Attivazione del complemento iniziato l 'interazione di antigeni microbica con COMPLEMENT C3b. Quando COMPLEMENT elemento B si lega al C3b, modo COMPLEMENT elemento D Cleaves it to form alternativa C3 Convertase (C3BBB) che, si sono stabilizzati dopo COMPLEMENT elemento P, è in grado di aderire COMPLEMENT multiple C3 a forma alternativa C5 Convertase (C3BBB3B), che porta alla scollatura di COMPLEMENT C5 e l' aggregazione di membrana COMPLEMENT attacco complicata.
Attivazione del complemento disposto dal legame di COMPLEMENT C1 a antigen-antibody complessi al COMPLEMENT C1q. Questo porta alla subunità sequenziale l 'attivazione di COMPLEMENT C1r e COMPLEMENT C1s subunità. Attivato C1s Cleaves COMPLEMENT C4 in modo che la classica COMPLEMENT C2 C3 Convertase (C4B2A) e il successivo C5 Convertase (C4B2A3B), che porta alla scollatura di COMPLEMENT C5 e l' aggregazione di membrana COMPLEMENT attacco complicata.
Il siero COMPLEMENT sequenziale attivazione di proteine per creare la membrana COMPLEMENT complicata. Iniziare attacco di fattori di attivazione del complemento includono antigen-antibody complessi, antigeni microbica, o superficie cellulare polisaccaridi.
Una glicoproteina che è centrale in entrambi i costumi e l'alternativa percorso di attivazione COMPLEMENT. C3 possono essere distinte in COMPLEMENT C3a e COMPLEMENT C3b, spontaneamente a livello basso o da C3 Convertase, ad alto livello. Un piccolo frammento C3a è un 'Anafilatossina e mediatore di processo infiammatorio. Il grosso frammento C3b si lega con C3 Convertase per formare C5 Convertase.
Glicoproteine sierica partecipanti al meccanismo di difesa di attivazione COMPLEMENT ospite che crea la membrana COMPLEMENT attacco complicata. Sono inclusi nelle varie vie di attivazione del complemento (CLASSICAL COMPLEMENT PATHWAY; alternativa COMPLEMENT PATHWAY; e Lectin COMPLEMENT PATHWAY).
Una glicoproteina che è importante per l ’ attivazione della CLASSICAL COMPLEMENT PATHWAY. Il C4 e 'squarciato dal attivato COMPLEMENT C1s in COMPLEMENT C4a e COMPLEMENT C4b.
Un siero termolabile glycine-rich glicoproteina, che contiene un componente della C3 Convertase PATHWAY C3bBb). (Un Bed and Breakfast, una proteasi serinica, e 'generata quando fattore B è accettata da COMPLEMENT elemento D a Ba e Bb.
Un subcomponent di C1 Del Complemento, composta da sei copie di tre glucosio-dipendente catene (A, B e C) ogni codificato da un altro gene (C1QA; C1QB; C1QC). Questo complesso è prevista in nove subunità (sei disulfide-linked dimers di A e B, e tre disulfide-linked homodimers di C). C1q e siti di legame per gli anticorpi (la catena pesante di immunoglobulina G o immunoglobulina M). L 'interazione di C1q e immunoglobulina attiva i due proenzymes COMPLEMENT COMPLEMENT C1s C1r e, pertanto iniziare la cascata di attivazione attraverso il COMPLEMENT CLASSICAL COMPLEMENT PATHWAY.
Attivazione del complemento dall 'interazione di polisaccaridi microbica con valori di Lectina Legante Il Mannosio determinando l ’ attivazione della proteasi della serina Lectina Legante Il filamenti singoli, interrotti, come nel classico via, MASPs dividere COMPLEMENT C4 per formare COMPLEMENT C2 e C3 Convertase (C4B2A) e il successivo C5 Convertase (C4B2A3B), che porta alla scollatura di COMPLEMENT C5 e assemblea di membrana COMPLEMENT attacco complicata.
Un componente della CLASSICAL COMPLEMENT PATHWAY. C2 COMPLEMENT è accettata dall 'attivazione C1s in COMPLEMENT C2B e COMPLEMENT C2a. C2a, il frammento COOH-terminal contenente un PROTEASE serina, combina con COMPLEMENT C4b per formare C4b2a (CLASSICAL PATHWAY C3 Convertase) e successiva C4b2a3b (CLASSICAL PATHWAY C5 Convertase).
Il frammento di generata dall'COMPLEMENT C3 da C3 Convertase, e 'una delle alternative PATHWAY C3 Convertase (C3bBb) e COMPLEMENT C5 Convertases in entrambe le classiche (C4b2a3b) e l'alternativa. (C3bBb3b) C3b partecipa IMMUNE ADHERENCE reazione aumenta e fagocitosi. Puo' essere inattivato (iC3b) o squarciato da vari frammenti per produrre proteasi quali COMPLEMENT C3c; COMPLEMENT C3d; C3e; C3f; e C3g.
La prima componente del complemento per l ’ attivazione della CLASSICAL COMPLEMENT PATHWAY. E 'un gruppo composto da tre trimolecular complesso subcomponents: Frazione Del Complemento 1Q; COMPLEMENT C1r; e COMPLEMENT C1s all' 1: 2: 2 rapporti. Quando il intatta C1 si lega ad almeno due C1q), anticorpi (coinvolgenti C1r e C1s sono in sequenza attivata, portando a successive fasi della cascata di COMPLEMENT attivazione.
C5 svolge un ruolo centrale in entrambi i costumi e l'alternativa percorso di attivazione COMPLEMENT C5 e 'tagliato da C5 Convertase in COMPLEMENT C5A e COMPLEMENT C5b. Un piccolo frammento e mediatore' Anafilatossina C5A è un processo infiammatorio. Il maggiore frammento C5b si lega alle membrane dispone l 'assemblea spontanea del defunto complemento componenti, C5-C9, verso la membrana attacco complicata.
Proteine sieriche come un insulto regolano il processo di attivazione attivazione del complemento incontrollata COMPLEMENT ed al conseguente lisi cellulare è potenzialmente pericoloso per l'ospite. Il complemento sistema e 'strettamente regolato da Inactivators che accellerare la disintegrazione di intermedi e alcuni recettori cellulari superficiali.
Un proteinemia ed e 'importante da l'alternativa COMPLEMENT attivazione PATHWAY. Questo enzima Cleaves la COMPLEMENT C3B-bound COMPLEMENT elemento B per formare C3bBb ed e' alternativa PATHWAY C3 Convertase.
Proteasi della serina che aderiscono COMPLEMENT C3 in COMPLEMENT C3a e COMPLEMENT C3b, o inciso COMPLEMENT C5 in COMPLEMENT C5A e COMPLEMENT C5b. Esse includono le diverse forme di C3 e C5 Convertases nel classico e l'alternativa di attivazione COMPLEMENT entrambi cleavages terrà al C-terminale di arginina residuo.
Una proteina che incide 53-kDa positiva regolatore del percorso alternativo di attivazione attivazione del complemento (COMPLEMENT PATHWAY, si stabilizza l'alternativa PATHWAY C3 Convertase (C3bBb) e l ’ inattivazione protegge da una rapida, in modo da facilitare la cascata di attivazione COMPLEMENT e la formazione di attacco di membrana complicata. Le persone con mutazione del gene del soldato scelto mostra properdin e avere un'alta sensibilità alle infezioni.
Le molecole sulla superficie dei linfociti B e macrofagi che riconoscono e combinare C3b, C3d, con il C1q e C4b componenti di complemento.
Un importante solubile regolatore del percorso alternativo (COMPLEMENT attivazione di attivazione del complemento, PATHWAY) ed è una glicoproteina 139-kDa espresso dal fegato e secreta nel sangue. Si lega ad COMPLEMENT C3b e fa iC3b (inattivato complemento 3b) sensibili alle scollature da COMPLEMENT. Complemento maggior fattore H inibisce anche l 'elemento C3b con COMPLEMENT B per formare C3bB proenzyme e promuove la dissociazione del Bb dal C3bBb complesso (COMPLEMENT C3 Convertase, PATHWAY).
Il prodotto di COMPLEMENT Cascade, e ciò indipendentemente dall 'attivazione, che forma i canali transmembrana causando scompiglio del bersaglio e lisi cellulare membrana cellulare, e' formato dall'assemblea sequenziale del complemento terminale componenti (COMPLEMENT C5b; COMPLEMENT C6; COMPLEMENT C7; COMPLEMENT C8; e COMPLEMENT C9) sull'obiettivo. La membrana C5b-8-poly-C9 è il "complesso" membrana attacco o MAC.
Il frammento formato quando COMPLEMENT il C4 e 'tagliato da COMPLEMENT C1s. Il modo C4b si lega COMPLEMENT C2a, un serina PROTEASE, per formare C4b2a (CLASSICAL PATHWAY C3 Convertase) e successiva C4b2a3b (CLASSICAL PATHWAY C5 Convertase).
Un siero 105-kDa glicoproteina con significative omologia agli altri componenti del complemento tardi C7-C9. E 'una catena polipeptidica esso da 32 disolfuro obbligazioni. C6 e' il prossimo componente del complemento di legarsi al COMPLEMENT modo C5b durante l'assemblea di membrana attacco complicata. E 'codificata da geni C6.
Proteine endogene che inibiscono o inattivare COMPLEMENT C3b e includono COMPLEMENT COMPLEMENT maggior maggior H e I (C3b / C4b Inactivator), dividere o causare la scissione dell C3b in frammenti inattivi, e quindi sono importanti nel COMPLEMENT la down-regulation dell ’ attivazione e la sua epatite citolitica sequenza.
Uno o più enzimi che attivano COMPLEMENT proteine nel sistema del complemento che portano alla formazione della membrana COMPLEMENT è complessa, attacco di una reazione importante ospite in difesa, non possono essere enzimi nei vari COMPLEMENT attivazione.
Un test di screening per COMPLEMENT circolante proteine diluito campioni di siero sono aggiunte per antibody-coated eritrociti e la percentuale di lisi cellulare è misurato. I valori sono espressi tramite il cosiddetto "CH50, tra l'COMPLEMENT internazionali per millilitro, la diluizione del siero richiesto di lyse 50% degli eritrociti nel test.
Un siero glicoproteina 63-kDa codificata da geni C9. Monomeriche C9 (mC9) si lega per formare la C5b-8 complesso C5b-9 che catalizza la Polymerization di C9 formando C5b-p9 (membrana complicata) e attacco transmembrana canali determinando lisi della cellula bersaglio. Pazienti con deficit ricorrenti C9 soffre di infezioni batteriche.
Le sostanze negativamente regolano il processo di attivazione attivazione del complemento incontrollata COMPLEMENT ed al conseguente lisi cellulare è potenzialmente pericoloso per l'ospite.
Siero) che partecipano proteasi della serina COMPLEMENT attivazione. Che si attivano quando complessa con la Lectina Legante Il Mannosio, pertanto noto anche come Lectina Legante Il filamenti singoli, interrotti, Serine Proteases (MASPs), hanno inciso COMPLEMENT C4 e di formare C4b2a COMPLEMENT C2, C3 Convertase CLASSICAL PATHWAY.
Un piccolo frammento di generata dall'complement C3 da C3 Convertase. C3a, un peptide 77-amino acido, e 'un mediatore di processo infiammatorio, stimola il muscolo liscio CONTRACTION e rilascio di istamina da MAST. E dei leucociti. E' considerato un C3a con COMPLEMENT 'Anafilatossina C5A C4a; COMPLEMENT; e COMPLEMENT C5A, Des-Arginina.
Uno specifico Lectina Legante Il membro della famiglia di riscuotendo lectins. Si lega ai gruppi di carboidrati per invadere gli agenti patogeni che svolge un ruolo chiave nella Lectina Legante Il Mannosio COMPLEMENT PATHWAY.
Un frammento della catena alfa 206-amino-acid (672-1663) di C3b. E 'generata quando C3b è inattivato (iC3b) e la sua catena alfa e' squarciato dal mio elemento COMPLEMENT C3c (749-954) e C3dg (955-1303) in presenza COMPLEMENT elemento H.
Proteine sieriche che inibiscono, provocare o inattivare COMPLEMENT C1 o la subunità.
Il piccolo frammento formato quando C5 Convertase Cleaves C5 in C5a e C5b COMPLEMENT. C5a e 'una con un arginina carbossi-terminali 74-amino-acid glicopeptidico che è cruciale per la sua attività spasmogenic. Di tutti gli complement-derived anaphylatoxins, C5a e' il piu 'potente nel mediare immediate di ipersensibilità), (RIQUADRO SULLE REAZIONI DI, PRIMARI muscolo liscio CONTRACTION; l ’ istamina (; e la migrazione dei leucociti al sito di INFLAMMATION.
Un frammento della catena alfa 302-amino-acid (672-1663) di C3b. E 'generata quando C3b è inattivato (iC3b) e la sua catena alfa e' squarciato dal mio elemento COMPLEMENT C3c e C3dg (955-1303) in presenza COMPLEMENT elemento H. Serum proteasi ulteriori degradare C3dg in C3d (1002-1303) e C3g (955-1001).
La distruzione di eritrociti con diversi agenti causali, quali anticorpi, batteri, le sostanze chimiche, temperatura corporea e variazioni nei tonicity.
Il naturale battericida proprieta 'di sangue a causa di che si verificano normalmente antibatterico sostanze come beta lysin, leukin ecc. questa attività deve essere distinti dell ’ attività battericida contenuta in un paziente il siero a seguito di una terapia antimicrobica, che è misurato da una siero battericida test.
Proteine che si legano a particelle e cellule per la suscettibilità all 'fagocitosi, specialmente anticorpi legato a epitopi connessi al FC. Frazione Del Complemento 3B può anche partecipare.
In seguito molecolare o dei linfociti B e macrofagi che riconoscono e si combinano con COMPLEMENT C3b. La principale struttura di questi recettori rivelano che contengono citoplasmatica transmembrana e campi, con la loro porzione extracellulare composta interamente da trenta breve consenso ripete ognuna con 60 o 70 aminoacidi.
Analisi sierologiche sulla base di attivazione del complemento dal complesso antigen-antibody (stadio 1). Il legame di complemento puo 'essere visualizzato con aggiunta di una seconda antigen-antibody sistema, come appropriato globuli rossi e globuli rossi (anticorpi) che richiedono hemolysin complemento per il suo completamento (stadio 2). L' insufficienza di globuli rossi lyse indica che uno specifico antigen-antibody reazione è avvenuta nello stadio 1, se i globuli rossi, libero lyse complemento è presente reazione antigen-antibody indicando che non si è verificata nel primo stadio.
Un 77-kDa subcomponent di C1 Del Complemento codificata da geni, C1s, è un PROTEASE serina esistere come un proenzyme homodimer) (saggio del paratormone intatto (C1 Del Complemento complesso, dopo il legame della COMPLEMENT C1q di anticorpi, gli attivato COMPLEMENT C1r Cleaves C1s in due catene, A (pesante) e B (luce, la proteasi della serina) insieme da legami disolfuro cede la C1s. Il principio attivo C1s, in cambio, Cleaves COMPLEMENT C2 e COMPLEMENT C4 per formare C4b2a (CLASSICAL C3 Convertase).
Un plasma serina Proteinase che Cleaves la alpha-Chains di C3b e C4b in presenza dei cofattori COMPLEMENT elemento C4-binding proteine H e, rispettivamente. È una glicoproteina che converte 66-kDa C3b a C3b inattivato (iC3b) seguita dal rilascio di due frammenti, C3c (150-kDa) e (41-kDa C3dg e 'stato un tempo chiamato Kaf, C3bINF o enzima 3b Inactivator.
Un siero proteina che regola la CLASSICAL COMPLEMENT attivazione PATHWAY. Si lega come cofattore per COMPLEMENT elemento che poi mi sale la COMPLEMENT C4b nel CLASSICAL PATHWAY C3 Convertase (C4bC2a).
Zymosan is a insoluble, heterogeneous mixture of polysaccharides and proteins derived from the cell walls of Saccharomyces cerevisiae (baker's yeast) used in laboratory research to induce inflammation and study phagocytosis.
Il frammento di generata dall'C5 da C5 Convertase che i rendimenti COMPLEMENT C5A e C5b (beta catena + alfa "catena, la catena alfa residua, legata con legame disolfuro). C5b rimane legato alla membrana e innesca spontaneo assemblea del defunto complemento C5b-8-poly-C9 componenti per formare la membrana attacco complicata.
Un piccolo frammento formato quando frazione Del Complemento 4 è accettata da COMPLEMENT C1s. E 'un' Anafilatossina che causa sintomi di ipersensibilità immediata (, PRIMARI RIQUADRO SULLE REAZIONI DI) ma la sua attività viene più debole di quella di COMPLEMENT C3a o COMPLEMENT C5A.
Una proteasi serinica e 'il complesso di COMPLEMENT C3b e COMPLEMENT elemento BB. E Cleaves molteplici COMPLEMENT C3 in COMPLEMENT C3a (' Anafilatossina) e COMPLEMENT C3b l'alternativa COMPLEMENT PATHWAY in attivazione.
Membrana GPI-linked sostanzialmente ripartito tra le proteine e cellule ematopoietiche non-hematopoietic. CD55 previene l 'aggregazione di C3 Convertase o accelera officina di preformed Convertase, così blocca la formazione della membrana attacco complesso.
La inghiottendo e degradazione dei microrganismi; altre cellule che sono morti, morenti o patogeno; e corpi estranei da cellule fagocitiche (fagociti).
Sostanze Velenose Di Origine Animale dai serpenti del genere Naja (famiglia Elapidae) contengono molte proteine specifiche che sono citotossiche, emolitica, neurotossica e altre proprieta '. Come gli altri elapid veleni, sono ricche di enzimi e includono cobramines e cobralysins.
La complessa formata attraverso il legame dell 'anticorpo dell' antigene e la deposizione di grandi molecole antigen-antibody complessi causando danni ai tessuti cause IMMUNE DISEASES è complessa.
La principale lezione di immunoglobulina umana normale isotype siero... ci sono diversi isotype sottoclassi di IgG, per esempio, IgG1, e tipo IgG2 IgG2B.
Una classe di C-Type lectins il bersaglio la carboidrati strutture presenti su invadendo patogeni. Il legame della collectins di microrganismi la agglutinazione e accesso. Collectine forma trimers che possono riunirsi in più oligomers. Ogni catena polipeptidica riscuotendo consiste in quattro regioni: Troppo N-Terminal regione, una regione, un collagen-like alpha-helical coiled-coil regione, e carbohydrate-binding regione.
Una frazione Del Complemento 1, 80-kDa subcomponent di esistere come un serina PROTEASE proenzyme intatto complesso C1 Del Complemento quando C1q COMPLEMENT è legato a anticorpi, la struttura terziaria cause autolytic attivazione della frazione Del Complemento 1R ed e 'tagliato in due catene, A (pesante) e B (luce, la proteasi della serina), obbligazioni disolfuro il attivato C1r proteasi della serina a sua volta attiva COMPLEMENT C1s proenzyme da staccando la Arg426-Ile427 legame, nessun frammento e' rilasciato quando C1r o C1s è squarciato.
Un siero glicoproteina 93-kDa codificata da geni C7. E 'una catena polipeptidica con 28 ponti disolfuro. La formazione di attacco di membrana complesso; C7 e' il prossimo elemento per legare la C5b-6 trimolecular C5b-7 complesso formando un complesso che è lipofila, somiglia ad una membrana proteine, e offre un'ancora per integrare componenti, C8 e C9.
Proteine che condividere la caratteristica comune di legame con gli anticorpi e carboidrati. Carbohydrate-metabolizing anche si lega alle proteine plasmatiche (enzimi) a carboidrati, tuttavia non sono considerate lectins. Lectine Vegetali sono carbohydrate-binding proteine che sono state prevalentemente identificate dalle loro hemagglutinating (HEMAGGLUTININS). Tuttavia, una varietà di lectins insorgere in specie animali in cui servono diverse serie di funzioni attraverso specifici riconoscimento di carboidrati.
Un siero 150-kDa glicoproteina composta dalle subunità tra tre codificata da un altro gene (C8A; C8B; e C8G) che contiene un Heterotrimer disulfide-linked C8alpha-C8gamma heterodimer noncovalently C8beta associati e una catena. C8 e 'il prossimo elemento per legare la C5-7 complesso formando C5b-8 che lega COMPLEMENT C9 e agisce da catalizzatore nella Polymerization di C9.
Peptidi sierica di alcune proteine COMPLEMENT spiccata durante COMPLEMENT attivazione inducono muscolo liscio CONTRACTION; albero cella rilascio di istamina; PLATELET AGGREGAZIONE; e agiscono come mediatori del processo infiammatorio. L'ordine delle 'Anafilatossina attivita' dei piu 'forte ai piu' deboli è C5A, C3a, C4a e C5A Des-Arginina.
Un espresso recettore ubiquitously integrano e si lega COMPLEMENT C3b e COMPLEMENT C4b e serve come cofattore per il loro dell ’ inattivazione. CD46 anche interagisce con un ’ ampia gamma di patogeni e di fungere da mediatore risposta immunitaria.
Piccolo glicoproteine presenti su entrambi e cellule ematopoietiche non-hematopoietic. CD59 limita l'epatite citolitica di complemento omologa legandosi a C8 e C9 e blocca l'assemblea della membrana attacco complesso. (A Barclay et al., The Leukocyte Antigen FactsBook, 1993 p234)
In seguito molecolare o in B-Lymphocytes, le cellule dendritiche, follicolare cellule linfoidi e cellule epiteliali che riconoscono e si combinano con C3d COMPLEMENT umana recettore 2 Del Complemento (CR2) funge da entrambi e il recettore di C3dg gp350 / 220 glicoproteina di herpesvirus 4, umano, e si lega l ’ anticorpo monoclonale OKB7, che blocca il legame con entrambe le cose che legano le sulfaniluree al recettore.
Una classe di immunoglobulina con catene (immunoglobuline A Catene Mu mu). Le IgM COMPLEMENT. Il nome deriva dal suo alto peso molecolare e inizialmente essere chiamato macroglobulin.
Globuli rossi. Gli eritrociti sono maturo non-nucleated, biconcave dischi contengono emoglobina, che e 'di trasportare ossigeno.
Un nome comune usato per il genere Cavia. I principali specie è Cavia porcellus ed e 'dei piccoli cavia usato per gli animali e di ricerca biomedica.
Un agente chelante relativamente più specifica di calcio e meno tossico di EDETIC acido.
Leucociti granulare avere un nucleo con tre a cinque lobi collegate da fili sottili cromatina e citoplasma contenente bene inosservato granuli e stainable da neutrale.
Polisaccaridi trovato con batteri e rigide.
Menomati rettili del sottordine Serpentes.
Anormale immunoglobuline, in particolare le immunoglobuline G, M o precipitati spontaneamente quando e 'raffreddata siero al di sotto di 37 gradi Celsius. È significativo di crioglobulinemia.
Una specie di batteri anaerobi gram-negativi, forma a bastoncino, originariamente classificate nell 'ambito del Bacteroides genus. Questo batterio è stato isolato dalla bocca, nelle urine, feci, e infezioni della bocca, dei tessuti molli, tratto respiratorio, del tratto urogenitale e tratto intestinale. E' patogeno, ma generalmente in associazione con altri tipi di organismi.
Immunoglobuline prodotti in risposta agli antigeni batterica.
Cambiamenti degenerativi della retina solitamente adulti più vecchi che provoca la perdita della vista al centro del campo visivo (la macula luteo) a causa di danni alla retina. Avviene in a forme.
Un organismo gram-positivi trovato nelle vie respiratorie superiori, essudati infiammatoria e diversi fluidi corporei del normale e / o malati umani e, raramente, gli animali domestici.
Processi fisiologici e proprieta 'del sangue.
Una tecnica che combina elettroforesi proteica e doppio immunodiffusion. In tale procedura, proteine sono prima separati da gel elettroforesi (di solito Agarose), poi reso visibile da immunodiffusion di specifici anticorpi. Uno specifico arco precipitin ellittica risultati per ciascuna della proteina antisera.
La specie Oryctolagus Cuniculus, in famiglia Leporidae, ordine LAGOMORPHA. I conigli sono nato in tane furless e con gli occhi e orecchie chiuse. In contrasto con lepri, conigli hanno 22 cromosoma paia.
Un agente chelante che sequestri una varietà di cationi polivalenti come CALCIUM. È usato in industria farmaceutica e come additivo.
Multi-subunit proteine che funzionano a IMMUNITY. Sono prodotti con i linfociti B dal immunoglobulina GENI. Sono composta da due pesante (immunoglobulina pesante CHAINS) e due catene leggere (immunoglobulina luce CHAINS) con un ’ ulteriore ancillary glucosio-dipendente catene a seconda del loro isoforme. La varietà di isoforme includono Monomeriche o chelanti polimerici del moduli e forme transmembrana recettori delle cellule B (antigene) o secreti forme (anticorpi), si sono divisi per la sequenza di aminoacidi le loro pesanti catene in cinque classi (immunoglobulina A; immunoglobulina D; immunoglobulina E; immunoglobulina G; sottoclassi di immunoglobulina M) e vari.
Il processo in cui endogena o di sostanze, o, esogene peptidi legarsi a proteine, enzimi, o alleati precursori delle proteine di legame alle proteine specifiche misure composti sono spesso usati come metodi di valutazione diagnostica.
Una membrana superficie leucocitario adhesion-promoting heterodimer. La subunità alfa CD11b coincide con l ’ antigene e la subunità beta la CD18 antigene. L'antigene, che è un ’ integrina, funzioni sia come un recettore per integrare 3 e l ’ adesivo e cell-substrate interazioni.
Polisaccaridi composto da mannosio unità.
I topi inbred C57Bl sono una particolare linea genetica di Mus musculus, ampiamente utilizzati in ricerca biomedica per i loro tratti geneticamente e fenotipicamente omogenei e stabili.
Componente Amiloide P è un piccolo non-fibrillar glicoproteina trovato nel siero normale e in tutto l'amiloidosi depositi. Ha una struttura pentagonali pentaxin) (e 'una delle proteine di fase acuta, immunologica modula le risposte, inibisce l ’ elastasi, ed è stato suggerito come indice della pleura morbo.
Immunoglobuline molecole avere una specifica sequenza di aminoacidi in virtù del quale sono interagire solo con l ’ antigene (o con una forma simile) che inducono i loro sintesi nelle cellule della serie linfoide (specialmente PLASMA ematiche).
Le descrizioni di aminoacidi specifico, carboidrati o sequenze nucleotidiche apparse nella letteratura pubblicata e / o si depositano nello e mantenuto da banche dati come GenBank, EMBL (Laboratorio europeo di biologia molecolare), (Research Foundation, National Biomedical NBRF sequenza) o altri depositi.
Una tipologia di lectins sono specifici per carboidrati contenenti mannosio.
I residui di sangue che resta dopo della coagulazione del sangue. E per rimuovere il sangue di coagulare.
Ceppi di topi nella quale certi GENI della loro genomi sono stati danneggiati, o "ko". Per produrre mozzafiato, usando la tecnologia del DNA ricombinante, la normale sequenza di DNA del gene di essere studiati è alterato per prevenire la sintesi di una normale prodotto genico. Cellulari clonati in cui questo DNA alterazione e 'successo, poi iniettata nel topo embrioni di produrre chimerici. I topi sono topi chimerici poi cresciuto ad ottenere un ceppo in cui tutte le cellule del topo contengono le interrotto Gene. KO topi sono utilizzati come EXPERIMENTAL animale CYLON per malattie (malattia modella, animale) e per chiarire le funzioni dei geni.
La presenza di nefropatia cronica caratterizzato da proliferazione dei ematiche mesangiali, increase in the mesangiali MATRIX extracellulare e un ispessimento della parete capillare glomerulare potrebbe presentarsi come un disturbo primaria o secondaria ad altre patologie comprese le infezioni e le malattie autoimmuni SYSTEMIC Lupus eritematoso sistemico. Diversi sottotipi sono classificati in base al ultrastructures anormale e immune depositi. Hypocomplementemia caratteristica è una caratteristica di tutti i tipi di MPGN.
Un gruppo di N-and O-acyl naturale del deoxyamino zucchero neuraminic acido. Sono ubiquitously distribuiti in molti tessuti.
L'ordine di aminoacidi che si verifichi in una catena polipeptidica. Questo viene definito la struttura primaria di proteine, è molto importante nel determinare PROTEIN la conferma.
Infiammazione del rene nei glomeruli renali (glomeruli) che possono essere classificati in base al tipo di ferite incluso velocità anticorpo deposizione, attivazione del complemento, di proliferazione cellulare e Glomerulosclerosis, queste anomalie strutturali e funzionali solito che ematuria, proteinuria, insufficienza polmonare; e RENAL.
Anticorpi prodotti da un singolo clone di cellule.
Nessuna delle ruminante mammiferi con corna curva del genere dei Ovis, famiglia bovidae. Possiedono lacrimale scanalature e interdigital ghiandole, che si mostra assente in capre.
Coniugato protein-carbohydrate composti incluso Mucine, mucoid e amiloide glicoproteine.
Proteine presenti nel siero, inclusi siero ALBUMIN; FACTORS della coagulazione del sangue, e molti altri tipi di proteine.
Una risposta immunitaria suscitata da una dose specifica di un immunologicamente principio attivo o cellula di un organismo, tessuto, o al cellulare.
Un plasma 105-kDa glicoproteina prodotta principalmente dal fegato e monociti. Inibisce un ampio spettro di proteasi, compreso il COMPLEMENT C1r e la COMPLEMENT C1s proteasi del CLASSICAL COMPLEMENT PATHWAY, e la Lectina Legante Il filamenti singoli, interrotti, proteasi della serina. C1-INH-deficient individui sono affetti da angioedema ereditario tipo io e II.
Le capacità di un organismo di normale non risente microrganismi e le loro tossine. Essa è causata dalla presenza di AGENTS antinfettiva naturale, fattori quali: Corpo TEMPERATURE ed immediata recitazione cellule immunitarie naturale. Come l'assassino.
Una specie di chi mitosporic Tremellales fungine specie hanno generalmente una capsula e non fanno pseudomycellium. Teleomorphs includono Filobasidiella e Fidobasidium.
Secrezioni formando fluido animale velenoso combinazione di diversi enzimi, tossine, e altre sostanze. Queste sostanze sono prodotti e secreti dalla ghiandole specializzato in sistemi di consegna specializzato (nematocisti, spine dorsali, zanne, ecc.) per disabilitare preda e predatore.
Test per l ’ antigene tessuto utilizzando un metodo, mediante coniugazione di anticorpi con una tintura fluorescente fluorescente tecnica, ADDEBITI DIRETTI (anticorpi) o indiretto antigen-antibody, formazione di complessi che viene poi etichettata con fluorescein-conjugated anti-immunoglobulin anticorpo (anticorpi fluorescenti tecnica, indiretta). Il tessuto e 'poi esaminato mediante microscopia in fluorescenza.
Sostanze elaborati da batteri che hanno attività antigenico.
Lipid-containing polisaccaridi che sono importanti e endotossine group-specific antigeni. Spesso sono derivati dalla parete cellulare di batteri gram-negativi e indurre immunoglobulina secrezione. La molecola liposaccaride consiste in tre parti: Lipide A, midollo polisaccaride, catene e O-specific antigeni (O). Quando derivate da Escherichia coli, lipopolysaccharides servire come policlonato mitogeni delle cellule B al laboratorio di immunologia. (Dal 28 Dorland cura di),
Il corpo fluido che circola liberamente nel sistema vascolare (VESSELS del sangue). Comprende PLASMA ematiche e del sangue.
La proprieta 'di anticorpi che permette loro di reagire con qualche DETERMINANTS antigenica e non con gli altri. Specificità dipende dalla composizione chimica, forze fisiche sole e struttura molecolare al sito di legame.
Un elemento metallico che ha il simbolo Mg atomico, numero atomico 12 anni e peso atomico 24.31. E 'importante per l ’ attività di diversi enzimi, soprattutto quelli coinvolti in fosforilazione ossidativo.
Un saggio immunologico utilizzando un anticorpo etichettata con un enzima marcatore come rafano perossidasi. Mentre o l ’ enzima o l ’ anticorpo si lega a un substrato immunosorbent, entrambi mantenere l 'attività biologica; la variazione di attività enzimatica come risultato della reazione enzyme-antibody-antigen è proporzionale alla concentrazione di l'antigene e può essere misurata spectrophotometrically o ad occhio nudo. Molte varianti del metodo sono stati sviluppati.
Una specie di, Facultatively anaerobi gram-negativi, forma a bastoncino batteri (anaerobi Gram-negativi Facultatively RODS) comunemente trovato nella parte inferiore dell ’ intestino di gli animali a sangue caldo. Di solito si nonpathogenic, ma alcuni ceppi sono nota per avere la diarrea e infezioni piogeno. Ceppi (patogeni virotypes) sono classificati in base al patogeno specifici meccanismi quali tossine (Enterotoxigenic Escherichia coli), ecc.
Che contiene degli anticorpi sierici. È prodotto da un animale che è stato vaccinato per iniezione o un ’ infezione causata da microorganismi antigene contenente l ’ antigene.
Una specie del fungo, Cryptococcus neoformans Filobasidiella teleomorph è.
Una specie di batteri anaerobi gram-negativi, forma a bastoncino, organismi sono normali, abitanti dell'apparato respiratorio, del sesso orale e intestinale urogenitali carie di umani, animali e insetti, alcune specie possono essere patogeno.
Tecnica che implicava la diffusione di antigene semisolid o anticorpo attraverso un medium, di solito Agar o Agarose gel, con il risultato è un precipitin reazione.
Il tasso dynamics in chimica o sistemi fisici.
Un esose o fermentable monosaccharide e isomer di glucosio proveniente manna, la cenere fraxinus ornus and related piante. (Da Grant & Hackh 'Chemical Dictionary, quinto M & Random House Unabridged Dictionary, secondo Ed)
In superficie locale anticorpi che reagiscono con l ’ antigene in determinante antigeni (epitopi. Sono formate a parti della variabile regioni della FAB FRAGMENTS.
Un recettore G-Protein-Coupled che segnala un aumento della intracellulare di calcio in risposta alla potente peptide COMPLEMENT 'Anafilatossina C5A.
Un test usato per determinare se Complementation (compensation in the form of dominio) avverrà in una cella con un fenotipo mutante quando un altro mutante genoma, la codifica lo stesso fenotipo mutante, viene introdotta quella cella.
Un biosensing biomolecole capace e il legame con specifici o analiti ligandi sono immobilizzato su un lato di una pellicola. Luce e 'poi concentrati sul lato opposto del film per la superficie plasmons, che è il oscillazioni di elettroni diffondendo lungo il film. L'indice di rifrazione della luce riflettono questa superficie è misurato. Quando il immobilizzato sono vincolate dalle biomolecole ligandi, un'alterazione in superficie plasmons sul lato opposto del film e' creato, che è direttamente proporzionale alla variazione nella lega, o adsorbito, massa. Legame è attestato dai cambiamenti nella rifrazione. La tecnica è usato per studiare biomolecular interazioni, quali antigen-antibody vincolante.
La restrizione una caratteristica comportamento, struttura anatomica o sistema fisico, come risposta immunitaria; risposta metabolico, o Gene o del gene variante ai membri di una specie. Si riferisce a quella proprieta 'che distingue una specie di un'altra ma è anche utilizzato per phylogenetic livelli maggiori o minori di quanto la specie.
Fisiologicamente inattivo le sostanze che possono essere convertiti in enzimi.
Elettroforesi in cui un Polyacrylamide gel è indicato come la diffusione medium.
Spontanea o indotta sperimentalmente zoonosi con processi patologici sufficientemente simile a quella delle malattie umane. Sono utilizzati come modelli per delle malattie umane.
Proteine preparato mediante tecnologia del DNA ricombinante.
Il singolo strato di cellule epiteliali pigment-containing nella retina, situato vicino alla punta (parte esterna) del Retinal Photoreceptor.. Queste sono cellule epiteliali che praticano macroglia incontriamo per i fotoricettori, come nel trasporto dei nutrienti, fagocitosi dal capanno photoreceptor mucose, assicura l 'allegato della retina.
I processi causata da interazioni di anticorpi con le loro antigeni.
Un cronico e recidiva, provocatorio e febbrile spesso multisistemica, del tessuto connettivo, caratterizzati principalmente dalla coinvolgimento della pelle, articolazioni, reni e serosal mucose. E 'di eziologia ignota, ma può rappresentare un fallimento dei meccanismi regolatori del sistema. La malattia autoimmune è marcata da un' ampia gamma di disfunzioni del sistema, un maggiore velocità di eritrosedimentazione LE e la produzione di cellule nel sangue o nel midollo osseo.
Una specie di batterio aerobi gram- negativi, e 'un solo di umani commensali e patogeni che possono risiedere asymptomatically nel nasofaringe. Quando fu trovato nel liquido cerebrospinale è dell ’ agente di meningite spinale (meningite meningococcica). E' trovare anche in scariche venerea e sangue. Ci sono almeno 13 serogroups in base alle differenze nella antigenica capsulare polisaccaridi; la causa di infezione piu 'meningite A, B, C, Y e W-135. Ogni sierogruppo può essere ulteriormente classificato dal sierotipo, serosubtype e immunotype.
Le componenti del macromolecule direttamente partecipare precisa combinazione con un'altra molecola.
Cellule fagocitiche relativamente longeva di tessuti di mammifero derivate dal sangue monociti. Tipi principali sono macrofagi peritoneale, macrofagi alveolari; HISTIOCYTES; ematiche epatiche del Kupffer del fegato; e osteoclasti. Possono operare una distinzione ulteriore all 'interno delle lesioni a cronica infiammatoria Epithelioid. O potrebbero fondersi per formare IN corpo gigante o enorme ematiche Langhans.. (Da il dizionario di Cell Lackie biologia, e la Dow, terzo Ed.)
Gli effetti funzionali, disturbo metabolico o mutamenti strutturali nei tessuti ischemia derivante dal ripristino del flusso sanguigno ai tessuti (riperfusione), compresi eritema, gonfiore, emorragia, e danno gratis. La più comune MYOCARDIAL riperfusione esempio è offesa.
Univalent antigen-binding frammenti composto da un'intera catena e la sua luce immunoglobulina colmo di una delle immunoglobuline pesante CHAINS dalla regione cerniera, collegato agli altri chiamandoli obbligazioni disolfuro Fab contiene l'immunoglobulina A REGIONS sono parte del sito, e la prima antigen-binding immunoglobulina coerenti REGIONS. Questo frammento può essere ottenuta con la digestione di immunoglobuline con l'enzima proteolitica PAPAIN.
Un plasma proteina che circola in aumento durante l ’ infiammazione e dopo danni ai tessuti.
Proteine parziale formato dall ’ idrolisi di totale o parziale proteine generati attraverso PROTEIN ENGINEERING tecniche.
Proteine trovate in una specie di batteri.
I ricchi di polisaccaridi phosphodiester. Sono le componenti principali del le pareti cellulari e sulle membrane di molti batteri.
Proteine di trasporto che portano specifiche sostanze nel sangue o attraverso le membrane cellulari.
I topi inbred Balb C sono una particolare linea genetica di topo da laboratorio nota per la loro suscettibilità a sviluppare tumori e per avere un sistema immunitario alterato, con una risposta Th2 dominante.
Un enzima che catalizza l ’ idrolisi di alpha-2,3, alpha-2,6- e alpha-2,8-glycosidic linkages (decrescente, rispettivamente) di terminale Sialic residui nel oligosaccaridi, glicoproteine, glicolipidi, colominic acido e substrato sintetico. (Dal Enzyme nomenclatura, 1992)
Stabilito colture cellulari con il potenziale di propagarsi a tempo indeterminato.
Tossine strettamente associate con i vivi citoplasma o un muro di alcuni microrganismi, che non si diffondono nel terreno di coltura, ma vengono rilasciati su lisi delle cellule.
Presenza di calore, di calore, una temperatura notevolmente superiori di un abituato Norm.
Un membro del gruppo di Endopeptidases contenente al sito attivo della serina coinvolto in un residuo la catalisi.
Le infezioni da batteri della specie Streptococcus pneumoniae.
Potenzialmente batteri patogeni trovato in membrane nasali, pelle, capelli e perineo di gli animali a sangue caldo. Possono causare un 'ampia gamma di infezioni e intoxications.
Polisaccaridi sono macromolecole composte da lunghe catene di zuccheri semplici, svolgendo un ruolo significativo nella riserva energetica e nella struttura dei tessuti in organismi viventi.
La somma del peso di tutti gli atomi in una molecola.
Propagati in vitro in cellule speciale media favorevoli alla crescita. Colture cellulari sono utilizzati per studiare, sullo sviluppo morphologic, disturbo metabolico e fisiologico processi genetici, tra gli altri.
L'agente della South American tripanosomiasi o Chagas malattia, i suoi ospiti vertebrati siamo marito e vari domestici e animali selvatici. Gli insetti di parecchie specie è.
Il fenomeno della cellula bersaglio distrutto dal immunologicamente attiva cellule effettrici. Potrebbe essere causata direttamente dalle linfociti T sature o mieloide o linfoide "assassino", o potrebbe essere mediata da anticorpi citotossici fattore citossici cellule linfoidi, o di complemento.
La fascia piu 'di una cella in strato più piante; batterio; funghi ed alghe. Le pareti cellulari di solito e' una rigida struttura che giace esterne alla membrana cellulare, e fornisce una barriera protettiva contro fisico o agenti chimici.
Membrana o glicoproteine presenti sulla superficie delle cellule.
Proteine isolate dalla membrana esterna di batteri Gram-negativi.
Tecnica sistema usando un attrezzo per fare, la lavorazione, e mostrando uno o più misure su singole cellule da una sospensione di cellule, cellule di solito sono macchiate di uno o più specifiche di tintura fluorescente componenti cellulari di interesse, ad esempio, del DNA e fluorescenza di ogni cellula is measured as rapidamente transverses il raggio laser (eccitazione o mercurio lampada fluorescenza quantitativo). Fornisce una misura di vari biochimici e Biophysical farmacocinetiche della cellula, nonché la base per cella riordinati. Altri parametri ottico misurabile includono luce assorbimento e con light scattering. Quest 'ultimo è applicabile alla misurazione della cella dimensioni, forma, la densità, macchia granularity e l ’ assorbimento.
Rappresenta 15-20% di immunoglobuline sieriche, principalmente come il polimero 4-chain nell ’ uomo e dimer agli altri mammiferi. Secretory IgA (immunoglobulina A, Secretory) è il principale immunoglobulina in secrezioni.
La misurazione del titolo di infection-blocking ANTISERA testando una serie di le soluzioni diluite per un determinato l ’ endpoint virus-antiserum interazione, generalmente in cui la diluizione avvenga in colture di tessuto inoculati con il serum-virus miscele dimostrare citopatologia (CPE) o la diluizione alla quale il 50% di cavie iniettato serum-virus miscele show infectivity (ID50) o morire (LD50).
Una sottofamiglia in famiglia MURIDAE, comprendente i criceti. Quattro delle più comuni sono generi Cricetus, CRICETULUS; MESOCRICETUS; e PHODOPUS.
L 'individuazione delle proteine o peptidi che sono stati separati da electrophoretically macchia si passa da l'elettroforesi gel sulla nitrocellulosa strisce di carta, seguita da etichettare con anticorpi sonde.
Un processo patologica, caratterizzata da danni o distruzioni di tessuti causato da una serie di cytologic e reazioni chimiche, e si manifesta solitamente con vari segno tipico di dolore, bruciore, arrossamento, gonfiore e perdita di funzione.
Derivanti dalla linea cellulare di ovaio di criceto cinese, Cricetulus Griseus (CRICETULUS). La specie e 'il preferito per studi citogenetica del cromosoma numero. La linea cellulare modello ha fornito i sistemi per lo studio delle alterazioni genetiche nelle colture cellulari di cellule di mammifero.
Elementi di intervalli di tempo limitato, contribuendo in particolare i risultati o situazioni.
Una risposta immunitaria umorale e cellulare con due componenti, diretto verso un trapianto allogenico, il cui gli antigeni tissutali non sono compatibili con quelle del ricevente.
RNA sequenze che servire come modelli per la sintesi proteica batterica mRNAs. Trascrizioni primario in genere a cui non richiedono Post-Transcriptional elaborando mRNA eucariotiche viene sintetizzata nel nucleo e devono essere esportati al citoplasma per una traduzione. MRNAs eucariote sono piu 'una sequenza di polyadenylic acido quando guardo la 3' fine, referred to as the poli (A) coda. La funzione di questa coda non si sa con certezza, ma potrebbe avere un ruolo nelle esportazioni di maturo mRNA dal nucleo nonché per stabilizzare un mRNA molecole da ritardato la degradazione nel citoplasma.
Un derivato della frazione Del Complemento 5A, generata quando la carbossi-terminali arginina che viene rimossa dall Carbossipeptidasi B presente nel siero umano normale. C5A des-Arg mostra una completa perdita di attività spasmogenic e conserva delle chemotactic capacità (CHEMOATTRACTANTS).
Organo che filtra il sangue per la secrezione di urina e che regola le concentrazioni dello ione di.
Modelli utilizzati sperimentalmente o teoricamente a studiare, molecolare delle proprieta ', o interazioni di natura analoga; include molecole di grafica computerizzata, e meccanica strutture.

