Una forma di carbonio amorfo preparato dalla incompleta combustione di animale o vegetale, ad esempio la foresta, questo attivato forma di carbone è usato nel trattamento di avvelenamento. - & Hackh 'Chemical Dictionary, quinto Ed)
Procedure mediche che coinvolgono la lo svuotamento del contenuto dello stomaco tramite un tubo inserito nel naso o bocca. E 'a rimuovere veleni o ridurre la pressione a causa di blocco intestinale o durante un intervento chirurgico.
La rimozione delle tossine o di metaboliti dal circolo dalla dipartita di sangue, entro un appropriato circuito extracorporea, passo semipermeable microcapsule contenente adsorbenti (come carbone attivo) o altri enzimi, enzimi (ad esempio, le preparazioni di microsomi gel-entrapped, membrane-free enzimi legato alle portaerei artificiale), o altri adsorbenti (ad esempio, vari resine, albumin-conjugated Agarose).
Una pianta genere della famiglia APOCYNACEAE. Membri contengono thevetin.
Agenti contrastare o neutralizzare l ’ azione di POISONS.
Una malattia o condizione fisica prodotta dall ’ iniezione, inalazione, ingestione o esposizione ad un agente deleterio.
Accidentale o deliberato uso di un farmaco o droga in eccesso rispetto normale dosaggio.
Tossico asfissia per lo spostamento dell'ossigeno di ossiemoglobina dal monossido di carbonio.
Uno sciroppo fatto dal rhizomes secca di due specie diverse, CEPHAELIS ipecacuanha e C. acuminata. Contengono EMETINE, cephaeline, psychotrine e altri ISOQUINOLINES. Sciroppo di ipecacuana è utilizzato ampiamente un emetico che agiscono a livello locale della mucosa gastrica e centralmente sul Chemoreceptor grilletto.
Una pianta genere della famiglia POACEAE Folin solubile in acqua. E 'l'estratto di Sasa albomarginata. Sasa kurinensis e' un ingrediente di Sho-ju-sen giapponese, una tisana cinese.
L'aderenza di gas, liquidi o disciolte solidi su una superficie, che comprende adsorptive fenomeni di batteri e virus dell ’ assorbimento sulle superfici. Nella sostanza potrebbero seguire ma non necessariamente.
Un'emergenza medica acuta caratterizzata da un danno tissutale significativo e dolore intenso, spesso accompagnato da shock termico, causato dalla contatto prolungato o esposizione a calore estremo, fiamme o sostanze chimiche irritanti.

Il carbone vegetale, noto anche come carbone attivo vegetale, è una forma di carbone derivato da materiali organici vegetali che sono stati bruciati in assenza di ossigeno attraverso un processo chiamato pirolisi. Il risultato è un materiale altamente poroso con una vasta area superficiale, che gli conferisce eccellenti proprietà adsorbenti.

In ambito medico, il carbone vegetale viene spesso utilizzato come agente adsorbente per trattare varie intossicazioni, poiché è in grado di legare e neutralizzare molte sostanze chimiche tossiche nell'apparato digerente. Ciò include una vasta gamma di composti, come farmaci, veleni vegetali o animali, alcol e droghe.

Il carbone vegetale è disponibile in diverse forme, tra cui capsule, compresse o sospensioni liquide, ed è generalmente somministrato per via orale. Tuttavia, non deve essere utilizzato come trattamento autonomo per intossicazioni senza prima consultare un operatore sanitario, poiché potrebbe essere necessaria una gestione più complessa del caso.

Inoltre, il carbone vegetale può avere alcune interazioni con farmaci, riducendone l'assorbimento ed efficacia. Pertanto, è importante informare il proprio medico o farmacista di qualsiasi trattamento in corso prima di assumere carbone vegetale.

Un lavaggio gastrico è un procedimento medico di emergenza utilizzato per eliminare rapidamente il contenuto dello stomaco. Viene comunemente eseguito in situazioni potenzialmente letali, come il sospetto di avvelenamento o overdose di farmaci. Durante il lavaggio gastrico, un tubo viene inserito attraverso la bocca o il naso e fatto scorrere nello stomaco. Quindi, grandi volumi di liquido vengono pompati nello stomaco e poi aspirati via, rimuovendo così il contenuto dello stomaco.

