Roentgenography uno spinello, di solito dopo l ’ iniezione di positivo o negativo mezzo di contrasto.
Fibrocartilagine su Fibrocartilagine triangolare complesso che si trova nel polso.
Un esame endoscopico, la terapia e chirurgia di prigione.
Tumor-like alle articolazioni, lesioni neoplastiche sviluppate dalla membrana sinoviale uno spinello nel JOINT RIGIDA nel periarticular tessuti si sono pieni di FLUID sinoviale con un regolare ed aspetto traslucido. Una cisti sinoviale possono sviluppare da qualsiasi posto, ma più comunemente dietro il ginocchio, dov'e 'conosciuto come poplitea cisti.
Un mezzo di contrasto ionico low-osmolar, usato in vari procedure radiologica.
Spiazzamento dell'omero dalla scapola.
- connettivo fibroso vocali di ossa che si attaccano a vicenda e di tenere insieme la molti tipi di posti nel corpo. Legamenti articolare sono forti, che elastico, e in movimento solo delle indicazioni precise, in base alle esigenze specifiche.
L'articolazione tra la testa dell'omero e sulla cavità glenoidea della scapola.
Generale o non specificati ferite che coinvolge la pelle.
La dislocazione congenita anca generalmente include sublussazione della testa del femore, la displasia acetabolare, dislocazione della testa del femore dal vero acetabolo. Questa condizione si verifica in circa 1 caso ogni 1000 nati vivi ed è più comune nelle donne che negli uomini.
Radiografia usando aria, ossigeno, o qualche altro gas come mezzo di contrasto.
La parte del bacino che comprende la cavità pelvica dove la testa del femore si unisce a formare due JOINT (acetabulofemoral articolare).
La guaina musculotendinous formato dai supraspinatus, infraspinatus, scapola sia, e il piccolo muscoli. Questi aiutano a stabilizzare testa dell'omero nella cavità glenoidea e consentono la rotazione della spalla JOINT sul suo asse longitudinale.
Un efficace non-ionic idrosolubile, agente di contrasto che viene usato nelle myelography, arthrography, nephroangiography, arteriography e altre procedure radiografica. Sua bassa tossicità sistemica è l'effetto della bassa osmolalità chemotoxicity e bassa.
Lesioni al polso o il polso.
Il locale e 'formato dall'articolazione della testa del femore e l'acetabolo del PELVIS.
Un metodo usato per radiopaque urography venografia... un'angiografia, e myelography. E 'altamente viscido e si lega alle proteine plasmatiche.
L'articolazione tra un metatarso metatarso (ossa) e una falange.
La superficie articolare all'emisfero all'arto superiore del femore. (Stedman, 26 Ed)
Spostamento del femore dalla sua posizione normale al due.
Le malattie articolari sono un gruppo eterogeneo di condizioni patologiche che colpiscono le articolazioni, causando dolore, gonfiore, rigidità e limitazione funzionale.
Parte del corpo negli uomini e primati, dove le braccia collegare al tronco. La spalla ha cinque articolazioni; CORACOCLAVICULAR acromioclavicular canna, spinello, sulla giuntura glenoomerale destre, scapulathoracic articolari e dell'articolazione sterno-clavicolare.
Metodi di consegna la droga in un unico spazio.
Metodo non invasivo di anatomia interna basata sul principio che nuclei atomici nel un forte campo magnetico impulsi di assorbire l'energia e li emettono onde radio che può essere ricostruito in immagini computerizzate. Il concetto include protone giro tomographic tecniche.
The external junctural regione tra la parte inferiore dell'addome e alla coscia.
Un ’ immagine diagnostica gamma-emitting radionuclide usato principalmente per la scintigrafia ossea per il suo assorbimento da diversi tumori, è utile per il rilevamento di neoplasie.
Di operazioni minimamente invasive guidato con l'aiuto di risonanza magnetica per visualizzare tessuto strutture.
Le ferite al tessuto connettivo fibroso vocali di muscoli che annettono ossa e altre strutture.
Uno strato protettivo di studio, flessibili sulla cartilagine articolare finisce di ossa. Fornisce una superficie piana di movimento, proteggendo le estremità delle ossa lunghe da indossare alla punti di contatto.
Forzato o traumatico lacrima o pausa di un organo o altri parte morbida dall'addome.
Ferite al ginocchio o la protesi.
La fibrocartilages interarticolare della superficie superiore della tibia.
Classificazione binario misure per valutare i risultati del test di sensibilità o ricordare la percentuale di vero positivi. Specificità è la probabilità di correttamente determinare l 'assenza di una condizione. (Di Ieri, dizionario di Epidemiologia, secondo Ed)
Attivi utilizzati in modo aumentata visualizzazione di tessuti.
Sistemi a due fasi nella quale non appare uniformemente disperse in un altro come particelle abbastanza piccolo in modo non possono essere filtrata o non vuole sistemare tutto. La fase di sperperare o continua o media avvolge le particelle della fase discontinuo. Tutti e tre stati della materia possono formare colloidi tra loro.
Il locale e 'formato dall'estremita' distale del raggio di il disco della articolare distale radioulnar articolari e la fila prossimale scafoide di ossa carpali, osso semilunare, piramidale, le ossa).
Tomografia a raggi X usando un algoritmo del computer di ricostruire l'immagine.
L'unione di oggetti per mezzo di una frattura (ad esempio in cemento, come in anca artroplastica per essersi unito a dei acetabolare componente per componente femorale). In odontoiatria, è utilizzato per il processo di inserire parti di un dente o materiale di ripristino di un talento naturale per il dente o inserimento di ortodontico gruppi per i denti per mezzo di un adesivo.
Combinazione o superimposizione di alterazioni di tipo due immagini per aver dimostrato differenze tra di loro (ad esempio, radiografia con contrasto contro uno senza, radionuclide immagini usando differenti radionuclidi, radiografia vs. radionuclide immagine) e nella preparazione di materiale audiovisivo materiali (ad esempio, compensando identica immagini, incarnato di recipienti in angiogramma).
Instabile isotopi di Indio quella decadenza o disintegrarsi emetta radiazioni. In atomi con un peso atomico 106-112, 113m, 114, e 116-124 sono radioattivi Indio isotopi.
Un tendine legame formato tra le ossa del femore e rotula;; la tibia.
Un cadavere, di solito un corpo umano.
In proiezione e test diagnostici, la probabilità che una persona con un test positivo e 'una vera positivo (ossia ha la malattia) è definito come il valore predittivo di un test positivo, che il valore predittivo di un test negativo e' la probabilita 'che la persona con un test negativo non ha valore predittivo della malattia, e' imparentato con la sensibilità e specificità del test.
Shunt malfunzionamento dell ’ impianto, valvole, eccetera, e protesi allentando, la migrazione e rompersi.
Ricambio per un'anca.
Una spiacevole sensazione indotta da stimoli che le vengono rilevati da coraggio alla fine delle nociceptive ai neuroni.
Riproducibilità Dei misure statistiche (spesso in un contesto clinico), incluso il controllo di strumenti e tecniche per ottenere risultati riproducibile. Il concetto include riproducibilità Dei misurazioni fisiologiche, che può essere utilizzato per valutare la probabilità di sviluppare regole o prognosi, o dalla risposta agli stimoli; riproducibilità Dei verificarsi di una condizione; e risultati sperimentali riproducibilità Dei.

L'artrografia è una procedura di imaging medico che comporta l'iniezione di un mezzo di contrasto in una articolazione per migliorare la visualizzazione delle strutture articolari durante una radiografia, risonanza magnetica o tomografia computerizzata. Questo metodo è comunemente utilizzato per valutare lesioni articolari, come distrazioni, lussazioni, lesioni dei legamenti e lesioni del menisco, nonché per diagnosticare condizioni articolari degenerative come l'artrosi.

Il processo inizia con la pulizia e la sterilizzazione dell'area circostante l'articolazione interessata. Quindi, sotto guida fluoroscopica o ecografica, il medico inserisce un ago nell'articolazione e inietta il mezzo di contrasto. Dopo l'iniezione, vengono acquisite immagini radiografiche o altre procedure di imaging per valutare le condizioni dell'articolazione.

L'artrografia è considerata una procedura sicura e minimamente invasiva, ma come con qualsiasi procedura medica, comporta alcuni rischi, tra cui dolore articolare, gonfiore, emorragia, infezione o reazioni allergiche al mezzo di contrasto.

La fibrocartilagine triangolare, nota anche come menisco fibroso o fibrocartilagine tibiale, è un segmento di tessuto fibrocartilaginoso a forma di mezzaluna situato all'interno dell'articolazione del ginocchio. Si trova tra la tibia e il femore e ha lo scopo di assorbire gli urti, stabilizzare l'articolazione e distribuire uniformemente il carico articolare durante i movimenti. È composta da fibre collagene disposte in modo tale da conferirle resistenza alla trazione e flessibilità. La sua forma triangolare permette di adattarsi allo spazio tra la tibia e il femore, garantendo una maggiore stabilità articolare. Lesioni o danni alla fibrocartilagine triangolare possono causare dolore, gonfiore e limitazione funzionale del ginocchio.

