Un liquido incolore, con un forte bruciore gusto e leggera fragranza. E 'anche un anestetico locale e per ridurre il dolore associato ad iniezione di lidocaina. Inoltre, e' usato nella fabbricazione di altri composti benzilico come Farmaceutici aiuti e in profumeria e aromi.
Alcooli aryl radicale derivanti dal suo utilizzo (C6H5CH2-) e definito da C6H5CHOH. Il concetto include i derivati con qualsiasi substituents sull'anello di benzene.
"I composti di benzile sono una classe di sostanze organiche caratterizzate dalla presenza di un gruppo funzionale benzile, formato da un anello benzenico legato ad un gruppo carbossilico."
Comportamenti associati all 'l' ingestione di bevande alcoliche, incluso social bere.
La benzaldeide è un composto organico aromatico, noto come aldeide benzoica, con formula strutturale C6H5CHO, che si presenta come liquido oleoso, incolore, dall'odore caratteristico di mandorla amara.
Alchil composti contenenti un gruppo di ozono. Sono classificate secondo la atomo di carbonio: Principale alcoli... alcoli R-CH2OH; secondaria, R2-CHOH; Tertiary alcoli, R3-COH. (Da Grant & Hackh 'Chemical Dictionary, quinto Ed)
Una tipologia di enzimi che comprende Deidrogenasi su alcoli primari e secondari nonché hemiacetals. Sono ulteriori classificate in base al acceptor che può essere NAD + o (NADP +), (citocromo tipologia 1.1.1 1.1.2 1.1.3), l ’ ossigeno), (Chinone (1.1.5 NECESSITÀ DI UNA), o nell'altro acceptor (1.1.99).
Delle purine o suoi derivati (alpha-hydroxybenzeneacetic mandelic acido metacrilico).
Ampiamente usato un solvente industriale.
Ossidoriduttasi sono specifici per aldeidi.
"La -Bis (1,1) acido 4,4 '-bipyridinium dichloride. Oxidation-reduction indicatore.
Una specie di batteri gram-negativi della famiglia MORAXELLACEAE, trovato in terra e acqua e la patogenicità dei di incerta.
Sostanze aggiunte al preparati farmaceutici per proteggerli da cambiamento chimico o azione batterica e includono AGENTS antibatterico!
Un enzima che catalizza l ’ idrolisi di nitrophenyl nitrophenols fosfati di pH acido, probabilmente e 'acido alcalina (CE 3.1.3.2); e' probabilmente a pH alcalino fosfatasi alcalina (CE) 3.1.3.1. CE 3.1.3.41.
Un enzima che si ossida zinc-containing primaria e secondaria hemiacetals alcoli o in presenza di NAD. In alcolista fermentazione, che catalizza la fase finale di ridurre un aldeide in un alcool in presenza di Nadh e idrogeno.
Derivati dell'acido. Benzoic gli infortuni sono una grande varieta 'di acido forme, sali, esteri e amides che contengono le carboxybenzene struttura.
Una specie di batteri aerobi gram-negativi, isolate dalla terra e acqua, così come studi clinici esemplari. A volte e 'un'agente patogeno.
Una famiglia di idrocarburi aromatici, incolore isomerica liquidi che contengono la formula generale C6H4 (CH3) 2. Sono prodotti dalla loro distruttiva distillato di carbone o dal petrolio riformare catalitica acido naftenico le frazioni. (Dal dizionario delle McGraw-Hill scientifico e tecnico Voglia, quinto Ed)
Le primarie, malattia cronica con genetici, ambientali psicosociale e sui fattori che influenzano il suo sviluppo e manifestazioni. La malattia è spesso progressivo e fatale. E 'caratterizzato dall' controllo su bere, preoccupazione con la droga... alcol, l ’ uso di alcol nonostante conseguenze negative, e le distorsioni nel pensiero, in particolare la negazione. Ognuno di questi sintomi possono essere continua, si. (Morse & Flavin per la Commissione Congiunta del Consiglio Nazionale per alcolisti e Drug Dependence e comprenderà la Società Americana di Medicina a studiare la Definizione e deontologici per i Diagnosi di alcolisti: Sul Medical Journal 1992; 268: 1012-4)
La mozione di molecole nel fosfolipidiche lipidica a due strati, dipendentemente dalla classi di fosfolipidi presente, il loro degli acidi grassi composizione e il grado di unsaturation di l 'acil catene, la concentrazione di colesterolo e temperatura.
Un liquido limpido, incolore rapidamente assorbita nel tratto gastrointestinale e distribuito in tutto il corpo, e possiede attività battericida ed è usato spesso come una pomata disinfettante. E 'largamente impiegata come un conservante contenuto in solvente e di preparati farmaceutici nonché offrire l'ingrediente principale di ALCOHOLIC da bere.
Un barbiturico è efficace quanto un ipnotico e sedativo.
Un fungistatic composto viene largamente impiegata come un conservante alimentare, e 'coniugato con glicina nel fegato e hippuric escreto come acido.
Una bevanda antimicrobica, antisettico e disinfettante usato anche come un conservante contenuto in essenza e dei prodotti farmaceutici e profumeria.
Composti contenenti un gruppo carbonile nella forma -CHO.
Una specie di batteri aerobi gram-negativi, forma a bastoncino, ampiamente distribuito in natura. Alcune specie sono per patogeni umani, animali e piante.
Il tasso dynamics in chimica o sistemi fisici.
Una specie di batteri aerobi gram-negativi, trovato in terra e acqua. Anche se considerata normalmente nonpathogenic, questo batterio e 'un agente causali di infezioni ospedaliere, in particolare in debilitati individui.
Un laboratorio. Era precedentemente utilizzato come anestetico, ma e 'stato bandito da usare negli Stati Uniti a causa del suo sospettato carcinogenicità.
Un gruppo di 1,2-benzenediols che contengono la formula generale R-C6H5O2.
La luce fluorescente composto che emette luce solo in particolari in alcune alterazioni media configurazioni è utilizzato come strumento nello studio dei lipidi di membrana.
Lavora con informazioni articoli su argomenti in ogni campo della conoscenza, di solito organizzate in ordine alfabetico, o un lavoro simile limitata ad un particolare campo o soggetto. (Dal ALA glossary of Library and Information Science, 1983)

L'alcol benzilico è un composto chimico con la formula C6H5CH2OH. È un liquido incolore con un odore caratteristico e un sapore amaro. Viene utilizzato come conservante in alcuni farmaci, cosmetici e prodotti per la cura della pelle.

L'alcol benzilico è noto per avere proprietà antibatteriche, antimicotiche e antivirali, il che lo rende utile nella preservazione di formulazioni farmaceutiche e cosmetiche. Tuttavia, può causare reazioni allergiche in alcune persone e, se usato in concentrazioni elevate o in combinazione con altri conservanti, può irritare la pelle e gli occhi.

In medicina, l'alcol benzilico viene talvolta utilizzato come disinfettante della pelle prima di iniettare farmaci o eseguire procedure mediche. Viene anche utilizzato come solvente per alcuni farmaci e come agente riducente in chimica organica.

È importante notare che l'alcol benzilico è tossico se ingerito in grandi quantità e può causare gravi effetti collaterali, tra cui vomito, sonnolenza, convulsioni e persino coma. Pertanto, deve essere utilizzato con cautela e sotto la supervisione di un operatore sanitario qualificato.

Gli alcoli benzilici sono una classe di composti organici che contengono un gruppo funzionale alcol (un gruppo idrossile, -OH) legato a un anello benzenico. Il rappresentante più noto di questa classe è il benzilico alcol, o fenilmetanolo, con la formula chimica C6H5CH2OH.

Gli alcoli benzilici sono utilizzati in una varietà di applicazioni, tra cui come intermedi nella sintesi di altri composti organici e come solventi. Tuttavia, possono anche avere effetti tossici sull'organismo se assunti o assorbiti attraverso la pelle. L'esposizione agli alcoli benzilici può causare irritazione della pelle, degli occhi e delle vie respiratorie, nonché sintomi sistemici come mal di testa, vertigini, nausea e vomito. In casi gravi, l'esposizione agli alcoli benzilici può causare depressione del sistema nervoso centrale, che può portare a sonnolenza, perdita di coscienza o persino coma.

