Incapacità di provare piacere dovuta a riduzione del valore normale o disfunzioni psicologiche e meccanismi neurobiologici. E 'un sintomo di molte DISORDERS DEPRESSIVE psicopatico (ad esempio, maggiore, l'FBI e la schizofrenia).
Sensazione di gioia o gratificazione.
Umore o reazioni emotive con dissonante o inappropriato per il comportamento e / o stimolo.
Un disordine della personalita 'in cui ci sono delle bizzarrie del pensiero (pensiero magico, ideazioni paranoidi, sospettosità), la percezione (illusioni, depersonalizzazione), difficoltà nel parlare (digressive, vago, overelaborate), e del comportamento (reazioni inappropriate di questo tipo nelle interazioni sociali, spesso isolamento sociale) che non sono abbastanza grave da caratterizzare la schizofrenia.
Molto piacevole emozione caratterizzate da manifestazioni esteriore di gratificazione, gioia.
Un disordine della personalita 'dimostrato da una profonda mancanza di capacita' di formare relazioni sociali. Non desidera essere coinvolto e l'indifferenza sociale elogiare o criticare.
Studio dei processi mentali e del comportamento di schizofrenici.
Un amore o ricerca della saggezza. Una ricerca per le cause sottostanti e i principi della realtà. (Webster, 3D Ed)
Un oggetto o una situazione che può servire per rafforzare una risposta, per soddisfare un movente, o per piacere.
La feeling-tone accompagnamento di un'idea o rappresentazione mentale. E 'il sensitivo derivato di istinto e la sensitiva rappresentative dei diversi cambiamenti fisici mediante il quale istinto manifestarsi.
Anormale o l'eccitabilità eccessivo con quasi scatenato la rabbia, irritazione o impazienza.
Marcata riduzione nel periodo involuzione e caratterizzata da allucinazioni, manie, paranoia, e agitazione.
Di solito depressivi, stati di intensità moderata in contrasto con depressione maggiore presente in nevrotica e disturbi psicotici.
Un grave disturbo emotivo in profondita 'tipicamente segnato da un ritiro dalla realtà con illusione formazione, suo disaccordo, emotivo e retrograda comportamento.
Stimolazione del cervello, eseguita da lei. La stimolazione possono provocare il rinforzo negativo o positivo.
Frequenza e la qualità delle emozioni negative, ad esempio la violenza ne visto alcuna ostilità, espressa dai familiari o persone care che spesso determinano un ’ alta percentuale di ricadute, soprattutto in pazienti schizofrenici. (APA, dizionario dei sinonimi di Psychological Index Voglia, settimo Ed)
Le procedure standard utilizzando scale di valutazione o intervistare orari eseguita da operatori sanitari per valutare il grado di malattie mentali.
La selezione di un cibo su un altro.
I fattori che causa un organismo comportarmi o di agire in un modo o soddisfacente, potrebbero essere influenzati da fisiologico drive o da stimoli esterni.
Uno stato di risposta a stimoli minaccia caratterizzata da perdita totale della forza muscolare.
Valutazione psicologica variabili delle procedure di matematica.
Quei affettive stabilisce che può essere esperta ed avere suscitare e delle proprieta '.
Ogni comportamento causata da o che colpisce un altro individuo, di solito della stessa specie.
Un nonreducing disaccharide composto da GLUCOSIO e fruttosio anomeric collegate le copie carbone. È prodotto commerciale barbabietole da zucchero di canna da zucchero, (beta vulgaris) e altre piante e ampiamente utilizzate come cibo e dolcificante.
Quei disturbi che hanno un problema nell'umore come loro predominanti.
Stimolazione con un'intensità sotto cui una risposta differenziate puo 'essere evocata.
I depressi cronici umore che si verifica per quasi tutto il giorno che non per almeno 2 anni. Al minimo richiesto nei bambini di fare questa diagnosi è di 1 anno, durante periodi di umore depresso, almeno 2 dei seguenti sintomi sono presenti: Scarso appetito o ingestione eccessiva, insonnia o ipersonnia, bassa energia o affaticamento, poca autostima, scarsa concentrazione, o difficoltà a prendere delle decisioni, e senso di disperazione. (DSM-IV)
Nervoso in cui c'e 'una perdita di ego i limiti, o un grave danno in piedi per terra con manie o evidenti allucinazioni da DSM-IV. (1994)
La mancata risposta al due o piu ’ in monoterapia o la mancata risposta al 4 o più terapie con diversi le terapie antidepressive. Campbell psichiatrico di 9 Dictionary, Ed.)
Comportamenti che sono attesi in quanto dondolava oscillando lievemente e norme sociali, che riguardano altri individui.
La risposta osservabile un animale fa alle situazioni.
Una mappa della fisica di un organismo interconnessioni di reti neurali. Questa organizzazione di architettura modulare neuronale si ritiene che la malattia sono alla base di meccanismi e sviluppo biologico del sistema nervoso centrale.

L'anedonia è un termine medico che descrive l'incapacità o la ridotta capacità di provare piacere dalle attività normalmente considerate piacevoli. È spesso associata a disturbi dell'umore come la depressione e può manifestarsi in diversi gradi di gravità.

L'anedonia può influenzare diverse aree della vita di una persona, tra cui le relazioni sociali, l'interesse per il sesso, l'appetito, l'attività fisica e la capacità di sperimentare gioia o soddisfazione dalle attività quotidiane.