L'artroscopia è una procedura diagnostica e chirurgica minimamente invasiva che consente ai medici di visualizzare, diagnosticare e talvolta trattare i problemi all'interno di una articolazione. Viene eseguita inserendo un piccolo strumento a fibra ottica, noto come artroscopio, all'interno dell'articolazione. L'artroscopio è dotato di una luce e una telecamera che proiettano le immagini su uno schermo monitor per consentire al medico di vedere all'interno della articolazione.

Durante la procedura, il medico può anche inserire altri strumenti chirurgici attraverso piccole incisioni per riparare o tagliare i tessuti danneggiati all'interno dell'articolazione. L'artroscopia è comunemente utilizzata per trattare una varietà di condizioni articolari, come lesioni dei menischi, lesioni legamentose, riparazioni della cuffia dei rotatori, rimozione di frammenti ossei o cartilaginei liberi e infiammazione delle membrane sinoviali.

L'artroscopia è considerata una procedura sicura ed efficace che offre diversi vantaggi rispetto alla chirurgia articolare tradizionale, tra cui un tempo di recupero più breve, meno dolore post-operatorio e un rischio minore di complicanze. Tuttavia, come qualsiasi procedura medica, l'artroscopia presenta anche alcuni rischi e complicazioni potenziali, come infezioni, sanguinamento, lesioni ai nervi o ai vasi sanguigni e reazioni avverse all'anestesia.

Una cisti sinoviale è una sacca piena di fluido che si forma intorno ad una articolazione, un tendine o un legamento a causa dell'accumulo di liquido sinoviale. La sinovia è un tessuto che riveste le articolazioni e produce il fluido sinoviale, che serve a lubrificare le articolazioni e ridurre l'attrito durante i movimenti.

La formazione di una cisti sinoviale può essere causata da diversi fattori, come lesioni o infiammazioni della zona interessata. Le cisti sinoviali più comuni si sviluppano vicino alle articolazioni delle dita e del polso, ma possono verificarsi anche in altre parti del corpo.

Le cisti sinoviali possono causare sintomi come dolore, gonfiore, rigidità e limitazione dei movimenti. Il trattamento dipende dalla gravità dei sintomi e può includere il riposo, l'applicazione di ghiaccio, farmaci antinfiammatori non steroidei (FANS) o la puntura della cisti per drenare il fluido in eccesso. In alcuni casi, potrebbe essere necessario un intervento chirurgico per rimuovere la cisti.

Ioxaglic acid è un mezzo di contrasto radiografico, un agente utilizzato per migliorare la visibilità delle strutture interne del corpo durante gli esami radiologici. È una sostanza incolore e inodore che viene iniettata in vena prima di una procedura di imaging come una TAC o un'angiografia.

L'ioxaglic acid agisce bloccando i raggi X, il che significa che appare bianco nelle immagini radiologiche. Questo aiuta a creare un contrasto con le aree scure del corpo, come i vasi sanguigni o gli organi interni, rendendoli più facili da vedere e analizzare.

L'uso di mezzi di contrasto come l'ioxaglic acid può essere particolarmente utile per diagnosticare una varietà di condizioni mediche, tra cui malattie vascolari, tumori e disturbi gastrointestinali. Tuttavia, come con qualsiasi farmaco o procedura medica, l'uso di mezzi di contrasto comporta alcuni rischi e può causare reazioni allergiche o altri effetti collaterali in alcune persone.

La lussazione della spalla, nota anche come luxazione glenohumerale, si verifica quando la testa dell'omero (il principale osso del braccio) si disloca dalla cavità glenoide (la parte concava della scapola o della spalla) a cui è normalmente connessa. Ciò può accadere come resultato di un trauma o lesione, come una caduta o un incidente stradale.

La lussazione della spalla può essere completa o parziale, a seconda che la testa dell'omero sia completamente fuori posto o solo parzialmente. I sintomi possono includere dolore intenso, gonfiore, ecchimosi, limitazione del movimento e deformità visibile della spalla.

Il trattamento iniziale di una lussazione della spalla di solito comporta la riduzione dell'articolazione, che significa riposizionare la testa dell'omero nella sua posizione corretta. Questo può essere fatto da un medico in ospedale utilizzando anestesia locale o generale. Dopo la riduzione, il braccio viene immobilizzato con una stecca o un tutore per consentire alla spalla di guarire e stabilizzarsi.

La fisioterapia e l'esercizio possono essere raccomandati dopo la guarigione per aiutare a rafforzare i muscoli della spalla e prevenire future lussazioni. In alcuni casi, può essere necessario un intervento chirurgico per riparare i danni ai legamenti o ai tendini che sostengono la spalla.

In termini medici, i legamenti articolari sono strutture fibrose resistenti che connettono e stabilizzano le ossa in una articolazione. Essi limitano l'escursione delle articolazioni, fornendo supporto e prevenendo movimenti eccessivi o indesiderati che potrebbero causare danni ai tessuti molli circostanti o all'articolazione stessa. I legamenti sono composti da tessuto connettivo denso, ricco di fibre collagene, il quale conferisce loro la resistenza alla trazione e la capacità di sopportare carichi pesanti.

A differenza dei tendini, che collegano i muscoli alle ossa, i legamenti non contengono fasci muscolari all'interno delle loro strutture. Esistono diversi tipi di legamenti articolari, a seconda della loro posizione e funzione specifica nell'articolazione. Alcuni legamenti sono disposti perpendicolarmente alle superfici ossee, fornendo stabilità nella direzione dell'asse longitudinale; altri sono orientati parallelamente o obliquamente, offrendo sostegno in più piani di movimento.

Un esempio ben noto di legamenti articolari è quello del ginocchio, che include il legamento crociato anteriore (LCA) e posteriore (LCP), i legamenti collaterali mediale e laterale, e altri ancora. Lesioni o danni a questi legamenti possono causare instabilità articolare, dolore e limitazione funzionale, talvolta richiedendo interventi chirurgici correttivi o programmi di riabilitazione per il recupero completo.

L'articolazione della spalla, nota in termini medici come articolazione gleno-omerale, è l'articolazione più mobile del corpo umano che collega il braccio all'ascella. Si trova tra la cavità glenoide della scapola (omero) e la testa dell'omero. È una joint diartrosi sinoviale, circondata da una capsula articolare rinforzata da legamenti. La sua ampia gamma di movimento consente al braccio di muoversi in varie direzioni, tuttavia, questa mobilità la rende anche suscettibile a lesioni e dislocazioni.

L'articolazione della spalla è supportata da muscoli forti, noti come muscoli rotatori della spalla, che aiutano a stabilizzarla e facilitare il movimento fluido del braccio. Questi muscoli includono il sovraspinato, sottospinato, piccolo rotondo e il sottoscapolare.

Le condizioni comuni che possono influenzare l'articolazione della spalla sono l'artrite, la borsite, le tendiniti, le lesioni dei muscoli o dei legamenti e la dislocazione. Il trattamento può variare da esercizi di fisioterapia, farmaci antinfiammatori non steroidei (FANS), terapia fisica fino alla chirurgia in casi gravi o ricorrenti.

Le lesioni dell'anca sono danni o danno a qualsiasi parte dell'articolazione dell'anca, che può verificarsi a causa di diversi fattori come traumi, sovraccarico, usura o malattie. L'articolazione dell'anca è una delle articolazioni più grandi e complesse del corpo umano, che consente la rotazione e il movimento flessibile della gamba. È formato dall'estremità superiore del femore (osso della coscia) e dalla cavità acetabolare dell'osso pelvico.

Le lesioni dell'anca possono verificarsi in diverse parti dell'articolazione, tra cui:

1. Lesioni del labbro acetabolare: Il labbro acetabolare è un anello di tessuto cartilagineo che circonda la cavità acetabolare. Lesioni al labbro acetabolare possono verificarsi a causa di traumi diretti o ripetuti, come quelli osservati negli atleti.
2. Fratture dell'anca: Le fratture dell'anca si verificano quando ci sono danni alle ossa che compongono l'articolazione dell'anca. Possono essere il risultato di cadute, incidenti automobilistici o lesioni ad alta energia.
3. Lesioni dei muscoli e dei tendini: I muscoli e i tendini che supportano l'articolazione dell'anca possono essere danneggiati a causa di sforzi eccessivi, sovraccarico o lesioni acute. Ad esempio, la borsite trocanterica è un'infiammazione della borsa situata sulla superficie laterale del grande trocantere del femore, che può causare dolore all'anca.
4. Artrite dell'anca: L'artrite è una malattia infiammatoria cronica delle articolazioni che può causare danni e distruzione della cartilagine articolare. L'artrosi, o l'usura della cartilagine articolare, è la forma più comune di artrite dell'anca.
5. Lesioni del labbro acetabolare: Il labbro acetabolare è una struttura fibrocartilaginea che circonda e rinforza l'acetabolo (la cavità ossea dove il femore si articola con il bacino). Le lesioni al labbro acetabolare possono verificarsi a causa di traumi diretti o ripetuti, come quelli osservati negli atleti.

