Cilindrico cellule epiteliali nei strato interno dello smalto organo. Loro funzioni includono contributo allo sviluppo della dentinoenamel vicino al deposito di uno strato di Matrix, ottenendo la base per le prismi (unità strutturali DENTAL smalto) e la produzione della matrice per lo smalto prismi e interprismatic. (Dal Jablonski 'Dictionary of Dentistry, 1992)
L 'elaborazione di smalto dentale da ameloblasts, iniziando con la sua partecipazione nella formazione della dentino-enamel incrocio per la produzione di Matrix per lo smalto prismi e interprismatic. (Jablonski, Dictionary of Dentistry, 1992).
Cellule epiteliali che circondano la papilla dentale e differenziato in tre strati: Il cappuccio interno dell ’ epitelio lo smalto dei denti, consistenti ameloblasts che formerà lo smalto, e lo smalto polpa ed esterno dell ’ epitelio smalto, entrambi atrofia e sparire prima e dopo eruzione dei denti, rispettivamente.
Le proteine che fanno parte dello smalto dentale.
Un sottile strato trasparente di calcificato sostanza che avvolge e protegge la dentina della corona del dente. E 'davvero il piu' difficile attivo nell ’ organismo ed è quasi interamente composti da sali di calcio. Al microscopio, e 'composta da sottili barre (smalto prismi) tenute insieme da consolidare attivo e circondato da un smalto guaina. (Dal Jablonski, Dictionary of Dentistry, 1992, p286)
Uno degli otto denti frontale mascellare e mandibolare quattro (4) con un incisal bordo affilato per tagliare il cibo e una singola radice, che avviene in valuta sia come uomo e una permanente dei denti decidui. (Jablonski, Dictionary of Dentistry, 1992, p820)
Un dentista enamel-forming proteina presente nei mammiferi. Nell ’ uomo le proteine sono codificate dal GENI trovate sui la X e Y CHROMOSOME CHROMOSOME.
Il processo di formazione sali di calcio si depositano nello smalto dentale. Il processo è normale nello sviluppo di ossa e denti. (Boucher 'Clinical dentali Terminology, 4th Ed, p43)
Il processo di formazione dente, si suddivide in diverse fasi che comprende: La lamina fase, il piccolo palco, il cappuccio palco, e la campana. Odontogenesi include la produzione dello smalto dei denti (AMELOGENESIS), (dentina DENTINOGENESIS), and dental cementum (CEMENTOGENESIS).
Uno di una serie di strutture bone-like in bocca usato per mordere e masticare.
Il collettivo tessuti dalla quale dente è formato un intero, inclusa la DENTAL; organo responsabile dello smalto e DENTAL papavero. (Dal Jablonski, Dictionary of Dentistry, 1992)
Gli odontoblasti sono cellule altamente differenziate del tessuto connettivo dentale che formano la porzione predentina della polpa dentaria e producono la matrice organica della dentina.
Il piu 'denti posteriore su entrambi i lati della mandibola, per un totale di otto tra le spoglie dentizione (2 su ogni lato, sopra e sotto), e di solito 12 nel dentatura permanente (tre su ogni lato, sopra e sotto), sono denti che digrignano, avendo grandi corone e le superfici. (Jablonski, Dictionary of Dentistry, 1992, p821)
Una condizione ereditaria o acquisita a causa della mancanza di formazione di smalto dei denti AMELOGENESIS). (Generalmente caratterizzata da difettoso, magra, o malformazione DENTAL smalto. Fattori di rischio per la possibilità di ipoplasia dello smalto includono mutazioni geniche, insufficienze alimentari, le malattie, e i fattori ambientali.
Un clinicamente e geneticamente eterogeneo gruppo di problemi ereditari caratterizzato da malformazione DENTAL smalto, solitamente coinvolta a DENTAL la possibilità di ipoplasia dello smalto e / o un dente HYPOMINERALIZATION.
Un secreto Matrix Metalloproteinase e 'il riflesso nella matrice dello smalto proteolitica. L ’ enzima ha un' elevata specificità per smalto dentale matrice Amelogenin proteine.
Una forma di endemiche ipoplasia dello smalto dentale dovuta al bere acqua con un alto contenuto fluoro durante il tempo di dente caratterizzata dalla formazione, e calcificazione difettoso che dà un aspetto gessosa bianca nello smalto, che gradualmente subisce una chiazza brunastra. (Jablonski 'Dictionary of Dentistry, 1992, p286)
Bicarbonato trasportatori quella mossa ioni di bicarbonato in cambio di ioni sodio CHLORIDE ioni o attraverso le membrane. Regolamentano equilibrio acido-base omeostasi, il volume e PH intracellulare membri CHLORIDE-BICARBONATE Potassio-Idrogeno (SLC4A1, 2, 3 e 9); SODIUM-COUPLED bicarbonato trasportatori (SLC4A4 e 5, 7, 8 e 10); e il sodio borato Cotransporter (SLC4A11 di proteina).
In assenza di difetti congeniti o strutture dei denti.
L'infiltrazione di esemplari istologica, inclusi resina acrilica dentro, resina epossidica e polietilenglicole, come sostegno dei tessuti in preparazione di sezionamento con un microtomo.
La parte difficile del dente che circonda la polpa, coperto di smalto sulla corona e cementum sulla radice, che e 'piu' forte e compatto dell'osso ma morbido di smalto, e si trova cosi 'facilmente quando abrasa lasciata indifesa. (Dal Jablonski, Dictionary of Dentistry, 1992)
La formazione di dentina. Dentina compare nello strato tra la ameloblasts e odontoblasts e diventa calcificato immediatamente. Formazione progredisce dalla punta del la papilla sulla scarpata per formare un cappuccio calcificata diventare più denso per l ’ apposizione di nuovo strati pulpward. Uno strato di uncalcified dentina interviene tra i tessuti e le calcificata odontoblast e i suoi processi. (Dal Jablonski, Dictionary of Dentistry, 1992)
La parte superiore del dente, che unisce nella parte bassa del dente (dente origine) alla cervice (dente CERVIX) a una linea chiamata la giunzione cementoenamel. L'intera superficie della corona e 'ricoperta di smalto che non e' all'estremità e diventa sempre piu 'sottile verso la cervice. (Dal Jablonski, Dictionary of Dentistry, 1992, p216)
La sua meritata innervated vascolarizzato e tessuto connettivo di origine, contenuto nell 'Mesodermal della cavità centrale di un dente e delimited dal dentina e avere formativi, nutritive, sensoriale, e una funzione protettiva. (Jablonski, Dictionary of Dentistry, 1992)
Una fonte di fluoruro inorganico usato topicamente per prevenire le carie ai denti.
Membrana una proteina che è limitato a strette diramazioni, dove si svolge un ruolo nel controllare la permeabilità al paracellular polarizzati. Mutazioni nel gene per claudin-1 sono associati a Neonato Ichthyosis-Sclerosing colangite (NISCH).
Sali inorganici di acido fluoridrico, HF, nel quale il fluoro Atom è al - numero di ossidazione che oscilla. (McGraw-Hill scientifico e tecnico Dictionary of Voglia, 4th Ed) Sodio cloruro stannoso e sali sono comunemente usati nei dentifrices.
La più grande e forte osso della faccia che costituiscono la mascella inferiore. Supporta l'arcata inferiore.
Proteine della membrana la cui funzione primaria sia di agevolare il trasporto di cariche negativamente molecole (anioni) tra una membrana biologico.
Proteine della membrana integrale quel trasporto protoni attraverso una membrana. Questo trasporto possono essere collegati all ’ idrolisi di adenosina trifosfato. Quello che si chiama inibitori della pompa protonica frequentemente sta POTASSIUM HYDROGEN ATPasi.
Trasportatori di membrana che co-transport due o piu 'diversi molecole nella direzione opposta, attraverso una membrana, di solito il trasporto di un Ion o molecola è contro la sua elettrochimici gradiente "e" alimentate dal movimento di un'altra molecola elettrochimici ione o con le sue recenti.
Proteine che cotransport ioni di sodio e di ioni bicarbonato membrane cellulari.
Lavora con informazioni articoli su argomenti in ogni campo della conoscenza, di solito organizzate in ordine alfabetico, o un lavoro simile limitata ad un particolare campo o soggetto. (Dal ALA glossary of Library and Information Science, 1983)
Periodo di 1601 attraverso 1700 della comune era.
La comparsa di un dente dal suo follicolo nel processo alveolare mascellare o mandibola nella LIOFILIZZATO. (Boucher 'Clinical dentali Terminology, 4th Ed)
Materiale per il tessuto fianco di una protesi di fornire una fodera morbida nelle zone dell'la dentiera che entra in contatto con tessuto molle, e il contatto della protesi cuscini con i tessuti.