È importante maneggiare gli alcoli benzilici con cura per prevenire l'esposizione e osservare le precauzioni appropriate quando si lavora con queste sostanze, tra cui indossare indumenti protettivi, guanti e occhiali di sicurezza e lavorare in un'area ben ventilata. In caso di esposizione accidentale, è importante cercare immediatamente assistenza medica.

I composti di benzile, noti anche come derivati dell'benzile o composti aromatici sostituiti, sono una classe di composti organici che condividono un gruppo funzionale comune costituito da un anello benzenico con un sostituente alchile legato a uno dei carboni aromatici. L'alchile può essere un qualsiasi gruppo idrocarburico a catena aperta, come metile, etile, propile o butile.

La struttura generale di un composto di benzile è rappresentata dalla formula C6H5-R, dove R rappresenta il sostituente alchile. Questi composti sono ampiamente utilizzati in chimica organica come intermedi per la sintesi di una varietà di prodotti farmaceutici, materie plastiche e altri materiali chimici speciali.

Sebbene i composti di benzile siano generalmente stabili, possono subire reazioni di sostituzione elettrofila aromatica (SEA) in presenza di agenti elettrofili appropriati. Queste reazioni consentono la formazione di una vasta gamma di derivati benzilici con proprietà chimiche e fisiche diverse, il che li rende utili per una varietà di applicazioni pratiche.

Tuttavia, è importante notare che alcuni composti di benzile possono anche avere proprietà tossicologiche indesiderate, come la cancerogenicità o la citotossicità, a seconda della natura del sostituente alchile e delle condizioni di esposizione. Pertanto, è necessario maneggiare con cura questi composti durante la sintesi e l'uso, e seguire sempre le linee guida appropriate per la sicurezza chimica.

L'assunzione di alcolici si riferisce all'atto di consumare bevande alcoliche, come vino, birra o liquori. Quando una persona assume alcol, l'alcohol viene assorbito nel flusso sanguigno attraverso la mucosa dello stomaco e dell'intestino tenue. L'alcol si diffonde poi nei tessuti corporei e il fegato lo metabolizza ad un ritmo costante di circa 7-10 grammi all'ora.

L'assunzione di alcolici può avere effetti sia a breve che a lungo termine sulla salute. A breve termine, l'assunzione di alcol può causare una serie di effetti, come riduzione dell'inibizione, rilassamento, euforia, disturbi del giudizio, problemi di equilibrio e coordinazione, confusione, sonnolenza, nausea, vomito e diarrea.

L'assunzione cronica di alcolici può portare a una serie di problemi di salute a lungo termine, come la dipendenza da alcol, malattie del fegato, pancreatite, malnutrizione, danni cerebrali, problemi cardiovascolari e aumento del rischio di cancro.

È importante bere responsabilmente e con moderazione, se si sceglie di bere alcolici. La moderazione significa consumare al massimo un drink al giorno per le donne e due drink al giorno per gli uomini. Tuttavia, è importante notare che alcune persone dovrebbero evitare completamente l'assunzione di alcolici, come le persone in gravidanza, quelle con problemi di salute specifici, come malattie epatiche o cardiovascolari, e coloro che assumono farmaci che possono interagire negativamente con l'alcol.

La benzaldeide è una sostanza chimica organica con la formula C6H5CHO. È un liquido incolore a temperatura ambiente con un forte odore di mandorle amare. Si trova naturalmente nell'olio di mandorle amare e può essere sintetizzato artificialmente.

Nel contesto medico, la benzaldeide viene occasionalmente utilizzata come antisettico topico per il trattamento delle infezioni della pelle superficiali. Tuttavia, l'uso di benzaldeide è limitato a causa del suo alto potenziale di irritazione cutanea e delle preoccupazioni relative alla sua tossicità sistemica se ingerita o assorbita attraverso la pelle in grandi quantità.

È importante notare che l'inalazione dell'aroma di benzaldeide non è considerata dannosa, poiché il suo odore forte serve come avvertimento per evitare l'esposizione eccessiva. Tuttavia, la manipolazione o l'uso della sostanza chimica stessa dovrebbe essere eseguita con cautela per prevenire l'esposizione alla pelle o agli occhi.

Gli alcoli sono una classe di composti organici caratterizzati dalla presenza di un gruppo funzionale idrossile (-OH) legato a un carbonio saturo. In chimica, il termine "alcol" si riferisce specificamente a questo gruppo funzionale, ma nel contesto medico e biochimico, il termine "alcoli" di solito si riferisce all'etanolo (C2H5OH), che è l'alcol presente nell'alcool da bere.

L'etanolo viene assorbito rapidamente nel flusso sanguigno dopo l'ingestione e ha diversi effetti sul corpo umano. A basse dosi, può causare euforia e disinibizione, mentre a dosi più elevate può provocare confusione, sonnolenza, mancanza di coordinazione, nausea e vomito. Dosi ancora più elevate possono portare a coma ed eventualmente alla morte per overdose di alcol (intossicazione acuta).

L'uso cronico di alcol può anche portare a una serie di problemi di salute, noti collettivamente come disturbi da uso di alcol. Questi includono la dipendenza da alcol, i danni al fegato (come la steatosi epatica, l'epatite alcolica e la cirrosi), i danni al cervello (come l'encefalopatia di Wernicke-Korsakoff) e un aumentato rischio di cancro.

In sintesi, gli "alcoli" nella definizione medica si riferiscono principalmente all'etanolo, che è l'alcol presente nell'alcool da bere e può avere diversi effetti sul corpo umano, sia a breve che a lungo termine.

L'alcol ossidoreductasi, nota anche come alcol deidrogenasi (ADH), è un enzima che catalizza la reazione di ossidazione dell'etanolo in acetaldeide. Questo processo metabolico avviene principalmente nel fegato e fa parte del più ampio sistema di detossificazione dell'organismo dai composti xenobiotici, come l'alcol etilico presente nelle bevande alcoliche.

La reazione catalizzata dall'alcol ossidoreductasi è la seguente:

Etanolo + NAD+ -> Acetaldeide + NADH + H+

L'enzima svolge un ruolo chiave nel metabolismo dell'alcol etilico e, di conseguenza, nella sua clearance dall'organismo. Le variazioni genetiche che influenzano l'attività di questo enzima possono contribuire a differenze individuali nella suscettibilità all'intossicazione da alcol e alla dipendenza da alcol.

L'alcol ossidoreductasi è presente in diversi tessuti, tra cui fegato, intestino tenue, stomaco e cervello. Tuttavia, il fegato è la sede principale del metabolismo dell'alcol etilico, dove l'enzima svolge un ruolo cruciale nel mantenere i livelli ematici di alcol entro limiti normali e prevenire l'intossicazione.

Gli acidi mandelici sono composti organici che appartengono alla classe degli alfa-idrossiacidi (AHA). Si trovano naturalmente nell'ambiente e possono essere isolati da fonti vegetali come le mandorle amare. L'acido mandelico ha un gruppo funzionale di acido idrossi (-OH) legato al carbonio alpha (il secondo carbonio dalla carica carbossilica) e un gruppo fenile, che deriva dall'aminoacido fenilalanina.

Nell'uso topico in dermatologia, gli acidi mandelici sono comunemente utilizzati come agenti cheratolitici leggeri per il trattamento di una varietà di condizioni della pelle, tra cui:

1. Acne: Gli acidi mandelici possono aiutare a ridurre la produzione di sebo e l'adesione delle cellule cheratinizzate, contribuendo così a prevenire la formazione di comedoni (punti neri) e altri tipi di lesioni acneiche.
2. Iperpigmentazione: Gli acidi mandelici possono inibire l'attività dell'enzima tirosinasi, che svolge un ruolo chiave nella produzione di melanina (pigmento della pelle). Ciò può aiutare a ridurre l'iperpigmentazione indotta da lesioni cutanee o esposizione al sole.
3. Foto-invecchiamento: Gli acidi mandelici possono promuovere il turnover cellulare e aumentare la produzione di collagene, contribuendo a migliorare l'aspetto della pelle danneggiata dal sole, come le rughe e i segni dell'invecchiamento.
4. Ruvidità cutanea: Gli acidi mandelici possono aiutare a esfoliare la pelle in modo delicato, ridurre l'accumulo di cellule morte della pelle e migliorare il tono e la texture generale della pelle.

