Un antivirale usato nel profilattico o un trattamento sintomatico dell ’ influenza A è anche utilizzato come agente antiparkinson reazioni extrapiramidali, per il trattamento e per postherpetic nevralgia. I meccanismi di i suoi effetti nel movimento sono non ben compreso ma probabilmente riflette un aumento di sintesi e rilascio di dopamina, con un po 'inibizione della captazione della dopamina.
Inibitore della sintesi dell'RNA che viene usato come un agente antivirale nella profilassi e trattamento dell ’ influenza.
Un tricyclo colmate idrocarburi.
Agenti impiegati nella profilassi o la terapia di VIRUS DISEASES. Alcuni dei metodi possono comportarsi includono impedendo la replicazione virale mediante inibizione della DNA polimerasi virale; il legame con specifici recettori nella superficie virale e l ’ inibizione penetrazione o Uncoating; l ’ inibizione della sintesi delle proteine virali; o bloccando stadi finali della virus assemblea.
Insoliti movimenti involontari 46,7 influenzare le estremità, furgone o mandibola che si manifestano come una manifestazione di un decorso della malattia di base. Condizioni che caratteristica ricorrente o persistenti episodi di discinesia, una manifestazione della malattia possono essere considerati come discinesia (vedere movimento sindromi DISORDERS), discinesia sono anche un medicinale relativamente comune manifestazione di BASAL gangli DISEASES.
Agenti usati nel trattamento della malattia di Parkinson, il piu 'comunemente usato droghe agiscono sul sistema dopaminergico nel corpo striato e dei gangli basali o muscarinici ad antagonisti.
Il tipo specie del genere INFLUENZAVIRUS A e altre malattie che provoca l ’ influenza nell ’ uomo e negli animali. Variazioni antigeniche avviene frequentemente tra ceppi, permettendo la classificazione in sottotipi, e varianti. Trasmissione è di solito da aerosol (umana e la maggior parte non-aquatic ospiti) o acqua). (Anatre infetti diffondere il virus nel loro saliva, secrezioni nasali e nelle feci.
Proteine associate con la superficie interna del lipidica a due strati di involucro virale. Queste proteine sono coinvolto nel controllo della trascrizione inversa virale e potrebbe mai servire come "colla" che blocca il nucleocapsid al relativo sito promettente virale membrana della cellula ospite.
Farmaci usati per i loro effetti sui recettori della dopamina, il ciclo vitale di dopamina, od sulla sopravvivenza dei neuroni dopaminergici.
Un acetamido cyclohexene e 'una struttura Homolog di acido sialico e inibisce neuraminidasi.
Prolungata incoscienza dalla quale l'individuo non può essere risvegliato, associati a lesioni traumatiche al cervello. Questo può essere definita come persistente incoscienza per 6 ore o più. Coma risultati da lesioni due emisferi cerebrali o la formazione reticolare del cervello STEM. Contribuendo meccanismi includono assonale e assolutamente risolvere danno al cervello. (Edema di J Neurotrauma 1997 ott.; 14 (10): 699-713)
Un'acuta infezione virale che coinvolge il tratto respiratorio nell ’ uomo. E 'marchiato da infiammazione della mucosa NASAL; la faringe, e della congiuntiva, e da cefalea e grave, spesso generalizzato, mialgia.
Un guanido-neuraminic acido che è indicato per inibire la neuraminidasi.
Lavora con informazioni articoli su argomenti in ogni campo della conoscenza, di solito organizzate in ordine alfabetico, o un lavoro simile limitata ad un particolare campo o soggetto. (Dal ALA glossary of Library and Information Science, 1983)
Vaccini usati per prevenire l ’ infezione causata dal virus della famiglia ORTHOMYXOVIRIDAE. Include sia ucciso che attenuati. La composizione dei vaccini è cambiata ogni anno in risposta a turni antigenica e variazioni del tasso di prevalenza dei ceppi del virus dell ’ influenza. Il vaccino è solitamente o ritenevano trivalente, contenente una o due ceppi e uno INFLUENZAVIRUS INFLUENZAVIRUS un ceppo B.
Un sottotipo di INFLUENZA A con le proteine di superficie del virus emoagglutinina e neuraminidasi 1 1. Il sottotipo H1N1 è responsabile della pandemia di influenza spagnola del 1918.
Specie del genere INFLUENZAVIRUS B che causano HUMAN INFLUENZA e altre malattie principalmente nell ’ uomo. Antigenico variazione è meno ampi rispetto al virus di tipo A (un virus dell'influenza) e di conseguenza non ci sono motivi per diversi sottotipi oppure contro le varianti. Epidemie è meno probabile che con un virus dell'influenza e non ci sono state le pandemie. Hanno trovato solo nell ’ uomo, Influenza B è stato isolato da sigilli composto l'animale serbatoio da cui gli umani sono esposti.

