Arbovirus
Infezioni Da Arbovirus
Virus Dell'Encefalite
Culicidae
Aedes
Ceratopogonidae
Insetti Vettori
Culex
Virus Dell'Encefalite Di Saint-Louis
Alouatta
Alphavirus
Virus Dell'Encefalomielite Equina Occidentale
Encefalite Di St. Louis
Virus Dell'Encefalomielite Equina Orientale
Bunyaviridae
Virus Della Febbre Del Nilo Occidentale
Virus Dell'Encefalite Californiana
Infezioni Da Alphavirus
Artropodi Vettori
Prove Di Inibizione Della Emagglutinazione
Vettori (Di Malattie)
Febbre Del Nilo Occidentale
Encefalite Da Arbovirus
Flavivirus
Encefalomielite Equina Dell'Est
Orbivirus
Encefalite Della California
Bunyavirus
Phlebovirus
Virus Simbu
Virus Del Dengue
Virus Dell'Encefalite Di La Crosse
Zecche
Febbre Gialla
Virus Di Sindbis
Malattie Degli Uccelli
Virus Dell'Encefalomielite Equina Venezuelana
Prove Di Fissazione Del Complemento
Febbre Della Valle Del Rift
Virus Dell'Encefalite Giapponese
Prove Di Neutralizzazione
Virus Della Febbre Gialla
Zoonosi
Encefalomielite Equina
Virus Dell'Encefalite Trasmessa Da Zecche
Malattie Trasmissibili Emergenti
Arbovirus è l'abbreviazione di "arthropod-borne virus", che si riferisce a un gruppo di virus trasmessi dalle zecche e dagli insetti ematofagi (succhia sangue), come zanzare e moscerini. Questi virus dipendono da questi artropodi per completare il loro ciclo vitale e infettare i vertebrati, compreso l'uomo.
Gli arbovirus possono causare una varietà di malattie, tra cui encefaliti (infiammazione del cervello), febbri emorragiche e altre sindromi febbrili acute. Alcuni esempi di arbovirus includono il virus della febbre gialla, il virus dell'encefalite equina orientale, il virus dell'encefalite occidentale, il virus del Nilo occidentale e il virus Zika.
La trasmissione degli arbovirus all'uomo avviene principalmente attraverso la puntura di un insetto infetto durante il pasto ematico. Una volta infettato, l'ospite umano può manifestare sintomi lievi o gravi a seconda del tipo di virus e della risposta immunitaria individuale. Il trattamento dei disturbi causati dagli arbovirus si concentra principalmente sulla gestione dei sintomi, poiché non esiste una cura specifica per la maggior parte di queste infezioni. La prevenzione è fondamentale e include misure come l'uso di repellenti per insetti, la copertura della pelle con indumenti protettivi e l'eliminazione dei siti di riproduzione delle zanzare, come ristagni d'acqua stagnante.
Le infezioni da arbovirus sono un tipo di malattia infettiva causata dai virus trasmessi dalle zanzare o zecche. Il termine "arbovirus" è l'abbreviazione di "arthropod-borne virus", che significa letteralmente "virus trasmesso da artropodi". Questi virus si riproducono negli artropodi (come zanzare e zecche) e possono essere trasmessi all'uomo e ad altri animali attraverso la puntura di questi insetti infetti.
Esistono centinaia di diversi tipi di arbovirus che possono causare una vasta gamma di sintomi, a seconda del tipo specifico di virus. Alcuni arbovirus comuni che causano malattie nell'uomo includono:
* Virus del Nilo occidentale (West Nile Virus, WNV)
* Virus della febbre gialla (Yellow Fever Virus, YFV)
* Virus dell'encefalite equina orientale (Eastern Equine Encephalitis Virus, EEEV)
* Virus dell'encefalite equina occidentale (Western Equine Encephalitis Virus, WEEV)
* Virus della febbre da zecca (Tick-Borne Encephalitis Virus, TBEV)
* Virus della dengue (Dengue Virus, DENV)
I sintomi delle infezioni da arbovirus possono variare da lievi a gravi e possono includere febbre, mal di testa, dolori muscolari, eruzioni cutanee, nausea, vomito e affaticamento. In alcuni casi, le infezioni da arbovirus possono causare complicanze più gravi, come l'infiammazione del cervello (encefalite) o della membrana che circonda il cervello (meningite), che possono portare a convulsioni, disorientamento, paralisi e persino la morte.
Non esiste un trattamento specifico per le infezioni da arbovirus, ed è importante cercare assistenza medica immediata se si sospetta di aver contratto una di queste infezioni. Il trattamento è solitamente di supporto e può includere l'idratazione, il controllo della febbre e la gestione dei sintomi.
La prevenzione delle infezioni da arbovirus si basa principalmente sulla protezione dalle punture di insetti che trasmettono questi virus. Ciò include l'uso di repellenti per insetti, indossare abiti protettivi, utilizzare zanzariere e mantenere pulite le aree intorno alla casa per ridurre la presenza di insetti infetti. Inoltre, esistono vaccini disponibili per alcune delle malattie da arbovirus, come la febbre gialla e l'encefalite equina.
L'encefalite virale si riferisce a un'infiammazione dell'encefalo (il tessuto cerebrale che include il cervello e il midollo spinale) causata da un'infezione da virus. Questo disturbo può verificarsi in diversi modi, come conseguenza diretta di una malattia sistemica o come complicazione di altre infezioni virali.
L'encefalite virale può essere causata da molti tipi diversi di virus, tra cui:
1. Virus dell'herpes simplex (HSV) - noto anche come encefalite erpetica, è una forma grave e rara di encefalite che può verificarsi in qualsiasi età. Può causare danni permanenti al cervello se non trattata rapidamente con farmaci antivirali.
2. Virus del Nilo occidentale (WNV) - questo virus è trasmesso principalmente attraverso la puntura di zanzare infette e può causare encefalite, meningite o una combinazione delle due. La maggior parte delle persone infettate da WNV non mostra sintomi, ma alcune possono sviluppare forme gravi della malattia, specialmente gli anziani e le persone con sistemi immunitari indeboliti.
3. Virus della rabbia - questo virus è trasmesso principalmente attraverso la saliva di animali infetti come cani, volpi, procioni e pipistrelli. La vaccinazione preventiva ed il trattamento immediato dopo l'esposizione possono prevenire lo sviluppo della malattia.
4. Virus enterovirus - questi virus sono comunemente associati a disturbi gastrointestinali, ma alcuni tipi possono causare encefalite, specialmente nei bambini.
5. Virus del morbillo - il morbillo è una malattia infettiva altamente contagiosa che può causare complicazioni gravi, tra cui encefalite, soprattutto in bambini non vaccinati o con sistemi immunitari indeboliti.
I sintomi dell'encefalite possono variare da lievi a gravi e includono mal di testa, febbre, rigidità del collo, confusione, allucinazioni, convulsioni e perdita di coscienza. Il trattamento dipende dalla causa sottostante dell'encefalite e può comprendere farmaci antivirali, corticosteroidi, immunoglobuline e supporto di cure intensive. La prevenzione è fondamentale per ridurre il rischio di encefalite, attraverso misure come la vaccinazione, l'uso di repellenti per zanzare e la protezione contro le punture di animali infetti.
Culicidae è l'ordine sistematico delle specie di insetti comunemente noti come zanzare. Queste sono creature minuscole, generalmente di colore scuro, con un corpo snello e due lunghe antenne. Le zanzare sono famigerate per la loro abitudine a pungere e nutrirsi del sangue dei vertebrati, compresi gli esseri umani. Durante il processo di alimentazione, le femmine di alcune specie di zanzare possono trasmettere una varietà di malattie pericolose, come la malaria, la febbre gialla, l'encefalite e il virus del Nilo occidentale.
Le zanzare sono noti per avere un corpo segmentato con tre paia di arti e una coppia di ali anteriori membranose che vengono utilizzate per il volo. Le loro dimensioni variano da 0,3 a 2,5 cm di lunghezza. La maggior parte delle specie di zanzare preferisce nutrirsi di nettare e altre sostanze dolci, ma le femmine di alcune specie hanno bisogno del sangue per fornire proteine necessarie alla maturazione delle uova.
Le zanzare sono attive principalmente durante la notte o al crepuscolo, ma alcune specie possono essere attive anche durante il giorno. Sono noti per preferire determinati tipi di habitat, come zone umide, paludi e acqua stagnante, dove depongono le uova. Il loro ciclo di vita comprende quattro fasi: uovo, larva, pupa e adulto. Le prime tre fasi si svolgono nell'acqua, mentre gli adulti vivono in ambienti terrestri.
In breve, Culicidae è un ordine di insetti che include le specie comunemente note come zanzare, creature notturne o crepuscolari che si nutrono di nettare e, nelle femmine di alcune specie, di sangue. Sono attivi principalmente vicino all'acqua e possono essere vettori di malattie come la malaria, la febbre gialla e l'encefalite equina occidentale.
'Aedes' è un genere di zanzare appartenenti alla famiglia dei Culicidae. Queste zanzare sono importanti veicoli di diversi virus e agenti patogeni che possono causare malattie infettive nell'uomo e negli animali. Due specie particolarmente rilevanti dal punto di vista medico sono l'Aedes aegypti e l'Aedes albopictus, comunemente note come zanzara della febbre gialla e zanzara tigre asiatica, rispettivamente.
L'Aedes aegypti è nota per essere il principale vettore di malattie come la febbre gialla, dengue, chikungunya e Zika. Questa specie è originaria dell'Africa subsahariana ma, grazie alle attività umane, si è diffusa in molte parti del mondo tropicale e subtropicale. L'Aedes aegypti preferisce nutrirsi di sangue umano e depone le uova nelle acque stagnanti artificiali, come secchi, vasi o pneumatici usati.
L'Aedes albopictus, invece, è originaria dell'Asia sudorientale ma ora si trova in molte parti del mondo, compresi gli Stati Uniti. Questa specie può trasmettere virus della dengue, chikungunya e Zika, sebbene sia meno efficiente nell'infettare gli esseri umani rispetto all'Aedes aegypti. L'Aedes albopictus depone le uova in una varietà di ambienti acquatici naturali ed artificiali e può sopravvivere a temperature più fresche rispetto all'Aedes aegypti, il che la rende più resistente e adattabile.
Il controllo delle popolazioni di Aedes è fondamentale per prevenire la diffusione delle malattie trasmesse da queste zanzare. Le misure di controllo includono l'eliminazione degli habitat delle uova, come le acque stagnanti artificiali, e l'uso di insetticidi per ridurre il numero di adulti. Inoltre, la ricerca sullo sviluppo di vaccini contro i virus trasmessi dalle zanzare Aedes è un'area attiva di studio per prevenire future epidemie.