Questa procedura deve essere eseguita da personale medico addestrato in un ambiente ospedaliero, poiché ci sono rischi associati al lavaggio gastrico, come ad esempio l'aspirazione del contenuto dello stomaco nei polmoni, che può portare a polmonite. Inoltre, il suo utilizzo è limitato nel tempo, poiché diventa meno efficace dopo alcune ore dall'ingestione della sostanza tossica o del farmaco.

Va sottolineato che l'uso routinario del lavaggio gastrico non è raccomandato in tutti i casi di overdose o avvelenamento, poiché il beneficio terapeutico e la riduzione della mortalità non sono stati dimostrati in modo conclusivo per molti tipi di sostanze tossiche. La decisione di eseguire un lavaggio gastrico dovrebbe essere presa da un medico dopo aver valutato i rischi e i benefici specifici del paziente.

L'emoperfusione è un trattamento extracorporeo che utilizza una macchina chirurgica speciale per far fluire il sangue del paziente attraverso un dispositivo a base di resine o carbetti adsorbenti o membrane porose, al fine di rimuovere sostanze tossiche o eccessive dal circolo sistemico.

Questa procedura viene spesso utilizzata in situazioni di emergenza, come nel caso di avvelenamento da farmaci o intossicazione da sostanze chimiche, dove l'eliminazione rapida delle tossine dal sangue può essere vitale per il paziente. L'emoperfusione può anche essere utilizzata in combinazione con la dialisi per trattare l'insufficienza renale grave o l'intossicazione da farmaci in pazienti sottoposti a trapianto d'organo.

Durante il processo di emoperfusione, il sangue del paziente viene prelevato da una vena e pompato attraverso un dispositivo di filtrazione speciale che contiene le resine o i carbetti adsorbenti o le membrane porose. Queste sostanze sono in grado di legare e rimuovere le tossine o le sostanze indesiderate dal sangue, prima che venga reinfuso nel corpo del paziente.

L'emoperfusione è un trattamento altamente specializzato che richiede l'utilizzo di attrezzature e personale medico altamente qualificati. Pertanto, viene eseguita solo in centri medici specializzati e sotto la supervisione di medici esperti in terapie extracorporee.

Thevetia è un genere di piante appartenenti alla famiglia Apocynaceae, noto anche come "Yellow Oleander" o "Lucky Nut". Queste piante sono originarie delle regioni tropicali e subtropicali dell'America centrale e meridionale.

La specie più comune è Thevetia peruviana, che contiene alcaloidi tossici come la thevetina e la cerberina. L'ingestione di qualsiasi parte della pianta può causare sintomi gravi o fatali, tra cui nausea, vomito, convulsioni, aritmie cardiache e arresto cardiaco.

La tossicità di Thevetia è stata segnalata in letteratura medica come causa di avvelenamento sia negli esseri umani che negli animali domestici. Pertanto, è importante prendere precauzioni per evitare il contatto con questa pianta e cercare assistenza medica immediata se si sospetta un'esposizione tossica.

In medicina, un antidoto è una sostanza o un farmaco che si utilizza per contrastare o neutralizzare gli effetti tossici di un altro agente dannoso (come veleni o sostanze chimiche nocive) dopo che esso è già stato assorbito dall'organismo.

Gli antidoti possono agire in diversi modi, ad esempio:

* Bloccando la capacità dell'agente tossico di legarsi alle sue molecole bersaglio nel corpo;
* Promuovendo l'escrezione o l'eliminazione del veleno attraverso i reni, il fegato o altri organi;
* Riparando i danni causati dal veleno alle cellule e ai tessuti.

L'uso di antidoti è una parte importante della terapia medica per trattare le intossicazioni accidentali o volontarie, come quelle causate da avvelenamento da cibo, morsi di serpenti velenosi o overdose di farmaci. Tuttavia, l'efficacia degli antidoti può variare a seconda del tipo di veleno e della dose assunta, nonché delle condizioni individuali del paziente.

Esempi comuni di antidoti includono il naloxone per l'overdose da oppioidi, il digossina specifica per l'avvelenamento da digitale e il fompeizolo per l'intossicazione da isoniazide.