Il trattamento delle lesioni dell'anca dipende dalla gravità e dal tipo di danno. Può includere terapia fisica, farmaci antinfiammatori non steroidei (FANS), iniezioni di corticosteroidi o chirurgia. In alcuni casi, la riabilitazione può essere necessaria per aiutare a ripristinare la forza e la funzione muscolare dopo un infortunio all'anca.

La lussazione congenita dell'anca, nota anche come displasia congenita dell'anca o lussazione developmentale dell'anca, è una condizione in cui la testa del femore (l'estremità superiore del femore) non si trova correttamente nella cavità acetabolare (la parte concava della bacino dove il femore si articola). Questa condizione è presente dalla nascita o si sviluppa entro i primi mesi di vita.

Nella maggioranza dei casi, la lussazione congenita dell'anca si verifica in una sola anca (unilateralmente), sebbene possa interessare entrambe le anche (bilateralmente) nel 20-30% dei neonati affetti. La gravità della lussazione varia da lieve, con la testa del femore solo parzialmente fuori dalla cavità acetabolare, a grave, con la testa del femore completamente dislocata e incapace di entrare nella cavità acetabolare.

Le cause esatte della lussazione congenita dell'anca non sono ancora del tutto chiare, ma si ritiene che vi sia una combinazione di fattori genetici ed ambientali. Alcuni dei fattori di rischio noti includono: storia familiare di displasia congenita dell'anca, particolarmente in madri o sorelle, essere il primo figlio (primigenito), presenza di altri difetti congeniti, e alcune condizioni materne come la sindrome postmatura, il parto podalico o l'uso di forceps durante il parto.

I sintomi della lussazione congenita dell'anca possono non essere evidenti alla nascita, ma spesso compaiono entro i primi mesi di vita. Nei neonati e nei lattanti, i segni includono: asimmetria delle pliche cutanee intorno all'anca (una piega della pelle a forma di V sulla natica), ridotta mobilità dell'anca o rigidità articolare, gamba corta o accorciata sul lato interessato e una posizione anomala dell'anca durante il cambio del pannolino.

Nei bambini più grandi, i sintomi possono includere zoppia, dolore all'anca, difficoltà a camminare o a stare in piedi, e differenze nella lunghezza delle gambe. Se non trattata, la lussazione congenita dell'anca può causare problemi di sviluppo scheletrico, artrite precoce e disabilità permanenti.

La diagnosi della lussazione congenita dell'anca si basa su una combinazione di esame fisico, storia clinica e imaging medico. L'esame fisico include la valutazione delle pliche cutanee, della mobilità articolare e della lunghezza delle gambe. Gli esami di imaging possono includere radiografie, ecografie o risonanze magnetiche per confermare la diagnosi e determinare l'entità del danno articolare.

Il trattamento dipende dalla gravità della condizione e dall'età del bambino. Nei neonati e nei bambini piccoli, il trattamento può includere l'uso di un tutore o di una stecca per mantenere l'anca nella posizione corretta, fisioterapia e esercizi per rafforzare i muscoli dell'anca. Nei casi più gravi, potrebbe essere necessario un intervento chirurgico per riposizionare o riparare l'articolazione danneggiata.

Nei bambini più grandi e negli adolescenti, il trattamento può includere fisioterapia, farmaci antinfiammatori non steroidei (FANS) per alleviare il dolore e la rigidità articolare, e in alcuni casi, interventi chirurgici come l'artroscopia o la sostituzione dell'anca.

La prevenzione della lussazione congenita dell'anca include la pratica di posizionamenti corretti durante il sonno e il cambio del pannolino, l'uso di bavaglini o teli per proteggere l'articolazione durante il bagnetto, e la promozione della mobilità precoce dell'anca attraverso esercizi e movimenti adeguati.

In sintesi, la lussazione congenita dell'anca è una condizione che colpisce la posizione e la funzionalità dell'articolazione dell'anca nei neonati e nei bambini piccoli. Il trattamento dipende dalla gravità della condizione e dall'età del bambino, e può includere l'uso di tutori o stecche, fisioterapia, farmaci antinfiammatori non steroidei (FANS) e in alcuni casi, interventi chirurgici. La prevenzione include la pratica di posizionamenti corretti durante il sonno e il cambio del pannolino, l'uso di bavaglini o teli per proteggere l'articolazione durante il bagnetto, e la promozione della mobilità precoce dell'anca attraverso esercizi e movimenti adeguati.

In termini medici, "pneumoradiografia" non è più un termine utilizzato comunemente. Si riferisce a una tecnica radiografica obsoleta che prevede l'uso di aria come mezzo di contrasto per esaminare la struttura e la funzione dei polmoni.

Nella pratica clinica moderna, questa procedura è stata ampiamente sostituita da tecniche più avanzate e meno invasive, come la tomografia computerizzata (TC) del torace e la risonanza magnetica (RM). Pertanto, non esiste una definizione standard o attuale di "pneumoradiografia" all'interno della moderna letteratura medica.

Tuttavia, in passato, questa procedura comportava l'introduzione di aria nei polmoni del paziente attraverso un tubo endotracheale o una sonda orogastrica. Successivamente, venivano acquisite radiografie per visualizzare la distribuzione dell'aria all'interno dei polmoni e identificare eventuali anomalie, come ad esempio patologie vascolari, neoplasie o versamenti pleurici.

Poiché questa procedura non è più in uso, raccomandiamo di consultare un medico o un manuale di radiologia per informazioni aggiornate sui moderni metodi di imaging polmonare e le relative indicazioni cliniche.

L'acetabolo è una cavità concava situata nella parte posteriore dell'osso iliaco, che forma una articolazione a sfera con la testa del femore. Questa articolazione è nota come articolazione coxofemorale o anche detta anca. L'acetabolo ha una forma a imbuto ed è circondato da un anello di tessuto fibro-cartilagineo, chiamato labbro acetabolare, che aumenta la superficie articolare e fornisce supporto alla testa del femore.

La forma dell'acetabolo permette una grande gamma di movimenti dell'anca, tra cui flessione, estensione, abduzione, adduzione, rotazione interna ed esterna. La sua struttura fornisce stabilità alla articolazione e distribuisce uniformemente il carico sulle superfici articolari durante il movimento.

Lesioni o malattie che colpiscono l'acetabolo, come ad esempio l'artrosi o le fratture, possono causare dolore e limitazione del movimento dell'anca.

La cuffia dei muscoli rotatori della spalla, nota anche come la cuffia dei rotatori, è un gruppo di quattro muscoli che circondano la testa dell'omero (osso del braccio superiore) e si inseriscono sulla scapola (spalle). I muscoli che compongono la cuffia dei rotatori sono:

1. Il sovraspinato, che aiuta ad abbassare il braccio lateralmente.
2. Il sottospinato, che ruota esternamente e abbassa il braccio.
3. Il sottoscapolare, che ruota internamente il braccio.
4. Il piccolo rotondo, che ruota esternamente il braccio.

Questi muscoli lavorano insieme per stabilizzare la testa dell'omero nella cavità glenoide della scapola e permettere i movimenti del braccio in varie direzioni. Lesioni o degenerazione di questi muscoli o dei loro tendini possono causare dolore e limitazione funzionale della spalla, nota come sindrome da conflitto della spalla o lesione della cuffia dei rotatori.

Iohexol è un mezzo di contrasto radiologico a base di ioduro, comunemente utilizzato nei procedimenti di imaging diagnostici come la tomografia computerizzata (TC) e l'angiografia. Si tratta di una sostanza incolore, solubile in acqua, con un peso molecolare di circa 821 dalton.

L'iohexol viene somministrato al paziente per via endovenosa prima dell'esame radiologico allo scopo di migliorare la visualizzazione dei tessuti e degli organi interni, aumentando il contrasto tra questi e gli spazi circostanti. Il mezzo di contrasto si distribuisce rapidamente nei vasi sanguigni e viene eliminato principalmente dai reni attraverso l'escrezione urinaria.

Gli effetti avversi associati all'uso di iohexol sono generalmente lievi e transitori, sebbene in alcuni casi possano verificarsi reazioni allergiche o disfunzioni renali temporanee. Prima dell'esame, è importante informare il medico di eventuali patologie preesistenti, allergie o assunzione di farmaci, al fine di ridurre al minimo i rischi associati all'utilizzo del mezzo di contrasto.

Una lesione al polso si riferisce a un danno o trauma a questa articolazione complessa che collega la mano all'avambraccio. Le lesioni del polso possono variare da distorsioni e contusioni lievi a fratture ossee complesse, lacerazioni dei tendini e lesioni nervose.

Le distorsioni al polso sono tra le lesioni più comuni e si verificano quando i legamenti che collegano le ossa del polso vengono stirati o strappati parzialmente. Queste possono verificarsi a causa di un movimento brusco o repentino, come una caduta sulla mano tesa.

Le fratture al polso, invece, implicano la rottura di uno o più degli ossa che compongono il polso. Le fratture più comuni includono quelle della radio (osso lungo dell'avambraccio), della ulna (l'altro osso dell'avambraccio) e dello scafoide (un piccolo osso nel carpo, o gruppo di ossa del polso).

