Riduzione della dimensione di una cellula, tessuto, organo, o più organi, associata ad una varietà di cellule anormali condizioni patologiche quali cambiamenti, ischemia, malnutrizione o cambiamenti ormonali.
Squilibrio in dimensione ed il numero di fibre muscolari si sono verificati con l'invecchiamento, flusso ematico, o dopo l ’ immobilizzazione, perdita di gravità prolungata, malnutrizione, e soprattutto in denervazione.
L'atrofia del disco ottico che possono essere congeniti o acquisiti. Questa condizione indica una carenza nel numero di fibre nervose che sorgono nella retina e si formano la OPTIC DISK; OPTIC RICOSTRUZIONE; OPTIC chiasma ottico. Si, e glaucoma; ischemia; infiammazione cronica, un aumento della pressione cranica, tossine, compressione del nervo ottico ed ereditò condizioni (vedere OPTIC si atrofizza, ereditario) sono relativamente comuni cause di questa condizione.
Un insieme di disordini segnato da una progressiva degenerazione dei motoneuroni del midollo spinale che provoca debolezza e atrofia muscolare, di solito che non mostravano evidenze di lesioni al corticospinal distese. Malattie in questa categoria comprende un 'insorgenza più tardiva SPINAL Werdnig-Hoffmann malattia e il guscio si atrofizza DI infanzia, la maggior parte dei quali è ereditaria. (Adams et al., i Principi di Neurologia, Ed, sesto p1089)
Una sindrome complesso composto da tre condizioni cliniche che rappresentano varianti dello stesso processo patologico: STRIATONIGRAL degenerazione; SHY-DRAGER SYNDROME; e la forma di sporadici OLIVOPONTOCEREBELLAR si atrofizza. Caratteristiche cliniche includono involontario, disfunzione cerebrale, e dei gangli basali. Patologico esami rivelano i gangli della base, atrofia del cervelletto, assorbenti e midollo, perdita di neuroni del sistema nervoso autonomo con evidenti nel tronco encefalico e il midollo spinale. (Da Adams et al., i Principi di Neurologia, Ed, sesto p1076; Baillieres Clin Neurol 1997 apr; 6 (1): 187-204; Med Clin North Am 1999 mar; 83, paragrafo 2: 381-92)
Un gruppo di malattie ereditarie che recessively caratteristica progressiva atrofia muscolare ed ipotonia. Sono classificati come Werdnig-Hoffman tipo I (malattia di tipo II (intermedio) e di tipo III (Kugelberg-Welander malattia). E 'fatale di tipo I nell ’ infanzia, di tipo II esordio infantile tardi ed è associata a sopravvivere al secondo o terzo decennio. Tipo III ha la sua comparsa nell'infanzia, ed è lentamente progressiva. J Med Genet 1996 apr: 33, paragrafo 4: 281-3)
Un gruppo di ereditato e... sporadico nervoso e che condivide progressiva atassia in associazione con l'atrofia del cervelletto, assorbenti e inferiore olivary nuclei. Ulteriori caratteristiche cliniche possono includere muscolo; rigidità, nistagmo, patologico la degenerazione retinica; muscolo spasticita '; demenza; INCONTINENCE oftalmoplegia urinaria; e la forma familiare ha un precocemente (secondo decennio possano presentare il midollo spinale) e atrofia sporadico. La forma tende a presente nel quinto o sesto decennio, ed e' un corso di diversi sottotipi di atrofia. (Sistema di Adams et al., i Principi di Neurologia, Ed, sesto p1085)
Progressiva, atrofia diffusa autosomiche, dell ’ epitelio del pigmento coroide, e disturbi retina che inizia nell'infanzia.
Una forma di degenerazione maculare noto anche come secchezza della degenerazione maculare segnata dalla comparsa di una precisa progressiva atrofia lesione o nella parte centrale della retina chiamata macula lutea. E si distingue da bagnato, degenerazione maculare neovascolare in quest 'ultimo prevede essudati.
Un complesso SMN proteine che è essenziale per la funzione del complesso proteico SMN. Nell ’ uomo le proteine sono codificate dal un singolo gene trovato vicino al inversione Telomere invertita di una regione di CHROMOSOME 5. Mutazioni nel gene codificante per la sopravvivenza di del motoneurone 1 proteine può comportare il SPINAL si atrofizza DI infanzia.
Nervoso caratterizzato da una riduzione del volume muscolare anormali a causa di una riduzione delle dimensioni o il numero delle fibre muscolari. Può causare atrofia dalle malattie intrinseco (ad esempio, il tessuto muscolare) o distrofia secondaria al sistema nervoso periferico che alterano DISEASES innervazione di tessuto muscolare (es. atrofia, il SPINAL).
Metodo non invasivo di anatomia interna basata sul principio che nuclei atomici nel un forte campo magnetico impulsi di assorbire l'energia e li emettono onde radio che può essere ricostruito in immagini computerizzate. Il concetto include protone giro tomographic tecniche.
Atrofia ottica dominante e 'una neuropatia ottica ereditari causa diminuzione della acuità visiva, colori disavanzi, centrocecal scotoma, e un pallore nervo ottico (Hum. Genet. 1998; 102: 79-86). Le mutazioni che porta a questa condizione sono stati al OPA1 Gene al cromosoma 3q28-q29. OPA1 codici per un dynamin-related GTPase che localizes per i mitocondri.
Un complesso di proteine che raduna i SNRNP CORE proteine in una struttura interna che circonda un conservato sequenza di RNA RNA nucleare in piccolo. Si trovano localizzato nella Gemini DEGLI ORGANI DECISIONALI e avvolto nel citoplasma. La SMN complesso e 'il nome di "Survival of Motor Neuron Complex Protein 1, che e' un pezzo fondamentale del complesso.
Una proteina che incide SMN complesso closely-related per sopravvivere. 1, il neurone PROTEIN. Nell ’ uomo, le proteine sono codificate dal spesso un duplicato Gene trovato vicino al inversione centromero invertita di una regione di CHROMOSOME 5.
Tecnica per ridurre l ’ uso, o movimento da immobilizzando o animale restrittivo per sospendere dal inferiori o croce. Questo immobilizzazione è usato per simulare alcuni effetti della gravita 'ridotta a studiare l'assenza di gravita' fisiologia.
Un sottotipo di nel muscolo striato attaccato con tendini allo scheletro, muscoli scheletrici si stanno innervated e i loro movimenti possono essere controllati consciamente sono inoltre anche chiamato muscoli volontari.
Un succube legata al cromosoma X forma di atrofia muscolare spinale. E 'dovuto a una mutazione del gene di recettori degli androgeni.
La parte del sistema nervoso centrale e 'all'interno del cranio). (Cranio derivante dalla neurale TUBO, l'azione cervello è composto da tre parti principali PROSENCEPHALON (inclusa la parte anteriore del cervello); MESENCEPHALON (mesencefalo); e (RHOMBENCEPHALON hindbrain). Il cervello è costituito da un cervello, nel cervelletto e altre strutture nel cervello STEM.
Gastrite con atrofia della mucosa gastrica, parietali gastriche. E le ghiandole della mucosa con acloridria. Gastrite atrofica solitamente progredisce epatite gastrite.
Un sottogruppo di proteine Ligasi ubiquitin formate dalle associazione di un territorio SKP Cullin PROTEIN, un territorio PROTEIN e un F-Box DOMINIO PROTEIN.
Problemi ereditari che trattano graduale perdita della vista in associazione con atrofia ottica, relativamente forme comuni includono malattia autosomica dominante atrofia ottica (OPTIC atrofia muscolare, malattia autosomica dominante) e atrofia ottica OPTIC Leber ereditaria (atrofia, ereditaria, Leber).
Mancanza di coordinazione dei movimenti volontari che si manifestano come una manifestazione del DISEASES cerebellare. Caratteristici includono una tendenza a arto o movimenti a superare il un bersaglio (dysmetria), un tremore che insorge durante tentato movimenti (tremore intenzionale, insufficienza forza e il ritmo dell'diadochokinesis (rapidamente movimenti alternata) e andatura atassia. (Da Adams et al., Principi di neurologia del sesto Ed, P90)
Una malattia degenerativa del cervello caratterizzato dalla sintomi insidiosi di demenza, deterioramento della memoria, giudizio, della concentrazione e capacità di risolvere i problemi sono seguito da una scala APRAXIAS e le la condizione si verifica principalmente dopo 60 anni, ed ha impresso patologicamente da grave atrofia corticale e la triade della SENILE placche; grovigli TANGLES; e NEUROPIL THREADS. (Da Adams et al., i Principi di Neurologia, Ed, sesto pp1049-57)
Malattie del Uvea.
La misurazione di un organo in volume, massa o pesantezza.
Una malattia degenerativa del sistema nervoso centrale caratterizzata dalla difficolta 'equilibrio; diminuzione della motilità oculare (sopranucleare DISORDERS oftalmoplegia); disartria; difficoltà ad inghiottire; e distonia assiale. Allarme e' il quinto decennio e progressione della malattia per diversi anni. Patologico dati includono grovigli degenerazione neuronale e MESENCEPHALON dorsale; perdita nel nucleo; subtalamica rosso nucleo; Pallidum; dentate nucleo; e vestibolare nuclei. (Da Adams et al., i Principi di Neurologia, Ed, sesto pp1076-7)
La proteina elettori dei muscoli, i principali essere ACTINS e Miosine. Piu 'di una dozzina di complicita' proteine esiste incluso troponina; tropomiosina; e DYSTROPHIN.
Una sindrome caratterizzata da unilaterale lentamente progressiva, atrofia del tessuto muscolare del grasso, pelle, cartilagine e ossa. La condizione generalmente si sviluppa in un periodo di 2 a 10 anni e poi non si stabilizza.
Un pyridoxal fosfato enzima che catalizza la formazione di glutammato gamma-semialdehyde e un acido di L-amino L-ornithine e un 2-keto-acid. CE 2.6.1.13.
Un progressivo malattia neurodegenerativa centrale e del sistema nervoso autonomo caratterizzato da atrofia del corno laterale pregangliare torace neuroni del midollo spinale. Questa malattia è considerata una variante del sistema, atrofia. Influenzato individui presenti in quinta o sesta decennio con orthostasis e; e poi sviluppare FECAL INCONTINENCE; l 'anidrosi; atassia; impotenza; e alterazioni di colore che suggeriscono disfunzione gangli della base. (Da Adams et al., i Principi di Neurologia, Ed, sesto p536)
La resezione o rimozione della innervazione del muscolo o tessuto muscolare.
Grande, angioistocitoma nemmeno le singole cellule o cilindrico prismica in forma, che formano la base unita 'di muscolo scheletrico. Sono composti da miofibrille comune e attaccato alla SARCOLEMMA. Derivano dalla fusione di myoblasts scheletriche (MYOBLASTS dello scheletro) in una syncytium, seguita da differenziazione.
Alterazioni della processi mentali collegato all'apprendimento, pensare, ragionare, e giudizio.
Spontanea o indotta sperimentalmente zoonosi con processi patologici sufficientemente simile a quella delle malattie umane. Sono utilizzati come modelli per delle malattie umane.
Un gruppo di sindromi degenerativa heterogenous segnato da disfunzione cerebrale progressiva o in isolamento o in associazione con altri manifestazioni neurologiche. Occasionale ed sottotipi ereditaria. Eredità modelli includono malattia autosomica dominante, e legata al cromosoma X autosomico recessivo.
Il peggioramento della malattia nel tempo. Questo concetto e 'utilizzato soprattutto per cronica e malattie incurabili dove dallo stadio della malattia e' una determinante importante della terapia e prognosi.
Abbassare parte laterale del responsabile, emisfero cerebrale uditivi e olfattivi semantico elaborando. E 'inferiore ragade laterali e anteriore all'osso occipitale LOBE.
Un inibitore dell ’ apoptosi proteina che era stata identificata durante l ’ analisi della cancellazione CHROMOSOME associata SPINAL il atrofia. Naip contiene un nucleotide oligomerization dominio e un legame carbossi-terminali leucina ricco ripetere.
Questo e 'uno dei due sistemi connessi pepsinogeno nell' uomo ed è anche noto come pepsinogeno. (L'altro è pepsinogeno C) Questo include anche isozymogens Pg1-Pg5 (pepsinogens 1-5, gruppo o di prodotti di PGA1-PGA5 i geni) questo è il grande pepsinogeno trovate nelle urine.
Un insieme eterogeneo di gruppi di disordini familiare principalmente caratterizzata da crisi miocloniche, crisi tonico-cloniche, atassia, progressivo peggioramento e intellettuale degenerazione neuronale. Tali fattori includono epilessia Mioclonica morbo; MERRF SYNDROME; CEROID-LIPOFUSCINOSIS neuronale; sialidosis (vedere MUCOLIPIDOSES) e Unverricht-Lundborg.
Un disturbo mentale organico acquisita con perdita di abilita 'intellettuali di gravità sufficiente da interferire con sociale o funzionamento del mestiere. La disfunzione e' poliedrici e coinvolge memoria, comportamento, personalità, giudizio, attenzione, le relazioni spaziali, language, il pensiero astratto, e un altro dirigente funzioni. Il declino mentale è solitamente progressisti, e inizialmente ricambi il livello di coscienza.
La limitazione del movimento di intero o parte del corpo da strumenti (fisica, fisica) o chimicamente con l 'analgesia, o l ’ uso di TRANQUILIZING AGENTS o neuromuscolari nondepolarizing AGENTS. Include protocolli sperimentali utilizzati per valutare l'effetto fisiologico dell'immobilità.
Il progressivo e irreversibile funzione di un organismo che verificarsi come risultato dello scorrere del tempo.
Le condizioni meteorologiche patologico il cervello, composto da intracranica componenti del sistema nervoso centrale sono inclusi (ma non si limita a) la materia bianca cerebrale CEREBRAL CORTEX;; BASAL gangli; talamo; STEM; HYPOTHALAMUS; cervello e nel cervelletto.
Cambiamenti degenerativi della retina solitamente adulti più vecchi che provoca la perdita della vista al centro del campo visivo (la macula luteo) a causa di danni alla retina. Avviene in a forme.
Attivare dei neuroni ematiche muscolo.
La concava interno dell'occhio, comprendente la retina, la coroide la sclera, il disco ottico e dei vasi sanguigni, visto tramite la ophthalmoscope. (Cline et al., Dictionary of Science, 4) Disturbi della vista.
Una crescita differenziazione che è un potente inibitore del muscolo scheletrico la crescita svolga un ruolo nella regolazione della manutenzione MYOGENESIS e nel muscolo nella maturità.
Una tecnica di bidimensionale ad inserire immagini in un computer e l 'analizzare le immagini in qualcosa che e' piu 'utile per gli umani osservatore.
Malattie che colpiscono la struttura o attività del cervelletto. Cardinale manifestazioni di disfunzione cerebrale includono dysmetria, andatura atassia, ipotonia e muscolo.
Un innalzamento delle GRAY problema si estende per tutta la lunghezza del piano del TEMPORAL SUONA VENTRICLE laterale (vedere anche TEMPORAL LOBE). L'ippocampo, subiculum e DENTATE circonvoluzione costituiscono la formazione dell'ippocampo. A volte gli autori comprendono CORTEX entorinale nella formazione dell'ippocampo.
Le proteine del tessuto nervoso sono specifiche proteine presenti nel sistema nervoso centrale e periferico che svolgono ruoli strutturali, enzimatici, regolatori e di trasporto essenziali per la normale funzione nervosa.
Il record di discendenza. Oppure, in particolare di particolari condizioni di salute o caratteristica, indicando singoli membri della famiglia, i loro legami, e il loro status in relazione al o in condizioni.
Una proteina che ha dimostrato di agire come fattore della trascrizione calcium-regulated nonché un substrato per depolarization-activated PROTEIN CALCIUM-CALMODULIN-DEPENDENT. Questa proteina funzioni di integrare sia del calcio che del campo segnali.
Ai neuroni motori nella parte anteriore addominale) (corno del progetto di saldare che muscoli scheletrici.
Visualizzazione di un sistema vascolare dopo somministrazione endovenosa di una soluzione fluoresceina. Le immagini possono essere fotografati o trasmessa. È usato soprattutto a studiare la e uveal vascolare.
Una sindrome da malassorbimento è supportata dal ingestione di cibi contenenti GLUTEN, quali wheat, rye, barley. E 'caratterizzato da INFLAMMATION del piccolo intestino, perdita di microvilli struttura, fallito ’ assorbimento intestinale e malnutrizione.
Questo è uno dei due sistemi connessi pepsinogeno nell ’ uomo. E 'nella prostata e ha trovato liquido seminale mentre pepsinogeno A non e'.
Perdita dell 'attività funzionale e una degenerazione trofico dell ’ coraggio assoni e il loro arborizations terminale in seguito alla distruzione delle loro cellule di origine o interruzione della continuità con queste cellule. La patologia è caratteristico di malattie neurodegenerative. Spesso il processo di degenerazione nervose si studia in ricerche su neuroanatomical la localizzazione e correlazione della neurofisiologia di percorsi neurali.
E... sporadico ereditari condizioni caratterizzato da una progressiva disfunzione del sistema nervoso, questi sono spesso associati a disturbi dell ’ atrofia del sistema nervoso centrale o periferico strutture.
Il più comune forma di clinici Frontotemporal Lobar della corruzione, la demenza presenta personalità e cambiamenti comportamentali spesso associati a perdita di inibizioni, apatia e mancanza di intuito.
Il sottile strato di GRAY questione sulla superficie del CEREBRAL emisferi che si sviluppa partendo dalla telencefalo e si piega su circonvoluzioni e sulchi. Raggiunge il massimo sviluppo nell ’ uomo ed è responsabile per le sue capacita 'intellettuale e maggiore capacità mentali.
La sottile membrana, altamente vascolari copriva la maggior parte posteriore dell ’ occhio tra la retina e della sclera.
La rimozione e nell 'esame di campioni sotto forma di piccoli pezzi di tessuto dal corpo vivo.
Un vago reclamo di debolezza, affaticamento, debolezza o stanchezza attribuibili a diversi muscoli. La debolezza può essere definita come subacuta o cronica progressive e spesso è una manifestazione di molti muscoli e degenerazione neuromuscolare - In. (Dal Wyngaarden et al., Cecil Versione di Medicina, 19 Ed, p2251)
La parte di cervello che si cela dietro il cervello STEM nella parete posteriore alla base del cranio (CRANIAL della fossa cranica posteriore), e 'anche conosciuto come "cervello" con circonvoluzioni ci sono simili a quelli di CEREBRAL CORTEX, bianca, bel cervelletto. Sia la sua funzione di coordinare movimenti volontari, mantenere l'equilibrio e imparare le capacità motorie.
Un prodromo fase di declino cognitivo che possono precedono l'insorgenza della malattia e altri ALZHEIMER demenze. E possono includere una compromissione della capacità cognitiva), quali piccoli di linguaggio, visuospatial consapevolezza, attenzione e memoria.
Malattie caratterizzate da una degenerazione del selettivo i motoneuroni del midollo spinale, tronco encefalico, o corteccia motoria sottotipi cliniche sono distinti dalla maggiore sito di degenerazione. In sclerosi laterale amiotrofica non superiori e inferiori, e tronco encefalico neuroni motori. Un progressivo atrofia muscolare e sindromi correlati (vedere il atrofia, SPINAL) i motoneuroni del midollo spinale sono maggiormente colpito. (Con paralisi bulbare progressiva paralisi bulbare progressiva degenerazione Note nel tronco encefalico. In caso di sclerosi laterale, corticali neuroni sono influenzate in isolamento. (Adams et al., i Principi di Neurologia, Ed, sesto p1089)
I topi di laboratorio che sia stato causato da un donatore di uovo EMBRYO, manipolato o di mammifero.
Quattro CSF-filled (vedere FLUID cerebrospinale) cavità all'interno emisferi cerebrali (ventricoli laterale), nella linea mediana (VENTRICLE) e all 'interno del ponte e midollo allungato (quarta VENTRICLE).
Proteine che legano RNA molecole. Incluso qui sono Ribonucleoproteine e altre proteine, che e 'che si legano specificamente per RNA.
Una spirale batterio attivi come un essere umano. E 'un patogeno gastrico gram-negativi, urease-positive, curve o organismo leggermente spirale specie nel 1982 da pazienti con lesioni di gastrite o ulcera peptica in Australia occidentale. Helicobacter pylori è stato classificato del genere dei Campylobacter, ma la sequenza di RNA, cellulari degli acidi grassi profili, modelli di crescita, e altre caratteristiche tassonomica indicano che il micro-organismo debbano essere inclusi nel genere HELICOBACTER. E' stato ufficialmente trasferito all'Helicobacter amm nov. (Vedere punto J Syst Bacteriol 1989 ott.; 39 (4): 297-405).
Infiammazione della mucosa gastrica, una lesione osservata in un certo numero di diverse patologie.
Rivestimento dello stomaco, composto da una camera, un centro currency 'epitelio della mucosa e un MUSCULARIS. La superficie delle cellule producono MUCUS che protegge il fegato di attacco di acidi digestivi ed enzimi. Quando epitelio invaginates in lamina currency in vari regione dello stomaco (cardias; fondus gastrico; e piloro), diversi ghiandole gastrico tubulare si formano. Queste ghiandole composta di cellule che secernono muco, enzimi, acido acido, o gli ormoni.

