Una sindrome caratterizzata dalla formazione di sviluppo clinico, di solito nei neonati o infanzia, di una malattia, spesso diffusa candidiasi della pelle, unghie, e delle membrane mucose. Potrebbe essere causato da una delle sindromi da immunodeficienza, ereditato come una malattia autosomica tratto distintivo o associata a difetti della cellulo-mediata l'immunita ', endocrino, stomatite, o neoplasia maligna.
Candidiasi della pelle che si è manifestata come eczema-like lesioni interdigital spazi, perleche o paronichia cronica Dorland, Ed. (27)
Malattie autoimmuni che interessano diversi organi endocrini. È caratterizzata dalla formazione di tipo I dell 'cronica e delle candidiasi (candidosi), mentre mucocutanea cronica di tipo II mostra ogni associazione di insufficienza surrenalica (Addison e' morbo tiroidite linfocitica), (tiroidite, autoimmune; ipoparatiroidismo; e), insufficienza gonadica. In entrambi i tipi organ-specific anticorpi contro una varietà di ghiandole Endocrine è stato scoperto. La sindrome di tipo II differisce da tipo io in quella questo è associato HLA-A1 B8 aplotipi, e di solito è in età adulta e candidiasi non e 'presente.
L ’ infezione da un fungo del genere Candida. E 'una infezione superficiale delle zone umide del corpo ed e' solitamente causata da Candida albicans Dorland, Ed. (27)
Un fungo in erba unicellulare che costituisce la principale causa di patogeni candidiasi (moniliasi).
Una malattia cronica, caratterizzato dalla progressiva diffusione di lesioni da New World leishmaniosi cutanea causate da specie del L. braziliensis complesso del naso, della mucosa orale e faringeo qualche tempo dopo l'apparizione della lesione cutanea iniziale occlusione nasale ed epistassi. Sono frequenti i sintomi di esordio.
Infezione delle membrane mucose della bocca da un fungo del genere Candida. (Dorland, 27 Ed)
Infezione della vulva e VAGINA con un fungo del genere Candida.
Un prodotto a base di citochine proinflammatory principalmente tramite linfociti T o i loro precursori. Diverse sottospecie di Interleukin-17 sono state identificate, ognuno dei quali e 'un prodotto di un particolare gene.
Un segnale trasduttore e attivatore di trascrizione che media l ’ risposte cellulari all ’ interferone. Stat1 interagisce con P53 PROTEIN soppressore del tumore e regola espressione di GENI coinvolto nel controllo della crescita e apoptosi.
Un importante infezione fungina nosocomiali con specie del genere Candida. Più di frequente candidiasi invasiva, candidiasi si presenta quando va al di là della infezioni superficiali e profonde dei tessuti si manifesta con candidemia, infezione o malattia disseminata con grande organo coinvolgimento.

La candidosi cronica mucocutanea, nota anche come candidiasi cronica, è una condizione caratterizzata da infezioni ricorrenti o persistenti causate dal fungo Candida, principalmente della specie Candida albicans. Questa forma di candidosi colpisce prevalentemente le mucose ( membrane umide) e la pelle.

Nella candidosi cronica mucocutanea, l'infezione si manifesta in diverse aree del corpo, come la bocca (stomatite da candida), le pieghe cutanee, la pelle, le unghie (onicomicosi), i genitali esterni (vulvovaginite da candida nelle donne e balanite da candida negli uomini) e, più raramente, l'esofago (esofagite da candida).

I sintomi variano a seconda della localizzazione dell'infezione. Tra questi:

* Prurito, arrossamento e desquamazione della pelle
* Dolore o bruciore durante la deglutizione (nel caso di esofagite da candida)
* Lesioni biancastre sulla mucosa orale (stomatite da candida)
* Perdita di appetito e dolore addominale superiore
* Dolore, prurito o bruciore durante la minzione o i rapporti sessuali (nel caso di infezioni genitali)
* Cambiamenti delle unghie, come ingiallimento, ispessimento e distacco dall'unghia (onicomicosi da candida)

La candidosi cronica mucocutanea può essere causata da diversi fattori, tra cui:

* Sistema immunitario indebolito a causa di HIV/AIDS, diabete, chemioterapia o trapianto d'organo
* Uso prolungato di antibiotici o corticosteroidi
* Alterazioni ormonali (gravidanza, menopausa)
* Predisposizione genetica
* Cattiva igiene personale o uso di indumenti stretti e umidi

Il trattamento della candidosi cronica mucocutanea dipende dalla sua localizzazione e dall'entità dell'infezione. Può includere farmaci antifungini topici (creme, lozioni, shampoo) o sistemici (pillole, capsule, iniezioni). In alcuni casi, potrebbe essere necessario un trattamento a lungo termine per prevenire recidive.