Gli adamantoblasti sono cellule presenti nel processo di formazione dei denti. Nello specifico, si tratta di cellule che contribuiscono alla formazione dell'enamel (la sostanza più dura del corpo umano) durante lo sviluppo dentale embrionale.

Questi adamantoblasti sono cellule altamente specializzate che si trovano all'interno dello strato di cellule note come "papilla interna", situata nella corona del dente in formazione. Le loro membrane plasmatiche secernono sostanze minerali, come fosfati e calcio, che vanno a formare l'enamel.

Una volta completato il processo di mineralizzazione dell'enamel, gli adamantoblasti subiscono una sorta di "apoptosi", ossia un programmato meccanismo di morte cellulare, e vengono progressivamente sostituiti dalle cellule che formano la polpa dentale.

È importante sottolineare che il termine "adamantoblasto" è utilizzato esclusivamente in ambito odontoiatrico e non ha alcuna rilevanza clinica per quanto riguarda le patologie dei denti o della bocca negli individui adulti.

L'amelogenesi è un processo biologico che descrive la formazione e la mineralizzazione dell'amiloide, ovvero lo strato esterno della corona dei denti permanenti e decidui (da latte). Questo processo è strettamente regolato da una complessa interazione di fattori genetici ed epigenetici.

L'amiloide è composta principalmente da idrossiapatite, un minerale a base di calcio, e da una piccola quantità di proteine e altri componenti organici. Durante l'amelogenesi, le cellule chiamate ameloblasti secernono e organizzo questi componenti per formare lo strato esterno duro e minerale della corona del dente.

L'amiloide svolge un ruolo importante nella protezione e nel sostegno della dentina sottostante, che forma la maggior parte del tessuto dentale. La sua formazione inizia durante lo sviluppo fetale e continua fino all'eruzione dei denti nell'arcata dentaria.

Le malattie genetiche che colpiscono l'amelogenesi possono causare anomalie nello sviluppo dei denti, come la formazione di macchie bianche o gialle sulla superficie dell'amiloide, la riduzione dello spessore dell'amiloide o la sua completa assenza. Queste condizioni possono portare a problemi estetici e funzionali dei denti, come sensibilità dentale, carie e disturbi della masticazione.

Non esiste una definizione medica specifica per "organo dello smalto" come termine autonomo. Tuttavia, lo smalto dentale è il tessuto duro e brillante che ricopre la superficie esterna dei denti. Lo smalto è l'area più dura del corpo umano e svolge un ruolo importante nella protezione dei denti dai danni meccanici, come masticare cibi duri, e dall'acidità che può portare alla carie dentale.

Lo smalto è composto principalmente da minerali, in particolare idrossiapatite, e contiene anche proteine organiche e acqua. Non ha cellule vive o vasi sanguigni, il che significa che una volta danneggiato, lo smalto non può ripararsi naturalmente.

Se stai cercando informazioni su un "organo" specifico responsabile della produzione di smalto, questo è chiamato "ameloblasto". Gli ameloblasti sono cellule specializzate che si trovano nella corona del dente in via di sviluppo e sono responsabili della secrezione della matrice organica dello smalto, che poi si mineralizza per formare lo smalto duro. Una volta che i denti erompono attraverso le gengive, gli ameloblasti vengono eliminati e non possono più riprodursi o riparare lo smalto danneggiato.

Le proteine dello smalto dentale si riferiscono a specifiche proteine presenti nello smalto dei denti, che svolgono un ruolo importante nella sua formazione e mineralizzazione. Lo smalto dentale è la parte più esterna e dura della corona del dente ed è composto principalmente da idrossiapatite minerale. Tuttavia, durante lo sviluppo dei denti, le proteine dello smalto dentale giocano un ruolo cruciale nella guida e regolazione del processo di mineralizzazione.

Le principali proteine dello smalto dentale includono:

1. Amelogenina (~90%): È la proteina più abbondante nello smalto in via di sviluppo. L'amelogenina guida la formazione dei cristalli di idrossiapatite e viene successivamente eliminata durante il processo di mineralizzazione, lasciando uno scheletro proteico che serve come modello per la crescita dei cristalli.

2. Ameloblastina (~5-10%): Questa proteina è sintetizzata dagli ameloblasti, le cellule responsabili della formazione dello smalto. Ameloblastina promuove l'adesione e la proliferazione degli ameloblasti, contribuendo alla crescita dei cristalli di idrossiapatite.

