Automonitoraggio Del Glucosio Nel Sangue
Glucosio
Encyclopedias as Topic
Telemedicina
Internet
Informatica Medica
Applicazioni Dell'Informatica Medica
Medlineplus
Sistemi Computerizzati Di Cartelle Cliniche
Sistemi Di Infusione Insulinica
Insulin
Diabete Mellito Di Tipo I
Emoglobina A Glicosilata
Pompe Da Infusione Impiantabili
Pancreas Artificiale
Carbammati
Diabete Mellito Di Tipo Ii
Gemfibrozil
L'automonitoraggio del glucosio nel sangue (SMBG) è un metodo in cui una persona con diabete misura il livello di glucosio nel proprio sangue utilizzando un dispositivo medico portatile chiamato glucometro. Il processo comporta l'inserimento di una piccola goccia di sangue, ottenuta da un pungo del dito, in una striscia reattiva che viene quindi inserita nel glucometro. Il dispositivo legge quindi la quantità di glucosio presente nel campione di sangue e fornisce un valore numerico in pochi secondi.
L'SMBG è una pratica importante per le persone con diabete, poiché consente loro di monitorare i propri livelli di glucosio nel sangue in qualsiasi momento della giornata, specialmente prima e dopo i pasti, durante l'esercizio fisico o in risposta a sintomi come ipoglicemia o iperglicemia. Questo permette loro di apportare modifiche alla loro gestione del diabete, come ad esempio regolare la dose di insulina o modificare la loro alimentazione, per mantenere i livelli di glucosio nel sangue entro limiti normali e prevenire complicanze a lungo termine.
Tuttavia, l'SMBG dovrebbe essere eseguito in modo coerente e secondo le indicazioni del proprio operatore sanitario, per garantire che i risultati siano accurati e utili nella gestione della malattia. È anche importante ricevere una formazione adeguata sull'uso corretto del glucometro e sulla lettura dei risultati, per evitare errori di misurazione o interpretazione.
La glicemia è il livello di glucosio (zucchero) presente nel sangue. Il glucosio è la principale fonte di energia per le cellule del corpo e proviene principalmente dalla digestione degli alimenti ricchi di carboidrati.
La glicemia a digiuno si riferisce al livello di glucosio nel sangue dopo un periodo di almeno 8 ore di digiuno notturno. Un livello normale di glicemia a digiuno è compreso tra 70 e 100 milligrammi per decilitro (mg/dL).
La glicemia postprandiale si riferisce al livello di glucosio nel sangue dopo un pasto. Di solito raggiunge il picco entro due ore dal pasto e dovrebbe essere inferiore a 140 mg/dL.
Livelli elevati di glicemia, noti come iperglicemia, possono indicare diabete mellito o altre condizioni mediche. Livelli bassi di glicemia, noti come ipoglicemia, possono causare sintomi come debolezza, sudorazione e vertigini e possono essere pericolosi per la vita se non trattati rapidamente.
Il glucosio è un monosaccaride, o zucchero semplice, che serve come fonte primaria di energia per le cellule del corpo. È uno dei tre aldosi (sugari che contengono un gruppo aldeidico) che sono designati come hexose (contenenti sei atomi di carbonio), quindi è anche chiamato D-glucosio o destrosio.
Il glucosio nel corpo umano proviene principalmente dall'assorbimento dell'amido e dei disaccaridi presenti negli alimenti amidacei e dolciari, nonché dalla sintesi endogena attraverso un processo noto come gluconeogenesi, che si verifica principalmente nel fegato.
Il glucosio circola nel flusso sanguigno e viene trasportato nelle cellule con l'aiuto di insulina e altri ormoni. Una volta all'interno delle cellule, il glucosio subisce una serie di reazioni chimiche per essere convertito in ATP (adenosina trifosfato), la molecola che fornisce energia alle cellule.
Il glucosio svolge anche un ruolo importante nella sintesi di altre importanti biomolecole, come aminoacidi e lipidi. Tuttavia, livelli elevati di glucosio nel sangue (iperglicemia) possono essere dannosi e sono associati a una serie di condizioni di salute, tra cui il diabete mellito.
"Encyclopedias as Topic" non è una definizione medica. È in realtà una categoria o un argomento utilizzato nella classificazione dei termini medici all'interno della Medical Subject Headings (MeSH), una biblioteca di controllo dell'vocabolario controllato utilizzata per l'indicizzazione dei documenti biomedici.
La categoria "Encyclopedias as Topic" include tutte le enciclopedie e i lavori simili che trattano argomenti medici o sanitari. Questa categoria può contenere voci come enciclopedie mediche generali, enciclopedie di specialità mediche specifiche, enciclopedie di farmacologia, enciclopedie di patologie e così via.
