a velocizzare la conduzione degli impulsi elettrici.

La velocità di conduzione degli impulsi elettrici negli assoni dipende dalla loro dimensione, dal diametro e dalla presenza o assenza della guaina mielinica. Gli assoni più grandi e quelli rivestiti da una guaina mielinica condurranno gli impulsi elettrici più velocemente rispetto a quelli più piccoli e senza guaina mielinica.

In sintesi, gli assoni sono prolungamenti dei neuroni che conducono gli impulsi elettrici e permettono la comunicazione tra cellule nervose o tra queste ultime e altri tipi di cellule, come muscoli e ghiandole.

La neuroregenerazione è un processo biologico complesso che implica la ricostituzione e il ripristino delle funzioni delle cellule nervose danneggiate o lese, compresi i neuroni, le cellule gliali e i loro assoni e dendriti. Questo include la crescita di nuovi neuriti (assoni ed dendriti), la rigenerazione di assoni danneggiati, la formazione di sinapsi funzionali e il reinserimento delle cellule nervose nel loro ambiente tissutale. La neuroregenerazione è un argomento di grande interesse nella ricerca neurologica a causa del suo potenziale per sviluppare trattamenti per una varietà di condizioni neurologiche e neurodegenerative, come lesioni del midollo spinale, ictus, sclerosi multipla e malattie neurodegenerative come il morbo di Parkinson e la malattia di Alzheimer. Tuttavia, la neuroregenerazione è un processo altamente complesso e ancora in gran parte non compreso, con molte barriere biologiche che devono essere superate per ottenere risultati clinicamente significativi.

La proteina 2 di risposta precoce alla crescita, nota anche come early growth response protein 2 (EGR2), è un fattore di trascrizione appartenente alla famiglia dei geni EGR. Questa proteina è coinvolta nella regolazione dell'espressione genica e svolge un ruolo cruciale nello sviluppo del sistema nervoso, nell'angiogenesi (formazione di nuovi vasi sanguigni) e nella risposta infiammatoria.

EGR2 è nota per essere espressa precocemente in risposta a diversi stimoli cellulari, come la crescita, il differenziamento e l'attivazione dei neuroni. Inoltre, svolge un ruolo importante nella tolleranza immunitaria, sopprimendo le risposte autoimmuni che possono causare danni ai tessuti.

Mutazioni nel gene EGR2 sono state associate a diverse malattie genetiche, tra cui la sindrome di Charcot-Marie-Tooth di tipo 1D (CMT1D), una neuropatia periferica ereditaria che colpisce i nervi sensoriali e motori. Questa condizione è caratterizzata da debolezza muscolare, atrofia e perdita della sensibilità alle estremità.

In sintesi, la proteina 2 di risposta precoce alla crescita è un fattore di trascrizione importante che regola l'espressione genica in risposta a diversi stimoli cellulari e svolge un ruolo cruciale nello sviluppo del sistema nervoso, nell'angiogenesi e nella tolleranza immunitaria. Mutazioni nel gene EGR2 possono causare diverse malattie genetiche, tra cui la sindrome di Charcot-Marie-Tooth di tipo 1D.

La proteina P0 è una proteina strutturale importante della guaina di mielina delle fibre nervose nel sistema nervoso periferico. Fa parte della famiglia delle proteine del gruppo dei liprifilici e svolge un ruolo cruciale nella stabilità e integrità della mielina. La proteina P0 è coinvolta nei processi di adesione e interazione tra le membrane mieliniche, contribuendo a mantenere la struttura compatta e protettiva intorno ai assoni nervosi. Lesioni o disfunzioni nella produzione o nella funzione della proteina P0 possono portare a condizioni neurologiche come neuropatie periferiche.

Nota: questa definizione fornisce un'idea generale di ciò che è la proteina P0, ma potrebbe non essere esaustiva o specifica come richiesto. Per una descrizione più dettagliata e approfondita, si consiglia di consultare fonti mediche autorevoli o articoli di ricerca specializzati.

La degenerazione di Walleriano, anche nota come lesione assonale walleriana o sindrome di Waller, è un processo che si verifica dopo un danno al nervo periferico. Quando un nervo periferico subisce una lesione, l'assone (la parte del neurone responsabile della conduzione degli impulsi nervosi) si degrada e disintegra distalmente alla sede dell'infortunio. Ciò significa che la porzione di assone situata oltre la lesione si dissolve, mentre la mielina (la guaina isolante che circonda l'assone) subisce un processo di svuotamento e disfacimento.

La degenerazione di Walleriano è caratterizzata da due fasi principali: una fase acuta e una cronica. Nella fase acuta, che si verifica entro le prime 24-48 ore dopo la lesione, l'assone subisce un processo di disorganizzazione strutturale e degenerazione. Successivamente, nella fase cronica, ha inizio il processo di rigenerazione nervosa, durante il quale i tronchi assonali residui tentano di ricrescere e ricollegarsi con le cellule bersaglio. Tuttavia, la capacità di rigenerazione è limitata e spesso non si instaura una completa ripristino della funzionalità nervosa.

La degenerazione di Walleriano può essere causata da diversi fattori traumatici, come lesioni contusive o taglienti, compressione prolungata del nervo, ischemia (ridotta irrorazione sanguigna) e malattie infiammatorie. I sintomi associati a questa condizione dipendono dalla localizzazione e dall'entità della lesione e possono includere dolore, formicolio, intorpidimento, debolezza muscolare o paralisi completa nella zona innervata dal nervo danneggiato.

Un neurofibroma è un tumore benigno che si sviluppa dai nervi periferici nel corpo. Si manifesta più comunemente nella pelle, sotto la superficie o all'interno del corpo. Questi tumori sono costituiti da una mescolanza di cellule nervose, cellule connettivali e fibre nervose.

Neurofibromi possono verificarsi come singoli tumori isolati o possono essere associati a una condizione genetica nota come neurofibromatosi di tipo 1 (NF1). NF1 è un disturbo ereditario che colpisce circa 1 su 3000 persone. Le persone con NF1 spesso sviluppano molti neurofibromi durante la loro vita.

I neurofibromi cutanei sono generalmente piccoli, rilevati e di colore carne o marrone chiaro. Possono comparire in qualsiasi parte del corpo ma sono più comuni nelle aree con grandi nervi periferici, come la schiena, il petto, le braccia e le gambe. I neurofibromi possono anche svilupparsi all'interno dei nervi, causando dolore, formicolio o debolezza.

Nei casi più gravi, i neurofibromi possono diventare grandi e numerosi, portando a disagio estetico o persino a problemi di salute. In rari casi, un neurofibroma può trasformarsi in un tumore maligno, chiamato neurofibrosarcoma. Tuttavia, questo è relativamente raro e la maggior parte dei neurofibromi sono benigni e non pericolosi per la vita.

Il trattamento dei neurofibromi dipende dalla loro posizione, dimensione e sintomi associati. I piccoli neurofibromi asintomatici spesso non richiedono alcun trattamento. Tuttavia, se i neurofibromi causano dolore, disagio o altri problemi di salute, possono essere rimossi chirurgicamente. La radioterapia e la chemioterapia possono anche essere utilizzate per trattare i neurofibrosarcomi.

'Non Translated' non è una definizione medica riconosciuta, poiché si riferisce più probabilmente a un contesto di traduzione o linguistico piuttosto che a uno strettamente medico. Tuttavia, in un contesto medico, "non tradotto" potrebbe essere usato per descrivere una situazione in cui i risultati di un test di laboratorio o di imaging non sono chiari o presentano anomalie che devono ancora essere interpretate o "tradotte" in termini di diagnosi o significato clinico. In altre parole, il medico potrebbe dire che i risultati del test non sono stati "tradotti" in una conclusione definitiva o in un piano di trattamento specifico.

La neuroregulina-1 (NRG1) è un membro della famiglia delle neuroregoline, che sono molecole di segnalazione cellulare importanti per lo sviluppo e la funzione del sistema nervoso. NRG1 è una proteina secreta che si lega e attiva i recettori tirosina chinasi erb/neuregulin (ErbB) 3 ed ErbB4, stimolando una serie di risposte cellulari che includono la crescita e la sopravvivenza delle cellule nervose.

NRG1 è espressa in varie cellule del sistema nervoso, come i neuroni e le cellule gliali, e svolge un ruolo cruciale nello sviluppo del cervello, compresa la migrazione e la differenziazione delle cellule nervose, la formazione dei circuiti neurali e la plasticità sinaptica.

Mutazioni nel gene NRG1 sono state associate a diverse condizioni neurologiche e psichiatriche, come la schizofrenia, il disturbo bipolare e l'autismo. Inoltre, la NRG1 è stata studiata come potenziale bersaglio terapeutico per le malattie neurodegenerative, come la malattia di Alzheimer e la sclerosi multipla.

I gangli spinali sono gruppi di cellule nervose (ganglioni) situati lungo il midollo spinale che contengono i corpi cellulari dei neuroni sensoriali del sistema nervoso periferico. Essi svolgono un ruolo cruciale nella trasmissione degli impulsi nervosi dal corpo al cervello. I gangli spinali sono responsabili della ricezione di stimoli dolorifici, termici e tattili dal corpo attraverso le fibre nervose sensoriali, che poi trasmettono queste informazioni al midollo spinale e successivamente al cervello per l'elaborazione. I gangli spinali sono protetti dalla colonna vertebrale e sono costituiti da due tipi principali di neuroni: pseudounipolari e multipolari. I primi trasmettono informazioni sensoriali al midollo spinale, mentre i secondi ricevono input dal sistema nervoso centrale e inviano segnali ai muscoli scheletrici.

Le proteine della mielina sono un tipo specifico di proteine che sono presenti nella guaina di mielina, un rivestimento lipidico che circonda gli assoni (prolungamenti citoplasmatici) dei neuroni nel sistema nervoso centrale e periferico. Queste proteine svolgono un ruolo cruciale nell'integrità strutturale e funzionale della guaina di mielina, che serve a velocizzare la conduzione degli impulsi nervosi (potenziali d'azione) attraverso i nervi.

Le proteine della mielina più importanti sono:

1. Proteina di mielina zero (P0): è una glicoproteina transmembrana che forma gli omo- e eterodimeri con la proteina P1 e la proteina P2, mantenendo l'adesione delle membrane dei rivestimenti mielinici.
2. Proteina di mielina associata alla fascicolatura (PF49/65 o MAP1B): è una proteina citosolica che media l'interazione tra le membrane mieliniche e i microtubuli, promuovendo la stabilità della guaina di mielina.
3. Proteina di mielina associata alla compactazione (MAL o MAP2): è una proteina transmembrana che media l'adesione tra le membrane mieliniche interne e contribuisce alla formazione della struttura compatta della guaina di mielina.
4. Proteina di mielina 22 kDa (PMP22): è una proteina transmembrana che forma tetrameri, svolgendo un ruolo importante nella stabilità e nella permeabilità della membrana mielinica.
5. Connessina 32 (Cx32): è una proteina di giunzione gap, che facilita la comunicazione intercellulare tra le cellule della guaina mielinica.

Le disfunzioni o alterazioni in queste proteine della mielina possono portare a diverse malattie neurodegenerative e neuropatiche, come la neuropatia periferica ereditaria e le malattie demielinizzanti, tra cui la sclerosi multipla.