Scusami, mi hai richiesto la definizione medica della famiglia di insetti Ceratopogonidae. Questi insetti sono comunemente noti come "jeffersons" o "midges no-see-um". Nonostante siano molto piccoli, possono causare irritazioni e reazioni allergiche nella pelle umana a causa delle loro morsicate.
Ceratopogonidae è una famiglia di insetti nematoceri appartenenti all'ordine dei Ditteri. Questi insetti sono generalmente molto piccoli, con una dimensione che varia da 1 a 6 millimetri. Hanno un corpo esile e allungato, con ali trasparenti e antenne composte da 14-16 segmenti.
Le specie di Ceratopogonidae sono note per essere vettori di diverse malattie infettive, tra cui la filariosi, la febbre del Nilo occidentale e l'encefalite equina orientale. Tuttavia, solo le femmine di alcune specie si nutrono di sangue, mentre i maschi si nutrono di nettare e altri fluidi vegetali.
Le morsicate delle specie di Ceratopogonidae possono causare prurito, arrossamento e gonfiore nella pelle umana. In alcuni casi, le reazioni allergiche possono essere più gravi e causare sintomi come nausea, vomito, febbre e difficoltà respiratorie.
In medicina, è importante conoscere la famiglia di insetti Ceratopogonidae per comprendere i potenziali rischi per la salute associati alle loro morsicate e per sviluppare strategie di prevenzione e controllo delle malattie che possono essere trasmesse da questi insetti.
In medicina, gli "insetti vettori" si riferiscono a specifici insetti (come zanzare, pulci, zecche e pidocchi) che sono capaci di trasmettere agenti infettivi dall'ambiente o da un ospite infetto all'ospite suscettibile. Questi insetti possono veicolare vari patogeni, come batteri, virus, protozoi e helminti, che causano diverse malattie infettive nell'uomo e negli animali.
Le zanzare, ad esempio, sono vettori noti di malattie importanti come la malaria, la febbre gialla, la dengue e il virus Zika. Le pulci possono trasmettere la peste bubbonica e altre rickettsiosi. Le zecche sono vettori di malattie come la borreliosi di Lyme, l'ehrlichiosi e l'anaplasmosi. I pidocchi possono diffondere il tifo epidemico.
Gli insetti vettori svolgono un ruolo cruciale nella trasmissione delle malattie infettive, e la comprensione della loro biologia e comportamento è fondamentale per lo sviluppo di strategie efficaci di controllo e prevenzione delle malattie.
"Culex" è un genere di insetti comunemente noti come zanzare. Le specie di Culex sono notoriamente note per essere vettori di diversi patogeni che possono causare malattie infettive nell'uomo e negli animali. Tra le malattie trasmesse da queste zanzare ci sono l'encefalite occidentale, l'encefalite di St. Louis, la filariosi linfatica e il virus del Nilo occidentale.
Le zanzare Culex sono generalmente attive durante le ore serali e notturne. Sono note per pungere una vasta gamma di ospiti a sangue freddo e a sangue caldo, tra cui uccelli, mammiferi e rettili. Si riproducono in ambienti acquatici stagnanti e possono trovarsi in una varietà di habitat, dai terreni rurali alle aree urbane.
È importante notare che la definizione fornita qui è una descrizione generale del genere Culex e non si riferisce a una particolare condizione medica o sintomo.
La encefalite di Saint-Louis è una forma di encefalite virale trasmessa dalle zanzare. Il virus che causa questa condizione è noto come virus di Saint-Louis encefalite (SLEV) e appartiene alla famiglia dei Flaviviridae.
L'infezione da SLEV si verifica più comunemente nelle aree rurali e suburbane degli Stati Uniti centrali, midwest e sud-orientali. Il vettore principale di trasmissione è la zanzara Culex, che si infetta quando si nutre del sangue di uccelli selvatici che portano il virus. Successivamente, la zanzara può trasmettere il virus all'uomo e ad altri animali attraverso le sue punture.
La maggior parte delle persone infette da SLEV non presenta sintomi o manifesta solo sintomi lievi come febbre, mal di testa, nausea e vomito. Tuttavia, in alcuni casi, il virus può causare encefalite, una grave infiammazione del cervello che può portare a complicazioni neurologiche, come convulsioni, disorientamento, letargia, debolezza muscolare e paralisi.
Non esiste un trattamento specifico per l'encefalite di Saint-Louis, ed è gestita principalmente con il supporto medico per alleviare i sintomi e prevenire le complicanze. La prevenzione dell'infezione si basa sulla protezione dalle punture di zanzara, soprattutto durante le ore del tramonto e dell'alba, quando le zanzare sono più attive. Inoltre, l'uso di repellenti per insetti, la riduzione dell'esposizione alle aree infestate dalle zanzare e l'eliminazione dei siti di riproduzione delle zanzare possono aiutare a prevenire l'infezione.
La parola "Alouatta" non è un termine medico, ma il nome scientifico di un genere di primati noti come scimmie urlatrici. Queste scimmie sono originarie delle foreste pluviali dell'America centrale e meridionale. Sono chiamate "scimmie urlatrici" a causa del loro particolare modo di comunicare, che consiste nell'emettere forti richiami acustici per marcare il territorio e attirare i membri del proprio gruppo.
Le scimmie urlatrici sono famose anche per la loro capacità di ruotare i loro polsi a 180 gradi, un'abilità che gli permette di muoversi con agilità attraverso l'intricata rete di rami degli alberi della foresta pluviale.
Se stai cercando informazioni mediche relative a una condizione o a un sintomo specifico, ti invito a fornire maggiori dettagli in modo da poterti offrire un aiuto più preciso e adeguato.
Gli Alphaviruses sono un genere di virus appartenenti alla famiglia Togaviridae. Sono arbovirus (virus trasmessi da artropodi) a singola catena di RNA a polarità positiva, con un involucro lipidico e glicoproteine virali sulla superficie.
Gli Alphavirus sono noti per causare una varietà di malattie infettive in animali a sangue caldo, tra cui uccelli e mammiferi. Negli esseri umani, le infezioni da Alphavirus possono causare sintomi simil-influenzali come febbre, dolori muscolari, mal di testa e eruzione cutanea. In alcuni casi, le infezioni possono evolvere in condizioni più gravi, come l'encefalite o la poliomielite.
Gli Alphavirus sono trasmessi all'uomo principalmente attraverso la puntura di artropodi infetti, come zanzare e zecche. I serbatoi naturali dei virus includono uccelli e piccoli mammiferi, che possono infettarsi senza mostrare sintomi evidenti.
Alcuni esempi di Alphavirus comprendono il virus della febbre chikungunya, il virus dell'encefalite equina orientale, il virus dell'encefalite equina occidentale e il virus della sindrome di O'nyong-nyong.
La prevenzione delle infezioni da Alphavirus si basa principalmente sulla protezione contro le punture di artropodi infetti e sull'evitare l'esposizione a questi virus durante viaggi o attività all'aperto. Non esiste un vaccino approvato per la prevenzione delle infezioni da Alphavirus, sebbene siano in corso ricerche su diversi candidati vaccinali.
Il virus del Chikungunya (CHIKV) è un arbovirus appartenente al genere Alphavirus nella famiglia Togaviridae. È trasmesso all'uomo principalmente dalle zanzare infette del genere Aedes, come la Aedes aegypti e la Aedes albopictus.
La febbre da Chikungunya è una malattia virale che si manifesta con sintomi simil-influenzali, come febbre alta, dolori articolari e muscolari, mal di testa, eruzioni cutanee e affaticamento. In alcuni casi, i sintomi possono essere più gravi e causare complicazioni a lungo termine, specialmente negli anziani e nelle persone con sistema immunitario indebolito.
Il virus del Chikungunya è stato identificato per la prima volta in Tanzania nel 1952 e da allora si è diffuso in molte parti del mondo, compresi i Caraibi, l'America centrale e meridionale, l'Asia e l'Africa. Non esiste un vaccino o una cura specifica per la malattia, quindi il trattamento si concentra principalmente sul sollievo dei sintomi.
La prevenzione è fondamentale per ridurre il rischio di infezione e si basa sulla protezione contro le punture di zanzare, compreso l'uso di repellenti per insetti, abbigliamento protettivo e reti antizanzare. Inoltre, è importante eliminare eventuali raccolte d'acqua stagnante intorno alle abitazioni, poiché possono servire come habitat per le zanzare.
Le infezioni da Bunyaviridae sono causate da virus appartenenti alla famiglia Bunyaviridae, che include diversi generi noti per causare malattie negli esseri umani e negli animali. I generi più importanti dal punto di vista medico includono Orthobunyavirus, Hantavirus, Nairovirus e Phlebovirus.
I virus Bunyaviridae sono enveloped (rivestiti) e presentano un genoma a RNA a singolo filamento negativo, suddiviso in tre segmenti: grande (L), medio (M) e piccolo (S). Il segmento L codifica per la polimerasi RNA-dipendente, il segmento M codifica per le glicoproteine di membrana Gn e Gc, e il segmento S codifica per la nucleocapside proteina N e un'ulteriore proteina non strutturale (NSs).
Le malattie causate da questi virus variano notevolmente a seconda del genere. Alcuni esempi di malattie includono:
1. Febbre emorragica arenavirale, causata da Hantavirus, che può portare a sindrome polmonare acuta e sindrome renale acuta con insufficienza d'organo.
2. Febbre della Crimea-Congo, causata da Nairovirus, che si manifesta con febbre alta, mal di testa, dolori muscolari e, in alcuni casi, può portare a sindrome emorragica.
3. Febbre da La Crosse, causata da Orthobunyavirus, che colpisce principalmente i bambini e provoca febbre, mal di testa, nausea, vomito e, in rari casi, encefalite.
4. Febbre del Nilo occidentale, causata da Flavivirus (non Bunyaviridae), ma trasmessa dalle zanzare infette, che può provocare meningite, encefalite e, in alcuni casi, paralisi.
5. Febbre di Rift Valley, causata da Phlebovirus (Bunyaviridae), che provoca febbre alta, dolori muscolari, mal di testa e, occasionalmente, encefalite o meningite.
La prevenzione delle infezioni da questi virus si basa principalmente sulla riduzione dell'esposizione alle zanzare e ai roditori infetti, nonché sull'adozione di misure igieniche appropriate. Esistono anche vaccini per alcune malattie, come la febbre gialla e l'encefalite giapponese.
L'Encefalomielite Equina Occidentale (WEE) è una malattia virale che colpisce il sistema nervoso centrale, in particolare il cervello e il midollo spinale. È causata dal virus WEE, un tipo di virus a RNA appartenente al genere Alphavirus nella famiglia Togaviridae.