L'amantadina è un farmaco antivirale e antiparkinsoniano. Agisce bloccando l'azione del virus dell'influenza A nel corpo, prevenendone così l'infezione. Viene inoltre utilizzato per trattare i sintomi della malattia di Parkinson e i disturbi del movimento associati ad altre condizioni come lesioni cerebrali o morbo di Huntington. Il farmaco funziona aumentando la disponibilità dei neurotrasmettitori dopamina e glutammato nel cervello, migliorando così la funzione motoria.

Gli effetti collaterali comuni dell'amantadina includono:

* Capogiri
* Sonnolenza
* Vertigini
* Visione offuscata
* Costipazione
* Secchezza delle fauci
* Insonnia
* Incubi vividi
* Cambiamenti di umore o comportamento

Gli effetti collaterali più gravi possono includere:

* Battito cardiaco irregolare
* Confusione
* Allucinazioni
* Convulsioni
* Difficoltà di respirazione

L'amantadina non deve essere utilizzata in pazienti con malattia renale grave o epatica, glaucoma ad angolo chiuso, problemi alla prostata o difficoltà a urinare. Il farmaco può anche interagire con altri farmaci, quindi è importante informare il medico di tutti i farmaci assunti, compresi gli integratori a base di erbe e i farmaci da banco.

La dose di amantadina deve essere personalizzata in base alle esigenze individuali del paziente e alla sua risposta al trattamento. Il farmaco può essere assunto con o senza cibo, ma deve essere assunto alla stessa ora ogni giorno per mantenere un livello costante nel sangue.

In sintesi, l'amantadina è un farmaco antivirale e neurolettico utilizzato per trattare il virus dell'influenza A e alcuni disturbi neurologici come la corea di Huntington e i disturbi del movimento associati alla malattia di Parkinson. Il farmaco deve essere utilizzato con cautela a causa dei suoi possibili effetti collaterali e interazioni con altri farmaci.

La rimantadina è un farmaco antivirale che viene utilizzato principalmente per prevenire e trattare l'influenza A. Funziona impedendo al virus dell'influenza di moltiplicarsi nelle cellule del corpo. La rimantadina può essere utilizzata per il trattamento dell'influenza A nei bambini, negli adulti e negli anziani che sono in buona salute. Può anche essere usato per prevenire l'influenza A nelle persone a rischio di complicazioni, come quelle con malattie polmonari croniche o altre condizioni che potrebbero essere aggravate dall'influenza.

La rimantadina non è efficace contro l'influenza B. Pertanto, se si sospetta o si sa di avere l'influenza B, questo farmaco non sarà d'aiuto. Inoltre, la rimantadina non è più raccomandata come trattamento di prima linea per l'influenza A a causa della resistenza virale crescente.

Gli effetti collaterali comuni della rimantadina includono disturbi gastrointestinali come nausea, vomito e diarrea, vertigini, irritabilità e mal di testa. In rari casi, può causare effetti collaterali più gravi, come problemi neurologici o cardiovascolari. Prima di iniziare il trattamento con rimantadina, è importante informare il medico di eventuali condizioni mediche preesistenti o di qualsiasi altro farmaco che si sta assumendo, poiché ciò può influenzare la sicurezza e l'efficacia della rimantadina.