Le lacerazioni tendinee possono verificarsi quando i tendini che collegano i muscoli alle ossa vengono tagliati o strappati. Queste lesioni possono limitare la mobilità del polso e della mano e, se non trattate adeguatamente, possono portare a disabilità permanenti.

Infine, le lesioni nervose al polso possono verificarsi quando i nervi che passano attraverso il polso vengono danneggiati. Il più comune di questi è la sindrome del tunnel carpale, che si verifica quando il nervo mediano viene compresso nel tunnel carpale, un passaggio stretto nel polso. Questa condizione può causare dolore, formicolio e intorpidimento nella mano e nelle dita.

In sintesi, le lesioni del polso possono variare da distorsioni lievi a fratture ossee complesse, lacerazioni tendinee e lesioni nervose. Un trattamento adeguato precoce è fondamentale per prevenire complicanze e disabilità a lungo termine.

L'articolazione dell'anca, nota anche come articolazione coxofemorale, è l'articolazione tra l'osso iliaco del bacino e la testa del femore. Si tratta di una articolazione di tipo sinoviale, che presenta una capsula articolare resistente e una cavità piena di liquido sinoviale per consentire un movimento fluido.

L'articolazione dell'anca è una delle più grandi e robuste del corpo umano, ed è responsabile della maggior parte del movimento dell'anca. Essa permette la flessione, l'estensione, l'abduzione, l'adduzione, la rotazione interna ed esterna della gamba.

La testa del femore si articola con la cavità acetabolare dell'osso iliaco, che è circondata da un anello di cartilagine fibrosa noto come labbro acetabolare. Tra la testa del femore e la cavità acetabolare si trova una membrana sinoviale che produce il liquido sinoviale per lubrificare l'articolazione.

L'articolazione dell'anca è stabilizzata da diversi legamenti, tra cui il legamento iliofemorale (o di Bigelow), il legamento pubofemorale e il legamento ischiofemorale. Questi legamenti aiutano a mantenere l'articolazione stabile durante i movimenti dell'anca.

Le patologie che possono colpire l'articolazione dell'anca includono l'artrite, la borsite, le lesioni traumatiche e la displasia congenita dell'anca. Il trattamento di queste condizioni può variare dall'uso di farmaci antinfiammatori non steroidei (FANS) alla fisioterapia, all'iniezione di corticosteroidi nella capsula articolare e, in casi gravi, alla sostituzione totale o parziale dell'articolazione.

L'ioduro di meglumina, noto anche come iotalamato di meglumina, è un composto utilizzato in medicina come mezzo di contrasto radiologico per esami quali tomografia computerizzata (TC) e urografia. Si tratta di una sostanza cristallina bianca solubile in acqua, con un sapore leggermente dolce.

L'ioduro di meglumina è composto da iodio, un elemento essenziale per la produzione di ormoni tiroidei, e meglumina, una forma di glucosio utilizzata come agente solubilizzante. Quando somministrato per via endovenosa, l'ioduro di meglumina si distribuisce rapidamente nei vasi sanguigni e tessuti corporei, aumentando il contrasto dei tessuti molli e delle strutture vascolari nelle immagini radiologiche.

L'uso dell'ioduro di meglumina è indicato per la diagnosi di una varietà di condizioni mediche, tra cui tumori, infiammazioni, infezioni e malattie vascolari. Tuttavia, l'uso del farmaco può comportare alcuni rischi, come reazioni allergiche, disfunzione renale e tiroidea, pertanto deve essere somministrato sotto la supervisione di un medico qualificato.

L'articolazione metatarsofalangea (MTF) si riferisce alle articolazioni situate tra le ossa del metatarso e le falangi delle dita dei piedi. Più specificamente, l'articolazione MTF collega la testa di ogni osso del metatarso con la base della prima falange (l'osso più vicino alla punta) di ciascun dito del piede.

Queste articolazioni sono importanti per la mobilità e la funzione del piede, in particolare durante l'attività come la camminata o la corsa. L'articolazione MTF consente il movimento di flessione e estensione delle dita dei piedi, permettendo al piede di adattarsi alla superficie di appoggio e di spingere via dal suolo durante il passo.

Le articolazioni MTF possono essere interessate da varie condizioni patologiche, come l'artrite reumatoide o l'alluce valgo, che possono causare dolore, gonfiore e limitazione del movimento. Il trattamento di tali condizioni può includere farmaci antinfiammatori, ortesi plantari, fisioterapia o, in casi gravi, interventi chirurgici correttivi.

La "testa del femore" è una parte dell'osso femore (l'osso della coscia) e si trova all'estremità superiore del femore. Essa forma la articolazione con l'osso pelvico, nota come articolazione coxofemorale o anche detta anca.

La testa del femore è una porzione sferica e liscia che si inserisce all'interno dell'acetabolo, la cavità concava dell'osso iliaco (parte del bacino). Questa articolazione consente il movimento dell'anca in varie direzioni, tra cui flessione, estensione, abduzione, adduzione, rotazione interna ed esterna.

La testa del femore è ricoperta di cartilagine articolare, che permette un movimento fluido e riduce l'attrito all'interno dell'articolazione. La sua integrità è fondamentale per la mobilità e la funzionalità dell'anca. Lesioni o danni alla testa del femore possono causare dolore, rigidità articolare e, in alcuni casi, artrite dell'anca.

La lussazione dell'anca, nota anche come dislocazione dell'articolazione coxofemorale, si verifica quando la testa del femore (il "pallino" della parte superiore del femore) si allontana dalla cavità acetabolare (la "coppa" nell'osso pelvico). Questa condizione può essere causata da un trauma significativo o da una malformazione congenita. Nei bambini, è spesso associata a displasia dello sviluppo dell'anca. I sintomi possono includere dolore intenso, gonfiore, incapacità di muovere l'articolazione e in alcuni casi, la gamba appare più corta o ruotata all'esterno. Il trattamento può richiedere una riduzione immediata dell'anca (rimettere la testa del femore nella sua posizione corretta), seguito da un periodo di immobilizzazione e fisioterapia. Nei casi gravi o recidivanti, potrebbe essere necessario un intervento chirurgico.

Le malattie articolari si riferiscono a una vasta gamma di condizioni che colpiscono le articolazioni, i tessuti circostanti e talvolta anche i tessuti interni. Queste malattie possono causare dolore, rigidità, gonfiore, arrossamento e limitazione del movimento articolare. Esempi di malattie articolari includono l'artrite reumatoide, l'osteoartrosi, l'artrite psoriasica, la gotta e l'artrite settica. Alcune di queste condizioni possono essere degenerative, mentre altre possono essere il risultato di infezioni, lesioni o disturbi autoimmuni. Il trattamento varia a seconda della causa sottostante e può includere farmaci antinfiammatori, fisioterapia, cambiamenti nello stile di vita e, in alcuni casi, interventi chirurgici come la sostituzione articolare.

In termini anatomici, la spalla si riferisce alla complessa articolazione formata dalla testa dell'omero (osso del braccio superiore), che si articola con la cavità glenoidea della scapola (osso della spalla). Questa articolazione è nota come articolazione glenomerale e ha un'ampia gamma di movimento, il che la rende una delle articolazioni più mobili del corpo umano.

La spalla comprende anche altre due articolazioni importanti: l'articolazione acromioclavicolare (tra l'estremità laterale della clavicola e l'acromion della scapola) e l'articolazione sternoclavicolare (tra la clavicola e il manubrio dello sterno).

Insieme, queste articolazioni, insieme ai muscoli, ai tendini e ai legamenti circostanti, consentono una vasta gamma di movimenti, tra cui flessione, estensione, abduzione, adduzione, rotazione interna ed esterna.

Le condizioni mediche che possono influenzare la spalla includono lesioni come distorsioni, lussazioni e fratture, nonché malattie degenerative come artrosi e tendinite.

Le iniezioni intraarticolari sono procedure mediche che implicano l'inserimento di un farmaco o un agente terapeutico direttamente nella cavità articolare. Questa via di amministrazione consente una concentrazione più elevata del medicinale nell'area interessata, riducendo al minimo la diffusione sistemica e quindi gli effetti avversi.

Le iniezioni intraarticolari sono comunemente utilizzate nel trattamento di condizioni articolari dolorose come l'artrite reumatoide, l'osteoartrosi, la borsite e la tendinite. I farmaci somministrati per via intraarticolare possono includere corticosteroidi, anestetici locali o agenti viscosupplementari come l'acido ialuronico.

Queste procedure vengono eseguite da professionisti sanitari qualificati, spesso sotto guida ecografica o fluoroscopica per garantire la precisione e ridurre il rischio di complicanze. Tra le possibili complicazioni delle iniezioni intraarticolari vi possono essere reazioni avverse al farmaco, infezioni articolari, danni ai tessuti molli circostanti o lesioni ai nervi. Tuttavia, quando eseguite correttamente, le iniezioni intraarticolari possono fornire un sollievo significativo dal dolore e dall'infiammazione articolare.