L'attivazione alternativa del complemento è una via di attivazione del sistema del complemento, un importante sistema immunitario che aiuta a eliminare patogeni dannosi e a facilitare la risposta infiammatoria. A differenza dell'attivazione classica e della via lectina, che richiedono l'interazione con anticorpi o pattern molecolari associati a microrganismi per iniziare la cascata del complemento, la via alternativa può essere attivata spontaneamente in presenza di superfici idrofile negative.

Questo processo inizia quando il C3b (un frammento della proteina C3) si lega casualmente alla superficie di una cellula o di un patogeno. Questa interazione promuove la conversione del C3b legato alla superficie in C3bBb, un complesso enzimatico chiamato convertasi alternativa. La convertasi alternativa divide il C3 in C3a e C3b aggiuntivi, amplificando ulteriormente l'attivazione del complemento.

L'attivazione alternativa del complemento svolge un ruolo cruciale nella difesa dell'ospite contro i patogeni, specialmente quelli che non hanno pattern molecolari associati a microrganismi riconoscibili o che sono in grado di eludere l'attivazione classica e della lectina. Tuttavia, un'eccessiva attivazione alternativa del complemento può portare a danni ai tessuti e alla malattia, come nel caso dell'amiloidosi associata al complemento (C3 glomerulonefrite).

L'attivazione sequenziale del complemento è un processo chiave del sistema immunitario che aiuta a identificare e distruggere patogeni estranei come batteri e virus. Il complesso del complemento è un gruppo di proteine plasmatiche inattive presenti nel sangue e nei fluidi corporei. Quando attivato, questo sistema promuove la risposta infiammatoria, l'opsonizzazione (rivestimento delle cellule estranee per facilitarne la fagocitosi), la citolisi (lisi o rottura delle membrane cellulari) e la clearance (rimozione) dei patogeni.

L'attivazione sequenziale del complemento avviene attraverso tre diversi percorsi: il percorso classico, il percorso alternativo e il percorso lectina. Nonostante i differenti meccanismi di attivazione, tutti e tre i percorsi confluiscono in una fase comune che include la formazione del complesso dell'attacco della membrana (MAC), che forma pori nelle membrane cellulari dei patogeni, portando alla loro lisi.

Il percorso classico si attiva quando il complemento C1 riconosce e si lega a specifiche immunoglobuline G (IgG) o immunoglobuline M (IgM) legate a un antigene estraneo. Questo legame induce una serie di reazioni enzimatiche che portano alla formazione del MAC.

Il percorso alternativo, invece, si attiva spontaneamente a bassi livelli e può essere amplificato dalla presenza di patogeni o superfici cellulari estranee. Questo percorso non richiede l'intervento degli anticorpi ed è costantemente regolato da proteine inibitrici, che prevengono danni ai tessuti propri.

Il percorso lectina si attiva quando le lectine (proteine ricche di carboidrati) presenti nel sangue riconoscono e si legano a specifici carboidrati sulla superficie dei patogeni o delle cellule estranee. Questo legame induce una cascata enzimatica che porta alla formazione del MAC.

In sintesi, il sistema del complemento è un importante componente del sistema immunitario innato e adattativo, che contribuisce all'eliminazione dei patogeni attraverso la lisi cellulare, l'opsonizzazione (rivestimento delle superfici cellulari con proteine del complemento) e l'attivazione di altre cellule immunitarie.

L'attivazione del complemento è un processo essenziale del sistema immunitario che aiuta a eliminare patogeni dannosi, come batteri e virus, dalle cellule e dalle sostanze estranee presenti nell'organismo. Il complesso del complemento è un gruppo di proteine plasmatiche inattive, che vengono attivate quando il sistema immunitario rileva la presenza di agenti patogeni o sostanze estranee.

Il processo di attivazione del complemento comporta una serie di reazioni a catena che portano all'attivazione di enzimi proteolitici, che a loro volta tagliano e attivano altre proteine del complesso del complemento. Questo processo porta alla produzione di molecole effettrici, come il citoplasma dei neutrofili (C3b, C4b), che marcano le cellule infette o le sostanze estranee per la distruzione da parte delle cellule fagocitiche.

L'attivazione del complemento può verificarsi attraverso tre diversi percorsi: il percorso classico, il percorso alternativo e il percorso della lectina. Il percorso classico viene attivato quando il complemento si lega a immunocomplessi o a patogeni ricoperti di anticorpi. Il percorso alternativo viene invece attivato spontaneamente e continua a marcare le cellule e le sostanze estranee presenti nell'organismo. Infine, il percorso della lectina viene attivato quando la lectina si lega ai carboidrati presenti sui patogeni.

L'attivazione del complemento svolge un ruolo importante nella difesa dell'organismo contro le infezioni e nell'infiammazione, ma può anche causare danni ai tessuti se non è regolata correttamente. Una disregolazione dell'attivazione del complemento può portare a malattie autoimmuni, infiammazioni croniche e altre patologie.

La Frazione del Complemento 3 (FC3), nota anche come C3, è una proteina importante del sistema del complemento nel corpo umano. Il sistema del complemento è un gruppo di proteine presenti nel sangue che aiutano a proteggere il corpo dalle infezioni. Quando viene attivato, questo sistema rilascia molecole che possono causare infiammazione e attaccare i batteri direttamente.

La FC3 svolge un ruolo cruciale nella via classica e nella via alternativa del sistema del complemento. Nella via classica, la FC3 viene attivata quando si lega a una sostanza estranea (come un antigene) che è stata identificata dal sistema immunitario. Questa interazione iniziale porta a una cascata di reazioni enzimatiche che alla fine conducono alla formazione del complesso di attacco della membrana (MAC), che può danneggiare le cellule batteriche e aiutare a eliminarle dal corpo.

Nella via alternativa, la FC3 viene attivata in modo più spontaneo e costantemente sulla superficie delle cellule. Questa via è particolarmente importante per il riconoscimento e l'eliminazione dei batteri Gram-negativi.

La FC3 può essere misurata come un marcatore di attivazione del sistema del complemento ed è spesso utilizzata nei test diagnostici per valutare la funzione del sistema immunitario. I livelli anormalmente bassi o alti di FC3 possono indicare una disfunzione del sistema del complemento, che può essere associata a diverse condizioni mediche, come l'insufficienza renale cronica, alcune malattie autoimmuni e infezioni.

In medicina e biologia, il termine "complemento" si riferisce a un sistema di proteine presenti nel sangue e nei tessuti che, quando vengono attivate in una specifica sequenza, svolgono varie funzioni importanti per la risposta immunitaria e l'infiammazione.

Il sistema del complemento è costituito da oltre 30 proteine plasmatiche diverse che interagiscono tra loro attraverso una cascata di reazioni enzimatiche. Quando un agente estraneo, come un batterio o un virus, entra nell'organismo, il sistema del complemento può essere attivato in diversi modi, ad esempio attraverso la via classica, la via alternativa o la via lectina.

Una volta attivato, il sistema del complemento svolge varie funzioni importanti per l'eliminazione dell'agente estraneo e la riparazione dei tessuti danneggiati. Tra queste funzioni ci sono:

* Opsonizzazione: le proteine del complemento si legano all'agente estraneo, rendendolo più facilmente riconoscibile e fagocitabile dalle cellule immunitarie.
* Citolisi: alcune proteine del complemento formano un poro nella membrana dell'agente estraneo, causandone la lisi (cioè la rottura) e la morte.
* Chemiotassi: il sistema del complemento produce molecole che attirano le cellule immunitarie nel sito di infezione.
* Infiammazione: il sistema del complemento produce mediatori dell'infiammazione, come le prostaglandine e i leucotrieni, che contribuiscono alla risposta infiammatoria dell'organismo.

Un'eccessiva o inappropriata attivazione del sistema del complemento può causare danni ai tessuti e malattie autoimmuni. Al contrario, una carenza congenita o acquisita di proteine del complemento può rendere l'organismo più suscettibile alle infezioni.

La Frazione del Complemento 4 (C4) è una proteina sierica del sistema del complemento, che svolge un ruolo cruciale nel riconoscimento e nella rimozione delle cellule infette e delle superfici estranee. La C4 viene attivata da due percorsi del sistema del complemento: il percorso classico e il percorso della lectina.

La frazione C4 è costituita da tre subunità, α, β e γ, ed esiste in due isoforme principali, C4A e C4B, che differiscono nella struttura delle loro regioni α. L'isoforma C4A ha una maggiore attività di legame al mannosio, mentre l'isoforma C4B ha una maggiore efficienza nell'attivazione del complemento.

Quando il sistema del complemento viene attivato attraverso il percorso classico o della lectina, la proteina C4 viene convertita in C4a e C4b da enzimi chiamati C1s e MASP-2 (Mannose-binding lectin serine protease 2), rispettivamente. Questi frammenti svolgono funzioni diverse:

1. C4b si lega alla superficie della cellula bersaglio, formando un complesso con la proteina C2 e diventando il C4b2a (o C3 convertasi del percorso classico). Questo complesso converte la proteina C3 in C3b, che si lega alla superficie della cellula bersaglio e attiva ulteriormente il sistema del complemento.
2. C4a è un peptide anafilatossico con una breve emivita (circa 5 minuti). Funziona come un chemoattrattante per i leucociti, promuovendo l'infiammazione e la risposta immunitaria.

La deficienza della frazione C4 è associata a un aumentato rischio di sviluppare malattie autoimmuni come il lupus eritematoso sistemico (LES) e la sindrome di Sjogren, poiché la proteina svolge un ruolo importante nella clearance dei complessi immunitari. Inoltre, le varianti genetiche della frazione C4 sono state associate a una maggiore suscettibilità alle malattie infettive e al rischio di sviluppare disturbi neurologici come la schizofrenia.

Il Fattore B del complemento è una proteina sierica essenziale per l'attivazione del sistema del complemento, che fa parte della risposta immunitaria innata. Il sistema del complemento è un gruppo di proteine presenti nel sangue e nei tessuti che aiutano a proteggere il corpo dalle infezioni.

Il Fattore B si lega al complesso C3bB formato dalla conversione della proteina C3, attivando così il percorso alternativo del sistema del complemento. Questo porta alla formazione del complesso di attacco alla membrana (MAC), che forma pori nella membrana cellulare delle cellule infette o dei patogeni, causandone la lisi e la morte.

Il Fattore B svolge anche un ruolo importante nel sistema immunitario adattativo, poiché è coinvolto nella presentazione dell'antigene ai linfociti T, che a loro volta attivano la risposta immunitaria specifica delle cellule.

In sintesi, il Fattore B del complemento è una proteina chiave nel sistema del complemento e nella risposta immunitaria innata, che aiuta a proteggere il corpo dalle infezioni e a regolare la risposta immunitaria adattativa.

La frazione del complemento 1q (C1q) è una proteina del sistema del complemento, che svolge un ruolo cruciale nel riconoscimento e nella clearance degli agenti patogeni estranei. È la prima componente della via classica del sistema del complemento ed è essenziale per l'attivazione di questa via.

C1q è costituito da sei subunità identiche, ciascuna delle quali contiene una testa globulare e un gambo lungo. Le teste globulari sono responsabili del riconoscimento degli antigeni legati agli anticorpi (immunocomplessi), mentre i gambi si legano alla proteina C1r, che a sua volta attiva la proteina C1s. L'attivazione di C1s porta all'attivazione della via classica del sistema del complemento e alla produzione di prodotti effettori come il complesso dell'attacco di membrana (MAC), che contribuisce alla lisi delle cellule infette o tumorali.

Una carenza congenita di C1q può portare a una sindrome nota come deficit di C1q, che è associata ad un aumentato rischio di sviluppare malattie autoimmuni e infezioni ricorrenti. Inoltre, bassi livelli di C1q sono stati osservati in diverse condizioni patologiche, come l'artrite reumatoide, il lupus eritematoso sistemico e altre malattie infiammatorie croniche.

L'attivazione del complemento della lectina legante il mannosio (MLC, da Mannose-binding lectin complement pathway) è uno dei tre principali percorsi di attivazione del sistema del complemento, un importante sistema del nostro sistema immunitario che aiuta a identificare e distruggere microrganismi estranei.

Il MBL è una proteina presente nel sangue in grado di legarsi a specifiche strutture zuccherine (mannosio) presenti su batteri, virus e funghi. Quando il MBL si lega al mannosio su un patogeno, attiva il percorso della lectina legante il mannosio del complemento.

L'attivazione di questo percorso comporta la conversione dell'enzima C4 in C4a e C4b, seguita dalla conversione dell'enzima C2 in C2a e C2b. I frammenti C4b e C2b si combinano quindi per formare il complesso C4b2b, che agisce come un enzima convertendo l'enzima C3 in C3a e C3b. Il frammento C3b può legarsi alla superficie del patogeno, marcandolo per la distruzione da parte di altre cellule del sistema immunitario.

L'attivazione del complemento della lectina legante il mannosio svolge un ruolo importante nella difesa dell'ospite contro i microrganismi patogeni, in particolare quelli che esprimono mannosio sulla loro superficie. Tuttavia, un'eccessiva attivazione di questo percorso può portare a danni ai tessuti e alla malattia.

La Frazione del Complemento 2 (FC2 o C2F) è una proteina sierica del sistema del complemento, che gioca un ruolo cruciale nel meccanismo della via classica dell'attivazione del complemento. La FC2 viene convertita in Fragmento di Attacco (FA o C3b) e Fragmento di Benvenuto (FB o C4b) dalla proteasi C2s dopo la sua attivazione, che si verifica quando il complesso C1r-C1s-C1q (C1) lega l'antigene-anticorpo.

La FC2 è costituita da due catene polipeptidiche: una catena alfa (C2a) e una catena beta (C2b). La sua attivazione richiede la separazione di queste due catene, che si verifica quando il complesso C1q-legato C1r-C1s scinde FC2 in FA e FB. Il Fragmento di Attacco (FA) rimane associato al complesso C4b2a, formando l'enzima convertasi della via classica del complemento (C4b2a), che successivamente converte la proteina C3 in C3b.

La FC2 è soggetta a regolazione da parte di proteine inibitrici del complemento, come il Decay-accelerating factor (DAF) e la Membrane Cofactor Protein (MCP), che prevengono l'attivazione della via classica del complemento.

Una carenza congenita di FC2 può portare a un disturbo noto come deficit di FC2, che è associato ad un aumentato rischio di infezioni batteriche ricorrenti e malattie autoimmuni.

La frazione del complemento 3b (C3b) è una proteina siero-solubile, parte del sistema immunitario innato e adattativo. Si tratta di un frammento attivo derivante dall'attivazione della proteina C3, che è uno dei componenti centrali del sistema del complemento.

L'attivazione della proteina C3 può avvenire attraverso tre diversi percorsi: il percorso classico, il percorso alternativo e il percorso lectinico. Una volta attivata, la proteina C3 viene divisa in due frammenti: C3a e C3b. Il frammento C3b può legarsi a diverse superfici cellulari, come batteri o cellule apoptotiche, marcandole per essere riconosciute e distrutte dalle cellule fagocitiche.

La proteina C3b svolge un ruolo cruciale nella risposta immunitaria, in quanto aiuta a identificare e neutralizzare patogeni estranei, come batteri e virus. Tuttavia, se non regolata correttamente, l'attivazione del complemento può portare a danni ai tessuti propri dell'organismo, contribuendo allo sviluppo di malattie autoimmuni o infiammatorie.

In sintesi, la frazione del complemento 3b è un frammento attivo della proteina C3 che si lega a superfici cellulari e facilita l'eliminazione dei patogeni estranei, ma deve essere regolata correttamente per prevenire danni ai tessuti dell'organismo.

La Frazione del Complemento 1 (FC1) è un importante componente del sistema del complemento, che svolge un ruolo chiave nella risposta immunitaria dell'organismo. È costituita da tre proteine plasmatiche, chiamate C1q, C1r e C1s.

L'FC1 viene attivata quando il complesso C1q si lega a specifici antigeni o alla superficie di microrganismi patogeni. Questo legame induce un cambiamento conformazionale che porta all'attivazione delle proteasi C1r e C1s, le quali poi convertono la proteina C4 in C4a e C4b, e la proteina C2 in C2a e C2b. Il prodotto di questa reazione, il complesso C4b2a, è noto come il convertasi della via classica del complemento.

L'attivazione dell'FC1 è un evento cruciale nell'innesco della cascata del complemento e nella promozione dell'infiammazione, della fagocitosi e della citolisi dei patogeni. Alterazioni nella regolazione o nella funzione dell'FC1 possono portare a disfunzioni immunitarie e a una serie di condizioni patologiche, come malattie autoimmuni, infiammazioni croniche e disturbi della coagulazione.

La Frazione del Complemento 5 (C5) è una proteina sierica del sistema del complemento, un importante parte del sistema immunitario che aiuta a eliminare i patogeni dall'organismo. Il complemento è costituito da una serie di proteine plasmatiche, che vengono attivate in una cascata enzimatica sequenziale quando stimolate da agenti estranei come batteri o virus.