3. Enamelin (~1%): È una proteina a filamento lungo che si trova nello smalto in via di sviluppo. L'enamelin interagisce con l'amelogenina e promuove la crescita dei cristalli di idrossiapatite, aumentando la dimensione e il numero dei cristalliti.

4. Mucoproteine dello smalto dentale (DMP): Queste proteine sono sintetizzate dalle cellule stellate del granulare di Schroeder situate nello strato intermedio dello smalto in via di sviluppo. Le mucoproteine dello smalto dentale contribuiscono alla mineralizzazione dello smalto e possono avere un ruolo nella protezione contro i batteri cariogenici.

Durante la maturazione dello smalto, queste proteine vengono degradate e parzialmente sostituite dalla mineralizzazione. Tuttavia, alcuni frammenti di proteine possono rimanere incorporati nello smalto maturo, influenzando le sue proprietà meccaniche e chimiche.

In termini medici, lo smalto dentale si riferisce alla sostanza dura e minerale che copre la superficie esterna dei denti. È la parte più dura del corpo umano. Lo smalto dentale è composto principalmente da idrossiapatite mineralizzata, che conferisce ai denti resistenza e durezza per facilitare la masticazione di cibi solidi. Tuttavia, lo smalto non ha cellule viventi e quindi non ha la capacità di ripararsi se danneggiato o consumato da agenti esterni come acidi o abrasivi. La protezione e il mantenimento dello smalto dentale sono essenziali per preservare la salute orale complessiva e prevenire problemi come carie, sensibilità dentinale e altri disturbi del cavo orale.

In termini medico-dentali, un incisivo si riferisce a uno dei denti anteriori presenti nella mascella e nella mandibola, progettati principalmente per tagliare o recidere il cibo. Gli incisivi superiori sono generalmente più grandi di quelli inferiori e hanno una forma leggermente diversa.

Ci sono due tipi di incisivi in ogni quadrante della bocca: centrali ed laterali. Gli incisivi centrali sono i denti anteriori più medi, mentre gli incisivi laterali si trovano leggermente più indietro. Questi denti hanno una corona liscia e larga con un margine tagliente sul bordo anteriore per facilitare il morso e la masticazione del cibo.

Gli incisivi svolgono un ruolo cruciale nell'estetica del sorriso, nella fonazione e nella funzione masticatoria. Eventuali problemi o danni a questi denti possono influenzare negativamente la salute orale complessiva e l'aspetto estetico della persona.

Amelogenin è una proteina importante nel processo di formazione dello smalto dei denti. Si tratta di una proteina fibrosa, solubile nell'acqua, che viene secreta dai cellule ameloblasti durante lo sviluppo del dente. Una volta secretata, l'amelogenin svolge un ruolo cruciale nella formazione della struttura dello smalto, guidando la mineralizzazione e l'organizzazione dei cristalli di idrossiapatite che compongono lo smalto.

Dopo la secrezione, l'amelogenin subisce una serie di modifiche post-traduzionali, come la tagliatura enzimatica e la degradazione, che ne permettono il ripiegamento e la formazione di complessi proteici. Questi complessi contribuiscono alla nucleazione e all'orientamento dei cristalli di idrossiapatite, determinando le proprietà meccaniche dello smalto finale.

Le mutazioni nel gene che codifica per l'amelogenina possono causare diverse malattie dentali, come l'ipoplasia dello smalto e la fluorosi dentale. Inoltre, l'amelogenina è stata identificata anche in altri tessuti al di fuori della cavità orale, come l'encefalo e il tessuto connettivo, dove potrebbe svolgere ruoli diversi da quelli nello smalto dentale.

La calcificazione dei denti, nota anche come "dentina e osteodentinogenesi ipermineralizzata" o "calcificazione ectopica della polpa dentale", è una condizione rara in cui si verifica un'eccessiva deposizione di cristalli di idrossiapatite (un minerale simile al calcio) all'interno dei tessuti molli del dente, come la polpa.

Questa patologia può causare l'ispessimento e la mineralizzazione della polpa dentale, rendendo il dente più vulnerabile alla frattura o alla necrosi (morte) del tessuto pulpare. I sintomi possono includere dolore, sensibilità, gonfiore e cambiamenti di colore del dente.

La causa esatta della calcificazione dei denti non è completamente nota, ma si pensa che possa essere associata a fattori genetici o a condizioni sistemiche come l'iperparatiroidismo, la malattia di Paget e l'amiloidosi. Il trattamento può variare a seconda della gravità e dell'estensione della calcificazione, ma può includere la devitalizzazione del dente o l'estrazione se il dente non è più vitale.

Odontogenesi è un termine medico che si riferisce al processo di formazione e sviluppo dei denti. Si tratta di un processo altamente organizzato e complesso che implica la differenziazione di cellule staminali eucariotiche in diversi tipi di cellule, come ameloblasti (cellule che producono smalto) e odontoblasti (cellule che formano la dentina).

L'odontogenesi inizia durante lo sviluppo fetale, quando il tessuto mesenchimale si differenzia per formare i germi dentali. Questi germi dentali poi danno origine a denti decidui (da latte) o permanenti.

Il processo di odontogenesi può essere suddiviso in diverse fasi:

1. Formazione del budino dentale: il primo passo nell'odontogenesi è la formazione del budino dentale, che si verifica quando il tessuto mesenchimale si differenzia per formare un aggregato di cellule a forma di budino sotto l'epitelio orale.
2. Formazione della corona: durante questa fase, i ameloblasti secernono lo smalto, che è il tessuto duro più esterno del dente. La formazione dello smalto inizia alla periferia del budino dentale e procede verso l'interno.
3. Formazione della radice: dopo la formazione della corona, i odontoblasti secernono la dentina, che è il tessuto duro immediatamente sotto lo smalto. La dentina forma la maggior parte del volume del dente e fornisce supporto strutturale.
4. Formazione del cemento: il tessuto connettivo circostante il dente, noto come membrana di Hertwig, si differenzia per formare il cemento, che è un tessuto duro che ricopre la radice del dente.
5. Eruzione: l'ultima fase della formazione del dente è l'eruzione, durante la quale il dente emerge dalla gengiva e diventa visibile nella bocca.

Durante queste fasi di sviluppo, i denti possono essere suscettibili a varie anomalie, come malformazioni, ipoplasia dello smalto, difetti della dentina e carie. La prevenzione e il trattamento tempestivo di tali problemi possono aiutare a garantire la salute orale ottimale e prevenire complicanze future.