Il virus WEE è trasmesso principalmente dalle zanzare, che agiscono come vettori della malattia. L'infezione si verifica più comunemente nei cavalli e in altri equidi, ma occasionalmente può anche infettare gli esseri umani.
Nei cavalli, il virus WEE causa una malattia grave che si manifesta con sintomi neurologici come disorientamento, debolezza muscolare, paralisi e convulsioni. Nei casi più gravi, la malattia può portare alla morte dell'animale.
Nei esseri umani, l'infezione da virus WEE è generalmente asintomatica o causa sintomi lievi come febbre, mal di testa e dolori muscolari. Tuttavia, in alcuni casi rari, il virus può causare una forma più grave di malattia che colpisce il sistema nervoso centrale, con sintomi simili a quelli osservati nei cavalli. Questa forma della malattia è nota come encefalite equina occidentale acuta e può portare a complicanze neurologiche gravi o persino alla morte.
La prevenzione dell'infezione da virus WEE si basa sulla protezione contro le punture di zanzara, specialmente durante i periodi di attività delle zanzare. Non esiste un trattamento specifico per l'infezione da virus WEE, e il trattamento è solitamente sintomatico.
L'encefalite di St. Louis è un tipo di encefalite virale trasmessa dalle zanzare che prende il nome dalla contea di St. Louis, nel Missouri, dove è stata prima identificata. È causata dal virus della encefalite di St. Louis (SLEV), appartenente alla famiglia dei Flaviviridae.
Questa infezione si verifica principalmente nelle aree rurali e suburbane degli Stati Uniti durante i mesi estivi e autunnali. I sintomi dell'encefalite di St. Louis possono variare da lievi a gravi e includono febbre, mal di testa, nausea, vomito, affaticamento, debolezza muscolare, dolori articolari e rigidi. Nei casi più gravi, l'infezione può causare infiammazione del cervello (encefalite), che può portare a sintomi neurologici come confusione, allucinazioni, convulsioni, disorientamento, perdita di memoria e difficoltà nel controllo muscolare.
La diagnosi dell'encefalite di St. Louis si basa sui sintomi clinici, i risultati dei test di laboratorio e la storia di esposizione alla zanzara infetta. Il trattamento è principalmente di supporto e può includere fluidi endovenosi, farmaci antivirali ed eventuale assistenza respiratoria. Non esiste un vaccino specifico per prevenire l'encefalite di St. Louis, pertanto le misure preventive si concentrano sulla protezione contro le punture di zanzare e sull'eliminazione dei siti di riproduzione delle zanzare.
L'Eastern Equine Encephalitis Virus (EEEV) è un tipo di virus che appartiene alla famiglia dei Flaviviridae e al genere Alphavirus. Questo virus è noto per causare una grave malattia infiammatoria del cervello nota come encefalite equina orientale.
L'EEEV è trasmesso principalmente attraverso la puntura di zanzare infette, in particolare quelle del genere Culiseta e Coquillettidia. I serbatoi naturali del virus sono uccelli selvatici, ma può anche infettare altri animali come cavalli e persino esseri umani.
Nei cavalli, l'EEEV causa una malattia grave e spesso fatale, nota come encefalite equina orientale. I sintomi possono includere febbre, letargia, disorientamento, difficoltà a deglutire, irrequietezza, ipersensibilità al tatto e alla luce, convulsioni e paralisi.
Nei esseri umani, l'infezione da EEEV può causare una malattia grave che colpisce il sistema nervoso centrale. I sintomi possono includere febbre alta, mal di testa, vomito, diarrea, rigidità del collo, convulsioni e coma. Il tasso di mortalità associato all'infezione da EEEV è elevato, con circa il 30-50% dei casi che portano alla morte. Tra coloro che sopravvivono, molti possono soffrire di danni cerebrali permanenti.
Non esiste un trattamento specifico per l'infezione da EEEV, e il trattamento è solitamente di supporto per gestire i sintomi della malattia. La prevenzione dell'infezione da EEEV si basa sulla riduzione dell'esposizione alle zanzare che trasmettono il virus, attraverso l'uso di repellenti per insetti, la copertura della pelle esposta e l'eliminazione dei siti di riproduzione delle zanzare.
Bunyaviridae è una famiglia di virus a RNA a singolo filamento (ssRNA) che causano diverse malattie infettive in animali e persone. Questi virus sono generalmente trasmessi dagli artropodi, come zecche e zanzare, e possono provocare sintomi lievi o gravi, a seconda del tipo di virus e della salute dell'ospite infetto.
I Bunyaviridae sono divisi in cinque generi: Orthobunyavirus, Hantavirus, Nairovirus, Phlebovirus e Tospovirus. I membri più noti di questa famiglia comprendono il virus della febbre emorragica arenosa, il virus del Nilo occidentale, il virus della febbre hantan e il virus della sindrome respiratoria da hantavirus.
I Bunyaviridae hanno un genoma segmentato che consiste di tre pezzi di RNA a singolo filamento di lunghezza diversa. Il loro capside è avvolto in una membrana lipidica derivata dall'ospite, con due glicoproteine di superficie incorporati nella membrana.
I Bunyaviridae si replicano nel citoplasma delle cellule ospiti e utilizzano un meccanismo di replicazione a RNA dipendente da enzimi. Questi virus sono noti per la loro capacità di mutare rapidamente, il che può renderli resistenti ai vaccini e alle terapie antivirali.
La trasmissione dei Bunyaviridae avviene principalmente attraverso il morso di artropodi infetti o il contatto con urine, feci o saliva di roditori infetti. Il controllo delle malattie causate da questi virus si basa sulla prevenzione dell'esposizione all'agente patogeno attraverso l'uso di repellenti per insetti, la protezione contro le punture di artropodi e la riduzione del contatto con roditori infetti.
Il virus della febbre del Nilo occidentale (West Nile Virus, WNV) è un arbovirus della famiglia Flaviviridae, genere Flavivirus. È un virus a RNA a singolo filamento di circa 11 kb di lunghezza.
Il WNV è originariamente endemico in Africa, Asia e Europa orientale, ma negli ultimi anni si è diffuso anche in Nord e Sud America. Il vettore principale del virus sono le zanzare del genere Culex, che trasmettono il virus all'uomo e ad altri animali attraverso le punture.
L'infezione da WNV può causare una malattia febbrile acuta, nota come febbre del Nilo occidentale, che si manifesta con sintomi simil-influenzali come febbre, mal di testa, dolori muscolari e articolari, linfonodi ingrossati e eruzione cutanea. Nei casi più gravi, il virus può causare encefalite o meningite, che possono portare a complicanze neurologiche permanenti o persino alla morte.
La diagnosi di infezione da WNV si basa su una combinazione di sintomi clinici e risultati dei test di laboratorio, come la rilevazione dell'RNA virale nel sangue o la presenza di anticorpi specifici contro il virus. Non esiste un trattamento specifico per l'infezione da WNV, ma i sintomi possono essere gestiti con supporto medico e terapia di sostegno.
La prevenzione dell'infezione da WNV si basa sulla riduzione dell'esposizione alle zanzare infette, attraverso l'uso di repellenti per insetti, la copertura della pelle con abiti protettivi e l'eliminazione dei siti di riproduzione delle zanzare. Inoltre, è disponibile un vaccino per i cavalli, ma non esiste ancora un vaccino approvato per l'uso nell'uomo.
La encefalite californiana è una infezione virale rara che colpisce il cervello. Il virus della encefalite californiana (CEV) è un alfabavirus appartenente alla famiglia Togaviridae. Viene trasmesso all'uomo principalmente attraverso la puntura di zanzare infette, in particolare del genere Culex, che si nutrono di uccelli selvatici infetti e poi pungono l'uomo.
L'infezione da virus della encefalite californiana può causare sintomi lievi o asintomatici nella maggior parte dei casi, ma in alcune persone può provocare una malattia grave che colpisce il sistema nervoso centrale. I sintomi possono includere febbre alta, mal di testa, nausea e vomito, debolezza muscolare, confusione mentale, convulsioni e coma.
Non esiste un trattamento specifico per l'infezione da virus della encefalite californiana, ma il supporto medico di sostegno può essere fornito per gestire i sintomi e prevenire complicazioni. La prevenzione è importante e include l'uso di repellenti per zanzare, la copertura della pelle esposta, l'eliminazione dei siti di riproduzione delle zanzare e l'utilizzo di zanzariere.
La diagnosi dell'infezione da virus della encefalite californiana si basa sui sintomi clinici e sui risultati dei test di laboratorio, come il rilevamento del virus o degli anticorpi specifici nel sangue o nel liquido cerebrospinale.
La prognosi dell'infezione da virus della encefalite californiana dipende dalla gravità della malattia e dall'età del paziente. I bambini e gli anziani sono più suscettibili alle forme gravi di malattia, che possono comportare complicazioni a lungo termine o la morte.
Le infezioni da Alphavirus sono causate da un genere di virus a RNA a singolo filamento positivo appartenente alla famiglia Togaviridae. Questi virus sono trasmessi principalmente dagli insetti vettori, come zanzare e zecche, all'uomo e ad altri animali.
I sintomi delle infezioni da Alphavirus possono variare notevolmente, a seconda del particolare virus che causa l'infezione e della salute generale dell'ospite. Tuttavia, i sintomi più comuni includono febbre alta, mal di testa, dolori muscolari e articolari, eruzioni cutanee e stanchezza estrema. In alcuni casi, le infezioni da Alphavirus possono causare gravi complicanze, come encefalite o meningite.
Alcuni esempi di malattie causate da Alphavirus includono la febbre chikungunya, la febbre del Nilo occidentale e l'encefalite equina orientale. Questi virus sono endemici in molte parti del mondo, compresi i tropici e i subtropici, e possono causare epidemie quando si verificano condizioni ambientali favorevoli alla diffusione dei vettori.
La prevenzione delle infezioni da Alphavirus si basa principalmente sulla protezione contro le punture di insetti vettori, come l'uso di repellenti per insetti e la copertura della pelle esposta con abiti protettivi. Non esiste un vaccino approvato per la prevenzione delle infezioni da Alphavirus nell'uomo, sebbene siano in corso ricerche su diversi candidati vaccinali. Il trattamento delle infezioni da Alphavirus è principalmente di supporto e può includere l'uso di farmaci antinfiammatori per alleviare i sintomi dolorosi.
Gli artropodi vettori sono organismi che possono trasmettere agenti patogeni da un ospite all'altro durante il loro normale comportamento alimentare o di vita. Questi artropodi, come zanzare, pulci, zecche e cimici dei letti, agiscono come intermediari nella trasmissione di malattie infettive tra gli esseri umani e altri animali.