Il Sistema Nervoso Periferico (SNP) è un componente essenziale del sistema nervoso che include tutti i nervi e gli organi sensoriali al di fuori del cervello e del midollo spinale. Si divide in due parti: il Sistema Nervoso Somatico (SNS), che comprende tutti i nervi che innervano i muscoli scheletrici e sono responsabili della ricezione degli stimoli esterni e del controllo dei movimenti volontari; e il Sistema Nervoso Autonomo (SNA), che include i nervi che innervano le ghiandole, i muscoli lisci e il cuore, ed è responsabile della regolazione delle funzioni involontarie come la frequenza cardiaca, la pressione sanguigna, la digestione e la respirazione.

L'SNP trasmette informazioni dal sistema nervoso centrale (SNC) ai vari organi e tessuti del corpo e riceve segnali sensoriali da essi, permettendo all'organismo di rispondere in modo appropriato a stimoli interni ed esterni. Le informazioni vengono trasmesse attraverso fibre nervose, che possono essere afferenti (trasmettono segnali al SNC) o efferenti (trasmettono segnali dal SNC ad altri tessuti).

L'SNP svolge un ruolo cruciale nella percezione sensoriale, nel controllo motorio e nella regolazione delle funzioni corporee automatiche. Eventuali danni o disfunzioni a questo sistema possono causare diversi problemi di salute, come debolezza muscolare, formicolio, intorpidimento, dolore cronico, perdita della sensibilità e altri sintomi neurologici.

I nodi di Ranvier sono strutture specializzate del sistema nervoso periferico e centrale. Essi sono interruzioni periodiche della mielina, la guaina isolante che circonda gli assoni dei neuroni. Queste interruzioni lasciano esposte brevi porzioni di membrana degli assoni, chiamate anche "gap di Ranvier".

I nodi di Ranvier hanno un ruolo cruciale nella conduzione del potenziale d'azione lungo l'assone. A causa dell'assenza della mielina in queste regioni, la concentrazione degli ioni sodio e potassio è differente rispetto al resto dell'assone. Quando un impulso nervoso raggiunge un nodo di Ranvier, gli ioni sodio affluiscono attraverso canali voltaggio-dipendenti, generando un potenziale d'azione. Successivamente, gli ioni potassio vengono espulsi attraverso canali voltaggio-dipendenti, ripristinando il potenziale di membrana a riposo.

Questo processo, noto come salto della conduzione o saltatoria, permette una conduzione del segnale più veloce e efficiente rispetto alla conduzione continua osservata in assoni amielinici. Le malattie che colpiscono i nodi di Ranvier, come alcune neuropatie periferiche, possono causare sintomi neurologici quali formicolii, intorpidimento e debolezza muscolare.

Un neurilemmoma, noto anche come schwannoma o neuropatia neurofibromatosa tipo 2, è un tipo benigno di tumore che si sviluppa dal rivestimento protettivo (sheath) dei nervi periferici. Questi tumori possono verificarsi in qualsiasi parte del corpo, ma sono più comunemente trovati nel midollo spinale o nelle estremità. I neurilemmomi crescono lentamente e di solito non causano sintomi fino a quando non diventano abbastanza grandi da esercitare pressione sui tessuti circostanti.

I sintomi del neurilemmoma possono includere dolore, formicolio, intorpidimento o debolezza muscolare nella zona interessata. In alcuni casi, il tumore può causare problemi di vista, udito o equilibrio se si sviluppa vicino ai nervi cranici. Il trattamento di solito comporta la rimozione chirurgica del tumore, che in genere porta a una prognosi favorevole. Tuttavia, in alcuni casi, il tumore può ricrescere dopo la rimozione.

È importante notare che i neurilemmomi sono diversi dai neurofibromi, che sono tumori benigni più comuni del tessuto nervoso e sono associati alla neurofibromatosi di tipo 1.

Le neuroregoline sono un tipo di proteine che svolgono un ruolo cruciale nella crescita, sviluppo e sopravvivenza dei neuroni (cellule nervose) nel sistema nervoso centrale e periferico. Sono prodotte dalle cellule nervose stesse e vengono rilasciate nell'ambiente circostante, dove possono influenzare il comportamento di altre cellule nervose.

Le neuroregoline più note sono i fattori di crescita nervosi (NGF), il brain-derived neurotrophic factor (BDNF) e il neurotrophin-3 (NT-3). Questi fattori agiscono su specifici recettori presenti sulla membrana cellulare dei neuroni, promuovendo la crescita di nuovi processi neurali (assoni e dendriti), aumentando la resistenza alla morte cellulare programmata (apoptosi) e migliorando la trasmissione sinaptica.

Le neuroregoline hanno dimostrato avere un ruolo importante nello sviluppo del sistema nervoso durante l'embriogenesi, ma anche nella riparazione e plasticità neuronale in età adulta. Alterazioni nel loro funzionamento sono state associate a diverse patologie neurologiche, come ad esempio la malattia di Alzheimer, il morbo di Parkinson, la sclerosi multipla e la depressione.

In sintesi, le neuroregoline sono proteine fondamentali per la crescita, sviluppo e sopravvivenza dei neuroni, con implicazioni rilevanti nello sviluppo e nella fisiopatologia di diverse malattie neurologiche.

La neuropatia del nervo sciatico, nota anche come sciatica, è un disturbo caratterizzato dalla compressione o dall'irritazione del nervo sciatico, che causa dolore, intorpidimento, formicolio o debolezza che si irradia dal basso della schiena, attraverso la natica e la gamba, fino al piede. Il nervo sciatico è il nervo più lungo e largo del corpo umano, che origina dalle radici nervose spinali L4 a S3 e fornisce l'innervazione sensoriale e motoria alle gambe e ai piedi.

La causa più comune di neuropatia del nervo sciatico è la compressione del nervo a livello della colonna vertebrale lombare, spesso dovuta a ernie del disco o a stenosi spinale. Altre cause meno comuni possono includere lesioni traumatiche, tumori, diabete, malattie infiammatorie o infezioni.

Il trattamento della neuropatia del nervo sciatico dipende dalla causa sottostante e può includere fisioterapia, farmaci antinfiammatori non steroidei (FANS), terapia del calore o del freddo, iniezioni di corticosteroidi, chirurgia o terapie alternative come l'agopuntura. In molti casi, il riposo e la riduzione dell'attività possono aiutare ad alleviare i sintomi, mentre l'esercizio fisico regolare può aiutare a prevenire recidive.

Le fibre nervose mielinizzate sono assoni neuronali avvolti da cellule gliali specializzate chiamate oligodendrociti nel sistema nervoso centrale (SNC) e cellule di Schwann nel sistema nervoso periferico (SNP). Questa guaina di mielina, composta principalmente da lipidi e proteine, aumenta significativamente la velocità di conduzione degli impulsi nervosi (fino a 100 volte) rispetto alle fibre nervose amieliniche.

La mielinizzazione non è un processo uniforme e le fibre nervose possono essere classificate in base al grado di mielinizzazione:

1. Fibre nervose completamente mielinizzate: assoni avvolti uniformemente da più strati di mielina con intervalli regolari di zone non coperte chiamate nodi di Ranvier. Questi nodi sono punti cruciali per la generazione e la trasmissione degli impulsi nervosi.
2. Fibre nervose parzialmente mielinizzate: assoni avvolti solo parzialmente da mielina o con un numero ridotto di strati di mielina. Queste fibre si trovano principalmente nel sistema nervoso periferico e sono associate a diversi tipi di neuroni sensoriali, come quelli che trasmettono segnali dolorifici e termici.
3. Fibre nervose amieliniche: assoni senza mielina. Questi assoni hanno una velocità di conduzione più lenta rispetto alle fibre mielinizzate e sono suscettibili a lesioni o malattie che colpiscono la guaina mielinica.

Le fibre nervose mielinate svolgono un ruolo fondamentale nella trasmissione rapida ed efficiente degli impulsi nervosi, consentendo una comunicazione neuronale efficace e coordinata. Le patologie che colpiscono la mielina, come la sclerosi multipla, possono causare disfunzioni neurologiche significative, evidenziando l'importanza della guaina mielinica per il corretto funzionamento del sistema nervoso.

La definizione medica di "cellule coltivate" si riferisce a cellule vive che sono state prelevate da un tessuto o organismo e fatte crescere in un ambiente di laboratorio controllato, ad esempio in un piatto di Petri o in un bioreattore. Questo processo è noto come coltura cellulare ed è utilizzato per studiare il comportamento delle cellule, testare l'efficacia e la sicurezza dei farmaci, produrre vaccini e terapie cellulari avanzate, nonché per scopi di ricerca biologica di base.

Le cellule coltivate possono essere prelevate da una varietà di fonti, come linee cellulari immortalizzate, cellule primarie isolate da tessuti umani o animali, o cellule staminali pluripotenti indotte (iPSC). Le condizioni di coltura, come la composizione del mezzo di coltura, il pH, la temperatura e la presenza di fattori di crescita, possono essere regolate per supportare la crescita e la sopravvivenza delle cellule e per indurre differenti fenotipi cellulari.

La coltura cellulare è una tecnologia essenziale nella ricerca biomedica e ha contribuito a numerose scoperte scientifiche e innovazioni mediche. Tuttavia, la coltivazione di cellule in laboratorio presenta anche alcune sfide, come il rischio di contaminazione microbica, la difficoltà nella replicazione delle condizioni fisiologiche complessi dei tessuti e degli organismi viventi, e l'etica associata all'uso di cellule umane e animali in ricerca.

In termini medici, "schiacciamento nervoso" (o compressione nervosa) si riferisce ad una condizione in cui una struttura anatomica, come un osso, un disco intervertebrale sporgente o un tumore, comprime un nervo, causando sintomi che possono includere dolore, formicolio, intorpidimento, debolezza muscolare o perdita di riflessi. Questa pressione anomala sul nervo può interrompere la corretta trasmissione dei segnali nervosi e provocare disagio o disfunzione nel corrispondente territorio nervoso.

Un esempio comune di schiacciamento nervoso è la sciatica, che si verifica quando il nervo sciatico viene compresso, spesso a causa di un disco erniato nella colonna lombare. I sintomi possono variare da lievi a gravi e possono essere trattati con terapie conservative come fisioterapia o farmaci antinfiammatori, oppure possono richiedere interventi più invasivi come iniezioni di steroidi o chirurgia.

Il fattore di maturazione del glia (GMF, acronimo dell'inglese "Glial Maturation Factor") è un fattore di crescita appartenente alla famiglia delle neurotrofine. Esso è principalmente espresso nel sistema nervoso centrale e svolge un ruolo importante nella differenziazione, sopravvivenza e maturazione dei gliali, in particolare degli oligodendrociti, cellule che producono la guaina mielinica delle fibre nervose. Il GMF è stato identificato come una proteina secreta da astrociti e microglia, ed è stata descritta come una molecola chiave nella promozione della maturazione degli oligodendrociti e nella formazione della guaina mielinica durante lo sviluppo cerebrale. Inoltre, il GMF è stato anche implicato nella regolazione dell'infiammazione nel sistema nervoso centrale e nella promozione della riparazione dei tessuti danneggiati.

Le Peripheral Nerve Injuries (PNI) si riferiscono a lesioni o danni ai nervi periferici, che sono i nervi al di fuori del midollo spinale e del cervello. Questi nervi trasmettono informazioni sensoriali e segnali motori dal cervello al resto del corpo. Le PNI possono verificarsi a causa di vari fattori, come traumi fisici, compressione prolungata, malattie sistemiche o esposizione a sostanze tossiche.