Le cause dell'anedonia possono essere molteplici, tra cui fattori biologici, psicologici e ambientali. Alcune condizioni mediche, come la depressione maggiore, il disturbo bipolare, la schizofrenia e i disturbi da uso di sostanze, possono anche causare anedonia.

Il trattamento dell'anedonia dipende dalle cause sottostanti e può includere farmaci antidepressivi, terapia cognitivo-comportamentale, terapie di gruppo o individuali, cambiamenti nello stile di vita e altre strategie di coping. Se si sospetta di soffrire di anedonia, è importante cercare l'assistenza medica di un professionista qualificato per una valutazione completa e un trattamento appropriato.

In medicina, il termine "pleasure" si riferisce alla sensazione o all'emozione piacevole che una persona sperimenta in risposta a stimoli fisici o mentali positivi. Questa risposta è mediata dal sistema di ricompensa del cervello, che coinvolge la release di neurotrasmettitori come la dopamina e le endorfine. Il piacere svolge un ruolo importante nel rinforzare comportamenti desiderabili e nella promozione del benessere generale. Tuttavia, l'eccessiva ricerca di piacere può portare a dipendenze e altri problemi di salute mentale. È importante notare che la percezione e la risposta al piacere possono variare notevolmente da persona a persona, influenzate da fattori genetici, ambientali e individuali.

I sintomi affettivi si riferiscono a manifestazioni soggettive di disturbi emotivi e stati d'animo alterati che possono essere associati a varie condizioni mediche e psichiatriche. Questi sintomi possono includere:

1. Depressione: Sentimenti persistenti di tristezza, disperazione, perdita di interesse o piacere nelle attività quotidiane, cambiamenti nel sonno e nell'appetito, difficoltà di concentrazione, sentimenti di colpa o inutilità, e persino pensieri suicidi.
2. Ansia: Sensazioni di preoccupazione, paura o apprensione persistenti o eccessivi che interferiscono con la vita quotidiana. Possono anche verificarsi sintomi fisici come palpitazioni, sudorazione, tremori, difficoltà di respirazione e nausea.
3. Irritabilità: Un umore facilmente suscettibile a stati d'animo negativi o reazioni aggressive a stimoli esterni.
4. Labilità emotiva: Una condizione in cui una persona sperimenta cambiamenti improvvisi e drammatici dell'umore, passando rapidamente da stati di gioia a tristezza o rabbia.
5. Euforia: Un umore esageratamente elevato o espansivo che può essere associato a disturbi mentali come il disturbo bipolare.
6. Apatia: Mancanza di interesse, motivazione o entusiasmo per le attività quotidiane.
7. Insonnia: Difficoltà ad addormentarsi o mantenere il sonno, che può portare a stanchezza e difficoltà cognitive.
8. Ipersonnia: Sonnolenza eccessiva durante il giorno o la necessità di dormire per periodi prolungati.

I sintomi affettivi possono influenzare notevolmente la qualità della vita di una persona e possono essere trattati con terapia, farmaci o una combinazione di entrambi. Se si sperimentano sintomi affettivi persistenti o gravi, è importante consultare un professionista della salute mentale per una valutazione e un trattamento appropriato.

Il Disturbo Schizotipico di Personalità è un disturbo mentale classificato nel Manuale Diagnostico e Statistico dei Disturbi Mentali (DSM-5) pubblicato dall'American Psychiatric Association. È incluso nella categoria dei disturbi di personalità, che sono una classe di disturbi caratterizzati da pattern enduranti e rigidi di esperienza interna e comportamento che deviano marcatamente dalle aspettative della cultura dell'individuo.

Il Disturbo Schizotipico di Personalità è definito come un disturbo di personalità caratterizzato da una compromissione significativa nel funzionamento interpersonale, nell'espressione emotiva e nel pensiero che si manifesta in diversi aspetti dell'individuo. Le persone con questo disturbo spesso presentano difficoltà ad instaurare e mantenere relazioni strette, preferendo ambienti solitari o evitando le interazioni sociali a causa di una marcata ansia e disagio.

I sintomi specifici del Disturbo Schizotipico di Personalità possono includere:

1. Ideazione eccentrica: pensieri o comportamenti insoliti, bizzarri o stravaganti che non sono deliranti o psicotici.
2. Comunicazione alterata: uso insolito della lingua o modi di espressione vaghi, stereotipati, metaforici o circonvoluti.
3. Percezioni insolite: esperienze percettive occasionalmente strane, come illusioni sensoriali senza contenuto psicotico.
4. Affettività restritta: difficoltà nel mostrare emozioni appropriate o reciproche in relazioni interpersonali.
5. Ansia sociale: marcata ansia nelle situazioni di interazione sociale a causa di timore di essere umiliato, rifiutato o deriso; può presentarsi come una difficoltà nel mantenere un contatto visivo appropriato o nell'esprimersi in modo adeguato.
6. Paranoia: sospettosità o idee di riferimento occasionali senza contenuto psicotico.
7. Incapacità di formare relazioni strette: difficoltà nel formare e mantenere relazioni interpersonali strette a causa della mancanza di fiducia negli altri, dell'isolamento o del disagio sociale.
8. Anomalie nella pensiero e nella percezione: sperimentare una distorsione della realtà che non è psicotica.