I patogeni, come virus, batteri o parassiti, si riproducono o si moltiplicano all'interno del vettore prima di essere trasmessi al successivo ospite attraverso la puntura o il morso dell'artropode. Alcune malattie trasmesse da artropodi vettori includono la malaria, la febbre gialla, l'encefalite equina occidentale, la febbre del Nilo occidentale e la Lyme disease.
Misure di prevenzione e controllo delle malattie trasmesse da artropodi vettori includono l'uso di repellenti per insetti, la copertura della pelle esposta con indumenti protettivi, la rimozione di acqua stagnante dove gli artropodi depongono le uova e la protezione degli alloggi per ridurre il contatto con i vettori. Inoltre, possono essere utilizzati insetticidi per ridurre le popolazioni di artropodi vettori e ridurre il rischio di trasmissione delle malattie.
Le prove di inibizione dell'emagglutinazione (HI) sono un tipo di test sierologico utilizzato per misurare la quantità di anticorpi presenti nel sangue di una persona che sono specifici per un particolare virus o batterio. Questo test viene spesso utilizzato per rilevare la presenza di anticorpi contro l'influenza, poiché i virus dell'influenza hanno proteine di superficie chiamate emagglutinina e neuraminidasi che possono essere rilevate dai test HI.
Nel test HI, il siero del sangue della persona viene miscelato con una piccola quantità di virus o batteri trattati in modo da renderli non infettivi, ma ancora in grado di legare gli anticorpi specifici. Se ci sono anticorpi presenti nel siero che si legano al virus o al batterio, impediranno al virus o al batterio di agglutinarsi (cioè, di unirsi insieme) quando viene aggiunto un reagente di prova. Questa inibizione dell'emagglutinazione indica la presenza di anticorpi specifici nel siero della persona.
Il titolo del test HI si riferisce alla massima diluizione del siero che ancora mostra l'inibizione dell'emagglutinazione, e fornisce una misura quantitativa della concentrazione degli anticorpi specifici nel siero. I titoli più alti indicano una maggiore risposta immunitaria al virus o al batterio.
Il test HI è un metodo sensibile e specifico per rilevare la presenza di anticorpi contro i virus dell'influenza, ma ha alcuni limiti. Ad esempio, il test non può distinguere tra anticorpi diretti contro diverse sottotipi di virus dell'influenza, e richiede l'uso di reagenti standardizzati per garantire la riproducibilità dei risultati.
La Febbre del Nilo Occidentale (WND) è una malattia virale che viene trasmessa all'uomo principalmente attraverso la puntura di zanzare infette. Il virus della febbre del Nilo occidentale (WNV) è un flavivirus che può anche essere trasmesso dall'ingestione di alimenti contaminati da questo virus o, più raramente, attraverso trasfusioni di sangue o trapianti di organi infetti.
I sintomi della WND possono variare ampiamente, con la maggior parte delle infezioni che causano sintomi lievi o addirittura asintomatici. Tuttavia, circa il 20% delle persone infette svilupperà una forma lieve di malattia, nota come febbre West Nile, caratterizzata da febbre, mal di testa, dolori muscolari, eruzione cutanea e linfonodi ingrossati.
In rari casi (circa 1 su 150), la WNV può causare una forma grave di malattia, nota come encefalite o meningite, che può colpire il cervello e le membrane che lo circondano. I sintomi di questa forma grave della malattia possono includere febbre alta, rigidità del collo, confusione, tremori, convulsioni e debolezza o paralisi.
Non esiste un trattamento specifico per la WND, ma il supporto medico di solito include l'idratazione, il controllo dei sintomi e il riposo a letto. La prevenzione rimane la migliore strategia per ridurre il rischio di infezione da WNV, che include l'uso di repellenti per zanzare, la copertura della pelle esposta, l'eliminazione dei siti di riproduzione delle zanzare e l'evitamento dell'esposizione all'alba e al tramonto, quando le zanzare sono più attive.
L'encefalite da arbovirus si riferisce a un gruppo di infezioni cerebrali infiammatorie causate da arbovirus (arborviruses), che sono trasmessi principalmente da artropodi ematofagi come zanzare e zecche. Questi virus si riproducono negli artropodi dopo una puntura su un ospite vertebrato, successivamente possono essere trasmessi attraverso la saliva dell'artropode a un altro ospite vertebrato durante una puntura successiva.
I sintomi dell'encefalite da arbovirus possono variare notevolmente, a seconda del tipo di virus e della gravità dell'infezione. I segni precoci di infezione possono includere febbre, mal di testa, affaticamento, dolori muscolari e articolari, eruzioni cutanee e gonfiore dei linfonodi. Nei casi più gravi, i pazienti possono sviluppare encefalite, che può causare sintomi neurologici come confusione, allucinazioni, convulsioni, perdita di coscienza e paralisi.
Alcuni dei tipi più comuni di encefalite da arbovirus includono la febbre della West Nile, l'encefalite equina orientale, l'encefalite equina occidentale, l'encefalite di St. Louis e l'encefalite giapponese. Il trattamento dell'encefalite da arbovirus è sintomatico e di supporto, poiché non esiste un trattamento specifico per la maggior parte dei tipi di infezione.
La prevenzione dell'infezione da arbovirus si basa sulla riduzione dell'esposizione ai vettori artropodi attraverso l'uso di repellenti per insetti, indossando abiti protettivi e utilizzando zanzariere. Inoltre, i programmi di controllo delle zanzare possono aiutare a ridurre la diffusione dell'infezione nelle comunità.
I Flavivirus sono un genere di virus a singolo filamento a RNA a polarità positiva appartenenti alla famiglia Flaviviridae. Questi virus sono noti per causare una varietà di malattie infettive importanti in ambito medico. Il nome "Flavivirus" deriva dal latino "flavus", che significa "giallo", in riferimento alla febbre gialla, una delle malattie più note causate da questo genere di virus.
I Flavivirus hanno un diametro di circa 40-50 nanometri e sono avvolti da una membrana lipidica esterna. Il loro genoma a RNA è lungo circa 10-11 kilobasi e codifica per una singola polyproteina che viene successivamente tagliata in diverse proteine strutturali e non strutturali.
I Flavivirus sono trasmessi all'uomo principalmente attraverso la puntura di artropodi vettori infetti, come zanzare e zecche. Tra le malattie più note causate da questi virus ci sono:
* Febbre gialla
* Dengue
* Chikungunya
* Zika
* Encefalite giapponese
* West Nile
La maggior parte delle infezioni da Flavivirus causano sintomi simil-influenzali lievi o asintomatici, ma alcune possono portare a complicanze gravi e persino fatali, come encefaliti o emorragie interne. Non esiste un trattamento specifico per le infezioni da Flavivirus, pertanto la prevenzione è fondamentale ed include misure di controllo dei vettori e vaccinazioni quando disponibili.
L'encefalomielite equina dell'est (EEEV) è una forma grave di encefalite virale causata dal virus della encefalomielite equina dell'est (Eastern equine encephalitis virus, EEEV). Questo virus fa parte della famiglia dei Togaviridae e del genere Alphavirus.
L'EEEV è trasmesso principalmente attraverso la puntura di zanzare infette, in particolare le specie Culiseta melanura e Culiseta morsitans. Gli ospiti naturali del virus sono uccelli acquatici selvatici, ma il virus può anche infettare altri animali come cavalli e esseri umani.
Nei cavalli, l'EEEV causa una malattia grave e spesso fatale, nota come encefalite equina. Nei esseri umani, l'infezione da EEEV può causare sintomi simil-influenzali lievi o asintomatici, ma in alcuni casi può portare a una forma grave di meningite o encefalite, che possono causare danni cerebrali permanenti o persino la morte.
I sintomi dell'encefalite equina da EEEV nei esseri umani possono includere febbre alta, mal di testa, vomito, irritabilità, disorientamento, convulsioni e coma. Non esiste un trattamento specifico per l'infezione da EEEV, ed il trattamento è solitamente di supporto per gestire i sintomi.
La prevenzione dell'infezione da EEEV si basa sulla riduzione dell'esposizione alle zanzare infette attraverso l'uso di repellenti per insetti, la copertura della pelle esposta e l'eliminazione dei siti di riproduzione delle zanzare. Esiste anche un vaccino disponibile per proteggere i cavalli contro l'infezione da EEEV.
Orbivirus è un genere di virus appartenente alla famiglia Reoviridae. Questi virus hanno un diametro di circa 60-80 nanometri e presentano una simmetria icosaedrica. Il loro genoma è costituito da doppia elica di RNA ed è incapsidato all'interno di una proteina capside stratificata.
Gli Orbivirus sono noti per causare malattie in diversi animali, compresi gli esseri umani. Alcune delle malattie più comuni causate da questi virus includono la febbre del Nilo occidentale e la blue tongue disease (malattia della lingua blu) nelle pecore e nel bestiame.
La trasmissione di questi virus avviene generalmente attraverso la puntura di artropodi ematofagi, come le zanzare o i tafani. Una volta all'interno dell'ospite, gli Orbivirus si replicano nei tessuti epiteliali e poi infettano il sistema linfatico, dove possono causare una risposta immunitaria sistemica.
I sintomi della malattia variano a seconda del virus specifico e dell'ospite infetto, ma possono includere febbre, eruzioni cutanee, dolori muscolari, debolezza e, in casi gravi, meningite o encefalite. Non esiste un trattamento specifico per le malattie causate da Orbivirus, ed il trattamento è solitamente sintomatico.
L'emoagglutinazione virale si riferisce a un fenomeno in cui i virus hanno la capacità di causare l'agglutinazione dei globuli rossi, cioè farli aderire insieme. Questo accade quando le proteine presenti sulla superficie del virus, chiamate emoagglutinine, si legano ai recettori specifici sui globuli rossi.
Questa reazione è particolarmente nota nei virus dell'influenza, dove l'emoagglutinina svolge un ruolo importante nell'ingresso del virus nelle cellule ospiti. Dopo la legatura all'emoagglutinina, i globuli rossi possono formare aggregati visibili, che possono essere osservati al microscopio.
L'emoagglutinazione virale è spesso utilizzata come metodo di diagnosi dei virus dell'influenza e per misurare il titolo degli anticorpi contro il virus nell'organismo. Tuttavia, va notato che non tutti i virus causano emoagglutinazione, quindi la sua assenza non esclude necessariamente la presenza di un'infezione virale.