In odontoiatria, un dente è definito come una struttura calcificata e dura composta da diversi tessuti, inclusi dentina, cemento e smalto. I denti sono organi dei mammiferi che svolgono un ruolo fondamentale nella masticazione, nella fonazione e nell'estetica del viso. Un dente tipico ha una corona esposta, ricoperta di smalto, e una o più radici impiantate nell'osso alveolare della mascella o della mandibola. La cavità pulpare all'interno del dente contiene vasi sanguigni e nervi sensoriali che forniscono innervazione e irrorazione sanguigna alla polpa dentale. Gli esseri umani generalmente hanno 32 denti permanenti, inclusi incisivi, canini, premolari e molari, ognuno con funzioni distinte nella masticazione e nella deglutizione.

In termini medici, una "gemma dentale" si riferisce a un dente supplementare che si sviluppa in modo anomalo nella mascella. Questo tipo di dente in più non ha un posto designato nella normale serie dei denti e può causare problemi di affollamento, malocclusione o altri problemi dentali. Le gemme dentali sono più comunemente osservate nei premolari e canini superiori. Possono rimanere intrappolate all'interno dell'osso gengivale o erompere parzialmente attraverso la gengiva, il che può portare a infiammazione e infezione se non vengono gestite adeguatamente. Il trattamento di solito prevede l'estrazione del dente supplementare per prevenire complicazioni future. Tuttavia, se c'è abbastanza spazio nella bocca, a volte può essere possibile mantenere il dente e monitorarlo regolarmente per assicurarsi che non causi problemi.

Gli odontoblasti sono cellule specializzate presenti nel tessuto dentale vivente conosciuto come la polpa dentaria. Essi si trovano nella zona più esterna della polpa, vicino alla dentina, e sono responsabili per la produzione di questa sostanza calcificata. Gli odontoblasti hanno estensioni citoplasmatiche all'interno dei tubuli dentinali che formano dopo aver secreto la matrice organica della dentina. Queste cellule svolgono un ruolo cruciale nella mineralizzazione controllata della dentina e rispondono a stimoli dannosi fornendo una risposta difensiva, nota come reazione di sensibilità del dente.

In medicina, il termine "molare" si riferisce generalmente a qualcosa che è relativo o simile a una molecola. Tuttavia, quando si parla specificamente di un "granuloma molare" o di una "cisti molare", ci si riferisce a lesioni dei denti che contengono tessuto dentale anormale.

Un granuloma molare è una piccola area infiammata all'interno del tessuto gengivale che circonda la radice di un dente, spesso causata da un'infezione batterica. Una cisti molare, invece, è una sacca piena di fluido che si forma intorno alla radice di un dente molare o della sua sacca dentaria residua.

Entrambe le condizioni possono causare sintomi come dolore, gonfiore e sensibilità dei denti, ma a volte possono essere asintomatiche e scoperte solo durante esami radiografici di routine. Il trattamento può variare dal semplice drenaggio della lesione alla estrazione del dente interessato.

In ogni caso, è importante consultare un dentista o un medico specialista in caso di sintomi o dubbi per una corretta diagnosi e cura.

L'ipoplasia dello smalto è una condizione caratterizzata da uno spessore ridotto o dallo sviluppo insufficiente dello strato di smalto dei denti. Lo smalto è il tessuto duro e bianco che ricopre la superficie esterna dei denti, fornendo protezione e supporto strutturale. Quando lo smalto non si sviluppa correttamente, i denti possono presentare aree deboli, sensibili o inclini a lesioni e carie. L'ipoplasia dello smalto può verificarsi per vari motivi, come fattori genetici, infezioni materne durante la gravidanza, carenze nutrizionali, esposizione precoce a sostanze chimiche tossiche o lesioni traumatiche ai denti in via di sviluppo. Il trattamento dell'ipoplasia dello smalto dipende dalla sua entità e può includere sigillature dei solchi, fluoruri topici, riparazioni con resine composite o, in casi gravi, corone dentali.

Amelogenesis Imperfecta è una condizione genetica che colpisce lo sviluppo e la formazione dello smalto dei denti. Questa malattia può causare denti fragili, sensibili e di aspetto anomalo. I denti possono presentarsi giallastri o marroncini, avere una superficie irregolare e tendere a sbriciolarsi o consumarsi rapidamente.

L'Amelogenesi Imperfecta può essere classificata in diverse forme, a seconda dei sintomi specifici e della causa genetica sottostante. Alcune persone con questa condizione possono avere denti piccoli e disposti irregolarmente, mentre altre possono avere denti di dimensioni normali ma con una grave mancanza di smalto.

Questa malattia può causare problemi di masticazione, sensibilità ai cibi caldi o freddi e un aumentato rischio di carie dentale. Inoltre, l'aspetto estetico dei denti può avere un impatto negativo sulla qualità della vita delle persone affette da questa condizione.

Il trattamento dell'Amelogenesi Imperfecta dipende dalla gravità dei sintomi e può includere la ricostruzione o la protezione dei denti con corone o faccette, l'uso di fluoruri per prevenire la carie dentale e la gestione del dolore associato alla sensibilità dei denti. In alcuni casi, può essere necessario un intervento ortodontico per allineare i denti.

È importante sottolineare che l'Amelogenesi Imperfecta è una condizione genetica e che non esiste una cura nota per questa malattia. Tuttavia, con il trattamento appropriato, le persone affette da questa condizione possono mantenere una buona igiene orale e prevenire complicanze come la carie dentale e l'infezione.

Matrix metalloproteinasi 20 (MMP-20), nota anche come enamel matrix metalloproteinase 1 (EEP1), è un tipo di enzima appartenente alla famiglia delle metalloproteinasi della matrice (MMP). Questi enzimi sono responsabili della degradazione e della rimodellazione della matrice extracellulare, composta da proteine e carboidrati.

MMP-20 è specificamente espresso nel tessuto dentale in via di sviluppo, dove svolge un ruolo cruciale nella mineralizzazione dell'email. L'enzima è secreto dalle cellule ameloblasti e taglia le proteine della matrice dell'email, come l'amilasi e la mielina, durante il processo di mineralizzazione.

Le mutazioni nel gene MMP-20 possono causare anomalie nello sviluppo dei denti, come l'ipoplasia dell'email, che è caratterizzata da una ridotta quantità o qualità dell'email. Inoltre, la sovraespressione di MMP-20 può portare a un eccessivo rimodellamento della matrice extracellulare, con conseguente danno ai tessuti.