Gli acidi mandelici sono generalmente ben tollerati e considerati sicuri per l'uso topico. Tuttavia, è importante utilizzarli come indicato e iniziare con una concentrazione più bassa per testare la propria sensibilità alla sostanza. Se si verificano irritazioni o effetti avversi, interrompere immediatamente l'uso e consultare un medico o un dermatologo.

Il toluene è un liquido incolore, volatile e con un odore caratteristico che viene ampiamente utilizzato come solvente nell'industria. È un idrocarburo aromatico, derivato dal catrame del legno o prodotto sinteticamente dal benzene.

In medicina, il toluene è noto per i suoi effetti tossici sull'organismo umano, specialmente sul sistema nervoso centrale. L'esposizione cronica al toluene può causare una serie di problemi di salute, tra cui mal di testa, vertigini, nausea, perdita dell'udito, confusione mentale, danni ai nervi periferici e persino danni cerebrali permanenti.

L'abuso di solventi come il toluene è noto come " sniffing" o "snorting" e può portare a una serie di effetti negativi sulla salute, compresi problemi cardiovascolari, danni ai reni e al fegato, disturbi cognitivi e persino la morte.

Pertanto, il toluene è un importante agente chimico industriale che deve essere maneggiato con cura per prevenire l'esposizione inappropriata e i relativi effetti negativi sulla salute.

Aldeide ossidoreductasi è un enzima che catalizza la reazione di ossidazione delle aldeidi a chetoni utilizzando NAD+ (nicotinamide adenina dinucleotide) come accettore di elettroni. Questo processo aiuta a eliminare le sostanze nocive prodotte dal metabolismo cellulare e svolge un ruolo importante nel mantenere l'equilibrio redox all'interno della cellula. L'aldéide ossidoreductasi è presente in diversi organismi, dai batteri ai mammiferi, e può essere trovata in vari tessuti, come fegato, reni e cervello. La sua attività enzimatica è influenzata da diversi fattori, come il pH, la temperatura e la concentrazione di substrati ed è regolata da meccanismi genici e post-traduzionali.

La definizione medica di 'Benzyl Viologen' si riferisce a un composto chimico con formula di C12H10N2. È anche noto come N,N'-dibenzyl-1,4-fenilenediammina o N,N'-dibenzyl-para-fenilenediammina.

Benzyl Viologen è un composto organico solido di colore bianco o leggermente giallastro che viene utilizzato in diversi campi della ricerca scientifica, tra cui la biochimica e l'elettrochimica. Ha proprietà redox, il che significa che può subire reazioni di ossidazione e riduzione, cambiando il suo stato di ossidazione a seconda delle condizioni ambientali.

In particolare, Benzyl Viologen è noto per la sua capacità di accettare e donare elettroni facilmente, rendendolo un utile strumento nello studio dei processi di trasferimento di elettroni nelle cellule viventi. Ad esempio, può essere utilizzato come mediatore nella produzione di energia attraverso la fotosintesi artificiale o come agente riducente in reazioni enzimatiche.

Tuttavia, va notato che Benzyl Viologen non ha applicazioni cliniche dirette e non viene utilizzato come farmaco o terapia medica. La sua importanza risiede principalmente nel suo utilizzo come strumento di ricerca scientifica.

"Acinetobacter" è un genere di batteri gram-negativi che si trovano comunemente nell'ambiente, comprese le superfici umide e acquose come l'acqua del rubinetto e il suolo. Sono organismi non mobili e aerobi obbligati, il che significa che richiedono ossigeno per sopravvivere e crescere.

Alcune specie di Acinetobacter possono causare infezioni nosocomiali, vale a dire infezioni che si verificano durante la degenza ospedaliera o dopo un intervento chirurgico. Questi batteri sono noti per causare polmonite, meningite, infezioni del sangue e infezioni delle ferite, tra le altre patologie.

Le infezioni da Acinetobacter possono essere difficili da trattare a causa della loro resistenza agli antibiotici. Molte specie di questo genere hanno sviluppato meccanismi di resistenza ai farmaci, il che rende difficile trovare un trattamento efficace per le infezioni che causano.

In generale, l'Acinetobacter è considerato un patogeno opportunista, il che significa che causa infezioni principalmente in individui con sistemi immunitari indeboliti o compromessi, come pazienti ricoverati in ospedale, neonati prematuri e persone anziane. Tuttavia, alcune specie di Acinetobacter possono causare infezioni anche in individui sani.

In medicina e farmacologia, i conservanti sono considerati sostanze chimiche aggiunte intenzionalmente a formulazioni farmaceutiche, cosmetiche e alimentari allo scopo di prevenire la contaminazione microbica e preservare la sicurezza, l'integrità e la qualità del prodotto durante il suo periodo di validità.

I conservanti farmaceutici sono regolamentati dalle autorità sanitarie competenti per garantire che siano efficaci contro i microrganismi target e che non causino rischi inaccettabili per la salute dei pazienti. Prima di essere approvati per l'uso, i conservanti devono superare una serie di test tossicologici ed efficacia microbiologica.

Alcuni esempi comuni di conservanti farmaceutici includono:

1. Benzalconio cloruro - un agente antimicrobico a largo spettro utilizzato in colliri, soluzioni oftalmiche e creme dermatologiche.
2. Metilparabene e propilparabene - due parabeni comunemente usati come conservanti in farmaci topici, creme e unguenti.
3. Sorbato di potassio - utilizzato principalmente per preservare le formulazioni liquide e semisolide, inclusi sciroppi, sospensioni e lozioni.
4. Formaldeide rilasciatori - composti che rilasciano formaldeide a basse concentrazioni nel tempo, come il difenilcloroftaleina (DCP) e l'imidazolidinilurea (IU). Vengono utilizzati principalmente per preservare i prodotti farmaceutici liquidi.

È importante notare che l'uso di conservanti farmaceutici non è privo di rischi, poiché alcune persone possono essere sensibili o allergiche a queste sostanze. Pertanto, i professionisti sanitari devono considerare attentamente la scelta dei conservanti quando prescrivono farmaci, in particolare per i pazienti con una storia di reazioni avverse ai conservanti.

La 4-Nitrofenilfosfatasi è un enzima (EC 3.1.3.42) che catalizza la reazione di idrolisi del 4-nitrofenilfosfato a 4-nitrocatecolo e fosfato. Questo enzima appartiene alla classe delle esterasi, che sono enzimi che facilitano l'idrolisi dei legami estereo presenti in vari substrati.

L'attività di questo enzima è stata rilevata in diversi organismi, tra cui batteri, funghi e piante. Nelle piante, la 4-Nitrofenilfosfatasi svolge un ruolo importante nella difesa dalle infezioni microbiche, poiché l'idrolisi del 4-nitrofenilfosfato produce 4-nitrocatecolo, che ha proprietà antimicrobiche.

La deficienza di questo enzima può portare a disturbi metabolici e neurologici, sebbene tali casi siano rari. Inoltre, l'inibizione dell'attività della 4-Nitrofenilfosfatasi può essere utilizzata come strategia terapeutica per trattare alcune infezioni batteriche e fungine.

L'alcol deidrogenasi (ADH) è un enzima che catalizza la reazione di ossidazione dell'etanolo ad acetaldeide. Questo processo è una parte cruciale del metabolismo dell'alcol etilico nell'organismo umano. L'acetaldeide prodotta da questa reazione viene quindi ulteriormente ossidata in aceto dall'acetaldeide deidrogenasi a livello della matrice mitocondriale.