È importante consultare un medico se si sospetta di avere una candidosi cronica mucocutanea, poiché potrebbe essere un segno di altre condizioni di salute sottostanti che richiedono attenzione medica.

La candidosi cutanea, nota anche come candidiasi, è un'infezione della pelle causata dal fungo Candida. Questo fungo prospera in ambienti caldi e umidi e può essere trovato naturalmente sulla pelle, nelle mucose e nel tratto gastrointestinale. Tuttavia, sotto determinate condizioni, come un sistema immunitario indebolito, l'uso di antibiotici o corticosteroidi, o una maggiore umidità sulla pelle, il fungo può moltiplicarsi rapidamente e causare infezioni.

L'infezione cutanea da Candida si manifesta spesso come un'eruzione cutanea rossa, pruriginosa e a volte dolorante, con lesioni che possono apparire squamose, vescicolari o crostose. Le aree più comunemente colpite sono quelle soggette a umidità, come le pieghe cutanee (ascelle, inguine, sotto il seno), la bocca (mughetto), i genitali esterni e l'area intorno all'ano. Nei neonati, può verificarsi un'infezione da Candida nota come eruzione da pannolino.

La candidosi cutanea è generalmente trattata con farmaci antifungini topici, come creme o polveri, che possono essere applicate direttamente sulla pelle interessata. In casi più gravi o persistenti, potrebbe essere necessario un trattamento sistemico con farmaci antifungini orali prescritti da un medico.

È importante mantenere una buona igiene personale e tenere asciutte le aree soggette a umidità per prevenire la ricomparsa della candidosi cutanea. Se l'infezione persiste o si diffonde, consultare un medico per una valutazione e un trattamento appropriati.

Le Sindromi Poliglandolari Autoimmuni (APS) sono un gruppo di disturbi endocrini caratterizzati dalla presenza di autoanticorpi diretti contro diversi ormoni e tessuti endocrini. Queste sindromi includono:

1. Sindrome di Schmidt: è la più comune e si presenta con insulino-dipendenza diabetica mellito di tipo 1, tiroidite di Hashimoto (con o senza ipotiroidismo), e malattia adrenalica autoimmune (insufficienza surrenalica).

2. Sindrome di Carpenter: è caratterizzata da insulino-dipendenza diabetico mellito di tipo 1, tiroidite di Hashimoto, e malattia delle paratiroidi autoimmune (iperparatiroidismo primario).

3. Sindrome di Candle: è caratterizzata da insulino-dipendenza diabetico mellito di tipo 1, tiroidite di Hashimoto, e vitiligine (una malattia della pelle che causa depigmentazione).

4. Sindrome di APS-1 (o sindrome di Autoimmune Polyglandular Syndrome type 1): è una forma rara di APS caratterizzata da insulino-dipendenza diabetico mellito di tipo 1, tiroidite di Hashimoto, malattia delle paratiroidi autoimmune, candidiasi cronica (infezioni fungine ricorrenti), e altri disturbi autoimmuni.

5. Sindrome di APS-2 (o sindrome di Autoimmune Polyglandular Syndrome type 2): è una forma comune di APS caratterizzata da insulino-dipendenza diabetico mellito di tipo 1, tiroidite di Hashimoto, e malattia surrenalica autoimmune.

6. Sindrome di APS-3 (o sindrome di Autoimmune Polyglandular Syndrome type 3): è una forma di APS caratterizzata da due o più disturbi autoimmuni che colpiscono le ghiandole endocrine, come la tiroidite di Hashimoto e la malattia delle paratiroidi autoimmune.

7. Sindrome di APS-4 (o sindrome di Autoimmune Polyglandular Syndrome type 4): è una forma rara di APS caratterizzata da disturbi autoimmuni che colpiscono le ghiandole endocrine e altri organi, come la candidiasi cronica e l'anemia perniciosa.

Le cause delle sindromi di APS non sono completamente comprese, ma si pensa che siano dovute a una combinazione di fattori genetici e ambientali. Il trattamento dipende dalla natura e dalla gravità dei disturbi associati alla sindrome di APS e può includere farmaci, terapia sostitutiva ormonale, e altri interventi medici.