In sintesi, Matrix metalloproteinasi 20 è un enzima espresso nel tessuto dentale in via di sviluppo che svolge un ruolo cruciale nella mineralizzazione dell'email e nel rimodellamento della matrice extracellulare.

La fluorosi dentale è una condizione che si verifica quando un eccesso di fluoro viene consumato durante lo sviluppo dei denti, causando cambiamenti nell'aspetto esteriore del tessuto dentale. Di solito appare come macchie bianche sullo smalto dei denti, sebbene a dosi più elevate possa causare macchie marroni e superfici porose o ruvide. La fluorosi è generalmente classificata in base alla sua gravità: lieve, moderata o grave.

La forma lieve di fluorosi dentale può presentare piccole chiazzette bianche sulla superficie dello smalto. Nelle forme moderate, lo smalto ha macchie opache bianche più ampie e si possono notare anche striature. La fluorosi grave è caratterizzata da macchie marroni scure, superfici porose o ruvide e talvolta distruzione dello smalto.

La fluorosi non compromette la salute generale dei denti né causa dolore, ma può influenzare l'estetica del sorriso. È importante notare che la fluorosi si verifica solo durante lo sviluppo dei denti, quindi i bambini e gli adolescenti sono i più a rischio. Una corretta esposizione al fluoro previene la carie dentale senza causare fluorosi, sebbene un'eccessiva esposizione possa portare a questa condizione.

Le proteine SLC4A sono una famiglia di proteine di membrana che fungono da transportatori di anioni, principalmente ione bicarbonato (HCO3-), attraverso la membrana cellulare. SLC4A1, noto anche come banda 3 o AE1, è il membro più studiato della famiglia e svolge un ruolo importante nel trasporto di anioni nelle cellule eritrocitarie. Altre proteine SLC4A, come SLC4A4 (NBCe1) e SLC4A5 (NDCBE), sono presenti in varie cellule e tessuti, compresi reni, polmone, cervello e sistema gastrointestinale, dove svolgono un ruolo importante nella regolazione del pH intracellulare e interstiziale. Mutazioni in queste proteine sono state associate a diverse malattie, come anemia, disturbo renale, epilessia e disturbi neurologici.

Le anomalie dei denti sono delle irregolarità o aberrazioni nello sviluppo, nella forma, nel numero o nella posizione dei denti. Queste possono verificarsi durante il processo di eruzione o anche prima, durante la formazione del dente within the jaw.

Ecco alcuni esempi di anomalie dei denti:

1. Agenesia: l'assenza congenita di uno o più denti. La più comune è la mancanza di uno o entrambi i denti del giudizio (terzi molari).

2. Microdontia: quando un dente o più denti sono significativamente più piccoli del normale.

3. Taurodontismo: una condizione in cui la camera pulpare dei denti molariformi è ingrandita verticalmente a scapito della radice, che risulta corta e larga.

4. Dente supplementare (supernumerary tooth): la presenza di un numero maggiore di denti del normale nella bocca. I denti supplementari possono comparire in qualsiasi punto della linea dentaria, ma sono più comuni negli incisivi laterali superiori e nei premolari inferiori.

5. Dente incluso (impacted tooth): quando un dente non riesce a erompere completamente attraverso la gengiva a causa dell'ostruzione da parte di altri denti o tessuti ossei. I denti del giudizio sono i più comunemente inclusi.

6. Dens in dente (dens invaginatus): una malformazione congenita della corona dentaria che si verifica quando lo smalto cresce dentro la polpa del dente, formando una cavità o un canale invaginato.

7. Geminazione/fusione: la geminazione si verifica quando un singolo follicolo dentario forma due corone separate collegate da una radice comune. La fusione si verifica quando due denti contigui sono fusi insieme producendo una corona composita e una o più radici comuni.

8. Dente coniforme (talon cusp): un'anomalia dello sviluppo del dente che presenta un accessorio o un terzo cuspide sulle superfici occlusali dei molari o premolari.

9. Transposizione: una rara malocclusione in cui due denti si scambiano i loro siti di eruzione, ad esempio il canino superiore destro erutta nella posizione del premolare superiore destro e viceversa.

In medicina, un'inclusione di plastica è una lesione benigna (non cancerosa) del cervello o dei nervi cranici. Si tratta di una piccola sacca ripiena di fluido che si forma all'interno dei neuroni (cellule nervose) a causa di un'anomalia nello sviluppo del tubulo neurale durante la fase embrionale.

Le inclusioni di plastica sono solitamente asintomatiche e vengono spesso scoperte accidentalmente durante l'esecuzione di indagini radiologiche per altre patologie. Tuttavia, in alcuni casi possono causare sintomi neurologici come convulsioni, deficit cognitivi o problemi del movimento se si trovano in aree importanti del cervello o se crescono abbastanza da comprimere i tessuti circostanti.

Il trattamento delle inclusioni di plastica non è solitamente necessario a meno che non causino sintomi significativi. In questi casi, la chirurgia può essere considerata per rimuoverle. Tuttavia, il rischio di danni ai tessuti cerebrali durante l'intervento chirurgico deve essere valutato attentamente contro i benefici del trattamento.

La dentina è un tessuto calcifico duro che costituisce la maggior parte del volume di un dente. Si trova sotto lo smalto sulla corona del dente e sotto il cemento sulla radice del dente. La dentina è prodotta dal secondo tipo di cellule odontoblastiche e ha una struttura porosa con microscopici canali, chiamati tubuli dentinali, che si estendono dalla polpa del dente alla sua superficie esterna. Questi tubuli contengono fibre nervose che trasmettono sensazioni di caldo, freddo e dolore al cervello. La dentina ha una minore densità minerale rispetto allo smalto, il che la rende più suscettibile alla carie e all'erosione. Tuttavia, è anche più flessibile dello smalto, il che aiuta a distribuire le forze di masticazione in modo uniforme su tutto il dente.

La dentinogenesi è un processo biologico che si verifica durante lo sviluppo dei denti e consiste nella formazione della dentina, la parte principale del dente che si trova sotto lo smalto e sopra la polpa. La dentina contiene tubuli microscopici pieni di fibre nervose e vasi sanguigni che collegano la polpa con lo smalto e il cemento, consentendo la trasmissione degli stimoli sensoriali al sistema nervoso centrale.