La encefalite della California, nota anche come encefalite da virus del Nilo occidentale (West Nile Virus Encephalitis, WNVE), è una infezione virale che colpisce il cervello e i tessuti circostanti. Viene trasmessa all'uomo principalmente attraverso la puntura di zanzare infette. Il virus si moltiplica nel sangue dopo l'inoculazione attraverso la puntura della zanzara, quindi può diffondersi al sistema nervoso centrale e causare encefalite o meningite.
I sintomi più comuni della encefalite della California includono febbre, mal di testa, rigidità del collo, stanchezza, nausea, vomito, diarrea, dolori muscolari e articolari, eruzioni cutanee e congiuntivite. Nei casi più gravi, possono verificarsi sintomi neurologici come confusione, convulsioni, tremori, perdita dell'equilibrio e debolezza muscolare.
La diagnosi viene effettuata mediante analisi del sangue o del liquido cerebrospinale per rilevare la presenza del virus o degli anticorpi specifici contro il virus. Il trattamento è di supporto, poiché non esiste un trattamento specifico per l'infezione da virus del Nilo occidentale.
La prevenzione si basa sulla protezione dalle punture di zanzare, soprattutto durante le ore crepuscolari, e sull'eliminazione dei siti di riproduzione delle zanzare, come acqua stagnante in giardino o in casa. È anche importante evitare il contatto con uccelli morti, poiché possono essere veicoli di trasmissione del virus.
Bunyavirus è un genere di virus appartenente alla famiglia Bunyaviridae. Questi virus hanno un genoma costituito da tre segmenti di RNA a singolo filamento e sono trasmessi principalmente da artropodi, come zecche e zanzare.
I Bunyavirus possono causare una varietà di malattie infettive negli esseri umani e negli animali, tra cui febbri emorragiche, meningite, encefalite e poliomielite-like syndrome. Alcuni esempi di Bunyavirus che causano malattie umane sono il virus della febbre della Crimea-Congo, il virus Hantavirus, il virus La Crosse e il virus Rift Valley fever.
La trasmissione dei Bunyavirus agli esseri umani può avvenire attraverso il morso di artropodi infetti, il contatto con urine o feci di animali infetti, o l'inalazione di particelle virali presenti nell'aria. Non esiste un vaccino o una cura specifica per la maggior parte dei Bunyavirus, quindi il trattamento è solitamente sintomatico e di supporto.
Le misure preventive per ridurre l'esposizione ai Bunyavirus includono l'uso di repellenti per insetti, la protezione della pelle esposta, l'evitare le aree con alta popolazione di artropodi infetti e la prevenzione dell'ingresso di roditori nelle abitazioni.
Phlebovirus è un genere di virus appartenente alla famiglia Phenuiviridae. Questi virus hanno un genoma a RNA a singolo filamento e sono trasmessi principalmente da artropodi, come zecche e mosche. Alcuni Phlebovirus possono causare malattie negli esseri umani, tra cui febbre del Nilo occidentale, febbre della Crimea-Congo e febbre di Toscana (o febbre da zecca del Mediterraneo). I sintomi di queste malattie possono variare dal lieve al grave, con febbre, mal di testa, dolori muscolari e articolari, eruzione cutanea e possibili complicazioni neurologiche. La prevenzione di queste infezioni si basa principalmente sulla protezione contro le punture di artropodi infetti e sull'evitare l'esposizione a secrezioni animali infette durante attività all'aperto.
Il virus Simbu, noto anche come virus della febbre simbuvirus o SIMV, è un patogeno appartenente alla famiglia dei Bunyaviridae. Questo virus è trasmesso dalle zecche e può causare una malattia febbrile in diversi animali, tra cui ovini, bovini e caprini. L'infezione umana è rara ma può verificarsi, soprattutto in aree rurali o remote dove l'esposizione alle zecche è più probabile. I sintomi dell'infezione da virus Simbu nell'uomo possono includere febbre, mal di testa, dolori muscolari e articolari, eruzione cutanea e linfonodi ingrossati. Tuttavia, la maggior parte delle infezioni umane sono asintomatiche o causano sintomi lievi. Non esiste un trattamento specifico per l'infezione da virus Simbu, e il riposo e il supporto di sintomi sono generalmente raccomandati. La prevenzione dell'infezione si basa sulla protezione contro le punture di zecche e sull'evitare il contatto con animali infetti.
Il virus del dengue (DENV) è un flavivirus a singolo filamento positivo che causa la febbre dengue, una malattia infettiva diffusa in tutto il mondo. Si tratta di un patogeno arbovirale trasmesso all'uomo principalmente attraverso la puntura di zanzare infette del genere Aedes, come Aedes aegypti e Aedes albopictus.
Il virus del dengue ha quattro sierotipi distinti (DENV-1, DENV-2, DENV-3 e DENV-4), ciascuno con un proprio genoma RNA monocatenario ed envelope proteiche superficiali antigenicamente distinte. L'infezione da uno sierotipo non offre immunità crociata contro gli altri tre, il che significa che una persona può teoricamente ammalarsi di dengue quattro volte nella sua vita, ognuna delle quali può causare una malattia più grave della precedente.
La febbre dengue è spesso asintomatica o presenta sintomi simil-influenzali lievi, come febbre alta, dolori muscolari, articolari e ossei, eruzione cutanea e affaticamento. Tuttavia, in alcuni individui, soprattutto se esposti a una seconda infezione da un sierotipo diverso, può verificarsi la forma grave della malattia nota come febbre dengue emorragica (DHF) o sindrome da shock da dengue (DSS). Questi stadi più avanzati della malattia sono caratterizzati da coagulopatia, ipotensione, shock e sanguinamento diffuso, che possono portare a gravi complicanze e persino alla morte se non trattati in modo tempestivo ed efficace.
Non esiste un trattamento antivirale specifico per il virus del dengue, pertanto la gestione della malattia si basa principalmente sul sollievo dei sintomi e sulla prevenzione delle complicanze. I farmaci possono essere utilizzati per alleviare la febbre, l'infiammazione e il dolore, mentre i fluidi endovenosi vengono somministrati per prevenire la disidratazione associata alla malattia. In casi gravi, può essere necessaria una trasfusione di sangue o plasma per ripristinare i livelli di fattori della coagulazione e trattare l'emorragia.
La prevenzione del virus del dengue si basa sulla riduzione dell'esposizione alle zanzare che lo trasmettono, in particolare Aedes aegypti e Aedes albopictus. Ciò include l'uso di repellenti per insetti, la copertura della pelle con indumenti protettivi, l'installazione di zanzariere alle finestre e porte e l'eliminazione dei siti di riproduzione delle zanzare, come contenitori d'acqua stagnante. In alcune aree, possono essere disponibili vaccini contro il virus del dengue, sebbene la loro efficacia sia limitata e possano verificarsi reazioni avverse.
In sintesi, il virus del dengue è una malattia infettiva causata da un flavivirus trasmesso dalle zanzare. Si presenta con febbre alta, dolori muscolari e articolari, eruzioni cutanee e possibili complicazioni emorragiche. La prevenzione si basa sulla riduzione dell'esposizione alle zanzare e sull'uso di vaccini disponibili in alcune aree. Il trattamento si concentra sul sollievo dei sintomi e sulla prevenzione delle complicanze.
La encefalite di La Crosse è una forma di encefalite (infiammazione del cervello) causata dal virus La Crosse, un tipo di virus dell'alfavirus appartenente alla famiglia dei Togaviridae. Il vettore principale della malattia sono le zanzare del genere Aedes, in particolare la specie A. triseriatus.
La trasmissione del virus si verifica principalmente attraverso la puntura di una zanzara infetta e colpisce prevalentemente i bambini sotto i 16 anni di età. Il periodo di incubazione varia da 5 a 15 giorni dopo l'esposizione al virus.
I sintomi della malattia possono variare da lievi a gravi e includono febbre, mal di testa, nausea, vomito, stanchezza, dolori muscolari e articolari. Nei casi più gravi, la malattia può causare encefalite, meningite (infiammazione delle membrane che circondano il cervello e il midollo spinale) o meningoencefalite (infiammazione simultanea del cervello e delle meningi).
I sintomi neurologici possono includere rigidità del collo, convulsioni, disorientamento, letargia, movimenti oculari anomali e, in casi estremamente rari, coma o morte. L'encefalite di La Crosse è trattata principalmente con supporto medico per gestire i sintomi, poiché non esiste un trattamento antivirale specifico per il virus.
La prevenzione della malattia si basa sulla protezione dalle punture di zanzare, l'uso di repellenti per insetti e la riduzione dell'habitat delle zanzare attraverso misure di controllo delle acque stagnanti.
Le zecche sono ectoparassiti piccoli, generalmente appartenenti all'ordine Ixodida, che si nutrono del sangue dei mammiferi, uccelli, rettili e anfibi. Si trovano comunemente in ambienti umidi e al di fuori delle aree urbane. Le zecche sono vettori di varie malattie infettive, tra cui la malattia di Lyme, l'anaplasmosi, la babesiosi e la febbre maculosa delle Montagne Rocciose. Possono causare reazioni allergiche localizzate o sistemiche e possono anche trasmettere agenti patogeni batterici, virali e protozoari. Il morso di zecca può essere asintomatico o causare prurito, arrossamento e gonfiore nella sede del morso. È importante rimuovere le zecche il prima possibile per ridurre il rischio di infezione.
La Febbre Gialla è una malattia infettiva grave e spesso fatale causata dal virus della febbre gialla. Si tratta di una flavivirus trasmesso dalle zanzare, in particolare dalle specie Aedes e Haemagogus nelle aree tropicali e subtropicali dell'Africa e dell'America del Sud. La malattia si manifesta con febbre alta, brividi, dolori muscolari, mal di testa, nausea, vomito, stanchezza e debolezza. In alcuni casi possono verificarsi ittero (ingiallimento della pelle e degli occhi), insufficienza renale, coagulazione intravascolare disseminata (CID) e shock, che possono portare a gravi complicazioni e morte.
La febbre gialla è prevenibile attraverso la vaccinazione e la protezione contro le punture di zanzara. Il vaccino contro la febbre gialla è altamente efficace e fornisce immunità duratura nella maggior parte dei casi. Tuttavia, non esiste un trattamento specifico per l'infezione da virus della febbre gialla, ed il supporto medico di sostegno è fondamentale per gestire le complicanze e aumentare le possibilità di sopravvivenza.
Il virus di Sindbis è un tipo di arbovirus (virus trasmesso da artropodi) della famiglia Togaviridae, genere Alphavirus. Questo virus prende il nome dalla città di Sindbis in Finlandia, dove è stato isolato per la prima volta nel 1952. Il virus di Sindbis è ampiamente diffuso in Africa, Asia, Europa e Australia, ed è trasmesso all'uomo principalmente attraverso la puntura di zanzare infette del genere Culex.