I sintomi delle PNI dipendono dalla gravità e dall'ubicazione della lesione. Possono includere:

1. Intorpidimento o formicolio nella zona interessata
2. Debolezza muscolare o paralisi
3. Dolore acuto o cronico
4. Perdita di riflessi
5. Atrofia muscolare

Le PNI vengono classificate in base alla gravità della lesione, utilizzando la scala di Seddon o la scala di Sunderland. La classificazione di Seddon include tre gradi di lesioni: neuropraxia (primo grado), axonotmesi (secondo e terzo grado) e neurotmesi (quarto grado). La classificazione di Sunderland è più dettagliata, suddividendo le axonotmesi in due sottocategorie e introducendo una quinta categoria per le lesioni più severe.

Il trattamento delle PNI dipende dalla causa sottostante e dalla gravità della lesione. Può includere terapia fisica, farmaci per il dolore o l'infiammazione, chirurgia ricostruttiva o terapia rigenerativa. In alcuni casi, le lesioni possono guarire spontaneamente, mentre in altri potrebbe essere necessario un intervento medico attivo per promuovere la riparazione e il recupero funzionale.

Le malattie demielinizzanti sono un gruppo di condizioni neurologiche che colpiscono il sistema nervoso centrale (SNC) e periferico (SPN). Queste malattie sono caratterizzate dalla perdita di mielina, la guaina grassa che circonda e protegge i nervi, con conseguente interruzione della conduzione degli impulsi nervosi.

La causa delle malattie demielinizzanti non è completamente compresa, ma si ritiene che possano essere dovute a una combinazione di fattori genetici e ambientali che portano all'infiammazione e al danno dei nervi. Alcune forme di queste malattie possono essere ereditarie, mentre altre possono essere causate da infezioni o lesioni.

I sintomi delle malattie demielinizzanti variano a seconda della localizzazione e dell'estensione del danno nervoso. Possono includere debolezza muscolare, intorpidimento, formicolio, spasticità, disturbi visivi, difficoltà di equilibrio e coordinazione, dolore neuropatico e problemi cognitivi.

Esempi di malattie demielinizzanti includono la sclerosi multipla (SM), la neurite ottica, la sindrome di Guillain-Barré, l'encefalite di Devic (neuromielite ottica), la sclerosi laterale amiotrofica (SLA) e la malattia di Charcot-Marie-Tooth.

La diagnosi di queste malattie si basa su una combinazione di esami fisici, test di laboratorio, studi di imaging come risonanza magnetica nucleare (RMN) e elettrofisiologia. Il trattamento dipende dalla specifica malattia demielinizzante e può includere farmaci immunosoppressori, terapie di riabilitazione e supporto sintomatico.

La neurofibromatosi di tipo 1 (NF1) è una condizione genetica a eredità autosomica dominante che colpisce il sistema nervoso e la pelle. È causata da mutazioni nel gene NF1, che produce una proteina chiamata neurofibromina, la quale agisce come un regolatore della via di segnalazione RAS. Quando questo gene è danneggiato, si verifica un'eccessiva crescita cellulare e divisione, portando allo sviluppo di tumori benigni del tessuto connettivo chiamati neurofibromi.

I sintomi della NF1 possono variare notevolmente da persona a persona, ma spesso includono:

1. Macchie cutanee pigmentate (lentiggini e macchie caffellatte)
2. Neurofibromi (tumori benigni che si sviluppano nel tessuto nervoso)
3. Tumori benigni del nervo acustico (schwannomi vestibolari)
4. Pelle sottile e arrossata (plexiforme neurofibroma)
5. Osteopatia (deformità ossee, come scoliosi o pseudartrosi)
6. Iride con colorazione irregolare (Lisch noduli)
7. Difficoltà di apprendimento e deficit cognitivi lievi
8. Disturbi del comportamento e dell'umore
9. Malformazioni vascolari
10. Aumentato rischio di sviluppare tumori maligni, come il neurosarcoma a malignità mista (MPNST)

La diagnosi di NF1 si basa sulla presenza di determinati criteri clinici e può essere confermata da test genetici. Non esiste una cura per la NF1, ma i trattamenti possono alleviare i sintomi e prevenire complicazioni. Questi possono includere la chirurgia per rimuovere tumori o correggere deformità ossee, la terapia fisica e occupazionale, l'educazione speciale e il supporto psicologico.

La malattia di Charcot-Marie-Tooth (CMT) è un gruppo eterogeneo di neuropatie periferiche ereditarie che colpiscono prevalentemente il nervo periferico sensoriale e motorio. Prende il nome dai neurologi francesi Jean-Martin Charcot e Pierre Marie e dal neurologo inglese Howard Henry Tooth, che la descrissero in modo indipendente all'inizio del XX secolo.

La CMT è caratterizzata da una combinazione di debolezza muscolare progressiva, atrofia muscolare e riflessi tendinei diminuiti o assenti principalmente negli arti inferiori, ma a volte anche negli arti superiori. I sintomi di solito iniziano durante l'infanzia o l'adolescenza, ma possono manifestarsi più tardivamente nell'età adulta.

Esistono diverse forme e sottoforme di CMT, classificate principalmente in base al tipo di ereditarietà (autosomica dominante, autosomica recessiva o X-linked) e alle anomalie genetiche sottostanti che colpiscono diversi geni responsabili della struttura e della funzione dei nervi periferici. Le forme più comuni sono la CMT di tipo 1 (CMT1), caratterizzata da una degenerazione demielinizzante del nervo periferico, e la CMT di tipo 2 (CMT2), che presenta un'atrofia assonale predominante.

La diagnosi della malattia di Charcot-Marie-Tooth si basa su una combinazione di anamnesi familiare, esame neurologico, test genetici e, in alcuni casi, studi elettrofisiologici o biopsia nervosa.

Non esiste una cura specifica per la CMT, ma il trattamento è sintomatico e può includere fisioterapia, ortesi, terapie occupazionali e gestione del dolore. In alcuni casi, i farmaci possono essere utilizzati per trattare le complicanze associate alla malattia, come la spasticità o la neuropatia dolorosa.

Le malattie del sistema nervoso periferico (PNS) si riferiscono a un gruppo diversificato di condizioni che colpiscono il sistema nervoso periferico, che è composto da tutti i nervi al di fuori del cervello e del midollo spinale. Questi nervi trasmettono informazioni dal cervello e dal midollo spinale (sistema nervoso centrale) al resto del corpo.

Le malattie del PNS possono influenzare qualsiasi parte di questo sistema, comprese le radici nervose, i gangli, i nervi e la giunzione neuromuscolare (il punto in cui il nervo si connette al muscolo). Possono causare una vasta gamma di sintomi, a seconda della parte del sistema nervoso interessata e della natura della lesione o della malattia.

I sintomi comuni delle malattie del PNS includono debolezza muscolare, formicolio, intorpidimento, dolore, crampi muscolari e perdita di riflessi. Alcune condizioni che colpiscono il PNS possono anche influenzare la funzione autonomica, che controlla le funzioni automatiche del corpo come la frequenza cardiaca, la pressione sanguigna e la digestione.

Esempi di malattie del sistema nervoso periferico includono neuropatie (danni ai nervi periferici), sindrome del tunnel carpale, polineuropatia diabetica, sclerosi multipla e atassia di Friedreich. Il trattamento delle malattie del PNS dipende dalla causa sottostante e può includere farmaci, fisioterapia, chirurgia o cambiamenti nello stile di vita.

La proteina S10 è un termine generico utilizzato per descrivere una classe di proteine presenti nel citoplasma delle cellule eucariotiche. Il nome "S10" si riferisce al fatto che queste proteine vengono recuperate dopo la centrifugazione a 10.000 g (10.000 volte l'accelerazione della gravità) di un estratto cellulare. Questa frazione contiene proteine solubili con un peso molecolare inferiore a 10 kilodalton (kDa).

Le proteine S10 sono coinvolte in una varietà di processi cellulari, tra cui la regolazione dell'espressione genica, il metabolismo, la risposta allo stress e l'apoptosi. Tuttavia, non esiste una singola proteina definita come "Proteina S10" in quanto questo termine si riferisce a un gruppo di proteine con caratteristiche simili.

Pertanto, senza una specificazione aggiuntiva, la richiesta di una definizione medica della 'Proteina S10' non può essere soddisfatta in modo preciso, poiché si riferisce a un gruppo eterogeneo di proteine con diverse funzioni e ruoli all'interno della cellula.

La microscopia elettronica è una tecnica di microscopia che utilizza un fascio di elettroni invece della luce visibile per ampliare gli oggetti. Questo metodo consente un ingrandimento molto maggiore rispetto alla microscopia ottica convenzionale, permettendo agli studiosi di osservare dettagli strutturali a livello molecolare e atomico. Ci sono diversi tipi di microscopia elettronica, tra cui la microscopia elettronica a trasmissione (TEM), la microscopia elettronica a scansione (SEM) e la microscopia elettronica a scansione in trasmissione (STEM). Queste tecniche vengono ampiamente utilizzate in molte aree della ricerca biomedica, inclusa la patologia, per studiare la morfologia e la struttura delle cellule, dei tessuti e dei batteri, oltre che per analizzare la composizione chimica e le proprietà fisiche di varie sostanze.

La proteina base della mielina (MBP) è una proteina fondamentale che si trova nel sistema nervoso centrale e periferico. Essa svolge un ruolo cruciale nella formazione e nel mantenimento della guaina mielinica, che è la struttura lipidica che circonda e isola i nervi, permettendo una rapida trasmissione degli impulsi nervosi.

La MBP è una proteina altamente conservata ed essenziale per la funzione normale del sistema nervoso. Essa è strettamente associata con le membrane lipidiche della guaina mielinica e svolge un ruolo importante nella stabilizzazione e nell'organizzazione delle membrane mieliniche.

La MBP è stata anche identificata come uno dei principali antigeni target nelle malattie autoimmuni che colpiscono la guaina mielinica, come la sclerosi multipla (SM). In queste condizioni, il sistema immunitario può attaccare erroneamente la MBP, causando infiammazione e danni alla guaina mielinica.

In sintesi, la proteina base della mielina è una proteina cruciale per la formazione e il mantenimento della guaina mielinica che circonda i nervi, ed è anche un bersaglio importante nelle malattie autoimmuni come la sclerosi multipla.

In termini medici, il termine "neonato" si riferisce generalmente a un nuovo nato di qualsiasi specie animale, ma più comunemente si riferisce a un essere umano appena nato. Tuttavia, in campo veterinario, il termine "neonato" può essere utilizzato per descrivere un giovane animale appena nato o recentemente separato dalla madre e ancora in fase di sviluppo e crescita.

Gli animali neonati hanno bisogno di cure e attenzioni speciali per sopravvivere e crescere in modo sano. Hanno bisogno di un ambiente caldo, pulito e sicuro, di una nutrizione adeguata e di cure mediche appropriate se necessario.

In generale, gli animali neonati hanno alcune caratteristiche comuni, come il peso ridotto alla nascita, la mancanza di pelo o pelliccia completamente sviluppata, la chiusura degli occhi e l'incapacità di regolare la propria temperatura corporea. Inoltre, gli animali neonati possono avere un sistema immunitario debole e quindi essere più suscettibili alle infezioni.

Pertanto, è importante prestare attenzione alla salute e al benessere degli animali neonati per garantire una crescita sana e un corretto sviluppo.

"Topi mutanti neurologici" non è una definizione medica standardizzata o un termine medico riconosciuto. Tuttavia, nel contesto della ricerca biomedica, i "topi mutanti neurologici" si riferiscono generalmente a topi geneticamente modificati con mutazioni intenzionali in specifici geni che influenzano il sistema nervoso o la funzione neurologica. Questi topi vengono utilizzati come modelli animali per studiare le malattie umane, comprese quelle di natura neurologica e psichiatrica.