La candidosi è una condizione infettiva causata da funghi della famiglia Candida, il più comunemente Candida albicans. Questi funghi possono essere presenti normalmente sulla pelle e nelle mucose di aree come la bocca, il tratto gastrointestinale e la vagina, senza causare problemi di solito. Tuttavia, in determinate circostanze, come un sistema immunitario indebolito, diabete non controllato, uso di antibiotici a lungo termine o alterazioni ormonali, i funghi possono moltiplicarsi e causare infezioni.

I sintomi della candidosi variano a seconda della parte del corpo interessata. Nella cavità orale (mughetto), si possono verificare placche biancastre sulle guance, sulla lingua e all'interno delle guance. Nelle donne, la vaginosi da Candida può causare prurito, bruciore, arrossamento e dolore durante i rapporti sessuali, nonché secrezioni bianche dense. Nei maschi, l'infezione del pene (balanite) può provocare arrossamento, gonfiore, prurito e piccole vesciche sul pene. Nei neonati, il mughetto è una causa comune di placche biancastre all'interno della bocca.

Nei casi più gravi o in persone con sistema immunitario indebolito, la candidosi può diffondersi in tutto il corpo e colpire organi interni come cuore, fegato, reni, occhi e cervello. Questa forma di candidosi è nota come candidemia ed è considerata una condizione medica grave che richiede un trattamento immediato.

Il trattamento per la candidosi prevede generalmente farmaci antifungini, come fluconazolo, itraconazolo o clotrimazolo, disponibili sotto forma di compresse, creme, supposte o soluzioni. È importante completare il ciclo di trattamento prescritto dal medico per garantire che l'infezione sia stata eliminata e non si ripresenti.

La Candida albicans è un tipo di funghi che si trova normalmente sulla pelle e sulle mucose, come la bocca, il tratto digestivo e i genitali. Quando le condizioni sono giuste, questo fungo può moltiplicarsi rapidamente e causare infezioni superficiali, note come candidosi.

Le infezioni da Candida albicans possono verificarsi quando il sistema immunitario è indebolito o quando la normale flora batterica che mantiene sotto controllo la crescita del fungo viene alterata. I sintomi della candidosi dipendono dalla parte del corpo interessata, ma in genere includono arrossamento, prurito, bruciore e dolore, nonché la presenza di una sostanza biancastra e cremosa che assomiglia a formaggio cottage.

Le infezioni da Candida albicans possono verificarsi in qualsiasi parte del corpo, ma sono più comuni nelle zone umide e calde, come la bocca (mughetto), la pelle, le pieghe cutanee, il tratto genitale femminile (vaginite da Candida) e il tratto urinario.

Alcune persone possono essere più inclini alle infezioni da Candida albicans rispetto ad altre, soprattutto se hanno un sistema immunitario indebolito a causa di malattie come l'AIDS o il cancro, oppure se stanno assumendo farmaci che sopprimono il sistema immunitario, come i corticosteroidi. Anche alcune condizioni mediche, come il diabete non controllato, possono aumentare il rischio di infezioni da Candida albicans.

La maggior parte delle infezioni da Candida albicans può essere trattata con farmaci antifungini, che possono essere assunti per via orale o applicati localmente sotto forma di creme, pomate o supposte. Tuttavia, se l'infezione è grave o si diffonde in altre parti del corpo, può essere necessario un trattamento più aggressivo, come l'ammissione in ospedale e la somministrazione di farmaci antifungini per via endovenosa.

Per prevenire le infezioni da Candida albicans, è importante mantenere una buona igiene personale, soprattutto nelle zone umide e calde del corpo. È anche importante asciugarsi bene dopo aver fatto il bagno o la doccia, evitare di indossare abiti stretti o sintetici che possono causare irritazioni cutanee, e mantenere una buona gestione della glicemia se si è diabetici. Se si sospetta un'infezione da Candida albicans, è importante consultare un medico per ricevere una diagnosi e un trattamento adeguati.

La Leishmaniosi Mucocutanea è una forma grave e distruttiva di leishmaniosi, una malattia infettiva causata dal parassita protozoo Leishmania. Questa forma della malattia si verifica principalmente nelle aree tropicali e subtropicali del mondo, soprattutto in Sud America, Asia meridionale e Africa centrale.