L'atrofia è una condizione medica in cui un organo, un tessuto o un muscolo si riduce di dimensioni a causa della perdita di cellule o dell'alterazione del tessuto. Questa condizione può verificarsi come risultato di diversi fattori, come l'invecchiamento, la malnutrizione, la mancanza di uso o l'esposizione a malattie o lesioni.

L'atrofia muscolare si riferisce specificamente alla perdita di massa e forza muscolare, che può verificarsi a causa dell'invecchiamento, della mancanza di attività fisica o come conseguenza di una malattia neurologica o neuromuscolare.

L'atrofia dei tessuti può anche verificarsi in altre parti del corpo, come la pelle, il fegato, i polmoni o il cervello, e può essere causata da una varietà di fattori, tra cui l'invecchiamento, la malnutrizione, l'esposizione a tossine o radiazioni, la mancanza di ossigeno o la compressione prolungata.

I sintomi dell'atrofia possono variare a seconda della causa e della localizzazione, ma possono includere debolezza muscolare, perdita di peso, riduzione delle capacità sensoriali o cognitive, difficoltà di movimento o disfunzioni degli organi interni. Il trattamento dell'atrofia dipende dalla causa sottostante e può includere fisioterapia, farmaci, cambiamenti nello stile di vita o chirurgia.

L'atrofia muscolare è una condizione medica in cui i muscoli si indeboliscono e si restringono a causa della perdita di cellule muscolari e della riduzione del tessuto muscolare. Ci sono diverse cause di atrofia muscolare, tra cui l'inattività prolungata, lesioni nervose, malnutrizione, invecchiamento e alcune condizioni mediche come la sclerosi multipla, la distrofia muscolare e il morbo di Parkinson.

I sintomi dell'atrofia muscolare possono variare a seconda della gravità e della causa sottostante, ma spesso includono debolezza muscolare, riduzione della massa muscolare, movimenti lenti o difficoltà nel compiere attività quotidiane come alzarsi da una sedia o salire le scale.

Il trattamento dell'atrofia muscolare dipende dalla causa sottostante e può includere fisioterapia, esercizi di rinforzo muscolare, terapie farmacologiche o interventi chirurgici. In alcuni casi, l'atrofia muscolare può essere irreversibile, ma il trattamento può aiutare a rallentarne la progressione e ad alleviarne i sintomi.

L'atrofia ottica è una condizione caratterizzata da un progressivo deterioramento e assottigliamento del nervo ottico, che trasmette le informazioni visive dal occhio al cervello. Questa condizione può causare una diminuzione della vista o persino la cecità, a seconda della gravità dell'atrofia.

L'atrofia ottica può essere causata da diversi fattori, come lesioni alla testa, compressione del nervo ottico, malnutrizione, esposizione a sostanze tossiche, infezioni, infiammazioni o malattie degenerative del sistema nervoso centrale. Alcune delle malattie che possono causare atrofia ottica includono la sclerosi multipla, la neurite ottica, la neuropatia ottica ischemica anteriore, la malattia di Leber e altre malattie genetiche.

I sintomi dell'atrofia ottica possono variare a seconda della causa sottostante e della gravità della condizione. Possono includere una diminuzione della vista, visione offuscata o doppia, perdita di campi visivi, colori sbiaditi, dolore agli occhi o alla testa, e difficoltà a muovere gli occhi.

La diagnosi di atrofia ottica si basa generalmente su una combinazione di esami fisici, test della vista, imaging del nervo ottico e altri test neurologici. Il trattamento dipende dalla causa sottostante dell'atrofia ottica e può includere farmaci, terapie o interventi chirurgici per alleviare la pressione sul nervo ottico o trattare qualsiasi condizione di base che contribuisce all'atrofia. In alcuni casi, tuttavia, l'atrofia ottica può essere irreversibile e causare una perdita permanente della vista.

L'atrofia muscolare spinale (SMA) è una malattia genetica che colpisce i motoneuroni, ossia le cellule nervose della colonna vertebrale responsabili del controllo dei muscoli scheletrici. Questa patologia provoca la degenerazione e la morte di questi motoneuroni, portando ad una progressiva perdita di forza e di massa muscolare.

Esistono diverse forme di SMA, classificate in base all'età di insorgenza e alla gravità dei sintomi. Le forme più comuni sono:

1. SMA di tipo 1 (o Werdnig-Hoffmann): è la forma più grave e si manifesta entro i primi sei mesi di vita. I bambini affetti presentano difficoltà a deglutire, a respirare e a muovere le gambe e le braccia. La maggior parte dei pazienti non riesce a stare seduta in modo autonomo e ha una speranza di vita limitata.
2. SMA di tipo 2 (o Intermedia): si presenta tra i 6 e i 18 mesi di età. I bambini possono raggiungere la capacità di stare seduti in modo autonomo, ma non sono in grado di camminare o lo fanno solo per un breve periodo. La progressione della malattia è più lenta rispetto al tipo 1, e i pazienti possono avere una vita più lunga, sebbene con difficoltà respiratorie e nutrizionali.
3. SMA di tipo 3 (o Kugelberg-Welander): compare dopo i 18 mesi di età e può essere diagnosticata anche in età adulta. I pazienti possono camminare, ma potrebbero presentare difficoltà a salire le scale o a correre. La progressione della malattia è lenta e la maggior parte dei pazienti mantiene una buona qualità di vita.
4. SMA di tipo 4 (o Adult-Onset): compare dopo i 35 anni di età. I sintomi sono generalmente lievi, con debolezza muscolare progressiva e difficoltà respiratorie. La malattia non compromette significativamente l'aspettativa di vita.

La causa della SMA è una mutazione nel gene SMN1 (Survival Motor Neuron 1), che codifica per la proteina SMN necessaria alla sopravvivenza dei motoneuroni. La mutazione porta a una carenza di questa proteina, causando la degenerazione e la morte dei motoneuroni.

Il trattamento della SMA si concentra sulla gestione dei sintomi e sull'aiutare i pazienti a mantenere la funzionalità muscolare il più a lungo possibile. La fisioterapia, l'ortesi e la ventilazione meccanica possono essere utili per migliorare la qualità di vita dei pazienti. Inoltre, sono disponibili terapie farmacologiche che hanno dimostrato di rallentare o arrestare la progressione della malattia, come il nusinersen (Spinraza), l'onasemnogene abeparvovec-xioi (Zolgensma) e il risdiplam (Evrysdi).

L'atrofia multisistemica (MSA) è una malattia neurodegenerativa rara e progressiva che colpisce il sistema nervoso autonomo, i movimenti muscolari e la funzione cognitiva. È caratterizzata da un accumulo anormale di proteine ​​chiamate alfa-sinucleina nei neuroni e nelle cellule gliali del cervello e del midollo spinale.

Esistono due sottotipi principali di MSA: il tipo parkinsoniano (MSA-P) e il tipo cerebellare (MSA-C). L'MSA-P è caratterizzata da sintomi simili alla malattia di Parkinson, come rigidità, tremori a riposo, bradicinesia e instabilità posturale. L'MSA-C, d'altra parte, è caratterizzata da atassia cerebellare, che include sintomi come disartria (difficoltà di parlare), disequilibrio e nistagmo (oscillazione involontaria degli occhi).

Altri sintomi comuni dell'MSA includono disturbi della deglutizione, difficoltà nella minzione, ipotensione ortostatica (pressione sanguigna bassa in posizione eretta), problemi respiratori e disfunzioni sessuali.

La diagnosi di MSA si basa su una combinazione di sintomi clinici, risultati dell'esame fisico e test di imaging cerebrale, come la risonanza magnetica (RM). Non esiste attualmente una cura per l'MSA, ma i trattamenti possono aiutare a gestire i sintomi e migliorare la qualità della vita. Questi possono includere farmaci per i sintomi parkinsoniani o cerebellari, terapie fisiche e occupazionali, modifiche dello stile di vita e supporto psicologico.

Le Atrofie Muscolari Spinali dell'Infanzia (SMA) sono un gruppo di malattie genetiche che colpiscono i motoneuroni, cioè le cellule nervose responsabili del controllo dei muscoli scheletrici. Queste malattie provocano una progressiva perdita della massa muscolare e della forza, portando a difficoltà di movimento e debolezza.

Esistono diversi tipi di SMA, classificati in base all'età di insorgenza e alla gravità dei sintomi. I più comuni sono la SMA di tipo 1, la SMA di tipo 2 e la SMA di tipo 3.

La SMA di tipo 1, anche nota come "atrofia muscolare spinale infantile grave", è la forma più grave della malattia e si manifesta entro i primi sei mesi di vita. I bambini affetti presentano debolezza muscolare generalizzata, difficoltà a deglutire e a respirare, e spesso non sono in grado di sedersi o stare in piedi da soli.

La SMA di tipo 2, nota anche come "atrofia muscolare spinale infantile intermedia", si manifesta tra i 6 e i 18 mesi di vita. I bambini affetti presentano debolezza muscolare che colpisce prevalentemente le gambe, ma sono in grado di sedersi da soli e possono imparare a camminare con difficoltà.

La SMA di tipo 3, o "atrofia muscolare spinale giovanile", si manifesta dopo i 18 mesi di vita e può presentarsi in forme lievi o moderate. I bambini affetti possono avere difficoltà a camminare o a salire le scale, ma sono in grado di svolgere attività fisiche normali per la loro età.

La causa delle SMA è una mutazione del gene SMN1, che codifica per la proteina di sopravvivenza dei motoneuroni (SMN). Questa proteina è essenziale per la sopravvivenza e il funzionamento dei motoneuroni, cellule nervose che controllano i muscoli scheletrici. La mutazione del gene SMN1 porta a una carenza di proteina SMN, con conseguente morte dei motoneuroni e degenerazione muscolare.

Non esiste ancora una cura per le SMA, ma sono in corso studi clinici per testare nuovi trattamenti che possano rallentare o arrestare la progressione della malattia. Tra questi, ci sono farmaci che aumentano la produzione di proteina SMN, come il nusinersen (Spinraza), approvato dalla FDA nel 2016 per il trattamento delle forme più severe di SMA. Altri trattamenti sperimentali includono terapie geniche che sostituiscono il gene SMN1 mutato con una copia funzionante del gene, o cellule staminali mesenchimali che possono proteggere e rigenerare i motoneuroni danneggiati.