Il periodo di incubazione del virus di Sindbis varia da 3 a 14 giorni. I sintomi dell'infezione possono variare da lievi a moderati e includono febbre, mal di testa, dolori muscolari, eruzioni cutanee e gonfiore delle articolazioni. In rari casi, l'infezione può causare complicanze più gravi come meningite o encefalite.
Il virus di Sindbis è stato anche associato a una condizione chiamata sindrome post-virale da arbovirus, che si verifica dopo la guarigione dall'infezione e può causare sintomi persistenti come affaticamento, dolori articolari e problemi neurologici.
Non esiste un trattamento specifico per l'infezione da virus di Sindbis, ma i sintomi possono essere gestiti con farmaci antinfiammatori e analgesici. La prevenzione dell'infezione si basa sulla protezione dalle punture di zanzara, in particolare durante le attività all'aperto al tramonto o all'alba quando le zanzare sono più attive. Non esiste un vaccino disponibile per il virus di Sindbis.
Le malattie degli uccelli, noto anche come aviario patologia o psittacosi, si riferiscono a un'ampia varietà di condizioni mediche che possono colpire gli uccelli. Questi includono infezioni batteriche, virali, fungine e parassitarie, nonché disturbi del sistema immunitario, malattie degenerative e tumori. Alcuni esempi comuni di malattie degli uccelli sono la candidosi, la clamidiosi, la psittacosi, la aspergillosi e la neoplasia. I sintomi possono variare ampiamente a seconda della malattia specifica, ma possono includere letargia, perdita di appetito, difficoltà respiratorie, diarrea, vomito e cambiamenti nel comportamento o nell'aspetto fisico. La prevenzione e il trattamento delle malattie degli uccelli richiedono spesso una combinazione di cure mediche, modifiche ambientali e misure di igiene, nonché la quarantena e l'isolamento dei soggetti infetti. È importante consultare un veterinario esperto in medicina aviaria per la diagnosi e il trattamento delle malattie degli uccelli.
La encefalomiélite equina venezolana (EEV) è una malattia virale causata dal virus dell'encefalomiélite equina venezuelana (VEEV), un alfavirus della famiglia Togaviridae. L'EEV è trasmessa principalmente attraverso la puntura di zanzare infette, in particolare del genere Culex. La malattia si manifesta comunemente con febbre, mal di testa, rigidità del collo, dolori muscolari e articolari, stanchezza estrema e vomito. Nei casi più gravi, può causare infiammazione del cervello (encefalite) e del midollo spinale (mielite), portando a sintomi neurologici come convulsioni, disorientamento, deficit cognitivi, paralisi e, in alcuni casi, morte.
L'EEV è endemica in America centrale e meridionale, con focolai occasionali segnalati anche negli Stati Uniti. Non esiste un trattamento specifico per l'EEV, ma i sintomi possono essere gestiti con supporto medico di sostegno, come fluidi endovenosi, farmaci antivirali ed eventuale ventilazione meccanica. La prevenzione si basa sulla protezione contro le punture di zanzare e sulla vaccinazione per coloro che sono a rischio di esposizione professionale o in situazioni di emergenza sanitaria pubblica.
Le prove di fissazione del complemento (CH50) sono un tipo di test di laboratorio utilizzato per valutare la funzione del sistema del complemento, che è un importante parte del sistema immunitario. Il test misura la quantità di complemento C5-C9 rimanente dopo l'attivazione del percorso classico o alternativo del sistema del complemento.
Nel test CH50, il siero del paziente viene mescolato con una sostanza nota per attivare il sistema del complemento, come ad esempio un anticorpo specifico per la superficie di una cellula batterica. Il livello di attivazione del complemento è quindi misurato valutando la quantità di prodotto finale della via del complemento, che è la formazione del complesso d'attacco della membrana (MAC), che forma pori nella membrana delle cellule bersaglio e porta alla lisi o morte cellulare.
Un risultato anormale del test CH50 può indicare una disfunzione o un deficit nel sistema del complemento, il quale può essere associato a diverse condizioni mediche come ad esempio malattie autoimmuni, infezioni ricorrenti e alcune forme di cancro. Il test può anche essere utilizzato per monitorare l'efficacia della terapia sostitutiva del complemento nei pazienti con deficit congeniti del complemento.
La Febbre della Valle del Rift (FVR) è una zoonosi febbrile virale acuta, causata dal virus della febbre della valle del Rift (VFR), un membro della famiglia Bunyaviridae. È trasmessa principalmente attraverso il contatto con il sangue o i tessuti di animali infetti, come bovini, ovini e caprini, durante l'attività professionale come l'allevamento del bestiame. L'infezione può anche verificarsi attraverso la trasmissione da insetti vettori, principalmente moscerini del genere Culex.
I sintomi della FVR possono variare da lievi a gravi e includono febbre alta, mal di testa, dolori muscolari e articolari, vomito, diarrea e eruzioni cutanee. In alcuni casi, la malattia può causare complicanze oculari, encefalite e morte.
La FVR è endemica in Africa subsahariana e nell'Arabia Saudita meridionale, con occasionali epidemie che si verificano anche in altre parti del mondo. È considerata una malattia importante a causa del suo potenziale impatto sulla salute pubblica, dell'elevato tasso di mortalità e della capacità di diffondersi rapidamente attraverso la trasmissione vettoriale.
La prevenzione e il controllo della FVR si basano principalmente sull'adozione di misure di igiene e sicurezza durante l'attività professionale con animali infetti, sulla riduzione dell'esposizione ai vettori e sulla vaccinazione degli animali suscettibili. Non esiste un vaccino ufficialmente approvato per l'uso nell'uomo, ma sono in corso sforzi di ricerca per svilupparne uno.
L'encefalite giapponese è una malattia infettiva causata dal virus dell'encefalite giapponese (JEV), un arbovirus della famiglia dei Flaviviridae. Il vettore principale di trasmissione sono i moscerini del genere Culex, in particolare Culex tritaeniorhynchus e Culex gelidus, che si infettano nutrendosi del sangue di uccelli selvatici che fungono da ospiti amplificatori.
La malattia è endemica in Asia, con focolai occasionali segnalati anche in Australia, Papua Nuova Guinea e isole del Pacifico. L'infezione si verifica principalmente durante la stagione delle piogge, quando aumenta l'attività dei vettori.
L'infezione da JEV può causare una sindrome neurologica che varia da lieve a grave, con sintomi che includono febbre, mal di testa, rigidità del collo, convulsioni e disturbi della coscienza. In alcuni casi, l'infezione può portare a disabilità permanenti o persino alla morte. Non esiste un trattamento specifico per l'encefalite giapponese, ed il trattamento è principalmente di supporto.
La prevenzione si basa sulla riduzione dell'esposizione ai vettori attraverso l'uso di repellenti per insetti, indossare abiti protettivi e utilizzare zanzariere. Inoltre, sono disponibili vaccini efficaci per la prevenzione dell'infezione da JEV, raccomandati per i viaggiatori che si recano nelle aree endemiche e per le popolazioni a rischio delle aree endemiche.
Gli anticorpi virali sono una risposta specifica del sistema immunitario all'infezione da un virus. Sono proteine prodotte dalle cellule B del sistema immunitario in risposta alla presenza di un antigene virale estraneo. Questi anticorpi si legano specificamente agli antigeni virali, neutralizzandoli e impedendo loro di infettare altre cellule.
Gli anticorpi virali possono essere trovati nel sangue e in altri fluidi corporei e possono persistere per periodi prolungati dopo l'infezione, fornendo immunità protettiva contro future infezioni da parte dello stesso virus. Tuttavia, alcuni virus possono mutare i loro antigeni, eludendo così la risposta degli anticorpi e causando reinfezioni.
La presenza di anticorpi virali può essere rilevata attraverso test sierologici, che misurano la quantità di anticorpi presenti nel sangue. Questi test possono essere utilizzati per diagnosticare infezioni acute o croniche da virus e monitorare l'efficacia del trattamento.
Le prove di neutralizzazione sono un tipo di test utilizzato in medicina e biologia per misurare la capacità di anticorpi o sieri di neutralizzare specifici patogeni, tossine o virus. Queste prove comportano l'incubazione di un agente infettivo o una tossina con il siero contenente anticorpi, seguita dalla valutazione dell'abilità del siero di prevenire l'infezione o l'avvelenamento in cellule o organismi target.
Nello specifico, le prove di neutralizzazione vengono eseguite miscelando diversi volumi di siero (o anticorpi purificati) con un volume equivalente dell'agente patogeno o tossina. Questa miscela viene quindi incubata per un determinato periodo di tempo, in genere diverse ore, per consentire agli anticorpi di legarsi e neutralizzare l'agente target. Successivamente, la miscela neutralizzata viene esposta a cellule o organismi sensibili all'agente patogeno o tossina.
L'esito del test è quindi determinato osservando se l'agente patogeno o tossina è ancora in grado di infettare o danneggiare le cellule o gli organismi bersaglio. Se l'agente non è più in grado di causare danni, si dice che il siero (o anticorpi) ha neutralizzato con successo l'agente target, indicando la presenza di anticorpi specifici per quell'agente.
Le prove di neutralizzazione sono spesso utilizzate in ricerca e sviluppo di vaccini, nonché nella diagnosi e nel monitoraggio dell'immunità a malattie infettive. Ad esempio, tali prove possono essere impiegate per determinare il titolo degli anticorpi (quantità) presenti in un siero o per valutare l'efficacia di un vaccino nello stimolare la produzione di anticorpi neutralizzanti.
La febbre gialla è una malattia virale a trasmissione avvenuta tramite la puntura di zanzare infette. Il virus della febbre gialla, noto anche come Flavivirus della febbre gialla, è un arbovirus appartenente alla famiglia Flaviviridae. Il virus si riproduce nella zanzara dopo una puntura su una persona o un primate infetto e poi viene trasmesso ad altre persone o primati attraverso successive punture di zanzare infette.
La febbre gialla è endemica in aree tropicali dell'Africa subsahariana e dell'America centrale e meridionale. I sintomi della malattia possono variare da lievi a gravi e possono includere febbre, brividi, dolori muscolari, mal di testa, nausea, vomito, stanchezza e eruzioni cutanee. Nei casi più gravi, la febbre gialla può causare ittero, insufficienza renale, emorragie interne ed eventualmente portare a morte.
La prevenzione della febbre gialla si ottiene attraverso la vaccinazione e la protezione contro le punture di zanzare nelle aree endemiche. Il vaccino contro la febbre gialla è altamente efficace e fornisce immunità duratura nella maggior parte delle persone. Tuttavia, esistono alcuni rari casi di reazioni avverse al vaccino, quindi la vaccinazione deve essere presa in considerazione solo se necessaria per viaggiare o lavorare nelle aree endemiche.