Per diagnosticare il Disturbo Schizotipico di Personalità, un professionista della salute mentale deve osservare almeno cinque dei sintomi elencati sopra per un periodo di almeno due anni. Questi sintomi devono causare disagio clinicamente significativo e influenzare la capacità dell'individuo di funzionare in diversi aspetti della vita, come il lavoro, le relazioni o le attività quotidiane.

Il Disturbo Schizotipico di Personalità è spesso associato a un aumentato rischio di sviluppare altri disturbi mentali, come il disturbo schizoaffettivo e la schizofrenia. Tuttavia, non tutti coloro che soffrono di questo disturbo svilupperanno queste condizioni.

Il trattamento del Disturbo Schizotipico di Personalità può includere una combinazione di farmaci e terapie psicologiche. I farmaci possono essere utilizzati per gestire i sintomi, come l'ansia o la depressione, mentre la terapia può aiutare a migliorare le abilità sociali e a sviluppare strategie di coping per affrontare i pensieri e i sentimenti disfunzionali.

La psicoterapia cognitivo-comportamentale (CBT) è una forma di terapia che può essere particolarmente utile nel trattamento del Disturbo Schizotipico di Personalità. Questa forma di terapia si concentra sull'identificazione e la sfida dei pensieri e delle credenze disfunzionali, con l'obiettivo di modificare i comportamenti e i sentimenti negativi associati a tali pensieri.

La terapia interpersonale (IPT) è un altro approccio che può essere vantaggioso per le persone con questo disturbo. Questa forma di terapia si concentra sulla comprensione e la risoluzione dei problemi relazionali, con l'obiettivo di migliorare le abilità sociali e le capacità di comunicazione.

In sintesi, il Disturbo Schizotipico di Personalità è un disturbo mentale caratterizzato da difficoltà interpersonali, pensieri e comportamenti insoliti e una percezione distorta della realtà. Il trattamento può includere farmaci e terapie psicologiche, come la CBT e l'IPT, per gestire i sintomi e migliorare le abilità sociali e le capacità di comunicazione. Se sospetti di avere questo disturbo o se sei preoccupato per un amico o un familiare, consulta un professionista della salute mentale qualificato per una valutazione e un trattamento appropriati.

In termini medici, "felicità" non è definita come tale perché non è considerata una condizione o uno stato fisico o mentale misurabile o oggettivo. Tuttavia, la felicità può essere descritta come un sentimento positivo, un'emozione piacevole o uno stato di benessere generale che deriva da varie fonti, come il raggiungimento di obiettivi personali, l'esperienza di relazioni positive, la realizzazione di sé e la soddisfazione dei bisogni e dei desideri.

La felicità è spesso associata a una migliore salute mentale e fisica, poiché le persone che riferiscono livelli più elevati di felicità tendono ad avere tassi più bassi di malattie mentali e fisiche, come la depressione e le malattie cardiovascolari. Tuttavia, è importante notare che la relazione tra felicità e salute non è del tutto compresa e sono necessari ulteriori studi per comprendere appieno questa complessa associazione.

Il Disturbo Schizoide di Personalità è un disturbo mentale classificato nel Manuale Diagnostico e Statistico dei Disturbi Mentali (DSM-5) pubblicato dall'American Psychiatric Association. Questo disturbo fa parte del cluster A dei disturbi di personalità, che include anche il Disturbo Paranoide di Personalità e il Disturbo Schizotipico di Personalità.

Il Disturbo Schizoide di Personalità è caratterizzato da un pattern persistente di distacco dalle relazioni sociali e da una gamma ristretta di espressioni emotive in diversi contesti, che si manifesta prima dei 18 anni e si osserva in diversi ambienti. Le persone con questo disturbo spesso preferiscono attività solitarie rispetto a quelle sociali e hanno difficoltà a esprimere emozioni e a provare piacere nelle interazioni sociali. Possono anche apparire indifferenti alle lodi o alle critiche degli altri e possono avere difficoltà a stabilire relazioni intime strette.

Le persone con Disturbo Schizoide di Personalità possono anche avere una percezione alterata della realtà, come illusioni o allucinazioni, ma tali sintomi sono meno gravi rispetto a quelli presenti nel Disturbo Schizofrenico.

È importante notare che questo disturbo può influenzare in modo significativo la capacità di una persona di funzionare nella vita quotidiana, compreso il lavoro, le relazioni sociali e le attività personali. Tuttavia, molte persone con Disturbo Schizoide di Personalità sono in grado di svolgere attività di base della vita quotidiana e possono avere una buona capacità di mantenere un impiego stabile.

Il trattamento del Disturbo Schizoide di Personalità può includere terapia individuale o di gruppo, farmaci e supporto sociale. Tuttavia, il trattamento può essere difficile a causa della resistenza delle persone con questo disturbo a stabilire relazioni strette con i fornitori di cure.

La psicologia della schizofrenia è una sottospecialità all'interno della psicologia clinica che si concentra sulla comprensione, la diagnosi, il trattamento e lo studio della schizofrenia e dei disturbi correlati. La schizofrenia è un disturbo mentale grave e cronico che colpisce circa l'1% della popolazione mondiale. I sintomi possono includere allucinazioni, deliri, pensiero disorganizzato, movimenti anormali, difficoltà di espressione emotiva e compromissione delle funzioni cognitive superiori.

Gli psicologi della schizofrenia utilizzano una varietà di approcci teorici e metodologie per studiare la schizofrenia, tra cui la ricerca empirica, l'osservazione clinica, gli interventi terapeutici e la consulenza. L'obiettivo generale della psicologia della schizofrenia è quello di promuovere una migliore comprensione dei fattori causali e di mantenimento della schizofrenia, nonché di sviluppare trattamenti più efficaci per aiutare le persone con questo disturbo a gestire i loro sintomi e a condurre una vita produttiva e soddisfacente.