La frazione C5 è una delle proteine più tardive ad essere attivate nella via del complemento classico e alternativo. Quando attivata, la proteina C5 viene divisa in due frammenti: C5a e C5b. Il frammento C5a è un potente mediatore infiammatorio che attrae neutrofili al sito di infezione e promuove la loro attivazione, mentre il frammento C5b si combina con altri frammenti di proteine del complemento per formare il complesso di attacco della membrana (MAC), che forma pori nella membrana cellulare dei patogeni, portando alla lisi e alla morte delle cellule infette.

La misurazione della concentrazione sierica della frazione C5 può essere utile come markers di attivazione del complemento in alcune malattie autoimmuni e infiammatorie, come il lupus eritematoso sistemico (LES) e la glomerulonefrite rapidamente progressiva (RPGN). Inoltre, mutazioni genetiche che causano una ridotta attività della frazione C5 possono portare a un aumentato rischio di infezioni batteriche invasive.

Gli inattivatori del complemento sono proteine prodotte dal sistema immunitario che regolano l'attivazione del sistema del complemento, un importante meccanismo di difesa dell'organismo contro i microrganismi estranei. Questi inattivatori impediscono una eccessiva attivazione del sistema del complemento, che altrimenti potrebbe causare danni ai tessuti propri dell'organismo.

Il sistema del complemento è un gruppo di proteine plasmatiche che lavorano insieme per eliminare i patogeni dall'organismo. L'attivazione del sistema del complemento porta alla produzione di molecole chimiche reattive e all'attacco dei microrganismi estranei, con conseguente lisi cellulare o marcatura per la fagocitosi da parte delle cellule immunitarie.

Tuttavia, un'eccessiva attivazione del sistema del complemento può causare danni ai tessuti sani dell'organismo e portare a malattie autoimmuni o infiammazioni croniche. Gli inattivatori del complemento, come la proteina di regolazione del complemento (RCP) e la proteina S, contribuiscono a prevenire tali danni regolando l'attivazione del sistema del complemento.

Le mutazioni genetiche che causano una carenza o un'alterazione dell'attività degli inattivatori del complemento possono portare a malattie autoimmuni, come il lupus eritematoso sistemico (LES), o ad altre condizioni patologiche, come l'angioedema ereditario.

Il Fattore D del complemento è una proteina sierica essenziale per l'attivazione del sistema del complemento, che fa parte della risposta immunitaria innata. Il sistema del complemento è un gruppo di proteine presenti nel sangue e nei tessuti che aiutano a proteggere il corpo dalle infezioni.

Il Fattore D del complemento svolge un ruolo cruciale nella via alternativa del sistema del complemento. Questa via può essere attivata senza la necessità di anticorpi, a differenza della via classica e della via lectina. Il Fattore D è responsabile dell'amplificazione della risposta del complemento una volta che questa via è stata inizialmente attivata.

In particolare, il Fattore D aiuta a convertire il C3b (un prodotto di scissione della proteina C3) in C3bBb, un complesso enzimatico chiamato "convertasi della via alternativa". Questo complesso è in grado di dividere la proteina C3 in ulteriori pezzi C3b, che possono legarsi a più cellule e membrane, amplificando così la risposta del complemento.

Una carenza congenita o acquisita di Fattore D può rendere una persona suscettibile alle infezioni, poiché il loro sistema del complemento non è in grado di funzionare correttamente per eliminare i patogeni. Tuttavia, è importante notare che le anomalie nel Fattore D sono rare e possono presentarsi con una varietà di sintomi, a seconda della gravità della carenza e di altri fattori genetici e ambientali.

Le Complement C3-C5 Convertasi sono enzimi complessi che svolgono un ruolo cruciale nel sistema del complemento, un importante ramo del sistema immunitario. Esse sono formate dall'assemblaggio di specifiche proteine del complemento e giocano un ruolo centrale nella via alterna e nella via del complemento delle cellule effettrici.

Nella via alterna, la convertasi C3bBb è formata dalla conversione della proteina C3 a C3b tramite l'azione di una proteina chiamata factor B, che viene attivata dal contatto con superfici straniere o alterate. Questa convertasi C3bBb converte quindi altri molecole di C3 in C3b, amplificando la risposta del complemento e portando alla formazione della membrana attack complex (MAC), che perfora le membrane cellulari e causa la lisi delle cellule.

Nella via del complemento delle cellule effettrici, la convertasi C4b2a è formata dalla conversione della proteina C4 a C4b tramite l'azione di una proteina chiamata factor C2, che viene attivata dal contatto con anticorpi legati alla superficie delle cellule bersaglio. Questa convertasi C4b2a converte quindi altre molecole di C2 e C3 in C2b e C3b, rispettivamente, portando alla formazione della MAC e alla lisi delle cellule.

In sintesi, le Complement C3-C5 Convertasi sono enzimi chiave che amplificano la risposta del complemento e contribuiscono alla distruzione di cellule estranee o alterate nel corpo umano.

La properdina, nota anche come fattore P o complesso proteico battericida/permeabilizzazione aumentato (BPIF), è una proteina essenziale del sistema immunitario che svolge un ruolo cruciale nella difesa dell'ospite contro i patogeni invasivi. È una componente chiave del complemento, un sistema di proteine del sangue che aiuta a identificare e distruggere rapidamente i microbi dannosi.

La properdina è prodotta principalmente dai neutrofili, un tipo di globuli bianchi che sono le prime linee di difesa dell'organismo contro l'infezione. Si trova all'interno dei granuli citoplasmatici primari dei neutrofili e viene rilasciata durante il processo di degranulazione, che si verifica quando i neutrofili vengono attivati ​​da un patogeno invasivo.

Una volta rilasciata, la properdina forma complessi con altre proteine ​​del complemento, come il C6, il C7, il C8 e il C9, per formare il membrana attack complex (MAC). Il MAC è in grado di perforare la membrana cellulare dei microbi, creando pori che portano al loro collasso e alla morte.

La properdina svolge anche un ruolo importante nella regolazione dell'infiammazione, aiutando a controllare la risposta immunitaria dell'ospite all'infezione. Mutazioni nel gene che codifica per la properdina sono state associate a un aumentato rischio di infezioni batteriche invasive e malattie infiammatorie croniche, come l'asma e la malattia polmonare ostruttiva cronica (BPCO).

I recettori del complemento sono proteine presenti sulla superficie delle cellule che possono legare il complesso del sistema del complemento, un importante sistema immunitario innato che aiuta a eliminare patogeni e detriti cellulari. Questi recettori svolgono un ruolo cruciale nella regolazione della risposta immune e nell'attivazione di varie funzioni cellulari, come la fagocitosi, il rilascio di mediatori dell'infiammazione e la morte cellulare programmata (apoptosi).

Il sistema del complemento è costituito da una serie di proteine plasmatiche che interagiscono tra loro per formare un complesso enzimatico che può degradare membrane cellulari e altre biomolecole. Quando il complesso si attiva, rilascia peptidi effettori come la C3b e la C4b, che possono legarsi a specifici recettori dei leucociti, tra cui neutrofili, monociti/macrofagi, linfociti B e cellule endoteliali.

I principali tipi di recettori del complemento includono:

1. Recettori per la C3b (CR1, CR2, CR3, CR4): legati a diverse proteine del complesso del complemento, svolgono un ruolo importante nella regolazione dell'attività del sistema del complemento e nell'interazione con il sistema immunitario adattativo.
2. Recettori per la C1q (gC1qR, cC1qR): legati alla proteina C1q, un componente della classe di lectine del sistema del complemento, svolgono un ruolo nella clearance dei detriti cellulari e nell'attivazione della risposta infiammatoria.
3. Recettori per la C4b (C4BP): legati alla proteina C4b, contribuiscono alla regolazione dell'attività del sistema del complemento e alla clearance dei detriti cellulari.
4. Recettori per la fMet-Leu-Phe (fMLP): legati al peptide fMet-Leu-Phe, un potente attrattante chimiotattico per i neutrofili, svolgono un ruolo nella migrazione e attivazione dei neutrofili.
5. Recettori per la mannosio-fosforilcolina (MPL): legati alla glicolipide MPL, presente sulla superficie di batteri e cellule tumorali, svolgono un ruolo nella riconoscimento e clearance dei patogeni.

I recettori del complemento sono essenziali per la risposta immunitaria innata e adattativa, contribuendo alla clearance dei patogeni, all'attivazione della risposta infiammatoria e alla modulazione dell'immunità umorale. Le alterazioni nella funzione o espressione di questi recettori possono portare a disfunzioni immunitarie e malattie autoimmuni, infettive e neoplastiche.

Il fattore H del complemento è una proteina importante del sistema del complemento, che svolge un ruolo cruciale nel riconoscimento e nella clearance dei patogeni dal corpo. Più specificamente, il fattore H è una proteina di recognition (RPN) che si lega al polisaccaride capsulare di alcuni batteri gram-positivi e ai lipopolisaccaridi di alcuni batteri gram-negativi.

La funzione principale del fattore H è quella di facilitare il deposito dei componenti del complemento C3b e C4b sulla superficie dei patogeni, innescando così la via alterna o la via classica del sistema del complemento. Questo processo porta alla formazione del complesso attacco di membrana (MAC), che causa la lisi delle cellule batteriche e la loro eliminazione da parte del sistema immunitario.

Il fattore H è una proteina circolante nel plasma sanguigno, ed è codificato dal gene CFB. Le mutazioni in questo gene possono portare a un'alterata funzione del fattore H e ad un aumentato rischio di infezioni batteriche invasive. In particolare, le mutazioni nel gene CFB sono state associate alla malattia renale atipica (HUS), una condizione caratterizzata da anemia emolitica microangiopatica, trombocitopenia e insufficienza renale acuta.

Il complesso di attacco sulla membrana del complemento (MAC, membrane attack complex) è un aggregato proteico altamente specifico e organizzato che si forma durante l'attivazione della via terminale del sistema del complemento. Il MAC perfora la membrana plasmatica delle cellule bersaglio, causando la loro lisi e morte.

Il complesso è formato da cinque proteine del complemento (C5b, C6, C7, C8 e diverse molecole di C9) che si assemblano in una struttura a forma di anello o di tubo, a seconda della natura della membrana bersaglio. Questa struttura crea un poro nella membrana cellulare, alterandone la permeabilità e provocando il flusso di ioni e molecole attraverso la membrana.

Il MAC svolge un ruolo importante nel sistema immunitario, aiutando a eliminare patogeni come batteri e virus dalle cellule ospiti infette. Tuttavia, un'eccessiva attivazione del MAC può portare a danni tissutali e malattie autoimmuni.

La frazione del complemento 4B, nota anche come C4b, è una proteina sierica solubile che svolge un ruolo cruciale nel sistema del complemento, un importante parte del sistema immunitario che aiuta a eliminare i patogeni dall'organismo.

Il complemento è un gruppo di proteine plasmatiche che lavorano insieme per mediare la risposta immunitaria innata e adattativa. La cascata del complemento può essere attivata attraverso tre diversi percorsi: il percorso classico, il percorso alternativo e il percorso lectina. Qualunque sia il percorso di attivazione, porta alla formazione di un complesso enzimatico chiamato "convertasi", che cliva la proteina C4 in due frammenti: C4a e C4b.

La frazione del complemento 4B (C4b) è il frammento più grande, con una massa molecolare di circa 190 kDa. Si lega covalentemente alla superficie delle cellule bersaglio, come i batteri o le cellule infette da virus, attraverso un gruppo tiolico reattivo esposto sulla sua estremità C-terminale. Questa reazione di legame è catalizzata dalla convertasi del complemento e richiede la presenza di ioni calcio (Ca2+) e magnesio (Mg2+).

Una volta legato alla superficie cellulare, il C4b svolge diverse funzioni importanti:

1. Attivazione del percorso classico e della via lectina: Il C4b può reclutare la proteina C2 e la convertasi del complemento C3 attraverso interazioni proteina-proteina, portando all'attivazione di questi percorsi.
2. Opsonizzazione: Il C4b legato alla superficie cellulare funge da segnale di riconoscimento per le cellule fagocitiche, come i neutrofili e i macrofagi, che possono quindi identificare e distruggere le cellule bersaglio.
3. Attivazione del sistema del complemento: Il legame del C4b alla superficie cellulare può innescare una cascata di reazioni enzimatiche che portano all'attivazione dell'intero sistema del complemento, con la produzione di mediatori pro-infiammatori e citolitici.

In sintesi, il C4b è un componente chiave del sistema del complemento, essenziale per l'identificazione e la distruzione delle cellule bersaglio. Il suo legame covalente alla superficie cellulare consente di marcare selettivamente le cellule infette o alterate, facilitando il riconoscimento e la risposta immunitaria.

La Frazione del Complemento 6 (CF6, o Componente Terminale del Complesso del Complemento) è una proteina del sistema immunitario che svolge un ruolo cruciale nella risposta immune umorale e nella clearance dei patogeni. Il CF6 è l'ultimo componente della via classica e alternativa del sistema del complemento, ed è responsabile dell'attivazione della membrana attaccante (MAC), che forma pori sulla superficie delle cellule dannose o di microrganismi estranei.

La MAC è un complesso proteico multimerico formato da CF6, C7, C8 e numerosi monomeri di C9. Una volta attivata la via del complemento, il CF6 si lega alla superficie della cellula bersaglio e forma un complesso con C7, C8 e C9, che perforano la membrana cellulare causando l'ingresso di acqua e ioni, portando infine alla lisi e alla morte della cellula.

Il CF6 è anche noto come proteina associata al legame (C5b-7), poiché si forma quando il frammento C5b del complemento si lega a C6 e C7 per formare un complesso stabile sulla superficie della cellula bersaglio. Il CF6 è codificato dal gene C6 sul cromosoma 5 ed è presente in molte specie animali, compresi gli esseri umani.

Le mutazioni del gene C6 possono causare una ridotta attività della MAC e sono associate a un aumentato rischio di infezioni batteriche invasive, come quelle causate da Neisseria meningitidis (meningococco). Inoltre, il CF6 è stato identificato come un potenziale bersaglio terapeutico per il trattamento delle malattie infiammatorie e autoimmuni.

Gli "inattivatori della frazione del complemento 3B" (also known as "complement factor I inhibitors") sono proteine che regolano il sistema del complemento, prevenendo l'eccessiva attivazione e danneggiamento dei tessuti. La frazione del complemento 3B è una proteina siero-solubile che si forma durante l'attivazione della via alterna o classica del sistema del complemento. Gli inattivatori della frazione del complemento 3B, come la proteina regolatrice del complemento (C4b-binding protein) e il fattore H, degradano la frazione del complemento 3B infragmente i, prevenendo così l'ulteriore attivazione del sistema del complemento e il danno tissutale. Un disequilibrio di questi inattivatori può portare a disturbi autoimmuni o infiammatori.

Gli enzimi del sistema del complemento sono un gruppo di proteine plasmatiche, che giocano un ruolo cruciale nel sistema immunitario. Sono chiamati enzimi di attivazione del complemento perché svolgono la funzione di attivare il sistema del complemento, una serie di reazioni a catena che portano all'eliminazione dei patogeni invasori e alla clearance dei detriti cellulari.

Questi enzimi sono costituiti da due componenti: una subunità catalitica (chiamata serina proteasi) e una subunità regolatoria. La subunità catalitica è responsabile dell'attivazione della cascata del complemento, mentre la subunità regolatoria serve a prevenire l'attivazione indesiderata del sistema del complemento all'interno dell'organismo.

Esistono tre principali percorsi di attivazione del complemento: il percorso classico, il percorso alternativo e il percorso lectina. Ciascuno di questi percorsi è inizialmente attivato da diversi stimoli, ma alla fine conducono tutti all'attivazione della proteina C3, che è un componente chiave del sistema del complemento.

Il percorso classico è iniziato dall'interazione di una molecola del complemento chiamata C1 con l'antigene-anticorpo complesso. Questa interazione porta all'attivazione della subunità catalitica C1r, che a sua volta attiva la subunità catalitica C1s. Il complesso attivato C1r-C1s quindi cleava e attiva le proteine C4 e C2, dando origine al complesso di attacco della membrana C3bBb, che è responsabile dell'attivazione della proteina C3.

Il percorso alternativo è iniziato dall'interazione spontanea della proteina C3 con le superfici cellulari non propriamente self. Questa interazione porta alla formazione del complesso di attacco della membrana C3bBb, che può quindi attivare ulteriormente la proteina C3.

Il percorso lectina è iniziato dall'interazione della lectina mannosio-specifica con i carboidrati presenti sulla superficie delle cellule infette o dei batteri. Questa interazione porta all'attivazione della subunità catalitica MASP, che a sua volta attiva le proteine C4 e C2, dando origine al complesso di attacco della membrana C3bBb, che è responsabile dell'attivazione della proteina C3.

Una volta attivato il sistema del complemento, i prodotti della sua attivazione possono svolgere diverse funzioni importanti per la difesa immunitaria, come l'opsonizzazione delle cellule infette o dei batteri, l'attivazione del sistema del complemento e la citolisi diretta delle cellule infette o dei batteri.

Il dosaggio dell'attività emolitica del complemento (CH50) è un test di laboratorio utilizzato per valutare il funzionamento del sistema del complemento, una parte importante del sistema immunitario che aiuta a eliminare i patogeni dall'organismo. Il test misura la capacità del siero del sangue di causare la lisi (cioè la rottura) delle cellule eritrocite di un particolare tipo di batterio, noto come Escherichia coli (E. coli).

Nello specifico, il test misura l'attività della via classica del sistema del complemento, che è una serie di proteine plasmatiche che lavorano insieme per distruggere i patogeni. La via classica viene attivata quando una molecola di anticorpo si lega a un patogeno, formando un complesso antigene-anticorpo. Questo complesso agisce come un sito di ancoraggio per le proteine del complemento, che vengono attivate e iniziano a catalizzare una serie di reazioni chimiche che portano alla lisi della cellula patogena.

Nel test CH50, il siero del paziente viene miscelato con una soluzione contenente E. coli sensibili al complemento e anticorpi specifici per queste cellule. Se il sistema del complemento del paziente funziona correttamente, le cellule batteriche verranno lisate e rilasceranno emoglobina nel siero. L'emoglobina può essere quindi misurata e utilizzata per calcolare l'attività emolitica del complemento del paziente.

Un risultato anormale del test CH50 può indicare la presenza di un disturbo del sistema del complemento, come un deficit congenito o acquisito delle proteine del complemento, oppure può essere un marker di alcune malattie autoimmuni o infettive.

La Frazione Complemento 9 (FT9) è un test di laboratorio utilizzato per valutare la funzione della coagulazione del sangue. In particolare, FT9 misura l'attività del fattore IX, una proteina essenziale per la cascata di coagulazione che porta alla formazione di un tappo piastrinico e quindi all'arresto del sanguinamento.

Il test FT9 viene espresso come una percentuale dell'attività normale del fattore IX, con un valore normale compreso tra il 70% e il 150%. Un risultato inferiore al 70% può indicare la presenza di un deficit di fattore IX, noto anche come emofilia B.

E' importante notare che i valori normali possono variare leggermente in base alla metodologia utilizzata dal laboratorio per eseguire il test. E' sempre consigliabile consultare il proprio medico per una corretta interpretazione dei risultati del test FT9.

Gli inibitori del complemento sono sostanze, naturalmente presenti nell'organismo o sintetizzate artificialmente, che interferiscono con l'attivazione e la regolazione del sistema del complemento. Il sistema del complemento è un importante meccanismo di difesa dell'organismo contro i microrganismi patogeni, ma se non adeguatamente regolato può causare danni ai tessuti propri.

Gli inibitori del complemento possono essere suddivisi in due categorie principali:

1. Inibitori della via classica e della via lectina: questi inibitori interferiscono con la fase iniziale dell'attivazione del sistema del complemento, bloccando l'associazione delle proteine C1, C4 e C2 nella via classica o delle proteine MBL, MASP-1 e MASP-2 nella via lectina.
2. Inibitori della via alternativa: questi inibitori interferiscono con la fase amplificativa dell'attivazione del sistema del complemento, bloccando l'associazione delle proteine Factor B e Factor D sulla superficie cellulare o sui microrganismi.

Gli inibitori del complemento possono essere utilizzati come farmaci per trattare diverse malattie infiammatorie, autoimmuni e immunomediate, come ad esempio l'amiloidosi, la vasculite associata all'antineutrofilocitoplasma antibodies (ANCA)-associated vasculitis, la porpora trombotica trombocitopenica (TTP) e il trapianto d'organo.

Esempi di inibitori del complemento utilizzati come farmaci comprendono l'eculizumab, il ravulizumab, il lampalizumab e il pegcetacoplan.

'Non Translated' non è una definizione medica riconosciuta, poiché si riferisce più probabilmente a un contesto di traduzione o linguistico piuttosto che a uno strettamente medico. Tuttavia, in un contesto medico, "non tradotto" potrebbe essere usato per descrivere una situazione in cui i risultati di un test di laboratorio o di imaging non sono chiari o presentano anomalie che devono ancora essere interpretate o "tradotte" in termini di diagnosi o significato clinico. In altre parole, il medico potrebbe dire che i risultati del test non sono stati "tradotti" in una conclusione definitiva o in un piano di trattamento specifico.

La frazione del complemento 3a, nota anche come C3a, è una piccola proteina che si forma quando la complessiva via del sistema del complemento viene attivata. Il complemento è un sistema di proteine nel sangue e nei tessuti che aiuta a eliminare agenti patogeni estranei, come batteri e virus, e danneggiati o cellule tumorali.

La C3a si genera quando la proteina C3 viene scissa da altre proteine del complemento (C3 convertasi) durante il processo di attivazione del complemento. La C3a è un peptide con una catena polipeptidica di 77 aminoacidi e ha un'attività biologica come mediatore dell'infiammazione.

La C3a svolge diverse funzioni, tra cui l'attrazione e l'attivazione dei leucociti (un tipo di globuli bianchi), la stimolazione della degranulazione dei mastociti (cellule che rilasciano sostanze chimiche infiammatorie) e l'aumento della permeabilità vascolare. Questi effetti contribuiscono all'eliminazione degli agenti patogeni e al ripristino dell'integrità tissutale durante la risposta immunitaria.

È importante notare che l'eccessiva o prolungata attivazione del complemento e la produzione di C3a possono portare a danni ai tessuti e alla patologia, come nel caso dell'infiammazione cronica e delle malattie autoimmuni.

La lectina legante il mannosio è una proteina che si lega selettivamente al gruppo funzionale mannosio sui carboidrati. Le lectine sono proteine che possono riconoscere e legare specificamente determinati zuccheri o carboidrati, senza modificarli chimicamente.

La lectina legante il mannosio ha un'importante funzione nel sistema immunitario, dove aiuta a identificare e neutralizzare batteri e virus che hanno una membrana cellulare ricca di mannosio. Questa lectina può anche giocare un ruolo nella risposta infiammatoria del corpo, attivando il sistema del complemento e promuovendo la coagulazione del sangue.

Inoltre, la lectina legante il mannosio è stata studiata come possibile trattamento per alcune malattie infettive, poiché può legarsi a batteri e virus dannosi e aiutare il sistema immunitario a distruggerli. Tuttavia, sono necessari ulteriori studi per comprendere appieno i potenziali benefici e rischi di questo trattamento.

La frazione del complemento 3 (FC3) è un termine utilizzato per descrivere le proteine del sistema del complemento che sono prodotte quando la proteina C3 viene attivata e divisa in tre frammenti: C3a, C3b e C3c. Il frammento C3c è una porzione più grande della proteina C3 e può essere ulteriormente suddiviso in due frammenti, C3dg e C3c'.

La frazione del complemento 3C (FC3c) è un importante componente del sistema immunitario che aiuta a identificare e distruggere agenti patogeni estranei come batteri e virus. Quando il complemento viene attivato, la proteina C3 viene divisa in frammenti più piccoli, tra cui FC3c. Il FC3c può legarsi alla superficie delle cellule infette o dei corpi estranei, marcandoli per essere distrutti dalle cellule fagocitiche come i neutrofili e i macrofagi.

La misurazione del livello di FC3c nel sangue può essere utilizzata come indicatore dell'attività del sistema complemento e come marker di infiammazione. Tuttavia, è importante notare che l'interpretazione dei risultati deve essere fatta da un professionista sanitario qualificato, tenendo conto della storia clinica del paziente e di altri esami di laboratorio.

Gli "inattivatori della frazione del complemento 1" (CFIs) sono proteine regolatrici del sistema del complemento che contribuiscono a prevenire il danno alle cellule ospiti sane durante la risposta immune. Il complemento è un gruppo di proteine plasmatiche e membrana-associate che interagiscono per aiutare a eliminare patogeni estranei, come batteri e virus, attraverso una cascata enzimatica sequenziale.

CFIs inibiscono l'attivazione del complemento impedendo la conversione della C3 ad C3b, un componente chiave nella formazione di membrana di attacco (MAC), che può causare danni alle cellule ospiti sane se non è regolato correttamente. Esistono diversi tipi di CFIs, tra cui il decapaggio del complemento 1 (DC1) e il decapaggio del complemento 1s (DC1s), che sono entrambi prodotti dal gene SERPING1.

Il DC1 è una proteina plasmatica circolante che si lega alla C3b e alla C4b, impedendo loro di formare MAC sulla superficie delle cellule ospiti sane. Il DC1s è una forma solubile del regolatore della membrana del complemento CD55 (decay-accelerating factor, DAF) che si trova sulla superficie delle cellule e ha un'attività simile al DC1.

Le mutazioni genetiche nei CFIs possono portare a disfunzioni nel sistema del complemento, aumentando il rischio di sviluppare malattie autoimmuni o infiammatorie croniche, come la glomerulonefrite membranoproliferativa (MPGN) e l'amiloidosi associata al complemento.

La Frazione del Complemento 5a (C5a) è un peptide derivato dal terzo componente della via classica o alternativa del sistema del complemento. Il complemento è una cascata enzimatica della serie di proteine plasmatiche, che svolge un ruolo cruciale nel sistema immunitario innato e adattativo. Quando il complemento viene attivato, la C5a si forma quando la proteina C5 viene tagliata dalle proteasi C5 convertasi.

La C5a è una potente citochina che svolge un ruolo importante nella risposta infiammatoria. Ha diverse funzioni biologiche, tra cui l'attrazione e l'attivazione dei leucociti (come neutrofili, monociti ed eosinofili), l'aumento della permeabilità vascolare, la degranulazione dei mastcelluli e la stimolazione della produzione di citochine e chemochine.

L'eccessiva o prolungata attivazione del sistema del complemento e la conseguente formazione di C5a sono state implicate in una varietà di condizioni patologiche, tra cui l'infiammazione cronica, l'aterosclerosi, il danno renale acuto, la sepsi, lo shock settico, le malattie neurodegenerative e altre condizioni infiammatorie.

Pertanto, la regolazione della formazione di C5a è un potenziale bersaglio terapeutico per una serie di condizioni patologiche associate all'infiammazione cronica e alla disfunzione del sistema immunitario.

La Frazione del Complemento 3 (FC3) è un componente del sistema del complemento, che è un gruppo di proteine nel siero sanguigno che giocano un ruolo importante nella risposta immunitaria. La FC3 è composta da tre proteine: C3b, C3c e C3d.

La Frazione Del Complemento 3D (FC3d) è una subunità della FC3 ed è coinvolta nella regolazione del sistema del complemento. Più specificamente, la FC3d svolge un ruolo importante nell'attivazione e nella regolazione dell'attacco dei complessi membrana-attacco (MAC), che sono responsabili della lisi delle cellule infette o delle cellule tumorali.

La FC3d viene generata quando la proteina C3 è attivata dal complesso d'attacco della classe di proteine C3 convertasi, che si forma durante il processo di attivazione del complemento. La FC3d può legarsi a una varietà di cellule e molecole, compresi i patogeni e le cellule presentanti l'antigene, e svolge un ruolo importante nella risposta immunitaria umorale.

Una carenza congenita della FC3d può aumentare il rischio di infezioni batteriche ricorrenti, specialmente quelle causate da Streptococcus pneumoniae e Neisseria meningitidis. Inoltre, la FC3d è stata anche implicata nello sviluppo di malattie autoimmuni come il lupus eritematoso sistemico (LES) e la vasculite associata al complemento.

L'emolisi è un processo in cui i globuli rossi (eritrociti) vengono distrutti e rilasciano emoglobina nel plasma sanguigno. Questa condizione può verificarsi normalmente alla fine del ciclo vitale dei globuli rossi, oppure può essere causata da fattori patologici come malattie, infezioni, farmaci o altri fattori ambientali che danneggiano i globuli rossi.

L'emolisi può verificarsi all'interno del circolo sanguigno (emolisi intravascolare) o al di fuori di esso (emolisi extravascolare). L'emolisi intravascolare si verifica quando i globuli rossi vengono distrutti all'interno dei vasi sanguigni, rilasciando emoglobina direttamente nel flusso sanguigno. Questo tipo di emolisi può causare danni ai reni e altri organi a causa dell'accumulo di emoglobina libera.

L'emolisi extravascolare si verifica quando i globuli rossi vengono distrutti al di fuori dei vasi sanguigni, ad esempio nel fegato o nella milza. Questo tipo di emolisi è solitamente meno grave dell'emolisi intravascolare, poiché l'emoglobina viene smaltita attraverso i normali processi metabolici del corpo.

I sintomi dell'emolisi possono variare a seconda della gravità e della causa sottostante. Possono includere affaticamento, debolezza, dispnea (respiro corto), ittero (colorazione gialla della pelle e delle mucose), urine scure o rosse, febbre e dolori muscolari o articolari. Se non trattata, l'emolisi può portare a complicanze gravi come insufficienza renale, coagulopatia (disturbi della coagulazione del sangue) e anemia emolitica grave.

L'attività battericida del sangue, o battericidia, si riferisce alla capacità del sistema immunitario e delle difese dell'ospite di uccidere i batteri presenti nel flusso sanguigno. Questa attività è mediata principalmente dai neutrofili, che sono un tipo di globuli bianchi presenti nel sangue. I neutrofili possono circondare e distruggere i batteri attraverso diversi meccanismi, tra cui la fagocitosi (ingestione e digestione dei batteri) e il rilascio di sostanze chimiche tossiche per i batteri.

L'attività battericida del sangue è un importante fattore nella difesa dell'organismo contro le infezioni batteriche, poiché aiuta a prevenire la diffusione dei batteri nel corpo e a limitare i danni tissutali. Tuttavia, se l'attività battericida del sangue è compromessa o indebolita, come può accadere in alcune condizioni di immunodeficienza o durante la terapia farmacologica con immunosoppressori, l'organismo può diventare più suscettibile alle infezioni batteriche.

In sintesi, l'attività battericida del sangue è un meccanismo di difesa importante dell'organismo contro le infezioni batteriche, mediato principalmente dai neutrofili e finalizzato all'uccisione dei batteri presenti nel flusso sanguigno.