In sintesi, "Encyclopedias as Topic" è una categoria che raccoglie diverse opere di consultazione che forniscono informazioni complete e generali su argomenti medici o sanitari.
La telemedicina è un ramo della medicina che utilizza tecnologie di comunicazione e informazione a distanza per fornire o supportare servizi sanitari e gestione delle cure. Questo include la consulenza, la diagnosi, il trattamento, il follow-up dei pazienti, il monitoraggio remoto della salute e l'educazione sanitaria che vengono erogati attraverso canali di comunicazione come telefoni, smartphone, computer o altri dispositivi digitali. La telemedicina mira a rendere i servizi sanitari più accessibili, convenienti ed efficienti, riducendo al contempo i costi e preservando la qualità delle cure fornite ai pazienti.
In termini mediche, "Internet" non è propriamente definito come un termine relativo alla pratica clinica o alla salute. Tuttavia, in un contesto più ampio, l'Internet può essere considerato una rete globale di computer interconnessi che consentono la comunicazione e lo scambio di informazioni digitali.
In ambito medico, l'Internet è diventato una risorsa importante per l'acquisizione e la diffusione delle conoscenze, la formazione continua, la ricerca scientifica e la comunicazione tra professionisti sanitari, pazienti e caregiver. L'utilizzo di Internet ha notevolmente influenzato il modo in cui i servizi sanitari vengono erogati e fruiti, con l'emergere di nuove opportunità come la telemedicina e la teledermatologia, che permettono la diagnosi e la gestione a distanza dei pazienti.
Tuttavia, è importante sottolineare che l'affidabilità delle informazioni reperite online può variare notevolmente, pertanto i professionisti sanitari e i pazienti devono esercitare cautela e criterio nella valutazione e nell'utilizzo di tali informazioni.
La Informatica Medica, nota anche come Medical Informatics o Health Informatics, è una disciplina interdisciplinare che si occupa dell'uso delle tecnologie informatiche e della gestione dei dati nella sanità e nelle scienze biomediche. Essa combina conoscenze e metodi provenienti da diverse aree, tra cui l'informatica, le scienze cognitive, la statistica, l'ingegneria biomedica e le scienze sociali, al fine di sviluppare e applicare soluzioni informatiche per migliorare la qualità e l'efficacia dei servizi sanitari, la ricerca biomedica e la salute pubblica.
La Informatica Medica include una vasta gamma di attività, tra cui:
1. La progettazione, lo sviluppo e l'implementazione di sistemi informativi per la gestione dei dati sanitari, come cartelle cliniche elettroniche, registri di pazienti, sistemi di imaging medico e banche dati biomediche.
2. L'analisi e l'integrazione di grandi quantità di dati sanitari per supportare la ricerca biomedica, la sorveglianza della salute pubblica e la pratica clinica evidence-based.
3. La creazione di modelli computazionali e simulazioni per studiare i processi biologici e medici complessi, come le interazioni tra farmaci e il comportamento delle malattie.
4. Lo sviluppo di interfacce utente intuitive e sistemi di supporto alle decisioni cliniche per aiutare i professionisti sanitari a prendere decisioni informate e tempestive.
5. La promozione dell'alfabetizzazione informatica e della sicurezza dei dati tra i professionisti sanitari, i ricercatori e i pazienti.
6. L'esplorazione delle implicazioni etiche, legali e sociali dell'uso delle tecnologie informatiche nella salute e nella ricerca biomedica.
In sintesi, la bioinformatica medica è una disciplina interdisciplinare che combina conoscenze di informatica, statistica, matematica, ingegneria, scienze della vita e medicina per affrontare le sfide poste dall'era dell'informazione nella salute e nella ricerca biomedica.
La definizione medica di "Applicazioni dell'Informatica Medica" si riferisce all'uso di tecnologie e metodologie informatiche per supportare, migliorare e ottimizzare la pratica della medicina e della salute. Queste applicazioni possono includere una vasta gamma di strumenti e sistemi, come:
1. Sistemi di registrazione elettronici dei pazienti (EHR): questi sistemi consentono la raccolta, l'archiviazione e il recupero di informazioni sui pazienti in formato digitale, migliorando l'accessibilità e la completezza delle informazioni cliniche.
2. Sistemi di supporto alle decisioni cliniche (CDSS): questi sistemi utilizzano algoritmi e modelli matematici per analizzare i dati dei pazienti e fornire raccomandazioni evidence-based per la cura del paziente.