Gli psicologi della schizofrenia possono lavorare in una varietà di impostazioni, tra cui ospedali, cliniche ambulatoriali, centri di salute mentale, università e organizzazioni di ricerca. Possono anche essere coinvolti nella formazione e nell'istruzione di altri professionisti della salute mentale, nonché nella promozione dell'educazione pubblica sulla schizofrenia e sui disturbi correlati.

In termini strettamente medici, la "filosofia" non ha una definizione specifica come campo di studio o pratica. Tuttavia, in un contesto più ampio e accademico, la filosofia può essere definita come l'esame critico della natura della realtà, dell'esperienza umana e del significato della vita. Si occupa di questioni fondamentali su conoscenza, verità, morale, bellezza e pensiero razionale.

Nel campo della medicina, la filosofia può influenzare l'etica medica, che riguarda i principi morali che guidano le decisioni cliniche e la condotta professionale dei medici. La filosofia può anche informare il modo in cui i professionisti della salute concepiscono e comprendono concetti come malattia, normalità, salute mentale e autodeterminazione del paziente.

Tuttavia, è importante notare che la "filosofia" in sé non è una definizione medica specifica, ma piuttosto un campo di studi accademici che può avere implicazioni e applicazioni nella pratica medica.

In medicina, un "premio" si riferisce a un'iniezione o una supposta contenente farmaci ad azione stimolante, spesso usati per trattare ipotensione (bassa pressione sanguigna) o shock. Questi farmaci possono includere simpaticomimetici come adrenalina (epinefrina), noradrenalina (norepinefrina), dopamina, o dobutamina. L'obiettivo del premio è quello di aumentare la pressione sanguigna, migliorare la perfusione tissutale e promuovere la funzione cardiovascolare. Tuttavia, l'uso di premi deve essere strettamente monitorato e gestito da personale medico qualificato a causa del potenziale di effetti avversi, come aritmie cardiache, ipertensione e ischemia miocardica.

In termini medici, "affetto" si riferisce all'espressione emotiva o alla manifestazione esterna delle emozioni. È il modo in cui una persona mostra le proprie emozioni attraverso la sua faccia, il tono della voce, il linguaggio del corpo e altre forme di comunicazione non verbale.

L'affetto può essere descritto come congruente o incongruente rispetto allo stato emotivo segnalato da un individuo. Ad esempio, se una persona sorride e sembra felice durante una conversazione, questo è considerato affetto congruente. Al contrario, se una persona sembra triste o depressa ma ride o scherza durante una conversazione, questo è considerato affetto incongruente.

L'affetto è un aspetto importante della valutazione psichiatrica e neurologica, poiché alterazioni nell'espressione emotiva possono essere indicative di disturbi mentali o neurologici sottostanti. Ad esempio, la mancanza di affetto o l'affettività piatta può essere un segno di depressione o demenza, mentre l'eccessivo affetto o l'affettività labile possono essere indicativi di disturbi bipolari o personalità borderline.

In medicina, un umore irritabile è uno stato d'animo caratterizzato da facilità a contrarsi in collera o a offendersi, con una bassa soglia di sopportazione alle frustrazioni e ai fastidi. Questa condizione può essere associata a diversi stati patologici, come ad esempio la depressione maggiore, i disturbi bipolari, i disturbi dell'ansia o alcune forme di demenza. Nei casi più gravi, un umore irritabile può compromettere significativamente la qualità della vita e le relazioni interpersonali del soggetto interessato. È importante sottolineare che solo un operatore sanitario competente ed esperto può porre una diagnosi accurata e prescrivere il trattamento più appropriato per questo disturbo.

La "Depressione dell'età involutiva" è un termine utilizzato in psichiatria per descrivere una forma specifica di depressione che si verifica principalmente nelle persone anziane, di solito dopo i 60 anni. Questa condizione è caratterizzata da sintomi depressivi che possono includere umore depresso, perdita di interesse o piacere nelle attività, cambiamenti nel sonno e nell'appetito, stanchezza, sentimenti di inutilità o colpa, difficoltà di concentrazione, ridotta capacità decisionale e persino pensieri suicidi.

Tuttavia, è importante notare che la depressione nell'anziano non è una parte inevitabile dell'invecchiamento e dovrebbe essere considerata e trattata come qualsiasi altra forma di depressione. La depressione dell'età involutiva può essere causata da una combinazione di fattori, tra cui eventi stressanti della vita, problemi di salute fisica, effetti collaterali dei farmaci, isolamento sociale e cambiamenti nel cervello correlati all'età.

La diagnosi di depressione dell'età involutiva si basa su una valutazione approfondita dei sintomi e della storia medica e psichiatrica del paziente. Il trattamento può includere terapia farmacologica, terapia cognitivo-comportamentale, terapia interpersonale, supporto sociale e, se necessario, cambiamenti nel regime di farmaci per gestire qualsiasi problema di salute fisica sottostante.

La depressione è un disturbo dell'umore caratterizzato da sentimenti persistenti di tristezza, disperazione, perdita di interesse o piacere in attività precedentemente gradite, cambiamenti nel sonno e nell'appetito, difficoltà di concentrazione, fatica e sensazioni di inutilità o colpa. Può anche essere accompagnata da pensieri ricorrenti di morte o suicidio.