L'avvelenamento è una condizione medica che si verifica quando una persona viene esposta a una sostanza tossica o dannosa, come veleni naturali o artificiali, che possono causare danni ai tessuti e agli organi del corpo. Questa esposizione può avvenire attraverso l'ingestione, l'inalazione o il contatto con la pelle.

I sintomi dell'avvelenamento possono variare notevolmente a seconda della sostanza tossica e della quantità assunta. Alcuni dei sintomi più comuni includono nausea, vomito, dolore addominale, diarrea, mal di testa, vertigini, difficoltà respiratorie, battito cardiaco accelerato o irregolare, convulsioni e perdita di coscienza.

Il trattamento dell'avvelenamento dipende dalla sostanza tossica e dalla gravità dei sintomi. In alcuni casi, il trattamento può comportare la somministrazione di farmaci specifici per neutralizzare l'effetto della tossina o il ricorso a procedure mediche come il lavaggio dello stomaco o la dialisi.

La prevenzione dell'avvelenamento è fondamentale per evitare questa condizione potenzialmente letale. Ciò include la conservazione sicura di sostanze tossiche, l'etichettatura appropriata delle sostanze chimiche e la formazione sulla sicurezza per prevenire l'esposizione accidentale o intenzionale alle tossine.

La overdose da farmaci si verifica quando una persona assume una quantità eccessiva di un farmaco, provocando così effetti avversi dannosi o addirittura letali. Ciò può accadere accidentalmente, ad esempio se una persona prende una dose errata del farmaco o se un bambino ingerisce medicine non prescritte, oppure può verificarsi intenzionalmente, come nel caso di un tentativo di suicidio o di overdose volontaria.

I sintomi della overdose da farmaci possono variare notevolmente a seconda del tipo di farmaco assunto e della quantità ingerita. Tuttavia, alcuni segni comuni di overdose includono: nausea e vomito, dolore addominale, sonnolenza o confusione, difficoltà respiratorie, battito cardiaco irregolare, convulsioni e perdita di coscienza.

La gravità della overdose può variare da lieve a grave, e in alcuni casi può essere fatale se non trattata immediatamente. Il trattamento dipende dal tipo di farmaco assunto e può includere la somministrazione di antidoti specifici, il supporto delle funzioni vitali e, in alcuni casi, il ricovero in ospedale.

Per prevenire la overdose da farmaci, è importante seguire sempre le istruzioni del medico o del farmacista riguardo alla dose corretta del farmaco, non utilizzare mai farmaci scaduti e conservare i farmaci in un luogo sicuro, lontano dalla portata dei bambini. In caso di overdose sospetta, è importante cercare immediatamente assistenza medica.

L'avvelenamento da monossido di carbonio (CO) è una condizione tossica causata dall'inalazione di monossido di carbonio, un gas inodore e incolore prodotto dalla combustione incompleta di carburanti come benzina, gas naturale, propano, carbone, legna e tabacco. Il monossido di carbonio si lega più fortemente dell'ossigeno ai globuli rossi, impedendo loro di trasportare adeguate quantità di ossigeno ai tessuti del corpo.

I sintomi dell'avvelenamento da monossido di carbonio possono variare a seconda della concentrazione e della durata dell'esposizione al gas. I sintomi lievi possono includere mal di testa, vertigini, nausea, vomito e affaticamento. Con esposizioni più prolungate o ad alte concentrazioni, i sintomi possono peggiorare e includere confusione, visione offuscata, perdita di coordinazione, mal di petto, battito cardiaco accelerato e, in casi gravi, coma, arresto cardiaco o morte.

L'avvelenamento da monossido di carbonio è una emergenza medica che richiede un trattamento immediato. Il trattamento standard prevede l'ossigenoterapia ad alte concentrazioni per accelerare l'eliminazione del monossido di carbonio dai globuli rossi e dai tessuti corporei. In casi gravi, può essere necessaria una ventilazione meccanica con ossigeno iperbarico per aumentare ulteriormente la concentrazione di ossigeno nel sangue e favorire la guarigione dei tessuti danneggiati.

La prevenzione dell'avvelenamento da monossido di carbonio include l'installazione e il mantenimento regolari di dispositivi di sicurezza, come rilevatori di monossido di carbonio e sistemi di scarico dei veicoli a motore. È inoltre importante evitare di utilizzare generatori, fornelli o barbecue all'interno degli edifici o delle aree chiuse, poiché possono rilasciare monossido di carbonio tossico.