La risonanza magnetica (MRI) è una tecnologia di imaging non invasiva che utilizza un campo magnetico potente, radiazioni ionizzanti né l'uso di raggi X, per produrre dettagliate immagini in sezione trasversale del corpo umano. Questa procedura medica fornisce immagini chiare e precise dei tessuti molli, degli organi interni, delle ossa e di altri componenti del corpo.

Durante l'esame, il paziente viene fatto distendere su un lettino all'interno di una macchina a forma di tubo chiamata tomografo a risonanza magnetica. Il tomografo è dotato di un grande magnete circolare che produce un campo magnetico e antenne che emettono e ricevono segnali radio.

Quando il paziente viene esposto al campo magnetico, gli atomi di idrogeno nei tessuti del corpo si allineano con il campo magnetico. Le antenne inviano impulsi di radiofrequenza che disturbano l'allineamento degli atomi di idrogeno. Quando le onde radio vengono interrotte, gli atomi di idrogeno ritornano al loro stato originale e rilasciano energia sotto forma di segnali radio. Le antenne rilevano questi segnali e un computer li utilizza per creare immagini dettagliate del corpo.

Le immagini MRI possono essere prese da diverse angolazioni e possono mostrare cambiamenti nelle dimensioni, forma e posizione dei vari organi e tessuti. Questa tecnologia è particolarmente utile per diagnosticare disturbi del sistema nervoso centrale, lesioni sportive, tumori, malattie delle articolazioni, cuore e vasi sanguigni, fegato, reni e ghiandole surrenali.

In sintesi, la risonanza magnetica è un potente strumento di imaging che utilizza campi magnetici e onde radio per creare immagini dettagliate dei tessuti interni del corpo, fornendo informazioni preziose sulla salute e sul funzionamento degli organi e dei sistemi del corpo.

L'inguine, in termini medici, si riferisce alla regione anatomica del corpo che si trova nella parte superiore e laterale della coscia, dove questa si connette al bacino. Questa area è circondata da un'area di tessuto adiposo e cute chiamata "fossa inguinale".

L'inguine contiene importanti strutture anatomiche, tra cui il fascio vascolo-nervoso femorale, che include l'arteria femorale, la vena femorale e il nervo femorale. Inoltre, nella fossa inguinale si trova il canale inguinale, un passaggio attraverso il quale i testicoli dei maschi discendono dal bacino alla posizione finale nella sacca scrotale durante lo sviluppo fetale.

Le patologie che possono interessare l'inguine includono ernie inguinali, infiammazioni o infezioni delle ghiandole sudoripare e dei follicoli piliferi (foruncoli, follicoliti), linfonodi ingrossati, lesioni traumatiche o fratture dell'osso pubico.

Tecnezio Tc 99m Medronato è un composto radioattivo utilizzato in medicina nucleare come tracciante per l'imaging gamma della perfusione miocardica. Viene comunemente impiegato per valutare la circolazione sanguigna nel muscolo cardiaco e diagnosticare malattie coronariche, come l'ischemia miocardica o l'infarto del miocardio.

Il Tecnezio Tc 99m è un isotopo radioattivo del tecnezio con una breve emivita di circa 6 ore, che si ottiene mediante generatore al tecnezio-gallio. Una volta estratto, il tecnezio Tc 99m viene legato chimicamente a un farmaco, in questo caso il medronato, per formare il complesso radiofarmaceutico Tecnezio Tc 99m Medronato.

Il medronato è un agente chemiotropo che si accumula preferenzialmente nei mitocondri delle cellule miocardiche. Quando viene iniettato nel paziente, il Tecnezio Tc 99m Medronato viene captato dalle cellule cardiache danneggiate o ischemiche in misura maggiore rispetto a quelle sane, grazie alla sua affinità per i mitocondri. Ciò permette di ottenere immagini dettagliate della distribuzione del tracciante nel muscolo cardiaco e di identificare eventuali aree di ridotta perfusione o lesioni ischemiche o infartuate.

Le informazioni sull'imaging gamma possono essere utilizzate per pianificare il trattamento, monitorare la risposta al trattamento e valutare la prognosi delle malattie cardiovascolari.

Interventional Magnetic Resonance Imaging (iMRI) è un'applicazione avanzata della risonanza magnetica che integra la tecnologia di imaging ad alta risoluzione con procedure mediche minimamente invasive. Questa combinazione consente ai medici di eseguire biopsie, procedure terapeutiche e chirurgiche guidate da immagini in tempo reale, il che aumenta notevolmente la precisione e la sicurezza del trattamento.

Nell'iMRI, un paziente viene posizionato all'interno di un potente campo magnetico mentre le onde radio vengono utilizzate per produrre dettagliate immagini anatomiche e funzionali del corpo. A differenza della RM convenzionale, l'iMRI consente al medico di eseguire procedure interventistiche durante la scansione stessa, fornendo aggiornamenti continui delle immagini mentre il procedimento avanza. Ciò si traduce in una migliore pianificazione del trattamento, una ridotta esposizione alle radiazioni e un minor rischio di complicanze per il paziente.

L'iMRI viene utilizzato in una varietà di applicazioni cliniche, tra cui la neurochirurgia, l'oncologia, le procedure vascolari e interventistiche. Ad esempio, i neurochirurghi possono utilizzare l'iMRI per localizzare e rimuovere tumori cerebrali o lesioni anomale con una precisione senza precedenti, riducendo al minimo il danno ai tessuti sani circostanti. Allo stesso modo, gli oncologi possono utilizzare l'iMRI per guidare la biopsia dei tumori e determinare la migliore strategia di trattamento, mentre i radiologi interventisti possono utilizzarlo per eseguire procedure come l'embolizzazione delle vene varicose o il trattamento delle aneurismi cerebrali.

In sintesi, l'iMRI è una tecnologia innovativa che offre un approccio minimamente invasivo e preciso alla diagnosi e al trattamento di una serie di condizioni mediche. Grazie alla sua capacità di fornire immagini ad alta risoluzione in tempo reale, l'iMRI sta diventando uno strumento sempre più importante nella pratica clinica moderna, offrendo ai pazienti un percorso verso la guarigione con meno rischi e una migliore qualità della vita.

Le lesioni del tendine si riferiscono a qualsiasi tipo di danno o lesione a un tendine, che è la struttura fibrosa e resistente che connette il muscolo alle ossa. Le lesioni del tendine possono variare da lievi stiramenti o infiammazioni (tendinite) a lesioni più gravi come parziali o completi strappi o rotture del tendine.

Le cause comuni di lesioni del tendine includono l'uso eccessivo o ripetitivo, movimenti bruschi o improvvisi, traumi diretti, postura scorretta, mancanza di riscaldamento prima dell'esercizio fisico e l'invecchiamento. I tendini diventano meno flessibili e più fragili con l'età, rendendoli più suscettibili alle lesioni.

I sintomi delle lesioni del tendine possono includere dolore e rigidità nel tendine interessato, gonfiore, arrossamento, debolezza muscolare, limitazione del movimento articolare e difficoltà a muovere la parte del corpo interessata. Il trattamento delle lesioni del tendine dipende dalla gravità della lesione e può includere riposo, ghiaccio, compressione ed elevazione (RICE), farmaci antinfiammatori non steroidei (FANS), fisioterapia, terapia manuale, immobilizzazione o intervento chirurgico.

I tendini più comunemente colpiti da lesioni includono il tendine d'Achille, il tendine rotuleo, il tendine bicipite e il tendine flessore del polso. Prevenire le lesioni del tendine è possibile attraverso l'esercizio regolare, il riscaldamento prima dell'esercizio fisico, la stretching dopo l'esercizio fisico, mantenere una postura corretta e l'uso di attrezzature sportive adeguate.

La cartilagine articolare è un tessuto connettivo specializzato presente all'interno delle articolazioni, che serve a ridurre l'attrito tra le ossa durante il movimento e ad ammortizzare gli urti. È composta principalmente da acqua, collagene di tipo II e proteoglicani, che conferiscono alla cartilagine resistenza alla compressione e flessibilità.

A differenza della maggior parte dei tessuti connettivi, la cartilagine articolare non contiene vasi sanguigni o nervi, il che significa che non ha un proprio apporto di nutrienti e ossigeno. Invece, i nutrienti diffondono dalla sinovia, la membrana che riveste la cavità articolare, attraverso il liquido sinoviale.

La cartilagine articolare è soggetta a usura e danni con l'età o a causa di traumi, che possono portare a condizioni come l'artrosi, una malattia degenerativa delle articolazioni caratterizzata da dolore, rigidità e perdita della funzione articolare.

In medicina, una "rottura" si riferisce generalmente alla perdita della integrità strutturale di un tessuto o di un organo del corpo. Questa condizione può verificarsi a causa di diversi fattori, come traumi fisici, malattie degenerative o patologie che indeboliscono i tessuti.