La depressione può avere una varietà di cause, tra cui fattori genetici, biologici, ambientali ed emotivi. Può verificarsi come risposta a eventi stressanti della vita o come sintomo di altre condizioni mediche. A volte, la causa è difficile da identificare.

Il trattamento della depressione può includere terapia farmacologica, psicoterapia o una combinazione di entrambi. La terapia cognitivo-comportamentale, una forma specifica di psicoterapia, ha dimostrato di essere particolarmente efficace nel trattamento della depressione. In casi gravi, può essere necessaria l'ospedalizzazione per garantire la sicurezza del paziente.

È importante cercare assistenza medica se si sospetta di avere la depressione. È una condizione seria che può peggiorare senza trattamento e può influenzare negativamente la qualità della vita, le relazioni personali e il funzionamento lavorativo.

La schizofrenia è un disturbo mentale grave e cronico che colpisce la capacità di un individuo di pensare, sentire ed agire in modo normale. I sintomi possono includere allucinazioni (vedere o sentire cose che non esistono), deliri (fissazioni fisse e irrazionali su certe idee o convinzioni), disorganizzazione del pensiero, difficoltà nel parlare in modo coerente, comportamenti disorganizzati o catatonici, affettività ridotta e difficoltà interpersonali.

I sintomi della schizofrenia possono variare notevolmente da persona a persona, ma spesso includono una combinazione di sintomi positivi (come allucinazioni o deliri) e negativi (come apatia, anedonia o difficoltà nel mantenere relazioni sociali).

La schizofrenia può influenzare gravemente la capacità di una persona di funzionare nella vita quotidiana, compreso il lavoro, le relazioni e l'autosufficienza. La causa esatta della schizofrenia non è nota, ma si pensa che sia dovuta a una combinazione di fattori genetici, ambientali e biologici.

La diagnosi di solito si basa su un'intervista approfondita con il paziente e l'osservazione dei sintomi nel tempo. Il trattamento della schizofrenia può includere farmaci antipsicotici, terapia cognitivo-comportamentale, riabilitazione sociale e supporto familiare. Con un trattamento adeguato, molte persone con schizofrenia possono gestire i loro sintomi e condurre una vita produttiva e appagante.

L'auto-stimolazione, in termini medici, si riferisce alla pratica di una persona che stimola consapevolmente la propria zona erogena o genitale per ottenere piacere sessuale e/o raggiungere l'orgasmo. Questa pratica è anche comunemente nota come masturbazione.

L'auto-stimolazione è considerata una parte normale della sessualità umana e ha molti aspetti positivi per la salute sessuale. Aiuta a comprendere meglio il proprio corpo, i propri desideri e preferenze sessuali. Inoltre, può contribuire a ridurre lo stress, ad alleviare la tensione muscolare e persino a favorire un sonno più riposante.

È importante notare che l'auto-stimolazione è una pratica sana e sicura, purché venga eseguita con cautela e igiene adeguata per prevenire infezioni o lesioni. Inoltre, non ci sono effetti negativi sulla salute associati alla masturbazione regolare. Tuttavia, se una persona si sente a disagio o in imbarazzo riguardo alla propria auto-stimolazione, potrebbe essere utile cercare consigli presso un professionista della salute mentale per affrontare eventuali preoccupazioni o credenze negative.

In termini medici, l'espressione emotiva si riferisce alla manifestazione fisica o verbale delle emozioni che una persona sta provando. Queste espressioni possono essere visibili attraverso il linguaggio del corpo, i movimenti facciali, le variazioni del tono della voce o altri comportamenti che comunicano uno stato emotivo.

Ad esempio, quando una persona è felice, potrebbe sorridere o emettere suoni di gioia. Allo stesso modo, se una persona è triste, potrebbe piangere o avere un'espressione facciale cupa. Queste espressioni emotive possono essere spontanee e involontarie, oppure possono essere controllate intenzionalmente dal individuo.

È importante notare che l'espressione emotiva può variare in base alla cultura e alle norme sociali. Alcune culture possono incoraggiare una certa espressività emotiva, mentre altre possono considerarla inappropriata o addirittura stigmatizzante. Inoltre, alcune persone possono avere difficoltà a esprimere le loro emozioni a causa di fattori personali o patologici, come ad esempio nel caso di disturbi della personalità o di malattie neurologiche.

La Scala di Valutazione dello Stato Psichiatrico (PANSS, Psychiatric Assessment Scale) è uno strumento di valutazione clinica utilizzato per misurare la gravità dei sintomi presenti in pazienti con disturbi psicotici come la schizofrenia. Questa scala valuta una gamma completa di sintomi positivi, negativi e generali della psicosi.

I sintomi positivi includono allucinazioni, deliri, pensiero disorganizzato, comportamento bizzarro, eccitazione psicomotoria e linguaggio espressivo alterato. I sintomi negativi includono affettività bloccata, alogia, avolizione, anedonia e asocialità. I sintomi generali comprendono ansia, depressione, ostilità/sospettosità, eccitazione, preoccupazione per la salute fisica, disturbo del sonno e disorganizzazione cognitiva.