Le mutazioni possono essere indotte attraverso vari metodi, come l'inserimento di sequenze genetiche specifiche o la disattivazione (knockout) di determinati geni. Gli scienziati utilizzano questi topi per comprendere meglio i meccanismi delle malattie e testare potenziali trattamenti.

Esempi di topi mutanti neurologici includono quelli con mutazioni in geni associati a malattie come l'Alzheimer, il Parkinson o la schizofrenia. Tuttavia, è importante notare che i risultati ottenuti da questi studi sugli animali non possono sempre essere direttamente applicabili all'uomo, e ulteriori ricerche sono necessarie per confermare e validare le scoperte.

La neurofibromatosi di tipo 1 (NF1) è una condizione genetica a eredità autosomica dominante che colpisce circa 1 su 3000 persone in tutto il mondo. È causata da mutazioni nel gene NF1, situato sul braccio lungo del cromosoma 17 (17q11.2). Il gene NF1 produce una proteina chiamata neurofibromina, che svolge un ruolo importante nella regolazione della crescita e della differenziazione delle cellule.

Le persone con NF1 possono presentare una varietà di segni e sintomi, tra cui:

1. Neurofibromi: tumori benigni che si sviluppano nel rivestimento delle fibre nervose. Possono verificarsi in qualsiasi parte del corpo, ma sono più comuni sulla pelle.
2. Macchie caffellatte: macchie pigmentate della pelle a forma di ovali o cerchi che possono apparire ovunque sul corpo.
3. Lentiggini: piccole macchie pigmentate che si sviluppano principalmente nelle ascelle e nell'inguine.
4. Displasia ossea: anomalie scheletriche, come la curvatura della colonna vertebrale o la deformazione delle ossa lunghe.
5. Tumori del nervo ottico: tumori benigni che si sviluppano nel nervo ottico e possono causare perdita della vista.
6. Disturbi dell'apprendimento: difficoltà di apprendimento, come dislessia o ADHD.
7. Problemi comportamentali: problemi di condotta, ansia o depressione.

La diagnosi di NF1 si basa sulla presenza di almeno due dei seguenti criteri:

1. Sei o più macchie caffellatte con un diametro maggiore o uguale a 0,5 cm prima della pubertà o 1,5 cm dopo la pubertà.
2. Due o più lentiggini nell'ascella o nell'inguine.
3. Due o più displasie ossee.
4. Un tumore del nervo ottico.
5. Una prima cugina di primo grado con NF1 diagnosticata clinicamente.
6. Un parente stretto (genitore, fratello o sorella) con NF1 diagnosticato clinicamente.
7. Mutazione genetica nota per NF1.

La gestione della NF1 si concentra sulla sorveglianza e il trattamento dei sintomi individuali. I pazienti devono essere monitorati regolarmente da un team multidisciplinare di specialisti, tra cui neurologi, oftalmologi, ortopedici, genetisti e psicologi. Il trattamento può includere farmaci per controllare i sintomi, chirurgia per correggere le anomalie scheletriche o la rimozione dei tumori, e terapie di supporto per gestire i problemi cognitivi e comportamentali.

La laminina è una glicoproteina adesa che si trova nel basamento della membrana, una struttura sottocellulare specializzata. Fa parte della famiglia delle proteine della matrice extracellulare (ECM) e svolge un ruolo cruciale nella formazione e nella stabilità delle giunzioni cellulari.

La laminina è composta da tre catene polipeptidiche, due lunghe e una corta, che si legano per formare una struttura a croce simile a un trifoglio. Questa struttura gli consente di legarsi a diverse proteine della matrice extracellulare e ad altre molecole di laminina, creando una rete tridimensionale che fornisce supporto meccanico alle cellule e ne regola la crescita, la differenziazione e il movimento.

La laminina è particolarmente importante nello sviluppo embrionale, dove aiuta a guidare la migrazione delle cellule e a organizzare i tessuti in via di sviluppo. È anche presente nelle membrane basali di molti epiteli e tessuti connettivi, dove contribuisce alla formazione della barriera epiteliale e alla regolazione del traffico cellulare attraverso la membrana basale.

In sintesi, la laminina è una proteina strutturale fondamentale che svolge un ruolo cruciale nella formazione e nel mantenimento dei tessuti e degli organi del corpo umano.

Il neurilemma, noto anche come schwannoma o cellula di Schwann, è un tipo di tumore benigno che si sviluppa dalle cellule di Schwann, che sono gli involucri protettivi (guaine) che ricoprono i nervi periferici nel corpo. Il neurilemma può verificarsi in qualsiasi parte del sistema nervoso periferico, ma è più comune nei nervi spinali e cranici.

I sintomi del neurilemma dipendono dalla sua posizione e dimensione. Se il tumore cresce nella vicinanza di un nervo, può causare dolore, formicolio, intorpidimento o debolezza muscolare. Neurilemmi più grandi possono comprimere i nervi circostanti, provocando sintomi neurologici come perdita di sensibilità o paralisi.

La diagnosi di neurilemma si basa generalmente su una combinazione di esami fisici, studi di imaging come risonanza magnetica o tomografia computerizzata, e biopsia del tessuto nervoso interessato. Il trattamento dipende dalla posizione, dimensione e sintomi del tumore. Neurilemmi asintomatici o piccoli possono essere monitorati nel tempo con esami periodici. Tuttavia, se il neurilemma causa sintomi o cresce in dimensioni, può essere necessario un intervento chirurgico per rimuoverlo. In alcuni casi, la radioterapia può anche essere utilizzata come trattamento complementare.

I recettori del fattore di crescita nervoso (NGFR, dall'inglese Nerve Growth Factor Receptor) sono una famiglia di recettori proteici transmembrana che legano specificamente il fattore di crescita nervoso (NGF). Questi recettori svolgono un ruolo cruciale nello sviluppo e nella funzione del sistema nervoso, in particolare per quanto riguarda la differenziazione, la sopravvivenza e la crescita delle cellule neuronali.

La famiglia dei recettori NGFR include tre membri principali: il recettore del fattore di crescita nervoso ad alto affinità (TrkA), il recettore del fattore di crescita nervoso a bassa affinità (p75NTR) e il recettore del fattore di crescita gliale (GFRα). TrkA e GFRα si legano specificamente al NGF, mentre p75NTR può legare una gamma più ampia di ligandi, tra cui altri fattori di crescita neuronali.

L'interazione del NGF con i suoi recettori TrkA e p75NTR attiva una serie di segnali intracellulari che promuovono la sopravvivenza, la differenziazione e la crescita delle cellule neuronali. In particolare, l'attivazione di TrkA porta all'attivazione di diverse vie di segnalazione, tra cui la via della proteina chinasi B (PKB/Akt), la via della proteina chinasi mitogeno-attivata (MAPK) e la via della fosfolipasi C gamma (PLCγ). Questi segnali promuovono la sopravvivenza cellulare, la crescita neuritica e la neuroplasticità.

D'altra parte, l'attivazione di p75NTR può avere effetti sia positivi che negativi sulle cellule neuronali, a seconda del contesto e della presenza o assenza di altri fattori di crescita. In alcuni casi, l'attivazione di p75NTR può promuovere la morte cellulare programmata (apoptosi) delle cellule neuronali, mentre in altri casi può favorire la sopravvivenza e la differenziazione.

I recettori del NGF e del suo sistema di segnalazione sono stati implicati in diversi processi fisiologici e patologici, tra cui lo sviluppo cerebrale, l'apprendimento e la memoria, la neuroprotezione, la neuropatia diabetica e il dolore neuropatico. Pertanto, i farmaci che modulano l'attività di questi recettori e del loro sistema di segnalazione possono avere importanti implicazioni terapeutiche per una varietà di condizioni neurologiche e neuropsichiatriche.

Le radici nervose spinali sono i tronchi nervosi che si formano dalla unione delle fibre nervose derivanti dal midollo spinale e dai gangli sensitivi della catena simpatica. Si trovano all'interno del canale vertebrale, protette dalle vertebre, e fuoriescono da esso attraverso i forami intervertebrali per formare i nervi spinali che innervano il corpo.

Le radici nervose spinali sono costituite da due porzioni: una parte anteriore o ventrale, formata dalle fibre motorie che trasportano gli impulsi dal midollo spinale ai muscoli scheletrici; e una parte posteriore o dorsale, formata dalle fibre sensitive che portano gli stimoli sensoriali al midollo spinale.

Le radici nervose spinali possono essere colpite da patologie come ernie del disco intervertebrale, stenosi spinale, lesioni traumatiche o tumori, che possono causare dolore, intorpidimento, debolezza muscolare e altri sintomi neurologici.

La nevroglia, o glia, è un termine generale che si riferisce al tessuto connettivo e alle cellule di supporto nel sistema nervoso centrale e periferico. Le cellule gliali non sono neuroni, ma svolgono un ruolo cruciale nella protezione, isolamento, nutrizione, supporto strutturale e funzionale dei neuroni.

Esistono diversi tipi di cellule gliali, tra cui:

1. Astrociti: sono le cellule gliali più abbondanti nel cervello e nella colonna vertebrale. Hanno proiezioni simili a stelle che aiutano ad assorbire i neurotrasmettitori rilasciati dai neuroni, fornire supporto strutturale e mantenere l'integrità della barriera emato-encefalica.

2. Oligodendrociti: sono cellule gliali presenti nel sistema nervoso centrale che avvolgono i processi assonali con guaine di mielina, aumentando la velocità di conduzione degli impulsi elettrici.

3. Microglia: sono le cellule immunitarie del sistema nervoso centrale. Monitorano continuamente l'ambiente circostante per identificare ed eliminare eventuali agenti patogeni, detriti cellulari o lesioni.

4. Cellule di Schwann: sono cellule gliali presenti nel sistema nervoso periferico che avvolgono e mielinizzano gli assoni dei neuroni periferici, promuovendo la conduzione degli impulsi elettrici.

5. Cellule ependimali: rivestono i ventricoli cerebrali e il canale centrale della colonna vertebrale, producendo e secernendo liquido cerebrospinale (LCS) per proteggere e nutrire il cervello e il midollo spinale.

In sintesi, la nevroglia o glia è un insieme eterogeneo di cellule altamente specializzate che supportano, proteggono e mantengono l'ambiente neuronale, contribuendo a preservare l'integrità funzionale del sistema nervoso.

Gli SOX (SRY-related HMG box) sono una famiglia di fattori di trascrizione che condividono un dominio evolutivamente conservato chiamato "scatola HMG" (high mobility group), che si lega all'DNA in modo specifico. I fattori di trascrizione SOXE sono una sottoclasse della famiglia SOX, che include SOX8, SOX9 e SOX10. Questi fattori di trascrizione giocano un ruolo cruciale nello sviluppo embrionale e nella differenziazione cellulare, in particolare nello sviluppo del sistema nervoso e delle creste neurali.

SOX9 è noto per essere essenziale nello sviluppo dei genitali maschili e della cartilagine articolare. SOX10 è importante per lo sviluppo della cresta neurale e la differenziazione degli oligodendrociti, mentre SOX8 ha un ruolo meno ben definito ma sembra essere coinvolto nella differenziazione cellulare e nello sviluppo del sistema nervoso.

Le disfunzioni dei fattori di trascrizione SOXE sono state associate a diverse malattie genetiche, come la sindrome di Pierre Robin, la displasia campomelica e alcune forme di cancro.