L'ADH è presente in diversi tessuti del corpo umano, tra cui il fegato, lo stomaco e il cervello. Tuttavia, il fegato è l'organo principale responsabile del metabolismo dell'alcol etilico. L'attività di questo enzima può variare da individuo a individuo, con alcune persone che metabolizzano l'alcol più velocemente rispetto ad altre. Questa variazione può essere dovuta a fattori genetici o ambientali.

L'ADH è una classe di enzimi che comprende diverse isoforme, ciascuna con differenti proprietà catalitiche e substrati specifici. Ad esempio, alcune isoforme possono ossidare l'etanolo ad acetaldeide più velocemente di altre. Queste differenze possono avere implicazioni per la suscettibilità individuale alla dipendenza da alcol e ai danni associati all'uso cronico di alcol.

In sintesi, l'alcol deidrogenasi è un enzima importante che svolge un ruolo chiave nel metabolismo dell'alcol etilico nell'organismo umano. La sua attività può variare da individuo a individuo e può avere implicazioni per la suscettibilità individuale alla dipendenza da alcol e ai danni associati all'uso cronico di alcol.

I benzoati sono sale o esteri dell'acido benzoico, un composto organico aromatico. Nella pratica medica, i benzoati sono spesso utilizzati come conservanti nei farmaci e nei cosmetici per prevenire la crescita di microrganismi dannosi.

L'acido benzoico e i suoi sali hanno proprietà antimicrobiche naturali e sono efficaci contro batteri, funghi e lieviti. Sono comunemente usati come conservanti negli alimenti e nelle bevande, nonché in prodotti per la cura della pelle e dei capelli.

In medicina, i benzoati possono essere utilizzati come agenti terapeutici per il trattamento di alcune condizioni mediche. Ad esempio, il sale di sodio dell'acido benzoico (sodio benzoato) può essere usato come agente uricosurico nel trattamento del calcoli renali da acido urico.

Tuttavia, l'uso di benzoati deve essere monitorato attentamente, poiché alti livelli di esposizione possono causare effetti avversi sulla salute, come iperattività, irritabilità e sonnolenza. In rari casi, può anche verificarsi una reazione allergica ai benzoati.

"Pseudomonas putida" è una specie di batterio gram-negativo, aerobico, a bastoncello, non fermentante che si trova comunemente nell'ambiente acquoso e del suolo. È un organismo opportunista che può causare infezioni occasionali nell'uomo, soprattutto in individui immunocompromessi o con patologie di base.

"Pseudomonas putida" è noto per la sua capacità di degradare una vasta gamma di composti organici, il che lo rende utile in diversi processi industriali e di bioremediation. Tuttavia, alcune ceppi di "P. putida" possono anche produrre sostanze tossiche o patogene, come pigmenti, endotossine e siderofori, che possono causare infezioni localizzate o sistemiche se entrano nel corpo umano.

Le infezioni da "Pseudomonas putida" possono verificarsi dopo lesioni cutanee o traumi, interventi chirurgici, cateterismi vescicali o altre procedure invasive. I sintomi delle infezioni dipendono dal sito di infezione e possono includere dolore, gonfiore, arrossamento, secrezione purulenta, febbre e brividi. Il trattamento delle infezioni da "P. putida" può essere complicato dalla sua resistenza intrinseca o acquisita a diversi antibiotici, il che richiede spesso la prescrizione di farmaci antimicrobici mirati e adeguatamente testati.

In termini medici, "xilene" si riferisce a un composto organico aromatico liquido, utilizzato principalmente come solvente. È un idrocarburo biciclico con due gruppi metile sostituiti (-CH3). Lo xilene è una miscela di tre isomeri: *orto*-xilene, *meta*-xilene e *para*-xilene.

Nonostante il suo utilizzo come solvente, lo xilene non ha applicazioni dirette nel trattamento medico o nella diagnosi di condizioni mediche. Tuttavia, può avere effetti fisiologici sull'organismo umano. Ad esempio, l'esposizione professionale prolungata allo xilene può causare irritazione agli occhi, alla pelle e alle vie respiratorie superiori. Inoltre, è stato associato a possibili effetti neurologici, come cefalea, vertigini e affaticamento. Tuttavia, sono necessarie ulteriori ricerche per comprendere appieno gli effetti sulla salute umana dell'esposizione allo xilene.

L'alcolismo è una condizione medica riconosciuta che si riferisce al consumo dannoso e persistente di alcol etilico, noto comunemente come alcol. Questa dipendenza cronica e spesso progressiva può causare effetti fisici, psicologici, sociali ed economici significativi e negativi sulla vita di una persona.

L'alcolismo è caratterizzato da un desiderio incontrollabile di bere alcolici, a scapito delle responsabilità personali, della salute e del benessere. Può portare a una serie di problemi di salute, tra cui danni al fegato, malattie cardiovascolari, disturbi mentali, compromissione del sistema immunitario e aumento del rischio di cancro.

L'Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) definisce l'alcolismo come una "dipendenza da alcol" o "disturbo da consumo di alcol", che include due categorie principali: il disturbo da abuso di alcol e la dipendenza da alcol.

Il disturbo da abuso di alcol è caratterizzato dal persistente uso scorretto di alcol, che può causare danni fisici o problemi sociali o giudiziari. La dipendenza da alcol, invece, comporta una forte necessità e un desiderio compulsivo di bere, nonostante le conseguenze negative che ne derivano.

L'alcolismo è trattato come una malattia e richiede cure mediche e psicologiche specialistiche per aiutare la persona a smettere di bere e a gestire i sintomi di astinenza, nonché a sviluppare strategie per prevenire le ricadute. Il trattamento può includere farmaci, terapia comportamentale, supporto psicologico e gruppi di auto-aiuto come Alcolisti Anonimi.

In termini medici, la "fluidità della membrana" si riferisce alla proprietà delle membrane cellulari di cambiare la loro struttura e forma in risposta a stimoli o variazioni delle condizioni ambientali. Questa proprietà è essenziale per una serie di processi cellulari, tra cui il trasporto di molecole attraverso la membrana, il rilascio di vescicole e la fusione delle membrane.

La fluidità della membrana è determinata dalla composizione lipidica e proteica della membrana stessa. I lipidi, in particolare i fosfolipidi, costituiscono la struttura di base della membrana cellulare e sono organizzati in una doppia layer dove le teste polari idrofile sono a contatto con l'acqua all'interno e all'esterno della cellula, mentre le code idrofobe si trovano al centro della bicolla lipidica.

La fluidità dipende dalla lunghezza e dal grado di saturazione dei acidi grassi che costituiscono la parte idrofoba delle code dei fosfolipidi. I grassi insaturi hanno doppi legami che introducono "grovigli" o "curvature" nella catena lipidica, rendendo la membrana meno stretta e più fluida. Al contrario, i grassi saturi hanno catene lineari che si adattano meglio insieme, aumentando la densità della membrana e diminuendone la fluidità.

La temperatura svolge anche un ruolo importante nella fluidità della membrana: quando la temperatura aumenta, i grassi insaturi diventano più fluidi, mentre a basse temperature le membrane con una maggiore percentuale di grassi saturi tendono a solidificarsi e diventare meno fluide.

La fluidità della membrana è fondamentale per il corretto funzionamento delle cellule e alterazioni in questa proprietà possono portare a disfunzioni o malattie, come ad esempio l'aterosclerosi, dove le membrane delle cellule endoteliali diventano meno fluide a causa dell'accumulo di colesterolo e altri lipidi.

L'etanolo, noto anche come alcol etilico, è un tipo di alcol che viene comunemente consumato nelle bevande alcoliche. È un liquido incolore con un caratteristico odore forte e un sapore bruciante. Chimicamente, l'etanolo è classificato come un alcool a catena corta, con la formula chimica C2H5OH.

Nel contesto medico, l'etanolo viene spesso studiato per i suoi effetti sull'organismo umano e sul cervello in particolare. Il consumo di bevande alcoliche provoca un'intossicazione acuta che altera il giudizio, la coordinazione muscolare e la funzione cognitiva. L'uso cronico di etanolo può portare a una serie di problemi di salute, tra cui dipendenza da alcol, danni al fegato, malattie cardiovascolari, disturbi mentali e aumento del rischio di cancro.