L'ipecacuanha, nota anche come ipecacuana, è un farmaco emetico che induce il vomito. Viene estratta dalle radici della pianta brasiliana Psychotria ipecacuanha o della pianta peruviana Cephaelis ipecacuanha.

L'ipecacuanha contiene alcaloidi, principalmente emetina e cefelina, che stimolano i recettori del muscolo liscio nel tratto gastrointestinale, portando allo svuotamento dello stomaco attraverso il vomito.

Tradizionalmente, è stata utilizzata per trattare l'avvelenamento e come agente emetico in alcuni tipi di overdose. Tuttavia, il suo uso clinico è diventato meno comune a causa dei potenziali effetti avversi, tra cui aritmie cardiache e miopatie muscolari, e del fatto che altri trattamenti per l'avvelenamento sono diventati più sicuri ed efficaci.

Attualmente, il suo uso è limitato a circostanze specialistiche e sotto la supervisione di un operatore sanitario qualificato. Non deve essere utilizzato senza consultare un medico o un altro operatore sanitario qualificato.

Mi dispiace, "Sasa" non è un termine medico riconosciuto o comunemente utilizzato nel campo della medicina. Potrebbe essere che tu abbia fatto un errore di ortografia o ti stia riferendo a un termine specifico di una particolare area della medicina. In ogni caso, senza maggiori informazioni contestuali, non sono in grado di fornire una definizione medica per "Sasa".

In medicina e biologia, l'adsorbimento si riferisce al processo in cui molecole o sostanze (adsorbate) si accumulano fisicamente sulla superficie di un materiale solido (adsorbente). Questo fenomeno è dovuto principalmente alle forze intermolecolari deboli, come le forze di Van der Waals e i legami idrogeno, che attraggono le molecole adsorbate sulla superficie dell'adsorbente.

L'adsorbimento è un processo di superficie ed è influenzato dalla natura chimica e fisica della superficie dell'adsorbente, nonché dalle proprietà delle molecole adsorbate. L'area superficiale specifica del materiale adsorbente, la sua struttura porosa e la temperatura sono fattori importanti che influenzano il grado di adsorbimento.

In medicina, l'adsorbimento è particolarmente importante in ambito farmacologico, dove alcuni materiali come il carbone attivo vengono utilizzati per adsorbire tossine o farmaci nel tratto gastrointestinale, riducendone così l'assorbimento e l'avvelenamento. Inoltre, l'adsorbimento è anche un meccanismo importante nella depurazione del sangue attraverso la dialisi, dove le macchine di dialisi sono dotate di membrane adsorbenti che aiutano a rimuovere le tossine e i rifiuti metabolici dal sangue.

"Incendio" non è un termine utilizzato nella medicina generale. Tuttavia, in ambito medico, il termine correlato più vicino potrebbe essere "ustione", che si riferisce a un danno tissutale causato dall'esposizione al calore, alla luce solare intensa, alle radiazioni o a sostanze chimiche caustiche. Le ustioni possono variare in gravità da lievi irritazioni della pelle a lesioni profonde e potenzialmente letali che colpiscono i muscoli e gli organi sottostanti.

Le ustioni sono classificate in base al grado di danno tissutale:

- Grado 1: solo l'epidermide è interessata, con arrossamento, dolore e gonfiore.
- Grado 2: il danno si estende allo strato superficiale del derma, con la formazione di vesciche e un dolore più intenso.
- Grado 3: il danno è profondo e colpisce tutto lo spessore della pelle, con possibili lesioni ai muscoli e alle ossa sottostanti. Il sito dell'ustione può presentare una colorazione bianca o nera e può avere un aspetto simile a una crosta.
- Grado 4: il danno è estremamente grave, con necrosi dei tessuti che colpisce non solo la pelle ma anche i muscoli, i tendini, i nervi e le ossa sottostanti. Questo tipo di ustione può richiedere amputazioni o trapianti di pelle per la guarigione.

Il trattamento delle ustioni dipende dalla gravità dell'ustione e può variare da semplici cure domiciliari per le ustioni lievi a cure mediche specialistiche, compreso il ricovero in ospedale, per le ustioni più gravi.

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