3. Imaging medico digitale: l'informatica medica è ampiamente utilizzata nella radiologia e nell'imaging diagnostico per acquisire, archiviare, gestire e visualizzare immagini mediche digitali.
4. Telemedicina: l'uso di tecnologie di comunicazione a distanza per fornire assistenza sanitaria remota ai pazienti, compreso il monitoraggio remoto delle condizioni dei pazienti e la consulenza medica a distanza.
5. App mobile e dispositivi indossabili: l'uso di app e dispositivi indossabili per raccogliere dati sui pazienti, monitorare la salute e fornire feedback e raccomandazioni personalizzate ai pazienti.
6. Analisi dei big data in medicina: l'uso di tecniche di analisi avanzate per elaborare grandi set di dati medici al fine di identificare modelli, tendenze e correlazioni che possono informare la pratica clinica e la ricerca medica.
7. Sistemi di supporto alle decisioni cliniche: l'uso di sistemi informativi per supportare i processi decisionali clinici, compreso il supporto alla diagnosi, al trattamento e alla gestione delle malattie croniche.
8. Ricerca biomedica computazionale: l'uso di tecnologie informatiche per simulare e analizzare sistemi biologici complessi, compresi i processi cellulari e molecolari che sottendono le malattie umane.
9. Formazione medica e apprendimento online: l'uso di tecnologie informatiche per supportare la formazione medica e l'apprendimento online, compreso l'uso di simulazioni virtuali e realtà aumentata per l'addestramento pratico.
10. Sicurezza e privacy informatica: l'uso di tecnologie informatiche per proteggere la sicurezza e la privacy dei dati medici, compreso il rispetto delle normative sulla privacy e la sicurezza delle informazioni sanitarie.
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I Sistemi Computerizzati di Cartelle Cliniche (in inglese, Electronic Health Record - EHR) sono definiti come un'unità integrata e continuamente aggiornata di informazioni digitali su un individuo's salute e trattamento sanitario history che può essere creato, mantenuto e aggiornato da più di un singolo fornitore di assistenza sanitaria autorizzato.
Gli EHR sono progettati per facilitare la condivisione delle informazioni tra i diversi professionisti della salute che prestano cure ad un paziente, al fine di migliorare la qualità e la sicurezza dell'assistenza sanitaria fornita. Essi contengono una vasta gamma di dati clinici, come la storia medica completa del paziente, i risultati dei test di laboratorio, le immagini radiologiche, le prescrizioni farmacologiche, i piani di trattamento e le note dei fornitori di assistenza sanitaria.
Gli EHR possono anche includere informazioni demografiche del paziente, come il nome, l'età, il sesso e l'indirizzo, nonché i dati relativi alla copertura assicurativa e ai contatti di emergenza. Inoltre, gli EHR possono anche fornire supporto decisionale clinico, mediante la disponibilità di linee guida evidence-based, promemoria per le vaccinazioni o i test di screening, e alert per possibili interazioni farmacologiche o reazioni avverse.
Gli EHR possono essere accessibili tramite una varietà di dispositivi, tra cui computer desktop, laptop, tablet e smartphone, e possono essere utilizzati in diversi setting clinici, come ospedali, ambulatori, case di cura e centri di salute mentale. L'implementazione degli EHR è considerata una parte importante della transizione verso un sistema sanitario più digitale, efficiente e sicuro.
I sistemi di infusione insulinica sono dispositivi medici utilizzati per fornire insulina a diabetici di tipo 1 e talvolta anche a diabetici di tipo 2 che necessitano di un rigoroso controllo glicemico. Questi sistemi consistono in una pompa per insulina elettronica portatile, un catetere sottocutaneo flessibile e un serbatoio per l'insulina.
La pompa è programmata per erogare basalmente piccole quantità di insulina a intervalli regolari durante il giorno, al fine di mantenere i livelli glicemici entro limiti normali. Inoltre, l'utente può fornire bolus (dosi aggiuntive) di insulina prima o dopo i pasti, in base alle esigenze individuali e alla quantità di carboidrati consumati.
I vantaggi dei sistemi di infusione insulinica includono un migliore controllo glicemico, una riduzione del rischio di ipoglicemia grave e iperglicemia, una maggiore flessibilità nella pianificazione dei pasti e dell'attività fisica, e un minore stress associato alla gestione del diabete. Tuttavia, l'uso di questi sistemi richiede una formazione adeguata e una costante attenzione alla cura della propria salute, compresa la verifica regolare del funzionamento del dispositivo e il monitoraggio dei livelli glicemici.