La scala è composta da 30 item, ognuno dei quali è valutato su una scala a sette punti che va da 1 (assente) a 7 (estremamente intenso). I punteggi più alti indicano una maggiore gravità dei sintomi. La PANSS viene comunemente utilizzata in ricerche cliniche per monitorare la risposta al trattamento e lo stato di malattia nel tempo. Tuttavia, va notato che richiede un'adeguata formazione per l'utilizzo appropriato ed è soggetto a variabili quali il giudizio clinico del valutatore.

Le preferenze alimentari non hanno una definizione medica standardizzata specifica, poiché si riferiscono più comunemente alle scelte personali e individuali relative al cibo che una persona trova piacevole o accettabile consumare. Tuttavia, in un contesto clinico o di ricerca, le preferenze alimentari possono essere valutate per comprendere meglio le abitudini alimentari delle persone, compresi i fattori che influenzano la loro scelta del cibo e l'assunzione di nutrienti.

In questo contesto, le preferenze alimentari possono essere definite come i tipi, le consistenze, i sapori, gli odori e le temperature del cibo che una persona preferisce o trova più attraente, piacevole o accettabile consumare. Le preferenze alimentari possono essere influenzate da fattori genetici, culturali, ambientali, psicologici e fisiologici, come l'esposizione precoce al cibo, le esperienze di vita, le abitudini familiari, lo stato di salute e la sensibilità dei recettori del gusto e dell'olfatto.

È importante notare che le preferenze alimentari possono cambiare nel tempo e possono essere modificate attraverso interventi educativi o comportamentali, come l'educazione alimentare, la consulenza nutrizionale e la terapia dell'alimentazione.

In medicina e psicologia, la motivazione viene definita come il processo che dà origine, dirige e mantiene i comportamenti finalizzati al raggiungimento di un obiettivo o di una serie di obiettivi. È un fattore interno che spinge una persona a intraprendere un'azione o una serie di azioni per soddisfare bisogni, desideri, aspirazioni e interessi personali.

La motivazione può essere influenzata da diversi fattori, come le aspettative di successo, l'autoefficacia percepita, i valori personali, le emozioni e le esperienze passate. Può essere intrinseca, quando deriva dal piacere personale o dall'interesse per un'attività, o estrinseca, quando è determinata da fattori esterni come ricompense o punizioni.

La motivazione svolge un ruolo fondamentale nella promozione del benessere fisico e mentale, nel miglioramento delle prestazioni cognitive e motorie, nella regolazione dell'umore e nell'adattamento alle diverse situazioni di vita. Per questo motivo, è importante comprendere i fattori che influenzano la motivazione e sviluppare strategie per promuoverla e mantenerla nel tempo.

L'immobilità tonica è un termine medico utilizzato per descrivere una condizione in cui i muscoli di una persona rimangono costantemente contratti o tesi, senza flessibilità o capacità di rilassamento. Ciò può verificarsi a causa di lesioni del midollo spinale, malattie neurologiche o effetti collaterali di alcuni farmaci. L'immobilità tonica può limitare la gamma di movimento di una persona e causare dolore o disagio. In casi gravi, l'immobilità tonica può portare a deformità ossee o problemi di circolazione sanguigna. La gestione dell'immobilità tonica può includere fisioterapia, terapia occupazionale, farmaci per alleviare il spasmi muscolari e, in casi gravi, interventi chirurgici per allungare i muscoli tesi.

La psicometria è una branca della psicologia che si occupa della misurazione delle variabili e costrutti mentali, come l'intelligenza, la personalità, le abilità cognitive e affettive. Essa utilizza metodi statistici e sperimentali per sviluppare, standardizzare e validare strumenti di misurazione, come test, scale e questionari. La psicometria mira a garantire la precisione, l'affidabilità e la validità delle misure psicologiche, al fine di fornire risultati attendibili e comparabili che possano essere utilizzati in ricerca, clinica, educazione e altre applicazioni pratiche.

In medicina e psicologia, le emozioni sono stati mentali e fisiologici che derivano da pensieri, sentimenti o eventi particolari. Sono processi complessi che coinvolgono varie componenti, come una reazione cognitiva (pensiero o percezione), una risposta fisica (fisiologica) e un'espressione comportamentale o facciale.

Le emozioni possono essere classificate in diverse categorie, come positive o negative, forti o deboli, e possono variare da intensità lieve a estrema. Alcune emozioni comuni includono felicità, tristezza, paura, rabbia, sorpresa e disgusto.

Le emozioni svolgono un ruolo importante nella vita umana, aiutandoci a prendere decisioni rapide, ad adattarci alle situazioni cambianti e a comunicare con gli altri. Tuttavia, possono anche influenzare negativamente la nostra salute mentale e fisica se sono troppo intense o persistenti, come nel caso di disturbi dell'umore o ansia.

Il comportamento sociale in ambito medico e psicologico si riferisce alla maniera in cui gli individui interagiscono e comunicano con altri nel contesto delle norme, regole, ruoli e aspettative della società. Comprende una vasta gamma di abilità e competenze che consentono alle persone di stabilire e mantenere relazioni, cooperare con gli altri, rispettare le regole sociali e negoziare i conflitti. Il comportamento sociale può essere influenzato da fattori biologici, cognitivi, emotivi e ambientali. Alcune condizioni mediche o psichiatriche, come ad esempio l'autismo, la schizofrenia o i disturbi della personalità, possono compromettere il normale sviluppo e funzionamento del comportamento sociale.

