Un rilassante muscolare scheletrico non-depolarizing simile a tubocurarina. È utilizzato come adiuvante anestesia.
Un alcaloide curaro assai potente antagonista nicotinico competitiva a livello della giunzione neuromuscolare.
Un Sintetico nondepolarizing bloccando droga. Le azioni di gallamine Triiodoetilato sono simili a quelli di tubocurarina, ma questo agente isolati all'vago e può causare tachicardia sinusale e, raramente, ipertensione e rialzi gittata cardiaca. E deve essere usata con cautela in pazienti a rischio di aumento della frequenza cardiaca, ma può essere preferibile per pazienti con bradicardia. (Dal AMA Drug Evaluations Rapporto, 1992, p198)
Un antagonista muscarinici studiavamo le caratteristiche di legame con i recettori colinergici di tipo muscarinico.
Agenti che inibiscono le azioni del sistema nervoso parasimpatico. Il maggiore gruppo di farmaci usati terapeuticamente per questo scopo è la ANTAGONISTS muscarinici.
La reattivita 'di una modifica dello enzimi effectors il legame di siti (enzimi) allosteric siti diversi dal substrato in lega.
Uno dei due classi principali di recettori colinergici. I recettori muscarinici originariamente definiscono dalla loro preferenza per l'Amanita muscaria piu 'di nicotina. Ci sono diversi sottotipi (di solito M1, M2, M3, che e' caratterizzata da azioni, farmacologia, i risultati e biologia molecolare.

L'alcuronio, noto anche come alcuronium chloride, è un farmaco curaroide utilizzato in anestesiologia come agente bloccante neuromuscolare per provocare la paralisi muscolare temporanea durante le procedure mediche e chirurgiche.

Agisce legandosi ai recettori nicotinici dell'acetilcolina a livello della giunzione neuromuscolare, impedendo così la normale trasmissione del segnale nervoso al muscolo scheletrico e causando la paralisi.

L'alcuronio viene somministrato per via endovenosa e i suoi effetti possono durare diversi minuti o anche ore, a seconda della dose utilizzata e dell'individuo. Poiché può causare una significativa debolezza muscolare, compresa la respirazione, deve essere somministrato solo sotto la supervisione di un medico specializzato in anestesiologia e con l'ausilio di apposite attrezzature per il supporto della ventilazione meccanica.

Gli effetti indesiderati dell'alcuronio possono includere reazioni allergiche, cambiamenti nella frequenza cardiaca o pressione sanguigna, secchezza delle mucose e altri problemi gastrointestinali. In rari casi, può verificarsi una prolungata paralisi muscolare, nota come sindrome miastenica grave, che richiede un trattamento specifico per prevenire complicazioni respiratorie o cardiovascolari.

Mi dispiace, ma "tossiferina" non è un termine medico comunemente utilizzato o riconosciuto. Potrebbe essere possibile che tu abbia inteso chiedere del termine "tossferina", che è una sostanza presente in alcuni vegetali e può avere effetti tossici sull'organismo. Tuttavia, anche in questo caso, la parola non è di uso comune nel campo medico e potrebbe essere più appropriato cercare informazioni su questa sostanza in fonti botaniche o farmacologiche piuttosto che mediche.

Il gallamina triiodoetilato (Triiodothyroacetic acid, TIA) è un farmaco derivato dalla tireoglobulina, una proteina prodotta dalle cellule della tiroide. Viene utilizzato in medicina nucleare come tracciante radioattivo per lo studio della funzionalità tiroidea e del metabolismo basale.

La gallamina triiodoetilata è un composto iodato che contiene tre atomi di iodio (triiodo) ed etilati, legati ad una struttura simile all'acido acetico. Quando somministrato al paziente, il farmaco viene captato dalle cellule tiroidee e accumulato in esse, permettendo di visualizzare la loro funzionalità attraverso l'utilizzo di tecniche di imaging medico come la scintigrafia.

L'uso della gallamina triiodoetilata è limitato a causa della sua tossicità e della disponibilità di altri farmaci più sicuri ed efficaci per lo studio della tiroide. Il suo utilizzo richiede una stretta supervisione medica e un'attenta valutazione del rapporto rischio-beneficio.

La N-metilscopolamina è un farmaco anticolinergico utilizzato per trattare il miogrampo (spasmi muscolari dolorosi) associati a lesioni del midollo spinale e altre condizioni neurologiche. Agisce bloccando l'acetilcolina, un neurotrasmettitore che stimola i muscoli scheletrici e partecipa alla regolazione dell'attività del sistema nervoso parasimpatico.

Il farmaco si lega ai recettori muscarinici dell'acetilcolina, impedendole di interagire con questi recettori e provocando così una riduzione della risposta muscolare agli impulsi nervosi. Ciò può alleviare la spasticità e i crampi muscolari.

