Una specie di serpenti velenosi del sottofamiglia Elapinae della famiglia ELAPIDAE e comprendono il kraits. Dodici specie sono riconosciuti e tutto in Asia sudorientale. Sono considerato estremamente pericoloso. (Moore: I serpenti velenosi del Mondo, 1980, p120)
Neurotossico proteine il veleno della bungaro fasciato o Formosan (Bungarus elapid multicinctus, un serpente). Alpha-Bungarotoxin blocca i recettori nicotinici dell ’ acetilcolina ed e 'stato usato per isolare e studiarli; farmaci beta- e gamma-bungarotoxins atto presynaptically causando rilascio di acetilcolina e l'esaurimento. Sia alfa e beta forme sono state mirate, il maschio alpha essere simile a quello grande, lunga o di Tipo II neurotossine da altri elapid veleni.
Sostanze Velenose Di Origine Animale dai serpenti della famiglia Elapidae, inclusi i cobra, kraits, mamba, Coral, tigre... e australiano serpenti. I veleni contengono glucosio-dipendente tossine di vario genere, epatite citolitica, Hemolytic e neurotossico fattori, ma sempre meno enzimi di vipera crotalid veleni o tossine, molti sono stati rappresentati.
Morsi dai serpenti. Morso di un serpente velenoso è caratterizzato da dolore pungente alla ferita da perforazione. Il veleno iniettata nella sede del morso è in grado di provocare un effetto deleterio sulla pressione o sul sistema nervoso. (Webster 3d Ed; Dorland, 27 Ed, al serpente velenoso)
Antisera usato per contrastare l'avvelenamento da animali sostanze Velenose Di Origine Animale, specialmente serpente sostanze Velenose Di Origine Animale.
Un organothiophosphate insetticida.
O mescolanze di tossici e delle sostanze elaborati da serpente ghiandole salivari (Ophidia) allo scopo di uccidere una preda o invalidante predatori e consegnato con scanalata o vuoto le zanne. Di solito contengono enzimi, tossine, e di altri fattori.
Benzoato derivati che contengono uno o più Alchil o aryl gruppi collegati alla struttura anello di benzene di ossigeno.
Un enzima che catalizza l ’ idrolisi di Acetilcolina di colina e acetato. Nel SNC questo enzima riveste un ruolo nella funzione di collegamenti. CE 3.1.1.7 neuromuscolare periferica.
Un agente usati nei test per cholinesterases, specialmente di distinguere tra enzima.

La parola "Bungarus" si riferisce a un genere di serpenti altamente velenosi, noti come cobra bandati. Questi serpenti sono originari dell'Asia meridionale e del sud-est asiatico. Il loro veleno è costituito principalmente da neurotossine, che possono causare paralisi e insufficienza respiratoria, portando potenzialmente a gravi complicazioni o persino alla morte se non trattati in modo tempestivo.

I cobra bandati sono noti per la loro colorazione distintiva, con anelli neri e bianchi o gialli che circondano il loro corpo. Possono anche gonfiare il collo a forma di cappuccio quando si sentono minacciati, proprio come fanno i cobra più famosi.

È importante notare che le morsicate di serpenti velenosi come i cobra bandati richiedono un trattamento medico immediato e specializzato. Se si sospetta una morsica da parte di un serpente simile, è fondamentale cercare assistenza medica urgente e cercare di mantenere la calma per rallentare la diffusione del veleno nel corpo.

Le bungarotossine sono una classe di potenti neurotossine presenti nel veleno di alcuni serpenti della famiglia Elapidae, tra cui il genere Bungarus (noti come cobra dalla testa di scatola asiatica). Queste tossine agiscono principalmente sul sistema nervoso periferico e centrale, legandosi ai recettori nicotinici dell'acetilcolina e impedendo la normale trasmissione neuromuscolare.