L'adamantano è una sostanza chimica organica, più precisamente un idrocarburo policiclico. Non si tratta di un termine utilizzato comunemente in medicina, ma piuttosto in chimica e farmacia.

Tuttavia, alcuni composti derivati dall'adamantano possono avere applicazioni mediche. Ad esempio, l'amantadina e la rimantadina sono due farmaci antivirali derivati dall'adamantano, utilizzati principalmente nel trattamento e nella prevenzione dell'influenza A. Questi farmaci agiscono impedendo al virus dell'influenza di entrare nelle cellule umane.

In sintesi, l'adamantano non è una definizione medica di per sé, ma può essere alla base di alcuni composti utilizzati in ambito medico come farmaci antivirali.

Gli antivirali sono farmaci utilizzati per trattare infezioni causate da virus. A differenza degli antibiotici, che combattono le infezioni batteriche, gli antivirali interferiscono con la replicazione dei virus e possono aiutare a controllare, curare o prevenire alcune infezioni virali.

Gli antivirali funzionano interrompendo il ciclo di vita del virus in diversi modi, ad esempio impedendo al virus di entrare nelle cellule, interferendo con la replicazione del suo DNA o RNA, o bloccando l'assemblaggio di nuove particelle virali.

Questi farmaci possono essere utilizzati per trattare una vasta gamma di infezioni virali, tra cui l'influenza, l'herpes simplex, il virus dell'immunodeficienza umana (HIV), l'epatite B e C, e altri. Tuttavia, è importante notare che gli antivirali non possono curare le infezioni virali completamente, poiché i virus si integrano spesso nel DNA delle cellule ospiti e possono rimanere dormienti per periodi di tempo prolungati.

Gli antivirali possono avere effetti collaterali, come nausea, vomito, diarrea, mal di testa, eruzioni cutanee, e altri. In alcuni casi, il virus può sviluppare resistenza al farmaco, rendendo necessario l'uso di farmaci alternativi.

In generale, gli antivirali sono più efficaci quando vengono utilizzati precocemente nel corso dell'infezione e possono essere utilizzati per prevenire l'infezione in persone ad alto rischio di esposizione al virus.

Le discinesie sono movimenti involontari, irregolari e spesso complicati che possono interessare diversi muscoli del corpo. Questi movimenti possono essere lenti, veloci, fluidi o a scatti e possono influenzare il viso, le braccia, le gambe o il tronco. Le discinesie sono spesso un effetto collaterale di alcuni farmaci utilizzati per trattare condizioni come la malattia di Parkinson, ma possono anche essere causate da altre condizioni mediche, come l'insufficienza renale o epatica, o disturbi neurologici. Possono anche verificarsi senza una causa apparente, in questo caso si parla di discinesie idiopatiche.

Le discinesie possono essere molto debilitanti e influenzare la qualità della vita delle persone che ne soffrono. Il trattamento dipende dalla causa sottostante e può includere la modifica del farmaco, l'uso di farmaci per controllare i movimenti involontari o la chirurgia.

Gli antiparkinsoniani sono una classe di farmaci utilizzati per trattare i sintomi della malattia di Parkinson. Questi farmaci aiutano a compensare la carenza di dopamina nel cervello, che è una caratteristica chiave della malattia di Parkinson.

Esistono diversi tipi di antiparkinsoniani, tra cui:

1. Agonisti della dopamina: questi farmaci mimano l'azione della dopamina nel cervello. Alcuni esempi sono la bromocriptina, la pramipexolo e il ropinirolo.
2. Inibitori delle MAO-B: questi farmaci impediscono la degradazione della dopamina nel cervello. Alcuni esempi sono il selegiline e la rasagilina.
3. Inibitori della COMT: questi farmaci impediscono la degradazione della dopamina nell'intestino prima che raggiunga il cervello. Un esempio è l'entacapone.
4. Levodopa: questo è il trattamento più efficace per i sintomi della malattia di Parkinson. La levodopa viene convertita in dopamina nel cervello, sostituendo così la dopamina mancante. Tuttavia, l'uso a lungo termine può causare fluttuazioni dei sintomi e discinesie (movimenti involontari).
5. Anticolinergici: questi farmaci bloccano l'azione dell'acetilcolina, un neurotrasmettitore che può contribuire ai sintomi della malattia di Parkinson. Alcuni esempi sono la biperidene e la triexifenidile.