Le olivopontocerebellar atrophies (OPCA) sono un gruppo eterogeneo di disturbi neurodegenerativi che colpiscono prevalentemente il cervelletto, il ponte e i nuclei olivari del tronco encefalico. Queste atrofie sono caratterizzate da una progressiva perdita di neuroni in queste aree del sistema nervoso centrale, che porta a una varietà di sintomi neurologici.

I sintomi più comuni delle OPCA includono:

1. Disordini dell'equilibrio e della coordinazione (atassia)
2. Tremori o movimenti involontari (distonia)
3. Debolezza muscolare
4. Difficoltà nel parlare e deglutire (disartria e disfagia)
5. Anomalie della sensibilità, come formicolii o intorpidimento
6. Problemi di vista, come nistagmo (movimenti involontari degli occhi)

Le OPCA possono essere idiopatiche o associate a diverse condizioni genetiche e neurodegenerative, come la malattia di Machado-Joseph, la degenerazione cortico-basale o la sclerosi multipla progressiva primaria. Il meccanismo patogenetico alla base delle OPCA non è completamente compreso, ma si ritiene che possano essere coinvolti fattori genetici, ambientali e legati all'età.

La diagnosi di OPCA si basa sull'esame neurologico, sui risultati dell'imaging cerebrale (come la risonanza magnetica) e, se necessario, sulla biopsia del midollo spinale o sul test genetico. Non esiste una cura specifica per le OPCA, ma il trattamento può essere sintomatico e mirato a migliorare la qualità della vita del paziente. Il trattamento può includere fisioterapia, farmaci per controllare i sintomi (come spasticità, dolore o disturbi del sonno), dispositivi di assistenza e consulenza psicologica.

L'atrofia serpiginosa è una rara condizione cutanea che causa chiazze senza pelo e depigmentate sulla pelle. Il nome "serpiginosa" si riferisce al modello ondulato delle lesioni, che possono sembrare simili a serpi o vermi. Questa condizione colpisce prevalentemente i bambini e gli adolescenti, sebbene possa manifestarsi anche in età adulta.

Le cause esatte dell'atrofia serpiginosa non sono ancora del tutto comprese, ma si ritiene che sia il risultato di una combinazione di fattori genetici e ambientali. La condizione sembra avere un legame con il sistema immunitario, poiché è stato osservato che le cellule immunitarie attaccano in modo anomalo i tessuti sani della pelle.

I sintomi dell'atrofia serpiginosa includono la comparsa di chiazze rosse e pruriginose sulla pelle, che possono causare disagio o dolore. Con il tempo, queste lesioni si trasformano in aree prive di peli e depigmentate, con bordi ben definiti e una superficie liscia. Le lesioni tendono a crescere lentamente, unendo altre lesioni adiacenti per formare forme più grandi e complesse.

Non esiste una cura nota per l'atrofia serpiginosa, ma ci sono trattamenti disponibili che possono aiutare a gestire i sintomi e prevenire la diffusione delle lesioni. Questi trattamenti possono includere farmaci topici come corticosteroidi o immunomodulatori, terapia fototerapica o, in casi gravi, farmaci sistemici come ciclosporina o metotrexato.

È importante consultare un medico se si sospetta di avere l'atrofia serpiginosa o qualsiasi altra condizione cutanea insolita. Un medico specializzato in dermatologia può fornire una diagnosi accurata e raccomandare il trattamento più appropriato per le proprie esigenze individuali.

La degenerazione maculare legata all'età (AMD) è una condizione oculare che colpisce la parte centrale della retina nota come macula. La geografica atrofia (GA) è un particolare tipo di AMD avanzata, caratterizzata dalla progressiva perdita delle cellule della retina e dei vasi sanguigni nella macula. Ciò provoca una graduale distruzione dell'area centrale della visione, nota come vista distinta o visus.

La geografica atrofia si presenta come aree di restringimento e assottigliamento dei fotorecettori (cellule responsabili della percezione della luce) e dell'epitelio pigmentato retinico (una cellula di supporto nella retina). Queste aree di atrofia appaiono come chiazze o macchie senza cellule, che gradualmente si allargano e si fondono, causando una significativa riduzione della visione centrale.

La geografica atrofia è generalmente asintomatica nelle prime fasi, ma con il progredire dell'atrofia, i pazienti possono lamentare difficoltà nella lettura, riconoscimento dei volti, guida e altre attività che richiedono una visione centrale acuta.

Al momento non esiste un trattamento approvato per la geografica atrofia, ma sono in corso studi clinici per sviluppare terapie efficaci per rallentare o arrestare la progressione della malattia.

La proteina Survival of Motor Neuron 1 (SMN1) è un componente chiave del complesso proteico responsabile della biogenesi e dell'assemblaggio delle ribonucleoproteine dei snRNA (small nuclear ribonucleoproteins), che svolgono un ruolo cruciale nella maturazione dell'mRNA nel nucleo cellulare.

L'assenza o la mutazione della proteina SMN1 è stata associata alla malattia genetica rara nota come atrofia muscolare spinale (SMA), che colpisce i motoneuroni del midollo spinale e causa debolezza muscolare progressiva, paralisi e, in casi gravi, insufficienza respiratoria.

La proteina SMN1 è codificata dal gene SMN1 situato sul cromosoma 5q13. La maggior parte dei pazienti affetti da SMA presenta una delezione o una mutazione del gene SMN1, con conseguente ridotta espressione della proteina SMN1 e disfunzione del complesso di biogenesi snRNP.

La terapia farmacologica per la SMA si concentra sulla sostituzione della proteina SMN1 mancante o deficitaria, ad esempio attraverso l'uso di farmaci che aumentano l'espressione del gene SMN2, un gene altamente omologo a SMN1 che può parzialmente compensare la funzione di SMN1 in caso di sua assenza o mutazione.

I Disturbi Muscolari Atrofici sono condizioni mediche caratterizzate da una diminuzione progressiva e persistente della massa muscolare scheletrica, che si traduce in una ridotta forza e funzione muscolare. Questa atrofia muscolare può verificarsi come risultato di una varietà di fattori, tra cui l'invecchiamento (sarcopenia), la denervazione, le malattie neuromuscolari, l'immobilizzazione prolungata e i deficit nutrizionali.

L'atrofia muscolare può essere focale o diffusa, a seconda della causa sottostante. Alcune forme di disturbi muscolari atrofici possono anche presentare altri segni e sintomi, come crampi muscolari, fascicolazioni, rigidità articolare e dolore.

Esempi di disturbi muscolari atrofici includono la distrofia muscolare, la poliomielite, l'atrofia muscolare spinale, la neuropatia periferica e la sarcopenia. Il trattamento dei disturbi muscolari atrofici dipende dalla causa sottostante e può includere fisioterapia, terapia occupazionale, farmaci per alleviare i sintomi e, in alcuni casi, interventi chirurgici.

La risonanza magnetica (MRI) è una tecnologia di imaging non invasiva che utilizza un campo magnetico potente, radiazioni ionizzanti né l'uso di raggi X, per produrre dettagliate immagini in sezione trasversale del corpo umano. Questa procedura medica fornisce immagini chiare e precise dei tessuti molli, degli organi interni, delle ossa e di altri componenti del corpo.

Durante l'esame, il paziente viene fatto distendere su un lettino all'interno di una macchina a forma di tubo chiamata tomografo a risonanza magnetica. Il tomografo è dotato di un grande magnete circolare che produce un campo magnetico e antenne che emettono e ricevono segnali radio.

Quando il paziente viene esposto al campo magnetico, gli atomi di idrogeno nei tessuti del corpo si allineano con il campo magnetico. Le antenne inviano impulsi di radiofrequenza che disturbano l'allineamento degli atomi di idrogeno. Quando le onde radio vengono interrotte, gli atomi di idrogeno ritornano al loro stato originale e rilasciano energia sotto forma di segnali radio. Le antenne rilevano questi segnali e un computer li utilizza per creare immagini dettagliate del corpo.

Le immagini MRI possono essere prese da diverse angolazioni e possono mostrare cambiamenti nelle dimensioni, forma e posizione dei vari organi e tessuti. Questa tecnologia è particolarmente utile per diagnosticare disturbi del sistema nervoso centrale, lesioni sportive, tumori, malattie delle articolazioni, cuore e vasi sanguigni, fegato, reni e ghiandole surrenali.

In sintesi, la risonanza magnetica è un potente strumento di imaging che utilizza campi magnetici e onde radio per creare immagini dettagliate dei tessuti interni del corpo, fornendo informazioni preziose sulla salute e sul funzionamento degli organi e dei sistemi del corpo.

L'atrofia ottica autosomica dominante (DOA) è una malattia genetica ereditata come tratto autosomico dominante, il che significa che una sola copia del gene difettoso, situato su un autosoma (un cromosoma non sessuale), è sufficiente a causare la malattia.

La DOA colpisce prevalentemente le cellule nervose della parte posteriore dell'occhio, nota come nervo ottico, che trasmette gli impulsi visivi dal bulbo oculare al cervello. Nella DOA, il nervo ottico si atrofizza e degenera progressivamente, portando a una riduzione del campo visivo e della visione centrale.

I sintomi della DOA possono comparire in qualsiasi momento dall'infanzia all'età adulta, ma di solito compaiono durante l'adolescenza o nei primi anni dell'età adulta. I pazienti con DOA possono presentare una visione offuscata, difficoltà a distinguere i colori e un campo visivo ridotto.

La DOA è causata da mutazioni in diversi geni, tra cui l'OPA1, che codifica per una proteina mitocondriale importante per la funzione cellulare. La malattia può presentarsi con diverse forme cliniche e gravità, a seconda del gene responsabile della mutazione e della specifica mutazione presente.

Non esiste una cura specifica per la DOA, ma i pazienti possono trarre beneficio da misure di supporto, come l'uso di occhiali speciali o dispositivi di ingrandimento per migliorare la visione. In alcuni casi, la terapia genica può essere una possibilità futura per il trattamento della DOA.

Gli "SMN complex proteins" (proteine del complesso SMN) si riferiscono a un gruppo di proteine che interagiscono insieme per formare il complesso SMN (Survival of Motor Neuron), il quale svolge un ruolo cruciale nella biologia cellulare, in particolare nella maturazione e nell'assemblaggio delle ribonucleoproteine (RNP) dei snRNA small nuclear. Queste RNP sono necessarie per la splicing (elaborazione dell'RNA messaggero) nelle cellule eucariotiche.

Il complesso SMN è costituito da diverse proteine, tra cui:

1. La proteina SMN (Survival of Motor Neuron): è il componente fondamentale del complesso ed è codificata dal gene SMN1. Ha un ruolo cruciale nella maturazione e nell'assemblaggio delle RNP snRNA small nuclear.
2. La proteina Gemin2: interagisce con la proteina SMN e ne stabilizza la struttura, facilitando l'assemblaggio del complesso SMN.
3. Le proteine Gemin3, Gemin4, Gemin5, Gemin6 e Gemin7: sono fattori di assemblaggio che interagiscono con il complesso SMN per facilitare la maturazione delle RNP snRNA small nuclear.
4. La proteina Unrip (Unc-51 like kinase RIP interacting protein): è una chinasi che interagisce con il complesso SMN e regola l'attività del complesso durante il processo di maturazione delle RNP snRNA small nuclear.

Mutazioni nel gene SMN1 possono causare la malattia neuromuscolare spinale a cellule motorie (SMA), che è caratterizzata da una grave debolezza muscolare e atrofia dovuta alla degenerazione dei motoneuroni spinali. La terapia con farmaci approvati, come il nusinersen (Spinraza) e l'onasemnogene abeparvovec-xioi (Zolgensma), mira a compensare la carenza di proteina SMN funzionale nei pazienti con SMA.

In termini medici, il Survival of Motor Neuron 2 Protein (SMN2) è una proteina chiave prodotta dal gene di sopravvivenza del neurone motorio 2 (SMN2). Il gene SMN2 è altamente simile al gene SMN1, che fornisce istruzioni per la produzione della proteina Survival of Motor Neuron (SMN), essenziale per la sopravvivenza e il mantenimento dei neuroni motori superiori e inferiori.

Tuttavia, a differenza del gene SMN1, il gene SMN2 normalmente produce solo piccole quantità di proteina SMN completa a causa di un'alterazione nel suo codone di splicing. Di conseguenza, le persone con una mutazione o una delezione del gene SMN1 possono sviluppare atrofia muscolare spinale (SMA), una malattia genetica che colpisce i neuroni motori e causa debolezza muscolare progressiva.

L'entità della produzione di proteina SMN completa dal gene SMN2 dipende dalla quantità di mRNA correttamente splicing che contiene l'esone 7, che codifica per una parte cruciale della proteina SMN. Pertanto, la proteina SMN2 può parzialmente compensare la mancanza di funzione del gene SMN1 e mitigare la gravità della SMA.

In sintesi, il Survival of Motor Neuron 2 Protein è una proteina chiave per la sopravvivenza dei neuroni motori e può avere un ruolo terapeutico nella malattia genetica atrofia muscolare spinale (SMA).

La "Sospensione Per Gli Arti Posteriori" è un termine medico utilizzato per descrivere una posizione del corpo in cui il paziente viene appeso con i arti posteriori (gambe) sollevati da terra o dal letto, mentre le mani e i avambracci sono sostenuti o fissati ad un supporto fisso.

Questa posizione è spesso utilizzata durante procedure mediche o interventi chirurgici per esporre meglio la regione pelvica o addominale, facilitando l'accesso e la visibilità per il personale sanitario. Inoltre, può essere utilizzata anche come metodo di mobilizzazione passiva del paziente, per prevenire le complicanze legate al letto come le piaghe da decubito o la rigidità muscolare.

Tuttavia, è importante notare che questa posizione può comportare rischi per il paziente, tra cui lesioni ai nervi e alle articolazioni, trombosi venosa profonda e altri problemi circolatori. Pertanto, deve essere eseguita con attenzione e sotto la supervisione di personale sanitario qualificato.

Il muscolo scheletrico, noto anche come striato volontario, è un tipo di muscolo responsabile dei movimenti del corpo controllati volontariamente. È costituito da fasci di fibre muscolari avvolte in una membrana connettiva chiamata fascia e unite alle ossa attraverso tendini. Ogni fibra muscolare è composta da molti miofibrille, che sono lunghi filamenti proteici responsabili della contrazione muscolare.

Le caratteristiche distintive del muscolo scheletrico includono la presenza di strisce trasversali visibili al microscopio (da cui il nome "striato"), che corrispondono all'allineamento regolare dei miofibrille. Queste strisce, chiamate bande A e bande I, sono create dal diverso grado di sovrapposizione tra actina e miosina, due proteine fondamentali per la contrazione muscolare.

Il muscolo scheletrico è innervato dai motoneuroni del sistema nervoso centrale (SNC), che inviano impulsi elettrici attraverso le giunzioni neuromuscolari per stimolare la contrazione muscolare. La capacità di controllare volontariamente il movimento è una funzione critica del muscolo scheletrico, consentendo attività come camminare, afferrare oggetti e mantenere la postura.

Lesioni o malattie che colpiscono il muscolo scheletrico possono causare debolezza, rigidità, dolore o perdita di funzione. Esempi di tali condizioni includono distrofia muscolare, miopatia e lesioni traumatiche come strappi muscolari o stiramenti.

La Bulbo-Spinal Atrophy, X-Linked (X-linked Bulbo-Spinal Neuropathy o SMA tipo III) è una malattia genetica rara che colpisce il sistema nervoso. Essa è causata da una mutazione nel gene Survival Motor Neuron 1 (SMN1), situato sul cromosoma X. Questa condizione provoca la degenerazione progressiva dei motoneuroni, che sono le cellule nervose responsabili del controllo dei muscoli volontari.

I sintomi di solito iniziano durante l'infanzia o l'adolescenza e possono includere debolezza muscolare, spasmi muscolari, difficoltà nella deambulazione, problemi di coordinazione, fascicolazioni (contrazioni involontarie dei muscoli), atrofia muscolare e difficoltà nella respirazione e deglutizione.