L'etanolo viene anche utilizzato in alcuni prodotti medicinali come disinfettante per la pelle e come conservante per i farmaci. Tuttavia, l'ingestione di etanolo a scopo medico è rara, poiché ci sono alternative più sicure ed efficaci disponibili.

L'esobarbital è un farmaco appartenente alla classe delle barbituriche, che agiscono come depressivi del sistema nervoso centrale (SNC). Viene utilizzato principalmente come sedativo-ipnotico, per indurre o mantenere il sonno in situazioni di insonnia. Ha anche proprietà anticonvulsivanti e può essere usato nel trattamento degli attacchi epilettici.

L'esobarbital agisce legandosi a specifici recettori del GABA (acido gamma-aminobutirrico) nel cervello, aumentando l'effetto inibitorio di questo neurotrasmettitore e portando a una ridotta eccitazione neuronale. Ciò si traduce in effetti sedativi, ipnotici e anticonvulsivanti.

Gli effetti collaterali dell'esobarbital possono includere sonnolenza diurna, vertigini, debolezza, confusione, problemi di memoria e coordinazione, e in alcuni casi, dipendenza fisica e psicologica. L'uso a lungo termine o improprio può portare a gravi complicazioni, come overdose accidentale o intenzionale, che possono causare coma o persino morte.

L'esobarbital è disponibile in diverse forme farmaceutiche, tra cui compresse, capsule e soluzioni iniettabili. La sua prescrizione è limitata a causa del suo potenziale di abuso e dei rischi associati al sovradosaggio.

L'acido benzoico è un composto organico aromatico con la formula chimica C6H5COOH. Si presenta come una polvere bianca cristallina solubile in acqua e ha un odore caratteristico. L'acido benzoico si trova naturalmente in alcuni frutti, come le albicocche e i ciliegi, e viene anche prodotto industrialmente su larga scala per essere utilizzato in una varietà di applicazioni, tra cui la conservazione degli alimenti, la produzione di cosmetici e la sintesi di altri composti chimici.

Nel corpo umano, l'acido benzoico può essere metabolizzato dal fegato in acido ippurico, che viene quindi eliminato attraverso i reni. In dosi elevate, tuttavia, l'acido benzoico può avere effetti tossici sull'organismo e causare irritazioni alla pelle e agli occhi.

L'acido benzoico è anche un componente importante di alcuni farmaci, come il Benzocaina, che viene utilizzato per alleviare il dolore e l'irritazione della bocca e della gola. Tuttavia, l'uso eccessivo o improprio di farmaci contenenti acido benzoico può causare effetti avversi, come reazioni allergiche e problemi respiratori.

In sintesi, l'acido benzoico è un composto organico aromatico comunemente usato in una varietà di applicazioni, tra cui la conservazione degli alimenti, la produzione di cosmetici e la sintesi di altri composti chimici. Tuttavia, può avere effetti tossici sull'organismo in dosi elevate ed essere associato ad effetti avversi se utilizzato impropriamente come componente di farmaci.

Il feniletil alcool, noto anche come feniletanolo, è un composto organico con formula chimica C6H5CH2CH2OH. Si presenta come un liquido incolore con un lieve odore di rosa o gardenia. Viene utilizzato in profumeria come fissativo per fragranze e come solvente nell'industria alimentare e delle bevande.

Dal punto di vista medico, il feniletil alcool non ha un ruolo specifico come farmaco o sostanza d'abuso. Tuttavia, può essere metabolizzato dal corpo umano e produrre effetti tossici se consumato in grandi quantità. L'intossicazione da feniletil alcool può causare sintomi simili a quelli dell'ubriachezza alcolica, come vertigini, nausea, vomito e difficoltà di coordinamento. In casi gravi, può portare a coma o persino alla morte.

È importante notare che il feniletil alcool non deve essere confuso con l'alcol etilico (etanolo), che è il tipo di alcol presente nelle bevande alcoliche e utilizzato come solvente in molte applicazioni industriali.

In chimica, un'aldeide è un composto organico che contiene un gruppo funzionale carbossilico (-CHO) all'estremità di una catena di carbonio. Il nome "aldeide" deriva dalla combinazione delle parole "alcol" e "acido", poiché l'aldeide è considerata un intermedio tra l'alcol e l'acido carbossilico nella ossidoriduzione della catena carboniosa.

Le aldeidi sono note per avere un caratteristico odore pungente e penetrante, che può essere descritto come dolciastro o acridulo. Alcune aldeidi naturali svolgono un ruolo importante nell'aroma di frutta, fiori e altri prodotti naturali. Ad esempio, la vanillina è l'aldeide che conferisce all'estratto di vaniglia il suo aroma distintivo.

Le aldeidi possono essere sintetizzate in laboratorio attraverso diversi metodi, come l'ossidazione di alcol primari o la riduzione di chetoni. Sono anche presenti in molti prodotti industriali e commerciali, come solventi, plastificanti, farmaci e profumi.

Tuttavia, è importante notare che alcune aldeidi possono essere irritanti per la pelle e le mucose, e alcune sono state identificate come cancerogene potenziali. Pertanto, è necessario maneggiarle con cura ed evitare l'esposizione prolungata o a concentrazioni elevate.

La 'Pseudomonas' è un genere di batteri gram-negativi aerobi, a bastoncello, ubiquitari e omofermentativi. Sono noti per la loro resistenza intrinseca a molti antibiotici e disinfettanti. Il membro più noto del genere è Pseudomonas aeruginosa, che è un importante patogeno opportunista che causa infezioni nosocomiali e community-acquired, specialmente nei pazienti immunodepressi o con patologie polmonari croniche. Le infezioni da Pseudomonas possono causare una vasta gamma di manifestazioni cliniche, tra cui polmonite, batteriemia, meningite, infezioni della pelle e dei tessuti molli, e infezioni delle vie urinarie. Il trattamento può essere complicato dalla resistenza agli antibiotici, che può richiedere la combinazione di farmaci o l'uso di agenti meno comunemente usati.

In medicina e fisiologia, la cinetica si riferisce allo studio dei movimenti e dei processi che cambiano nel tempo, specialmente in relazione al funzionamento del corpo e dei sistemi corporei. Nella farmacologia, la cinetica delle droghe è lo studio di come il farmaco viene assorbito, distribuito, metabolizzato e eliminato dal corpo.

In particolare, la cinetica enzimatica si riferisce alla velocità e alla efficienza con cui un enzima catalizza una reazione chimica. Questa può essere descritta utilizzando i parametri cinetici come la costante di Michaelis-Menten (Km) e la velocità massima (Vmax).

La cinetica può anche riferirsi al movimento involontario o volontario del corpo, come nel caso della cinetica articolare, che descrive il movimento delle articolazioni.

In sintesi, la cinetica è lo studio dei cambiamenti e dei processi che avvengono nel tempo all'interno del corpo umano o in relazione ad esso.

"Acinetobacter calcoaceticus" è una specie batterica che appartiene al genere "Acinetobacter". Questi batteri sono gram-negativi, non fermentanti e aerobi obbligati. Sono noti per la loro resistenza agli antibiotici e alla disinfezione e possono causare infezioni nosocomiali, specialmente in pazienti immunodepressi o con patologie polmonari croniche. Possono essere trovati in ambienti umidi e ricchi di nutrienti come l'acqua stagnante, il suolo e le superfici ospedaliere.

Le infezioni da "Acinetobacter calcoaceticus" possono causare polmonite, batteriemia, meningite, infezioni della pelle e dei tessuti molli, e infezioni del tratto urinario. Il trattamento di queste infezioni può essere difficile a causa della resistenza degli antibiotici, quindi è importante identificare la specie specifica di "Acinetobacter" per selezionare il trattamento appropriato.