Gli antiparkinsoniani possono causare effetti collaterali, come nausea, vertigini, sonnolenza, movimenti involontari e discinesie. Il tipo di farmaco e il dosaggio devono essere personalizzati per ogni paziente in base alla risposta individuale e alla presenza di altri problemi di salute.

Il virus influenzale A è un tipo di virus a RNA responsabile dell'influenza, una malattia respiratoria contagiosa. Questo virus è noto per causare epidemie e pandemie su scala globale. Il genoma del virus influenzale A è costituito da otto segmenti di RNA che codificano per 11 proteine. Le due principali proteine di superficie di questo virus sono l'emoagglutinina (HA) e la neuraminidasi (NA), che sono utilizzate per classificare i sottotipi del virus influenzale A.

I sottotipi più comuni di virus influenzale A che causano malattie negli esseri umani sono l'H1N1 e l'H3N2. Il virus influenzale A è noto per la sua capacità di mutare rapidamente, il che può renderlo resistente al sistema immunitario dell'ospite e a farmaci antivirali specifici. Questa capacità di mutazione è dovuta alla presenza di due tipi di mutazioni: puntuali (che alterano un singolo aminoacido) e shift (che avvengono quando due ceppi diversi si fondono, scambiando segmenti di RNA).

Il virus influenzale A può infettare una varietà di ospiti, tra cui uccelli, maiali, cavalli e persino foche. Alcuni sottotipi di virus influenzale A che si trovano comunemente negli animali non sono in grado di infettare l'uomo, mentre altri possono causare malattie gravi o addirittura fatali. Ad esempio, il virus dell'influenza aviaria H5N1 e il virus dell'influenza suina H1N1 sono noti per aver causato focolai di malattie severe negli esseri umani.

Il contagio del virus influenzale A si verifica principalmente attraverso goccioline respiratorie che vengono diffuse nell'aria quando una persona infetta tossisce, starnutisce o parla. Le persone possono anche essere infettate toccando superfici contaminate e poi toccandosi il naso, la bocca o gli occhi. I sintomi dell'influenza causata dal virus influenzale A possono variare da lievi a gravi e possono includere febbre alta, brividi, mal di gola, tosse secca, dolori muscolari e articolari, stanchezza estrema e mal di testa. In casi più gravi, l'influenza può causare polmonite, insufficienza respiratoria, insufficienza renale e persino la morte.

La prevenzione dell'influenza causata dal virus influenzale A include la vaccinazione annuale, il lavaggio regolare delle mani, l'evitare il contatto ravvicinato con persone malate e la copertura della bocca e del naso quando si tossisce o si starnutisce. Le persone che sono a rischio di complicazioni gravi dovute all'influenza, come le persone anziane, i bambini piccoli, le donne incinte e le persone con condizioni mediche sottostanti, dovrebbero prendere in considerazione la vaccinazione annuale contro l'influenza.

In conclusione, il virus influenzale A è un tipo di virus che causa l'influenza stagionale e può anche causare pandemie globali. È importante comprendere come si diffonde questo virus, quali sono i sintomi dell'influenza causata da esso e come prevenire la sua diffusione attraverso misure preventive come la vaccinazione annuale e il lavaggio regolare delle mani.

Le proteine della matrice virale, nota anche come proteine VM, sono un tipo di proteina strutturale che si trova sulla superficie dei virus. Esse formano una sorta di "guscio" esterno o involucro che circonda il materiale genetico del virus e ne facilita l'ingresso nelle cellule ospiti.