Le opsonine sono proteine presenti nel sangue e nei tessuti che aiutano a marcare gli agenti patogeni, come batteri e virus, per essere identificati e distrutti dal sistema immunitario. Si legano alle superfici degli agenti patogeni, aumentandone la visibilità e l'attrattiva per i fagociti, che sono globuli bianchi specializzati nella distruzione di cellule estranee. Una volta che un agente patogeno è stato opsonizzato, può essere più facilmente riconosciuto e rimosso dal corpo, contribuendo a proteggere l'individuo da infezioni e malattie.

Le due principali opsonine sono gli anticorpi e il complemento. Gli anticorpi si legano specificamente agli antigeni presenti sulla superficie degli agenti patogeni, mentre il complemento è un gruppo di proteine che lavorano insieme per distruggere le cellule estranee. Quando il complemento viene attivato, una serie di reazioni a catena porta alla formazione di molecole di membrana attack complex (MAC), che formano pori nelle membrane delle cellule bersaglio, causandone la lisi e la morte.

In sintesi, le opsonine sono proteine importanti nel sistema immunitario che aiutano a identificare e distruggere gli agenti patogeni, contribuendo a mantenere la salute dell'organismo.

I recettori del complemento 3b (CR3 o CD11b/CD18) sono proteine di membrana integrali espressi principalmente su cellule immunitarie come neutrofili, monociti e macrofagi. Essi appartengono alla famiglia delle integrine ed è composto da due subunità, CD11b (αM) e CD18 (β2).

CR3 svolge un ruolo importante nella fagocitosi, adesione cellulare e attivazione del sistema immunitario. Si lega al complemento C3b depositato su patogeni o particelle estranee, che facilita la fagocitosi da parte dei fagociti. Inoltre, CR3 può anche legarsi direttamente a batteri e funghi tramite pattern di riconoscimento dell'antigene (PAMP) sulla loro superficie.

La stimolazione di CR3 porta all'attivazione delle vie di segnalazione intracellulari, che portano alla produzione di specie reattive dell'ossigeno e altri mediatori infiammatori. Questo processo è importante per l'eliminazione dei patogeni e la risposta immunitaria.

Tuttavia, un'eccessiva o prolungata attivazione di CR3 può anche contribuire all'infiammazione cronica e alla patologia delle malattie infiammatorie croniche come l'artrite reumatoide e la malattia infiammatoria intestinale.

Le prove di fissazione del complemento (CH50) sono un tipo di test di laboratorio utilizzato per valutare la funzione del sistema del complemento, che è un importante parte del sistema immunitario. Il test misura la quantità di complemento C5-C9 rimanente dopo l'attivazione del percorso classico o alternativo del sistema del complemento.

Nel test CH50, il siero del paziente viene mescolato con una sostanza nota per attivare il sistema del complemento, come ad esempio un anticorpo specifico per la superficie di una cellula batterica. Il livello di attivazione del complemento è quindi misurato valutando la quantità di prodotto finale della via del complemento, che è la formazione del complesso d'attacco della membrana (MAC), che forma pori nella membrana delle cellule bersaglio e porta alla lisi o morte cellulare.

Un risultato anormale del test CH50 può indicare una disfunzione o un deficit nel sistema del complemento, il quale può essere associato a diverse condizioni mediche come ad esempio malattie autoimmuni, infezioni ricorrenti e alcune forme di cancro. Il test può anche essere utilizzato per monitorare l'efficacia della terapia sostitutiva del complemento nei pazienti con deficit congeniti del complemento.

La frazione del complemento 1s, spesso indicata come C1s, è un componente proteico del sistema del complemento nel corpo umano. Il sistema del complemento è una parte importante del sistema immunitario che aiuta a identificare e distruggere patogeni estranei come batteri e virus.

La frazione C1s fa parte della componente iniziale del sistema del complemento, nota come via classica. Questa via viene attivata quando una molecola di anticorpo (immunoglobulina G o IgG) lega un patogeno estraneo. Il complesso di attacco della complemento (C1) si lega quindi al complesso antigene-anticorpo, innescando una cascata di reazioni enzimatiche che portano alla formazione del complesso dell'attacco membrana (MAC), che causa la lisi cellulare e la distruzione del patogeno.

La frazione C1s è una proteina sierica con attività serin proteasi, che viene attivata quando il complesso C1 si lega al complesso antigene-anticorpo. Una volta attivato, C1s aiuta a cleavare e attivare le frazioni successive del complemento (C4 e C2), portando alla formazione del complesso di attacco della complemento (C3bBb), che è essenziale per la formazione del MAC.

In sintesi, la frazione del complemento 1s è una proteina importante nel sistema del complemento umano che aiuta a identificare e distruggere patogeni estranei attraverso la via classica della cascata del complemento.

Il Fattore I del complemento, noto anche come properdina, è una proteina chiave nel sistema del complemento che svolge un ruolo cruciale nella regolazione della via alterna e nella formazione del membrana attack complex (MAC) nelle vie classica e lectina. La properdina è una proteina tetramerica composta da quattro subunità identiche, ciascuna delle quali contiene un dominio thrombospondin-type 1 (TSP-1), un dominio von Willebrand factor type A (vWF-A) e un dominio C345C.

La funzione principale del Fattore I del complemento è quella di accelerare la clearance dei complessi immuni, prevenendo così danni ai tessuti sani. Agisce in collaborazione con il Fattore H per degradare i frammenti C3b e C4b depositati sulla superficie delle cellule, impedendo l'ulteriore attivazione del sistema complemento e la formazione di MAC.

Le mutazioni nel gene della properdina possono causare una serie di condizioni genetiche rare, tra cui la deficienza della properdina, che è associata a un aumentato rischio di infezioni batteriche invasive e malattie autoimmuni.

La proteina legante il complemento C4B, nota anche come C4B-BP (C4b Binding Protein), è una proteina del siero umano che si lega e regola la componente C4b del sistema del complemento. Il sistema del complemento è un importante parte della risposta immunitaria dell'organismo, che aiuta a identificare e distruggere microrganismi patogeni.

La proteina C4B-BP ha una struttura a due domini, con un dominio N-terminale globulare che si lega al frammento C4b e un dominio C-terminale allungato che contiene i siti di interazione con altre proteine. La C4B-BP può legarsi sia alla forma attivata (C4b) che inattiva (C4) della proteina C4, ma ha una maggiore affinità per la forma attivata.

Una volta che la C4B-BP si lega al frammento C4b, impedisce l'ulteriore attivazione del sistema del complemento e promuove la clearance delle immunocomplessi dal circolo sanguigno. Inoltre, la C4B-BP può anche regolare l'attività della proteasi C1s, che è una componente chiave del sistema del complemento.

La proteina legante il complemento C4B è prodotta principalmente dal fegato e le sue concentrazioni sieriche possono variare in risposta a diversi stimoli immunitari e infiammatori. Alterazioni nella regolazione della C4B-BP possono essere associate a diverse patologie, come l'artrite reumatoide, il lupus eritematoso sistemico e altre malattie autoimmuni.

Il zimosano è un polisaccaride complesso, insolubile in acqua, che si trova nella parete cellulare dei lieviti. Viene comunemente utilizzato come additivo alimentare e negli integratori alimentari a causa delle sue proprietà prebiotiche, il che significa che promuove la crescita di batteri benefici nell'intestino.

Tuttavia, in medicina, lo zimosano è talvolta utilizzato come agente di contrasto per gli studi di imaging a risonanza magnetica (MRI) dell'apparato gastrointestinale. Quando ingerito, lo zimosano non viene assorbito dal tratto gastrointestinale e rimane intatto durante il transito attraverso l'intestino tenue. Ciò consente ai radiologi di utilizzare la risonanza magnetica per osservare il movimento del materiale di contrasto nello stomaco e nell'intestino, fornendo informazioni sullo stato della motilità gastrointestinale e sull'eventuale presenza di malattie o condizioni che causano sintomi gastrointestinali.

È importante notare che l'uso di zimosano come agente di contrasto per la risonanza magnetica è relativamente raro e limitato a specifiche situazioni cliniche. Inoltre, l'ingestione di zimosano può causare effetti collaterali lievi ma comuni, come gonfiore, dolore addominale e flatulenza.

La frazione del complemento C5b è una proteina del sistema immunitario che svolge un ruolo cruciale nella risposta immunitaria acquisita e naturale. Fa parte della via alternativa e terminale del sistema del complemento, che si attiva in risposta al riconoscimento di agenti patogeni estranei come batteri o cellule tumorali.

La frazione C5b è generata quando la proteina C5 viene tagliata dalle proteasi C5 convertasi, producendo due frammenti: C5a e C5b. Il frammento C5b si combina con altre proteine del complemento (C6, C7, C8 e diverse molecole di C9) per formare il complesso d'attacco della membrana (MAC), che crea pori nelle membrane cellulari degli agenti patogeni. Questo processo porta alla lisi delle cellule bersaglio e alla loro distruzione.

La frazione del complemento C5b è importante per la difesa dell'organismo contro le infezioni, ma un'attivazione eccessiva o non regolata può causare danni ai tessuti e alle cellule dell'ospite, contribuendo a patologie come l'infiammazione cronica, l'aterosclerosi e alcune malattie autoimmuni.

La frazione del complemento 4A, nota anche come C4a, è un piccolo peptide derivato dal terzo componente della via classica e alternativa del sistema del complemento. Il complemento è un sistema di proteine presenti nel sangue e nei tessuti che svolgono un ruolo cruciale nella difesa dell'organismo contro i patogeni, promuovendo la risposta infiammatoria e facilitando l'eliminazione delle cellule dannose o morte.

Nel particolare, il complemento C4 viene attivato dalla proteina C1r, che cliva il complesso C4 in due frammenti: C4a e C4b. Il frammento C4a è un potente anafilatossina, una molecola che induce la degranulazione delle cellule endoteliali, dei mastociti e dei neutrofili, con conseguente rilascio di mediatori dell'infiammazione come l'istamina, le leucotrieni e le prostaglandine. Questo processo porta all'attivazione del sistema immunitario, all'aumento della permeabilità vascolare e al reclutamento di cellule infiammatorie nel sito di infezione o danno tissutale.

La frazione del complemento C4a svolge un ruolo importante nella regolazione dell'infiammazione, ma può anche contribuire allo sviluppo di patologie infiammatorie e autoimmuni quando è presente un'attivazione eccessiva o disfunzionale del sistema complemento. Alti livelli di C4a sono stati associati a condizioni come l'artrite reumatoide, il lupus eritematoso sistemico e la sindrome nefrosica.

La Complement C3 Convertasi dell'alternative pathway, indicata come C3bBb, è un enzima chiave nel sistema del complemento che svolge un ruolo fondamentale nella risposta immunitaria innata. Si forma durante l'attivazione dell'alternative pathway, uno dei tre percorsi di attivazione del complemento (gli altri due sono il classical pathway e il lectin pathway).

L'alternative pathway non richiede l'intervento di anticorpi ed è costantemente e debolmente attivo a bassi livelli fisiologici. Questa forma di C3 convertasi è formata dalla legatura della proteina C3b, un frammento di cleavaggio del complemento C3, con la proteina B, che viene successivamente attivata. La C3bBb catalizza la conversione del C3 in C3b, amplificando il segnale e portando alla formazione del membrane attack complex (MAC), che può causare la lisi delle cellule patogene o promuovere la fagocitosi.

La regolazione dell'alternative pathway è cruciale per prevenire danni ai tessuti propri e il suo disregolamento è associato a diverse malattie, tra cui glomerulonefrite atipica, lupus eritematoso sistemico (LES) e altre patologie autoimmuni.

Gli antigeni CD55, noti anche come decay-accelerating factor (DAF), sono proteine presenti sulla superficie delle cellule che svolgono un ruolo importante nel regolare il sistema del complemento. Il sistema del complemento è una parte cruciale del sistema immunitario che aiuta a identificare e distruggere microrganismi estranei.

Gli antigeni CD55 prevengono l'attivazione inappropriata del sistema del complemento, evitando così danni alle proprie cellule dell'organismo. Regolano l'attività dei componenti del sistema del complemento impedendo la formazione del complesso di attacco alla membrana (MAC), che può causare la lisi delle cellule.

Le mutazioni nei geni che codificano per gli antigeni CD55 possono portare a disfunzioni nel sistema del complemento e sono state associate a diverse condizioni mediche, come il disturbo da attivazione complemento (CAD) e alcune forme di anemia emolitica.

La fagocitosi è un processo fondamentale delle difese immunitarie dell'organismo, che consiste nell'ingestione e nella digestione di particelle estranee o materiali indesiderati da parte di cellule specializzate, chiamate fagociti. I fagociti, come i neutrofili, i monociti e i macrofagi, sono in grado di identificare e circondare le particelle estranee, come batteri, funghi o cellule morte, avvolgendole all'interno di vescicole chiamate fagosomi. Successivamente, il fagosoma si fonde con una lisosoma, un organello contenente enzimi digestivi, dando vita a un phagolysosoma. Gli enzimi presenti all'interno del phagolysosoma degradano quindi la particella ingerita in molecole più semplici e facilmente smaltibili dall'organismo. La fagocitosi svolge un ruolo cruciale nella protezione dell'organismo dalle infezioni e nel mantenimento dell'omeostasi tissutale, attraverso l'eliminazione delle cellule danneggiate o morenti.

I veleni dei cobra sono una forma letale di veleno prodotto da diverse specie di serpenti appartenenti al genere Naja, noti comunemente come cobra. Questi veleni sono classificati come elapidi, che comprendono anche mamba e taipani, e sono costituiti principalmente da potenti neurotossine.

Il veleno dei cobra contiene una miscela di diverse proteine tossiche, tra cui tre fosfodiesterasi (note come α, β, e γ-neurotoxine), che interrompono il normale funzionamento del sistema nervoso agendo sui recettori dell'acetilcolina a livello della giunzione neuromuscolare. Ciò provoca una paralisi flaccida dei muscoli scheletrici e respiratori, che può portare rapidamente al collasso cardiovascolare e alla morte se non trattata tempestivamente.

I sintomi dell'envenomazione da cobra possono variare a seconda della specie del serpente, della quantità di veleno iniettato e della localizzazione dell'inoculazione, ma generalmente includono dolore e gonfiore nel sito di morso, debolezza, vertigini, nausea, vomito, visione offuscata, difficoltà di parola, dispnea e paralisi muscolare progressiva.

Il trattamento dell'envenomazione da cobra richiede l'immediato ricorso al servizio medico di emergenza e la somministrazione di antiveleno specifico per il tipo di cobra responsabile del morso, se disponibile. Il supporto respiratorio e cardiovascolare è fondamentale per prevenire complicanze potenzialmente letali.

Il complesso antigene-anticorpo è un'entità formatasi quando un anticorpo si lega specificamente a un antigene. Un antigene è una sostanza estranea, come una proteina, un polisaccaride o un peptide, che può indurre una risposta immunitaria quando introdotta nell'organismo. Gli anticorpi sono glicoproteine prodotti dalle cellule del sistema immunitario (linfociti B) in risposta alla presenza di un antigene. Quando un anticorpo si lega a un epitopo (la parte dell'antigene riconosciuta dall'anticorpo), forma un complesso stabile che può neutralizzare l'attività dell'antigene, marcarlo per la distruzione da parte di altre cellule del sistema immunitario o agglutinarlo (aggregarlo). Il complesso antigene-anticorpo svolge un ruolo cruciale nella difesa dell'organismo contro le infezioni e nelle reazioni avverse a sostanze estranee come farmaci e tossine.

L'immunoglobulina G (IgG) è un tipo di anticorpo, una proteina del sistema immunitario che aiuta a combattere le infezioni. È la forma più comune di anticorpi nel sangue umano e svolge un ruolo cruciale nella risposta immunitaria umorale.

Le IgG sono prodotte dalle plasmacellule, un tipo di globuli bianchi, in risposta a proteine estranee (antigeni) che invadono il corpo. Si legano specificamente agli antigeni e li neutralizzano o li marcano per essere distrutti dalle altre cellule del sistema immunitario.

Le IgG sono particolarmente importanti per fornire protezione a lungo termine contro le infezioni, poiché persistono nel sangue per mesi o addirittura anni dopo l'esposizione all'antigene. Sono anche in grado di attraversare la placenta e fornire immunità passiva al feto.

Le IgG sono divise in quattro sottoclassi (IgG1, IgG2, IgG3 e IgG4) che hanno diverse funzioni e proprietà specifiche. Ad esempio, le IgG1 e le IgG3 sono particolarmente efficaci nel legare i batteri e attivare il sistema del complemento, mentre le IgG2 e le IgG4 si legano meglio alle sostanze estranee più piccole come le tossine.

Mi dispiace, potrebbe esserci stato un errore nel termine inserito. Non esiste una definizione medica nota come "collectine". Se si tratta di un refuso o se intendedevi chiedere qualcos'altro, per favore fornitemi maggiori dettagli o lasciate che vi riformuli la richiesta in modo da potervi fornire la risposta appropriata. Grazie!

La frazione del complemento 1r, nota anche come C1r, è una proteina sierica essenziale del sistema del complemento nel corpo umano. Fa parte della classe di proteine del complemento che sono responsabili dell'attivazione del sistema immunitario e della difesa contro le infezioni.

Il complemento C1r è una serin proteasi, il che significa che è un enzima che taglia altre proteine in specifiche sequenze di amminoacidi. Funziona insieme alla proteina complementare C1s per formare il complesso C1, che è la prima componente del percorso classico di attivazione del complemento.

Quando il complesso C1 viene attivato da un antigene legato a un anticorpo (immunoglobulina G o M), il C1r subisce una modifica conformazionale che lo attiva e consente di tagliare altre proteine del complemento, innescando una cascata enzimatica che porta alla lisi delle cellule infette.

Una disfunzione o carenza della frazione del complemento 1r può aumentare il rischio di infezioni e malattie autoimmuni, poiché il sistema del complemento svolge un ruolo cruciale nella risposta immunitaria dell'organismo.

La Frazione del Complemento 7 (FC7 o C7) è un componente del sistema del complemento, che svolge un ruolo importante nel riconoscimento e nella risposta immunitaria dell'organismo contro i microrganismi estranei. Il sistema del complemento è una cascata di proteine sequenzialmente attivate che interagiscono tra loro per portare alla lisi delle cellule, opsonizzazione, infiammazione e regolazione immunitaria.

La FC7 è un complesso proteico circolante nel sangue, costituito da sette glicoproteine (chiamate componenti C7-C13) che vengono attivate quando il complemento viene attivato attraverso la via classica o alternativa. L'attivazione della FC7 porta alla formazione del membrana attack complex (MAC), un poro transmembrana composto da componenti C5b, C6, C7, C8 e molte copie di C9. Il MAC inserisce pori nella membrana cellulare dei microrganismi, causando la lisi delle cellule e la morte.

In sintesi, la Frazione del Complemento 7 è un componente chiave del sistema del complemento che contribuisce alla distruzione di microrganismi estranei attraverso la formazione del membrana attack complex (MAC) e la lisi cellulare.

Le lectine sono proteine presenti in molti tipi di fonti vegetali, come fagioli, lenticchie, piselli e cereali. Hanno la capacità di legare specificamente zuccheri complessi (o oligosaccaridi) e possono essere trovate sia all'interno che sulla superficie delle cellule vegetali.

Le lectine sono note per le loro proprietà biologiche, come l'agglutinazione dei globuli rossi e la capacità di influenzare l'attività del sistema immunitario. Alcune lectine possono anche avere effetti tossici o indesiderati sull'organismo umano se consumate in grandi quantità o non cotte correttamente.

Tuttavia, le lectine hanno anche mostrato alcuni potenziali benefici per la salute, come l'attivazione del sistema immunitario e la capacità di legare e rimuovere batteri e tossine dall'organismo. Inoltre, alcune ricerche suggeriscono che le lectine possono avere proprietà antinfiammatorie e antiossidanti.

È importante notare che la maggior parte delle lectine presenti negli alimenti vegetali vengono denaturate o distrutte durante la cottura, rendendo così gli alimenti più sicuri da consumare. Tuttavia, alcune persone possono ancora essere sensibili o allergiche alle lectine e possono manifestare sintomi come gonfiore, diarrea o dolori addominali dopo aver consumato cibi che ne contengono in quantità elevate.

La Frazione del Complemento 8 (C8) è una proteina del sistema del complemento, che svolge un ruolo cruciale nel meccanismo di attacco della membrana (MAC), parte importante della risposta immunitaria umorale. Il MAC forma pori nelle membrane delle cellule dannose o infette, portando alla loro lisi e clearance.

La C8 è l'ultimo componente ad unirsi al complesso del MAC, che consiste in C5b, C6, C7 e C8. La C8 ha una struttura composita con tre domini proteici distinti: testa (C8α), collo (C8β) e tronco (C8γ). Il dominio della testa si lega al complesso C5b-7, mentre il dominio del tronco inserisce un poro nella membrana cellulare bersaglio.

Una carenza congenita di C8 può portare a una condizione nota come immunodeficienza acquisita complementare (C8), che aumenta la suscettibilità alle infezioni batteriche, specialmente da specie encapsulate. Tuttavia, questa condizione è rara e spesso asintomatica.

Le anafilatossine sono mediatori chimici della reazione allergica, in particolare nella fase tardiva della risposta immune. Sono proteine derivate dal sistema del complemento, più precisamente dai componenti C3a, C4a e C5a. Queste proteine vengono rilasciate durante l'attivazione del sistema del complemento e svolgono un ruolo importante nella risposta infiammatoria acuta.

Le anafilatossine hanno diversi effetti fisiologici, tra cui la contrazione della muscolatura liscia (come quella dei bronchioli nei polmoni), l'aumento della permeabilità vascolare (che può portare a gonfiore e arrossamento) e l'attivazione del sistema nervoso simpatico (con conseguente aumento della frequenza cardiaca e della pressione sanguigna).

Nelle reazioni allergiche, le anafilatossine possono contribuire allo sviluppo di sintomi come respiro affannoso, tosse, prurito, eruzione cutanea, gonfiore e, in casi gravi, shock anafilattico. Il trattamento delle reazioni allergiche che implicano la liberazione di anafilatossine può includere l'uso di farmaci come adrenalina, corticosteroidi e antistaminici per alleviare i sintomi e prevenire complicanze.

CD46, noto anche come membrane co-fattore (MCP), è una proteina transmembrana che si trova sulle cellule umane. È un antigene che appartiene alla famiglia dei regolatori della complementazione (RCA) e svolge un ruolo importante nella regolazione del sistema del complemento, aiutando a prevenire l'attivazione eccessiva o inappropriata del complemento che potrebbe danneggiare le cellule ospiti.

CD46 è espresso sulla superficie di molti tipi di cellule, tra cui cellule epiteliali, endoteliali, gliali e alcune cellule del sangue come i linfociti B e T. La proteina CD46 contiene quattro domini simili alla lectina-C tipo (CTL), che sono siti di legame per il complemento C3b/C4b. Quando il complemento viene attivato, i frammenti C3b o C4b si legano a CD46, segnalando la fine dell'attivazione del complemento e prevenendo ulteriori danni alle cellule ospiti.

CD46 svolge anche un ruolo nella modulazione della risposta immunitaria, poiché può interagire con i linfociti T per regolare la loro attivazione e proliferazione. Inoltre, è stato dimostrato che CD46 svolge un ruolo nell'infezione da alcuni patogeni, come il virus della varicella-zoster (VZV) e lo Streptococcus pyogenes, poiché possono utilizzare la proteina CD46 per entrare nelle cellule ospiti.

In sintesi, CD46 è un antigene importante che regola l'attivazione del complemento e la risposta immunitaria, ed è anche utilizzato da alcuni patogeni per infettare le cellule ospiti.

Gli antigeni CD59, noti anche come proteine di membrana regolatorie (RMP) o proteine di inibizione del complemento (ICP), sono molecole proteiche presenti sulla superficie delle cellule che svolgono un ruolo importante nella regolazione dell'attività del sistema del complemento.

Il sistema del complemento è un gruppo di proteine plasmatiche e membrana-legate che lavorano insieme per eliminare agenti patogeni come batteri e virus dal corpo. Tuttavia, se non regolato correttamente, il sistema del complemento può anche attaccare le cellule sane dell'ospite, causando danni tissutali e malattie autoimmuni.

Gli antigeni CD59 sono espressi sulla superficie di molte cellule diverse, tra cui globuli rossi, globuli bianchi e cellule endoteliali. Essi inibiscono l'attivazione del complemento impedendo la formazione del complesso di attacco della membrana (MAC), che è una struttura proteica che forma pori nella membrana cellulare e causa la lisi delle cellule.

In particolare, gli antigeni CD59 si legano alla proteina C8b del complemento e prevengono la sua conversione in C8bγ2, che è un componente essenziale per la formazione del MAC. In questo modo, gli antigeni CD59 svolgono un ruolo cruciale nella protezione delle cellule sane dell'ospite dall'attacco del sistema del complemento.

La carenza o la deficienza degli antigeni CD59 può portare a una serie di malattie, tra cui l'emolisi intravascolare (HIV), in cui i globuli rossi vengono danneggiati e distrutti dal sistema del complemento, causando anemia e ittero. Inoltre, le mutazioni nei geni che codificano per gli antigeni CD59 sono state associate a malattie neurologiche come la paralisi cerebrale e la sclerosi multipla.

I recettori del complemento 3d, noti anche come recettori CR3 (Complement Receptor 3), sono proteine di membrana espressa principalmente su cellule immunitarie come neutrofili, monociti e macrofagi. Essi appartengono alla superfamiglia dei recettori integrali delle immunoglobuline e sono costituiti da due subunità, CD11b (o integrina alfa M) e CD18 (o integrina beta 2).

Questi recettori svolgono un ruolo cruciale nella fagocitosi dei patogeni, nell'attivazione del sistema immunitario e nell'infiammazione. Essi legano una varietà di ligandi, tra cui i frammenti della proteina del complemento C3b e C4b, il polisaccaride fucosilato dei batteri e la fibronectina.

Il legame di CR3 a questi ligandi porta all'attivazione delle cellule immunitarie, che può comportare la secrezione di citochine proinfiammatorie, l'ossidazione dei radicali e la fagocitosi del patogeno. Inoltre, CR3 è anche implicato nella regolazione dell'adesione cellulare, della migrazione e dell'attivazione delle cellule immunitarie.

La disfunzione o la carenza di CR3 può portare a un aumentato rischio di infezioni batteriche, come quelle causate da Staphylococcus aureus e Pseudomonas aeruginosa, e ad una maggiore suscettibilità alle malattie autoimmuni.

L'immunoglobulina M (IgM) è un tipo di anticorpo, una proteina importante del sistema immunitario che aiuta a combattere le infezioni. Gli anticorpi sono prodotti dalle cellule B, un tipo di globuli bianchi, in risposta a sostanze estranee (antigeni) come batteri, virus e tossine.

L'IgM è la prima immunoglobulina prodotta quando il sistema immunitario incontra un nuovo antigene. È presente principalmente nel sangue e nei fluidi corporei, dove circola legata a proteine chiamate "componenti del complemento". Quando l'IgM si lega a un antigene, attiva il sistema del complemento, che può causare la distruzione diretta delle cellule infette o facilitare la loro eliminazione da parte di altri componenti del sistema immunitario.

L'IgM è composta da cinque unità identiche di anticorpi legati insieme a formare una struttura pentamerica, il che le conferisce un'elevata affinità per l'antigene e la capacità di agglutinare (aggregare) particelle estranee. Tuttavia, l'IgM ha anche alcuni svantaggi: è relativamente instabile e può essere facilmente degradata, il che significa che non dura a lungo nel corpo. Inoltre, non attraversa facilmente le barriere dei tessuti, il che limita la sua capacità di raggiungere alcune aree del corpo.

In sintesi, l'immunoglobulina M (IgM) è un tipo importante di anticorpo che viene prodotto precocemente in risposta a nuovi antigeni e aiuta ad attivare il sistema del complemento per distruggere le cellule infette. Tuttavia, ha una durata relativamente breve e una limitata capacità di diffondersi nei tessuti del corpo.

Gli eritrociti, noti anche come globuli rossi, sono cellule anucleate (senza nucleo) che circolano nel sangue e svolgono un ruolo vitale nel trasportare l'ossigeno dai polmoni ai tessuti del corpo e il biossido di carbonio dai tessuti ai polmoni per l'espirazione. Gli eritrociti sono prodotti dal midollo osseo ed hanno una forma biconcava a disco che aumenta la superficie per il trasporto dell'ossigeno. La loro membrana cellulare è flessibile e resistente, consentendo loro di deformarsi mentre attraversano i capillari sanguigni stretti. L'emoglobina, una proteina contenuta negli eritrociti, lega l'ossigeno e il biossido di carbonio. Le malattie che colpiscono la produzione o la funzione degli eritrociti possono causare anemia o altre condizioni patologiche.

In medicina, il termine "cavie" non si riferisce a una particolare condizione o patologia, ma piuttosto a un animale da laboratorio utilizzato per scopi sperimentali e di ricerca. Le cavie più comunemente utilizzate sono i roditori, come topi e ratti, sebbene il termine possa tecnicamente applicarsi a qualsiasi animale usato in questo modo.

L'uso di cavie in esperimenti scientifici è una pratica controversa che suscita preoccupazioni etiche. Gli animalisti e altri critici sostengono che l'uso di animali per la ricerca sia crudele e privo di umanità, mentre i sostenitori affermano che può fornire informazioni vitali sulla fisiologia umana e sui potenziali effetti collaterali dei farmaci.

È importante notare che l'uso di cavie in esperimenti scientifici è regolato da rigide linee guida etiche e normative, al fine di garantire il trattamento umano degli animali e la minimizzazione del dolore e della sofferenza.

L'acido etegtazico è un farmaco antidiabetico, più precisamente un agonista del recettore PPAR-gamma (perossisome proliferator-activated receptor gamma). Questo recettore è presente nelle cellule adipose e regola il metabolismo dei lipidi e dei glucidi.

L'acido etegtazico viene utilizzato per migliorare il controllo glicemico nei pazienti con diabete mellito di tipo 2, in particolare quando la dieta ed esercizio fisico non sono sufficienti a mantenere i livelli di glucosio nel sangue entro limiti accettabili.

Il farmaco agisce aumentando la sensibilità dei tessuti periferici all'insulina, riducendo la produzione di glucosio da parte del fegato e promuovendo l'assorbimento del glucosio a livello intestinale. Inoltre, può avere effetti benefici sulla dislipidemia associata al diabete mellito di tipo 2.

Gli effetti collaterali più comuni dell'acido etegtazico includono aumento di peso, edema periferico e anemia. In rari casi, può causare insufficienza cardiaca congestizia o problemi epatici. Prima di iniziare il trattamento con questo farmaco, è importante informare il medico di eventuali altre condizioni mediche preesistenti e di tutti i farmaci assunti, inclusi quelli da banco e integratori alimentari.

I neutrofili sono un tipo di globuli bianchi (leucociti) che giocano un ruolo cruciale nel sistema immunitario dell'organismo. Essi costituiscono circa il 55-60% del totale dei leucociti presenti nel sangue periferico. I neutrofili sono particolarmente importanti nella difesa contro i patogeni extracellulari, come batteri e funghi.