La gravità della malattia può variare notevolmente da persona a persona. Alcuni pazienti possono avere una forma lieve con sintomi minori, mentre altri possono avere una forma più grave con disabilità significative. Non esiste una cura per la Bulbo-Spinal Atrophy, X-Linked, ma i trattamenti di supporto possono aiutare a gestire i sintomi e migliorare la qualità della vita dei pazienti.

Il cervello è la struttura più grande del sistema nervoso centrale ed è responsabile del controllo e della coordinazione delle funzioni corporee, dei pensieri, delle emozioni, dei ricordi e del comportamento. È diviso in due emisferi cerebrali separati da una fessura chiamata falce cerebrale. Ogni emisfero è ulteriormente suddiviso in lobi: frontale, parietale, temporale e occipitale.

Il cervello contiene circa 86 miliardi di neuroni che comunicano tra loro attraverso connessioni sinaptiche. Queste connessioni formano reti neurali complesse che elaborano informazioni sensoriali, motorie ed emotive. Il cervello è anche responsabile della produzione di ormoni e neurotrasmettitori che regolano molte funzioni corporee, come l'appetito, il sonno, l'umore e la cognizione.

Il cervello umano pesa circa 1,3-1,4 kg ed è protetto dal cranio. È diviso in tre parti principali: il tronco encefalico, il cervelletto e il telencefalo. Il tronco encefalico contiene i centri di controllo vitali per la respirazione, la frequenza cardiaca e la pressione sanguigna. Il cervelletto è responsabile dell'equilibrio, della coordinazione motoria e del controllo muscolare fine. Il telencefalo è la parte più grande del cervello ed è responsabile delle funzioni cognitive superiori, come il pensiero, il linguaggio, la memoria e l'emozione.

In sintesi, il cervello è un organo complesso che svolge un ruolo fondamentale nel controllare e coordinare le funzioni corporee, i pensieri, le emozioni e il comportamento.

La gastrite atrofica è una condizione caratterizzata da una infiammazione cronica dello stomaco che porta alla perdita progressiva delle ghiandole che producono il succo gastrico. Questo processo di degenerazione può causare una sostanziale modifica nella struttura e funzione della mucosa gastrica, con conseguente atrofia delle ghiandole e metaplasia intestinale.

La gastrite atrofica può essere causata da diverse condizioni, tra cui l'infezione da Helicobacter pylori, l'uso prolungato di farmaci anti-infiammatori non steroidei (FANS), la carenza di vitamina B12 e il reflusso biliare. In alcuni casi, tuttavia, la causa rimane sconosciuta, in cui si parla di gastrite atrofica idiopatica.

I sintomi della gastrite atrofica possono variare notevolmente da persona a persona e possono includere dolore addominale, nausea, vomito, perdita di appetito, sensazione di pienezza dopo i pasti e anemia. Nei casi più gravi, la gastrite atrofica può aumentare il rischio di sviluppare tumori dello stomaco.

La diagnosi di gastrite atrofica si basa solitamente su una combinazione di endoscopia con biopsia e test per l'infezione da Helicobacter pylori. Il trattamento della condizione dipende dalla causa sottostante, ma può includere farmaci per ridurre l'acidità gastrica, antibiotici per eliminare l'infezione da Helicobacter pylori e supplementi di vitamina B12. In casi gravi o refrattari al trattamento, potrebbe essere necessario un intervento chirurgico.

Le Skp, Cullin, F-box (SCF) protein ligases sono complessi multiproteici che svolgono un ruolo cruciale nel processo di degradazione delle proteine attraverso il sistema ubiquitina-proteasoma. Questi complessi sono costituiti da tre componenti principali: Skp1 (S-phase kinase-associated protein 1), Cullin e F-box protein.

L'F-box protein lega specificamente il substrato proteico da degradare, mentre il dominio Cullin interagisce con la ubiquitina-coniugating enzyme (E2). Skp1 funge da adattatore che collega l'F-box protein al dominio Cullin. Una volta formato il complesso SCF, il substrato viene marcato con molecole di ubiquitina, etichettandolo per la degradazione successiva da parte del proteasoma.

I diversi tipi di F-box protein conferiscono specificità al complesso SCF, permettendogli di riconoscere e legare una vasta gamma di substrati proteici. Di conseguenza, i complessi SCF sono coinvolti in molteplici processi cellulari, tra cui il ciclo cellulare, la risposta al danno dell'DNA, la segnalazione cellulare e l'apoptosi.

In sintesi, le Skp, Cullin, F-box protein ligases sono importanti enzimi che regolano la degradazione delle proteine attraverso il sistema ubiquitina-proteasoma, contribuendo a mantenere l'equilibrio proteico e la corretta funzione cellulare.

Le atrofie ottiche ereditarie sono un gruppo di malattie genetiche che colpiscono il nervo ottico e causano una progressiva perdita della vista. Il nervo ottico è la struttura che trasmette le informazioni visive dal occhio al cervello. Nelle atrofie ottiche ereditarie, il nervo ottico si assottiglia e degenera, portando a una riduzione del campo visivo e della sensibilità alla luce.

Esistono diverse forme di atrofie ottiche ereditarie, che possono presentarsi in diversi momenti della vita e con differenti sintomi e gravità. Alcune forme possono essere associate ad altri problemi di salute, come la sordità o problemi neurologici.

Le atrofie ottiche ereditarie sono causate da mutazioni in specifici geni che controllano lo sviluppo e il mantenimento del nervo ottico. Questi geni possono essere ereditati in diversi modi, a seconda della forma di malattia.

Non esiste una cura per le atrofie ottiche ereditarie, ma è possibile gestire i sintomi e rallentare la progressione della malattia con l'aiuto di specialisti oftalmologici e altri professionisti sanitari. La diagnosi precoce e un attento monitoraggio possono aiutare a preservare la funzione visiva il più a lungo possibile.

L'atassia cerebellare è un termine medico che descrive una condizione caratterizzata da difficoltà nell'esecuzione di movimenti volontari coordinati e precisi. Questa condizione è causata da danni o malfunzionamenti al cervelletto, la parte del cervello che controlla il movimento muscolare, l'equilibrio e la coordinazione.

I sintomi dell'atassia cerebellare possono variare a seconda della gravità e della causa sottostante, ma di solito includono:

* Movimenti muscolari scoordinati o "tremolanti" (disartria)
* Difficoltà nel mantenere l'equilibrio e la postura
* Camminata instabile o vacillante
* Difficoltà nei movimenti rapidi o complessi, come scrivere o mangiare
* Intenzione di tremore (tremori che si verificano durante il movimento)
* Nistagmo (movimenti involontari e oscillatori degli occhi)

L'atassia cerebellare può essere causata da una varietà di fattori, tra cui lesioni alla testa, ictus, tumori cerebrali, infezioni, malattie genetiche o esposizione a tossine. Il trattamento dipende dalla causa sottostante e può includere farmaci per controllare i sintomi, fisioterapia per aiutare a migliorare la coordinazione e l'equilibrio, e interventi chirurgici in casi gravi. In alcuni casi, l'atassia cerebellare può essere progressiva e causare disabilità a lungo termine.

La malattia di Alzheimer è una forma degenerativa di demenza, che progressivamente danneggia e uccide i neuroni (cellule cerebrali che trasmettono informazioni). È la causa più comune di demenza, rappresentando il 60-80% dei casi diagnosticati.

I sintomi iniziali spesso includono difficoltà nel ricordare recentemente eventi o conversazioni. Questo può essere accompagnato da alterazione del linguaggio, disorientamento e cambiamenti di personalità e umore. Come la malattia progredisce, i sintomi diventano più gravi e includono difficoltà nel camminare, nell'eseguire attività quotidiane semplici, problemi di deglutizione e cambiamenti nelle funzioni cognitive superiori come il giudizio.

La malattia di Alzheimer è caratterizzata da due tipi di lesioni cerebrali: placche amiloidi (piccole aggregazioni di una proteina chiamata beta-amiloide che si accumulano all'esterno dei neuroni) e grovigli neurofibrillari (aggregati anormali delle proteine tau all'interno dei neuroni).

Anche se non esiste una cura conosciuta, i farmaci possono momentaneamente alleviare alcuni sintomi. La ricerca scientifica sta attivamente cercando nuove strategie terapeutiche per prevenire o curare la malattia di Alzheimer.

Le malattie dell'uvea si riferiscono a un gruppo di condizioni che colpiscono l'uvea, la parte media della struttura anatomica dell'occhio. L'uvea è composta da iride (la parte colorata dell'occhio), corpo ciliare (strutture a forma di anello che aiutano a mantenere la forma dell'occhio e producono umore acqueo) e la cloride (una membrana sottile che separa il bulbo oculare dal vitreo).

Le malattie dell'uvea possono causare infiammazione, gonfiore, lesioni o alterazioni della circolazione sanguigna nell'area uveale. Questi cambiamenti possono influenzare la funzione visiva e, se non trattati, possono portare a complicanze più gravi, come glaucoma, cataratta o danni alla retina.

Esempi di malattie dell'uvea includono uveite (infiammazione dell'uvea), melanoma oculare (un tumore maligno che colpisce l'iride o la coroidi) e degenerazione maculare correlata all'età (una condizione che colpisce la retina, ma può anche influenzare l'uvea).

I sintomi delle malattie dell'uvea possono variare notevolmente, a seconda della specifica condizione e della sua gravità. Possono includere arrossamento oculare, dolore, sensibilità alla luce, visione offuscata o distorta, macchie scure nell'occhio o perdita della vista. Il trattamento dipenderà dalla causa sottostante e può variare da farmaci antinfiammatori a interventi chirurgici.

In medicina, il termine "dimensioni organiche" si riferisce alla misurazione delle dimensioni fisiche o della dimensione di un organo o di una struttura corporea specifica. Questa valutazione può essere eseguita utilizzando vari metodi di imaging diagnostico, come radiografie, tomografia computerizzata (TC), risonanza magnetica (RM) o ecografia.

Le dimensioni organiche possono essere utili per valutare la crescita, lo sviluppo o il cambiamento delle dimensioni dell'organo nel tempo, nonché per identificare eventuali anomalie o patologie che potrebbero causare un ingrandimento o una riduzione delle dimensioni dell'organo. Ad esempio, un ingrossamento della ghiandola tiroide (gozzo) o un restringimento del ventricolo sinistro del cuore possono essere rilevati mediante la misurazione delle dimensioni organiche.

Inoltre, le dimensioni organiche possono anche essere utilizzate per monitorare l'efficacia della terapia o del trattamento medico, come nel caso di una riduzione delle dimensioni di un tumore dopo la chemioterapia o la radioterapia.

In sintesi, le dimensioni organiche sono una misurazione quantitativa delle dimensioni fisiche di un organo o di una struttura corporea specifica, utilizzata per valutare lo stato di salute e l'efficacia del trattamento.

La Paralisi Sovranucleare Progressiva (PSP) è una malattia neurodegenerativa rara e progressiva che colpisce il cervello e causa problemi con il controllo muscolare, l'equilibrio e la coordinazione. Essa è caratterizzata da un accumulo anormale di proteina tau nel cervello, che forma aggregati neurofibrillari nei neuroni e glia della sostanza nera e altri nuclei cerebrali.

I sintomi iniziali di solito includono rigidità muscolare, lentezza dei movimenti, problemi di equilibrio e coordinazione, difficoltà nell'articolazione della parola e nel deglutire. Con il passare del tempo, i sintomi possono peggiorare e includere la perdita di mobilità, demenza, cambiamenti di personalità, depressione e problemi di vista.

La diagnosi di PSP è difficile, poiché i suoi sintomi possono assomigliare a quelli di altre malattie neurodegenerative come la malattia di Parkinson o la demenza a corpi di Lewy. Non esiste una cura nota per la PSP, e il trattamento si concentra principalmente sul alleviare i sintomi con farmaci e terapie di supporto. La prognosi è solitamente infausta, con una durata media della vita di circa sette anni dopo la diagnosi.

Le proteine muscolari sono un tipo specifico di proteine che si trovano nelle cellule muscolari, costituendo la maggior parte del volume e della massa dei muscoli scheletrici. Esse svolgono un ruolo fondamentale nella contrazione muscolare, permettendo al corpo di muoversi e mantenere la postura.

Le proteine muscolari sono composte da due filamenti principali: actina e miosina. L'actina forma filamenti sottili, mentre la miosina forma filamenti spessi. Durante la contrazione muscolare, i filamenti di miosina si legano agli actina, provocando lo scorrimento dei filamenti l'uno sull'altro e causando così il restringimento del muscolo.

Le proteine muscolari possono essere classificate in due tipi principali: proteine contrattili e proteine strutturali. Le proteine contrattili sono quelle direttamente coinvolte nella generazione della forza di contrazione, come actina e miosina. Le proteine strutturali, invece, forniscono la struttura e il supporto al muscolo, come titina, nebulina e distrofina.

La salute e la funzione dei muscoli dipendono dalla sintesi e dalla degradazione appropriate delle proteine muscolari. Una disregolazione di questi processi può portare a diverse patologie, come ad esempio la distrofia muscolare o la sarcopenia, una condizione associata alla perdita di massa muscolare e forza con l'età.

L'emiatrofia facciale è un termine medico che descrive una condizione caratterizzata da una marcata atrofia (degenerazione e diminuzione della massa) dei tessuti molli su un lato del viso. Questa condizione può influenzare diversi strati dei tessuti facciali, tra cui la pelle, il grasso sottocutaneo, il muscolo scheletrico e persino le ossa stesse.

L'emiatrofia facciale è spesso associata a lesioni del nervo faciale, che controlla i movimenti muscolari facciali. Il danno al nervo faciale può causare una paralisi facciale pervasiva e, con il tempo, l'atrofia dei tessuti facciali. L'entità dell'emiatrofia facciale varia da persona a persona, a seconda della gravità del danno al nervo faciale.

I sintomi comuni dell'emiatrofia facciale includono:

1. Asimmetria facciale: Il lato affetto del viso può apparire più magro e scavato rispetto all'altro lato.
2. Rilassamento cutaneo: La pelle sul lato affetto del viso può diventare flaccida e rilassata a causa della perdita di tessuto adiposo sottocutaneo.
3. Asimmetria delle pieghe e dei solchi: Le rughe e i solchi naturali del viso possono essere alterati o scomparsi sul lato affetto.
4. Movimenti facciali limitati: Il movimento muscolare facciale può essere limitato o assente sul lato affetto, portando a difficoltà con espressioni facciali e masticazione.
5. Secrezioni ridotte: Le ghiandole salivari e lacrimali possono essere colpite, portando a secchezza della bocca e degli occhi.

Il trattamento dell'emiatrofia facciale dipende dalla causa sottostante e può includere terapie di supporto, farmaci o interventi chirurgici per ripristinare la simmetria del viso e migliorare la funzione.

L'Ornitina-osso-acido transaminasi (OOB-TA o ONAT) è un enzima presente principalmente nel tessuto osseo, nelle ossa craniche e nelle placche di crescita. Questo enzima catalizza la reazione di transaminazione tra l'ornitina e l'alfa-chetoglutarato per formare glutammina e N-acetil-L-ornitina.

Un aumento dei livelli di OOB-TA nel sangue può essere un indicatore di danni alle ossa, come quelli causati da fratture o malattie ossee. Tuttavia, l'esame della OOB-TA non è comunemente utilizzato in ambito clinico a causa della sua limitata sensibilità e specificità. Inoltre, i suoi livelli possono essere influenzati anche da altri fattori, come l'età o la presenza di malattie epatiche.

La sindrome di Shy-Drager è una rara forma di degenerazione neurodegenerativa del sistema nervoso autonomo, che controlla le funzioni involontarie dell'organismo. Prende il nome dai neurologi americani Milton Shy e Glen Drager, che per primi la descrissero nel 1960.

