• Oltre alle classiche "pl acche" di significato patologico aspecifico, l'occhio attento di Alzheimer focalizzò al microscopio quelle strane alterazioni delle neurofibrille che costituivano il marchio istologico della una nuova malattia. (psychiatryonline.it)
  • Perusini infatti sempre sotto la guida di Alzheimer poté portare alla luce i casi di tre pazienti di 47, 63 e 67 anni con severa e rapida demenza e nel 1906 fu proprio Perusini a dire che la vera novità della scoperta di Alzheimer stava non tanto nelle placche amiloidi ma bensì nelle alterazioni delle neurofibrille. (associazioneragi.org)