Si noti che "Acinetobacter calcoaceticus" è spesso considerata parte del complesso di specie "Acinetobacter calcoaceticus-baumannii", che include anche altre specie strettamente correlate come "Acinetobacter baumannii" e "Acinetobacter nosocomialis". Questi batteri possono essere difficili da distinguere fenotipicamente, quindi la tipizzazione genetica può essere necessaria per una corretta identificazione.

Il cloroformio è un composto organico volatile con la formula CHCl3. In passato, è stato utilizzato come anestetico generale, sebbene ora sia vietato in molti paesi a causa dei suoi effetti collaterali pericolosi, tra cui il potenziale di danni al fegato e ai polmoni, nonché la sua tendenza a causare aritmie cardiache. Il cloroformio è un liquido incolore con un odore distinto e dolce. Viene comunemente utilizzato nel laboratorio come solvente per estrarre sostanze chimiche organiche dalle miscele complesse. L'esposizione al cloroformio può avvenire attraverso l'inalazione, il contatto con la pelle o gli occhi, o accidentalmente tramite ingestione. I sintomi di esposizione possono includere mal di testa, vertigini, nausea, vomito, sonnolenza e, in dosi più elevate, coma e morte. L'esposizione al cloroformio durante la gravidanza può anche aumentare il rischio di difetti alla nascita.

I catecolami sono un gruppo di sostanze chimiche presenti nel corpo che svolgono un ruolo importante nella regolazione di varie funzioni fisiologiche, tra cui la pressione sanguigna, la frequenza cardiaca e l'umore. I tre principali catecolami sono la dopamina, la norepinefrina (noradrenalina) e l'epinefrina (adrenalina).

Questi composti sono derivati dall'aminoacido tirosina e condividono una struttura chimica simile, che include un gruppo catecol, formato da un anello benzenico con due gruppi ossidrilici (-OH) e un gruppo alchilico (-CH=).

I catecolami svolgono un ruolo cruciale nel sistema nervoso simpatico, che è parte del sistema nervoso autonomo responsabile della risposta "lotta o fuga" dell'organismo. Quando si verifica una situazione stressante o pericolosa, il sistema nervoso simpatico rilascia catecolami per preparare il corpo a reagire rapidamente.

La dopamina è un neurotrasmettitore che svolge un ruolo importante nella regolazione del movimento, dell'umore e della ricompensa. La norepinefrina è un ormone e un neurotrasmettitore che aumenta la frequenza cardiaca, la pressione sanguigna e il livello di allerta. L'epinefrina è un ormone e un neurotrasmettitore che prepara il corpo alla risposta "lotta o fuga" aumentando la frequenza cardiaca, la pressione sanguigna, la respirazione e il metabolismo.

Un eccesso o una carenza di catecolami possono causare diversi disturbi medici, come l'ipertensione, il parkinsonismo, la depressione e l'ansia. Pertanto, è importante mantenere un equilibrio adeguato di queste sostanze nel corpo per garantire una buona salute fisica e mentale.

Il difenileteriene, noto anche come difenilbutadiene, è un composto organico che viene utilizzato in alcuni medicinali. Nella pratica medica, il termine "difenileteriene" si riferisce più comunemente al gruppo di farmaci derivati da questo composto, noti come difenilbutapossioni. Questi farmaci sono utilizzati principalmente come antinfiammatori e analgesici (rimedio contro il dolore) in alcuni paesi, ma non sono approvati per l'uso negli Stati Uniti.

Gli effetti collaterali del difenileteriene possono includere sonnolenza, vertigini, nausea e vomito. L'uso a lungo termine può causare danni al fegato e ai reni. In rari casi, può anche verificarsi una reazione allergica grave nota come anafilassi.

Come per qualsiasi farmaco, il difenileteriene dovrebbe essere utilizzato solo sotto la supervisione di un medico qualificato e autorizzato. Il medico dovrebbe essere informato di qualsiasi condizione medica preesistente o di qualsiasi altro farmaco che si sta assumendo, poiché ciò può influenzare l'efficacia e la sicurezza del trattamento con difenileteriene.