Il recettore del fattore di crescita nervoso (NGFR, Neurotrophic Receptor Tyrosine Kinase) è un tipo di proteina recettoriale transmembrana che si lega specificamente al fattore di crescita nervoso (NGF), una neurotrofina importante per la sopravvivenza e la differenziazione delle cellule nervose.

Il NGFR è espresso principalmente sui neuroni sensoriali e simpatici del sistema nervoso periferico, ma anche su alcuni tipi di cellule non neurali come i linfociti T e le cellule endoteliali.

La sua attivazione porta all'attivazione della via di segnalazione intracellulare che regola la sopravvivenza, la differenziazione e la crescita delle cellule neuronali. Mutazioni del gene NGFR sono state associate a diverse patologie neurologiche come la malattia di Hirschsprung e alcune forme di neuropatia periferica.

Il nervo surale, noto anche come nervo safeno esterno o nervo cutaneo surale posteriore, è un nervo misto che deriva dalle radici spinali L5, S1 e S2. Si tratta di uno dei due rami terminali del nervo tibiale ed è responsabile dell'innervazione sensoriale della pelle sulla parte laterale inferiore della gamba e sulla parte laterale del piede. Non fornisce innervazione motoria a nessun muscolo. Il nervo surale può essere utilizzato come punto di riferimento per la localizzazione dell'arteria safena durante le procedure chirurgiche.

La neurofibromatosi di tipo 1 (NF1) è una condizione genetica a eredità autosomica dominante che colpisce il sistema nervoso periferico e la pelle. È causata da mutazioni nel gene NF1, che produce una proteina chiamata neurofibromina. Questa proteina aiuta a regolare la crescita e la divisione delle cellule ed è particolarmente importante nella funzione dei nervi.

Le persone con NF1 possono presentare diversi segni e sintomi, che spesso non si manifestano fino alla tarda infanzia o all'adolescenza. I segni più comuni di NF1 includono:

1. Macchie cutanee pigmentate (nevi): chiamate anche macchie caffellatte, sono macchie piatte e di colore chiaro che compaiono sulla pelle, spesso sul tronco e sui glutei.
2. Tumori benigni: chiamati neurofibromi, si sviluppano sotto o sulla superficie della pelle e possono causare prurito, dolore o estetica alterata. Nei casi più gravi, i neurofibromi possono anche interferire con la funzione degli organi vitali.
3. Tumori del nervo ottico: chiamati anche optic gliomi, sono tumori benigni che si sviluppano nel nervo ottico e possono causare problemi di vista.
4. Alterazioni scheletriche: tra cui la scoliosi o l'allargamento anormale delle ossa lunghe.
5. Problemi di apprendimento o di comportamento: alcune persone con NF1 possono avere difficoltà di apprendimento, ADHD o altri problemi di comportamento.

La diagnosi di NF1 si basa generalmente sui criteri clinici e può essere confermata da test genetici. Non esiste una cura per la neurofibromatosi di tipo 1, ma i sintomi possono essere gestiti con farmaci, chirurgia o terapie riabilitative. Le persone con NF1 devono essere seguite regolarmente da un team multidisciplinare di professionisti sanitari per monitorare la progressione della malattia e prevenire complicazioni.

In medicina e biologia, "cocultura" si riferisce alla coltivazione congiunta di due o più microrganismi o cellule in un singolo mezzo di coltura. Questo metodo è spesso utilizzato per studiare l'interazione tra diversi microbi o cellule, come la simbiosi, la competizione, il mutualismo o il parassitismo. La cocultura può anche essere utilizzata per selezionare e far crescere ceppi specifici di microrganismi che altrimenti potrebbero avere difficoltà a crescere in monocultura. Tuttavia, è importante notare che i risultati della cocultura possono essere influenzati da una varietà di fattori, come la composizione del mezzo di coltura, le condizioni ambientali e le proprietà uniche dei microrganismi o cellule in questione.

I Fattori di Crescita Neuronali (NGF, Neurotrophic Factors) sono proteine che svolgono un ruolo cruciale nello sviluppo, la sopravvivenza e la differenziazione delle cellule nervose (neuroni) nel sistema nervoso centrale e periferico. Essi agiscono come fattori di crescita specifici che promuovono la crescita e il mantenimento dei neuriti, prolungamenti citoplasmatici che includono dendriti e assoni, e supportano la sopravvivenza delle cellule nervose durante lo sviluppo.

L'NGF è il più noto tra i fattori di crescita neuronali e fu il primo a essere scoperto. Esso è essenziale per la differenziazione e la sopravvivenza dei neuroni simpatici e sensoriali, in particolare quelli che trasmettono segnali del dolore, temperatura e touch leggero. Altre proteine della famiglia dei fattori di crescita neuronali comprendono il fattore neurotrofico cerebrale (BDNF), il neurotrofico naturale delle cellule gliali (NT-3) e il neurotrofico naturale 4/5 (NT-4/5).

Questi fattori di crescita neuronali svolgono un ruolo importante nella riparazione e nella plasticità del sistema nervoso, promuovendo la rigenerazione dei neuriti dopo lesioni o malattie neurodegenerative. Inoltre, sono stati associati a diversi processi cognitivi, come l'apprendimento e la memoria. Le disfunzioni nei sistemi di fattori di crescita neuronali possono contribuire allo sviluppo di diverse patologie neurologiche, tra cui le malattie neurodegenerative, i disturbi psichiatrici e il dolore cronico.

La lesione assonale è un tipo di danno al sistema nervoso centrale (SNC) che interessa in particolare l'assone, la parte allungata della neurona responsabile della conduzione degli impulsi nervosi. A differenza delle lesioni axonali classiche, nelle quali si verifica una completa transezione dell'assone, nella lesione assonale l'assone subisce un danno diffuso e discontinuo, con la preservazione della guaina mielinica intatta in alcune aree.

Questo tipo di lesione è spesso associata a traumi cranici o lesioni da stiramento, come quelle che si verificano durante un incidente automobilistico o una caduta. La lesione assonale può causare sintomi neurologici variabili, a seconda della localizzazione e dell'entità del danno, tra cui deficit cognitivi, problemi di memoria, difficoltà di coordinamento motorio, debolezza muscolare, alterazioni sensoriali e disfunzioni autonomiche.

A differenza delle lesioni axonali complete, nelle quali l'assone può rigenerarsi e ripristinare la funzione nervosa, le lesioni assonali presentano una prognosi più incerta, poiché il danno diffuso e discontinuo rende più difficile il processo di rigenerazione e recupero funzionale. Il trattamento delle lesioni assonali si concentra sulla gestione dei sintomi e sul supporto riabilitativo per aiutare i pazienti a recuperare la funzione quanto possibile.

Le proteine del tessuto nervoso si riferiscono a specifiche proteine che sono presenti e svolgono funzioni cruciali nel tessuto nervoso, compreso il cervello, il midollo spinale e i nervi periferici. Queste proteine sono essenziali per la struttura, la funzione e la regolazione delle cellule nervose (neuroni) e dei loro supporti di comunicazione (sinapsi).

Esempi di proteine del tessuto nervoso includono:

1. Neurofilamenti: proteine strutturali che forniscono sostegno meccanico ai neuroni e sono coinvolte nel mantenimento della forma e delle dimensioni dei assoni (prolungamenti citoplasmatici dei neuroni).
2. Tubulina: una proteina globulare che compone i microtubuli, strutture cilindriche che svolgono un ruolo cruciale nel trasporto intracellulare e nella divisione cellulare nei neuroni.
3. Proteine di membrana sinaptica: proteine presenti nelle membrane presinaptiche e postsinaptiche, che sono responsabili della trasmissione dei segnali nervosi attraverso la sinapsi. Esempi includono i recettori ionotropici e metabotropici, canali ionici e proteine di adesione.
4. Canali ionici: proteine transmembrana che controllano il flusso degli ioni attraverso la membrana cellulare, svolgendo un ruolo cruciale nella generazione e trasmissione dell'impulso nervoso (potenziale d'azione).
5. Enzimi: proteine che catalizzano reazioni chimiche importanti per il metabolismo energetico, la neurotrasmissione e la segnalazione cellulare nel tessuto nervoso. Esempi includono l'acetilcolinesterasi, che degrada il neurotrasmettitore acetilcolina, e le chinasi e fosfatasi, che regolano i percorsi di segnalazione cellulare.
6. Proteine strutturali: proteine che forniscono supporto e stabilità alla cellula neuronale, come la tubulina, che forma il citoscheletro microtubulare, e le neurofilamenti, che costituiscono il citoscheletro intermedio.
7. Proteine di riparazione del DNA: proteine responsabili della riparazione del DNA danneggiato da fattori ambientali o processi cellulari normali, come la polimerasi beta e l'ossidoreduttasi PARP-1.
8. Fattori di trascrizione: proteine che legano il DNA e regolano l'espressione genica, svolgendo un ruolo cruciale nello sviluppo, nella differenziazione e nella plasticità sinaptica dei neuroni. Esempi includono CREB, NF-kB e STAT3.
9. Proteine di segnalazione cellulare: proteine che trasducono i segnali extracellulari in risposte intracellulari, come le tirosina chinasi, le serina/treonina chinasi e le GTPasi.
10. Proteine di degradazione delle proteine: proteine responsabili della degradazione delle proteine danneggiate o non più necessarie, come le proteasi e le ubiquitin ligasi.

La neurofibromatosi di tipo 2 (NF2) è una condizione genetica caratterizzata dalla crescita anormale dei tumori del sistema nervoso periferico e centrale. Questi tumori sono chiamati schwannomi del nervo vestibolare e si sviluppano sui nervi uditivi. Ciò può portare a sordità, vertigini, problemi di equilibrio e, in alcuni casi, anomalie della vista.

NF2 è causato da mutazioni nel gene NF2, che codifica per una proteina chiamata merlino o schwannomina. Questa proteina svolge un ruolo importante nella regolazione della crescita e della divisione cellulare. Le mutazioni in questo gene portano a un'eccessiva crescita cellulare e alla formazione di tumori.

La neurofibromatosi di tipo 2 è una condizione ereditaria che viene trasmessa con un modello di ereditarietà autosomica dominante, il che significa che una sola copia del gene mutato nella persona interessata (ereditato da uno dei genitori) è sufficiente a causare la malattia. Tuttavia, circa il 50% delle persone con NF2 ha una storia familiare della condizione e l'altra metà presenta nuove mutazioni nel gene NF2.

La diagnosi di NF2 si basa sui criteri clinici stabiliti dall'Associazione Nazionale per la Neurofibromatosi e può essere confermata da test genetici che rilevano mutazioni nel gene NF2. Il trattamento di NF2 dipende dalla localizzazione, dal tipo e dalla dimensione dei tumori e può includere osservazione, chirurgia, radioterapia o terapie farmacologiche mirate.

L'oligodendroglia sono un tipo di cellule gliali che si trovano nel sistema nervoso centrale (SNC), inclusi il cervello e il midollo spinale. Queste cellule hanno un ruolo cruciale nella formazione e nel mantenimento della guaina mielinica, una struttura costituita da lipidi e proteine che avvolge i assoni (prolungamenti nervosi) dei neuroni. La guaina mielinica funziona come un isolante elettrico, accelera la conduzione degli impulsi nervosi e fornisce supporto strutturale ai assoni.