La dentinogenesi è iniziata dalla secrezione della matrice organica da parte delle cellule odontoblastiche, che sono cellule specializzate derivanti dai tessuti mesenchimali del germe dentale. Queste cellule si allineano lungo il margine della polpa e secernono la matrice dentinale, che è composta principalmente da collagene di tipo I e proteoglicani. Successivamente, i cristalli di idrossiapatite vengono depositati nella matrice organica, portando alla mineralizzazione della dentina.

La dentinogenesi può essere divisa in due fasi principali: la fase di formazione primaria e la fase di formazione secondaria. La fase di formazione primaria avviene durante lo sviluppo del dente e termina con l'eruzione del dente nella cavità orale. Durante questa fase, le cellule odontoblastiche secernono continuamente la matrice dentinale e i cristalli di idrossiapatite vengono depositati, portando alla crescita della corona del dente.

La fase di formazione secondaria inizia dopo l'eruzione del dente e continua per tutta la vita dell'individuo. Durante questa fase, le cellule odontoblastiche continuano a secernere la matrice dentinale e i cristalli di idrossiapatite vengono depositati nella zona della polpa, portando alla crescita della radice del dente. Inoltre, la dentina secondaria viene prodotta in risposta all'usura o alla lesione del dente, come parte del processo di riparazione e rigenerazione dei tessuti dentali.

La dentinogenesi è regolata da una complessa interazione di fattori genetici, ormonali e ambientali. I difetti nella formazione della dentina possono portare a malattie come l'amelogenesis imperfecta e la dentinogenesis imperfecta, che sono caratterizzate da anomalie nello sviluppo dei tessuti duri del dente. La comprensione dei meccanismi molecolari della dentinogenesi può fornire informazioni importanti per lo sviluppo di nuove strategie terapeutiche per il trattamento delle malattie dentali.

La corona dentale, in termini medici, si riferisce alla porzione esterna e dura di un dente che emerge dalla gengiva. È la parte visibile del dente ed è coperta da smalto, la sostanza più dura nel corpo umano. La corona ha la funzione principale di proteggere la parte interna del dente, nota come polpa, dove si trovano i vasi sanguigni e i nervi. Se il dente viene danneggiato o danneggiato in modo significativo, a causa della carie o di un trauma, potrebbe essere necessario un trattamento come una corona dentale artificiale per ripristinare la funzione e l'aspetto del dente. Una corona artificiale è realizzata in materiali come porcellana, ceramica o metallo ed è progettata per adattarsi e proteggere la parte rimanente del dente naturale.

La polpa dentale, nota anche come "nervo del dente", è la parte interna soffice e vivente di un dente. Si trova all'interno della camera pulpare del dente ed è costituita da tessuto connettivo altamente vascolarizzato e innervato. La polpa contiene vasi sanguigni che forniscono nutrimento ai tessuti dentali circostanti, come dentina e cemento, e nervi che trasmettono sensazioni di dolore e temperatura al cervello. La polpa dentale è essenziale per la salute e la vitalità del dente, ma può diventare suscettibile a infiammazioni o infezioni se il dente subisce danni o carie profonde, che possono portare a condizioni come la pulpite o l'ascesso dentale.

Il fluoruro di sodio è un composto chimico con la formula NaF. È un sale inorganico del fluoro e del sodio. Viene comunemente utilizzato nella pratica dentistica come agente anticariogeno per la sua capacità di prevenire la demineralizzazione dei denti e promuovere la rimineralizzazione.

Il fluoruro di sodio è spesso aggiunto all'acqua potabile e al dentifricio come misura preventiva contro le carie dentali. Quando ingerito o applicato localmente, il fluoruro di sodio rilascia ioni di fluoro che vengono incorporati nello smalto dei denti durante la remineralizzazione. Ciò rende lo smalto più resistente all'attacco acido delle batteri presenti nella placca, riducendo così il rischio di carie.

Tuttavia, l'uso eccessivo o improprio del fluoruro di sodio può portare a una condizione nota come fluorosi, che si manifesta con la formazione di macchie bianche o marroni sullo smalto dei denti. Pertanto, è importante seguire le raccomandazioni del proprio medico o dentista riguardo all'uso appropriato del fluoruro di sodio.

Claudin-1 è una proteina appartenente alla famiglia delle "claudine", che sono i principali costituenti delle giunzioni strette (TJ) nelle cellule epiteliali e endoteliali. Le claudine svolgono un ruolo cruciale nel mantenere la barriera permeabilità selettiva dei tessuti, consentendo il passaggio di alcune molecole mentre ne impediscono altre.

Claudin-1 è una proteina transmembrana composta da quattro domini transmembrana, due anse citoplasmatiche e un dominio extracellulare. Si trova principalmente nelle giunzioni strette delle cellule epiteliali semplici e stratificate, dove forma eterodimeri o omodimeri con altre claudine per stabilire la barriera paracellulare.

La proteina Claudin-1 è nota per la sua capacità di regolare la permeabilità alle piccole molecole idrofile e svolge un ruolo importante nella polarizzazione cellulare, nell'adesione cellulare e nel mantenimento dell'integrità della barriera epiteliale. Mutazioni o alterazioni dell'espressione di Claudin-1 possono portare a disfunzioni delle giunzioni strette, che sono associate a varie patologie, come la dermatite atopica, il morbo di Crohn e alcuni tipi di cancro.

In sintesi, Claudin-1 è una proteina cruciale per la formazione e il mantenimento delle giunzioni strette nelle cellule epiteliali, contribuendo alla regolazione della permeabilità selettiva dei tessuti e all'integrità strutturale dell'epitelio.

I fluoruri sono composti che contengono fluoro, un elemento chimico con simbolo F e numero atomico 9. Nella medicina, i fluoruri sono spesso discussi nel contesto della salute dentale. Il fluoro è un minerale naturalmente presente nell'acqua e nei suoli in diversi gradi.

L'uso di fluoruro nella prevenzione delle carie dentali deriva dal fatto che il fluoro aiuta a rafforzare lo smalto dei denti, rendendolo più resistente all'attacco acido causato dai batteri presenti nella placca. Questo processo è noto come fluorizzazione dello smalto dentale.

L'esposizione al fluoro può verificarsi in diversi modi: attraverso l'acqua potabile fluorata, integratori alimentari o dentifrici al fluoro. L'uso appropriato del fluoro può contribuire a ridurre l'incidenza della carie dentaria e promuovere la salute orale generale. Tuttavia, un eccesso di fluoruro può portare a una condizione nota come fluorosi, che si manifesta con macchie bianche o marroni sullo smalto dei denti.