Esistono diversi tipi di bungarotossine, tra cui le più note sono:

1. Bungarotossina (BTX): lega irreversibilmente i recettori nicotinici dell'acetilcolina postsinaptici dei muscoli scheletrici, causando paralisi flaccida e respiratoria.
2. α-Bungarotossina: lega selettivamente i recettori nicotinici dell'acetilcolina presenti nel sistema nervoso centrale, provocando convulsioni, disorientamento e coma.
3. κ-Bungarotossina: lega preferenzialmente i recettori nicotinici dell'acetilcolina presinaptici, causando un aumento della secrezione di neurotrasmettitori e alterazioni nella conduzione nervosa.

L'esposizione alle bungarotossine può verificarsi attraverso il morso di serpenti che le contengono o tramite l'ingestione accidentale del veleno. I sintomi dell'avvelenamento da bungarotossine possono variare, ma spesso includono:

* Parestesie (sensazioni anomale della pelle)
* Debolezza muscolare
* Paralisi flaccida
* Difficoltà respiratoria
* Nausea e vomito
* Diarrea
* Bradicardia (battito cardiaco lento)
* Ipotensione (pressione sanguigna bassa)
* Convulsioni
* Coma

Il trattamento dell'avvelenamento da bungarotossine richiede un intervento medico immediato e può includere:

* Lavaggio gastrico per rimuovere il veleno non ancora assorbito
* Somministrazione di antidoti specifici, come la fabbricazione del siero equino antiveleno (ESA) o l'immunoglobulina policlonale equina (HPI), che possono neutralizzare gli effetti delle tossine
* Supporto respiratorio e cardiovascolare, se necessario
* Monitoraggio dei segni vitali e della funzione neurologica

La prognosi per l'avvelenamento da bungarotossine dipende dalla gravità dell'esposizione, dall'età e dalla salute generale del paziente, nonché dal tempestivo accesso al trattamento medico. In alcuni casi, il recupero può essere completo; tuttavia, in altri, possono persistere danni neurologici permanenti o disabilità.

I veleni degli elapidi, noti anche come veleni neurotossici, sono secrezioni prodotte dalle ghiandole del veleno situate nella testa di serpenti appartenenti alla famiglia Elapidae. Questa famiglia include serpenti altamente velenosi come cobra, mamba e taipan.

I veleni degli elapidi sono costituiti principalmente da proteine neurotossiche che colpiscono il sistema nervoso centrale e periferico dell'organismo bersaglio. Questi veleni possono causare una varietà di sintomi, tra cui debolezza muscolare, paralisi, difficoltà respiratoria, convulsioni e, in alcuni casi, morte.

I componenti principali dei veleni degli elapidi includono tossine come le neurotossine postsinaptiche (ad esempio, α-bungarotossina), che bloccano la trasmissione neuromuscolare, e le tossine presinaptiche (ad esempio, fasciculina), che inibiscono l'attività dell'acetilcolinesterasi.

È importante notare che il morso di un serpente appartenente alla famiglia Elapidae può essere fatale se non trattato immediatamente e adeguatamente, pertanto è essenziale cercare assistenza medica urgente in caso di morso da parte di uno di questi serpenti.

La definizione medica di "morsi di serpente" si riferisce all'atto di essere morsi da un serpente velenoso o non velenoso. Questo evento può causare una varietà di sintomi e complicazioni, a seconda del tipo di serpente, della posizione e della quantità di veleno inoculato, e dell'età e della salute generale della persona morsa.

I sintomi più comuni dei morsi di serpente velenosi includono dolore e gonfiore nella zona del morso, debolezza, nausea, vomito, sudorazione, visione offuscata, difficoltà respiratorie e palpitazioni. In alcuni casi, i morsi di serpente possono causare danni ai tessuti locali, coagulopatie, insufficienza renale, paralisi e persino la morte se non trattati in modo tempestivo ed efficace.

Il trattamento per i morsi di serpente dipende dal tipo di serpente e dalla gravità dei sintomi. Il primo passo è cercare assistenza medica immediata e identificare il serpente se possibile, poiché questo può aiutare a determinare il trattamento appropriato. In generale, il trattamento include misure di supporto come l'ossigenoterapia, la fluidoterapia e il monitoraggio dei segni vitali, nonché l'uso di farmaci specifici per neutralizzare il veleno, come gli antidoti.