Il saccarosio è un carboidrato disaccaride formato da due monosaccaridi, glucosio e fruttosio. Viene comunemente chiamato zucchero da tavola ed è presente in molti alimenti naturali come la canna da zucchero e la barbabietola da zucchero. Dopo l'ingestione, il saccarosio viene idrolizzato nel tratto gastrointestinale in glucosio e fruttosio, che vengono quindi assorbiti nel flusso sanguigno e utilizzati dall'organismo come fonte di energia. Il saccarosio è ampiamente utilizzato come dolcificante negli alimenti e nelle bevande.

I Disturbi dell'Umore sono una categoria di condizioni mentali che influenzano notevolmente il modo in cui una persona si sente, pensa e gestisce le emozioni. Questi disturbi alterano il normale funzionamento del sistema limbico del cervello, che è responsabile delle emozioni e dell'umore. I due disturbi dell'umore più comuni sono la Depressione Maggiore e il Disturbo Bipolare.

La Depressione Maggiore si caratterizza per un umore depresso persistente, perdita di interesse nelle attività quotidiane, cambiamenti nel sonno e nell'appetito, difficoltà di concentrazione, sentimenti di inutilità o colpa, pensieri ricorrenti di morte o suicidio.

Il Disturbo Bipolare, precedentemente noto come Psicosi Maniaco-Depressiva, è caratterizzato da episodi alternati di depressione e mania o ipomania. Durante la fase maniacale, il paziente può sperimentare un umore eccessivamente elevato, irrequietezza, aumento dell'energia, ridotta necessità di sonno, comportamenti impulsivi e irritabilità. Nella fase ipomaniacale, i sintomi sono simili alla mania ma meno gravi.

Entrambi i disturbi possono influenzare negativamente la qualità della vita delle persone che ne soffrono, causando problemi a livello sociale, lavorativo e familiare. Spesso richiedono un trattamento multidisciplinare che include farmaci, terapia cognitivo-comportamentale e talvolta anche terapie di gruppo o supporto sociale.

In realtà, la stimolazione subliminale non è riconosciuta come un concetto affidabile nella medicina o nella psicologia scientifica. La teoria della "stimolazione subliminale" suggerisce che l'esposizione a messaggi o stimoli nascosti al di sotto della soglia della percezione cosciente possa influenzare i pensieri, le emozioni o il comportamento di un individuo. Tuttavia, molti studi scientifici ben controllati hanno dimostrato che tali effetti sono generalmente assenti o trascurabili.

L'American Psychological Association (APA) ha pubblicato una dichiarazione in cui afferma che "l'esposizione a stimoli subliminali non influenza il comportamento umano" e che "gli effetti della stimolazione subliminale sulla cognizione umana sono, al massimo, estremamente limitati".

Pertanto, non esiste una definizione medica o scientifica generalmente accettata di "stimolazione subliminale", poiché il concetto stesso è considerato altamente contestato e privo di basi empiriche sufficienti.

Il disturbo distimico, noto anche come disturbo depressivo persistente, è un tipo di disturbo dell'umore caratterizzato da sentimenti di tristezza, apatia, disperazione, perdita di interesse per le attività piacevoli e altri sintomi simili alla depressione maggiore. Tuttavia, i sintomi del disturbo distimico sono meno gravi e persistenti rispetto a quelli della depressione maggiore.

Per essere diagnosticato con disturbo distimico, una persona deve aver avuto sintomi per almeno due anni (un anno in bambini e adolescenti) che includono:

* Sentimenti di tristezza o depressione la maggior parte del tempo
* Perdita di interesse o piacere nelle attività quotidiane
* Cambiamenti nel sonno, come difficoltà ad addormentarsi o svegliarsi troppo presto
* Fatica o mancanza di energia
* Sentimenti di inutilità o colpa eccessiva o ingiustificata
* Difficoltà a concentrarsi o prendere decisioni
* Pensieri ricorrenti di morte o suicidio

Per ricevere una diagnosi di disturbo distimico, i sintomi non devono essere dovuti ad altri disturbi mentali, come la depressione maggiore, il disturbo bipolare o il disturbo schizoaffettivo. Inoltre, i sintomi non devono essere causati da sostanze, come alcol o droghe, o da una condizione medica generale.

Il trattamento del disturbo distimico può includere farmaci antidepressivi e terapia cognitivo-comportamentale (CBT). La CBT è una forma di psicoterapia che insegna alle persone a identificare e cambiare pensieri e comportamenti negativi che contribuiscono ai loro sintomi.

I Disturbi Psicotici, come definiti nel Manuale Diagnostico e Statistico dei Disturbi Mentali (DSM-5), sono un gruppo di condizioni mentali caratterizzate da alterazioni significative nella percezione della realtà. Queste alterazioni possono includere allucinazioni (percezioni senza stimoli esterni, come sentire voci o vedere cose che non ci sono), deliri (fissazioni ferme e irrealistiche su certe idee o convinzioni), disorganizzazione del pensiero, delirio di grandiosità, pensieri disturbati o diffusi, discorso illogico o incoerente, comportamento strano o bizzarro, e difficoltà ad affrontare le normali attività quotidiane.

I Disturbi Psicotici includono varie condizioni come il Disturbo Schizofrenico, il Disturbo Schizoaffettivo, il Disturbo Delirante, il Disturbo Bipolare con Caratteristiche Psicotiche, il Disturbo Depressivo Maggiore con Caratteristiche Psicotiche, e altri disturbi specificati o non altrimenti specificati.