Sono cellule altamente mobili che possono migrare dai vasi sanguigni verso i tessuti periferici in risposta a segnali infiammatori o infettivi. Questo processo è noto come diapedesi. Una volta nei tessuti, i neutrofili possono neutralizzare e distruggere i patogeni attraverso diversi meccanismi, tra cui la fagocitosi, la degranulazione (rilascio di enzimi lisosomiali) e la formazione di reti extracellulari di fibre proteiche chiamate NET (Neutrophil Extracellular Traps).

Un'elevata conta dei neutrofili nel sangue periferico, nota come neutrofilia, può essere un indicatore di infezione, infiammazione o altre condizioni patologiche. Al contrario, una bassa conta di neutrofili, detta neutropenia, può aumentare il rischio di infezioni e si osserva comunemente nei pazienti sottoposti a chemioterapia o radioterapia.

I polisaccaridi batterici sono lunghi carboidrati complessi costituiti dalla catena di zuccheri semplici (monosaccaridi) o disaccaridi che vengono sintetizzati e utilizzati da batteri come fonte di energia, riserva energetica o componente strutturale.

Questi polisaccaridi possono essere classificati in due categorie principali:

1. **Polisaccaridi capsulari**: sono costituiti da lunghe catene di zuccheri che formano una capsula attorno alla cellula batterica, fornendo protezione meccanica e chimica contro l'attacco del sistema immunitario ospite. La composizione dei polisaccaridi capsulari è spesso un fattore determinante per la virulenza di alcuni batteri patogeni.

2. **Polisaccaridi esopolimerici (EPS)**: sono secretti dal batterio e formano una matrice extracellulare che aiuta a stabilire comunità batteriche note come biofilm. Gli EPS possono essere costituiti da diversi tipi di zuccheri, tra cui glucosio, fruttosio, galattosio, mannosio e acidi uronici, e possono anche contenere proteine, lipidi o DNA.

I polisaccaridi batterici svolgono un ruolo importante nella fisiologia dei batteri e sono spesso utilizzati come bersagli per lo sviluppo di farmaci antimicrobici o vaccini.

In medicina, il termine "serpenti" si riferisce a un ordine di rettili squamati (Squamata), conosciuti comunemente come serpi o lucertole. Questo gruppo include una vasta gamma di specie, sia velenose che non velenose, che possono essere trovate in tutto il mondo, ad eccezione delle isole polari.

L'esposizione a serpenti può avvenire in diversi contesti, come ad esempio durante attività all'aperto o mentre si manipolano serpenti in cattività. Alcune persone possono essere allergiche al veleno dei serpenti, il che può causare reazioni anafilattiche pericolose per la vita.

Inoltre, alcuni serpenti sono vettori di agenti patogeni che possono causare malattie infettive nell'uomo, come ad esempio la salmonella, che può essere trasmessa attraverso il contatto con i loro escrementi o le loro superfici corporee.

Infine, è importante sottolineare che l'envenomazione da serpente rappresenta una emergenza medica importante che richiede un pronto riconoscimento e trattamento appropriato per prevenire complicanze gravi o addirittura la morte.

Le crioglobuline sono immunoglobuline (proteine del sistema immunitario) che precipitano a temperature fredde e si redissolvono quando vengono riscaldate. Quando presenti in quantità elevate, possono causare una condizione chiamata crioglobulinemia.

Esistono tre tipi di crioglobuline:

1. Crioglobulina di tipo I: è costituita da un'unica classe di immunoglobuline monoclonali, spesso associate a gammapatie monoclonali (condizioni in cui si producono grandi quantità di un particolare tipo di anticorpi).
2. Crioglobulina di tipo II: è costituita da una miscela di immunoglobuline monoclonali e policlonali, associate a infezioni croniche come l'epatite C.
3. Crioglobulina di tipo III: è costituita da immunoglobuline policlonali ed è spesso associata a condizioni infiammatorie croniche come l'artrite reumatoide o il lupus eritematoso sistemico.

La presenza di crioglobuline può portare alla formazione di piccoli coaguli all'interno dei vasi sanguigni, specialmente a temperature fredde, causando una serie di sintomi come arrossamenti cutanei, prurito, dolori articolari, neuropatie periferiche e, in casi gravi, insufficienza renale o altre complicanze. La diagnosi si basa sull'identificazione del precipitato crioglobulinico nel siero del sangue dopo il raffreddamento e la sua dissoluzione con il riscaldamento.

Prevoltella melaninogenica è un tipo di batterio gram-negativo, anaerobico, non sporigeno e immobile che fa parte della normale flora microbica del cavo orale, dell'intestino tenue e crasso, dell'apparato genitourinario e delle vie respiratorie inferiori. Questo batterio è asciutto, non pigmentato e ha una forma coccobacillare o bacillare.

Prevoltella melaninogenica è stato associato a varie infezioni, tra cui polmonite, ascessi cerebrali, endocarditi, meningiti, parodontiti, ascessi dentali e altre infezioni delle vie respiratorie inferiori. Questo batterio può anche causare infezioni del tratto genitourinario, come la prostatite e l'ascesso pelvico.

Prevoltella melaninogenica è in grado di produrre melanina, un pigmento scuro che può essere visto come colonie nere o grigie sui terreni di coltura. Tuttavia, la produzione di melanina non è sempre presente e non è considerata una caratteristica distintiva della specie.

L'identificazione di Prevoltella melaninogenica si basa sulla morfologia cellulare, sui test biochimici e su tecniche molecolari come la PCR. Il trattamento delle infezioni causate da questo batterio richiede solitamente antibiotici ad ampio spettro, come clindamicina, metronidazolo o combinazioni di penicilline con beta-lattamasi inibitori.

Gli anticorpi batterici sono proteine ​​prodotte dal sistema immunitario in risposta alla presenza di batteri estranei nell'organismo. Questi anticorpi vengono prodotti dalle cellule B, un tipo di globuli bianchi, e sono specificamente progettati per riconoscere e legare determinati antigeni presenti sulla superficie dei batteri invasori.

Una volta che gli anticorpi si legano ai batteri, possono neutralizzarli direttamente o marcarli per essere distrutti dalle altre cellule del sistema immunitario. Gli anticorpi batterici sono una parte importante della risposta immunitaria umorale e svolgono un ruolo cruciale nella protezione dell'organismo dalle infezioni batteriche.

Esistono diversi tipi di anticorpi, tra cui immunoglobuline A (IgA), immunoglobuline G (IgG), immunoglobuline M (IgM) e immunoglobuline E (IgE). Ciascuno di essi ha una funzione specifica nella risposta immunitaria e può essere prodotto in diverse quantità a seconda del tipo di batterio che infetta l'organismo.

In sintesi, gli anticorpi batterici sono proteine ​​prodotte dal sistema immunitario per riconoscere e neutralizzare i batteri estranei, svolgendo un ruolo cruciale nella difesa del corpo dalle infezioni.

La degenerazione maculare è una condizione oftalmologica che colpisce la macula, la parte centrale della retina responsabile della visione dettagliata. Esistono due tipi principali di degenerazione maculare: essudativa (o umida) e atrofica (o secca).

La degenerazione maculare essudativa si verifica quando i vasi sanguigni crescono anormalmente nella macula e possono causare perdita della vista centrale a causa di fughe di fluido o sangue. Questo tipo di degenerazione maculare può progredire rapidamente e richiede un trattamento immediato, che spesso include iniezioni intravitreali di farmaci anti-VEGF (fattore di crescita endoteliale vascolare).

La degenerazione maculare atrofica è la forma più comune e si verifica quando le cellule della retina e del tessuto sottostante (chiamato pigmento epiteliale retinico) si deteriorano lentamente. Questo tipo di degenerazione maculare progredisce più lentamente rispetto alla forma essudativa, ma può comunque causare perdita della vista centrale nel tempo. Al momento non esiste un trattamento approvato per la degenerazione maculare atrofica, sebbene ci siano diversi studi in corso per trovare una terapia efficace.

I fattori di rischio per la degenerazione maculare includono l'età avanzata, il fumo, l'obesità, l'ipertensione e l'avere parenti stretti con la condizione. La prevenzione include una dieta sana, l'esercizio fisico regolare, il controllo della pressione sanguigna e del peso corporeo, e smettere di fumare.

'Streptococcus pneumoniae', noto anche come pneumococco, è un'specie di batterio gram-positivo che fa parte del genere Streptococcus. È un importante patogeno umano che può causare una varietà di malattie, tra cui polmonite, meningite, sinusite e otite media.

I pneumococchi sono cocchi a forma di catena che si presentano spesso in coppie o catene diagonali. Sono facilmente identificabili al microscopio per la loro capacità di dividersi in un piano particolare, producendo una tipica configurazione a "diapositiva".

Sono anche noti per la loro capsula polisaccaridica, che è un fattore importante nella virulenza del batterio. La capsula aiuta il batterio a eludere il sistema immunitario dell'ospite e facilita l'adesione alle superfici delle cellule ospiti.

I pneumococchi sono trasmessi attraverso goccioline respiratorie, ad esempio tossendo o starnutendo. Il contatto ravvicinato con una persona infetta o l'inalazione di goccioline infette può causare l'infezione.

Il trattamento delle infezioni da pneumococco dipende dalla gravità e dal tipo di malattia. I farmaci antibiotici comunemente usati per trattare le infezioni da pneumococco includono la penicillina, l'amoxicillina e la cefalosporina. Tuttavia, negli ultimi anni sono stati segnalati ceppi di pneumococco resistenti alla penicillina e ad altri antibiotici, il che rende difficile il trattamento delle infezioni da questo batterio.

Per prevenire le infezioni da pneumococco, sono disponibili vaccini che proteggono contro i ceppi più comuni di questo batterio. I vaccini sono raccomandati per i bambini piccoli, gli anziani e le persone con sistemi immunitari indeboliti o altre condizioni di salute che aumentano il rischio di infezione da pneumococco.

La frase "blood physiological phenomena" si riferisce ai vari processi e fenomeni fisiologici che si verificano all'interno del sangue. Il sangue è un tessuto connettivo fluido che svolge molte funzioni importanti nel corpo, come il trasporto di ossigeno e nutrienti ai tessuti, l'eliminazione dei rifiuti, la regolazione del pH e della temperatura corporea, nonché la protezione contro le infezioni.

Ecco alcuni esempi di "blood physiological phenomena":

1. Emopoesi: è il processo di produzione di cellule del sangue nelle midollo osseo. Il midollo osseo produce globuli rossi, globuli bianchi e piastrine che vengono rilasciate nel flusso sanguigno per svolgere le loro funzioni specifiche.
2. Ossigenazione del sangue: i globuli rossi contengono una proteina chiamata emoglobina, che lega l'ossigeno nei polmoni e lo rilascia nei tessuti periferici. Questo processo è noto come ossigenazione del sangue.
3. Coagulazione del sangue: quando si verifica una lesione dei vasi sanguigni, il sangue coagula per prevenire la perdita eccessiva di sangue. Il processo di coagulazione è complesso e coinvolge diverse proteine plasmatiche e cellule del sangue.
4. Regolazione dell'equilibrio idrico ed elettrolitico: il sangue aiuta a regolare l'equilibrio idrico ed elettrolitico del corpo, mantenendo la giusta quantità di acqua e sale nei tessuti.
5. Risposta immunitaria: i globuli bianchi svolgono un ruolo importante nella risposta immunitaria del corpo, aiutando a combattere le infezioni e le malattie.
6. Trasporto di nutrienti e ormoni: il sangue trasporta nutrienti come glucosio, aminoacidi e lipidi dai tessuti agli organi e viceversa. Inoltre, trasporta ormoni che regolano diverse funzioni corporee.

In sintesi, il sangue è un tessuto fluido vitale che svolge molte funzioni importanti nel nostro corpo, tra cui il trasporto di ossigeno e nutrienti, la regolazione dell'equilibrio idrico ed elettrolitico, la coagulazione del sangue, la risposta immunitaria e il trasporto di ormoni.

L'immunoeftoforesi è una tecnica di laboratorio utilizzata per identificare e quantificare le proteine presenti in un campione, come ad esempio il siero o l'urina. Questa tecnica combina due metodi separati: l'elettroforesi e l'immunodiffusione.

Nel primo passaggio, l'elettroforesi viene utilizzata per separare le proteine in base alle loro cariche elettriche, facendole migrare all'interno di un gel sotto l'influenza di un campo elettrico. Le proteine con carica negativa migreranno verso l'anodo (polo positivo), mentre quelle con carica positiva migreranno verso il catodo (polo negativo).

Nel secondo passaggio, vengono aggiunte specifiche anticorpi alle proteine di interesse all'interno del gel. Gli anticorpi si legheranno selettivamente alle proteine corrispondenti, formando complessi immuni visibili come linee o punti all'interno del gel. Questa fase è nota come immunodiffusione.

L'immunoeftoforesi può essere utilizzata per identificare e quantificare proteine specifiche in diversi campi, tra cui la medicina di laboratorio, la ricerca biomedica e la biologia molecolare. Ad esempio, può essere utilizzata per diagnosticare e monitorare malattie che causano cambiamenti nelle concentrazioni delle proteine, come le nefropatie o i disturbi del sistema immunitario.

Mi spiace, sembra che ci sia stato un malinteso. La parola "conigli" non ha una definizione medica specifica poiché si riferisce generalmente a un animale da fattoria o domestico della famiglia Leporidae. Tuttavia, i conigli possono essere utilizzati in alcuni contesti medici o di ricerca come animali da laboratorio per studiare varie condizioni o per testare la sicurezza e l'efficacia dei farmaci. In questo contesto, il termine "conigli" si riferirebbe all'animale utilizzato nello studio e non a una condizione medica specifica.

L'acido edetico, noto anche come acido etilenediamminotetracetico, è un agente chelante comunemente usato in medicina. Un agente chelante è una sostanza che può legare e rimuovere i metalli pesanti dal corpo.

L'acido edetico viene utilizzato per trattare l'avvelenamento da metalli pesanti, come il piombo, il mercurio e il cadmio. Agisce legandosi a questi metalli nel flusso sanguigno, formando un complesso che può essere poi eliminato dall'organismo attraverso i reni.

L'acido edetico è anche utilizzato in alcune procedure mediche come agente anticoagulante, per prevenire la formazione di coaguli di sangue durante la dialisi o la circolazione extracorporea.

Come qualsiasi farmaco, l'acido edetico può avere effetti collaterali indesiderati, come nausea, vomito, dolore addominale, eruzione cutanea e alterazioni della funzionalità renale. Pertanto, deve essere somministrato sotto la supervisione di un medico qualificato.

Le immunoglobuline, anche conosciute come anticorpi, sono glicoproteine solubili prodotte dalle plasmacellule B (una sottovarietà delle cellule B) che svolgono un ruolo cruciale nel sistema immunitario dell'organismo. Esse sono responsabili del riconoscimento e della neutralizzazione di antigeni estranei, come batteri, virus, funghi e tossine proteiche.

Le immunoglobuline sono costituite da due catene pesanti identiche (γ, μ, α, δ o ε) e due catene leggere identiche (κ o λ), unite insieme attraverso ponti disolfuro e legami non covalenti. Questa struttura forma la regione variabile dell'immunoglobulina, che è responsabile del riconoscimento specifico degli antigeni, e la regione costante, che determina le funzioni effettrici delle immunoglobuline.

Esistono cinque classi di immunoglobuline nell'uomo: IgA, IgD, IgE, IgG e IgM, ciascuna con specifiche funzioni e distribuzioni tissutali. Le immunoglobuline possono essere rilevate nel siero, nei fluidi corporei e nelle secrezioni mucose, fornendo protezione sia sistemica che locale contro le infezioni.

Le immunoglobuline sono ampiamente utilizzate nella pratica clinica come terapia sostitutiva o aggiuntiva per il trattamento di diverse condizioni patologiche, tra cui deficit immunitari primitivi e acquisiti, malattie infiammatorie croniche, intossicazioni da veleni e tossine, e alcune neoplasie.

Un legame di proteine, noto anche come legame peptidico, è un tipo specifico di legame covalente che si forma tra il gruppo carbossilico (-COOH) di un amminoacido e il gruppo amminico (-NH2) di un altro amminoacido durante la formazione di una proteina. Questo legame chimico connette sequenzialmente gli amminoacidi insieme per formare catene polipeptidiche, che sono alla base della struttura primaria delle proteine. La formazione di un legame peptidico comporta la perdita di una molecola d'acqua (dehidratazione), con il risultato che il legame è costituito da un atomo di carbonio, due atomi di idrogeno, un ossigeno e un azoto (-CO-NH-). La specificità e la sequenza dei legami peptidici determinano la struttura tridimensionale delle proteine e, di conseguenza, le loro funzioni biologiche.

L'antigene macrofagico 1, noto anche come antigene specifico dei monociti di tipo 1 (MAS1), è un marcatore proteico espresso sulla superficie cellulare di alcuni tipi di cellule del sistema immunitario, in particolare i monociti e i macrofagi. Questo antigene è codificato dal gene CD14 ed è coinvolto nel riconoscimento e nella risposta a batteri gram-negativi e altri patogeni.

L'antigene macrofagico 1 svolge un ruolo importante nell'attivazione del sistema immunitario innato, aiutando a stimolare la produzione di citochine proinfiammatorie e l'attivazione dei linfociti T. È anche utilizzato come marcatore per monitorare la risposta immunitaria nelle infezioni e nelle malattie infiammatorie, nonché nella diagnosi e nella ricerca di alcuni tipi di cancro.

È importante notare che l'antigene macrofagico 1 non è specifico per i macrofagi e può essere espresso anche su altre cellule del sistema immunitario, come i neutrofili e le cellule dendritiche. Inoltre, il livello di espressione dell'antigene macrofagico 1 può variare in risposta a diversi stimoli e condizioni fisiologiche e patologiche.

Come nutrizionista, non sono a conoscenza di un termine medico specifico chiamato "Mannani". Tuttavia, il termine potrebbe essere correlato ai mannani, che sono polisaccaridi (catene di zuccheri) costituiti da molecole di mannosio. I mannani si trovano naturalmente in alcune piante e funghi, come la crusca di grano e le pareti cellulari dei funghi. Inoltre, i mannani sono utilizzati in ambito medico e nutrizionale per le loro proprietà immunostimolanti e prebiotiche. Se "Mannani" si riferisce a qualcos'altro nel campo medico, chiederei ulteriori informazioni o una specificazione più dettagliata del termine.

I topi inbred C57BL (o C57 Black) sono una particolare linea genetica di topi da laboratorio comunemente utilizzati in ricerca biomedica. Il termine "inbred" si riferisce al fatto che questi topi sono stati allevati per molte generazioni con riproduzione tra fratelli e sorelle, il che ha portato alla formazione di una linea genetica altamente uniforme e stabile.

La linea C57BL è stata sviluppata presso la Harvard University nel 1920 ed è ora mantenuta e distribuita da diversi istituti di ricerca, tra cui il Jackson Laboratory. Questa linea genetica è nota per la sua robustezza e longevità, rendendola adatta per una vasta gamma di studi sperimentali.

I topi C57BL sono spesso utilizzati come modelli animali in diversi campi della ricerca biomedica, tra cui la genetica, l'immunologia, la neurobiologia e la farmacologia. Ad esempio, questa linea genetica è stata ampiamente studiata per quanto riguarda il comportamento, la memoria e l'apprendimento, nonché le risposte immunitarie e la suscettibilità a varie malattie, come il cancro, le malattie cardiovascolari e le malattie neurodegenerative.

È importante notare che, poiché i topi C57BL sono un ceppo inbred, presentano una serie di caratteristiche genetiche fisse e uniformi. Ciò può essere vantaggioso per la riproducibilità degli esperimenti e l'interpretazione dei risultati, ma può anche limitare la generalizzabilità delle scoperte alla popolazione umana più diversificata. Pertanto, è fondamentale considerare i potenziali limiti di questo modello animale quando si interpretano i risultati della ricerca e si applicano le conoscenze acquisite all'uomo.

La componente amiloide P, nota anche come proteina P dell'amiloide, è una proteina fibrillare insolubile che si accumula nei depositi di amiloide, associati a diverse malattie sistemiche e localizzate. La proteina P dell'amiloide è principalmente prodotta dal fegato e si trova normalmente in concentrazioni molto basse nel sangue. Tuttavia, in alcune condizioni patologiche, come la malattia renale cronica, la dialisi, le nefropatie diabetiche e alcune malattie genetiche, i livelli di proteina P dell'amiloide possono aumentare notevolmente, portando alla formazione di depositi amiloidi in diversi organi e tessuti. Questi depositi possono causare danni ai tessuti e compromettere la funzione degli organi interessati, portando a sintomi clinici specifici della malattia amiloide correlata.

La proteina P dell'amiloide è composta da una catena leggera (AL) e una catena pesante (AH), che si uniscono per formare un complesso eterodimero. La catena leggera AL è prodotta dalle plasmacellule monoclonali, mentre la catena pesante AH è sintetizzata dal fegato. L'accumulo di questi depositi amiloidi può portare a complicanze cardiovascolari, neurologiche e renali, tra le altre, a seconda dell'organo interessato dalla malattia.

In sintesi, la componente amiloide P è una proteina fibrillare insolubile che si accumula nei depositi di amiloide in diverse malattie sistemiche e localizzate, causando danni ai tessuti e compromettendo la funzione degli organi interessati.

Gli anticorpi sono proteine specializzate del sistema immunitario che vengono prodotte in risposta alla presenza di sostanze estranee, note come antigeni. Gli antigeni possono essere batteri, virus, funghi, parassiti o altre sostanze chimiche estranee all'organismo.

Gli anticorpi sono anche chiamati immunoglobuline e sono prodotti dalle cellule B del sistema immunitario. Ogni anticorpo ha una forma unica che gli permette di riconoscere e legarsi a un particolare antigene. Quando un anticorpo si lega a un antigene, aiuta a neutralizzarlo o a marcarlo per essere distrutto dalle altre cellule del sistema immunitario.

Gli anticorpi possono esistere in diversi tipi, come IgA, IgD, IgE, IgG e IgM, ciascuno con una funzione specifica nel sistema immunitario. Ad esempio, gli anticorpi IgG sono i più abbondanti e forniscono l'immunità umorale contro le infezioni batteriche e virali, mentre gli anticorpi IgE svolgono un ruolo importante nella risposta allergica.

In sintesi, gli anticorpi sono proteine importanti del sistema immunitario che aiutano a identificare e neutralizzare sostanze estranee per mantenere la salute dell'organismo.

I Dati di Sequenza Molecolare (DSM) si riferiscono a informazioni strutturali e funzionali dettagliate su molecole biologiche, come DNA, RNA o proteine. Questi dati vengono generati attraverso tecnologie di sequenziamento ad alta throughput e analisi bioinformatiche.

Nel contesto della genomica, i DSM possono includere informazioni sulla variazione genetica, come singole nucleotide polimorfismi (SNP), inserzioni/delezioni (indels) o varianti strutturali del DNA. Questi dati possono essere utilizzati per studi di associazione genetica, identificazione di geni associati a malattie e sviluppo di terapie personalizzate.

Nel contesto della proteomica, i DSM possono includere informazioni sulla sequenza aminoacidica delle proteine, la loro struttura tridimensionale, le interazioni con altre molecole e le modifiche post-traduzionali. Questi dati possono essere utilizzati per studi funzionali delle proteine, sviluppo di farmaci e diagnosi di malattie.

In sintesi, i Dati di Sequenza Molecolare forniscono informazioni dettagliate sulle molecole biologiche che possono essere utilizzate per comprendere meglio la loro struttura, funzione e varianti associate a malattie, con implicazioni per la ricerca biomedica e la medicina di precisione.

Concisamente, le lectine che legano il mannosio sono un tipo specifico di proteine che hanno l'attività di legare selectivamente lo zucchero semplice mannosio e i suoi derivati. Queste lectine si trovano comunemente in natura, presenti in una varietà di fonti vegetali e animali.

In termini medici, le lectine che legano il mannosio possono avere un ruolo nella fisiopatologia di alcune condizioni patologiche. Ad esempio, alcune di queste lectine possono contribuire all'infiammazione e al danno tissutale nelle malattie infiammatorie intestinali come il morbo di Crohn e la colite ulcerosa. Inoltre, le lectine che legano il mannosio possono anche svolgere un ruolo nel legame e nell'agglutinazione dei batteri e dei virus, con implicazioni potenziali per la risposta immunitaria e la patogenesi delle infezioni.

È importante notare che alcune ricerche scientifiche stanno attualmente investigando il possibile utilizzo di lectine che legano il mannosio come agenti terapeutici nelle malattie infettive e neoplastiche, sfruttandone la capacità di legarsi selettivamente alle cellule bersaglio. Tuttavia, è necessaria ulteriore ricerca per comprendere appieno i potenziali benefici e rischi associati all'uso di queste lectine a scopo terapeutico.

In medicina e biologia, il termine "siero" si riferisce alla parte liquida e chiara del sangue che rimane dopo la coagulazione. Contiene proteine, elettroliti, glucosio, urea, ormoni, sostanze nutritive, gas disciolti e altri prodotti di scarto metabolici. Il siero è ottenuto attraverso un processo chiamato centrifugazione che separa i globuli rossi e bianchi dal plasma sanguigno. A differenza del plasma, il siero non contiene fibrinogeno o altri coagulanti. Viene spesso utilizzato in laboratorio per test diagnostici e ricerche scientifiche.

Un topo knockout è un tipo di topo da laboratorio geneticamente modificato in cui uno o più geni sono stati "eliminati" o "disattivati" per studiarne la funzione e l'effetto su vari processi biologici, malattie o tratti. Questa tecnica di manipolazione genetica viene eseguita introducendo una mutazione nel gene bersaglio che causa l'interruzione della sua espressione o funzione. I topi knockout sono ampiamente utilizzati negli studi di ricerca biomedica per comprendere meglio la funzione dei geni e il loro ruolo nelle malattie, poiché i topi congeniti con queste mutazioni possono manifestare fenotipi o sintomi simili a quelli osservati in alcune condizioni umane. Questa tecnica fornisce un modello animale prezioso per testare farmaci, sviluppare terapie e studiare i meccanismi molecolari delle malattie.

La glomerulonefrite proliferativa mesangiale è una condizione renale caratterizzata da un'infiammazione dei glomeruli (i filtri del rene) con proliferazione di cellule mesangiali. I glomeruli diventano ingranditi e i loro muri risultano ispessiti a causa dell'aumento della matrice mesangiale e delle cellule. Questo tipo di glomerulonefrite può essere primaria o secondaria a diverse condizioni, come malattie infettive, autoimmuni o tossiche.

I sintomi possono variare da lievi a gravi e possono includere proteinuria (perdita di proteine nelle urine), ematuria (sangue nelle urine), edema (gonfiore) e ipertensione (pressione alta). La diagnosi viene posta mediante biopsia renale con esame istologico che mostra la proliferazione mesangiale. Il trattamento dipende dalla causa sottostante e può includere farmaci antinfiammatori, immunosoppressori o terapie specifiche per le malattie di base. Nei casi più gravi, può essere necessaria una dialisi o un trapianto renale.

Gli acidi sialici sono una classe di carboidrati presenti sulla superficie delle cellule di molti organismi viventi, compreso l'uomo. Essi sono costituiti da molecole di zucchero con una struttura chimica unica che include un gruppo funzionale acido carbossilico e un gruppo funzionale aldeidico.

Gli acidi sialici sono importanti per una varietà di processi biologici, tra cui la regolazione della risposta immunitaria, l'adesione cellulare e la comunicazione intercellulare. Essi sono anche coinvolti nella formazione di glicoproteine e gangliosidi, molecole complesse che svolgono un ruolo importante nel mantenimento della stabilità e della funzione delle membrane cellulari.

Nella medicina, gli acidi sialici possono essere utilizzati come marcatori per la diagnosi di alcune malattie, come ad esempio il cancro al seno e alla prostata. Alterazioni nella concentrazione o nella distribuzione degli acidi sialici sulla superficie delle cellule possono infatti indicare la presenza di una malattia o di un processo patologico in atto.

Inoltre, gli acidi sialici sono anche studiati come potenziali bersagli terapeutici per il trattamento di diverse malattie, tra cui l'Alzheimer, la fibrosi cistica e le malattie infiammatorie intestinali.

In medicina e biologia molecolare, la sequenza aminoacidica si riferisce all'ordine specifico e alla disposizione lineare degli aminoacidi che compongono una proteina o un peptide. Ogni proteina ha una sequenza aminoacidica unica, determinata dal suo particolare gene e dal processo di traduzione durante la sintesi proteica.

L'informazione sulla sequenza aminoacidica è codificata nel DNA del gene come una serie di triplette di nucleotidi (codoni). Ogni tripla nucleotidica specifica codifica per un particolare aminoacido o per un segnale di arresto che indica la fine della traduzione.

La sequenza aminoacidica è fondamentale per determinare la struttura e la funzione di una proteina. Le proprietà chimiche e fisiche degli aminoacidi, come la loro dimensione, carica e idrofobicità, influenzano la forma tridimensionale che la proteina assume e il modo in cui interagisce con altre molecole all'interno della cellula.

La determinazione sperimentale della sequenza aminoacidica di una proteina può essere ottenuta utilizzando tecniche come la spettrometria di massa o la sequenziazione dell'EDTA (endogruppo diazotato terminale). Queste informazioni possono essere utili per studiare le proprietà funzionali e strutturali delle proteine, nonché per identificarne eventuali mutazioni o variazioni che possono essere associate a malattie genetiche.

La glomerulonefrite è un termine medico che descrive un gruppo di condizioni infiammatorie che colpiscono i glomeruli, le strutture microscopiche dei reni responsabili della filtrazione del sangue. Questi disturbi possono causare danni ai glomeruli, portando a una serie di sintomi come proteinuria (perdita di proteine nelle urine), ematuria (sangue nelle urine), edema (gonfiore) e ipertensione (pressione alta).

La glomerulonefrite può essere acuta o cronica, e le sue cause possono variare da infezioni batteriche o virali a malattie autoimmuni o a fattori genetici. Alcune forme di glomerulonefrite possono risolversi spontaneamente, mentre altre possono richiedere trattamenti specifici come farmaci immunosoppressivi, corticosteroidi o terapia sostitutiva renale. La diagnosi si basa solitamente su una combinazione di esami delle urine, analisi del sangue, imaging radiologico e biopsia renale.

Gli anticorpi monoclonali sono una tipologia specifica di anticorpi, proteine prodotte dal sistema immunitario che aiutano a identificare e neutralizzare sostanze estranee (come virus e batteri) nell'organismo. Gli anticorpi monoclonali sono prodotti in laboratorio e sono costituiti da cellule del sangue chiamate plasmacellule, che vengono stimolate a produrre copie identiche di un singolo tipo di anticorpo.

Questi anticorpi sono progettati per riconoscere e legarsi a specifiche proteine o molecole presenti su cellule o virus dannosi, come ad esempio le cellule tumorali o il virus della SARS-CoV-2 responsabile del COVID-19. Una volta che gli anticorpi monoclonali si legano al bersaglio, possono aiutare a neutralizzarlo o a marcarlo per essere distrutto dalle cellule immunitarie dell'organismo.