La mandibola, nota anche come mascella inferiore, è il più grande e il più robusto dei due ossi che costituiscono la mascella delle vertebrate gnathostomata. Nell'essere umano, la mandibola si articola con il cranio nel punto in cui le ossa temporali e la mandibola si uniscono alla sinfisi mentale, formando l'articolazione temporomandibolare.

La mandibola contiene i denti inferiori ed è responsabile delle funzioni masticatorie, della fonazione e del movimento durante il linguaggio. È anche importante per la respirazione, poiché contribuisce all'apertura e alla chiusura delle vie aeree superiori.

La mandibola è un osso impari e mediano, a forma di U rovesciata, con due rami orizzontali che si estendono lateralmente dai processi condiloidei situati nella parte superiore dell'osso. Questi processi si articolano con le fosse glenoidee della squama temporale dell'osso temporale per formare l'articolazione temporomandibolare.

Il corpo della mandibola ospita la cavità orale e contiene i denti inferiori, che sono impiantati nella sua superficie alveolare. I muscoli masticatori, tra cui il massetere, il temporale e il pterigoideo interno ed esterno, si inseriscono sulla mandibola e ne controllano i movimenti.

In sintesi, la mandibola è un osso fondamentale per le funzioni masticatorie, fonatorie e respiratorie dell'essere umano, nonché per l'alloggiamento dei denti inferiori.

Le proteine di trasporto degli anioni sono un tipo specifico di proteine membrana-correlate che giocano un ruolo cruciale nel trasporto attivo o passivo di anioni attraverso le membrane cellulari. Gli anioni sono ioni negativamente carichi, come cloruro, bicarbonato e fosfati.

Queste proteine possono essere classificate in diversi tipi in base al loro meccanismo di trasporto:

1. Canali ionici: queste proteine formano un poro nella membrana che permette il passaggio selettivo degli ioni attraverso di essa. Il flusso degli anioni attraverso i canali ionici è solitamente passivo e dipende dal gradiente elettrochimico esistente attraverso la membrana.

2. Cotrasportatori (o symporter): queste proteine trasportano simultaneamente due o più specie chimiche in direzioni opposte, con il movimento dell'anione che è spesso accoppiato al movimento di un catione (ione positivamente carico). Questo meccanismo è noto come cotrasporto simpoporto.

3. Antiporter: queste proteine trasportano due o più specie chimiche in direzioni opposte, ma in questo caso il movimento dell'anione è accoppiato al movimento di un altro anione o di una molecola neutra. Questo meccanismo è noto come cotrasporto antiporto.

Le proteine di trasporto degli anioni sono essenziali per il mantenimento dell'equilibrio elettrolitico e del pH cellulare, nonché per il trasporto di nutrienti e la detossificazione cellulare. Le disfunzioni in queste proteine possono portare a diversi disturbi e malattie, come ad esempio l'ipocalcemia, l'ipercalciuria, l'acidosi tubulare renale e la sindrome di Bartter.

Le pompe protoniche, noto anche come H+/K+ ATPasi o pompa protonica, sono enzimi presenti nella membrana cellulare di alcuni organismi e cellule che regolano il trasporto attivo di ioni idrogeno (H+) attraverso la membrana. Nei mammiferi, queste pompe si trovano principalmente nelle cellule della mucosa gastrica nello stomaco, dove svolgono un ruolo cruciale nella secrezione acida.

Il processo di pompaggio degli ioni idrogeno è alimentato dall'idrolisi dell'ATP (adenosina trifosfato) in ADP (adenosina difosfato), rilasciando energia che viene utilizzata per trasportare gli ioni H+ contro il gradiente elettrochimico dalla citoplasma allo spazio extracellulare nello stomaco. Questo processo crea un ambiente acido nello stomaco, con un pH inferiore a 2,0, che è essenziale per la digestione e l'assorbimento di nutrienti come proteine e vitamine.

Gli inibitori delle pompe protoniche (IPP) sono farmaci comunemente utilizzati nel trattamento dei disturbi gastrointestinali correlati all'eccessiva secrezione acida, come il reflusso gastroesofageo e l'ulcera peptica. Questi farmaci inibiscono l'attività delle pompe protoniche, riducendo la secrezione di acido gastrico e alleviando i sintomi associati a queste condizioni.

Gli antiporti sono un particolare tipo di trasportatori proteici che permettono il passaggio di molecole attraverso la membrana cellulare. A differenza dei co-trasportatori, che spostano due o più specie chimiche in direzioni opposte nello stesso tempo, gli antiporti facilitano lo scambio di una specie chimica con un'altra nello stesso poro della proteina, ma in direzioni opposte.

Gli antiporti sono essenziali per il mantenimento dell'omeostasi cellulare e del pH intracellulare, poiché permettono di bilanciare l'ingresso e l'uscita di ioni o molecole attraverso la membrana. Ad esempio, l'antiporto sodio-potassio è una proteina che sposta simultaneamente un protone (H+) all'esterno della cellula in cambio del passaggio di un potassio (K+) all'interno della cellula, contribuendo al mantenimento del pH e del potenziale di membrana.

Gli antiporti possono essere specifici per una particolare specie chimica o avere una maggiore selettività per un gruppo di molecole simili. La loro attività è regolata da diversi fattori, come il pH, la concentrazione di ioni e molecole, e l'attivazione di secondi messaggeri intracellulari.

In sintesi, gli antiporti sono proteine trasportatrici che facilitano lo scambio di molecole attraverso la membrana cellulare in direzioni opposte, contribuendo al mantenimento dell'omeostasi e del pH intracellulare.

I simporti sodio-bicarbonato sono un tipo di proteine transmembrana che si trovano principalmente nelle cellule del rene. Essi svolgono un ruolo cruciale nel mantenere l'equilibrio acido-base nel corpo umano.

Questi simporti permettono il passaggio simultaneo di uno ione sodio (Na+) e due ioni bicarbonato (HCO3-) nella stessa direzione attraverso la membrana cellulare. Questo processo è noto come co-trasporto ed è alimentato dal gradiente elettrochimico del sodio, creato dalla pompa sodio-potassio.

Nel dettaglio, i simporti sodio-bicarbonato consentono il riassorbimento dei bicarbonati a livello della membrana luminale delle cellule epiteliali del tubulo prossimale del nefrone. Ciò avviene in cambio dell'ingresso di sodio nell'ambiente intracellulare, che verrà successivamente espulso all'esterno della cellula dalla pompa sodio-potassio.

L'attività dei simporti sodio-bicarbonato contribuisce a neutralizzare l'acido secreto dalle cellule intercalate del tubulo contorto distale, favorendone il riassorbimento e prevenendo così la perdita di bicarbonati con le urine. Questo meccanismo è fondamentale per mantenere un pH ematico adeguato e prevenire l'acidosi metabolica.