La zoonosi è un termine utilizzato in medicina per descrivere le malattie o gli agenti infettivi che possono essere trasmessi naturalmente dagli animali ai esseri umani. Queste malattie possono essere causate da batteri, virus, funghi o parassiti. Alcune zoonosi sono trasmesse direttamente attraverso il contatto con saliva, sangue, urina, feci o altri fluidi corporei di animali infetti, mentre altre possono essere trasmessi indirettamente attraverso vettori come le zecche, i pidocchi, i flebotomi o le zanzare. Alcuni esempi di zoonosi includono la rabbia, la salmonellosi, la leptospirosi, la Lyme disease e l'influenza aviaria. E' importante notare che alcune persone possono essere più suscettibili alle zoonosi, come i bambini, gli anziani, le persone con sistema immunitario indebolito e quelle che lavorano a stretto contatto con animali.
L'encefalomielite equina (EAE) è una malattia infiammatoria del sistema nervoso centrale che colpisce principalmente i cavalli, sebbene possa verificarsi in altre specie animali. È causata da un'infezione virale, in particolare il virus dell'encefalomielite equina (EEV), che comprende diversi sierotipi (EEV-1, EEV-2, EEV-3, EEV-4).
L'EAE è caratterizzata da un'infiammazione acuta o cronica del midollo spinale e del cervello, che possono portare a sintomi neurologici variabili. I segni clinici più comuni includono:
1. Depressione
2. Letargia
3. Incoordinazione motoria (atassia)
4. Paralisi
5. Spasmi muscolari o convulsioni
6. Cambiamenti nel comportamento e nella personalità
7. Perdita di sensibilità
8. Cecità o difficoltà visive
9. Disfagia (difficoltà a deglutire)
10. Disartria (difficoltà a parlare) - nei primati non umani
La diagnosi di EAE si basa su una combinazione di segni clinici, risultati dei test di laboratorio e imaging medico come la risonanza magnetica (RM). I campioni di sangue, liquido cerebrospinale (LCS) o tessuti possono essere testati per rilevare la presenza di anticorpi o l'RNA del virus EEV.
Non esiste un trattamento specifico per l'EAE, e il trattamento è solitamente sintomatico e di supporto. Il sollievo dal dolore, la fluidoterapia e la nutrizione enterale o parenterale possono essere necessari in casi gravi. La prognosi dipende dalla gravità della malattia e dall'età dell'animale; animali giovani con forme lievi di EAE hanno una probabilità maggiore di recupero rispetto agli animali anziani con forme più severe.
L'EAE è una zoonosi, il che significa che può essere trasmessa dagli animali all'uomo. Le persone a rischio includono coloro che lavorano a stretto contatto con primati non umani, come i ricercatori e gli addestratori di scimmie. La trasmissione avviene principalmente attraverso il contatto diretto con fluidi corporei infetti o tramite l'ingestione di cibo o bevande contaminati. Le persone che lavorano con primati non umani dovrebbero adottare misure precauzionali per ridurre il rischio di infezione, come indossare guanti e maschere protettive e lavarsi accuratamente le mani dopo il contatto con gli animali.
L'encefalite trasmessa da zecche (TBE) è una malattia infettiva causata dal virus TBE, un tipo di virus arbovirus appartenente alla famiglia dei Flaviviridae. La TBE è trasmessa principalmente attraverso la puntura di zecche infette, soprattutto della specie Ixodes ricinus in Europa e Ixodes persulcatus in Asia.
La malattia si manifesta in due fasi. Nella prima fase, che si verifica dopo un periodo di incubazione di 7-14 giorni, i sintomi includono febbre alta, mal di testa, stanchezza, dolori muscolari e articolari, e gonfiore dei linfonodi. Questa fase dura circa una settimana e può essere seguita da un periodo di recupero di diversi giorni prima dell'insorgenza della seconda fase.
La seconda fase della malattia si verifica in circa il 20-30% dei casi e colpisce il sistema nervoso centrale, causando encefalite o meningite. I sintomi possono includere rigidità del collo, convulsioni, disorientamento, paralisi facciale, difficoltà di deglutizione e linguaggio, e in casi gravi coma e morte.
La diagnosi della TBE si basa sui sintomi e sui risultati dei test di laboratorio, come il rilevamento del virus o degli anticorpi specifici nel sangue o nel liquido cerebrospinale. Non esiste un trattamento specifico per la TBE, ma il supporto medico e di terapia intensiva possono essere necessari per gestire le complicanze della malattia.
La prevenzione della TBE si basa sulla protezione contro le punture di zecche, come l'uso di repellenti per insetti, indossare abiti protettivi e controllare regolarmente il corpo per le zecche attaccate. Esiste anche un vaccino disponibile in alcuni paesi per prevenire la TBE.
Le Malattie Trasmissibili Emergenti (MTE), note anche come malattie infettive emergenti, si riferiscono a infezioni causate da microrganismi (come batteri, virus, funghi o parassiti) che sono nuovi per la popolazione umana o che stanno mostrando un aumento della frequenza e/o della distribuzione geografica. Queste malattie possono anche verificarsi quando microrganismi precedentemente conosciuti sviluppano meccanismi di resistenza a farmaci antimicrobici esistenti.
Le MTE possono derivare da diversi fattori, tra cui:
1. Mutazioni genetiche nei microrganismi che causano malattie;
2. Cambiamenti nel comportamento umano che aumentano l'esposizione ai patogeni;
3. Progressi tecnologici che portano a nuovi metodi di diagnosi e rilevamento;
4. Migrazioni, viaggi internazionali e commercio globale che facilitano la diffusione dei patogeni;
5. Cambiamenti ambientali (come deforestazione, urbanizzazione, cambiamenti climatici) che alterano l'ecosistema e favoriscono il contatto tra specie animali e umane che possono trasmettere agenti patogeni.
Esempi di MTE includono il virus dell'immunodeficienza umana (HIV), la sindrome respiratoria acuta grave correlata al coronavirus (SARS-CoV), il virus Ebola, lo Zika e il nuovo coronavirus (SARS-CoV-2) che causa la malattia COVID-19.
Le MTE possono avere un impatto significativo sulla salute pubblica, pertanto è fondamentale sviluppare strategie di prevenzione, controllo e trattamento efficaci per mitigarne l'impatto.
Il virus della foresta di Semliki (SFV) è un alphavirus appartenente alla famiglia Togaviridae. È un virus a RNA a singolo filamento positivo che causa febbri emorragiche e encefaliti nei primati. Il SFV è stato originariamente isolato in Uganda, nella foresta di Semliki, da cui prende il nome.
Il virus è trasmesso principalmente attraverso la puntura di zanzare infette e può causare una malattia grave negli esseri umani, sebbene i casi siano relativamente rari. I sintomi della malattia da SFV possono includere febbre alta, mal di testa, dolori muscolari, eruzioni cutanee e sintomi simil-influenzali. In alcuni casi, il virus può causare encefalite o meningite, che possono portare a complicanze neurologiche permanenti o persino alla morte.
Non esiste un trattamento specifico per l'infezione da SFV, e il trattamento è solitamente sintomatico. La prevenzione si basa sulla protezione dalle punture di zanzare e sull'evitare aree in cui il virus è noto per essere presente. Il SFV è anche un importante patogeno di ricerca in laboratorio, utilizzato nello studio della replicazione virale, dell'immunopatologia e dello sviluppo di vaccini e terapie antivirali.
Non sono disponibili definizioni mediche per la classe degli "Uccelli" (Aves). Gli uccelli non rientrano nel campo della medicina come gruppo di organismi. Piuttosto, la medicina si occupa dello studio e della pratica riguardanti la salute, le malattie e il trattamento degli esseri umani e talvolta degli animali domestici o da fattoria.
Gli uccelli sono un gruppo di endotermi (animale a sangue caldo) vertebrati che appartengono al clade Aves, che è un ramo dell'albero evolutivo separato dagli altri organismi viventi. Sono caratterizzati da corpi snelli, becco senza denti e presenza di penne. Gli uccelli occupano una vasta gamma di habitat in tutto il mondo e svolgono un ruolo importante negli ecosistemi come impollinatori, dispersori di semi e predatori.