Essa è caratterizzata da una combinazione di sintomi che possono includere:

1. Disfunzione autonomica simpatico-parasimpatica: questo può causare pressione sanguigna instabile, frequenza cardiaca irregolare, sudorazione anomala e problemi di termoregolazione.
2. Disturbi dell'equilibrio e della coordinazione (atassia): i pazienti possono avere difficoltà a camminare o mantenere l'equilibrio.
3. Problemi urinari: la vescica iperattiva o l'incapacità di svuotarla completamente possono verificarsi.
4. Disturbi oculari: possono esserci problemi di messa a fuoco, pupille dilatate e secchezza degli occhi.
5. Disfunzione sessuale: l'erezione o l'eccitazione sessuale possono essere compromesse.
6. Sonnolenza diurna e disturbi del sonno: alcuni pazienti possono avere episodi di sonnolenza durante il giorno o difficoltà a rimanere svegli durante la notte.
7. Anomalie della voce e della parola: la voce può diventare flebile, monotona o rauca.
8. Depressione e cambiamenti di personalità: alcuni pazienti possono manifestare sintomi depressivi o cambiamenti nel comportamento e nella personalità.

La causa esatta della sindrome di Shy-Drager non è nota, ma si pensa che sia dovuta a un'alterazione del sistema nervoso autonomo, che regola le funzioni automatiche dell'organismo. Non esiste una cura specifica per questa condizione, e il trattamento si concentra sulla gestione dei singoli sintomi. La prognosi varia da persona a persona, ma la maggior parte delle persone con sindrome di Shy-Drager ha un'aspettativa di vita ridotta rispetto alla popolazione generale.

La denervazione muscolare è un termine medico che si riferisce alla perdita della innervazione dei muscoli scheletrici, dovuta a lesioni o malattie del sistema nervoso periferico. Ciò significa che il muscolo non riceve più gli impulsi elettrici dal nervo responsabile del suo controllo volontario.

La causa più comune di denervazione muscolare è la compressione prolungata o l'interruzione dei nervi a causa di traumi, ernie del disco, tumori o altre patologie che danneggiano il sistema nervoso periferico. In alcuni casi, la denervazione muscolare può anche essere causata da malattie neurologiche come la sclerosi multipla o la neuropatia diabetica.

I sintomi della denervazione muscolare possono variare a seconda dell'entità e della localizzazione del danno nervoso, ma spesso includono debolezza muscolare, atrofia (riduzione della massa muscolare), fascicolazioni (contrazioni involontarie dei muscoli) e parestesie (sensazioni anomale come formicolii o intorpidimento).

Il trattamento della denervazione muscolare dipende dalla causa sottostante. In alcuni casi, la terapia fisica o l'uso di ortesi possono aiutare a mantenere la funzione muscolare e prevenire l'atrofia. Nei casi più gravi, può essere necessario un intervento chirurgico per decomprimere il nervo danneggiato o trasferire un altro nervo per ripristinare l'innervazione del muscolo.

I muscoli scheletrici sono costituiti da fasci di fibre muscolari volontarie, anche note come miofibre. Ogni miofibrilla è composta da ripetizioni di unità strutturali chiamate sarcomeri, che contengono filamenti proteici contrattili: actina (filamenti sottili) e miosina (filamenti spessi).

Esistono tre tipi principali di fibre muscolari scheletriche, classificate in base alle loro caratteristiche funzionali e biochimiche:

1. Fibre di tipo 1 (a contrazione lenta o "rosse"): queste fibre hanno un'elevata resistenza alla fatica, un ricco apporto di vasi sanguigni e un'alta attività dell'enzima citocromo c ossidasi. Vengono reclutate per compiti che richiedono una forza sostenuta prolungata nel tempo.

2. Fibre di tipo 2a (a contrazione rapida e intermedia): queste fibre hanno un'elevata capacità di generare forza, un moderato apporto di vasi sanguigni e un'attività intermedia dell'enzima citocromo c ossidasi. Vengono reclutate per compiti che richiedono una forza moderata e resistenza alla fatica.

3. Fibre di tipo 2x/2b (a contrazione rapida e veloce): queste fibre hanno un'elevata capacità di generare forza, un limitato apporto di vasi sanguigni e una bassa attività dell'enzima citocromo c ossidasi. Vengono reclutate per compiti che richiedono una forza elevata ma solo per brevi periodi di tempo.

Le fibre muscolari scheletriche sono in grado di contrarsi e rilassarsi grazie al meccanismo della leva, che permette il movimento delle articolazioni e la produzione di forza necessaria per compiere varie azioni quotidiane.

I Disturbi Cognitivi sono una categoria di condizioni che colpiscono la capacità di pensare, ricordare e apprendere. Questi disturbi possono influenzare una o più funzioni cognitive, come la memoria, l'attenzione, la percezione, il linguaggio, la capacità visuospaziale, la soluzione dei problemi e il giudizio. I disturbi cognitivi possono essere causati da una varietà di fattori, tra cui lesioni cerebrali, malattie neurodegenerative come l'Alzheimer o il Parkinson, infezioni, tumori cerebrali, ictus, uso di sostanze stupefacenti o alcool, carenze nutrizionali e condizioni mentali come la depressione o la schizofrenia. I sintomi possono variare da lievi a gravi e possono influenzare significativamente la capacità di una persona di svolgere le attività quotidiane, mantenere relazioni sociali e mantenere l'indipendenza. Il trattamento dipende dalla causa sottostante del disturbo cognitivo e può includere farmaci, terapie riabilitative, cambiamenti nello stile di vita o una combinazione di queste opzioni.

I Modelli Animali di Malattia sono organismi non umani, spesso topi o roditori, ma anche altri mammiferi, pesci, insetti e altri animali, che sono stati geneticamente modificati o esposti a fattori ambientali per sviluppare una condizione o una malattia che assomiglia clinicamente o fisiologicamente a una malattia umana. Questi modelli vengono utilizzati in ricerca biomedica per studiare i meccanismi della malattia, testare nuovi trattamenti e sviluppare strategie terapeutiche. I ricercatori possono anche usare questi modelli per testare l'innocuità e l'efficacia dei farmaci prima di condurre studi clinici sull'uomo. Tuttavia, è importante notare che i modelli animali non sono sempre perfetti rappresentanti delle malattie umane e devono essere utilizzati con cautela nella ricerca biomedica.

Le degenerazioni spinocerebellari (SCD) sono un gruppo di rare malattie genetiche progressive che colpiscono il cervelletto e la midolla spinale. Queste condizioni si caratterizzano per una perdita progressiva delle cellule nervose (neuroni) in queste aree del sistema nervoso centrale, causando una varietà di sintomi neurologici.

I sintomi più comuni delle degenerazioni spinocerebellari includono:

* Atassia: difficoltà di coordinazione dei movimenti volontari, come camminare o parlare
* Tremori: movimenti involontari e oscillatori delle mani, braccia, gambe o testa
* Rigidità muscolare: aumento del tono muscolare che può causare spasmi e difficoltà nei movimenti
* Debolezza muscolare: perdita di forza e resistenza fisica
* Nistagmo: movimenti involontari e oscillatori degli occhi
* Disartria: difficoltà nel parlare chiaramente
* Problemi di equilibrio e coordinazione
* Difficoltà nella deglutizione e nell'articolazione della parola

Le degenerazioni spinocerebellari sono causate da mutazioni in diversi geni, che possono essere ereditati in modo autosomico dominante o recessivo. Alcune forme di SCD possono anche presentare sintomi al di fuori del sistema nervoso centrale, come problemi cardiaci, respiratori o visivi.

La diagnosi delle degenerazioni spinocerebellari si basa su una combinazione di esami clinici, test genetici e imaging cerebrale. Non esiste attualmente una cura per queste condizioni, ma i trattamenti possono aiutare a gestire i sintomi e migliorare la qualità della vita dei pazienti.

La progressione della malattia è un termine medico utilizzato per descrivere il peggioramento o la progressione dei sintomi e della gravità di una malattia nel tempo. Può manifestarsi come un aumento della frequenza o della durata degli episodi, un'insorgenza più rapida o un peggioramento dei sintomi, o la diffusione della malattia a nuove aree del corpo.

La progressione della malattia può verificarsi per una varietà di motivi, a seconda della specifica condizione medica. Ad esempio, potrebbe essere dovuto al progredire della patologia di base, alla resistenza al trattamento o all'insorgenza di complicanze.

La progressione della malattia è spesso un fattore prognostico importante e può influenzare la pianificazione del trattamento, compreso l'aggiustamento della terapia per rallentare o arrestare la progressione della malattia. Pertanto, il monitoraggio regolare e attento della progressione della malattia è una parte importante delle cure mediche per molte condizioni croniche.

Il lobo temporale è una regione del cervello situata in ciascun emisfero cerebrale, che gioca un ruolo importante nel processamento dell'udito, della memoria e del riconoscimento di stimoli visivi e uditivi complessi. Si trova vicino all'orecchio e prende il nome dal solco laterale (o fessura laterale), che lo divide dal lobo parietale.

Il lobo temporale è composto da diverse aree corticali, tra cui l'area di Wernicke, che è cruciale per la comprensione del linguaggio. Il lobo temporale include anche l'ippocampo e l'amigdala, due strutture sottocorticali che sono fondamentali per la formazione e il ricordo di ricordi a breve e a lungo termine, nonché per l'elaborazione delle emozioni.

Lesioni o danni al lobo temporale possono causare disturbi del linguaggio, della memoria e dell'elaborazione emotiva, a seconda della specifica area interessata. Ad esempio, la sindrome di Klüver-Bucy è una condizione rara che può verificarsi dopo danni all'amigdala e si manifesta con disturbi del riconoscimento degli oggetti e delle emozioni, iperoralità e aumento dell'appetito sessuale.

La Proteina Inibitrice Dell'Apoptosi Neuronale (Neuronal Apoptosis Inhibitory Protein, NAIP) è una proteina appartenente alla famiglia delle ALG-1/NAIP, che svolge un ruolo cruciale nella regolazione dell'apoptosi (morte cellulare programmata) nei neuroni.

L'apoptosi è un processo essenziale per lo sviluppo e la sopravvivenza degli organismi, ma quando diventa disregolato può portare a malattie neurodegenerative come l'Alzheimer, il Parkinson e l'ictus. NAIP inibisce l'apoptosi attraverso l'interazione con le proteine della famiglia NLRC4 (NLR CARD Domain Containing 4), che sono recettori citosolici che rilevano la presenza di patogeni intracellulari e attivano una risposta infiammatoria.

NAIP lega specificamente i flagelli batterici, impedendo l'attivazione della via inflammasomica e la secrezione di citochine pro-infiammatorie che possono indurre apoptosi. Inoltre, NAIP può anche interagire con altre proteine regolatrici dell'apoptosi, come Bcl-2, per prevenirne l'attivazione e la conseguente morte cellulare programmata.

In sintesi, NAIP è una proteina inibitrice dell'apoptosi che svolge un ruolo importante nella regolazione della sopravvivenza neuronale e nella prevenzione delle malattie neurodegenerative.

Il pepsinogeno A è una proenzima inattiva presente nello stomaco umano, secreta dalle cellule principali della mucosa gastrica. Quando lo stomaco si svuota dopo un pasto e il pH dello stomaco diventa più acido (generalmente inferiore a 2), il pepsinogeno A viene convertito nell'enzima attivo chiamato pepsina, che svolge un ruolo importante nella digestione delle proteine del cibo.

Una misurazione del livello di pepsinogeno A nel sangue può essere utilizzata come marcatore per la diagnosi di malattie gastriche, in particolare la gastrite atrofica e il cancro allo stomaco. Un aumento dei livelli di pepsinogeno A nel sangue può indicare una lesione della mucosa gastrica o un'infiammazione cronica, che possono portare a un aumentato rischio di sviluppare il cancro allo stomaco.

Le Epilessie Miocloniche Progressive (PME) sono un gruppo eterogeneo di disturbi neuronali caratterizzati da crisi miocloniche progressive e, in molti casi, da altri tipi di convulsioni. Le crisi miocloniche sono brusche contrazioni muscolari involontarie che possono interessare una parte specifica del corpo o l'intero corpo. Negli individui con PME, queste crisi tendono a peggiorare nel tempo e possono diventare così frequenti da compromettere la capacità di svolgere le attività quotidiane.

Le PME sono causate da mutazioni genetiche che colpiscono specifiche proteine cerebrali, come la lactica deidrogenasi mitocondriale (MLD) o l'alfa-1,4 glucosiltransferasi (AGT). Questi disturbi genetici portano a una degenerazione progressiva dei neuroni cerebrali, che alla fine conduce allo sviluppo delle crisi miocloniche e di altri sintomi neurologici.

I sintomi delle PME possono variare notevolmente da persona a persona, ma spesso includono:

* Crisi miocloniche ricorrenti che peggiorano nel tempo
* Altre forme di convulsioni, come crisi tonico-cloniche o assenze
* Rallentamento dello sviluppo cognitivo e/o regressione intellettuale
* Atassia (perdita dell'equilibrio e della coordinazione)
* Degenerazione della vista
* Spasticità muscolare

Le PME sono spesso difficili da trattare e possono richiedere una combinazione di farmaci antiepilettici, fisioterapia e altri interventi di supporto. Non esiste attualmente una cura per queste condizioni, ma la ricerca è in corso per sviluppare nuove strategie terapeutiche che possano rallentare o arrestare la progressione della malattia.

La demenza è un termine generale che descrive una serie di sintomi correlati a una diminuzione delle capacità cognitive e della funzione mentale. Si riferisce ad un declino nella memoria, nel pensiero, nell'orientamento, nel giudizio, nella comprensione delle parole o nelle abilità abbastanza gravi da interferire con la vita quotidiana. La demenza è progressiva, il che significa che i sintomi si aggravano nel tempo.

La causa più comune di demenza è la malattia di Alzheimer. Altri tipi includono la demenza vascolare, la demenza a corpi di Lewy e la demenza fronto-temporale. La demenza può anche essere causata da infezioni, lesioni cerebrali, esposizione a sostanze tossiche o carenze nutrizionali.

È importante notare che la demenza non è una parte normale dell'invecchiamento e richiede un trattamento medico. Se sospetti di avere la demenza o se hai notato questi sintomi in qualcuno che conosci, dovresti consultare immediatamente un medico per una valutazione completa.

L'immobilizzazione, in termini medici, si riferisce alla limitazione o al blocco del movimento di una parte del corpo, di solito a seguito di lesioni, interventi chirurgici o altre condizioni che richiedono la stabilizzazione della zona interessata. Ciò viene spesso ottenuto utilizzando dispositivi come stecche, gessi, fasce elastiche, tutori o apparecchi ortopedici. L'immobilizzazione aiuta a prevenire ulteriori danni, riduce il dolore, promuove la guarigione e protegge le aree interessate durante il processo di recupero. Tuttavia, l'immobilizzazione prolungata può anche portare a debolezza muscolare, rigidità articolare e altri effetti collaterali, quindi è importante seguire le istruzioni del medico per quanto riguarda la durata e le tecniche di immobilizzazione appropriate.

L'invecchiamento è un processo naturale e progressivo che si verifica in tutti gli organismi viventi, caratterizzato da una graduale diminuzione della capacità funzionale e dell'integrità strutturale delle cellule, dei tessuti e degli organi. Si tratta di un fenomeno multifattoriale che comporta modificazioni a livello genetico, epigenetico, molecolare, cellulare e intercellulare, con conseguente declino delle prestazioni fisiche e cognitive.

L'invecchiamento è associato a una maggiore suscettibilità alle malattie, all'aumento della mortalità e alla ridotta capacità di adattamento agli stress ambientali. Tra i fattori che contribuiscono all'invecchiamento vi sono la telomerasi erosione, l'accumulo di danni al DNA, le disfunzioni mitocondriali, lo stress ossidativo, l'infiammazione cronica e le alterazioni epigenetiche.