Gli effetti collaterali comuni della N-metilscopolamina includono secchezza delle fauci, visione offuscata, ronzii nelle orecchie, sonnolenza, vertigini, confusione e difficoltà a urinare. In casi più gravi, possono verificarsi aritmie cardiache, febbre alta, allucinazioni, convulsioni e perdita di coscienza.

La N-metilscopolamina è disponibile in forma di compresse o soluzione per iniezione e deve essere utilizzata con cautela nei pazienti anziani, nei bambini e nelle persone con problemi cardiovascolari, epatici o renali. È importante seguire attentamente le istruzioni del medico quando si assume questo farmaco per ridurre il rischio di effetti collaterali indesiderati.

I parasimpaticolitici sono farmaci o sostanze che bloccano il sistema nervoso parasimpatico, che è parte del sistema nervoso autonomo. Il sistema nervoso parasimpatico aiuta a regolare le funzioni corporee automatiche come la frequenza cardiaca, la pressione sanguigna, la respirazione e la digestione.

I farmaci parasimpaticolitici agiscono bloccando l'acetilcolina, un neurotrasmettitore che stimola i recettori muscarinici nel sistema nervoso parasimpatico. Ciò può portare a una riduzione della secrezione di sudore, saliva e acido gastrico, rallentamento del transito intestinale, midriasi (dilatazione della pupilla), tachicardia (aumento della frequenza cardiaca) e altri effetti.

Questi farmaci sono talvolta utilizzati per trattare condizioni come la broncopneumopatia cronica ostruttiva, l'asma, l'ipertensione, il parkinsonismo, la miastenia gravis e altre patologie. Tuttavia, i parasimpaticolitici possono anche avere effetti collaterali indesiderati, come secchezza delle fauci, visione offuscata, costipazione, ritenzione urinaria e altri sintomi. Pertanto, devono essere utilizzati con cautela e sotto la supervisione di un medico qualificato.

La regolazione allosterica è un meccanismo di controllo della velocità di reazione enzimatica che avviene quando una molecola, chiamata effettore allosterico, si lega a un sito diverso dal sito attivo dell'enzima, noto come sito allosterico. Questa interazione cambia la forma dell'enzima, alterandone l'attività e modulandone la velocità di reazione. L'effettore allosterico può essere un ligando, una molecola che si lega a un enzima, o una proteina, come nel caso della regolazione enzimatica eterotropa.

L'effetto dell'effettore allosterico può essere sia positivo che negativo. Nel primo caso, l'effettore aumenta l'attività enzimatica e la reazione è accelerata; nel secondo caso, invece, l'effettore diminuisce l'attività enzimatica e la reazione è rallentata. Questo tipo di regolazione è importante per il controllo delle vie metaboliche e per l'adattamento dell'organismo a diverse condizioni fisiologiche.

I recettori muscarinici sono un tipo di recettore colinergico, che sono proteine transmembrana situate nelle membrane cellulari delle cellule post-sinaptiche. Essi legano e rispondono all'acetilcolina, un neurotrasmettitore importante nel sistema nervoso parasimpatico.

I recettori muscarinici sono distinti dai recettori nicotinici, che sono un altro tipo di recettore colinergico che si lega all'acetilcolina. I recettori muscarinici sono attivati dall'acetilcolina rilasciata dalle terminazioni nervose parasimpatiche e svolgono un ruolo cruciale nella regolazione di una varietà di funzioni corporee, tra cui la frequenza cardiaca, la pressione sanguigna, la motilità gastrointestinale, e la secrezione delle ghiandole.

Esistono diversi sottotipi di recettori muscarinici, che sono identificati come M1, M2, M3, M4 e M5. Ciascuno di questi sottotipi ha una distribuzione specifica nel corpo e svolge funzioni diverse. Ad esempio, i recettori muscarinici M2 sono prevalentemente localizzati nel cuore e svolgono un ruolo importante nella regolazione della frequenza cardiaca e della contrattilità miocardica. I recettori muscarinici M3, d'altra parte, sono ampiamente distribuiti nelle ghiandole esocrine e nei muscoli lisci e svolgono un ruolo importante nella regolazione della secrezione delle ghiandole e della motilità gastrointestinale.

Gli agonisti dei recettori muscarinici sono farmaci che attivano i recettori muscarinici, mentre gli antagonisti dei recettori muscarinici sono farmaci che bloccano l'attivazione dei recettori muscarinici. Questi farmaci sono utilizzati in una varietà di condizioni mediche, come l'asma, la malattia di Parkinson, le malattie cardiovascolari e il glaucoma.

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