In sintesi, i simporti sodio-bicarbonato sono proteine transmembrana che facilitano il trasporto di sodio e bicarbonati attraverso la membrana cellulare, contribuendo al mantenimento dell'equilibrio acido-base nel corpo umano.

"Encyclopedias as Topic" non è una definizione medica. È in realtà una categoria o un argomento utilizzato nella classificazione dei termini medici all'interno della Medical Subject Headings (MeSH), una biblioteca di controllo dell'vocabolario controllato utilizzata per l'indicizzazione dei documenti biomedici.

La categoria "Encyclopedias as Topic" include tutte le enciclopedie e i lavori simili che trattano argomenti medici o sanitari. Questa categoria può contenere voci come enciclopedie mediche generali, enciclopedie di specialità mediche specifiche, enciclopedie di farmacologia, enciclopedie di patologie e così via.

In sintesi, "Encyclopedias as Topic" è una categoria che raccoglie diverse opere di consultazione che forniscono informazioni complete e generali su argomenti medici o sanitari.

La mia richiesta sembra un po' anacronistica, dato che non è possibile fornire una "definizione medica" per un intero secolo. Tuttavia, posso offrirti alcune informazioni importanti relative alla storia della medicina nel XVII secolo.

Il XVII secolo è stato un periodo di grandi scoperte e innovazioni nel campo medico. Alcuni eventi e sviluppi significativi includono:

1. Rivoluzione scientifica: Il XVII secolo ha visto la nascita della rivoluzione scientifica, guidata da figure come Galileo Galilei, Johannes Kepler, e Isaac Newton. Anche se non direttamente correlati alla medicina, i loro contributi nel campo della fisica, matematica e astronomia hanno gettato le basi per un approccio più scientifico e sperimentale alla comprensione del corpo umano e delle malattie.
2. Teorie umorali: Il sistema umorale di Ippocrate e Galeno, che suggeriva che la salute dipendesse dall'equilibrio tra i quattro fluidi corporei (sangue, flemma, bile gialla e bile nera), era ancora ampiamente accettato nel XVII secolo. Tuttavia, l'inizio del secolo vide anche l'emergere di nuove teorie che mettevano in discussione questo paradigma.
3. William Harvey: Nel 1628, il medico inglese William Harvey pubblicò la sua opera "Exercitatio Anatomica de Motu Cordis et Sanguinis in Animalibus" ("Anatomical Exercise on the Motion of the Heart and Blood in Animals"), in cui descriveva per la prima volta la circolazione del sangue nei mammiferi. Questa scoperta rivoluzionaria ha contribuito a porre fine al sistema umorale e ha gettato le basi per una migliore comprensione dell'anatomia e della fisiologia umana.
4. Iatrochimica: Nel XVII secolo, la iatrochimica, un approccio che applicava la chimica alla medicina, guadagnò popolarità. Questo movimento era guidato da figure come il medico e alchimista tedesco Johann Rudolph Glauber e il farmacista francese Nicholas Lémery.
5. Robert Boyle: Il chimico irlandese Robert Boyle, noto per la sua legge sul gas, ha contribuito all'emergere della moderna chimica sperimentale nel XVII secolo. Le sue scoperte e teorie hanno influenzato lo sviluppo di nuovi farmaci e trattamenti medici.
6. Microscopio: L'invenzione del microscopio composto nel XVII secolo ha permesso agli scienziati di osservare i tessuti e i fluidi corporei a livello cellulare, aprendo la strada alla moderna patologia e alla ricerca biomedica.
7. Inoculazione: Nel 1721, il medico inglese Edward Jenner sviluppò il primo vaccino contro il vaiolo utilizzando materiale infetto prelevato da una lesione cutanea di una persona immune al virus. Questa tecnica, nota come inoculazione, ha contribuito a porre le basi per la moderna immunologia e la vaccinazione.

Nel XVII secolo, la medicina stava vivendo un periodo di grande cambiamento e innovazione. L'emergere della iatrochimica, l'uso del microscopio e lo sviluppo della vaccinazione hanno contribuito a plasmare il futuro della medicina e della ricerca biomedica. Questi progressi hanno gettato le basi per la comprensione delle cause e dei meccanismi delle malattie, nonché per lo sviluppo di nuovi trattamenti e farmaci.

L'eruzione dentaria, nota anche come "perdita dei denti da latte" o "caduta dei denti da latte", si riferisce al processo naturale in cui i denti permanenti (o adulti) sostituiscono i denti da latte (o decidui). Questo evento si verifica quando i denti permanenti spingono i denti da latte fuori dalle loro radici, facendoli cadere naturalmente. Di solito inizia intorno ai 6 anni di età, con la perdita dei due incisivi inferiori, e prosegue fino all'età di circa 12-13 anni, quando tutti i denti permanenti (tranne i terzi molari o "denti del giudizio") sono erotti. L'eruzione dentaria è un processo importante per lo sviluppo della corretta masticazione, fonazione e estetica del viso.

In termini medici, "sottofondo della protesi" si riferisce al materiale o alla struttura utilizzata per fornire supporto e stabilità a una protesi articolare impiantata chirurgicamente. Il sottofondo della protesi può essere realizzato con una varietà di materiali, tra cui cemento osseo, ossa ingegnerizzate o impalcature in metallo.

L'obiettivo del sottofondo della protesi è quello di creare una superficie stabile e uniforme sulla quale la protesi può essere posizionata. Ciò aiuta a garantire che la protesi sia ben allineata e fissata in modo sicuro, riducendo al minimo il rischio di movimenti o disallineamenti indesiderati che potrebbero causare dolore, instabilità o danni ai tessuti circostanti.

Il sottofondo della protesi può essere utilizzato in una varietà di procedure chirurgiche, tra cui artroplastica totale del ginocchio e dell'anca, nonché in interventi di ricostruzione ossea più complessi. La scelta del materiale per il sottofondo della protesi dipenderà da una serie di fattori, tra cui la salute generale del paziente, lo stato della loro articolazione e le preferenze del chirurgo.

Una volta compiuta la formazione dello smalto, gli adamantoblasti formano una cuticola dello smalto o membrana di Nasmit ...
Una volta compiuta la formazione dello smalto, gli adamantoblasti formano una cuticola dello smalto o membrana di Nasmit ...
Adamantoblasti. 29732,29740d29129 < Adattamento al buio. < Adattamento biologico. < Adattamento della protesi. < Adattamento ...

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