Arbovirus
Monte Argentario
Malattie trasmesse da zanzare
Anticorpi anti-citoplasma dei neutrofili
Flavivirus
Vaccaro Splendente
Encefalite virale
Alphavirus
Spondweni virus
Rocio virus
Neuroradiologia delle infezioni
Meningite virale
Virus dell'encefalite equina dell'Est
Virus dell'encefalite di Murray Valley
Dengue virus
Zanzariera
Encefalite di Murray Valley
Ardeola grayii
Semliki forest virus
Sindbis virus
Ilheus virus
Tjulenij
Virus dell'encefalite di Saint Louis
Aedes koreicus
Phlebovirus Siciliano
Febbre da zecca del Colorado
Dengue
Bunyavirales
Encefalite californiana
Virus dell'encefalite giapponese
Arbovirus - Wikipedia
arbovirus Archives - Regionieambiente.it
Labtestsonline - Arbovirus
ARBOVIRUS - FLAVIVIRUS - WEST NILE Abs IgG - Vilab
dengue: documenti, foto e citazioni nell'Enciclopedia Treccani
Arbovirus, arenaviridae e filoviridae - Manuali MSD Edizione Professionisti
Società Italiana di Neurologia
Repubblica e Cantone Ticino - Coronavirus: il virus non può essere trasmesso attraverso le punture di zanzara
Rabbia: collaborazioni | IZSVe
Pappataci, cosa sono e come proteggersi - GreenStyle
I primi due casi di Usutu in Italia individuati in Fvg: il virus simile al West Nile nel sangue dei donatori - Il Piccolo
La crisi climatica sta portando sempre più zanzare invasive in Italia - Greenreport: economia ecologica e sviluppo sostenibile
Prevenzione tumori: ampliati gli screening - Metropolitano.it
Lavoro e Green pass: obbligo anche per le partita iva - Respiro Informa
Quanta protezione con le mascherine antivirus? Ecco i dati della scienza - Respiro Informa
Il Network del Distretto | Distretto Toscano Scienze della Vita
ARRIVANO LE ZANZARE, COME DIFENDERSI Malattie infettive
Nessuna domanda in Caliciviridae - lookformedical.com
encefalite giapponese
Nessuna domanda in Infezioni Da Adenoviridae - lookformedical.com
Chiesa e post concilio: dicembre 2020
Richiesta di partecipazione eventi - Centro Nazionale Sangue
Faq - Avis Arbus
Tropicalizzazione del clima, aumentano malattie portate da zanzare
Il Farmacista Online: Dengue. Msf: "Zanzare modificate in laboratorio per combatterla in Honduras"
SUPSI - Istituto microbiologia - Servizi
Rabbia: Cause & diagnosi | Symptoma Italia
La rete civica del Comune di Albenga
Zanzare9
- L'esame degli arbovirus (arthropod borne virus) determina la presenza di infezioni virali, trasmesse dalle zanzare e da altri insetti che pungono all'uomo. (labtestsonline.it)
- I virus trasmessi dalle zanzare appartengono alla categoria degli arbovirus (come dengue, chikungunya, febbre gialla, Zika ecc. (ti.ch)
- Il virus COVID-19 non è un arbovirus e pertanto non può essere trasmesso dalle zanzare. (ti.ch)
- Da molti anni, inoltre, gli entomologi e i virologi dell'ISS collaborano attivamente, valutando la competenza vettoriale delle nostre specie di zanzare per molti arbovirus presenti o potenzialmente circolanti in Italia, attraverso prove sperimentali di infezione, condotte in laboratori di biosicurezza di livello 3 (BSL3), costruiti a questo scopo. (greenreport.it)
- Si utilizzeranno zanzare Aedes aegypti, infettate in laboratorio con il batterio naturale Wolbachia che riduce la capacità di questo insetto di trasmettere malattie derivanti dagli arbovirus. (ilfarmacistaonline.it)
- Per la prima volta in Honduras, Medici Senza Frontiere (Msf), in collaborazione con il ministero della salute honduregno, il World Mosquito Program (WMP) e l'Università nazionale autonoma dell'Honduras, utilizzerà zanzare Aedes aegypti, infettate in laboratorio con il batterio naturale Wolbachia che riduce la capacità di questo insetto di trasmettere malattie derivanti dagli arbovirus. (ilfarmacistaonline.it)
- analisi di arbovirus potenzialmente trasmessi dalle zanzare (es. (supsi.ch)
- Lotta alla diffusione delle zanzare e trasmissione di Arbovirus - Informativa alla popolazione. (sv.it)
- Ho poi trascorso un altro anno come PostDoc all'Università di Pavia lavorando sulla genomica di popolazione di zanzare vettori di arbovirus. (humantechnopole.it)
VIRUS7
- Gli arbovirus (dall'inglese arthropod-borne viruses) sono un vasto gruppo di virus appartenenti a famiglie diverse, che possono accrescersi sia negli artropodi che nei vertebrati, raggruppati con un criterio di classificazione ormai datato: sono i responsabili di zoonosi, trasmesse occasionalmente agli uomini da artropodi vettori tramite una puntura. (wikipedia.org)
- L'infezione da arbovirus non si trasmette direttamente da persona a persona, ma può avere un ciclo uomo-zanzara-uomo quando la concentrazione del virus nel sangue della persona infetta è alta. (labtestsonline.it)
- L'esame misura gli anticorpi prodotti dal sistema immunitario in risposta all'infezione da arbovirus specifici o rileva il materiale genetico del virus. (labtestsonline.it)
- Sono stati identificati in provincia di Udine i primi due casi italiani di infezione umana da virus Usutu, un arbovirus simile al West Nile virus. (gelocal.it)
- Il virus del Nilo occidentale (WNV) è un arbovirus appartenente al genere Flavivirus , famiglia Flaviviridae . (izs.it)
- Intervista alla Professoressa Annamaria Cattelan a proposito del virus West Nile, un arbovirus che appartiene alla famiglia Flaviviridae, genere Flavivirus, responsabile di infezioni asintomatiche, simil-influenzali e neurologiche. (unipd.it)
- Il problema è legato al virus del Nilo occidentale (West Nile Virus), un arbovirus di origine africana che solo accidentalmente può infettare l'uomo, ma che da qualche anno colpisce in Italia, soprattutto nell'area della Pianura Padana. (exitostyle.com)
Malattie6
- L'alert proviene dal Centro Europeo per la Prevenzione e il Controllo delle Malattie e dall'Istituto Superiore di Sanità, presso cui è attivo il Laboratorio nazionale di riferimento per gli arbovirus e che coordina la sorveglianza epidemiologica delle malattie trasmesse da questi insetti. (italiasalute.it)
- In questo momento, circa 129 paesi sono a rischio di dengue, ed è endemica in oltre 100 paesi", ha affermato Raman Velayudhan , capo unità del programma globale dell'Oms sul controllo delle malattie tropicali neglette che coordina l'iniziativa dengue e arbovirus. (consulcesi.it)
- Ad oggi, si contano oltre 100 arbovirus in grado di causare malattie nell'uomo. (ats-pavia.it)
- A tale scopo, onde evitare ritardi temporali nelle bonifiche ambientali, il Piano Nazionale di sorveglianza , suggerisce ai Comuni di inserire nell'ambito delle gare di appalto per la disinfestazione delle aree comunali e rurali , anche il capitolo relativo al controllo dei vettori imputati della trasmissione potenziale di malattie da arbovirus. (portaledisinfestazione.org)
- E' possibile diagnosticare con certezza questa malattia nel dipartimento Malattie Infettive, parassitarie e immunomediate (Mipi) dell'ISS , che è un centro attivo e di riferimento per l'Oms sulla ricerca sugli arbovirus e questo tipo di febbri emorragiche. (topnotizie.info)
- La famiglia di Arbovirus - spiega nella nota l'Asl - determina diverse malattie fra le quali appunto la West Nile Disease, caratterizzate da manifestazioni cliniche che variano da quadri similinfluenzali con interessamento gastroenterico a forme neuro invasive con quadri di encefalopatie, meningoencefaliti, poliradiconeuriti. (logudorolive.it)
Trasmissione3
- Non sono solo degli insetti fastidiosi, potrebbero diventare il veicolo nella trasmissione di Arbovirus. (mi.it)
- Le elevate densità raggiunte da Aedes albopictus in molte città italiane rappresentano non solo un problema ecto-parassitario, ma anche un rischio di trasmissione di arbovirus, soprattutto in relazione alla possibile importazione di arbovirus patogeni (es. (uniroma1.it)
- Questa conclusione è particolarmente importante nella pianificazione di attività di controllo in Italia, così come in altri Paesi europei, soprattutto qualora si miri ad interrompere la trasmissione di agenti patogeni nel corso di epidemie di arbovirus. (uniroma1.it)
Famiglia1
- La West Nile Disease (WND, o Febbre del Nilo Occidentale) è una zoonosi causata da un Arbovirus appartenente alla famiglia Flaviviridae , genere Flavivirus . (sanstino.it)
Dengue1
- In altre zone del mondo sono predominanti arbovirus differenti, come la Dengue e la febbre gialla. (labtestsonline.it)
Altre2
- Il test, insieme ai segni e sintomi del paziente e alla sua storia di esposizione e viaggi, contribuisce a diagnosticare un'infezione da arbovirus acuta ed a distinguere tra l'infezione ed altre patologie che causano sintomi simili. (labtestsonline.it)
- Il test può supportare la diagnosi della cause di meningite o encefalite, fare diagnosi differenziare tra infezione da arbovirus ed altre patologie che causano sintomi simili, come la meningite batterica, e stabilire il trattamento adeguato. (labtestsonline.it)
Casi1
- Dovremmo essere preparati a rilevare alcuni casi durante la primavera e l'estate in Europa e nell'emisfero settentrionale, anche nel Sud-Est asiatico perché la stagione degli arbovirus inizia più tardi lì. (consulcesi.it)
Possono1
- Consigli.it sceglie e raccomanda in maniera indipendente prodotti e servizi che si possono acquistare online o tramite la consulenza di esperti. (gelocal.it)
Virus8
- Gli arbovirus (dall'inglese arthropod-borne viruses) sono un vasto gruppo di virus appartenenti a famiglie diverse, che possono accrescersi sia negli artropodi che nei vertebrati, raggruppati con un criterio di classificazione ormai datato: sono i responsabili di zoonosi, trasmesse occasionalmente agli uomini da artropodi vettori tramite una puntura. (wikipedia.org)
- Panoramica sulle infezioni da arbovirus, arenavirus e filovirus L'arbovirus (arthropod-borne virus) si riferisce ad ogni virus che si trasmettono agli esseri umani e/o ad altri vertebrati tramite alcune specie di artropodi che si nutrono di sangue, principalmente. (msdmanuals.com)
- Sono stati identificati in provincia di Udine i primi due casi italiani di infezione umana da virus Usutu, un arbovirus simile al West Nile virus. (gelocal.it)
- Nel team della prof. Bonizzoni mi occupo in particolare dello studio delle interazioni che si instaurano tra virus insetto-specifici e il principale vettore di arbovirus in Europa, la zanzara tigre asiatica Aedes albopictus ", spiega. (ghislieri.it)
- Il virus del Nilo occidentale (WNV) è un arbovirus appartenente al genere Flavivirus , famiglia Flaviviridae . (izs.it)
- Il virus del Nilo Occidentale (conosciuto con la denominazione inglese di West Nile Virus) è un Arbovirus che solo accidentalmente può infettare l'uomo. (avissaronno.it)
- L'attenzione e' concentrata sui virus di Dengue, Zika, Chikungunya, e West Nile, che fanno parte degli arbovirus, un gruppo di virus che si trasmettono all'uomo attraverso la puntura di zanzara. (tuttosanita.com)
- Reazione polimerasica a catena in tempo reale (Real Time PCR) con o senza previa trascrizione nella diagnosi di laboratorio delle infezioni da virus a tropismo epatico costante, virus neurotropi, virus responsabili di infezioni respiratorie, infezioni enteriche, infezioni uro-genitali, infezioni sistemiche, arbovirus. (unipr.it)
West Nile1
- La situazione fenologica dell'estate 2022 ha creato, nonostante la riduzione di circa il 50% delle zanzare rispetto all'estate 2021, un contesto particolarmente favorevole alla circolazione degli arbovirus quali il West-Nile (WNV). (pd.it)
Genere1
- L'agente eziologico è un arbovirus del genere dei Flavivirus . (travelmedicine.it)
20231
- Si comunica a tutti i soggetti che ne abbiano interesse che è in pubblicazione dal 31/03/2021 sul sito www.ordinevetrinaricosenza.it il documento riportante, in forma integrata ed aggiornata, il Piano Triennale per la Prevenzione della Corruzione (PTPC) 2021-2023, il Programma Triennale per la Trasparenza e l'Integrità 2021-2023 (PTTI). (ordineveterinaricosenza.it)