Nel contesto dell'anatomia, la rottura può riguardare diversi tipi di strutture, come ad esempio:

1. Rottura dei muscoli: si verifica quando le fibre muscolari si spezzano a causa di un trauma o di un sovraccarico funzionale. Questa condizione può causare dolore, gonfiore e difficoltà nel movimento.
2. Rottura dei tendini: si verifica quando le strutture fibrose che collegano il muscolo all'osso si spezzano a causa di un trauma o di una overuse injury. Anch'essa può causare dolore, gonfiore e difficoltà nel movimento.
3. Rottura delle ossa: si verifica quando l'integrità strutturale dell'osso è compromessa a causa di un trauma o di una malattia ossea. Questa condizione può causare dolore, gonfiore e difficoltà nel movimento.
4. Rottura dei vasi sanguigni: si verifica quando le pareti dei vasi sanguigni si danneggiano o si spezzano, provocando emorragie interne o esterne. Questa condizione può essere causata da traumi, malattie vascolari o disordini emocoagulativi.
5. Rottura degli organi: si verifica quando gli organi interni subiscono danni a causa di traumi o patologie che ne compromettono l'integrità strutturale. Questa condizione può causare sintomi specifici dell'organo interessato, come ad esempio dolore, sanguinamento, difficoltà respiratorie o disfunzioni digestive.

In generale, la rottura di qualsiasi struttura corporea può causare sintomi specifici dell'area interessata e richiedere un trattamento adeguato per favorire la guarigione e prevenire complicanze.

Una lesione al ginocchio si riferisce a un danno o a un'interruzione della struttura normale del ginocchio. Questo può includere:

1. Lesioni dei legamenti: Questi sono i tessuti robusti che connettono le ossa del ginocchio e forniscono stabilità. I legamenti più comunemente danneggiati sono il legamento crociato anteriore (LCA), il legamento crociato posteriore (LCP), il legamento collaterale laterale (LCL) e il legamento collaterale mediale (LCM).

2. Lesioni dei menischi: I menischi sono dischi di cartilagine fibrosa situati all'interno dell'articolazione del ginocchio che agiscono da cuscinetto tra la tibia e il femore. Possono essere danneggiati a seguito di una rotazione improvvisa o di un trauma diretto al ginocchio.

3. Lesioni della cartilagine: La cartilagine articolare è la superficie liscia che ricopre le estremità delle ossa all'interno dell'articolazione del ginocchio. Lesioni a questa struttura possono verificarsi a seguito di usura, traumi diretti o come conseguenza di altre lesioni al ginocchio.

4. Fratture ossee: Il femore, la tibia e la rotula (rotula) possono essere interessati da fratture a seguito di un trauma significativo.

5. Distorsioni: Una distorsione si verifica quando i legamenti che collegano le ossa del ginocchio vengono stirati o strappati parzialmente o completamente.

6. Tendiniti e borsiti: L'infiammazione dei tendini (tendiniti) o delle borse sinoviali (borsite) può anche essere considerata una lesione al ginocchio. I tendini sono tessuti che connettono i muscoli alle ossa, mentre le borse sinoviali sono piccole sacche piene di liquido che aiutano a ridurre l'attrito tra i tessuti all'interno dell'articolazione.

I sintomi di una lesione al ginocchio possono includere dolore, gonfiore, rigidità, instabilità e difficoltà a muovere o caricare il ginocchio. Il trattamento dipende dalla natura e dalla gravità della lesione e può variare da riposo, ghiaccio, compressione ed elevazione (RICE) per le lesioni minori a interventi chirurgici e fisioterapia per quelle più gravi.

I menischi tibiali sono due semilune fibrocartilaginee a forma di "C" posizionate all'interno e all'esterno dell'articolazione del ginocchio, tra la superficie articolare della tibia (piatta) e il femore (rotonda). Questi cuscinetti shock aiutano ad assorbire gli urti, stabilizzare l'articolazione e distribuire uniformemente il carico durante i movimenti del ginocchio. Il menisco tibiale interno, chiamato anche menisco mediale, è posizionato all'interno della gamba e ha una forma più cospicua di "C". Il menisco tibiale esterno, o laterale, si trova all'esterno della gamba ed è più stretto e circolare. Questi menischi sono soggetti a lesioni, specialmente durante i movimenti bruschi o le torsioni del ginocchio, che possono causare dolore, gonfiore e limitazione funzionale.

In medicina, sensibilità e specificità sono due termini utilizzati per descrivere le prestazioni di un test diagnostico.

La sensibilità di un test si riferisce alla sua capacità di identificare correttamente i pazienti con una determinata condizione. Viene definita come la probabilità che il test dia un risultato positivo in presenza della malattia. In formula, è calcolata come:

Sensibilità = Numero di veri positivi / (Numero di veri positivi + Numero di falsi negativi)

Un test con alta sensibilità evita i falsi negativi, il che significa che se il test è positivo, è molto probabile che il paziente abbia effettivamente la malattia. Tuttavia, un test ad alto livello di sensibilità può anche avere un'alta frequenza di falsi positivi, il che significa che potrebbe identificare erroneamente alcuni individui sani come malati.

La specificità di un test si riferisce alla sua capacità di identificare correttamente i pazienti senza una determinata condizione. Viene definita come la probabilità che il test dia un risultato negativo in assenza della malattia. In formula, è calcolata come:

Specificità = Numero di veri negativi / (Numero di veri negativi + Numero di falsi positivi)

Un test con alta specificità evita i falsi positivi, il che significa che se il test è negativo, è molto probabile che il paziente non abbia la malattia. Tuttavia, un test ad alto livello di specificità può anche avere un'alta frequenza di falsi negativi, il che significa che potrebbe mancare alcuni casi di malattia vera.

In sintesi, la sensibilità e la specificità sono due aspetti importanti da considerare quando si valuta l'accuratezza di un test diagnostico. Un test con alta sensibilità è utile per escludere una malattia, mentre un test con alta specificità è utile per confermare una diagnosi. Tuttavia, nessuno dei due parametri da solo fornisce informazioni sufficienti sull'accuratezza complessiva del test, ed entrambi dovrebbero essere considerati insieme ad altri fattori come la prevalenza della malattia e le conseguenze di una diagnosi errata.

In termini medici, i mezzi di contrasto sono sostanze chimiche utilizzate durante procedure di imaging diagnostico come radiografie, tomografie computerizzate (TC) e risonanze magnetiche (RM). Questi agenti vengono somministrati al paziente per migliorare la visibilità e il contrasto dei tessuti, organi o vasi sanguigni nell'immagine, al fine di facilitare una più precisa e accurata diagnosi delle condizioni di salute.

Ne esistono diversi tipi, tra cui:

1. Mezzi di contrasto radiopachi: utilizzati principalmente nelle procedure radiografiche e TC, sono generalmente a base di iodio. Essendo densi dal punto di vista radiologico, aumentano il contrasto tra le strutture interne del corpo e i tessuti molli, facilitando l'individuazione di lesioni o anomalie come tumori, infiammazioni o coaguli di sangue.
2. Mezzi di contrasto paramagnetici: impiegati nelle risonanze magnetiche, contengono metalli come il gadolinio. Questi agenti alterano il campo magnetico locale e influenzano il segnale delle cellule circostanti, rendendole più distinguibili all'interno dell'immagine RM.

È importante sottolineare che l'uso di mezzi di contrasto deve essere attentamente valutato e monitorato da personale medico qualificato, poiché possono presentare effetti collaterali o reazioni avverse in alcuni pazienti.

In medicina e fisiologia, un colloide è uno stato della materia che esiste tra una soluzione vera e propria e una sospensione grossolana di particelle. I colloidi sono sistemi formati da due fasi, una fase dispersa (particelle) e una fase continua (mezzo di dispersione), con dimensioni delle particelle comprese tra 1 e 1000 nanometri.

A causa delle loro piccole dimensioni, le particelle colloidali non si depositano rapidamente come farebbero le particelle sospese più grandi. Invece, tendono a diffondersi uniformemente in tutto il mezzo di dispersione e possono rimanere dispersi per periodi di tempo prolungati.

I colloidi sono onnipresenti nella natura e nei sistemi viventi. Ad esempio, il sangue umano è un colloide, con globuli rossi (eritrociti) come fase dispersa in plasma come fase continua. Altri esempi di colloidi includono latte (grassi come fase dispersa in acqua come fase continua), maionese (goccioline di olio come fase dispersa in acqua come fase continua) e nebbia (goccioline d'acqua come fase dispersa in aria come fase continua).

In medicina, i colloidi sono spesso utilizzati come terapie per trattare lo shock ipovolemico, che si verifica quando il volume del sangue è insufficiente per far circolare adeguatamente l'ossigeno e i nutrienti in tutto il corpo. I colloidi possono essere utilizzati per aumentare temporaneamente il volume del sangue e migliorare la pressione sanguigna, prevenendo così danni agli organi vitali. Esempi di colloidi utilizzati a questo scopo includono soluzioni di destrano, albumina umana e gelatina.

L'articolazione del polso è una articolazione complessa che collega la mano all'avambraccio. È formata dall'estremità distale dell'ulna e della radiale (due dei due ossi lunghi dell'avambraccio) e da otto piccole ossa del carpo che costituiscono la parte prossimale della mano.