Le cause dei Disturbi Psicotici possono essere dovute a una combinazione di fattori genetici, ambientali, biologici e psicologici. Possono influenzare la capacità di una persona di pensare, sentire, percepire, relazionarsi con gli altri e funzionare nella vita quotidiana. Il trattamento può includere farmaci antipsicotici, terapia cognitivo-comportamentale, riabilitazione sociale e supporto della famiglia e delle cure.

Il Disturbo Depressivo Resistente al Trattamento (TRD), noto anche come Depressione Resistente ai Trattamenti o Depressione Therapy-Resistant, è una forma grave e persistente di depressione maggiore che non risponde adeguatamente ai trattamenti standard, inclusi farmaci antidepressivi e terapie psicologiche.

Per ricevere una diagnosi di TRD, i pazienti devono aver sperimentato una depressione maggiore clinicamente significativa per un periodo prolungato, nonostante almeno due tentativi di trattamento adeguati con farmaci antidepressivi da diverse classi terapeutiche e/o terapie psicologiche ben condotte.

I pazienti con TRD possono presentare sintomi persistenti, come umore depresso, perdita di interesse o piacere nelle attività, cambiamenti nel sonno e nell'appetito, affaticamento, sentimenti di inutilità o colpa, difficoltà di concentrazione, pensieri ricorrenti di morte o suicidio.

Il TRD può avere un impatto significativo sulla qualità della vita dei pazienti e può aumentare il rischio di disabilità, comorbilità fisiche e mentali, e suicidio. Pertanto, è importante che i pazienti con TRD ricevano una valutazione completa e un trattamento individualizzato da parte di professionisti della salute mentale esperti.

I trattamenti per il TRD possono includere farmaci antidepressivi ad alte dosi o combinazioni, terapie psicologiche specializzate, terapia elettroconvulsivante (ECT), stimolazione magnetica transcraniale ripetitiva (rTMS), e trattamenti sperimentali come la terapia con cellule staminali o la ketamina. Tuttavia, il successo del trattamento può variare notevolmente da persona a persona, e alcuni pazienti possono richiedere una combinazione di trattamenti per ottenere i migliori risultati.

I Disturbi del Comportamento Sociale (DCS) sono una categoria di disturbi mentali che colpiscono la capacità di una persona di interagire e comportarsi in modo appropriato nelle situazioni sociali. Questi disturbi possono causare significativi problemi nella vita quotidiana, compresi quelli a scuola, al lavoro e nelle relazioni interpersonali.

I DCS includono una varietà di condizioni, come il Disturbo da Deficit dell'Attenzione/Iperattività (ADHD), il Disturbo Evitante di Personalità, il Disturbo Antisociale di Personalità, il Disturbo della Condotta e il Disturbo Oppositivo Provocatorio.

Le persone con DCS possono avere difficoltà a seguire le regole sociali, a comprendere i sentimenti e le intenzioni degli altri, a mantenere relazioni interpersonali sane e a controllare i propri impulsi. Possono anche mostrare comportamenti aggressivi o dissociali, come mentire, rubare o fare del male agli altri.

Il trattamento per i DCS può includere una combinazione di farmaci, terapia individuale e familiare, e interventi psicosociali. L'obiettivo del trattamento è quello di aiutare la persona a sviluppare le abilità sociali necessarie per funzionare in modo appropriato nelle situazioni sociali e a gestire i sintomi del disturbo.

In medicina, il termine "comportamento animale" si riferisce alla maniera in cui gli animali, inclusi esseri umani, rispondono a stimoli interni o esterni. Il comportamento può essere influenzato da una varietà di fattori, come la genetica, l'apprendimento, l'esperienza passata, lo stato fisico e le interazioni sociali.

Il comportamento animale può essere classificato in diverse categorie, come il comportamento sociale (ad esempio, la gerarchia di dominanza, l'accoppiamento, la cura dei figli), il comportamento alimentare (ad esempio, la ricerca di cibo, l'ingestione), il comportamento sessuale (ad esempio, la corte, l'accoppiamento), il comportamento aggressivo (ad esempio, la minaccia, l'attacco) e il comportamento di evitamento (ad esempio, la fuga, l'evitamento).

L'osservazione e lo studio del comportamento animale possono fornire informazioni importanti sulla fisiologia, la psicologia e la patologia degli animali, compresi gli esseri umani. Ad esempio, lo studio del comportamento animale può aiutare a comprendere i meccanismi alla base di malattie mentali come la depressione e l'ansia, nonché a sviluppare strategie per il trattamento e la prevenzione di tali disturbi.

In neuroscienze, il termine "connectome" si riferisce alla mappa completa e dettagliata delle connessioni neurali all'interno di un cervello o di una parte del cervello. Questa mappa include la descrizione di come ogni neurone è connesso con gli altri, nonché la forza e il tipo di connessione tra di essi. Il connectome può essere visto come una rappresentazione della "circuitazione" del cervello e fornisce informazioni cruciali su come i segnali neurali viaggiano all'interno del sistema nervoso centrale.

La creazione di un connectome richiede l'uso di tecniche avanzate di imaging cerebrale, come la microscopia a due fotoni e l'imaging a fluorescenza, per visualizzare e tracciare le connessioni neurali all'interno del cervello. Questo processo è estremamente complesso e richiede una grande quantità di tempo e risorse computazionali. Tuttavia, la mappatura del connectome è considerata un passo fondamentale verso la comprensione dei meccanismi cerebrali sottostanti al funzionamento cognitivo, al comportamento e alle malattie mentali.

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