L'insulina è un ormone peptidico prodotto dalle cellule beta dei gruppi di Langerhans del pancreas endocrino. È essenziale per il metabolismo e l'utilizzo di glucosio, aminoacidi e lipidi nella maggior parte dei tessuti corporei. Dopo la consumazione di cibo, in particolare carboidrati, i livelli di glucosio nel sangue aumentano, stimolando il rilascio di insulina dal pancreas.
L'insulina promuove l'assorbimento del glucosio nelle cellule muscolari e adipose, abbassando così i livelli di glucosio nel sangue. Inoltre, stimola la sintesi di glicogeno epatico e muscolare, la conversione di glucosio in glicogeno (glicogenosintesi), la conversione di glucosio in trigliceridi (lipogenesi) e la proteosintesi.
Nei soggetti con diabete mellito di tipo 1, il sistema immunitario distrugge le cellule beta del pancreas, causando una carenza assoluta di insulina. Nei soggetti con diabete mellito di tipo 2, l'insulino-resistenza si sviluppa a causa dell'inadeguata risposta delle cellule bersaglio all'insulina, che può portare a iperglicemia e altre complicanze associate al diabete.
La terapia sostitutiva con insulina è fondamentale per il trattamento del diabete mellito di tipo 1 e talvolta anche per quello di tipo 2, quando la glicemia non può essere adeguatamente controllata con altri farmaci.
Il Diabete Mellito di Tipo 1, precedentemente noto come diabete insulino-dipendente o diabete giovanile, è una forma di diabete mellito che si verifica quando il sistema immunitario dell'organismo distrugge in modo errato le cellule beta del pancreas, che sono responsabili della produzione di insulina. L'insulina è un ormone fondamentale che consente alle cellule del corpo di assorbire il glucosio (zucchero) dal sangue e utilizzarlo come fonte di energia.
Quando le cellule beta vengono distrutte, il pancreas non è in grado di produrre abbastanza insulina per soddisfare le esigenze del corpo. Di conseguenza, i livelli di glucosio nel sangue diventano troppo alti, una condizione nota come iperglicemia.
L'insorgenza del diabete mellito di tipo 1 è spesso improvvisa e si verifica principalmente durante l'infanzia o l'adolescenza, sebbene possa manifestarsi anche in età adulta. I sintomi possono includere aumento della sete e della minzione, perdita di peso inspiegabile, stanchezza estrema, visione offuscata e infezioni frequenti.
Il diabete mellito di tipo 1 è una malattia cronica che richiede un trattamento continuo con insulina per controllare i livelli di glucosio nel sangue e prevenire complicanze a lungo termine, come danni ai nervi, ai reni, ai occhi e al cuore. Una corretta gestione della malattia richiede anche una dieta equilibrata, esercizio fisico regolare e un attento monitoraggio dei livelli di glucosio nel sangue.
L'emoglobina A glicosilata, nota anche come HbA1c, è una forma di emoglobina (una proteina presente nei globuli rossi che trasporta ossigeno) legata al glucosio. Viene utilizzata come indicatore del controllo glicemico a lungo termine nelle persone con diabete mellito.
L'HbA1c si forma quando il glucosio nel sangue si lega all'emoglobina durante la vita dei globuli rossi, che è di circa 120 giorni. Più alta è la concentrazione di glucosio nel sangue, più emoglobina verrà glicosilata. Di conseguenza, il livello di HbA1c riflette la media della glicemia negli ultimi due-tre mesi.
L'esame dell'HbA1c è un test di routine per il monitoraggio del diabete e fornisce informazioni importanti sul rischio di sviluppare complicanze microvascolari a lungo termine, come la retinopatia, la nefropatia e la neuropatia. L'obiettivo terapeutico raccomandato per la maggior parte degli adulti con diabete mellito è un valore di HbA1c inferiore al 7%.
Le "Sostanze Ipoglicemiche" sono composti che possono causare una riduzione dei livelli di glucosio nel sangue al di sotto del range normale (valori inferiori a 70 mg/dL o 3,9 mmol/L). L'ipoglicemia può verificarsi come effetto collaterale indesiderato dell'assunzione di alcuni farmaci, come ad esempio le insuline e i sulfaniluree, utilizzati nel trattamento del diabete mellito.
Inoltre, l'ipoglicemia può essere causata anche da un'eccessiva produzione di insulina in risposta a determinati alimenti o bevande che contengono carboidrati ad assorbimento rapido, come ad esempio bevande zuccherate o caramelle.
L'ipoglicemia indotta da sostanze può causare sintomi quali sudorazione, tremori, debolezza, confusione, tachicardia e, nei casi più gravi, perdita di coscienza o convulsioni. Se non trattata tempestivamente, l'ipoglicemia prolungata può causare danni cerebrali irreversibili o persino la morte.