Nella leishmaniosi mucocutanea, il parassita infetta prevalentemente le mucose nasali, orali e faringee, portando a lesioni ulcerative necrotiche che possono causare gravi danni ai tessuti circostanti. Questi disturbi possono evolvere lentamente nel corso di diversi anni e spesso si presentano dopo la guarigione di una precedente infezione cutanea da Leishmania.

I sintomi della leishmaniosi mucocutanea includono naso che cola, difficoltà nella deglutizione, dolore durante la masticazione e alterazioni del timbro vocale. Nei casi più gravi, l'infezione può estendersi ai polmoni, all'esofago e ad altri organi interni, con conseguente grave disabilità o persino morte.

La diagnosi di leishmaniosi mucocutanea si basa su una combinazione di fattori, tra cui la storia dell'esposizione alle aree endemiche della malattia, i sintomi clinici e i risultati dei test di laboratorio. Il trattamento prevede generalmente l'uso di farmaci antiparassitari, come l'antimoniato di sodio o l'amfotericina B, che possono essere somministrati per via endovenosa o intramuscolare. In alcuni casi, può essere necessario un intervento chirurgico per rimuovere i tessuti necrotici e promuovere la guarigione.

La prevenzione della leishmaniosi mucocutanea si basa sulla riduzione dell'esposizione alle punture di flebotomi, che sono gli insetti vettori della malattia. Ciò può essere ottenuto utilizzando repellenti per insetti, indossando abiti protettivi e installando zanzariere nelle finestre e nelle porte delle case. Inoltre, è importante evitare di dormire all'aperto o in aree infestate da flebotomi, soprattutto durante le ore notturne quando questi insetti sono più attivi.

La candidosi orale, nota anche come mughetto, è una condizione infettiva causata dal fungo Candida albicans. Questo tipo di funghi è normalmente presente nella bocca e nel tratto digestivo umano, senza causare problemi di salute. Tuttavia, in determinate circostanze, come un sistema immunitario indebolito o l'uso prolungato di antibiotici, il fungo può moltiplicarsi rapidamente e causare una infezione.

I sintomi della candidosi orale possono includere la comparsa di placche biancastre sulla lingua, sul palato, sulle gengive o sulle guance. Queste placche possono essere dolorose e sanguinare facilmente se vengono rimosse. Altri sintomi possono includere secchezza della bocca, difficoltà a deglutire, perdita di gusto e mal di gola.

La candidosi orale è più comune nei neonati, negli anziani e nelle persone con sistema immunitario indebolito, come quelle con HIV/AIDS, cancro o diabete non controllato. Anche l'uso prolungato di antibiotici, corticosteroidi o inalatori steroidei per l'asma possono aumentare il rischio di sviluppare questa condizione.

Il trattamento della candidosi orale prevede generalmente l'uso di farmaci antifungini, come la nistatina o il clotrimazolo, disponibili sotto forma di compresse da sciogliere in bocca, soluzioni per risciacqui o pastiglie. Nei casi più gravi o recidivanti, può essere necessario l'uso di farmaci antifungini per via orale, come il fluconazolo.

Per prevenire la candidosi orale, è importante mantenere una buona igiene orale, evitare l'uso prolungato di antibiotici e corticosteroidi se non necessari, controllare il diabete e praticare un'igiene dentale regolare. Se si sviluppano sintomi di candidosi orale o se si hanno fattori di rischio per questa condizione, è importante consultare un medico o un dentista per una diagnosi e un trattamento appropriati.

La candidosi vulvovaginale è una comune infezione del tratto genitale femminile causata dal fungo Candida, soprattutto Candida albicans. Questa condizione è anche conosciuta come "moniliasi" o "infezione da lievito".

I sintomi della candidosi vulvovaginale possono includere prurito e bruciore intenso nella zona genitale, arrossamento, gonfiore e dolore durante i rapporti sessuali. Inoltre, si può manifestare una secrezione biancastra, densa e simile a ricotta dalle perdite vaginali.

La candidosi vulvovaginale è spesso associata a fattori di rischio come il diabete mellito non controllato, l'uso di antibiotici, l'immunosoppressione, l'obesità e l'utilizzo di indumenti stretti o tessuti sintetici che non permettono una buona traspirazione.