Le proteine VM sono sintetizzate all'interno della cellula ospite durante il processo di replicazione virale. Una volta sintetizzate, queste proteine si fondono con la membrana cellulare dell'ospite e vengono espulse dalla cellula insieme al materiale genetico del virus.

Le proteine VM possono avere diverse funzioni importanti per il ciclo di vita del virus, come ad esempio aiutare il virus ad attaccarsi alle cellule ospiti, facilitare la fusione della membrana virale con la membrana cellulare dell'ospite, e proteggere il materiale genetico del virus dall'attacco del sistema immunitario dell'ospite.

Le proteine VM sono un bersaglio importante per lo sviluppo di farmaci antivirali, poiché l'interferenza con la loro funzione può impedire al virus di infettare le cellule ospiti e di replicarsi all'interno dell'organismo.

Le sostanze dopaminergiche sono composti che hanno un effetto sull'attività della dopamina, un neurotrasmettitore importante nel cervello umano. Questi possono essere agonisti, che si legano e attivano i recettori dopaminergici, oppure antagonisti, che bloccano l'effetto della dopamina legandosi ai suoi recettori senza attivarli.

La dopamina svolge un ruolo cruciale nella regolazione del movimento, dell'umore, del piacere, della ricompensa e della cognizione. Pertanto, le sostanze dopaminergiche possono avere effetti significativi su questi aspetti della funzione cerebrale.

Esempi di farmaci dopaminergici includono agonisti dei recettori dopaminergici come la pramipexolo e il ropinirolo, utilizzati nel trattamento del morbo di Parkinson; antagonisti dei recettori dopaminergici come la clorpromazina e l'aloperidolo, utilizzati nel trattamento della schizofrenia; e inibitori della degradazione della dopamina come la selegilina e la rasagilina, anche utilizzati nel trattamento del morbo di Parkinson.

Tuttavia, l'uso improprio o l'abuso di sostanze dopaminergiche può portare a effetti collaterali indesiderati e persino a dipendenza. Pertanto, è importante utilizzarle solo sotto la supervisione di un operatore sanitario qualificato.

Oseltamivir è un farmaco antivirale utilizzato per trattare e prevenire l'influenza A e B. Il suo meccanismo d'azione si basa sull'inibizione della neuraminidasi, un enzima presente sulla superficie del virus dell'influenza che facilita la fuoriuscita dei virioni dalle cellule infette. In questo modo, Oseltamivir impedisce al virus di diffondersi alle cellule adiacenti e ne riduce la capacità di causare infezioni.

Il farmaco è disponibile sotto forma di capsule o sospensione orale e viene generalmente somministrato due volte al giorno per un periodo di cinque giorni. L'efficacia del trattamento con Oseltamivir è maggiore se iniziato entro 48 ore dalla comparsa dei sintomi dell'influenza.

Gli effetti collaterali più comuni di Oseltamivir includono nausea, vomito, diarrea e mal di testa. In rari casi, può causare reazioni allergiche, convulsioni o confusione mentale. È importante notare che Oseltamivir non è un sostituto della vaccinazione antinfluenzale annuale ed è raccomandato solo per il trattamento o la prevenzione dell'influenza confermata o sospetta.

Il coma da lesione cerebrale è uno stato di incoscienza persistente causato da un danno al cervello. Questo tipo di coma è spesso il risultato di traumi cranici gravi, come ad esempio un grave incidente automobilistico, una caduta o un'aggressione. Durante un trauma cranico, il cervello può collidere con il cranio, provocando lesioni e sanguinamenti. In alcuni casi, questi danni possono essere così estesi da interrompere la normale attività cerebrale, compreso il mantenimento dello stato di coscienza.

Il coma da lesione cerebrale è caratterizzato da un'incapacità del paziente di rispondere in modo coerente o sostenuto a stimoli esterni, come ad esempio la voce o il dolore. Il paziente non può parlare, muoversi o reagire in modo appropriato all'ambiente che lo circonda. Inoltre, i riflessi automatici del corpo, come la respirazione e la frequenza cardiaca, possono essere alterati.