Pertanto, è importante che le persone a rischio di ipoglicemia, come i pazienti diabetici che assumono farmaci insulino-segreagoghi, siano consapevoli dei segni e dei sintomi dell'ipoglicemia e sappiano come trattarla in modo tempestivo.
Le pompe da infusione impiantabili sono dispositivi medici utilizzati per fornire farmaci o fluidi terapeutici in modo continuo e controllato all'interno del corpo umano. Queste pompe vengono tipicamente impiantate chirurgicamente sotto la pelle, di solito nell'addome o nella regione toracica, e sono connesse a un catetere che viene inserito in una vena centrale o in un altro sito appropriato.
Le pompe da infusione impiantabili sono progettate per fornire dosi precise di farmaci a lungo termine, come ad esempio la terapia del dolore cronico, chemioterapia o terapie enzimatiche sostitutive. La pompa può essere programmata per erogare il farmaco a una velocità costante o variabile, in base alle necessità del paziente e alla prescrizione medica.
Questi dispositivi offrono diversi vantaggi rispetto ad altri metodi di infusione, come la riduzione del numero di punture per l'accesso venoso, la possibilità di somministrare farmaci a dosaggio costante e controllato, e una maggiore comodità per il paziente che non deve trasportare una pompa esterna. Tuttavia, le pompe da infusione impiantabili presentano anche alcuni rischi, come la possibilità di infezioni o malfunzionamenti meccanici, che devono essere attentamente monitorati e gestiti dal personale medico.
Un pancreas artificiale è un sistema di assistenza automatizzato esterno che monitora continuamente i livelli di glucosio nel sangue e fornisce insulina o altri ormoni appropriati in risposta. Il sistema è composto da un sensore continuo di glucosio, un microinfusore per la somministrazione di insulina e un algoritmo di controllo che calcola la dose di insulina necessaria in base ai livelli di glucosio nel sangue. L'obiettivo del pancreas artificiale è quello di mantenere i livelli di glucosio il più vicino possibile al range normale, riducendo così il rischio di complicanze a lungo termine associate al diabete come la retinopatia, la nefropatia e la neuropatia.
Il pancreas artificiale può essere classificato in due tipi principali: sistemi a circuito chiuso e sistemi a circuito aperto. I sistemi a circuito chiuso, noti anche come sistemi di feedback controllo chiuso, utilizzano un algoritmo di controllo che regola automaticamente la somministrazione di insulina in base ai livelli di glucosio nel sangue. I sistemi a circuito aperto, d'altra parte, richiedono all'utente di inserire manualmente i valori dei livelli di glucosio nel sangue nell'algoritmo di controllo per calcolare la dose di insulina.
I pancreas artificiali sono attualmente utilizzati come terapia sperimentale per il trattamento del diabete di tipo 1, sebbene possano anche essere utili per le persone con diabete di tipo 2 che richiedono insulina. I sistemi a circuito chiuso sono considerati la prossima generazione della terapia con pancreas artificiale, poiché offrono il potenziale per una maggiore sicurezza e un migliore controllo glicemico rispetto ai sistemi a circuito aperto.
I carbamati sono una classe di farmaci che agiscono come inibitori della colinesterasi. Questi farmaci sono utilizzati nel trattamento di diverse condizioni, tra cui il glaucoma, la miastenia gravis e la sindrome da neurossintomi da organofosfato.
I carbamati agiscono legandosi reversibilmente alla colinesterasi, un enzima che degrada l'acetilcolina, un neurotrasmettitore importante nel sistema nervoso parasimpatico e nel sistema nervoso centrale. Inibendo la colinesterasi, i carbamati aumentano i livelli di acetilcolina nel cervello e nei tessuti periferici, migliorando così la trasmissione dei segnali nervosi.
Alcuni esempi di farmaci carbamati includono la neostigmina, la fisostigmina e il piridostigmine. Questi farmaci possono avere effetti collaterali come nausea, vomito, diarrea, sudorazione, aumento della salivazione e fascicolazioni muscolari. In dosi elevate, i carbamati possono causare convulsioni, depressione respiratoria e morte.
E' importante notare che l'uso dei carbamati richiede una prescrizione medica e dovrebbe essere sempre sotto la supervisione di un medico qualificato.
L'iperglicemia è una condizione medica caratterizzata da livelli elevati di glucosio nel sangue (zucchero). Generalmente, si considera iperglicemia quando la glicemia a digiuno supera i 126 mg/dL in due occasioni separate o se la glicemia postprandiale (dopo i pasti) supera i 200 mg/dL.