La prevenzione è fondamentale per ridurre il rischio di morsi di serpente. Ciò include l'evitare di camminare a piedi nudi o indossare sandali in aree dove si possono trovare serpenti, evitare di mettere le mani in luoghi dove non si può vedere, come crepacci o cespugli, e prestare attenzione quando si arrampica su alberi o rocce. Inoltre, è importante essere consapevoli dei segnali di avvertimento che i serpenti possono dare prima di attaccare, come il sibilare o gonfiare il corpo.

Gli antidoti, noti anche come "antiveleni", sono farmaci o sostanze utilizzate per trattare l'avvelenamento o l'esposizione a tossine. Agiscono in vari modi, ad esempio neutralizzando la tossina, accelerando la sua eliminazione dall'organismo o prevengono gli effetti dannosi della sostanza tossica.

L'uso di antidoti è una parte importante della terapia per l'avvelenamento e può essere vitale in situazioni di emergenza. Tuttavia, l'efficacia degli antidoti dipende dalla natura dell'avvelenamento e dal momento in cui viene somministrato il trattamento.

Alcuni esempi comuni di antidoti includono:

* N-acetilcisteina (NAC) per l'intossicazione da paracetamolo
* Glucagone per l'overdose di beta-bloccanti
* Fisostigmina per l'avvelenamento da anticolinergici
* Deferoxamina per l'avvelenamento da ferro

È importante notare che l'uso degli antidoti deve essere effettuato sotto la supervisione di un operatore sanitario qualificato, poiché possono avere effetti collaterali indesiderati se non utilizzati correttamente.

Il Disulfoton è un insetticida organofosfato utilizzato per controllare una varietà di parassiti nei raccolti come patate, fragole e mais. È un liquido oleoso inodore che può essere applicato al suolo o alle foglie delle piante.

In termini medici, l'esposizione al Disulfoton può avvenire attraverso l'ingestione, l'inalazione o il contatto con la pelle e può causare una serie di effetti dannosi sulla salute. L'avvelenamento da Disulfoton può manifestarsi con sintomi come nausea, vomito, crampi addominali, diarrea, sudorazione, visione offuscata, salivazione eccessiva, debolezza muscolare, difficoltà respiratorie e convulsioni. In casi gravi, l'esposizione al Disulfoton può causare danni al sistema nervoso centrale e persino la morte.

È importante notare che il Disulfoton è considerato un insetticida altamente tossico e dovrebbe essere maneggiato con estrema cautela, seguendo sempre le istruzioni del produttore e utilizzando l'attrezzatura di protezione individuale appropriata. In caso di sospetta esposizione al Disulfoton, è necessario cercare immediatamente assistenza medica.

I veleni dei serpenti, noti anche come envenomazione, si riferiscono alla secrezione di sostanze tossiche dalle ghiandole situate nella testa di alcuni serpenti. Queste tossine vengono iniettate nel corpo della vittima attraverso i loro denti appuntiti e cave, noti come zanne, durante il morso.

I veleni dei serpenti possono contenere una varietà di sostanze chimiche tossiche, tra cui enzimi, proteine, polipeptidi e neurotossine, che possono causare diversi effetti dannosi sul corpo umano. I sintomi dell'envenomazione possono variare notevolmente a seconda del tipo di serpente e della quantità di veleno iniettato, ma possono includere dolore e gonfiore al sito del morso, rossore, formicolio, debolezza muscolare, nausea, vomito, difficoltà respiratorie e, in casi gravi, paralisi e insufficienza d'organo.

L'envenomazione può essere trattata con antiveleni specifici per il tipo di serpente che ha causato il morso. Il trattamento tempestivo con l'antiveleno appropriato può prevenire complicazioni gravi e salvare la vita della vittima. Tuttavia, in alcuni casi, potrebbe essere necessario un trattamento di supporto per gestire i sintomi dell'envenomazione, come la ventilazione meccanica o la dialisi renale.