L'articolazione del polso è composta da diverse articolazioni separate, ma strettamente correlate, che lavorano insieme per fornire movimenti flessibili ed estesi alla mano. Queste articolazioni includono:

1. Articolazione radiocarpica: si trova tra l'estremità distale del radio (l'osso dell'avambraccio più laterale) e le ossa scafoide e semilunare del carpo. Questa articolazione consente i movimenti di flessione, estensione, adduzione e abduzione della mano.
2. Articolazione ulnocarpica: si trova tra l'estremità distale dell'ulna (l'osso dell'avambraccio più mediale) e la triquetrale e pisiforme del carpo. Questa articolazione è coinvolta nei movimenti di rotazione dell'avambraccio e della mano.
3. Articolazioni intercarpali: si trovano tra le ossa del carpo stesse e permettono la mobilità delle singole ossa del carpo.
4. Articolazioni mediocarpali: si trovano tra il prossimale e il distale fila di ossa del carpo e consentono i movimenti di flessione, estensione, adduzione e abduzione della mano.

L'articolazione del polso è circondata da una capsula articolare resistente che contiene il liquido sinoviale per lubrificare l'articolazione e ridurre l'attrito durante i movimenti. Inoltre, è supportata da diversi legamenti forti che collegano le ossa tra loro e mantengono la stabilità dell'articolazione.

L'articolazione del polso può essere soggetta a varie lesioni e condizioni patologiche, come distorsioni, fratture, tendiniti, artrite reumatoide e sindrome del tunnel carpale. Questi problemi possono causare dolore, gonfiore, rigidità articolare, debolezza e limitazione funzionale della mano e dell'avambraccio.

La tomografia computerizzata a raggi X, nota anche come TC o scansione TC, è una tecnologia di imaging medico che utilizza radiazioni a raggi X per creare dettagliate immagini trasversali del corpo umano. Queste immagini forniscono al radiologo e ai medici informazioni approfondite sulla struttura interna degli organi, dei tessuti molli, delle ossa e dei vasi sanguigni, facilitando la diagnosi di una varietà di condizioni mediche come tumori, ictus, lesioni ossee, fratture e altre patologie.

Durante l'esame TC, il paziente viene fatto stendere su un lettino che scorre attraverso un anello rotante contenente un tubo a raggi X e un rivelatore di radiazioni. Il tubo ruota attorno al paziente, emettendo sottili fasci di radiazioni mentre il detector rileva i raggi X che passano attraverso il corpo. Un computer utilizza questi dati per calcolare la densità e l'assorbimento dei tessuti in ogni punto dell'area esaminata, producendo sezioni trasversali dettagliate del corpo.

Le immagini TC possono essere acquisite come scansioni assiali (AX), sagittali (SG) o coronali (CO). Le scansioni assiali sono le più comuni e vengono utilizzate per creare immagini trasversali del corpo. Le scansioni sagittali e coronali vengono create ricostruendo i dati delle scansioni assiali, fornendo sezioni lungo piani diversi.

La TC è considerata una procedura di imaging relativamente sicura, ma comporta l'esposizione a radiazioni ionizzanti. Pertanto, il suo utilizzo deve essere bilanciato con i potenziali rischi associati all'esposizione alle radiazioni e ai benefici clinici della procedura.

La "cementazione" è un termine utilizzato in medicina, e più precisamente in chirurgia ortopedica, per descrivere una procedura durante la quale una sostanza simile al cemento, nota come cemento osseo acrilico, viene utilizzata per fissare una protesi articolare all'osso del paziente.

Questa procedura è comunemente eseguita durante le operazioni di sostituzione dell'articolazione dell'anca o del ginocchio, dove il cemento osseo acrilico viene utilizzato per fissare la protesi all'osso pelvico o alla staffa femorale nell'anca, o al piatto tibiale o rotuleo nel ginocchio.

La cementazione aiuta a stabilizzare la protesi e a ridurre il rischio di movimenti indesiderati o dislocazioni dell'articolazione. Tuttavia, ci sono anche alcuni svantaggi associati alla cementazione, come il rischio di reazioni allergiche al cemento osseo acrilico e la possibilità di infezioni ossee.

In alternativa alla cementazione, alcune protesi articolari possono essere fissate all'osso utilizzando una tecnica di fissazione senza cemento, che prevede l'inserimento di componenti porose che consentono la crescita ossea naturale intorno alla protesi.

La tecnica di sottrazione è una metodologia utilizzata in medicina, e più precisamente in radiologia e nell'imaging medicale, per produrre un'immagine che mostri la differenza tra due immagini prese in momenti diversi o in condizioni diverse. Questa tecnica viene spesso impiegata in angiografia a sottrazione digitale (DSA) e nella tomografia computerizzata a perfusione (CTP).

Nell'angiografia a sottrazione digitale, due immagini vengono acquisite: la prima immagine è presa prima dell'iniezione del mezzo di contrasto, mentre la seconda immagine viene catturata subito dopo l'iniezione. Le due immagini vengono quindi sovrapposte e la prima immagine (senza mezzo di contrasto) viene "sottratta" dalla seconda immagine (con mezzo di contrasto). Il risultato è un'immagine che mostra solo i vasi sanguigni riempiti dal mezzo di contrasto, facilitando l'analisi e la diagnosi di eventuali patologie vascolari.

Nella tomografia computerizzata a perfusione, questa tecnica viene utilizzata per valutare il flusso sanguigno cerebrale. Vengono acquisite diverse serie di immagini prima e dopo l'iniezione del mezzo di contrasto, e la sottrazione delle immagini senza mezzo di contrasto dalle immagini con mezzo di contrasto consente di evidenziare le aree cerebrali che presentano un aumentato afflusso di sangue.

In sintesi, la tecnica di sottrazione è una metodologia di imaging medicale che permette di evidenziare i cambiamenti tra due immagini acquisite in momenti o condizioni differenti, facilitando l'identificazione e la valutazione di specifiche aree di interesse.

I radioisotopi dell'indio sono forme radioattive dell'elemento indio che vengono utilizzate in campo medico come traccianti radioattivi per la diagnosi e il trattamento di varie malattie. Il più comunemente usato è l'indio-111, che viene impiegato principalmente nelle procedure di imaging medicale, come la scintigrafia ossea o le immagini del sistema nervoso centrale. Dopo essere stato iniettato nel corpo, il radioisotopo si distribuisce nei tessuti e negli organi bersaglio, dove emette radiazioni gamma che possono essere rilevate da una telecamera gamma per creare immagini dettagliate del funzionamento interno dell'organismo. Queste informazioni possono aiutare i medici a diagnosticare e monitorare condizioni come tumori, infezioni o infiammazioni. Tuttavia, è importante notare che l'uso di radioisotopi comporta anche dei rischi, come l'esposizione alle radiazioni ionizzanti, che devono essere attentamente valutati e gestiti per garantire la sicurezza del paziente.

L'articolazione del ginocchio, nota in termini medici come "Genu" o "Articolazione Femoro-Tibiale", è una delle articolazioni più grandi e complesse del corpo umano. Si trova tra la parte inferiore della coscia (femore) e la parte superiore della gamba (tibia), con il ruolo cruciale di fornire movimento e supporto nella locomozione.

La sua struttura complessa include:

1. **Superfici articolari**: Queste sono le aree lisce sui capi ossei che vengono a contatto tra loro. Nel ginocchio, il femore si articola con la tibia e la rotula (o patella).

2. **Cartilagine articolare**: Questa è una sostanza resiliente che ricopre le superfici articolari, permettendo loro di scivolare agevolmente l'una sull'altra riducendo al minimo l'attrito.

3. **Ligamenti**: Questi sono robusti fasci di tessuto connettivo che collegano le ossa tra loro fornendo stabilità e limitando i movimenti indesiderati. Nel ginocchio, ci sono quattro principali legamenti: il legamento crociato anteriore (LCA), il legamento crociato posteriore (LCP), il legamento collaterale mediale (LCM) e il legamento collaterale laterale (LCL).

4. **Menischi**: Questi sono dischi fibrocartilaginei a forma di mezzaluna che si trovano all'interno dell'articolazione tra femore e tibia. Agiscono come ammortizzatori, distribuendo il carico durante il movimento e assorbendo gli urti.

5. **Borse sinoviali**: Queste sono sacche ripiene di fluido che lubrificano l'articolazione, riducendo l'attrito tra i tessuti molli durante il movimento.

6. **Muscoli e tendini**: I muscoli del quadricipite (anteriore della coscia) e dei bicipiti femorali (posteriore della coscia) aiutano a stabilizzare e muovere l'articolazione del ginocchio.

L'articolazione del ginocchio svolge un ruolo cruciale nel movimento quotidiano, consentendo una vasta gamma di attività come sedersi, alzarsi, camminare, correre e saltare. Tuttavia, a causa della sua complessità strutturale e dell'elevato stress meccanico a cui è sottoposta, l'articolazione del ginocchio è suscettibile a varie lesioni e condizioni patologiche, come distorsioni, lacerazioni dei legamenti, lesioni del menisco, artrosi e artrite reumatoide.