Questa condizione può essere causata da diversi fattori, come ad esempio:
1. Diabete mellito: è la causa più comune di iperglicemia. Il diabete mellito di tipo 1 si verifica quando il pancreas non produce insulina a sufficienza o non ne produce affatto, mentre il diabete mellito di tipo 2 si verifica quando il corpo diventa resistente all'insulina o non produce abbastanza insulina.
2. Alcuni farmaci: alcuni farmaci possono causare iperglicemia come effetto collaterale, ad esempio corticosteroidi, diuretici tiazidici e farmaci per il trattamento dell'asma.
3. Malattie acute: alcune malattie acute, come infezioni gravi o infarto miocardico, possono causare temporanea iperglicemia.
4. Sindrome di Cushing: è una condizione caratterizzata da un eccesso di cortisolo nel corpo, che può portare a iperglicemia.
5. Malattie endocrine: alcune malattie endocrine, come l'acromegalia o la feocromocitoma, possono causare iperglicemia.
L'iperglicemia prolungata può portare a complicanze gravi, come la chetoacidosi diabetica o il coma iperosmolare non chetonico, che richiedono un trattamento immediato in ospedale. Se si sospetta di avere iperglicemia, è importante consultare un medico per una diagnosi e un trattamento appropriati.
La piperidina è un composto organico eterociclico con la formula (CH2)5NH. È un liquido oleoso, incolore e dall'odore caratteristico che viene utilizzato come intermedio nella sintesi di molti farmaci e altri prodotti chimici.
In termini medici, la piperidina non ha un ruolo diretto come farmaco o principio attivo. Tuttavia, alcuni farmaci e composti con attività biologica contengono un anello piperidinico nella loro struttura chimica. Ad esempio, alcuni farmaci antispastici, antistaminici, analgesici e farmaci per il trattamento della depressione possono contenere un anello piperidinico.
È importante notare che la piperidina stessa non ha alcuna attività biologica o terapeutica diretta e può essere tossica ad alte concentrazioni. Pertanto, l'uso della piperidina è limitato alla sua applicazione come intermedio nella sintesi di altri composti.
Il Diabete Mellito di Tipo 2 è una malattia cronica del metabolismo caratterizzata da elevati livelli di glucosio nel sangue (iperglicemia) a causa di resistenza all'insulina e/o deficienza insulinica. A differenza del Diabete Mellito di Tipo 1, nella maggior parte dei casi non è presente una carenza assoluta di insulina, ma i tessuti dell'organismo diventano resistenti al suo effetto, richiedendo dosi più elevate per mantenere la glicemia entro livelli normali.
L'insulino-resistenza si sviluppa principalmente a livello del fegato, del tessuto adiposo e dei muscoli scheletrici. Nei soggetti affetti da Diabete Mellito di Tipo 2, il pancreas produce comunque insulina, ma non in quantità sufficiente a contrastare la resistenza all'insulina. Col tempo, la capacità del pancreas di produrre insulina può diminuire, peggiorando ulteriormente il controllo glicemico.
Il Diabete Mellito di Tipo 2 è strettamente associato a fattori di rischio quali l'obesità, la sedentarietà, età avanzata e familiarità per la malattia. Può presentarsi senza sintomi evidenti o con sintomi aspecifici come stanchezza, sete e minzione frequente. Nei casi più gravi, possono verificarsi complicanze acute come chetoacidosi diabetica o coma iperosmolare.
La diagnosi si basa sulla misurazione della glicemia a digiuno o su test di tolleranza al glucosio. Il trattamento prevede modifiche dello stile di vita (dieta equilibrata, esercizio fisico regolare), farmaci antidiabetici orali e/o iniezioni di insulina. L'aderenza alla terapia e il monitoraggio glicemico costante sono fondamentali per prevenire complicanze a lungo termine quali malattie cardiovascolari, nefropatie, retinopatie e neuropatie.
Gemfibrozil è un farmaco appartenente alla classe dei fibrati, utilizzato principalmente per trattare l'iperlipidemia, o livelli elevati di lipidi nel sangue. Agisce abbassando i livelli di trigliceridi e colesterolo LDL ("cattivo") aumentando il colesterolo HDL ("buono"). Viene anche talvolta utilizzato in combinazione con altri farmaci per trattare l'ipercolesterolemia.
Il meccanismo d'azione di Gemfibrozil comporta la riduzione della produzione di Very Low-Density Lipoprotein (VLDL) nel fegato, che a sua volta riduce i livelli di trigliceridi nel sangue. Inoltre, aumenta l'attività dell'enzima lipoproteina lipasi, che aiuta a eliminare i trigliceridi dal flusso sanguigno.