Il grado di danno cerebrale e la prognosi per il recupero dipendono dalla localizzazione e dall'estensione della lesione. Alcuni pazienti possono riprendersi gradualmente con il tempo, mentre altri possono rimanere in uno stato vegetativo persistente o decedere a causa delle complicanze legate al trauma cranico.

La gestione del coma da lesione cerebrale richiede un'attenzione medica immediata e specializzata, compreso il monitoraggio costante dei segni vitali, la prevenzione delle infezioni e la gestione delle complicanze associate al trauma cranico. In alcuni casi, possono essere necessari interventi chirurgici per alleviare la pressione sul cervello o controllare l'emorragia cerebrale.

L'influenza è una malattia infettiva acuta causata dal virus dell'influenza. Si manifesta con sintomi sistemici come febbre, brividi, mal di testa, dolori muscolari e articolari, affaticamento, accompagnati da sintomi respiratori quali tosse, mal di gola e congestione nasale. L'infezione si diffonde principalmente attraverso droplets, ovvero goccioline di saliva disperse nell'aria quando una persona infetta tossisce, starnutisce o parla.

Le complicanze dell'influenza possono essere più gravi nei bambini piccoli, nelle persone anziane, nelle donne incinte e in coloro che hanno determinate condizioni di salute croniche come problemi cardiovascolari, polmonari o immunitari. La vaccinazione antinfluenzale annuale è raccomandata per proteggere contro il virus dell'influenza e prevenire la diffusione della malattia.

Zanamivir è un farmaco antivirale utilizzato per trattare e prevenire l'influenza A e B. Agisce bloccando l'enzima neuraminidasi del virus dell'influenza, impedendogli di fuoriuscire dalle cellule infette e diffondersi ad altre cellule. Questo aiuta a ridurre la durata e la gravità dei sintomi dell'influenza.

Zanamivir è disponibile come polvere per inalazione e viene solitamente somministrato utilizzando un dispositivo di consegna chiamato Diskhaler. Viene tipicamente assunto due volte al giorno per cinque giorni per il trattamento dell'influenza e una volta al giorno per 10-28 giorni per la profilassi dopo l'esposizione all'influenza.

Gli effetti collaterali comuni di zanamivir includono mal di testa, nausea, dolore alla gola e tosse. In rari casi, può causare reazioni allergiche severe. Poiché zanamivir viene somministrato per inalazione, non è raccomandato per le persone con problemi polmonari cronici come l'asma o la broncopneumopatia cronica ostruttiva (BPCO), a meno che non siano sotto stretto controllo medico.

È importante notare che zanamivir è efficace solo contro il virus dell'influenza e non ha alcun effetto su altri virus respiratori o batterici. Inoltre, l'uso frequente o improprio di farmaci antivirali può portare alla comparsa di ceppi virali resistenti al trattamento.

"Encyclopedias as Topic" non è una definizione medica. È in realtà una categoria o un argomento utilizzato nella classificazione dei termini medici all'interno della Medical Subject Headings (MeSH), una biblioteca di controllo dell'vocabolario controllato utilizzata per l'indicizzazione dei documenti biomedici.

La categoria "Encyclopedias as Topic" include tutte le enciclopedie e i lavori simili che trattano argomenti medici o sanitari. Questa categoria può contenere voci come enciclopedie mediche generali, enciclopedie di specialità mediche specifiche, enciclopedie di farmacologia, enciclopedie di patologie e così via.

In sintesi, "Encyclopedias as Topic" è una categoria che raccoglie diverse opere di consultazione che forniscono informazioni complete e generali su argomenti medici o sanitari.