Le oligodendrociti, il tipo maturo di oligodendroglia, possono avvolgere più assoni con le loro estensioni citoplasmatiche, formando segmenti multipli di guaina mielinica. Questo contrasta con la mielina presente nel sistema nervoso periferico, che è prodotta da cellule chiamate cellule di Schwann e avvolge un singolo assone alla volta.

Le oligodendrociti svolgono anche altri ruoli importanti, come fornire supporto metabolico ai neuroni e mantenere l'integrità strutturale del SNC. Un'altra funzione cruciale delle oligodendrociti è la riparazione della guaina mielinica danneggiata. Quando un assone subisce danni, le cellule staminali neurali possono differenziarsi in nuove oligodendrociti per riparare e riformare la guaina mielinica.

I disturbi delle oligodendrociti e della guaina mielinica sono associati a diverse condizioni neurologiche, tra cui sclerosi multipla, lesioni del midollo spinale e alcune forme di demenza.

Il tessuto nervoso è un tipo specifico di tessuto che trasmette informazioni in tutto il corpo. È responsabile dell'elaborazione e della trasmissione degli impulsi nervosi, che sono segnali elettrici che viaggiano attraverso il sistema nervoso. Il tessuto nervoso è composto da due tipi principali di cellule: i neuroni e le cellule gliali. I neuroni sono cellule eccitabili che trasmettono informazioni sotto forma di impulsi elettrici, mentre le cellule gliali forniscono supporto strutturale e nutrizionale ai neuroni. Il tessuto nervoso è protetto da una barriera emato-encefalica che regola lo scambio di sostanze tra il sangue e il cervello, garantendo un ambiente ottimale per il funzionamento del sistema nervoso. Lesioni o malattie che danneggiano il tessuto nervoso possono avere effetti gravi e permanenti sul funzionamento del corpo.

Gli Sprague-Dawley (SD) sono una particolare razza di ratti comunemente usati come animali da laboratorio nella ricerca biomedica. Questa linea di ratti fu sviluppata per la prima volta nel 1925 da H.H. Sprague e R.C. Dawley presso l'Università del Wisconsin-Madison.

Gli Sprague-Dawley sono noti per la loro robustezza, facilità di riproduzione e bassa incidenza di tumori spontanei, il che li rende una scelta popolare per una vasta gamma di studi, tra cui quelli relativi alla farmacologia, tossicologia, fisiologia, neuroscienze e malattie infettive.

Questi ratti sono allevati in condizioni controllate per mantenere la coerenza genetica e ridurre la variabilità fenotipica all'interno della linea. Sono disponibili in diverse età, dai neonati alle femmine gravide, e possono essere acquistati da diversi fornitori di animali da laboratorio in tutto il mondo.

È importante sottolineare che, come per qualsiasi modello animale, gli Sprague-Dawley hanno i loro limiti e non sempre sono rappresentativi delle risposte umane a farmaci o condizioni patologiche. Pertanto, è fondamentale considerarli come uno strumento tra molti altri nella ricerca biomedica e interpretare i dati ottenuti da tali studi con cautela.

La differenziazione cellulare è un processo biologico attraverso il quale una cellula indifferenziata o poco differenziata si sviluppa in una cellula specializzata con caratteristiche e funzioni distintive. Durante questo processo, le cellule subiscono una serie di cambiamenti morfologici e biochimici che portano all'espressione di un particolare insieme di geni responsabili della produzione di proteine specifiche per quella cellula. Questi cambiamenti consentono alla cellula di svolgere funzioni specializzate all'interno di un tessuto o organo.

La differenziazione cellulare è un processo cruciale nello sviluppo embrionale e nella crescita degli organismi, poiché permette la formazione dei diversi tipi di tessuti e organi necessari per la vita. Anche nelle cellule adulte, la differenziazione cellulare è un processo continuo che avviene durante il rinnovamento dei tessuti e la riparazione delle lesioni.

La differenziazione cellulare è regolata da una complessa rete di segnali intracellulari e intercellulari che controllano l'espressione genica e la modifica delle proteine. Questi segnali possono provenire dall'ambiente esterno, come fattori di crescita e morfogenetici, o da eventi intracellulari, come il cambiamento del livello di metilazione del DNA o della modificazione delle proteine.

La differenziazione cellulare è un processo irreversibile che porta alla perdita della capacità delle cellule di dividersi e riprodursi. Tuttavia, in alcuni casi, le cellule differenziate possono essere riprogrammate per diventare pluripotenti o totipotenti, ovvero capaci di differenziarsi in qualsiasi tipo di cellula del corpo. Questa scoperta ha aperto nuove prospettive per la terapia delle malattie degenerative e il trapianto di organi.

L'immunoistochimica è una tecnica di laboratorio utilizzata in patologia e ricerca biomedica per rilevare e localizzare specifiche proteine o antigeni all'interno di cellule, tessuti o organismi. Questa tecnica combina l'immunochimica, che studia le interazioni tra anticorpi e antigeni, con la chimica istologica, che analizza i componenti chimici dei tessuti.

Nell'immunoistochimica, un anticorpo marcato (con un enzima o fluorocromo) viene applicato a una sezione di tessuto fissato e tagliato sottilmente. L'anticorpo si lega specificamente all'antigene desiderato. Successivamente, un substrato appropriato viene aggiunto, che reagisce con il marcatore enzimatico o fluorescente per produrre un segnale visibile al microscopio. Ciò consente di identificare e localizzare la proteina o l'antigene target all'interno del tessuto.

L'immunoistochimica è una tecnica sensibile e specifica che fornisce informazioni cruciali sulla distribuzione, l'identità e l'espressione di proteine e antigeni in vari processi fisiologici e patologici, come infiammazione, infezione, tumori e malattie neurodegenerative.

In medicina, il termine "trasmissione cellulare" si riferisce al processo di trasferimento o comunicazione di informazioni o segnali da una cellula a un'altra. Questo può avvenire attraverso diversi meccanismi, come il contatto diretto tra le cellule (tramite giunzioni comunicante o sinapsi), tramite messaggeri chimici (come ormoni, neurotrasmettitori o fattori di crescita) che diffondono nello spazio intercellulare e si legano a recettori sulla membrana cellulare della cellula bersaglio, oppure attraverso il contatto indiretto tramite vescicole extracellulari (come esosomi o microvescicole) che contengono molecole di segnalazione e si fondono con la membrana cellulare della cellula bersaglio.

La trasmissione cellulare è fondamentale per una varietà di processi biologici, tra cui la comunicazione intercellulare, la coordinazione delle risposte cellulari, la regolazione dell'espressione genica e lo sviluppo dei tessuti. Tuttavia, può anche svolgere un ruolo nella patogenesi di alcune malattie, come il cancro e le malattie neurodegenerative, dove una disregolazione della trasmissione cellulare può portare a disfunzioni cellulari e tissutali.

I neuroni sono cellule specializzate del sistema nervoso che elaborano e trasmettono informazioni sotto forma di segnali elettrici e chimici. Sono costituiti da diversi compartimenti funzionali: il corpo cellulare (o soma), i dendriti e l'assone. Il corpo cellulare contiene il nucleo e la maggior parte degli organelli, mentre i dendriti sono brevi prolungamenti che ricevono input da altri neuroni o cellule effettrici. L'assone è un lungo prolungamento che può raggiungere anche diversi centimetri di lunghezza e serve a trasmettere il potenziale d'azione, il segnale elettrico generato dal neurone, ad altre cellule bersaglio.

I neuroni possono essere classificati in base alla loro forma, funzione e connettività. Alcuni tipi di neuroni includono i neuroni sensoriali, che rilevano stimoli dall'ambiente esterno o interno; i neuroni motori, che inviano segnali ai muscoli per provocare la contrazione; e i neuroni interneuroni, che collegano tra loro diversi neuroni formando circuiti neurali complessi.

La comunicazione tra i neuroni avviene attraverso sinapsi, giunzioni specializzate dove l'assone di un neurone pre-sinaptico entra in contatto con il dendrite o il corpo cellulare di un neurone post-sinaptico. Quando un potenziale d'azione raggiunge la terminazione sinaptica, induce il rilascio di neurotrasmettitori che diffondono nello spazio sinaptico e legano specifici recettori presenti sulla membrana plasmatica del neurone post-sinaptico. Questo legame determina l'apertura di canali ionici, alterando il potenziale di membrana del neurone post-sinaptico e dando origine a una risposta elettrica o chimica che può propagarsi all'interno della cellula.

I disturbi del sistema nervoso possono derivare da alterazioni nella struttura o nella funzione dei neuroni, delle sinapsi o dei circuiti neurali. Ad esempio, malattie neurodegenerative come il morbo di Alzheimer e il morbo di Parkinson sono caratterizzate dalla perdita progressiva di specifiche popolazioni di neuroni, mentre disordini psichiatrici come la depressione e la schizofrenia possono essere associati a alterazioni nella trasmissione sinaptica o nell'organizzazione dei circuiti neurali.

La neuroscienza è lo studio interdisciplinare del sistema nervoso, che integra conoscenze provenienti da diverse discipline come la biologia molecolare, la fisiologia, l'anatomia, la psicologia e la matematica per comprendere i meccanismi alla base della funzione cerebrale. Gli approcci sperimentali impiegati nella neuroscienza includono tecniche di registrazione elettrofisiologica, imaging ottico e di risonanza magnetica, manipolazione genetica e comportamentale, nonché modellazione computazionale.

La neuroscienza ha contribuito a far luce su molti aspetti della funzione cerebrale, come la percezione sensoriale, il movimento, l'apprendimento, la memoria, le emozioni e il pensiero. Tuttavia, rimangono ancora numerose domande irrisolte riguardanti i meccanismi alla base della cognizione e del comportamento umano. La neuroscienza continua a evolvere come disciplina, con l'obiettivo di fornire una comprensione sempre più approfondita dei principi fondamentali che governano il funzionamento del cervello e delle sue patologie.

Un Schwannoma, noto anche come neurilemmoma, è un tipo benigno di tumore che si sviluppa dal rivestimento del nervo, chiamato involucro di Schwann. Di solito colpisce un singolo nervo e cresce lentamente nel tempo. Gli Schwannomi più comuni si verificano nel nervo vestibolococleare dell'orecchio interno (chiamato anche NF2) o in altri nervi periferici del corpo.

Questi tumori generalmente non causano sintomi fino a quando non crescono abbastanza da esercitare pressione sui tessuti circostanti. I sintomi variano a seconda della posizione del tumore e possono includere debolezza muscolare, formicolio, intorpidimento o dolore. Nel caso di Schwannomi che si verificano nel nervo acustico, i sintomi possono includere perdita dell'udito, vertigini e ronzii nelle orecchie (tinnito).

La maggior parte degli Schwannomi può essere rimossa chirurgicamente con successo, il che di solito porta a una risoluzione completa dei sintomi. Tuttavia, in alcuni casi, la rimozione del tumore potrebbe danneggiare il nervo, portando a deficit neurologici permanenti. In rari casi, gli Schwannomi possono diventare cancerosi (maligni) e diffondersi ad altre parti del corpo.