È importante sottolineare che l'invecchiamento non è una malattia, ma un processo fisiologico inevitabile che può essere influenzato da fattori genetici ed ambientali. Una vita sana e attiva, una dieta equilibrata e la riduzione dei fattori di rischio per le malattie croniche possono contribuire a un invecchiamento più sano e a una migliore qualità della vita nelle persone anziane.

Le malattie cerebrali si riferiscono a un vasto spettro di condizioni che colpiscono o danneggiano il cervello. Questi disturbi possono influenzare la capacità della persona di pensare, sentire, ricordare, comunicare e muoversi. Le malattie cerebrali possono essere presenti alla nascita, essere causate da un infortunio, un'infezione o possono essere progressive e degenerative, come nel caso di malattie come l'Alzheimer, la sclerosi multipla o il Parkinson. Alcune cause comuni di danni al cervello includono ictus, trauma cranico, tumori cerebrali e infezioni come l'encefalite o la meningite. I sintomi delle malattie cerebrali variano ampiamente a seconda della specifica condizione e possono includere debolezza muscolare, paralisi, difficoltà di coordinazione, problemi di memoria, cambiamenti di personalità, convulsioni, perdita di vista o udito, difficoltà di deglutizione e altro ancora. Il trattamento dipende dalla specifica condizione e può includere farmaci, terapia fisica, chirurgia o cure di supporto.

La degenerazione maculare è una condizione oftalmologica che colpisce la macula, la parte centrale della retina responsabile della visione dettagliata. Esistono due tipi principali di degenerazione maculare: essudativa (o umida) e atrofica (o secca).

La degenerazione maculare essudativa si verifica quando i vasi sanguigni crescono anormalmente nella macula e possono causare perdita della vista centrale a causa di fughe di fluido o sangue. Questo tipo di degenerazione maculare può progredire rapidamente e richiede un trattamento immediato, che spesso include iniezioni intravitreali di farmaci anti-VEGF (fattore di crescita endoteliale vascolare).

La degenerazione maculare atrofica è la forma più comune e si verifica quando le cellule della retina e del tessuto sottostante (chiamato pigmento epiteliale retinico) si deteriorano lentamente. Questo tipo di degenerazione maculare progredisce più lentamente rispetto alla forma essudativa, ma può comunque causare perdita della vista centrale nel tempo. Al momento non esiste un trattamento approvato per la degenerazione maculare atrofica, sebbene ci siano diversi studi in corso per trovare una terapia efficace.

I fattori di rischio per la degenerazione maculare includono l'età avanzata, il fumo, l'obesità, l'ipertensione e l'avere parenti stretti con la condizione. La prevenzione include una dieta sana, l'esercizio fisico regolare, il controllo della pressione sanguigna e del peso corporeo, e smettere di fumare.

I neuroni motori sono un tipo specifico di cellule nervose che svolgono un ruolo cruciale nel sistema nervoso periferico. Essi hanno il loro corpo cellulare (perikarion) situato nel midollo spinale o nel tronco encefalico e hanno proiezioni chiamate assoni che trasmettono segnali elettrici verso i muscoli scheletrici o altri tessuti effettori.

I neuroni motori sono responsabili dell'attivazione dei muscoli scheletrici, permettendo così il movimento volontario del corpo. Ogni neurone motorio innerva diverse fibre muscolari ed è in grado di influenzare la contrazione o il rilassamento di queste ultime.

Un danno o una disfunzione dei neuroni motori possono causare diversi disturbi, come ad esempio la sclerosi laterale amiotrofica (SLA), che è una malattia neurodegenerativa progressiva caratterizzata dalla perdita selettiva dei neuroni motori.

Il fondo oculare si riferisce alla parte posteriore dell'occhio che può essere esaminata durante un esame oftalmologico per valutare la salute generale dell'occhio. Viene visualizzato proiettando luce attraverso la pupilla e include la retina, il disco ottico (dove entrano e escono i nervi ottici), i vasi sanguigni retinici e la macula (l'area centrale della retina responsabile della visione distinta). Un esame del fondo oculare può rilevare condizioni oftalmiche come glaucoma, degenerazione maculare, retinopatia diabetica e altre anomalie o malattie che possono influenzare la salute generale.

Myostatin, noto anche come crescina o fattore di crescita scheletrico 11 (GDF11), è una proteina codificata dal gene MSTN nel DNA umano. È prodotta principalmente nelle cellule muscolari scheletriche e ha un ruolo importante nella regolazione della crescita e dello sviluppo del tessuto muscolare.

Myostatin agisce come un fattore di inibizione, limitando la proliferazione e la differenziazione delle cellule muscolari scheletriche. Quando i livelli di myostatin sono elevati, l'accrescimento muscolare è soppresso, mentre quando i livelli sono bassi, l'accrescimento muscolare è promosso.

Mutazioni nel gene MSTN possono portare a un'eccessiva crescita muscolare, come visto in alcune forme di iperplasia muscolare congenita o ipertonia distonica. Al contrario, l'aumento dei livelli di myostatin è stato associato alla sarcopenia e all'atrofia muscolare associate all'invecchiamento e alle malattie croniche.

Pertanto, il controllo dei livelli di myostatin è un potenziale bersaglio terapeutico per le condizioni che comportano la perdita o l'incapacità di sviluppare massa muscolare, come alcune malattie neuromuscolari e sarcopenia.

Il trattamento delle immagini assistito da computer (CIT, Computer-Aided Treatment of Images) si riferisce all'uso di tecnologie informatiche e algoritmi per analizzare, interpretare e fornire informazioni utili per la pianificazione del trattamento medico, in particolare nelle discipline di radioterapia oncologica e imaging medico.

Nella radioterapia oncologica, il CIT viene utilizzato per creare piani di trattamento altamente personalizzati che mirano a massimizzare la dose di radiazioni al tumore, mentre minimizzano l'esposizione delle aree sane circostanti. Ciò include l'utilizzo di software avanzati per contornare il tumore e gli organi critici, nonché per calcolare la distribuzione della dose di radiazioni in base a fattori come la forma e la posizione del tumore, le proprietà fisiche delle radiazioni e le caratteristiche dei tessuti.

Nell'imaging medico, il CIT viene utilizzato per analizzare immagini di alta qualità generate da tecnologie di imaging avanzate come la risonanza magnetica (MRI), tomografia computerizzata (CT) e tomografia a emissione di positroni (PET). Gli algoritmi informatici vengono utilizzati per elaborare le immagini, rilevare anomalie e fornire informazioni dettagliate sulle strutture anatomiche e funzionali del corpo.

In sintesi, il trattamento delle immagini assistito da computer è una tecnologia medica avanzata che utilizza l'analisi informatica per supportare la diagnosi, la pianificazione del trattamento e il monitoraggio dei pazienti nei campi della radioterapia oncologica e dell'imaging medico.

Le malattie cerebellari sono un gruppo eterogeneo di condizioni che colpiscono il cervelletto, una struttura situata nella parte posteriore del cervello che svolge un ruolo cruciale nel controllo dei movimenti muscolari volontari, nell'equilibrio e nella coordinazione.

Le malattie cerebellari possono essere causate da una varietà di fattori, tra cui infezioni, trauma cranico, tumori, anomalie congenite, disturbi autoimmuni e degenerazione progressiva. I sintomi più comuni delle malattie cerebellari includono:

* Atassia: difficoltà nella coordinazione dei movimenti muscolari volontari, come andare in bicicletta o camminare su una linea dritta.
* Tremori: oscillazioni involontarie di una parte del corpo, come la mano o la testa.
* Nistagmo: movimenti involontari e ripetitivi degli occhi.
* Disartria: difficoltà nel parlare chiaramente a causa della perdita di controllo muscolare dei muscoli della bocca e della lingua.
* Ipo/ipermetria: difficoltà nel controllare l'ampiezza dei movimenti muscolari volontari, come alzare o abbassare un braccio.
* Disdiadochocinesia: difficoltà nell'eseguire rapidamente movimenti alternati, come toccare il mento con il pollice e poi allontanarlo ripetutamente.

Le malattie cerebellari possono essere diagnosticate mediante una combinazione di esami fisici, test neurologici, imaging medico (come risonanza magnetica o tomografia computerizzata) e test genetici. Il trattamento dipende dalla causa sottostante della malattia cerebellare e può includere farmaci, terapie fisiche o chirurgiche. In alcuni casi, la malattia può essere progressiva e causare disabilità a lungo termine.

L'ippocampo è una struttura a forma di cavalluccio marino situata all'interno dell'encefalo, più precisamente nel lobo temporale del cervello. Fa parte del sistema limbico ed è fortemente implicato in diversi processi cognitivi, tra cui la formazione della memoria a breve termine e il suo trasferimento nella memoria a lungo termine, nonché nella navigazione spaziale e nell'orientamento. L'ippocampo svolge un ruolo cruciale nel consolidare le informazioni ed è una delle prime aree cerebrali interessate dalle malattie neurodegenerative come l'Alzheimer. Lesioni o danni all'ippocampo possono causare deficit di memoria e disorientamento.

Le proteine del tessuto nervoso si riferiscono a specifiche proteine che sono presenti e svolgono funzioni cruciali nel tessuto nervoso, compreso il cervello, il midollo spinale e i nervi periferici. Queste proteine sono essenziali per la struttura, la funzione e la regolazione delle cellule nervose (neuroni) e dei loro supporti di comunicazione (sinapsi).

Esempi di proteine del tessuto nervoso includono:

1. Neurofilamenti: proteine strutturali che forniscono sostegno meccanico ai neuroni e sono coinvolte nel mantenimento della forma e delle dimensioni dei assoni (prolungamenti citoplasmatici dei neuroni).
2. Tubulina: una proteina globulare che compone i microtubuli, strutture cilindriche che svolgono un ruolo cruciale nel trasporto intracellulare e nella divisione cellulare nei neuroni.
3. Proteine di membrana sinaptica: proteine presenti nelle membrane presinaptiche e postsinaptiche, che sono responsabili della trasmissione dei segnali nervosi attraverso la sinapsi. Esempi includono i recettori ionotropici e metabotropici, canali ionici e proteine di adesione.
4. Canali ionici: proteine transmembrana che controllano il flusso degli ioni attraverso la membrana cellulare, svolgendo un ruolo cruciale nella generazione e trasmissione dell'impulso nervoso (potenziale d'azione).
5. Enzimi: proteine che catalizzano reazioni chimiche importanti per il metabolismo energetico, la neurotrasmissione e la segnalazione cellulare nel tessuto nervoso. Esempi includono l'acetilcolinesterasi, che degrada il neurotrasmettitore acetilcolina, e le chinasi e fosfatasi, che regolano i percorsi di segnalazione cellulare.
6. Proteine strutturali: proteine che forniscono supporto e stabilità alla cellula neuronale, come la tubulina, che forma il citoscheletro microtubulare, e le neurofilamenti, che costituiscono il citoscheletro intermedio.
7. Proteine di riparazione del DNA: proteine responsabili della riparazione del DNA danneggiato da fattori ambientali o processi cellulari normali, come la polimerasi beta e l'ossidoreduttasi PARP-1.
8. Fattori di trascrizione: proteine che legano il DNA e regolano l'espressione genica, svolgendo un ruolo cruciale nello sviluppo, nella differenziazione e nella plasticità sinaptica dei neuroni. Esempi includono CREB, NF-kB e STAT3.
9. Proteine di segnalazione cellulare: proteine che trasducono i segnali extracellulari in risposte intracellulari, come le tirosina chinasi, le serina/treonina chinasi e le GTPasi.
10. Proteine di degradazione delle proteine: proteine responsabili della degradazione delle proteine danneggiate o non più necessarie, come le proteasi e le ubiquitin ligasi.

In medicina, il termine "pedigree" si riferisce a un diagramma genealogico che mostra la storia familiare di una malattia ereditaria o di una particolare caratteristica genetica. Viene utilizzato per tracciare e visualizzare la trasmissione dei geni attraverso diverse generazioni di una famiglia, aiutando i medici e i genetisti a identificare i modelli ereditari e ad analizzare il rischio di malattie genetiche in individui e famiglie.

Nel pedigree, i simboli standard rappresentano vari membri della famiglia, mentre le linee tra di essi indicano i legami di parentela. Le malattie o le caratteristiche genetiche vengono comunemente denotate con specifici simboli e codici per facilitarne l'interpretazione.

È importante notare che un pedigree non è semplicemente un albero genealogico, ma uno strumento medico-genetico utilizzato per comprendere la probabilità di insorgenza di una malattia ereditaria e fornire consulenze genetiche appropriate.

La proteina legante DNA rispondente all'AMP ciclico, nota anche come CAP (dall'inglese "catabolite activator protein"), è una proteina regolatrice dell'espressione genica presente in alcuni batteri. Questa proteina lega l'AMP ciclico (cAMP), un importante segnalatore intracellulare, e si attiva quando il livello di questo composto aumenta all'interno della cellula.

L'attivazione della CAP promuove il legame della proteina a specifiche sequenze di DNA, note come siti operatori, che si trovano a monte dei geni regolati. Questo legame favorisce l'interazione con l'RNA polimerasi, l'enzima responsabile della trascrizione del DNA in RNA, e ne stimola l'attività, aumentando la produzione di mRNA e quindi la sintesi proteica dei geni target.

La regolazione mediata dalla CAP è particolarmente importante nei batteri per il controllo dell'espressione genica in risposta a cambiamenti ambientali, come l'abbondanza o la scarsità di nutrienti. Ad esempio, quando i livelli di glucosio sono elevati, la cellula produce meno cAMP e la CAP è meno attiva, il che riduce la trascrizione dei geni responsabili della degradazione di altri substrati energetici, come il lattosio. Al contrario, quando i livelli di glucosio sono bassi, la cellula produce più cAMP, la CAP è più attiva e favorisce la trascrizione dei geni che codificano per enzimi responsabili della degradazione di altri substrati energetici.

Le cellule anteriori di Horn, anche conosciute come cellule di Horner o cellule ganglionari accessorie della ciliare, sono un gruppo di neuroni situati nella porzione anteriore del ganglio ciliare dell'occhio. Questi neuroni svolgono un ruolo importante nel sistema nervoso autonomo e sono responsabili della innervazione parasimpatica dei muscoli oculari e delle ghiandole lacrimali e sudoripare della palpebra.

Le cellule anteriori di Horn ricevono fibre pregangliari dal nervo oculomotore comune (III paio di nervi cranici) e inviano fibre postgangliari al muscolo sfintere dell'iride, che controlla la dimensione della pupilla, e al muscolo ciliare, che regola l'accomodazione visiva. Inoltre, le cellule anteriori di Horn innervano anche le ghiandole lacrimali e sudoripare della palpebra, contribuendo alla produzione di lacrime e alla secrezione sudorale.

Un disturbo delle cellule anteriori di Horn può causare sintomi come midriasi (dilatazione della pupilla), ptosi (abbassamento della palpebra superiore) e secchezza oculare, tra gli altri.

L'angiografia a fluorescenza è una tecnica di imaging medico che consente la visualizzazione dei vasi sanguigni e del flusso sanguigno all'interno del corpo. Viene utilizzata principalmente per valutare le condizioni vascolari dell'occhio, come la retinopatia diabetica e l'occlusione venosa retinica.

Durante l'esame, un colorante fluorescente viene iniettato nel flusso sanguigno del paziente. Il colorante si diffonde rapidamente attraverso il corpo e raggiunge i vasi sanguigni dell'area interessata. Una telecamera speciale dotata di filtri che bloccano tutte le lunghezze d'onda della luce, tranne quelle del colorante fluorescente, viene quindi utilizzata per acquisire immagini ad alta risoluzione dei vasi sanguigni.

Le immagini mostrano la posizione e la forma dei vasi sanguigni, nonché il flusso sanguigno attraverso di essi. Questo può aiutare i medici a identificare eventuali anomalie vascolari, come occlusioni, perdite o neovascolarizzazione (crescita anormale di nuovi vasi sanguigni).

