Una pianta genere della famiglia CONVOLVULACEAE. Membri contengono bonaspectins (tetrahydrofuran-type sesqui-lignans).
Un phylum di RHIZARIA EUKARYOTES nel gruppo. Sono piccole endoparasites di invertebrati marini. Le spore sono strutturalmente polare complessa, ma senza fili o tubi.
Una specie di ostriche in famiglia OSTREIDAE, vero commestibile ostrica Ostrea Edulis.
Una famiglia di molluschi marini della classe BIVALVIA, comunemente nota come le ostriche. Hanno un brutto irregolare guscio chiuso da un singolo adduttore muscolo.
Piante, o loro progenie, il cui genoma è stata alterata da ENGINEERING genetico.

Haplosporidia è una classe di microorganismi unicellulari parassiti appartenenti al phylum Sarcomastigophora. Questi organismi sono noti per causare importanti malattie in diversi gruppi di animali marini, tra cui molluschi, crostacei e pesci.

Gli haplosporidia possiedono un singolo flagello e una struttura chiamata "polare filamento" utilizzata per l'ancoraggio al citoplasma ospite durante la riproduzione asessuata. Il loro ciclo vitale è complesso, caratterizzato da diverse fasi di sviluppo e forme morfologiche distinte.

Le specie più note di haplosporidia includono Bonamia spp., che infetta i molluschi bivalvi, e Haplosporidium nelsoni, responsabile della malattia nota come "MSX" (Multinucleated Sphere X) nei crostacei. Questi parassiti possono causare gravi danni alle popolazioni di animali marini, con conseguenze negative per l'ecosistema e l'industria ittica.

La diagnosi delle infezioni da haplosporidia si basa generalmente sull'esame microscopico dei tessuti ospiti, sebbene alcune specie possano essere identificate mediante tecniche di biologia molecolare come la PCR. Il trattamento delle infezioni da haplosporidia è difficile e spesso non efficace, pertanto l'enfasi è posta sulla prevenzione e il controllo delle malattie attraverso misure di gestione della fauna selvatica e dell'acquacoltura.

In terminologia medica, "Ostrea" si riferisce a un genere di molluschi bivalvi comunemente noti come ostriche. Le ostriche sono note per i loro gusci duri e la capacità di filtrare l'acqua per nutrirsi. Possono avere importanza in vari campi della medicina, ad esempio:

1. Nutrizione: le ostriche sono una fonte ricca di proteine, ferro, calcio e zinco, il che le rende interessanti per la nutrizione e la dietetica.
2. Farmacologia: alcune specie di ostriche possono accumulare sostanze chimiche presenti nel loro ambiente, come i metalli pesanti, che può avere implicazioni per la salute umana se consumate in grandi quantità.
3. Immunologia: le ostriche producono anticorpi chiamati immunoglobuline (Ig) che possono essere utilizzati in ricerca e sviluppo di farmaci, come la crioprecipitazione dell'ostrica (CPO), un concentrato di fattore VIII della coagulazione del sangue derivato dalle ostriche.
4. Citologia: le cellule delle ostriche possono essere utilizzate in studi di citotossicità e genotossicità per testare la sicurezza dei farmaci.
5. Medicina tradizionale cinese (MTC): alcune parti del corpo di alcune specie di ostriche, come il mantello, possono essere utilizzate in preparati erboristici nella MTC.

Tuttavia, è importante notare che l'uso delle ostriche in medicina è limitato e non sono considerate un trattamento standard per qualsiasi condizione medica.

Gli Ostreidae sono una famiglia di molluschi bivalvi marini noti comunemente come ostriche. Questi organismi hanno conchiglie piatte e irregolari, spesso attaccate a rocce o altri substrati duri sul fondo del mare. Le ostriche sono filtratori, si nutrono di plancton e particelle in sospensione che estraggono dall'acqua attraverso il loro apparato di byssus.

La specie più conosciuta ed economicamente importante è forse l'Ostrea edulis, l'ostrica europea, ma esistono numerose altre specie presenti in diversi ambienti marini del mondo. Le ostriche sono apprezzate per il loro valore alimentare e commerciale, nonché per la produzione di madreperla.

Tuttavia, è importante notare che le ostriche possono anche accumulare contaminanti presenti nell'acqua, come metalli pesanti o biotossine, pertanto il consumo di questi molluschi dovrebbe avvenire solo dopo aver verificato la loro sicurezza sanitaria.

Le piante geneticamente modificate (PGM) sono organismi vegetali che hanno subito un processo di ingegneria genetica al fine di ottenere caratteristiche desiderabili che non si trovano naturalmente nelle loro varietà originali. Questo processo comporta l'inserimento di uno o più geni esogeni (provenienti da altri organismi) nel genoma della pianta, utilizzando tecniche di biologia molecolare avanzate.

Gli obiettivi dell'ingegneria genetica delle piante possono includere la resistenza a parassiti o malattie, l'aumento della tolleranza a erbicidi, l'incremento del valore nutrizionale, la produzione di proteine terapeutiche e l'adattamento alle condizioni ambientali avverse. Le piante geneticamente modificate sono regolamentate da autorità governative per garantire la sicurezza alimentare e ambientale prima della loro commercializzazione.

Esempi di PGM comuni includono il mais Bt resistente agli insetti, la soia Roundup Ready tollerante all'erbicida e il cotone Bollgard resistente ai parassiti. Tuttavia, è importante notare che l'uso e l'accettazione delle piante geneticamente modificate variano ampiamente in diverse parti del mondo, con alcuni paesi che le adottano diffusamente e altri che ne limitano o vietano l'utilizzo.

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