Gli anticorpi monoclonali sono utilizzati in diversi ambiti della medicina, come ad esempio nel trattamento di alcuni tipi di cancro, malattie autoimmuni e infiammatorie, nonché nelle terapie per le infezioni virali. Tuttavia, è importante sottolineare che l'uso degli anticorpi monoclonali deve essere attentamente monitorato e gestito da personale medico specializzato, poiché possono presentare effetti collaterali e rischi associati al loro impiego.

Nonostante il termine "pecore" possa sembrare inappropriato come richiesta per una definizione medica, potremmo considerare un aspetto particolare della relazione tra esseri umani e pecore nel contesto dell'igiene e della medicina. In questo caso, la parola "pecora" può essere utilizzata in riferimento a qualcuno che segue ciecamente o imita gli altri senza pensare o considerando le conseguenze. Questa condotta è nota come "comportamento da pecore", che non è altro che l'esatto opposto dell'approccio critico e indipendente che dovrebbe essere adottato nel campo medico, sia dai professionisti della sanità che dai pazienti.

Definizione:
Comportamento da pecore (nella medicina): un atteggiamento o una condotta in cui qualcuno segue o imita ciecamente gli altri senza riflettere sulle conseguenze, specialmente quando ci si riferisce a questioni mediche o di salute. Tale comportamento può portare a scelte non informate o a decisioni prese senza un'adeguata considerazione delle proprie esigenze e circostanze personali.

Esempio:
Un paziente che assume farmaci prescritti ad altri, senza consultare il proprio medico o verificarne l'idoneità e la sicurezza per sé, sta mostrando un tipico comportamento da pecore.

Le glicoproteine sono un tipo specifico di proteine che contengono uno o più carboidrati (zuccheri) legati chimicamente ad esse. Questa unione di proteina e carboidrato si chiama glicosilazione. I carboidrati sono attaccati alla proteina in diversi punti, che possono influenzare la struttura tridimensionale e le funzioni della glicoproteina.

Le glicoproteine svolgono un ruolo cruciale in una vasta gamma di processi biologici, tra cui il riconoscimento cellulare, l'adesione cellulare, la segnalazione cellulare, la protezione delle cellule e la loro idratazione, nonché la determinazione del gruppo sanguigno. Sono presenti in molti fluidi corporei, come il sangue e le secrezioni mucose, nonché nelle membrane cellulari di organismi viventi.

Un esempio ben noto di glicoproteina è l'emoglobina, una proteina presente nei globuli rossi che trasporta ossigeno e anidride carbonica nel sangue. Altre glicoproteine importanti comprendono le mucine, che lubrificano e proteggono le superfici interne dei tessuti, e i recettori di membrana, che mediano la risposta cellulare a vari segnali chimici esterni.

Le proteine del sangue sono un tipo di proteina presente nel plasma sanguigno, che svolge diverse funzioni importanti per il corretto funzionamento dell'organismo. Esistono diversi tipi di proteine del sangue, tra cui:

1. Albumina: è la proteina più abbondante nel plasma sanguigno e svolge un ruolo importante nel mantenere la pressione oncotica, cioè la pressione osmotica generata dalle proteine plasmatiche, che aiuta a trattenere i fluidi nei vasi sanguigni e prevenire l'edema.
2. Globuline: sono un gruppo eterogeneo di proteine che comprendono immunoglobuline (anticorpi), enzimi, proteine di trasporto e fattori della coagulazione. Le immunoglobuline svolgono un ruolo cruciale nel sistema immunitario, mentre le proteine di trasporto aiutano a trasportare molecole come ormoni, vitamine e farmaci in tutto l'organismo. I fattori della coagulazione sono essenziali per la normale coagulazione del sangue.
3. Fibrinogeno: è una proteina plasmatica che svolge un ruolo cruciale nella coagulazione del sangue. Quando si verifica un'emorragia, il fibrinogeno viene convertito in fibrina, che forma un coagulo di sangue per fermare l'emorragia.

Un esame del sangue può essere utilizzato per misurare i livelli delle proteine del sangue e valutare la loro funzionalità. Livelli anormali di proteine del sangue possono indicare la presenza di diverse condizioni mediche, come malattie renali, malattie epatiche, malnutrizione, infezioni o disturbi del sistema immunitario.

La relazione dose-risposta del sistema immunitario è un concetto utilizzato per descrivere la relazione quantitativa tra la dimensione della dose di un agente immunologico (antigene, vaccino o farmaco) e la risposta immunitaria che ne deriva. Questa relazione può essere modulata da diversi fattori, come l'età, il sesso, la presenza di malattie concomitanti o di altri fattori genetici o ambientali.

In generale, una dose più elevata di un antigene o di un vaccino può indurre una risposta immunitaria più robusta e duratura, ma ci sono anche limiti oltre i quali un'ulteriore aumento della dose non comporta un beneficio aggiuntivo o persino può portare a una diminuzione della risposta immunitaria.

La relazione dose-risposta del sistema immunitario è importante per la progettazione e lo sviluppo di farmaci immunologici, vaccini e terapie immunitarie, poiché consente di identificare la dose ottimale che induce una risposta immunitaria adeguata con il minor rischio di effetti avversi.

Inoltre, la comprensione della relazione dose-risposta del sistema immunitario può anche essere utile per comprendere i meccanismi di tolleranza immunologica e per sviluppare strategie per superarla in situazioni come il trapianto di organi o nel caso di malattie autoimmuni.

La proteina inibitrice della frazione C1 del complemento, nota anche come proteina regolatrice del complemento H (proteina H di Hind), è una proteina plasmatica importante che regola il sistema del complemento, prevenendo l'attivazione indesiderata e inappropriata del complesso attacco di membrana (MAC). Questa proteina inibisce specificamente la via classica del sistema del complemento, legandosi e neutralizzando la subunità C1r della chinasi C1, impedendole di attivare le altre componenti della cascata del complemento. La carenza congenita di questa proteina può portare a un'attivazione incontrollata del sistema del complemento e allo sviluppo di una malattia autoimmune chiamata angioedema ereditario, caratterizzata da gonfiore ricorrente dei tessuti molli.

L'immunità naturale, nota anche come immunità innata o aspecifica, si riferisce alla resistenza intrinseca del corpo a combattere contro le infezioni e le malattie causate da agenti patogeni esterni, come batteri, virus, funghi e parassiti. Questa forma di immunità è presente dalla nascita e fornisce una protezione immediata contro le infezioni, prima che il sistema immunitario adattivo abbia la possibilità di sviluppare una risposta specifica.

L'immunità naturale comprende diversi meccanismi di difesa, come:

1. Barriere fisiche: La pelle e le mucose costituiscono una barriera fisica che previene l'ingresso degli agenti patogeni nell'organismo. Le secrezioni delle mucose, come saliva, muco nasale e succhi gastrici, contengono enzimi che possono distruggere o inattivare alcuni microrganismi.
2. Sistema del complemento: Un insieme di proteine plasmatiche che lavorano insieme per eliminare i patogeni attraverso la lisi cellulare, l'opsonizzazione (rivestimento dei patogeni con proteine per facilitarne la fagocitosi) e la chemotassi (attrazione di globuli bianchi verso il sito di infezione).
3. Fagociti: Globuli bianchi specializzati nella fagocitosi, ossia nel processo di inglobare e distruggere i microrganismi invasori. I fagociti includono neutrofili, monociti e macrofagi.
4. Sistema infiammatorio: Una risposta complessa che si verifica in presenza di un'infezione o di un danno tissutale, caratterizzata dall'aumento del flusso sanguigno, dalla fuoriuscita di fluidi e proteine dal letto vascolare e dall'attrazione di cellule immunitarie verso il sito dell'infezione.
5. Sistema linfatico: Un sistema di vasi e organi che trasporta la linfa, un fluido ricco di globuli bianchi, attraverso il corpo. I linfonodi sono importanti organi del sistema linfatico che filtrano la linfa e ospitano cellule immunitarie specializzate nella difesa contro le infezioni.
6. Interferoni: Proteine prodotte dalle cellule infettate che aiutano a prevenire la diffusione dell'infezione ad altre cellule. Gli interferoni possono anche stimolare la risposta immunitaria e promuovere la produzione di anticorpi.
7. Citokine: Proteine segnale prodotte dalle cellule del sistema immunitario che aiutano a coordinare la risposta immunitaria, regolando l'attivazione, la proliferazione e la differenziazione delle cellule immunitarie.

Il sistema immunitario umano è un complesso network di organi, tessuti, cellule e molecole che lavorano insieme per proteggere il corpo dalle infezioni e dai tumori. Il sistema immunitario può essere diviso in due parti principali: il sistema immunitario innato e il sistema immunitario adattivo.

Il sistema immunitario innato è la prima linea di difesa del corpo contro le infezioni. È un sistema non specifico che risponde rapidamente a qualsiasi tipo di minaccia, come batteri, virus, funghi e parassiti. Il sistema immunitario innato include barriere fisiche come la pelle e le mucose, cellule fagocitarie come i neutrofili e i macrofagi, e molecole che aiutano a neutralizzare o distruggere i patogeni.

Il sistema immunitario adattivo è una risposta specifica alle infezioni e ai tumori. È un sistema più lento di quello innato, ma ha la capacità di "imparare" dalle precedenti esposizioni a patogeni o sostanze estranee, permettendo al corpo di sviluppare una risposta immunitaria più forte e specifica in futuro. Il sistema immunitario adattivo include cellule come i linfociti T e B, che possono riconoscere e distruggere le cellule infette o cancerose, e molecole come gli anticorpi, che possono neutralizzare i patogeni.

Il sistema immunitario è un sistema complesso e delicato che deve essere mantenuto in equilibrio per funzionare correttamente. Un'eccessiva risposta immunitaria può causare infiammazione cronica, malattie autoimmuni e allergie, mentre una risposta immunitaria insufficiente può lasciare il corpo vulnerabile alle infezioni e ai tumori. Per mantenere questo equilibrio, il sistema immunitario è regolato da meccanismi di feedback negativi che impediscono una risposta immunitaria eccessiva o insufficiente.

In sintesi, il sistema immunitario è un sistema complesso e vitale che protegge il corpo dalle infezioni e dai tumori. È composto da cellule e molecole che possono riconoscere e distruggere i patogeni o le cellule infette o cancerose, ed è regolato da meccanismi di feedback negativi per mantenere l'equilibrio. Una risposta immunitaria equilibrata è essenziale per la salute e il benessere, mentre un'eccessiva o insufficiente risposta immunitaria può causare malattie e disturbi.

"Cryptococcus" è un genere di funghi encapsulati opportunisti che possono causare infezioni principalmente nei polmoni e nel sistema nervoso centrale (SNC), noto come cryptococcosi. L'infezione più comune è causata dalla specie Cryptococcus neoformans, mentre un'altra specie patogena è Cryptococcus gattii. Questi funghi sono comunemente presenti nell'ambiente, principalmente nel suolo e nelle feci di uccelli come piccioni.

Le persone con sistema immunitario indebolito, come quelle affette da HIV/AIDS, cancro o che ricevono trapianti di organi, sono a maggior rischio di sviluppare cryptococcosi. I sintomi possono variare notevolmente, a seconda della localizzazione dell'infezione. Nel caso di infezioni polmonari, i pazienti possono presentare tosse, respiro affannoso, febbre e dolore al petto. Quando l'infezione si diffonde al sistema nervoso centrale, può causare meningite, mal di testa, rigidità del collo, confusione, convulsioni e, in casi gravi, coma o morte.

La diagnosi di cryptococcosi si basa su diversi metodi, tra cui l'esame microscopico, la cultura fungina e il test dell'antigene capsulare cryptococcale (CrAg) nel sangue o nel liquido cerebrospinale. Il trattamento dipende dalla gravità della malattia e dallo stato immunitario del paziente. Le opzioni di trattamento includono farmaci antifungini come l'amfotericina B, la fluconazolo o l'itraconazolo, spesso somministrati per via endovenosa o orale. In alcuni casi, può essere necessario un intervento chirurgico per drenare il liquido cerebrospinale accumulato.

Le sostanze venenose di origine animale sono tossine naturalmente prodotte da animali che possono causare danni significativi o persino la morte in esseri umani o altri animali quando vengono ingeriti, inalati o entrano in contatto con la pelle. Queste sostanze venenose possono essere presenti in varie parti del corpo dell'animale, come nel veleno dei serpenti, nelle spine delle creature marine o nelle ghiandole salivari di alcuni insetti.

Le sostanze venenose di origine animale possono avere una vasta gamma di effetti tossici sull'organismo, tra cui dolore, prurito, infiammazione, paralisi, difficoltà respiratorie, convulsioni, insufficienza d'organo e morte. Alcuni esempi comuni di sostanze venenose di origine animale includono il veleno dei serpenti a sonagli, la tetrodotossina presente in alcuni pesci palla, il botulino prodotto dal batterio Clostridium botulinum e il venom delle meduse.

L'esposizione a queste sostanze può verificarsi attraverso diversi meccanismi, come il morso o il puntura dell'animale, l'ingestione di cibo contaminato o l'inalazione di particelle tossiche presenti nell'aria. Il trattamento per l'esposizione a sostanze venenose di origine animale dipende dalla natura della tossina e può includere la somministrazione di antidoti specifici, il supporto respiratorio, la terapia fluida e altri interventi medici.

La tecnica di immunofluorescenza (IF) è un metodo di laboratorio utilizzato in patologia e medicina di laboratorio per studiare la distribuzione e l'localizzazione dei vari antigeni all'interno dei tessuti, cellule o altri campioni biologici. Questa tecnica si basa sull'uso di anticorpi marcati fluorescentemente che si legano specificamente a determinati antigeni target all'interno del campione.

Il processo inizia con il pretrattamento del campione per esporre gli antigeni e quindi l'applicazione di anticorpi primari marcati fluorescentemente che si legano agli antigeni target. Dopo la rimozione degli anticorpi non legati, vengono aggiunti anticorpi secondari marcati fluorescentemente che si legano agli anticorpi primari, aumentando il segnale di fluorescenza e facilitandone la visualizzazione.

Il campione viene quindi esaminato utilizzando un microscopio a fluorescenza, che utilizza luce eccitante per far brillare i marcatori fluorescenti e consentire l'osservazione dei pattern di distribuzione degli antigeni all'interno del campione.

La tecnica di immunofluorescenza è ampiamente utilizzata in ricerca, patologia e diagnosi clinica per una varietà di applicazioni, tra cui la localizzazione di proteine specifiche nelle cellule, lo studio dell'espressione genica e la diagnosi di malattie autoimmuni e infettive.

Gli antigeni batterici sono sostanze presenti sulla superficie dei batteri che possono essere riconosciute dal sistema immunitario come estranee e provocare una risposta immunitaria. Questi antigeni possono essere proteine, carboidrati o altri componenti della parete cellulare batterica.

Gli antigeni batterici sono importanti per la diagnosi delle infezioni batteriche, poiché i test sierologici che rilevano la presenza di anticorpi specifici contro questi antigeni possono essere utilizzati per identificare il tipo di batterio che sta causando l'infezione. Inoltre, alcuni vaccini sono realizzati con antigeni batterici purificati, come ad esempio il vaccino contro la febbre tifoide, che contiene antigeni della parete cellulare del batterio Salmonella typhi.

Gli antigeni batterici possono anche essere utilizzati per classificare i batteri in diversi gruppi o specie, sulla base delle differenze nelle loro caratteristiche antigeniche. Ad esempio, il sistema di classificazione di Koch utilizza l'analisi degli antigeni batterici per classificare i micobatteri della tubercolosi in diversi complessi.

I lipopolisaccaridi (LPS) sono grandi molecole costituite da un nucleo di carboidrati complessi e un gruppo di lipidi, note anche come endotossine. Si trovano nella membrana esterna delle cellule gram-negative batteriche. Il lipide a catena lunga legato al polisaccaride è noto come lipide A, che è il principale determinante dell'attività tossica dei LPS.

L'esposizione ai lipopolisaccaridi può causare una risposta infiammatoria sistemica, compresa la febbre, l'ipotensione e la coagulazione intravascolare disseminata (CID). Nei casi gravi, può portare al collasso cardiovascolare e alla morte. I lipopolisaccaridi svolgono anche un ruolo importante nell'innescare la risposta immunitaria dell'ospite contro l'infezione batterica.

In medicina, i livelli di LPS nel sangue possono essere utilizzati come marcatori di sepsi e altri stati infiammatori sistemici. La tossicità dei lipopolisaccaridi può essere trattata con farmaci che inibiscono la loro attività, come gli antagonisti del recettore toll-like 4 (TLR4).

La medicina definisce il sangue come un tessuto fluido connettivo composto da cellule e plasma. Il plasma è la parte liquida, che contiene acqua, sali, sostanze nutritive, ormoni, enzimi, anticorpi e altri fattori proteici. Le cellule nel sangue includono globuli rossi (eritrociti), globuli bianchi (leucociti) e piastrine (trombociti). I globuli rossi sono responsabili del trasporto di ossigeno e anidride carbonica, mentre i globuli bianchi svolgono un ruolo cruciale nel sistema immunitario, combattendo le infezioni. Le piastrine sono importanti per la coagulazione del sangue e la prevenzione delle emorragie. Il sangue svolge funzioni vitali come il trasporto di ossigeno, nutrienti, ormoni e altri materiali essenziali in tutto il corpo, nonché l'eliminazione dei rifiuti e la protezione contro le infezioni.

La specificità degli anticorpi si riferisce alla capacità di un anticorpo di legarsi selettivamente e con alta affinità a un determinato epitopo o sito di legame su un antigene. Gli anticorpi sono prodotti dal sistema immunitario in risposta alla presenza di antigeni estranei, come batteri o virus. Ciascun anticorpo contiene regioni variabili che riconoscono e si legano a specifiche sequenze aminoacidiche o strutture tridimensionali sull'antigene.

La specificità degli anticorpi è fondamentale per il funzionamento del sistema immunitario, poiché consente di distinguere tra molecole self (proprie) e non-self (estranee). Un anticorpo altamente specifico sarà in grado di legare solo l'antigene a cui è diretto, mentre anticorpi meno specifici possono mostrare cross-reattività con diversi antigeni.

La specificità degli anticorpi può essere valutata attraverso vari metodi sperimentali, come l'immunoprecipitazione, l'ELISA (Enzyme-Linked Immunosorbent Assay) o il Western blotting. Questi test consentono di misurare la capacità di un anticorpo di legare selettivamente un antigene in mezzo a una miscela di altri antigeni e possono essere utilizzati per identificare e caratterizzare nuovi antigeni o per sviluppare test diagnostici per malattie infettive o autoimmuni.

Il magnesio è un minerale essenziale per il corretto funzionamento dell'organismo umano. Viene classificato come elettrolita ed è importante per molte funzioni biologiche, tra cui la sintesi di proteine e DNA, la produzione di energia, la contrazione muscolare, la trasmissione nervosa e la regolazione del ritmo cardiaco.

Il magnesio si trova naturalmente in molti alimenti come verdure a foglia verde, noci, semi, fagioli secchi, cereali integrali e frutta secca. Inoltre, il magnesio è disponibile anche sotto forma di integratori alimentari o di farmaci da prescrizione per trattare o prevenire carenze di questo minerale.

La carenza di magnesio può causare sintomi come crampi muscolari, debolezza, spasmi, irregolarità del battito cardiaco, pressione alta e alterazioni del sonno. Al contrario, un'eccessiva assunzione di magnesio può portare a effetti collaterali come nausea, vomito, diarrea, bassa pressione sanguigna, debolezza, sonnolenza e difficoltà respiratorie.

In campo medico, il magnesio viene utilizzato per trattare o prevenire diverse condizioni come l'ipertensione arteriosa, la malattia coronarica, il diabete di tipo 2, le convulsioni e le sindromi da deficit di attenzione/iperattività (ADHD). Inoltre, il magnesio può essere utilizzato anche come trattamento di supporto per alcune patologie acute come l'intossicazione da farmaci o la sindrome delle apnee notturne.

ELISA, che sta per Enzyme-Linked Immunosorbent Assay, è un test immunologico utilizzato in laboratorio per rilevare e misurare la presenza di specifiche proteine o anticorpi in un campione di sangue, siero o altre fluidi corporei. Il test funziona legando l'antigene o l'anticorpo d'interesse a una sostanza solidà come un piastre di microtitolazione. Quindi, viene aggiunto un enzima connesso a un anticorpo specifico che si legherà all'antigene o all'anticorpo di interesse. Infine, viene aggiunto un substrato enzimatico che reagirà con l'enzima legato, producendo un segnale visibile come un cambiamento di colore o fluorescenza, che può essere quantificato per determinare la concentrazione dell'antigene o dell'anticorpo presente nel campione.

L'ELISA è comunemente utilizzata in diagnosi mediche, ricerca scientifica e controllo della qualità alimentare e farmaceutica. Il test può rilevare la presenza di antigeni come virus, batteri o tossine, nonché la presenza di anticorpi specifici per una malattia o infezione particolare.

Escherichia coli (abbreviato come E. coli) è un batterio gram-negativo, non sporigeno, facoltativamente anaerobico, appartenente al genere Enterobacteriaceae. È comunemente presente nel tratto gastrointestinale inferiore dei mammiferi ed è parte integrante della normale flora intestinale umana. Tuttavia, alcuni ceppi di E. coli possono causare una varietà di malattie infettive che vanno da infezioni urinarie lievi a gravi condizioni come la meningite, sebbene ciò sia relativamente raro.

Alcuni ceppi di E. coli sono patogeni e producono tossine o altri fattori virulenti che possono causare diarrea acquosa, diarrea sanguinolenta (nota come colera emorragica), infezioni del tratto urinario, polmonite, meningite e altre malattie. L'esposizione a questi ceppi patogeni può verificarsi attraverso il consumo di cibi o bevande contaminati, il contatto con animali infetti o persone infette, o tramite l'acqua contaminata.

E. coli è anche ampiamente utilizzato in laboratorio come organismo modello per la ricerca biologica e medica a causa della sua facilità di crescita e manipolazione genetica.

In medicina, i sieri immunologici sono soluzioni liquide standardizzate che contengono anticorpi polyclonali specifici per un antigene mirato. Questi sieri vengono comunemente utilizzati in diversi test diagnostici di laboratorio per rilevare la presenza o l'assenza di antigeni mirati in campioni biologici, come sangue, urina o tessuti.

I sieri immunologici possono essere derivati da siero di animali immunizzati con l'antigene target o da plasma umano donato da individui precedentemente infettati o vaccinati contro l'agente patogeno. Gli anticorpi presenti nei sieri immunologici possono essere di diverse classi, come IgG, IgM e IgA, a seconda dell'applicazione specifica del siero.

I sieri immunologici sono utilizzati in una varietà di test diagnostici, tra cui ELISA (Enzyme-Linked Immunosorbent Assay), Western blot, immunofluorescenza indiretta e immunoassorbimento enzimatico radioattivo (RIA). Questi test sono comunemente utilizzati per la diagnosi di malattie infettive, la rilevazione di marcatori tumorali, la valutazione della risposta immune a vaccinazioni o infezioni e la ricerca biomedica.

E' importante notare che l'uso dei sieri immunologici richiede una standardizzazione rigorosa per garantire la riproducibilità e l'affidabilità dei risultati dei test. Pertanto, i produttori di sieri immunologici devono seguire procedure rigorose di controllo qualità per garantire la purezza, la concentrazione e la specificità degli anticorpi presenti nei loro prodotti.

"Cryptococcus neoformans" è un fungo encapsulato opportunista che può causare infezioni micotiche, noto come cryptococcosi. Questo fungo si trova comunemente nell'ambiente, principalmente nel suolo e nelle feci di piccioni. Di solito, le persone immunocompetenti raramente sviluppano malattie dopo l'esposizione a C. neoformans, ma quelle con un sistema immunitario indebolito, come i pazienti affetti da AIDS o sottoposti a trapianto di organi solidi, sono a rischio di infezioni invasive e disseminate.

L'infezione avviene più comunemente attraverso l'inalazione delle spore del fungo, che possono quindi causare polmonite o disseminarsi ematogenamente ad altri organi, come il sistema nervoso centrale, dove possono provocare meningite e altre complicanze neurologiche. I sintomi della cryptococcosi possono includere tosse, febbre, brividi, respiro affannoso, mal di testa, confusione, convulsioni e alterazioni visive.

La diagnosi di cryptococcosi si basa su diversi metodi, tra cui l'esame microscopico, la coltura fungina e il test dell'antigene capsulare cryptococcale (CrAg) nel sangue o nel liquido cerebrospinale. Il trattamento dipende dalla gravità della malattia e dallo stato immunitario del paziente, ma può includere farmaci antifungini come l'amfotericina B e la flucitosina, eventualmente associati a itraconazolo o fluconazolo per il mantenimento.

Bacteroides è un genere di batteri Gram-negativi, anaerobi obbligati, che sono normalmente presenti nel tratto gastrointestinale superiore e inferiore dei mammiferi, inclusi gli esseri umani. Sono tra i batteri più abbondanti nel microbiota intestinale umano, dove svolgono un ruolo importante nella digestione della materia organica complessa e nella prevenzione della colonizzazione da parte di patogeni esterni.

Tuttavia, alcune specie di Bacteroides possono causare infezioni opportunistiche, soprattutto quando entrano nel flusso sanguigno o in altri tessuti sterili del corpo. Queste infezioni possono verificarsi dopo un intervento chirurgico, traumi o malattie che indeboliscono il sistema immunitario. Le specie di Bacteroides più comunemente associate alle infezioni sono B. fragilis, B. thetaiotaomicron e B. vulgatus.

I batteri del genere Bacteroides possono essere resistenti a molti antibiotici comunemente usati, il che può complicare il trattamento delle infezioni da questi batteri. Pertanto, è importante consultare un operatore sanitario qualificato se si sospetta un'infezione da Bacteroides.

L'immunodiffusione è una tecnica di laboratorio utilizzata in patologia e immunologia per identificare e quantificare sostanze antigeniche o anticorpali in un campione, sfruttando la diffusione passiva dei reagenti attraverso un gel semi-solido, come l'agaroso. Questo processo consente la formazione di bande visibili dove si verifica la precipitazione dell'antigene e dell'anticorpo, che possono essere quindi analizzate per caratterizzare le proprietà delle sostanze in esame.

Esistono diversi tipi di immunodiffusione, tra cui:

1. Immunodiffusione semplice (OD): una tecnica in cui un antigene e un anticorpo vengono posti in due compartimenti separati di un supporto gellificato. I reagenti diffondono l'uno verso l'altro, formando una linea di precipitazione dove si verifica la reazione antigene-anticorpo.

2. Immunodiffusione doppia (DO): in questo metodo, entrambi i reagenti vengono incorporati nello stesso gel, con diversi pozzi contenenti il campione e il siero di controllo o standardizzato. La diffusione avviene radialmente dal centro dei pozzi verso l'esterno, formando bande di precipitazione che possono essere confrontate per identificare e quantificare l'antigene in esame.

3. Immunoeletroforesi (IEF): una combinazione di elettroforesi e immunodiffusione, in cui il campione viene sottoposto a separazione elettroforetica prima della diffusione dei reagenti. Ciò consente la caratterizzazione delle proteine in base alle loro proprietà chimico-fisiche, come la carica e il peso molecolare.

L'immunodiffusione è una metodologia utile per l'identificazione e la quantificazione di antigeni o anticorpi specifici, nonché per lo studio delle interazioni antigene-anticorpo. Tuttavia, con l'avvento di tecniche più sensibili e veloci come ELISA e PCR, l'uso dell'immunodiffusione è progressivamente diminuito nel corso degli anni.

In medicina e fisiologia, la cinetica si riferisce allo studio dei movimenti e dei processi che cambiano nel tempo, specialmente in relazione al funzionamento del corpo e dei sistemi corporei. Nella farmacologia, la cinetica delle droghe è lo studio di come il farmaco viene assorbito, distribuito, metabolizzato e eliminato dal corpo.

In particolare, la cinetica enzimatica si riferisce alla velocità e alla efficienza con cui un enzima catalizza una reazione chimica. Questa può essere descritta utilizzando i parametri cinetici come la costante di Michaelis-Menten (Km) e la velocità massima (Vmax).

La cinetica può anche riferirsi al movimento involontario o volontario del corpo, come nel caso della cinetica articolare, che descrive il movimento delle articolazioni.

In sintesi, la cinetica è lo studio dei cambiamenti e dei processi che avvengono nel tempo all'interno del corpo umano o in relazione ad esso.

Il mannosio è un monosaccaride (zucchero semplice) appartenente al gruppo delle carboidrati. Esso possiede una formula chimica di C6H12O6 e viene classificato come una forma di zucchero a sei atomi di carbonio (esose).

Il mannosio è presente in molti tipi di glicoconjugati, che sono molecole composte da carboidrati legati ad altre molecole come proteine o lipidi. In particolare, il mannosio è un componente importante delle glicoproteine, che sono proteine che contengono uno o più zuccheri legati ad esse.

Il mannosio viene metabolizzato nel corpo umano e svolge un ruolo importante nella produzione di energia. Esso può anche avere proprietà immunomodulanti, il che significa che può aiutare a regolare la risposta del sistema immunitario dell'organismo.

In campo medico, il mannosio è talvolta utilizzato come integratore alimentare o come farmaco per trattare alcune condizioni di salute. Ad esempio, può essere usato per prevenire e trattare le infezioni del tratto urinario, poiché può aiutare a prevenire l'adesione dei batteri alle pareti delle vie urinarie. Tuttavia, è importante notare che l'uso di integratori o farmaci contenenti mannosio dovrebbe essere sempre discusso con un operatore sanitario qualificato prima di iniziarne l'assunzione.

Gli "siti leganti degli anticorpi" si riferiscono alle regioni specifiche sulla superficie di un anticorpo che sono responsabili del riconoscimento e del legame con un antigene corrispondente. Questi siti sono generalmente costituiti da sequenze amminoacidiche variabili (Fv) situate nella porzione Fab dell'anticorpo, che conferiscono all'anticorpo la sua specificità per un particolare antigene.

Gli anticorpi sono proteine del sistema immunitario prodotte dalle plasmacellule B in risposta a un antigene estraneo. Ogni anticorpo è composto da due catene pesanti e due catene leggere, legate insieme da ponti disolfuro e interazioni non covalenti. Le regioni variabili di queste catene formano la regione Fv, che contiene i siti leganti dell'anticorpo.

I siti leganti degli anticorpi sono estremamente specifici per il loro antigene corrispondente e possono distinguere differenze minime nella struttura molecolare tra diversi antigeni. Questa specificità è alla base della capacità del sistema immunitario di identificare e neutralizzare agenti patogeni estranei, come batteri e virus.

In sintesi, i siti leganti degli anticorpi sono le regioni variabili sulla superficie degli anticorpi che riconoscono e si legano specificamente agli antigeni corrispondenti, giocando un ruolo cruciale nella risposta immunitaria dell'organismo.