L'angiografia a fluorescenza è una procedura relativamente sicura e non invasiva. Tuttavia, può comportare alcuni rischi, come reazioni allergiche al colorante utilizzato o danni ai reni se il paziente ha una funzione renale compromessa. Prima della procedura, i medici discuteranno con il paziente i potenziali rischi e benefici dell'esame.

Il morbo celiaco è una malattia infiammatoria cronica dell'intestino tenue, causata dall'ipersensibilità al glutine, una proteina presente in grano, orzo e segale. L'ingestione di glutine in individui suscettibili provoca una reazione immunitaria che danneggia le villi intestinali, protrusioni microscopiche sulla superficie interna dell'intestino tenue responsabili dell'assorbimento dei nutrienti. Il danno alle villi può portare a sintomi gastrointestinali come diarrea, dolore addominale, gonfiore e malassorbimento, che possono causare perdita di peso, anemia, stanchezza cronica e carenze nutrizionali. La condizione può essere gestita attraverso una dieta priva di glutine stretta, che consente di alleviare i sintomi e promuovere la guarigione delle lesioni intestinali. Attualmente non esiste una cura per il morbo celiaco, ed evitare il glutine a vita è l'unico trattamento efficace.

Il pepsinogeno C è una forma inattiva della pepsina, un enzima digestivo che aiuta a scomporre le proteine negli alimenti nell'ambiente acido dello stomaco. Il pepsinogeno C viene prodotto dalle cellule principali dello stomaco, note come cellule chief, e viene secreto nello stomaco insieme al succo gastrico.

Una volta nel succo gastrico, il pepsinogeno C viene convertito in pepsina attiva dall'acido cloridrico prodotto dalle cellule parietali dello stomaco. La pepsina svolge quindi un ruolo importante nella digestione delle proteine, scindendole in peptidi più piccoli che possono essere ulteriormente scomposti dagli enzimi successivi nel tratto gastrointestinale.

Il livello di pepsinogeno C nel sangue può essere utilizzato come marker per la diagnosi della malattia da reflusso gastroesofageo (GERD) e delle ulcere gastriche. Livelli elevati di pepsinogeno C possono indicare un'infiammazione o una lesione dello stomaco, che può essere causata dal reflusso acido o da un'infezione batterica da Helicobacter pylori.

La degenerazione dei nervi periferici è un termine generale che si riferisce al deterioramento e al danneggiamento dei nervi al di fuori del cervello e del midollo spinale, che costituiscono il sistema nervoso periferico. I nervi periferici sono essenziali per la trasmissione degli impulsi nervosi tra il cervello e il resto del corpo, controllando così la funzione motoria, sensoriale e autonomica.

La degenerazione dei nervi periferici può verificarsi a causa di vari fattori, come lesioni, infezioni, malattie sistemiche, esposizione a tossine o processi degenerativi legati all'età. I sintomi della degenerazione dei nervi periferici possono includere formicolio, intorpidimento, debolezza muscolare, dolore e perdita di riflessi, a seconda del tipo e dell'entità del danno nervoso.

Il trattamento della degenerazione dei nervi periferici dipende dalla causa sottostante e può includere farmaci per alleviare il dolore o l'infiammazione, fisioterapia, terapie di riabilitazione e, in alcuni casi, interventi chirurgici correttivi. La prognosi varia a seconda della gravità del danno nervoso e della risposta al trattamento.

Le malattie neurodegenerative sono un gruppo di condizioni caratterizzate dal progressivo deterioramento delle cellule nervose (neuroni) nel cervello. Questo deterioramento può portare a una varietà di sintomi, a seconda della parte del cervello interessata e del tipo di neuroni colpiti.

Le cause esatte di queste malattie non sono ancora completamente comprese, ma si ritiene che siano il risultato di una combinazione di fattori genetici ed ambientali. Alcune di queste malattie sono legate all'accumulo di proteine anomale all'interno dei neuroni, che possono essere tossiche e portare alla loro morte.

Esempi di malattie neurodegenerative includono:

1. Malattia di Alzheimer: è la forma più comune di demenza e colpisce principalmente le persone over 65. È caratterizzata dalla presenza di placche beta-amiloidi e grovigli neurofibrillari nel cervello.
2. Malattia di Parkinson: è una malattia che colpisce il sistema nervoso centrale e provoca tremori, rigidità muscolare, lentezza dei movimenti e difficoltà nell'equilibrio. È causata dalla morte delle cellule produttrici di dopamina nel cervello.
3. Sclerosi multipla: è una malattia autoimmune che colpisce il sistema nervoso centrale e causa una vasta gamma di sintomi, tra cui debolezza muscolare, spasticità, problemi di equilibrio, difficoltà visive e cognitiva.
4. SLA (Sclerosi Laterale Amiotrofica): è una malattia neurodegenerativa che colpisce i motoneuroni, le cellule nervose responsabili del controllo dei muscoli volontari. I sintomi includono debolezza e atrofia muscolare progressiva.
5. Corea di Huntington: è una malattia neurodegenerativa che colpisce i neuroni cerebrali, causando movimenti involontari, problemi cognitivi e cambiamenti emotivi.

Questi sono solo alcuni esempi di malattie neurodegenerative. Esistono molte altre condizioni che possono causare la morte progressiva delle cellule nervose nel cervello e nel sistema nervoso periferico, con conseguenti sintomi e disabilità variabili.

La frontotemporale dementia (FTD) è un tipo di demenza che colpisce le aree frontali e temporali del cervello. Queste aree sono responsabili della personalità, del comportamento sociale ed emotivo, e del linguaggio. Ci sono diverse forme di FTD, tra cui la demenza frontotemporale comportamentale (bvFTD), la demenza semantica primaria (PSD) e la degenerazione cortico-basale (CBD).

I sintomi della FTD possono variare a seconda della forma specifica, ma spesso includono cambiamenti nella personalità e nel comportamento, come disinibizione, perdita di interesse o coinvolgimento emotivo, compulsioni, iperoralità (comportamento alimentare anomalo), e difficoltà a riconoscere le emozioni altrui. Nei casi di PSD, i pazienti possono avere difficoltà a comprendere il significato delle parole e a trovare le parole giuste per esprimersi.

La FTD è causata dalla degenerazione dei neuroni nelle aree frontali e temporali del cervello, che porta alla perdita di materia grigia in queste regioni. La causa esatta della degenerazione non è nota, ma si pensa che sia dovuta a una combinazione di fattori genetici ed ambientali. Non esiste una cura per la FTD, ma i trattamenti possono aiutare a gestire i sintomi e migliorare la qualità della vita dei pazienti.

La corteccia cerebrale, nota anche come neocortex o bark cerebrale, è la parte esterna e più sviluppata del telencefalo nel cervello dei mammiferi. È una struttura a sei strati di neuroni ed è responsabile di processi cognitivi complessi come il pensiero cosciente, il linguaggio, la percezione sensoriale e il controllo motorio. La corteccia cerebrale è organizzata in aree funzionalmente specializzate che lavorano insieme per elaborare informazioni e guidare le risposte del corpo. Copre circa il 75% della superficie del cervello ed è divisa in due emisferi cerebrali, ciascuno con aree omologhe ma lateralizzate che controllano funzioni specifiche. La corteccia cerebrale è fondamentale per la maggior parte delle funzioni superiori del cervello e i danni o le malattie che colpiscono questa struttura possono causare deficit neurologici gravi.

La coroide è uno strato vascolare situato nella parete posteriore dell'occhio tra la sclera e la retina. È parte della tunica vascolare media dell'occhio e fornisce nutrimento alla retina, in particolare alle sue parti esterne, attraverso il suo ricco sistema di vasi sanguigni. La coroide è anche responsabile dell'assorbimento della luce riflessa che entra nell'occhio per prevenire l'abbagliamento visivo. È una membrana molto sottile e altamente vascolarizzata, la cui integrità è fondamentale per la salute e il corretto funzionamento della retina. Lesioni o malattie che colpiscono la coroide possono avere un impatto significativo sulla visione.

Una biopsia è un esame diagnostico che consiste nel prelevare un piccolo campione di tessuto da una parte del corpo per analizzarlo al microscopio e studiarne la struttura cellulare e i componenti. Questo procedimento viene utilizzato per valutare la presenza o l'assenza di malattie, in particolare tumori o lesioni precancerose, e per determinare il tipo e lo stadio della malattia.

Esistono diversi tipi di biopsia, tra cui:

1. Biopsia incisionale: viene prelevato un campione di tessuto più grande utilizzando un bisturi o una lama affilata. Questo tipo di biopsia è spesso utilizzato per valutare lesioni cutanee, noduli o masse sottocutanee.

2. Biopsia escissionale: consiste nel rimuovere completamente la lesione o l'intera area sospetta insieme a una piccola porzione di tessuto normale circostante. Questo metodo è comunemente utilizzato per diagnosticare il cancro della pelle e altri tumori superficiali.

3. Biopsia aspirativa con ago fine (FNA): viene inserito un ago sottile all'interno della lesione o del nodulo per raccogliere cellule o fluido da analizzare. Questo tipo di biopsia è minimamente invasivo e può essere eseguito in ambulatorio senza anestesia.

4. Biopsia core: utilizza un ago più grande per prelevare un nucleo di tessuto dalla lesione o dall'organo interno da analizzare. Questo metodo è spesso utilizzato per diagnosticare il cancro al seno, alla prostata e ad altri organi interni.

5. Biopsia liquida: consiste nel prelevare campioni di sangue, urina o altri fluidi corporei per cercare cellule tumorali o sostanze chimiche prodotte dal cancro. Questo approccio è particolarmente utile per monitorare la progressione del cancro e l'efficacia della terapia.

I risultati della biopsia vengono esaminati al microscopio da un patologo, che determina se le cellule sono cancerose o benigne. Se le cellule sono cancerose, il patologo può anche classificarle in base al tipo di cancro e al grado di malignità. Queste informazioni sono fondamentali per pianificare un trattamento adeguato e prevedere la prognosi del paziente.

La debolezza muscolare è un termine medico che descrive una diminuzione della forza o resistenza nella capacità di un muscolo o gruppo di muscoli di contrarsi e generare forza. Questa condizione può verificarsi a causa di diversi fattori, come malattie neuromuscolari, lesioni nervose, patologie del sistema endocrino o cardiovascolare, infezioni, disidratazione, uso di farmaci particolari o carenze nutrizionali.

I sintomi della debolezza muscolare possono variare da lievi a gravi e possono influenzare la capacità di una persona di svolgere attività quotidiane come alzarsi da una sedia, salire le scale o sollevare oggetti. In alcuni casi, la debolezza muscolare può essere accompagnata da altri segni e sintomi, come crampi muscolari, affaticamento, tremori, spasmi o atrofia muscolare.

La diagnosi della debolezza muscolare richiede una valutazione medica completa che può includere l'anamnesi del paziente, un esame fisico dettagliato e test di laboratorio o di imaging per identificare la causa sottostante. Il trattamento dipende dalla causa specifica della debolezza muscolare e può includere farmaci, terapia fisica, modifiche dello stile di vita o interventi chirurgici in alcuni casi.

Il cervelletto è una struttura cerebrale altamente specializzata situata nella parte posteriore del cranio, sopra il midollo allungato e lateralmente al tronco encefalico. Pesa circa 150 grammi ed equivale a circa il 10% della massa totale del cervello. Nonostante la sua relativa piccola dimensione, svolge un ruolo fondamentale nel controllo dei movimenti muscolari volontari e involontari, nell'equilibrio, nella coordinazione occhio-mano e in altre funzioni cognitive come l'apprendimento, la memoria a breve termine e il linguaggio.

Il cervelletto è diviso in due emisferi cerebellari laterali e una porzione centrale chiamata verme cerebellare. Ogni emisfero cerebellare è ulteriormente suddiviso in lobi anteriori, posteriori e flocculonodulari. Questi lobuli contengono milioni di neuroni, organizzati in strati distinti, che lavorano insieme per processare le informazioni sensoriali e motorie.

Le principali funzioni del cervelletto includono:

1. Controllo dei movimenti: Il cervelletto coordina la velocità, l'ampiezza e la precisione dei movimenti muscolari volontari e involontari, garantendo che i nostri corpi si muovano in modo fluido ed efficiente.
2. Equilibrio e postura: Il cervelletto aiuta a mantenere l'equilibrio e la postura stabili attraverso il monitoraggio continuo dei segnali sensoriali provenienti dagli organi di equilibrio situati nell'orecchio interno.
3. Apprendimento motorio: Il cervelletto è essenziale per l'apprendimento e la memorizzazione delle sequenze motorie complesse, come suonare uno strumento musicale o imparare a ballare.
4. Cognizione: Alcune ricerche suggeriscono che il cervelletto può anche svolgere un ruolo nella cognizione, compresi i processi linguistici, emotivi e sociali.

In sintesi, il cervelletto è una struttura cerebrale vitale che svolge un ruolo fondamentale nel controllo dei movimenti, nell'equilibrio, nell'apprendimento motorio e forse anche nella cognizione. Lesioni o danni al cervelletto possono causare disturbi dell'equilibrio, problemi di coordinazione e difficoltà di apprendimento motorio.

Mild Cognitive Impairment (MCI) è un termine utilizzato per descrivere una condizione in cui una persona ha una certa diminuzione delle capacità cognitive mentali, rispetto a ciò che è considerata normale per la loro età e livello di istruzione, ma questa diminuzione non è abbastanza grave da interferire con la vita quotidiana.

Le persone con MCI spesso hanno difficoltà con la memoria, l'attenzione, il linguaggio, la capacità visuospaziale o le funzioni esecutive (come il pensiero astratto, il giudizio e il problem solving). Tuttavia, questi sintomi non sono così pronunciati come lo sono nella demenza.

L'MCI può essere un segno precoce di una malattia neurodegenerativa come l'Alzheimer, ma non tutte le persone con MCI svilupperanno necessariamente una demenza. Alcune persone con MCI possono rimanere stabili, mentre altre possono anche migliorare.

È importante notare che la diagnosi di MCI richiede un esame medico completo, inclusi test cognitivi e una valutazione delle funzioni cognitive superiori.

La Malattia dei Motoneuroni è una condizione neurologica progressiva e degenerativa che colpisce i motoneuroni, cellule nervose specializzate nel sistema nervoso centrale responsabili della trasmissione degli impulsi nervosi dalle aree cerebrali alla muscolatura scheletrica. Questa malattia provoca una progressiva perdita di controllo muscolare e atrofia, portando a difficoltà nel movimento, nella parola e nella deglutizione.

Esistono due tipi principali di motoneuroni interessati dalla Malattia dei Motoneuroni: i neuroni superiori, situati nel cervello (corteccia cerebrale), e i neuroni inferiori, localizzati nel midollo spinale. La forma più comune di questa malattia è la Sclerosi Laterale Amiotrofica (SLA), che colpisce entrambi i tipi di motoneuroni. Altre forme meno comuni interessano solo uno dei due tipi di neuroni, come ad esempio la Atrofia Muscolare Progressiva (PMA) o la Paralisi Bulbare Progressiva (PBP).

I sintomi della Malattia dei Motoneuroni possono variare a seconda del tipo e dell'area del sistema nervoso centrale interessata, ma generalmente includono:

- Debolezza muscolare progressiva e atrofia
- Spasmi e rigidità muscolare
- Difficoltà di deglutizione e linguaggio alterato
- Problemi respiratori dovuti alla debolezza dei muscoli respiratori

Attualmente, non esiste una cura nota per la Malattia dei Motoneuroni. Il trattamento si concentra sulla gestione dei sintomi e sul mantenimento della qualità di vita del paziente il più a lungo possibile.

I topi transgenici sono un tipo speciale di topi da laboratorio che sono stati geneticamente modificati per esprimere un gene specifico o più geni, noti come trasgeni, nel loro corpo. Questa tecnologia viene utilizzata principalmente per lo studio delle funzioni dei geni, la produzione di proteine terapeutiche e la ricerca sulle malattie umane.