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L'alcool benzilico (o fenilcarbinolo; IUPAC: fenilmetanolo) è un alcol di formula C6H5-CH2-OH, oppure Ph-CH2-OH. A temperatura ... di alcool benzilico è stata proposta come trattamento per la pediculosi in alternativa ai farmaci attualmente utilizzati. Non ... con formaldeide e la reazione di Cannizzaro della benzaldeide danno anche alcol benzilico. Quest'ultimo fornisce anche acido ... L'alcool benzilico è prodotto industrialmente dal toluene tramite il cloruro di benzile, che viene idrolizzato: C 6 H 5 CH 2 Cl ...
Contiene inoltre alcol benzilico come conservante. Queste iniezioni devono essere svolte lentamente e con del personale idoneo ... Il Lorazepam può essere anche utilizzato nel trattamento delle sindromi d'astinenza da alcol; purché la funzionalità epatica ...
... grazie alla quale si ha riduzione di una molecola dell'aldeide a dare un alcol (alcol benzilico) e simultaneamente ossidazione ... È possibile ottenere alcol benzilico a partire dalla benzaldeide tramite idrogenazione. Facendo invece reagire la benzaldeide ... l'ossidazione parziale dell'alcol benzilico, il trattamento con basi (es: NaOH) del cloruro di benzale (Ph-CHCl2), oppure la ...
È solubile in acqua, scarsamente solubile in alcool e praticamente insolubile in etere. L'alcool benzilico o clorobutanolo è ... È inoltre controindicato nei neonati e nei bambini piccoli, soprattutto a causa della presenza di alcool benzilico. ^ ...
La formulazione endovenosa contiene alcool benzilico usato come eccipiente in virtù della sua azione batteriostatica. Tale ...
La riduzione a benzaldeide e alcol benzilico avviene usando DIBAL-H , LiAlH 4 o sodio boroidruro. Il 90% dell'acido benzoico in ... Gli ortoesteri possono essere ottenuti dalla reazione di alcoli con benzonitrile in condizioni acide in assenza di acqua. ... Altri metodi di preparazione sono: l'ossidazione dell'alcol benzilico, della benzaldeide o dell'acido cinnamico; l'idrolisi del ... Gli esteri dell'acido benzoico sono il prodotto della reazione catalizzata da acidi con alcoli. Le ammidi dell'acido benzoico ...
In questa procedura, dell'acido [Carbonil-14C] nicotinico viene esterificato con alcol benzilico e l'estere ottenuto viene poi ...
Per ossidazione - ad esempio con una soluzione acida di permanganato di potassio - viene trasformato in alcool benzilico, ...
... di alcool benzilico, che provocherebbe l'asfissia dei parassiti. Inoltre esistono particolari shampoo. Per il trattamento della ...
La presenza di alcool benzilico fra gli eccipienti della formulazione farmaceutica a base di interferone (IFN) controindica la ...
Uno studio dimostra l'uso di alcool benzilico come materiale di partenza per la sintesi di acetato di fosfonio a condizione che ... per esempio nell'alogenazione degli alcool (simile alla reazione di Appel) e in quella dell'anello fenolo. Il composto ...
L'uso di LMWH deve essere evitato in pazienti con allergie note a LMWH, eparina, solfiti o alcool benzilico, in pazienti con ...
... la benzaldeide si decompone in acido benzoico e alcol benzilico. Nel 1855 viene chiamato dal ministro della pubblica istruzione ... dismutano in una miscela di acidi e alcoli corrispondenti: ad esempio, ...
... scopoletina Alcoli: alcol benzilico, alcol cinnamilico, alcol feniletilico, alcol pentenilico, alcol 3,5-dimedossibenzilico ... β-selinene Alcoli sesquiterpenici: β-eudesmolo, guaiolo Amminoacidi Acidi grassi Chetoni Varie: steroli, polisaccaridi, lattoni ...
... generato da sodio e alcool benzilico) per produrre un estere con rami ciclici, il benzoato di benzile. 2 C6H5-CHO + Na O-CH2- ... Alcoolisi (estere + alcool → estere + alcool) R1-CO2-R2 + R3-OH → R1-CO2-R3 + R2-OH Come per l'idrolisi si usa l'acqua, nel ... R-COOH + R′-OH + P(C6H5)3 + R-N=N-R → R-CO2-R′ + OP(C6H5)3 + R-NH-NH-R Qui trattiamo i processi di reazione tra un alcool e un ... Gli alcool reagiscono con gli acil cloruri producendo esteri: R-CO-Cl + R′-OH → R-CO2-R′ + HCl Ad esempio: CH3-CO-Cl + C2H5-OH ...
Nella sintesi industriale dell'ibuprofene, un alcol benzilico viene convertito nel corrispondente acido carbossilico mediante ... una reazione catalizzata dal palladio: ArCH(CH3)OH + CO → ArCH(CH3)COOH Nella idroesterificazione si addiziona un alcol invece ...
P03AX01 Benzoato di benzile P03AX02 Rame oleinato P03AX03 Malatione P03AX04 Quassia P03AX05 Dimeticone P03AX06 Alcol benzilico ...
Il fenolo può reagire come acido ed essere convertito nei rispettivi sali, i "fenati". Il fenolo può reagire come un alcol e ... Non lo si deve confondere con l'alcol benzilico (C6H5CH2OH). Puro, si presenta sotto forma di cristalli bianchi, che per via ... Benché posseggano un gruppo ossidrile (-OH), i fenoli non si comportano come gli alcoli. I fenoli infatti sono più acidi degli ... alcol isopropilico, o anche abbondante acqua. È richiesta la rimozione degli indumenti contaminati, e un ricovero ospedaliero ...
... che sono chiamati più propriamente ione benzilico e radicale benzilico) in cui il metilene porta rispettivamente una carica o ... Per esempio, un alcool può essere fatto reagire con bromuro di benzile portando alla formazione di un legame etereo resistente ... Nella sintesi organica, il benzile viene frequentemente utilizzato come gruppo protettivo di alcoli, fenoli e acidi ...
L'alcol benzilico così formato viene subito convertito nel cloruro nelle condizioni di reazione. Anche se la reazione è un ... e si crea un alcol primario (6) che però subisce subito una sostituzione nucleofila alifatica per via dell'ambiente ancora ...
Ossidazione di alcoli che trasportano un δ-protone in eteri ciclici. Scissione ossidativa di alcoli allilici. Conversione di ... In chimica organica viene utilizzato per molte reazioni, tra le quali: Acetossilazione di legami C-H dell'etere benzilico, ...
CH2=CH-CH2+ ↔ +CH2-CH=CH2 carbocatione allilico Ph-CH2+ carbocatione benzilico Particolarmente stabile è il trifenilmetil ... perché la disidratazione di un alcol lineare porta a una miscela di prodotti, alcuni anche a catena ramificata, anziché al solo ...
Lalcool benzilico (o fenilcarbinolo; IUPAC: fenilmetanolo) è un alcol di formula C6H5-CH2-OH, oppure Ph-CH2-OH. A temperatura ... di alcool benzilico è stata proposta come trattamento per la pediculosi in alternativa ai farmaci attualmente utilizzati. Non ... con formaldeide e la reazione di Cannizzaro della benzaldeide danno anche alcol benzilico. Questultimo fornisce anche acido ... Lalcool benzilico è prodotto industrialmente dal toluene tramite il cloruro di benzile, che viene idrolizzato: C 6 H 5 CH 2 Cl ...
Alcol Benzilico + Benzocaina + Clorixilenolo - Scheda informativa: indicazioni, efficacia, modo duso, avvertenze, gravidanza, ... Crema per uso topico da 4 gr di Alcool Benzilico, 5 gr di Benzocaina e 0,10 gr di Cloroxilenolo per 100 gr di prodotto.. Si ... Indicazioni FOILLE (Scottature) ® Alcol Benzilico + Benzocaina + Clorixilenolo. FOILLE ® è indicato nel trattamento e nella ... Avvertenze FOILLE (Scottature) ® Alcol Benzilico + Benzocaina + Clorixilenolo. Il corretto uso di FOILLE ® prevede il rispetto ...
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Soluzione cutanea per genitali esterni: Polisorbato 20; alcool benzilico; sorbitan monolaurato; N-idrossietil-N-cocco ...
Fosfato monosodico, nicotinamide, glicol propilenico, alcool etilico, alcool benzilico, sodio idrossido, acido cloridrico ... Eccipienti con effetti noti: Ogni fiala contiene: alcol etilico (etanolo) 100 mg; alcol benzilico 20 mg, sodio idrossido 4,8 mg ... è nota la quantità minima di alcool benzilico alla quale si può manifestare la tossicità. Il rischio di tossicità da alcool ... Nonostante le normali dosi terapeutiche del prodotto trasportino in genere quantità di alcool benzilico sostanzialmente ...
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Alcol benzilico , Uso e Sicurezza nei Cosmetici , Fa Male? Potassio Sorbato , Usi Alimentari e Cosmetici , Fa Male? ... Lacido deidroacetico e lalcol benzilico sono adatti per luso in varie applicazioni cosmetiche come shampoo, balsami, creme ...
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Alcool denaturato, profumo, hydroxyisohexyl 3-cicloesene carbossaldeide, benzoate di benzile, hexylcinnamal, cumarina, alcool ...
alcool benzilico. - acido propionico. - acido solforico. - refrigerante allhin. - vetreria varia. - In un pallone da 250 ml ... Dovrei avere un pò di propionico ma non ho il benzilico.. dunque sa di frutta.. gradevole?. Sì, è molto gradevole ma è sempre ... usa altri alcoli, magari acatena corta!. se non erro il propionato di metile è buono! ... introdurre 30 ml di alcool benzilico e 50 ml di acido propionico; mescolando energicamente aggiungere 1 ml di H2SO4 conc. (ho ...
... alcol amilico, alcol n-propilico (1-propanolo), alcool, alcool etilico, alcool isopropilico, alcool metilico, alimentari ... alcol etilico. * alcool benzilico. * diclorobenzene (para-diclorobenzene). * diclorodifluorometano (freon-12). * distillati di ...
