Amorphophallus
'Amorphophallus' è un genere di piante appartenente alla famiglia delle Aracee. Queste piante sono originarie delle regioni tropicali dell'Asia e dell'Africa. Il nome del genere deriva dal greco 'a-', che significa "privo di", 'morphe', che significa "forma", e 'phallos', che si riferisce alla forma fallica della spata (una foglia modificata che circonda l'inflorescenza).
Le specie di 'Amorphophallus' sono note per le loro dimensioni notevoli e la peculiare morfologia dei fiori. L'inflorescenza è costituita da un involucro carnoso chiamato spata, che circonda una struttura a forma di colonna chiamata spadice. Il più delle volte, l'apice dello spadice contiene i fiori femminili, seguiti dai maschili verso il basso.
Una specie particolarmente famosa è 'Amorphophallus titanum', nota anche come "fiore caduto", che produce la più grande inflorescenza del mondo vegetale. Quando fiorisce, sprigiona un odore nauseabondo per attirare gli insetti impollinatori.
In generale, le piante di 'Amorphophallus' non hanno un ruolo significativo nella medicina umana, sebbene alcune specie siano coltivate come cibo nelle loro regioni native. Ad esempio, il tubero di 'Amorphophallus paeoniifolius', noto anche come "elefante yam", è commestibile e utilizzato nella cucina asiatica.
Araceae è l'abbreviazione ufficiale della famiglia botanica delle Aracee, che comprende piante da fiore con una vasta gamma di specie sia erbacee che legnose. Questa famiglia include molte piante ornamentali popolari come la calla (Zantedeschia aethiopica), il caladio (Caladium spp.), l'anthurium (Anthurium spp.) e la dieffenbachia (Dieffenbachia spp.).
Le Aracee sono caratterizzate da foglie grandi e spesso lucide, con vene prominenti. I fiori di queste piante sono generalmente piccoli e privi di petali, ma sono circondati da una grande brattea colorata che può essere molto appariscente.
Alcune specie di Aracee contengono composti irritanti o tossici, quindi è importante maneggiarle con cura ed evitare il contatto con la pelle o le mucose. In particolare, alcune specie possono causare irritazione alla pelle e agli occhi, mentre altre possono essere pericolose se ingerite.