Nella creazione di topi transgenici, il gene trasgenico viene solitamente inserito nel DNA del topo utilizzando un vettore, come un plasmide o un virus, che serve da veicolo per il trasferimento del gene nella cellula ovarica del topo. Una volta che il gene è stato integrato nel DNA della cellula ovarica, l'ovulo fecondato viene impiantato nell'utero di una femmina surrogata e portato a termine la gestazione. I topi nati da questo processo sono chiamati topi transgenici e possono trasmettere il gene trasgenico alle generazioni successive.

I topi transgenici sono ampiamente utilizzati nella ricerca biomedica per studiare la funzione dei geni, la patogenesi delle malattie e per testare i farmaci. Possono anche essere utilizzati per produrre proteine terapeutiche umane, come l'insulina e il fattore di crescita umano, che possono essere utilizzate per trattare varie malattie umane.

Tuttavia, è importante notare che la creazione e l'utilizzo di topi transgenici comportano anche implicazioni etiche e normative che devono essere attentamente considerate e gestite.

I ventricoli cerebrali sono cavità presenti all'interno del cervello contenenti liquido cerebrospinale (LCS). Il sistema ventricolare è costituito da quattro ventricoli: due ventricoli laterali, il terzo ventricolo e il quarto ventricolo.

I ventricoli laterali si trovano all'interno dei emisferi cerebrali e sono connessi al terzo ventricolo attraverso i forami interventricolari di Monro. Il terzo ventricolo è una piccola cavità situata nella linea mediana del cervello, tra i due talami. Da qui, il liquido cerebrospinale passa nel quarto ventricolo attraverso l'acquedotto cerebrale (di Sylvius). Il quarto ventricolo si trova nella parte inferiore del tronco encefalico e ha una forma a triangolo. È connesso al canale centrale della colonna vertebrale attraverso i forami di Luschka e Magendie, permettendo al liquido cerebrospinale di circolare nel sistema nervoso centrale e nella cavità subaracnoidea che circonda il cervello e la colonna vertebrale.

Il liquido cerebrospinale fornisce protezione meccanica al cervello e alla colonna vertebrale, elimina le sostanze di rifiuto e mantiene l'omeostasi chimica del sistema nervoso centrale. Qualsiasi alterazione nella struttura o nella funzionalità dei ventricoli cerebrali può portare a condizioni patologiche come idrocefalo, emorragia subaracnoidea e tumori cerebrali.

Le proteine leganti RNA (RBP, RNA-binding protein) sono un gruppo eterogeneo di proteine che hanno la capacità di legare specificamente filamenti di acidi ribonucleici (RNA). Queste proteine svolgono un ruolo cruciale nella regolazione e controllo dei processi post-trascrizionali dell'RNA, compresi il splicing alternativo, la stabilità, il trasporto e la traduzione dell'mRNA. Le RBP interagiscono con sequenze specifiche o strutture secondarie nell'RNA per modulare le sue funzioni. Alterazioni nelle proteine leganti RNA possono contribuire allo sviluppo di diverse patologie, tra cui disturbi neurologici e cancro.

"Helicobacter pylori" è un tipo di batterio gram-negativo, spiraliforme e flagellato che colonizza la mucosa gastrica dell'uomo. Si tratta di uno degli agenti patogeni più comuni a livello globale, in grado di infettare circa il 50% della popolazione mondiale. L'infezione da H. pylori è generalmente acquisita durante l'infanzia e può causare una varietà di disturbi gastrointestinali, tra cui gastrite cronica, ulcere peptiche e persino carcinoma gastrico e linfoma del MALT (linfoma a cellule B mucosa-associate all'antigene tumorale).

Il batterio è in grado di sopravvivere nello stomaco acido umano grazie alla produzione di enzimi come ureasi, catalasi e proteasi, che neutralizzano l'acidità locale e facilitano la colonizzazione della mucosa gastrica. L'infezione da H. pylori è spesso asintomatica, ma in alcuni individui può causare sintomi come dolore addominale, nausea, vomito, perdita di appetito e dimagrimento.

La diagnosi di infezione da H. pylori può essere effettuata mediante test non invasivi come il test del respiro all'urea marcata, il test sierologico per la rilevazione degli anticorpi o il test delle feci per la ricerca dell'antigene, oppure mediante metodi invasivi come la biopsia della mucosa gastrica durante una gastroscopia.

Il trattamento dell'infezione da H. pylori prevede generalmente l'uso di combinazioni di antibiotici e inibitori della pompa protonica, che riducono la secrezione acida gastrica e creano un ambiente meno favorevole alla crescita del batterio. L'eradicazione dell'infezione da H. pylori è importante per prevenire lo sviluppo di complicanze come l'ulcera peptica, la gastrite cronica e il cancro gastrico.

La gastrite è una condizione medica in cui l'mucosa che riveste l'interno dello stomaco si infiamma. Questa infiammazione può causare una varietà di sintomi, tra cui dolore addominale, nausea, vomito, perdita di appetito e malessere generale. La gastrite può essere acuta o cronica e può essere causata da diversi fattori, come infezioni batteriche (come Helicobacter pylori), stress emotivo, consumo eccessivo di alcol, uso di farmaci non steroidei antinfiammatori (FANS) o una combinazione di questi fattori. In alcuni casi, la gastrite può portare a complicanze più gravi, come ulcere dello stomaco o cancro allo stomaco, se non trattata in modo adeguato. Il medico di solito diagnostica la gastrite esaminando il paziente, analizzando i sintomi e facendo esami del sangue, delle feci o endoscopici per confermare la diagnosi e determinare la causa sottostante. Il trattamento dipende dalla gravità della condizione e dalle cause sottostanti, ma può includere farmaci da prescrizione o over-the-counter per ridurre l'acidità dello stomaco, antibiotici per eliminare le infezioni batteriche e cambiamenti nello stile di vita per ridurre lo stress e il consumo di alcol.

La mucosa gastrica è la membrana mucosa che riveste la superficie interna dello stomaco e del cardias (il piccolo segmento dell'esofago che si unisce allo stomaco). Si compone di diverse cellule specializzate, tra cui cellule epiteliali mucose, cellule parietali, cellule principali e cellule endocrine. La sua funzione principale è quella di fornire una barriera protettiva per l'epitelio sottostante, secreta muco che protegge lo stomaco dalle proprie potenti secrezioni acide e enzimi digestivi. Inoltre, le cellule parietali della mucosa gastrica secernono ioni idrogeno (H+) e cloruro (Cl-) per formare acido cloridrico (HCl), che è essenziale per la digestione dei cibi, in particolare delle proteine. La mucosa gastrica ha anche una funzione endocrina, poiché le cellule endocrine della mucosa secernono ormoni come la gastrina, che stimola la secrezione acida e la motilità gastrica.

Atrofia muscolare spinale e bulbare Atrofia ottica Atrofia vaginale Atrofia sclerotica Atrofia fisiologica Atrofia senile ... Atrofia cerebrale Atrofia da compressione Atrofia da denervazione Atrofia da disuso Atrofia da malnutrizione Atrofia da mancata ... la menopausa Atrofia della soletta adiposa calcaneare Atrofia dentato-rubra Atrofia gastrica Atrofia multi-sistemica Atrofia ... Con il termine atrofia si indica una riduzione della massa dei tessuti ed organi causata dalla diminuzione del numero di ...
TRP-AMI esser atrofia gr. ATROPHIA composto di A particella privativa e TROPH nutrimento da TR PHEIN nutrire, saziare, ...
Sintomi associati e Cause di Atrofia Muscolare Spinale ... Atrofia Muscolare Spinale: è un disturbo grave? Significato e ... Atrofia Muscolare Spinale - SMA Vedi altri articoli tag Atrofia muscolare spinale - Atrofia - Muscolare - Muscoli ... Articoli correlati: Atrofia Muscolare Spinale Definizione Latrofia muscolare spinale è una malattia neuromuscolare ereditaria ... Atrofia Muscolare Spinale - SMA * Spinraza - Nusinersen * Atrofia Muscolare Spinale su Wikipedia italiano * Spinal muscular ...
Cosè la SMA, atrofia muscolare spinale: chi colpisci, incidenza e trattamento prima della ricerca. ... La SMA, che ha unincidenza di circa 1 su 10.000 nati vivi, provoca debolezza, atrofia muscolare progressiva e complicazioni ...
Il tuo contributo è molto importante per poter migliorare i nostri servizi e rispondere sempre meglio alle esigenze dei pazienti ...
Tutte le notizie su atrofia muscolare spinale ...
... atrofia muscolare spinale) - uno dei trattamenti che stanno caratterizzando una vera e propria ... Atrofia muscolare spinale: approvare la terapia genica anche oltre i sei mesi. La terapia genica per la SMA (atrofia muscolare ... Conosciuta con il nome commerciale di Zolgensma, la terapia genica per la SMA (atrofia muscolare spinale) - uno dei trattamenti ... Home , Salute , Atrofia muscolare spinale: approvare la terapia genica anche oltre i sei mesi ...
Atrofia Muscolare Spinale di tipo 2 (SMA 2) Argomenti I bambini nati con la più severa forma di SMA (tipo 1), chiamata anche ...
Atrofie Muscolari Spinali. LAtrofia Muscolare Spinale prossimale (SMA) è una malattia neurodegenerativa relativamente ... Tutti i tipi sono caratterizzati da debolezza muscolare e atrofia di grado variabile, che interessa particolarmente gli arti ...
Atrofia del nervo ottico. Dati preliminari sullefficacia del TP-1 nella patologia del nervo ottico. Le neuropatie ottiche ... Solo in questo ultimo caso si parla di atrofia ottica.. Metodo e tecnica. Sono stati studiati 18 soggetti (rispettivamente 8 ...
Atrofia Ottica di Leber o Neuropatia Ottica Ereditaria di Leber. Caratteristiche generali. Nome completo: Neuropatia Ottica ... Sinonimi: Atrofia Ottica di Leber. Ereditarietà: Materna. Difetto genetico, Mutazioni: puntiformi G11778A (69%), G3460A (13%), ...
Disturbi come atrofia vaginale, incontinenza, difficoltà o impossibilità di avere rapporti sessuali sono conseguenze frequenti ... Il 70% delle donne con tumore alla mammella va incontro ad atrofia vaginale in seguito alle terapie ormonali utilizzate per ... Tumore alla mammella, ovaio e corpo dellutero, e atrofia vaginale: triplicato lo spessore del collagene mediante terapia laser ...
... Atrofia vulvo vaginale in postmenopausa: ... L Atrofia Vulvo Vaginale (AVV) o Sindrome Genitale della Menopausa (GSM) è una condizione cronica e progressiva che colpisce ... Perché non espandere pertanto lindagine da una focalizzazione puntiforme su un unico sintomo (Atrofia Vulvo Vaginale) ad una ...
Studio FIREFISH: Risdiplam sui neonati con atrofia muscolare spinale di tipo 1 I dati di Risdiplam ( Evrysdi ), tratti dalla ... parte 1 della determinazione della dose dello studio cardine FIREFISH su neonati con atrofia muscolare spinale sintomatica di ...
Sia per il recupero del tono trofismo post intervento/trauma/da non uso (in assenza di lesioni nervose) che per arginare la perdita di tono trofismo e la degenerazione muscolare (in caso di danni al sistema neuro periferico). In campo Urologico. ...
Qui sono raccolti i principali congressi e corsi nelle aree di maggiore interesse sulla salute della donna.. ...
... Assistente gratuito on-line per diagnosi medica. Graduatoria di possibili malattie da uno o più sintomi ...
Molte donne che hanno un eccessivo prurito intimo in menopausa causato da una vagina secca trovano largomento scomodo e non sempre sono disposte a parlarne. La stessa cosa si può dire del prurito e bruciore nellarea genitale o del dolore durante i rapporti sessuali. Generalmente, i cambiamenti nel tessuto genitale sono identificati con i nomi di: …. Prurito intimo in menopausa, prodotti Ecobio efficaci 4.9 (685) Leggi altro ». ...
Atrofia cerebrale regionale associata a fatica nei pazienti con sclerosi multipla. La fatica è uno dei sintomi più comuni della ... Fattore di crescita insulino-simile 1 e rischio di demenza da Alzheimer e atrofia cerebrale. È stata valutata la relazione tra ... Compromissione della funzionalità renale associata ad atrofia cerebrale e a declino cognitivo successivo a ictus È stata ... La perdita di emoglobina dai globuli rossi danneggiati può essere associata a una riduzione del volume cerebrale ( atrofia ) ...
Clinic & Research srl - P.I. 03531530131 - Via Belvedere, 11 - 22079 Villa Guardia (CO) Direttore Sanitario: Dott. E. R. Cestari - Iscrizione allalbo dei Medici Chirurghi e degli Odontoiatri di Como nr. 6649. Direttore Sanitario Odontoiatrico: Dott. V. Nasonte - Iscrizione allalbo dei Medici Chirurghi e degli Odontoiatri di Como nr. 933. , Autorizzazione sanitaria: nr. 1 del 18/04/2016 rilasciata dal distretto socio-sanitario di Brianza Sud Ovest. , Ai sensi dellArt. 10 Comma 4 della Legge 24/2017 rendiamo noto che la nostra copertura assicurativa è costituita da Polizza di Responsabilità Civile Sanitaria a norma della Legge Gelli/Bianco, stipulata con la Compagnia Sara Assicurazioni S.p.A., con numero di Polizza 50 3500337082. ...
atrofia-mascellare-stadi. Pubblicato Marzo 16, 2015 su 271 × 186 in Atrofia ossea dentale ...
Dottore in Odontoiatria e Protesi Dentaria
Ossigenoterapia vaginale e vulvare per atrofia vaginale, secchezza, vaginiti , cistiti ricorrenti vulvodinia, lichen ... atrofia vaginale in menopausa , in caso di vaginiti /cistiti ricorrenti ...
La SMA - Atrofia Muscolare Spinale - è una malattia genetica che colpisce circa un neonato ogni 10.000 e, pur rientrando tra le ...
La struttura di coordinamento di rete contribuisce ad assicurare la presa in carico del paziente ed il completamento delliter diagnostico, terapeutico e di certificazione ...
Rosetta di Pistoia ha finalmente ritrovato il suo sorriso fisso grazie ad Iris e ad un intervento di riabilitazione tramite implantologia nellarcata superiore.
Molte donne in post-menopausa soffrono di atrofia vulvo-vaginale e, con lallungamento della vita, un numero molto più elevato ... La secchezza vaginale può evolvere in una condizione chiamata atrofia vaginale (o vaginite atrofica), dovuta alla ridotta ... con frequenza variabile a seconda delletà della donna e del grado di atrofia vaginale al momento dellintervento. Non è ...
Atrofia Progressiva della Retina (PRA-rcd3). admin 22 Settembre 2021 0 Visualizza carrello "Cistinuria tipo III" è stato ... Precedente: Articolo precedente: Atrofia Progressiva della Retina (PRA-RCD4). Successivo: Articolo successivo: Narcolessia - ...
... DE STEFANO, NICOLA 2003-01-01. ... DE STEFANO, N. (2003). Misure di Atrofia Cerebrale nella Sclerosi Multipla. NEUROLOGICAL SCIENCES, 24(Suppl.), 507-508. ... DE STEFANO, N. (2003). Misure di Atrofia Cerebrale nella Sclerosi Multipla. NEUROLOGICAL SCIENCES, 24(Suppl.), 507-508. ...
Atrofia testicolare. Latrofia testicolare è una situazione che vede una diminuzione delle dimensioni dei testicoli ed è ... Con atrofia testicolare quando rivolgersi al proprio medico?. È importante rivolgersi al proprio medico nel caso in cui si noti ...

Nessun FAQ disponibili che corrispondono a "atrofia"

Nessun immagini disponibili che corrispondono a "atrofia"