Il recettore dell'anafilatossina C5a, noto anche come C5aR, è un tipo di recettore dei leucociti che si lega specificamente alla proteina C5a, un componente attivo del sistema complemento. La proteina C5a svolge un ruolo importante nella risposta infiammatoria acuta e nella regolazione dell'immunità innata.

Il recettore C5aR è una proteina transmembrana espressa principalmente su neutrofili, monociti/macrofagi e cellule dendritiche. Una volta che la proteina C5a si lega al suo recettore, attiva una serie di segnalazioni intracellulari che portano all'attivazione dei leucociti e alla risposta infiammatoria.

L'attivazione del recettore C5aR è stata associata a una varietà di processi patologici, tra cui l'infiammazione cronica, la sepsi e alcune malattie autoimmuni. Pertanto, il blocco o l'inibizione del recettore C5aR è considerato un potenziale obiettivo terapeutico per una serie di condizioni infiammatorie e immunitarie.

Il test di complementazione genetica è una tecnica di laboratorio utilizzata per identificare il locus specifico di un gene responsabile di una determinata malattia o fenotipo. Viene eseguito incrociando due individui geneticamente diversi che presentano entrambe le mutazioni in un singolo gene, ma in differenti posizioni (chiamate alleli).

La risonanza di superficie dei plasmageni (RSP) è una tecnica di diagnostica per immagini non invasiva che utilizza un campo magnetico e impulsi di radiofrequenza per produrre immagini dettagliate delle cellule sanguigne (plasmageni) vicino alla superficie del corpo. Questa tecnica è spesso utilizzata per valutare la funzionalità cerebrale, la circolazione sanguigna e l'ossigenazione dei tessuti in aree specifiche del corpo come il cervello, il cuore o i muscoli.

Nella RSP, un'antenna emette un campo magnetico a bassa frequenza che induce le molecole di idrogeno presenti nelle cellule sanguigne a produrre un segnale di risonanza. Questo segnale viene quindi rilevato e analizzato per creare immagini ad alta risoluzione delle aree interessate del corpo.

La RSP è considerata una tecnica sicura e indolore, che non utilizza radiazioni come la tomografia computerizzata (TC) o il contrasto come la risonanza magnetica (RM). Tuttavia, può essere meno sensibile di altre tecniche di imaging in alcuni casi e può richiedere una maggiore esperienza da parte dell'operatore per ottenere immagini di alta qualità.

La specificità delle specie, nota anche come "specifità della specie ospite", è un termine utilizzato in microbiologia e virologia per descrivere il fenomeno in cui un microrganismo (come batteri o virus) infetta solo una o poche specie di organismi ospiti. Ciò significa che quel particolare patogeno non è in grado di replicarsi o causare malattie in altre specie diverse da quelle a cui è specifico.

Ad esempio, il virus dell'influenza aviaria (H5N1) ha una specificità delle specie molto elevata, poiché infetta principalmente uccelli e non si diffonde facilmente tra gli esseri umani. Tuttavia, in rare occasioni, può verificarsi un salto di specie, consentendo al virus di infettare e causare malattie negli esseri umani.

La specificità delle specie è determinata da una combinazione di fattori, tra cui le interazioni tra i recettori del patogeno e quelli dell'ospite, la capacità del sistema immunitario dell'ospite di rilevare e neutralizzare il patogeno, e altri aspetti della biologia molecolare del microrganismo e dell'ospite.

Comprendere la specificità delle specie è importante per prevedere e prevenire la diffusione di malattie infettive, nonché per lo sviluppo di strategie efficaci di controllo e trattamento delle infezioni.

I precursori enzimatici, noti anche come zimi o proenzimi, sono forme inattive di enzimi che devono essere attivate per svolgere la loro funzione biologica. Questi composti inerti vengono convertiti nella loro forma attiva attraverso processi di maturazione o attivazione che possono includere modifiche chimiche, come la rimozione di gruppi proteici o peptidici in eccesso, o la formazione di legami covalenti crociati. Questa caratteristica è particolarmente importante perché consente di mantenere l'attività enzimatica sotto controllo, evitando reazioni indesiderate all'interno della cellula. Un esempio ben noto di precursore enzimatico è il tripsinogeno, che viene convertito nella sua forma attiva, la tripsina, durante la digestione proteica nell'intestino tenue.

L'elettroforesi su gel di poliacrilamide (PAGE, Polyacrylamide Gel Electrophoresis) è una tecnica di laboratorio utilizzata in biologia molecolare e genetica per separare, identificare e analizzare macromolecole, come proteine o acidi nucleici (DNA ed RNA), sulla base delle loro dimensioni e cariche.

Nel caso specifico dell'elettroforesi su gel di poliacrilamide, il gel è costituito da una matrice tridimensionale di polimeri di acrilamide e bis-acrilamide, che formano una rete porosa e stabile. La dimensione dei pori all'interno del gel può essere modulata variando la concentrazione della soluzione di acrilamide, permettendo così di separare molecole con differenti dimensioni e pesi molecolari.

Durante l'esecuzione dell'elettroforesi, le macromolecole da analizzare vengono caricate all'interno di un pozzo scavato nel gel e sottoposte a un campo elettrico costante. Le molecole con carica negativa migreranno verso l'anodo (polo positivo), mentre quelle con carica positiva si sposteranno verso il catodo (polo negativo). A causa dell'interazione tra le macromolecole e la matrice del gel, le molecole più grandi avranno una mobilità ridotta e verranno trattenute all'interno dei pori del gel, mentre quelle più piccole riusciranno a muoversi più velocemente attraverso i pori e si separeranno dalle altre in base alle loro dimensioni.

Una volta terminata l'elettroforesi, il gel può essere sottoposto a diversi metodi di visualizzazione e rivelazione delle bande, come ad esempio la colorazione con coloranti specifici per proteine o acidi nucleici, la fluorescenza o la radioattività. L'analisi delle bande permetterà quindi di ottenere informazioni sulla composizione, le dimensioni e l'identità delle macromolecole presenti all'interno del campione analizzato.

L'elettroforesi su gel è una tecnica fondamentale in molti ambiti della biologia molecolare, come ad esempio la proteomica, la genomica e l'analisi delle interazioni proteina-proteina o proteina-DNA. Grazie alla sua versatilità, precisione e sensibilità, questa tecnica è ampiamente utilizzata per lo studio di una vasta gamma di sistemi biologici e per la caratterizzazione di molecole d'interesse in diversi campi della ricerca scientifica.

I Modelli Animali di Malattia sono organismi non umani, spesso topi o roditori, ma anche altri mammiferi, pesci, insetti e altri animali, che sono stati geneticamente modificati o esposti a fattori ambientali per sviluppare una condizione o una malattia che assomiglia clinicamente o fisiologicamente a una malattia umana. Questi modelli vengono utilizzati in ricerca biomedica per studiare i meccanismi della malattia, testare nuovi trattamenti e sviluppare strategie terapeutiche. I ricercatori possono anche usare questi modelli per testare l'innocuità e l'efficacia dei farmaci prima di condurre studi clinici sull'uomo. Tuttavia, è importante notare che i modelli animali non sono sempre perfetti rappresentanti delle malattie umane e devono essere utilizzati con cautela nella ricerca biomedica.

Le proteine ricombinanti sono proteine prodotte artificialmente mediante tecniche di ingegneria genetica. Queste proteine vengono create combinando il DNA di due organismi diversi in un unico organismo o cellula ospite, che poi produce la proteina desiderata.

Il processo di produzione di proteine ricombinanti inizia con l'identificazione di un gene che codifica per una specifica proteina desiderata. Il gene viene quindi isolato e inserito nel DNA di un organismo ospite, come batteri o cellule di lievito, utilizzando tecniche di biologia molecolare. L'organismo ospite viene quindi fatto crescere in laboratorio, dove produce la proteina desiderata durante il suo normale processo di sintesi proteica.

Le proteine ricombinanti hanno una vasta gamma di applicazioni nella ricerca scientifica, nella medicina e nell'industria. Ad esempio, possono essere utilizzate per produrre farmaci come l'insulina e il fattore di crescita umano, per creare vaccini contro malattie infettive come l'epatite B e l'influenza, e per studiare la funzione delle proteine in cellule e organismi viventi.

Tuttavia, la produzione di proteine ricombinanti presenta anche alcune sfide e rischi, come la possibilità di contaminazione con patogeni o sostanze indesiderate, nonché questioni etiche relative all'uso di organismi geneticamente modificati. Pertanto, è importante che la produzione e l'utilizzo di proteine ricombinanti siano regolamentati e controllati in modo appropriato per garantire la sicurezza e l'efficacia dei prodotti finali.

L'epitelio pigmentato, noto anche come epitelio melanico o epidermide, è un tipo di epitelio che contiene cellule produttrici di melanina chiamate melanociti. La melanina è il pigmento responsabile del colore della pelle, dei capelli e degli occhi. Questo tipo di epitelio forma la superficie esterna della pelle e fornisce una barriera protettiva contro i danni fisici, le infezioni e l'esposizione ai raggi UV. L'epitelio pigmentato ha anche la capacità di rigenerarsi e guarire rapidamente dalle ferite.

Le reazioni antigene-anticorpo, anche note come reazioni immunologiche specifiche, si riferiscono a una serie di meccanismi di difesa del sistema immunitario che coinvolgono la risposta degli anticorpi ai corrispondenti antigeni. Gli antigeni sono sostanze estranee al corpo, come batteri, virus, tossine o proteine, che possono indurre una risposta immunitaria quando vengono rilevati per la prima volta. Gli anticorpi, d'altra parte, sono proteine prodotte dalle cellule del sistema immunitario chiamate linfociti B, in grado di riconoscere e legarsi specificamente agli antigeni.

Quando un antigene entra nel corpo, stimola la produzione di anticorpi specifici per quel particolare antigene. Questi anticorpi si legano all'antigene formando un complesso antigene-anticorpo. Questo processo può attivare una serie di risposte immunitarie, tra cui la fagocitosi (fagociti come i neutrofili o i macrofagi possono legarsi e distruggere il complesso), la citolisi (cellule effettrici come i linfociti T citotossici possono uccidere le cellule che presentano l'antigene) o l'attivazione del complemento (una cascata di proteine può essere attivata, portando alla distruzione dell'antigene).

Le reazioni antigene-anticorpo sono fondamentali per la difesa del corpo contro le infezioni e altre sostanze estranee. Tuttavia, possono anche causare reazioni avverse o malattie autoimmuni se gli anticorpi si legano a proteine o cellule normali del corpo, riconoscendole come estranee.

Il lupus eritematoso sistemico (LES) è una malattia autoimmune cronica che può colpire diversi organi e tessuti del corpo. Normalmente, il sistema immunitario del corpo produce anticorpi per combattere virus, batteri e altri agenti patogeni dannosi. Tuttavia, nel LES, il sistema immunitario produce erroneamente autoanticorpi che attaccano i propri tessuti sani, causando infiammazione e danni.

I sintomi del LES variano ampiamente e possono essere lievi o gravi. Possono includere eruzioni cutanee a farfalla sul viso, artrite, febbre, affaticamento, gonfiore dei linfonodi, anemia, dolori muscolari, problemi ai reni e al cervello. Alcune persone con LES possono anche sviluppare fotosensibilità, bocca o naso secchi, ulcerazioni della mucosa orale e polmonite.

La causa esatta del LES è sconosciuta, ma si ritiene che sia il risultato di una combinazione di fattori genetici ed ambientali. La diagnosi di LES si basa sui sintomi, esami del sangue e altri test di laboratorio, oltre a una biopsia cutanea o renale.

Il trattamento del LES dipende dalla gravità e dai sintomi specifici della malattia. Può includere farmaci antinfiammatori non steroidei (FANS), corticosteroidi, immunosoppressori, farmaci biologici e terapie mirate per controllare l'infiammazione e prevenire danni agli organi. Le persone con LES richiedono cure mediche regolari e un monitoraggio attento per gestire la malattia e prevenire complicanze a lungo termine.

La 'Neisseria meningitidis', nota anche come meningococco, è un batterio gram-negativo a forma di bacillo che può causare gravi infezioni invasive, tra cui meningite e sepsi. Questi microrganismi hanno una particolare affinità per le mucose del naso e della gola e possono essere trasmessi da persona a persona attraverso goccioline respiratorie o saliva.

La maggior parte delle persone infette da Neisseria meningitidis non manifesta sintomi, tuttavia, in alcuni individui può verificarsi una malattia invasiva che si presenta con febbre alta, mal di testa, rigidità del collo, nausea, vomito e cambiamenti nella coscienza. Nei casi più gravi, il meningococco può causare sepsi fulminante, una condizione potenzialmente letale caratterizzata da shock settico, coagulazione intravascolare disseminata (CID) e insufficienza d'organo multiplo.

La Neisseria meningitidis è classificata in 13 sierogruppi sulla base delle differenze antigeniche della sua capsula polisaccaridica, ma solo cinque di questi (A, B, C, W e Y) sono responsabili della maggior parte dei casi di malattia invasiva a livello globale. La vaccinazione è raccomandata per la prevenzione delle infezioni da meningococco, con diversi vaccini disponibili per proteggere contro i vari sierogruppi.

In medicina e biologia, un "sito di legame" si riferisce a una particolare posizione o area su una molecola (come una proteina, DNA, RNA o piccolo ligando) dove un'altra molecola può attaccarsi o legarsi specificamente e stabilmente. Questo legame è spesso determinato dalla forma tridimensionale e dalle proprietà chimiche della superficie di contatto tra le due molecole. Il sito di legame può mostrare una specificità se riconosce e si lega solo a una particolare molecola o a un insieme limitato di molecole correlate.

Un esempio comune è il sito di legame di un enzima, che è la regione della sua struttura dove il suo substrato (la molecola su cui agisce) si attacca e subisce una reazione chimica catalizzata dall'enzima stesso. Un altro esempio sono i siti di legame dei recettori cellulari, che riconoscono e si legano a specifici messaggeri chimici (come ormoni, neurotrasmettitori o fattori di crescita) per iniziare una cascata di eventi intracellulari che portano alla risposta cellulare.

In genetica e biologia molecolare, il sito di legame può riferirsi a una sequenza specifica di basi azotate nel DNA o RNA a cui si legano proteine (come fattori di trascrizione, ligasi o polimerasi) per regolare l'espressione genica o svolgere altre funzioni cellulari.

In sintesi, i siti di legame sono cruciali per la comprensione dei meccanismi molecolari alla base di molti processi biologici e sono spesso obiettivi farmacologici importanti nello sviluppo di terapie mirate.

I macrofagi sono un tipo di globuli bianchi (leucociti) che appartengono alla categoria dei fagociti mononucleati, il cui ruolo principale è quello di difendere l'organismo dalle infezioni e dall'infiammazione. Essi derivano dai monociti presenti nel sangue periferico e, una volta entrati nei tessuti, si differenziano in macrofagi. Questi cellule presentano un grande nucleo reniforme o a forma di ferro di cavallo e citoplasma ricco di mitocondri, ribosomi e lisosomi. I macrofagi sono dotati della capacità di fagocitare (inglobare) particelle estranee, come batteri e detriti cellulari, e di presentarle alle cellule del sistema immunitario, stimolandone la risposta. Sono in grado di secernere una vasta gamma di mediatori chimici, come citochine, chemochine ed enzimi, che svolgono un ruolo cruciale nella regolazione delle risposte infiammatorie e immunitarie. I macrofagi sono presenti in diversi tessuti e organi, come polmoni, fegato, milza, midollo osseo e sistema nervoso centrale, dove svolgono funzioni specifiche a seconda del loro ambiente.

La lesione da riperfusione (LDR) è un tipo di danno tissutale che si verifica quando il flusso sanguigno viene ripristinato in un'area precedentemente ischemica, cioè privata di ossigeno e nutrienti. Questo fenomeno può verificarsi durante o dopo diversi trattamenti medici, come la terapia trombolitica, l'angioplastica coronarica o il bypass aortocoronarico, che hanno lo scopo di ripristinare la perfusione in un'area ischemica.

La LDR si verifica a causa di una serie di meccanismi patologici complessi, tra cui l'infiammazione, l'ossidazione e l'apoptosi (morte cellulare programmata). Questi processi possono portare alla disfunzione endoteliale, al rilascio di radicali liberi, all'attivazione del sistema immunitario e alla formazione di edema tissutale. Di conseguenza, si possono verificare danni ai vasi sanguigni, alle cellule e agli organi, che possono portare a complicanze cliniche gravi, come l'insufficienza d'organo o la morte.

I sintomi della LDR dipendono dalla localizzazione e dalla gravità del danno tissutale. Nel caso di un infarto miocardico acuto (IMA), ad esempio, la LDR può causare aritmie cardiache, insufficienza cardiaca o scompenso cardiovascolare. Nei pazienti con ictus ischemico, la LDR può portare a emorragia cerebrale, edema cerebrale e peggioramento della funzione neurologica.

La prevenzione e il trattamento della LDR si basano sulla gestione appropriata dell'ischemia e della riperfusione, nonché sull'uso di farmaci anti-infiammatori e antipiastrinici per ridurre l'infiammazione e prevenire la trombosi. In alcuni casi, possono essere necessari interventi chirurgici o procedure di supporto vitale per gestire le complicanze della LDR.

Le immunoglobuline Fab sono frammenti proteici monovalenti che derivano dalla scissione enzimatica delle immunoglobuline G (IgG), le principali proteine del sistema immunitario responsabili della risposta umorale contro antigeni esogeni. Ogni molecola di IgG è costituita da due catene pesanti e due catene leggere, che si uniscono per formare due domini Fab e un dominio Fc. Il dominio Fab contiene il sito di legame per l'antigene ed è responsabile del riconoscimento specifico degli antigeni estranei.

La scissione enzimatica delle IgG con enzimi come la papaina produce due frammenti identici Fab e un frammento Fc più grande. Ciascun frammento Fab contiene un sito di legame per l'antigene e mantiene la sua specificità antigenica. Questi frammenti sono spesso utilizzati in applicazioni biomediche e di ricerca, come nella diagnosi di malattie autoimmuni o infettive, nell'identificazione di antigeni e nella terapia immunologica.

In sintesi, le immunoglobuline Fab sono frammenti proteici monovalenti derivanti dalle immunoglobuline G, che mantengono la capacità di legare specificamente determinati antigeni estranei e sono utilizzate in varie applicazioni biomediche.

La proteina C-reattiva (PCR) è un indicatore acuto di fase che aumenta rapidamente in risposta a un'infiammazione, infezione o trauma nel corpo. È una proteina di fase acuta prodotta principalmente dal fegato e rilasciata nel flusso sanguigno entro poche ore dall'insorgenza dell'infiammazione.

La PCR non è specifica per un particolare tipo di infiammazione o malattia, ma piuttosto funge da marcatore generale di infiammazione. I suoi livelli sierici possono aumentare fino a 1000 volte il normale in risposta a un'infiammazione acuta.

L'esame della PCR è spesso utilizzato come test di laboratorio per aiutare nella diagnosi e nel monitoraggio delle condizioni infiammatorie, infettive o traumatiche. Tuttavia, poiché la PCR non è specifica per un particolare disturbo, i risultati del test devono essere interpretati insieme ad altri fattori clinici e di laboratorio.

Un aumento dei livelli di PCR può indicare una varietà di condizioni, tra cui infezioni batteriche o virali, infiammazione sistemica, lesioni tissutali, necrosi vascolare, malattie autoimmuni e cancro. Al contrario, bassi livelli di PCR sono normalmente presenti nel siero dei soggetti sani.

In medicina e biologia, i frammenti peptidici sono sequenze più brevi di aminoacidi rispetto alle proteine complete. Essi si formano quando le proteine vengono degradate in parti più piccole durante processi fisiologici come la digestione o patologici come la degenerazione delle proteine associate a malattie neurodegenerative. I frammenti peptidici possono anche essere sintetizzati in laboratorio per scopi di ricerca, come l'identificazione di epitodi antigenici o la progettazione di farmaci.

I frammenti peptidici possono variare in lunghezza da due a circa cinquanta aminoacidi e possono derivare da qualsiasi proteina dell'organismo. Alcuni frammenti peptidici hanno attività biologica intrinseca, come i peptidi oppioidi che si legano ai recettori degli oppioidi nel cervello e provocano effetti analgesici.

In diagnostica, i frammenti peptidici possono essere utilizzati come marcatori per malattie specifiche. Ad esempio, il dosaggio dell'amiloide-β 1-42 nel liquido cerebrospinale è un biomarcatore comunemente utilizzato per la diagnosi di malattia di Alzheimer.

In sintesi, i frammenti peptidici sono sequenze più brevi di aminoacidi derivanti dalla degradazione o sintesi di proteine, che possono avere attività biologica e utilizzati come marcatori di malattie.

Le proteine batteriche si riferiscono a varie proteine sintetizzate e presenti nelle cellule batteriche. Possono essere classificate in base alla loro funzione, come proteine strutturali (come la proteina di membrana o la proteina della parete cellulare), proteine enzimatiche (che catalizzano reazioni biochimiche), proteine regolatorie (che controllano l'espressione genica e altre attività cellulari) e proteine di virulenza (che svolgono un ruolo importante nell'infezione e nella malattia batterica). Alcune proteine batteriche sono specifiche per determinati ceppi o specie batteriche, il che le rende utili come bersagli per lo sviluppo di farmaci antimicrobici e test diagnostici.

Gli acidi teicoici sono lunghi polimeri di glicerolo e acidi grassi tartarici che si trovano nella parete cellulare dei batteri Gram-positivi. Essi svolgono un ruolo importante nella patogenicità dei batteri, poiché contribuiscono alla resistenza ai componenti del sistema immunitario dell'ospite e all'attività antibatterica di alcuni farmaci.

Gli acidi teicoici sono sintetizzati nel citoplasma della cellula batterica e vengono successivamente trasportati attraverso la membrana citoplasmatica al peptidoglicano nella parete cellulare, dove si legano covalentemente. Essi possono rappresentare fino al 50% del peso secco della parete cellulare in alcuni batteri Gram-positivi.

Gli acidi teicoici hanno una struttura chimica complessa e variano notevolmente tra i diversi batteri. Essi possono avere diverse funzioni biologiche, come la regolazione della permeabilità della membrana cellulare, la modulazione dell'attività enzimatica e la protezione contro il danno ossidativo.

In generale, gli acidi teicoici sono considerati fattori di virulenza dei batteri Gram-positivi, poiché contribuiscono alla loro capacità di causare malattie infettive. Tuttavia, alcuni studi hanno suggerito che possono anche avere effetti benefici sulla salute umana, come l'attività antimicrobica e immunomodulante.

Le proteine di trasporto sono tipi specifici di proteine che aiutano a muovere o trasportare molecole e ioni, come glucosio, aminoacidi, lipidi e altri nutrienti, attraverso membrane cellulari. Si trovano comunemente nelle membrane cellulari e lisosomi e svolgono un ruolo cruciale nel mantenere l'equilibrio chimico all'interno e all'esterno della cellula.

Le proteine di trasporto possono essere classificate in due categorie principali:

1. Proteine di trasporto passivo (o diffusione facilitata): permettono il movimento spontaneo delle molecole da un ambiente ad alta concentrazione a uno a bassa concentrazione, sfruttando il gradiente di concentrazione senza consumare energia.
2. Proteine di trasporto attivo: utilizzano l'energia (solitamente derivante dall'idrolisi dell'ATP) per spostare le molecole contro il gradiente di concentrazione, da un ambiente a bassa concentrazione a uno ad alta concentrazione.

Esempi di proteine di trasporto includono il glucosio transporter (GLUT-1), che facilita il passaggio del glucosio nelle cellule; la pompa sodio-potassio (Na+/K+-ATPasi), che mantiene i gradienti di concentrazione di sodio e potassio attraverso la membrana cellulare; e la proteina canalicolare della calcemina, che regola il trasporto del calcio nelle cellule.

Le proteine di trasporto svolgono un ruolo vitale in molti processi fisiologici, tra cui il metabolismo energetico, la segnalazione cellulare, l'equilibrio idrico ed elettrolitico e la regolazione del pH. Le disfunzioni nelle proteine di trasporto possono portare a varie condizioni patologiche, come diabete, ipertensione, malattie cardiovascolari e disturbi neurologici.

Gli "Topi Inbred Balb C" sono una particolare linea genetica di topi da laboratorio utilizzati comunemente in ricerca scientifica. Sono noti anche come "topi BALB/c" o semplicemente "Balb C". Questi topi sono allevati in modo inbred, il che significa che provengono da una linea geneticamente omogenea e strettamente correlata, con la stessa sequenza di DNA ereditata da ogni generazione.

I Topi Inbred Balb C sono particolarmente noti per avere un sistema immunitario ben caratterizzato, il che li rende utili in studi sull'immunologia e sulla risposta del sistema immunitario alle malattie e ai trattamenti. Ad esempio, i Balb C sono spesso usati negli esperimenti di vaccinazione perché hanno una forte risposta umorale (produzione di anticorpi) alla maggior parte dei vaccini.

Tuttavia, è importante notare che ogni linea genetica di topo ha i suoi vantaggi e svantaggi in termini di utilità per la ricerca scientifica. Pertanto, i ricercatori devono scegliere con cura il tipo di topo più appropriato per il loro particolare studio o esperimento.

La neuraminidasi è un enzima (tipicamente di tipo glicosidasi) che elimina specificamente i gruppi acidi sialici dalle molecole di glicoproteine e glicolipidi presenti sulla superficie delle cellule. Negli esseri umani, le neuraminidasi sono codificate da diversi geni e sono espressi in vari tessuti.

In medicina, una linea cellulare è una cultura di cellule che mantengono la capacità di dividersi e crescere in modo continuo in condizioni appropriate. Le linee cellulari sono comunemente utilizzate in ricerca per studiare il comportamento delle cellule, testare l'efficacia e la tossicità dei farmaci, e capire i meccanismi delle malattie.

Le linee cellulari possono essere derivate da diversi tipi di tessuti, come quelli tumorali o normali. Le linee cellulari tumorali sono ottenute da cellule cancerose prelevate da un paziente e successivamente coltivate in laboratorio. Queste linee cellulari mantengono le caratteristiche della malattia originale e possono essere utilizzate per studiare la biologia del cancro e testare nuovi trattamenti.

Le linee cellulari normali, d'altra parte, sono derivate da tessuti non cancerosi e possono essere utilizzate per studiare la fisiologia e la patofisiologia di varie malattie. Ad esempio, le linee cellulari epiteliali possono essere utilizzate per studiare l'infezione da virus o batteri, mentre le linee cellulari neuronali possono essere utilizzate per studiare le malattie neurodegenerative.

E' importante notare che l'uso di linee cellulari in ricerca ha alcune limitazioni e precauzioni etiche da considerare, come il consenso informato del paziente per la derivazione di linee cellulari tumorali, e la verifica dell'identità e della purezza delle linee cellulari utilizzate.

Le endotossine sono tipi specifici di tossine che sono parte integrante della parete cellulare di batteri gram-negativi. A differenza delle esotossine, che sono prodotte e secrete da batteri viventi, le endotoxine vengono rilasciate solo quando i batteri muoiono o si dividono.

La componente principale della endotossina è il lipopolisaccaride (LPS), un grande complesso molecolare costituito da un lipide A, un core polisaccaridico e un antigene O polisaccaridico. Il lipide A è la parte responsabile dell'attività tossica delle endotossine.

Le endotossine possono causare una risposta infiammatoria sistemica grave quando entrano nel flusso sanguigno, portando a sintomi come febbre, brividi, tachicardia, ipotensione e, in casi gravi, shock settico. Sono anche associate allo sviluppo di malattie infiammatorie croniche, come l'artrite reumatoide e la malattia infiammatoria intestinale.

Le endotossine sono resistenti al calore e ai normali metodi di sterilizzazione, il che rende difficile rimuoverle completamente da ambienti contaminati. Pertanto, i metodi fisici come la filtrazione o chimici come l'uso di soluzioni detergente-disinfettanti sono spesso utilizzati per ridurne la concentrazione e prevenire l'esposizione umana.

In medicina, "hot temperature" non è una condizione o un termine medico standardmente definito. Tuttavia, in alcuni contesti, come ad esempio nella storia clinica di un paziente, potrebbe riferirsi a una situazione in cui una persona sperimenta febbre o ipertermia, che si verifica quando la temperatura corporea centrale supera i 37,5-38°C (99,5-100,4°F). La febbre è spesso un segno di una risposta infiammatoria o infettiva del corpo.

Tuttavia, se si intende la temperatura ambientale elevata, allora si parla di "alte temperature", che può avere effetti negativi sulla salute umana, specialmente per i neonati, i bambini piccoli e gli anziani, o per chi soffre di determinate condizioni mediche. L'esposizione prolungata ad alte temperature può portare a disidratazione, caldo estremo, colpo di calore e altri problemi di salute.

Le serine endopeptidasi, notevoli anche come serin proteasi, sono un gruppo di enzimi proteolitici che tagliano specificamente i legami peptidici interni (endopeptidici) delle catene polipeptidiche. Il sito attivo di questi enzimi contiene un residuo di serina cataliticamente attivo, che svolge un ruolo chiave nel meccanismo della loro attività proteolitica.

Questi enzimi sono ampiamente distribuiti in natura e partecipano a una varietà di processi biologici, come la coagulazione del sangue, la digestione, l'immunità e la risposta infiammatoria. Alcuni esempi ben noti di serine endopeptidasi includono la tripsina, la chimotripsina, l'elastasi e la trombina.

Le disfunzioni o le alterazioni dell'attività delle serine endopeptidasi sono state associate a diverse condizioni patologiche, come l'emofilia, la fibrosi cistica, l'aterosclerosi e alcune malattie infiammatorie croniche. Pertanto, il monitoraggio e la modulazione dell'attività di questi enzimi possono avere importanti implicazioni cliniche per la diagnosi e la terapia di tali disturbi.

Le infezioni da pneumococco sono causate dal batterio Streptococcus pneumoniae (anche noto come Diplococcus pneumoniae). Questo batterio può causare una varietà di infezioni, tra cui polmonite, sinusite, otite media e meningite. I sintomi specifici dipendono dal tipo di infezione, ma possono includere tosse, febbre, difficoltà respiratorie, dolore al petto, mal di testa, rigidità del collo e perdita dell'udito.

Le infezioni da pneumococco sono trasmessi attraverso il contatto stretto con una persona infetta, ad esempio tossendo o starnutendo. Le persone con un sistema immunitario indebolito, come quelli con malattie croniche, anziani o bambini molto piccoli, sono a maggior rischio di sviluppare infezioni da pneumococco.

La diagnosi di infezioni da pneumococco si basa solitamente su culture e test di laboratorio dei campioni prelevati dal sito dell'infezione. Il trattamento dipende dal tipo e dalla gravità dell'infezione, ma di solito include antibiotici. La vaccinazione è raccomandata per la prevenzione delle infezioni da pneumococco in determinati gruppi ad alto rischio, come i bambini molto piccoli, gli anziani e le persone con malattie croniche.

'Staphylococcus aureus' è un tipo di batterio gram-positivo che comunemente vive sulla pelle e nelle mucose del naso umano senza causare alcun danno. Tuttavia, può occasionalmente causare infezioni che variano da lievi ad estremamente gravi.