"Mycobacterium leprae" è un bacillo gram-positivo, acido-alcol resistente, obbligato e lentamente crescente che causa la lebbra, una malattia infettiva cronica. Questo microrganismo fu scoperto nel 1873 dal medico norvegese Gerhard Armauer Hansen, per questo motivo è anche noto come "bacillo di Hansen". M. leprae si moltiplica molto lentamente, con un tempo di divisione cellulare di circa 12-14 giorni, il che rende difficile la sua coltivazione in vitro. La lebbra è trasmessa principalmente attraverso goccioline respiratorie o contatto diretto prolungato con persone infette, specialmente quelle con forme più avanzate della malattia. Il batterio ha una particolare predilezione per il tessuto nervoso periferico e le cellule di Schwann, portando ai sintomi classici della lebbra, che includono lesioni cutanee, perdita di sensibilità e debolezza muscolare. La diagnosi si basa generalmente sull'esame microscopico dei campioni di tessuto cutaneo o nervoso per la presenza di bacilli acido-resistenti. L'infezione può essere trattata con una combinazione di farmaci antibiotici multipli, come dapsone, rifampicina e clofazimina, per un periodo prolungato di tempo, spesso da 12 a 24 mesi, al fine di prevenire le recidive e ridurre la trasmissione.

La Microscopia Elettronica a Trasmissione (TEM, Transmission Electron Microscopy) è una tecnica avanzata di microscopia che utilizza un fascio di elettroni per ottenere immagini ad alta risoluzione di campioni biologici o materiali. A differenza della microscopia ottica, che utilizza la luce visibile per osservare i campioni, la TEM utilizza un fascio di elettroni accelerati, il quale, dopo essere stato trasmesso attraverso il campione sottile, produce un'immagine dettagliata della struttura interna del campione.

Il processo inizia con la preparazione del campione, che viene tagliato in sezioni sottili (di solito intorno a 100 nm di spessore) e poste su una griglia di supporto. Il campione è quindi trattato con un bagno di metalli pesanti, come l'uranio o il piombo, che lo rendono conduttivo e aumentano il contrasto delle immagini.

Il fascio di elettroni viene generato da un catodo, accelerato attraverso un campo elettrico e focalizzato da lenti magnetiche. Il fascio attraversa quindi il campione, interagendo con gli atomi del materiale e creando variazioni nel pattern di diffrazione degli elettroni. Queste informazioni vengono quindi convertite in un'immagine visibile utilizzando una serie di lenti ottiche ed un sistema di rilevamento.

La TEM fornisce immagini ad altissima risoluzione, consentendo agli scienziati di osservare dettagli strutturali a livello molecolare e atomico. Questa tecnica è ampiamente utilizzata in diversi campi della ricerca biomedica, come la virologia, la batteriologia, la citologia e la neuropatologia, per studiare la morfologia e l'ultrastruttura di cellule, tessuti, virus e batteri.

La cresta neurale è una struttura embrionale presente nei vertebrati, compresi gli esseri umani, durante lo stadio di sviluppo embrionale. Si tratta di una striscia di cellule situata lungo la linea mediana dorsale del tubo neurale, che successivamente darà origine a diversi tessuti e strutture in varie parti del corpo.

Le cellule della cresta neurale migrano verso diverse regioni del corpo embrionale e si differenziano in diversi tipi di cellule, come ad esempio:

1. Melanociti: cellule responsabili della produzione di melanina, il pigmento che dà colore alla pelle, ai capelli e agli occhi.
2. Cellule del sistema nervoso periferico: neuroni e cellule gliali che formano i nervi periferici.
3. Cellule mesenchimali: precursori delle cellule connettivali, come fibroblasti, condrociti, osteoblasti e adipociti.
4. Cellule craniofacciali: contribuiscono alla formazione del cranio e della faccia.
5. Cellule cardiovascolari: precursori delle cellule dei vasi sanguigni e del cuore.

Le anomalie nella migrazione o differenziazione delle cellule della cresta neurale possono portare a diverse malformazioni congenite, come la neurofibromatosi, l'encefalocele, il meningocele, la sindrome di Waardenburg e la sindrome di Hirschsprung.

In medicina, le fibre nervose sono strutture anatomiche costituite da assoni, che sono proiezioni dei neuroni (cellule nervose) responsabili della trasmissione degli impulsi nervosi. Le fibre nervose possono essere classificate in diverse categorie in base alle loro caratteristiche funzionali ed istologiche:

1. Fibre afferenti o sensitive: esse conducono gli stimoli sensoriali dal sistema periferico al sistema nervoso centrale. Possono essere ulteriormente suddivise in fibre somatiche, che trasmettono informazioni provenienti dalla cute, dalle articolazioni e dai muscoli scheletrici, e viscerali, che provengono dagli organi interni.
2. Fibre efferenti o motorie: esse conducono gli impulsi nervosi dal sistema nervoso centrale ai muscoli scheletrici o agli organi effettori nel sistema nervoso periferico. Anch'esse possono essere classificate in somatiche, che innervano i muscoli scheletrici, e viscerali, che servono a controllare le ghiandole e gli organi interni.
3. Fibre miste: esse contengono assoni sia afferenti che efferenti all'interno della stessa guaina mielinica. Sono comuni nelle radici dorsali e ventrali dei nervi spinali.
4. Fibre mielinizzate o amieliniche: le fibre mielinizzate sono avvolte da una guaina di mielina, che è costituita da cellule gliali chiamate cellule di Schwann nel sistema nervoso periferico e oligodendrociti nel sistema nervoso centrale. Questa guaina serve a velocizzare la conduzione degli impulsi nervosi. Le fibre amieliniche, invece, non hanno questa guaina e presentano una conduzione più lenta degli impulsi.
5. Fibre di grosso o piccolo diametro: le fibre a grosso diametro hanno un'elevata velocità di conduzione e sono generalmente associate alle funzioni sensitive e motorie, mentre quelle a piccolo diametro sono coinvolte nelle funzioni vegetative e dolorifiche.

La classificazione delle fibre nervose in base al loro diametro, alla presenza o assenza di mielina e alla conduzione degli impulsi è utile per comprendere le basi anatomiche e fisiologiche della trasmissione dell'informazione all'interno del sistema nervoso.

Le proteine dei neurofilamenti (NFP) sono un tipo specifico di proteine presenti nel citoscheletro delle cellule nervose, o neuroni. I neurofilamenti svolgono un ruolo cruciale nella struttura e nella funzione dei neuroni, in particolare nelle fibre nervose lunghe e sottili chiamate assoni.

Le proteine dei neurofilamenti sono costituite da tre subunità principali: la subunità leggera (NF-L), la subunità media (NF-M) e la subunità pesante (NF-H). Queste subunità si associano per formare una struttura filamentosa che fornisce supporto meccanico agli assoni, mantenendo la loro integrità strutturale e facilitando il trasporto di molecole lungo l'asse dell'assone.

L'integrità dei neurofilamenti è fondamentale per la salute e la funzione dei neuroni. Danni o alterazioni nelle proteine dei neurofilamenti sono stati associati a diverse condizioni neurologiche, tra cui lesioni cerebrali traumatiche, sclerosi multipla, malattia di Parkinson, morbo di Alzheimer e altre forme di demenza.

Livelli elevati di proteine dei neurofilamenti possono essere rilevati nel liquido cerebrospinale (LCS) o nel sangue in seguito a danni ai neuroni, il che rende possibile l'utilizzo delle NFP come biomarcatore per monitorare i danni neuronali e valutare l'efficacia di trattamenti terapeutici. Tuttavia, è importante notare che ulteriori ricerche sono necessarie per comprendere appieno il ruolo e l'utilizzo clinico delle proteine dei neurofilamenti come biomarcatore in diverse condizioni neurologiche.

La proteina GAP-43, nota anche come proteina neurale growth-associated protein 43 (GAP-43) o B-50, è una proteina fosforilata altamente espressa nei neuroni durante lo sviluppo e la rigenerazione assonale. Si trova principalmente nelle sinapsi e nei grower cone degli assoni in crescita ed è coinvolta nella plasticità sinaptica, nel trasporto vescicolare e nella crescita assonale. La proteina GAP-43 svolge un ruolo cruciale nell'assemblaggio della membrana presinaptica e nella formazione di nuove sinapsi. È soggetta a modifiche post-traduzionali, come la fosforilazione, che regolano le sue funzioni cellulari. L'espressione anormale o l'alterazione della proteina GAP-43 sono state associate a diverse condizioni neurologiche, tra cui lesioni del midollo spinale e malattie neurodegenerative come il morbo di Alzheimer e la sclerosi multipla.

I topi transgenici sono un tipo speciale di topi da laboratorio che sono stati geneticamente modificati per esprimere un gene specifico o più geni, noti come trasgeni, nel loro corpo. Questa tecnologia viene utilizzata principalmente per lo studio delle funzioni dei geni, la produzione di proteine terapeutiche e la ricerca sulle malattie umane.

Nella creazione di topi transgenici, il gene trasgenico viene solitamente inserito nel DNA del topo utilizzando un vettore, come un plasmide o un virus, che serve da veicolo per il trasferimento del gene nella cellula ovarica del topo. Una volta che il gene è stato integrato nel DNA della cellula ovarica, l'ovulo fecondato viene impiantato nell'utero di una femmina surrogata e portato a termine la gestazione. I topi nati da questo processo sono chiamati topi transgenici e possono trasmettere il gene trasgenico alle generazioni successive.

I topi transgenici sono ampiamente utilizzati nella ricerca biomedica per studiare la funzione dei geni, la patogenesi delle malattie e per testare i farmaci. Possono anche essere utilizzati per produrre proteine terapeutiche umane, come l'insulina e il fattore di crescita umano, che possono essere utilizzate per trattare varie malattie umane.

Tuttavia, è importante notare che la creazione e l'utilizzo di topi transgenici comportano anche implicazioni etiche e normative che devono essere attentamente considerate e gestite.

La divisione cellulare è un processo fondamentale per la crescita, lo sviluppo e la riparazione dei tessuti in tutti gli organismi viventi. È il meccanismo attraverso cui una cellula madre si divide in due cellule figlie geneticamente identiche. Ci sono principalmente due tipi di divisione cellulare: mitosi e meiosi.

1. Mitosi: Questo tipo di divisione cellulare produce due cellule figlie geneticamente identiche alla cellula madre. E' il processo che si verifica durante la crescita e lo sviluppo normale, nonché nella riparazione dei tessuti danneggiati. Durante la mitosi, il materiale genetico della cellula (DNA) viene replicato ed equalmente distribuito alle due cellule figlie.

Un trapianto cellulare è un procedimento medico in cui le cellule viventi sono implantate da un donatore in un ricevente. Il trapianto può essere autologo, quando le cellule vengono prelevate dal ricevente stesso e poi reinfuse dopo il trattamento; allogenico, quando le cellule provengono da un donatore geneticamente compatibile (di solito un fratello o un gemello monozigote); o xenogenico, quando le cellule vengono prese da un donatore di una specie diversa.

I trapianti cellulari possono essere utilizzati per rimpiazzare le cellule danneggiate o distrutte da malattie come il cancro, l'infezione da HIV, il diabete, disturbi ematologici (ad esempio anemia falciforme), degenerazione del midollo osseo e vari disordini genetici. Essi possono anche essere impiegati in ambito rigenerativo, per favorire la riparazione dei tessuti danneggiati o persino per rallentare il processo di invecchiamento.

Tuttavia, i trapianti cellulari presentano alcuni rischi significativi, tra cui il rigetto del trapianto, dove il sistema immunitario del ricevente attacca le cellule estranee, e la possibilità di trasmettere malattie infettive dal donatore al ricevente. Pertanto, è fondamentale che tali procedimenti siano eseguiti con grande cautela e sotto stretto controllo medico.

Il nervo femorale è un importante nervo misto (che contiene fibre sensitive e motorie) nel corpo umano. Esso origina dalla parte posteriore del tronco spinale, specificamente dai rami anteriori dei nervi spinali L2-L4 e, in misura minore, da L1 e L5.