Gli effetti avversi comuni di Gemfibrozil includono dolori muscolari, mal di stomaco, nausea, diarrea e stanchezza. In rari casi, può causare danni al fegato o ai muscoli (rabdomiolisi), che possono essere pericolosi per la vita. Pertanto, è importante monitorare i livelli di enzimi epatici e creatinfosfochinasi durante il trattamento con questo farmaco.
Come con qualsiasi farmaco, Gemfibrozil deve essere utilizzato solo sotto la supervisione e la prescrizione di un medico qualificato, che terrà conto dei possibili benefici e rischi per il paziente individuale.
I derivati della sulfonilurea sono una classe di farmaci antidiabetici orali utilizzati per trattare il diabete mellito di tipo 2. Questi farmaci agiscono aumentando la secrezione di insulina dalle cellule beta del pancreas, riducendo così i livelli di glucosio nel sangue.
I derivati della sulfonilurea legano i recettori A delle cellule beta del pancreas, che portano all'apertura dei canali del potassio e alla depolarizzazione della membrana cellulare. Questo, a sua volta, stimola l'ingresso di calcio nelle cellule e l'esocitosi dell'insulina.
Gli effetti collaterali comuni dei derivati della sulfonilurea includono ipoglicemia, aumento di peso, disturbi gastrointestinali e reazioni allergiche. In rari casi, possono causare gravi reazioni avverse come la porpora trombocitopenica immune o il sindrome da ipersensibilità alle sulfoniluree.
Esempi di derivati della sulfonilurea includono glipizide, gliburide, gliclazide e tolbutamide. Questi farmaci sono spesso utilizzati in combinazione con altri farmaci per il diabete o stili di vita modificanti come l'esercizio fisico e la dieta per controllare i livelli di glucosio nel sangue.
E-health
Ambulatory Glucose Profile
E-health - Wikipedia
Diabete mellito - Malattie endocrine e metaboliche - Manuali MSD Edizione Professionisti
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Diabete giovanile: attenzione alle informazioni il rete - Diabete.com
Principio attivo Repaglinide
Livelli5
- Alzarsi dalla scrivania, stiracchiarsi e fare quattro passi: basta questo, secondo i ricercatori del Baker IDI Hearth and Diabetes Institute di Melbourne, per abbassare i livelli di glucosio e insulina nel sangue fino al 30%, aiutando a prevenire diabete e disturbi cardiovascolari in chi svolge un lavoro sedentario. (diabete.net)
- Pertanto, i livelli di glucosio nel sangue salgono al di sopra del valori consentiti. (viverepiusani.it)
- Il diabete è una patologia complessa che richiede un approccio specializzato per gestire efficacemente i livelli di zucchero nel sangue. (alenkamikulus.it)
- Il diabete mellito è una malattia cronica e non contagiosa, caratterizzata da un aumento dei livelli di glucosio nel sangue (iperglicemia), a causa di un'inadeguata o assente produzione dell'ormone insulina o di una scarsa capacità dei tessuti di utilizzare l'insulina stessa. (lucea-multimedica.it)
- Così testualmente riporta il sito web: «Ascolta i massimi scienziati del pianeta e vincitori del Premio Nobel per la medicina e impara come abbassare i livelli di glucosio nel sangue in modo naturale ed eliminare l'uso di farmaci per il diabete e le iniezioni! (diabete.com)
Glicemia4
- Il medico deve controllare periodicamente la glicemia per stabilire la dose minima efficace per il singolo paziente, in aggiunta al normale automonitoraggio domiciliare della glicemia e/o della glicosuria effettuato dal paziente stesso. (torrinomedica.it)
- L'insulina è l'ormone che controlla la glicemia nel sangue e che viene prodotto dal pancreas. (lucea-multimedica.it)
- Il diabete è una malattia molto complessa che si presenta in diverse forme, tutte accomunate dalla glicemia nel sangue. (lucea-multimedica.it)
- L'uso della repaglinide è indicato nel trattamento del diabete di tipo 2, per aiutare il pancreas a produrre quantità maggiori di insulina allo scopo di ridurre la quantità di zucchero nel sangue (glicemia). (codifa.it)
Diabete mellito1
- Il diabete mellito tipo 1 è una malattia autoimmune, causata dalla produzione di anticorpi che distruggono le cellule Beta all'interno del pancreas, deputate alla produzione di insulina (ormone che regola l'utilizzo del glucosio). (lucea-multimedica.it)
Iperglicemia1