PEVARYL 1% soluzione cutanea non alcolica contiene alcool benzilico: questo medicinale contiene 10 mg di alcool benzilico in ... PEVARYL 1% soluzione cutanea non alcolica contiene alcool benzilico: questo medicinale contiene 10 mg di alcool benzilico in ... Soluzione cutanea non alcolica: eccipienti: polisorbato 20; alcool benzilico; sorbitan monolaurato; acido N-[2-idrossietil]-N-[ ... Soluzione cutanea non alcolica: eccipienti: polisorbato 20; alcool benzilico; sorbitan monolaurato; acido N-[2-idrossietil]-N-[ ...
Alcool benzilico; Alcool cinnamilico; Citrale; Eugenolo; Idrossicitronellale; Isoeugenolo; Alcool amilcinnamilico; Salicilato ... di benzile; Cinnamale; Cumarina; Geraniolo; Aldeide idrossimetil-pentilcicloesencarbossilica; Alcool anisilico; Cinnamato di ...
Crema: sorbitano monostearato; polisorbato 60; spermaceti; alcool cetilstearilico; ottildodecanolo; alcool benzilico; acqua ... alcool benzilico; acqua depurata. Soluzione cutanea: etanolo; isopropilmiristato.Polvere cutanea amido di riso non gelificabile ... Gel: miscela di alcooli grassi etossilati; gliceridi di acidi grassi etossilati; isopropilisostearato; alcool etilico; acido ... Il farmaco crema contiene alcol cetilstearilico che puo causare reazioni cutanee locali(ad es. dermatiti da contatto).. ...
Una pastiglia contiene: • Alcool benzilico......................................... mg....... 6,4 • Sodio benzoato ...
... alcol amilico, alcol n-propilico (1-propanolo), alcool, alcool etilico, alcool isopropilico, alcool metilico, alimentari ... alcol etilico. * alcool benzilico. * diclorobenzene (para-diclorobenzene). * diclorodifluorometano (freon-12). * distillati di ...
Soluzione cutanea non alcolica Eccipienti: polisorbato 20; alcool benzilico; sorbitan monolaurato; acido N-[2-idrossietil]-N-[2 ... Spray cutaneo soluzione alcolica Eccipienti: alcool etilico; glicole propilenico; profumo n.4074; tris(idrossimetil)amino ... Soluzione cutanea non alcolica Eccipienti: polisorbato 20; alcool benzilico; sorbitan monolaurato; acido N-[2-idrossietil]-N-[2 ... Spray cutaneo soluzione alcolica Eccipienti: alcool etilico; glicole propilenico; profumo n.4074; tris(idrossimetil)amino ...
... soluzione cutanea per genitali esterni contiene alcool benzilico. Questo medicinale contiene 10, 33 mg di alcool benzilico per ... Soluzione cutanea per genitali esterni: polisorbato 20; alcool benzilico; sorbitan monolaurato; acido N-[2-idrossietil] -N-[2-( ... Lalcool benzilico può causare reazioni allergiche.Lalcool benzilico può causare lieve irritazione locale. PEVARYL 1% ... Questo medicinale contiene alcool benzilico e linalolo (come fragranza nel profumo). Per lelenco completo degli eccipienti, ...
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Alcool benzilico. *bisfenolo A (BPA). *butossietanolo. *catrame di carbone. *Diossano 1,4 ...
Lalcol è alcool - non è vero? In breve, lalcol è molto più del noto alcol etilico presente nel vino, nella birra e negli ... Mentre gli alcool cattivi - come suggerisce il nome - fanno male alla pelle, gli alcool buoni hanno un effetto positivo su di ... Dove cè ombra, però, cè anche luce e quindi ci sono anche alcool buoni. Contrariamente a quelli cattivi, gli alcoli buoni - ... Gli alcool cattivi comprendono soprattutto alcool monoidrici, in particolare letanolo. Questi sono solitamente denaturati con ...
Gli eccipienti sono: acido cloridrico; acqua per preparazioni iniettabili; alcool benzilico; alcool etilico; nicotinamide; ... Questo medicinale contiene 13 vol % etanolo (alcool), ad es. fino a 100 mg per dose, equivalenti a 2,46 ml di birra, 0,95 ml di ... E consigliabile non bere alcol durante il trattamento con Piroxicam Sandoz GmbH.. GRAVIDANZA E ALLATTAMENTO. Chieda consiglio ... come le persone affette da patologie epatiche o epilessia.Questo medicinale contiene tra gli eccipienti alcool benzilico (20 mg ...
Soluzione cutanea non alcolica: polisorbato 20; alcool benzilico; sorbitan monolaurato; acido N-[2-idrossietil]-N-[2-( ... Spray cutaneo soluzione alcolica: alcool etilico; glicole propilenico; profumo n.4074; tris(idrossimetil)amino metano. Polvere ...
Contiene alcool benzilico. Può provocare una reazione allergica. In caso di consultazione di un medico, tenere a disposizione ...
  • Eccipienti con effetto noto: Questo medicinale contiene alcool benzilico e linalolo (come fragranza nel profumo). (farmaciabrunetta.com)
  • Eccipienti: Alcool benzilico, Dietile glicole Etere monoetilico. (doggypop.com)
  • In breve, l'alcol è molto più del noto alcol etilico presente nel vino, nella birra e negli alcolici. (handsonveggies.it)
  • PEVARYL 1% soluzione cutanea non alcolica contiene alcool benzilico: questo medicinale contiene 10 mg di alcool benzilico in ogni bustina (da 10 mg), che e' equivalente a 1mg/g. (farmaciafioroni.it)
  • Contiene alcool benzilico. (farmame.it)
  • L'alcool benzilico invece è un composto organico aromatico, dotato di uno spiccato potere antibatterico nei confronti dei batteri Gram positivi , che decresce gradualmente nei confronti dei batteri Gram negativi dei lieviti e dei funghi . (my-personaltrainer.it)
  • L'alcool benzilico puo' causare reazioni allergiche. (farmaciafioroni.it)
  • L'alcool benzilico puo' causare lieve irritazione locale. (farmaciafioroni.it)
  • L'alcool riduce l'effetto protettivo degli antiossidanti ed è per questo motivo che durante una cura con tali elementi dovreste sempre assicurarvi che contenga antiossidanti vegetali, ma non alcool cattivo. (handsonveggies.it)
  • Una lozione al 5% di alcool benzilico è stata proposta come trattamento per la pediculosi in alternativa ai farmaci attualmente utilizzati. (wikipedia.org)
  • L'alcol benzilico è prodotto naturalmente da molte piante e si trova comunemente in frutta e tè. (wikipedia.org)
  • L'alcol benzilico reagisce con l'acrilonitrile per dare N-benzilacrilammide. (wikipedia.org)
  • L'alcol benzilico è stato utilizzato come solvente dielettrico nella riconfigurazione dielettroforetica di nanofili. (wikipedia.org)
  • L'acido deidroacetico e l'alcol benzilico sono adatti per l'uso in varie applicazioni cosmetiche come shampoo, balsami, creme corpo idratanti , lozioni in crema, bagnoschiuma, salviettine umidificate e filtri solari . (x115.it)
  • L'alcol è alcool - non è vero? (handsonveggies.it)
  • Contrariamente a quelli cattivi, gli alcoli buoni - che appartengono al gruppo degli alcol grassi e di cera - non seccano la pelle, ma assicurano che essa possa immagazzinare meglio la quantità idrica necessaria rafforzando la barriera naturale della pelle. (handsonveggies.it)
  • Crema per uso topico da 4 gr di Alcool Benzilico, 5 gr di Benzocaina e 0,10 gr di Cloroxilenolo per 100 gr di prodotto. (my-personaltrainer.it)
  • 100 g di crema contengono: Alcool benzilico 4 g - Benzocaina 5 g - Cloroxilenolo 0,4 g. (drmax.it)
  • Mentre gli alcool cattivi danneggiano la barriera naturale della pelle, favorendo cute secca e imperfetta, esacerbando lnfiammazioni e malattie della pelle e persino accelerando il processo di invecchiamento , gli alcool buoni rafforzano la barriera cutanea e aiutano la pelle a conservare meglio l'idratazione. (handsonveggies.it)
  • Per usi di laboratorio, la reazione di Grignard di bromuro di fenilmagnesio (C6H5MgBr) con formaldeide e la reazione di Cannizzaro della benzaldeide danno anche alcol benzilico. (wikipedia.org)
  • Conservanti: alcool benzilico e acido deidroacetico. (codifa.it)
  • Senza l'utilizzo di sostanze neurotossiche, il nuovo prodotto che in questi giorni sta passando al vaglio delle autorità sanitarie statunitensi, contiene una concentrazione di circa il 5% di alcool benzilico , una sostanza che obbliga gli spiracoli dell'animale a restare aperti, aumentando così la possibilità che essi rimangano soffocati e muoiano. (stetoscopio.net)
  • PEVARYL 1% soluzionecutanea per genitali esterni contiene alcool benzilico. (apotecanatura.it)
  • Contiene alcool benzilico. (farmame.it)
  • Canesten Unidie contiene alcool cetilstearilico: puo' causare reazioni cutanee locali (ad esempio dermatiti da contatto). (farmaciaanticadellago.it)
  • Crema: contiene alcool cetostearilico che puo' causar e reazioni cutanee locali (es. (farmaciestilo.com)
  • Questo medicinale contiene 10, 33 mg di alcool benzilico per dose (10 cc) che e' equivalente a 1, 03 mg/ml di soluzione. (apotecanatura.it)
  • questo medicinale contiene 0,015 mg di alcol benzilico per compressa effervescente. (topfarmacia.it)
  • Agli operatori sanitari è richiesto di segnalare qualsiasi reazione avversa sospetta tramite il sistema nazionale di segnalazione all'indirizzo: http://www.agenziafarmaco.gov.it/it/responsabili. (micurodame.it)
  • IUPAC: fenilmetanolo) è un alcol di formula C6H5-CH2-OH, oppure Ph-CH2-OH. (wikipedia.org)