Il nervo femorale scende lungo la parte anteriore della colonna vertebrale nella cavità addominale, quindi passa attraverso il canale femorale nell'inguine. Da lì, si divide in diverse diramazioni che servono i muscoli e la pelle dell'anca, del ginocchio e della parte anteriore della coscia.

Le sue principali funzioni includono l'innervazione dei muscoli flessori della coscia come il quadricipite femorale, il sartorio e il pettineo, permettendo la flessione dell'anca e la estensione del ginocchio. Inoltre, fornisce sensibilità alla pelle sulla parte anteriore della coscia e all'interno del ginocchio.

Il nervo femorale può essere interessato da diverse patologie, come lesioni, compressioni o neuropatie, che possono causare sintomi quali dolore, formicolio, intorpidimento o debolezza muscolare nella parte anteriore della coscia e nel ginocchio.

Il midollo spinale è la parte centrale del sistema nervoso che trasmette segnali nervosi tra il cervello e il resto del corpo. Si trova all'interno della colonna vertebrale protetta dai processi spinosi delle vertebre. Ha forma cilindrica ed è lungo circa 45 cm nei adulti. Il midollo spinale è responsabile della conduzione degli impulsi sensoriali e motori, oltre a controllare alcune funzioni involontarie come la respirazione e il battito cardiaco. È organizzato in segmenti corrispondenti ai nervi spinali che escono dalla colonna vertebrale per innervare diverse parti del corpo.

La glicoproteina associata alla mielina (MAG) è una proteina glicosilata che si trova nella guaina di mielina delle cellule di Schwann nel sistema nervoso periferico e degli oligodendrociti nel sistema nervoso centrale. La mielina è la membrana lipidica che avvolge i assoni dei neuroni, permettendo una rapida conduzione degli impulsi nervosi.

La glicoproteina associata alla mielina è costituita da cinque domini proteici e quattro domini oligosaccaridici. È particolarmente importante per l'adesione delle cellule di Schwann alla mielina e svolge un ruolo cruciale nella formazione, nel mantenimento e nella riparazione della guaina di mielina.

Lesioni o anomalie nella glicoproteina associata alla mielina possono portare a diverse patologie neurologiche, come la neuropatia sensitivo-motoria ereditaria e alcune forme di sclerosi multipla.

I solfo glicosfingolipidi sono un tipo specifico di glicosfingolipidi che contengono uno o più zuccheri solforati, come l'acido solfogalattosio o l'acido solfoquinovosio, legati alla molecola di ceramide. Questi lipidi sono presenti principalmente nelle membrane cellulari delle cellule animali e svolgono un ruolo importante nella determinazione della struttura e della funzione delle membrane cellulari, nonché nella regolazione della segnalazione cellulare e del riconoscimento cellulare.

I solfo glicosfingolipidi sono coinvolti in una varietà di processi biologici, tra cui la modulazione dell'adesione cellulare, la crescita cellulare e la differenziazione, l'apoptosi e la segnalazione intracellulare. Inoltre, sono noti per essere coinvolti nella patogenesi di diverse malattie, come alcune forme di cancro, le malattie neurodegenerative e le infezioni batteriche e virali.

La maggior parte dei solfo glicosfingolipidi si trova nel sistema nervoso centrale, dove svolgono un ruolo cruciale nello sviluppo e nella funzione del cervello. Alcuni disturbi genetici che colpiscono la biosintesi o il metabolismo dei solfo glicosfingolipidi possono causare gravi malattie neurologiche, come la sindrome di Morquio e la sindrome di Sanfilippo.

Decapoda è un termine utilizzato in zoologia e classificazione scientifica, non specificamente nella medicina. Decapoda è un ordine di crostacei che comprende circa 10.000 specie, tra cui gamberetti, granchi, aragoste e languste. Il nome "Decapoda" deriva dal greco antico e significa "dieci piedi", riferendosi al fatto che la maggior parte di questi crostacei ha cinque paia di arti, con il primo paio modificato in antenne e gli altri quattro paia utilizzati per la locomozione.

Mentre Decapoda non è un termine medico specifico, può avere implicazioni mediche indirette. Ad esempio, alcuni crostacei decapodi possono causare reazioni allergiche in alcune persone, specialmente dopo il consumo di frutti di mare. Inoltre, l'esposizione occupazionale a questi crostacei può provocare dermatiti da contatto o altre irritazioni cutanee in individui sensibili.

Il recettore Erb-3, noto anche come NTRK3 (Neurotrophic Receptor Tyrosine Kinase 3), è un gene che fornisce istruzioni per la produzione di una proteina chiamata recettore tirosin chinasi. Questa proteina si trova sulla superficie cellulare, dove aiuta a trasmettere segnali da alcune molecole esterne alla cellula all'interno della cellula stessa.

Il recettore Erb-3 è coinvolto nella crescita e nello sviluppo del sistema nervoso centrale e periferico. Si lega a specifiche proteine chiamate fattori di crescita neurotrofici, che svolgono un ruolo importante nello sviluppo e nella sopravvivenza delle cellule nervose.

Mutazioni o alterazioni del gene NTRK3 possono portare a disturbi neurologici e tumorali, come ad esempio il cancro al seno infiammatorio e alcuni tipi di tumori cerebrali. Inoltre, la fusione del gene NTRK con altri geni può causare la produzione di una proteina anomala che porta all'attivazione costante del segnale cellulare, il che può portare alla crescita incontrollata delle cellule e al cancro.

La giunzione neuromuscolare, nota anche come placca motrice o fessura sinaptica, è un punto specifico dove si verifica la trasmissione dell'impulso nervoso dal sistema nervoso periferico alle fibre muscolari striate scheletriche. Questa struttura specializzata consiste nella terminazione dei nervi motori (assoni terminali) e nelle cellule postsinaptiche a target, che sono le membrane delle fibre muscolari scheletriche.

L'impulso elettrico arriva all'estremità dell'assone terminale, dove avvengono i processi di esocitosi dei vesicoli contenenti neurotrasmettitore, principalmente acetilcolina (ACh). Gli ioni calcio che entrano nell'assone durante il potenziale d'azione scatenano l'esocitosi dei vesicoli. L'acetilcolina viene quindi rilasciata nella fessura sinaptica e diffonde attraverso di essa, andando a legarsi con i recettori nicotinici dell'acetilcolina sulla membrana postsinaptica del muscolo scheletrico.

Il legame dell'ACh con il suo recettore provoca l'apertura dei canali ionici dipendenti dal ligando, permettendo agli ioni sodio di fluire all'interno della fibra muscolare e provocando depolarizzazione. Questa depolarizzazione iniziale è nota come potenziale di placca ed è sufficiente a scatenare l'apertura dei canali del calcio voltaggio-dipendenti sulla membrana del tubulo T della fibra muscolare. L'ingresso di ioni calcio nel citoplasma innesca la contrazione muscolare attraverso il rilascio di calcio dal reticolo sarcoplasmatico e l'interazione con le proteine ​​del filamento sottile, come l'actina e la miosina.

Dopo aver svolto la sua funzione, l'acetilcolinesterasi presente nella fessura sinaptica idrolizza rapidamente l'ACh in acetato e colina, che vengono riassorbiti dalle cellule nervose per il successivo utilizzo. Questo processo impedisce un accumulo di ACh nella fessura sinaptica e garantisce la precisione e l'efficienza della trasmissione del segnale neuromuscolare.

Le molecole di adesione cellulare neuronale (NCAM, Neural Cell Adhesion Molecules) sono una famiglia di glicoproteine transmembrana che giocano un ruolo cruciale nei processi di riconoscimento, interazione e adesione tra le cellule nervose. Queste molecole sono espressamente presenti sulla superficie delle membrane plasmatiche dei neuroni e delle glia del sistema nervoso centrale e periferico.

Le NCAM partecipano a diversi eventi cellulari fondamentali durante lo sviluppo e la plasticità cerebrale, tra cui:

1. Migrazione neuronale: le NCAM guidano la migrazione di specifiche popolazioni di neuroni durante lo sviluppo embrionale del sistema nervoso.
2. Formazione sinaptica: le NCAM sono implicate nella formazione, maturazione e stabilizzazione delle sinapsi tra i neuroni.
3. Plasticità sinaptica: contribuiscono alla plasticità sinaptica, che è la capacità dei circuiti neurali di modificare la loro forza di connessione in risposta a stimoli ambientali o esperienze.
4. Crescita assonale e direzionamento: le NCAM influenzano la crescita e il direzionamento degli assoni durante lo sviluppo nervoso, guidando l'estensione dei processi neuritici verso i loro obiettivi appropriati.
5. Riparazione e rigenerazione nervosa: le NCAM possono promuovere la riparazione e la rigenerazione delle lesioni del sistema nervoso, facilitando la ricrescita degli assoni e la riconnessione sinaptica.

Le NCAM sono soggette a diversi meccanismi di regolazione post-traduzionali, come la glicosilazione, la fosforilazione e la scissione proteolitica, che ne modulano l'affinità di legame, la distribuzione e la funzione. Inoltre, le interazioni con altri partner molecolari, come i recettori integrali di membrana e le proteine citoscheletriche, contribuiscono alla complessità della loro funzione e regolazione.

La denervazione è un termine medico che si riferisce alla rimozione o al danneggiamento intenzionale dei nervi per interrompere la conduzione degli impulsi nervosi. Questo processo viene comunemente eseguito per controllare il dolore cronico, specialmente quando altri trattamenti sono risultati inefficaci. La denervazione può essere ottenuta attraverso diversi metodi, come la chirurgia, l'ablazione termica o chimica, o mediante radiazioni ionizzanti.

Nei casi di dolore neuropatico, la denervazione può aiutare a interrompere i segnali del dolore anomali che vengono trasmessi al cervello. Tuttavia, questo procedimento può anche causare effetti collaterali indesiderati, come la perdita di sensibilità o debolezza muscolare, poiché i nervi danneggiati sono responsabili della trasmissione degli impulsi sensoriali e motori.

La denervazione è anche utilizzata in alcuni interventi chirurgici correttivi per le patologie oculari, come nel caso del trattamento della cataratta con facoemulsificazione, dove i nervi che innervano il muscolo ciliare vengono accidentalmente danneggiati durante l'intervento.

In sintesi, la denervazione è un metodo medico invasivo che prevede la rimozione o il danneggiamento dei nervi per interrompere la conduzione degli impulsi nervosi, utilizzato principalmente nel trattamento del dolore cronico e in alcuni interventi chirurgici correttivi.

In medicina, il termine "movimento cellulare" si riferisce al movimento spontaneo o diretto di cellule viventi, che può verificarsi a causa della contrazione dei propri meccanismi interni o in risposta a stimoli esterni.

Un esempio ben noto di movimento cellulare è quello delle cellule muscolari scheletriche, che si accorciano e si ispessiscono per causare la contrazione muscolare e il movimento del corpo. Altre cellule, come i globuli bianchi nel sangue, possono muoversi spontaneamente per aiutare a combattere le infezioni.

Inoltre, il termine "movimento cellulare" può anche riferirsi alla migrazione di cellule durante lo sviluppo embrionale o la riparazione dei tessuti, come quando le cellule staminali si muovono verso un'area danneggiata del corpo per aiutare a ripararla.

Tuttavia, è importante notare che il movimento cellulare può anche essere alterato in alcune condizioni patologiche, come nel caso di malattie neuromuscolari o immunitarie, dove la capacità delle cellule di muoversi correttamente può essere compromessa.

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