Le infezioni superficiali possono presentarsi come piaghe cutanee, ascessi o follicoliti. Le infezioni più profonde possono interessare i polmoni (polmonite), il cuore (endocardite), le ossa (osteomielite) e altre parti del corpo. In casi particolarmente gravi, può causare una condizione sistemica pericolosa per la vita nota come shock settico.

'Staphylococcus aureus' è anche responsabile dell'intossicazione alimentare quando i cibi contaminati vengono consumati. Questo batterio è resistente ad alcuni antibiotici comunemente usati, il che rende difficile il trattamento delle infezioni da questo patogeno.

La MRSA (Staphylococcus aureus resistente alla meticillina) è una forma particolarmente temibile di questo batterio che è resistente a molti farmaci antibiotici e può causare gravi malattie, specialmente in ambienti sanitari.

I polisaccaridi sono grandi molecole organiche costituite dalla ripetizione di unità monosaccaridiche, o zuccheri semplici, legate insieme da legami glicosidici. A differenza dei disaccaridi, che contengono due unità monosaccaridiche, e degli oligosaccaridi, che ne contengono un numero relativamente piccolo, i polisaccaridi possono contenere migliaia di unità monosaccaridiche.

I polisaccaridi svolgono diverse funzioni importanti nell'organismo. Alcuni forniscono energia, come l'amido, che è il polisaccaride principale presente nei cereali, nelle verdure amidacee e nei legumi. L'amido è composto da catene di glucosio e può essere facilmente scomposto ed assorbito dall'organismo per fornire energia.

Altri polisaccaridi, come la cellulosa e il chitina, non sono utilizzati come fonte di energia, ma svolgono importanti funzioni strutturali. La cellulosa è il principale componente della parete cellulare delle piante e fornisce rigidità e resistenza meccanica alle cellule vegetali. Il chitina, invece, è un polisaccaride presente nei esoscheletri degli artropodi (come crostacei e insetti) e nelle pareti cellulari dei funghi, dove fornisce rigidità e protezione.

Infine, alcuni polisaccaridi svolgono importanti funzioni di riconoscimento e segnalazione cellulare. Ad esempio, i gruppi di polisaccaridi presenti sulla superficie delle cellule possono essere riconosciuti da proteine specializzate chiamate lectine, che svolgono un ruolo importante nella regolazione di processi come l'adesione cellulare e la risposta immunitaria.

Il peso molecolare (PM) è un'unità di misura che indica la massa di una molecola, calcolata come la somma dei pesi atomici delle singole particelle costituenti (atomi) della molecola stessa. Si misura in unità di massa atomica (UMA o dal simbolo chimico ufficiale 'amu') o, più comunemente, in Daltons (Da), dove 1 Da equivale a 1 u.

Nella pratica clinica e nella ricerca biomedica, il peso molecolare è spesso utilizzato per descrivere le dimensioni relative di proteine, peptidi, anticorpi, farmaci e altre macromolecole. Ad esempio, l'insulina ha un peso molecolare di circa 5.808 Da, mentre l'albumina sierica ha un peso molecolare di circa 66.430 Da.

La determinazione del peso molecolare è importante per comprendere le proprietà fisico-chimiche delle macromolecole e il loro comportamento in soluzioni, come la diffusione, la filtrazione e l'interazione con altre sostanze. Inoltre, può essere utile nella caratterizzazione di biomarcatori, farmaci e vaccini, oltre che per comprendere i meccanismi d'azione delle terapie biologiche.

La definizione medica di "cellule coltivate" si riferisce a cellule vive che sono state prelevate da un tessuto o organismo e fatte crescere in un ambiente di laboratorio controllato, ad esempio in un piatto di Petri o in un bioreattore. Questo processo è noto come coltura cellulare ed è utilizzato per studiare il comportamento delle cellule, testare l'efficacia e la sicurezza dei farmaci, produrre vaccini e terapie cellulari avanzate, nonché per scopi di ricerca biologica di base.

Le cellule coltivate possono essere prelevate da una varietà di fonti, come linee cellulari immortalizzate, cellule primarie isolate da tessuti umani o animali, o cellule staminali pluripotenti indotte (iPSC). Le condizioni di coltura, come la composizione del mezzo di coltura, il pH, la temperatura e la presenza di fattori di crescita, possono essere regolate per supportare la crescita e la sopravvivenza delle cellule e per indurre differenti fenotipi cellulari.

La coltura cellulare è una tecnologia essenziale nella ricerca biomedica e ha contribuito a numerose scoperte scientifiche e innovazioni mediche. Tuttavia, la coltivazione di cellule in laboratorio presenta anche alcune sfide, come il rischio di contaminazione microbica, la difficoltà nella replicazione delle condizioni fisiologiche complessi dei tessuti e degli organismi viventi, e l'etica associata all'uso di cellule umane e animali in ricerca.

*La definizione medica di "Trypanosoma Cruzi" è la seguente:*

Trypanosoma Cruzi è un protozoo flagellato appartenente al genere Trypanosoma, che causa una malattia tropicale nota come malattia di Chagas. Questo parassita può essere trasmesso all'uomo attraverso la puntura di insetti triatomini infetti (noti anche come "vinchuca" o "barbeiro"), che si nutrono del sangue delle persone durante la notte. Il parassita può anche essere trasmesso attraverso il contatto con feci di insetti infetti, il consumo di cibi o bevande contaminati, trasfusioni di sangue infetto, o dall' madre al feto durante la gravidanza o il parto.

Il parassita si riproduce e si moltiplica all'interno delle cellule del corpo umano, specialmente nelle cellule muscolari e nervose. I sintomi della malattia di Chagas possono variare notevolmente, a seconda della fase della malattia in cui si trova il paziente. Nella fase acuta, che può durare da alcune settimane a diversi mesi dopo l'infezione, i sintomi più comuni includono febbre, gonfiore dei linfonodi, dolori articolari e muscolari, stanchezza, eruzione cutanea e mal di testa. Tuttavia, molte persone con infezione da Trypanosoma Cruzi non presentano sintomi nella fase acuta della malattia.

La fase cronica della malattia di Chagas può verificarsi decenni dopo l'infezione e può causare gravi complicazioni, come problemi cardiaci (ad esempio, aritmie, insufficienza cardiaca congestizia) e disturbi del sistema digestivo (ad esempio, megacolon o megavescica). La malattia di Chagas è diffusa principalmente nelle regioni dell'America Latina, dove vive il triatomino, l'insetto che trasmette la malattia. Tuttavia, a causa della migrazione internazionale, la malattia è stata diagnosticata anche in altri paesi, compresi gli Stati Uniti. Non esiste un vaccino per prevenire la malattia di Chagas, ma i farmaci possono essere utilizzati per trattare l'infezione da Trypanosoma Cruzi e ridurre il rischio di complicazioni.

La citotossicità immunologica si riferisce alla capacità dei componenti del sistema immunitario, in particolare i linfociti T citotossici (CTL) e i linfociti natural killer (NK), di identificare e distruggere le cellule infette da virus o tumorali. Questo processo avviene attraverso diversi meccanismi, tra cui:

1. Attivazione del recettore per la perforina e granzimi (PRF1) sulla membrana delle cellule citotossiche, che porta alla formazione di pori nella membrana della cellula bersaglio e all'ingresso dei granzimi.
2. Attivazione dei granzimi all'interno della cellula bersaglio, che a loro volta attivano le caspasi, enzimi che inducono l'apoptosi (morte cellulare programmata).
3. Secrezione di molecole citotossiche come il perossido di idrogeno (H2O2) e il nitrato di sodio (NO), che possono danneggiare direttamente la membrana e le componenti intracellulari della cellula bersaglio.
4. Attivazione del recettore Fas sulla superficie delle cellule bersaglio, che induce l'apoptosi attraverso il legame con la sua liganda (FasL) presente sulla membrana delle cellule citotossiche.

La citotossicità immunologica svolge un ruolo cruciale nella difesa dell'organismo contro le infezioni virali e le neoplasie, aiutando a prevenire la diffusione di cellule infette o tumorali nel corpo.

La parete cellulare è una struttura rigida che circonda il plasma delle cellule vegetali e di alcuni batteri. Nelle cellule vegetali, la parete cellulare si trova all'esterno della membrana plasmatica ed è costituita principalmente da cellulosa. La sua funzione principale è fornire supporto strutturale alla cellula e proteggerla dall'ambiente esterno. Nelle cellule batteriche, la parete cellulare è composta da peptidoglicani ed è fondamentale per mantenere l'integrità della forma della cellula. La composizione chimica e la struttura della parete cellulare possono variare notevolmente tra diversi tipi di batteri, il che può essere utile nella loro classificazione e identificazione. In medicina, la comprensione della parete cellulare è importante per lo sviluppo di antibiotici che possano interferire con la sua sintesi o funzione, come ad esempio la penicillina.

Le glicoproteine della membrana sono proteine transmembrana che contengono domini glucidici covalentemente legati. Questi zuccheri possono essere attaccati alla proteina in diversi punti, compresi i residui di asparagina (N-linked), serina/treonina (O-linked) o entrambi. Le glicoproteine della membrana svolgono una varietà di funzioni importanti, tra cui il riconoscimento cellulare, l'adesione e la segnalazione.

Le glicoproteine della membrana sono costituite da un dominio idrofobico che attraversa la membrana lipidica e da domini idrofilici situati su entrambi i lati della membrana. Il dominio idrofobo è composto da una sequenza di aminoacidi idrofobici che interagiscono con i lipidi della membrana, mentre i domini idrofili sono esposti all'ambiente acquoso all'interno o all'esterno della cellula.

Le glicoproteine della membrana possono essere classificate in base alla loro localizzazione e funzione. Alcune glicoproteine della membrana si trovano sulla superficie esterna della membrana plasmatica, dove svolgono funzioni di riconoscimento cellulare e adesione. Altre glicoproteine della membrana sono localizzate all'interno della cellula, dove svolgono funzioni di trasduzione del segnale e regolazione dell'attività enzimatica.

Le glicoproteine della membrana sono importanti bersagli per i virus e altri patogeni che utilizzano queste proteine per legarsi e infettare le cellule ospiti. Inoltre, le mutazioni nelle glicoproteine della membrana possono essere associate a malattie genetiche, come la fibrosi cistica e alcune forme di distrofia muscolare.

In sintesi, le glicoproteine della membrana sono una classe importante di proteine che svolgono funzioni vitali nella cellula, tra cui il riconoscimento cellulare, l'adesione e la trasduzione del segnale. La loro localizzazione e funzione specifiche dipendono dalla loro struttura e composizione glicanica, che possono essere modificate in risposta a stimoli ambientali o fisiologici. Le glicoproteine della membrana sono anche importanti bersagli per i virus e altri patogeni, nonché per lo sviluppo di farmaci e terapie innovative.

Le proteine della membrana esterna batterica si riferiscono a un vasto e diversificato gruppo di proteine incorporati nella membrana esterna dei batteri gram-negativi. Questi batteri possiedono due membrane, la membrana interna (o citoplasmatica) e la membrana esterna, separate da uno spazio periplasmico. La membrana esterna è costituita principalmente da lipopolisaccaride (LPS) e proteine, ed è nota per fornire una barriera di difesa contro fattori ambientali avversi, come antibiotici e agenti detergenti.

Le proteine della membrana esterna batterica svolgono un ruolo cruciale nella virulenza dei batteri gram-negativi, poiché sono coinvolte in una varietà di processi cellulari, tra cui l'adesione e l'ingresso nelle cellule ospiti, la resistenza all'immunità ospite, il trasporto di nutrienti ed il rilevamento dell'ambiente esterno.

Le proteine della membrana esterna batterica possono essere classificate in base alla loro struttura e funzione. Alcune proteine sono integrali, il che significa che attraversano completamente la membrana esterna, mentre altre sono periferiche, legate solo a un lato della membrana. Inoltre, alcune proteine hanno attività enzimatica, come le lipasi e le proteasi, mentre altre fungono da recettori o canali di trasporto.

L'identificazione e la caratterizzazione delle proteine della membrana esterna batterica sono fondamentali per comprendere i meccanismi di virulenza dei batteri gram-negativi e per lo sviluppo di nuove strategie terapeutiche per combattere le infezioni batteriche.

La citometria a flusso è una tecnologia di laboratorio utilizzata per analizzare le proprietà fisiche e biochimiche delle cellule e delle particelle biologiche in sospensione. Viene comunemente utilizzato nella ricerca, nel monitoraggio del trattamento del cancro e nella diagnosi di disturbi ematologici e immunologici.

Nella citometria a flusso, un campione di cellule o particelle viene fatto fluire in un singolo file attraverso un fascio laser. Il laser illumina le cellule o le particelle, provocando la diffrazione della luce e l'emissione di fluorescenza da parte di molecole marcate con coloranti fluorescenti. I sensori rilevano quindi i segnali luminosi risultanti e li convertono in dati che possono essere analizzati per determinare le caratteristiche delle cellule o delle particelle, come la dimensione, la forma, la complessità interna e l'espressione di proteine o altri marcatori specifici.

La citometria a flusso può analizzare rapidamente un gran numero di cellule o particelle, fornendo informazioni dettagliate sulla loro composizione e funzione. Questa tecnologia è ampiamente utilizzata in una varietà di campi, tra cui la ricerca biomedica, l'immunologia, la genetica e la medicina di traslazione.

L'immunoglobulina A (IgA) è un tipo di anticorpo che svolge un ruolo cruciale nel sistema immunitario. Si trova principalmente nelle secrezioni del corpo, come saliva, sudore, lacrime, muco respiratorio e digerente, e nelle membrane mucose che rivestono le superfici interne del naso, della gola, dei polmoni, dell'intestino e dell'utero.

L'IgA è la seconda immunoglobulina più abbondante nel corpo umano dopo l'immunoglobulina G (IgG). Viene prodotta da due tipi di cellule B, chiamate plasmacellule effettrici: quelle che risiedono nelle membrane mucose (chiamate IgA secretorie) e quelle che circolano nel sangue.

L'IgA svolge un ruolo importante nella protezione contro le infezioni respiratorie e intestinali, aiutando a prevenire l'ingresso di batteri, virus e altri patogeni nelle mucose. Può anche neutralizzare i tossici prodotti da batteri e virus, impedendo loro di causare danni al corpo.

L'IgA può esistere in due forme: monomerica (composta da una singola unità) o policlonale (composta da due o più unità). La forma policlonale è la più comune e si trova principalmente nelle secrezioni mucose, mentre la forma monomerica si trova principalmente nel sangue.

In sintesi, l'immunoglobulina A (IgA) è un tipo di anticorpo che svolge un ruolo cruciale nella protezione delle membrane mucose del corpo umano contro le infezioni e altri patogeni.

Le prove di neutralizzazione sono un tipo di test utilizzato in medicina e biologia per misurare la capacità di anticorpi o sieri di neutralizzare specifici patogeni, tossine o virus. Queste prove comportano l'incubazione di un agente infettivo o una tossina con il siero contenente anticorpi, seguita dalla valutazione dell'abilità del siero di prevenire l'infezione o l'avvelenamento in cellule o organismi target.

Nello specifico, le prove di neutralizzazione vengono eseguite miscelando diversi volumi di siero (o anticorpi purificati) con un volume equivalente dell'agente patogeno o tossina. Questa miscela viene quindi incubata per un determinato periodo di tempo, in genere diverse ore, per consentire agli anticorpi di legarsi e neutralizzare l'agente target. Successivamente, la miscela neutralizzata viene esposta a cellule o organismi sensibili all'agente patogeno o tossina.

L'esito del test è quindi determinato osservando se l'agente patogeno o tossina è ancora in grado di infettare o danneggiare le cellule o gli organismi bersaglio. Se l'agente non è più in grado di causare danni, si dice che il siero (o anticorpi) ha neutralizzato con successo l'agente target, indicando la presenza di anticorpi specifici per quell'agente.

Le prove di neutralizzazione sono spesso utilizzate in ricerca e sviluppo di vaccini, nonché nella diagnosi e nel monitoraggio dell'immunità a malattie infettive. Ad esempio, tali prove possono essere impiegate per determinare il titolo degli anticorpi (quantità) presenti in un siero o per valutare l'efficacia di un vaccino nello stimolare la produzione di anticorpi neutralizzanti.

La Cricetinae è una sottofamiglia di roditori appartenente alla famiglia Cricetidae, che include i criceti veri e propri. Questi animali sono noti per le loro guance gonfie quando raccolgono il cibo, un tratto distintivo della sottofamiglia. I criceti sono originari di tutto il mondo, con la maggior parte delle specie che si trovano in Asia centrale e settentrionale. Sono notturni o crepuscolari e hanno una vasta gamma di dimensioni, da meno di 5 cm a oltre 30 cm di lunghezza. I criceti sono popolari animali domestici a causa della loro taglia piccola, del facile mantenimento e del carattere giocoso. In medicina, i criceti vengono spesso utilizzati come animali da laboratorio per la ricerca biomedica a causa delle loro dimensioni gestibili, dei brevi tempi di generazione e della facilità di allevamento in cattività.

La Western blotting, nota anche come immunoblotting occidentale, è una tecnica di laboratorio comunemente utilizzata in biologia molecolare e ricerca biochimica per rilevare e quantificare specifiche proteine in un campione. Questa tecnica combina l'elettroforesi delle proteine su gel (SDS-PAGE), il trasferimento elettroforetico delle proteine da gel a membrana e la rilevazione immunologica utilizzando anticorpi specifici per la proteina target.

Ecco i passaggi principali della Western blotting:

1. Estrarre le proteine dal campione (cellule, tessuti o fluidi biologici) e denaturarle con sodio dodecil solfato (SDS) e calore per dissociare le interazioni proteina-proteina e conferire una carica negativa a tutte le proteine.
2. Caricare le proteine denaturate in un gel di poliacrilammide preparato con SDS (SDS-PAGE), che separa le proteine in base al loro peso molecolare.
3. Eseguire l'elettroforesi per separare le proteine nel gel, muovendole verso la parte positiva del campo elettrico.
4. Trasferire le proteine dal gel alla membrana di nitrocellulosa o PVDF (polivinilidene fluoruro) utilizzando l'elettroblotting, che sposta le proteine dalla parte negativa del campo elettrico alla membrana posizionata sopra il gel.
5. Bloccare la membrana con un agente bloccante (ad esempio, latte in polvere scremato o albumina sierica) per prevenire il legame non specifico degli anticorpi durante la rilevazione immunologica.
6. Incubare la membrana con l'anticorpo primario marcato (ad esempio, con un enzima o una proteina fluorescente) che riconosce e si lega specificamente all'antigene di interesse.
7. Lavare la membrana per rimuovere l'anticorpo primario non legato.
8. Rivelare il segnale dell'anticorpo primario utilizzando un substrato appropriato (ad esempio, una soluzione contenente un cromogeno o una sostanza chimica che emette luce quando viene attivata dall'enzima legato all'anticorpo).
9. Analizzare e documentare il segnale rivelato utilizzando una fotocamera o uno scanner dedicati.

Il Western blotting è un metodo potente per rilevare e quantificare specifiche proteine in campioni complessi, come estratti cellulari o tissutali. Tuttavia, richiede attenzione ai dettagli e controlli appropriati per garantire la specificità e l'affidabilità dei risultati.

L'infiammazione è un processo complesso e importante del sistema immunitario che si verifica come risposta a una lesione tissutale, infezione o irritazione. È una reazione difensiva naturale del corpo per proteggere se stesso da danni e iniziare il processo di guarigione.

Clinicamente, l'infiammazione si manifesta con cinque segni classici: arrossamento (rubor), calore (calor), gonfiore (tumor), dolore (dolor) e perdita di funzione (functio laesa).

A livello cellulare, l'infiammazione acuta è caratterizzata dall'aumento del flusso sanguigno e dal passaggio di fluidi e proteine dalle cellule endoteliali ai tessuti circostanti, causando gonfiore. Inoltre, si verifica il reclutamento di globuli bianchi (leucociti) nel sito leso per combattere eventuali agenti patogeni e rimuovere i detriti cellulari.

Esistono due tipi principali di infiammazione: acuta ed cronica. L'infiammazione acuta è una risposta rapida e a breve termine del corpo a un danno tissutale o ad un'infezione, mentre l'infiammazione cronica è una condizione prolungata che può durare per settimane, mesi o persino anni. L'infiammazione cronica è spesso associata a malattie autoimmuni, infiammazioni di basso grado e disturbi degenerativi come l'artrite reumatoide e la malattia di Alzheimer.

In sintesi, l'infiammazione è un processo fisiologico essenziale per la protezione e la guarigione del corpo, ma se non gestita correttamente o se persiste troppo a lungo, può causare danni ai tessuti e contribuire allo sviluppo di malattie croniche.

La frase "Cellule Cho" non è una definizione medica standard o un termine comunemente utilizzato nella medicina o nella biologia. Esistono diversi termini che contengono la parola "Cho", come ad esempio "colesterolo" (un lipide importante per la membrana cellulare e il metabolismo ormonale) o "glicolchilina" (una classe di farmaci utilizzati nella chemioterapia). Tuttavia, senza un contesto più ampio o una maggiore chiarezza su ciò che si sta cercando di capire, è difficile fornire una risposta precisa.

Se si fa riferimento a "cellule Cho" come sinonimo di cellule cerebrali (neuroni e glia), allora il termine potrebbe derivare dalla parola "Cholin", un neurotrasmettitore importante per la funzione cerebrale. Tuttavia, questa è solo una possibilità e richiederebbe ulteriori informazioni per confermarlo.

In sintesi, senza un contesto più chiaro o maggiori dettagli, non è possibile fornire una definizione medica precisa delle "Cellule Cho".

In medicina, i "fattori temporali" si riferiscono alla durata o al momento in cui un evento medico o una malattia si verifica o progredisce. Questi fattori possono essere cruciali per comprendere la natura di una condizione medica, pianificare il trattamento e prevedere l'esito.

Ecco alcuni esempi di come i fattori temporali possono essere utilizzati in medicina:

1. Durata dei sintomi: La durata dei sintomi può aiutare a distinguere tra diverse condizioni mediche. Ad esempio, un mal di gola che dura solo pochi giorni è probabilmente causato da un'infezione virale, mentre uno che persiste per più di una settimana potrebbe essere causato da una infezione batterica.
2. Tempo di insorgenza: Il tempo di insorgenza dei sintomi può anche essere importante. Ad esempio, i sintomi che si sviluppano improvvisamente e rapidamente possono indicare un ictus o un infarto miocardico acuto.
3. Periodicità: Alcune condizioni mediche hanno una periodicità regolare. Ad esempio, l'emicrania può verificarsi in modo ricorrente con intervalli di giorni o settimane.
4. Fattori scatenanti: I fattori temporali possono anche includere eventi che scatenano la comparsa dei sintomi. Ad esempio, l'esercizio fisico intenso può scatenare un attacco di angina in alcune persone.
5. Tempo di trattamento: I fattori temporali possono influenzare il trattamento medico. Ad esempio, un intervento chirurgico tempestivo può essere vitale per salvare la vita di una persona con un'appendicite acuta.

In sintesi, i fattori temporali sono importanti per la diagnosi, il trattamento e la prognosi delle malattie e devono essere considerati attentamente in ogni valutazione medica.

Il rigetto del trapianto si riferisce a una risposta immunitaria dannosa che si verifica quando il sistema immunitario dell'organismo riconosce il tessuto trapiantato come estraneo e attacca le cellule di quell'organo. Ciò può accadere dopo un trapianto di organi solidi come reni, fegato, cuore o polmoni. Il rigetto è una delle principali complicanze del trapianto ed è causato principalmente dalle differenze tra il tessuto donatore e quello ricevente.

Esistono tre tipi principali di rigetto del trapianto:

1. Rigetto acuto: si verifica entro i primi mesi dopo il trapianto ed è caratterizzato da un'infiammazione rapida e intensa nel sito del trapianto. I sintomi possono includere febbre, affaticamento, dolore al sito del trapianto, aumento della pressione sanguigna e diminuzione della funzionalità dell'organo trapiantato.

2. Rigetto cronico: si verifica lentamente nel tempo e può causare una graduale perdita della funzione dell'organo trapiantato. I sintomi possono essere vaghi e includere affaticamento, perdita di peso, dolore al sito del trapianto e ridotta funzionalità dell'organo.

3. Rigetto iperacuto: si verifica immediatamente dopo il trapianto a causa di anticorpi preesistenti nel ricevente che attaccano il tessuto donatore. Questo tipo di rigetto è raro, ma può causare un fallimento dell'organo entro pochi minuti o ore dopo il trapianto.

Il trattamento del rigetto del trapianto prevede generalmente l'uso di farmaci immunosoppressori per sopprimere il sistema immunitario e prevenire ulteriori danni all'organo trapiantato. Tuttavia, i farmaci immunosoppressori possono anche aumentare il rischio di infezioni e altri problemi di salute. Pertanto, è importante monitorare attentamente la funzione dell'organo trapiantato e regolare il dosaggio dei farmaci immunosoppressori come necessario.

L'mRNA (acido Ribonucleico Messaggero) è il tipo di RNA che porta le informazioni genetiche codificate nel DNA dai nuclei delle cellule alle regioni citoplasmatiche dove vengono sintetizzate proteine. Una volta trascritto dal DNA, l'mRNA lascia il nucleo e si lega a un ribosoma, un organello presente nel citoplasma cellulare dove ha luogo la sintesi proteica. I tripleti di basi dell'mRNA (codoni) vengono letti dal ribosoma e tradotti in amminoacidi specifici, che vengono poi uniti insieme per formare una catena polipeptidica, ossia una proteina. Pertanto, l'mRNA svolge un ruolo fondamentale nella trasmissione dell'informazione genetica e nella sintesi delle proteine nelle cellule.

La frazione del complemento 5a, des-arginina (Dyax, San Diego, CA), nota anche come C5a, è una potente molecola di chemiotassine e anafilatossina generata durante il processo di attivazione del sistema del complemento. Il complemento è un importante sistema di difesa dell'ospite che svolge un ruolo cruciale nella risposta immunitaria umorale e cellulare.

L'arg-C5a è una forma modificata della frazione C5a, in cui l'arginina (Arg) nel suo sito carico positivo è stata rimossa da un enzima specifico chiamato convertasi del complemento C5. Questa modifica altera la funzione biologica di C5a, rendendolo incapace di legarsi ai recettori dei leucociti e quindi di indurre una risposta infiammatoria acuta.

L'arg-C5a è clinicamente utilizzato come farmaco per trattare il dolore associato all'angioedema ereditario, una rara malattia genetica caratterizzata da gonfiore ricorrente e doloroso dei tessuti molli. Il farmaco agisce bloccando l'azione della C5a, riducendo così il gonfiore e l'infiammazione associati alla malattia.

In medicina, un "rene" è un organo fondamentale del sistema urinario che svolge un ruolo chiave nella regolazione dell'equilibrio idrico ed elettrolitico e nell'escrezione dei rifiuti metabolici. Ogni rene è una struttura complessa composta da milioni di unità funzionali chiamate nefroni.

Ogni nefrone consiste in un glomerulo, che filtra il sangue per eliminare i rifiuti e l'acqua in eccesso, e un tubulo renale contorto, dove vengono riassorbite le sostanze utili e secrete ulteriormente alcune molecole indesiderate. Il liquido filtrato che risulta da questo processo diventa urina, la quale viene quindi convogliata attraverso i tubuli contorti, i tubuli rettilinei e le papille renali fino ai calici renali e infine alla pelvi renale.

L'urina prodotta da entrambi i reni fluisce poi nell'uretere e viene immagazzinata nella vescica prima di essere eliminata dal corpo attraverso l'uretra. I reni svolgono anche un ruolo importante nel mantenere la pressione sanguigna normale, producendo ormoni come l'enzima renina e l'ormone eritropoietina (EPO). Inoltre, i reni aiutano a mantenere il livello di pH del sangue attraverso la secrezione di ioni idrogeno e bicarbonato.

In medicina e ricerca biomedica, i modelli molecolari sono rappresentazioni tridimensionali di molecole o complessi molecolari, creati utilizzando software specializzati. Questi modelli vengono utilizzati per visualizzare e comprendere la struttura, le interazioni e il funzionamento delle molecole, come proteine, acidi nucleici (DNA e RNA) ed altri biomolecole.

I modelli molecolari possono essere creati sulla base di dati sperimentali ottenuti da tecniche strutturali come la cristallografia a raggi X, la spettrometria di massa o la risonanza magnetica nucleare (NMR). Questi metodi forniscono informazioni dettagliate sulla disposizione degli atomi all'interno della molecola, che possono essere utilizzate per generare modelli tridimensionali accurati.

I modelli molecolari sono essenziali per comprendere le interazioni tra molecole e come tali interazioni contribuiscono a processi cellulari e fisiologici complessi. Ad esempio, i ricercatori possono utilizzare modelli molecolari per studiare come ligandi (come farmaci o substrati) si legano alle proteine bersaglio, fornendo informazioni cruciali per lo sviluppo di nuovi farmaci e terapie.

In sintesi, i modelli molecolari sono rappresentazioni digitali di molecole che vengono utilizzate per visualizzare, analizzare e comprendere la struttura, le interazioni e il funzionamento delle biomolecole, con importanti applicazioni in ricerca biomedica e sviluppo farmaceutico.

Lattivazione del complemento avviene con un meccanismo detto a cascata per attivazione sequenziale dei vari componenti ... La sua attivazione costituisce la: via alternativa di attivazione del complemento o attivazione properdinica. Il gene che ... della via alternativa di attivazione del complemento per questo motivo tale attivazione prende anche il nome di attivazione ... Il sistema del complemento è, insieme agli anticorpi, lelemento essenziale dei meccanismi di difesa umorale contro gli agenti ...
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Attivazione del sistema del complemento[modifica , modifica wikitesto]. Lo stesso argomento in dettaglio: Sistema del ... In questa regione costante possono esserci differenze sequenziali che dividono le catene in due grandi classi: κ e λ. Ogni ... Attivazione del complemento, attività agglutinante, recettore per i linfociti B (BCR). Sono i principali anticorpi durante la ... Tra le tre vie di attivazione del sistema del complemento due, la classica e la lectinica, utilizzano gli anticorpi legati ad ...
Attivazione linfocitaria. < Attivazione metabolica. < Attivazione piastrinica. < Attivazione sequenziale del complemento. < ... Attivazione dei neutrofili. < Attivazione del complemento della lectina legante il mannosio. < Attivazione del complemento. < ... Frazione del complemento 3a. < Frazione del complemento 3b. < Frazione del complemento 3c. < Frazione del complemento 3d. < ... Frazione del complemento 1. < Frazione del complemento 1q. < Frazione del complemento 1r. < Frazione del complemento 1s. < ...
Altri sistemi di sorveglianza, come le proteine del complemento o gli stessi anticorpi, vengono meno o divengono di-reattivi, ... che prevede lutilizzo combinato o sequenziale di diverse strategie terapeutiche come chirurgia, radioterapia e chemioterapia. ... Un esempio è rappresentato dalla recente attivazione di studi clinici che prevedono lutilizzo di vacciniantitumorali dopo ...
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