- Sia pure con modalità differenti nei vari tipi di diabete, l'effetto principale delle alterazioni metaboliche presenti nel diabete è sempre lo stesso: troppo glucosio nel sangue (iperglicemia). (diabete.com)
Insulina1
- Oggi è possibile anche fare un automonitoraggio glicemico e addirittura, in alcuni casi in accordo con i medici, autogestire le dosi di insulina. (quando.net)
Controllo2
- Per lavora in ufficio e sta seduto per molte ore al giorno, due minuti di attività leggera e ripetuta, come può essere alzarsi dalla sedia e andare alla stampante oppure fare le scale invece di prendere l'ascensore, possono infatti contribuire a tenere sotto controllo i picchi di zuccheri nel sangue che si verificano soprattutto dopo i pasti. (diabete.net)
- La Dott.ssa Mikulus è esperta nell'adattare le terapie insuliniche e non insuliniche per garantire un controllo ottimale del glucosio nel sangue. (alenkamikulus.it)
Valori1
- Dopo tre mesi, i ricercatori hanno confrontato i risultati di peso corporeo e valori del sangue dei parametri considerati fattori di rischio per lo sviluppo di diabete. (diabete.net)
Ridotta tolleranza al glucosio2
- Valori di glicemia compresi fra 140 a 200 mg/dl dopo un carico di glucosio definiscono, invece, la ridotta tolleranza al glucosio (IGT). (ligurianet.it)
- 140-200 mg/dl dopo 2 ore dal test da carico di glucosio si ha una ridotta tolleranza al glucosio. (glicemia.net)
Valori4
- Se confrontando i valori della glicemia misurata con quelli presenti sulla tabella valori glicemia capillare notiamo un valore superiore ai limiti, potrebbe essere utile effettuare un test da carico di glucosio. (glicemia.net)
- Per mantenere il glucosio del sangue entro valori tollerabili interviene il pancreas, secernendo gli ormoni insulina e glucagone. (diabete.net)
- Quindi la B chinasi (Akt2) è necessaria nei topi per mantenere valori normali di zucchero nel sangue. (diabete.net)
- Tipicamente in questi pazienti, vi sono allo stesso tempo nel sangue alti valori di glucosio ( iperglicemia ) e di insulina ( iperinsulinemia ), il che non accade nei soggetti non diabetici. (diabete.com)
Zucchero nel sangue3
- Fin dalle prime settimane di gestazione se i livelli di zucchero nel sangue materno sono elevati il feto assorbirà quantità eccessive di zucchero. (ericabaroncellidietista.it)
- Chi è ne è affetto produce una quantità insufficiente di insulina, l'ormone che regola il livello dello zucchero nel sangue. (diabete.net)
- Un'alta concentrazione di zucchero nel sangue può provocare problemi al cuore, ai nervi, ai reni e cecità. (diabete.net)
Quantità di glucosio2
- Con il passare della gravidanza gli ormoni antagonisti dell'insulina rendono ancora più difficile la regolazione delle glicemie: se la dieta è scarsa di carboidrati o l'insulina manca si può manifestare una carenza di energia anche perché il feto ha bisogno di maggiori quantità di glucosio. (ericabaroncellidietista.it)
- Il fegato lo può far tornare nel flusso ematico a scopo energetico, ma se nell'organismo vi è una quantità di glucosio superiore a quella di cui si ha bisogno, lo può trasformare in glicogeno per essere immagazzinato. (diabete.net)
Intolleranza al glucosio1
- In alcuni soggetti, la resistenza all'insulina viene parzialmente compensata dall'aumentata produzione di insulina che può essere tale da non determinare un diabete mellito conclamato, ma una condizione che si colloca a metà strada tra la normalità e il diabete vero e proprio, ovvero l' intolleranza al glucosio o glucidica . (diabete.com)
Diabete3
- configura uno stato intermedio, a volte transitorio, tra il normale metabolismo del glucosio e il diabete mellito che diviene più frequente con l'avanzare dell'età. (msdmanuals.com)
- In effetti, essa non determina un'iperglicemia tale da poter fare diagnosi di diabete , in quanto dopo somministrazione di glucosio ( test da carico di glucosio ), non raggiunge i 200 mg/dl, ma rimane tra 140 e 199 mg/dl. (diabete.com)
- Non è raro che si scopra di avere il diabete o di esserne a rischio per puro caso, magari facendo un normale esame del sangue o a causa della comparsa di complicanze croniche del diabete. (diabete.com)
Nell'organismo1
- In particolare, il glucosio è uno zucchero che viene immesso nell'organismo principalmente con l'alimentazione. (glicemia.net)