Il vaccino influenzale, noto anche come flu shot, è un vaccino creato per proteggere dalle infezioni causate dai virus dell'influenza o dell'influenza. Viene generalmente raccomandato per le persone ad alto rischio di complicazioni gravi dovute all'influenza, come gli anziani, i bambini piccoli, le donne incinte e le persone con determinate condizioni di salute croniche. Il vaccino funziona stimolando il sistema immunitario a produrre anticorpi che combattono specifici ceppi del virus dell'influenza. Ogni anno, i Centers for Disease Control and Prevention (CDC) degli Stati Uniti raccomandano quali ceppi di virus dell'influenza dovrebbero essere inclusi nel vaccino stagionale contro l'influenza in base alla sorveglianza e ai modelli globali del virus. Il vaccino influenzale viene solitamente somministrato per via intramuscolare ed è generalmente ben tollerato, sebbene possa causare effetti collaterali lievi come dolore, arrossamento o gonfiore nel sito di iniezione e sintomi simil-influenzali lievi.

L'influenza A virus, sottotipo H1N1, è un ceppo del virus dell'influenza A che causa l'influenza, una malattia respiratoria contagiosa. Questo particolare sottotipo ha causato diverse pandemie nel corso della storia, compresa la famigerata "spagnola" del 1918 e la pandemia influenzale del 2009 (nota anche come "suina").

Il virus H1N1 è caratterizzato dalla presenza di due proteine di superficie: l'emoagglutinina (H) e la neuraminidasi (N). Nel caso del sottotipo H1N1, la proteina emoagglutinina ha il tipo 1 e la proteina neuraminidasi ha il tipo N.

Il virus si diffonde principalmente attraverso goccioline respiratorie che vengono rilasciate quando una persona infetta tossisce, starnutisce o parla. Le persone possono anche infettarsi toccando superfici contaminate dal virus e poi toccandosi la bocca, il naso o gli occhi.

I sintomi dell'influenza causata dal virus H1N1 possono includere febbre alta, tosse secca, mal di gola, dolori muscolari e articolari, mal di testa, stanchezza estrema e perdita di appetito. Alcune persone possono anche manifestare sintomi gastrointestinali come nausea, vomito e diarrea.

Il trattamento dell'influenza causata dal virus H1N1 prevede generalmente il riposo a letto, l'idratazione e il controllo dei sintomi con farmaci da banco. Nei casi più gravi, possono essere prescritti antivirali specifici per il trattamento dell'influenza A.

La prevenzione è importante per ridurre la diffusione del virus H1N1 e può essere ottenuta attraverso la vaccinazione annuale contro l'influenza, il lavaggio frequente delle mani, l'evitare di toccarsi il viso con le mani sporche e mantenendo una distanza adeguata dalle persone malate.

Il virus influenzale B è uno dei due principali tipi di virus responsabili dell'influenza stagionale, l'altra essendo il virus influenzale A. Appartiene alla famiglia Orthomyxoviridae e ha un genoma a singolo filamento di RNA segmentato. Esistono diversi ceppi del virus influenzale B che circolano in tutto il mondo, ma a differenza del virus influenzale A, non è noto che causi pandemie.

Il virus influenzale B si diffonde principalmente attraverso goccioline respiratorie generate da tosse e starnuti di persone infette. Può anche diffondersi attraverso il contatto ravvicinato con una persona infetta o toccando superfici contaminate dalle secrezioni respiratorie del virus e quindi toccandosi le mani occhi, naso o bocca.

I sintomi dell'influenza causata dal virus influenzale B possono includere febbre, mal di gola, tosse, dolori muscolari, stanchezza e malessere generale. Nei bambini, possono verificarsi anche vomito e diarrea. I sintomi dell'influenza causata dal virus influenzale B tendono ad essere meno gravi rispetto a quelli causati dal virus influenzale A, ma possono comunque provocare complicazioni gravi o addirittura fatali, specialmente in persone con sistemi immunitari indeboliti, anziani e bambini piccoli.

La prevenzione dell'influenza causata dal virus influenzale B si ottiene principalmente attraverso la vaccinazione annuale contro l'influenza. Il vaccino antinfluenzale stagionale contiene solitamente ceppi del virus influenzale A e B che gli esperti prevedono saranno i più comuni durante la stagione influenzale di quell'anno. Oltre alla vaccinazione, è importante praticare una buona igiene delle mani e mantenere uno stile di vita sano per ridurre il rischio di infezione da virus influenzali.

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