La diagnosi di candidosi vulvovaginale si basa solitamente sui sintomi riportati dal paziente e sull'esame microscopico delle secrezioni vaginali, che possono mostrare la presenza di ife (filamenti) del fungo Candida. In alcuni casi, può essere necessaria una coltura per identificare il tipo specifico di Candida responsabile dell'infezione.

Il trattamento della candidosi vulvovaginale prevede l'uso di farmaci antifungini, come creme, compresse o ovuli vaginali, che possono essere prescritti dal medico. In casi gravi o ricorrenti, può essere necessario un trattamento più prolungato o la prescrizione di farmaci antifungini per via orale.

È importante notare che la candidosi vulvovaginale non è considerata una malattia sessualmente trasmissibile, sebbbene possa verificarsi in seguito a rapporti sessuali con un partner infetto. Tuttavia, il partner dovrebbe essere esaminato e trattato solo se presenta sintomi di balanite (infiammazione del glande) o se si verificano recidive frequenti dell'infezione.

L'interleukina-17 (IL-17) è una citochina proinfiammatoria che svolge un ruolo cruciale nel mediare la risposta immunitaria dell'organismo. È prodotta principalmente da un particolare sottotipo di cellule T helper (Th17) e ha diverse funzioni, tra cui l'attivazione delle cellule endoteliali, la chemochina per le cellule infiammatorie e l'induzione della produzione di altre citochine e metalloproteinasi.

L'IL-17 svolge un ruolo importante nella difesa dell'organismo contro i patogeni extracellulari, come batteri e funghi. Tuttavia, un'eccessiva produzione di IL-17 è stata associata a diverse malattie infiammatorie croniche, come l'artrite reumatoide, la psoriasi e la sclerosi multipla.

La definizione fornita qui è una descrizione generale dell'interleukina-17 e delle sue funzioni immunitarie. Per una comprensione più approfondita, si consiglia di consultare fonti mediche autorevoli o testi specializzati in immunologia.

Il fattore di trascrizione STAT1 (Signal Transducer and Activator of Transcription 1) è una proteina che è coinvolta nella risposta immunitaria e nella regolazione della crescita cellulare. È un membro della famiglia delle proteine STAT, che sono importanti mediatori del segnale intracellulare in risposta a una varietà di fattori di crescita e citokine.

STAT1 viene attivato quando la citocina o il fattore di crescita si legano ai loro recettori sulla superficie cellulare, provocando l'attivazione della chinasi JAK (Janus Kinase). La chinasi JAK fosforila STAT1 su specifici residui di tirosina, causandone la dimerizzazione e il trasporto nel nucleo. Una volta nel nucleo, il dimero STAT1 si lega a specifiche sequenze di DNA, che regolano l'espressione dei geni bersaglio.

STAT1 è particolarmente importante nella risposta immunitaria, poiché media gli effetti di citokine come l'interferone-gamma (IFN-γ). L'IFN-γ viene rilasciato dalle cellule T e dalle cellule natural killer (NK) in risposta a un'infezione e induce la produzione di proteine antivirali e antimicrobiche. La disregolazione di STAT1 è stata associata a varie malattie, tra cui l'immunodeficienza combinata grave (SCID), la sarcoidosi e il cancro.

La candidiasis invasiva, nota anche come candidemia o infezione sistemica da candida, è una grave infezione fungina causata dal genere Candida, che normalmente risiede sulla pelle e nelle mucose del corpo umano senza causare danni. Tuttavia, in determinate circostanze, come un sistema immunitario indebolito o l'uso di dispositivi medici invasivi, questi funghi possono invadere i tessuti e gli organi interni, provocando una serie di complicazioni potenzialmente letali.

I sintomi della candidiasi invasiva variano a seconda dell'organo o del tessuto colpito, ma spesso includono febbre persistente, brividi, affaticamento e dolore localizzato. Nei casi più gravi, l'infezione può causare setticemia, insufficienza d'organo e persino la morte.

Il trattamento della candidiasi invasiva richiede comunemente farmaci antifungini per via endovenosa, come l'amfotericina B o il fluconazolo, a seconda della gravità dell'infezione e della sensibilità del fungo. La prevenzione è fondamentale, soprattutto nei pazienti ad alto rischio, come quelli sottoposti a procedure mediche invasive o con un sistema immunitario indebolito. Ciò include misure di igiene adeguate, l'uso di antimicrobici appropriati e la rimozione tempestiva dei cateteri venosi centrali e altri dispositivi medici invasivi quando non sono più necessari.

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