In terminologia medico-legale, un cadavere è il corpo di una persona deceduta. Dopo la morte, il corpo umano subisce una serie di cambiamenti fisici e chimici che lo portano allo stato di cadavere. Questo processo include la cessazione delle funzioni vitali, la decomposizione e la putrefazione.

L'esame del cadavere è una parte importante dell'autopsia e della medicina legale, poiché fornisce informazioni cruciali sulla causa e le circostanze della morte di una persona. L'analisi del corpo può includere l'ispezione esterna, la dissezione interna, la raccolta di campioni biologici e l'esame tossicologico per identificare eventuali segni di trauma, malattia o avvelenamento.

L'accurata documentazione e lo studio del cadavere sono fondamentali per stabilire l'identità della vittima, determinare la causa della morte e fornire prove importanti per le indagini criminali e i procedimenti giudiziari.

Il Valore Predittivo dei Test (VPT) è un concetto statistico utilizzato in medicina per descrivere la capacità di un test diagnostico di prevedere correttamente l'esito di una malattia o condizione specifica in pazienti con risultati positivi o negativi al test.

Il VPT positivo (VPT+) si riferisce alla probabilità che un paziente abbia effettivamente la malattia se il risultato del test è positivo. In altre parole, indica la precisione del test nel confermare la presenza della malattia.

Il VPT negativo (VPT-) si riferisce alla probabilità che un paziente non abbia la malattia se il risultato del test è negativo. In altre parole, indica la precisione del test nel escludere la presenza della malattia.

Il VPT dipende dalla prevalenza della malattia nella popolazione testata, dalla specificità e dalla sensibilità del test diagnostico utilizzato. Pertanto, un test con alta sensibilità e specificità avrà un VPT più elevato rispetto a un test con bassa sensibilità e/o specificità.

E' importante notare che il VPT può variare in base alla popolazione testata e ai fattori demografici come età, sesso e presenza di altre condizioni mediche. Pertanto, i valori del VPT devono essere interpretati nel contesto della popolazione studiata e non possono essere generalizzati a tutte le popolazioni.

In termini medici, l'insufficienza protesica si riferisce alla condizione in cui una protesi artificiale, come un'articolazione o una valvola cardiaca, non funziona più correttamente o ha fallito nelle sue funzioni previste. Ciò può causare sintomi e problemi di salute significativi per il paziente.

L'insufficienza protesica può verificarsi a causa di diversi fattori, come l'usura della protesi nel tempo, un'infezione che colpisce la protesi o una risposta immunitaria avversa del corpo alla presenza della protesi. I sintomi associati all'insufficienza protesica possono variare a seconda della localizzazione e della gravità della protesi interessata, ma possono includere dolore, gonfiore, difficoltà di movimento, affaticamento, mancanza di respiro o palpitazioni cardiache.

Il trattamento dell'insufficienza protesica dipende dalla causa sottostante e può variare da una semplice pulizia o riparazione della protesi a un intervento chirurgico per sostituire la protesi difettosa. In ogni caso, è importante che il paziente consulti tempestivamente un medico specialista in modo da poter diagnosticare e trattare prontamente l'insufficienza protesica, al fine di prevenire ulteriori complicazioni di salute.

Una protesi d'anca, nota anche come artroplastica totale dell'anca, è un intervento chirurgico in cui vengono sostituiti l'articolazione e le superfici danneggiate o malate dell'anca con componenti artificiali. Queste componenti possono essere realizzate in metallo, ceramica o plastica medicale (polietilene ad alto peso molecolare). L'obiettivo di questa procedura è alleviare il dolore, migliorare la mobilità e ripristinare la funzione dell'articolazione dell'anca.

Le indicazioni per l'impianto di una protesi d'anca includono:

1. Artrite degenerativa o post-traumatica (osteoartrite, artrite reumatoide, necrosi avascolare)
2. Coxartrosi (usura dell'articolazione dell'anca)
3. Displasia congenita dell'anca
4. Fratture dell'anca complicate da osteoporosi o artrosi secondaria
5. Tumori ossei o articolari
6. Infezioni articolari croniche refrattarie al trattamento antibiotico

Esistono due tipi principali di protesi d'anca:

1. Protesi d'anca totali (TJA): sostituiscono entrambe le superfici articolari, la testa del femore e l'acetabolo (cavità dell'anca). Questa è la forma più comune di protesi d'anca utilizzata.
2. Protesi d'anca parziali o emiartroplastica: sostituiscono solo una superficie articolare, ad esempio la testa del femore in caso di fratture dell'anca o nei pazienti più giovani con lesioni limitate a una sola superficie.

I vantaggi della protesi d'anca includono:

1. Riduzione del dolore articolare
2. Miglioramento della funzione e della mobilità articolare
3. Aumento della qualità della vita
4. Possibilità di ripresa delle attività quotidiane e ricreative
5. Riduzione dell'incidenza di complicanze legate all'artrosi, come l'artrite reumatoide o l'osteoartrosi

Gli svantaggi della protesi d'anca includono:

1. Rischio di infezione articolare
2. Rischio di usura e possibile fallimento dell'impianto nel tempo
3. Possibilità di reazione avversa ai materiali dell'impianto
4. Necessità di revisione chirurgica in caso di complicanze o insuccesso dell'impianto
5. Rischio di lussazione articolare, particolarmente nei pazienti anziani o con problemi neurologici

In medicina, il dolore è definito come un'esperienza sensoriale e emotiva spiacevole, associata a danni tissutali veri o potenziali, descritta in termini di localizzazione, intensità, qualità (come bruciore, pungente, tagliente) e durata. Il dolore può servire come meccanismo di allarme per evitare danni ulteriori ai tessuti e può essere acuto o cronico. L'acuto si verifica improvvisamente, generalmente dura meno di tre mesi e scompare quando l'origine del dolore è trattata o guarisce. Il cronico persiste per un periodo di tempo più lungo (oltre le tre mesi), anche dopo la guarigione dei tessuti, e può causare significativi disagi fisici, emotivi e sociali.

La riproducibilità dei risultati, nota anche come ripetibilità o ricercabilità, è un principio fondamentale nella ricerca scientifica e nella medicina. Si riferisce alla capacità di ottenere risultati simili o identici quando un esperimento o uno studio viene replicato utilizzando gli stessi metodi, procedure e condizioni sperimentali.

In altre parole, se due o più ricercatori eseguono lo stesso studio o esperimento in modo indipendente e ottengono risultati simili, si dice che l'esperimento è riproducibile. La riproducibilità dei risultati è essenziale per validare le scoperte scientifiche e garantire la loro affidabilità e accuratezza.

Nella ricerca medica, la riproducibilità dei risultati è particolarmente importante perché può influenzare direttamente le decisioni cliniche e di salute pubblica. Se i risultati di un esperimento o uno studio non sono riproducibili, possono portare a conclusioni errate, trattamenti inefficaci o persino dannosi per i pazienti.

Per garantire la riproducibilità dei risultati, è fondamentale che gli studi siano progettati e condotti in modo rigoroso, utilizzando metodi standardizzati e ben documentati. Inoltre, i dati e le analisi dovrebbero essere resi disponibili per la revisione da parte dei pari, in modo che altri ricercatori possano verificare e replicare i risultati.

Tuttavia, negli ultimi anni sono stati sollevati preoccupazioni sulla crisi della riproducibilità nella ricerca scientifica, con un numero crescente di studi che non riescono a replicare i risultati precedentemente pubblicati. Questo ha portato alla necessità di una maggiore trasparenza e rigore nella progettazione degli studi, nell'analisi dei dati e nella divulgazione dei risultati.

... artrografia» Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su artrografia Portale Anatomia Portale Medicina (Voci con ... Artrografia è il termine medico usato per definire una radiografia ad un'articolazione fatta dopo aver inserito mezzi di ... Come già detto prima, in caso di artrografia vengono inseriti nell'articolazione dei mezzi di contrasto. Grazie ad essi si ... In questo tipo di artrografia vengono immessi gas come l'ossigeno o l'aria. Questo tipo di atrografia impiega l'utilizzo di ...
È impiegato nell'angiografia, artrografia, mielografia, urografia e nella visualizzazione del tratto gastrointestinale. ...
Artrografia: questo esame comprende l'esecuzione di una radiografia dopo aver inserito un mezzo di contrasto nell'articolazione ...
Le modalità diagnostiche, a seconda delle circostanze, includono radiografia, risonanza magnetica, artrografia RM, artrografia ...
... fistulografia ed artrografia. Gli effetti avversi più comuni in corso di trattamento sono di tipo gastrointestinale (nausea, ...
... artrografia, mielografia e visualizzazione del tratto gastrointestinale e delle cavità corporee. Lo ioexolo è scarsamente ...
88, ISBN 978-88-7051-285-4. Artrofita Artrografia Altri progetti Wikizionario Wikiversità Wikimedia Commons Wikizionario ...

Nessun FAQ disponibili che corrispondono a "artrografia"

Nessun immagini disponibili che corrispondono a "artrografia"