Prevenire l'envenomazione è fondamentale per ridurre il rischio di morso dei serpenti. Ciò può essere ottenuto evitando di manipolare i serpenti, indossando scarpe e pantaloni lunghi quando si cammina in aree boschive o erbose, mantenendo una distanza di sicurezza dai serpenti e cercando assistenza medica immediata se si viene morsi.

Gli hydroxybenzoate ether sono composti organici sintetici che vengono utilizzati come conservanti nell'industria farmaceutica e dei cosmetici. Essi sono esteri formati dalla reazione di un alcool con un acido hydroxybenzoico (o acido fenolo).

Questi composti sono noti anche come parabeni ed hanno una struttura chimica simile a quella degli estrogeni naturali, il che significa che possono mimare l'attività ormonale nel corpo umano. A causa di questa proprietà, gli hydroxybenzoate ether sono stati studiati per la loro possibile associazione con problemi di salute come il cancro al seno e i disturbi della tiroide.

Tuttavia, è importante notare che l'evidenza scientifica a sostegno di queste preoccupazioni è limitata e inconcludente, e la maggior parte delle autorità regolatorie considera gli hydroxybenzoate ether come conservanti sicuri quando utilizzati in concentrazioni appropriate.

L'acetilcolinesterasi è un enzima importante presente nel corpo umano, che svolge un ruolo cruciale nella trasmissione dei segnali nervosi. Più specificamente, questo enzima è responsabile della degradazione dell'acetilcolina, un neurotrasmettitore che permette la comunicazione tra le cellule nervose (neuroni).

L'acetilcolinesterasi catalizza la reazione chimica che divide l'acetilcolina in due molecole più piccole: acetato e colina. Questo processo consente di interrompere rapidamente la trasmissione del segnale nervoso, permettendo al sistema nervoso di funzionare in modo efficiente ed efficace.

L'inibizione dell'acetilcolinesterasi è il meccanismo d'azione di alcuni farmaci utilizzati per trattare diverse condizioni mediche, come la miastenia gravis e la demenza senile. Questi farmaci aumentano i livelli di acetilcolina nel cervello, migliorando così la trasmissione dei segnali nervosi e alleviando i sintomi della malattia.

Tuttavia, l'uso prolungato o improprio di questi farmaci può portare a effetti collaterali indesiderati, come crampi muscolari, nausea, sudorazione eccessiva, aumento della salivazione e problemi respiratori. Inoltre, l'eccessiva inibizione dell'acetilcolinesterasi può causare una condizione pericolosa per la vita chiamata overdose da colina, che richiede un trattamento medico immediato.

La acetilcolina è un neurotrasmettitteore importante nel sistema nervoso centrale e periferico. È responsabile della trasmissione dei segnali tra le cellule nervose (neuroni) e tra i neuroni e altri tipi di cellule, come i muscoli scheletrici.

L'acetilcolina è sintetizzata all'interno del neurone a partire dalla colina, un amminoacido, e dall'acetil-coenzima A (acetil-CoA) con la partecipazione dell'enzima colina acetiltransferasi. Una volta prodotta, l'acetilcolina viene immagazzinata nei vescicole presenti all'interno del neurone e rilasciata nella fessura sinaptica (spazio tra due cellule nervose) quando si verifica un potenziale d'azione.

Nel sistema nervoso periferico, l'acetilcolina svolge un ruolo importante nella contrazione muscolare e nel controllo della frequenza cardiaca. Nel sistema nervoso centrale, è implicata in diversi processi cognitivi come la memoria e l'apprendimento.

L'effetto dell'acetilcolina viene terminato dal suo legame con i recettori nicotinici e muscarinici presenti sulla membrana postsinaptica, che ne causa il riassorbimento e la degradazione ad opera dell'enzima acetilcolinesterasi.

La acetiltiocolina è un sale dell'acetilcolina ed è spesso utilizzata come farmaco per trattare alcune condizioni mediche, come la miastenia gravis, una malattia neuromuscolare che causa debolezza muscolare.

Nessun FAQ disponibili che corrispondono a "bungarus"

Nessun immagini disponibili che corrispondono a "bungarus"